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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Giugno 2014
OSTEOPOROSI: PER 3 DONNE SU 5 VITAMINA D UTILE PER LA PREVENZIONE. MA IN POCHE LA ASSUMONO  
 
 Milano, 24 giugno 2014 –Oltre la metà delle donne (52%) considera l’osteoporosi una patologia grave: nonostante questo, solo il 25% delle intervistate si sente personalmente esposta al rischio di svilupparla. Per oltre 8 donne su 10 l’avanzare dell’età e la menopausa sono ritenuti le principali cause dello sviluppo della malattia; altri fattori importanti che possono contribuire all’insorgenza della patologia sono legati a uno scorretto stile di vita (segnalato dal 76% del campione), caratterizzato da un’alimentazione sbagliata, poca attività fisica e abuso di fumo e alcol, alla familiarità (68%) e alla mancanza di sostanze necessarie per l’organismo (58%). Sul fronte della prevenzione e della terapia, solo 1 intervistata su 10 assume la vitamina D, nonostante il 58% riconosca l’importanza di questa sostanza per favorire la salute delle ossa. Questi alcuni dei risultati di un’indagine dell’Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna (O.n.da), condotta, grazie al contributo di Abiogen Pharma, su un campione di 600 donne italiane di età compresa fra i 35 e i 65 anni. Poiché l’osteoporosi è considerata una malattia tipica dell’anzianità e della menopausa, anche la sua prevenzione è rinviata all’età adulta: solo il 31% delle donne, infatti, ritiene sia importante attuare comportamenti preventivi già durante l’infanzia e l’adolescenza, periodi in cui l’accumulo di calcio è cruciale per un corretto sviluppo delle ossa. Dai risultati della survey emerge come il fattore cardine della prevenzione sia rappresentato soprattutto dall’adozione di uno stile di vita sano (dieta corretta e attività fisica) e dall’assunzione di calcio. Solo il 12% delle donne interessate dall’indagine, invece, fa uso della vitamina D a scopo preventivo o come cura, sebbene circa 3 su 5 la consideri una sostanza necessaria per la prevenzione della malattia. Tra coloro che soffrono di osteoporosi (16% del campione intervistato), viene assunta prevalentemente in associazione alla terapia di base, su consiglio del medico di medicina generale, che risulta esserne il principale prescrittore (43%), seguito dal reumatologo (18%) e dall’ortopedico (17%). “L’osteoporosi – spiega la Presidente di O.n.da, la dottoressa Francesca Merzagora – è una patologia a largo impatto sociale, con diverse e comprovate conseguenze negative di matrice sanitaria, sociale ed economica, spesso sottovalutata e affrontata con grave ritardo. Si tratta, infatti, di una malattia silenziosa, che può progredire per diversi anni fino a quando viene confermata la diagnosi o finché non avviene una frattura. È un tema di cui tutte le donne hanno sentito parlare, ma su cui solo il 29% si sente ben informata. Tale informazione deriva perlopiù da canali non scientifici, primi fra tutti i mass media (55%) e il passaparola (45%); al terzo posto figura la classe medica, in particolare il medico di famiglia (35%). Risulta fondamentale aumentare le attività di sensibilizzazione rivolte alla popolazione sulle possibilità di prevenire questa patologia con un corretto stile di vita e assumendo le giuste quantità di calcio e vitamina D. In quest’ottica, O.n.da organizza ogni anno, in occasione della giornata mondiale dedicata all’osteoporosi, un’H-open Day, in collaborazione con gli ospedali italiani premiati con i nostri Bollini Rosa, con l’obiettivo di offrire alle donne consulenze ed esami gratuiti”. “Oggi sentiamo spesso parlare di vitamina D, che pare essere diventata una sorta di panacea universale che guarisce tutto” – afferma Maria Luisa Brandi, Professore Ordinario di Endocrinologia dell’Università di Firenze. “Ma dall’indagine effettuata da O.n.da pare che anche tra coloro che dovrebbero essere più informate, le donne in età menopausale, esistono gap nella conoscenza del ruolo che questo ormone calciotropo ha nel preservare la salute ossea. È auspicabile un’informazione scientifica e non sensazionalistica su un ormone, che esplica la sua funzione endocrina sull’assorbimento intestinale di calcio e le cui dosi raccomandate giornaliere sono basate sulla suddetta funzione fisiologica”.  
   
   
SANITA’: 400 MILIONI IN PIU’ PER IL LAZIO, PIU’ VICINA L’USCITA DAL COMMISSARIAMENTO  
 
 Roma, 24 giugno 2014 - Dopo le verifiche fatte dai Comuni, l’Istat riconosce che nel Lazio vivono 300 mila cittadini in più rispetto alle precedenti rilevazioni. Una bella notizia per la sanità del Lazio. Più risorse. La Regione potrà contare su circa 400 milioni di euro in più rispetto a quanto previsto in un primo momento. È una svolta che rende più vicina l’uscita dal commissariamento, e si fa più concreta anche la possibilità di abbassare le tasse. Un ulteriore sostegno per costruire una nuova sanità nel Lazio. I fondi per la nostra sanità erano stati calcolati su un totale di 5.557.276 abitanti, circa 313mila in meno rispetto al numero effettivo certificato al 31 dicembre 2013: 5.870.451 abitanti. In base al nuovo dato sulla popolazione le risorse destinate alla sanità del Lazio passano dal 9,30% al 9,69% del totale nazionale. “Siamo molto contenti, vinciamo la battaglia per difendere i diritti dei cittadini e per garantire loro servizi e cure migliori- lo ha detto il presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: ci tengo a ringraziare il sottosegretario Graziano Del Rio, il ministro Beatrice Lorenzin e il governo che in questa fase ci ha fatto sentire la sua vicinanza rispetto alle nostre prerogative”.  
   
   
INAUGURATA LA NUOVA PET ALL’OSPEDALE DI MACERATA. SPACCA: “IMPORTANTI INVESTIMENTI DELLA REGIONE SU TECNOLOGIA E IMPIANTI”.  
 
