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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Maggio 2012
"LA SCINTILLA DELLA VITA"  
 
, Londra, 29 maggio 2012 - Il 19 giugno 2012 si terrà a Londra, nel Regno Unito, un evento dal titolo "La scintilla della vita" (The spark of life). I canali ionici sono proteine formanti pori che aiutano a stabilire e controllare il gradiente di tensione attraverso la membrana plasmatica delle cellule consentendo il flusso di ioni lungo il loro gradiente elettrochimico. Sono presenti nelle membrane che circondano tutte le cellule biologiche e regolano l´attività elettrica del corpo. L´evento riunirà scienziati per discutere lo sviluppo e la comprensione dell´elettricità animale, come viene generata dai canali ionici e il ruolo che i canali ionici svolgono nella vita quotidiana. Per ulteriori informazioni, visitare: http://royalsociety.Org/events/2012/the-spark-of-life/    
   
   
SCIENZIATI DELLA REPUBBLICA CECA SCOPRONO IL MISTERO DEL DÉJÀ VU  
 
 Bruxelles, 29 Maggio 2012 - In uno studio rivoluzionario, ricercatori provenienti dalla Repubblica ceca e dal Regno Unito hanno scoperto un legame tra il fenomeno del déjà vu e le strutture del cervello umano, confermando l´origine neurologica di questo fenomeno. Nonostante gli studi su questo fenomeno nei soggetti sani, finora non erano emersi elementi concreti. Lo studio, pubblicato sulla rivista Cortex, è stato in parte sovvenzionato dall´Ue. Coordinati dall´Istituto centrale europeo di tecnologia, dall´Università di Masaryk (Ceitec Mu) e dalla facoltà di medicina dell´Università di Masaryk nella Repubblica ceca, i ricercatori hanno scoperto che specifiche strutture del cervello hanno un impatto diretto sul déjà vu. I risultati dello studio hanno mostrato che le dimensioni di queste strutture sono considerevolmente inferiori nel cervello di persone che hanno episodi di déjà vu rispetto ai soggetti che non hanno episodi di déjà vu. Il team di Ceitec Mu, insieme ai colleghi degli istituti di ricerca di Brno e dell´Università di Exeter nel Regno Unito sono riusciti a fornire molte informazioni su questo fenomeno che da anni lascia perplessi molti studiosi. Il team ha osservato che piccole strutture dei lobi temporali mediali del cervello, nei quali hanno origine la memoria e i ricordi, erano considerevolmente più piccoli negli individui che avevano episodi di déjà vu rispetto ai soggetti che non li avevano. I loro risultati hanno mostrato anche che più erano frequenti i déjà vu dei soggetti, più erano piccole le strutture del cervello. "Centotredici soggetti sani si sono sottoposti a un esame strutturale del cervello per mezzo di risonanza magnetica e in seguito usando un nuovo metodo sensibile per un´analisi automatica della morfologia del cervello (morfometria basata sulla fonte) [e] le dimensioni di singole regioni del cervello sono state confrontate tra i soggetti che non avevano mai avuto un déjà vu e quelli che lo avevano avuto," ha detto l´autore principale Milan Brázdil di Ceitec. "A parte la presenza del fenomeno sotto esame, entrambi i gruppi di soggetti erano pienamente confrontabili. Quando stimoliamo l´ippocampo, siamo in grado di indurre un déjà vu in pazienti neurologici. Trovando le differenze strutturali dell´ippocampo nei soggetti sani che hanno e non hanno déjà vu, abbiamo dimostrato in modo inequivocabile che il déjà vu è direttamente legato alla funzione di queste strutture del cervello. Pensiamo che si tratti probabilmente di un piccolo "errore di sistema" causato da una maggiore eccitabilità dell´ippocampo. È la conseguenza di cambiamenti nelle regioni più sensibili del cervello che probabilmente sono avvenuti nel corso dello sviluppo del sistema neurale." Secondo gli esperti il déjà vu, per quanto affascinante, non è un´esperienza rara. Tra il 60 e l´80% dei soggetti sani hanno riferito eventi occasionali di déjà vu. La ricerca del team continuerà nella Ceitec Mu con finanziamenti dell´Ue. Per maggiori informazioni, visitare: Ceitec: http://www.Ceitec.eu/  Cortex http://www.Cortexjournal.net/    
   
   
WORKSHOP SUL DATA MINING BIOLOGICO E LE SUE APPLICAZIONI IN AMBITO SANITARIO  
 
Bruxelles, 28 maggio 2012 - Il 10 dicembre 2012 si svolgerà a Bruxelles, in Belgio, il "Workshop sul data mining biologico e le sue applicazioni in ambito sanitario" (Workshop on biological data mining and its applications in healthcare). I ricercatori stanno cercando di capire i processi biologici che sono alla base dei percorsi delle malattie in contesti clinici. Questo ha portato a una grande quantità di dati biologici e clinici derivanti da sequenze genomiche, microarray di Dna e interazioni proteiche, fino alle immagini biomediche, i percorsi delle malattie e le cartelle cliniche elettroniche. Per sfruttare questi dati per la creazione di applicazioni cliniche, vanno superate alcune fondamentali difficoltà di analisi dei dati. Questioni pratiche, quali l´elaborazione di dati rumorosi e incompleti, l´elaborazione di attività intensive e l´integrazione di fonti di dati eterogenee sono tra le nuove sfide. Un modo per superare questi ostacoli è quello di utilizzare il data mining, che è progettato per gestire complessi problemi di analisi dei dati e potrebbe consentire osservazioni approfondite e scoperte rivoluzionarie. Il workshop metterà in evidenza i risultati della ricerca e le migliori pratiche per i ricercatori e operatori del data mining e delle scienze della vita. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www1.I2r.a-star.edu.sg/~xlli/biodm.html    
   
   
IL MINISTRO BALDUZZI AL CANTIERE DEL CENTRO DI PROTONTERAPIA ONCOLOGICA  
 
Trento, 29 maggio 2012 - "Il ministro Balduzzi conosce bene la nostra realtà sanitaria, ma ugualmente la sua presenza a Trento ci permette, oggi, da una parte di illustrargli il progetto del Nuovo Ospedale del Trentino e dall´altra di aprirgli le porte del cantiere del Centro di Protonterapia oncologica, che sta sorgendo proprio a poca distanza dall´area dove già si è al lavoro per quella che è la più importante ed impegnativa opera pubblica per molti e molti anni a venire". Così Ugo Rossi, assessore alla salute e politiche sociali della Provincia autonoma di Trento nell´accogliere il ministro alla salute, Renato Balduzzi, in visita al cantiere a sud di Trento. Accanto all´assessore il dirigente generale dell´Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari, Luciano Flor; la dirigente generale del Dipartimento Lavoro e Welfare, Livia Ferrario e il direttore dell´ Agenzia Provinciale Protonterapia, Renzo Leonardi. Era presente anche l´onorevole Laura Froner. E´ toccato a Flor illustrare quali siano i servizi oggi offerti dal sistema della sanità in Trentino: lo ha fatto con una serie di dati . Quindi il professor Leonardi - prima della visita al cantiere, dove con una strumentazione all´avanguardia sta sorgendo un Centro di respiro internazionale - ha illustrato le caratteristiche del progetto. "Si tratta di un Centro - ha aggiunto l´assessore Rossi - che per le sue potenzialità si rivolge ad un bacino d´utenza che va ovviamente ben al di là del Trentino. La visita del ministro Balduzzi ci offre l´occasione per meglio definire la necessaria collaborazione, che sarà non solo a livello nazionale, ma anche di ambito transfrontaliero, ad esempio con l´Università di Innsbruck". E il ministro, ringraziando per l´opportunità offertagli di un contatto ravvicinato con un progetto di assoluto livello (saranno 38, a fine anno, in tutto il mondo i Centri simili a quello di Trento) ha condiviso con Rossi la necessità di inserire a pieno titolo nell´offerta sanitaria nazionale il centro di protonterapia di Trento, assicurando il necessario supporto.  
   
