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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Giugno 2014
ENERGIA: FVG, NO ELETTRODOTTO ITALOSLOVENO UDINE SUD-OKROGLO (SLO)  
 
Udine, 24 giugno 2014 - La Giunta regionale invierà al ministero dello Sviluppo economico, a quello dell´Ambiente e a Terna, attualmente impegnata a presentare il Piano di sviluppo 2014, la netta contrarietà dell´esecutivo rispetto al possibile elettrodotto 380 Kw Udine sud-Okroglo di interconnessione tra Italia e Slovenia. Si tratta di un atto preventivo, dal momento che ad oggi non esiste un progetto concreto e non è avviato alcun processo amministrativo di autorizzazione. L´opera non risulta in linea con la visione energetica recentemente definita nel nuovo Piano Energetico Regionale. Sei i punti chiave: il ruolo di bio-regione e la politica della "green belt"; la valorizzazione del consumo e della produzione di fonti energetiche rinnovabili; l´adozione di criteri di ecocompatibilità per gli interventi infrastrutturali sulla rete elettrica e per la produzione di energia (trasmissione, dismissioni linee obsolete, "smart grid", ovvero reti di informazione e distribuzione elettrica "intelligenti", ristrutturazioni, riconversioni, cogenerazione e trigenerazione). Il Governo Serracchiani ha condiviso la generalità dell´assessore ad Ambiente ed Energia Sara Vito, che ha sottolineato come l´elettrodotto andrebbe ad attraversare una delle più belle e incontaminate zone del Friuli Venezia Giulia - le Valli del Natisone - e un territorio che comprende un sito protetto dall´Unesco. "I danni al paesaggio - ha evidenziato Vito - sarebbero notevolissimi con la distruzione di boschi, prati e campi che determinerebbe un gravissimo impatto ambientale ed economico sui territori che hanno come uniche prospettive di sviluppo il turismo e l´agricoltura". "Oltre al nodo principale, ossia la necessità di tutelare l´ambiente, l´opera - ha constatato l´assessore - non rappresenta nemmeno una priorità per la nostra regione perchè il bilancio energetico, per quanto riguarda l´elettricità, è pressoché in pareggio e, inoltre, il trend di produzione fotovoltaica è incrementato dal 2011 al 2012 del 1,5 per cento e la tendenza delle fonti rinnovabili è in crescita".  
   
   
WORKSHOP “BIOENERGY IN RURAL AREAS”.DAL 25 GIUGNO A BRUXELLLES  
 
Bari, 24 giugno 2014 - La Regione Puglia, ha programmato, per mercoledì 25 giugno nella sede di rappresentanza della Regione a Bruxelles, l’Energy Day “Bioenergy in Rural Areas”. Il workshop si inquadra nell’ambito delle iniziative della “Sustainable Energy Week” e rappresenta una importante occasione di confronto e di approfondimento tra le Regioni europee e gli altri organismi interessati al tema dello sviluppo nel settore agro energetico. La giornata è finalizzata anche alla definizione delle azioni nel nuovo Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, in piena coerenza con gli obiettivi dell’Unione europea in materia di energie rinnovabili. I rappresentanti degli Stati Membri, delle Regioni italiane ed europee, dei Servizi della Commissione europea, dell’Ocse e di altri soggetti, svilupperanno temi relativi alla concreta applicazione delle politiche europee e locali, alle best practices presenti sul territorio europeo, alla complementarietà e sinergie territoriali di finanziamento. “La Regione Puglia - sottolinea l’Assessore alle Risorse Agroalimentari Fabrizio Nardoni – annetta grande significato alle azioni di politica ambientale mostrando un’elevata sensibilità ai temi dell’ambiente e delle energie rinnovabili, con particolare riferimento al mondo agricolo e ai modelli di sviluppo ecosostenibili del sistema mare. “Le bioenergie - continua Nardoni - possono rappresentare uno dei fattori di crescita per le economie delle zone rurali oltre a contribuire a soddisfare il requisito della riduzione delle emissioni di carbonio nell’atmosfera, tema centrale della strategia mondiale per la mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici e della riduzione dell’effetto serra. Su tali temi, nella nuova programmazione del Psr, dovranno essere messe in atto azioni adeguate e efficaci nella consapevolezza che percorsi incentrati sul rispetto dell’ambiente e sulla tutela del territorio rappresentano rilevanti punti di riferimento per lo sviluppo economico e sociale delle nostre Comunità”.  
   
   
RETE IMPRESE ITALIA: ELETTRICITÀ 68% PIÙ CARA DELLA MEDIA EUROPEA  
 
Potenza, 24 giugno 2014 - Rete Imprese Italia della provincia di Potenza a cui aderiscono Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna e Casartigiani, evidenzia in una nota che “lo sconto energetico preannunciato dal Governo e rivolto alle Pmi non produrrà nessun beneficio per l´85% delle imprese e dei lavoratori autonomi perché il beneficio riguarda le utenze collegate con una potenza impiegata superiore a 16,5 Kw. Per avere un ordine di grandezza, una comune famiglia è collegata con una potenza impiegata di 3 Kw, ma per molte sale anche a 5 Kw”. A parere di Rete Imprese “l’attuale dibattito sulla bolletta 2.0 rappresenta una seconda fonte di preoccupazione, in quanto il condivisibile obiettivo di semplificazione della lettura delle bollette non deve essere raggiunto a detrimento della completezza delle informazioni per l’utente finale che deve poter comprendere dalla fattura le quantità consumate e i prezzi applicati in modo distinto per i diversi servizi offerti e avendo adeguati strumenti di comparazione. La verità è che le piccole imprese pagano l´energia elettrica oltre il 68% in più della media europea. Sosteniamo la priorità, espressa del resto dal Presidente Pittella, di non fermarci alla pur rilevante decisione di tenere le royalties fuori dal Patto di Stabilità ma di definire una strategia energetica che abbia un respiro di medio-lungo termine e che sia integrata con le scelte europee, in un’ottica di efficienza, sicurezza, sostenibilità e trasparenza dei mercati energetici”.  
   
