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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 26 Novembre 2013
ENERGIA: PRESENTATO MODELLO GOVERNANCE ENERGETICA INTEGRATA FVG  
 
San Daniele, 26 novembre 2013 - La Regione ha presentato il proprio modello di "governance" energetica integrata a San Daniele del Friuli, nel corso di un workshop svoltosi nella sala consiliare del Comune, al quale ha partecipato l´assessore regionale all´Ambiente, Sara Vito. Il progetto, denominato Rengov-regional Energy Governance, è risultato il migliore tra altri 146 elaborati presentati nell´ambito dello "Smart City and community stakeholder platform". "La forza di tale progetto - ha sostenuto l´assessore Vito - consiste nell´immaginare comunità che si sostengono, dal punto di vista energetico, in modo compatibile, sia sotto il profilo ambientale che quello sociale; implementando non solo la produzione, ma anche la distribuzione dell´energia, e dando nel contempo risposta anche al problema dell´accumulo". Un altro elemento che contraddistingue il progetto è rappresentato dal fatto che mette in relazione la Regione, con compiti di coordinamento, gli Enti locali, le imprese e il sistema bancario, per realizzare un modello di sviluppo sostenibile, atto ad assicurare risposte anche in termini economici e occupazionali. Compito dell´Amministrazione, ha aggiunto l´assessore richiamandosi a una delibera approvata venerdì scorso dalla Giunta regionale - "sarà quello di creare, anche attraverso il Piano energetico regionale, un quadro d´insieme che consente, in ultima analisi, sia alle imprese che alle famiglie di disporre dell´energia a più basso costo". Il workshop di San Daniele del Friuli aveva per tema "La governance in Friuli Venezia Giulia, per un diverso approccio allo sviluppo di un´economia sostenibile", ed era organizzato dalla Regione, con la collaborazione del Comune di San Daniele, di Incubatori Fvg, e di Siti-istituto superiore sui sistemi territoriali per l´innovazione.  
   
   
ASSEGNATE A 5 COMUNI UMBRI LE RISORSE PER IL MIGLIORAMENTO DELL´EFFICIENZA ENERGETICA"  
 
Perugia, 26 novembre 2013 - Sono cinque i Comuni che, grazie alle risorse della Regione Umbria, potranno realizzare interventi per il miglioramento dell´efficienza energetica degli edifici pubblici: è quanto rende noto l´assessore regionale all´Ambiente, Silvano Rometti, precisando che Torgiano, Magione, S. Anatolia di Narco, Trevi e Perugia sono i primi Comuni umbri ai quali sono stati assegnati i finanziamenti previsti dal bando regionale per la realizzazione sugli edifici pubblici di proprietà comunale di interventi finalizzati alla riqualificazione energetica e l´utilizzo di energia rinnovabile. Complessivamente gli interventi che saranno realizzati nei cinque Comuni umbri prevedono l´impiego di circa 1 milione 500 mila euro: il Comune di Torgiano ( 278.276,75 euro) realizzerà l´intervento di riqualificazione energetica del Palasport comunale, i Comuni di S. Anatolia di Narco (300.000 euro) e di Magione (253.872 euro) hanno previsto la riqualificazione energetica del Palazzo Comunale, mentre i Comuni di Trevi e di Perugia hanno in progetto interventi di miglioramento dell´efficienza energetica di edifici scolastici tra cui il polo scolastico di Trevi (280.714,87) e la scuola dell´infanzia di Ramazzano (225.576,24). "Attraverso questo bando - ha spiegato l´assessore Rometti - si rendono fruibili le ultime risorse disponibili nell´ambito dell´attuale programmazione dei fondi europei assegnati all´Umbria per il periodo 2007-2013 e, contemporaneamente, si anticipa anche quella che sarà l´azione centrale della strategia regionale per la programmazione 2014-2020, che vedrà la promozione dell´efficienza energetica e la riqualificazione degli edifici pubblici anche attraverso un utilizzo intelligente dell´energia e una valorizzazione delle fonti rinnovabili, tra i punti di primo piano. A tal fine saranno messe a disposizione dei Comuni, nuove e più consistenti risorse". Relativamente ai primi 5 interventi che saranno realizzati nei Comuni umbri, Rometti ha evidenziato che "si tratta di opere di riqualificazione energetica di grande qualità che porteranno benefici ambientali, conseguenti al minore consumo di energia e quindi al minore rilascio di emissioni atmosferiche, ma anche economici, sia per le aziende locali che effettueranno i lavori, sia per le casse comunali che beneficeranno dei risparmi su consumo di elettricità e gas". Esprimendo soddisfazione per la numerosa partecipazione dei Comuni al bando, per il quale sono state ricevute domande per oltre 6 milioni di interventi, Rometti ha riferito che "con la dotazione iniziale del bando riusciamo a finanziare soltanto 5 interventi ma, al più presto, saranno messe a disposizione dei Comuni le economie derivanti dai bandi per il fotovoltaico e l´illuminazione pubblica".  
   
   
AOSTA, LA GIUNTA APPROVA LE MODIFICHE AL PIANO REGOLATORE DI GRESSONEY-SAINT-JEAN DA RICHIEDERE AL COMUNE  
 
 Aosta, 26 novembre 2013 - L’assessorato del territorio e ambiente informa che la Giunta regionale, ha approvato, venerdì 22 novembre 2013, la variante generale sostanziale al Piano regolatore (Prg) del Comune di Gressoney-saint-jean, che adegua la pianificazione del territorio comunale alle norme stabilite dalla legge regionale 11/1998 (legge regionale urbanistica) e al Piano territoriale paesistico (Ptp). Spetta ora al Comune concludere definitivamente l’iter di approvazione con l’accoglimento della deliberazione della Giunta regionale e quindi la pubblicazione del nuovo piano, dalla cui data questo sarà a tutti gli effetti vigente. Il Prg vigente del comune di Gressoney-saint-jean era stato approvato dalla Giunta regionale con provvedimento n. 12525 del 31 dicembre 1992. L’iter di approvazione della presente variante al piano vigente è iniziato con la predisposizione della bozza, valutata da parte dei servizi regionali competenti nel corso della Conferenza di pianificazione del 28 giugno 2010. La pubblicazione del testo preliminare di piano è avvenuta con deliberazione n. 16 del 13 giugno 2012. Durante il periodo di pubblicazione la variante è stata oggetto di n. 21 osservazioni, valutate dal Comune con deliberazione n. 34 del 19 dicembre 2012, con deliberazione n. 28 del 26 giugno 2013 è stato adottato il testo definitivo. L’amministrazione comunale di Gressoney-saint-jean con la predisposizione di questa variante generale, oltre ad adeguarsi agli strumenti di pianificazione regionale ora vigenti, ha inteso far tesoro degli esiti dell’attuazione del piano regolatore fino a ieri vigente individuando alcune linee di intervento che, oltre a prefigurare l’assetto territoriale futuro, consentano di creare le condizioni migliori per favorire la permanenza della popolazione sul territorio accompagnata ad uno sviluppo socio-economico rispettoso dei valori culturali e paesaggistici presenti. Alle macrocategorie degli obiettivi generali sono stati associati gli obiettivi specifici e ad essi le azioni che si intende mettere in atto per raggiungerli. In particolare sono stati sviluppati i seguenti obiettivi specifici: riequilibrare e riqualificare l’offerta turistica ed in particolare quella ricettiva, con tutto il corollario dei servizi che la più recente ospitalità richiede e che non può più trovare risposta nelle strutture esistenti, ancorché rinnovate; dare risposta al fabbisogno abitativo dei residenti, nativi o immigrati per motivi di lavoro che hanno problemi crescenti di accesso all’abitazione principale a causa delle dinamiche legate ad un mercato immobiliare basato sulla residenza turistica; creare occasioni di insediamento di attività artigiane di carattere locale, fornendo adeguate dotazioni infrastrutturali in modo da favorire il permanere delle stesse nel territorio comunale; consentire la riqualificazione delle aziende agricole, perlopiù di piccole dimensioni e localizzate in strutture vetuste. Circa la metà della popolazione è insediata in ben 69 nuclei ma si concentra soprattutto intorno al capoluogo; il comune alla fine del 2012 contava 815 abitanti residenti e 371 famiglie; l’andamento demografico indica un lieve decremento dal 2001. La popolazione turistica è stimata in 12.000 unità all’anno. La disponibilità realizzativa complessiva espressa dal piano regolatore consente l´insediamento di 379 nuovi abitanti nelle zone già attualmente insediate ma non completamente edificate; molto limitata pertanto è stata l’individuazione di nuove zone da destinare alla residenza. Per quanto riguarda l’insediamento legato all’offerta ricettiva, l’obiettivo prioritario è stato di privilegiare la realizzazione di nuovi alberghi. Con l’approvazione da parte della Giunta regionale della variante generale del Prg di Gressoney-saint-jean, sono ormai 28 i comuni che hanno concluso l’iter di adeguamento del proprio strumento urbanistico al Ptp e alla legge regionale urbanistica. Per quanto riguarda la valle del Lys, Gressoney-saint-jean è il secondo comune, dopo Fontainemore, ad aver completato il percorso, mentre Gressoney-la-trinité, Issime hanno già pubblicato il loro testo e avviato quindi il confronto con la cittadinanza.  
   
   
FVG, PIANO PAESAGGISTICO: PIATTAFORMA INFORMATICA PER COINVOLGERE LE P.A.  
 
Trieste, 26 novembre 2013 - La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alla Pianificazione territoriale Mariagrazia Santoro, ha approvato i contenuti e le modalità di attivazione della piattaforma informativa che consentirà agli enti locali e alle Pubbliche amministrazioni di partecipare al processo di costruzione del piano paesaggistico regionale. In attuazione della legge regionale 14/2013, che detta le norme procedurali sulla formazione del Piano paesaggistico, la Regione intende infatti coinvolgere le pubbliche amministrazioni mettendo a loro disposizione una piattaforma informatica propedeutica a raccogliere i loro contributi per comporre un quadro rappresentativo dei valori identitari del territorio attraverso studi e documentazioni già esistenti. "E´ un metodo partecipativo importante - commenta l´assessore Santoro - che ci consente di non disperdere, bensì valorizzare il grande patrimonio di progetti e analisi sulle specificità del territorio che dovranno necessariamente confluire nel piano paesaggistico regionale per uno sviluppo sostenibile". L´accesso alla piattaforma avviene mediante iscrizione attraverso il sito web della Regione. I servizi a disposizione della piattaforma comprendono una sezione dove è possibile inviare commenti e contributi utili alla formazione del piano, una sezione per la consultazione dei contributi già inseriti, un´area riservata in cui gli utenti abilitati possono caricare i propri contributi documentali ed una sezione "link" dove sono inseriti i collegamenti a siti web di interesse.  
   
