Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Martedì 29 Maggio 2012
BULGARIA, COLLABORAZIONE ITALO-CINESE NEL SOLARE  
 
Sofia, 29 maggio 2012 - Il gruppo italiano Urmet, in collaborazione con la cinese Znshine, investirà 6,5 milioni di euro nella realizzazione di un parco solare di 3 Mw, su un area di 5,7 ettari, vicino al villaggio di Shishmantsi, nel comune di Plovdiv in Bulgaria.  
   
   
ENERGINO: MISURARE ISTANTANEAMENTE IL CONSUMO DI ENERGIA  
 
Trento, 29 maggio 2012 - Energino, lo strumento per la misurazione ed il monitoraggio dei consumi di reti senza fili, è stato presentato ufficialmente alcuni giorni fa a Paderborn in Germania all’interno di Winmee, l’ottavo workshop internazionale sulla misurazione delle reti wireless. I ricercatori di Create-net, in collaborazione con l’Università di Trento, hanno ideato questo prototipo per soddisfare la mancanza di strumenti di misurazione adatti ad identificare dove, come e quando l´energia elettrica viene consumata in una rete senza fili. “Riteniamo che nel breve futuro, Energino potrà essere facilmente integrato in tutti i dispositivi elettronici già presenti nelle nostre case come ad esempio modem Adsl, Smart Tv, playstation, etc. In modo da ottimizzarne il consumo” affermano Roberto Riggio e Karina Gomez, ricercatori di Create-net. Infatti, nella società odierna stiamo assistendo ad una crescita esponenziale delle reti senza fili in ambito domestico e metropolitano, sia grazie alla rivoluzione dei tablet e degli smartphone sia al crescente bisogno da parte degli utenti di poter usufruire di tecnologie all’avanguardia in grado di mantenerli “sempre connessi”. Le nostre case si stanno già popolando di nuove classi di dispositivi senza fili, come ad esempio Smart Tv, tablet, smartphone, che vanno ad aggiungersi ai tradizionali modem Adsl ed a computer fissi o portatili. Tutti questi dispositivi sono tipicamente sempre collegati alla rete domestica anche quando non sono utilizzati. Analogamente, anche nelle reti dei fornitori di connettività senza fili, i cosidetti Wireless Internet Service Provider o Wisp, diverse parti dell´infrastruttura di rete sono sempre alimentate. Tutto questo comporta un utilizzo non ottimale delle infrastrutture di rete che si traduce in alti consumi energetici. In reti di grandi dimensioni come ad esempio quelle dei campus universitari o grandi reti metropolitane gli sprechi di energia elettrica possono anche raggiungere l’80% . E’ proprio in questo contesto che si introduce Energino: uno strumento per la misurazione ed il monitoraggio dei consumi di reti senza fili utilizzabile da ricercatori e professionisti per ottimizzare il consumo dei dispositivi di rete attraverso l´utilizzo di un´interfaccia intuitiva che permette di identificare velocemente quali dispositivi stiano assorbendo più energia. Il prototipo attuale di Energino viene inserito tra l´alimentazione del dispositivo in questione (ad esempio il model adsl) e la presa elettrica. Il consumo può quindi essere visualizzato e monitorato utilizzando un’apposita interfaccia web. Energino potrà essere utilizzato anche dagli operatori di reti per ridurre il consumo delle loro infrastrutture nei momenti di scarso utilizzo. Attraverso Energino, Create-net continua il suo impegno per promuovere l´utilizzo di tecnologie Ict nella riduzione dell´impatto ambientale delle nostre azioni quotidiane  
   
   
LEGGE EDILIZIA, UN PIANO PER RILANCIARE IL SETTORE IN LOMBARDIA  
 
Milano, 29 maggio 2012 - In Lombardia su 1544 Comuni, 537 (pari al 34 per cento) non hanno ancora adottato il proprio Piano di governo del Territorio (Pgt). E ancora, con il precedente Piano casa, sono arrivate soltanto 300 richieste di intervento da tutta la regione. Contemporaneamente, in 5 anni, gli sfratti per morosità sono più che raddoppiati, passando da 4.666 del 2005 a 12.511 nel 2010. Numeri preoccupanti, su cui Regione Lombardia ha riflettuto e lavorato prima di arrivare all´approvazione della Legge 4 del 2012 (cosiddetto Piano Casa 2) che si pone, appunto, l´obiettivo di invertire questo trend non certo felice. Del nuovo testo hanno parlato stamani, a Palazzo Pirelli, nel corso di un convegno di Anci Lombardia, gli assessori regionali Daniele Belotti (Territorio e Urbanistica) e Domenico Zambetti (Casa). Un Nuovo Metodo - E´ cambiato fin dall´inizio il percorso che ha portato all´approvazione del nuovo Testo. La 4/12 è infatti una Legge che nasce dal basso, dopo un lungo lavoro di concertazione. E Belotti lo ha sottolineato spiegando anche "come sia stata sottoposta prima alla Commissione consiliare competente e poi alla Giunta", "questo perché - ha detto - abbiamo voluto confermare la massima condivisione". L´obiettivo non era certo semplice. "Abbiamo immaginato un impianto - ha aggiunto - che cercasse di dare una mano ad un settore in crisi, senza caricarlo ideologicamente come era successo nel primo piano casa sbandierato come un miracolo da alcuni e come uno strumento per la cementificazione selvaggia da altri. Risultato: non è stato né l´uno né l´altro". "Dunque - ha chiarito l´assessore - abbiamo cercato di restare più terra terra. Non abbiamo la panacea, ma speriamo di poter dare una mano alle 370.000 famiglie lombarde che operano nel settore che stanno vivendo un momento difficilissimo, consapevoli del fatto che sarà un percorso, lungo, faticoso che andrà portato avanti insieme a tutti i livelli interessati". Il Ruolo Dei Comuni E L´approvazione Dei Pgt - "Nonostante il Piano casa nazionale prevedesse l´approvazione dei piani attuativi unicamente da parte delle Giunte comunali - ha detto ancora Belotti - seguendo lo spirito della legge 12, che attribuisce ruolo di governo al territorio e ai Comuni, in quelli con meno di 15.000 abitanti (che rappresentano più del 90 per cento dei Comuni lombardi) abbiamo conservato il passaggio di approvazione a livello di Consiglio comunale, mentre solo per quelli con più di 15.000 abitanti basterà il via libera della Giunta". Per restare in tema di Pgt, Belotti ha ricordato, in particolare ai 537 Comuni che non lo hanno ancora adottato, che non è prevista alcuna ulteriore proroga alla scadenza prevista del 31/12/2012 e questo in considerazione anche del fatto che, decorso quel termine, la Giunta ha intenzione di approvare delle norme sul consumo di suolo. A Bergamo Un Intervento Pilota - Non solo i Comuni, però. Belotti ha auspicato che il sistema delle banche "dia un proficuo supporto a questo tentativo". Proprio come a Bergamo dove, in accordo con la Camera di commercio, il sistema creditizio, i costruttori e Finlombarda, è stato costituito un Fondo immobiliare, dove è confluito il patrimonio immobiliare invenduto "che - ha spiegato Belotti - sarà messo sul mercato tramite la forma dell´housing sociale. Chi è troppo ricco per accedere all´edilizia residenziale pubblica, come pure chi non riesce ad accendere un mutuo, potrà proprio grazie a questo tipo di intervento trovare un alloggio. Ne beneficeranno tutti, costruttori da una parte e cittadini dall´altra". Nuovi Target - I cittadini. Su di loro, in particolare si è soffermato l´assessore Zambetti che ha parlato di "nuovi target familiari, cui deve indirizzarsi la politica per la casa". I separati; i single; le famiglie monoparentali; gli anziani soli; le giovani coppie; le famiglie con redditi medio bassi e gli stranieri. "Per tutti loro, ma come pure per chi necessita di locazione temporanea, l´incidenza della spesa per l´abitazione supera di molto la soglia ritenuta sopportabile, che è pari al 30 per cento del reddito". Ecco quindi l´aumento vertiginoso degli sfratti per morosità. Già Pronti Nuovi Strumenti - Primo fra tutti il Patto per la casa. La cornice di riferimento per lo sviluppo di azioni mirate a garantire l´abitazione delle famiglie. Fra queste l´azione intrapresa con le banche denominata ´Salva mutui´, la crescita del Fondo federale immobiliare di Lombardia, con un portafoglio di progetti di housing sociale che mira ad arrivare ad una capienza di 400 milioni di euro, i Contratti di quartiere, gli strumenti di programmazione negoziata, i programmi di riqualificazione urbana, il piano di edilizia abitativa, l´apertura degli Sportelli casa presso le sedi regionali. "Accanto a ciò - ha sottolineato Zambetti - ci sono le misure e lo sviluppo di forme di incentivazione urbanistico-edilizia, per promuovere interventi abitativi, misure che si coniugano con l´esigenza di qualificare gli spazi urbani con interventi di rinnovamento e, dove opportuno, di sostituzione edilizia, contenendo al contempo il consumo di suolo libero". Ecco spiegato il perché della riforma urgente della Legge per il Governo del Territorio. Il Futuro - "Questa Legge - ha concluso Zambetti - ci consente di sostenere concretamente gli operatori, pubblici e privati, integrando risorse pubbliche e private, e di garantire la tempestività degli interventi, semplificando le modalità e le procedure operative dal punto di vista urbanistico ed edilizio e riducendo i costi e gli oneri urbanistici". E´ anche questo il modo per porre attenzione alla qualità degli interventi, all´inserimento nel contesto urbano, alla riqualificazione energetica e alla rimozione dell´amianto, su cui Regione Lombardia sta veicolando risorse proprie in un fondo regionale dedicato (con una dotazione iniziale di 30 milioni di euro).  
   
   
TOSCANA, BIOARCHIETTURA E BIOEDILIZIA: IL BANDO ADESSO È REALTÀ  
 
 Firenze 29 maggio 2012 – É stato pubblicato sul Burt dello scorso 23 maggio il bando da 13 milioni di euro per interventi pilota rivolti alla sperimentazione di forme innovative dell’abitare e del costruire. Lo ha annunciato ieri l’assessore al welfare e alle politiche per la casa Salvatore Allocca nel corso di un convegno sul social housing che si è tenuto presso lo stand della Regione a Terra Futura. “Il bando che abbiamo più volte annunciato – ha detto l’assessore Allocca – è adesso realtà. I Comuni, ai quali il bando si rivolge, avranno 6 mesi di tempo (180 giorni che decorrono dalla pubblicazione sul Burt, termine ultimo 18 novembre 2012 ndr) per presentare le proprie proposte nell’ambito delle tre linee di intervento previste. Il bando è una risposta importante al fabbisogno abitativo toscano che ha assunto i caratteri di vera e propria emergenza. Inoltre punta a coniugare concetti importanti come la sostenibilità ambientale, attraverso l’utilizzo di tecniche costruttive ad impatto minimo, quella economica, mettendo al centro il diritto fondamentale ad avere un’abitazione, e quella sociale, cercando di recuperare le relazioni sociali. Attendiamo una risposta importante dai territori”. Il bando individua tre linee di intervento. Il 50% dei 13 milioni è destinato ad interventi pilota di co-housing (linea 1), secondo le tecniche della bioarchitettura e bioedilizia e serviranno per costruire o recuperare alloggi da dare in affitto ad un canone inferiore a quello di mercato. Un 25% sarà messo a disposizione per la costruzione di alloggi di rotazione (linea 2), destinati cioè a persone o famiglie che si trovano in una condizione temporanea di disagio abitativo. Il restante 25% sarà utilizzabile per interventi sperimentali di autocostruzione o autorecupero (linea 3). Destinatari del bando sono i Comuni (singoli o associati) che potranno rispondere non soltanto con progetti propri ma anche con quelli proposti da altri soggetti (cooperative edilizie, imprese di costruzione e cooperative di produzione e lavoro, sia in forma singola che consorziate, associazioni, cooperative o altri organismi senza scopo di lucro). Il contributo regionale, ad esclusione delle eventuali spese per l’acquisto degli immobili o delle aree edificabili, sarà del 100% del costo se l’intervento viene promosso e realizzato dal Comune o dal soggetto gestore Erp, mentre in caso di soggetto proponente privato il sostegno non supererà il 40% dei costi (fatte sempre salve le spese per l’acquisto degli immobili o delle aree). Anche per la linea 2 il sostegno regionale ai costi dell’intervento sarà del 100% ma per un importo che non potrà superare 1 milione di euro (ed anche in tal caso sono escluse le spese per l’acquisto degli immobili o delle aree). Per la linea 3 il contributo regionale non potrà superare i 5 mila euro per quanto riguarda i costi di promozione, coordinamento e formazione, i 10 mila euro per quelli di progettazione ed i 25 mila euro per ogni alloggio realizzato. Http://toscana-notizie.it/wp-content/uploads/2012/05/social-housing-bando.pdf    
   