   
POLITICHE ABITATIVE PER ANZIANI IN EUROPA: 24 GIUGNO A VENEZIA C/O CENTRO CONGRESSI PROVINCIA INCONTRO INTERNAZIONALE NELL’AMBITO DEL PROGETTO ‘HELPS’  
 
Venezia, 24 giugno 2014 - Avere case e ambienti di vita assistiti per le persone anziane in Europa che continuano ad aumentare e politiche integrate per raggiungere quest’obiettivo: questo il tema di cui si parlerà il 24 giugno prossimo a Venezia nel Centro Congressi della Provincia di Venezia (via Forte Marghera, 191 a Mestre) durante un incontro dal titolo "Strategie Europee e nuovi strumenti per le politiche abitative". L´iniziativa farà il punto anche su quanto fatto nell´ambito di tali tematiche dalla Regione del Veneto e discuterà le strategie future in una prospettiva di confronto europea. L´incontro è stato organizzato nell´ambito di “Helps”, un progetto strategico triennale (ottobre 2011 - settembre 2014), finanziato dal programma di cooperazione transnazionale Central Europe, che vede coinvolto il Dipartimento Servizi Sociosanitari e Sociali della Regione Veneto assieme ad altri 14 partner provenienti da: Italia, Slovenia, Austria, Germania, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Polonia, Ungheria. L´obiettivo del progetto è di proporre soluzioni abitative e di cura innovative per anziani, in risposta a sfide di portata transnazionale legate al cambiamento socio-demografico, quali l´invecchiamento, la disabilità ed il rischio di esclusione sociale, incoraggiando sinergie tra settori di competenza diversi. (www.Helps-project.eu )  
   
   
TOSCANA: NUOVE SOLUZIONI CONTRO IL DISAGIO ABITATIVO, IL 25 CONVEGNO A SANT´APOLLONIA  
 
Firenze, 24 giugno 2014 – Come risolvere il problema casa attraverso approcci innovativi, fondati sulla promozione e sviluppo di coabitazioni e su sistemi di welfare di comunità. Sarà questo il tema al centro del convegno ´Oltre la casa. Abitare Solidale ed altre esperienze di social housing´ organizzato dall´associazione Auser Abitare Solidale in collaborazione con Regione, Auser Regionale, Auser Volontariato Territoriale Firenze il prossimo 25 giugno, a partire ore 9.30, presso l´Auditorium di Sant´apollonia a Firenze (via San Gallo 24/a). Alla realizzazione dell´iniziativa hanno contribuito anche Cesvot, Fondazione Il Cuore si Scioglie e Comune di Firenze. A cinque anni dall´avvio, Auser Abitare Solidale fa il punto sull´omonimo progetto che punta a dare risposte al disagio abitativo ricomponendo, al tempo stesso, relazioni interpersonali positive e capaci di rafforzare un concreto welfare di comunità. Il convegno sarà l´occasione per riflettere sui risultati fin qui ottenuti, sull´opportunità di estenderlo a tutto il territorio toscano e sperimentare ulteriori forme di social housing quali il Condominio Solidale. Intervengono operatori di associazioni e di Comuni attivi nel settore. Oltre al presidente di Auser Abitare Solidale Antonio Modi e a quello di Cesvot Federico Gelli ci sarà anche la vicepresidente della Regione Stefania Saccardi.  
   
   
COMPETITIVITA’: GUIDI INCONTRA MINISTRO OLANDESE KAMP  
 
 Roma 24 giugno 2014 – Illustrazione delle priorità´ italiane durante il prossimo Semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione europea, con un focus particolare su competitività ed energia, anche al fine di ricercare possibili linee di azione comuni. I temi sono stati trattati nel corso dell’incontro che si è svolto oggi tra il Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, e il Ministro olandese degli Affari Economici, Henk Kamp, in visita in Italia per una serie di incontri istituzionali proprio in vista del prossimo appuntamento del primo luglio. Nel corso del vertice, il Ministro Guidi ha rinnovato al Ministro Kamp l’invito a partecipare al Consiglio competitività informale che si terrà a Milano il prossimo mese di luglio.  
   
   
FEDERCHIMICA, MARONI: DA REGIONE SOSTEGNO A SETTORE IL PRESIDENTE MARONI A FEDERCHIMICAIL PRESIDENTE MARONI A FEDERCHIMICA  
 
