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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 25 Marzo 2014
LA COMMISSIONE EUROPEA ACCOGLIE CON FAVORE DELL´ACCORDO RAGGIUNTO TRA LE INDUSTRIE EUROPEE E CINESI DI VINO, CHE METTERÀ FINE A CASI DI ANTIDUMPING E ANTISOVVENZIONI DELLA CINA  
 
Le industrie vinicole europee e cinesi, rispettivamente rappresentate da Ceev e Cada, hanno raggiunto un accordo che porterà alla chiusura delle indagini cinesi in esportazioni di vino europeo avviato nel luglio 2013 e forniranno la base per la cooperazione tecnica e di scambi previsti per il prossimo due anni. Il Commissario Ue all´Agricoltura Dacian Cioloþ ha dichiarato: "Accolgo con favore la soluzione amichevole che è stata trovata dai due industrie. La mia aspettativa è che il punto interrogativo che incombe su esportazioni vinicole comunitarie a seguito delle indagini cinese è ora chiaramente risolto e questo è una buona notizia. Abbiamo rafforzare la collaborazione e la cooperazione con la Cina nel settore agricolo negli ultimi quattro anni e mi sono impegnato a prendere questo oltre, perché lo scopo di portare benefici agli agricoltori e ai consumatori in Cina e in Europa è molto chiaro. Ora guardo con impazienza di lavorare con i miei omologhi al governo cinese di costruire su questo risultato. " Il commissario Ue al commercio Karel De Gucht ha dichiarato: " Plaudo al fatto che l´industria del vino cinese ritirare la domanda di misure antidumping e antisovvenzioni mi aspetto che il caso sarà ora terminata ufficialmente in modo che l´industria vinicola dell´Ue può continuare. Di esportare i suoi prodotti di qualità in Cina in un ambiente equo e competitivo. Dopo il recente accordo raggiunto nel caso polisilicio, questo è ancora un altro sviluppo positivo che rafforzerà ulteriormente le relazioni bilaterali Ue-cina. " Background Il 1 ° luglio 2013 le autorità cinesi (Mofcom) ha aperto un´inchiesta anti-dumping e anti-sussidi in esportazioni di vino europeo in Cina. Ampia risposte alle richieste di informazioni per le indagini di dumping e sovvenzioni nell´ambito del quadro dell´Omc sono stati preparati dalla Commissione europea e l´industria europea, e sono stati sottoposti alla Cina nella seconda metà del 2013. La Commissione ha sempre difeso l´opinione che il caso è infondata e che non vi era alcun pregiudizio subito dai produttori cinesi, che potrebbero essere collegati alle importazioni di vini europei in Cina. La Commissione è inoltre convinta che eventuali aiuti concessi al settore vitivinicolo dell´Unione europea sono pienamente compatibili con l´Omc. Parallelamente alle indagini, un "Business to Business" dialogo (B2b) tra il settore vitivinicolo europeo (rappresentato dal Comitato europeo di Aziende Vinicole (Ceev)), e l´industria del vino cinese (rappresentato dal cinese Alcohol Drinks Association (Cada) ) è stato avviato nel novembre 2013 a Pechino. Questo processo di dialogo B2b è stata incoraggiata e sostenuta dalla Commissione e il governo cinese. Tuttavia, la Commissione non è stata direttamente coinvolta nei negoziati del contenuto di questo accordo. Il memorandum d´intesa raggiunto tra Ceev e Cada durante questo dialogo consiste di un impegno da parte dell´industria cinese a ritirare la sua anti-sovvenzioni e denuncia antidumping contro le importazioni di vino dell´Ue, e l´accordo sulle attività di assistenza e di cooperazione tecnica tra le due parti per una periodo iniziale di due anni. Dopo il ritiro della denuncia e la successiva chiusura dell´inchiesta da parte delle autorità cinesi, l´industria del vino Ue fornirà un certo numero di pacchetti di assistenza tecnica per la parte cinese in settori quali la viticoltura - vigneti sperimentali e tecniche di meccanizzazione - vinificazione e qualità controlli, approcci di marketing, degustazioni, e il sistema di protezione delle indicazioni geografiche. L´assistenza sarà fornita attraverso attività quali ospitano visite di studio in Europa, seminari e altre attività di formazione e stage. L´industria del vino cinese aiuterà l´industria europea di organizzare degustazioni di vini europei in Cina, per migliorare la conoscenza del vino fra i consumatori cinesi, e promuovere l´apprezzamento dei vini e la sua cultura. Entrambe le parti istituiranno scambi di informazione e di comunicazione permanente, monitorare l´attuazione della loro cooperazione, e collaborare a livello internazionale nelle attività di sensibilizzazione finalizzate al miglioramento delle condizioni di accesso ai mercati dei paesi terzi. Negli ultimi 6 anni (2007-2012) il mercato del vino cinese ha registrato una crescita molto significativa. Esportazioni di vino dell´Ue verso la Cina sono ammontate a 764 milioni di € nel 2012 (71% / 546m € da Francia, Spagna (11,7%, 89 milioni €), Italia (10,1%, 77m €) - out delle esportazioni di vino complessivi di 8,865 billon € (8.6 %).  
   
   
SOLUZIONE HIGH-TECH PER L´ANALISI DEL CONTENUTO DI GRASSO NELL´INDUSTRIA DELLE CARNI  
 
Per decenni l´industria delle carni ha fatto buon uso delle analisi di laboratorio. Ora l´attenzione si sta spostando verso metodi analitici rapidi nei siti di produzione e i produttori di carne hanno forse l´imbarazzo della scelta in termini di opzioni di analisi rapide. Ma qual è la soluzione giusta per quel parametro così importante che è il grasso? Un nuovo progetto finanziato dall´Ue potrebbe avere la risposta. Il progetto Trimscan, lanciato a Parma nel mese di gennaio, spera di sviluppare soluzioni analitiche per i fabbricanti di prodotti a base di carne macinata. L´obiettivo, in sostanza, è di riuscire a scansionare attraverso la carne e valutarne il contenuto di grasso. Trimscan intende aiutare le Pmi della lavorazione delle carni a diventare più competitive utilizzando l´analisi automatica in linea del contenuto di grasso nei ritagli di carne. È risaputo che ridurre il contenuto di grassi è una delle sfide più pressanti per l´industria delle carni. È importante sia per i produttori di carne cruda, cioè al taglio e disossamento, sia per i produttori di prodotti di carne trasformati. Un certo numero di tecnologie per l´analisi rapida dei grassi sono già disponibili, ognuna con vantaggi e svantaggi. Molti prodotti a base di carne come gli hamburger e gli insaccati, tra cui gli insaccati crudi, gli insaccati cotti o affumicati (ad es. Wurstel) e gli insaccati essiccati come il salame e il chorizo, sono prodotti da ritagli di carne, principalmente di carne di maiale o manzo, o da una miscela di entrambi. L´europa è un importante produttore di carne e l´Ue rappresenta oltre il 16% della produzione globale di carne. Il cosiddetto processo di "classificazione" esiste per determinare la quantità di grasso in un prodotto con diversi rapporti magro/grasso. In alcuni macelli questo viene tradizionalmente effettuato da operatori esperti e qualificati che selezionano manualmente le carni provenienti da diverse parti del maiale o del manzo per raggiungere il tenore di grasso desiderato. I grassi contenuti nei ritagli di carne "classificati" può subire una variazione di più/meno 5%, ma nonostante la classificazione delle carcasse e dipendenti con una lunga esperienza, non si riesce a evitare grandi differenze nei livelli di grasso. L´obiettivo principale del progetto Trimscan è di studiare l´uso di una tecnologia senza contatto per l´analisi in linea del grasso con precisione superiore al 1,5%. Esso fornirà alle Pmi della lavorazione e ai macelli uno strumento pratico e a un prezzo accessibile per renderle più competitive, riducendo l´uso eccessivo e costoso di carne magra di almeno il 2% ed eliminando il campionamento. Silvia Padovan, di Trimscan, ha detto: "Nella lavorazione della carne il controllo del contenuto di grasso nella carne è di vitale importanza per garantire sia l´omogeneità sia la qualità del prodotto finale. È inoltre preferibile ridurre l´uso eccessivo di carne magra, per rispettare la legislazione e soddisfare le specifiche del cliente. Grandi variazioni nel contenuto di grassi producono perdite economiche ingenti e una serie di problemi industriali". Un eccessivo contenuto di sale, scarsa consistenza, superficie dura, aspetto e odore, e il deterioramento del prodotto, sono i più comuni problemi di qualità. Mentre le problematiche industriali possono riguardare la campionatura manuale, la regolazione della ricetta, la scarsa capacità di legame e i problemi durante l´affettatura del prodotto. Padovan, che ha sede a Barcellona, aggiunge: "Trimscan sostanzialmente migliorerà e semplificherà i processi di produzione. Rappresenta una reale opportunità aziendale per le Pmi del settore". Per maggiori informazioni, visitare: http://cordis.Europa.eu/wire/index.cfm?fuseaction=article.detail&rcn=43148&rev=0    
   
