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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Ottobre 2007
AGRICOLTURA, DELEGAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO IN VISITA IN ALTO ADIGE  
 
 Una delegazione della Commissione agricoltura del Parlamento europeo sarà nei prossimi giorni in Alto Adige. Accanto alle visite organizzate presso consorzi e produttori, è previsto anche un incontro con la stampa, in programma mercoledì 3 ottobre. La delegazione, guidata dal presidente della Commissione agricoltura, l´inglese Neil Parish, sarà in Provincia di Bolzano mercoledì e giovedì (3 e 4 ottobre). Tra gli appuntamenti in programma ci sono le visite a due masi di montagna in Val Passiria e alla cooperativa agricola Juval in Val Venosta. Inoltre la Commissione, di cui fa parte anche l´Europarlamentare altoatesino Michl Ebner, incontrerà il presidente della giunta provinciale Luis Durnwalder e l´assessore all´agricoltura Hans Berger. .  
   
   
PROGETTO "ALTER-ENERGY" CON MOLDOVA E ROMANIA  
 
 Trieste - La sede di rappresentanza della Regione di Udine ha ospitato l’ 1 ottobre il primo appuntamento in Italia di una qualificata delegazione di rappresentanti del settore agricolo e istituzionale proveniente da Moldova e Romania. L´assessore regionale per le Relazioni Internazionali e Comunitarie Franco Iacop ha infatti accolto gli ospiti stranieri, partner dell´Amministrazione regionale e dell´ Università di Udine (con la collaborazione di Informest) nel progetto "Alter-energy", finalizzato alla produzione di bio-diesel da coltivazioni specializzate: la delegazione infatti visiterà alcune aziende ed impianti già attivi sia in Friuli Venezia Giulia che nel Veneto, Emilia-romagna, Marche ed Abruzzi. "Alter-energy" ha come obiettivo lo sviluppo economico, la diversificazione rurale e l´uso di fonti energetiche alternative nel Distretto di Falesti, in Moldova, attraverso la coltivazione sperimentale di colture agricole da utilizzare per scopi energetici, allestendo una filiera di carattere agro-industriale basata su due colture oleaginose (girasole e colza). L´assessore Iacop ha sottolineato innanzitutto quanto sia centrale e di estrema attualità il tema dell´energia, in un contesto generale in cui l´Unione europea indica come obiettivi primari per i prossimi anni il risparmio energetico e lo sviluppo economico in termini di sostenibilità per l´ambiente. "Proprio questi sono i temi del progetto che ci vede lavorare insieme proficuamente, grazie anche alle nuove possibilità che si aprono all´uso di energie rinnovabili che provengono dal settore primario, l´agricoltura", ha affermato Iacop, ricordando anche quanto sia ricco di potenzialità "l´utilizzo di risorse agricole per la produzione di energia alternativa in un territorio vocato come quello del Centro-est Europa, con la collaborazione della Regione e delle strutture di ricerca dell´Università di Udine". Dal canto suo, Lucian Profir, del Consiglio della Contea di Iasi, in Romania, ha sottolineato gli esiti positivi del lavoro comune che da due anni si sta realizzando, dichiarando tutto l´interesse dell´economia romena non soltanto per le potenzialità del biodiesel ma anche per le altre forme di energia alternativa. Nina Botezatu, presidente del Distretto di Falesti (Moldova), ha ricordato poi come il suo Paese disponga di risorse agricole ingenti e di manodopera qualificata in grado di impegnarsi in questo progetto. Al termine dell´incontro, Marina Bortotto, dirigente della direzione Risorse agricole della Regione, ha ricordato l´appuntamento della conferenza che si terrà in Moldova a fine ottobre, nel corso della quale si potrà trarre un bilancio del progetto e valutare le forme di un suo rilancio per il futuro. .  
   
   
BUDAPEST; AGRICOLTURA, PRIMO FORUM ITALO-UNGHERESE ORGANIZZATO DA STRICCA(PRESIDENTE CCIU)CON LA PARTECIPAZIONE DEI MINISTRI DE CASTRO E GRAF: TUTELIAMO GLI INTERESSI DEGLI IMPRENDITORI ITALIANI IN UNGHERIA.  
 