   
NUOVO COMPLESSO DI BOVEZZO: VOLTATO PAGINA  
 
Bovezzo/bs, 26 novembre 2013 - "Un´azione di civiltà per tutti". Così l´assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità Paola Bulbarelli ha definito l´abbattimento del residence Prealpino di Bovezzo sulle cui ceneri sono stati realizzati 48 alloggi di edilizia residenziale pubblica, grazie anche a un contributo di circa 5 milioni di euro della Regione Lombardia. "Dopo venticinque anni - ha detto Bulbarelli - questo paese rinasce. E oggi è stato un momento veramente bello e importante per tutti. I cittadini di Bovezzo per troppo tempo hanno visto snaturata la loro città, forse non essendo completamente pronti ad affrontare una tale situazione e una convivenza che è stata a lungo difficoltosa". "Gli stessi immigrati che hanno abitato nel residence - ha aggiunto Bulbarelli - hanno vissuto in condizioni disumane: erano quasi mille ammassati in 800 monolocali. Sulle loro spalle e sui loro bisogni, oltretutto, c´è chi ha speculato e questo è davvero inaccettabile". L´intervento - L´intervento di edilizia residenziale pubblica di Bovezzo che ha portato alla realizzazione di 48 alloggi, dei quali 36 a canone sociale e 12 a canone moderato, rientra all´interno di un progetto di recupero edilizio sancito dall´Accordo di Programma sottoscritto il 27 novembre 2009 da Regione Lombardia, Comune di Bovezzo, Comune di Brescia e Aler Brescia. Il progetto di edilizia di Bovezzo è stato piuttosto lungo e tutt´altro che semplice in quanto ha previsto una prima fase di attivazione di procedura espropriativa per procedere alla demolizione di un residence privato e conseguente ricostruzione dell´attuale complesso edilizio. Con la sottoscrizione (26 febbraio 2007) del "Protocollo di Intesa sul Residence Prealpino" è stato dato avvio al processo di sgombero e messa in sicurezza dell´edificio al fine di porre fine alle criticità di natura sociale e di sicurezza. Il Comune di Brescia e l´Aler hanno provveduto a mettere a disposizione complessivamente 30 alloggi per consentire la mobilità dei nuclei famigliari regolari presenti nel Residence Prealpino. Nel corso dell´estate 2008 si è poi completato lo sgombero dell´edificio. Abbiamo Voltato Pagina - "Con questo intervento - ha concluso Bulbarelli - sono state ripristinate anche quelle condizioni di sicurezza che i cittadini chiedevano e che erano state gravemente messe in discussione. La qualità della vita comincia dall´abitazione. Finalmente abbiamo voltato pagina e questo è fondamentale anche per una convivenza umana e normale che mancava". Posa Prima Pietra A Marcheno - In mattinata l´assessore Bulbarelli ha partecipato anche alla posa della prima pietra di un nuovo complesso di edilizia residenziale pubblica a Marcheno, realizzato anch´esso con un importante contributo della Regione Lombardia, a fianco del quale sorgerà anche la Biblioteca e l´archivio storico. "Abbiamo toccato con mano - ha detto Bulbarelli - quanto sia necessario sburocratizzare e semplificare. E´ davvero strano constatare che un Accordo quadro firmato nel 2007 entra nella fase operativa più di sei anni dopo".  
   
   
EDILIZIA IN TOSCANA: NEL 2014 INTERVENTI PER FAR RIPARTIRE IL SETTORE  
 
 Firenze, 26 novembre 2013 - "Il rallentamento della caduta di un settore così importante per l´economia toscana come quello dell´edilizia non è, purtroppo, ancora tale da far pensare ad una inversione di tendenza. Un calo dell´attività al -9% è stato registrato al termine del primo semestre 2013, mentre nel primo semestre to del 2012 era stato del -16,6%. Sono numeri ancora molto negativi. L´edilizia è un settore particolarmente colpito dalla crisi, perchè ha dovuto fare i conti sia con il calo dei consumi e quindi della domanda dei privati, sia con il ridimensionamento pesante della domanda pubblica a seguito del patto di stabilità". Così l´assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini commenta i dati dell´indagine congiunturale sul primo semestre 2013 sul settore edilizia, svolta da Unioncamere Toscana in collaborazione con Ance, presentati oggi nella sede di Unioncamere. "La flessione della caduta – prosegue Simoncini – non basta a rassicurarci e per questo abbiamo attivato un tavolo permanente e messo in cantiere interventi, alcuni dei quali già attivati, altri che partiranno nel 2014. Fra quelli già operanti la legge per velocizzare le opere pubbliche, gli interventi per l´accesso al credito delle imprese del settore e una linea di garanzia dedicata a supportare le necessità di liquidità di imprese che vantavano crediti verso aziende edili insolventi. Tutti terventi che vengono concertati con le parti sociali grazie al Tavolo regionale per l´edilizia, costituito nel 2011 presso la presidenza della Regione". In particolare, le inizative attuate dalla giunta nel quadro dell´attività del tavolo, hanno l´obiettivo di favorire soprattutto la riqualificazione e il recupero del patrimonio esistente. "Abbiamo proposto – spiega Simoncini – uno stanziamento di 5 milioni di euro per la partecipazione a un fondo di housing sociale; un protocollo d´intesa con Gse (Gestore servizi elettrici) per dare avvio agli impegni presi con il tavolo per quanto riguarda l´efficienza energetica degli edifici pubblici; la proposta di inserire uno stanziamento di 3 milioni per contributi in conto interessi favore di investimenti per riqualificazione energetica e installazione di impianti da fonti rinnovabili". Sul fronte del credito, con le misure per l´emergenza economia, per sostenere con garanzie gli investimenti e la liquidità delle imprese, sono state garantite dalla Regione oltre 300 imprese edili, per un importo complessivo di quasi 30 milioni di euro per quanto riguarda il credito per investimenti e per oltre 150 milioni di finanziamenti, sulla linea liquidità. "Ma un intervento di questo tipo non basta – conclude l´assessore – è sempre più urgente un intervento organico di politica industriale a livello nazionale, per rimuovere, ad esempio, i vincoli del patto di stabilità che non permettono di spendere riosrse che in molti caso ci sono, penalizzando soprattutto l´edilizia, rendendo difficili se non impossibili gli investimenti e i pagamenti da parte dei comuni verso le imprese. Servono poi interventi di alleggerimento della pressione fiscale, che accrescano la possibilità di investimento della pubblica amministrazione, incidano sulle politiche energetiche, incrementino gli investimenti e la competitività delle imprese".  
   
   
COTTO IMPRUNETINO, UN TAVOLO REGIONALE PER LA CRISI DEL SETTORE  
 
Firenze, 26 novembre 2013 - I problemi e le prospettive del cotto imprunetino saranno al centro di un tavolo regionale che approfondirà le cause della crisi in cui da tempo versa questo settore produttivo. E´ quanto emerso nel corso dell´incontro convocato ieri in Regione dall´assessore alle attività produttive lavoro e formazione, Gianfranco Simoncini, e al quale hanno partecipato il sindaco del Comune di Impruneta, Alessio Calamandrei, il sindaco del Comune di Greve in Chianti, Alberto Bencistà, e il presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, con le organizzazioni sindacali di categoria. "Il cotto imprunetino, prodotto fiorentino, è uno dei segni distintivi della storia produttiva e dell´immagine della Toscana che è conosciuta nel mondo ¬ - ha sottolineato Simoncini - Negli ultimi anni ha incontrato forti difficoltà anche in relazione alla crisi dell´edilizia, ma può avere ancora grande possibilità di rilancio e di penetrazione, per la qualità del prodotto, nel mercato mondiale. In questa direzione vogliamo lavorare per costruire politiche di internazionalizzazione, valorizzare le caratteristiche peculiari del prodotto, anche promuovendo un disciplinare specifico, supportare la creazione di reti di impresa capaci di rilanciare il settore" Per approfondire le richieste che in questa direzione hanno avanzato i lavoratori e le lavoratrici del settore e per definire le possibili azioni concrete da programmare e realizzare, la Regione promuoverà a breve un incontro tecnico i cui esiti saranno oggetto di confronto con le organizzazioni sindacali e le parti datoriali del settore. "L´impegno – ha concluso l´assessore - è quello di dare al cotto imprunetino il rilievo regionale che merita e l´auspicio è che si possa giungere alla piena condivisione degli obiettivi e delle azioni da mettere in campo per sostenere il settore."  
   
   
MILANO: SCUOLE, MUSEI E PIAZZE: GIUNTA APPROVA OPERE PER 16 MILIONI DI EURO INVESTIMENTO A FAVORE DELLE PERIFERIE E PER LE BONIFICHE DELL’AMIANTO”  
 
Milano, 26 novembre 2013 - La Giunta comunale ha approvato sei delibere di progetti definivi inseriti nel Piano Triennale delle opere pubbliche 2013 per un importo complessivo di 16.410.000 di euro. Le opere riguardano la bonifica dell’amianto nelle scuole, la manutenzione di musei, piazze e sagrati e il riordino delle pavimentazioni in pietra. “Continua l’approvazione degli interventi che fanno parte dei 260 milioni di euro di opere pubbliche, per i quali abbiamo già chiesto il prestito alla Cassa Depositi e Prestiti, che realizzeremo l’anno prossimo. Sono opere che riguardano le periferie della città: sottolineo, inoltre, i 7 milioni di euro che contribuiscono ai 48 milioni del piano di bonifiche dell’amianto nelle scuole”, dichiara l’assessore ai Lavori pubblici Carmela Rozza. Per le scuole sono stanziati 7 milioni di euro, di cui 4,9 provengono dal Decreto del Fare. E’ stata approvata, inoltre, la delibera che prevede la manutenzione di piazze e sagrati per le quali sono stanziati 3,5 milioni di euro: interessate dai lavori sono piazza Missori, piazza Wagner, via Belfiore, largo Bellintani. Un altro provvedimento riguarda le manutenzioni straordinarie nei musei (1,1 milioni di euro), in particolare per il Castello Sforzesco, il Museo della Scienza e della Tecnica e Palazzo Reale. Un´altra delibera destina 1,1 milioni per le manutenzioni straordinarie nelle biblioteche comunali delle nove Zone, mentre per il riordino della pavimentazione in pietra naturale, anche in questo caso con interventi programmati in tutte le nove Zone, l’importo complessivo previsto è di 3.160.000 euro. Infine c’è un provvedimento di 550.000 euro per la riqualificazione di via dei Fontanili.  
   