   
CINA, CALENDA: “REVOCATA PROCEDURA ANTIDUMPING SUI VINI EUROPEI”  
 
 Roma - Il Governo della Repubblica Popolare Cinese ha deciso il 21 marzo, a seguito delle richieste dell’industria vinicola locale, di chiudere il procedimento antidumping e anti-sovvenzione verso le importazioni di vino proveniente dalla Ue, senza imporre alcuna misura daziaria. Si chiude pertanto positivamente una complessa vicenda, che minacciava il settore vinicolo italiano sin da luglio 2013, e che ha ottenuto il massimo interesse del governo italiano e l’impegno diretto del Vice Ministro Calenda, grazie al quale il Ministero dello Sviluppo Economico ha assicurato fin dai primi giorni un servizio di assistenza ad oltre 900 imprese vinicole italiane che hanno potuto così registrarsi presso le autorità commerciali cinesi, partecipando attivamente ai procedimenti. Anche grazie a questa straordinaria mobilitazione delle aziende italiane ed europee il governo cinese ha manifestato la volontà di collaborare per trovare una soluzione a questo caso, raccogliendo l’invito del governo italiano, francese e spagnolo, e della stessa Commissione Europea a giungere ad una conclusione moderata, senza penalizzare le imprese europee. Grazie all’intensificarsi dei contatti privati tra i rappresentanti dell’industria vinicola europea e quella cinese, le due industrie sono giunte ad un accordo privatistico concernente collaborazioni e consulenze in attività formative legate alla filiera del vino; tale accordo privato ha permesso ai produttori cinesi di ritirare le denunce presentate nel 2013, richiedendo così la chiusura del caso senza imposizione di dazi.  
   
   
UE PRENDE MISURE CONCRETE CONTRO LA PESCA ILLEGALE  
 
 A seguito di una proposta della Commissione, il Consiglio dei ministri ha deciso oggi di elencare Belize, della Cambogia e la Guinea-conakry i paesi in qualità insufficiente contro la pesca illegale. Dopo alcuni avvertimenti, misure attualmente in vigore, contro i tre paesi per affrontare i vantaggi commerciali derivanti dalla pesca illegale. Ciò significa che le importazioni nell´Ue di tutti i prodotti della pesca catturati da navi provenienti da questi paesi saranno ora vietati, mentre non sarà consentito alle navi dell´Ue di pescare nelle acque di questi paesi. E ´la prima volta che misure di questo tipo siano adottate a livello comunitario. Il commissario europeo per gli affari marittimi e la pesca, Maria Damanaki, ha accolto con favore la decisione: "Queste decisioni sono storica Essi dimostrano che l´Unione europea sta portando l´esempio nella lotta contro la pesca illegale Voglio cittadini dell´Ue a sapere che il pesce che consumano è sostenibile.. , da qualunque parte provenga. Siamo costantemente muovendo in quella direzione. Spero che questa lista nera fungerà da catalizzatore per Belize, della Cambogia, della Guinea e di intensificare i loro sforzi e lavorare con la comunità internazionale per eliminare la pesca illegale " La decisione è coerente con l´impegno internazionale dell´Ue per lo sfruttamento sostenibile delle risorse della pesca in patria e all´estero. L´approccio dell´Ue riflette il fatto che (Inn) la pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata è un´attività criminale globale dannoso non solo per i pescatori europei, ma anche alle comunità locali dei paesi in via di sviluppo.  
   
   
AGRICOLTURA, CUNEO - PREZZI ALL´INGROSSO IN DIMINUZIONE NEL IV TRIMESTRE 2013  
 
Nel settore cerealicolo il granoturco nazionale ha registrato il ribasso più elevato, pari a 66 euro alla tonnellata, seguito dal frumento nazionale che ha perso 61 euro e dall´orzo nazionale con un calo di oltre 52 euro. I prezzi dei cereali, quotati alla Borsa merci di Cuneo ma anche sulle principali piazze nazionali, risentono fortemente dell’attuale contesto europeo e mondiale dove i raccolti nel 2013 sono sono stati ampiamente superiori allo scorso anno. Dagli ultimi dati diffusi dal Comitato delle organizzazioni professionali agricole dell’Unione europea (Copa-cogeca) le stime finali della campagna cerealicola Ue 2013-2014 hanno confermato un buon raccolto e una buona qualità, con un aumento del 4,5% rispetto ai livelli dell´anno scorso. In particolare il Copa Cogeca prevede che la produzione di frumento tenero aumenterà del 6,9% arrivando a 135,8 milioni di tonnellate, che la produzione di orzo crescerà del 6% (58,3 milioni di tonnellate) e dello 0,4% il granoturco (62,1 milioni di tonnellate). Anche nei paesi dell’est Europa, in Sud America e negli Stati Uniti si registrano produzioni record, con conseguente calo dei prezzi mondiali e, di riflesso, quelli locali. A tutto ciò si aggiunge una campagna, a livello provinciale, al di sotto dei livelli dell’anno precedente. La produzione è stata inferiore al 2012, sia per il frumento ma soprattutto per il granoturco, a causa dell’andamento climatico sfavorevole che ha inciso in modo determinante sulle rese e sulla qualità dei cereali. Considerato l’eccessivo deprezzamento delle quotazioni, è supponibile nel prosieguo della campagna commerciale un rialzo. Opposto trend per i prezzi del fieno maggengo e della paglia di grano, in crescita rispettivamente di 19 e di 18 euro alla tonnellata. In questo trimestre, nel comparto frutticolo, sono state prese in considerazione le varietà di frutta tipiche stagionali, con riferimento alle quotazioni delle mele, pere e actinidia. I prezzi delle principali varietà di mele sono risultati in calo rispetto al corrispondente periodo del 2012, mediamente di 10 centesimi al kg. In rialzo le quotazioni delle pere e della nocciola Piemonte Igp, rispettivamente di 30 e 39 centesimi al kg. Pure il peperone ha espresso un aumento di 12 centesimi al kg. Stazionaria l´actinidia. Il mercato delle mele, con le dovute variabili tra i diversi gruppi varietali, è stato caratterizzato da forte domanda iniziale; nelle settimane successive, la situazione si è normalizzata. Mentre nel mese di dicembre, e in corrispondenza con le festività natalizie, la domanda è notevolmente rallentata, mostrando già alcuni segnali verso gli ultimi giorni dell’anno. Va rilevato come da diversi anni, a fare dal traino al mercato, siano soprattutto le destinazioni cosiddette “d’oltremare”, mentre è sempre più difficile e fermo il mercato europeo. Per quanto riguarda l’actinidia la richiesta è sempre stata superiore all’annata precedente e ciò, unito alla forte contrazione produttiva prevista nell’emisfero Sud, ha fatto si che sia la domanda, che la remunerazione del prodotto, fossero sempre elevate. Il rialzo della quotazioni della Nocciola Piemonte testimonia il crescente interesse da parte del mercato, avvalorato ulteriormente da un numero sempre più ampio di produttori che aderiscono allo sp  
   