Milano, 24 giugno 2014 - "Quello della chimica è un valore prima di tutto lombardo. In Lombardia ci sono il 40 per cento degli addetti e il 46 per cento della produzione nazionale e il settore chimico rappresenta il 10 per cento del Pil lombardo, ovvero circa 33 miliardi. La Lombardia è la prima regione in Europa del settore e la terza per numero di addetti: parliamo di quasi 35.000 dipendenti e di un fatturato, come ho detto, vicino ai 33 miliardi di euro. E´ un primato che vogliamo mantenere attraverso un´azione di sostegno e, per questo, stiamo lavorando con la Commissione Ue, per trovare soluzioni comuni". Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, nel corso del suo intervento all´Assemblea di Federchimica, a Milano. Azione Ispirata Da Concretezza - "La Lombardia - ha sottolineato il presidente - si è caratterizzata e si caratterizza per la concretezza, che, in questi primi 15 mesi, ha ispirato la nostra azione di governo. Il nostro compito è quello di dare risposte ai problemi dei cittadini e degli imprenditori, per questo abbiamo iniziato con una misura importante come ´Credito in cassa´, con cui abbiamo messo a disposizione un miliardo per i Comuni lombardi per i debiti che hanno verso le imprese". Lombardia Eccezione Per Tempi Di Pagamento - "Ricordo - ha proseguito Maroni - che, sul tema dei pagamenti della Pubblica amministrazione, la Commissione Ue ha aperto una procedura di infrazione verso l´Italia: lo Stato italiano paga mediamente in 251 giorni". "La Lombardia, invece, - ha sottolineato - è una piacevole eccezione e un´eccellenza. Lo scorso anno la Regione pagava i suoi fornitori in 30 giorni, mentre nel primo quadrimestre di quest´anno riusciamo a pagarli in soli 17 giorni". "Il Governo - ha detto ancora il presidente - prenda esempio dalla Lombardia, perché siamo un´eccellenza in Europa e, se lo facciamo noi, può farlo tutta la Pubblica amministrazione, per cui suggerisco al Governo di venire qui in Lombardia e studiare il modello lombardo per risolvere il problema della procedura di infrazione europea". Innovazione E Ricerca - "Abbiamo messo 30 milioni di euro per sostenere i giovani imprenditori che vogliono aprire Start up innovative e, al riguardo, abbiamo già ricevuto 1800 proposte e stiamo già finanziando 700 progetti. Perché l´innovazione e la ricerca sono - ha ricordato Maroni - una delle vocazioni della regione, vocazioni che io voglio sostenere e il mio obiettivo per la fine della legislatura è portare gli investimenti in ricerca dall´attuale 1,6 per cento del Pil lombardo al 3 per cento, ovvero a circa 9 miliardi di euro, che vogliamo investire in ricerca applicata, mettendo insieme le imprese, i centri di ricerca e il mondo delle università, perché serve una ricerca che porti a risultati concreti, ad un´applicazione concreta". Avanti Con La Semplificazione - "Abbiamo cominciato a semplificare la burocrazia per le imprese, un tema di grande interesse e importanza per il mondo delle imprese. Per questo abbiamo dato un incarico al professor Giulio Sapelli - ha proseguito il governatore lombardo -, che, nei giorni scorsi, ha presentato i risultati del suo lavoro: dieci punti che inizieremo a realizzare da subito, per ribaltare l´antropologia negativa del pubblico verso l´imprenditore volgendola in positivo. Per questo abbiamo presentato una legge con questi dieci punti per la sburocratizzazione e per zone ´a burocrazia zero´: si tratta quindi un impegno concreto della Regione a favore della sburocratizzazione per le imprese".  
   
   
CONGIUNTURA IN EMILIA-ROMAGNA “UNO SPIRAGLIO DI LUCE?”  
 