   
FVG, EDILIZIA: GRADUALE APPLICAZIONE VALUTAZIONE ENERGETICA  
 
Udine, 29 maggio 2012 - Nessun rinvio ma certamente un avvio graduale nell´applicazione delle nuove procedure Vea per la valutazione della qualità energetica ed ambientale degli edifici, in un´ottica di massima semplificazione delle procedure. E´ l´orientamento emerso il 25 maggio a Udine nel corso di un approfondito e costruttivo confronto tra l´assessore regionale all´Edilizia e Lavori pubblici Riccardo Riccardi e i rappresentanti dei diversi professionisti del settore (ingegneri, architetti, periti, ecc). L´incontro, che si è aperto con l´illustrazione della bozza delle schede tecniche di valutazione predisposte dalla Aresfvg, l´Agenzia regionale per l´edilizia sostenibile, è stato voluto dall´assessore proprio per raccogliere osservazioni e suggerimenti in vista dell´esame delle stesse in sede di quarta commissione del Consiglio regionale. In un contesto in cui il Paese vive una situazione critica sotto il profilo economico, che si riflette pesantemente sul mercato immobiliare, tutti i presenti si sono detti d´accordo sulla necessità che le nuove norme siano introdotte con gradualità, affinché esse siano percepite come utili e non come degli oneri aggiuntivi. E dunque, come ha sostenuto Riccardi, "con buon senso, trovando un giusto equilibrio tra costi e opportunità che ne conseguono, senza fare il passo più lungo della gamba". Ecco quindi che se da un lato è stata richiamata la necessità che almeno per la componente ambientale non vi sia obbligatorietà ma facoltatività, almeno in una fase iniziale, tutti hanno condiviso la necessità che il tema della sostenibilità energetica degli edifici sia oggetto di forti iniziative di formazione ed informazione, rivolte agli operatori ma anche ai cittadini, in modo che si crei una cultura diffusa sui vantaggi derivanti dalla certificazione (e a monte dalla progettazione e realizzazione di edifici energeticamente ed ambientalmente sostenibili). Un processo di maturazione che dunque la Regione intende favorire. Sul piano più strettamente normativo, proprio per consentire una graduale introduzione delle novità è stata condivisa la necessità di arrivare ad un rapida modifica della legge regionale 23 del 2005, laddove essa prevede che la certificazione energetica ed ambientale sia sostituita dalla procedure Vea. Una modifica che potrebbe essere inserita già nell´ambito della manovra di assestamento di bilancio, nella quale, come ha ricordato l´assessore Riccardi, la Giunta regionale ha previsto ben 20 milioni di euro per favorire la riqualificazione della prima casa.  
   
   
FONDO ANTICRISI. DAL 1° GIUGNO APRE IL BANDO. OLTRE 4 MILIONI DI EURO A SOSTEGNO DEL REDDITO E PER LA CASA I MILANESI NON SONO SOLI CONTRO LA CRISI, FINO A 5.000 EURO PER FAR FRONTE ALLE DIFFICOLTÀ ECONOMICHE  
 
Milano, 29 maggio 2012 - Da venerdì 1° giugno sarà possibile presentare le domande per accedere al bando del fondo anticrisi di oltre 4 milioni di euro, istituito dal Comune di Milano per sostenere chi ha perso lavoro e chi condivide il progetto di vivere insieme sotto lo stesso tetto. La modulistica è pubblicata dallo scorso 3 maggio sul sito del Comune. Si potranno ottenere fino a un massimo di 5.000 euro a sostegno del reddito familiare se si è perso il lavoro, si è in mobilità o in cassa integrazione, o a titolo di contributo per il pagamento dell’affitto o delle spese di acquisto della prima casa se si è una giovane coppia sotto i 40 anni con un progetto di vita insieme. Il Fondo Anticrisi è stato ridefinito dalla Giunta Pisapia alla fine di gennaio: sono stati introdotti criteri di accesso più ampi al fine di ottenere una più estesa distribuzione delle risorse, pari a 4.166.985, che il bando della precedente Amministrazione non aveva esaurito nel 2010. “Con il fondo anticrisi – afferma l’assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino – mettiamo a disposizione dei milanesi che hanno perso il lavoro un sostegno al reddito e alle giovani coppie un aiuto per pagare l’affitto o comprare la prima casa. A queste persone in difficoltà vogliamo dire che non sono sole contro la crisi e che, attraverso il bando, potranno ricevere fino a 5.000 euro. Per raggiungere il maggior numero di persone possibili abbiamo modificato i requisiti necessari per accedere al bando, aumentando le possibilità di partecipazione. In questa ottica, per la prima volta, abbiamo incluso anche le coppie di fatto che acquistano la prima casa o pagano un affitto”. Per accedere ai bandi è necessario essere residenti a Milano al momento della pubblicazione, avvenuta il 3 maggio scorso. La modulistica riguardante la partecipazione è disponibile sul sito www.Comune.milano.it (sezione Bandi aperti), presso le 17 sedi dei Servizi sociali della Famiglia e l’Unità operativa Sportello – Info Point della Direzione centrale Politiche sociali e Cultura della Salute in largo Treves 1. Le persone con disabilità potranno ritirarla presso l’Ufficio Coordinamento Nuclei Distrettuali Disabili in via San Tomaso 3. Per le informazioni è attiva anche l’infoline del Comune 020202. Le domande corredate dalla documentazione dovranno essere consegnate, in busta chiusa, negli stessi uffici dove è stata ritirata la modulistica o inviate, a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno all’indirizzo: Direzione Centrale Politiche sociali e Cultura della Salute; Settore Servizi per i Minori e per le Famiglie; Servizio Supporto Gestionale e Amministrativo; Largo Treves, 1 – 20121 Milano. Bando lavoratori. Per il bando a sostegno del reddito di persone o famiglie in caso di perdita di lavoro sono necessari, oltre alla residenza a Milano, un Isee in corso di validità non superiore ai 20.000 euro. Il potenziale beneficiario deve trovarsi da almeno tre mesi dalla data di presentazione della domanda (e, comunque, dopo il 1° gennaio 2011) in una delle seguenti condizioni: senza lavoro a causa di licenziamento (ma non se per giusta causa); con orario di lavoro settimanale ridotto almeno del 40 per cento per accordi aziendali; in mancato rinnovo di contratto a termine (contratto della durata di almeno 12 mesi o 300 giorni anche non consecutivi nei 24 mesi precedenti la presentazione della domanda); sospensione dal lavoro in qualità di lavoratore dipendente di un’impresa artigiana o commerciale; collocamento nelle liste di mobilità e in cassa integrazione guadagni ordinaria o straordinaria. Previsto l’accesso anche per chi ha subito la cancellazione dell’impresa dai Registri e dagli Albi della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura competente e la chiusura della partita Iva dal primo gennaio 2011. Il calcolo per il contributo (di cui si potrà fruire una volta sola) sino a un massimo di 5.000 euro (in due tranches semestrali), terrà conto della composizione del nucleo familiare (numero dei componenti, presenza di figli minori, di anziani e di disabili), dell’età del richiedente (punteggio crescente a partire dai 40 anni) e della situazione occupazionale. Bando giovani coppie. Il secondo bando del Fondo Anticrisi, destinato al sostegno di progetti di vita in comune delle giovani coppie, per il pagamento dell’affitto di un appartamento o delle spese di acquisto della prima casa, è aperto ai residenti nel Comune di Milano che abbiano contratto matrimonio (civile o concordatario) a partire dal 1° gennaio 2012 o a persone risultanti coabitanti (sempre dall’inizio di quest’anno), anche dello stesso sesso, nello stesso stato di famiglia per sussistenza di vincolo affettivo ai sensi dell’art. 4 del Dpr 223 del 1989. L’iscrizione nello stesso stato di famiglia, in questo caso, avviene a seguito di richiesta di entrambi i coabitanti. I richiedenti non devono avere età superiore ai 40 anni, non devono disporre di un immobile sul territorio nazionale (a titolo di proprietà o nuda proprietà, o avere altro immobile in godimento a titolo di usufrutto, uso o abitazione), non devono avere fruito di altre agevolazioni pubbliche per la medesima finalità e devono avere un Isee complessivo inferiore o uguale a 25.000 euro. Tra i requisiti per accedere sono determinanti anche le caratteristiche dell’immobile. La casa acquistata deve essere ubicata nel Comune di Milano, essere per entrambi la prima casa (anche se il contratto di acquisto è sottoscritto da uno solo dei dichiaranti), non essere un immobile di lusso, avere le caratteristiche adeguate a usufruire delle agevolazioni fiscali previste per la prima casa e avere un valore di acquisto non superiore a 300.000 euro, Iva compresa. Per il pagamento dell’affitto l’immobile deve rientrare nella tipologia appartamento e non essere di lusso e deve essere ubicato nel Comune di Milano. Il contratto deve essere regolarmente registrato, avere una durata non inferiore ai 4 anni ed essere stipulato da almeno uno dei due dichiaranti.  
   
   
CASE POPOLARI, AL VIA FORUM SUI COMITATI DEGLI INQUILINI. A LUGLIO GIORNATA DI INCONTRO A PALAZZO REALE AD OGGI SONO 70 QUESTE REALTÀ: SOSTENERLE E MOLTIPLICARE LE ESPERIENZE POSITIVE PER MIGLIORARE QUALITÀ DEI SERVIZI  
 
Milano, 29 maggio 2012 - Parte il forum online sul tema dei comitati degli inquilini delle case popolari. L’iniziativa, lanciata dall’assessore alla Casa e Demanio Lucia Castellano e ospitata dal sito www.Partecipami.it  (al link http://www.Partecipami.it/casepopolarigestioneincomune ), ha l’obiettivo di promuovere la nascita dei comitati di inquilini nelle case popolari e di sostenere i comitati già attivi. E precede la giornata di incontro che avrà luogo a Palazzo Reale il prossimo 11 luglio. “L’amministrazione diretta di alcuni servizi, oltre a responsabilizzare gli inquilini, consente di semplificare le procedure, ridurre i costi di molti interventi e promuovere comportamenti virtuosi. Attualmente sono circa 70 i comitati già attivi nelle case popolari, di cui un terzo negli stabili di proprietà del Comune. Ma nel corso dei molti sopralluoghi che ho svolto nell’ultimo anno, spesso mi hanno chiesto informazioni sulla gestione autonoma. Attraverso queste due iniziative, il forum e l’incontro a Palazzo Reale, vogliamo quindi mettere a confronto i comitati già operativi con tutti gli inquilini interessati. Così da stimolare un confronto costruttivo, raccogliere e moltiplicare le esperienze positive e cercare di migliorare la qualità dei servizi e della vita nelle case popolari”. Lo dichiara l’assessore alla Casa e Demanio Lucia Castellano. Il regolamento di gestione autonoma prevede l´amministrazione da parte degli inquilini di alcuni servizi (ad es. Pulizia, verde, piccola manutenzione), favorendo quindi trasparenza, controllo diretto sulle prestazioni e possibilità di abbassare i costi. L’apertura del forum online darà modo di raccogliere spunti, domande frequenti e proposte che serviranno a preparare il dibattito che avrà luogo a Palazzo Reale il prossimo 11 luglio.  
   