 Si è svolto a Budapest,il martedì 25 settembre u. S. Il Primo Forum Sull’agricoltura E Sull’agroalimentare Italo-ungherese organizzato dalla Camera di Commercio Italiana per l’Ungheria (Cciu) che ha visto la partecipazione del Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali on. Paolo De Castro ed il Ministro dell’Agricoltura on. József Gráf. Al termine del Forum, Alessandro Stricca, Presidente Cciu,nel corso di una conferenza stampa ha illustrato gli esiti della mattinata dichiarando „molto positivi i risultati di questo primo forum sull’agricoltura italo-ungherese, perchè oltre a testimoniare gli ottimi rapporti dei due Paesi anche in questo settore,corroborato da una ottima intesa dei due ministri a Bruxelles, nell’ambito del Consiglio europeo, si è dato un messaggio forte,da parte del Ministro Gráf di voler affrontare e superare le problematiche che gli imprenditori italiani affrontano in Ungheria”. Come è ben noto l’Ungheria ha ottenuto una moratoria di 7 anni, nei Trattati di adesione all’Ue per quanto riguarda il divieto di acquisto per i cittadini non ungheresi di terreni ad uso agricolo, moratoria che scadrebbe nel maggio 2011. „Il problema più sentito dai nostri imprenditori agricoli- ha aggiunto il Presidente Stricca- è proprio quello di dover fare degli ingenti investimenti”al buio” ovverosia su dei terreni che non sono di proprietà e che quindi teoricamente potrebbero essere sottratti agli operatori economici in tempi che potrebbero non consentire il ritorno del ciclo di investimento. Su questo abbiamo avuto una rassicurazione molto importante da parte del Ministro Gráf, che ha garantito il prolungamento dei contratti d’affitto in scadenza a beneficio delle imprese agricole italiane in Ungheria. Per questa iniziativa-ha concluso il Presidente Stricca- desidero ringraziare il dott. Bernardino Pusceddu, responsabile della Commissione Agricoltura della Cciu che con tenacia e gran volontà ha riunito nell’ambito della Camera tutti gli imprenditori agricoli italiani ed ha rilanciato la funzione di „sindacato” della Camera a tutela e difesa degli interessi degli imprenditori italiani nel settore dell’ agricoltura e dell’agroalimentare. „ Incontrando il Ministro Graf abbiamo avuto la conferma di poter consolidare la collaborazione tra i nostri Paesi: oltre a puntare a incrementare gli scambi a livello agroalimentare e a coinvolgere l´Ungheria nelle nostre iniziative fieristiche di internazionalizzazione delle imprese italiane, abbiamo constatato la possibilità di una linea comune a fronte di numerose tematiche in discussione a livello europeo" Lo ha detto il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali on. Paolo De Castro nel corso della conferenza stampa dopo il Forum italo-ungherese e dopo l’incontro bilaterale con il collega József Gráf. Il colloquio ha affrontato in particolare alcuni capitoli al centro dei prossimi consigli europei : "Il tabacco – ha spiegato il Ministro - per il quale si delinea un fronte di Paesi favorevoli al rinvio al 2O13 della riforma degli aiuti, il latte dove ci orientiamo sulla richiesta di un aumento congiunturale delle quote e l´ocm vino. Su tutto – ha detto De Castro - abbiamo raccolto aperture. Per il vino, è stato particolarmente interessante intravedere la disponibilità di un appoggio ungherese alla reintroduzione dell´ aiuto ai mosti in caso di un via libera della Commissione allo zuccheraggio". .  
   
   
L’ INNOVAZIONE PRENDE QUOTA POLITECNICO DI TORINO E I3P INSIEME AD ALPI365: PROTAGONISTI LE IMPRESE E I PROGETTI PIÙ INNOVATIVI IN AMBITO MONTANO 4 OTTOBRE 2007 LINGOTTO FIERE  
 