Bologna, 24 giugno 2014 - Unioncamere Emilia-romagna: “È necessario ancora con maggiore forza supportare le imprese con azioni mirate: progetti integrati di internazionalizzazione, contratti di rete, sostegno alle start up, patrimonializzazione dei Confidi”. Confindustria Emilia-romagna: “Per una ripresa diffusa e continuativa occorre far ripartire gli investimenti: Governo e Regione devono puntare sugli investimenti per dare una scossa all’economia” Intesa Sanpaolo: “Ancora fermo il credito. Pronti a finanziare gli investimenti di imprese e famiglie” La crisi rallenta. La cautela è d’obbligo, ma dopo nove trimestri consecutivi di segno negativo, e di buio fitto si potrebbe cominciare a intravvedere uno spiraglio di luce. Nei primi tre mesi del 2014 sono emersi alcuni tenui segnali di miglioramento, sintesi di andamenti settoriali e dimensionali tuttavia divergenti. Il sostegno maggiore è venuto dalla domanda estera, e a beneficiarne sono state le imprese più aperte all’internazionalizzazione, mentre sono proseguite le difficoltà di coloro che hanno come riferimento il mercato interno. Nel primo trimestre 2014 dunque, produzione, fatturato e ordini sono apparsi in lieve crescita, in controtendenza rispetto al trend negativo dei periodi precedenti. Sono queste alcune indicazioni che emergono dall’indagine congiunturale relativa al primo trimestre 2014 sull’industria manifatturiera, realizzata in collaborazione tra Unioncamere Emilia-romagna, Confindustria Emilia-romagna e Intesa Sanpaolo. La produzione in volume dell’industria in senso stretto dell’Emilia-romagna è aumentata dello 0,1 per cento rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente (+0,8 per cento in Italia), a fronte del trend negativo dei dodici mesi precedenti (-2,7 per cento). L’evoluzione della industria manifatturiera, comprese le grandi imprese con più di 500 addetti, delinea un andamento produttivo più sostenuto (+0,3 per cento), pure in miglioramento rispetto al trend dei quattro trimestri precedenti. L’andamento settoriale non è apparso uniforme. La recessione è continuata per le industrie della moda (-2,1 per cento) e del legno e mobilio (-3,1 per cento), ma l’andamento è risultato meno negativo rispetto al trend dei quattro trimestri precedenti. Le industrie meccaniche, elettriche e mezzi di trasporto, tra le più aperte all’internazionalizzazione, hanno evidenziato un aumento della produzione dell’1,1 per cento. In crescita anche le industrie alimentari (+0,3 per cento), Il fatturato ha ricalcato quanto registrato per la produzione: è stato registrato un incremento dello 0,2 per cento rispetto all’analogo periodo del 2013 (+1,1 per cento in Italia), che è apparso in contro tendenza rispetto al trend negativo del 2,8 per cento dei quattro trimestri precedenti. La domanda è apparsa stabile, seppur con andamenti differenziati. Ancora in flessione i consumi interni, mentre crescono gli ordini dall’estero. Come attestano i dati Istat, nel primo trimestre 2014, le esportazioni industriali emiliano-romagnole, pari a 12.523 milioni di euro, hanno fatto segnare un sensibile incremento (+5,6 per cento) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il dato è determinato dall’accelerazione sui mercati europei e dalla continua e forte crescita sul mercato statunitense. È molto più contenuto l’incremento delle vendite all’estero nazionali (+1,9 per cento). L’indagine Istat sulle forze di lavoro ha registrato un andamento positivo per l’occupazione dell’industria in senso stretto. Il primo trimestre del 2014 si è chiuso con una crescita dello 0,5 per cento rispetto all’analogo periodo del 2013, che è equivalsa a circa 2.000 addetti. Segno opposto per l’Italia, che ha accusato una diminuzione dello 0,3 per cento pari a circa 16.000 addetti Per quanto concerne la movimentazione avvenuta nel Registro delle imprese, nel primo trimestre del 2014 il saldo fra iscrizioni e cessazioni dell’industria in senso stretto è risultato negativo per 445 imprese rispetto alle 692 dell’analogo trimestre del 2013. La consistenza delle imprese attive, pari a fine marzo 2014 a 47.634 unità, è apparsa in diminuzione del 1,7 per cento rispetto allo stesso periodo del 2013. Da questa tendenza negativa si è distinto il solo comparto energetico, le cui imprese attive sono aumentate. “L’indagine conferma alcuni segnali positivi, seppure ancora timidi e a macchia di leopardo sul territorio. – dice il presidente di Unioncamere Emilia-romagna, Maurizio Torreggiani – Il numero delle imprese in sofferenza supera ancora abbondantemente quello delle aziende che iniziano a guardare con maggior fiducia al futuro, le previsioni mostrano come solo nel 2015 l’occupazione arresterà la sua caduta. In questa fase – aggiunge il presidente Torreggiani – è necessario ancora con maggiore forza supportare le imprese con azioni mirate. Il sistema camerale regionale prosegue nel suo impegno su alcuni punti ben definiti: i progetti integrati di internazionalizzazione sui mercati emergenti; l’aggregazione delle imprese attraverso i contratti di rete; la patrimonializzazione dei confidi per facilitare l’accesso al credito delle Pmi, infine le azioni per sostenere le start up, non solo nei settori ad alto contenuto innovativo”. “Se vogliamo che il lento recupero dell’economia regionale del primo trimestre diventi vera ripresa – dichiara il presidente di Confindustria Emilia-romagna Maurizio Marchesini – devono ripartire la domanda interna e gli investimenti: questi sono i fattori fondamentali su cui puntare per dare una scossa reale all’economia e, in prospettiva, all’occupazione”. I segnali positivi non mancano: la crescita della domanda dai principali mercati mondiali, la risalita della fiducia di imprese e famiglie, l’occupazione che sembra essersi stabilizzata, pur restando il più importante elemento di preoccupazione. Le valutazioni generali sugli ordini delle imprese continuano a risultare complessivamente positive, con accenti ulteriormente positivi per gli ordini esteri. Pur avendo l’Emilia-romagna il più elevato tasso di occupazione di tutte le grandi regioni italiane, la disoccupazione ha raggiunto nel primo trimestre dell’anno il 9,7%, dato triplicato in poco più di 5 anni. Le esportazioni si confermano l’unica componente positiva del Pil regionale. Ci sono ancora ampi margini di miglioramento, perché la domanda mondiale in questi anni è cresciuta molto di più dell’export regionale e le stime di crescita del Pil mondiale (Oecd) continuano ad essere ampiamente positive + 2,2% nel 2014 e +2,8% nel 2015. La domanda di beni di investimento e di beni intermedi appare in crescita sia a livello nazionale, sia a livello internazionale. È un dato importante per l’Emilia-romagna, tenendo conto che su tali tipologie di prodotti si concentra la quota principale del nostro export (circa 30 milardi di euro sui 50 totali). Ciò potrebbe consentire all’Emilia-romagna di recuperare il differenziale positivo di crescita del Pil rispetto alla media nazionale. Anche gli ordini interni di beni di investimento appaiono in crescita, pur partendo da livelli molto bassi. “Le nostre imprese, per rafforzare la propria competitività sui mercati, continuano l’impegno ad innovare prodotti e processi – afferma il presidente Marchesini – Lo dimostra anche il successo delle due recenti scadenze della nuova Legge Sabatini, che hanno registrato oltre 3.000 domande di Pmi a livello nazionale. La politica industriale più efficace è quella a favore degli investimenti. Il Governo, ed in particolare il Ministro allo sviluppo economico, danno segnali incoraggianti. Le imprese chiedono strumenti semplici, automatici e strutturali, in grado di stimolare gli investimenti privati. Il recente pacchetto di interventi del Governo a sostegno degli investimenti, della capitalizzazione delle imprese, della diminuzione del costo dell’energia, del sostegno al credito con nuove fonti di finanziamento danno una risposta importante a queste aspettative, e si aggiungono agli effetti positivi della nuova Legge Sabatini. Anche il rafforzamento del Fondo di garanzia è un provvedimento utile per migliorare le condizioni di accesso al credito delle Pmi. Naturalmente – conclude il presidente regionale degli industriali – anche la Regione può fare molto. Ci aspettiamo che la nuova programmazione dei Fondi strutturali europei punti in modo deciso allo sviluppo e agli investimenti produttivi, che generano lavoro e occupazione, evitando eccessi di ottica pubblicistica”. Il credito bancario in Emilia-romagna, secondo l’analisi del Servizio Studi di Intesa Sanpaolo, è rimasto in calo anche nei primi mesi del 2014, ma l’andamento nel complesso ha smesso di peggiorare. Sebbene un’inversione di tendenza non sia ancora evidente, il punto di minimo del trend – toccato a novembre 2013 – sembra alle spalle. Il complesso dei prestiti a famiglie e imprese della Regione ha segnato una riduzione del 3,6% a marzo 2014 (variazioni stimate su dati Banca d’Italia), in linea con la chiusura del 2013. L’andamento ha continuato a risentire della debolezza dei prestiti alle imprese (-4,5%), con una contrazione più contenuta rispetto al sistema Italia, come già osservato nei mesi precedenti. In media nel 1° trimestre 2014 la flessione dei prestiti in regione è risultata in linea col trimestre precedente. Accanto ai noti fattori di scarsità della domanda e di elevata rischiosità dei prenditori, anche in Emilia Romagna l’andamento dei prestiti ha risentito altresì della parziale ricomposizione delle fonti di finanziamento delle imprese. I prestiti alle famiglie consumatrici hanno continuato a registrare una riduzione decisamente più moderata (-1,4%), anch’essa in linea con la media dei mesi finali del 2013. Negli ultimi due trimestri, il calo registrato in Regione è risultato lievemente più evidente della media nazionale (-1,1%) al contrario di quanto osservato in precedenza. “Il protrarsi della recessione – commenta Adriano Maestri, direttore regionale di Intesa Sanpaolo – continua a pesare sulla qualità del credito. Segni più chiari di ripresa a livello nazionale e locale dovrebbero però raffreddare il ritmo di crescita delle sofferenze e, nel contempo, far tornare positiva la dinamica del credito a imprese e famiglie. Dobbiamo far ripartire l’economia del territorio dell’Emilia-romagna – continua Maestri – e con le nostre linee di credito siamo pronti a finanziare i progetti delle famiglie e tutti quegli investimenti che rafforzano la competitività delle imprese, in particolare nell’internazionalizzazione, nella ricerca e innovazione, nella crescita patrimoniale e dimensionale.” A livello provinciale per i prestiti alle imprese il quadro resta caratterizzato da notevole fragilità. Tutte le province sono rimaste in negativo, con estremi per Parma e Bologna, che hanno registrato i cali più forti (nell’ordine di -7% a marzo 2014), mentre Piacenza, Ravenna e Forlì-cesena hanno segnato le flessioni più contenute (intorno al -2,5%). Le altre province hanno registrato cali tra -3% e -5% circa. Anche per i prestiti alle famiglie tutte le province sono risultate in riduzione, molto limitata nel caso di Parma (-0,5%) e Forlì-cesena (-0,4%). Le altre province si sono posizionate su una riduzione tra -1% e -2%, con un estremo di -2,5% per Ferrara. L’andamento dei volumi ha continuato a risentire della debolezza della domanda unita alla prudenza dell’offerta alla luce del continuo deterioramento della qualità dei prestiti, pur a ritmi che di recente appaiono lievemente attenuati rispetto ai massimi di questa fase, raggiunti nel corso del 2013. Nella Regione, il tasso di ingresso in sofferenza delle imprese è salito da metà 2013 oltre il 4% per chiudere l’anno a 4,3%. Il deterioramento della qualità del credito alle imprese ha trainato l’aumento del tasso di decadimento del complesso della clientela bancaria, che si è situato attorno al 3,5% nel secondo semestre 2013 (dato relativo al settore non finanziario dell’Emilia-romagna). Per le famiglie consumatrici, si osserva una sostanziale tenuta della situazione finanziaria, con un tasso di ingresso in sofferenza dell’1,3% negli ultimi tre trimestri del 2013. In generale, in regione gli indicatori dell’emersione delle nuove sofferenze si sono confermanti leggermente più bassi rispetto alla media nazionale. In prospettiva, segni più chiari di ripresa dell’economia reale dovrebbero contribuire al progressivo miglioramento delle condizioni del mercato creditizio, già segnalate dalle indagini campionarie che mostrano attese di recupero, pur modesto, della domanda di prestiti da parte delle imprese e delle famiglie.  
   
