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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 29 Maggio 2012
STEREOTIPIZZAZIONE DI GENERE E TIC: UNA NUOVA PROSPETTIVA  
 
Bruxelles, 29 maggio 2012 - Il settore delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic) è tradizionalmente dominato dagli uomini, negli ultimi dieci anni si è lavorato tanto per ridurre questo divario esaminando gli ostacoli che tengono le donne lontane da questo settore. Ora i ricercatori hanno presentato risultati basati su una ricerca finanziata dall´Ue che ha spostato il centro di interesse: dai fattori che escludono le donne dalle Tic a quelli che le attraggono e le motivano. Il progetto su larga scala Sigis ("´Strategies of inclusion: gender and the information society"), che ha ricevuto quasi 1 milione di euro in finanziamenti nell´ambito dell´area tematica "Società dell´informazione facile da usare" del Quinto programma quadro (5° Pq) dell´Ue, ha costituito la base di questo nuovo lavoro. È stato condotto da Knut Holtan Sørensen dell´Università norvegese di scienza e tecnologia (Ntnu), Wendy Faulkner dell´Università di Edimburgo nel Regno Unito e Els Rommes della Radboud Universiteit Nijmegen nei Paesi Bassi. Sigis ha riunito questi più altri 20 ricercatori e ha avuto come risultato 48 studi che hanno analizzato diverse strategie per portare le donne nel settore delle Tic. Usando questi dati, il fine principale dei tre ricercatori era spostare il centro della discussione: dai fattori che dissuadono le donne a entrare nel campo delle Tic a quelli che le attraggono. "Finora, la ricerca su genere e Tic si è occupata principalmente dell´esclusione delle donne da questo settore," dice il professor Sørensen. "Noi invece studiamo quello che dovrebbe succedere perché le donne vi siano incluse. Quando le donne pensano che sia naturale, giusto e vantaggioso usare le Tic? Quali fattori fanno loro scegliere un corso di studi e una carriera nelle Tic? Ci interessa quello che motiva le donne e non quello che le allontana." Il professor Sørensen dice che si crede comunemente che alle donne manchino le competenze o la motivazione per studiare Tic o che il programma di studio e l´ambiente di studio non interessino o non siano adatti alle donne e questo ha come risultato campagne di informazione rivolte a tutte le donne. Queste però spesso hanno un effetto limitato perché si rivolgono a un profilo demografico generale invece di concentrarsi sulle donne che potrebbero essere interessate. Ad esempio, lo studio esamina un progetto condotto da Ntnu chiamato Progetto donne e computer, ribattezzato progetto Ada delle donne (Women´s Project Ada). È un´iniziativa su larga scala per aumentare la percentuale delle donne che si iscrivono a programmi di studio nel campo dell´informatica, delle tecnologie dell´informazione e delle scienze dell´informazione. Anche se è stato un progetto molto riuscito, i ricercatori non pensano che le campagne usate fossero "appropriate", poiché l´idea alla base delle campagne iniziali era rendere i programmi di studio nelle tecnologie dell´informazione più interessanti per le donne ridefinendo la disciplina. In questa campagna le Tic erano descritte come "femminili e non-tecniche" invece che "maschili e tecniche". Una brochure informativa presentava le donne mentre disegnavano cerchi quando invece gli uomini disegnavano quadrati e affermava che Ntnu voleva più studenti Tic che disegnano cerchi. Le interviste condotte con le donne che studiavano tecnologie informatiche hanno mostrato che non apprezzavano questi stereotipi usati nel materiale informativo, volevano essere valutate per le loro qualità individuali e non pensavano che gli uomini e le donne fossero tanto diversi. I ricercatori consigliano di non usare strategie costruite sugli stereotipi di genere, per esempio la falsa credenza secondo la quale le donne vogliono lavorare solo con le persone e non si sentono a loro agio con la tecnologia. "Oggi molti stereotipi di genere sono usati come base per il design della tecnologia," commenta il professor Sørensen. "Molti tentativi di includere le donne sono guidati da considerazioni commerciali, le aziende vogliono raggiungere più donne, ma è ancora diffusa la commercializzazione dei prodotti come se fossero fatti per tutte le donne o per tutti gli uomini. Questo funziona solo fino a un certo punto. "Le donne sono diverse e gli uomini sono diversi e spesso le differenze tra le persone dello stesso sesso sono più interessanti e significative rispetto alle differenze tra i sessi. Il problema è che il genere è facile da usare come meccanismo di differenziazione, come negli studi quantitativi, e questo può risultare in un´attenzione esagerata sulle differenze tra i sessi. È un peccato." Per maggiori informazioni, visitare: Kilden - Centro di informazioni per la ricerca di genere in Norvegia: http://eng.Kilden.forskningsradet.no    
   
   
"WORKSHOP SULLA COMPRESSIONE DEI DATI UTILI A BORDO"  
 
Barcellona, 29 maggio 2012 - Dal 29 al 31 ottobre 2012 si svolgerà a Barcellona, in Spagna, il "Workshop sulla compressione dei dati utili a bordo" (Onboard payload data compression workshop). Uno dei principali problemi dei sistemi di telerilevamento è la limitata disponibilità di larghezza di banda e delle risorse necessarie per acquisire, elaborare e trasmettere le immagini. Con il costante miglioramento della risoluzione spaziale, spettrale e radiometrica di sensori ottici e radar, la quantità di dati raccolti è in crescita. Sono quindi necessari potenti algoritmi di compressione per collegare i canali di risorse disponibili. Euclid, la nuova missione di "Cosmic Vision" dell´Agenzia spaziale europea, dedicata a capire la natura dell´energia oscura e della materia oscura, sta sperimentando la difficoltà di trasmettere una grande quantità di dati attraverso un collegamento spazio-terra limitato. La missione studierà il rapporto tra distanza e redshift e l´evoluzione delle strutture cosmiche. Questo comporta attività tecnologiche e di progettazione imponenti, visto che grandi quantità di dati saranno generati e inviati sulla Terra in un periodo breve. Grazie alla compressione di dati a bordo, sarà possibile trasmettere tutti i dati, senza alcun limite, massimizzando il ritorno sull´investimento della missione per la scienza. L´evento riunirà tutti coloro che lavorano in questo campo per condividere le idee e gli sviluppi e per preparare il terreno per future innovazioni tecnologiche. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Congrexprojects.com/12c17    
   
   
BANDA LARGA IN SICILIA: ISCRIZIONI A LONG LIST PER AIUTI IN AREE SENZA INTERNET  
 
Palermo, 29 maggio 2012 - Sono aperte le iscrizioni alla Long list di figure professionali inviate dal dipartimento per gli Interventi strutturali in agricoltura dell´assessorato alle Risorse agricole e alimentari della Regione siciliana a collaborare, nel rispetto della normativa di riferimento, nella fase istruttoria e dei pagamenti della sottomisura 321/b - azione 2 - asse 3 del Programma di sviluppo rurale Sicilia 2007-2013, che a breve sara´ messa bando. Prevedendo l´arrivo di un numero considerevole di domande di contributi, l´obiettivo dell´amministrazione e´ assicurare una rapida attuazione della sottomisura, che finanziera´ aiuti per le pubbliche amministrazioni, imprese e popolazioni rurali che intendono acquistare in aree rurali l´accesso a internet in banda larga. Potranno iscriversi alla Long list le persone fisiche che sono in possesso di laurea triennale, magistrale e specialistica, o equipollente in Ingegneria elettronica, delle telecomunicazioni e informatica, in Economia e commercio o Giurisprudenza. La richiesta dovra´ essere presentata entro e non oltre le 12 del 15 giugno 2012. L´elenco degli idonei, selezionati da una commissione interna all´amministrazione, sara´ approvato con decreto dal dirigente generale del dipartimento e pubblicato sui siti istituzionali dell´assessorato. Invito e ulteriori informazioni sono gia´ disponibili sui siti: www.Psrsicilia.it  e www.Regione.sicilia.it/agricolturaeforeste    
   
   
MONITOR TRASPARENTE, UNICO IN ITALIA  
 
Brescia, 29 maggio 2012 – La Divisione Sistemi Multisensoriali del Gruppo Masserdotti si arricchisce del nuovissimo Transparent Display, monitor trasparente e prototipo unico in Italia, da oggi presente nello showroom dell’azienda bresciana che si afferma così tra le più aggiornate e all’avanguardia nel settore del Digital Signage, mercato articolato e complesso e in fase di forte espansione. Tecnologia innovativa firmata Samsung, Transparent Display si distingue per il forte impatto visivo e per l’efficacia di comunicazione, prestandosi a numerosi utilizzi a partire dalla creazione di teche multimediali, di vetrine in trasparenza, nicchie di pareti e di molte altre soluzioni personalizzate calibrate sulle esigenze del cliente. Transparent Display è un monitor trasparente da 22 pollici che sfrutta la retroilluminazione Led e offre una risoluzione di 1680x1050, con una trasparenza del 15% e un contrasto 500:1. Consente, inoltre, di trasmettere contenuti multimediali mettendo in risalto gli oggetti reali, oltre a garantire un elevato standard di qualità nella diffusione di immagini e assicurare all’utente finale un’esperienza ottimale. Anche per questa nuova soluzione, integrabile all’interno della rete Digital Signage, è garantita un’elevata possibilità di personalizzazione grazie ad alcune funzioni opzionali, come la modalità touch o la modalità audio. Dal 2010 partner di Samsung, e da sempre pioniere e anticipatore del mercato, il Gruppo Masserdotti vanta un’intera line up dedicata ai sistemi multisensoriali, oggi consultabile anche online all’indirizzo – ww.Masserdotti.it -, riservando la possibilità ad ogni cliente di visionare in rete il catalogo delle diverse soluzioni proposte e di scoprirne funzionalità, potenzialità e caratteristiche tecniche. Transparent Display fa quindi il suo ingresso nello showroom dell’azienda bresciana inaugurato all’inizio di quest’anno, interamente dedicato alla propria Divisione Multisensoriale, cui si affianca un sofisticato software di gestione dei sistemi affidato ad un team di tecnici esperti, una conferma della volontà del Gruppo di porsi come punto di riferimento autorevole per i professionisti più innovativi del settore Visual.  
   
