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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 24 Marzo 2015
UMBRIA, IMPIANTI RADIOELETTRICI: APPROVATE LE NUOVE LINEE GUIDA REGIONALI. VINTI "SI METTERÀ ORDINE NEL SETTORE"  
 
Perugia, 24 marzo 2015 – Arrivano le nuove linee guida per l´elaborazione dei piani di rete e programmi di sviluppo e l´installazione di nuovi impianti radioelettrici o la modifica di quelli esistenti per attivare i piani di risanamento. La Giunta regionale, su proposta dell´assessore alle infrastrutture tecnologiche, Stefano Vinti, ha approvato due documenti che saranno utili per le amministrazioni comunali e per i titolari e gestori degli impianti stessi, per regolare questo settore molto delicato. Nel primo documento si indicano le azioni necessarie per un censimento della situazione attuale nella nostra regione, mentre nel secondo vengono date indicazioni sulla costruzione di nuovi impianti e l´adeguamento di quelli già esistenti. "Le linee guida approvate - ha affermato l´assessore Vinti - vanno a colmare un vuoto normativo che dura dal 2002, quando fu approvata la legge regionale 9 e costituiscono il presupposto per creare un quadro di collaborazione istituzionale con Arpa Umbria e con gli uffici della Giunta Regionale, vera novità nel panorama nazionale di regolamenti simili in materia, anche per affrontare e risolvere congiuntamente situazioni pregresse notevolmente delicate". Il primo documento, che riguarda la localizzazione degli impianti esistenti, è suddiviso in tre parti che riguardano, appunto, i criteri per la presentazione dei piani di rete e dei programmi di sviluppo, i criteri per il rilascio dei titoli legittimanti all´installazione e alla modifica degli impianti radioelettrici, ed infine le procedure per l´elaborazione e l´attivazione dei piani di risanamento degli impianti radioelettrici. "Nella prima parte (criteri per la presentazione dei piani di rete e dei programmi di sviluppo) – ha spiegato l´assessore - si è partiti dalla necessità di un censimento di tutti gli impianti di telecomunicazione esistenti. Per fare questo sarà utilizzata una modulistica predisposta dalle linee guida, in cui i titolari e gestori degli impianti (ma anche gli enti locali titolari di frequenze e/o di postazioni) presenteranno la loro situazione attuale. La Regione, sentita l´Arpa e il Comune interessato, prenderà atto della distribuzione territoriale degli impianti, con una schedatura tecnica, nella cartografia ufficiale della Regione e nel piano regolatore comunale, parte strutturale; il Comune, nel piano regolatore, parte operativa, individuerà le aree o porzioni di territorio per gli impianti tecnologici in uso; i titolari e gestori degli impianti, compresi gli enti locali titolari di frequenze e/o di postazioni, elaboreranno e presenteranno un iniziale piano di rete e programma di sviluppo. Il piano di rete e programma di sviluppo dovrà essere rinnovato ogni anno. La seconda parte (criteri per il rilascio dei titoli legittimanti all´installazione e alla modifica degli impianti radioelettrici), invece, dettaglia con maggior precisione alcuni aspetti delle norme di riferimento legate sostanzialmente al Codice delle Comunicazioni Elettroniche. "Verranno però anche considerate le situazioni amministrative degli impianti esistenti – ha aggiunto Vinti - al fine ultimo di porre sullo stesso piano tutte le apparecchiature tecniche oggi esistenti e funzionati, in una sorta di "anno zero" delle infrastrutture per le telecomunicazioni, da cui partire per un serio e concreto studio circa una possibile razionalizzazione di tale importante settore della comunicazione. La parte terza (procedure per l´elaborazione e l´attuazione dei piani di risanamento degli impianti radioelettrici) è legata invece alla normativa nazionale e regionale in ambito di inquinamento elettromagnetico, che stabilisce in modo chiaro come valutare e misurare le situazioni di superamento dei limiti per impianti radioelettrici ma non è altrettanto chiara nel definire le procedure operative nel caso in cui l´organo di controllo, ovvero Arpa Umbria, verifichi il superamento dei limiti di legge. Questa parte delle linee guida ha lo scopo di individuare le azioni che gli Enti, a vario titolo coinvolti, possono mettere in atto nelle situazioni di superamento dei limiti per impianti radioelettrici e prevede tre fasi: la verifica del superamento, la riduzione a conformità ed il risanamento. Come per le infrastrutture di telecomunicazione ubicate nel sottosuolo, anche per quelle soprassuolo la legge regionale umbra prevede la costituzione di un catasto delle infrastrutture vista anche che per queste esiste già un buona banca dati predisposta da Arpa Umbria. Partendo da quello che già esiste, quindi, sarà possibile effettuare un puntuale e preciso aggiornamento di quello strumento attraverso l´esame dei diversi piani di rete e programmi di sviluppo che i titolari e gestori degli impianti dovranno presentare". Il secondo atto approvato dalla Giunta regionale invece riguarda le linee guida per l´installazione di nuovi impianti e l´adeguamento di quelli esistenti. Come è facilmente intuibile, le problematiche appartenenti a questo particolare ambito tecnologico variano in relazione al contesto (naturale o antropico distinto, in quest´ultimo caso, tra urbano e rurale) e coinvolgono in modo diverso rapporti e relazioni con le caratteristiche morfologiche, orografiche, vegetazionali, storico-culturali e simboliche dell´intorno nel quale sono inseriti gli impianti. "Data la natura molto variegata dei sistemi di trasmissione, che possono variare in relazione al contesto naturale o antropico e distinto, e urbano o rurale e coinvolgono in modo diverso rapporti e relazioni con le caratteristiche morfologiche, orografiche, vegetazionali, storico-culturali e simboliche dell´intorno nel quale sono inseriti gli impianti, - ha dichiarato l´assessore Vinti - le linee guida hanno individuato una suddivisione dei criteri di localizzazione distinguendo tra grandi e medi impianti, ovvero strutture puntuali posizionate su sostegni (pali, tralicci, torri) per i quali, rispetto al contesto territoriale, potrebbe essere necessario verificare l´incidenza paesaggistica dovuta alle dimensioni soprattutto altimetriche degli impianti, sia dell´elemento tecnologico sia del supporto degli stessi e piccoli impianti, ovvero impianti di debole potenza e ridotte dimensioni, generalmente "diffusi" rispetto al contesto territoriale, per i quali è opportuno disciplinare la collocazione spaziale per eliminare o, almeno, mitigare l´effetto visivo di "disordine spaziale" dovuto alla collocazione degli impianti apparentemente casuale. Per i grandi e medi impianti – ha concluso Vinti - sono stati definiti dei criteri generali per l´inserimento paesaggistico, criteri per la scelta della localizzazione, criteri per la redazione dei progetti e criteri di posizionamento delle antenne e dei relativi supporti. Per i piccoli impianti, di più contenuto impatto ma diffusissimi in tutto il territorio regionale, sono stati definiti criteri di localizzazione e criteri per la redazione dei progetti".  
   
   
CONGUAGLI ABBANOA: CHIESTO DI POSTICIPARE L´INCASSO DELLA PRIMA RATA, 106 MILIONI PER 700MILA FAMIGLIE  
 
Cagliari, 24 Marzo 2015 - La Regione ha chiesto ad Abbanoa di posticipare l´incasso dei conguagli regolatori, la cui scadenza era fissata per la prima rata al 31 marzo. Si tratta di 106 milioni di euro per 700mila famiglie sarde. La decisione della Regione arriva all´indomani della delibera assunta dall´Autorità per energia e gas di avviare il procedimento per l´anticipazione dei conguagli alla società così come richiesto da Regione e Abbanoa sin da luglio 2014. Un ulteriore incontro istruttorio si era svolto il 24 febbraio nella sede dell´Autorità. È la prima volta che l´Autorità, accogliendo le richieste della Regione Sardegna, avvia una procedura di perequazione nel settore dell´acqua, finora l´aveva fatto solo nel settore elettrico. "È una novità importante, perciò abbiamo chiesto ad Abbanoa di posticipare la data del 31 marzo - dice l´assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda - Speriamo dunque che la decisione dell´Autorità consenta a brevissimo l´anticipazione dei conguagli e quindi di spostare l´incasso in un tempo più lungo e meno impattante sui redditi delle famiglie. Per questo importante risultato voglio ringraziare prima di tutto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Del Rio, l´onorevole Luca Lotti, i parlamentari Francesco Sanna, Roberto Capelli e Luciano Uras che si sono quotidianamente e in silenzio impegnati per portare a casa il risultato, il consigliere regionale Gavino Manca e infine un particolare ringraziamento ad Anci Sardegna. È un tema che ormai sta diventando importante per tutte le regioni italiane - conclude Maninchedda - e la Sardegna sta giocando un fondamentale ruolo da apripista".  
   