   
PROGETTO "AFRICA SUBSAHARIANA", GIOVEDÌ 26 A PERUGIA PRESENTAZIONE ALLE IMPRESE  
 
Perugia, 24 giugno 2014 – Ha l´obiettivo di sostenere le piccole e medie imprese dei settori delle energie rinnovabili, edilizia sostenibile, tecnologia agricola e agroindustriale, con azioni specifiche in Mozambico, Sudafrica, Angola e Tanzania, il progetto interregionale "Africa Subsahariana" che sarà presentato alle imprese interessate giovedì 26 giugno a Perugia, nel Salone d´Onore di Palazzo Donini, dalle ore 15. Al progetto, promosso dal Ministero dello Sviluppo economico in collaborazione con Ice – Agenzia per la promozione all´estero e l´internazionalizzazione delle imprese italiane, partecipano le Regioni Umbria (capofila), Marche e Lazio. Nel corso dell´incontro, verranno presentate le opportunità che offre l´area subsahariana, mercato emergente dalle grandi prospettive, con focus sui quattro Paesi "target". Saranno illustrate le finalità e le fasi del progetto, che si propone di promuovere la commercializzazione di know-how e tecnologia italiana, rafforzare i contatti con le associazioni imprenditoriali, Università e Centri di ricerca dei Paesi coinvolti, e, inoltre, di facilitare l´avvio di rapporti commerciali tra operatori italiani e locali con iniziative di formazione imprenditoriale, missioni di imprenditori italiani nell´area subsahariana e di operatori africani in almeno due delle regioni italiane coinvolte. All´incontro di giovedì 26 sono stati invitati i rappresentanti delle Ambasciate di Angola, Mozambico, Sudafrica e Tanzania. Sono previsti gli interventi di Francesco Alfonsi, dirigente dell´ufficio Accordi e convenzioni dell´Agenzia Ice di Roma; Giulio Mulas, direttore dell´ufficio dell´Agenzia Ice di Johannesburg; Paolo Ricci, delegato allo sviluppo internazionale di Terni Energia spa (che parlerà dell´esperienza di successo in Sudafrica nel comparto del fotovoltaico); Maurizio Ferri, responsabile dell´ufficio dell´Agenzia Ice di Maputo; Maurizio Vincenzo Crisafulli, presidente dell´Associazione Imprenditori italiani in Mozambico; Simone Santi, presidente di Leonardo Business Consulting.  
   