   
LOMBARDIA. RIFORMA PAC: DAL 2019 MENO AIUTI DIRETTI BUROCRAZIA IN AUMENTO PESERA´ SU PICCOLE AZIENDE  
 
Castellucchio/mn, - "Uno dei grandi problemi della Pac sarà l´aggravio di burocrazia, che si ripercuoterà sui costi delle imprese agricole. E le maggiori difficoltà peseranno sulle piccole e medie aziende, più che su quelle grandi. Al punto che potrebbero anche esserci realtà che rinunceranno alla Pac per non sottostare a tutti i vincoli che opprimeranno la libertà di impresa". A dirlo è l´assessore all´Agricoltura della Lombardia Gianni Fava, durante il tour di imprese agricole e dell´agroalimentare nel Mantovano. "C´è chi ha avuto il coraggio di dire che la riforma della Pac è stata positiva per l´Italia - ha aggiunto Fava -. A parte l´aumento di fondi che ha ottenuto la Lombardia sullo Sviluppo rurale, non vedo elementi per una lettura benevola". Necessario Sostegno Accoppiato Su Zootecnia - Mentre il Programma di sviluppo rurale lombardo è in fase di ultimazione, confermando la leadership della Regione anche in termini di pianificazione a sostegno del sistema agricolo, le incognite arrivano dal Primo pilastro della Pac, la cui declinazione è in mano al Ministero delle Politiche agricole. "Le prospettive sono estremamente negative con la convergenza - ha specificato Fava - in quanto per le aziende della pianura padana i pagamenti diretti diminuiranno da qui al 2019 del 55 per cento. Se non si procede con un sostegno accoppiato destinato in prevalenza sulla zootecnia, per gli allevatori lombardi lo scenario si farà molto più pesante". Visitate Aziende Carrobbio E San Donato - Fra le realtà visitate questo pomeriggio dall´assessore Fava figura nell´ambito del settore lattiero caseario la società agricola Carrobbio di Giorgio Cecchin, una realtà con 150 vacche in lattazione e 280 capi totali, per una produzione di circa 17.000 quintali di latte all´anno. L´azienda Cecchin, che si trova a Castellucchio (Mantova), coltiva 160 ettari a mais, erba medica, frumento, pisello proteico e soia per l´alimentazione dei bovini in condizioni di autosufficienza. Tappa successiva della visita mantovana è stato il caseificio cooperativo San Donato, che lavora i 102.000 quintali di latte conferiti annualmente dai 9 soci e produce 18.000 forme di Grana padano, per il 50% conferite al Virgilio.  
   
   
PRESENTATO IL PIANO DI SVILUPPO RURALE CALABRIA 2007/2013, ANNUALITÀ 2011.  
 
Nel corso di una conferenza stampa a Lamezia Terme presso i locali della fondazione "Terina", l´Assessore all´Agricoltura Michele Trematerra ha illustrato la graduatoria definiva, già approvata e pubblicata, delle domande presentate a valere sulla Misura 121 del Piano di sviluppo rurale Calabria 2007/2013, annualità 2011. All´incontro hanno preso parte anche il Dirigente generale del Dipartimento Agricoltura Giuseppe Zimbalatti, l´Autorità di Gestione Psr Alessandro Zanfino, il Dirigente di Settore Sviluppo Rurale Giovanni Aramini e Francesco De Grano di Fincalabra. "Sono molto soddisfatto - ha detto l´Assessore all´Agricoltura Michele Trematerra nel corso del suo intervento - perché questo è l´epilogo di un lavoro partito a fine 2012 quindi posto in essere in tempi che per gli standard calabresi sono da considerare brevi. Abbiamo deciso di riemettere un bando del 2010 per dare una seconda possibilità anche alle imprese che precedentemente, per vizi formali o materiali, erano rimaste fuori. Da parte nostra c´è stato il massimo impulso per velocizzare l´iter burocratico e oggi otteniamo un risultato davvero significativo, con 57 milioni di euro per 400 aziende che potranno modernizzare i loro processi produttivi, fattore determinante per essere competitivi su tutti i mercati, dal momento che la nostra regione può vantare numerosissime eccellenze che devono essere valorizzate. Tra i tanti interventi sono previsti quelli di costruzione ed ammodernamento, gli acquisti di nuove macchine, attrezzature, brevetti,licenze e software di gestione, realizzazioni di impianti tecnologici e di sistemi di gestione della qualità. Stiamo già lavorando per i bandi sulla nuova programmazione e auspichiamo di pubblicarne alcuni già entro la fine di quest´anno, perché ci giochiamo una partita importantissima. In Calabria vogliamo semplicemente normalizzare questo settore ed i relativi procedimenti amministrativi, fornendo le risposte necessarie al comparto per proseguire in questo rapporto di sinergia tra le imprese e il dipartimento. Adesso tutti insieme, facendo squadra - ha concluso l´Assessore Trematerra - dobbiamo tracciare il percorso migliore al fine raggiungere in tempi brevi gli obiettivi che ci siamo posti, a partire dalla nuova programmazione". "Il Dipartimento Agricoltura, insieme all´Autorità di Gestione - ha detto il Dirigente Generale Giuseppe Zimbalatti - intende accompagnare le aziende calabresi in tutti i procedimenti burocratico-amministrativi. Sappiamo bene che spesso le procedure sono farraginose ma siamo certi che, con questo modus operandi, saremo in grado di raggiungere nuovi importanti obiettivi in tempi anche abbastanza rapidi, nonostante la difficoltà delle procedure. Abbiamo dato un segnale importante - ha concluso Zimbalatti - ma saremo totalmente soddisfatti soltanto quando questi 57 milioni saranno totalmente rendicontati". "In un momento di particolare difficoltà per l´accesso al credito da parte delle aziende e degli imprenditori - ha detto l´Autorita di Gestione Alessandro Zanfino - questo tipo di contributo è molto importante perché avrà una ricaduta sul territorio di oltre 122 milioni di euro, quindi una forte boccata d´ossigeno non solo per il comparto ma per tutto il nostro territorio". Successivamente, attraverso una riunione tecnica organizzata dall’Autorità di gestione del Psr Calabria, sono stati informati i beneficiari circa le procedure di attuazione dei finanziamenti e in particolare sulla tempistica di esecuzione, le modalità per chiedere modifiche ai progetti approvati, l’iter dei controlli sia amministrativi che direttamente in azienda, gli impegni e gli obblighi dei beneficiari e le sanzioni in caso di violazione degli impegni. La riunione è stata organizzata proprio con l’obiettivo di snellire le procedure amministrative e velocizzare i tempi e la qualità degli investimenti, migliorando al contempo la comunicazione tra amministrazione e beneficiari. I rappresentanti delle aziende hanno posto quesiti e chiesto chiarimenti riguardo le procedure, manifestando apprezzamento per il lavoro svolto dall´Assessorato e dal Dipartimento e ringraziando l´Assessore Trematerra per l´attenzione posta dall´amministrazione regionale su questo comparto.  
   