   
MILANO: AREA PEDONALE, ILLUMINAZIONE LED E ALBERATURE: RIAPERTA LA NUOVA PIAZZA XXIV MAGGIO  
 
Milano, 24 marzo 2015 – Piazza Xxiv Maggio riapre alla città e presenta un nuovo volto: illuminazione Led, nuove alberature, cancellazione del traffico stradale grazie a un’area pedonale. I lavori, durati circa un anno, hanno riguardato anche la risistemazione dei sottoservizi per un costo complessivo di 4.300.000 euro, di cui 2 milioni impiegati per i lavori di superficie. “Ci avviamo alla conclusione dei lavori in Darsena, oggi apriamo una porzione importante della nuova area pedonale di piazza Xxiv Maggio. Tra dieci giorni saranno sistemati i semafori e riaperta la viabilità, resta da completare la porzione di piazza tra il Ticinello e il mercato: si tratta di lavori che saranno ultimati il 15 aprile”. Lo dichiara l’assessore ai Lavori pubblici e Arredo urbano Carmela Rozza che stamattina ha effettuato un sopralluogo nella piazza. La superficie della piazza è di circa 19 mila metri quadrati, l’area pedonale è di 7.500 metri quadrati. Comprende i due caselli e il monumento del Cagnola: a partire dal mese prossimo sarà attraversata dal tram 2, i cui percorsi saranno protetti da parigine, nei due sensi di marcia. Il progetto di riqualificazione, concordato con la Soprintendenza ai Beni Culturali e Architettonici, ha previsto il ridisegno degli spazi nel rispetto delle linee architettoniche stabilite da Luigi Cagnola che ha progettato la piazza nell’800. La pavimentazione è stata realizzata principalmente con i masselli esistenti per quanto disponibili per dimensioni e forma e con cubetti di granito in coerenza con il disegno storico della piazza stessa. Altri interventi di rilievo sono stati la sostituzione della lampade classiche con lampade a Led, a basso consumo. Grande attenzione è stata rivolta al verde: nella parte centrale si trovano 12 platani di nuova piantumazione. Inoltre la quercia monumentale, situata nella parte bassa, è stata salvaguardata. Il sottosuolo è stato interessato da lavori che hanno riguardato tutti i sottoservizi. Sono state rifatte le reti idriche, elettriche e del gas, ed è stata risistemata la rete della Telecom: si tratta di reti che servono tutta l’area dei navigli. “La piazza avrebbe dovuto aprire lo scorso 24 febbraio, ci scusiamo con i residenti per il ritardo dovuto alla complessità dei lavori per la riorganizzazione dei sottoservizi: li abbiamo voluti rinnovare tutti affinché non debbano essere più toccati prima di 15 anni”, aggiunge l’assessore Rozza. Saranno, invece, completati il mese prossimo i lavori per la riapertura del canale del Ticinello che ritornerà a essere visibile sulla piazza Xxiv Maggio, dopo essere stato interrato negli anni ’30. Al momento è stato ultimato il risanamento della sponda lato via Gorizia con un muro di contenimento e successivo rivestimento con del ceppo, materiale spesso utilizzato storicamente nei lavori del bacino della Darsena. Inoltre è terminato il restauro dei due ponti che assicuravano l’accesso alla città di Milano dalla zona sud. Si tratta del ponte sostanzialmente costituito da due ponti affiancati, il primo a tre arcate, il più antico, è detto anche delle Gabelle. L´altro, affiancato a questo, presenta un´unica campata: è stato costruito nel ´700.  
   
   
ENTI LOCALI: FIRMATO IL PROTOCOLLO D´INTESA TRA REGIONE SARDEGNA E COMUNE DI SINNAI PER L´ADEGUAMENTO DEL PUC AL PPR  
 
Cagliari, 24 Marzo 2015 - E´ stato firmato ieri mattina il Protocollo d´intesa tra la Regione e il Comune di Sinnai per l´adeguamento del Piano urbanistico comunale (Puc) al Piano paesaggistico regionale (Ppr) e al Piano d´assetto idrogeologico (Pai). La Regione aveva già firmato il medesimo protocollo con i Comuni di Olbia, Alghero, Budoni, Iglesias e Oristano. L´assessorato degli Enti locali e Urbanistica supporterà il Comune di Sinnai attraverso processi e metodologie condivise, durante tutto il processo di pianificazione, sino all´adozione definitiva del Puc. E avrà inoltre il compito di favorire il confronto con gli altri soggetti coinvolti nella pianificazione: il distretto Idrografico della Sardegna, il Ministero dei beni culturali e turismo, la Provincia in relazione agli aspetti connessi con la Vas. "L´adeguamento del Puc al Ppr e al Pai del Comune di Sinnai - ha detto l´assessore degli Enti locali Cristiano Erriu - è molto importante data l´importanza strategica e socio economica del territorio. La sottoscrizione di questo protocollo costituisce un valido strumento per il raggiungimento di obiettivi strategici come la tutela del territorio e del paesaggio".  
   
   
ACCELERAZIONE SPESA, GIUNTA CAMPANIA FINANZIA ULTERIORI 11 OPERE PUBBLICHE PER OLTRE 15 MILIONI DI EURO  
 
Napoli, 24 marzo 2015 - "Sono state ammesse a finanziamento undici nuove opere pubbliche per un valore complessivo di oltre 15 milioni. I relativi decreti del direttore generale dei Lavori pubblici sono stati pubblicati sul Bollettino ufficiale della Regione Campania". Lo rende noto l´assessore regionale alle Opere pubbliche e alla Protezione civile Edoardo Cosenza. "I provvedimenti sono resi possibili grazie alle misure di accelerazione della spesa introdotte dalla Giunta Caldoro. Tra gli interventi finanziati - dice l´assessore - ce ne sono alcuni rilevanti per la tutela della popolazione dai rischi naturali. E´ il caso del miglioramento della stabilità del costone tufaceo del centro storico del comune di Ruviano (Caserta). "Molti altri decreti riguardano la promozione turistica del territorio. Tra gli interventi approvati c´è la valorizzazione del borgo di Atrani, il piccolo comune di grande interesse turistico della Costiera Amalfitana; c´è il completamento, il recupero e la valorizzazione del complesso sportivo di località Monticelli a Olevano sul Tusciano (Sa); c´è il recupero di borgo Serrone nel comune di Sant´arsenio (Sa); c´è la realizzazione del villaggio ecoturistico di Montenigro nel comune di Torrioni (Av); ci sono i lavori di sistemazione e rifacimento delle pavimentazioni e dei relativi sottoservizi del percorso turistico Ossario dei Trecento, casa museo di Joe Petrosino nel comune di Padula (Sa); ci sono i lavori di restauro e recupero di palazzo De Simone a Bracigliano (Sa); c´è il restauro dello slargo porta di Lete nel comune di Prata Sannita (Caserta); c´è la valorizzazione della casa albergo per anziani in località Olmo nel comune di Sacco (Sa) e c´è anche il miglioramento dell´area Pip nel comune di Capriati al Volturno a supporto dell´incubatore di impresa. "Questi decreti si aggiungono ai numerosi altri già firmati nei mesi scorsi dallo stesso dirigente dei Lavori pubblici e a quelli finanziati dagli altri Assessorati sempre attraverso le misure di accelerazione della spesa. "La Giunta Caldoro prosegue nella straordinaria azione di finanziamento di opere importanti per le comunità locali. I soggetti beneficiari potranno far partire subito gli interventi", conclude Cosenza.  
   