   
STARTUP IMPRENDITORIA SOCIALE: I RISULTATI  
 
Pavia, 24 giugno 2014 - Saranno presentati giovedì´ 26 giugno alle ore 10.00 presso la Cdc i risultati del progetto “Start-up Imprenditoria sociale” in provincia di Pavia. L´iniziativa partita nel 2013 ha visto la partecipazione di 12 aspiranti imprenditori che hanno seguito il corso di formazione realizzato da Paviasviluppo, l´azienda speciale della Cdc. L´incontro, aperto al pubblico, sarà anche l´occasione per conoscere e fare domande su questa particolare forma di imprendtoria in forte crescita in Italia e anche a Pavia. Al termine del percorso avviato nel 2013 e che ha consentito di acquisire le nozioni di base indispensabile per passare dal´idea di partenza all´apertura, sono sei i giovani che sono arrivati alla fine del percorso che prevedeva la costituzione in una forma associativa legata al concetto di impresa sociale. Proprio quattro di loro racconteranno giovedì la loro esperienza, fornendo anche una testimonianza della volontà da parte dei giovani di non rassegnarsi alla mancanza di lavoro oggi in Italia. A parlare saranno: Valeria Volpati (Vigevano) per il progetto- “Ops…ora posso studiare!”, Giuseppe Maggi (Pavia) per “Passatempo” Fabrizio Brusorio (Voghera) “Studio Ama – Impresa Sociale” e Clare Spicer (Pavia) “Centro ritiri spirituali e formazione cristiano ecumenico”. “Aver favorito la nascita di nuove imprese giovanili - spiega il Presidente della Camera di Commercio Giacomo de Ghislanzoni Cardoli – in un momento così difficile attesta il contributo fattivo che le Camere e quindi anche quella di Pavia danno ai rispettivi territori. L´impresa sociale rappresenta oggi una concreta opportunità di lavoro, stante le difficoltà finanziarie degli enti pubblici”. Il convegno di giovedì 24 giugno, che si terrà a partire dalle ore 10,00 presso la sala consigliare, sarà anche l´occasione di presentazione della “Guida alla Impresa Sociale” realizzata dalla Camera di Commercio e delle agevolazioni finanziarie che Ubi Banca Popolare Commercio & Industria mette a disposizione dei giovani imprenditori sociali.  
   
   
BASILICATA, PATTO STABILITÀ; ALLEANZA COOPERATIVE: SOSTEGNO A PITTELLA  
 
Potenza, 24 giugno 2014 - "L’alleanza delle Cooperative Italiane esprime massimo sostegno all’azione messa in campo dal Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella. Ora è il tempo dell’azione e il Presidente Pittella chiama a raccolta tutti i lucani e tutti i lucani devono sentirsi responsabilizzati per il raggiungimento di un obiettivo che va al di la dell’immediato futuro". Così i presidenti dell’Aci Basilicata Paolo Laguardia, Giuseppe Suanno e Donato Semeraro. "Sono in gioco - affermano - le sorti dell’intera regione: è in gioco il futuro di tutti noi, imprese e famiglie lucane. Ora è il tempo di alzare il capo e rivendicare lo spazio che alla Basilicata deve essere riconosciuto: una regione che da decenni mostra la sua grande disponibilità nel contribuire alla bolletta energetica del paese ma che, oggi, non può vedere annientata ogni possibilità di guardare con tranquillità al proprio futuro per motivi che non hanno più ragion d’essere. Alla rabbia, all’amarezza e alla preoccupazione espressa dal presidente le piccole e medie imprese aggiungono il senso della frustrazione nel dover moltiplicare sacrifici per riuscire a resistere in un contesto nel quale, sempre più, vedono avvicinarsi la fine di una storia imprenditoriale (tante di loro, purtroppo, hanno già posto la parola fine alla loro esperienza imprenditoriale). Rischiamo che il banco salti se non si adottano misure in grado di fronteggiare questa emergenza straordinaria. Siamo stanchi - agiungno - di assistere a “bollettini di guerra” dell’Istat, di Unioncamere, della Banca d’Italia (solo per citare gli ultimi esempi) che descrivono una Basilicata svilita nella sua dignità. Una emergenza che accomuna pubblico e privato, imprese e amministrazioni pubbliche che devono, a questo punto, rispondere alla chiamata del presidente e sostenerlo perché dalle sorti di questa iniziativa dipenderà il futuro della nostra regione. Tutto è legato alla possibilità di svincolare le risorse del petrolio da un patto che tutto sembra meno che di stabilità: è una partita secca, o dentro o fuori. Da qui dipenderà la possibilità di sbloccare quelle risorse da mettere a disposizione delle imprese e della società lucana: credito, sturt up, fiscalità, lavoro e occupazione. Al patto di stabilità nazionale il presidente Pittella contrappone il patto tra i lucani per la stabilità e il futuro della Basilicata: possiamo e dobbiamo crederci, tutti. Il mondo della Cooperazione sottoscrive questo patto e manifesta la sua piena disponibilità ad assumere tutte quelle iniziative che potranno dare più forza alla regione in questo difficile percorso. Siamo certi - concludono Laguardia, Suanno e Semeraro - che i lucani sapranno rispondere nel modo giusto a quella che rischia di essere l’ultima spiaggia. Il presidente Pittella è stato molto esplicito: “la Regione non è in condizione di dare riposte per i limitati spazi di manovra”. Gli spazi di manovra li dobbiamo conquistare, nessuno ce li regalerà e la Cooperazione sarà sempre al fianco di chi vorrà lottare per questo".  
   
   
FVG, FONDI SVILUPPO: PERONI, 25 MLN EURO PER INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ  
 
Trieste, 24 giugno 2014 - La Giunta regionale, recependo la proposta dell´assessore alle Finanze del Friuli Venezia Giulia, Francesco Peroni, ha ripartito 25 milioni di euro relativi alla Lr 10/2014 in materia di attività produttive tra incentivazione della ricerca industriale, sviluppo e innovazione delle imprese del settore artigianato (12.650.000 euro), incremento del bando sulla sostenibilità energetica e riammissione delle domande di finanziamento dichiarate non ammissibili (9.700.000 + 2.650.000).  
   
   
FVG, FONDI SVILUPPO: PERONI, MODIFICATO PIANO FINANZIARIO FESR 2007-13  
 
 Trieste, 24 giugno 2014 - La Giunta regionale ha modificato il piano finanziario del programma Fesr (Fondo europeo sviluppo regionale) 2007-13, approvando il nuovo riparto proposto dall´assessore alle Finanze, Francesco Peroni, che assegna 143.299 euro alla linea di intervento 2.1C relativa ad attività produttive, commercio, cooperazione, risorse agricole e forestali e 3.473.738 a alla 2.1 riferita a infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, lavori pubblici e università.  
   