   
UDINE - FUTURE FORUM: VERSO LE “CITTÀ DEL BUON SENSO”  
 
Udine, 26 novembre 2013 - Centri storici sempre più integrati con l´intera città e attrattivi, in grado di garantire nuovi servizi, grazie alle tecnologie e a un’attenzione marcata alla sostenibilità. In Confcommercio, a Tavagnacco, il Future Forum 2013 ha proseguito la discussione sul futuro delle città con un secondo appuntamento dedicato proprio ai centri storici, che si è avviato alle 11.30 con la partecipazione dell’assessore all’innovazione del Comune di Udine Gabriele Giacomini, di Claudio Cipollini, presidente di Italia 2020, Angelo Patrizio, responsabile Confcommercio per l’urbanistica e la progettazione urbana, e Andrea Tonello, professore aggregato all’Università di Udine e presidente di Witikee, che ha presentato il progetto Estamos, in grado di integrare tecnologie, sostenibilità e mobilità per una nuova città. A introdurre i lavori, Alessandro Verona, architetto e presidente dell’associazione culturale vicino/lontano, che ha anche presentato le esperienze di due imprenditori, Leonardo Piccoli di Kronos immobiliare e presidente Fiaip, e Andrea Cumini, anche rappresentante dell’associazione dei commercianti, che hanno portato idee e spunti di riflessione da veri “protagonisti” della vita e dell’economia cittadina. Ha chiuso i lavori il vicepresidente provinciale dell’Ascom Luciano Snidar. "Investire sul futuro significa soprattutto investire nelle nostre città – ha esordito Cipollini - che ormai stanno diventando reti di centri storici, una vera e propria ´foresta urbana´, con una complessità di aspetti per cui è necessario un approccio sistemico e integrato, la partecipazione sempre più attiva di tutti i cittadini alle scelte della pubblica amministrazione, senza dimenticare l’aspetto della creatività e della cultura". Come fare per ripensare i centri storici in un’ottica di prospettiva, dunque? Per Cipollini, è d’aiuto seguire alcune parole chiave. “Sostenibilità” innanzitutto, perché dobbiamo gestire le città perseguendo la sostenibilità dal punto di vista sociale, economico e ambientale. “Identità”, "che non è tanto quella del passato, ma l’identità che vogliamo avere in futuro", ha precisato Cipollini; “sistematicità” nella gestione delle problematiche del centro storico, mettendo cioè a sistema ogni aspetto, dai parcheggi alla scuola alle attività produttive alla mobilità; “gestione” di progetti che non siano fini a se stessi ma siano pensati per essere gestiti nel futuro; e ancora “sperimentazione”, che porti a cambiamenti delle norme e cambiamenti culturali nei meccanismi di gestione delle città; infine “governance e partecipazione”, una governance che non dev’essere più settoriale, ma globale, per fasce d’interesse, che dev’essere un modo innovativo e partecipato di riorganizzare le città condividendo valori fra pubblica amministrazione, economia, associazionismo, per un progresso sostenibile che come base «non deve avere fondi, quanto la volontà vera di cambiare». D’accordo anche Angelo Patrizio, che ha sottolineato come molto spesso oggi ci sia "troppa attenzione ai grandi progetti, mentre manchi l’attenzione all’urbanistica ´dell’ultimo miglio´. C’è invece bisogno – ha detto – di architetti e urbanisti con atteggiamento da regista, che abbiano cura della città nella sua interezza, integrando mobilità urbana e rurale, competitività delle imprese, cultura e turismo, agenda digitale...". Proprio come sta avvenendo nei progetti Urbanpro, previsti – ma ancora poco sfruttati, nonostante in questo caso di risorse ce ne sia – dal “Patto per le città” sottoscritto da Confcommercio, Consiglio nazionale degli architetti, Ance e Unioncamere per rivitalizzare i centri urbani. E sulla mobilità sostenibile si è soffermato in particolare il professor Tonello, nel presentare Estamos, progetto che implica un approccio olistico e multidisciplinare alla città del futuro, che deve "mettere insieme vari comparti, ponendo al centro esperti di Scienze del comportamento e delle relazioni sociali per armonizzare le competenze delle scienze urbanistiche e quelle dell’Ict". Di qui Estamos, realizzato proprio dal team diretto dal professore dell’Ateneo udinese, con il supporto della Regione e tanti partner. Un progetto che parte dall’auto elettrica e dall’ottimizzazione delle sue prestazioni, della sua autonomia e della sua sicurezza, per arrivare a un collegamento completo con il mondo circostante, non solo con la viabilità ma anche con gli esercizi commerciali, i servizi, gli aspetti culturali della città. Un progetto incentivante per vivere in modo innovativo il centro urbano, puntando sulle nuove tecnologie e garantendo sostenibilità, che va inserito in una pianificazione completa e intelligente della città del futuro. Come l’ha chiamata Tonello, la "città del buon senso".  
   
   
GIUNTA LOMBARDIA CREDITO IN CASSA, MARONI: ECCO LA PRIMA ATTUAZIONE  
 
Milano, 26 novembre 2013 - "Oggi è stata data la prima attuazione concreta di una misura molto importante realizzata dalla Regione Lombardia quale ´Creditoincassa´, che abbiamo adottato a settembre, con cui abbiamo messo a disposizione delle imprese lombarde 1 miliardo di euro per il pagamento dei crediti che vantano nei confronti degli Enti locali. E oggi questa misura è concretamente partita con la sua prima attuazione: l´impresa bergamasca guidata da Mauro Regazzoni ha infatti ottenuto il pagamento del credito di 472.000 euro che aveva con il Comune di Foppolo". Lo ha spiegato il 22 novembre il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, intervenendo, in conferenza stampa, a Palazzo Lombardia, per illustrare la prima attuazione concreta della misura ´Creditoincassa´, con cui è stato disposto lo smobilizzo immediato per la cifra di un 1 miliardo di euro per i crediti scaduti delle imprese lombarde nei confronti degli Enti locali della regione; una misura straordinaria, varata dalla Regione Lombardia, per rispondere concretamente al fabbisogno di liquidità delle imprese e sbloccare gli investimenti degli Enti locali sul territorio. Una Risposta Concreta In Poche Settimane - "L´impresa d i Mauro Regazzoni - ha proseguito Maroni, rivolgendosi all´imprenditore bergamasco seduto al suo fianco - ha ottenuto un pagamento per l´importo considerevole di oltre 472.000 euro, pagamento effettuato in soli 52 giorni, un tempo limitato, considerate l´entità delle cifre e la complessità delle procedure che di solito richiedevano mesi e mesi. E invece noi siamo riusciti a completarla in soli 52 giorni". "Tra l´altro - ha proseguito il presidente - si trattava di un credito per spesa corrente, ovvero un credito che non poteva nemmeno essere pagato attraverso il cosiddetto ´sblocca crediti´ del Governo, che riguarda solo gli investimenti e non la spesa corrente. Invece, con questa misura della Regione Lombardia l´azienda Regazzoni Antonio Costruzioni e questo imprenditore hanno potuto ricevere questi soldi dal Comune di Foppolo". L´efficacia Di ´Creditoincassa´ Confermata Dai Numeri - "Questa è una misura che funziona - ha continuato il presidente Maroni -, perché dà risposte concrete alle necessità delle imprese lombarde in tempi rapidi. E´ una misura che vogliamo fortemente valorizzare e diffondere, per sostenere il territorio e le imprese". "Dal 30 settembre, giorno di apertura delle adesioni - ha illustrato - hanno aderito tutte e 12 le Province lombarde e 142 Comuni - tra cui quello di Bergamo, che, la prossima settimana, comunicherà l´adesione - per cui, in totale, hanno aderito 154 Enti locali lombardi e abbiamo verificato che ci sono molti altri Comuni che intendono aderire nel 2014". "Con la misura del Patto di stabilità verticale che abbiamo adottato, con i 250 milioni che la Regione Lombardia ha erogato ai Comuni tramite il Patto di stabilità di verticale - ha proseguito il presidente - abbiamo fatto sì che molti Comuni non avessero le necessità finanziarie di aderire per il 2013 a ´Creditoincassa´ per i loro pagamenti, ma molti di questi Comuni hanno già espresso la volontà di aderire a questa misura nel 2014, per cui prevediamo per i prossimi anni un´adesione massiccia a ´Creditoincassa´, il cui plafond, fino al 2018, lo ricordo, è di 1 miliardo di euro. E per il 2013 prevediamo di completare operazioni per circa 60 milioni di euro". Portare A 30 Giorni I Tempi Di Pagamento - "La domanda dell´impresa Regazzoni - ha quindi fatto notare il presidente Maroni - era stata presentata il 1 ottobre e il pagamento è avvenuto il 22 novembre, questa operazione è stata compiuta in soli 52 giorni, ma il nostro obiettivo è quello di portare a 30 giorni il tempo massimo di erogazione dei pagamenti; per questo stiamo lavorando: per rendere più semplici le procedure, per arrivare, appunto, al termine di 30 giorni per i pagamenti". La Soddisfazione Degli Assessori - "Questa misura è a regime e pertanto darà la possibilità in futuro ai Comuni, che oggi sono in enorme difficoltà, di risolvere problemi di liquidità". Lo ha dichiarato l´assessore regionale all´Economia, Crescita e Semplificazione Massimo Garavaglia nel corso della conferenza stampa al termine della seduta di Giunta, in cui è stata data notizia della prima erogazione di fondi sulla misura ´Creditoincassa´. "Ricordo - ha proseguito Garavaglia - che molti Comuni devono ancora approvare i loro bilanci entro la fine di novembre, ma questa misura non scade, si estende fino al 2018, e quindi darà la possibilità negli anni a venire ai Comuni di risolvere enormi problemi di liquidità". Vicinanza Alle Imprese - "Questa operazione - ha sottolineato l´assessore regionale alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini, pure presente alla conferenza stampa - è la dimostrazione concreta e tangibile di come Regione Lombardia sia vicina alle imprese e ai cittadini. La società Regazzoni è stata la prima, ma, nelle prossime settimane, saranno liquidati crediti di altre aziende per 2,1 milioni di euro, per un totale di 2,5 milioni. Avevamo detto che avremmo completato le procedure entro 60 giorni e così è stato. Questo è il segnale che vogliono i nostri imprenditori e i nostri cittadini". Soluzioni Veloci - "La cosa più bella - ha aggiunto Giorgio Papa, direttore generale di Finlombarda - è che si tratta di un´operazione sul territorio, che va vicino alle imprese. Siamo impegnati per soluzioni sempre più veloci, anche se riuscire a completare in 50 giorni una operazione complessa come questa è un fatto importante". Andare Avanti - "Ringrazio Regione Lombardia - ha detto Mauro Regazzoni, della società Regazzoni Antonio Costruzioni - perché, in un momento di difficoltà per le aziende, questo intervento ci consente di onorare i nostri debiti e pagamenti e di andare avanti, sperando in tempi migliori e sperando di poter iniziare altri lavori. Questa iniziativa è sicuramente un grande aiuto".  
   