Ancona, 24 giugno 2014 - “Un nuovo, importante investimento al servizio della comunità. Grazie alla nuova Pet, si riducono i tempi di utilizzo del macchinario, si accresce l’accuratezza dell’esame e soprattutto si minimizzano per i pazienti le dosi di radiazioni. Si tratta di un consistente investimento sulla tecnologia di ultima generazione, reso possibile – questo come gli altri in corso – dalla premialità di 32 milioni di euro riconosciuta dallo Stato alle Marche in virtù della virtuosità della sanità regionale”. Lo ha detto il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, partecipando questa mattina all’inaugurazione della nuova Pet dell’Ospedale di Macerata. “La Regione – ha aggiunto – sta destinando le risorse della premialità al rinnovamento degli impianti, alla risoluzione delle criticità e all’ammodernamento delle tecnologie su tutto il territorio regionale. Di particolare importanza il fatto che proprio ieri è stato consegnato il cantiere del Pronto soccorso di Macerata alla ditta che si è aggiudicata i lavori. Pet e Pronto soccorso saranno affiancati da altri investimenti di qualificazione”. Spacca ha rivolto un particolare ringraziamento a tutto il personale della sanità “grazie al cui senso di responsabilità – ha sottolineato – è stato possibile intraprendere il percorso di riforma e quindi posizionare la sanità marchigiana al primo posto tra le regioni. Fatto, questo, che ci ha consentito di ottenere la premialità di 32 milioni”.  
   
   
VENDOLA NOMINA IL NUOVO ASSESSORE ALLA SANITÀ  
 
Bari, 24 giugno 2014 - Il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha firmato il 20 giugno il decreto di nomina del nuovo assessore regionale al Welfare e alla Sanità della Regione Puglia. E’ il consigliere regionale del Pd Donato Pentassuglia che dal 1 luglio sostituirà Elena Gentile, eletta al Parlamento europeo. Il Presidente Vendola ha anche disposto che fino alla data del 1 luglio, l’assessore Gentile “resti nella piena titolarità delle deleghe”. Il Decreto del Presidente Vendola riporta gli articoli di tutte le normative vigenti sulla incompatibilità tra la carica di membro del Parlamento europeo e quella di assessore regionale. “Si tratta – ha detto il Presidente Vendola – di un provvedimento che sono costretto a fare di fronte alla evidenza normativa. L’assessore Gentile è stata per la mia Amministrazione una straordinaria risorsa di cui faccio a meno con grande dolore. Resta intatto e solido il legame che in questi anni ho avuto con lei. Una donna eccezionale e nello stesso tempo competente e generosa, capace di coniugare, come a volte solo le donne sanno fare, senso di responsabilità, visione politica ed una incontenibile carica umana. I risultati elettorali del Partito Democratico in Puglia, certo raccolti in elezioni diverse da quelle regionali, ma pur sempre significative, mi hanno consigliato di far cadere la scelta del sostituto di Elena verso una nitida competenza amministrativa, manifestatasi già nel complesso lavoro di Aula, di quello stesso partito. Sto parlando di Donato Pentassuglia, capace, per altro, di esprimere una compiuta rappresentanza di un territorio, quale quello ionico, oggi particolarmente sofferente. Non ho voluto nel contempo - ha concluso Vendola - interrompere altri preziosi lavori che si stanno svolgendo all’interno del Consiglio regionale e che, con esercizio spesso oscuro di equilibrio e di esperienza, stanno aiutando tutta la maggioranza ad affrontare, in modo compatto, i difficili passaggi che la crisi sta imponendo”.  
   
   
SANITÀ FVG: SERRACCHIANI, RIFORMA INNOVATIVA PER L´ECCELLENZA  
 
Trieste, 24 giugno 2014 - "La riforma della Sanità in Friuli Venezia Giulia sarà senza ombra di dubbio la più innovativa sul territorio nazionale". Lo ha detto la presidente della Regione, Debora Serracchiani, in occasione di una conferenza stampa promossa a Trieste per fare il punto sul percorso della riforma, che è in anticipo sul cronoprogramma fissato a suo tempo dalla stessa Giunta regionale. Il disegno di legge sarà infatti presentato in Consiglio entro il 10 luglio e potrà quindi essere esaminato dall´aula tra fine settembre e inizio ottobre. Sono state già completate, ha detto la presidente, le schede tecniche sui singoli ospedali, elemento fondamentale e premessa per la revisione della rete ospedaliera e per il Piano dei punti nascita. "I principi a cui risponde la riforma - ha ribadito la presidente - sono quelli dell´universalità e dell´accessibilità, della appropriatezza e della trasparenza, del coinvolgimento del cittadino e della continuità dell´assistenza sociosanitaria". "Non facciamo la riforma per risparmiare - ha detto ancora la presidente - ma per riqualificare la spesa, per adeguare la Sanità alle esigenze dei cittadini, a domande e bisogni che in questi anni sono profondamente mutati. Siamo consapevoli che il nostro è un Servizio sanitario di eccellenza, ma siamo altrettanto consapevoli che ha bisogno di essere riqualificato e di continuare a essere in prospettiva sostenibile". "Puntiamo - ha aggiunto - ad accrescere il livello di salute della popolazione, tanto che le risorse per la prevenzione sono già aumentate da 65 a 100 milioni di euro, e nello stesso tempo a riordinare il sistema ospedaliero spostando le risorse verso l´assistenza territoriale e familiare, dove i bisogni sono in crescita". "La nostra riforma - ha concluso - è perfettamente in linea con i principi fondamentali del Patto sulla salute che le Regioni stanno condividendo con il Governo nazionale, in totale sinergia con il ministro Beatrice Lorenzin". "Non sarà chiusa nessuna struttura - ha precisato Debora Serracchiani - ma ci sarà invece una revisione profonda di alcuni presidi, in modo da evitare doppioni, con un sistema di ´governance´ unico". "Né ci sarà - ha subito aggiunto - una riduzione dei posti letto, ma una riconversione, tenuto conto che alcuni posti letto per acuti sono utilizzati troppo poco, al 50 per cento, mentre per esempio sono carenti quelli per la riabilitazione e le lungodegenze. In questo modo rispetteremo i parametri nazionali sul rapporto tra popolazione e posti letto".  
   