   
L’IRCCS CROB SI CONFERMA CENTRO D’ECCELLENZA LOTTA TUMORI INAUGURATO IL LABORATORIO DI CITOGENETICA MOLECOLARE ALL’ISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO DI RIONERO: NUOVE TECNOLOGIE A SOSTEGNO DELLA LOTTA DEI TUMORI DEL SANGUE  
 
Potenza, 29 maggio 2012 - La lotta ai tumori all’Irccs Crob di Rionero si dota di un nuovo alleato: un laboratorio di ultima generazione che accrescerà lo sviluppo della ricerca nel contrasto alle leucemie. È stato inaugurato il 26 maggio il nuovo laboratorio per l’analisi cromosomica delle neoplasie ematologiche. Si tratta di una nuova acquisizione per i laboratori di ricerca clinica e diagnostica avanzata dell’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico Crob di Rionero. Le nuove tecnologie consentiranno ai ricercatori che vi saranno dedicati, uno dei quali da oltre un anno sta acquisendo la necessaria expertise in uno dei Centri Europei più accreditati nel settore, di indagare il corredo cromosomico (e quindi il Dna) delle cellule neoplastiche con moderne metodologie informatizzate, in particolare con una analisi di “ibridazione in situ fluorescente”. In un incontro al quale hanno preso parte, tra gli altri, l’assessore regionale alla Salute Attilio Martorano, il direttore generale dell’Istituto Pasquale Amendola, il direttore scientifico Pellegrino Musto, i responsabili dell’associazione Gian Franco Lupo, Rosa Fiore e Michele Lupo, è stato spiegato che l’Irccs di Rionero con questa iniziativa rafforzerà la sua presenza nel sistema sanitario come centro di eccellenza nella ricerca e nella cure oncologiche. “Grazie al nuovo laboratorio di citogenetica molecolare – hanno spiegato i ricercatori – saranno svelate le anomalie citogenetiche numeriche, la presenza di cariotipi ‘complessi’ e quella di traslocazioni cromosomiche, con relativa identificazione di nuovi geni ‘di fusione’ responsabili della crescita neoplastica. Queste alterazioni cromosomiche – è stato detto - rivestono grande importanza in numerosi tumori del sangue, in particolare in molte forme leucemiche. I dati ottenuti in laboratorio saranno inoltre particolarmente utili allorché integrati nei numerosi progetti di ricerca traslazionale che l’Irccs-crob sta conducendo e che sono finalizzati proprio all’identificazione di nuovi fattori prognostici e di predittività della risposta ai nuovi trattamenti anti-neoplastici, che attualmente rappresentano uno dei filoni più rilevanti e produttivi dell’attività scientifica dell’Istituto”. “La direzione dell’Istituto e il dipartimento onco-ematologico – è stato ricordato durante l’inaugurazione - sono particolarmente grati all’associazione ‘Un sorriso alla Vita di Pomarico’, alla sua presidente e ai coniugi Lupo per il sostegno alla ricerca che ancora una volta hanno voluto concretamente testimoniare e rinnovare a favore dell’Irccs-crob.”  
   
   
ILARIA CAPUA VINCITRICE PREMIO GENTILE DA FABRIANO PER “SCIENZA, RICERCA E INNOVAZIONE”.  
 
Venezia, 29 maggio 2012 Il presidente del Veneto Luca Zaia ha fatto pervenire le sue congratulazioni alla dott.Ssa Ilaria Capua, responsabile del Dipartimento di Scienze Biomediche Comparate dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie di Padova, per aver conseguito il Premio Gentile da Fabriano 2012 nella sezione “Scienza, ricerca e innovazione”. “E’ un importante riconoscimento che si aggiunge ai numerosi premi che hanno contraddistinto la sua carriera. Il suo impegno professionale per una scienza “open access”, oltre ad essersi sviluppato nell’ambito scientifico, è un punto di riferimento per tutti e troverà il suo compimento nell’ambizioso progetto che abbiamo in corso”. La dott.Ssa Capua, virologa di fama mondiale, mise infatti a disposizione in Genbank (un database di accesso libero) la sequenza genetica del virus dell’influenza H5n1, in nome della trasparenza dei dati. Zaia le ha augurato ulteriori successi e di continuare la strada della ricerca “con la stessa passione e determinazione che finora ha dimostrato”.  
   
   
OSPEDALE DI PADOVA. ZAIA: I LAVORI NEL 2013  
 
Selvazzano Dentro (Padova), 29 maggio 2012 - “Il cantiere per il nuovo ospedale di Padova deve partire nel 2013, che mi auguro possa essere in Veneto l’anno dei cantieri. Spero che dal punto di vista amministrativo e burocratico la vicenda si concluda entro il 2012”. Lo ha detto stamani il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, a margine dell’inaugurazione della nuova bretella stradale che collega direttamente Padova e la Strada dei Colli, bypassando Selvazzano Dentro. “Quando parliamo del nuovo ospedale di Padova – ha concluso il Presidente – parliamo di un policlinico universitario da 600 milioni di euro, e ci voglio vedere la possibilità in futuro di realizzare anche il campus.”  
   
   
PEDIATRIA, INTESA CAMPANIA E LIGURIA PER COLLABORAZIONE SANTOBONO E GASLINI. CALDORO: "ANCORA UNA VOLTA SANITÀ DI QUALITÀ"  
 
 Napoli, 29 maggio 2012 - Il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, l´assessore alla Salute della Regione Liguria Claudio Montaldo, il direttore generale del Santobono-pausilipon Anna Maria Minicucci e il presidente dell´Istituto Gaslini di Genova Vincenzo Lorenzelli hanno firmato il 25 maggio a palazzo Santa Lucia un protocollo d´intesa per rafforzare la cooperazione tra le due strutture pediatriche. Alla firma era presente il consigliere del presidente Caldoro per la Sanità Raffaele Calabrò. L´accordo, di durata triennale, prevede una collaborazione operativa nei seguenti campi: Ematologia, anche oncologica, Neuro-oncologia, Trapianto cellule staminali emopoietiche, Terapia del Dolore e Cure palliative, Assistenza psico-oncologica e infermieristica. Successivamente, saranno interessati anche i settori dell´otorinolaringoiatria, per la cura della sordità infantile, malattie infettive, malattie reumatiche e rare, pediatria d´urgenza, assistenza psicologica ai pazienti e famiglie. Verranno altresì sviluppati progetti di formazione e ricerca scientifica in ambito pediatrico, e sperimentati modelli organizzativi e gestionali innovativi. "Ancora una volta - ha detto il presidente Caldoro - siamo in grado di parlare di sanità di qualità. Oggi sanciamo una forte collaborazione tra i due ospedali e le due Regioni, che ci consentirà di raggiungere ulteriori e significativi traguardi nell´ambito dell´assistenza sanitaria", ha concluso il presidente. "Questa - ha aggiunto l´assessore Montaldo - è una bella occasione di sistema sanitario unico per tutto il Paese. Lo scopo dell´intesa è far muovere i medici anziché i piccoli pazienti, per assicurare ad essi piena continuità assistenziale. E´ l´esempio - ha sottolineato il consigliere Calabrò - di come si possa fare buona sanità creando rete. Siamo di fronte a due grandi realtà, che si aiutano reciprocamente scambiandosi le eccellenze esistenti." "La collaborazione tra i professionisti dei due ospedali - ha ribadito il direttore Minicucci - è la migliore risposta per i piccoli pazienti, soprattutto quelli oncologici." "Nasce - ha concluso il presidente Lorenzelli - una solidarietà tra due grandi ospedali di due grandi città marinare per mettere le eccellenze pediatriche al servizio dei bambini."  
   
   
"ETICA E PROFESSIONI SANITARIE", IL CONFRONTO CON IL MINISTRO BALDUZZI  
 
Trento, 29 maggio 2012 - È stato dedicato all´intreccio tra etica, diritto e sanità l´intervento del ministro della Salute, Renato Balduzzi, ieri pomeriggio al seminario su "Etica e professioni sanitarie nel contesto europeo", organizzato alla Facoltà di Economia dal Dipartimento di Filosofia, Storia e Beni culturali dell´Università di Trento, in collaborazione con la Fondazione Bruno Kessler e l´Azienda provinciale per i Servizi sanitari della Provincia di Trento. Alla parte conclusiva dei lavori era presente anche l´assessore provinciale alla salute e politiche sociali, Ugo Rossi. "E´ stata l´occasione - sottolinea Rossi - di rappresentare al ministro quanto già il Trentino fa per razionalizzare e ridurre le spese in un settore delicato quale è quello della sanità. In particolare abbiamo spiegato al ministro come il nostro trend di crescita si sia dimezzato negli ultimi tre anni, e questo naturalmente senza sguarnire la qualità del servizio che come il ministro ben sa, è di prim´ordine. In questo senso, e senza voler fare i primi della classe, si è parlato di spending review, di come una serie di razionalizzazioni, di cui va dato atto all´Azienda Sanitaria, abbiano permesso risultati importanti. Uno per tutti: in Trentino la spesa cresceva del 6 - 7% all´anno su un bilancio di 1 miliardo e 100 milioni. Oggi siamo al 2,5% con un risparmio annuo di circa 30 milioni di euro e questo senza detrimento per la qualità del servizio". Il ministro Balduzzi ha approfondito le problematiche etiche legate alle professioni sanitarie: "Le professioni sanitarie - ha sottolineato - sono quelle più delicate e quelle più esposte al cambiamento tecnologico e alle conseguenze di carattere antropologico legate ai mutamenti tecnologici". In una società frammentata, multiculturale e dominata dai rapidi cambiamenti tecnologici, Balduzzi ha auspicato che le professioni sanitarie non si curvino su se stesse, ma investano nell´andare al di là della competenza tecnica per trasformarsi a partire dalla loro struttura interna degli ordini professionali e dei codici deontologici. In questo momento di contrazione delle risorse pubbliche, il ministro ha poi ammesso che alcune scelte si fanno ancora più difficili. Ad esempio: valutare costi-benefici di un farmaco innovativo, ma molto costoso, per i malati terminali oppure investire in trattamenti a favore degli anziani ormai a fine vita. Balduzzi ha precisato che non esiste un´unica risposta, ma bisogna trovare una procedura che tenga conto dei vari interessi in campo. In Italia tanti sono ancora i temi aperti, dalla frammentazione e numerosità dei comitati etici alla responsabilizzazione dei pazienti, dallo status giuridico dei codici deontologici alla questione dell´obiezione di coscienza. Nel corso della giornata sono stati anche presentati e discussi i risultati di una ricerca qualitativa svolta presso l´Azienda sanitaria. Due ricercatrici del Dipartimento di Filosofia hanno realizzato quaranta interviste a medici e infermieri dell´Apss. L´obiettivo era quello di raccogliere dai clinici - in base alla loro esperienza quotidiana - le questioni morali più rilevanti che loro incontrano e vivono nella pratica clinica, insieme alle strategie messe in atto per affrontarle. La giornata ha offerto un confronto con alcune rilevanti esperienze europee, rappresentate da studiosi di bioetica e diritto di fama internazionale membri del Comitato Internazionale di Bioetica dell´Unesco, dai caratteri specifici dell´etica mediterranea a quelli tipici dei Paesi di area tedesca e inglese per poi approdare a una prospettiva globale.  
   