   
COMUNE DI COLLOREDO DI MONTE ALBANO (UD-FVG) SI RISTRUTTURA IL CENTRO CIVICO CON UN FONDO REGIONALE DI 100MILA EURO È UN FONDAMENTALE PUNTO DI RIFERIMENTO PER LA COMUNITÀ  
 
 Colloredo di Monte Albano, 29 maggio 2012 - Grazie a un contributo regionale di 100mila euro, l’amministrazione comunale di Colloredo di Monte Albano potrà migliorare e rendere più sicuro il Centro civico. Gli interventi di ristrutturazione previsti per lo stabile, che sorge nel cuore del capoluogo, sono inseriti nel programma triennale 2012-2014 del Municipio, programma approvato in seno all’ultima assemblea civica. “Il progetto - spiega il sindaco, Ennio Benedetti - comprende in primo luogo il rifacimento delle coperture, oggi in coppi. Questo per evitare infiltrazioni d’acqua e salvaguardare, pertanto, i locali del Centro civico, fondamentale struttura che ospita diverse sedi di associazioni e, da poco, anche la casa dell’acqua”. La parte più cospicua del fondo erogato dalla Regione è destinata alla ristrutturazione del tetto che prevede la posa di coppi più solidi e resistenti, sempre in tono con l’architettura del contesto urbano e dell’ambiente naturale, non impattanti. Si interverrà, poi, anche con fondi del Comune, in un secondo momento, con la sistemazione del terrazzo: la pavimentazione in piastrella, anche a causa dell’escursione termica, non è più impermeabile all’acqua e va sostituita. Altre opere di miglioria minori si eseguiranno, infine, sull’impianto elettrico, già oggetto di intervento di messa a norma. Il Centro civico, di proprietà comunale è un fondamentale punto di riferimento per la comunità di Colloredo di Monte Albano: oltre alla casetta dell’acqua, qui trovano spazio la biblioteca, gli ambulatori medici, il punto prelievi, tre appartamenti di proprietà del Municipio dati in affitto, le sedi di diverse associazioni locali e una sala polifunzionale per incontri e presentazioni.  
   
   
EX BAT, ALLO STUDIO TEDESCO VON GERKAN MARG IL PROGETTO DELLA RIQUALIFICAZIONE  
 
Bologna, 29 maggio 2012 - E’ lo studio di architettura Von Gerkan Marg und Partner-gmp di Amburgo il primo classificato nella graduatoria dei progetti per la riqualificazione ed il recupero funzionale dell’ex Manifattura Tabacchi dove si insedierà il Tecnopolo di Bologna. Lo studio tedesco ha ottenuto una valutazione complessiva di 93,08 punti. La graduatoria completa è stata resa pubblica ieri pomeriggio a Bologna, negli uffici regionali di viale della Fiera 8 (Terza Torre), a conclusione dell´esame dei progetti, ciascuno dei quali ha avuto un punteggio finale. Lo studio vincitore ha così ottenuto l’assegnazione provvisoria per la realizzazione del progetto presentato, ferme restando le successive e necessarie verifiche di rito sul possesso dei requisiti. Secondo classificato, Office for Metropolitan Architecture di Rotterdam, con 89,48 punti. Terzo M.b.m. Arquitectes di Barcellona, con 83,10 punti. A seguire, 5+1 Agenzia di Architettura Alfonso Femia Gianluca Peluffo Srl di Genova (82,56), Boris Pedrecca di Vienna (81,65), Wilkinson Eyre Architects di Londra (79,36), Massimiliano e Doriana Fuksas Design di Roma (78,46), Antonio Citterio Patricia Viel and Partners Srl di Milano (78,36), Kengo Kuma & Associates di Tokyo (77,90). "E’ un passo avanti di un percorso che consentirà la costruzione di una sede moderna e funzionale per il Tecnopolo bolognese. Il recupero funzionale dell´ex Manifattura Tabacchi sarà quindi un centro per la ricerca di valenza regionale ma anche un’azione importante per la qualificazione urbanistica e socio-economica della città di Bologna”, ha commentato l’assessore alle Attività produttive della Regione Emilia-romagna, Gian Carlo Muzzarelli. Nei prossimi mesi, espletate le verifiche formali, inizierà la progettazione esecutiva dei lavori di recupero dell’area: la Regione ha già accantonato in bilancio 27 milioni di euro. Nel frattempo, l’attività di ricerca del Tecnopolo a Bologna è già operativa da tempo, tra l’altro, con i laboratori dell’Istituto Ortopedico Rizzoli, del Consorzio Ricos, dell’Enea, del Cnr e del Consorzio T3 Lab. La giuria - nominata a febbraio dalla Regione e che ha concluso l’esame dei progetti rispettando i tempi stabiliti - era così composta: Gaetano Miti (Finanziaria Bologna Metropolitana, responsabile della procedura, con funzioni di Presidente), Andrea Alberti (Soprintendente Beni architettonici e paesaggistici di Brescia, Cremona e Mantova), Gino Malacarne (preside della Facoltà di Architettura ´Aldo Rossi´ dell’Università di Bologna, sede di Cesena), Piero Orlandi Regione Emilia-romagna), Claudio Paltrinieri (Comune di Bologna). Componenti supplenti: Giuseppe Simoni e Roberto Gabrielli, della Regione Emilia-romagna..  
   
   
FAMILY 2012. MAISON DU MONDE, CONDOMINIO SOLIDALE  
 
Milano, 29 maggio 2012 - Cinquanta alloggi ristrutturati e offerti in affitto a prezzo calmierato per soddisfare la domanda abitativa delle giovani coppie e delle famiglie immigrate in difficoltà che non riescono ad accedere ad alloggi nel libero mercato, ma anche una risposta alle esigenze di locazione temporanea oltre che un esempio di come un edificio possa rinascere in tempi rapidi. Questo è il progetto ´Maison du monde´, voluto e portato avanti da Regione Lombardia, Fondazione Cariplo, Fondazione Housing sociale e reti del Terzo settore, che prevede il recupero e la ristrutturazione del complesso immobiliare di via Padova 36 a Milano. La fine dei lavori sulla facciata, e il progetto nel complesso, sono stati presentati ieri dagli assessori regionali Giulio Boscagli (Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà sociale) e Domenico Zambetti (Casa). Erano presenti, tra gli altri, Giordana Ferri (Fondazione Housing Sociale) e Mariella Enoc (vice presidente Fondazione Cariplo). Casa Per Tutti - "Questo progetto - ha detto Boscagli - rappresenta, anche in vista del prossimo arrivo del Papa a Milano, un luogo ideale di accoglienza multifunzionale. Una casa dove giovani, anziani, studenti-lavoratori, italiani e stranieri, potranno vivere insieme in una ´casa del mondo´, un laboratorio di vita ma anche un centro culturale frutto dello straordinario connubio realizzato fra pubblico e privato". 50 Nuovi Alloggi In Housing Sociale - L´intervento prevede la realizzazione di 50 nuovi alloggi di diverse dimensioni (monolocali, bilocali, trilocali e quadrilocali tutti in classe energetica A o B) oltre che la dotazione di spazi dedicati a servizi integrativi all´abitare, la realizzazione di due spazi commerciali, di un ufficio al piano terra e la riqualificazione di tutto il complesso (facciate, serramenti, solai, tetto, impianti di riscaldamento e ascensori per ciascuna scala). I lavori, che sono iniziati lo scorso 21 dicembre per concludersi a marzo del 2014, sono stati resi possibile grazie ad un finanziamento di 3 milioni di euro ripartito in modo uguale fra Regione Lombardia e Fondazione Cariplo. Un Modello Di Accoglienza - "Un vero e proprio modello di accoglienza e integrazione sociale - ha sottolineato l´assessore Zambetti - una risposta concreta alla domanda abitativa di una fascia di popolazione orientata all´housing sociale, quale alternativa intelligente all´inaccessibile mercato privato. A questa opera si affianca la collaborazione attiva con il Fondo immobiliare di Lombardia per lo sviluppo di altri interventi belli aree di via Cenni a Milano, Borgo Figino, Senago e Cremona". Regione In Prima Linea - Il progetto rientra nelle iniziative promosse e sostenute da Regione Lombardia per l´Incontro mondiale delle Famiglie, insieme allo stanziamento di 2 milioni di euro e alla messa a disposizione del 27° piano del Palazzo Pirelli. Categorie beneficiarie dell´intervento saranno i lavoratori in trasferta o in mobilità, i precari, gli studenti o ricercatori, i giovani interessati a esperienze formative o di lavoro, come anche i parenti o amici di degenti ospedalieri, i pazienti ospedalieri non ricoverati e i turisti nei mesi estivi. Le Nuove Proposte - "Gli Enti sanitari e assistenziali - ha detto l´assessore Boscagli - potrebbero rimettere in gioco, per fini di housing sociale, qualche loro proprietà che al momento si trova in stato di abbandono o è inutilizzata. Sono convinto che, così facendo, potremmo, da un lato, creare unità abitative a prezzi accessibili e, dall´altro, riqualificare il territorio". Per l´assessore Zambetti, invece, "un passo importante da compiere sarebbe quello di impegnare i sindaci a non riscuotere l´Imu sulle case di edilizia residenziale pubblica e dare, in questo modo, un aiuto concreto alle persone in difficoltà".  
   
   
L’AQP DÀ IL VIA A LAVORI DI RISANAMENTO RETE FOGNARIA ZONA NORD DI BARI  
 
Bari, 29 maggio 2012 - L´acquedotto pugliese ha avviato i lavori di risanamento della rete fognante del quartiere San Girolamo e del lungomare Ix Maggio di Bari dell´importo di € 2.200.000,00 e di estendimento della rete fognaria a servizio dell´abitato di Lucera dell´importo di € 2.200.000,00. Sono stati inoltre ultimati i lavori di completamento della rete di fognatura nera a servizio dell´abitato di Sannicola di Bari per un importo di € 1.115.000,00, nonché i lavori utili al risanamento strutturale e al recupero della funzionalità ed efficienza delle reti idriche ricadenti in diversi abitati della provincia di Brindisi, per l´importo di € 12.796.845,00. Lo rende noto l´Assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati. In particolare, le opere avviate nel comune di Bari prevedono l’adeguamento funzionale del collettore fognante a servizio degli insediamenti abitativi prospicienti il Lungomare Ix Maggio nel quartiere di Fesca - San Girolamo. Previsto anche il ripristino funzionale del collettore fognario posto sul Lungomare Ix Maggio e di tre tronchi affluenti rispettivamente dalle Vie Defano, Ritelli e Cilea con la sostituzione complessiva di 2.290 metri di condotte. Per quanto riguarda i lavori di estendimento della rete fognaria a servizio dell´abitato di Lucera, l´intervento prevede la sostituzione nel centro storico di condotte di fognatura per una lunghezza di circa 4800 metri, la costruzione in tratti esterni all´abitato di condotte fognarie, la costruzione di una condotta premente e la costruzione di due impianti di sollevamento in località Acquasalsa e in via Troia. È stata completata inoltre la rete di fognatura nera dell´abitato di Sannicola, con la posa in opera di tronchi per una lunghezza totale di oltre 3.000 metri e sono stati ultimati i lavori di manutenzione migliorativa, e/o di rinnovamento per il risanamento strutturale ed il recupero funzionale e dell’efficienza delle reti idriche ricadenti negli abitati di Brindisi, Ceglie Messapica, Fasano, Francavilla Fontana, Latiano, Mesagne, Oria, Ostuni, San Pietro Vernotico, San Vito dei Normanni, Sandonaci, Torchiarolo e Villa Castelli.  
   