   
CAMPANIA: ACCELERAZIONE SPESA, CONSEGNATI DECRETI PER CIRCA 18 MILIONI  
 
Napoli, 24 marzo 2015 - Il consigliere del presidente Caldoro alle Attività produttive e Sviluppo economico Fulvio Martusciello ha consegnato oggi, presso la sede della Regione Campania, i decreti di ammissione a finanziamento nell’ambito degli interventi di accelerazione della spesa dei Fondi strutturali europei. Gli stanziamenti ammontano complessivamente a € 17.770.083,61 Provincia Di Avellino: € 2.596.769,35 Comune di Montoro, € 1.499.534,33, per efficientamento energetico degli edifici di proprietà comunale (realizzazione di impianto solare fotovoltaico, interventi sull’involucro dell’edificio e ristrutturazione e sostituzione di impianti generali). Comune di Vallata, € 1.097.235,02, per efficientamento energetico della scuola media comunale (realizzazione di un impianto solare fotovoltaico, interventi sull’involucro dell’edificio e ristrutturazione e sostituzione di impianti generali). Provincia Benevento: € 4.203.299,86 Comune di Benevento, stanziamento: € 439.579,86, per redazione del Paes - Piano di Azione Energia Sostenibile. Comune di Airola, stanziamento: € 1.330.332,00, per efficientamento energetico della scuola primaria ‘Padre Pio’ (realizzazione di un impianto solare fotovoltaico, interventi sull’involucro dell’edificio e ristrutturazione e sostituzione di impianti generali). Comune di Vitulano, € 1.015.000,00, per efficientamento energetico degli edifici di proprietà comunale (realizzazione di interventi sull´ involucro degli edifici e ristrutturazione e sostituzione di impianti generali). Inoltre, al Comune di Frasso Telesino (Bn) è stato consegnato il Contributo nella forma di concorso nelle rate di ammortamento del mutuo contratto con la Cassa Depositi e Prestiti per l´ acquisizione e l´infrastrutturazione delle aree per insediamenti produttivi (D.d. 269 del 19/03/2015). Importo pari a € 1.418.388,00. Provincia Caserta: € 3.080.956,92 Asl di Caserta, stanziamento: € 2.310.000,00, per efficientamento energetico del presidio ospedaliero di Piedimonte Matese (realizzazione di impianti solari fotovoltaici e termici, interventi sull’involucro dell’edificio e ristrutturazione e sostituzione impianti generali); Comune di Fontegreca, € 770.956,92, per efficientamento energetico degli edifici di proprietà comunale (realizzazione di interventi sull´involucro degli edifici e ristrutturazione e sostituzione di impianti generali). Provincia Napoli: € 3.244.180,74 Comune di Boscotrecase, stanziamento: € 1.992.062,6 per efficientamento energetico degli edifici di proprietà comunale (realizzazione di interventi sull´ involucro degli edifici e ristrutturazione e sostituzione di impianti generali, realizzazione di interventi sull´ involucro degli edifici e ristrutturazione e sostituzione di impianti generali). Comune di Mariglianella, € 1.252.118,14, per lavori di efficientamento energetico e installazione di impianto fotovoltaico presso istituto comprensivo ‘Giosuè Carducci’. Provincia Salerno: € 4.644.876,74 Comune di Agropoli € 1.566.705,68, per efficientamento energetico degli edifici di proprietà comunale (realizzazione di impianto solare fotovoltaico, realizzazione di interventi sull´ involucro degli edifici e ristrutturazione e sostituzione di impianti generali). Comune di Castiglione del Genovesi, stanziamento: € 1.499.369,27, per efficientamento energetico degli edifici di proprietà comunale (realizzazione di impianto solare fotovoltaico, realizzazione di interventi sull´involucro degli edifici e ristrutturazione e sostituzione di impianti generali). Comune di Giffoni € 1.578.801,79, per efficientamento energetico degli edifici di proprietà comunale (realizzazione di un impianto solare fotovoltaico, interventi sull’involucro dell’edificio e ristrutturazione e sostituzione impianti generali); “La Giunta Caldoro continua la propria azione nella maniera più concreta ed incisiva: oggi consegniamo 13 decreti ai Comuni campani che immediatamente potranno far partire le gare per la realizzazione dei progetti ammessi.” Così il consigliere del presidente Caldoro alle Attività produttive Fulvio Martusciello. “Diamo rilevanza strategica al tema dell’efficientamento energetico che è la strada attraverso la quale i Comuni potranno rendersi autonomi dal punto di vista dell’energia ma anche mettere in modo edilizia e occupazione. Infine il ritorno positivo per i cittadini che vedranno abbassarsi il costo dell’energia elettrica”, conclude Martusciello.  
   
   
TESTO UNICO SUL GOVERNO DEL TERRITORIO: A TERNI SEMINARIO DI APPROFONDIMENTO PER IL RILANCIO DELL´EDILIZIA UMBRA  
 
Terni, 24 marzo 2015 – Si è svolto, venerdì 20 marzo, a Terni, il seminario di approfondimento organizzato dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica sulla Legge Regolamento regionale n. 2 del 18 febbraio 2015 relativa alle Norme Regolamentari attuative della Legge Regionale n. 1 del 21 gennaio 2015 (Testo Unico Governo del territorio e materie correlate). "Accanto al Testo Unico sul governo del territorio abbiamo approvato recentemente anche il Regolamento Unico – ha dichiarato nel suo intervento Fabio Paparelli, assessore regionale all´urbanistica e riforme istituzionali – e abrogate venti leggi regionali, con oltre seicento articoli. Tutto questo con due obiettivi - ha proseguito l´assessore. Il primo è quello della semplificazione normativa, ottenuta grazie al modello di costruzione dei testi normativi completamente nuovo, costruito dal basso con la collaborazione della rete delle professioni, ingegneri, architetti, geologi e geometri. Il secondo è quello di perseguire, attraverso questi strumenti, l´obiettivo principale attraverso il quale si deve ispirare l´urbanistica e l´edilizia in Umbria, cioè il contenimento dell´uso del suolo, le rigenerazione urbana, alla ristrutturazione del nostro territorio, a partire dai nostri centri storici, per i quali prevediamo una burocrazia zero ed oneri zero". Le relazioni di approfondimento, dopo l´apertura dei lavori dell´amministratore unico della Scuola, Alberto Naticchioni, sono state tenute da Diego Zurli, coordinatore territorio, infrastrutture e mobilità della Regione Umbria, Angelo Pistelli, responsabile del servizio urbanistica, centri storici e espropriazioni, e Nazareno Annetti, responsabile sezione attività e piani comunali in materia urbanistica della Regione Umbria. Infine si sono svolti gli interventi dei Rappresentanti della Rete delle Professioni Tecniche (Rpt) Umbria, l´arch. Livio Farina, l´ing.Mario Biancifiori ed il geom. Alberto Diomedi.  
   
   
LAZIO: REVISIONE DELLA SPESA: 24 MILIONI DI RISPARMI CON LA RINEGOZIAZIONE DEI CONTRATTI  
 
Roma, 24 marzo 2015 - La Regione risparmia oltre 24 milioni di euro attraverso la rinegoziazione dei contratti e l’ottimizzazione dei servizi. L’obiettivo è sempre lo stesso: tagliare gli sprechi e migliorare i servizi portando avanti la politica di revisione della spesa. È un risultato importante e si tratta di risorse tutte già accertate e inserite nel bilancio attuale. Rinegoziazione dei contratti e risparmi. In particolare i risparmi riguardano diverse spese: riscaldamento, pulizie, condizionamento, trasporto, trasloco, vigilanza, spese obbligatorie per assicurazioni e infortuni, buoni pasto, telefonia fissa e mobile, noleggio fotocopiatrici, cancelleria, carta fotocopiatrice, toner e assistenza a convegni. I tagli non incidono affatto sull’efficienza e sull’efficacia dei servizi. “Stiamo lavorando alacremente per dare il buon esempio e perché la nostra Regione torni ad essere un buon modello da emulare e non certo da criticare- è il commento del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: come in una grande famiglia controlliamo, e continueremo a farlo, ogni spesa, perché ci deve essere questo alla base di una politica finanziaria e di bilancio seria e lungimirante che ci faccia uscire definitivamente dalla crisi”.  
   
   
LAZIO, REVISIONE DELLA SPESA: STOP A INTERESSI PER OPERE MAI REALIZZATE  
 
Roma, 24 marzo 2015 - Arrivano i primi effetti della nuova norma in virtù della quale la Regione non paga più gli oneri finanziari per opere mai realizzate o non portate a termine. La norma è contenuta nella legge di Stabilità regionale 2014 e riguarda i mutui concessi agli Enti locali da Cassa Depositi e Prestiti e sostenuti da contributi regionali. Un percorso che va avanti anche nel 2015. La norma rientra in un’azione più ampia di riduzione degli oneri finanziari che prosegue anche nel 2015 attraverso un percorso di confronto con gli enti locali. L’obiettivo è quello di ottimizzare l’intervento della Regione a favore del territorio evitando che il mancato utilizzo delle somme devolute possa determinare oneri aggiuntivi per la finanza regionale. Definanziamenti per le opere pubbliche mai avviate a distanza di tre anni dalla concessione del finanziamento. Questa norma virtuosa, contenuta nella Legge di stabilità 2015, consente di definanziare le opere pubbliche, interamente coperte da finanziamenti regionali, mai avviate a distanza di tre anni dalla concessione del finanziamento. L’obiettivo è sempre lo stesso: liberare risorse bloccate su opere che esistono solo sulla carta, contribuendo così al risanamento e alla sostenibilità complessiva del bilancio. “Sono centinaia le cartelle inviate da Cassa Depositi e Prestiti in cui ci viene comunicata la chiusura di mutui o la drastica riduzione degli oneri” – lo ha detto Alessandra Sartore, assessore al bilancio, che ha aggiunto: per la Regione è una boccata d’ossigeno. Abbiamo così ridotto il debito iscritto nel conto del patrimonio per 8,5 milioni di euro, accertato 2,26 milioni di maggiori entrate nel biennio 2014-2015 connesse alla restituzione di somme non utilizzate e previsto minori oneri finanziari a carico della Regione per 1,8 milioni di euro l’anno” – ha detto ancora Sartore.  
   
   
ACCORDO MISE-REGIONE BASILICATA : PIÙ RISORSE PER LO SVILUPPO ECONOMICO  
 
Potenza, 24 marzo 2015 - E’ stato firmato presso il Ministero dello sviluppo economico dal sottosegretario di Stato Simona Vicari e dal Presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella il preliminare di accordo relativo all’utilizzazione delle risorse derivanti dal “Fondo 3% delle royalties” che, per il biennio 2013-2014 ammontano a circa 130 milioni di euro. In questo modo verrà data attuazione alle misure previste dal decreto-legge Sblocca Italia. I fondi a disposizione saranno destinati alle misure di sviluppo economico nella Regione e alla social card. L’accordo prevede diverse linee di intervento per lo sviluppo economico: incentivi a favore del sistema produttivo lucano; interventi nel settore del risparmio e dell’efficienza energetica; misure di sostegno al reddito mediante strumenti di incentivazione per l’accesso ad iniziative di inserimento occupazionale e sociale per i soggetti più deboli; ampliamento dei servizi offerti dagli enti locali; risorse per promuovere l’occupazione stabile e i progetti di utilità sociale. L’accordo di oggi rappresenta un passo importante in un percorso costruttivo di dialogo tra il Ministero dello sviluppo economico, la Regione Basilicata, con il contributo delle parti sociali e datoriali, in merito ai progetti di sviluppo e agli investimenti nella Regione. Le parti hanno infine convenuto, a dimostrazione della particolare attenzione che si vuole dedicare al territorio lucano, di individuare un gruppo di lavoro tecnico scientifico, all’interno della commissione per gli idrocarburi e le risorse minerarie, che dovrà valutare i parametri di esercizio degli impianti di produzione in modo da garantire il pieno rispetto della sicurezza e della tutela ambientale.  
   