   
INTESA REGIONE PIEMONTE -SINDACATI SUL PIANO SANITARIO  
 
Torino, 29 maggio 2012 - Un protocollo d’intesa sottoscritto il 25 maggio presso l’assessorato regionale alla Sanità prevede che le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto di lavoro nazionale vengano coinvolte nelle varie fasi di applicazione del nuovo piano socio-sanitario piemontese. Un cambio di marcia nelle relazioni sindacali che i vertici della Regione hanno accolto con molta soddisfazione. Il presidente Roberto Cota ha messo l’accento sul fatto che “la necessità oggettiva di procedere con la riforma deve essere accompagnata dall’impegno di tutti, e soprattutto di coloro che sono in prima linea in ambito sanitario”. L’assessore Paolo Monferino ha sottolineato “lo spirito collaborativo che ha dato la possibilità di aprire formalmente un dialogo tra le organizzazioni sindacali della funzione pubblica e l’assessorato. Un dialogo importante, perché sarà utile per predisporre le condizioni per una collaborazione che consentirà l’applicazione concreta del piano socio-sanitario. La riforma - ha aggiunto - è foriera di grandi cambiamenti per le nostre aziende, per il modo di lavorare, per nuovi processi che si aprono con la nascita delle federazioni. L’accordo è animato da uno spirito di collaborazione fondamentale per aiutare il sistema piemontese a mantenere alta la qualità dei servizi, pur con la necessità di rendere efficiente e razionalizzare quello attualmente esistente, condizione indispensabile per mantenere nel tempo la sostenibilità del sistema sanitario stesso”.  
   
   
SANITA´ IN SICILIA: TALASSEMIA, ISTITUITA LA CONSULTA PERMANENTE  
 
Palermo, 29 maggio 2012 - L´assessorato regionale della Salute ha istituito con apposito decreto la Consulta Tecnica Permanente della rete regionale della talassemia che, come espressamente previsto dal decreto del gennaio scorso, avra´ il compito di definire gli obiettivi triennali della rete regionale per la talassemia in tema di formazione, ricerca e diffusione di linee guida e protocolli. La Consulta e´ composta da tre esperti regionali e da un rappresentante della Lega per la lotta contro le emopatie e i tumori dell´infanzia. "Un organismo importante - ha commentato l´assessore regionale per la Salute, Massimo Russo - che ci aiutera´ a fare ulteriori passi avanti sulla strada gia´ tracciata di una migliore assistenza dei pazienti talassemici. Purtroppo tutto cio´ avviene mentre registriamo una protesta della Lega di cui non comprendiamo le ragioni e che appare quanto meno inopportuna, considerata la mole di provvedimenti gia´ adottati da questo assessorato. Appena quattro mesi fa abbiamo emanato un decreto che identifica i centri di assistenza presso i quali saranno operative le equipe multi disciplinari per la presa in carico dei talassemici che sviluppano le complicanze d´organo; e´ stata assicurata la terapia di fondo in 14 centri regionali per garantire ai pazienti un piu´ agevole accesso alle prestazioni sanitarie; e´ stata prevista l´istituzione di unita´ di supporto che si prenderanno carico del monitoraggio periodico di questi pazienti che frequentemente sviluppano danni cardiaci o epatici; e´ stata istituita una apposita Banca delle emazie rare per il trattamento dei pazienti difficilmente trasfondibili; e´ stato istituito un apposito centro regionale che nelle coppie a rischio avra´ la possibilita´ di effettuare una diagnosi prenatale alla settima settimana di gravidanza". "Siamo stati e saremo sempre pronti, nell´ambito di un dialogo costruttivo, a recepire le istanze delle varie associazioni - conclude Russo - ma alla luce di tutti i provvedimenti adottati finora, che per la loro completa attuazione richiedono tempo e pazienza, questa protesta della Lega appare inopportuna se non strumentale". Sul tema dell´assistenza ai talassemici e´ intervenuto anche Attilio Mele, responsabile del servizio trasfusionale dell´assessorato della Salute. "Proprio in questi giorni, come sa bene la Lega, i direttori generali delle aziende sanitarie hanno trasmesso le schede di valutazione confermando la piena volonta´ di mettere concretamente in pratica una politica sanitaria che punta a migliori modalita´ assistenziali nei confronti dei talassemici. Oltretutto i contenuti dell´ultimo decreto troveranno necessaria attuazione nei piani attuativi aziendali che costituiscono un obiettivo dei direttori generali. La Lega, insomma, ha preferito adottare una decisione unilaterale rifiutando il dialogo".  
   
   
FVG: TONDO A CONVEGNO MALATTIE EMORRAGICHE E TROMBOTICHE A UD  
 
Udine, 29 maggio 2012 - "Raccolgo l´invito a promuovere l´adozione di protocolli diagnostico assistenziali condivisi a livello regionale sulla base delle indicazioni che ci giungono dai tanti qualificati convegni di settore che sempre più spesso il Friuli Venezia Giulia ospita. In particolare, sono consapevole dell´incidenza che le malattie emorragiche e trombotiche hanno sulla popolazione e sulla spesa sanitaria e ritengo dunque importante intervenire già nelle prossime riunioni della Conferenza Stato-regioni". Così il presidente della Regione Renzo Tondo, nella sua veste di assessore alla Salute, ha accolto le indicazioni formulate il 25 maggio dalla segreteria scientifica del convegno dedicato alle "Giornate friulane sulle malattie emorragiche e trombotiche" che si è tenuto in Castello a Udine. Sebbene il Friuli Venezia Giulia sia stato dai più elogiato come esempio di buon livello nel panorama nazionale, è anche vero che Regioni come il Piemonte (e, da poco, la Lombardia) sono maggiormente all´avanguardia, almeno per quello che riguarda la cura alle malattie emorragiche e trombotiche. "Ciò di cui abbiamo assolutamente bisogno qui in regione - ha ricordato Giovanni Barillari (Azienda Ospedaliero-universitaria di Udine), componente della segreteria scientifica del convegno - è anzitutto di rendere visibile la cartella sanitaria informatizzata dei pazienti su tutta la rete, di trasmettere le conoscenze degli operatori di settore condividendo i protocolli terapeutici tra ospedali. La parola d´ordine - spiega Barillari - è raggiungere l´integrazione funzionale attraverso dipartimenti che prendano in carico almeno tutta l´Area Vasta. Per farlo non serve nessuna tecnologia particolare, occorre solo mettersi d´accordo". Tutti spunti di lavoro, quelli del convegno presieduto dal dott. Vincenzo De Angelis del Dipartimento di Area vasta di medicina trasfusionale dell´Azienda Ospedaliero-universitaria Santa Maria della Misericordia di Udine, che Tondo ha raccolto e assicurato di elaborare. Nel ricordare i capisaldi che guidano la riforma sanitaria regionale, anche in risposta all´intervento del presidente dell´Ordine dei medici della provincia di Udine Maurizio Rocco, Tondo ha ribadito che "pur in un bilancio che dopo decenni caratterizzati da un trend crescente di risorse ha subìto da due anni a questa parte una battuta di arresto, con un calo di circa 300 milioni di euro all´anno, l´amministrazione regionale è riuscita a mettere in sicurezza il settore salute, evitando tagli e anzi garantendo il 4 per cento in più di risorse. Sono consapevole - ha detto Tondo- che non è tutto ciò di cui ha bisogno il sistema ma in un momento di crisi così forte è già un passo importante". Tondo senza giri di parole ha ribadito "l´assoluta necessità di portare avanti la riforma". "Ci confronteremo, litigheremo anche, ma non possiamo tornare indietro se vogliamo il bene dei cittadini e la tenuta del sistema sanitario. Oggi, anche in virtù della scelta di uscire dal Sistema Sanitario Nazionale, ci troviamo in una situazione migliore di altre Regioni, ma io intendo andare avanti sulla strada virtuosa della razionalizzazione affinché il Friuli Venezia Giulia, una volta usciti dalla crisi, si trovi ancora un passo avanti agli altri", ha concluso il presidente della Regione.  
   