   
CREDITOINCASSA, A BERGAMO IL PRIMO PAGAMENTO  
 
Milano, 26 novembre 2013 - Il primo pagamento nell´ambito del progetto di Regione Lombardia ´Creditoincassa´ - misura promossa in collaborazione con Finlombarda, per rispondere concretamente al fabbisogno di liquidità delle imprese e per sbloccare gli investimenti degli Enti locali sul territorio - è andato alla Società Regazzoni Antonio Costruzioni Srl, con sede ad Olmo al Brembo (Bergamo). "Questa è davvero una buona notizia - commenta l´assessore regionale all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile Claudia Maria Terzi -. L´azienda ha ceduto un credito vantato verso il Comune di Foppolo per oltre 472.000 euro: in questo modo già oggi (e a tempo record: a 52 giorni dalla richiesta) ha potuto incassare soldi che altrimenti il Comune, a causa del Patto di stabilità, avrebbe liquidato in tempi molto più lunghi". Aderiscano Tutti I Comuni Bergamaschi - "Faccio i complimenti al Comune di Foppolo, per aver colto al volo un´opportunità come quella messa a disposizione da Regione - afferma Terzi -. Mi appello anche a tutti i Comuni bergamaschi che ancora non hanno aderito all´iniziativa, affinché lo facciano, anche per il bene delle imprese, che sono in una situazione di grande difficoltà e necessitano di liquidità al più presto, per non fallire e trovarsi costrette a mandare a casa i lavoratori. So che anche Bergamo ha appena aderito, portando il totale dei Comuni a 18: un´altra ottima notizia per l´economia orobica". I Comuni Bergamaschi Che Hanno Aderito - Di seguito, i Comuni della provincia di Bergamo che hanno aderito (o hanno richiesto adesione) all´iniziativa ´Creditoincassa´: Comune di Foppolo, Comune di Grumello del Monte, Comune di Valleve, Comune di Verdellino, Comune di Villongo, Comune di Osio Sotto, Comune di Treviglio, Comune di Albino, Comune di Valbrembo, Comune di Romano di Lombardia, Comune di Brembate di Sopra, Comune di Cividate al Piano, Comune di Cenate Sotto, Comune di Terno d´Isola, Comune di Boltiere, Comune di Trescore Balneario, Comune di Calcio.  
   
   
TOSCANA, ROSSI AGLI IMPRENDITORI: UN´UNICA BANCA DI GARANZIA E AVVIARE AL LAVORO 25.000 GIOVANI  
 
 Monsummano Terme (Pt) , 26 novembre 2013 - Nella prima delle sue iniziative pomeridiane, il presidente Rossi ha incontrato presso lo stabilimento Grotta Giusti di Monsummano gli imprenditori della Valdinievole di numerosi settori. Il presidente ha risposto alle loro richieste di un maggior accesso al credito, di maggiore sburocratizzazione, di migliori occasioni per rilanciare l´economia e l´occupazione annunciando la volontà della Regione di creare un´unica banca di garanzia per favorire la concessione di finanziamenti alle imprese. "Stiamo pensando - ha precisato - di rafforzare il nostro polo di garanzie alle imprese con la creazione di una banca che rappresenterebbe il più forte strumento toscano perchè in grado di occuparsi della concessione del 20-25% dei prestiti, acquisendo un ruolo importante per il nostro sistema produttivo". Quanto all´occupazione giovanile Enrico Rossi ha annunciato un nuovo intervento regionale. "Il nostro obiettivo – ha precisato – è quello di avviare al lavoro in Toscana 25.000 giovani grazie al finanziamento di stages e tirocini come quelli a cui abbiamo dato avvio negli ultimi mesi. Utilizzeremo per questo i finanziamenti del Fondo sociale europeo e cerchiamo, anche in questa zona, imprenditori disponibili a scommettere sui nostri giovani". Agli imprenditori valdinievolini Rossi ha parlato di una Toscana che non si è fatta piegare dalla crisi e ha dato loro atto di una buona capacità di reazione di fronte alle difficoltà, rendendosi più competitivi, innovando e internazionalizzandosi. Stimolato circa la necessità di incrementare la promozione turistica, il presidente Rossi ha incassato l´apprezzamento per il suo sforzo per sviluppare i due aeroporti di Pisa e Firenze e si è detto pronto anche a sciogliere l´Apet, l´Agenzia per la promozione economica della Toscana, "purchè – ha precisato – ci sia la volontà condivisa con Unioncamere e con le associazioni di categoria di creare insieme un nuovo organismo capace di promuovere meglio la nostra regione. Per questo obiettivo, se condiviso, siamo anche disposti ad investire in promozione più di quanto non facciamo adesso. Non possiamo tornare indietro alle Apt, ma è necessario fare un passo avanti". Rossi ha infine sottolineato come con la nuova legge urbanistica regionale sarà possibile avere percorsi più accelerati per le varianti urbanistiche per le attività produttive e ha invitato gli imprenditori del settore agroalimentare a sfruttare più e meglio nel 2014 i fondi europei disponibili.  
   