 Torino - Cinque aziende presenteranno progetti innovativi di particolare rilevanza tecnologica in ambito montano, dal velivolo senza pilota al sistema di monitoraggio “in-situ” per il rilevamento automatico real-time di incendi forestali. Il workshop, organizzato nell’ambito dell’esposizione biennale Alpi 365 Expo in programma dal 4 al 7 ottobre, è promosso da Politecnico e I3p, Incubatore di Imprese Innovative del Politecnico di Torino. Introdurranno i lavori il Rettore del Politecnico di Torino, Francesco Profumo e il Presidente di I3p, Vincenzo Pozzolo che presenteranno le cinque aziende incubate e i loro progetti innovativi: Mavtech, spin-off della società Prodit Engineering s. P. A e del Politecnico di Torino presenterà un progetto Microhawk: un velivolo senza pilota ad ala fissa, per lo svolgimento di missioni di ricognizione e tele-rilevamento. Il velivolo utilizza un autopilota per effettuare il volo autonomo, impostando da terra il piano di volo. In questo modo si può essere informati in tempo reale della pericolosità della situazione, senza il pericolo di perdita di vite umane. Amc Instruments srl si occupa di progettazione, prototipazione, industrializzazione e vendita di dispositivi e sistemi per il controllo non distruttivo di funi metalliche di tutte le dimensioni, impiegate in impianti per sollevamento persone e merci (funivie, funicolari, ascensori) e per la verifica di funi strutturali (tensostrutture, stralli, ponti). Il progetto Funivie permetterà il controllo non distruttivo delle funi metalliche in esercizio. Lachesi sviluppa speciali sensori per il monitoraggio dell´ambiente e delle strutture architettoniche. I sensori consentiranno l’analisi della sicurezza dei siti in condizioni di rischio (per esempio le alluvionale o sismico) Bets presenterà Rifugi, un sistema di applicazioni che utilizzano la tecnologia Rfid: una soluzione per la gestione del controllo accessi negli hotel e negli chalet con la possibilità di assegnare alle tessere autorizzazioni differenziate per le diverse esigenze, anche di noleggio e deposito non presidiato di sci, racchette ed eventualmente scarponi Minteos è un centro di ricerca che si occupa di monitoraggio ambientale e rischi naturali. Sviluppa soluzioni tecnologiche wireless innovative per prevenire incendi ed alluvioni. Minteos presenterà Boschi, una soluzione di monitoraggio “in-situ”per il rilevamento automatico real-time di incendi forestali. .  
   
   
FIRENZE - DOPO UNA LUNGA TRATTATIVA TRA PRODUTTORI E CENTRALE DEL LATTE LATTE BOVINO, RAGGIUNTO L’ACCORDO PER IL NUOVO PREZZO IL PREZZO SALIRÀ IN QUATTRO FASI CON UN AUMENTO MEDIO DEL 13,6%  
 
E’ stato finalmente raggiunto l’accordo sul prezzo del latte bovino alla stalla per l’annata agraria 2007 (dal 1 aprile 2007 al 31 marzo 2008). Dopo una lunga trattativa portata avanti in Regione tra i rappresentanti degli allevatori e la Centrale del Latte di Firenze alla presenza dell’assessore alla Agricoltura Susanna Cenni, si è stabilito un notevole incremento del prezzo medio, che salirà a 0,3773 euro al litro (+13,6%). L’accordo, che prende a riferimento quello siglato in Lombardia il 12 settembre scorso (la Lombardia è il principale produttore di latte in Italia con un volume pari al 40% del totale nazionale), prevede che l’aumento di prezzo si sviluppi in quattro tappe: il valore partirà da 0,3415 euro al litro, dal 1 aprile 2007, fino ad arrivare a 0,4299 euro al litro, per il periodo 1 gennaio 2008 – 31 marzo 2008. Un aumento così sensibile da una parte si inserisce nella nostra realtà regionale, dove storicamente il latte ha un prezzo superiore rispetto al nord Italia e dall’altra è effetto della complessa situazione del comparto a seguito dell’aumento del costo dei foraggi e delle materie prime nonché dell’accresciuta richiesta di latte dai Paesi in via di sviluppo. Tecnicamente l’accordo raggiunto riguarda esclusivamente il prezzo base del latte (compresa la refrigerazione, ma Iva esclusa); i premi accessori relativi alle caratteristiche qualitative, ai parametri di alta qualità del latte e alla provenienza territoriale (per il Mugello), restano invece quelli definiti nell’accordo dell’annualità 2006. “Si tratta di un accordo estremamente importante che permette di remunerare gli allevatori secondo il reale valore di mercato del latte”, ha commentato l’assessore al termine della riunione. “Il lavoro svolto e il risultato raggiunto – ha aggiunto - sono una nuova, eloquente dimostrazione dell’importanza di questo settore per il comparto agricolo regionale. Ma affinché questo ruolo possa continuare a essere svolto compiutamente è necessario avviare al più presto i lavori del tavolo dai filiera che, attraverso il costante monitoraggio dei prezzi al consumo e specifiche proposte progettuali, permetta alle nostre Centrali di permanere e di espandersi su un mercato sempre più difficile e globalizzato”. Nel corso della riunione è stato infatti istituzionalizzato un tavolo di filiera permanente con l’obiettivo di definire le azioni e le strategie future del comparto, imperniate anche sul nuovo Programma di Sviluppo Rurale appena approvato. .  
   