   
CAMPANIA: PROGRAMMA SVILUPPO RURALE, 9 MILIONI A 12 IMPRESE  
 
"Gli uffici dell´assessorato all´Agricoltura hanno approvato la graduatoria provvisoria della misura 123 del Programma di sviluppo rurale 2007/2013. Sono state ammesse a finanziamento 12 istanze di aiuto per una spesa complessiva di oltre 19 milioni di euro pari ad un contributo di circa 8 milioni e 900mila euro." Ne dà notizia Daniela Nugnes, assessore all´Agricoltura della Regione Campania. "La misura in oggetto - spiega - mira ad incrementare il valore aggiunto dei prodotti agricoli attraverso l´ammodernamento e il miglioramento dell´efficienza delle strutture produttive locali. Si tratta di uno degli strumenti più significativi messi a disposizione dal Programma regionale, cofinanziato dall´Unione europea, per incentivare e sostenere il sistema agroalimentare della Campania. L´obiettivo è fornire alle imprese regionali quelle innovazioni tecnologiche e organizzative necessarie per proiettare le produzioni agroindustriali regionali in mercati sempre più ampi e qualificati. Un´occasione che, se sfruttata al meglio, potrà portare ricadute economiche ed occupazionali sull´intero territorio regionale", conclude la Nugnes.  
   
   
LOMBARDIA.CARNE BOVINA: RILANCIARE MERCATO MADE IN ITALY  
 
Castellucchio/mn, "La Lombardia sta lavorando per riqualificare il vitello nato in Italia per la produzione di carne bovina. Dobbiamo ridurre le importazioni dall´estero e rilanciare la filiera italiana, anche se ciò comporterà un piano di investimenti oneroso". Lo ha detto l´assessore all´Agricoltura della Lombardia Gianni Fava, a margine del tour di questo pomeriggio in aziende e industrie dell´agroalimentare nel Mantovano. Paghiamo Dumping Francese - "Oggi gli allevatori lombardi e veneti stanno perdendo con l´ingrasso mediamente 100 euro per capo, a rischio è l´intera filiera della carne bovina del Nord Italia, se non vengono rapidamente presi provvedimenti". Il sostegno alla vacca nutrice e alla linea vacca-vitello sarebbe un´opportunità anche per tutelare l´allevamento in zone svantaggiate. "Purtroppo stiamo pagando gli anni in cui i Francesi hanno esportato i ´broutard´ a costi estremamente concorrenziali – ha precisato Fava -, facendo dumping per accaparrarsi quote di mercato. Poi, una volta arrivati ad avere il 93 per cento della quota di import di vitelli, hanno aumentato i prezzi di vendita, andando a erodere completamente il margine di guadagno degli ingrassatori italiani".  
   
   
COLDIRETTI BASILICATA, NASCE OSSERVATORIO CONTRO ILLEGALITA’  
 
Coldiretti ha costituito l’“Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare”, con l’obiettivo di creare un sistema coordinato e capillare di controlli idonei a smascherare i comportamenti che si pongono in contrasto con la legalità. Per il presidente regionale della Coldiretti di Basilicata, Piergiorgio Quarto “Con l’Osservatorio si intende creare un complesso di controlli che assicuri la più completa informativa ai consumatori, contrastando le contraffazioni e le adulterazioni alimentari. In tale prospettiva, la Fondazione intende promuovere iniziative di approfondimento in merito agli interventi e agli effetti delle pronunce di tutte le Autorità amministrative indipendenti che possano interferire nel mercato dell’agroalimentare, analizzando e approfondendo, in particolare, le attività dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. La Fondazione promuove, inoltre, le azioni legali collettive di tutela dei consumatori, con particolare riguardo all’accertamento della responsabilità in materia ambientale e alimentare e per la condanna al risarcimento dei danni”.  
   
   
LATTERIE FRIULANE: VERSO LA SOLUZIONE GRANAROLO  
 
Udine - "I soci di Latterie Friulane hanno deciso di percorrere la strada della soluzione Granarolo. Il piano prospettato dal colosso emiliano è concreto e può collocarsi in sintonia con le politiche dell´Amministrazione regionale per far crescere il settore lattiero caseario del Friuli Venezia Giulia". Lo ha affermato il vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello al termine dell´incontro con l´assemblea dei lavoratori di Latterie Friulane e le rappresentanze sindacali. L´incontro è stato giudicato "del tutto positivo" dal vicepresidente. Secondo Bolzonello "dall´apertura della vertenza ad oggi sono stati fatti notevoli passi avanti, sul mantenimento di reparti attivi, sull´assetto della Società e sul fronte degli esuberi". Bolzonello ha precisato che la Regione sostiene la soluzione che si dimostrerà in grado di assicurare la prosecuzione dell´attività produttiva nel sito di Campoformido e la salvaguardia del maggior numero di posti di lavoro. Il vicepresidente ha ribadito che l´Amministrazione regionale crede con convinzione allo sviluppo di alcune linee produttive, come ad esempio quella del Montasio che potrà trovare ipotesi di crescita nel prossimo Psr-piano di Sviluppo Rurale.  
   
   
LOMBARDIA.SUINI: DENTRO IL PSR SOSTEGNO AL COMPARTO  
 
Milano - "La Lombardia può contare sullo Sviluppo rurale di maggiori risorse rispetto al passato. Per questo intendo convocare i principali attori della filiera suinicola, che in questa fase sono particolarmente in sofferenza, per individuare le azioni necessarie al rilancio del comparto, preso atto che si potranno sostenere gli investimenti legati all´innovazione nelle aziende, ai distretti e alle aggregazioni, ma non potrà essere finanziata altrimenti la suinicoltura. E questo per i limiti imposti dalla Pac". Lo ha annunciato l´assessore all´Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, ieri, a margine della visita al macello Mec Carni di Marcaria (Mantova), di proprietà del gruppo Levoni. Francia Ha Aiutato Regioni, Noi No - "Serve maggiore coesione all´interno della filiera, altrimenti la suinicoltura è destinata a morire, soppiantata da carni e prosciutti esteri - ha specificato Fava -. Purtroppo il governo italiano non ha minimamente preso in considerazione quanto ha fatto la Francia nei confronti di Normandia e Bretagna, le due regioni a maggiore indirizzo suinicolo. Oltralpe hanno sostenuto il comparto con 15 milioni di euro, da noi qualsiasi ipotesi è ferma, per paura che l´Unione europea dica che si tratta di aiuti di Stato. Altrove, dove l´agricoltura gode di una visione strategica che qui il ministero delle Politiche agricole non ha, ci si comporta diversamente". Condividere Con Ue Percorso Per Tracciabilita´ - L´obiettivo dell´assessore è quello di "definire le linee di intervento del Psr per la suinicoltura, concordemente con i player maggiormente rappresentativi del comparto". Un´altra battaglia che la Lombardia sta portando avanti, anche in vista di Expo, riguarda l´etichettatura. "Stiamo girando tutta l´Europa - ha detto Fava - per poter presentare un documento condiviso a livello di Unione Europea che tuteli le produzioni tipiche e completi il percorso sulla tracciabilità". L´azienda Mec Carni, presieduta da Alceo Zanotti, fa parte del gruppo Levoni. Macella circa 14.000 suini alla settimana, per un fatturato che nel 2013 ha toccato i 200 milioni di euro. Il 20% delle carni macellate dalla Mec Carni sono conferite al Salumificio Levoni, il restante 80% è venduto a terzi (salumifici, commercianti e prosciuttifici) per la lavorazione.  
   