   
TRENTO: PRESENTATO ALLE COMUNITÀ E AI COMUNI IL NUOVO REGOLAMENTO PER GLI APPALTI  
 
Trento, 29 maggio 2012 - Omogeneità nell´applicazione delle norme da parte di tutti i soggetti pubblici, semplificazione, informatizzazione e standardizzazione delle procedure ma, soprattutto, uno strumento che dovrebbe consentire alle imprese locali, specie quelle medio-piccole, di inserirsi con maggiore successo nel mercato delle opere pubbliche in un momento di forte crisi, in particolare nel settore dell´edilizia. Questi gli elementi che caratterizzano in particolare il nuovo Regolamento di attuazione della legge provinciale sugli appalti (l.P. 26/1993 "Norme in materia di lavori pubblici di interesse provinciale e per la trasparenza negli appalti"), presentato ieri nella Sala Depero del palazzo sede della Provincia ed in videoconferenza alle Comunità di Primiero, Val di Fiemme, Valle di Sole, Vallagarina, Altipiani Cimbri e Paganella e del Comun General de Fascia dal vicepresidente ed assessore ai lavori pubblici Alberto Pacher. Ad illustrare nei dettagli tecnici ad un pubblico di segretari comunali, amministratori e funzionari il Regolamento di cui tanto si è parlato negli ultimi mesi, il dirigente generale del Dipartimento Lavori Pubblici Raffaele De Col, il dirigente del Servizio Appalti dell´Agenzia provinciale per gli appalti e i contratti (Apac) Leonardo Caronna e le funzionarie Marina Gasperetti e Laura Bisoffi. Se il quadro dell´edilizia, uno dei più colpiti dalla crisi in atto, offre una visione preoccupante, è pur vero che qualche segnale positivo inizia a manifestarsi. "Stiamo osservando una ripresa abbastanza importante - ha affermato l´assessore Pacher - delle imprese trentine tra le aggiudicatarie degli appalti, con percentuali in crescita, a conferma che l´inserimento del criterio dell´offerta economicamente più vantaggiosa, con preminenza dell´elemento qualitativo del progetto e dell´esecuzione dei lavori, ha consentito di fare una certa differenza rispetto agli appalti affidati al massimo ribasso, dove a contare è invece solo l´elemento prezzo. Con questo regolamento abbiamo creato le condizioni per rendere più fluidi i processi, ora però occorre che vi sia una elaborazione dello stesso regolamento da parte di tutti gli interlocutori. Si tratta di uno strumento che consente una omogeneità di comportamenti, su tutto il territorio provinciale, da parte delle amministrazioni locali, a patto però che tutti si rendano conto che il momento che stiamo attraversando richiede la piena consapevolezza comune dell´importanza di mantenere in tensione il sistema. Sempre più le nostre risorse, infatti, deriveranno da ciò che sappiamo produrre, retrocedere dalla nostra capacità di produrre Pil metterebbe in gioco il mantenimento dei livelli occupazionali e di sicurezza sociale della nostra comunità". Anche nelle parole di Pacher ritorna dunque l´appello, in più occasioni espresso dal presidente Dellai, affinchè cresca la consapevolezza della gravità della crisi e della necessità che "tutti facciano la propria parte", perchè - queste le ultime parole di Pacher oggi in Sala Depero - "fare un po´ di più e meglio è possibile". Da oggi il regolamento, nato in seno al Tavolo per gli appalti, elaborato sulla base della sentenza della Corte Costituzionale che ha affermato, in virtù dello Statuto di autonomia, la potestà legislativa della Provincia in materia di lavori pubblici, ed approvato l´8 maggio scorso dalla Giunta provinciale, entra nella sua fase applicativa sperimentale (che si concluderà a fine anno). Si tratta dunque - come ha specificato l´ingegner De Col - di un documento "vivo", migliorabile, e che dovrà essere mano a mano innovato sulla base dell´andamento economico, degli aggiornamenti normativi che arriveranno dallo Stato e delle osservazioni che arriveranno dai Comuni. Per questo il Tavolo Appalti rimarrà quindi un tavolo aperto. Un regolamento che certo si muove in coerenza con il quadro normativo nazionale e comunitario ma che - come ha detto ancora Pacher - "si spinge fino a dove può, introducendo una serie di rilevanti elementi innovativi". Le novità - illustrate più nel dettaglio nel pdf allegato - riguardano sia la fase di progettazione (controllo dei tempi di realizzazione dell´opera, centralità della progettazione nell´opera pubblica, affidamenti degli incarichi professionali), sia la scelta del contraente negli appalti (lavori sequenziali, utilizzo degli strumenti informatici, omogeneizzazione e semplificazione delle procedure e degli atti di gara, scelta dei concorrenti nelle procedure negoziate, criteri dell´offerta economicamente più vantaggiosa, modalità di affidamento dei cottimi, offerte anomale), i pagamenti agli esecutori (subappalto) come pure la tutela dei lavoratori.  
   
   
EDILIZIA: TONDO, REGIONE FVG STA AL PATTO PROPOSTO DAI COSTRUTTORI  
 
Pordenone, 29 maggio 2012 - "L´edilizia è in crisi ma vedo in voi la volontà di andare avanti: al patto da voi proposto la Regione ci sta, ma con un´idea complessiva per sciogliere i nodi esistenti e per dare vita a un nuovo sviluppo. Il Friuli Venezia Giulia ha tutte le caratteristiche per riprendere la via della crescita". Il presidente della Regione, Renzo Tondo, ha concluso così il suo intervento agli Stati Generali delle Costruzioni Friuli Venezia Giulia, svoltisi ieri a Pordenone per iniziativa di 15 organismi del settore; ai lavori Tondo è intervenuto con l´assessore regionale ai Lavori Pubblici, Riccardo Riccardi, presenti diversi altri esponenti della Giunta e del Consiglio regionali. Sia Tondo che Riccardi nei loro interventi hanno fatto riferimento alle richieste e alle proposte emerse dagli Stati Generali e illustrate dalla ricerca del prof. Paolo Feltrin (sostituito dal prof. Sergio Maset)e dall´intervento del presidente regionale di Ance Fvg, Valerio Pontarolo. Il settore delle costruzioni in regione conta 44 mila addetti "diretti", che diventano 140 mila includendo tutta la filiera dell´abitare: quindi una "forza" notevole e "settore pilastro dell´economia e dalla cui ripresa dipenderà l´uscita dalla crisi" - ha affermato il presidente di Unindustria Pordenone, Michelangelo Agrusti. In estrema sintesi tali richieste e proposte sono: ottimizzare l´utilizzo delle risorse finanziarie disponibili; dare tempi certi alla realizzazione delle opere; dimezzare le tempistiche e favorire lo snellimento degli iter autorizzativi; favorire il partenariato pubblico privato aggregando la domanda; costituire una task force specializzata in partenariato pubblico privato; favorire la correttezza del mercato e dei rapporti tra imprese e pubblica amministrazione; organizzare centrali di committenza pubblica; costituire un tavolo tecnico in materia di contratti pubblici; garantire la regolarità del mercato del lavoro; rendere concretamente possibile la valorizzazione dell´esistente. Nel medio-lungo periodo - secondo gli operatori delle costruzioni - una regione laboratorio potrà trovare nuovi modi per affrontare vecchi e nuovi problemi: per esempio il tema della residenzialità degli anziani o dei più giovani, la disciplina del social housing, il recupero delle caserme dismesse, la revisione dell´edilizia agevolata con formule che prevedano la locazione con patto di riscatto. Per il presidente Tondo, dunque, ciò che serve in questo momento è una iniezione di fiducia: "ho fiducia perché il Fvg ha una posizione geografica che lo pone al centro della nuova Europa e per la determinazione di un popolo che ha sempre saputo rialzarsi. L´esempio della ricostruzione è lampante e quel processo ha fatto da volano a tutto il settore delle costruzioni". Insomma, pur nella crisi, la regione è in una situazione meno peggiore di altri: "tuttavia - ha proseguito Tondo - bisogna prendere atto che il mondo è cambiato e agire di conseguenza nell´affrontare i problemi. Da parte nostra li abbiamo affrontati abbattendo il debito pubblico, mettendo a disposizione risorse per il sociale e la sanità, investendo nelle infrastrutture, favorendo il credito alle imprese. Ora bisogna lavorare sulla riforma del sistema, che è ingessato a causa anche della frammentazione delle competenze. In questa azione ci vuole consenso e collaborazione e non sempre ci sono. Le vostre proposte per il settore delle costruzioni sono interessanti e ne potremo parlare compiutamente in un tavolo comune". Da parte sua l´assessore Riccardi - confrontandosi con i presidenti regionali di Anci, Mario Pezzetta, e dell´Upi, Enrico Gherghetta - ha posto l´accento su alcuni aspetti. Il primo è di carattere generale e riguarda la responsabilità: "nel meccanismo degli affidamenti che responsabilità ha un sindaco? Nessuna, perché la tecnica ha sostituito la politica. Bisogna che la politica possa assumersi nuovamente la responsabilità delle scelte sulla base della legittimità delle procedure". Un secondo aspetto ha riguardato le proposte degli Stati Generali, sulle quali anche Riccardi ha concordato, sottolineando, per quanto attiene all´edilizia abitativa e ai centri abitati, la necessità di intervenire sulla "rigenerazione urbana", che significa "riqualificazione dei centri storici, riqualificazione e ammodernamento del patrimonio edilizio esistente, riforma del settore, social housing, risparmio energetico".  
   
   
NETWORKING PER LA NANOTECNOLOGIA  
 
Bruxelles, 29 maggio 2012 - L´europa è da tempo la fonte di molte innovazioni tecnologiche ma bisogna superare non poche difficoltà per colmare il divario tra ricerca e industria e tra industria e mercato. Il settore della nanotecnologia non fa eccezione. In particolare, lo sviluppo di nuove applicazioni basate sulle tecniche di nanostampa (Nil) si stanno evolvendo velocemente. È qui che entra in gioco il progetto Napanil ("Nanopatterning, production and applications based on nanoimprinting lithography"). La recente giornata dell´industria di Napanil si è occupata di questi problemi e ha trovato soluzioni. Napanil ha ricevuto 11,8 milioni di euro nell´ambito del tema "Nanoscienze, nanotecnologie, materiali e nuove tecnologie di produzione" (Nmp) del Settimo programma quadro (7° Pq) dell´Ue. La giornata dell´industria di Napanil, ospitata dal gruppo micro resist technology Gmbh con sede in Germania, è stata il secondo evento del suo genere e ha trattato la miriade dei problemi che pesano su questa area di ricerca. Le persone che hanno partecipato all´evento hanno esplorato le potenzialità, le limitazioni e l´impatto previsto della litografia a nanostampa (Nil) sul mercato. Quest´anno si è raggiunto un nuovo record di partecipazione, gran parte della quale proveniva dal settore industriale. In tutto, ci sono stati 84 partecipanti, il 43% provenienti dall´industria e il 57% dal mondo accademico. Nil è un metodo di modellazione parallelo ad alta produzione e alta risoluzione per applicazioni che vanno dai media magnetici modellati ai dispositivi ottici. Un modello superficiale di una stampa viene copiato su un materiale, formando complesse nanostrutture tridimensionali da forgiare in vari materiali. Nel corso dell´evento è risultato evidente che esso è riuscito a creare interesse e a diventare una piattaforma utile per i professionisti nel campo della tecnologia e per gli operatori del campo dell´industria per condividere le loro prospettive diverse ma complementari. Le reazioni dei partecipanti che rappresentavano il settore industriale sono state positive. A colpirli sono state le nuove collaborazioni create durante le attività di networking e il riconoscimento che la litografia a nanostampa ha ricevuto, è andata così bene che sperano che la giornata dell´industria venga fatta anche in futuro. Gli esperti e i partecipanti hanno fatto anche una serie di presentazioni sulle linee di ricerca di Napanil. Sono state presentate diverse applicazioni della litografia a nanostampa, dai beni di consumo alle etichette di sicurezza e ai prodotti di scienze della vita. Tra gli oratori c´era Per Hövsgaard, direttore anziano del dipartimento di meccatronica e prototipizzazione della Lego System A/s in Danimarca, che ha presentato giocattoli con superfici colorate, mentre Vito G. Lambertini della Fiat in Italia ha fatto una presentazione sugli schermi intelligenti nel settore automobilistico. La nanomodellazione si usa anche per combattere la contraffazione e questo argomento è stato presentato da Lars Lindvold della Stensborg A/s in Danimarca. Oltre a questi e altri interventi, si è parlato anche delle sfide dello sviluppo di strumenti di produzione e materiali. Contemporaneamente sono stati presentati gli sviluppi di step and repeat, litografia a fascio di elettroni, stampaggio a iniezione e roll-to-roll da parte di diversi oratori, provenienti da aziende come Evg, Vistec Philips e Nanoptics, che hanno presentato i loro più recenti risultati. Per maggiori informazioni, visitare: Napanil: http://www.Napanil.org/  Napanil presente al Mne 2011: http://www.Mne2011.org/    
   
   
PROGETTO TEX-TECH: UN´OTTIMA OCCASIONE PER RILANCIARE IL TESSILE PARTENARIATO PUGLIA-TOSCANA CON LA PROVINCIA CINESE DELLO ZHEJIANG.  
 