   
SANITÀ: FVG, UNA RIFORMA CHE PRIVILEGIA I CONTENUTI  
 
Trieste, 24 giugno 2014 - "Abbiamo sempre detto che i contenuti devono venire prima dei contenitori, del numero delle Aziende. Ed è proprio sulla base di un lavoro ponderoso di approfondimento sui contenuti, durato un anno, che oggi possiamo arrivare al disegno di riforma della Sanità. Sarà un vero e proprio nuovo sistema, in grado di garantire l´integrazione fra ospedale e territorio, e nello stesso tempo un programma, una rotta per i prossimi anni". Lo ha sottolineato l´assessore regionale alla Salute e all´Integrazione sociosanitaria, Maria Sandra Telesca, intervenendo a Trieste, a fianco della presidente Debora Serracchiani, alla conferenza stampa indetta per fare il punto sul percorso di riforma della Sanità in Friuli Venezia Giulia. La riforma prevede la costituzione di cinque "Enti per l´assistenza sanitaria", in cui a Trieste, Udine e Pordenone confluiranno le Aziende territoriali e ospedaliere. Due altri Enti riuniranno l´Azienda "Isontina" con quella della "Bassa friulana" e l´Azienda "Alto Friuli" con i distretti di San Daniele e Tarcento. "Riteniamo però anche necessario - ha aggiunto l´assessore - dare unicità di gestione a tutto il sistema, in modo che possa operare ´con una testa sola´ garantendo non solo la capillarità ma anche l´equità nei confronti dei cittadini". Per questo sarà costituito un Ente per la gestione accentrata dei Servizi sanitari, concepito come "braccio operativo" della direzione regionale, supporto per le funzioni non solo amministrative ma anche sanitarie. Per quanto riguarda la rete ospedaliera, sono individuati tre presidi principali (i cosiddetti "hub"): Trieste (Cattinara e Maggiore), Udine e Pordenone. Sono previsti anche tre ospedali specializzati: gli Irccs Burlo di Trieste e Cro di Aviano (che conserveranno quindi la loro autonomia), assieme al Gervasutta di Udine per la riabilitazione. A questi poli si aggiungeranno gli ospedali di rete, in tutto quattro, organizzati su due sedi in modo da eliminare i doppioni: Gorizia/monfalcone; Latisana/palmanova; San Daniele/tolmezzo; San Vito al Tagliamento/spilimbergo. È prevista d´altra parte la riconversione a "strutture al servizio delle comunità locali" di Gemona, Sacile, Cividale del Friuli e Maniago. Accanto alla ridefinizione delle cosiddette "strutture intermedie" (Rsa, hospice, centri per disabili e non autosufficienti), saranno costituiti i Centri di assistenza primaria, in cui si integreranno medici di medicina generale, specialisti e personale proveniente da ospedali e distretti per garantire prelievi, diagnosi, ambulatori, piccola chirurgia. "I Centri - ha precisato l´assessore - saranno luoghi fisici, punti di riferimento nei quali i cittadini, nelle 12 ore diurne, potranno sempre trovare una risposta".  
   
   
SANITÀ FVG: RIFORMA, VERSO RIORGANIZZAZIONE PUNTI NASCITA  
 
Trieste, 24 giugno 2014 - Ogni presidio ospedaliero avrà un unico punto nascita: è uno degli aspetti qualificanti della riforma della Sanità che la Giunta regionale sta completando in questi giorni. Lo hanno annunciato la presidente, Debora Serracchiani, e l´assessore alla Salute, Maria Sandra Telesca, in occasione di una conferenza stampa organizzata a Trieste per illustrare lo stato di avanzamento della riforma. La decisioni saranno assunte, è stato precisato, sulla base di uno studio approfondito dei "flussi dei parti". In un unico caso, quello di San Daniele/tolmezzo, per i problemi logistici e di difficoltà territoriale dell´area montana, le équipe mediche potranno operare su due sedi. È prevista invece la chiusura immediata, non appena completati gli adempimenti burocratici, del punto nascita di Gorizia in quanto "assolutamente a rischio per mamme, bambini e operatori". Sarà comunque da subito attivato, ha assicurato la presidente Serracchiani, un "percorso nascita" per mamme in attesa e neo mamme, in modo da garantire l´assistenza completa anche con intese transfrontaliere per le donne che desiderano partorire nel vicino ospedale di Sempeter in Slovenia.  
   
   
SANITÀ FVG: PUNTO NASCITA GORIZIA, TERRITORIO SARÀ GARANTITO  
 
Trieste, 24 giugno 2014 - "La riorganizzazione ospedaliera, nell´ambito della riforma della Sanità, prevede anche la riorganizzazione dei punti nascita in regione, concentrandoli su un numero minore di sedi ospedaliere. Tuttavia, a causa del crollo del numero dei parti in quest´ultimo anno, al momento la situazione del punto nascita di Gorizia appare l´unica assolutamente a rischio per mamme e operatori per motivi di responsabilità medico legale. Non esistono quindi le condizioni per garantirne il mantenimento". A precisarlo è l´assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca, dopo l´annuncio della chiusura del punto nascita di Gorizia. "Il territorio - aggiunge tuttavia subito l´assessore - non sarà però sguarnito dei servizi che servono. Anzi si attiverà fin da subito, a cura dei professionisti già in servizio, in linea con gli obiettivi di salute della riforma, il progetto innovativo del ´percorso nascita´ per mamme in attesa e neo mamme che potrà essere oggetto anche di intesa transfrontaliera. Si attiverà inoltre una convenzione con l´ospedale di Sempeter per agevolare anche i parti nel vicino ospedale sloveno per le donne che lo vorranno". "Il progetto ´percorso nascita´ - chiarisce l´assessore - prevede in particolare l´assistenza continuativa per le partorienti, per le neo mamme e i nascituri. A fronte quindi di un evento, il parto, che comporta una degenza limitata a pochi giorni, il nuovo servizio sarà fornito per i nove mesi di gravidanza e per quelli successivi al parto".  
   