   
FVG, LAVORO: SERRACCHIANI, AFFONTARE OCCUPAZIONE CON INTERVENTI DI SISTEMA  
 
Pordenone, 24 marzo 2015 - Il Piano del lavoro 2015 è stato presentato alle organizzazioni sindacali della provincia di Pordenone dalla presidente della Regione, Debora Serracchiani, e dall´assessore al Lavoro, Loredana Panariti. Come ha precisato la presidente, il Governo regionale aveva stabilito che il nuovo strumento di governo del mondo del lavoro, orientato a contrastare la crisi mettendo assieme politiche attive e passive per il settore, fosse presentato non soltanto alle rappresentanze sindacali regionali, ma anche agli esponenti di livello provinciale, più vicini alle attese del territorio. E questo affinchè gli interventi previsti, che consentono l´utilizzo mirato di risorse regionali, dello Stato e comunitarie, possano ottenere la migliore efficacia, a vantaggio dei cittadini al momento più disagiati perché hanno perso o non trovano il lavoro. Il Piano del lavoro, ha ricordato la presidente Serracchiani, tende a offrire una visione complessiva degli interventi per il settore, proprio perché intende affrontare la materia in un´ottica di sistema, che veda interessati tutti i comparti dell´Amministrazione regionale affinchè possano concorrere a consentire a quanti non hanno il lavoro, o lo hanno perso, di superare il periodo di congiuntura negativa. Lo strumento programmatorio contiene dunque la previsione delle risorse disponibili e gli indirizzi per la loro utilizzazione ma prospetta altresì, ha aggiunto la Presidente Serracchiani, interventi per la formazione professionale rivolti alla riqualificazione dei lavoratori. L´ottica rispetto alla quale è stato predisposto il piano, come ha soggiunto l´assessore Panariti, è improntata a ottimizzare gli strumenti esistenti, dando risposte a un mondo del lavoro e dell´occupazione che in questi anni ha modificato le sue caratteristiche anche a causa dell´andamento dell´economia. Rispetto alla presentazione che era stata rivolta precedentemente ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali della provincia di Udine, il Piano del lavoro 2015, come ha annunciato oggi l´assessore Panariti presenta già alcune novità. Per esempio, nella scorsa seduta della Giunta regionale sono stati deliberati gli interventi rivolti all´attivazione dei cantieri di lavoro, elevando l´indennità individuale giornaliera prevista, da 34 a 50 euro. Il provvedimento mira a rendere possibile l´impiego di persone disoccupate in lavori di sistemazione dell´arredo urbano, e socialmente utili. Nel contempo, l´esecutivo ha previsto un percorso di formazione per i disoccupati che sono temporaneamente occupati nei lavori socialmente utili, al fine di consentire loro di arrivare preparati all´eventuale reinserimento lavorativo. Sono inoltre stati previsti interventi per lavori di pubblica utilità rivolti a persone con più di 55 anni d´età, affinchè essi possano continuare a maturare la contribuzione previdenziale. I rappresentanti provinciali delle organizzazioni sindacali hanno condiviso il percorso prescelto dall´Amministrazione e gli strumenti individuati dalla Regione, fornendo alla Presidente Serracchiani e all´assessore Panariti suggerimenti e osservazioni che potranno concorrere a ottimizzare ulteriormente l´efficacia del Piano. È stato infine anticipato dall´assessore Panariti che verranno fissati ulteriori momenti di confronto e approfondimento al fine di condividere con le rappresentanti delle organizzazioni sindacali l´implementazione del Piano.  
   
   
ROMA, INFO DAY SU INTERREG EUROPE 2014-2020  
 
Cagliari, 24 Marzo 2015 - In previsione della futura uscita del primo bando del nuovo programma di cooperazione interregionale Interreg Europe 2014-2020 il Segretariato Tecnico del Programma, in collaborazione con la Regione Umbria, Punto di Contatto Nazionale italiano, l´Agenzia per la Coesione Territoriale, ex Dps, e la Regione Lazio, organizza una giornata informativa rivolta a tutti i potenziali beneficiari e stakeholders, che si svolgerà a Roma, il giorno 15/04/2015, presso la Regione Lazio. Si precisa che l´intervento del Segretariato e la sessione Q&a, verranno svolte esclusivamente in lingua inglese, lingua ufficiale del Programma, e che non è previsto alcun servizio di interpretariato. Programma dell´evento [file.Pdf] http://www.Regione.sardegna.it/documenti/1_46_20150323112728.pdf  Registrazione http://www.Kolorado.it/info-day/info-day.html    
   
   
ILLUSTRATO IL PROTOCOLLO TRA REGIONE ED UNINDUSTRIA CALABRIA  
 
Catanzaro, 24 marzo 2015 - L´assessore regionale al lavoro Carlo Guccione ha illustrato, assieme al Presidente di Unindustria Calabria Natale Mazzuca, i contenuti del protocollo d´intesa Regione-un´industria Calabria, ente privato accreditato, nell’ambito del programma “Garanzia Giovani”.all’incontro erano anche presenti il vicepresidente di Unindustria Calabria Daniele Rossi, il presidente di Unindustria Vibo Valentia Antonio Gentile, il Dirigente generale del Dipartimento "lavoro" Antonio De Marco, il direttore di Confindustria Cosenza Rosario Branda.il protocollo d’intesa prevede l’avvio presso le sedi territoriali di Unindustria di sportelli informativi e formativi del programma “Garanzia Giovani”.in particolare Unindustria Calabria s’impegna a informare in maniera mirata le aziende associate al fine di divulgare le azioni intraprese da realizzarsi a livello regionale dei programmi connessi a Garanzia Giovani, con l’obiettivo di giungere alla realizzazione di un numero significativo di tirocini presso le stesse aziende associate; inoltre, saranno attivati tirocini presso il sistema delle imprese aderenti, anche attraverso progetti di formazione realizzati in collaborazione con le istituzioni scolastiche e le università. Il protocollo d’intesa prevede l’impegno di Unindustria Calabria nella promozione degli strumenti di Garanzia Giovani: accoglienza, orientamento, formazione, accompagnamento al lavoro, apprednsitato, tirocini, servizio civile, sostegno all’autoimprenditorialità, mobilità professionale, bonus occupazionale e formazione a distanza presso le proprie aziende associate nell’ottica della valorizzazione del capitale umano e dello sviluppo dei talenti che possono contribuire a far crescere le imprese. “La firma di oggi – ha dichiarato l’assessore al Lavoro Carlo Guccione – ha un grande valore operativo e simbolico; con oggi mettiamo le basi per l’avvio di una collaborazione fattiva volta a mettere in rete il sistema Calabria. Tutti insieme e in sinergia con un obiettivo comune: il lavoro. Per questo abbiamo avviato un’altra serie di misure come il Fuoc, fondo unico per l’occupazione e la crescita ed è nostra volontà politica approvare il reddito minimo”. “Garanzia Giovani è uno strumento – ha spiegato l’assessore al Lavoro - che può dare risposte a 42mila giovani trai 15 e i 29 anni.Grazie agli incentivi del Job Act (fiscalizzazione degli oneri sociali) e del bonus occupazionale le imprese che decideranno di assumere i giovani, dopo i sei mesi di formazione/stage, avranno un abbattimento di circa 50% del costo del lavoro per ogni occupato”. “Con la sigla del protocollo d’intesa odierno – ha dichiarato Natale Mazzuca, presidente Unindustria Calabria – si innesta la prima tessera del grande mosaico del tavolo Calabria. La disoccupazione giovanile ha toccato livelli preoccupanti con un picco del 55% nella nostra regione. La disoccupazione è un’emergenza sociale. Garanzia Giovani – ha sottolineato il presidente di Unindustria Calabria – rappresenta un buon’inizio per uscire dal guado”.La campagna di informazione di Garanzia Giovani oltre a seguire i canali tradizionali della comunicazione si caratterizzerà per un’importante azione sui territori.“Andremo a trovare i neet – ha aggiunto l’assessore al Lavoro – nelle loro città, nei loro paesi. Sono stati predisposti tre camper che gireranno per la Calabria, il camper sarà una vera è propria postazione dove i giovani potranno ricevere informazioni e iscriversi al programma Garanzia Giovani. I bandi saranno pubblicati il prossimo 7 aprile e tutti potranno seguire il cronoprogramma del progetto in modo trasparente”. “La Calabria – ha concluso l’assessore Guccione – intende svolgere un ruolo da protagonista in Italia, l’economia del nostro paese sta ripartendo e noi non possiamo più permetterci di non avere alcun ruolo. Mai più ultimi”.  
   