Bari, 29 maggio 2012 - Proseguono le azioni della Regione Puglia per la cooperazione con le province cinesi. Il prossimo progetto riguarda l’innovazione e il trasferimento tecnologico nel settore tessile. Si chiama Tex-tech ed ha l’obiettivo di favorire la cooperazione bilaterale tra Puglia, Toscana e la ricca provincia cinese dello Zhejiang, coinvolgendo aziende, università e centri di ricerca dei rispettivi territori. Un impegno che mira alla creazione di un centro di ricerca sino-italiano dedicato all’innovazione di prodotto e di processo con l’ottica di favorire sempre più la collaborazione tra le regioni italiane coinvolte e la provincia dello Zhejiang. A questo tema è dedicato l’incontro informativo dal titolo “Progetto Tex-tech. Innovazione e trasferimento tecnologico nella filiera del tessile” in programma martedì 29 maggio a Bari nella sala Europa di Villa Romanazzi Carducci (ore 10,30-13,30), organizzato dalla Regione Puglia – servizio Internazionalizzazione, con il supporto operativo di Puglia Sviluppo Spa e la collaborazione di Toscana Promozione. All’appuntamento parteciperanno i rappresentanti del ministero degli Affari esteri, della Regione Puglia, della Regione Toscana (che è capofila del progetto) e di vari organismi di ricerca pugliesi e toscani. Al centro dell’incontro le finalità del progetto e le possibili opportunità di collaborazione con le controparti cinesi. Chiuderà i lavori la vicepresidente e assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone, che spiega: “Il partenariato tra Puglia e province cinesi diventa sempre più importante per la Puglia e l’Italia. I vantaggi sono reciproci: noi collaboriamo con un’economia in rapida espansione con la quale possiamo avviare solide relazioni commerciali, la controparte cinese può avvicinarsi ai nostri processi produttivi e all’attenzione che l’Italia riserva all’ambiente. Lo Zhejiang, che confina con la Municipalità di Shanghai, è la prima provincia cinese per reddito pro capite, la prima per investimenti all’estero e la più sviluppata per l’industria tessile, un settore nel quale le esportazioni pugliesi in Cina sono cresciute del 27,2 per cento. Ecco perché riteniamo che i margini di collaborazione siano davvero ampi e tutti da sfruttare”. Il progetto Tex Tech è cofinanziato dal ministero degli Affari esteri e si inserisce nel “Programma Mae Regioni-cina” che punta a sostenere i rapporti tra Regioni italiane e Province cinesi, per creare dinamiche di collaborazione che abbiamo ricadute positive sul territorio, in particolare del Mezzogiorno. Di seguito il programma completo. Incontro informativo Progetto Tex_tech Innovazione e trasferimento tecnologico nella filiera del tessile. Bari, martedì 29 maggio 2012, ore 10.30 Sala Europa - Villa Romanazzi Carducci, via G. Capruzzi, 326- Bari Programma 10,30 Registrazione dei partecipanti; 11,00 Apertura dei lavori - saluti ai partecipanti Andrea Canapa, Coordinatore Segreteria Tecnica Programma Mae-regioni-cina, Ministero Affari Esteri; Giovanna Genchi, Dirigente Servizio Internazionalizzazione, Regione Puglia; Annunziata Carbone, Responsabile Supporto Organizzazione e Gestione procedure amministrative, Regione Toscana. 11,30 Introduce e coordina i lavori Theresa Mulloy, Project Manager Internazionalizzazione e Attrazione Investimenti, Puglia Sviluppo spa; Intervengono: 11,40 Progetto Tex Tech Innovazione e trasferimento tecnologico nella filiera del tessile: obiettivi, attività, risultati attesi; Manuela Bigi, Responsabile Ufficio Programmazione, Toscana Promozione; 11,50 Il settore del tessile abbigliamento nel mercato cinese: opportunità e prospettive per gli operatori pugliesi Giorgio Prodi, Ricercatore Dipartimento di Economia, Università degli Studi di Ferrara, Lorenzo Benini, Esperto di Tecnica Industriale e Commerciale e di Supply Chain Management. 12,15 Progetto Tex Tech Innovazione e trasferimento tecnologico nella filiera del tessile: iniziative di ricerca congiunte Italia-cina. Antonio Licciulli, Ricercatore Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione, Università del Salento, Antonella Tarzia, Ricercatrice Senior Area Tecnologie e Processi, Cetma, Solitario Nesti, Direttore Next Technology – Tecnotessile, Guglielmo Parentini, Ricercatore Iris Ricerche. 13.15 Dibattito e chiusura dei lavori Loredana Capone, Vicepresidente e Assessore allo Sviluppo Economico, Regione Puglia.  
   
   
INCENTIVI PER ACQUISIRE E RIAVVIARE AZIENDE IN CRISI O CHIUSE DALL’11 GIUGNO LE IMPRESE DEL PIEMONTE POSSONO PRESENTARE LA DOMANDA PER ACCEDERE ALLE AGEVOLAZIONI  
 
Torino, 29 maggio 2012 - Nuova iniziativa della Regione per stimolare gli investimenti e riavviare l’attività industriale in Piemonte: è stato predisposto un bando che mette a disposizione 11 milioni di euro per agevolare le imprese che intendono acquisire aziende in crisi conclamata, a rischio di definitiva chiusura o già chiuse, in modo da salvaguardare le unità produttive e le rispettive professionalità. L’obiettivo è venire incontro a quelle realtà interessate a subentrare nella proprietà con un progetto di investimento. La condizione essenziale per poter beneficiare dell’agevolazione, che sarà attiva dall’11 giugno, è il mantenimento di almeno il 40% del livello occupazionale dell’azienda o del centro di ricerca acquisito. L’ammontare iniziale delle risorse assegnate è così suddiviso: 6.850.000 euro per la parte “Investimenti”, due milioni per la parte “Incentivi all’occupazione”, due per la parte “Formazione”. I contenuti del bando sono stati presentati il 28 maggio dagli assessori regionali allo Sviluppo economico, Massimo Giordano, e al Lavoro e Formazione professionale, Claudia Porchietto. “E’ una proposta che va in più direzioni - ha sostenuto Giordano - Da una parte ci permetterà di contribuire ad evitare il dramma della chiusura di un´azienda e i relativi effetti che ne conseguono su imprenditori, lavoratori e famiglie, dall´altra consentirà un’azione di stimolo allo sviluppo in favore della competitività, perché dall’acquisizione può derivare certamente una spinta propositiva a livello produttivo per la realtà interessata. Di questi tempi, come è ben noto, le risorse a disposizione sono molte di meno rispetto al passato. Proprio per questo stiamo facendo un grande sforzo come Governo regionale per destinarle a provvedimenti qualificanti, che possano produrre più di un effetto positivo. Come per ogni nostra misura è l´elemento occupazionale ad essere il più qualificante. Bisogna infatti garantire che da operazioni di questo tipo, che trovano la base in contributi pubblici, ci siano benefici concreti per i territori di riferimento”. Porchietto ha voluto mettere in evidenza alcuni dati: “Al 1° maggio 2012 in Piemonte 296 imprese per circa 15.800 lavoratori avevano fatto ricorso alla cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale; 100, con circa 6000 dipendenti, avevano in essere una procedura concorsuale; 129 avevano cessato l’attività ed occupavano 4500 persone. Questa costituisce la possibile platea di imprese interessate dal bando. Insomma, la Regione Piemonte offre ancora una volta una exit strategy dalla crisi, in parte supplendo al silenzio del Governo nazionale. E lo fa difendendo il tessuto produttivo da possibili desertificazioni e tutelando i soggetti più deboli in queste vicende, cioè i lavoratori”.  
   
   
IL MINISTRO CORRADO PASSERA SARA´ AL FESTIVAL DELL´ECONOMIA DOMENICA 3 GIUGNO  
 
Trento, 29 maggio 2012 - L´intervento del Ministro allo Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera è spostato - per sopraggiunti impegni di Governo - dal venerdì 1 a domenica 3 giugno. L´appuntamento è al Teatro Sociale di Trento in mattinata. Il Ministro Passera, già Amministratore delegato di Poste Italiane (chiamato da Carlo Azeglio Ciampi e Antonio Maccanico) e Amministratore delegato e Chief Executive Officer di Banca Intesa (impegno lasciato nel novembre 2011 per ricoprire il ruolo di Ministro dello Sviluppo Economico nel Governo Monti), dialogherà con Adair J. Turner membro della Camera dei Lord del Regno Unito, già presidente dell´Autorità di vigilanza (Fsa) dei Servizi finanziari inglesi. Tutti gli aggiornamenti sul sito www.Festivaleconomia.it    
   
   
MONZA E BRIANZA - PAPA A MILANO: UN INDOTTO DI +57MLN DI EURO  
 
Milano, 29 maggio 2012 - La visita di Papa Benedetto Xvi a Milano in occasione del Family Day 2012 genererà un indotto economico di oltre 57 milioni di euro. Questa la stima elaborata dall’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza, tenuto conto della previsione di almeno un milione di presenze per la messa che il Papa terrà la domenica mattina al Parco di Bresso. Il “turista religioso”, attento al proprio budget di spesa, utilizzerà le strutture ricettive e ristorative più economiche, e una buona percentuale di fedeli in trasferta soggiornerà presso le famiglie lombarde ospitanti. Complessivamente dei 57 milioni di Euro stimati, tra alloggio e ristorazione i pellegrini spenderanno a Milano e hinterland oltre 52 milioni di Euro. Tra trasporti e altri servizi la spesa arriva a 5,5 milioni di Euro. È quanto emerge da una stima condotta dall’Ufficio Studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Ciset, Registro Imprese.  
   