   
SALUTE: FVG, PRIORITÀ È SALUTE MADRI E NASCITURI  
 
Udine, 24 giugno 2014 - "Abbiamo fatto scelte avendo come assoluta priorità la salute di mamme e nascituri, senza guardare in alcun modo all´indirizzo politico delle amministrazioni". Lo afferma l´assessore regionale Maria Sandra Telesca, replicando alle parole della coordinatrice di Fi Sandra Savino. "E´ fuori dalla realtà sostenere che questa riforma sia guidata da preferenze politiche o territoriali, perchè - prosegue Telesca - il criterio fondamentale è stato e sarà sempre il cittadino, posto al centro dei servizi sociosanitari". "I numeri che conta il punto nascite di Gorizia - prosegue - non garantiscono la sicurezza di chi usufruisce di quei servizi, e di questo sono consapevoli tutti gli esperti. Chi finge di ignorarlo lo fa per motivi strumentali, e si assume una grave responsabilità". "E ovviamente tutto questo niente ha a che fare con i progetti tansfrontalieri in corso che anzi saranno implementati e sostenuti a favore di percorsi da condividere con la vicina Slovenia, compresa - conclude - la Casa del Parto transfrontaliera".  
   
   
SALUTE: FVG, RIFORMA BADA IN PRIMIS A RISULTATO  
 
Trieste, 24 giugno 2014 - La riforma della sanità punta molto al risultato, evitando di perderlo di vista tra regole e privacy che, seppure rispettate, non devono diventare un alibi. Se la fiducia dei cittadini probabilmente è sufficientemente percepibile, l´assessore alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Maria Sandra Telesca, intervenendo in chiusura del congresso Sanità Digitale ha sottolineato come sia importante recuperare al massimo quella degli operatori. Ecco che, considerando la digitalizzazione una priorità a tutto vantaggio dell´efficienza, Telesca ha evidenziato la necessità di cambiare atteggiamento globale da difensivo a propositivo, considerando come traguardo principale la soddisfazione del paziente che va curato bene. Per innovare a livello tecnologico ed organizzativo, ha affermato l´assessore alla Salute, va prima di tutto modificato l´approccio mentale, creando un nuovo format pensiero-azione. Auspicando di vedere quanto prima i referti on line anche nelle strutture pubbliche, Telesca ha posto l´accento su quanto sia fondamentale fare rete, migliorando interconnessione e comunicazione tra i soggetti coinvolti a livello regionale.  
   
   
TRASPORTI SANITARI, ASSESSORE LIGURIA A MINISTRO LUPI: “SUBITO TAVOLO DI CONFRONTO SU ESENZIONE DAI PEDAGGI PER VOLONTARI SOCCORSO”  
 
Genova, 24 Giugno 2014. La convocazione immediata di un tavolo di confronto con le concessionarie autostradali e l´associazione delle pubbliche assistenze per prevedere l´esenzione dal pagamento dei pedaggi autostradali ai mezzi dei volontari del soccorso. La chiede l´assessore regionale alle infrastrutture Raffaella Paita al Ministro dei trasporti Maurizio Lupi contestualmente alla richiesta di proroga alle Concessionarie, almeno fino a fine anno, dell´attuale situazione. Nonostante la richiesta da parte della Regione Liguria, attraverso gli assessori Paita e Montaldo, di una moratoria sul pagamento dei pedaggi e di un intervento da parte del Governo fino ad oggi non si è registrato nessun atto concreto dell´esecutivo. "Malgrado le forti proteste dei volontari di soccorso – spiega l´assessore Paita - e la presa di posizione unanime della Regione Liguria e della competente commissione parlamentare, Autostrade per l´Italia conferma la sua intenzione di limitare il transito in esenzione di pagamento ai mezzi dei volontari del soccorso, interprestando a suo favore e in senso restrittivo quanto previsto sull´argomento dal codice della strada". Secondo l´assessore Paita fino ad oggi il Ministro Lupi, "nonostante le rassicurazioni date non solo non ha convocato il tavolo, ma nemmeno ha dato direttive alle concessionarie affinché, nell´attesa della modifica della norma, rinviassero ulteriormente la decisione assunta". "Un fatto grave – ribadisce Paita – tenendo conto del valore sociale dei volontari del soccorso, quotidianamente impegnati in una delicata opera di sostegno sociale e sanitario che non può essere oggetto di mercanteggiamento, né si può mettere a rischio l´efficacia della loro azione in un territorio difficile come la Liguria, nel quale l´uso delle autostrade è spesso imposto dalle difficili condizioni d´uso delle altre strade".  
   
   
SALUTE: FVG, INTERVENTI E SERVIZI TUTELA CITTADINANZA SOCIALE  
 
Trieste, 24 giugno 2014 - La Giunta regionale ha approvato il Regolamento per la determinazione per il 2014 dei criteri di riparto e delle modalità di utilizzo della quota riferita al servizio integrato di interventi e servizi per la promozione e la tutela dei diritti di cittadinanza sociale, destinata al finanziamento delle funzioni socio-assistenziali, socioeducative e sociosanitarie dei comuni. Tale provvedimento, proposto dall´Assessore regionale alla Salute, Integrazione sociosanitaria, Politiche Sociali e Famiglia, Maria Sandra Telesca, come stabilito dall´Esecutivo sarà sottoposto al parere del Consiglio delle Autonomie Locali. Il Regolamento tiene conto del fatto che le risorse del Fondo sociale regionale di parte corrente, e quelle destinate dallo Stato alla realizzazione di interventi e servizi sociali, concorrono a sostenere finanziariamente la gestione dei servizi socioassistenziali, socioeducativi e sociosanitari di competenza dei comuni singoli e associati. Il Regolamento stabilisce che, per l´anno 2014, per far fronte ai maggiori costi sostenuti dai comuni che sono tenuti a prestazioni aggiuntive rispetto a quelle erogate dalla generalità delle amministrazioni comunali, si sostengano con fondi regionali gli interventi a favore di minori stranieri non accompagnati, inseriti in strutture. Compresi i minori stranieri non accompagnati provenienti da Stati non appartenenti alla comunità europea. Sempre relativamente all´anno in corso, il Regolamento prevede che, per la promozione e la realizzazione di progetti o programmi innovativi e sperimentali, e al conseguimento degli obiettivi regionali previsti nelle Linee guida per la predisposizione dei Piani di Zona, in continuità con quanto assegnato nell´anno 2013, si sostengano i seguenti interventi: il consolidamento del sistema associato di governo del sistema locale degli interventi e dei servizi sociali in linea con quanto previsto all´obiettivo 2/2013-2015 delle Linee guida; e la stabilizzazione e il consolidamento delle prestazioni e degli interventi di cui all´articolo 6 della legge regionale 6/2006. Cio´, in linea con quanto previsto all´Obiettivo n. 3/2013-2015 delle Linee guida, e al fine di definire un sistema di offerta per tipologie di servizi e prestazioni trasversale alle aree di bisogno. Un sistema che è articolato articolato nelle seguenti prestazioni: welfare d´accesso, servizi domiciliari, servizi a carattere comunitario semiresidenziale, servizi a carattere comunitario a ciclo residenziale, misure di sostegno e assistenza economica.  
   