   
EXPO 2015: UN´OPPORTUNITÀ UNICA PER PROMUOVERE IL FVG  
 
Gorizia - Il Friuli Venezia Giulia si sta organizzando per cogliere nel migliore dei modi l´opportunità dell´Expo 2015 a Milano. Lo ha sottolineato l´assessore regionale all´Ambiente Sara Vito aprendo a Gorizia, nel Conference Center del Polo universitario di via D´alviano, il convegno internazionale "Portare le Alpi all´Expo 2015: montagne, cibo, ambiente, cultura", organizzato dalla Convenzione delle Alpi - alla quale aderiscono otto Stati e l´Unione europea - in collaborazione con la Regione, gli Enti locali e l´Università di Trieste. "Come Regione - ha detto l´assessore Vito - ci stiamo organizzando, in stretta collaborazione con gli Enti locali, per fare la nostra parte in occasione dell´Expo 2015, per valorizzare le eccellenze del territorio, che sono tante, in termini di qualità e sostenibilità dell´ambiente, soprattutto di eccellenza della filiera agroalimentare. Come Friuli Venezia Giulia abbiamo notevoli potenzialità e voglia di metterci in gioco". All´interno dello spazio dedicato al nostro Paese all´Expo 2015 di Milano, come ha ricordato Alberto Mina, direttore delle relazioni istituzionali di Padiglione Italia, una sezione sarà espressamente dedicata alle Regioni e costituirà quindi un´occasione unica per promuovere il territorio di fronte a un pubblico calcolato in 20 milioni di visitatori, provenienti da tutto il mondo, nei sei mesi di apertura della manifestazione. Il convegno di oggi, al quale hanno preso parte rappresentanti istituzionali della Convenzione delle Alpi ed esperti, è stato organizzato per mettere a punto una strategia di promozione dell´ecosistema alpino, con i suoi valori ambientali e di biodiversità, in vista dell´Expo 2015. Sono state messe a confronto esperienze di tradizione, creatività, sostenibilità e innovazione nel settore dei prodotti alimentari, un settore visto anche come opportunità di sviluppo sostenibile della montagna. È in questo contesto che il direttore generale del Ministero dell´Ambiente Corrado Clini ha lanciato la proposta di un marchio dei prodotti della terra dell´arco alpino, che sappia raccontare come l´alta qualità del cibo sia strettamente legata alla qualità dell´ambiente, dell´aria e dell´acqua, e del "saper fare" in una grande area collocata nel cuore dell´Europa.  
   
   
LOMBARDIA.´CREDITO ADESSO´ SOSTIENE LATTERIA SOCIALE VALTELLINA NUOVE REGOLE RISPONDONO MEGLIO A ESIGENZE DELLE IMPRESE  
 
Milano - La Latteria Sociale Valtellina è la prima beneficiaria nel settore agroindustriale della nuova edizione di ´Credito Adesso´, la linea di credito agevolata messa in campo dalla Regione Lombardia e Finlombarda Spa, per soddisfare il fabbisogno di capitale circolante delle Micro, piccole e medie imprese lombarde. L´intervento concesso alla cooperativa, nata nel 1969, si aggira intorno ai 750.000 euro (importo massimo finanziabile per le medie imprese) e, grazie al contributo in conto interessi di Regione Lombardia, il costo del finanziamento sarà scontato del 3 per cento, come previsto per le imprese della provincia di Sondrio e Lecco interessate dalla chiusura della Strada Statale 36. Dinamicità Comparto - "Si tratta di un´ottima notizia – ha commentato l´assessore all´Agricoltura della Lombardia Gianni Fava -, che conferma la dinamicità del comparto e l´impegno comune di tutti i membri della Giunta regionale a sostegno del territorio. Ringrazio pertanto l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini, per aver promosso una rimodulazione della misura, che andasse incontro maggiormente alle esigenze delle nostre imprese". "L´accesso al credito e la liquidità sono due delle priorità della Regione, soprattutto in questa fase di difficile congiuntura economica, in cui le imprese necessitano di maggiore attenzione" ha dichiarato Fava. Strada Giusta - "Questo primo finanziamento - ha spiegato l´assessore regionale alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini -, erogato attraverso i nuovi criteri di ´Credito Adesso´, testimonia che la strada che abbiamo intrapreso è quella giusta. Allargando, infatti, il target delle imprese beneficiarie, possiamo aiutare sempre più aziende, sostenendole nel superare i problemi più pressanti, rappresentati dall´accesso al credito e dalla poca liquidità. Vogliamo continuare in questa direzione, fornendo risposte concrete ai bisogni delle nostre imprese e creando un contesto favorevole al loro sviluppo e alla loro crescita". L´azienda - La Latteria Sociale Valtellina è una delle cooperative di riferimento nella provincia di Sondrio. Conta oltre 150 soci (dei quali 120 sono conferenti) e lavora, ogni anno, 33,5 milioni di litri di latte vaccino proveniente dalle aziende agricole della Bassa e media Valtellina, Valchiavenna e Alto Lario. La cooperativa è, inoltre, il primo produttore/stagionatore del Valtellina Casera Dop (pari a 120.000 forme) e del Bitto Dop (9.000 forme stagionate e commercializzate). Circa il 3-4 per cento del latte raccolto è caprino. Il fatturato è di circa 30 milioni di euro. Supporto Utile - "Siamo molto soddisfatti per aver ottenuto il finanziamento, grazie all´impegno della Regione Lombardia e di Finlombarda - ha affermato Marco Deghi, direttore della Latteria Sociale Valtellina -. Sarà un supporto utile per gli interventi programmati di ristrutturazione del caseificio di Postalesio, dove produciamo formaggi molli e dove la spesa prevista si aggira sul milione di euro; ma nei prossimi mesi daremo il via a lavori di razionalizzazione dell´impianto di Delebio, con un investimento previsto di 350.000 euro". Credito Adesso - ´Credito Adesso´ prevede condizioni di finanziamento favorevoli grazie al contributo regionale; non richiede garanzie di natura reale, non prevede spese d´istruttoria e, ai fini della rendicontazione della spesa, è sufficiente presentare l´ordine o il contratto accettato. ´Credito Adesso´ ha una dotazione finanziaria di 500 milioni di euro, di cui 200 milioni messi a disposizione da Finlombarda con provvista Bei e 300 milioni messi a disposizione dalle banche convenzionate. Gli Importi - La quota di finanziamento è stata innalzata dal 50 per cento al 60 per cento del valore degli ordini (i finanziamenti hanno importo compreso tra 18.000 e 500.000 per le Micro e piccole imprese, tra 60.000 euro e 750.000 euro per le medie); per le Medie imprese l´importo massimo dei finanziamenti è stato innalzato da 500.000 a 750.000 euro, mentre per le Micro e piccole imprese l´importo minimo finanziabile di uno o più ordini/contratti è stato abbassato da 100.000 a 30.000 euro. Gli Interessi - Inoltre, il contributo in conto interessi di Regione Lombardia è stato aumentato dall´1 per cento all´1,25 per cento per tutte le imprese target; il maggior contributo del 3 per cento è stato poi riservato, oltre che alle imprese del Mantovano colpite dal sisma di maggio 2012, alle imprese della provincia di Sondrio e Lecco interessate dalla chiusura della Strada Statale 36 e alle imprese della provincia di Milano interessate dalla tromba d´aria di luglio 2013 (con sede nei Comuni di Grezzago, Masate, Trezzano Rosa e Trezzo sull´Adda). È inoltre possibile richiedere più di un finanziamento (fino al limite massimo previsto); le procedure di accesso sono state semplificate per richieste di finanziamento fino a 45.000 euro.  
   