   
FONDO JEREMIE: ALLA DITTA MORETTINO PRIMO FINANZIAMENTO SICILIANO  
 
 Palermo, 29 maggio 2012 - Si chiama "Espresso al quadrato Morettino" il progetto di innovazione e sviluppo che l´omonima azienda palermitana, leader nel settore della lavorazione del caffe´ crudo, ha presentato alla Bnl ottenendo il primo finanziamento siciliano previsto dal fondo Jeremie. "Una cialda con una nuova miscela ricca di aroma e una forma unica e, soprattutto, eco compatibile. La nuova cialda ha una sua macchina di produzione emiliana con tecnologia tutta italiana". Cosi´ ha detto oggi Arturo Morettino, dopo la consegna della lettera con cui Bnl assegna la somma di 400 mila euro per sostenere le attivita´ di innovazione e sviluppo dell´impresa. "Sono una ventina le aziende che hanno fatto richiesta d´accesso al fondo Jeremie", ha spiegato Dario Denaro della Bnl. "Morettino e´ stata tra le piu´ tempestive, presentando un progetto di assoluta innovazione. Ha tutte le carte in regola per accedervi". Il fondo Jeremie ha una dotazione finanziaria di 110 milioni di euro, di cui 66 da parte di Bnl, gruppo Bnp Paribas, e 44 provenienti dai fondi strutturali, ed e´ finalizzato alla incentivazione dello sviluppo grazie a un tasso complessivo di poco superiore al 50% di quello praticato dal mercato. Per accedere a Jeremie, le aziende devono presentare una situazione finanziariamente sana e impiegare il finanziamento per l´innovazione, la crescita e lo sviluppo. Non e´ possibile utilizzare le somme per pagare i debiti contratti. "Abbiamo fortemente perseguito l´utilizzo di questa linea di credito per le aziende, convinti - ha commentato l´assessore regionale per l´Economia, Gaetano Armao - dell´efficacia dello strumento e della necessita´ di dotarle di liquidita´ finanziaria, in un momento in cui scarseggia sul mercato proprio il danaro contante. Abbiamo svolto un lavoro preparatorio complesso e impegnativo; oggi possiamo ritenerci soddisfatti perche´ altre aziende potranno accedere ai medesimi benefici". "Il Fondo europeo degli investimenti - ha spiegato Armao - ha selezionato gli intermediari e definito gli adempimenti. Oggi siamo di fronte alla prima azienda che li puo´ utilizzare. Si avvia cosi´ una forma innovativa dell´offerta di credito che fa della Sicilia una ´Regione pilota´ a livello europeo. Le previsioni ci dicono che la disponibilita´ finanziaria del fondo e´ gia´ insufficiente per garantire le richieste che provengono dal mondo industriale ed e´ per questo che abbiamo in programma di incrementarne la disponibilita´. Speriamo, contemporaneamente, di poter vincolare una percentuale dei fondi disponibili per le richieste che eccedono i 400 milioni di euro". Vivo apprezzamento e´ stato espresso dal segretario generale della presidenza della Regione, Giovanni Carapezza Figlia, nella sua qualita´ di presidente del Comitato degli investimenti del fondo Jeremie, perche´ "siamo certi - ha detto - che l´opportunita´ offerta oggi a questa famosa azienda siciliana possa essere utilizzata anche da altre che vogliono intraprendere programmi di innovazione. Va inoltre evidenziato la sinergia con cui tanti soggetti, a partire dal Fei, da Bnl e dalla Regione hanno saputo collaborare per giungere a questa significativa tappa".  
   
   
LE FRODI CREDITIZIE NON CONOSCONO CRISI: IN ITALIA 22.100 CASI NEL 2011 BATTUTE LE RAPINE IN BANCA PER 20 CASI A 1. CON METODI SEMPRE PIÙ SOFISTICATI, 1 FRODE SU 4 SUPERA I 10.000 €.  
 
Bologna, 29 maggio 2012 - Il fenomeno delle frodi creditizie, che si realizza mediante furto di identità e la conseguente richiesta di credito utilizzando illecitamente dati identificativi altrui o creando delle false identità, in Italia conferma avere dimensioni preoccupanti e, soprattutto, in costante evoluzione. Dalle evidenze contenute nell’ultima edizione dell’Osservatorio sulle frodi creditizie realizzato da Crif e presentato oggi a Roma, emerge che nel 2011 i casi di frode in Italia sono stati circa 22.100, in lieve aumento rispetto al 2010 malgrado l’ulteriore forte contrazione del numero di finanziamenti richiesti dalle famiglie (-19% i mutui ipotecari e -4% i prestiti). Questo dato risulta oltremodo significativo se si considera che i furti a danno degli istituti di credito nello stesso periodo sono state circa 1.100 (fonte Ossif). Ragguardevole anche l’impatto economico di questo fenomeno criminale: 1 frode su 4, infatti, ha prodotto un bottino superiore a 10.000 Euro. Sono però state quelle di importo inferiore ai 3.000 € ad aver fatto registrare l’incremento più consistente, con un +10% rispetto all’anno precedente, anche perché i finanziamenti di piccolo importo, specie se erogati non allo sportello ma presso esercenti e punti vendita, sono quelli che si caratterizzano per tempi di erogazione più rapidi e controlli meno sofisticati. Per altro, le previsioni degli esperti di Crif contenute nell’Osservatorio sono di una ulteriore crescita anche per l’anno in corso: per il 2012, infatti, l’aspettativa è di una escalation di frodi perpetrate con tecniche ancora più sofisticate, come ad esempio l’utilizzo congiunto di strumenti di finanziamento e di pagamento cross-market per un rapido riciclaggio. “I dati che emergono dal nostro Osservatorio purtroppo confermano che il fenomeno delle frodi creditizie non è assolutamente in crisi e, anzi, si sta facendo sempre più sofisticato. Tra i motivi per cui si cade facilmente vittima di frode creditizia tramite furto d’identità – spiega Maria Luisa Cardini, Senior Business Consultant di Crif – indubbiamente bisogna citare l’estrema facilità che i criminali hanno nell’accedere a informazioni personali e riservate altrui, attraverso documenti cartacei o in formato digitale ma anche grazie all’enorme diffusione dei profili scaricabili dai social network. In effetti, è più semplice di quanto si possa pensare carpire le informazioni necessarie per ricostruire il codice fiscale e alcuni dati anagrafici di una persona ignara dei rischi. Con questi dati, poi, la tecnica utilizzata dai frodatori è quella di produrre documenti falsi, i quali vengono utilizzati per la richiesta di finanziamenti ma anche per altre operazioni truffaldine come l’apertura di conti correnti, il cambio di assegni, ma anche la richiesta di leasing auto e la cessione del quinto dello stipendio. Nascondersi dietro una identità falsa, inoltre, è un espediente adottato da chi vuole usare schede telefoniche che in caso di intercettazioni non siano facilmente riconducibili al soggetto e da coloro che utilizzano operazioni bancarie e finanziarie a scopo di riciclaggio. Per questo motivo è fondamentale mantenere alta l’attenzione verso un efficace riconoscimento anagrafico da parte degli operatori”. La tipologia di finanziamenti più colpita dal fenomeno delle frodi creditizie, ben nel 79,4% dei casi, si conferma essere quella dei prestiti finalizzati, che aumentano del 6,9% rispetto all’anno precedente e producono un bottino di oltre 6.100 €. Rimane invece sostanzialmente stabile la quota di frodi sui prestiti personali, tipologia di finanziamenti che presuppone istruttorie automatizzate più approfondite da parte degli Istituti di credito in fase di accettazione, per le quali però si registra un aumento dell’8,1% dell’importo medio, che raggiunge i oltre 13.300 €. Si conferma ancora contenuta, seppur in crescita, l’incidenza delle frodi portate a segno sui mutui ipotecari, che però determinano un importo medio pari a circa 74.000 € e punte, in alcuni casi, superiori ai 150.000 €. Cala invece l’importo medio delle frodi perpetrate su carte di credito, che si attesta intorno ai 2.500 €. Altro dato estremamente allarmante presentato nell’Osservatorio Crif è quello sui tempi di scoperta delle frodi (tempi di detection), che si sono ulteriormente allungati: nel 2011, infatti, solo nel 26,2% dei casi la frode è stata scoperta entro i primi 6 mesi, mentre nel 31,9% è stato necessario un periodo di tempo compreso tra 6 mesi e 2 anni. In preoccupante crescita sono anche i casi in cui la truffa viene intercettata addirittura dopo 3 anni (circa il 30% del totale). Ovviamente, tanto più si allungano i tempi di scoperta, quanto maggiori saranno le difficoltà per la vittima nel ripristinare la propria posizione e più scarse saranno le possibilità di individuare l’autore del crimine. Da un punto di vista socio-demografico, nel 2011 i due terzi delle vittime delle frodi creditizie sono risultate essere uomini (il 66,8% del totale), ma la quota di donne colpite da questo fenomeno criminale è risultata in forte crescita rispetto all’anno precedente (+25%). Inoltre, la fascia di età nella quale anche nel 2011 si è concentrato il maggior numero di casi è quella compresa tra 31 e 40 anni (con il 27% del totale), tuttavia è quella degli under 30 ad aver registrato il maggior incremento di casi rispetto al recente passato. Eppure sono proprio i giovani che teoricamente dovrebbero avere una maggiore sensibilità e consapevolezza verso questa tipologia di crimine, in quanto maggiormente esposti alla circolazione di propri dati personali sul web.
Fasce di età Ripartizione vittime per età – 2011
18-30 23%
31-40 27%
41-50 24%
51-60 15%
>60 11%
Totale complessivo 100%
Fonte: Crif La ripartizione delle frodi per regione conferma essenzialmente il trend registrato nella precedente rilevazione dell’Osservatorio: con il 23,7% dei casi la Campania resta saldamente al primo posto di questa poco invidiabile classifica, seguita da Lazio e Lombardia (rispettivamente con il 15,6% e l’ 11,4% del totale). Se Umbria e Puglia hanno visto diminuire la quota di vittime di frode rispetto al totale nazionale, rispetto al 2010 si deve invece registrare una vera e propria esplosione di casi in Veneto (+77%), Liguria (+74%) e Friuli Venezia Giulia (+70%). Valutando invece l’incidenza dei casi di frode rispetto al numero di residenti per regione, al primo posto si classifica ancora una volta la Campania seguita questa volta da Lazio e Abruzzo. Fanalino di coda, e quindi meno colpita, l’Emilia Romagna. La dimensione del fenomeno risulta ulteriormente significativa se si considera l’incidenza dei casi rispetto al numero di finanziamenti concessi per regione: al primo posto di questa classifica si posiziona nuovamente la Campania, seguita da Abruzzo, Molise, Lazio e Calabria. “La diffusione di questo crimine è in costante ed inesorabile aumento – conclude Cardini - anche a causa della crescente complessità e sofisticazione delle tecniche di appropriazione dell’identità altrui. Per questo diventa sempre più fondamentale accrescere la consapevolezza dei cittadini nell’adottare comportamenti maggiormente rivolti alla tutela dei dati personali e il supporto di adeguati sistemi di tutela e di prevenzione”.
 
   
   
PER LE IMPRESE LOMBARDE FONDI EUROPEI E WIKIREGIONE  
 
Milano, 28 maggio 2012 - "In futuro vorremmo costruire una Regione Lombardia che si assuma l´onere di affiancare l´imprenditore. E lo faccia attraverso un percorso di formazione di natura tecnica, in termini sussidiari, per trasformare la sua idea in progetto e questo progetto deve essere in grado di camminare da solo". Lo ha spiegato Andrea Gibelli, vice presidente e assessore all´Industria e Artigianato, aprendo a Palazzo Isimbardi, sede della Provincia di Milano, il terzo Salone dei Nuovi Imprenditori, patrocinato da Regione Lombardia, Provincia di Milano e da altre istituzioni pubbliche e private e ordini professionali. ´Mifaccio Impresa´, Terzo Salone Per Nuovi Imprenditori - ´Mifaccio impresa´ invita gli aspiranti imprenditori a superare la crisi, mettendosi direttamente in gioco, puntando sull´innovazione e sua una nuova idea di imprenditorialità. L´obiettivo è quello di dare i primi strumenti concreti, per orientare chi ha un´idea nel cassetto. Nella due giorni si parla di problemi burocratici, dei fondi e delle agevolazioni, dei fornitori di prodotti e servizi. Esperti e imprenditori, in 70 appuntamenti "one to one", daranno suggerimenti e indicazioni a chi vuol aprire un´azienda. Fondi Strutturali Europei E Rete Di Relazioni - Parlando dell´attuale situazione economica e dell´impegno della Regione, Gibelli ha affermato che "due sono i punti su cui concentrarsi. Il primo, riguardante il reperimento di fondi europei da impiegare sul livello Euroregione, per le piccole e medie imprese. Il secondo concerne la creazione della piattaforma elettronica, la cosiddetta ´wikiregione´, dove gli imprenditori possono dialogare e rapportarsi per creare nuove relazioni e nuovi business. Non solo, a costo zero, si possono scambiare conoscenze e progetti, adattandosi alle nuove esigenze dai mercato". Dallo Stato Centrale Sempre Meno Finanziamenti - "In questa situazione - ha detto ancora Gibelli - bisogna lavorare nella direzione della sussidiarietà tra istituzioni e imprenditori, perché negli anni futuri saranno sempre meno i trasferimenti che arriveranno dallo Stato centrale. Il modello dei bandi com´è oggi strutturato cambierà ed è quindi necessario individuare nuovi campi d´azione in cui l´istituzione debba intervenire". I Provvedimenti Di Regione - "A fronte di questo - ha voluto dire ancora il vice presidente - Regione ha compiuto un grande sforzo per avvicinarsi ai vecchi e nuovi imprenditori. Tante le misure adottate, a partire dal bando per le start up con donne, giovani e soggetti svantaggiati al centro dell´attenzione. A fronte poi dei tagli imposti dalla legge finanziaria, Regione ha raggiunto l´accordo, avendo i bilanci in regola, con la Banca d´Investimenti Europea, per favorire il capitale circolante: una misura unica nel panorama nazionale".  
   