   
UNA SETTIMANA DI FORMAZIONE PER I MEDICI DEL GHANA E DELL´ETIOPIA  
 
Trento, 29 maggio 2012 - Dopo aver partecipato al convegno di Arco dedicato ad esplorare le frontiere della chirurgia endoscopica della base cranica, i quattro dottori del Ghana e il referente dell´Etiopia hanno iniziato ieri il primo di tre giorni di formazione, presso l´Unità Operativa di Ortopedia e traumatologia dell´Ospedale di Rovereto. La delegazione di medici del Ghana e dell´Etiopia è stata accolta dal direttore dell´ospedale Giuliano Mariotti e dal responsabile del Dipartimento di ortopedia Paolo Dorigotti. Con loro anche l´assessore alla solidarietà internazionale e alla convivenza, Lia Giovanazzi Beltrami, il referente del progetto, il neurochirurgo Michele Conti, nonché la dirigente del Servizio organizzazione e qualità delle attività sanitarie, Annamaria Trenti, in rappresentanza dell´assessore alla salute e politiche sociali Ugo Rossi. Il percorso che unisce il Trentino e l´Africa nel settore della formazione sanitaria, così come l´impegno volontario dei medici trentini in diversi paesi del mondo, è di lunga data, ma grazie a un protocollo di intesa fra la Provincia autonoma di Trento l´Azienda provinciale per i Servizi sanitari, siglato lo scorso anno, si ufficializzato questo progetto e si sono avviate collaborazioni più strette anche a livello istituzionale. Si inserisce in questa cornice la visita in Trentino della delegazione di quattro medici del Ghana, i dottori Ebenezer Appiah Denkyra, Thomas K. Dakurah, Stephen Tabiri e Paa Ekow Hoyte-williams, e di un medico dell´Etiopia Elias Muhemmed. I dottori hanno partecipato al seminario di due giorni promosso dall´ospedale di Rovereto presso il Casinò di Arco venerdì e sabato scorsi - fra i relatori vi era il professor Daniel Prevedello dell´Ohio, luminare della tecnica chirurgica mini invasiva - mentre da oggi fino a mercoledì seguiranno un corso di formazione di neurochirugia, presso il Dipartimento di ortopedia dell´ospedale di Rovereto. Fitta la loro agenda che prevede per oggi la visita ai reparti e l’incontro con l’amministrazione dell’Aazienda, mentre domani e mercoledì seguiranno il dottor Michele Conti in sala operatoria, per assistere a due interventi di neurochirurgia cranica e lombare. "Etiopia e Ghana, sono due dei quattro paesi africani, accanto a Kenya e Zimbabwe, nei quali stiamo portando avanti un progetto di formazione per consentire ai medici africani di intervenire su una patologia molto diffusa fra i bambini, l´idrocefalo, e su altre malattie come la spina bifida - ha commentato l´assessore Lia Beltrami nell´accogliere i cinque dottori -. Oggi c´è l´opportunità di fare un salto in avanti, di partecipare alla vita dell´ospedale, di osservare non solo gli interventi ma anche di respirare l´approccio al paziente. Stiamo facendo passi da gigante sul fronte della formazione medica e dell´integrazione sanitaria". L´assessore Beltrami ha quindi ribadito l’importanza della collaborazione tra il suo assessorato e quello alla salute e alle politiche sociali di Ugo Rossi, che ha permesso la realizzazione di quattro corsi di formazione specialistica in Africa. Ha anche ricordato l´impegno del dottor Conti nel coordinare i progetti in questi quattro paesi, e l´obiettivo di formare i medici africani affinché possano operare in autonomia, segnalando infine alcuni percorsi specifici avviati con l´ospedale di Wolisso, in Etiopia, e con l´ospedale di Tamale, in Ghana. "L´esperienza fra varie professionalità è fondamentale - ha commentato il direttore Giuliano Mariotti - per questo siamo molto contenti della vostra presenza in Trentino e speriamo possa crescere la collaborazione fra le nostre comunità". "Gli scambi culturali - ha aggiunto il dottor Paolo Dorigotti - fanno parte della filosofia di questo reparto e se in futuro si penserà di ampliare questo progetto anche all´ortopedia, qui ci sono giovani dottori brillanti e capaci".  
   
   
RESIDENZE PER ANZIANI. GIUNTA PUGLIESE RIAPPROVA LE TARIFFE DI RIFERIMENTO  
 
Bari, 29 maggio 2012 - Riapprovate dalla Giunta Regionale le tariffe di riferimento regionale per le strutture residenziali per anziani. Il nuovo passaggio in Giunta si era reso necessari quando circa due mesi il Consiglio di Stato aveva annullato il precedente provvedimento per un vizio di forma connesso alla possibilità di applicare l´abbattimento tariffario per le Residenze Sociosanitarie Assistenziali connesso alle economie di scala conseguibili nelle strutture di medio grandi dimensioni. Sotto i riflettori in particolare la tariffa per le Rssa (art. 66) di 92,90 euro al giorno per utente che è abbattuta di 9,29 euro nelle strutture che hanno almeno 45 posti letto, e di 13,89 euro nelle strutture che hanno almeno 75 posti letto. Di questa tariffa il 50% è corrisposto dalla Asl per gli accessi nelle strutture convenzionate, e la rimanente quota è a carico delle famiglie o dei Comuni, per gli incapienti. Le tariffe riapprovate sono quelle già approvate nel febbraio 2010 e tengono conto della valorizzazione di tutti i costi di gestione delle strutture, tra i quali la parte del leone la fanno ovviamente i costi del personale (circa il 65% del costo totale). E´ importante evidenziare che le nuove tariffe, tornate in vigore per effetto della delibera approvata oggi, sono applicabili solo per strutture in possesso di autorizzazione definitive e con massimo n. 2 posti letto per stanza. La riapprovazione delle tariffe è un passaggio molto atteso dal sistema di offerta di prestazioni residenziali sociosanitarie per anziani, dal momento che l´intervento della sentenza del Consiglio di Stato di fatto aveva bloccato i pagamenti dell´Assessorato alle Politiche per la Salute nei confronti delle Asl che trimestralmente presentano i rendiconti delle prestazioni erogate dalle rispettive Rssa convenzionate: tutti i gestori di Rssa pugliesi convenzionati con le Asl registrano arretrati nei pagamenti anche di sei mesi e questo li metteva non poco in sofferenza. Rif. Normativo Denominazione struttura Tariffa regionale per persona al giorno: Art. 62 Comunità alloggio p.L. 12 € 64,72; Art. 63 Gruppo appartamento p.L. 6 € 44,09; Art. 64 Casa alloggio p.L. 20 € 31,26; Art. 65 Casa di riposo p.L. 30 € 37,89; Art. 66 Residenza Sociosanitaria Assistenziale p.L. 30 € 92,90 (*); Art. 67 Residenza Sociale Assistenziale p.L. 30 € 62,51 (*).  
   
   
MARCHE, PIANI DI AREA VASTA: LA RIORGANIZZAZIONE STRUTTURALE DELLA RETE OSPEDALIERA DEI POSTI LETTI PER L’INCREMENTO DELL’APPROPRIATEZZA DI SISTEMA.  
 