   
LOMBARDIA: 133 MLN IN PIÙ SU PROGRAMMAZIONE SVILUPPO RURALE  
 
Ceresara/mn - "La strategia del Comune di Ceresara di puntare sull´agricoltura e sulle tipicità del territorio è assolutamente positiva e condivisibile e la Regione Lombardia è disponibile per veicolare le istanze degli agricoltori coordinandosi con i Gal, strumenti previsti a livello comunitario per la promozione dell´agroalimentare". Così ha detto l´assessore all´Agricoltura, Gianni Fava, al convegno inaugurale della 65ma Fiera della Possenta di Ceresara (Mantova), in programma fino al 25 marzo. "Ceresara si caratterizza sul versante primario per due prodotti specifici - ha ricordato Fava - il salame di Ceresara e la ciliegia, utilizzata anche nella preparazione d di tortelli. La specializzazione è la direzione giusta, ma va sostenuta da due elementi, che sono la storicità e la reperibilità del prodotto". Bene dunque il percorso rilanciato dal sindaco di Ceresara, Laura Marsiletti, ha sostenuto Fava, "perché ha saputo interpretare le istanze locali e sostenere l´agricoltura sul territorio, mentre in passato il comparto primario era visto come un fastidio e un freno dello sviluppo industriale. Ora che quel modello industriale è cambiato e non c´è più, bisogna sostenere un sistema agroalimentare che parte dal locale". 7 Puntare Su Aggregazione - Per la ciliegia di Ceresara, dunque, "possono aprirsi opportunità concrete, pur sapendo che non abbiamo le dimensioni produttive della ciliegia di Vignola, ma va perseguita l´ambizione di creare un mercato nuovo con prodotti trasformati e legati storicamente a un´area di produzione". Tutto ciò in linea con quanto raccomandato dall´Unione europea, che sull´aggregazione assicura il proprio sostegno. Grande Sfida Dei Gal - "Le risorse ci sono - ha ricordato l´assessore regionale all´Agricoltura Fava - e la Lombardia potrà contare su 133 milioni di euro in più nell´ambito della programmazione dello Sviluppo rurale. Serve però molta attenzione nella gestione condivisa dei finanziamenti, assecondando i bisogni del comparto". Per la promozione territoriale, in particolare, "i Gal andranno riorganizzati. Da 16 dovranno diventare 10. Ma hanno potenzialità enormi, a patto che si concentrino sulla loro vera missione, che è aiutare il comparto primario, anche con funzioni di multifunzionalità e orti sociali". La grande sfida dei Gal, ha precisato Fava, "sarà quella di coinvolgere tutti i territori della Lombardia e sostenerlo nella missione di promozione dell´agroalimentare".  
   
   
CALABRIA: BANDO PER GLI AIUTI ALLE IMPRESE RELATIVI AI PISL “SISTEMI PRODUTTIVI, DISTRETTI AGROALIMENTARE E DISTRETTI RURALI”  
 
L’assessore regionale al Bilancio e alla Programmazione Nazionale e Comunitaria Giacomo Mancini e l’Assessore alle Attività Produttive Demetrio Arena hanno presentato ieri alla Fondazione Mediterranea Terina di Lamezia Terme il bando per gli aiuti alle imprese relativi ai Pisl “Sistemi produttivi, Distretti Agroalimentare e Distretti rurali”. Erano presenti gli amministratori e i rappresentanti del partenariato dei progetti ammessi e finanziati. Il bando ha in dote 65 milioni e 833 mila euro destinati alle micro, piccole e medie imprese con sede operativa in tutti i Comuni ricadenti nelle aree dei Progetti Integrati di Sviluppo Locale “Sistemi Produttivi”. “E’ un’altra grande opportunità - ha detto l’Assessore Mancini - per il rilancio dell’economia territoriale collegata alla imponente partita dei Pisl. Stiamo offrendo ai territori la possibilità di ripartire e questa occasione da 65 milioni di euro può arrivare a valere almeno il doppio. Una cifra importante, che richiede progettualità di qualità per assicurare ai territori uno sviluppo a lungo termine anche attraverso la creazione di nuova occupazione”. Sulla stessa linea l’assessore Arena: “Vogliamo – ha detto – che la Calabria possa realmente crescere attraverso progetti di rilancio dell’economia come questi”. Per utilizzare al meglio le risorse comunitarie c’è bisogno di promuovere sul territorio una campagna di sensibilizzazione e di informazione sui temi legati ai bandi, per raggiungere tutti i soggetti che possono beneficiare dei fondi”. Questi i 13 Pisl finanziati: “L´anima del territorio e le sue forme: la forza della tradizione nell´era della globalizzazione”, Capofila Provincia di Catanzaro; “Reventino eccellenze rurali”, capofila Comune di Soveria Mannelli (Catanzaro); “Logos: logistica sostenibile”, Capofila Comune di Castrovillari (Cosenza); “Contratto Impresa”, Capofila Comune di Acri (Cosenza); “Bit. Bioedilizia e innovazione tecnologica”, Capofila Comune di Cosenza; “Piano Lago ecosostenibile”, Capofila Comune di Figline Vegliaturo (Cosenza); “C.ros.s.pro.”, Capofila Comune di Rossano (Cosenza); “Innovazione tecnologia: saperi, reJ e nuova ruralità”, Capofila Comune di Papasidero (Cosenza); “S.i.l.a. Sviluppo Innovazione Lavoro Ambiente”, Capofila Comune di Celico (Cosenza); “Percorsi produttivi, nuove opportunità per nuove Pmi”, Capofila Provincia di Crotone; Distretti in rete: Energia ambiente e sistemi produttivi della bioedilizia, del legno e dell´agroalimentare della provincia di Reggio Calabria”, Capofila Provincia di Reggio Calabria; “Artigianato, gusto e mestieri nell´area della Costaviola”, Capofila Comune di Bagnara (Reggio Calabria); “Monte Poro Serre vibonesi”, Capofila Comune di Spilinga (Vibo Valentia). Beneficiari del bando sono le micro, piccole e medie imprese. In particolare, per Piani di Sviluppo Interaziendale, i beneficiari sono i consorzi e le società consortili di imprese, le reti di Pmi costituite in “contratto di rete”. Per i Piani di Sviluppo Aziendale destinatarie sono le micro, piccole e medie imprese aderenti ai consorzi/società consortili e alle reti di imprese. Sono finanziabili investimenti produttivi materiali e immateriali promossi da gruppi e reti di imprese attive nei settori tradizionali o di nicchia, anche differenti tra loro, in uno specifico ambito territoriale. Gli investimenti produttivi devono riguardare: la realizzazione di nuove unità produttive, l’ampliamento di unità produttive esistenti, la diversificazione della produzione di un’unità produttiva in nuovi prodotti/servizi aggiuntivi; il cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di un’unità produttiva esistente. La domanda di agevolazione dovrà essere spedita entro il 45° giorno dalla pubblicazione dell’Avviso nel Burc. Si prevede la pubblicazione dell’Avviso entro il 15 aprile e dunque la scadenza entro il 31 maggio 2014. Una tabella di marcia che va necessariamente rispettata: “Dobbiamo essere rapidi – ha dichiarato ancora l’Assessore Mancini - nell’espletare le procedure. L’obiettivo da centrare è presentare il bando entro la metà di aprile e arrivare in tempi rapidissimi alla pubblicazione delle graduatorie. Rimanere col piede pigiato sull’acceleratore è necessario per non rischiare di perdere le risorse”. “Saremo al fianco degli Enti e degli imprenditori – ha aggiunto l’Assessore Arena – perché vogliamo che tutti possano sentirsi protagonisti in questa sfida tanto importante per il futuro dell’economia calabrese”.  
   