   
CRISI: INACCETTABILE CHIUSURA FIL MAN MADE MANIAGO  
 
Pordenone, 29 maggio 2012 - La Regione considera inaccettabili metodo e sostanza dell´annunciata chiusura dello stabilimento di Maniago della Fil Man Made, il gruppo trevigiano (ma fondato a Trieste nel 1972) leader nella produzione di filati altamente performanti. "Convocheremo al più presto l´amministratore delegato Andrea Parodi - ha affermato il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Luca Ciriani, affiancato dall´assessore al Lavoro, Angela Brandi - e gli chiederemo di presentare un piano alternativo volto alla salvaguardia del sito di Maniago almeno nel suo complesso, pronti da parte nostra ad attivare il sistema di salvaguardia territoriale". Nel corso dell´ incontro di ieri a Pordenone, nella sede della Regione, con il sindaco di Maniago, Andrea Carli, i rappresentanti sindacali aziendali e quelli di Cgil, Cisl e Uil, Ciriani e Brandi hanno preso atto di una comunicazione via fax dello scorso 17 maggio in cui la Fil Man Made annunciava al primo cittadino maniaghese la chiusura dello stabilimento locale, definendola "dolorosa quanto irreversibile". "Non si può liquidare via fax una situazione che pone a rischio la sopravvivenza di molte famiglie", hanno detto Ciriani e Brandi, sottolineando che è in gioco il lavoro di 173 occupati, il 50 per cento dei quali appartenenti a comunità di extracomunitari e con una folta presenza femminile. "Alcune famiglie sono interamente impiegate alla Film Man Made - ha evidenziato il sindaco Carli, ricordando che la cassa integrazione ordinaria per molti lavoratori scadrà a luglio - ed il rischio sociale è in questo momento elevatissimo". Da parte loro, i sindacati hanno disegnato un quadro aziendale della Fil Man Made con perdite di esercizio risalenti ancora al 2009 e figlie anche di delocalizzazioni in Portogallo, Turchia e soprattutto Cina, suggerendo di reinvestire su Maniago attraverso ristrutturazioni parziali e rivolte all´eccellenza del settore fashion.  
   
   
UN DECENNIO DI COOPERAZIONE TRA ITALIA E BRASILE  
 
 Perugia, 29 maggio 2012 - "Prima come Accordo di collaborazione tra cinque regioni italiane e la Presidenza della Repubblica del Brasile e poi come Programma interregionale di cooperazione decentrata, Brasil Proximo rappresenta una volontà profonda di mantenere un collegamento, un dialogo, una cooperazione concreta e innovativa nel vivo di profondissime trasformazioni che hanno investito i nostri paesi nell´ultimo decennio e di un rapporto non sempre ottimale tra Italia e Brasile", commenta così l´assessore regionale Stefano Vinti la recente iniziativa delle regioni italiane e dal Ministero dello Sviluppo economico, in collaborazione con il Ministero degli Esteri, che si è svolta a San Paolo in Brasile, con la partecipazione del Vice Primo Ministro Gilberto Carvalho , del Vice Ministro degli Esteri del Brasile, dell´Ambasciatore d´Italia in Brasile, del Presidente della Regione Marche, e degli assessori delle Regioni Toscana, Emilia Romagna, Liguria ed Umbria. Il programma triennale di Brasil Proximo è il risultato del lavoro che le Regioni Umbria, Marche, Toscana, Emilia Romagna e Liguria hanno portato avanti in Brasile nell´ambito dell´innovativo accordo di collaborazione sottoscritto con la Presidenza della Repubblica Federativa del Brasile nel 2004. L´obiettivo è quello di attivare nel medio periodo ed interventi capaci di intervenire sulle principali contraddizioni del grande paese brasiliano. I settori d´intervento sono le politiche sociali, il cooperativismo, il supporto alle pmi, il turismo e la valorizzazione del patrimonio ambientale e la regione Umbria è capofila in due progetti che prevedono la Creazione di una rete di strumenti a sostegno alle Piccole e Medie Imprese della regione Centro Paulista e la valorizzazione della produzione di olio extra vergine di olive nella regione di Campanha. Soggetto attuatore per conto della regione Umbria è Sviluppumbria, che svolge sia il ruolo di Coordinamento Operativo del Programma sia il ruolo di soggetto realizzatore dei progetti. "Per tante ragioni culturali e finalmente di partenariato strategico che divengono sempre più evidenti, afferma l´assessore Vinti, Italia e Brasile hanno di fronte una irrinunciabile sfida di cooperazione, un connubio di interessi e sentimenti che non potrà essere fermato. Questa certezza ha sostenuto l´impegno in questi anni delle nostre Regioni (Umbria, Marche, Toscana, Emilia Romagna, Liguria), ma anche di altre che hanno dato vita ad iniziative diverse. In questo percorso abbiamo sempre trovato una forte corrispondenza da parte brasiliana, in primo luogo dalla Presidenza della Repubblica e in particolare dal Ministro Carvalho, che oggi sentitamente ringraziamo. Noi sappiamo, continua Vinti, che l´Italia può e deve fare di più nella sua presenza in Brasile e che insieme ai brasiliani possiamo fare sempre meglio nei rapporti tra i due paesi, ma sappiamo, e i dati lo dimostrano, che le imprese, i territori, i governi locali hanno fatto molto, c´è stato un salto di qualità e di quantità nella cooperazione e nell´interscambio che ora deve proseguire e consolidarsi e che chiede un più solido quadro strategico di riferimento". "Brasil Proximo, sottolinea l´assessore Vinti, è una esperienza di cooperazione che rientra nel quadro innovativo, sia per l´Italia che per il Brasile, della cooperazione decentrata. Questa formula ha permesso l´attivazione diretta del rapporto tra territori, ha creato le condizioni per la predisposizione di partenariati territoriali, ha individuato un nodo decisivo della crescita brasiliana, lo sviluppo locale e un nodo strategico delle prospettive economiche, produttive e commerciali dell´Italia, l´internazionalizzazione dei territori. In Brasile, in questi giorni, conclude l´assessore, abbiamo voluto dare concreto avvio ai progetti di Brasil Proximo, a San Paolo sul sostegno alla Pmi e a Curitiba sul sostegno al cooperativismo e la riorganizzazione del mercato della città".  
   
   
COMMERCIO IN LOMBARDIA: SÌ ALLE PROMOZIONI PRIMA DEI SALDI  
 
Milano, 29 maggio 2012 - Stimolare i consumatori all´acquisto e sostenere i commercianti in questo periodo di crisi sono gli obiettivi del Progetto di legge ´Sospensione del divieto di effettuare vendite promozionali nei periodi antecedenti i saldi´, presentato dai componenti l´Ufficio di Presidenza della Commissione Attività produttive e Lavoro della Regione (Mario Sala - Pdl, Massimiliano Orsatti - Lega Nord e Stefano Tosi - Pd). Il dispositivo, costituito da un unico articolo, prevede la sospensione, per la durata di un anno, della norma contenuta nella legge regionale 6/2010, che vieta le vendite promozionali durante i 30 giorni che precedono i saldi. Di fatto, sarà possibile per i commercianti effettuare ribassi sui prezzi di vendita per tutta la gamma di prodotti non alimentari, in particolare per i settori della moda e abbigliamento, calzature e articoli sportivi anche nel mese precedente i saldi. "In un momento particolarmente difficile - ha spiegato l´assessore al Commercio, Turismo e Servizi della Regione Lombardia Margherita Peroni -, in cui si corre il rischio di abbandonarsi alla sfiducia, con questa iniziativa si vuole sostenere i commercianti e dare impulso alle vendite di settore, tenendo in particolare conto il risparmio delle famiglie e il loro potere di acquisto". Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente di Federmoda Renato Borghi, che ha ringraziato l´assessore regionale e i consiglieri promotori del Progetto di legge e sottolineato come questa sia "una risposta pronta a una richiesta che avevamo formulato, per poter contribuire a dare più slancio ai consumi".  
   
   
VERTENZA EX ACMS DI CASERTA: SOLUZIONE STORICA E SENZA PRECEDENTI  
 
Napoli, 29 maggio 2012 - L´assessore ai Trasporti e alle Attività produttive della Regione Campania Sergio Vetrella esprime la propria soddisfazione per la soluzione della vicenda dell´ex Acms, l´azienda di trasporti su gomma di Caserta fallita lo scorso marzo, i cui servizi sono stati affidati con gara alla Clp più di un mese e mezzo fa, e che finalmente partiranno mercoledì prossimo 30 maggio 2012. "Ringrazio tutti i partecipanti alla trattativa - dice Vetrella - per aver accolto il mio appello al senso di responsabilità, che ha consentito di ripristinare finalmente il diritto alla mobilità degli utenti casertani, privati ingiustamente per più di un mese di uno dei servizi pubblici fondamentali per la vita di tutti i giorni. Si tratta di una soluzione storica, che non ha precedenti nella nostra regione, grazie alla quale - prima attraverso l´assegnazione del nuovo contratto di servizio con una gara svolta e conclusa in tempi record, e poi con una rapida trattativa – siamo riusciti a trasformare il fallimento di un´azienda e la perdita di tutti i posti di lavoro in un´occasione concreta per il futuro del personale, assunto dalla nuova società a tempo indeterminato, e in un sistema di servizi di trasporto più efficiente e di qualità per i cittadini. "Solo l´intervento tempestivo ed efficace della Regione Campania - sottolinea Vetrella - con il sostegno della Prefettura di Caserta, ha consentito di risolvere una situazione che si trascinava da anni, frutto delle cattive gestioni del passato, e che nessuno finora era riuscito ad arginare, fino a portare addirittura al fallimento dell´Acms, dopo ben due (inutili) anni di amministrazione controllata. Ringrazio dunque qui innanzitutto i cittadini, i Comuni e la Provincia, che hanno dovuto sopportare notevoli disagi, così come le organizzazioni sindacali – che hanno compreso che la soluzione trovata era la migliore possibile per tutti - e infine la Clp, che ha ora davanti a sé una sfida difficile ma sicuramente stimolante, e che porterà benefici per tutti."  
   