   
CONVEGNO A POTENZA SU "FIGURA PSICOLOGO DI BASE"  
 
Potenza, 24 giugno 2014 - “Il suo fegato sta bene, ma lei come sta, signora?” Un interrogativo che i pazienti lasciano cadere nel vuoto troppo spesso e che i medici dovrebbero porre loro maggiormente. L’ordine degli psicologi della Basilicata ha organizzato un convegno nei giorni scorsi a Potenza per ragionare sull’importanza della figura dello psicologo di base. E’ sottolineato in una nota. La riflessione di partenza si è infatti basata sull’attenzione che la medicina generale attribuisce ai soli aspetti biologici e genetici del paziente. “Frequentemente le risposte date dal medico di base ai disturbi relativi alla sfera relazionale e emozionale risultano inadeguate. Il ricorso ad analisi e la somministrazione di farmaci non rappresentano infatti una soluzione a problemi che hanno origini ben diverse. Occorrerebbe dunque affiancare al medico di famiglia uno psicologo di base- ha detto il professore Luigi Solano dell’Università la Sapienza di Roma - per individuare immediatamente i sintomi di un malessere ed intervenire tempestivamente.” Si è quindi riconosciuta la necessità di trovare strade per avvicinare la psicologia alle esigenze della popolazione e un esempio in tal senso – continua la nota - arriva dalla Scuola di specializzazione in psicologia della Salute della Sapienza di Roma, dove 14 psicologi specializzandi in Psicologia della Salute (4 ancora in corso) hanno garantito la loro presenza per 3 anni ciascuno presso uno studio di medicina generale, per un giorno fisso la settimana, a Roma e in altre località del Lazio. “Il convegno ha fatto seguito ad incontri con la Regione Basilicata - ha detto la presidente dell’ordine Luisa Langone- e prossimamente verrà presentata una proposta di sperimentazione, sul modello di quella fatta nel Lazio dal prof. Solano, adattata alle caratteristiche della realtà lucana con l´Ordine come referente del progetto di sperimentazione”.  
   
   
FVG: SERRACCHIANI, VERSO OSPEDALE UNICO LATISANA-PALMANOVA  
 
Udine, 24 giugno 2014 - La presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, e l´assessore alla Salute, Maria Sandra Telesca, hanno incontrato ieri a Udine il sindaco di Palmanova, Francesco Martines, per discutere i temi dell´imminente riforma sanitaria e le sue ricadute per il territorio della Bassa Friulana. Nel corso del colloquio è stata prospettata nel dettaglio la scelta di procedere verso l´ospedale unico tra Latisana e Palmanova, ovvero un unico presidio ospedaliero organizzato su due sedi. "Abbiamo convenuto - ha sintetizzato Serracchiani - sull´esigenza di razionalizzare per evitare i doppioni e di riconvertire alcune funzioni per rispondere alle nuove esigenze di cura della popolazione attuale. Abbiamo prospettato gli interventi che potranno essere attuati in capo all´una e all´altra struttura e, in particolare, abbiamo discusso di alcune funzioni: in primis quella riguardante il servizio del 118 già anticipata nella riforma dell´emergenza, che potranno essere convogliate su Palmanova in ragione della sua peculiarità logistica di baricentro della regione". Per quanto riguarda la razionalizzazione dei punti nascita, Martines ha fatto presente che "esistono tutti i parametri e le condizioni per tenere aperto quello di Palmanova". In merito, Serracchiani e Telesca hanno ribadito che qualsiasi decisione non prescinderà da una attenta analisi e monitoraggio dei flussi dei parti nei prossimi mesi. "Una volta chiuso il punto nascita di Gorizia, unica decisione che è già stata assunta in ragione del crollo del numero dei parti in quest´ultimo anno nella struttura che diventa così a rischio per mamme e operatori per motivi di responsabilità medico legale, verificheremo dove confluiranno i flussi dei parti. Una volta studiato l´esito del monitoraggio faremo una valutazione di concerto con il territorio". Per affrontare i temi che stanno più a cuore alla cittadinanza della Bassa friulana è stato concordato di organizzare prossimamente un´assemblea pubblica.  
   
   
FVG: RIDETERMINATE TARIFFE ELISOCCORSO, MEDICI GENERICI, PEDIATRI  
 
Trieste, 24 giugno 2014 - La Regione, su proposta dell´assessore alla Salute Maria Sandra Telesca, ha fatto la ricognizione delle tariffe per le prestazioni di assistenza ospedaliera, medico generica e pediatrica, specialistica, di diagnostica strumentale e di laboratorio; di assistenza farmaceutica e termale, di somministrazione diretta di farmaci e per il trasporto con elisoccorso. Ha determinato la quota per la valorizzazione delle prestazioni di assistenza medico generica e pediatrica di libera scelta nell´ammontare annuo rispettivamente di euro 84,00 ed euro 144,00 (mensile rispettivamente di euro 7,00 ed euro 12,00) e ha rideterminato in euro 93,00 a minuto di volo la tariffa dell´elisoccorso.  
   
   
SALUTE: FVG, SPIEGHERA’ RIFORMA A TERRITORI  
 
Udine, 24 giugno 2014 - "E´ giusto dedicare del tempo a spiegare ai territori l´architettura generale e ogni singolo punto della riforma sanitaria: l´abbiamo fatto nell´ultimo anno e continueremo a farlo". Lo afferma l´assessore alla Salute Maria Sandra Telesca. "Abbiamo lavorato a lungo per giungere a questa formula che - osserva Telesca - garantisce di mantenere servizi di alta qualità ai cittadini del Friuli Venezia Giulia, e anzi in qualche caso contiamo di alzare gli standard. Ciò che va sottolineato con estrema forza è che abbiamo tenuto conto in modo prioritario dell´interesse del cittadino bisognoso di cure e assistenza, che viene prima di qualunque equilibrio politico o territoriale". "Ma proprio perchè abbiamo rispetto delle comunità locali e di chi le rappresenta - prosegue - continueremo ad andare sui territori, soprattutto dove si avvertono dubbi o preoccupazioni. Con questo intento di dialogo e di chiarezza, domani la presidente Serracchiani e io incontreremo in circostanze distinte i sindaci di Gemona e Palmanova, Urbani e Martines, e chiederemo di incontrare i sindaci di Gorizia, San Daniele, Latisana, Cividale, Sacile e Spilimbergo". Per quanto riguarda l´Isontino - aggiunge Telesca - esso conserva la propria autonomia e la propria azienda sanitaria, che invece il centrodestra voleva chiudere, con l´ospedale spoke di Gorizia-monfalcone a garantire i servizi. Per ragioni di sicurezza si chiude il punto nascita di Gorizia ma rimane il percorso nascita e - conclude - l´ospedale di Gorizia conserva le sue funzioni".  
   