   
QUINTO INCONTRO INFORMALE QUID PRESSO POSTE ITALIANE  
 
Milano, 29 maggio 2012 – Wise Media ha organizzato il 27 maggio il quinto degli Incontri Informali in vista di Quid Innovation Italy 2012 presso la sede centrale di Poste Italiane a Roma. Il dibattito si è articolato intorno al tema “Dematerializzazione”, aperto da un intervento da parte dell’Ing. Agostino Ragosa, Cio di Poste Italiane, che ha commentato la necessaria riorganizzazione degli operatori tradizionali dei servizi postali in risposta al calo di traffico generato dalla corrispondenza ordinaria, un trend in cui Poste Italiane si trova all’avanguardia e in un ruolo di guida nel contesto dell’Universal Postal Union, l’associazione che raduna gli operatori postali internazionali. Grazie all’uso pervasivo delle tecnologie Ict e alla digitalizzazione si possono riconsiderare virtuosamente i processi e creare così migliori servizi al cittadino e nuove opportunità di business nelle transazioni telematiche e nelle comunicazioni ibride fisico-elettroniche. Tra i partecipanti al quinto Incontro Informale del Percorso Quid 2012 sono intervenuti: Ing. Agostino Ragosa, Cio di Poste Italiane, Ing. Giuseppe Armenia, Cio di Reteitalia Internazionale, Ing. Francesco Guerrisi, Responsabile Direzione Sistemi Informativi dell’Associazione Cassa Nazionale di Previdenza Ragionieri, Prof. Daniele Pulcini, Coordinatore Unità di Ricerca Aerel dell’Università Sapienza, Ing. Valentina Sabato, Assistente tecnica Osservatorio sulla Sicurezza e Difesa Cbrn, Ing. Giorgio Pomponi, Responsabile Tecnologie dell´Informazione di Poste Italiane, Vincent Santacroce, Head of Research & Development di Poste Italiane. Nel corso del dibattito è stata illustrata la trasformazione in atto presso tutti gli operatori postali, che stanno identificando un nuovo ruolo per il proprio business anche attraverso l’istituzione del dominio Internet .Post che agevolerà un legame sicuro tra indirizzi elettronici e fisici, facilitando l’identità giuridica di una persona per via elettronica. Con l’indirizzo email sicuro e l’identità elettronica ufficiale – un obiettivo prioritario anche per l’Unione Europea – diventa possibile gestire in completa sicurezza le comunicazioni telematiche per quanto riguarda mittente, destinatario e canale, allargando di conseguenza il campo dei servizi a valore aggiunto, dalle transazioni finanziarie al rilascio di documenti da parte della pubblica amministrazione. La standardizzazione su scala internazionale e locale dei protocolli necessari a realizzare questa visione va ovviamente guidata dall’alto. Si tratta di un processo già in atto e irreversibile, a partire dalla riformulazione delle catene logistiche in tutti i settori per mezzo delle tecnologie Ict: perché il sistema funzioni a pieno regime, però, diventa necessario lavorare a stretto contatto con gli enti internazionali di standardizzazione affinché tutti i Paesi adottino politiche e pratiche comuni. Una spinta in questo senso può venire anche dall’adozione di pratiche di condivisione tra attori del settore pubblico di alcune informazioni divulgabili contenute nelle basi dati, oggi gestite in compartimenti stagni. Questo per fornire uno stimolo che comporti dei benefici economici per le aziende e per la bilancia commerciale del Paese, grazie ai vantaggi derivanti da una più efficace movimentazione logistica tramite l’inserimento di sistemi di tracciatura. Giunto alla sesta edizione, Quid Innovation Italy aprirà le porte a giugno offrendo duegiorni intensi di approfondimento e scambio, facilitati da un importante percorso di Incontri Informali svolto durante l´anno per coinvolgere Cio, Cto e It manager di istituzioni, enti e aziende italiane, interessati a rendere più efficienti e produttivi i processi e i servizi di cui hanno la responsabilità attraverso le soluzioni di identificazione automatica. Durante l’anno i lavori vengono avviati tramite una serie di Incontri Informali che coinvolgono i Board Member di Quid per la stesura del programma conferenze, nonché per mettere in moto la macchina di networking che produce gli incontri bilaterali durante Quid Innovation Italy per catalizzare il technology sourcing ai fini dell’attivazione dei progetti.  
   
   
"WORKSHOP INTERNAZIONALE SULLA CATTURA E CLASSIFICAZIONE DEL MOVIMENTO"  
 
 Bucarest, 29 maggio 2012 - Dal 19 al 21 settembre 2012 si terrà a Bucarest, in Romania, un evento intitolato "Workshop internazionale sulla cattura e classificazione del movimento" (International workshop on motion capture and classification). La cattura e la classificazione del movimento sono attività importanti nei settori dove ampie collezioni di materiale in movimento vengono archiviate ed elaborate. Negli ultimi anni, il settore dei giochi ha fatto ricerche approfondite nel campo della rilevazione del movimento e dell´elaborazione, il che ha avuto come risultato sistemi a basso costo ma efficienti. Ci sono però molte nuove applicazioni che richiedono capacità di cattura e classificazione del movimento, specifiche e adattate ed è quindi necessario continuare la ricerca. L´evento sarà un´opportunità per le parti interessate e i ricercatori di incontrarsi e discutere gli ultimi sviluppi nel campo delle tecniche e delle metodologie generali di cattura e classificazione del movimento. I temi specifici riguarderanno tra l´altro: sistemi di sorveglianza: rilevazione, classificazione, monitoraggio del movimento; capire e descrivere i comportamenti umani; tecniche di rilevamento del movimento; dispositivi di rilevazione del movimento; riconoscimento di movimenti/azioni umani; modelli per oggetti articolati; sistemi di e-learning basati sulla cattura del movimento; cattura e classificazione collaborative del movimento; sistemi di monitoraggio e classificazione del movimento in tempo reale ; tecniche e applicazioni di classificazione del movimento; cattura e classificazione del movimento nei collegamenti in rete; analogia, recupero e classificazione di dati sul movimento. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Ece.uvic.ca/~kinli/mc2-12/    
   
   
SARDEGNA: MASTER BIOINFORMATICA: ALTA FORMAZIONE, STRUMENTO PER ACCRESCERE COMPETENZE  
 
 Cagliari, 29 Maggio 2012 – "L´alta formazione è lo strumento idoneo per accrescere le competenze delle nostre risorse intellettuali, che possono contribuire allo sviluppo dell´Isola. Perciò, la Regione ha predisposto un adeguato programma, studiando ed attivando percorsi virtuosi insieme ad alcune istituzioni universitarie". Lo ha detto l’assessore del Lavoro, Antonello Liori, commentando la presentazione del Master di secondo livello in Bioinformatica, organizzato in collaborazione con Università di Cagliari, Crs4 e Sardegna ricerche, che partirà a Cagliari il prossimo 7 giugno con 25 laureati. "Il programma ´Master in Sardegna´ (Mis) - ha aggiunto Liori - è di assoluto valore nazionale ed internazionale ed accresce l’offerta formativa post laurea, realizzando anche un adeguato utilizzo delle risorse. Un’iniziativa importante per migliorare competenze e professionalità nei settori strategici e per incrementare la conoscenza in una prospettiva di integrazione e di crescita del potere attrattivo nel contesto economico e culturale europeo ed internazionale. Il ´Mis´ vede la Regione con un ruolo da protagonista, non più semplicemente come ente erogatore di fondi, ma come soggetto in grado di programmare ed organizzare percorsi di Af, in partenariato non solo con gli Atenei sardi, coi quali abbiamo firmato un protocollo di intesa, ma anche con alcune prestigiose università nazionali ed internazionali".  
   
   
UNIVERSITÀ DI BRESCIA MOTORE DELLO SVILUPPO  
 
Brescia, 29 maggio 2012 - Il sottosegretario regionale del Presidente con delega all´Università e Ricerca Alberto Cavalli è intervenuto all´Università di Brescia alla giornata in cui è stato celebrato il ventennale dei progetti europei Life+. Programmi Europei - Tra il 2007 e il 2013, infatti, la Commissione Europea ha adottato un diverso approccio per il finanziamento di azioni per la protezione dell´ambiente tramite l´inserimento della dimensione ambientale in altri Programmi (come il Fesr, il Fse, il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, il Programma quadro per la competitività e l´innovazione ed il Settimo programma quadro di ricerca) e mediante la fusione di diversi strumenti finanziari in un unico strumento per raggiungere l´obiettivo di agevolare la semplificazione delle procedure di gestione degli strumenti ambientali esistenti. Anniversario Dell´ateneo - "Questo momento di alto contenuto scientifico - ha detto Cavalli - si inserisce anche tra le iniziative promosse dall´Università degli Studi di Brescia per celebrare i 30 anni della sua nascita". "Da allora ad oggi - ha continuato Cavalli - l´Università è diventata una solida ed autorevole presenza accompagnando la crescita economica e sociale, rafforzando attrattività e competitività territoriale. Internazionalizzazione e ricerca sono le future priorità individuate dal Rettore e sono anche per Regione Lombardia questioni centrali attorno a cui costruire la propria visione e le conseguenti linee operative". Ambiente E Sviluppo - "Il presidente Formigoni sostiene - ha concluso il sottosegretario Cavalli - che politiche ambientali, impresa e ricerca sono strettamente legate. Anche le politiche ambientali infatti sono opportunità di sviluppo: crescita, competitività, innovazione, valore sociale dell´economia e dell´ambiente sono stati definitivamente posti in attiva interrelazione. Questo è l´approccio di Regione Lombardia, attore istituzionale che sa anticipare le tendenze e crede nella green economy come contributo decisivo per uscire dalla crisi".  
   
   
DALLA REGIONE MARCHE QUATTRO MILIONI PER IL COLLEGIO ‘TRIDENTE’ DI URBINO.  
 
 Ancona, 29 maggio 2012 - “Finalmente potranno essere avviati i lavori di manutenzione straordinaria del Collegio Universitario “Tridente” di Urbino. Un impegno preso e mantenuto, che ci riempie di soddisfazione, specialmente in un periodo difficile come questo, caratterizzato da rinunce e riduzioni”. A comunicarlo è l’assessore regionale al Bilancio e Patrimonio, Pietro Marcolini, che proprio ieri ha portato all’esame della Giunta una deliberazione con cui viene approvata la convenzione tra Regione, E.r.s.u. E I.r.m.a. Per realizzare gli interventi di manutenzione straordinaria e adeguamento impiantistico dell’edificio, già di proprietà della Regione Marche dal 2008. La somma stanziata è di 4 milioni e 150 mila euro. “Risorse ingenti che la Regione mette a disposizione attraverso la società Irma - spiega l’assessore – che, per statuto, ha la gestione della manutenzione del patrimonio regionale. Un intervento importante e risolutivo di diversi problemi che era atteso non solo dagli studenti, ma naturalmente dall’Università e dalla stessa città di Urbino –prosegue Marcolini - e che, per le particolari condizioni in cui si trova, ha richiesto circa un anno di verifiche tecniche, antisimiche e di sicurezza e degli impianti. La necessità di lavori straordinari di manutenzione del Collegio Tridente rientrava in un programma di attività dell’Irma per l’anno 2010, di cui il finanziamento dei lavori per il Collegio tridente costituisce una parte rilevante, a testimonianza dell’attenzione e dell’impegno della Regione Marche ai fabbisogni dei collegi universitari. Ora però possiamo dire di essere in vista del traguardo. Non solo come assessore al Bilancio ma anche come assessore alla Cultura, sono quindi molto contento che sarà presto restituita alla città una struttura migliorata, indispensabile a confermare e rilanciare il ruolo dell’Università urbinate e della tradizione di accoglienza dei giovani che caratterizza il capoluogo”. Il Collegio Tridente, il più grande dei Collegi universitari presenti a Urbino che costituiscono una sorta di cittadella universitaria, è passato in proprietà alla Regione con la legge regionale n°25/2008 “Assestamento del bilancio 2008” e dispone di 352 camere oltre ai servizi. Progettato come gli altri dall’architetto Giancarlo De Carlo e fortemente voluti dallo storico Rettore Carlo Bo, il Tridente è stato inaugurato nel 1980 e, allo stato attuale, sono terminate le verifiche sismiche, mentre si stanno completando quelle su tutti gli altri collegi. Il servizio regionale Opere Pubbliche di emergenza e prevenzione del Rischio Sismico si occuperà di curare la progettazione degli interventi relativi ai lavori di adeguamento alle normative di sicurezza e ai lavori di manutenzione straordinaria dell’immobile di proprietà regionale.  
   
   
LA RAGIONE: UNA BELLA ADDORMENTATA? AL TEMA DELLA RAGIONE È DEDICATA LA TERZA LEZIONE “GIULIO PRETI”, AFFIDATA A PASCAL ENGEL, DELL’UNIVERSITÀ DI GINEVRA  
 
 Pavia, 29 maggio 2012 - La Terza Lezione Giulio Preti, -dedicata alla memoria del grande filosofo, promotore del dialogo tra la cultura umanistica e la cultura scientifica -sarà tenuta dal prof. Pascal Engel, dell’Università di Ginevra". “La ragione: una bella addormentata?" è il titolo della lectio in programma martedì 29 maggio 2012 alle ore 15.00 nell’Aula Foscolo dell’Università di Pavia Giunto alla terza edizione, questo ciclo di lezioni è dedicato alla memoria del grande filosofo, promotore del dialogo tra la cultura umanistica e la cultura scientifica, che a Pavia studiò e insegnò. Preti è stato uno dei protagonisti del rinnovamento della cultura filosofica italiana nella seconda metà dello scorso secolo. Nato a Pavia, dove è stato prima studente e poi docente presso l’Università, Preti ha perseguito tenacemente il dialogo tra cultura umanistica e cultura scientifica, promovendo un’idea della ricerca filosofica incentrata su rigore concettuale e senso critico.  
   