   
REDDITO FIDUCIARIO, PRESENTATA A UDINE  
 
Trieste, 24 marzo 2015 - Presentata il 21 marzo agli organi di informazione, a Udine, nella sede della Regione (Via Sabbadini) la proposta di legge sul Reddito Fiduciario primo firmatario Alessandro Colautti che in una nota spiega come "dal modello assistenziale caratterizzato dal Reddito di Cittadinanza e dal Reddito Minimo Garantito, che portano alla anestetizzazione e alla mortificazione delle capacità lavorative, si vada verso i concetti di fiducia e merito determinati nel Reddito Fiduciario, capace di accompagnare e stimolare le persone, a cui dare appunto fiducia, nell´inserimento nel mondo del lavoro. "Si tratta - per Colautti - di una rivoluzione culturale nel rapporto tra Istituzioni e Persone. L´individuo invece di essere marchiato come emarginato dal mondo del lavoro (Reddito di Cittadinanza - Reddito minimo garantito), viene considerato come risorsa (Reddito Fiduciario) a cui assicurare un aiuto per l´inserimento lavorativo. "La legge sul Reddito Fiduciario oltre ad essere conforme alle comunicazioni della Commissione Europea può mettere il Friuli Venezia Giulia nella condizione di essere un esempio per il legislatore italiano ancora in imbarazzo su questo tema", chiosa il capogruppo di Ncd. La Proposta di Legge per l´istituzione del Reddito Fiduciario, presentata oggi a Udine in conferenza stampa, (strutturata in 13 articoli relativi a metodo, merito e copertura finanziaria) è predisposta da Alessandro Colautti (primo firmatario) e Renzo Tondo, coofirmata dai colleghi Paride Cargnelutti (Ncd), Luca Ciriani (Fdi), Roberto Revelant (Ar), Giuseppe Sibau (Ar) e Valter Santarossa (Ar), ed è una misura temporanea distinta dagli ammortizzatori sociali, avente per oggetto l´erogazione anticipata di un trattamento economico ai soggetti richiedenti che non dispongono essi stessi, o nell´ambito del nucleo familiare in cui vivono, di redditi sufficienti per vivere conformemente alla dignità umana e purchè in possesso di determinati requisiti. Più precisamente gli interventi aventi ad oggetto l´erogazione del reddito fiduciario sono rivolti ai soggetti maggiorenni, aventi residenza o domicilio sul territorio regionale da almeno 48 mesi e in possesso delle seguenti caratteristiche:"Persone senza occupazione in cerca di lavoro; Licenziati che abbiano terminato l´accesso agli ammortizzatori sociali; Dipendenti sospesi dal lavoro per crisi o ristrutturazioni aziendali, che non usufruiscono di ammortizzatori sociali; Lavoratori assunti con contratti a tempo determinato; Lavoratori assunti con le tipologie contrattuali di cui al d.Lg 276/2003; Persone in cerca di primo impiego". Il Reddito Fiduciario, che è uno strumento volto anche a contrastare fenomeni di indigenza, ma non senza ricondurli nella ricerca attiva del lavoro, vuole prioritariamente promuovere le misure che rendono effettivo il diritto al lavoro. La durata del beneficio è per un periodo massimo consecutivo di 36 mesi. I richiedenti per poter accedere al Reddito Fiduciario devono garantire la propria disponibilità alla partecipazione a programmi di formazione professionale, finalizzati al reinserimento e/o introduzione nel mondo del lavoro. Devono altresì accettare, potendola rifiutare una sola volta, l´offerta di un´attività lavorativa congrua al profilo del candidato, determinato dal centro medesimo sulla base del curriculum del beneficiario e dei risultati intervenuti nei colloqui con il richiedente. Il beneficiario dovrà partecipare attivamente alla ricerca del lavoro, recandosi una volta a settimana al centro per l´impiego territoriale competente che ne registrerà la presenza. La misura del Reddito Fiduciario è fissata sulla base del livello di soglia di povertà relativa aggiornata ogni anno da Istat e in ogni caso non potrà essere inferiore al reddito annuo pari a 9.000,00 euro netti. I beneficiari dovranno produrre regolare attestazione Isee che il reddito annuo complessivo del nucleo familiare non è superiore a 9.000,00 euro rivalutabile secondo indicizzazione Istat. La concessione è subordinata all´accertamento da parte della Direzione Centrale competente. Il richiedente del Reddito Fiduciario deve inoltrare la domanda al Comune di residenza. L´importo mensile da assegnare a ciascuna famiglia nella proposta di legge è determinato in 750,00 euro mensili per ogni nucleo familiare composto da una persona; Per i nuclei familiari composti da più persone, l´importo è incrementato di 100,00 euro per ciascun componente. Per quanto riguarda le modalità di rimborso del Reddito Fiduciario, una volta conseguito il reinserimento nel mondo del lavoro o della prima occupazione il beneficiario dovrà rimborsare ratealmente la somma percepita come Reddito Fiduciario nel limite della differenza tra il reddito annuo complessivo del nucleo familiare non superiore a 9.000,00 euro e il reddito effettivamente percepito e comunque in rapporto alla situazione familiare. La somma da restituire comprende solo la quota capitale, senza applicazione di interessi, in virtù della finalità sottesa del Reddito Fiduciario. Il rimborso avviene tramite trattenuta diretta in busta paga. Per realizzare il Reddito Fiduciario viene istituito il Fondo regionale per l´erogazione della misura, che oltre allo stanziamento iniziale della somma complessiva di 30.000.000,00 di euro, verrà implementato sia in sede di manovra finanziaria che di assestamento di bilancio. Le somme rimborsate saranno riassegnate al Fondo per il Reddito Fiduciario in modo da rendere autofinanziato il Fondo nel tempo.  
   
   
SOSTEGNO ALLE IMPRESE E INTERNAZIONALIZZAZIONE: DUE NUOVI CONCORSI PER L´UFFICIO DI BRUXELLES DELLA PROVINCIA DI TRENTO  
 
Trento, 24 marzo 2015 - Nel quadro dell´impegno che la Provincia si è assunta a potenziare l´ufficio di Bruxelles per i rapporti con l´Unione europea, al fine di sostenere lo sforzo di apertura e internazionalizzazione del sistema delle imprese trentine, è stata indetta una selezione pubblica per l´assunzione di due nuovi funzionari a tempo determinato. I vincitori lavoreranno nei seguenti ambiti: politiche e programmi europei di sviluppo dell´imprenditorialità, del sostegno alla competitività delle pmi e accesso a nuovi mercati; politiche e programmi europei di ricerca e innovazione. Il termine per la presentazione delle domande è fissato per il 10 di aprile alle ore 12. Il testo integrale dell’avviso ed il fac-simile della domanda di partecipazione sono pubblicati sul sito Internet: www.Concorsi.provincia.tn.it/selezioni/nuovi  Ulteriori informazioni possono essere richieste a: Provincia autonoma di Trento, Servizio per il personale, Ufficio concorsi e mobilità, tel. 0461-496330.  
   
   
COOPCA: FVG, COINVOLTO IL MONDO COOPERATIVO  
 
Trieste, 24 marzo 2015 - "C´è una ragionevole certezza che, oltre alle indicazioni già presenti nel Piano presentato da Coopca e attualmente all´attenzione del Tribunale di Udine, ci sarà un ulteriore intervento da parte del mondo della cooperazione. Questo ci induce a guardare ai prossimi giorni in modo diverso rispetto a prima". Lo ha confermato il vicepresidente della Regione e assessore alle Attività produttive, Sergio Bolzonello, che ha incontrato a Trieste i sindacati confederali e i rappresentanti dei lavoratori di Coopca, la cooperativa di consumo carnica per la quale è in corso la procedura concorsuale. All´incontro con Bolzonello, richiesto dagli stessi sindacati, era presente anche il presidente di Coopca, Ermanno Collinassi. "Con i sindacati - ha detto ancora il vicepresidente - stiamo lavorando assieme nei confronti delle centrali cooperative del Friuli Venezia Giulia e nazionali, per verificare la possibilità di un ulteriore sforzo nei confronti di Coopca. Voglio però ricordare che senza l´impegno della Regione, nei suoi massimi vertici, per coinvolgere il mondo della cooperazione, oggi saremmo in una situazione ben più difficile". Per quanto riguarda i comitati dei soci prestatori, Bolzonello ha confermato la disponibilità al confronto, "una disponibilità che c´è sempre stata, sin dall´inizio, e che ci sarà sempre". "Va però ricordato - ha precisato il vicepresidente - che in questo momento siamo nella fase della procedura concorsuale, e non possiamo sapere perciò che cosa deciderà il Tribunale, nella sua autonomia, sulla richiesta di concordato".  
   