   
PESCA. COPPOLA: “DIALOGO TRA SORDI CON IL GOVERNO SU PROGRAMMA OPERATIVO FEP”  
 
“Le Regioni ritengono che il cofinanziamento del programma operativo nazionale relativo al Fondo Europeo per la Pesca (Fep) dovrebbe essere interamente in capo allo Stato, mentre questo governo vorrebbe non solo che ci fosse una quota a carico delle Regioni ma anche mettere il becco per dire quali devono essere le priorità delle linee di sviluppo in una materia di competenza regionale”. A dirlo è l’assessore alla pesca del Veneto Isi Coppola al termine della riunione della Commissione politiche agricole della Conferenza della Regioni, che il 27 settembre a Roma ha deciso di ribadire il 4 ottobre prossimo al ministro questa posizione. “Tra le Regioni – sottolinea l’assessore Coppola - c’è un comune sentire sulla delega della pesca che è stata trasferita alle Regioni ma su cui l’apparato burocratico ministeriale non ne vuole sapere di mollare la competenza. Con questo governo inoltre sembra esserci un dialogo tra sordi. Su questo programma operativo del Fep (lo strumento europeo che sostituisce il precedente Sfop) è ormai un anno che discutiamo. E non va dimenticato che il governo si è tenuto interamente i 30 milioni di euro del piano triennale per la pesca per ripartirli tra le associazioni di categoria a livello romano”. “Il 4 ottobre – aggiunge l’assessore veneto - andremo a ribadire che questa linea di finanziamento europeo è per noi fondamentale per lo sviluppo della pesca. Se dobbiamo cofinanziarla, tanto vale che quello che dovremmo mettere come cofinanziamento ce lo teniamo e lo spendiamo secondo le nostre priorità. Sarebbe opportuno invece, dopo aver visto come sono finiti i 30 milioni del piano triennale, che il ministero non pretendesse dalle Regioni il cofinanziamento ma che ci trasferisse i soldi dell’Unione Europea assieme a quelli dello Stato. In secondo luogo, le deleghe trasferite alle Regioni, come la pesca, non devono essere messe in discussione. Mi pare evidente peraltro che si vuole arrivare a fine anno senza impegnare le risorse”. “Avevamo chiesto anche – conclude l’assessore - che ci fosse un tavolo paritetico dedicato alla pesca perché l’attuale tavolo nazionale è di difficile gestione in quanto non in tutte le Regioni gli assessori all’agricoltura sono anche gli assessori alla pesca. Ci era stato garantito ancora questa primavera, ma non è successo nulla. Questo governo non dà risposte però si tiene i soldi”. .  
   
   
UN VADEMECUM PER ORIENTARSI NEL MONDO DELLA PESCA  
 
Più di mille pagine che contengono una raccolta e una selezione, dal 2000 al 2006,. Delle normative nazionali e comunitarie più significative che disciplinano la pesca e l’acquacoltura Questo è il “Vademecum del produttore ittico” realizzato dalla Federcoopesca-confcooperative per fornire agli operatori della pesca un supporto utile, puntuale e di facile consultazione. “Il vademecum del produttore ittico – afferma Massimo Coccia, Presidente della Federcoopesca-confcooperative è entrato saldamente a far parte del nostro impegno per fornire al mondo della pesca un valido sostegno per orientarsi nell’intricata rete delle normative nazionali e comunitarie di riferimento. Provvedimenti che spesso si sovrappongono e rischiano di creare perplessità a chi è chiamato tutti i giorni a doverle rispettare o farle rispettare. La necessità di una maggiore semplificazione delle normative di settore è senza dubbio indispensabile per garantire un miglior rispetto delle leggi ”. Il lavoro di raccolta e selezione delle normative che, come nelle precedenti edizioni, s’inserisce in un quadro di regole in perenne evoluzione, risente indubbiamente della riforma nazionale del settore operata da due importanti provvedimenti emanati nel 2004 (decreti legislativi n°153 e n°154) che hanno modificato profondamente la legge base per l’esercizio dell’attività di pesca datata 1965 ed abrogato quella che ha contribuito a creare con straordinaria visione strategica il “sistema pesca italiano” (legge 41/82), introducendo strumenti innovativi di intervento finanziario primo fra tutti il piano triennale della pesca e dell’acquacoltura. .  
   