   
FVG, ISTRUZIONE: CONSEGNA ATTESTATI FORMAZIONE SCUOLA CELIACHIA  
 
Udine, 29 maggio 2012 - Sono ben 327 gli studenti (di istituti tecnici soprattutto), ma anche genitori, addetti alla ristorazione pubblica e privata (mense e ristoranti), imprenditori del settore gastronomico, ad aver ricevuto, ieri ad Udine, il certificato di formazione ai corsi promossi in tutto il Friuli Venezia Giulia dalla Scuola permanente di Celiachia, che ha iniziato a muovere i suoi primi passi - grazie ai finanziamenti della Regione - dallo scorso gennaio. Corsi con circa 100 ore di lezione (tenuti in particolare da medici, dietisti, psicologi, esperti in Scienze alimentari, cuochi) che hanno complessivamente coinvolto oltre 400 persone a Gorizia, Pordenone, Tolmezzo, Trieste ed Udine e che debbono rappresentare, ha indicato oggi nel capoluogo friulano l´assessore regionale all´Istruzione, Università e Ricerca Roberto Molinaro "solo la prima tappa di un percorso che dobbiamo proiettare anche nei prossimi anni", affinché la Scuola (prima esperienza nazionale, ha sottolineato Alessandra Missana, direttore Fvg dell´Agenzia nazionale per lo Sviluppo dell´Autonomia scolastica/Ansas) si radichi sempre più sul territorio e divenga patrimonio e risorsa di questo stesso territorio. Una risorsa, ha aggiunto l´assessore Molinaro, non solo per il sistema della scuola o per il mondo dell´associazionismo ma per l´intera comunità regionale e la sua esigenza di benessere: "il contrasto alla celiachia - ha infatti rilevato Molinaro - resta un obiettivo sanitario importante". I corsi svolti in regione da gennaio alla seconda settimana di maggio (38 lezioni con 31 relatori) hanno costituito non solo un progetto pilota di formazione ma anche di conoscenza, di approfondimento, di sensibilizzazione sulla malattia celiaca, cioè l´intolleranza permanente al glutine, presente in molti cereali quali frumento, orzo, farro, segale, che colpisce a livello nazionale - ha ricordato il direttore regionale Salute e Politiche sociali Gianni Cortiula - circa l´1 per cento della popolazione ma che viene diagnosticata solo in circa il 25 per cento dei casi. In Friuli Venezia Giulia, dove è attiva dal 1989 una dinamica sezione regionale dell´Aic-associazione italiana Celiachia, guidata da Luciano Augusto Pegoraro, sono circa 300 l´anno le nuove diagnosi. Ed oggi ad Udine è stato anche presentato il nuovo Dvd "Scuola permanente di celiachia in Friuli Venezia Giulia", curato da Alessandra Missana e Marilena Nalesso, che raccoglie le esperienze e le lezioni culinarie svolte in regione e che si intende divulgare in tutta Italia. All´odierno incontro sono inoltre intervenuti il responsabile di Udine dell´Ufficio scolastico regionale, Pietro Biasiol, e la consigliera comunale Cinzia Del Torre.  
   
   
CRENOS, SARDEGNA: RICERCA, INNOVAZIONE E INFRASTRUTTURE PRIORITÀ PER LA CRESCITA  
 
Cagliari, 29 Maggio 2012 - "La situazione non è facile ma dobbiamo ripartire dai segnali positivi. Amministrare in un periodo di crisi come quello che stiamo attraversando, con 400 milioni in meno che possiamo immettere nel nostro sistema, impone la responsabilità di scelte indirizzate verso obiettivi perseguibili, per questo abbiamo scelto di impostare in modo forte la nostra azione di governo su credito, ricerca, infrastrutture e servizi alle imprese. Gli strumenti che abbiamo messo in campo in questi tre anni stanno dando buoni risultati anche se certamente dobbiamo puntare a migliorare ancora, lavorando per obiettivi prestigiosi e ottimizzando il lavoro della pubblica amministrazione. Le imprese sarde hanno risentito più delle altre della crisi ma i 238 milioni per il Fondo di Garanzia messi a disposizione dalla Regione stanno costituendo un sostegno che sta funzionando. Sulle infrastrutture con successive delibere Cipe sono state sbloccate risorse prima per oltre un miliardo, poi altri 300 milioni su innovazione ricerca e competitività, e complessivamente circa altri cento milioni su tutela ambientale. Rimangono ancora da programmare 462 milioni da sbloccare con delibere Cipe per altre infrastrutture che dovremo decidere con lo Stato per interventi che rientrano nel Piano per il sud. Attraverso il Piano di Azione e Coesione sono previsti inoltre per 340 milioni, interventi sulla rete dei trasporti e sulla scuola digitale che utilizzato bene può essere un grandissimo punto di crescita per il sistema scolastico. I forti investimenti sui nostri giovani attraverso il rifinanziamento della Legge 7 sulla ricerca con 34 milioni all’anno per tre anni e l’arrivo di altri 25 milioni dal Miur danno un segnale forte di quelle che sono le nostre priorità”. E’ quanto affermato dal vice presidente della Regione e assessore della Programmazione, Giorgio La Spisa, intervenendo il 25 maggio alla presentazione del “19° Rapporto Crenos”. "Dai dati che abbiamo visto soffriamo per una dispersione scolastica elevatissima – ha concluso La Spisa - una riforma del sistema scolastico e della formazione professionale, dovrebbe essere responsabilità di tutti i partiti e rappresentare una questione di primaria importanza, anche prima della problematica trasporti".  
   
   
MARCHE: PREMIAZIONE DELLE SCUOLE VINCITRICI DEL CONCORSO A PREMI “IL RAPPORTO UOMO-FORESTA, LA MULTIFUNZIONALITÀ E LA GESTIONE FORESTALE SOSTENIBILE”.  
 
 Ancona, 29 maggio 2012 - Si è svolta il 25 maggio in Regione la premiazione delle scuole vincitrici del concorso a premi “Il rapporto uomo-foresta, la multifunzionalità e la gestione forestale sostenibile”. Hanno preso parte all’evento il vice presidente e assessore all’Agricoltura, Paolo Petrini, il comandante del Corpo Forestale dello Stato, Cinzia Gagliardi, il vice questore aggiunto forestale, Gabriele Guidi, il docente dell’Università Politecnica delle Marche, Carlo Urbinati, le nove scolaresche vincitrici. “Lo scorso anno – ha detto Petrini – abbiamo dato vita a diverse iniziative per celebrare l’anno internazionale delle foreste. Accanto ai convegni, seminari e incontri tra esperti e addetti ai lavori del settore, abbiamo voluto anche realizzare qualcosa che coinvolgesse i non esperti, a cominciare dalle giovani generazioni, affinché le informazioni e la conoscenza di queste importanti risorse naturali siano diffuse al meglio. Per far questo abbiamo ideato un concorso a premi diretto alle scuole dei diversi gradi, in modo da contribuire a far apprendere anche i meccanismi delle aree socio economiche interne del nostro territorio. La valenza di boschi e foreste è molteplice, danno infatti un contributo economico, consentono la biodiversità, valorizzano il paesaggio, sono un presidio contro il dissesto idrogeologico e possono fornire anche energia. I boschi vanno però difesi, dagli incendi in primo luogo. La Regione collabora nell’opera di valorizzazione e difesa delle risorse forestali con il Corpo Forestale dello Stato, che ha un ruolo di primo piano in questa attività. Un grazie va agli insegnanti, ai dirigenti scolastici e ai ragazzi che, al di là dei premi, hanno prodotto lavori tutti di grande interesse, tra i quali è stato difficile scegliere i migliori”. “Il Corpo Forestale dello Stato – ha detto Gagliardi – è impegnato, assieme alla Regione e alle scuole a diffondere la cultura del rispetto dell’ambiente. Sensibilizzare i ragazzi, oltre che essere un investimento sulle future generazioni, significa farli diventare veicolo di informazione anche per le famiglie. Per questo ringrazio le scuole per aver partecipato con entusiasmo a questa iniziativa”. “Nel mondo – ha detto Urbinati – specie in America Latina e in Africa, è in atto una pericolosa deforestazione e l’ambiente ne risente, se è vero che le foreste sono i polmoni del pianeta. Quello che non viene tagliato in Europa e Stati Uniti, purtroppo viene tagliato altrove. Nelle Marche la situazione forestale è positiva, negli ultimi 100 anni le aree boschive sono triplicate”. Il concorso prevedeva nove premi – 2500 euro il primo premio, 1500 il secondo e 1000 il terzo - tre per le scuole primarie, tre per le secondarie inferiori e tre per le secondarie superiori. Tra le primarie sono stati premiati l’Istituto comprensivo “Pascoli”, Urbino, Scuola primaria di Gadana– primo premio; Istituto comprensivo “Fagnani”, Senigallia centro, Scuola primaria “G. Pascoli” – secondo premio; Istituto comprensivo di Monte S. Vito (An), Scuola primaria “E. De Amicis” – terzo premio. Tra le secondarie inferiori sono stati premiati l’Istituto comprensivo di Amandola (Fm), Scuola secondaria inferiore di Amandola e Montefortino – primo premio; l’Istituto comprensivo “L. Pirandello” di Pesaro, Scuola secondaria inferiore “F. Barocci” di Mombaroccio – secondo premio; l’Istituto comprensivo “Giancarlo Gaudiano”, Pesaro – terzo premio. Tra le superiori, l’Istituto Tecnico per Attività Sociali (Itas) “G. Galilei” di Jesi (An), indirizzo biologico – primo; l’Istituto di istruzione superiore “Alfredo Panzini”, Senigallia (An), indirizzo turistico – secondo; Liceo Scientifico Stataie “G. Galilei”, Macerata, terzo. Al concorso hanno partecipato 47 scuole da tutte le Marche.  
   
   
BOLLENTI SPIRITI CAMP, VENDOLA: INVESTIAMO SU GIOVANI, INNOVAZIONE E SOLIDARIETÀ  
 
 Bari, 29 maggio 2012 - “Giovani, innovazione e solidarietà. Si tratta di tre parole, che saranno protagoniste della tre giorni leccese e che, penso, vadano scritte in cima a qualunque agenda di governo per affrontare la crisi che stiamo attraversando”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola intervenendo ieri mattina, insieme all’Assessore alle Politiche giovanili Nicola Fratoianni , alla conferenza stampa di presentazione della 5^ edizione del Bollenti Spiriti Camp che si terrà a Lecce presso le Manifatture Knos dal 31 maggio al 2 giugno prossimi. “Si tratta – ha continuato Vendola – dei tre convitati di pietra delle politiche pubbliche in Italia, i tre grandi assenti. L’italia non è un Paese per giovani perché non è un paese che è in grado di ascoltare le domande di futuro che vivono nell’esperienza, nella vita, nelle lotte e nei desideri delle giovani generazioni. Noi siamo diventati in questi anni la Regione d’Europa che sperimenta in assoluto le politiche giovanili più d’avanguardia del Vecchio Continente”. Le politiche giovanili, secondo Vendola, non sono le politiche giovanilistiche, “ma devono essere tese a dare valore al protagonismo delle giovani generazioni, al protagonismo di chi, per esempio, è in grado di mettere in piedi nuova impresa giovanile in settori di grande innovazione”. Ma l’Italia, ha continuato Vendola “non è un Paese che investe in innovazione. È un Paese in cui si sprecano le parole. C’è un’inflazione di discorsi pubblici sull’innovazione, ma è il Paese in cui si investe di meno in questo settore, sia da parte del pubblico, che da parte del privato. Stiamo diventando un Paese che perde molte chance proprio per la fatica di comprendere quanto sia cruciale e decisivo investire in innovazione”. Innovazione significa, secondo il Presidente della Regione Puglia, “per esempio sul talento giovanile e sulla creatività, non soltanto la ricerca del progetto innovativo, ma la costruzione di un metodo innovativo per determinare un ambiente sociale favorevole all’innovazione. Costruire i network tra i giovani che discutono di progetti innovativi, cioè costruire una tensione comunitaria verso mete d’innovazione, significa lavorare sui sistemi sociali e sulla cultura diffusa dell’innovazione”. Anche la solidarietà, secondo Vendola, “è il meno poetico e il più economico dei contenuti che vanno evocati. La solidarietà è l’alternativa alla crisi. La solidarietà è la riqualificazione del welfare dentro le reti dell’innovazione; è rendere protagonisti i giovani in questo contesto di innovazione”. “Queste tre parole: giovani, innovazione e solidarietà – ha concluso Vendola – vivranno nel Bollenti Spiriti Camp di Lecce e per noi sono le uniche tre parole in grado di esorcizzare i fantasmi della crisi. Lì ci sono le risorse morali e materiali per mettere in campo una politica anticrisi”.  
   