Ancona, 29 maggio 2012 - Il Governo regionale ha approvato le direttive generali dei piani di area vasta sanitari per la riorganizzazione strutturale della rete dei posti letto ospedalieri delle Marche. “Prosegue l’azione innovatrice del Governo regionale - afferma il Presidente Gian Mario Spacca - per salvaguardare e promuovere qualità, equità, sostenibilità e appropriatezza dei servizi sanitari ai cittadini anche in uno scenario drammatico di finanza pubblica nazionale, che vedrà tagli ai trasferimenti alle Marche per il diritto alla salute nel prossimo biennio di oltre -200 milioni di euro. Le Marche finora hanno compiuto un percorso virtuoso unico in Italia, che attraverso scelte coraggiose e innovative ha saputo coniugare qualificazione dei servizi ed equilibrio di bilancio. Ora non basta più. La crisi internazionale impone al Governo nazionale di definire, attraverso il Patto per la salute, nuovi e pesantissimi sacrifici anche in campo sanitario. Con questa manovra di riforma strutturale, dunque, vogliamo farci trovare preparati, per mantenere la nostra piena autonomia decisionale in un settore vitale della comunità, quello del diritto alla salute dei cittadini, al fine di evitare nelle Marche i meccanismi di commissariamento/accompagnamento che ormai riguardano la quasi totalità delle Regioni italiane. Inoltre, l’incremento dell’appropriatezza che la riforma garantisce si accompagna anche all’aumento dell’offerta di servizi per la riabilitazione la lungodegenza: le Marche compiono un ulteriore salto di qualità per offrire sollievo alle famiglie con la tutela della popolazione anziana più fragile e la promozione della longevità”. Strategia generale e modalità operative La strategia generale della riforma si basa sull’incremento dell’appropriatezza nel ricorso ai ricoveri ospedalieri, attraverso la riduzione dei posti letto per acuti e la riconversione in posti letto per la riabilitazione e lungodegenza post-acuzie in coerenza con gli standards/obiettivi definiti dal Patto per la salute nazionale. Le direttive approvate dal Governo regionale definiscono gli obiettivi generali, di cornice, di ogni singola area vasta delle Marche, in termini di numero di posti da raggiungere attraverso la riorganizzazione della rete ospedaliera. Spetta ora alle singole Direzioni generali sanitarie definire i piani di area vasta operativi relativi ai singoli presidi ospedalieri e alle singole specialità; compete al Direttore del Dipartimento promuovere l’esercizio integrato delle funzioni degli enti del servizio sanitario regionale. Le direttive riguardano i seguenti ambiti: la rete ospedaliera e dell’emergenza-urgenza; la rete territoriale e socio-sanitaria; la rete della prevenzione; le funzioni amministrative. I numeri della riforma A livello regionale, la riorganizzazione prevede nelle Marche una riduzione complessiva di -159 posti letto. Si raggiungono così gli obiettivi di una dotazione per 1000 abitanti di 0,87 posti letto di lungodegenza e riabilitazione (da 0,6) e di 3,03 posti letto per acuti (da 3,4). Riduzione posti letto per acuti -588 Incremento posti letto per lungodegenza e riabilitazione +429 --- Saldo posti letto totali -159 A livello di singola area vasta geograficamente intesa, le direttive approvate dal Governo regionale prevedono gli obiettivi generali di cornice dei Piani di area vasta, che ricomprendono anche le Aziende Ospedaliere e l’Inrca. La riduzione più marcata è registrata dall’area vasta della provincia di Ancona in quanto aveva la quota di più elevata di posti letto per acuti. Sulla base di queste direttive ora compete alle singole Direzioni generali sanitarie approvare i piani di area vasta operativi distinti per ogni singolo ospedale e specialità. - Av1 Av2 Av3 Av4 Av5 Riduzione posti letto per acuti -60 -215 -187 -25 -101 Incremento posti letto per Lungodegenza e riabilitazione +54 +98 +136 +82 +59 Saldo posti letto totali -6 -117 -51 +57 -42 .  
   
   
SANITA´ IN ABRUZZO: CHIODI, TAR CONFERMA LEGITTIMITA´ NOSTRA AZIONE  
 
L´aquila, 29 maggio 2012 - "La sentenza del Tar dell´Aquila sul budget delle prestazioni riferito ad alcune strutture sanitarie private impegnate nella Riabilitazione conferma che la Regione Abruzzo si sta muovendo bene e soprattutto in linea con gli obiettivi di bilancio". Lo ha detto il 25 maggio il presidente della Regione, Gianni Chiodi, commentando la sentenza del Tribunale amministrativo che ha rigettato il ricorso presentato da strutture sanitarie private (Anesi, Sanex e Fondazione Papa Paolo Vi) contro la determinazione della Giunta regionale sul tetto di spesa per le prestazioni sanitarie riabilitative. "Il meccanismo che abbiamo adottato per determinare il budget delle prestazione è da ritenersi corretto ? ha spiegato il presidente della Regione - frutto di un calcolo che, come ha confermato il Tar, fa riferimento alle prestazioni storiche e non anche alle prestazioni riabilitative fuori contratto operate nei precedenti esercizi. La Regione nel determinare il budget ha tenuto conto di questa circostanza, assolutamente in linea con quanto prevede il Programma operativo di rientro dal debito. Mi sembra ? ha concluso il presidente della Regione ? che la sentenza confermi la giustezza amministrativa e contabile della nostra azione di risanamento". Il Tar ha inoltre riconosciuto la legittimità della struttura riabilitativa Maristella (ex Gruppo Angelini), a partecipare all´assegnazione delle risorse del budget, così come aveva stabilito la Giunta regionale.  
   
   
CAMBI AL VERTICE DELLA SANITÀ EMILIANO-ROMAGNOLA. CON DELIBERA, LA GIUNTA DESIGNA MARIELLA MARTINI ALLA DIREZIONE DELL´AUSL DI MODENA. TIZIANO CARRADORI INDICATO COME IL NUOVO DG SANITÀ E POLITICHE SOCIALI DELLA REGIONE. ANDREA DES DORIDES ANDRÀ ALLA GUIDA DELL´AUSL DI RAVENNA  
 
 Bologna, 29 maggio 2012 - Cambi al vertice della sanità emiliano-romagnola. La Giunta regionale, con una delibera approvata oggi, ha designato Mariella Martini, direttrice generale sanità e politiche sociali della Regione, alla guida dell’Azienda Usl di Modena (prende il posto del dimissionario Giuseppe Caroli). Il decreto di nomina sarà firmato dal presidente Errani, dopo il parere formale della Conferenza territoriale sociale e sanitaria modenese. Nella stessa seduta, la Giunta regionale ha proposto Tiziano Carradori, direttore generale dell’Azienda Usl di Ravenna, quale nuovo direttore generale sanità e politiche sociali della Regione e Andrea Des Dorides, manager pubblico con grande esperienza in sanità, nuovo direttore generale dell’Azienda Usl di Ravenna. La Conferenza territoriale sociale e sanitaria di Ravenna ha accolto positivamente la proposta. Le designazioni di Carradori e di Des Dorides saranno formalizzate nei prossimi giorni. “Con queste proposte rafforziamo l’insieme del Servizio sanitario”, ha commentato l’assessore alle politiche per la salute della Regione Carlo Lusenti. “Mariella Martini – ha detto - ha una grande esperienza di direzione maturata nell’Azienda Usl di Reggio Emilia per 10 anni, nel coordinamento dell’Area vasta Emilia nord e in Regione, dove ha innovato con passione e competenza le modalità di programmazione e di verifica dei servizi, con l’interesse dei cittadini e della tutela della loro salute al centro dell’attenzione. Desidero ringraziarla per quello che ha fatto anche qui in Regione; sono certo che saprà dare nuovo impulso alla sanità modenese e in Area vasta, anche in questo difficile momento che sta attraversando la popolazione dopo il terremoto del 20 maggio. Ringrazio Giuseppe Caroli per il suo lavoro”. “In Regione – ha continuato Lusenti – arriverà Tiziano Carradori, dirigente competente, esperto ed attento, come è dimostrato dalla positiva esperienza di direzione delle Aziende Usl di Rimini e di Ravenna, e di coordinamento dell’Area vasta Romagna. Per Carradori è un ‘ritorno’: era già stato in Regione al momento della prima svolta innovativa per la sanità regionale: la predisposizione e l’applicazione del 3° Piano sanitario regionale." Siamo certi - hanno continuato Lusenti e l´assessore alle politiche sociali Teresa Marzocchi - che Carradori saprà guidare l’Assessorato politiche per la salute e l’Assessorato politiche sociali con la stessa competenza e che saprà continuare il percorso verso la piena integrazione socio-sanitaria e coordinare il rilancio e l’innovazione del nostro welfare universalistico, anche in questa difficile congiuntura”. “Andrea Des Dorides – ha detto l’assessore – è un ‘acquisto’ di grande valore per la nostra sanità. E’ un manager che si è formato nel privato e che da quindici anni lavora nella sanità pubblica dove è stato anche direttore generale di Aziende Ospedaliere importanti in Toscana e in Basilicata. Sono sicuro che De Dorides saprà ben raccogliere il testimone di Carradori e che saprà sviluppare ulteriormente i servizi in collaborazione con le altre Aziende sanitarie dell’Area vasta Romagna”.  
   