   
MODA E AGROALIMENTARE:25 OPERATORI RUSSI IN PUGLIA  
 
 Bari, 26 novembre 2013 - La Russia vuol toccare con mano i comparti che hanno portato con successo il made in Puglia nel mondo: la moda e l’agroalimentare. Per questo una delegazione di 25 operatori russi (buyers, distributori e importatori) si fermerà in Puglia dal 24 al 28 movembre per incontrare più di 100 operatori di altrettante imprese che eccellono nella produzione di tessile, abbigliamento e calzaturiero; e in quella di vino, olio, pasta, conserve vegetali, salumi e formaggi. L’iniziativa conclude il progetto An Apulian Journey, realizzato da Regione Puglia e Confindustria Bari e Bat, che ad ottobre ha già portato in Puglia 19 opinion leader e giornalisti russi, in un viaggio alla scoperta del meglio delle produzioni pugliesi raccontate in reportage sulle maggiori testate della Federazione Russa. Entrambe le fasi di incoming hanno lo stesso obiettivo: consolidare i rapporti commerciali con la Russia verso la quale, nel 2012, la Puglia ha incrementato le sue esportazioni dell’11%, per un valore di 94,7 milioni di euro. Quanto ai soli settori di riferimento di An Apulian Journey, nel 2012 le esportazioni pugliesi sono cresciute rispetto all’anno precedente, raggiungendo un valore complessivo di oltre 45 milioni di euro. Nel corso delle tre giornate, i buyer russi conosceranno gli operatori delle imprese del barese, del Salento e della provincia di Foggia e si confronteranno con loro nel corso dei workshop e di ben 559 incontri d’affari (one to one). E, in particolare, nei workshop con esperti (trade analyst) dell’(ex)Ice di Mosca, con i rappresentanti di Pugliapromozione e di Confindustria Bari-bat, le aziende pugliesi riceveranno importanti informazioni sulle opportunità di business in Russia. A seguire i numerosi incontri d’affari: tra agroalimentare e moda, ce ne saranno 162 a Lecce lunedì 25 novembre, 212 a Bari il giorno successivo, e 185 mercoledì 27 novembre, sempre a Bari; dunque più di cinque incontri per azienda, realizzati sulla base di agende personalizzate. Il primo workshop, Opportunità di collaborazione tra Puglia e Russia: focus sul settore moda e agroalimentare, è in programma lunedì mattina a Lecce. Il secondo, sullo stesso tema, si terrà martedì a Noicattaro, in provincia di Bari, alle ore 11,00. (...) Il workshop di lunedì a Lecce sarà introdotto dall’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Loredana Capone. “Siamo molto soddisfatti – spiega Capone – della massiccia adesione a questo progetto da parte delle imprese pugliesi, che confermano di credere molto nelle potenzialità di sviluppo e collaborazione con la Russia, un Paese in continua espansione col quale la Puglia ha già da tempo cominciato a tessere le proprie relazioni. La moda e l’agroalimentare – aggiunge l’assessore – sono due settori in cui le nostre esportazioni in Russia si stanno intensificando. In particolare, nell’agroalimentare la crescita delle esportazioni pugliesi è aumentata del 34,6% nel 2012 rispetto al 2011, superando di cinque volte la media dell’Italia (+6%). Quello per la nostra regione è un interesse partito anni fa dall’artigianato il quale, grazie soprattutto alle nostre ceramiche, è cresciuto notevolmente. Ma la curiosità dei russi aumenta sempre di più anche per i comparti pugliesi dell’aerospazio, del mobile e della meccanica. I rapporti che la Puglia sta costruendo giorno dopo giorno con la Russia – conclude Capone – confermano la validità delle politiche di internazionalizzazione su cui puntiamo molto perché siamo convinti che la via d’uscita dalla crisi stia nel saper guardare soprattutto alle economie emergenti”. Il progetto An Apulian Journey rientra nell’ambito del Programma di Internazionalizzazione della Regione Puglia. L’iniziativa è il risultato della sinergia fra Confindustria Bari-bat, assessorato allo Sviluppo economico – Servizio Internazionalizzazione – assessorato alle Risorse agroalimentari e assessorato al Mediterraneo, Cultura, Turismo, per il tramite dell’agenzia regionale Pugliapromozione. Il supporto operativo è dello Sprint Puglia, lo Sportello regionale per l’internazionalizzazione delle imprese. Le aziende che hanno aderito al programma sono: Per la moda: Erretieffe di Putignano (Ba); Vj srl di Bitonto (Ba); Rotundo Salvatore di Castrignano dei Greci (Le); Azienda distribuzione Stella di Putignano (Ba); Luigi Valentino Confezioni di Bitonto (Ba); Maison Bottalico srl di Bari; New Fashion jeans srl di Troia (Fg); Kamar di Foggia; Roberta Creazioni srl di Santeramo in Colle (Ba); Nocese Manifatture srl di Noci (Ba); Carnevale srl di Acquaviva delle Fonti (Ba); Vuennepi di Putignano (Ba); Icon srl di Noci (Ba); Calzificio Quadrifoglio di Patù (Le); Denny’s creazioni di Bisceglie (Bt); Di Benedetto Lingerie srl di Bisceglie (Bt); Industria tessile Nardelli spa di Martina Franca (Ta); Pellicceria Marturano srl di Taranto; Gruppo Tm srl di isceglie (Bt); Paola Creazioni srl di Cassano Murge (Ba); Tailor Diffusion srl di Lucugnano di Tricase (Le); Recta srl di Molfetta (Ba); Rg eventi srl di Martina Franca (Ta); Calzaturificio Premiere srl di Casarano (Le); Teresa Picerno Crea di Altamura (Ba); Do.ma srl di Alberobello (Ba); Arabeth di Casamassima (Ba); Sapa srl di Bitonto (Ba); Italproduzioni srl di Noci (Ba); Confezione Bufi srl di Monopoli (Ba); Ancona group srl di Martina Franca (Ta); Parroto Antonio di Casarano (Le); Pellicceria e Pelletteria Carbone di Bari; Claudio Deprezzo Mode srl di Sannicola (Le); Hartex Time di Bitonto (Ba); Mafrat spa di Putignano (Ba); Vape Classic srl di Molfetta (Ba); T&t Project srl di Martina Franca (Ta); Daddy di Barletta (Bt); Jeannot’s di Molfetta (Ba); Consorzio Mgm shoes di Surano (Le); Igam spa di Canosa di Puglia (Bt); Kasucci di Acquaviva delle Fonti (Ba). Per l’agroalimentare: Azienda agricola Paolo Patruno di Gioia del Colle (Ba); Agricola Spinelli di Santeramo in Colle (Ba); Bella Dauna di Candela (Fg); Agroalimentari Del Colle srl di Santeramo in Colle (Ba); Azienda agricola Taurino di Squinzano (Le); Delizia spa di Noci (Ba); Azienda agricola Petrera di Gioia del Colle (Ba); Merak srl di Putignano (Ba); Primis sas di Stornarella (Fg); Liquori Bhortus di Cagnano Varano (Fg); Azienda agricola Franco di Filippo di Trani (Bt); Azienda agricola Mazzone di Ruvo di Puglia (Ba); Olio Guglielmi di Andria (Bt); Azienda agricola Marco Tricarico di Palo del Colle (Ba); Terra Apuliae di Melissano (Le); Azienda agricola di Micco Pasqua di Trani (Bt); L’astore Masseria di Cutrofiano (Le); Pugliese & co. Srl di Bisceglie (Bt); Apollonio casa vinicola srl di Lecce; Nuova Santa Barbara srl di San Pietro Vernotico (Br); Cazzetta olio di Palmariggi (Le); Pastificio Granoro di Corato (Ba); Pastificio Riscossa di Corato (Ba); Bernardi srl di Grottaglie (Ta); Azienda agricola Adriatica vivai di Fasano (Br); Azienda agricola Cannito Francesco di Grumo Appula (Ba); Cannillo srl di Corato (Ba); Azienda agricola Calogiri Vincotto di Lizzanello (Le); Agria di Gravina in Puglia (Ba); Masiello food di Cerignola (Fg); Recchia srl di Noci (Ba); Frantonio oleario Congedi Luigi di Ugento (Le); Guarnieri Anna snc di Martina Franca (Ta); Tormaresca di San Pietro Vernotico (Br); Il Pastaio di Maffei di Barletta (Bt); Divella spa di Rutigliano (Ba); Azienda agricola Spagnoletti di Andria (Bt); Tenuta Giustini di Pulsano (Ta); Azienda agricola Pugliese di Putignano (Ba); Siciliani spa di Palo del Colle (Ba); Vigneti reale srl di Lecce; Sicurtec Italia srl di Apricena (Fg); Riserva Domini di Giovinazzo (Ba); Tenuta Fuja Nera di Foggia; Oleificio cooperativo della Riforma fondiaria di Andria (Bt); Dentamaro srl di Bari; Capitanata agricola srl di San Severo (Fg); Azienda agricola Valle del Lasso di Galatina (Le); Cantine Barsento di Noci (Ba); Pastificio Demar di Spongano (Le); Di Chiano Marco di Trani (Bt); Oleificio cooperativo produttori agricoli di Bitetto (Ba); Caffè Cavaliere srl di Modugno (Ba); Ionis srl di Martina Franca (Ta); Schiraldi Cube srl di Minervino Murge (Bt); Eredi di Putignano (Ba); Torre Quarto Cantine di Cerignola (Fg); Azienda agricola Furni Russi di Maglie (Le); Gastronomia Frost srl di Castellana Grotte (Ba); Società cooperativa La Pugliese di Carovigno (Br); Oliveti d’Italia spa di Andria (Bt); Azienda agricola Greco Romaldo di Seclì (Le).  
   
   
A RECANATI LA STRATEGIA REGIONALE PER LA CRESCITA INTELLIGENTE E SOSTENIBILE DEL SISTEMA ECONOMICO MARCHIGIANO NEL QUADRO DI EUROPA 2020.  
 
 Ancona, 26 novembre 2013 - Teatro Persiani di Recanati focus su strategie e priorità per ricerca e innovazione nel prossimo periodo di programmazione 2014 – 2020 dei fondi Ue. Tra le prime cinque Regioni europee, le Marche si stanno infatti dotando di un Piano per la crescita intelligente e sostenibile dei territori, coerente con gli indirizzi comunitari. Una strategia che intende costruire un vantaggio competitivo durevole per il territorio basato sull’innovazione, la capacità di fare rete e di proiettarsi sui mercati internazionali, al fine di riprendere la via della crescita. E’ stato questo il filo conduttore su cui hanno discusso il presidente Gian Mario Spacca, l’assessore alle Attività produttive, Sara Giannini e autorevoli esperti della Commissione europea, del Ministero per lo Sviluppo economico e del mondo accademico – erano presenti tra gli altri, gli assessori regionali al Bilancio, Pietro Marcolini e alla Formazione, Marco Lucchetti, l’onorevole Paolo Petrini, il Sindaco di Recanati Francesco Fiordomo, i rettori dell’Università politecnica delle Marche Sauro Longhi e dell’Università di Camerino Flavio Corradini. “Ricerca e innovazione – ha detto Spacca – rappresentano criticità imperdonabili per un’economia, quella marchigiana, fondata sul manifatturiero. Nella nostra regione si investe infatti appena lo 0,7% del Pil in innovazione, la metà della media italiana. Le Marche hanno bisogno di una maggiore capacità di competizione in uno scenario internazionale che si amplia sempre più. E la competizione passa attraverso la dotazione di conoscenze, la capacità di gestione del cambiamento, la ricerca. E’ fondamentale cambiare approccio a questo tema – ha aggiunto – l’innovazione, oggi, è fatta soprattutto individualmente, dalle singole imprese. E’ invece necessario creare modelli strutturati di ricerca, organizzarsi in network di settore. L’incontro di oggi serve proprio a questo, a individuare nuove piste in tema di innovazione, ricerca e sviluppo, gestione del cambiamento. E’ soprattutto su questi asset, che riguardano non solo i prodotti, ma anche la distribuzione, la commercializzazione, la finanza, che dovremo puntare la programmazione dei fondi strutturali europei 2014-2020”. “Tradizionale punto di forza delle Marche – ha detto Giannini - è il sistema industriale manifatturiero diffuso con una spiccata propensione all´export e un sistema della ricerca con alcune punte di eccellenza. Nonostante ciò la spesa in ricerca e sviluppo rispetto al prodotto interno lordo regionale rimane bassa. Dobbiamo dunque orientarci all´innovazione puntando su specializzazioni come home automation, meccatronica, manifattura sostenibile, salute e benessere. Ambiti dai quali i distretti produttivi possono trarre nuova energia per riprendere a crescere. Su questi filoni dovremo condividere le scelte con categorie economico sociali e operatori della ricerca”. L’evento recanatese – realizzato con il contributo del progetto europeo Innovage - si è posto come opportunità per ripensare lo sviluppo industriale regionale, tenendo conto delle competenze locali, del potenziale innovativo del territorio, delle opportunità tecnologiche e di mercato globali. Piano regionale su ricerca e innovazione, programmazione delle risorse europee, esempi di best practice regionali – come i cluster “Marche Manufacturing”, “e-Living” e il progetto “Casa Intelligente” - sono stati gli argomenti di approfondimento, al fine di definire una traiettoria di sviluppo del territorio per una crescita intelligente e sostenibile. Nella sala Beniamino Gigli del Teatro, inoltre, è stato allestito un vero e proprio spazio innovazione in cui sono state proposte le opportunità offerte dai progetti Ue Next (Programma Ipa) – See Innova (Programma South Est Europe), Wider (Programma Med), Innovage (Programma Interreg Ivc), Jade (7° Programma Quadro di R&s). Con il supporto tecnico di Svim Spa, poi, sono stati realizzati spazi di confronto sui benefici a sostegno della ricerca e dell’innovazione nell’ambito della macroregione adriatico-ionica. Spazio, inoltre, a laboratori formativi dedicati a imprenditori, referenti aziendali, giovani ricercatori, start-uppers, per riflettere sulla rilevanza dell´innovazione nella strategia d´impresa. E’ stato poi organizzato anche un momento di confronto informale dove giovani ricercatori, imprenditori e investitori hanno potuto dialogare per individuare idee creative, esplorandone le potenzialità di business, magari sfruttando voucher dedicati.  
   