   
PARMA: PER UNA SCUOLA DELL’EUROPA A PALAZZO GIORDANI NOVE ISTITUTI SUPERIORI DEL TERRITORIO TRACCIANO UN BILANCIO DEI PROGETTI COMENIUS E SI PREPARANO AL FUTURO  
 
Parma 29 maggio 2012 - Comprendere la diversità culturale e linguistica europea e il suo valore, aiutare i giovani nello sviluppo personale e della cittadinanza europea attiva. Hanno fatto centro alcuni dei progetti biennali promossi nell´ambito del programma europeo Comenius, iniziato nel 2000 e rivolto a tutto l´arco dell´istruzione scolastica dalla scuola dell´infanzia alle superiori. Dell’esperienza svolta in questi anni si è parlato ieri in un incontro promosso dal Liceo Bertolucci in collaborazione con l’Ufficio Europa della Provincia che si è tenuto a Palazzo Giordani e al quale sono intervenuti studenti e insegnanti di otto istituti che hanno partecipato e partecipano a questi progetti: dal Paciolo-d’annunzio di Fidenza allo Zappa-fermi di Borgotaro agli istituti di Parma: Bertolucci, Rondani, Bocchialini, Bodoni, Levi, Giordani, Romagnosi. A introdurre l’incontro l’assessore provinciale all’Europa Francesco Castria e il dirigente del Bertolucci Aluisi Tosolini. “ La Provincia di Parma è la prima in regione per scuole che partecipano a progetti Comenius, oltre 23 negli ultimi 3 anni – spiega l’assessore all’Europa Francesco Castria - in termini di risorse sono 450mila euro attratti sul nostro territorio, in termini di esperienze molto di più perché gli studenti hanno potuto vedere realtà diverse, interfacciandosi con ben 20 paesi coinvolti sui 27 aderenti”. Nell’incontro di oggi, oltre ad un bilancio dell’esperienza, si è voluto in particolare porre le basi per la nuova progettazione soprattutto in vista del 2014. “La Ue trasformerà i progetti Comenuius in un unico Erasmus per tutti con l’obiettivo di coinvolgere nella mobilità 5 milioni di persone tra ragazzi delle superiori, studenti universitari, professori e formatori, con uno stanziamento di 19 miliardi di euro quindi una possibilità in più per le nostre scuole che dobbiamo cercare di cogliere con la stessa capacità dimostrata in questi anni”. Per Tosolini molti i vantaggi per ragazzi e ragazze derivati dalla partecipazione ai progetti Comenius. “Apprendere a relazionarsi e parlare con gli altri ragazzi utilizzando al meglio l’inglese o la lingua che viene scelta come veicolare, maggiore motivazione nel lavoro, nello studio e progettazione dei diversi percorsi – ha dichiarato Tosolini - Terzo aspetto molto importante la reciproca conoscenza e il superamento degli stereotipi e quindi iniziare a lavorare davvero alla formazione di una identità e cittadinanza europea in cui si capiscono anche pluralità e differenze che la abitano”. Questi i progetti che hanno impegnato insieme ad altri studenti di altri paesi europei gli otto istituti di Parma: progettazione di una scuola europea ecosostenibile, studio del territorio e dell’impatto delle attività produttive; dialogo intergenerazionale e ricerca storica sull’Europa del periodo 1945 – 1950; moda e architettura; progetti di mobilità individuale dei ragazzi ( finanziamenti per borse di studio all’estero); Taste – La presentazione del proprio territorio attraverso i cinque sensi; scambio di esperienze sull’integrazione degli studenti disabili; il tema della pace nelle scuole europee; la cittadinanza europea Lotta agli stereotipi attraverso l’uso di immagini e video.  
   
   
CAMPOBASSO: PREMIATO LICEO GALANTI PER LE MIGLIORI IDEE PER MEDIARE  
 
Campobasso, 29 maggio 2012 - La Camera di Commercio di Campobasso, organizza oggi alle ore 12.00, nella Sala Falcione dell’Ente, un evento finalizzato alla sottoscrizione dei protocolli d’intesa sulla mediazione. Imprese e consumatori avranno, quindi, a disposizione un ulteriore strumento per risolvere le loro liti. Il protocollo è stato condiviso con le Associazioni di categoria e quelle dei consumatori al fine di concordare le modalità e le forme più opportune per favorire la diffusione e avvicinare al territorio tale strumento. La Camera di Commercio, per diffondere tra i cittadini la cultura della gestione delle liti con modalità alternative a quelle giudiziarie e incentivare, quindi, il ricorso alla procedura di mediazione ha ritenuto fondamentale intraprendere una campagna promozionale condivisa con le associazioni per focalizzare gli strumenti utili per il conseguimento dell’obiettivo. Grazie a questa collaborazione tra l’Ente camerale e l’Associazione (che si avvarrà del servizio di mediazione), sarà consentita la tenuta degli incontri di mediazione non solo nella sede della Camera di Commercio, ma anche nella sede dell’ Associazione ubicata in uno dei comuni della provincia a maggior densità demografica. Inoltre, durante l’evento del 29 maggio la Camera di Commercio premierà la classe Iv A del Liceo delle Scienze Sociali “Galanti” quale vincitrice dell’iniziativa “Le Migliori idee per mediare”, consegnando alla scuola un netbook offerto dalla ditta Vobis-punto Exe di Campobasso. L’iniziativa, nata nell’ambito dell’Viii Settimana della Conciliazione tenutasi il 20 ottobre 2011, prevedeva la realizzazione di un’idea progettuale finalizzata a diffondere la cultura della mediazione. Il 2011 infatti è stato l’anno della mediazione obbligatoria nel corso del quale l’Ente camerale ha organizzato eventi e iniziative per informare i cittadini e le imprese e di conseguenza avvicinarli al servizio di mediazione con consapevolezza. “Le Migliori idee per mediare” rappresenta appunto un’iniziativa in cui gli studenti sono stati coinvolti attivamente nella formulazione di idee sulla diffusione della cultura della mediazione. Il progetto del Liceo Galanti, premiato dall’Ente camerale, è diventato una brochure informativa che verrà distribuita in tutte le scuole della provincia.  
   
   
SUMMER SCHOOL. MILANO PRONTA AD ACCOGLIERE STUDENTI PROVENIENTI DA TUTTO IL MONDO: 160 CORSI OFFERTI, 34 NELLE SCUOLE CIVICHE  
 
 Milano, 29 maggio 2012 - Torna Milano Summer School: l’estate milanese per gli studenti italiani e stranieri che desiderano passare nella nostra città i mesi più caldi all’insegna della formazione, della cultura e del divertimento. Il Comune di Milano, in collaborazione con Fondazione Milano, le Università, le Accademie e i principali Istituti di formazione, promuove un’offerta ampia e multidisciplinare: 160 corsi tematici di arte, moda, design, architettura, teatro, musica, danza, cinema, lingue, studi sociali. L’anno scorso sono stati circa 2.400 i giovani italiani e stranieri a frequentare la Summer School milanese. Il 20% degli studenti erano italiani, il resto proveniva da più di 100 nazioni diverse. Nel 2009, quando si è tenuta la prima edizione di Milano Summer School, i ragazzi non erano neanche 500. In tre anni il numero degli iscritti è aumentato di cinque volte. Nel 2009 le Scuole che avevano aderito all’iniziativa erano 16, i corsi erano 80. Nell’arco di tre anni questi numeri sono raddoppiati: oggi sono 35 le Scuole che hanno aderito, 160 i corsi. "Abbiamo lavorato per mettere in rete l´offerta formativa dei mesi estivi di università e altri enti e coordinarla con l´accoglienza e i servizi offerti non solo dal Comune ma anche dai privati e dalle associazioni studentesche, come quella degli Erasmus". Lo ha dichiarato l´assessore alle Politiche per il lavoro, Sviluppo economico, Università e ricerca Cristina Tajani. "Milano - ha continuato l´assessore - deve valorizzare la presenza di tante università e centri di alta formazione che attraggono persone giovani e qualificate da tutto il mondo con un sistema di servizi e opportunità adeguate, anche nel mese di agosto. Chi arriva in città per studiare deve poter pensare a Milano anche come città su cui puntare per il proprio percorso professionale e lavorativo". Sono 34 i corsi offerti da Fondazione Milano – Scuole Civiche per l’estate 2012: dall’11 giugno al 4 agosto la Scuola di Cinema e Televisione e la Scuola Paolo Grassi propongono laboratori (introduttivi e di specializzazione) dedicati al cinema (sceneggiatura, produzione, fotografia, regia, montaggio), all’animazione (stop motion, digital animation, realizzazione di un corto), al teatro (recitazione, regia, tecnici di palcoscenico, voce e movimento), alla danza (contemporanea, Tip-tap, contact improvisation). La Milano Lingue, dal 24 giugno al 16 luglio, propone 4 corsi di approfondimento su communication design (costruire un’idea), la scrittura *abbastanza* creativa (scrivere un’idea), public speaking e presentazioni efficaci (spiegare un’idea), corso di traduzione (tradurre un’idea). E un quinto dedicato allo studio della lingua nederlandese per principianti. Accoglienza - Milano offre agli studenti iscritti alla Summer School una vasta scelta di sistemazioni in hotel, ostelli, residence e bed and breakfast, sia per un periodo di pochi giorni che per una permanenza più lunga. È ancora aperto fino al 15 giugno il bando per le strutture alberghiere e di ospitalità che desiderano entrare a far parte della rete di accoglienza per offrire tariffe agevolate agli studenti che arriveranno nella nostra città. Gli studenti potranno trovare alloggio anche tramite Agenziauni, il servizio del Comune di Milano che favorisce l’incontro tra domanda e offerta mettendo in contatto proprietari di immobili e ragazzi fuori sede. Social programme - Ai corsisti delle Summer School il Comune di Milano propone anche un ‘social programme’ per guidarli alle offerte sociali e culturali della città. Tutti i giorni sono previste visite guidate ai maggiori monumenti cittadini e alle principali raccolte artistiche della città. Le iniziative culturali sono così calendarizzate: il martedì del Teatro (visita al Teatro alla Scala e all’atelier dell’Ansaldo, dove vengono realizzate le scenografie per il teatro scaligero); il mercoledì dell’Arte (visite alla Pinacoteca di Brera e all’Ultima Cena di Leonardo da Vinci); il Giovedì del Design (visite al Villa Necchi Campiglio, al Triennale Design Museum, alle botteghe di due maestri dell’architettura e del disegn: Achille Castiglioni e Vico Magistretti); il venerdì di Milano (un percorso alla scoperta di un´importante esposizione milanese: con il Quarto Stato di Pellizza da Volpedo inizia un viaggio tra i capolavori del secolo scorso in mostra al Museo del Novecento, tra cui opere di Modigliani, Boccioni, de Chirico, Fontana, Burri). Il social programme è definito in collaborazione con gli studenti delle Associazioni Erasmus di Milano. Tutti i dettagli sui corsi si trovano sul sito del Comune di Milano e di Fondazione Milano.  
   