   
FVG, AGRICOLTURA: RINNOVO IMPIANTI IRRIGUI ENTRO TRE ANNI , MIGLIORA LA PRODUTTIVITÀ AGRICOLA E CONTIENE L´ABBASSAMENTO DELLA FALDA SOTTERRANEA.  
 
Santa Maria La Longa - Quattrocentosettanta ettari di Medio Friuli irrigati con innovativi impianti a pioggia, capaci di abbattere il consumo idrico, migliorare la produttività agricola e contenere l´abbassamento della falda sotterranea. E´ questo il risultato dell´opera di cui beneficeranno 250 imprese agricole del comprensorio di Tissano, tra i comuni di Santa Maria La Longa e Bicinicco. Portato a termine in soli tre anni dal Consorzio di Bonifica Ledra-tagliamento, l´impianto è stato inaugurato il 28 settembre ufficialmente alla presenza del presidente della Regione, Riccardo Illy, accompagnato dagli assessori alle Risorse agricole, Enzo Marsilio, e alle Autonomie locali, Franco Iacop. "Si tratta di un´opera importante e non occasionale - ha ricordato Illy - che si inserisce nel più generale processo di ristrutturazione della rete irrigua iniziato qualche anno fa. L´amministrazione regionale ha voluto imprimere a questo processo una forte accelerazione per attuare la conversione dal sistema a scorrimento a quello a pioggia e consentire così di migliorare la qualità delle colture e di ottenere un risparmio idrico significativo. Riteniamo indispensabile - ha aggiunto Illy - completare il progetto nei prossimi tre anni". Per realizzare il progetto di conversione la Regione ha assicurato risorse pari a circa 40 milioni di euro all´anno per il prossimo triennio, che si aggiungeranno a quelle previste dallo Stato. Si tratta di opere che si rendono sempre più urgenti visti i cambiamenti climatici che impongono di gestire le alluvioni, convogliando le acque che cadono sul territorio in un tempo ridotto, ma anche di fronteggiare i periodi siccitosi. "Le risorse idriche risparmiate grazie alla razionalizzazione ci consentiranno di irrigare quei terreni oggi non serviti da impianti e compromessi dalle sempre più frequenti siccità", ha spiegato Illy. Il presidente ha inoltre ricordato che gli interventi pianificati dalla Direzione regionale Risorse agricole si sommano a quelli realizzati, soprattutto nelle zone di montagna, dalla Protezione civile in un´ottica generale di prevenzione del territorio. Anche l´intervento inaugurato oggi a Tissano fa parte di un piano decennale di investimenti che coinvolgono i quattro Consorzi di bonifica regionali, finanziato al 95% dalla Regione attraverso la Direzione centrale Risorse agricole per 4,8 milioni di euro. Le opere consentono un notevole risparmio limitando anche il prelievo di acqua dalla falda: sono circa 150 i litri al secondo derivati dal canale di S. Maria per l´irrigazione di soccorso e circa 200 litri al secondo quelli risparmiati nel prelievo da falda, per il mancato utilizzo dei pozzi privati. "L´impianto è innovativo sotto diversi aspetti - ha fatto notare il presidente del Consorzio, Dante Dentesano - : il primo è la velocità di esecuzione, quattro anni. In secondo luogo il Consorzio ha messo a punto un inedito modello progettuale: quello del comitato promotore cui partecipano i titolari delle aziende agricole e i rappresentanti dei Comuni coinvolti". Nel complimentarsi con gli esecutori per "la qualità e la rapidità dell´esecuzione dell´impianto", il presidente della Regione ha anche notato che la realizzazione contestuale all´impianto di centraline idroelettriche sia stata particolarmente lungimirante nell´ottica di progressivo sfruttamento di fonti alternative. All´inaugurazione sono inoltre intervenuti il sindaco di Santa Maria La Longa, Ruggero Del Mestre, il direttore del Consorzio di bonifica, Massimo Canali, l´onorevole e vicepresidente del Ledra-tagliamento, Flavio Pertoldi, Enio De Corte per la Provincia di Udine. Presenti, tra gli altri, l´onorevole Ivano Strizzolo, il vicepresidente del Consiglio regionale, Carlo Monai, il sindaco di Bicinicco, Dino Strizzolo. .  
   