   
“A SETTEMBRE PRONTO IL NUOVO OSPEDALE CARLO URBANI”. A JESI L’ASSICURAZIONE DEL PRESIDENTE SPACCA.  
 
Ancona, 24 giugno 2014 - “A settembre si aprirà il Carlo Urbani”. Lo ha assicurato il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, nel corso di una conferenza stampa, all’Ospedale di Jesi, che ha preceduto l’inaugurazione della nuova sede dell’Avis e del Centro trasfusionale, trasferito nelle settimane scorse. All’incontro con la stampa erano presenti l’assessore alla Salute, Almerino Mezzolani; il sindaco Massimo Bacci; il direttore Asur Marche, Gianni Genga; il direttore dell’Area Vasta 2, Giovanni Stroppa; il dirigente medico del presidio ospedaliero, Virginia Fedele; i consiglieri regionali Fabio Badiali ed Enzo Giancarli, insieme ai rappresentanti delle strutture locali del sistema sanitario e i progettisti. “Tutti qui – ha detto Spacca – per rassicurare questa comunità che il cronoprogramma che ci siamo dati verrà rispettato e a settembre 2014 il Carlo Urbani sarà completamente operativo. La comunità jesina giustamente è attenta al rispetto degli impegni e in attesa dell’apertura di questo che sarà un ospedale modello, perché realizzato con criteri all’avanguardia”. Se attendiamo settembre per l’apertura, ha chiarito il presidente, “è per evitare i disagi che il trasferimento, inevitabilmente, genererà alla popolazione. Il prossimo 5 luglio verrà inaugurato il nuovo blocco operatorio e le Marche disporranno di uno dei migliori ospedali presenti sul territorio”. Spacca ha ribadito che il “Carlo Urbani” sarà una struttura ospedaliera all’avanguardia, “perché progettato con le migliori tecnologie e i più avanzati modelli organizzativi: non è un caso se rappresenta uno degli investimenti più consistenti degli ultimi dieci anni della Regione”. Il presidente ha concluso il suo intervento non negando i ritardi che si sono accumulati nella fase realizzativa: “Il nostro è un Paese complicato per le procedure burocratiche e amministrative esistenti. Nelle settimane scorse abbiamo posato la prima pietra del nuovo Inrca, quando avremmo dovuto celebrare un’apertura e non l’avvio di un cantiere. Ma, anche qui a Jesi, l’importante è essere arrivati dove volevamo. Cioè al risultato finale e questo ci fa immensamente piacere”. Dietro al “Carlo Urbani”, ha rimarcato l’assessore Mezzolani, “si sono avute procedure complesse che hanno rallentato la realizzazione. Oggi testimoniamo la forte determinazione della comunità locale e della Regione Marche che hanno saputo porre al centro della propria organizzazione sanitaria questo ospedale”. Anche l’assessore ha voluto rassicurare la comunità locale: “Le criticità legate al trasferimento dell’attività ospedaliera nella nuova struttura andranno vissute come inevitabili disagi fisiologici e non come ritardi ingiustificati. Abbiamo portato a compimento un’infrastruttura di fondamentale importanza che contribuirà a mantenere in equilibrio il bilancio sanitario grazie alla razionalizzazione della spesa che la nuova struttura, più moderna e funzionale, garantirà”. Il sindaco Bacci ha parlato di “un passo fondamentale per questa comunità. Oltre centomila persone della Vallesina avranno una struttura ospedaliera d’eccellenza e all’avanguardia. Ero convinto che il trasferimento sarebbe avvenuto entro la fine dell’anno, ma non già a settembre. Per questo faccio i complimenti per l’approccio professionale e la tempistica mostrata da tutti i soggetti coinvolti nella realizzazione dell’ospedale”. Il direttore Genga ha parlato di un “percorso lungo rispetto alla media delle altre grandi opere. Abbiamo però avuto problemi con il secondo lotto. I lavori sono ripartiti nel 2011 e in tre anni abbiamo saputo completare la struttura”. Il direttore dell’Area Vasta 2, Stroppa, ha ribadito che “lavorando tutti insieme, abbiamo saputo raggiungere risultati concreti”. La realizzazione del nuovo Ospedale Carlo Urbani di Jesi ha comportato un impegno finanziario complessivo della Regione Marche di 69,9 milioni di euro, di cui 63,7 milioni per il fabbricato e gli impianti, 3,65 milioni per arredi sanitari e 2,2 milioni per attrezzature sanitarie. Entro il mese di settembre sarà completato il trasferimento di tutti i reparti e servizi attualmente attivi presso l’ospedale del Viale della Vittoria. L’unificazione presso un unico presidio dell’offerta di prestazioni sanitarie ospedaliere consentirà, oltre che di eliminare i disagi per gli operatori sanitari e per l’utenza, anche di ridurre i costi gestionali.  
   