   
AMBIENTE, PUBBLICATO ELENCO VINCITORI CONCORSO PER LE SCUOLE. 8 GIUGNO CERIMONIA DI PREMIAZIONE CON IL PRESIDENTE DELLA REGIONE SARDEGNA  
 
Cagliari, 29 Maggio 2012 - E´ stato pubblicato l´elenco dei vincitori del concorso a premi: "Io l´ambiente lo salvo così" promosso dalla presidenza della Regione Sardegna in collaborazione con Sardegna Ricerche riservato agli studenti delle scuole primarie e secondarie, di primo e secondo grado, della Sardegna per l’anno scolastico 2011/2012. L´iniziativa rientra tra le attività del Progetto: "Smart-city - Comuni in classe A", start-up del programma Sardegna Co2.0, volto ad affiancare e supportare le Comunità locali nella pianificazione e realizzazione di una serie di interventi finalizzati alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti in atmosfera. L´obiettivo è quello di sensibilizzare i giovani sulle tematiche ambientali, su un uso più consapevole delle risorse naturali e stimolare il loro interesse sui temi dello sviluppo sostenibile, in particolare sulle opportunità che derivano dall’uso delle fonti energetiche rinnovabili, nonché quello di informare le famiglie sull’importanza di questi temi e favorire così la diffusione di nuovi modelli di comportamento virtuosi e utili al raggiungimento degli obiettivi fissati dal pacchetto clima-energia 20-20-20. Durante la cerimonia di premiazione che si svolgerà venerdì 8 giugno alla presenza del presidente della Regione, Ugo Cappellacci, sarà consegnato ai vincitori (studenti o classi) un attestato di merito e ai tre primi classificati di ciascuna sezione sarà assegnato un premio di riconoscimento a studente, consistente in una dotazione o un gadget tecnologico di varia natura.  
   
   
ENERGY-LAB. NICASTRO: “SCUOLA PRIMO AVAMPOSTO CONTRO MENTALITA´ MAFIOSA”  
 
 Bari, 29 maggio 2012 - “L´educazione alle corrette pratiche ambientali è uno dei passaggi fondamentali per la formazione delle coscienze civiche; la scuola è l´avamposto della lotta alla mentalità mafiosa che tende a considerarsi svincolata dalle regole. L´ambiente scolastico è fondamentale nell´educare i nostri giovani a ragionare in termini di confronto e, soprattutto, a fare i conti anche con valutazioni sfavorevoli che aiutano a crescere”. Così l´Assessore alla Qualità dell´Ambiente Lorenzo Nicastro ieri alla presentazione dei risultati relativi all’attività didattica svoltasi presso “Energylab”, il laboratorio didattico regionale progettato e realizzato da Legambiente Puglia e Arpa Puglia. “La tenuta del sistema sociale, la sostenibilità delle attività umane sono frutto di un delicato equilibrio a cui ciascuno deve contribuire. In questa direzione – conclude Nicastro – offrire agli studenti questi strumenti di crescita e di confronto è una maniera per alimentare in loro gli anticorpi all´indifferenza o, peggio, al disinteresse per la cosa pubblica, risorse ambientali comprese”.  
   
   
"FABBRICANDO" ANTESIGNANO NEL PROMUOVERE MERITO  
 
 Udine, 29 maggio 2012 - E´ una "bussola parlante", inventata dai ragazzi di un istituto professionale di Firenze (il "Leonardo da Vinci") come strumento per i non vedenti, ad aggiudicarsi il primo premio del concorso "Fabbricando" promosso dalle Acciaierie Bertoli Safau-abs e la medaglia che il Presidente della Repubblica mette a disposizione per riconoscere l´alto valore dell´iniziativa che il Gruppo Danieli ha avviato nel 2006. "Il Concorso ´Fabbricando´ è diventato un riferimento nel nostro Paese per la sua capacità di intessere rapporti tra il mondo della produzione e quello della scuola: è stata una iniziativa lungimirante perché già molti anni fa ha saputo farsi interprete dell´esigenza di una connessione maggiore tra l´impresa e l´istruzione, non solo dal punto di vista dello scambio di conoscenze e di collaborazioni, ma soprattutto da quello della diffusione di una trasmissione del sapere che non trascuri le ricadute sociali ed economiche", ha sottolineato l´assessore regionale all´Istruzione e Ricerca Roberto Molinaro, in occasione della cerimonia di premiazione che si è tenuta nell´auditorium della Regione a Udine, alla presenza anche del presidente del Consiglio regionale Maurizio Franz e del direttore dell´Ufficio scolastico regionale Daniela Beltrame. Oltre 2.300 studenti coinvolti con 173 insegnanti di 12 regioni italiane, impegnati in 50 elaborati: sono i numeri della settima edizione che dimostrano la crescita record della partecipazione al concorso che prevede due bandi, uno per le scuole dall´infanzia, primarie e secondarie di primo grado, e uno per le secondarie superiori. Otto i gruppi premiati, senza contare le menzioni speciali, provenienti da tutta Italia: tra i progetti più interessanti del primo bando si sono aggiudicati il primo premio la Scuola dell´infanzia "Maria del Giudice" di Vissadone di Basiliano per l´opera "Guardiamo al futuro...Con il mago Sic Uro", per un percorso di alfabetizzazione emozionale sulle attività produttive del territorio, fatto di persone prima che di aziende, e il secondo premio ex-aequo la scuola primaria di Fagagna con "L´insalata era nell´orto", per la realizzazione di un orto biologico a scuola, sulla falsa riga di un´azienda agricola dalla produzione fino alla commercializzazione. Una menzione speciale è andata alla scuola primaria "Xxx Ottobre" di Pozzuolo per l´opera "Dedicato a..." dove i bambini sono stati affiancati da un artigiano per il lavoro del legno. Per quanto riguarda le scuole superiori, solo il terzo premio è andato ad un istituto del Friuli Venezia Giulia, alla classe Vb del Malignani per il "Centro di lavoro robotizzato", ovvero un vero e proprio impianto industriale in miniatura. Molinaro, oltre ad esprimere il suo compiacimento alle realtà scolastiche che "sono l´esempio della crescita di questa iniziativa che per la settima volta si svolge nel nostro territorio", ha voluto anche rimarcare che il concorso "è stato antesignano anche nel promuovere la cultura del merito e di questo - ha aggiunto - va fatto merito al Gruppo Danieli che si occupa della formazione e dei talenti in tutte le fasce d´età, non solo attraverso ´Fabbricando´ ma anche con, ad esempio, l´asilo nido aziendale d´eccellenza Cecilia Danieli e l´impegno diretto nella formazione superiore". Soddisfatto per la crescita del concorso l´amministratore delegato del Gruppo Danieli Gianpietro Benedetti, che ha partecipato alla cerimonia assieme alla presidente e all´ad dell´Abs, Carla de Colle e Alessandro Trivillin e alla responsabile del concorso, Paola Perabò. "Quello che mi è parso oggi di recepire dalle relazioni dei ragazzi - ha commentato al termine della cerimonia Benedetti - è che da parte loro c´è voglia di investigare, fare, creare ma noto anche che in alcune regioni ci si aggancia forse ancora troppo al passato. Dalle esposizioni progettuali si intuisce che c´è poco presente e dunque poco futuro. Per parte nostra, in Friuli Venezia Giulia ho visto le scuole primarie esprimere una buona qualità negli elaborati e il Malignani mantenere sempre un buono standard di innovazione, anche grazie ad una tradizione che l´istituto ha saputo mantenere viva. Mancano però del tutto i licei. Insomma - è il parere di Benedetti - occorre crescere e fabbricare, nel senso latino del termine, ancora".  
   
   
“QUANTO BASTA”: 5 GIORNI A PIOMBINO SU ECONOMIA ECOLOGICA  
 
Firenze, 29 maggio 2012 – “Economia e ambiente: mai l’uno senza l’altro, mai l’uno contro l’altro perché l’economia può essere sostenibile mentre con l’ecologia si può creare reddito in una dimensione di giustizia sociale, anche come dono alle generazioni future, a chi verrà dopo di noi, al loro diritto di vivere in un mondo ancora umano”. Così Stella Targetti, vicepresidente di Regione Toscana con delega all’Istruzione e alla Ricerca, intervenendo ieri alla presentazione di “Quanto Basta“, festival dell’economia ecologica (Piombino, martedì 5-sabato 9 giugno 2012 con interventi, fra gli altri, di Salvatore Settis, Nadia Urbinati, Marc Augè. Programma completo su www.Quantobastafestival.com  ). Alla conferenza stampa, che si è svolta a Firenze presso la sede di Regione Toscana in piazza Duomo, è intervenuto anche Gianni Anselmi, sindaco di Piombino (“La riflessione e gli approfondimenti del festival aiuteranno anche a focalizzare importanti questioni locali: il tema della riconversione possibile dell’economia territoriale”). Il programma non prevede solo lezioni magistrali e conferenze, ma anche una iniziativa sui giovani ricercatori (in collaborazione con la Scuola Sant’anna di Pisa e l’Istituto Nazionale di Urbanistica), momenti di svago (degustazioni vini locali, spettacoli, mostra fotografica, installazioni), iniziative per i bambini (dalla gimkana con gokart elettrico alle merende solari, dai laboratori di panificazione al concorso per rielaborare in modo creativo la facciata della chiesa di Sant’antimo. E il 5 giugno i lavori dei bambini saranno proiettati sulla facciata della chiesa).  
   
   
UN TIPO DI GESSO MENO COSTOSO È ORA DISPONIBILE  
 
Bruxelles, 24 maggio 2012 - Alcuni ricercatori in Spagna e nel Regno Unito hanno identificato le fasi della formazione dei cristalli di gesso, un processo finora avvolto nel mistero. Il gesso, un minerale che si trova in natura, in genere si usa nei processi industriali. Se non si tocca per migliaia di anni, il gesso può svilupparsi in grandi cristalli translucidi e alti oltre 10 metri. Lo studio è stato in parte finanziato dal progetto Min-gro ("Mineral nucleation and growth kinetics: generating a general, fundamental model by integrating atomic, macro- and field-scale investigations") che ha ricevuto una borsa delle reti Marie Curie di formazione mediante la ricerca del valore di 3 milioni di euro nell´ambito del Sesto programma quadro (6° Pq). I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Science. In questo studio, ricercatori della Facoltà della terra e dell´ambiente dell´Università di Leeds nel Regno Unito e del Laboratorio de Estudios Cristalogràficos Csic-università di Grananda in Spagna hanno scoperto che il gesso, chiamato anche gesso di Parigi, comincia a svilupparsi in piccoli cristalli del minerale bassanite. Il gesso è usato nell´edilizia, per i calchi, per isolare dal fuoco e persino nel campo dell´arte. Il gesso di bassanite è attualmente prodotto a un ritmo annuo di 100 milioni di tonnellate. Il gesso estratto viene disidratato a 150 gradi Celsius. La polvere di bassanite è acquistata da muratori, specialisti del settore medico e artisti che aggiungono acqua per ottenere un materiale malleabile che si indurisce quando si asciuga. Il team ha prodotto bassanite a temperatura ambiente e questa a sua volta si è trasformata in gesso. "È un processo mai documentato prima," ha detto la professoressa Liane G. Benning dell´Università di Leeds. "In natura, il gesso cresce in questi fantastici grandi cristalli, in laboratorio abbiamo dimostrato che il gesso cresce attraverso l´assembramento di molti piccolissimi cristalli di bassanite. Questi si legano come un filo di perle prima di cristallizzarsi in gesso. Abbiamo studiato centinaia di immagini ad alta risoluzione e abbiamo osservato i piccolissimi cristalli di bassanite nell´atto di assemblarsi in gesso." Commentando i risultati, l´autore principale Alexander van Driessche del Laboratorio de Estudios Cristalogràficos a Granada ha detto: "Il nostro studio mostra un nuovo modo a basso costo e a bassa temperatura per fare la bassanite, anche se finora siamo riusciti a mantenerla stabile solo per un´ora." I ricercatori dicono che i risultati potrebbero essere usati per contribuire a ridurre l´intasarsi dei tubi e dei filtri a causa della precipitazione del gesso durante la desalinizzazione dell´acqua o la produzione dell´olio. Questo avrebbe come risultato un enorme risparmio nel rimuovere il gesso da un tubo. I paesi che hanno problemi di acqua potabile potrebbero trarre vantaggio da questo sviluppo perché il costo di rimuovere il gesso dai tubi può essere molto alto. "Lo studio rivela che un processo naturale di formazione di un minerale può avere importanti conseguenze economiche per la vita di tutti i giorni," ha spiegato il professor Juan Manuel Garcia Ruiz del Laboratorio de Estudios Cristalogràficos. "Ci dice anche come la natura riesce a fare cristalli così belli e grandi come quelli che si vedono nelle grotte di Naica o persino il gesso e la bassanite recentemente documentati su Marte." In conclusione, il professor Benning dice: "Se riusciamo a produrre e stabilizzare i cristalli di bassanite a temperatura ambiente con un metodo pulito e verde per periodi lunghi, non solo impariamo qualcosa su un processo naturale ma, rispetto agli standard industriali di adesso, la nostra ricerca potrebbe anche portare a un enorme risparmio di denaro ed energia per la produzione del gesso." Per maggiori informazioni, visitare: Università di Leeds: http://www.Leeds.ac.uk/  Laboratorio de Estudios Cristalogràficos: http://www.Lec.csic.es/    
   