   
LA CAMPANIA FANALINO DI CODA NEI CONSUMI A SALERNO LA FLESSIONE NEL 2012 E’ STATA DEL 7,2%  
 
Salerno, 24 giugno 2014 - Nel 2013 i consumi pro capite in Campania si sono attestati in media a 11.307 euro: è il dato più basso nelle regioni dell’Obiettivo Convergenza, al di sotto sia della media Mezzogiorno (12.165 €) che della media Italia (16.074 €). A rendere ancora più evidente la parabola discendente dei budget di spesa delle famiglie sono le proiezioni al 2015 (a prezzi costanti del 2014) che consolidano il dato negativo, stimando i consumi pro capite a 11.318 euro, appena 11 euro in più in circa due anni. I dati sono evidenziati dal Centro Studi Ance Salerno ed estrapolati dal report dell’Ufficio Studi della Confcommercio “Il divario Nord-sud” (presentato a Bari lo scorso 13 giugno). La Campania - si evince dall’analisi della Confcommercio - per ritornare ai livelli pre-crisi (2007) impiegherà 15,5 anni, un anno in più rispetto alla media-Mezzogiorno e quattro anni in più rispetto alla media-Italia. Dallo studio emerge inoltre che «il rapporto tra consumi pro capite del Mezzogiorno e del Nord-ovest scende dal 70% del 1995 al 64,9% del 2015». E che nel 2015 «i consumi pro capite del Sud risulteranno ancora al di sotto dei livelli non solo del 2007 ma addirittura del 1995». La consistente contrazione dei consumi delle famiglie in Campania è stata analizzata dal Centro Studi Ance Salerno anche attraverso i dati forniti dal sistema camerale in occasione della “Giornata dell’Economia”. A livello regionale - secondo questa fonte analitica - la contrazione nel periodo 2012/2011 è stata del -2,2%, a fronte di una media Mezzogiorno del -0,8% e di una media-Italia del +0,5%. Le Province Della Campania. Il calo più ampio si è registrato in provincia di Salerno, che nel periodo 2012/2011 ha fatto segnare il -7,2%. Più contenuta la restrizione dei budget di spesa nelle altre province: Avellino, -2,8%; Benevento, -2,8%; Napoli, -1,5%. Caserta risulta, invece, in campo positivo con il +3,6%. Per rendere più percepibile la gravità della situazione in Campania, basta dare uno sguardo alla graduatoria nazionale delle province per consumi procapite. Salerno si colloca al 93° posto; Avellino al 100°; Benevento al 103°; Napoli al 104° e Caserta, nonostante la fase di recupero nel biennio 2011/2012 al 107°. In valori assoluti la distanza dalla prima in classifica - Milano, dove i consumi pro capite sfondano la soglia dei 22.000 € - supera i 10.000 euro. «Un vero e proprio abisso – commentano gli analisti del Centro Studi Ance Salerno – che non è destinato ad assumere dimensioni meno consistenti, purtroppo, almeno nei prossimi diciotto mesi». Il Presidente Antonio Lombardi: «A Rischio L’equilibrio Sociale, Indispensabile Accelerare Gli Investimenti Per Rimettere In Moto L’economia Regionale». «L’analisi delle dinamiche dei consumi delle famiglie - sottolinea Antonio Lombardi, presidente di Ance Salerno - aggiunge altre conferme ad un quadro di estrema difficoltà del tessuto sociale ed imprenditoriale della Campania. Preoccupa non solo la ridotta capacità di spesa delle famiglie che si riflette drammaticamente nel circuito del commercio e non risparmia neanche l’alimentare, ma anche la prospettiva ormai ampiamente consolidata di un crescente divario di tenore di vita con le regioni del centro-nord. Un trend che dal punto di vista dei consumi non varierà concretamente almeno nel breve/medio periodo. A questo punto - continua Lombardi - bisogna uscire dalla fase di stallo degli investimenti pubblici e procedere ad un’accelerazione in grado di produrre effetti concreti in tempi strettissimi. Proprio la cantierizzazione di tante opere inspiegabilmente ferme per le più svariate ragioni può essere il punto di ripartenza per immettere liquidità nei territori. È a rischio l’equilibrio sociale del Mezzogiorno e della Campania – conclude Lombardi – soprattutto perché al prolungato disagio delle famiglie si aggiunge la mancanza di una reale prospettiva di ripresa dell’economia».  
   
   
CONFCOMMERCIO COMO: COSÌ SI ESCE DA CRISI  
 
Lomazzo/co, 24 giugno 2014 - "Sono assolutamente d´accordo e credo anch´io, come ha detto il presidente della Confcommercio di Como Giansilvio Primavesi, che la formazione continua degli operatori che si occupano di turismo sia fondamentale per uscire dalla crisi". Lo ha detto l´assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia Mauro Parolini intervenendo all´assemblea di Confcommercio Como, a Lomazzo (Como), su delega del presidente Roberto Maroni. ´Cultura Del Sorriso´- L´assessore Parolini ha poi commentato il progetto ´Cultura del sorriso´, ideato e realizzato da Confcommercio Como, che, dal luglio dello scorso anno, promuove la cultura dell´accoglienza, attraverso campagne di comunicazione e di formazione degli operatori turistici. "Si tratta di un´iniziativa vincente - ha rimarcato il titolare regionale in materia di turismo -, perché esalta l´importanza del rapporto umano tra chi offre e chi riceve accoglienza". "E più questo rapporto è buono, - ha aggiunto - più alte sono le probabilità che il turista, non solo torni a trovarci, ma diventi soprattutto ambasciatore nel mondo dei nostri territori". Fare Rete - "È lodevole l´idea di salvaguardare l´autonomia delle imprese, anche di quelle più piccole - ha concluso l´assessore -, ma occorre che queste facciano rete e si colleghino a brand già conosciuti, come è in questo territorio, ´Lago di Como´, perché, soprattutto in campo turistico, la visibilità riveste un ruolo predominante e l´integrazione del commercio con il turismo porta grandi possibilità di crescita".  
   