   
FVG, SERRACCHIANI, OSPEDALE GEMONA SI CONFERMA IMPORTANTE  
 
Udine, 24 giugno 2014 - "Abbiamo ribadito al sindaco Paolo Urbani che nella riforma del Servizio sanitario regionale la struttura ospedaliera di Gemona si conferma importante e che dunque non si parla certo di chiusure", ha sottolineato oggi ad Udine la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, al termine del colloquio con il primo cittadini di Gemona del Friuli, incontro al quale ha partecipato anche l´assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca. "Vengono mantenuti tutti i servizi già oggi esistenti, compresi quelli relativi alla diagnostica, e localizziamo nuove funzioni, anche in considerazione del fatto che nella nostra regione siamo carenti di servizi di riabilitazione, anche in regime di day-hospital, e mancano i posti di Rsa medicalizzate e di lungodegenza. Al sindaco Urbani chiediamo una riflessione sulla Chirurgia programmata e valuteremo assieme il Piano del Pronto soccorso", ha indicato la presidente. "Confermiamo i tempi della riforma già annunciati", ha quindi dichiarato Serracchiani. "Abbiamo iniziato con Telesca queste riunioni di riflessione con i primi cittadini ma intendiamo programmare sul territorio anche assemblee con i cittadini: vogliamo infatti spiegare la riforma nel dettaglio - ha affermato - per far comprendere che vogliamo una riforma sanitaria che venga incontro ai nuovi bisogni ed alle esigenze delle nostre comunità". "L´ospedale di Gemona del Friuli conserva le sue caratteristiche - ha ribadito Telesca - incrementando alcuni servizi". Vengono dunque mantenute le Medicine e la Lungodegenza, ha sottolineato Telesca, "ampliando tutte le funzioni riabilitative", vengono confermate le Diagnostiche, quella radiologica e di base, e la Specialistica poliambulatoriale. E l´ospedale di Gemona, con la riforma, ospiterà anche l´ospedale di comunità ed uno dei Centri di assistenza primaria (in alcune Regione sono stati definiti come Casa Salute), che aggrega medici di Medicina generale, specialisti, infermieri per dare risposte ai cittadini, soprattutto quelli anziani o con problemi di cronicità, per non costringerli a rivolgersi ai Pronti soccorso ospedalieri".  
   
   
FVG: CONTRIBUTO GIORNALIERO CURE TERMALI A MUTILATI E INVALIDI  
 
Trieste, 24 giugno 2014 - Su proposta dell´Assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca, la Giunta regionale ha deliberato di confermare nella misura di 46,20 euro il contributo giornaliero da concedere a favore dei mutilati e invalidi di guerra, per cause di guerra e per servizio, che si sottopongano a cure climatiche, termali, o fruiscano di soggiorni terapeutici. Ciò, sia pure limitatamente alle prestazioni per le quali vi sia evidenza d´efficacia sulla base delle direttive emanate dalla Giunta regionale. Tale decisione, è motivata dal fatto che l´andamento del tasso d´inflazione non ha subito variazioni apprezzabili rispetto allo scorso anno. E´ stato altresì stabilito che, ai fini della corresponsione del contributo, l´istanza che certifica la sussistenza delle condizioni per l´accesso al beneficio sia corredata dall´attestazione della struttura o dello stabilimento presso il quale sono state effettuate le cure climatiche e termali, prescritte e autorizzate, sul quale andranno indicati: la tipologia delle cure effettuate, il periodo corrispondente agli effettivi giorni di cura, e il titolo di spesa in originale, con la relativa quietanza di pagamento, ove essa sia necessaria. Il contributo giornaliero di 46,20 euro è raddoppiato, nel caso ai beneficiari sia riconosciuta la presenza di un accompagnatore per l´intera fruizione delle prestazioni autorizzate dall´Azienda sanitaria. Alla quale spettano: l´erogazione del contributo, lo svolgimento del relativo procedimento istruttorio, nonché la verifica dei presupporti per il riconoscimento delle prestazioni sanitarie. Le cure climatiche e termali, per essere considerate un fattore terapeutico atto a prevenire la riacutizzazione o complicazione dell´infermità, sono costituite da un periodo di cura di ventuno giorni. Mentre i soggiorni terapeutici hanno finalità di convalescenza, e si effettuano per un periodo massimo di ventuno giorni, in località marine, montane, lacustri e collinari; sono riconosciuti a coloro che abbiano necessità di consolidare i risultati ottenuti, e di prevenire eventuali aggravamenti o complicanze. I contributi giornalieri che vengono concessi agli aventi diritto considerano anche le spese di viaggio, rapportate al numero di giornate di effettiva presenza nelle località di cura e soggiorno. La Giunta regionale ha altresì stabilito che la documentazione di spesa per ottenere i benefici dovrà essere riferita al destinatario del contributo e all´eventuale accompagnatore, e riportare i giorni effettivi di presenza. E che la misura del contributo concesso non potrà superare la spesa effettivamente sostenuta, e documentata.  
   
   
SALUTE, SETTIMANA DELL’EMERGENZA, ASSESSORE LIGURIA: UN MILIONE DI EURO AL PRONTO DI VILLA SCASSI  
 
 Genova, 24 Giugno 2014. Un milione di euro per ristrutturare e ampliare il pronto soccorso dell´ospedale Villa Scassi. Sono stati annunciati dall´assessore regionale alla salute, Claudio Montaldo nell´ambito della settimana nazionale dell´emergenza. "I finanziamenti ha spiegato l´assessore - serviranno a dare maggiore spazio vitale a persone in attesa di cure ed esami prima di essere ricoverati". "La situazione dei pronto soccorso in Liguria come in tutta Italia è di grande pressione – ha aggiunto Montaldo – anche se noi garantiamo le richieste di sostituzione del turn over, proprio per andare incontro alle loro esigenze, nonostante il blocco previsto a livello nazionale". Montaldo ha ricordato la figura del bed manager istituita dalla Regione nelle aziende sanitarie, proprio per migliorare il funzionamento delle strutture di emergenza. "Alla vigilia dei periodi difficili come quello estivo - ha concluso l´assessore alla salute - facciamo il punto con gli operatori delle aziende perché ci sia il personale necessario. Per questo colgo l´occasione per ringraziare medici e infermieri per il lavoro che svolgono in condizioni spesso molto difficili, salvando ogni giorno delle vite umane".  
   