   
AMBIENTE: SIN TRIESTE, ALLA FINE HA VINTO IL TERRITORIO  
 
Trieste, 29 maggio 2012 - "Alla fine ha vinto il territorio", ha indicato l´assessore regionale alle Finanze e Programmazione Sandra Savino, commentando il 25 maggio la firma a Trieste, con il ministro dell´Ambiente Corrado Clini, dell´Accordo di programma per la definizione degli interventi di messa in sicurezza e successiva bonifica nel "Sito di interesse nazionale/Sin" di Trieste. "In questi anni abbiamo affermato coralmente che era necessario superare l´impostazione delle precedenti bozze di Accordo e partire dalle specificità del Sito Inquinato di Trieste: questo Accordo è dunque anche il risultato della determinazione con la quale abbiamo perseguito il programma di lavoro che presentammo al partenariato istituzionale e socio-economico già nel corso del 2011". "Il ministro Clini ha manifestato una grande apertura ed una piena comprensione delle peculiarità che caratterizzano anche storicamente questo contesto - ha osservato l´assessore Savino - ed è stato quindi possibile trovare rapidamente un´intesa sulla base di nuovi presupposti. Vengono quindi abbandonate sia l´ipotesi del cosiddetto ´barrieramento a mare´, come soluzione precostituita ad un problema di inquinamento che ancora non è definitivamente accertato né in diffusione né in qualità, sia l´ipotesi di responsabilità oggettiva e danno ambientale a carico delle aziende insediate, a prescindere dalle effettive responsabilità per l´inquinamento. Sono invece tradotti in regole ed impegni gli obiettivi di semplificazione ed accelerazione delle procedure e di contenimento dei costi". "L´amministrazione regionale ritiene che quest´Accordo possa davvero costituire l´´inizio della fine´ del sito inquinato, a partire dal fatto che l´intesa raggiunta manifesta ed inaugura un rapporto di vera cooperazione tra tutti i livelli di governo interessati, i quali vengono attivamente coinvolti e si assumono anche responsabilità importanti sia in termini istituzionali che amministrativi e tecnico-operativi e sotto la guida del ministero dell´Ambiente si impegna ad un´azione coordinata che consenta di riperimetrare il sito e rilanciare le attività produttive, anche attraverso nuovi progetti di investimento". "L´accordo contiene significativi elementi di innovazione anche dal punto di vista della politica ambientale: per questo motivo sentiamo la grande responsabilità di ´fare bene´ e non solo di ´fare presto´. Il Sito Inquinato deve essere restituito alla comunità locale per servire obiettivi di sviluppo economico ma senza sacrificare la qualità ambientale e la salute dei cittadini e dei lavoratori. Riteniamo che l´approccio metodologico individuato ci consentirà di coniugare queste esigenze e di realizzare un´esperienza molto avanzata", ha infine evidenziato l´assessore Savino.  
   
   
GUTTURU MANNU: GIUNTA REGIONALE SARDA APPROVA DISEGNO DI LEGGE PER ISTITUZIONE PARCO  
 
Cagliari, 29 Maggio 2012 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore dell´Ambiente, Giorgio Oppi ha approvato il disegno di legge concernente l´Istituzione del parco naturale regionale di Gutturu Mannu". Il provvedimento ha come obiettivo prioritario la tutela dell´ambiente e la promozione economica del territorio ricompreso nei comuni di Assemini, Pula, Santadi, Sarroch, Siliqua, Uta, Villa San Pietro, Domus de Maria e Capoterra. Le amministrazioni locali, nel luglio del 2011 hanno firmato un Accordo di programma tra la Regione, l´Ente foreste, e la Provincia di Cagliari al fine di istituire delle aree protette ai sensi della L.r. 31/89 "Norme per l´istituzione e la gestione dei parchi, delle riserve e dei monumenti naturali, nonché delle aree di particolare rilevanza naturalistica e ambientale". L´approvazione del disegno di legge da parte della Giunta è il passaggio che definisce il percorso per la creazione del parco, visto che che la L.r. 31/89 prevede che il parco sia istituito con legge regionale. L’area interessata dal parco naturale regionale di Gutturu Mannu ricomprende una superficie complessiva pari a 19.685 ettari di territorio.  
   
   
VIA LIBERA ALLA NUOVA CARTA GEOLOGICA DELLE REGIONI UMBRIA, TOSCANA, MARCHE ED EMILIA-ROMAGNA. FIRMATO A FIRENZE PROTOCOLLO D’INTESA  
 
Perugia, 29 maggio 2012 - Le regioni Umbria, Toscana, Marche ed Emilia Romagna hanno firmato, venerdì 25 maggio, a Firenze, nella Palazzina Lorenese della Fortezza da Basso, il protocollo di intesa “Continuum Territoriale Geologico Interregionale”. Il protocollo, che per la regione Umbria è stato siglato dall’assessore regionale ai lavori pubblici Stefano Vinti, avvierà il lavoro di redazione della nuova Carta Geologica dell’Italia Centrale che oltre a trovare modi comuni fra le quattro Regioni di elaborare dati geologici e di divulgarli, renderà disponibili, a breve, strumenti cartografici e geotematici per gli Enti Locali, per il mondo professionale e per gli stessi cittadini promuovendo fra l’altro una cultura consapevole sul rischio idrogeologico. “La stipula del Protocollo d’Intesa, ha affermato l’assessore Vinti, non è solo un punto di partenza per una proficua collaborazione nel campo della formazione e divulgazione di strumenti di conoscenza geologica ma è anche un importante punto di arrivo nella collaborazione da tempo attivata fra le quattro Regioni firmatarie nel modo di rilevare, rappresentare e diffondere dati prevalentemente geologici”. Già, nel Comitato Nazionale di Coordinamento fra i Servizi Geologici Regionali, da oltre 10 anni, le quattro Regioni, insieme ad altre, hanno proposto, condiviso e spesso attuato, metodi di lavoro comuni, poi recepiti anche con direttive e linee guida nazionali. Uno dei temi di grande importanza ed attualità che il “Continuum Territoriale Geologico Interregionale“ dovrà affrontare e sviluppare è senz’altro quello riguardante il rischio idrogeologico e nello specifico il rischio idrogeologico da frana che ha una più stretta connessione con le caratteristiche geologiche del territorio. In questo settore c’è necessità di affinare il modo di rilevare i dati sulla franosità attraverso un coordinamento più stretto ma c’è soprattutto bisogno di rappresentarli e diffonderli in maniera omogenea e condivisa, anche in relazione ai due grandi strumenti di rilevanza nazionale sui quali si è cercato di trovare un modo di lavorare coordinato, il progetto Iffi ( Inventario dei Fenomeni Franosi in Italia ) e i piani Pai (Piani di assetto idrogeologico) delle varie Autorità di Bacino. In entrambi i casi il substrato fisico sul quale si manifestano i fenomeni è per le quattro Regioni pressoché lo stesso: l’Appennino Settentrionale e delle Valli collegate, che contribuiscono a formare bacini di rilievo nazionale come quello del Po, del Tevere e dell’Arno. Sui data base delle Regioni sono presenti al momento banche dati simili ma non uguali, scale di mappatura spesso diversificate e con differenti dettagli, modi di diffusione locali diversi o in qualche caso assenti e criteri di aggiornamento ed archiviazione dissimili. “Su tutti questi aspetti, continua Vinti, c’è ancora molto da lavorare e il protocollo d’intesa è il mezzo più adatto per ottenere risultati omogenei a qualità uniforme. La conoscenza geologica e la possibilità di fruirne estesamente e telematicamente sono fondamentali nella comprensione dei fenomeni franosi, del rischio che ne deriva e soprattutto delle azioni da intraprendere per mitigarlo. Per la determinazione della pericolosità geologica da frana, in merito alla suscettibilità, ad esempio, entrano in gioco molti parametri geologici, che se trattati informaticamente permettono in breve tempo di produrre utilissime elaborazioni. Fissare ad esempio un numero minimo ed identico di parametri da considerare sarebbe già un risultato. Sicuramente sarebbe un altro importante obiettivo la diffusione omogenea e magari con la stessa piattaforma su un sito web condiviso delle aree a rischio frana molto elevato ed elevato visto che in qualche caso, tra l’altro, tali fenomeni si estendono a cavallo degli stessi confini regionali. L’attuazione del Protocollo, conclude Vinti, oltre a trovare modi comuni fra le quattro Regioni di elaborare dati geologici e di divulgarli, renderà disponibili, a breve, strumenti cartografici e geotematici per gli Enti Locali, per il mondo professionale e per gli stessi cittadini promuovendo fra l’altro una cultura consapevole sul rischio idrogeologico”.  
   
   
PROGRAMMA ´LIFE´: OLTRE 100 I PROGETTI LOMBARDI  
 
Milano, 29 maggio 2012 - Vent´anni di impegno per la tutela dell´ambiente e del paesaggio sono stati celebrati a Palazzo Lombardia con un convegno dedicato a Life, il programma attraverso cui l´Unione europea mette a disposizione finanziamenti per chi, come la Regione, si impegna nella difesa del verde. Con l´Italia Paese più attento al programma Life, ben 108 dei 582 progetti nazionali, sono attuati sul territorio lombardo. 32 Progetti Per 23 Milioni - "Dalla nascita di Life, e, in particolare, con il sottoprogramma Life Natura e Biodiversità - ha commentato l´assessore regionale ai Sistemi verdi e Paesaggio Alessandro Colucci - Regione Lombardia ha promosso e cofinanziato 32 progetti, quasi una media di 1,5 all´anno, per la conservazione di specie e habitat a rischio di estinzione. Abbiamo investito sul territorio lombardo risorse per 23 milioni di euro comprensive degli 11 messi a disposizione dalla Commissione europea". Grazie ai finanziamenti si sono creati siti Rete Natura 2000 e si sono rivitalizzate e riqualificate aree umide, migliorati i boschi lombardi, ripristinate aree idonee per la fauna, reintrodotte specie di flora e fauna in aree dove erano scomparse, create nuove forme di fruizione delle aree protette. L´attenzione Concreta Della Regione - "Tutti questi progetti - ha continuato l´assessore - hanno avuto oggi la meritata vetrina a Palazzo Lombardia e hanno testimoniato, concretamente, non solo di aver centrato gli obiettivi prefissati, ma anche l´attenzione della Regione per la tutela dell´ambiente e la salvaguardia della biodiversità con il coinvolgimento anche delle realtà scolastiche". Attualmente, per il programma Life, sono in corso 5 progetti a regia diretta di Regione Lombardia. Presto Altri 2 Progetti - "Non ci fermiamo - ha concluso Colucci - e, nello sforzo di proteggere il nostro verde e il nostro paesaggio, abbiamo già in fase di avanzata istruttoria altri 2 progetti che mirano a implementare le attività strategiche per la valorizzazione del patrimonio naturale".  
   