   
HORIZON 2020, ROSSI: "DALLA REGIONE TOSCANA CONTRIBUTI PER LE IMPRESE CHE PRESENTANO PROGETTI"  
 
 Firenze 24 marzo 2015 – "La Regione si impegna a sostenere con un contributo finanziario le imprese toscane nella fase di progettazione necessaria per partecipare ai bandi del programma europeo di ricerca Horizon 2020. Non solo. Recupereremo tutti quei progetti, innovativi, di alto livello, che sono stati selezionati a livello europeo, ma senza raggiungere la soglia necessaria ad accedere ai finanziamenti e poi stabiliremo un confronto attivo con i soggetti incaricati della valutazione, per approfondire la conoscenza dei criteri cui si ispirano". Lo ha detto il presidente della Regione Enrico Rossi, intervenuto oggi a palazzo Strozzi Sacrati alla presentazione delle iniziative messe in piedi, in collaborazione con Irpet, per sensibilizzare le imprese incoraggiandole a partecipare al più grande programma di ricerca e innovazione mai varato a livello mondiale. Il programma Horizon 2020, erede dei vecchi programma quadro, dispone di 80 miliardi di euro per i sette anni 2014-20, è stato presentato nei dettagli a un gruppo di imprese con le quali Irpet, su incarico della Regione, ha stabilito un rapporto diretto. L´istituto per la programmazione economica in Toscana ha infatti avuto l´incarico dalla Regione di istituire una task force composta da 7 esperti, che si è data il preciso compito di sensibilizzare almeno 300 Pmi nel corso dell´anno. Un´attività capillare, per supportare le imprese nell´impresa non facile di mettere a punto idee innovative e attività di ricerca, trasformarle in progetti, candidandosi così ai finanziamenti europei. Un´azione maieutica, quella intrapresa dai sette esperti Irpet, verso imprese anche molto piccole ma dinamiche, che spesso hanno potenzialità latenti ma non sempre le forze per farle emergere. Oggi la prima verifica del progetto, alla presenza dei rappresentanti di imprese piccole e grandi, di tutti i settori produttivi e dei rappresentanti delle categorie. Il presidente Rossi ha annunciato che, nelle prossime settimane, diventerà operativo un intervento per la concessione di contributi, da 3 a 10 mila euro, una sorta di premio per per le imprese virtuose, che partecipano ai bandi ottenendo un punteggio pari o superiore alla soglia minima di ammissibilità. "Abbiamo fatto una scelta forte, di rottura, decidendo di puntare sulle imprese dinamiche – ha ricordato Rossi – su quelle 3500 imprese della regione che possono davvero fare la differenza e trainare tutto il sistema produttivo toscano verso la ripresa. Vogliamo che la Toscana diventi una regione sempre più europea e per questo lavoriamo per creare le condizioni, anche culturali, in cui possano emergere le idee e affermarsi concretamente, trasformandosi in progetti di eccellenza capaci di competere ad alto livello in Europa. Perchè, come diceva Giordano Bruno, è la mente che agita la mole".  
   
   
VENDOLA CAROLI INCONTRANO SINDACATI: "LAVORO AL CENTRO POLITICHE NAZIONALI"  
 
Bari, 24 marzo 2015 Soprattutto pacchetto lavoro, ma anche Mezzogiorno, politiche industriali, giovani, programmazione fondi strutturali 2014 2020, anticipazione della spesa. Questi sono stati i temi fondamentali sui quali si sono confrontati dal Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola, l’assessore al Lavoro Leo Caroli e i sindacati confederali, alla vigilia della manifestazione regionale unitaria che si svolgerà domani in Puglia. “E’ stato un incontro molto utile alla vigilia della manifestazione unitaria dei sindacati confederali – ha dichiarato il Presidente Vendola – un incontro nel corso del quale abbiamo condiviso l’urgenza che le politiche nazionali rimettano al centro il lavoro nella sua accezione più completa, privato e pubblico, giovanile e femminile. Del resto, vorrei sottolineare come siano state proprio le politiche industriali pugliesi, in assenza di quelle nazionali e nella totale disattenzione nei confronti del mezzogiorno, ad aver consentito, nel loro intreccio coerente con le politiche attive per il lavoro, della formazione e dell’istruzione, di arginare gli effetti malvagi della crisi sul sistema produttivo regionale”. Per Vendola è importante aver preso atto come in Puglia, contrariamente a quanto accade in altre regioni, ci sia l’unità sindacale”, “Noi abbiamo sempre pensato – ha aggiunto Vendola - contrariamente a quanto pensano altri, che le politiche del lavoro per l’inclusione e per le infrastrutture non possono essere vincenti se non sono costruite con i sindacati”. “Approfondiremo con la consueta attenzione – ha concluso Vendola – la piattaforma sindacale che mira ad un rilancio di una riflessione di politiche attente al Mezzogiorno d’Italia. Battaglia che non ci può non vedere al loro fianco”. Per l’assessore Caroli, “la piattaforma sindacale è una piattaforma per un nuovo modello di sviluppo nazionale che i sindacati offrono alla Puglia di domani ma che parte dai risultati ottenuti in questi anni dal buon governo Vendola”. “Difficile arginare la crisi e mettere le basi per la ripresa - ha concluso Caroli - se nel frattempo non ci sono gli strumenti che ti consentano di non far chiudere le aziende e di dare reddito ai lavoratori, cioè gli ammortizzatori sociali. Siamo molto preoccupati perchè la riforma sugli ammortizzatori sociali dimezza le risorse finanziarie disponibili e sterilizza gli ammortizzatori in deroga. Per queste ragioni domani sarò alla manifestazione e marcerò al fianco dei lavoratori con i sindacati confederali”.  
   
   
ARTIGIANATO: SEMPLIFICATI I REGOLAMENTI PER LE IMPRESE  
 
Trieste, 24 marzo 2015 - Alcune modifiche al Testo unico dei regolamenti in materia di incentivi e finanziamenti per il settore artigiano, sono state approvate dalla Giunta regionale su proposta del vicepresidente e assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello. Con queste modifiche, il Testo unico viene adeguato alla legge Finanziaria per il 2015 e alla riforma delle politiche industriali Rilancimpresa, recentemente varata dalla Regione. Con la delibera è stato in particolare rivisto e semplificato nei contenuti il Programma annuale di settore. Vengono inoltre modificati i vincoli di destinazione, che diventano di tre anni per i beni immobili e un anno per i beni mobili; inoltre in caso di violazione di questa norma, il contributo non sarà revocato ma rideterminato in proporzione al periodo non rispettato. Altre modifiche sono state invece apportate ai regolamenti per venire incontro alle richieste delle associazioni di categoria, per quanto riguarda le procedure per la rendicontazione delle spese da parte delle aziende, che dovrà essere presentata tramite posta certificata.  
   
   
RETE IMPRESE, ASSESSORE LOMBARDIA: ESPORTARE MODELLO NEL PUBBLICO  
 
Milano, 24 marzo 2015 - "Il modello della rete d´impresa mi affascina e sarebbe bello esportarla nel pubblico perché è questo il modo di fare impresa a cui bisogna puntare". Lo ha detto l´assessore allo Sport e Politiche per i giovani di Regione Lombardia Antonio Rossi intervenuto alla presentazione di Mama, Mantova makers, una rete di imprese del territorio operanti in diversi settori con l´obiettivo comune di incrementare la capacità innovativa e la competitività. Mama Makers - Le otto imprese mantovane aderenti al Mama sono: Agape (arredo bagno); Benedini associati ( design per casa, ufficio, musei e negozi); Bustaffa (floricoltura); Gentryportofino (maglieria); looklateral (arte contemporanea); Lubiam ( abbigliamento uomo); Matteo Brioni (arte) e orchestra da camera di Mantova (musica). Anagrafe Impiantistica - "La rete di imprese - ha aggiunto l´assessore - è uno strumento in grado di connettere soggetti diversi per far nascere sinergie, occasioni di cooperazione e realizzare economie di complementarietà. Anche alla luce di questi obiettivi ho deciso di creare un´anagrafe dell´impiantistica sportiva per non destinare contributi a pioggia ed evitare che eventi simili vengano organizzati a breve distanza in Comuni limitrofi". Investire Nello Sport - "Per avere successo e creare qualcosa di socialmente utile - ha concluso l´assessore Antonio Rossi - bisogna investire nello sport. Mi auguro che le aziende puntino anche su questo aspetto".  
   
   
FVG, LAVORO: ATTIVITÀ SOCIALMENTE UTILI, SEMPLIFICATO REGOLAMENTO  
 
Trieste, 24 marzo 2015 - Su proposta dell´assessore al Lavoro, Loredana Panariti, la Giunta regionale ha approvato definitivamente il nuovo Regolamento che determina misura, criteri e modalità di concessione di contributi a sostegno delle Amministrazioni pubbliche che promuovono progetti che prevedono, nel rispetto del principio delle pari opportunità tra uomo e donna, prestazioni di attività socialmente utili, come indicato dalla legge finanziaria per il 2012. La novità consiste nella semplificazione delle procedure di presentazione della domanda di finanziamento e la conseguente rendicontazione: sarà possibile l´invio telematico, senza dover ricorrere alla posta elettronica certificata. Rispetto al testo del regolamento approvato in via preliminare, su richiesta del Consiglio delle Autonomie locali sono stati rimodulati il numero massimo di posti di lavoro per ogni Pubblica amministrazione, in base ai residenti (da due lavoratori per i Comuni fino a 5 mila abitanti fino a 30 per i Comuni oltre i 100.000 residenti e le Province) e la suddivisione delle risorse tra i quattro territori provinciali. Nel 2015 per le attività socialmente utili la Giunta ha messo a bilancio 4,5 milioni di euro. Alle Pa viene destinato il 100 per cento dell´importo del costo orario dei lavoratori e degli oneri assistenziali previsti (Inail e responsabilità civile). I lavoratori da inserire nei progetti sono persone titolari del trattamento previdenziale di cassa integrazione straordinaria a zero ore, di mobilità e di altro trattamento speciale di disoccupazione.  
   