   
AGRICOLTURA: ABRUZZO NUOVO BANDO PER ACCRESCIMENTO PRODOTTI E´LA MISURA 123 DEL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE  
 
 Pescara - La Giunta regionale nel corso dell´ultima seduta ha approvato il Bando per la Misura 123 del Programma di Sviluppo Rurale "Accrescimento del valore aggiunto dei prodotti agricoli" e specificatamente l´azione mirata alla trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli."Dopo il terzo bando della Misura 112 ? sottolinea l´assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo - la Regione Abruzzo ha varato un altro importante provvedimento molto atteso dalle aziende del comparto primario. L´apertura del nuovo Bando relativo alla 123 del Psr, è reso possibile grazie alla rimodulazione dei fondi a disposizione sul Psr 2007/2013 nonché dalle economie derivanti dal precedente bando". La Misura 123 è rivolta alle imprese di lavorazione, trasformazione, conservazione e commercializzazione di prodotti agricoli (privati o consorzi) che dimostrano di vendere e collocare le proprie produzioni, garantendo un´adeguata collocazione e di conseguenza remunerazione per le aziende agricole che cedono la materia prima. Si punta così al miglioramento e alla razionalizzazione dei processi di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, al fine di ottenere un più elevato livello di competitività delle imprese ed una più equa distribuzione del valore aggiunto a favore delle aziende agricole. A tale scopo, è necessario intervenire sia sul lato delle strutture, migliorando e potenziando impianti di lavorazione, trasformazione e condizionamento, sia per una più efficace diffusione di innovazioni tecnologiche (di prodotto e di processo) per il miglioramento qualitativo dei prodotti trasformati e derivati, sia nella fase di commercializzazione, anche attraverso il potenziamento e la diffusione capillare di appropriati strumenti di valorizzazione e tutela della qualità. Tra le spese ammissibili sono compresi anche l´adeguamento e la ristrutturazione dei fabbricati utilizzati nelle attività di lavorazione, trasformazione, conservazione e commercializzazione dei prodotti), stoccaggio delle scorte (compresi punti vendita aziendali e sale per la degustazione); acquisto, o adeguamento tecnologico, di impianti, macchinari ed attrezzature legati alle attività di lavorazione, trasformazione, conservazione e commercializzazione dei prodotti, compresi impianti per l´auto-produzione di energia commisurata al fabbisogno aziendale basati sull´impiego di fonti rinnovabili; acquisto, o adeguamento tecnologico, di impianti finalizzati all´introduzione di biotecnologie legate ai cicli produttivi aziendali; acquisto di macchine, attrezzature e veicoli per il trasporto dei prodotti agricoli o agroalimentari per il raggiungimento dei punti di vendita. La misura intende sostenere percorsi di modernizzazione e innovazione del settore agroalimentare abruzzese, migliorando la capacità tecnologia delle imprese e favorendo un maggiore coordinamento lungo le principali filiere produttive. Questo a vantaggio delle principali filiere come vitivinicolo, oleario, carni e ortofrutta. "Grazie al primo bando ? conclude Febbo - la cui dotazione era di circa 34 milioni, sono stati finanziati oltre 80 progetti di investimento per la realizzazione di interventi rilevanti come l´ammodernamento delle strutture, l´introduzione di nuove tecnologie, anche intervenendo per il miglioramento delle linee di produzione, e l´installazione di impianti fotovoltaici per autoconsumo, che hanno permesso di accrescere la competitività delle aziende beneficiarie".  
   
   
VINI ARCIPELAGO E ARGENTARIO, ASSEGNATI ALTRI 15 ETTARI DI DIRITTO D´IMPIANTO  
 
Firenze – Quindici ettari di diritti di impianto per la prosecuzione del progetto di valorizzazione della viticoltura delle isole dell´Arcipelago toscano e del Monte Argentario, iniziato nel 2006, sono stati assegnati oggi con una delibera presentata in Giunta dall´assessore all´agricoltura Gianni Salvadori. I diritti di reimpianto assegnati oggi vanno ad aggiungersi ai 26 ettari di vigneti già impiantati che hanno consentito di aumentare la produzione vinicola di qualità di queste zone; le superfici vitate saranno destinate in particolare alla produzione dei vini a Denominazione di Origine e Indicazione Geografica: 5 ettari alla Doc Elba, 5 ettari alla Doc Ansonica Costa dell´Argentario e 5 ettari all´Igt limitatamente al territorio delle isole di Capraia, Pianosa e Gorgona. Il progetto di reimpianto consentirà l´ampliamento della base produttiva viticola in queste aree di grande valore ambientale e paesaggistico, al fine di facilitare l´insediamento di nuove aziende produttive e il consolidamento di quelle che già vi operano. E´ importante che il progetto venga completamente realizzato in quanto consente di intervenire su zone di produzione declivi, fortemente terrazzate o caratterizzate da elevata frammentazione degli appezzamenti, dove le limitazioni e i vincoli naturali risultano assai penalizzanti allo svolgimento della viticoltura, che rappresenta invece uno strumento di valorizzazione economica, un fattore di difesa ambientale ed una attività che garantisce la permanenza dell´uomo nelle campagne, nonché il mantenimento di un patrimonio genetico viticolo autoctono di grande interesse. Inoltre, le aziende che partecipano alla misura della ristrutturazione e riconversione dei vigneti (Ocm Vino) in queste zone possono richiedere il pagamento di un aiuto maggiorato, fino da un massimo di 22.000 di euro ad ettaro.  
   