   
AMBIENTE IN SARDEGNA: NOVE MILIONI DI EURO AI COMUNI PER VALORIZZAZIONE PATRIMONIO BOSCHIVO  
 
Cagliari, 29 Maggio 2012 - La finanziaria regionale 2012 ha messo a disposizione nove milioni di euro da ripartire in favore dei Comuni che hanno subito una rilevante diminuzione degli occupati nel settore della forestazione, con riguardo all´estensione delle aree del territorio comunale, pubbliche o private, già concesse all´Ente foreste o agli ispettorati ripartimentali. Pertanto, al fine di realizzare gli interventi inerenti all´aumento, alla manutenzione e alla valorizzazione del patrimonio boschivo del proprio territorio, i Comuni dovranno presentare entro il giorno 11 giugno 2012 istanze di contributo secondo il modello allegato all´avviso pubblicato di seguito. Le istanze dovranno essere presentate all´Assessorato della Difesa dell´Ambiente. Successivamente all’esame delle istanze pervenute, l’assessore della Difesa dell’Ambiente, Giorgio Oppi proporrà alla Giunta regionale la ripartizione della somma stanziata. Non verranno prese in considerazione le richieste presentate antecedentemente la data di pubblicazione del presente avviso e saranno escluse le domande inoltrate oltre la data di scadenza sopra citata.  
   
   
STUDIO RILEVA LA POSSIBILITÀ DI RIDURRE LE EMISSIONI DI GAS A EFFETTO SERRA  
 
Bruxelles, 29 maggio 2012 - È possibile ridurre le emissioni di gas serra prodotte da abitazioni, trasporti e alimenti di circa 4,5 milioni di tonnellate ogni anno da qui al 2020, applicando alcune necessarie modifiche. Questo è il messaggio emerso da un nuovo studio finlandese che ha esaminato se esiste la possibilità di ridurre i livelli di emissioni. I ricercatori dell´Istituto finlandese per l´ambiente (Syke), il Centro di ricerca nazionale per i consumatori e l´Istituto statale per la ricerca economica (Vatt) sostengono che la maggiore riduzione per quanto riguarda le abitazioni potrebbe essere prodotta dai cambiamenti legati all´energia. Risparmiare calore ed elettricità, e promuovere le scelte dei consumatori a favore di elettrodomestici ad alta efficienza energetica, sono gli altri mezzi per garantire riduzioni. Per quanto riguarda il trasporto passeggeri, ci sono due modi per ridurre le emissioni: aumentare le tasse sulle auto e il carburante, e adottare imposte di utenza stradale elettroniche. I ricercatori sottolineano che le emissioni correlate all´alimentazione potrebbero essere ridotte introducendo una dieta a basso consumo di carbonio nei servizi di catering pubblici e privati. Potrebbe anche aiutare il fatto di non sprecare il cibo. Il team dice che i risultati sono importanti, soprattutto perché il governo finlandese ha stabilito obiettivi di riduzione delle emissioni negli anni a venire. I dati suggeriscono che in Finlandia le emissioni complessive ammontano a circa 70 milioni di tonnellate. Abitazioni, traffico passeggeri e alimenti rappresentano quasi un quarto di questo in termini di anidride carbonica (Co2), dicono i ricercatori. Essi aggiungono che le emissioni totali attribuibili alla Finlandia e altrove sono 35 milioni di tonnellate, tenendo conto dei cicli di vita completi e delle emissioni globali dei prodotti. Il loro studio evidenzia inoltre come strumenti politici utilizzati nella politica climatica mirati alle famiglie potrebbero non essere stati creati per questo settore, ma sono di solito in uso per altre aree, inclusa la generazione del gettito fiscale. In aggiunta vi è che gli strumenti politici non sono al 100% coerenti: le decisioni che guidano il consumo dei cittadini sono state prese in tempi diversi e da diversi punti di vista. Nel loro studio i ricercatori hanno scoperto che è fondamentale favorire legami più forti per i ministeri e le agenzie a livello di governo centrale, e quindi stabilire obiettivi condivisi di riduzione delle emissioni per i programmi politici. Ad esempio, la squadra indica un collegamento tra le abitazioni e il trasporto di passeggeri. Dicono che i livelli di emissioni sono influenzati dalle scelte delle persone su dove vivono e lavorano, e dalle scelte che fanno riguardo a quanta energia viene generata e utilizzata. Per quanto riguarda la riduzione delle emissioni delle abitazioni, i ricercatori fanno sapere che si può avere un calo delle emissioni di 1,3 milioni di tonnellate apportando modifiche al sistema di riscaldamento e compiendo ristrutturazioni energetiche. Scegliendo una vita a "energia intelligente" si otterrebbe una riduzione di 0,36 milioni di tonnellate di calore ed elettricità. Si potrebbero tagliare altre 0,34 milioni di tonnellate se i consumatori acquistassero elettrodomestici a maggiore efficienza energetica. Più di 2,1 milioni di tonnellate equivalenti di Co2 potrebbero essere eliminate nel trasporto passeggeri, se la gente iniziasse a camminare di più a piedi o a utilizzare la bicicletta, anziché prendere l´auto per spostarsi. Per maggiori informazioni, visitare: Istituto finlandese per l´ambiente: http://www.Ymparisto.fi/default.asp?node=5297&lan=en    
   
   
OGGI A CASTROVILLARI RIUNIONE INDETTA DALLA PROTEZIONE CIVILE CON GLI AMMINISTRATORI SULLO SCIAME SISMICO NEL POLLINO  
 
Catanzaro, 29 maggio 2012 - Il sottosegretario regionale con delega alla Protezione Civile Franco Torchia ha annunciato che oggi, si svolge a Castrovillari una riunione operativa sullo sciame sismico che si registra nel territorio del Pollino. La convocazione, ad opera della Protezione civile regionale, riguarda tutti i sindaci della zona interessata, i responsabili degli uffici comunali di protezione civile, gli uffici tecnici e le associazioni di volontariato. “Comprendo bene – ha detto il sottosegretario Torchia - i timori della popolazione per le scosse avvertite la notte scorsa nella provincia di Cosenza, ma non bisogna creare allarmismi nei cittadini e non intendiamo per nessun motivo abbassare la guardia. Conosciamo la fragilità del territorio calabrese e non servono maghi per predire che la Calabria continuerà a tremare. Il compito delle istituzioni – ha aggiunto - è quello di affrontare tutte le situazioni che mettono a rischio la vita dei cittadini, lavorando sulla prevenzione e sulla messa in sicurezza del territorio. In particolare la Protezione civile deve essere pronta per eventuali emergenze derivanti da eventi sismici di grave intensità. E ciò che stiamo facendo ormai da quasi due anni. L’intensa attività di pianificazione voluta dal Dipartimento nazionale ha avuto il pregio di sensibilizzare i sindaci a riconoscere il loro ruolo e a svolgere in modo adeguato i loro compiti istituzionali. Per quanto riguarda lo sciame sismico del Pollino – ha proseguito Torchia - ricordo tutti i sopralluoghi e le verifiche speditive presso gli edifici strategici pubblici ed in particolar modo presso le scuole di ogni ordine e grado che si configurano come attività di prevenzione. Stiamo ancora lavorando in questa area della Calabria, senza ovviamente trascurare il resto della regione. Ma questo non basta. E’ necessario – ha concluso Torchia - che ognuno faccia la propria parte fino in fondo a cominciare dalle scuole dove diventa fondamentale insegnare a convivere con questo rischio e quali comportamenti adottare in caso di estrema necessità”.  
   
   
MILANO, GIARDINI CONDIVISI. DA AREE ABBANDONATE A SPAZI VERDI ECOSOSTENIBILI E BIOLOGICI: AL VIA PROGETTO SPERIMENTALE APPELLO AI CITTADINI: PREZIOSA OCCASIONE PER PRENDERSI CURA DELLA CITTÀ  
 
Milano, 29 maggio 2012 - Da aree abbandonate e in stato di degrado a ‘giardini condivisi’. È questo il senso di un progetto sperimentale che permetterà di avviare la riqualificazione a verde di aree comunali attualmente inutilizzate, grazie alla partecipazione delle associazioni. La delibera approvata dalla Giunta comunale prevede, infatti, il coinvolgimento dei cittadini nell’allestimento e nella manutenzione di spazi urbani convertiti a giardini condivisi. Lo annunciano gli assessori Lucia Castellano (Demanio) e Daniela Benelli (Decentramento). “Lancio un appello ai cittadini affinché sfruttino questa preziosa occasione per prendersi cura della città, adottando uno spazio e portandovi il verde”. Lo dichiara l’assessore al Demanio Lucia Castellano che aggiunge: “Abbiamo attinto all’esperienza positiva di altre grandi città europee come Parigi, e avviato questo importante progetto sperimentale anche grazie al supporto delle associazioni di giardinieri che ci aiuteranno a promuoverlo. Sarà un modo per sottrarre al degrado e all’abbandono spazi altrimenti inutilizzati, e favorire momenti di incontro e socializzazione nei quartieri, soprattutto periferici. Il tutto senza alcun costo per l’Amministrazione comunale”. “È un progetto molto importante perché punta a recuperare spazi abbandonati della città, riqualificandoli con iniziative ecosostenibili. Un ruolo determinante spetta alle Zone che dovranno facilitare le associazioni nell’uso degli spazi e seguire l’attuazione dei progetti con riunioni periodiche. Contiamo molto sulla collaborazione dei cittadini, dai quali ci aspettiamo idee innovative di cui Milano ha bisogno”, ha detto l’assessore all’Area metropolitana, Decentramento e Municipalità, Servizi civici Daniela Benelli. Le convenzioni con le associazioni di cittadini avranno la durata minima di 1 anno e massima di 3 anni. I giardini condivisi verranno utilizzati per il giardinaggio, ornamentale o orticolo, con particolare attenzione all’aspetto ecologico: saranno consentite solo pratiche biologiche, biodinamiche, ecosostenibili e vietato l’uso di pesticidi, diserbanti, sementi Ogm. Nel giardino saranno vietate aree ad uso privato, anzi dovranno essere realizzati spazi a coltivazione collettiva per favorire la socializzazione e la coesione sociale. A tal fine, durante il primo anno, l’Amministrazione organizzerà eventi e iniziative aperte ai cittadini nei vari giardini.  
   