   
FONDI UE, LIGURIA CHIEDE RISORSE FSE 2014-2020 ANCHE PER LO SPORT  
 
Genova, 24 Giugno 2014 - Anche lo sport deve poter usufruire delle risorse dell´Unione Europea. È questo il senso di una dichiarazione dell´assessore regionale allo Sport Matteo Rossi rispondendo ai giornalisti a margine della seduta di giunta. "Occorre entrare nell´ottica che investire nello sport significa produrre salute, creare opportunità di crescita e sviluppo, ottenendo rendimenti, già nell´immediato, in campo sociale e sanitario" afferma Matteo Rossi commentando le recenti dichiarazioni della consigliera del Comune di Genova Cristina Lodi sulla situazione di difficoltà in cui versano le associazioni sportive a causa dei tagli e dei pochi investimenti a vantaggio del settore. "Condivido in toto l´analisi della consigliera Lodi – rilancia Rossi - perché l´associazionismo sportivo ha svolto sino ad oggi, senza ottenere praticamente nessun riconoscimento, il ruolo di ammortizzatore sociale, garantendo servizi socio-educativi, prevenzione e assistenza sanitaria praticamente a costo zero. È evidente che non si può continuare a chiedere sacrifici ad un settore, senza mai offrire nulla in cambio". Stando la difficile situazione delle casse degli enti locali, la Regione Liguria, secondo l´assessore Rossi, ritiene "che la strada più agevole e percorribile sia quella europea, attraverso un´attenta programmazione dei fondi comunitari che riconosca, ad esempio, la giusta rilevanza e adeguata dignità anche all´attività sportiva nel programma operativo del Fondo sociale europeo 2014-2020. L´obiettivo è dar vita ad un sistema integrato e di coordinamento tra il mondo dello sport, e tutto ciò che rappresenta in termini di opportunità, e le altre politiche di investimento regionale in campo sociale, educativo e sanitario".  
   
   
EXPO CHAMPIONS TOUR,MARONI:OCCASIONE PER PROMUOVERE TERRITORI  
 
Milano, 24 giugno 2014 - "Questa manifestazione è un momento di festa e di gioia, ma anche un´occasione di promozione dei nostri territori". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, che ha dato il calcio d´inizio, in piazza Città di Lombardia, all´´Expo Champions Tour´. "Questo evento sportivo - ha proseguito - è un piccolo contributo simbolico, che la Regione Lombardia e i consiglieri regionali lombardi danno, mettendo da parte le divisioni politiche e anche quelle calcistiche, per essere tutti insieme a promuovere questa grande occasione di sviluppo e di crescita che sarà Expo 2015". Anche Lo Sport Promuove La Grande Esposizione - "Parte da piazza Città di Lombardia questa iniziativa, che si aggiunge al ´World Expo Tour´ e al ´Lombardia Expo Tour´ - ha commentato Fabrizio Sala, sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia con delega all´Expo e all´Internazionalizzazione delle imprese -, con cui raggiungiamo i capoluoghi di provincia, per promuovere l´Esposizione universale del 2015. Vogliamo parlare ai cittadini lombardi, per avvicinarli all´Expo, facendone conoscere i contenuti e i messaggi, ribadendo che è un evento popolare e che - come nel calcio a cinque del Champions Tour che inauguriamo - è una competizione leale tra tutti gli Stati partecipanti". I Presenti - Erano presenti all´evento anche gli assessori Massimo Garavaglia (Economia, Crescita e Semplificazione), Mario Melazzini (Attività produttive, Ricerca e Innovazione), Cristina Cappellini (Culture, Identità e Autonome), Viviana Beccalossi (Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo), Paola Bulbarelli (Casa, Housing sociale e Pari opportunità) e Daniele Nava, sottosegretario regionale alle Riforme istituzionali, agli Enti locali, alle Sedi territoriali e alla Programmazione. La Tappa Zero - "La ´tappa zero´ dell´´Expo Champions Tour´- ha spiegato l´assessore allo Sport e Politiche per i giovani Antonio Rossi - è un cammino con cui vogliamo promuovere i temi della Grande esposizione del 2015, l´importanza della corretta alimentazione e del fare moto". "Il Tour - ha aggiunto Rossi - proseguirà in luglio e in agosto in località turistiche della Lombardia con una tappa finale, per il periodo estivo, in una località del Garda". La Collaborazione Con Il Csi - "Prima delle partite della rappresentativa regionale contro gli esponenti del territorio - ha detto l´assessore Rossi - scenderanno in campo, in ogni tappa, i ragazzi del Csi (Centro sportivo italiano), ai quali spiegheremo i contenuti dell´Expo e che, quindi, diventeranno ´testimonial´ della Grande esposizione". "Ringrazio per questo - ha aggiunto l´assessore Rossi - il presidente nazionale del Csi Massimo Achini, che è qui a giocare con noi e che metterà a disposizione gli arbitri del suo ente di promozione sportiva per rendere possibile questo evento in tutte le sue tappe". "Sottolineo che anche il Coni - ha spiegato l´assessore Rossi - sarà al fianco di Regione Lombardia, con il suo presidente Pierluigi Marzorati, in questo importante progetto di promozione dell´Expo, dell´educazione alimentare e della cultura sportiva sul territorio".  
   
   
SPORT: PIANCAVALLO OSPITA NAZIONALE RUSSA PATTINAGGIO  
 
Piancavallo (Pn), 24 giugno 2014 - La nazionale russa di pattinaggio artistico su ghiaccio, in allenamento a Piancavallo dal 15 giugno e fino al 6 luglio, si esibirà con il programma della prossima stagione in anteprima assoluta venerdì 4 luglio al palaghiaccio della località pordenonese. Tra i protagonisti dello show ci sarà anche la campionessa olimpica di Sochi 2014, Adelina Sotnikova, presente insieme al vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, alla conferenza stampa che ha illustrato i dettagli del ritiro russo a Piancavallo. Del team, composto da 26 persone tra atleti, tecnici e accompagnatori, fanno parte anche Maxim Kovtun, campione russo in carica e numero 4 al mondo, Artur Gachinski, bronzo ai Mondiali 2011, Zhan Bush, quarto all´Universiade invernale Trentino 2013, Aleksander Samarin, numero 4 in Coppa del mondo junior, e altri atleti della Cska di Mosca allenati da Elena Buianova Vodorezova e Svetlana Sokolovskaya. "Siamo onorati di ospitare qui in Friuli Venezia Giulia una nazionale di così alta caratura - ha commentato Bolzonello - perché fare sport significa fare turismo e la presenza di personaggi illustri fa da traino per tutto il territorio". "Bisogna riportare Piancavallo - ha aggiunto il vicepresidente - al centro di alcuni percorsi significativi e questo rappresenta lo spunto giusto per costruire un pacchetto turistico legato al ghiaccio in regione".