   
AL CONGRESSO ERA-EDTA 2012 DI PARIGI, PRESENTATE TRE NUOVE RIVOLUZIONARIE APPARECCHIATURE PER LA DEPURAZIONE EXTRACORPOREA DEL SANGUE  
 
 Mirandola, 29 Maggio 2012 - Per la prima volta nella storia della depurazione extracorporea del sangue, Bellco presenta in contemporanea tre nuove rivoluzionarie apparecchiature al Congresso Era-edta (European Renal Association/european Dialysis and Transplant Association) 2012 di Parigi. Bellco prosegue con coerenza nel percorso di forte innovazione tecnologica basata su know how e brevetti propri che da oltre quarant’anni contraddistingue la sua attività ed il suo posizionamento internazionale. Ancora una volta, Bellco stabilisce un nuovo “standard di riferimento” per il trattamento dei pazienti in dialisi e terapia intensiva. Personalizzazione e completezza delle possibilità terapeutiche sono comuni alle tre apparecchiature, che confermano l’impegno di Bellco ad offrire la terapia più appropriata a ciascun paziente. Flexya (per il paziente cronico) rende possibile il più ampio numero di trattamenti, adattandosi alle esigenze di una popolazione dialitica sempre più anziana e problematica. Per i pazienti in terapia intensiva, Amplya si contraddistingue per inedita capacità d’integrazione, intuitività e versatilità ma soprattutto per la vasta gamma di possibilità terapeutiche, rappresentando uno strumento straordinario per intervenire su gravi patologie quali sepsi, insufficienza renale, respiratoria e multi organo, nelle quali si registrano elevati tassi di mortalità. Carpe Diem (Cardio Pediatric Dialysis Emergency Machine), ideata e realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Nefrologia di Vicenza diretto dal Prof. Claudio Ronco, centro di eccellenza a livello mondiale, permette di affrontare per la prima volta al mondo l’insufficienza renale acuta neonatale, patologia fino a oggi non coperta da opzioni terapeutiche. Avvenuta a pochi giorni dagli eventi sismici che hanno colpito il territorio emiliano, la presentazione di Flexya, Amplya e Carpe Diem ha raggiunto migliaia di medici ed esperti del settore convenuti da tutto il mondo ed è stata accolta con grande partecipazione, costituendo l’evento più rilevante del Congresso. Il successo di Parigi, che corona anni di ricerca e sviluppo in collaborazione con la comunità medico-scientifica, dà a Bellco, impegnata in questi giorni nel tempestivo ripristino delle sue aree di attività danneggiate dal sisma, un forte impulso per continuare ad affermare la sua presenza sul mercato internazionale e per guardare al futuro con grande positività e determinazione. “La nostra convinzione, alla base dei tre nuovi sistemi terapeutici, è che solo con un approccio personalizzato sia possibile rispondere alle esigenze terapeutiche di ciascun paziente” commenta Stefano Rimondi, Amministratore Delegato di Bellco. “La nostra visione è sempre stata ispirata dalla collaborazione con Università e Centri Ospedalieri d’eccellenza in Italia e nel mondo. E’ con questo spirito che abbiamo inteso essere presenti a Parigi, nonostante i problemi creati dal sisma di pochi giorni fa. Lo abbiamo voluto fortemente insieme ai nostri dipendenti, collaboratori, fornitori che con il loro impegno e la loro abnegazione hanno reso possibile la conferma di questa prestigiosa presenza. Li ringraziamo tutti sentitamente per avere permesso questo successo”.  
   
   
SIGLATO ACCORDO TRA ASSESSORATI ALLA SALUTE DELLA REGIONE LIGURIA E CAMPANIA: “INTESA PER RIDURRE MIGRAZIONI DI PAZIENTI E RAFFORZARE L’ISTITUTO GASLINI SULL’ALTA COMPLESSITÀ”  
 
 Genova, 29 Maggio 2012 - Dopo la Sicilia anche la Campania stringe un accordo con la Regione Liguria sul fronte della sanità pediatrica, per potenziare l’assistenza, la ricerca e la formazione degli operatori. L’intesa tra gli assessorati alla salute delle due regioni è stata siglata il 25 maggio alla presenza dell’assessore alla salute ligure, Claudio Montaldo, del presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, del presidente dell’Istituto Gaslini di Genova, Vincenzo Lorenzelli e del direttore generale del’ospedale Santobono – Pausilipon Annamaria Minicucci di Napoli. L’obiettivo è quello di ridurre i flussi di pazienti che emigrano verso il Gaslini per problematiche di bassa complessità e trasformare l’istituto pediatrico sempre più nella pediatria genovese e rafforzarlo contemporaneamente sull’alta specializzazione nei confronti di tutta la regione e di tutto il Paese. “Lavoreremo – ha detto l’assessore Montaldo – per una sanità più equilibrata che valorizzi le qualità presenti sui territori e che riduca la mobilità delle persone e dei bambini, rendendo più forte la collaborazione tra strutture. E anche nel momento in cui sarà necessario trasferire i bambini per interventi di media e alta complessità l’ospedale Santobono garantirà la continuità assistenziale”. L’intesa tra le due regioni per lo scambio di conoscenze e per una collaborazione su determinate specialità pediatriche, avrà una durata triennale. “Gli obiettivi della collaborazione tra il Santobono e il Gaslini - si legge nel protocollo d’intesa - sono di migliorare l’offerta di cure pediatriche ad elevata specializzazione dell’ospedale Santobono, favorire la formazione di medici e personale infermieristico attraverso meccanismi di scambio incrociato tra specialisti, con la presenza di professionisti del Gaslini presso l’ospedale di Napoli e viceversa e la creazione di equipe miste, di gestire e indirizzare i flussi migratori verso il Gaslini, di definire protocolli di cura elaborati congiuntamente, di individuare opportunità per l’attivazione di progetti di ricerca congiunti”. Le due aziende avvieranno una collaborazione operativa a partire dalle discipline di ematologia e oncologia e in particolare ematologia oncologica, ematologia non-oncologica, neuro-oncologia, trapianto di cellule staminali emopoietiche, terapia del dolore e cure palliative, assistenza psicologica e assistenza infermieristica . La collaborazione proseguirà anche nei settori dell’otorinolaringoiatria, per la cura della sordità infrantile, delle malattie infettive, delle malattie reumatiche e delle malattie rare, della pediatria d’urgenza, dell’assistenza psicologica ai pazienti e alle famiglie. Saranno inoltre sviluppati progetti di formazione e ricerca scientifica in ambito pediatrico e di sperimentazione di modelli organizzativi e gestionali innovativi, valorizzando di volta in volta le eccellenze, in una logica di crescita professionale. “In questo modo – ha spiegato l’assessore Montaldo – vogliamo esaltare il ruolo di alta specializzazione dell’Istituto Gaslini, sia a livello nazionale che internazionale, attraverso una collaborazione tra l’istituto genovese e l’azienda ospedaliera Santobono, per ridurre il flusso di pazienti che emigrano per problematiche di bassa complessità. Serve infatti riequilibrare la quantità e la qualità delle prestazioni sanitarie che vengono erogate nelle diverse aree del paese”. “Lavoreremo – ha continuato Montaldo – per far muovere medici e personale in un’ottica di collaborazione e di assunzione comune di responsabilità e ridurre il movimento dei pazienti per interventi di bassa complessità”.  
   
   
SAFETY AND QUALITY DAY, CRESCE LA CULTURA DELLA SICUREZZA IN SANITÀ  
 
 Firenze , 29 maggio 2012 – Cresce nella sanità toscana la cultura della sicurezza e del risk management. In ogni azienda sanitaria si attuano progetti tesi a ridurre il rischio e accrescere la sicurezza in ogni passaggio del percorso sanitario del paziente. Se ne è parlato il 25 maggio nel corso del “Quality and Safety Day”, la seconda Giornata regionale sulla sicurezza e qualità delle cure che si è tenuta a Firenze a Villa La Quiete, in via di Boldrone. Alla giornata è intervenuto, con una lezione magistrale su “Sicurezza del paziente: progressi e sfide future”, Charles Vincent, uno dei maggiori esperti a livello internazionale di clinical risk management, professore di ricerca sulla sicurezza clinica dell’Imperial College of London e membro della commissione del Nhs (National Health Service) per il miglioramento del servizio sanitario. “Pochi giorni fa’ alla Scuola Sant’anna di Pisa sono stati presentati i dati sulla qualità e rischio clinico delle aziende sanitarie – ha detto l’assessore al diritto alla salute Daniela Scaramuccia nel saluto che ha fatto al convegno – Sono complessivamente positivi, le richieste di risarcimento rimangono sotto controllo, anzi, se le rapportiamo al numero di ricoveri, c’è stata una lieve riduzione. La cultura della sicurezza si sta diffondendo, come dimostra il progressivo incremento della pratica dell’audit. Ormai la maggioranza delle aziende sanitarie toscane è nell’aerea verde del bersaglio, quella che indica le performance migliori”. Nel corso del convegno è stato premiato con una targa l’Ispo, Istituto per lo studio e la prevenzione oncologica, per un progetto su “La riabilitazione oncologica multidisciplinare integrata (percorso bio-psicosociale): il percorso ‘corpo-mente/sogni-bisogni’ come modello di presa in carico globale del paziente”: a giudizio della Commissione regionale qualità e sicurezza, il progetto più interessante tra quelli presentati nell’ambito della sicurezza e della gestione del rischio clinico. Alla fine della mattinata sono stati proiettati due video realizzati dal Centro Gestione Rischio Clinico per la formazione del personale neoassunto: “Racconta la tua storia”, un video che vuole sviluppare la cultura della sicurezza nel personale neoassunto e favorire la pratica del reporting e dell’audit; “Sicurezza in azione”, un video che mostra alcuni errori nella pratica clinica e i comportamenti corretti per prevenirli.  
   