   
GIOIA DEL COLLE: REFLUI, ENTRO 14 GIUGNO PARERE AUTORITÀ IDRICA  
 
 Bari, 29 maggio 2012 - "Entro il 14 giugno prossimo l´Autorità idrica pugliese e il Comune di Gioia del Colle si esprimeranno sulla fattibilità tecnico-economica delle due ipotesi di lavori proposte da Acquedotto pugliese per adeguare il collettore in cui dovranno confluire le acque depurate dell´impianto di affinamento dei reflui urbani e di quello del settore lattiero - caseario, entrambi a servizio del Comune di Gioia del Colle. Entro la stessa data, i soggetti preposti comunicheranno la stima definitiva relativa all´ammontare dei lavori e alla ripartizione dei costi e assunzioni di oneri di gestione dei due distinti impianti". Lo ha comunicato l´Assessore regionale alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati a seguito della riunione che si è tenuta a Bari ieri mattina. Come da impegni assunti nel corso della riunione del 23 aprile, infatti, i tecnici di Acquedotto pugliese hanno eseguito tutte le verifiche tecniche sul collettore, che necessita di una serie di interventi di adeguamento, ed ha successivamente sottoposto all´attenzione dei tecnici le proposte risolutive al vaglio ora dell´Autorità Idrica Pugliese (Aip) e del Comune di Gioia del Colle. Proseguirà intanto l´interlocuzione tra Aqp e Provincia di Bari per la produzione degli elaborati necessari all´autorizzazione allo scarico nella Lama San Giorgio, in considerazione dello studio di fattibilità già predisposto da Aqp, che prevede un bypass degli attuali campi di spandimento e il convogliamento dei reflui depurati nel recapito finale previsto dal Piano di tutela delle acque (Lama San Giorgio). Lo scopo dei lavori è quello di superare le due distinte criticità emerse con riferimento a due impianti di depurazione presenti a Gioia del Colle, al momento privi di uno recapito finale idoneo e per i quali è stata individuata la lama San Giorgio come possibile soluzione, tra l´altro prevista dal Piano di tutela delle Acque. Il primo impianto tratta i reflui civili ed attualmente scarica in campi di spandimento privi di permeabilità, che a seguito di scarichi anomali producono miasmi insopportabili denunciati dai cittadini; il secondo impianto, realizzato dalla comunità montana con lo strumento della finanza di progetto, al momento è in fase di ultimazione, ma è privo di un recapito finale. Allo stato non sarebbe possibile far confluire le acque del secondo impianto in quello destinato al trattamento dei reflui urbani poiché si creerebbero ulteriori problematiche nel recapito finale, cioè sui campi di spandimento. Per questo, si è pensato ad un bypass degli stessi campi, che porterebbe l´acqua nella Lama San Giorgio ed alla realizzazione di un nuovo collettore che confluisca in quello già a servizio dell´attuale depuratore comunale, che accoglierebbe dunque le acque provenienti da entrambi gli impianti. A seguito delle decisioni assunte durante precedenti incontri dunque, Acquedotto pugliese ha eseguito la stima dei costi utili a realizzare lo scarico dell´impianto di depurazione dei reflui civili direttamente nella Lama con il bypass dei campi di spandimento, che ammonta a circa 760 mila euro.  
   
   
MENO RIFIUTI E IMBALLAGGI, REGIONE E IKEA ALLEATE  
 
San Giuliano Milanese/mi, 29 maggio 2012 - Un Ente pubblico e un´azienda retail privata del settore no food insieme - per la prima volta in Lombardia - a sostegno di iniziative per migliorare la sostenibilità ambientale dei prodotti e dei relativi imballaggi e incentivare l´assunzione di comportamenti "environment friendly". Obiettivo: ridurre drasticamente la produzione di rifiuti. Daniele Belotti, assessore regionale al Territorio e Urbanistica, e Valerio Di Bussolo, responsabile relazioni esterne Ikea Italia, hanno illustrato in una conferenza stampa i contenuti del protocollo d´intesa siglato in Regione per ridurre, recuperare e riciclare i rifiuti, coinvolgendo tutti in modo innovativo e conveniente nella cultura della sostenibilità e del riuso anche dei mobili e dei complementi d´arredo. E quale migliore vetrina di una catena commerciale che, con quattro punti vendita in Lombardia, accoglie quasi 14 milioni di visitatori l´anno? Riutilizzare, Risparmiare E Allungare La Vita Dei Prodotti - "In passato vi è stato qualche timore ad affiancare un marchio commerciale al ´pubblico´ - ha detto Belotti, nel corso dell´incontro - ma quando vi sono iniziative condivise di solidarietà, a sfondo sociale e di tutela ambientale è giusto che l´Ente pubblico si affianchi al privato e lo sostenga". "Il documento sottoscritto - ha ricordato Di Bussolo - sancisce l´intento comune di arginare la proliferazione di rifiuti grazie a iniziative che promuovono il riutilizzo e l´allungamento della vita dei prodotti; iniziative che vedranno la luce nei negozi lombardi del gruppo: Carugate, Corsico, San Giuliano in provincia di Milano e Roncadelle in provincia di Brescia". L´azienda svedese, che ha l´urgenza della sostenibilità nel suo Dna, sta infatti lavorando da tempo con realtà locali proprio su questo fronte. Aiuto In Un Momento Di Crisi - "In un momento di difficoltà per tante famiglie - ha aggiunto l´assessore regionale - recuperare e risparmiare per riutilizzare contribuisce anche a dare una mano a chi, in un momento di profonda crisi economica come quello che stiamo attraversando, non può permettersi nemmeno cose che paiono scontate a molte persone. Siamo assolutamente disponibili a sostenere altre iniziative e progetti simili che provengano da soggetti provenienti tanto dal privato, quanto dal pubblico o da associazioni: che si tratti di società private, scuole, comunità, associazioni no-profit e di volontariato". "Fondamentale è inoltre mettere in campo un grande sforzo comunicativo congiunto per cercare di modificare in modo significativo le abitudini dei consumatori in rapporto all´ambiente - ha ricordato Belotti -. Ecco perché le azioni che abbiamo inserito nel Piano regionale di riduzione dei rifiuti, molte delle quali sono state avviate in forma sperimentale a Brescia, con un´iniziativa che ha visto coinvolti oratori e A2a, saranno estese a tutta la Lombardia, una volta in vigore, entro la fine dell´anno, attraverso lo stesso Piano regionale". Tra queste, oltre alla vendita di prodotti alla spina, il sostegno, attraverso informazione e comunicazione, ai prodotti con minor imballaggio, il recupero a fini sociali dell´invenduto alimentare della Grande distribuzione, le casette dell´acqua, la riduzione della carta negli uffici e della pubblicità commerciale nelle abitazioni, il sostegno ai prodotti a km zero, il compostaggio domestico, i pannolini riutilizzabili e il recupero degli ingombranti. Così come accade nel piazzale di Ikea, dove trova spazio un´area gestita da associazioni di volontariato. Le Iniziative In Programma Nei Quattro Punti Vendita - Tra le iniziative previste nel protocollo d´intesa figurano: il mercatino Usa&riusa, che fino al 3 giugno offre la possibilità, a coloro che portano vecchi mobili usati, anche non Ikea, di ricevere un buono acquisto da 10 o 20 euro, da spendere in Ikea dal 4 giugno al 31 luglio. Il mercatino, allestito all´esterno dei negozi di Carugate, Corsico e San Giuliano, con il patrocinio dei rispettivi Comuni, è aperto tutti i giorni dalle 10 alle 19 e coinvolge i volontari di tre associazioni non profit locali, a cui sarà destinato l´intero ricavato della vendita: a Carugate ´Il Germoglio´, a Corsico ´La Vita´, a San Giuliano l´´A.i.o.s.s.´. Nel negozio bresciano Ikea di Roncadelle, invece, sempre fino al 3 giugno, è presente la raccolta di giochi usati, un altro modo di riutilizzare le risorse, dando loro una nuova destinazione sociale. Ikea contraccambia con un buono da 5 euro e i giochi raccolti sono ridistribuiti a bambini in situazioni di difficoltà da parte dell´associazione ´Bimbo chiama bimbo´. Per i clienti di Roncadelle partirà poi un test, che darà loro la possibilità, al momento della consegna a casa di un nuovo mobile Ikea, di restituire quello vecchio da sostituire, che sarà poi donato a una Ong locale. Queste attività rientrano in un impegno più ampio da parte di Ikea, teso a coinvolgere i clienti in un processo culturale di prolungamento del ciclo di vita dei prodotti. Impegno che ha già permesso di realizzare: ´Second Hand´, uno spazio virtuale in cui si può comprare, vendere, scambiare mobili usati all´interno di Hemma, la community dei soci Ikea Family; la possibilità di riportare nei negozi milanesi, a fronte di una gift card, i vecchi prodotti Ikea usati, poi rivenduti all´Angolo Occasioni senza alcun ricarico; la donazione a enti no profit di vecchi computer, stampanti e monitor ancora funzionanti. Altre Attività Ecosostenibili Realizzate Sul Territorio - In passato sono già state messe in atto alcune attività ecosostenibili, che hanno riscosso successo. Si tratta, per esempio, di ´Compostiamoci bene´ per il riciclo dell´albero di Natale: i Milanesi hanno riportato 3.891 alberi dopo le feste e Ikea ha donato 3 euro per ogni albero riportato, destinando così 11.673 euro a un progetto del Parco nazionale delle foreste casentinesi; ´Riscalda la notte´, che ha permesso di raccogliere nella sola Lombardia ben 3.232 coperte e piumoni usati, destinati poi a persone senza fissa dimora e ai senzatetto; il progetto ´Rileggimi´, che, dall´1 al 23 settembre 2011, ha permesso di raccogliere, solo in Lombardia, 1.650 libri per bambini, destinati poi a minori disagiati della provincia di Milano, all´interno di case famiglia e delle case circondariali. "Con una serie di azioni così articolate - ha sottolineato Belotti - un grande marchio può arrivare anche a orientare i trend di sostenibilità ambientale nel rapporto tra produzione, vendita e smaltimento delle diverse tipologie di rifiuti. Tengo ancora una volta a ribadire che noi siamo totalmente disponibili a collaborare con altre aziende che, come questa, insieme al privato sociale, metteranno a punto iniziative per aumentare il recupero di materiali ed energia e ridurre il conferimento alla discarica, contribuendo così a sostituire la cultura dell´´usa e getta´ con quella dei prodotti riutilizzabili".  
   
   
DISCARICA ROVEREDO IN P.: PREOCCUPAZIONE DEL SINDACO  
 
Trieste, 29 maggio 2012 - Il vicepresidente della Regione Friuli Venezia Giulia Luca Ciriani, ha incontrato presso il municipio di Roveredo in Piano il sindaco Sergio Bergnach per un confronto sulla riapertura dell´iter autorizzativo per la realizzazione di una discarica nel territorio comunale. "Condivido totalmente - ha dichiarato Ciriani - la preoccupazione del sindaco e della popolazione circa l´eventualità che possa realizzarsi questo impianto per materiali tossici e nocivi. Il Tar con una propria sentenza ha obbligato la Regione a riaprire l´iter di valutazione della domanda, ma questo non si traduce automaticamente in un via libera alla costruzione dell´impianto. Questa vicenda è cominciata ormai 25 anni fa, nel 1987, e in questo lunghissimo lasso di tempo la normativa in materia è cambiata molte volte, complicando in maniera significativa l´iter della pratica. Gli uffici tecnici regionali, a cui ora spetta il vaglio della documentazione, presteranno come sempre la massima attenzione ad ogni aspetto normativo e chiariranno anche se sia necessaria una Valutazione di Impatto Ambientale". Certo è - ha concluso Ciriani - che rispetto al 1987 vi è una sostanziale differenza non solo in termini di leggi, ma anche di contesto, di sensibilità per l´ambiente e di attenzione per le istanze delle comunità locali. Tutti gli aspetti di questa vicenda verranno presi in considerazione". Il Sindaco Bergnach ha commentato così l´esito dell´incontro: "ho ripercorso la storia venticinquennale della richiesta d´insediamento di questa discarica di rifiuti altamente tossico-nocivi, ponendo in evidenza tutti gli atti amministrativi delle varie Amministrazioni succedutesi negli anni e gli atti di protesta e di mobilitazione dei diversi Comitati costituitisi nel tempo contro la realizzazione della discarica. Ho richiamato, da ultimo, la deliberazione del Consiglio Comunale n. 18 dell´11 aprile scorso con la quale, all´unanimità, maggioranza e opposizione hanno rifiutato questa ipotesi, incaricando il sindaco di farsi interprete di questo sentimento presso la Regione. Ribadisco, quindi, la pericolosità di questo insediamento che, vista la vulnerabilità del nostro sottosuolo, comporterebbe un grave rischio per le falde acquifere non solo di Roveredo, ma anche delle zone poste a valle del territorio comunale. Per questo motivo - ha concluso il primo cittadino - esprimo nuovamente, a nome della Comunità, il mio fermo dissenso a qualsiasi ipotesi di realizzazione della discarica".