   
ITALCEMENTI: INCONTRO CON I VERTICI DELL´AZIENDA  
 
Milano, 26 novembre 2013 - Un incontro con i rappresentanti di Italcementi entro il 3 dicembre per affrontare le problematiche legate agli stabilimenti lombardi e, subito dopo, la convocazione di un tavolo regionale con la stessa Italcementi e le parti sociali per analizzare in dettaglio le ricadute su tutto il territorio lombardo delle decisioni dell´azienda. Sono questi gli impegni assunti dall´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini che ha incontrato rappresentanti sindacali regionali e territoriali che hanno presentato in particolare le istanze dei 47 lavoratori dello stabilimento di Italcementi di Broni (Pavia), interessato da un processo di razionalizzazione dei siti produttivi. Situazione Stabilimenti - "Voglio incontrare la proprietà entro il 3 dicembre (data di un confronto già fissato tra azienda e sindacati ndr) - ha spiegato Melazzini - per capire esattamente la situazione riguardo allo stabilimento di Broni, così come di tutti gli altri stabilimenti lombardi di Italcementi e illustrare gli strumenti che Regione Lombardia ha già e potrebbe avere in più dopo l´approvazione della legge su libertà di impresa e competitività, per rimotivare e attrarre gli imprenditori". Tavolo Per Rilancio - "Subito dopo - ha proseguito Melazzini - convocherò un tavolo con le parti sociali e istituzionali e l´impresa stessa per valutare e analizzare la situazione nel complesso. E´ un tavolo che io concepisco come occasione di rilancio per verificare le potenzialità che ci sono e le eventuali ipotesi di reindustrializzazione". I rappresentanti sindacali presenti hanno dichiarato di condividere questo percorso. Melazzini ha infine ricordato che è stato convocato per il prossimo 27 novembre il ´Tavolo edilizia´ a livello regionale per discutere tutte le problematiche che interessano il settore.  
   
   
TOSCANA: NEL 2014 IRAP PIÙ LEGGERA PER MOLTE IMPRESE E PAGAMENTI PIÙ VELOCI DALLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE  
 
Firenze , 26 novembre 2013 - Per le imprese tasse locali e Irap sono spesso sinonimi. E sull´Irap, l´imposta sulle attività produttive introdotta nel 2000, buone nuove potrebbero arrivare per le imprese nel 2014. La giunta regionale ha infatti previsto agevolazioni e sconti per 16 milioni, 3 milioni più di adesso. Sta tutto in un collegato alla finanziaria licenziata la scorsa settimana ed ora in discussione in Consiglio regionale. "Tasse ed imposte servono a garantire i servizi – spiega l´assessore ai tributi e alla presidenza della Toscana Vittorio Bugli, intervenuto stamani ad una tavola rotonda organizzata dalla Cna a Livorno. Presenti anche il sindaco e presidente dell´Anci Toscana, l´associazione dei Comuni, Alessandro Cosimi, il nuovo presidente della Cna Area Vasta Costiera, il segretario nazionale della Confederazione Sergio Silvestrini e il presidente di Cna Toscana Valter Tamburini. "Ma viviamo anche un momento di crisi (che continua) – prosegue l´assessore - ed abbiamo voluto aiutare le aziende perché possano approfittare della ripresa quando ci sarà, sostenendo in questo modo anche l´occupazione. Lo abbiamo fatto riducendo le tasse a chi deciderà di investire in Toscana e in particolare nelle aree in crisi, alle imprese che assumono, a quelle (piccole) che danno vita a reti d´impresa, a quelle che vogliono crescere e alle imprese innovative". Qualche esempio? "Le aziende che decideranno di investire in Toscana risparmieranno il 40% sull´Irap – spiega Bugli - , le imprese high-tech addirittura non pagheranno niente dell´imposta regionale per un anno". "Sgravi – aggiunge - ci saranno anche per le imprese che aiuteranno la cultura o per chi, piccola azienda, deciderà di investire su progetti di internazionalizzazione". Imposta regionale, solo in parte - L´irap è un´imposta regionale per certi aspetti solo nel nome. Una Regione infatti non la può cancellare. Le aliquote ordinarie le stabilisce lo Stato e le risorse sono in buona parte vincolate al finanziamento del fondo nazionale della sanità , assieme all´addizionale Irpef. Su 7 miliardi e 557 milioni di entrate tributarie complessive che alimentano il bilancio della Regione Toscana, dal bollo auto all´addizionale sul metano, la quota libera e manovrabile dell´Irap pesa solo per 158,8 milioni: neppure l´8% dei 2 miliardi (o poco più) versati nel 2011 dai 234 mila contribuenti toscani che l´Irap la devono pagare. A Livorno l´imposta versata, sempre nel 2011, vale 103 milioni (18.033 le unità produttive), a Pisa 173 milioni (23.632 i contribuenti), 55 milioni (10.968 unità) a Massa Carrara e 139 milioni (25.352 contribuenti) a Lucca. Alcune scelte possono però essere fatte ed è quello che ha deciso la Regione, con una legge ad hoc di riordino fiscale collegata alla finanziaria 2014. "Si tratta in gran parte di agevolazioni ´automatiche´ – sottolinea Bugli -, il che semplifica i rapporti tra imprese e pubblica amministrazione. Tutte le agevolazioni saranno raccolte in una sorta di ´testo unico´". Nuovi sconti ed agevolazioni - L´aliquota base dell´Irap anche per il 2014 rimane il 3,9% da calcolare sulla produzione netta. Le misure completamente nuove riguardano le reti di impresa (che pagheranno solo il 3,4%), le aziende che firmano protocolli di insediamento e che decidono di investire in Toscana (3,4%) e le imprese che si insedieranno in aree integrate di sviluppo territoriale (il 2,4%). Non pagheranno proprio l´Irap, per un anno, le nuove imprese che nasceranno nel 2014 ed investiranno sull´high tech, in setttori innovativi ad alta e media intensità tecnologica che operano nei comparti dell´industria e dei servizi. Sgravi confermati - E´ stato prorogato anche lo sconto per chi assume lavoratori in mobilità, a tempo indeterminato o per almeno due anni nel caso di ultracinquantacinquenni. Come nel 2013 l´Irap sarà più leggera per chi investe in cultura e su progetti dedicati alla tutela del paesaggio. Un credito d´imposta, fino a 15 mila euro, è riservato anche alle microimprese che si doteranno di almeno due certificazioni riconosciute da standard internazionali o che investiranno in progetti di internazionalizzazione partecipando ad esempio a fiere internazionali all´estero. Pagamenti più veloci - L´attenzione alle imprese e all´economia non si limita comunque solo alle tasse. "La competitività di un territorio si misura anche su una pubblica amministrazione efficiente e capace di rinnovarsi – ricorda Bugli -. Nel 2014 continueremo ad investire anche su questo. E per aiutare le imprese abbiamo messo in campo anche strumenti per accelerare i pagamenti della pubblica amministrazione ai propri fornitori: una lista di attesa che per quanto riguarda la Regione e la sanità in Toscana non è comunque mai stata particolarmente lunga".  
   
   
NATA “ANNIA” DA FUSIONE BCC CARTURA-BCC POLESINE: ZAIA, “SCELTA STRATEGICA, FARE SQUADRA PER ESSERE COMPETITIVI”  
 
Venezia, 26 novembre 2013 - “In un momento difficile come quello che sta attraversando l’economia del nostro territorio, fare squadra diventa strategico e la fusione della Banca di Credito Cooperativo di Cartura e quella del Polesine in Annia ne è un esempio significativo. Sono certo che siamo di fronte un progetto ambizioso, che dimostra la capacità di avere uno sguardo lungo fondamentale per agganciare la ripresa”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta la nascita di “Annia” scaturita dalla fusione della Bcc di Cartura e di quella del Polesine. “Operazioni di successo come questa – aggiunge Zaia – contribuiscono ad aumentare la massa critica e la forza delle banche territoriali, con processi di fusione che rispondono al problema dell’eccessiva frammentazione”. “Le banche di credito cooperativo – ricorda il presidente – con 637 sportelli in 550 comuni e oltre 130 mila soci rappresentano un patrimonio di questa regione. Da sempre garantiscono un impegno costante e continuo per il territorio: sono quasi 9 milioni di euro le risorse investite per le nostre comunità in diversi ambiti come asili, sanità, associazioni culturali e sportive, formazione. Questi istituto di credito, inoltre, impiegano il 95 per cento di quanto raccolgono”.  
   
   
AZIENDE COMMERCIO, IN LOMBARDIA: AIUTI PER 500MILA EURO  
 
Brescia, 26 novembre 2013 - "Una positiva ed efficace collaborazione tra Istituzioni e aziende nell´interesse dei cittadini, per favorire la ripresa e l´ulteriore qualificazione delle attività commerciali". Così l´assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia Alberto Cavalli alla conferenza stampa di presentazione nella Sala Giunta del Comune di Brescia, dell´iniziativa di Regione Lombardia di stanziare 500.000 euro a favore di interventi economici volti ad attenuare i disagi subiti da attività commerciali interessate da lavori di pubblica utilità. Tipologia Degli Interventi - "Contributi per le spese d´affitto, contributi per il rimborso degli interessi versati in forza di fidi, per l´assunzione di personale a tempo indeterminato, per il pagamento dei tributi locali (Tares, etc.), per l´organizzazione di eventi e iniziative di animazione". Queste le tipologie d´interventi elencate dall´assessore al Commercio e contenute nella misura oggi presentata. "Si tratta - ha spiegato Cavalli - di una proposta che Regione Lombardia ha lanciato ai Comuni capoluogo di Provincia con più di 100.000 abitanti, attraverso la sottoscrizione, in via sperimentale, di una convenzione per cofinanziare gli interventi, con l´obiettivo di sostenere il settore, ed evitare l´impoverimento della rete commerciale". Comune Di Brescia Tra I Primi Ad Aderire - "Il Comune di Brescia - ha sottolineato l´assessore - è tra quelli che, per primi, hanno condiviso il progetto". "Ai 150.000 euro messi a disposizione da Regione Lombardia - ha aggiunto - vanno sommate altrettante risorse da parte del Comune, che andranno a sostenere le micro e piccole imprese, situate nelle aree dei Distretti urbani del Commercio o in aree vicine, che hanno subito gravi limitazioni dell´attività a causa della realizzazione di cantieri per la metropolitana, di parcheggi sotterranei o di altre opere viabilistiche di lunga durata". "Quella che presentiamo oggi è una misura molto concreta e tempestiva - ha precisato l´assessore - con la quale vogliamo far sentire il sostegno di Regione Lombardia alle imprese urbane del commercio e ai pubblici esercizi, che stanno attraversando un momento di particolare difficoltà, come emerso dal monitoraggio che abbiamo condotto in questi mesi, in collaborazione con le associazioni di categoria". Altri Interventi A Favore Del Commercio Lombardo - "Regione Lombardia - ha concluso Cavalli - è impegnata a favore del settore del commercio, anche su altri fronti, investendo nella valorizzazione degli spazi urbani con presenza di attività commerciali. Voglio citare al proposito due recenti interventi: ´Nuove linee per lo sviluppo delle imprese del settore commerciale´, che va nella direzione di una programmazione commerciale più equilibrata e aggiornata al contesto attuale del commercio lombardo, agevolando i negozi di vicinato e i ´centri commerciali naturali´ e dando priorità al recupero dei centri storici, e il ´V bando Distretti del Commercio´, al quale abbiamo destinato complessivamente oltre 5 milioni di euro, incrementando ampiamente la dotazione inizialmente prevista. Grazie a questo sforzo economico è stato possibile finanziare 82 Distretti, con un investimento garantito sul territorio di oltre 14 milioni di euro".  
   