   
PARERE POSITIVO ALL’APPROVAZIONE IN EUROPA DELL’ASSOCIAZIONE PRECOSTITUITA LINAGLIPTIN/METFORMINA CLORIDRATO COMPRESSE PER ADULTI CON DIABETE MELLITO DI TIPO 2  
 
Ingelheim, Germania, 29 maggio, 2012 – Boehringer Ingelheim e Eli Lilly and Company hanno annunciato di aver ricevuto dalla Commissione per i Medicinali dell’ Ema parere positivo all’approvazione della terapia d’associazione in unica compressa, dell’inibitore della dipeptidilpeptidasi-4 (Dpp-4) linagliptin e metformina. Se approvato dalla Commissione Europea, linagliptin/ metformina cloridrato (Hcl) in unica compressa da assumersi due volte al giorno, offrirà una nuova opzione terapeutica per pazienti adulti affetti da diabete di tipo 2, che necessitano di migliorare il proprio controllo glicemico. Linagliptin/metformina Hcl, ha dimostrato negli studi clinici i propri benefici offrendo un’ulteriore opzione con un efficace controllo glicemico e un profilo favorevole in termini di tollerabilità. La Commissione per i Medicinali per Uso Umano (Chmp) ha raccomandato l’approvazione di linagliptin/ metformina cloridrato (Hcl) da assumersi, in aggiunta a dieta e esercizio fisico, per migliorare il controllo glicemico in adulti con diabete di tipo 2 che non riescono a ottenere un adeguato controllo glicemico con il dosaggio massimo tollerato di metformina in monoterapia, o in pazienti già in trattamento con la combinazione di linagliptin e metformina. Le riduzioni dei livelli di emoglobina glicata (Hba1co A1c), rispetto al placebo, evidenziate negli studi clinici, mostrano una riduzione media di -1,7 % quando viene somministrata l’associazione linagliptin 2,5 mg/metformina 1.000 mg due volte/die.1 L’emoglobina glicata è un indicatore di controllo glicemico che viene misurata nei due/tre mesi precedenti. Negli studi clinici, linagliptin/metformina Hcl non ha determinato alcuna variazione significativa del peso corporeo e può essere assunto singolarmente o in associazione a una sulfanilurea, farmaco comunemente prescritto nel diabete di tipo 2. “Il parere positivo del Chmp su linagliptin/ metformina cloridrato (Hcl) costituisce un altro importante traguardo regolatorio per l’alleanza mondiale fra Boehringer Ingelheim e Eli Lilly and Company in diabetologia” ha dichiarato il Professor Klaus Dugi, Corporate Senior Vice President Medicine di Boehringer Ingelheim. “In tutta Europa molte persone affette da Diabete di Tipo 2 devono assumere più farmaci per gestire in modo adeguato il diabete. Crediamo che, con la formulazione in unica compressa, linagliptin/ metformina cloridrato (Hcl) aiuterà i pazienti con Diabete di Tipo 2 a raggiungere e mantenere il controllo glicemico e migliorare, di conseguenza, il loro benessere complessivo”.  
   
   
LAZIO: DA GIUNTA REGIONALE 9 MLN PER INTERVENTI IN FAVORE DEI MALATI DI SLA  
 
Roma, 29 maggio 2012 - Nove milioni di euro per un programma di interventi in favore delle persone affette da Sla. Lo prevede la delibera approvata dalla Giunta Polverini, che dà attuazione alle risorse attribuite alla Regione Lazio dal Ministero del Welfare per la realizzazione di prestazioni, interventi e servizi assistenziali sulla sclerosi laterale amiotrofica. “Si tratta di un programma articolato di azioni – dichiara la presidente Renata Polverini – nato da un lungo lavoro di confronto tra l’Assessorato alle Politiche sociali e Famiglia e diversi soggetti del settore, come l’Asp e il referente regionale al Tavolo nazionale delle malattie rare, i maggiori centri regionali di riferimento come il Policlinico Gemelli e il San Filippo Neri, insieme alle principali associazioni nazionali e regionali. È fondamentale, infatti, non solo creare una rete di collaborazione tra professionalità sanitarie e sociali, per una maggiore integrazione, ma promuovere inoltre sinergie con il terzo settore e il mondo del volontariato, i quali in questi anni hanno sviluppato importanti competenze nel campo. Competenze che intendiamo valorizzare, perché è solo attivando questa partecipazione che possiamo migliorare in qualità, quantità e appropriatezza le risposte sugli effetti sociali della Sla”. Nel dettaglio, il programma regionale si articola in quattro diverse azioni. La prima riguarda l’assegnazione di assegni di cura per garantire assistenza per un numero di ore corrispondente alle differenti criticità fino a 24 ore su 24, mentre la seconda prevede la realizzazione di una prima ‘isola di sollievo’. Una struttura socio-sanitaria dove accogliere per brevi periodi la persona affetta da Sla o nel passaggio dall’ospedale al domicilio o nei casi in cui i familiari improvvisamente non possono provvedere all´assistenza. A queste due azioni si affiancheranno la formazione di nuovi operatori, attività di informazione rivolte ai familiari e ai medici di famiglia e un processo di monitoraggio sui servizi e i bisogni, per standardizzare gli interventi sul territorio, mettere a regime il registro regionale delle persone con Sla e ottimizzare le risorse.  
   
   
SANITA´ IN SICILIA: LETTERA APERTA DEI DIRIGENTI AI CITTADINI  
 
 Palermo, 29 maggio 2012 - Ecco il testo della lettera aperta ai cittadini diffusa il 25 maggio , nel corso della conferenza stampa che si e´ svolta all´assessorato regionale della Salute, dal direttore generale Lucia Borsellino, dal capo della segreteria particolare Carlo Maiorca e dal capo della segreteria tecnica Angelo Aliquo´. "Rompiamo, nostro malgrado, il riserbo a cui ci siamo sempre ispirati. Sentiamo il bisogno di esprimere tutto il nostro disagio per equazioni tanto facili quanto superficiali, per la mortificazione nel subire una retorica buona solo per apparire e per il cinico qualunquismo con il quale si finisce per alterare la realta´ dei fatti e dei risultati con cui ci misuriamo ogni giorno, senza guardare ne´ calendari ne´ orologi, affrontando e vincendo resistenze di ogni genere. Da quattro anni abbiamo avuto la possibilita´ di lavorare alla ristrutturazione di un sistema che faceva acqua da tutte le parti. Ci saremmo aspettati supporto, incoraggiamento, analisi lucide e critiche costruttive. Abbiamo sempre e solo visto, invece, e piu´ che mai in questi giorni, subdoli tentativi di creare isolamento, invitando a farsi da parte, a tirare le conseguenze. Non abbiamo visto questi rappresentanti della societa´ civile, a vario titolo, ne´ i media, fermarsi serenamente a riconoscere e far conoscere i fatti ne´ apprezzare i risultati, riconosciuti e validati da Ministeri, fondazioni e Centri studi universitari. A chi giova interrompere questi risultati? A chi giova non alimentare la fiducia in una Sicilia capace di farcela da sola, con le migliori forze della sua terra? A chi giova parlare sempre di mafia in Sicilia e non parlare mai dei siciliani che la mafia la combattono ogni giorno facendo semplicemente il proprio dovere? L´autonomia e´ una responsabilita´, individuale e collettiva, da costruire. Per questo, consapevoli di valori condivisi da e con i nostri padri, chiediamo e speriamo che il metodo di lavoro dell´assessore Massimo Russo possa contribuire a cambiare in meglio la cultura della gestione della cosa pubblica. Siamo certi, del resto, che dinanzi all´oggettivita´ di eventuali fatti incompatibili con questi valori anche le scelte del nostro assessore, cui fino ad ora abbiamo chiesto di restare, non potranno che essere consequenziali. Abbiamo lavorato con lui per istituire un presidio di legalita´, sostituendo la cultura del favore con quella del servizio pubblico, e sentiamo di poter far nostro l´appello del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: "Aprite le porte e le finestre per rinnovare la politica e la societa´ nel segno delle legalita´ e della trasparenza". Nel frattempo continuiamo ad onorare le nostre vittime della mafia facendo il nostro dovere, distinguendo le persone dalle istituzioni, rispettando i basilari principi di civilta´ giuridica, lavorando per la Sicilia e i siciliani. Testimoni di un cambiamento possibile, chiediamo alla societa´ civile, in tutte le sue componenti, di comprendere il lavoro svolto, di giudicare obiettivamente i risultati ottenuti e di poter continuare a lavorare, uniti, per completare e migliorare il percorso di riforme gia´ iniziato".  
   