   
NEL VALDARNO ARETINO IL DISTRETTO RURALE DELLA FILIERA CORTA  
 
Levane (Ar) – "La Regione Toscana è a vostra disposizione. Dico sì alla vostra proposta di costituire qui il distretto rurale della filiera corta". Il presidente Enrico Rossi ha concluso con questa promessa l´incontro al Circolo Arci di Levane durante il quale gli amministratori locali gli hanno illustrato i loro Progetti, Filiera corta e Nuova osteria sociale, insieme agli imprenditori agricoli locali, la cui attività sta alla base della filiera a chilometri zero. E´ stato questo uno degli appuntamenti della ventesima tappa del "Viaggio in Toscana" che il presidente Rossi ha dedicato al Valdarno aretino. "E´ in occasione come questa – ha aggiunto Rossi - che viene la voglia di fare l´elenco delle cose buone che la Toscana, nonostante la crisi, è riuscita a portare avanti. La vostra è una di queste. E noi vogliamo far sì che si possa conciliare il lavoro con la natura. E l´agricoltura in questo svolge un ruolo fondamentale. Meno male che nella nostra regione ci sono persone che fanno cose concrete come quelle che avete realizzato. Questa è una bella zona dove i valori ci sono e si vedono". E i valori locali sono stati anche gustati, visto che il pasto che è stato offerto dai volontari del circolo, dai ragazzi del progetto Adelante e dai cuochi delle cooperative di tipo B. Dapprima salumi e formaggi locali, poi la pasta condita con le verdure di stagione, quindi la porchetta accompagnata dalla cicoria e dai fagioli conditi con l´olio del posto e accompagnati dal vino della zona. Qui le amministrazioni locali, a partire dai comuni di Bucine, Pergine e Laterina, hanno deciso di investire sull´agricoltura locale e sociale, realizzando un magazzino / mercato per stoccare i prodotti locali che servono a preparare in Valdarno 9.000 pasti al giorno a partire dalle mense scolastiche. E la filiera corta unità alla stagionalità, rappresenta il preciso messaggio che viene lanciato e che ha partner importanti come Slow Food. Un progetto complessivo molto apprezzato dal presdiente Rossi, che ha quindi sottolineato come la nuova legge regionale su paesaggio si sposi con gli interessi di chi fa attività agricola e alla fine ha dato tutta la sua disponibilità a portare a compimento il progetto di distretto rurale della filiera corta.  
   
   
700MILA EURO PER I PESCATORI LIGURI  
 
Genova. Settecentomila euro a favore dei pescatori liguri grazie alla riapertura dei bandi del fondo europeo per la pesca. Sono stati stanziati quest´oggi dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore all´agricoltura e alla pesca, Giovanni Barbagallo. Con queste risorse vengono riaperti, per il 2014, i bandi che riguardano l´ammodernamento delle imbarcazioni da pesca, investimenti nel campo dell´acquacoltura e per la realizzazione di strutture portuali dedicate alla pesca nell´ambito dei porticcioli liguri che, negli ultimi tre anni, avevano messo a disposizione 4,5 milioni di euro. "L´obiettivo – ha spiegato Barbagallo – è quello di mettere al servizio del settore ulteriori risorse in grado di sostenere gli imprenditori ittici liguri". I bandi saranno a disposizione, a partire dal 2 aprile, sul sito www.Agriligurianet.it    
   
   
2^ GIORNATA EUROPEA DEL GELATO ARTIGIANALE: "IL VENETO CREDE E INVESTE SUI MESTIERI DELLA TRADIZIONE. POSSONO ESSERE UNA RISPOSTA OCCUPAZIONALE"  
 
 Venezia - "Il Veneto continua a credere e investire sui mestieri della tradizione perché ritengo che il buon lavoro di qualità e il rispetto dell´identità, anche nelle produzioni, possono essere una risposta occupazionale e di prospettiva in questo momento di cambiamento". È quanto afferma l´assessore all´istruzione, alla formazione e al lavoro della Regione del Veneto, Elena Donazzan, in occasione della 2^ Giornata europea del Gelato Artigianale. "Quanti gelatai partirono in particolare dal bellunese per andare stagionali in Germania e quanti ora sono in attività imprenditoriali attorno a questo italianissimo cibo - osserva Donazzan - ma come da nostra convinzione oggi si deve coniugare la tradizione e l´identità con il massimo della professionalità e della cultura d´impresa". L´assessorato all´istruzione, alla formazione e al lavoro della Regione del Veneto ha riconosciuto 7 corsi per diventare "gelatiere" professionista che, al termine del percorso formativo, prevedono il rilascio di una qualifica riconosciuta a livello europeo. Quattro di questi corsi sono già stati avviati anche sulla scorta della valorizzazione che la Fiera di Longarone ha fatto del proprio calendario di manifestazioni. "In Veneto si producono macchine industriali e artigianali per la produzione di gelato, esistono grandi industrie di settore, soprattutto nel veronese, tanti esercizi commerciali neonati che sono specializzati nel gelato durante tutto l´anno e quindi c´era il bisogno di costruire percorsi formativi dedicati", sottolinea Donazzan. Che conclude: "Ieri in Fiera a Vicenza tra i tanti maestri artigiani premiati vi è stato anche più di qualche gelataio, segno della continuità di un mestiere che ieri come oggi può dare grande soddisfazione".  
   
   
IN VENETO OTTO DISOCCUPATI DIVENTANO IMPRENDITORI AGRICOLI. NUOVA VIA DA INCENTIVARE. DA DISOCCUPATI A CONTADINI, IL RITORNO ALLA TERRA DA’ LAVORO  
 
Mogliano Veneto (Treviso) - Anche in un momento di crisi come questo, l’agricoltura, almeno in Veneto dove è la seconda economia regionale dopo il turismo, può offrire nuove occasioni d’impresa e di lavoro, anche a chi non si è mai “sporcato” le mani con la terra, percorrendo nuove vie come l’agricoltura sociale. La riprova si è avuta a Mogliano Veneto (Treviso, dove, alla presenza tra gli altri dell’Assessore regionale al Lavoro, Istruzione e Formazione professionale Elena Donazzan, del Presidente di Coldiretti Veneto Giorgio Piazza e dei Sindaci di Mogliano, Giovanni Azzolini e di Casale sul Sile, Stefano Giuriato, sono stati consegnati i diplomi di fine corso a 8 potenziali nuovi imprenditori agricoli, disoccupati in altri settori, che hanno partecipato ad una singolare iniziativa formativa, finanziata dalla Regione tramite il Fondo Sociale Europeo in collaborazione con la Coldiretti, il Comune di Mogliano e l’Associazione “Nuova Via”. Gli 8 protagonisti hanno iniziato il loro percorso nel mondo dell’agricoltura nel luglio scorso e l’hanno terminato a febbraio. Hanno così acquisito competenze spendibili nella creazione di nuova impresa nel primario e, è stato sottolineato oggi, stanno per avviare una loro attività in cooperativa. L’idea d’impresa che sta a valle di questo progetto formativo è infatti la creazione di un gruppo di lavoro in grado di condurre in modo autonomo una superficie agricola a coltivazione biologica, su terreni resi disponibili da un partner operativo dell’iniziativa. In questo caso si è trattato dell’ex Azienda Agricola “Callegari” a Mogliano. “Prima di tutto – ha detto una Donazzan particolarmente soddisfatta – ringrazio tutti quelli che hanno creduto in questo progetto: la Coldiretti con la quale accentueremo la collaborazione, l’Associazione Nuova Via messa in piedi con lungimiranza dallo scrittore ed esperto di cultura della tradizione rurale Tiziano Spigariol, l’imprenditore Franco Malenotti, il Comune di Mogliano che si è impegnato nella partnership”. “Siamo i primi in Italia a percorrere questa nuova via di inclusione sociale e, visti i primi incoraggianti risultati, proseguiremo su questa strada. E’ particolarmente significativo – ha aggiunto – che questo corso si sia tenuto in una struttura che, dopo l’attività agricola, ha ospitato attività di marchi internazionali della moda come Belstaff e Matcheless, ma è riuscita a non perdere la sua vocazione originaria. Questi 8 pionieri di oggi – ha aggiunto Donazzan – sono passati da disoccupati a contadini nel senso migliore del termine e hanno dimostrato che il ritorno alla terra, la riscoperta di tradizioni e valori fondanti della società veneta, può dare nuovo lavoro e nuove prospettive. Auguro loro – ha concluso Donazzan – il miglior successo nella nuova veste di imprenditori agricoli moderni e consapevoli di avere un futuro importante davanti”.