   
"MATCHING 2.0" A MILANO, LA PUGLIA PUNTA SU INTERNAZIONALIZZAZIONE E INNOVAZIONE  
 
Bari, 26 novembre 2013 - Fare rete, scambiare esperienze, incontrare nuovi mercati e investitori in Italia e all’estero, continuano a essere le linee guida con cui la Regione Puglia ha deciso di rispondere alla crisi, puntando sull’internazionalizzazione e sull’innovazione. E’ per questo che dal 25 al 27 novembre, la Puglia è presente con un proprio spazio espositivo al Matching 2.0 di Milano (nel centro Fieramilano di Rho), dove incontrerà buyer internazionali e aziende provenienti da 40 Paesi, e avrà l’occasione di selezionare nuovi fornitori e conoscere potenziali clienti. L’evento, al quale l’anno scorso hanno partecipato 950 imprese, ruota attorno distretti merceologici di particolare interesse per la Puglia. Tra questi ci sono l’agroalimentare, con aziende impegnate nella tutela e lo sviluppo dei prodotti nazionali. Un ambito, quest’ultimo, in cui la Regione Puglia è molto impegnata e per il quale l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Loredana Capone, ha lanciato un appello al Governo affinché insista in Europa per una normativa sulla tracciabilità dei prodotti che tuteli il made in Italy e i consumatori. Protagonisti di Matching 2.0 saranno anche l’energia, l’ambiente e la sostenibilità, con approfondimenti sul risparmio energetico e le fonti alternative. Entrambi settori in cui la Puglia ha investito molto, legiferando per uno sviluppo armonico delle rinnovabili col territorio. E spendendo 110 milioni di euro per l’efficientamento energetico nelle scuole. Tra gli altri temi di Matching 2.0, che sarà animato da diversi workshop e convegni, ci saranno anche la comunicazione, la meccanica, la Information tecnology con le proposte di sviluppo per le imprese; e la logistica con le ultime innovazioni tecnologiche. Ci sarà anche spazio per la finanza, con tutti gli strumenti a disposizione di imprese e imprenditori; e per la sanità, con un confronto sull’integrazione tra il sistema pubblico e quello privato. Inoltre, all’interno dello Spazio Puglia, la Regione illustrerà i propri strumenti di agevolazione in favore dello sviluppo economico e del tessuto imprenditoriale, riportando la propria esperienza sui temi dell’internazionalizzazione e dello sviluppo delle reti d’impresa. “Le nostre parole d’ordine – spiega l´assessore regionale allo Sviluppo economico, Loredana Capone – sono da sempre innovazione e internazionalizzazione. La crisi in Puglia non è mai stata un alibi per rallentare gli investimenti. Anzi, è stata una spinta per destinare maggiori risorse sugli strumenti che dessero maggiore competitività al nostro sistema d’impresa. In Puglia le reti tra aziende sono alla base di una strategia anti-crisi, e non è un caso se gran parte delle agevolazioni regionali siano destinate proprio ad aggregati e a consorzi di imprese che mettono insieme i propri know how, e acquisiscono più forza anche nei confronti del sistema bancario, facendo fronte così alla stretta creditizia conseguente alla crisi”. Grazie all’impegno del Servizio Internazionalizzazione e al supporto operativo dello Sprint Puglia, la Regione sarà presente all’evento con uno spazio espositivo, punto di incontro per operatori di settore italiani ed esteri che potranno approfondire l’evoluzione dello scenario regionale e le sue potenzialità di sviluppo.  
   
   
OPPORTUNITA’ DI INVESTIMENTO IN CROAZIA PER PMI VENETE  
 
Venezia, 26 novembre 2013 – L’entrata della Croazia nell’Unione Europea, avvenuta lo scorso 1 luglio, apre nuove opportunità d’investimento per le piccole e medie imprese venete in questo Paese. Unioncamere del Veneto da tempo opera per un proficuo confronto con il sistema imprenditoriale croato attraverso progetti europei che rafforzino la collaborazione tra le due sponde dell’Adriatico. Dopo un primo convegno tenutosi nel maggio scorso in prospettiva dell’ingresso croato nella Ue, Unioncamere del Veneto-eurosportello, in collaborazione con la Regione del Veneto, propone ora un confronto attraverso incontri bilaterali tra aziende venete e agenzie di sviluppo croate nell’ambito dell’incontro «Opportunità di investimento in Croazia per le Pmi venete», in programma martedì 26 novembre, dalle 9.45, presso Unioncamere al Pst Vega (via delle Industrie 19 C Marghera–venezia). Gli attuali scambi commerciali tra Veneto e Croazia hanno visto nel 2012 un sostanziale pareggio tra import ed export per un valore di circa 480 milioni di euro. Ma le politiche europee a favore dei nuovi Paesi membri consentono di sviluppare interessanti rapporti. L’appuntamento vuole illustrare i vantaggi derivanti dall’allargamento dell’Unione Europea in questo Paese, le sue peculiarità economiche e le modalità per costruire nuove reti commerciali. L’incontro sarà introdotto da Diego Vecchiato, direttore Direzione Relazioni Internazionali della Regione Veneto, e Maurizio Sartori, presidente di Verona World Made. L’intervento di Gian Angelo Bellati, segretario generale di Unioncamere del Veneto, riguarderà le prospettive di crescita dell’area del Nord Adriatico, l’impatto sul Pil e i rapporti commerciali, cui seguiranno i contributi di Davor Šustar (Adriatic Business Consulting), Boris Sabatti (Direttore Agenzia Istriana per lo Sviluppo), Doris Sosic (Agenzia Porin per lo sviluppo della Contea di Fiume) e Filippo Mazzariol (Eurosportello Veneto). Le conclusioni saranno affidate Marialuisa Coppola, assessore regionale all’Economia e allo Sviluppo, Ricerca e Innovazione, e a Renato Cianfarani, console generale d’Italia a Fiume. Nel pomeriggio, dalle 13.30 fino alle 16, i relatori croati saranno a disposizione per i rappresentanti delle aziende venete che hanno partecipato all’incontro.  
   
   
MARCEGAGLIA TARANTO: CI SI RIVEDRÀ IN PUGLIA PER EVITARE DISMISSIONE  
 
Bari, 26 novembre 2013 - L’assessore al Lavoro, Leo Caroli, ha partecipato il 22 novembre al tavolo convocato presso il Ministero dello Sviluppo Economico sulla vertenza “Marcegaglia” di Taranto, azienda dell’omonimo gruppo che produce pannelli solari e la cui proprietà ha annunciato la volontà di dismettere lo stabilimento, licenziando gli addetti. “Oggi – ha spiegato Caroli – è stata accettata la mia proposta di sospendere il tavolo, perché l’azienda possa valutare sia alternative alla dismissione o la conservazione di un ruolo attivo del gruppo Marcegaglia per la reindustrializzazione dello stabilimento. Anche la conversione dello stabilimento è tra le ipotesi possibili. Perciò ho invitato l’azienda presso la Regione Puglia per un incontro ristretto, al fine di valutare gli strumenti di sostegno e le politiche attive del lavoro di cui disponiamo”. “Il Ministero – prosegue – ha caldeggiato questa ipotesi e il tavolo sulla dismissione è stato sospeso. Tra dieci giorni il Mise riconvocherà il tavolo e nel frattempo ci si rivedrà in Puglia, forti di ipotesi di lavoro concreto. In Regione chiederemo all’azienda anche di accettare quanto previsto dai sindacati circa il ritiro della cassa integrazione per dismissione e quindi evitare i licenziamenti utilizzando gli ammortizzatori sociali previsti”.  
   
   
VENETO SVILUPPO E ACC. ZAIA: UN INTERVENTO AI TEMPI SUPPLEMENTARI CHE SCONGIURA IL GAME OVER  
 
Venezia, 26 novembre 2013 - “È un intervento fondamentale per l’impresa, per i lavoratori e per la comunità bellunese. Il prestito ponte della finanziaria regionale consente di evitare un game over che avrebbe avuto conseguenze pesantissime anche dal punto di vista sociale con 620 lavoratori che rischiavano di restare senza occupazione”. Con queste parole il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, commenta la deliberazione del Consiglio di amministrazione di Veneto Sviluppo sul prestito ponte in favore dell’Acc di Belluno. “La crisi - spiega il Presidente - non allenta la sua morsa sul nostro sistema produttivo e non risparmia nessun territorio. In Veneto ci sono circa 170 mila disoccupati e la cassa integrazione secondo i dati più recenti è aumentata nel mese di settembre del 17%. La Regione sta facendo quanto nelle sue possibilità per difendere e proteggere il proprio sistema economico”. “E questo intervento – continua Zaia – di Veneto Sviluppo conferma ancora una volta la nostra volontà di non lasciare soli i lavoratori, che ogni giorno lottano con le unghie e con i denti per salvare il proprio posto di lavoro. Dal 2010 ad oggi, le imprese che si sono rivolte a Veneto Sviluppo e sono state poi ammesse a beneficiare di finanziamenti e leasing agevolati sui Fondi di Rotazione Regionali sono circa 6.700. L’importo dei finanziamenti e leasing agevolati complessivamente deliberati supera i 980 milioni di Euro e le Pmi venete che stanno beneficiando di un finanziamento agevolato a valere sui Fondi di Rotazione Regionali sono poco meno di 8.500”. “Non si tratta solo di freddi numeri, ma dietro ogni singola cifra c’è un posto di lavoro e soprattutto un pezzo di futuro del nostro sistema economico e dei nostri distretti produttivi. E queste risorse garantite dalla finanziaria serviranno a pagare gli stipendi dei lavoratori dietro i quali ci sono famiglie e figli”. “Ci tengo a ringraziare i tecnici e tutte le persone che hanno lavorato per arrivare a questo risultato e mi auguro – conclude il Presidente – che sia una prima tappa verso un rasserenamento del clima e di un percorso che porti all’uscita da una situazione difficile”.  
   