   
LA REGIONE EMILIA ROMAGNA HA DATO IL VIA AGLI INCONTRI PER AVVIARE LA ´PIATTAFORMA FIERISTICA REGIONALE´.  
 
Bologna, 24 marzo 2015 - «I tempi sono maturi per intraprendere il cammino verso una unica ‘piattaforma fieristica regionale’ con una unica cabina di regia . E i primi passi ci dicono che la direzione è quella giusta. Abbiamo già iniziato gli incontri, che proseguiranno in modo serrato in questi giorni, con i principali soggetti interessati per disegnare l’architettura del sistema, da Piacenza a Rimini, in grado di competere nel futuro con le migliori fiere italiana europee e mondiali. Un momento di ascolto/confronto preliminare prima di avviare il processo: assieme definiremo modi e tempi per raggiungere l’obiettivo , mi pare largamente condiviso e del resto contenuto già nella legge regionale 15 del 2008». Così l’ assessore regionale alle Attività produttive e alla Ricostruzione post-sisma Palma Costi che sta procedendo ad una serie di incontro con tutti i soggetti interessati, pubblici e privati. Al centro dei confronti la visione d’insieme e la direzione intrapresa dalla Regione per sostenere, attraverso anche gli strumenti degli appuntamenti fieristici, l’obiettivo di Legislatura di raggiungere nel 2020, 30 mila imprese che esportano, arrivando al 50% della produzione regionale esportata. «Le fiere – continua il ragionamento dell’assessore Costi - non sono un obiettivo in quanto tale ma uno strumento e affrontarne gli assetti significa parlare del futuro dei distretti produttivi emiliano romagnoli e delle capacità delle imprese di competere con e nel mondo. L’obiettivo dev’essere solo uno: l’ulteriore e forte internazionalizzazione del nostro sistema produttivo soprattutto nei settori chiave quali la meccanica, il food e il wellness poiché c’è un mondo di consumatori in crescita che vuole e può comprare i prodotti ‘made in Emilia-romagna’. Ricordo inoltre l’importanza delle ricadute sulla economia regionale del turismo d ‘affari che le grandi manifestazioni fieristiche internazionali producono». La Germania ospita il 40% del mercato fieristico europeo di livello internazionale, seguita dall’Italia con il 23% (terza la Francia, quarta la Spagna). Per quanto attiene alle manifestazioni di livello internazionale, l’Emilia-romagna con circa il 23% del totale nazionale, rappresenta la seconda regione fieristica italiana, alle spalle della sola Lombardia (35%) con 40 fiere internazionali nel 2013 e 47 nel 2014. E in questo panorama, Bologna Fiere, ad oggi, è il secondo centro fieristico italiano, ed è tra i primi 25 nel mondo. «Dal punto di vista economico – aggiunge Costi - i nostri distretti produttivi e le nostre imprese hanno assolutamente necessità di una piattaforma fieristica forte sia negli asset, sia nei marchi fieristici a valenza internazionale. Marchi internazionali che dobbiamo mantenere ed attrarne altri, valorizzando anche le peculiarità dei territori . Una piattaforma fieristica con capacità di entrare in reti mondiali come motore per il riposizionamento competitivo dell’intero sistema produttivo regionale. Oggi è quanto più necessario perché la competizione è forte e altri sistemi fieristici, si sono e si stanno organizzando con aggregazioni in grado di contare di più nello scenario globale». Il sistema Emilia-romagna «ha i numeri e le capacità, sia sul versante pubblico che privato, per portare a compimento un grande processo di aggregazione per avere uno strumento davvero efficace al fine di costruire un’unica piattaforma fieristica regionale, all’altezza della sfida europea ed internazionale. La Regione lavorerà solo ed esclusivamente per questo e chiediamo a tutti di fare altrettanto» conclude Palma Costi.  
   
   
NUOVI INVESTIMENTI A PIOMBINO, ROSSI: "REINDUSTRIALIZZAZIONE NATA DA BUONA POLITICA PUBBLICA"  
 
 Firenze 24 marzo 2015 - "La reindustrializzazione di Piombino è una scommessa vinta. Grazie agli investimenti di Regione e Governo, Piombino avrà una vera rinascita industriale, con tre importanti partner e nuove aziende che mostrano sempre più interesse per quell´area". Così il presidente della Toscana Enrico Rossi ha commentato la presentazione da parte di General Electric e del gruppo costituito da Saipem, F.lli Neri e San Giorgio di due nuovi progetti di sviluppo industriale a Piombino, progetti che si sommano all´acquisizione della ex Lucchini da parte di Cevital. Il futuro industriale di Piombino, dunque, vedrà un´importante diversificazione: alla siderurgia e all´agroindustria si affiancheranno la demolizione navale e l´industria energetica. Alla Cevital, già impegnata ad investire un miliardo di euro e dare occupazione a 1.860 lavoratori, si affiancheranno Ge Oil&gas, con un sito di assemblaggio per moduli energetici, e un gruppo composto da Saipem, San Giorgio del Porto e Fratelli Neri di Livorno con il primo polo nazionale controllato per la demolizione delle navi. I nuovi partner nel corso della presentazione hanno parlato di un investimento da circa 40-50 milioni di euro per Ge (previsti fino a 350 nuovi occupati) e di un progetto da alcune decine di milioni da parte di Saipem-fratelli Neri-san Giorgio del Porto (previsti dagli 80 fino ai 250 occupati). "Due anni fa Piombino era in lutto - ha ricordato Rossi - ora è rinata grazie ad una buona politica industriale pubblica ed a 240 milioni di investimento di Regione e Governo, che hanno attratto oltre 1100 milioni di investimenti privati. A Piombino il pubblico non è stato inerte, ha lavorato seriamente per realizzare l´ammodernamento del Porto, per le bonifiche e per incentivi alle imprese. Tutto questo l´ha resa altamente attrattiva". "Siamo interessati all´area di Piombino - ha spiegato Massimo Messeri, presidente di Nuovo Pignone Ge - per realizzare un cantiere di assemblaggio moduli industriali per la produzione di energia o la produzione del gas, cantiere che sarebbe complementare a quello di Avenza. Il mercato dei moduli industriali è un mercato in espansione. Sempre di più i clienti dell´industria del petrolio e del gas cercano soluzioni Plug&play, cioè pronte all´uso. Piombino sarebbe per noi una valida opportunità non solo quando il cantiere di Avenza dovesse essere saturo, ma anche per sviluppare tecnlogie sempre più avanzate". "Riteniamo che il porto di Piombino possa diventare un polo nazionale di demolizione navale controllata - dichiara Ferdinando Garrè, amministratore delegato di San Giorgio del Porto - Si tratta di una grande opportunità di business e di sviluppo, che dimostra anche la volontà di fare sistema e un segno di possibili sinergie fra i porti italiani". "Crediamo in questo progetto che vede il Gruppo Neri lavorare insieme a due grandi player globali come Saipem e San Giorgio del Porto per il rilancio del Porto del Piombino e lo sviluppo del territorio - ha dichiarato Piero Neri, amministratore delegato di Neri Group - Si tratta di una nuova sfida che ci aguriamo avrà successo e che riteniamo possa essere foriera di ulteriori iniziative complementari". Paolo Carrera, Environment and Renewables Commercial Vicepresident di Saipem, conclude ricordando che "Con questo progetto Saipem mantiene e aumenta il proprio impegno nella gestione di progetti di ingegneria fortemente indirizzati alla tutela della salute, della sicurezza sul lavoro e alla salvaguardia ambientale, mettendo in campo tutte le proprie competenze di gestione di progetti complessi". Carrera ha inoltre ricordato che il porto di Piombino è l´unico in Italia con una profondità di 20 mt alla banchina e che potrebbe quindi smaltire l´80% delle navi.  
   
   
LAVORO: LAVORATORI ATI-IFRAS, AL VIA IL PAGAMENTO DEGLI STIPENDI  
 
Cagliari, 24 Marzo 2015 - Si è svolto l´incontro fra l´assessore del Lavoro Virginia Mura, la struttura tecnica dell´assessorato e i dirigenti dell´Ifras, per trovare una soluzione al ritardo nei pagamenti degli stipendi ai lavoratori dipendenti della società Dalcas, impegnati nel Geoparco minerario. Su sollecito dell´assessore Mura l´Ifras ha preso l´impegno di provvedere all´immediata liquidazione della mensilità di gennaio, ricorrendo a fondi propri, viste le inadempienze della società Dalcas. La società si è inoltre impegnata a ricorrere all´accesso al credito per ottenere la copertura della mensilità di febbraio, in attesa dei pagamenti delle fatture da parte della Regione, in base ai termini previsti dalla legge. "Si tratta di una soluzione temporanea - ha ricordato l´assessore - in vista della risoluzione del contenzioso emerso tra le società, per dare una risposta immediata ai lavoratori, che grazie all´impegno dell´Ifras potranno ottenere il pagamento dello stipendio di gennaio il prossimo lunedì 23, e quello di febbraio entro il corrente mese di marzo." "La Regione - ha proseguito l’esponente della Giunta - sta realizzando, in accordo con i vertici aziendali dell’impresa capofila, un percorso che consenta di evitare incidenti di questo tipo, affinché i lavoratori vengano adeguatamente e costantemente tutelati."  
   