   
UNA RICERCA SULLE MALATTIE INFIAMMATORIE CRONICHE INTESTINALI IN SARDEGNA  
 
Cagliari, 29 maggio 2012 - Pubbicato dall’Assessorato dell’Igiene e sanità una documento sulle malattie infiammatorie croniche intestinali in Sardegna clinicamente distinte nell’enterite regionale o morbo di Crohn e nella colite ulcerosa. La ricerca è stata effettuata dal reparto di gastroenterologia del Policlinico universitario di Monserrato, con la collaborazione dell’Osservatorio epidemiologico regionale che ha svolto un´analisi epidemiologica, a valenza su tutto il territorio regionale, delle malattie. Le fonti informative utilizzate per la ricerca sono rappresentate dalla banca dati delle schede di dimissione ospedaliera dal 2001 al 2010 e da quella delle esenzioni per patologia, assieme ad una rilevazione diretta presso le aziende sanitarie locali per il tramite dei distretti e degli uffici esenzione che hanno fornito prezioso supporto e messo a disposizione i dati.  
   
   
“CREATIVITÀ È SALUTE”, STAMANI ALL’ODEON PREMIATI I PROGETTI DEI RAGAZZI  
 
Firenze 29 maggio 2012 – “Creatività è salute”, ovvero come diffondere messaggi relativi alle problematiche legate al benessere dei giovani, utilizzando discipline creative come musica, cinema, teatro, arte e scrittura. E tra i 18 progetti realizzati dai ragazzi degli istituti secondari della Toscana, in collaborazione con le Asl e operatori culturali attivi nell’ambito delle varie discipline, ne sono stati scelti sei, premiati il 26 maggio nel corso di una manifestazione che si è tenuta al cinema Odeon di Firenze alla quale ha partecipato anche l’assessore Daniela Scaramuccia. “Sono contenta di concludere il mio mandato – ha detto Scaramuccia – con questo progetto su giovani, salute e donazione. Gli investimenti fatti in questi due anni sugli stili di vita delle giovani generazioni mostrano i primi frutti. Ringrazio le famiglie, gli insegnanti, gli educatori, perchè senza il loro lavoro quotidiano non è possibile proteggere la salute dei nostri ragazzi.” Nel corso dell’anno scolastico 20011/2012 sono stati realizzati su tutto il territorio regionale 18 progetti, che hanno visto il coinvolgimento di 65 scuole e 30 tra associazioni e enti culturali. La commissione esaminatrice, composta da membri della Regione, dell’Ufficio Scolastico Regionale, della Fondazione Toscana Spettacolo e della Fondazione Toscana-mediateca, ne ha selezionati sei, ai quali sono andati premi in denaro (da 4.500 a 2.500 euro), che i ragazzi utilizzeranno per altri progetti analoghi. Tutti i video presentati stamani all’Odeon sono visibili sul sito internet www.Ditestamia.it, da poco rinnovato nella grafica e nei contenuti. Il sito è l’evoluzione e il rafforzamento di quello nato qualche anno fa a supporto della realizzazione del progetto regionale “Di Testa Mia”, svoltosi nel triennio 2008-2010. Il sito è uno strumento di consulenza online gestito direttamente da tutor, ragazzi giovanissimi che moderano le discussioni attive nel forum, su argomenti riconducibili a cinque aree benessere: amore e sessualità; reti e relazioni; individualità e conformismo; corpo e immagine; rischio e divertimento. Focus del sito è il forum, gestito dai 10 tutor (2 per area tematica), che hanno il contatto diretto con i giovani e, se necessario, interpellano l’esperto. I tutor animano le discussioni nell’area del forum: qui i ragazzi, in completo anonimato, possono esprimersi e parlare liberamente, senza nessun pregiudizio o discriminazione. Nel sito si trovano anche: un’area campus, dove sono documentate attraverso video esperienze realizzate dai ragazzi nell’ambito delle attività promosse dalle aziende sanitarie con le scuole; una galleria multimediale che contiene video, spot sempre realizzati dai ragazzi sulle tematiche del benessere; una sezione agenda e news, con tutti gli appuntamenti di rilievo promossi sul territorio regionale; e il “cos’è di testa mia”, che riporta tutta la storia del progetto omonimo regionale. Nel corso della mattinata, due giovani trapiantati hanno raccontato ai ragazzi la loro esperienza, intervistati da Daniela Morozzi. Federico Finozzi – 37 anni, sposato con una figlia – ha avuto un trapianto di fegato a Pisa, è un grande sportivo, campione di nuoto, fa parte della nazionale trapiantati ed è detentore del titolo mondiale, che ha vinto in Canada. Hicham Benbarfk viene dal Marocco, ha 29, è sposato con due figli e ha subìto un intervento al cuore a Siena. All’odeon è stato distribuito materiale informativo su donazione e trapianto, e anche il libretto “Una storia in comune”, un estratto dal diario che Eugenio Turrini ha scritto nei giorni che hanno preceduto e seguito il trapianto di fegato cui è stato sottoposto. Vai a vedere il sito www.Ditestamia.it    
   
   
WELFARE, INSIEME ALLA LEGA NAVALE PER PROMUOVERE IL MARE E AIUTARE I DISABILI E I RAGAZZI DISAGIATI  
 
Genova, 29 Maggio 2012 - Il mare come risorsa per valorizzare lo spirito di gruppo, prevenire il disagio giovanile e sostenere la disabilità. E’ quello che si propone la Lega Navale insieme alla Regione Liguria attraverso una serie di attività che sono state illustrate ieri mattina in Regione alla presenza degli assessori regionali alle politiche sociali e all’ambiente, Lorena Rambaudi e Renata Briano insieme all’ammiraglio, Federico Biroli, delegato regionale della Lega Navale Italiana per testimoniare la prosecuzione di una collaborazione che ha preso il via circa un anno fa. L’obiettivo è quello di ritrovare un legame con la cultura del mare che contraddistingue Genova e la Liguria, promuovendola soprattutto tra i ragazzi e le fasce deboli. A cominciare dai bimbi dell’asilo, passando dalla scuola dell’obbligo fino alle superiori. I progetti presentati, a seguito dell’accordo tra la Regione Liguria e la Lega Navale Italiana, prenderanno il via in 19 sezioni liguri della Lega e riguarderanno la nautica per disabili, la vela per tutti e per non vedenti, i corsi di educazione ambientale per le scolaresche, il progetto “scuole mare” rivolto in particolare alla prevenzione del disagio giovanile per la valorizzazione dei ragazzini con disturbi da deficit di attenzione, il progetto “palestra mare” per il recupero di giovani da reinserire nella società, svolto in collaborazione con il dipartimento di giustizia minorile. Di particolare interesse il corso di vela “L’albero della vita” dedicato al recupero di 60 giovani disagiati socialmente le cui famiglie hanno problemi di tossicodipendenza e di carcere. ”La risorsa mare è troppo importante per i disabili – ha spiegato l’assessore alle politiche sociali della Regione Liguria Lorena Rambaudi –rappresenta un mezzo per far cadere le barriere architettoniche e per migliorare la qualità della vita di queste persone”.  
   
   
SKY MARATHON: CORSA PER TITANI  
 
Milano, 29 maggio 2012 - Si correrà il primo luglio la Xvii edizione della Sky Marathon, la Maratona del Cielo, prima prova del campionato italiano 2012 di questa specialità, che si disputerà sul ´Sentiero 4 luglio´, che collega Còrteno Golgi (Bs) all´Aprica (So). Il percorso parte quest´anno dai 900 metri di altitudine di Santicolo, per poi salire a quote superiori ai 2.000 metri, fino a sfiorare i 3.000 di Cima Sellero, per poi discendere ai 1.181 metri dell´Aprica. Alla presentazione della gara, a Palazzo Pirelli, è intervenuta anche l´assessore allo Sport e Giovani della Regione Lombardia Luciana Ruffinelli. "E´ una gara che si corre vicino al cielo - ha sottolineato l´assessore regionale -, il cui grado di difficoltà, da sport estremo, porta i partecipanti a sfidare non solo i limiti di resistenza, ma anche quelli di forza e potenza. Possiamo tranquillamente definirli dei ´Titani della maratona´". "Il territorio della Lombardia - ha continuato l´assessore - è costituito per il 45 per cento da montagne. Occasioni come la Maratona del Cielo consentono di valorizzare ambienti incontaminati, farli conoscere e apprezzare, diffondere la cultura delle comunità che vivono in territori ricchi di storia e di tradizione". Alla maratona, che si sviluppa su un percorso di 42 chilometri e alla quale sarà affiancata la ´mezza maratona´ di 23,3 km, lo scorso anno hanno partecipato 350 atleti. Nel giorno della gara saranno impegnate circa 320 persone tra volontari che presidieranno il percorso, personale del Corpo Nazionale del Soccorso alpino e medici specializzati coordinati dal Servizio 118 di Brescia. Per gli appassionati, le iscrizioni online si possono effettuare su www.Maratonadelcielo.it