   
MATCHING 2013, CAMPANIA: APRE AI MERCATI NAZIONALI ED INTERNAZIONALI ALLE NOSTRE PMI  
 
Napoli, 26 novembre 2013 - L’assessore regionale alle Attività produttive Fulvio Martusciello è intervenuto ieri a Milano all’inaugurazione dell’edizione 2013 di Matching, manifestazione internazionale promossa dalla Compagnia delle Opere per le Pmi, che si concluderà il 27 novembre. Erano presenti, tra gli altri, Bernhard Scholz, presidente della Compagnia delle Opere, Enrico Biscaglia, direttore generale della Compagnia delle Opere, Marco Granelli, presidente di Confartigianato Emilia Romagna e responsabile formazione di Confartigianato nazionale, Sandro Pettinato, vice segretario nazionale di Unioncamere, Roberto Calugi, della Camera di commercio di Milano. La Regione Campania, attraverso l’agenzia Campania Innovazione, ha promosso una manifestazione d’interesse per la partecipazione delle imprese campane a Matching 2013, nell’ambito del piano di promozione del made in Campania. Alla call hanno aderito 21 imprese caratterizzate da alto valore innovativo. Le aziende selezionate potranno godere di uno specifico percorso di accompagnamento, nel corso della manifestazione e nella gestione degli incontri commerciali che saranno effettuati una volta conclusa la rassegna. “La Regione Campania ha posto al centro delle proprie strategie di sviluppo economico l´apertura ai mercati nazionali ed internazionali delle nostre Pmi e la promozione delle reti tra imprese”, dichiara Martusciello. “L’obiettivo della partecipazione del nostro sistema produttivo a Matching è quello di seguire le 21 aziende selezionate per la partecipazione anche dopo la conclusione della rassegna, per incontrare potenziali clienti e aprire nuove opportunità di business in linea con le azioni di promozione del made in Campania, grazie alle quali accompagniamo le nostre Pmi verso i più importanti mercati nazionali ed internazionali per stringere nuove relazioni commerciali e consolidare lo sviluppo competitivo dei comparti strategici. “A tale scopo, la Regione Campania ha promosso l´avvio di un desk per la valorizzazione del territorio campano come sede di nuovi investimenti produttivi e direzionali. Uno strumento che troverà una prima applicazione con l´imminente avvio dei bandi per le aree di crisi della Campania, su cui sono appostati 150 milioni di euro. “Infine non dimentichiamo che le nostre Pmi devono quotidianamente affrontare i disagi legati ad una fase economica ampiamente segnata da criticità. La giunta regionale campana ha recentemente deciso, nell´ambito delle iniziative che sta realizzando sull´accelerazione della spesa, l´istituzione di un fondo di 150 milioni di euro per la realizzazione di misure anticicliche e la salvaguardia dell´occupazione a favore delle Pmi”, conclude Martusciello.  
   
   
SALONE EUROPEO DELLA CULTURA: SVILUPPARE IL CONFRONTO SUL RAPPORTO TRA CULTURA E TERRITORIO  
 
Venezia, 26 novembre 2013 - Il vicepresidente e assessore regionale alla cultura Marino Zorzato è intervenuto all’inaugurazione a Venezia della terza edizione del Salone Europeo della Cultura, che ricomprende anche il Salone dei Beni e delle Attività culturali e la manifestazione “Restaura”. “Questa rinnovata formula della manifestazione – ha sottolineato Zorzato - è coerente con lo sviluppo del dibattito sul ruolo della cultura e il suo rapporto con il territorio, nella particolare ottica del legame con le attività produttive. Il tema di questa edizione è “Cultura è Manifattura”, volendo porre giustamente l’accento sullo stretto legame fra l’eredità culturale che caratterizza un territorio e le sue produzioni di eccellenza”. “In quest’ottica – ha aggiunto - la scelta della Regione quest’anno è di presentare le attività in corso a seguito di un Protocollo d’Intesa, siglato a fine 2010 con Confindustria del Veneto allo scopo di collaborare sui temi della cultura d’impresa, delle possibili relazioni fra soggetti pubblici e privati e del patrimonio culturale delle imprese come fattore capace di dare un significativo valore aggiunto alle produzioni ed alla loro percezione presso il grande pubblico. È stata avviata una forma sperimentale ed innovativa di relazione tra alcuni i musei d’impresa, che utilizza lo strumento giuridico del contratto di rete d’impresa e a questa sarà data evidenza negli spazi della Regione, oltre ad alcune realtà museali ascrivibili alla categoria di museo d’impresa o di prodotto, riconosciute dalla Regione del Veneto”. Zorzato ha fatto rilevare, infine, la significativa presenza di studenti dell’Accademia di Belle Arti di Venezia impegnati nell’ambito del progetto europeo Ipa Adriatico “Art Vision” che presentano in occasione del salone degli elaborati, avvicinando i visitatori al tema delle arti contemporanee e della creatività. “Proprio il settore delle industrie culturali e creative – ha concluso il vicepresidente - sarà la nuova sfida anche delle amministrazioni che, a partire dal livello europeo che prevede un apposito Programma “Europa Creativa”, dovranno saper elaborare politiche che ne facilitino lo sviluppo”.  
   
   
CAMPANIA: SUCCESSO PER "AN APULIAN JOURNEY", INIZIATIVA PER BUYERS RUSSI  
 
 Napoli, 26 novembre 2013 - “Dobbiamo recuperare il tempo perduto, è il momento di fare quello che non abbiamo fatto finora: esplorare i prodotti di qualità che la Puglia sa offrire e importarne il più possibile in Russia”. È quasi un imperativo quello annunciato ieri dai 25 buyer russi che saranno in Puglia fino al 28 novembre per toccare con mano i comparti di moda e agroalimentare made in Puglia, grazie al progetto An Apulian Journey, realizzato da Regione Puglia e Confindustria Bari e Bat. Questa mattina, con il workshop Opportunità di collaborazione tra Puglia e Russia: focus sul settore moda e agroalimentare , si è aperto a Lecce la prima delle tre giornate nel corso delle quali i buyer russi conosceranno gli operatori delle imprese del barese, del Salento e della provincia di Foggia e si confronteranno con loro nel corso dei workshop e di ben 559 incontri d’affari (one to one). Durante il workshop a Lecce gli incontri tra imprenditori pugliesi e russi sono stati 162. Mentre domani, quando lo stesso workshop si svolgerà a Noicattaro (Bari), gli incontri d’affari saranno 212. Sempre nel capoluogo pugliese si terranno, mercoledì, altri 185 incontri one to one. “Il valore della qualità – ha detto l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Loredana Capone, aprendo i lavori a Lecce – è quello che i russi cercano in Puglia, ed è questo quello che noi riusciamo a offrire grazie agli investimenti della Regione Puglia che hanno permesso alle piccole e medie imprese locali, che costituiscono il 99% del nostro tessuto economico, di investire in ricerca e innovazione per uscire dalla crisi. Abbiamo cercato di trasformare la difficile congiuntura economica in opportunità per consentire alle nostre imprese di crescere, e in alcuni casi di cambiare volto, riuscendo a offrire prodotti di alto profilo. La ricerca e l´innovazione - ha aggiunto - sono parole d´ordine delle nostre politiche industriali, anche per quanto riguarda la moda e agroalimentare: le nostre cantine si sono rigenerate e ora i loro prodotti sono sulle carte di tutti i ristoranti internazionali e i nostri vini vincono premi in tutto il mondo. Lo stesso accade con l´olio pugliese. Anche per quanto riguarda il tessile e il calzaturiero – ha concluso Capone – prima le nostre imprese producevano per conto di grandi marchi ma ora producono in proprio attraverso un artigianato di alta qualità”. Al workshop è intervenuta anche la trade analyst dell’Italian Trade Agency di Mosca (ex Ice), Adel Dzhafarova: “Siamo il sesto Paese partner commerciale dell’Italia – ha detto – ma grazie alla Puglia vogliamo scalare posizioni in questa classifica: conosciamo ancora poco la vostra regione, ma grazie all’assessorato allo Sviluppo economico e al suo Servizio per l’internazionalizzazione, riusciremo a collaborare sempre di più”. I buyer russi hanno “ringraziato la Puglia per i prodotti di qualità che produce sia nel comparto moda sia nell´agroalimentare: siamo qui per approfondire la competenza sulle vostre imprese e aggiornare la nostra conoscenza delle vostre produzioni”. Per questo, terminati i lavori, i buyer, fortemente incuriositi e interessati al made in Puglia, hanno chiesto di visitare le aziende locali sia dell’agroalimentare che della moda.  
   
   
AREA CRISI AIROLA, INCONTRO IN REGIONE CAMPANIA  
 
Napoli, 26 novembre 2013 - Si è svolto a palazzo Santa Lucia un incontro per l’area di crisi di Airola. Il tavolo è stato coordinato dall’assessore al Lavoro Severino Nappi, coordinatore della Cabina di regia per la gestione dei processi di crisi e di sviluppo, e vi hanno preso parte i rappresentanti regionali e territoriali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Nel corso dell’incontro, le organizzazioni sindacali hanno sottolineato l’opportunità per l’area di Airola di un processo di reindustrializzazione attraverso l’utilizzo, in modo organico, di tutti gli strumenti che il quadro normativo prevede per la gestione delle aree di crisi, in particolare per la formazione e la riqualificazione dei lavoratori, onde assicurare agli espulsi dal ciclo produttivo incentivi e possibilità per le assunzioni. A tal proposito, l’assessore Nappi si è impegnato a convocare le organizzazioni sindacali, a valle della riunione del Comitato Esecutivo, per la definizione del bando previsto per le aree di crisi. L’assessore ha altresì garantito che incontrerà le parti sociali sul tema dei nuovi criteri previsti dal decreto interministeriale per gli ammortizzatori sociali.