   
DA GIUNTA CAMPANIA VIA LIBERA A 4 CONTRATTI DI PROGRAMMA  
 
Napoli, 24 giugno 2014 - La Giunta regionale della Campania ha dato il via libera ai disciplinari relativi ai piani di intervento per 4 contratti di programma. Su proposta congiunta del presidente Caldoro, del vicepresidente Trombetti e degli assessori alle Attività produttive Martusciello e alla Formazione Nappi è stato approvato il piano di interventi per le società Cps Consorzio Packacing di Salerno, che prevede investimenti per circa 65 milioni e 72 nuove assunzioni. Dopo l’ok della Giunta sarà possibile stipulare il contratto di programma. Sempre nel campo dei contratti di programma, su proposta degli assessori Martusciello e Nappi sono stati approvati altri tre piani di interventi, facenti capo alle società Euro Porto Napoli, Conateco e Soteco con investimenti per 11 milioni e mezzo e un incremento occupazionale di 9 unità; Ditron, con investimenti per 935 mila euro e 2 nuove assunzioni; Agrofuturo, Bioitalia distribuzione, Consorzio Agricoltura Biologica Campania, Idcam, Idefarn, Inter.car., Italcop, Labor, Lgl e Zepi per 245 milioni di investimenti e un incremento occupazionale di 129 unità. In totale, l´attuazione dei 4 contratti di programma produrrà un totale di 212 nuovi occupati.  
   
   
PATRIMONIO:EX COFA,A GIORNI CRONOPROGRAMMA PER DEMOLIZIONE D´ALFONSO,TUTELARE VALORE DI UN POTETENTE ATTRATTORE  
 
Pescara, 24 giugno 2014 - Entro questa settimana il presidente della Giunta regionale, Luciano d´Alfonso, avrà dal Dipartimento regionale del Demanio e Patrimonio il cronoprogramma per la demolizione dell´immobile ex Cofa, con l´obiettivo della conservazione del suo valore urbanistico. "Noi siamo i principali tutori del valore urbanistico dell´area", ha subito evidenziato d´Alfonso. E´ l´esito del sopralluogo che il Presidente ha programmato per la tarda mattinata di oggi nei locali fatiscenti e abbandonati dell´ex mercato ortofrutticolo di Pescara, alla presenza dei responsabili della Direizone regionale del Demanio e Patrimonio, del Corpo dei Vigili del fuoco, del Genio civile, del sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, di alcuni consiglieri regionali e dell´assessore, Mario Mazzocca. Ancora D´alfonso: "Demoliremo nel rispetto delle procedure e delle aspettative che hanno i pescaresi e gli abruzzesi che non vogliono più vedere questo detrattore ambientale". Un "mammalucco", come lo ha appellato il Presidente "che ha impedito per anni ed anni la vista sul mare. Perciò è questo il caso in cui demolire significa ricostruire il diritto alla vista". D´alfonso si è soffermato ancora sulla precipua volontà di non "indebolire con la demolizione questo patrimonio che, anzi, si moltiplica perché si può rinvenire la grande opportunità di realizzarci tutto quello che serve a favore di Pescara e dell´Abruzzo: un giacimento turistico, un potente attrattore di bellezza". Per il Presidente, una volta attivata a conclusa la demolizione si "concorderà con il Comune di Pescara una soluzione per l´uso"  
   
   
PMI: REGIONE FVG AUTORIZZA CONTROGARANZIE PER 4 MILIONI E 500 MILA EURO  
 
 Trieste, 24 giugno 2014 - Ammonta a più di 4 milioni e 500 mila euro l´importo totale delle controgaranzie richieste dal Fondo di garanzia per le Pmi e dai Confidi convenzionati per cui la Regione, su proposta dell´assessore alle Finanze Francesco Peroni, ha deciso il rilascio. In particolare, le 36 pratiche richieste dal Fondo di garanzia delle Pmi per ridurre il rischio sottostante le operazioni a favore delle microimprese e delle piccole e medie imprese a valere sul Fondo regionale di garanzia per le Pmi del settore agricolo, hanno un importo totale di 2 milioni e 547 mila euro. Le altrettante richieste dei Confidi, invece, ammontano a circa 2 milioni di euro. E´ stata inoltre confermata la controgaranzia già autorizzata a favore del Fondo regionale di garanzia per le Pmi e di Confidi industria Trieste relativamente alla pratica dell´impresa Mecasol Srl, ora Imprefond Srl e autorizzato il trasferimento in capo a Confidi Friuli della controgaranzia già rilasciata, a favore di Confidi Pordenone.  
   
   
IES, MELAZZINI: L´AZIENDA RISPETTI GLI IMPEGNI PRESI  
 
Milano, 24 giugno 2014 - "Chiedo ufficialmente che la società si faccia carico degli impegni presi. Innanzitutto, come promesso, di dare mandato a una società di scouting per la ricerca di investitori e, allo stesso tempo, di fare chiarezza sulle aree liberate". E´ quanto ha detto ieri l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia Mario Melazzini, intervenendo alla riunione del Tavolo di monitoraggio sulla Ies di Mantova, previsto dall´accordo firmato lo scorso 15 gennaio. Una prima riunione si era già svolta lo scorso 28 aprile. Il Tavolo sarà riconvocato entro la prima metà di ottobre. Salto Di Qualità - "Sul tema della reindustrializzazione - ha proseguito Melazzini - occorre un salto di qualità e la garanzia di tempi rapidi e certi. Confermo ancora una volta, da parte della Regione, la piena disponibilità a sostenere e accompagnare il rilancio dell´area con tutti gli strumenti disponibili, in particolare quelli previsti dalla Legge ´Impresa Lombardia´". Assenza Del Mise - "Prendo atto e assisto all´assenza a questo tavolo del Ministero dello Sviluppo economico - ha aggiunto Melazzini -, la cui presenza è invece prevista dall´Accordo sancito in sede ministeriale lo scorso mese di gennaio. Va ribadito che quella della Ies non è una partita esclusivamente regionale, ma ha portata nazionale".