   
COMMERCIO IN VENETO, TAR SU SOSPENSIONE AUTORIZZAZIONI PER NUOVE STRUTTURE  
 
Venezia, 29 maggio 2012 - “Esprimo la mia totale soddisfazione per questi provvedimenti che hanno accolto in toto la linea adottata dalla Regione. Rimane quindi sancita la validità della moratoria al rilascio di autorizzazioni per centri commerciali e mi attendo che questa interpretazione venga confermata nel giudizio attualmente pendente avanti alla Corte Costituzionale, a seguito del ricorso promosso dal Governo in relazione alla nostra legge regionale”. Con queste parole Isi Coppola, assessore regionale al commercio, ha accolto le due ordinanze (n.330 e 333) pronunciate dalla Iii sezione del Tar Veneto lo scorso 25 maggio, che hanno respinto l’istanza di sospensione di due provvedimenti comunali con i quali, in attuazione dell’articolo 4 della legge regionale 27 dicembre 2011, n. 30 recante “Disposizioni urgenti in materia di orari di apertura e chiusura delle attività di commercio al dettaglio e disposizioni transitorie in materia di autorizzazioni commerciali relative a grandi strutture di vendita e parchi commerciali“, veniva disposta la temporanea sospensione dei procedimenti di autorizzazione commerciale relativi a grandi strutture di vendita e parchi commerciali, pendenti alla data di entrata in vigore della medesima legge regionale. “E’ stato chiarito non solo che era nostro potere legiferare in materia - aggiunge l’assessore - ma anche che il tipo di provvedimento adottato è rispettoso sia del dettato Costituzionale che della normativa comunitaria per ciò che attiene alla libera concorrenza. E’ un risultato, pur parziale, che premia una linea di programmazione regionale in un campo delicato come quello del commercio che ci fa ben sperare anche per il futuro del nuovo disegno di legge, ormai in fase di definizione”.  
   
   
MANTOVA - IN ARRIVO NUOVI BANDI A SOSTEGNO DELL´ECONOMIA  
 
Mantova, 29 maggio 2012 - Nella riunione di Giunta del 24 maggio, è stato approvato il Bilancio d’esercizio. Per la prima volta la Camera di Commercio di Mantova presenta in suo bilancio con un significativo disavanzo economico, con una perdita accertata di 563 mila euro generata dall’investimento significativo che l’ente ha destinato allo sviluppo di attività e iniziative su alcune priorità strategiche di riferimento, attraverso cui si è concretizzato il supporto al tessuto economico mantovano, in questo periodo di crisi. Internazionalizzazione, credito, formazione e innovazione, promozione del territorio e dell’agroalimentare mantovano, sono le voci si cui si sono prevalentemente concentrati gli sforzi dell’ente. Non va poi dimenticato l’intenso lavoro per la semplificazione degli adempimenti svolto in ambito di anagrafe del Registro delle Imprese. La Giunta ha poi stanziato 500mila euro per il sostegno d’emergenza a favore delle attività imprenditoriali colpite dal recente sisma nel Basso Mantovano. In linea con le politiche di semplificazione, la Cdc ha aderito al protocollo di intesa tra Regione Lombardia e Provincia di Mantova volto a favorire l’informatizzazione dei servizi a vantaggio di imprese e cittadini. Per quanto riguarda la promozione economica, la Giunta ha deliberato di introdurre, per rafforzare il già cospicuo stanziamento di risorse a favore del sistema imprenditoriale mantovano, garanzie per finanziamenti all’internazionalizzazione e misure straordinarie per gli investimenti e la liquidità aziendale. Questa azione costituisce l’oggetto di nuovi interventi che porterà a oltre 3 milioni di euro i finanziamenti destinati al credito. Tra questi si inserisce il bando “Camera di Sicurezza” proposto dal Forum Giovani Imprenditori a sostegno delle giovani imprese. Si finanzierà, inoltre, un percorso di alta formazione per creare figure specialistiche per l’internazionalizzazione e rivolto a giovani neo-laureati e diplomati. La Camera di commercio ha inoltre approvato il nuovo bando voucher innovazione nell’ambito dell’Accordo di Programma con la Regione Lombardia. L’avviso sarà pubblicato entro il mese di giugno. E’ stata anche deliberata l’adesione alla candidatura del distretto tecnologico in campo energetico-ambientale promosso dalla Provincia di Mantova su bando congiunto Miur/regione Lombardia. Sono state inoltre finanziate due iniziative per la promozione del territorio: la “Fiera delle Grazie” e l’”Antica Fiera dei Mangiari” che proporrà a inizio giugno una vetrina di prodotti mantovani nella cornice paesaggistica del lungolago Gonzaga sulla rive del lago di Mezzo. Relativamente al rinnovo del Consiglio di Amministrazione di Agire è stato riconfermato come membro camerale Fausto Tarocco.  
   
   
TURISMO E TRASPORTI, TEMI CALDI DELL´ECONOMIA CALABRESE  
 
Catanzaro, 29 maggio 2012 - Prosegue con ritmo serrato l’attività di Unioncamere Calabria a sostegno delle imprese e del territorio per favorire il rilancio dello sviluppo economico locale in pieno accordo e sinergia con le politiche messe in campo dal Governo Regionale. Di fatto, solo in questo ultimo mese si è conclusa la missione commerciale in Polonia, si è svolta con successo la partecipazione al Cibus 2012 e la missione intergovernativa in Brasile e si opera per fornire assistenza alle imprese regionali in vista della prossima partenza alla volta del mercato russo. Ultimi, in ordine di tempo, due incontri istituzionali in tema di turismo e trasporti svoltisi venerdì 25 maggio presso la sede lametina di Unioncamere Calabria. Il primo a partire dalle ore 10.00 presieduto da Raffaele Rio, Direttore Generale del Dipartimento Turismo, Beni Culturali, Sport e Spettacolo, Politiche Giovanili della Regione Calabria sul tema del turismo e delle possibili sinergie collaborative. “L’incontro è stato concepito nell’ambito delle attività previste dal protocollo d’intesa sottoscritto tra Regione e Unioncamere Calabria per il biennio 2012-2013 finalizzate alla realizzazione di un disciplinare per le strutture alberghiere e ristorative – dice Lucio Dattola, Presidente Unioncamere Calabria - sarà predisposto un apposito bando e verranno realizzate visite ad hoc per il rilascio del marchio “Ospitalità Italiana” e di quello “Ospitalità Calabria”. Al termine dell’incontro si è convenuti, inoltre, sulla necessità di convocare presso la sede di Unioncamere a Lamezia Terme tutti gli operatori turistici della regione alla presenza di Raffaele Rio, Direttore Generale del Dipartimento Turismo della Regione Calabria e dei Presidenti delle Camere di Commercio della Calabria in previsione dell’emanazione dei futuri bandi che concernono appunto il settore turistico. A seguire, intorno alle ore 11.30, si è tenuto poi l’incontro tecnico con Claudio Pasini, Amministratore Delegato di Uniontrasporti S.c.r.l. E Antonello Fontanili, Direttore Tecnico di Uniontrasporti S.c.r.l. Per la presentazione ufficiale, in chiave regionale, dei rapporti provinciali "Banda Larga Calabra" che hanno già rappresentato oggetto di approfondimento presso tutte le Camere di Commercio calabresi. “L’iniziativa si colloca nel quadro del Fondo Mise Unioncamere Calabria 2010 – dice Dattola - nell’ambito del quale Uniontrasporti ha avviato un progetto di comunicazione e informazione alle imprese sui benefici della banda larga e ultra larga, con particolare riferimento ai servizi Ict avanzati disponibili negli ambiti di interesse di Uniontrasporti e del Sistema Camerale in generale. E’ interessante ed auspicabile consentire l’acquisizione delle competenze necessarie per diffondere innovazione e ottimizzazione dei processi nel tessuto imprenditoriale locale, da qui si rende possibile anche la crescita di imprenditori e manager attraverso l’utilizzo di nuovi strumenti di business.” Ai lavori della giornata erano presenti: Lucio Dattola, Presidente Unioncamere Calabria, Paolo Abramo, Presidente Camera di Commercio di Catanzaro, Michele Lico, Commissario Camera di Commercio di Vibo Valentia e Antonio Palmieri, Segretario Generale Unioncamere Calabria.  
   
   
TORINO - OPPORTUNITÀ DI COLLABORAZIONE IN ALBANIA  
 
Torino, 29 maggio 2012 - Ambiente, energia e infrastrutture: 17 operatori albanesi (9 rappresentanti imprenditoriali e 8 istituzionali) sono a Torino il 30 e 31 maggio per incontrare potenziali controparti italiane. Sono almeno 210 gli incontri b2b in programma con 53 imprese: 39 sono piemontesi, 14 arrivano da Lombardia, Emilia Romagna, Veneto e Liguria. L´iniziativa rientra nel progetto Alamein: Albania, Ambiente, Energia, Infrastrutture, promosso dal Centro Estero per l´Internazionalizzazione (Ceipiemonte) su mandato di Unioncamere e in collaborazione con la Camera di Commercio di Torino. Approvato e co-finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico, il progetto si inquadra negli interventi di promozione del sistema delle imprese previsti dalla Legge 84/2001 per i Balcani. L’iniziativa si apre mercoledì 30 alle 9,30 al Lingotto Fiere con un Workshop nel corso del quale alcuni operatori e rappresentanti istituzionali albanesi, compresi i sindaci di 2 città, Himara e Scutari, illustreranno le caratteristiche del mercato e le prospettive di collaborazione nei comparti: raccolta, trattamento e smaltimento rifiuti, trattamento acque, produzione di energia, con attenzione rivolta anche alle fonti rinnovabili, infrastrutture. Nel pomeriggio e il giorno successivo la delegazione incontrerà le aziende italiane, secondo un’agenda di appuntamenti pre-organizzata.  
   
   
RICERCA, LOMBARDIA PRIMA IN ITALIA SPENDE 4 MLD ALL’ANNO  
 
Milano, 29 maggio 2012 - Con una spesa di oltre 4 miliardi di euro (21% nazionale) la Lombardia si piazza al primo posto davanti a Lazio e Piemonte per gli investimenti interni destinati all’area R&s. Quasi 46.000 addetti, il 20,2% nazionale. Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati Istat. Imprese innovative, Lombardia prima. Con oltre 32 mila imprese, è la Lombardia la regione italiana più innovativa: il tessuto produttivo lombardo assorbe infatti oltre un quinto (21,7%) delle attività nazionali legate alle nuove tecnologie e alla ricerca sperimentale, con una leadership più spiccata negli ambiti dell’industria farmaceutica (43,1%) e chimica (32,4%). In un anno, l’intero settore è cresciuto in Lombardia dell’1,3%, con punte nelle province Cremona (+5%) e Mantova (+3,2%). Nell’insieme, però, è Milano a ricoprire il ruolo del leone, in forza di quasi 16 mila imprese concentrate nel suo territorio provinciale, pari al 49,1% del totale. Seguono le province di Brescia e Bergamo, le cui attività occupano una fetta corrispondente all’11% e all’8,8% rispettivamente. Ma Milano, con il 10,7% del totale nazionale, è anche capofila dell’imprenditoria innovativa italiana, davanti a Roma (9,6%) e Torino (5,5%). Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano su dati registro imprese al quarto trimestre 2010 e 2011. Innovhub Stazioni Sperimentali per l’industria: incontro con le imprese sulle opportunità del mercato europeo. Innovhub è presente a Mifaccioimpresa 3°- Salone dei Nuovi Imprenditori - dedicato a chi vuole mettersi in proprio, in programma il 28 e il 29 maggio 2012 nella cornice di Palazzo Isimbardi in Corso Monforte 35 a Milano, organizzato con il patrocinio del Ministero dello Sviluppo Economico e con la speciale collaborazione della Provincia di Milano. Oggi il workshop: “Strumenti ed opportunità per le imprese” con l’obiettivo di informare potenziali imprenditori, start up ed imprese sui servizi per l’innovazione e il trasferimento tecnologico transnazionale, l’ingresso in nuovi mercati, l’accesso a finanziamenti comunitari per la ricerca e l’innovazione offerti dalla rete Enterprise Europe Network e di illustrare i servizi nell’ambito dell’iniziativa Search & Develop destinati al supporto di start-up ed alcune opportunità di finanziamento. Il progetto Enterprise Europe Network aiuta le piccole imprese a sfruttare al meglio le opportunità offerte dal mercato europeo. Per informazioni: www.Mifaccioimpresa.it