   
PUGLIA: PROTOCOLLO INAIL LAVORATORI "CONFINATI" PASSO AVANTI PREVENZIONE  
 
Bari, 24 marzo 2015 - La Regione Puglia, Assessorato al Welfare, ha sottoscritto il protocollo d´intesa in materia di sicurezza dei lavoratori operanti in "ambienti confinati", di concerto con l´Inail di Puglia e coordinato dalla Prefettura di Bari. "Con questo protocollo - spiega l´assessore al Welfare Pentassuglia che lo ha firmato oggi - si promuove la cultura e diffusione delle buone pratiche, sensibilizzando e formando i lavoratori e le imprese, per evitare ed eliminare ogni rischio specifico da attività lavorativa in ambiente confinato. Un ulteriore sforzo, finanziato da Regione Puglia ed Inail, a favore del processo culturale di cambiamento dell´approccio al lavoro ed al tema degli infortuni e delle malattie correlate all´attività esplicata. Continua così di fatto, l´attenzione verso i lavoratori e le imprese, per la loro presa in carico sia dal punto di vista della salute che della sicurezza, per un coordinamento dei saperi, delle conoscenze e di una prevenzione compiuta, per promuovere salute e benessere, evitando sacrificio di vite umane e costi sociali".  
   
   
CANTIERI LAVORO: GIUNTA FVG APPROVA AVVISO PUBBLICO  
 
Trieste, 24 marzo 2015 - Su proposta dell´assessore regionale Loredana Panariti, la Giunta ha approvato un "Avviso pubblico concernente i requisiti dei soggetti disoccupati, la misura dell´indennità da corrispondere, le modalità di presentazione ed i contenuti dei progetti dei cantieri di lavoro", così come disciplinato dalla legge finanziaria 2013. Al fine di facilitare l´inserimento lavorativo e sostenere il reddito di persone disoccupate la Regione interviene con finanziamenti parziali o totali per la realizzazione di cantieri di lavoro della durata da 65 a 130 giornate e con orario giornaliero di 6,30 ore, per cinque giorni alla settimana. I beneficiari sono dunque Comuni e Province, che impiegano disoccupati da almeno 8 mesi e privi di ammortizzatori sociali, in attività temporanee e straordinarie in ambito forestale e vivaistico, di rimboschimento, di sistemazione montana e di costruzione di opere di pubblica utilità, dirette al miglioramento dell´ambiente e degli spazi urbani La Regione finanzia il 100% dell´indennità giornaliera fissata in euro 50,46 e il 100% del trattamento previdenziale, assistenziale e assicurativo. Rimangono a carico dei beneficiari le spese relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Le domande di finanziamento ed i relativi progetti sono presentati sul formulario on line disponibile sul sito internet della Regione Friuli Venezia Giulia www.Regione.fvg.it nella sezione dedicata al settore lavoro, a partire dalle ore 10.00 del 31 marzo 2015 e sino alle ore 12.00 del 20 aprile 2015. I progetti devono essere avviati entro il 30 settembre 2015 e terminare entro il 31 maggio 2016.  
   
   
ARTIGIANATO: SERRACCHIANI, COMPARTO VITALE PER TUTTO FVG  
 
 Udine, 24 marzo 2015 - "L´artigianato è settore di grande importanza e vitalità in Friuli Venezia Giulia, una regione che per lo più è costituita da un tessuto diffuso di piccole e piccolissime imprese. Siamo consapevoli che stiamo ancora attraversando una situazione di crisi, che anche il comparto artigiano sta scontando pesantemente ´nei suoi numeri´, ma riteniamo che ci siano tutte le condizioni per risollevarci: Il Friuli Venezia Giulia è stato modello di rinascita, e può tornare ad esserlo". La presidente della Regione Debora Serracchiani ha così commentato lo stato del sistema dell´artigianato locale e le sue prospettive in un Friuli Venezia Giulia che sta comunque iniziando a vedere i primi, "timidi", segnali di ripresa, concludendo oggi a Udine le celebrazioni indette dalla Confartigianato friulana per San Giuseppe artigiano e per la consegna a 33 imprenditori artigiani degli attestati di benemerenza. Per la presidente Serracchiani, che ha ricordato come nel nostro territorio ci sono aziende che soffrono, lavorano, che rappresentano appieno la "faccia migliore" del Friuli Venezia Giulia, per affrontare la crisi bisogna partire dalle "cose fatte", anche con la collaborazione della stessa Confartigianato, e da quelle "che ci tengono assieme", in un tessuto d´impresa forse diverso da altre realtà, "in cui imprenditori e lavoratori stanno assieme". Serracchiani ha poi sottolineato le iniziative che sono state portate avanti in questo periodo, in modo particolare affrontando il nodo del credito al sistema industriale, "rinforzando gli strumenti e semplificando l´accesso al credito" agendo su Mediocredito (che ha recuperato le sue funzioni originarie, ha abbattuto il debito, ha aumentato del 30 per cento gli interventi) e sul sistema del credito cooperativo, e puntando al rilancio del settore manifatturiero. Per la prima volta il riordino delle politiche industriali regionali ha riguardato anche la dimensione della piccola e piccolissima impresa, anche artigiana, ha indicato, che spesso rappresenta l´indotto della grande industria, citando Electrolux Pordenone, dove proprio quest´indotto "conta" circa cinque mila addetti. Credito, dunque, e riordino, ma necessariamente anche tutto un coacervo di provvedimenti regionali per stimolare gli investimenti: prodotti anche "diversi", ma tutti utili per rimettere in moto l´economia, quali la legge per la semplificazione urbanistica ed edilizia o la norma che abbatte del 50 per cento l´intervento finanziario del privato per lavori di efficienza energetica nelle proprie abitazioni, accanto alle riforme quali quelle per la riduzione dei costi della politica e per ridisegnare il nostro sistema delle Autonomie. Riforme, però, "non accettate" da chi non vuol cambiare, ma che oggi occorre assolutamente fare.  
   
   
PITTELLA INTERVIENE A CONVEGNO UILM SU MANIFESTO DEL LAVORO  
 
Potenza, 24 marzo 2014 - Aprirsi “con positività ad una fase importante delle politiche del lavoro”, abbandonando “l’idea di un Prodotto interno lordo interamente pubblico” e sfruttando al meglio “le opportunità che l’Europa potrà offrire”: tutto questo, partendo da quanto la Regione Basilicata ha già fatto - di concerto con le organizzazioni sindacali e datoriali - e dalle novità che potranno scaturire “dall’intesa sul lavoro da poco recepita”. Sono alcuni dei concetti espressi dal presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, che al teatro “Stabile” di Potenza ha partecipato ad una tavola rotonda organizzata dalla Uil, per presentare il Manifesto del Lavoro per la Basilicata (realizzato dal Centro Studi Sociali e del Lavoro del sindacato, in collaborazione con la Consulta regionale degli Ordini dei Consulenti del lavoro). Tra i presenti all’incontro, il segretario regionale della Uil, Carmine Vaccaro, ed il presidente della Commissione lavoro alla Camera dei Deputati, Cesare Damiano. “Dobbiamo mettere i giovani - ha detto Pittella - nella condizione di costruire occasioni e opportunità di impiego ed autoimpiego, partendo dalla comprensione dei meccanismi che l’Europa mette a disposizione. Le risorse ci sono. Vanno utilizzate bene ed in modo consapevole. Sappiamo quali sono gli undici obiettivi tematici prioritari. Sappiamo inoltre - ha evidenziato - che i primi quattro o cinque obiettivi tematici avranno una copertura finanziaria. Abbiamo quindi tutte le possibilità di accompagnare i giovani del mondo della formazione e della scuola in un nuovo percorso, affinché però, guardino ad una prospettiva che non può essere più assolvibile dalla sola mano pubblica. In Basilicata - ha spiegato il governatore Pittella - abbiamo sperimentato, per metodo e per merito, una modalità di lavoro con le parti datoriali e sindacali, che ha portato ad esaminare, discernere, socializzare e condividere il piano di lavoro appena redatto. Questa classe dirigente ha messo in campo in dieci mesi un’intesa straordinaria: un’intesa sul reddito minimo di inserimento, che si aggiunge a tutto il pacchetto delle politiche attive del lavoro e a quell’utilizzo virtuoso del tre per cento delle royalties sul petrolio, pari per il 2013 a 75 milioni di euro, che riportiamo interamente in Basilicata, nonostante il tentativo di scippo istituzionale da parte di altre Regioni”. Il presidente ha poi aggiunto che “c’è tutto un pezzo della povertà e dei lavoratori in deroga che recuperiamo con politiche di pubblica utilità, attraverso il coinvolgimento del sistema reticolare degli enti locali. A questo affianchiamo il piano di lavoro che abbiamo recepito, e tante altre azioni messe in campo che hanno iniziato a dare risultati positivi. Possiamo affermare - ha concluso - che stiamo svolgendo un buon lavoro, che ci consente non solo di invertire il trend, ma anche di metterci un valore aggiunto”.