   
FIRMATO IL CONTRATTO DI PROGRAMMA AGROALIMENTARE MOLISANO  
 
Il Presidente della Regione, Michele Iorio, e l´Assessore regionale al Bilancio, Gianfranco Vitagliano, hanno firmato 27 settembre a Roma, nel Ministero dello Sviluppo Economico, il Contratto di Programma Agroalimentare molisano. "Arriva così a compimento – ha detto il Presidente Iorio - il lungo percorso che ha portato a varare, in via definitiva, questo importante strumento di sviluppo economico-produttivo di una grossa e rilevante parte del Molise. Il Programma vede l´impegno di oltre 62 milioni di Euro - di cui 6 rinvenienti direttamente dal Bilancio Regionale, e il rimanente al 50% tra lo Stato e gli investimenti privati - per finanziare iniziative progettuali di 12 aziende operanti sul territorio molisano". L´assessore Vitagliano si è detto molto soddisfatto della partenza del Contratto di Programma "che immette nel sistema economico molisano ben 62 milioni di Euro di nuovi investimenti per innovare, fortificare e qualificare la produzione agroalimentare regionale consentendole di poter competere, con le carte in regola, nel vasto panorama nazionale, europeo e internazionale". .  
   
   
CIA: DALLA BASILICATA UN MODELLO DI FILIERA LATTIERO-CASEARIA  
 
Un patto tra allevatori-produttori di latte e aziende di trasformazione del latte per la costuzone della filiera lucana lattiero-casearia. E´ la proposta presentata dalla Cia della Basilicata che ha tenuto a Potenza un´assemblea regionale c la presenza di Umberto Borelli, responsabile nazionale Ufficio Zootecnia della Cia e degli assessori regionali Roberto Falotico (Agricoltura) e Vincenzo Folino (Attività Produttve). Nell’arco di 10 anni le aziende zootecniche sono passate da 2. 500 a 1. 040 (dati campagna 2006/2007). Un abbandono che ha riguardato in particolare le aree interne (Val d´Agri, Marmo, Melandro e Alto Basento). A fronte di questo sconvolgete cambiamento (che pone problemi di natura economica ma soprattutto sociali, di difesa e salvaguardia del territorio), la capacità produttiva è cresciuta: la Basilicata è l’unica regione meridionale che ha aumentato i diritti a produrre (quote latte); la produzione è aumentata di circa 100. 000 quintali. Il comparto ha una produzione lorda vendibile pari a circa 46 milioni di euro (30% della P. L. V. Zootecnica e 12 % Plv agricoltura) ed assorbe oltre 3. 000 occupati (senza considerare l’indotto) La media produttiva per azienda è passata da 450 quintali del 1996 ai 1. 100 quintali del 2006 (mediamente ciascuna azienda ha investito solo in acquisizione di “quote latte” circa 15. 000 euro). Luciano Sileo, responsabile Zootecnia della Cia di Basilicata, nella relazione ha citato i dati più significativi per dimostrare che il latte lucano, è sul versante della qualità, fortemente competitivo: se 10 anni fa le aziende che producevano latte di “alta qualità” si potevano contare sulle dita di una mano, oggi ben 230. 000 quintali di latte lucano(21% della produzione regionale) ha come destinazione lo stabilimento Granarolo per la produzione dell’Alta Qualità:133. 000 quintali (12%) con destinazione caseifici della Puglia, 250. 000 quintali (22%) finiscono per produzioni di elevato pregio e dall’alto valore aggiunto a caseifici della Campania, 50. 000 quintali sono trasformati direttamente dalle aziende di allevamento ed alimentano il segmento della “vendita diretta”; 490. 000 quintali hanno come destinazione i caseifici lucani che, per soddisfare le proprie esigenze, ricorrono all’acquisto di partite di latte dall’Italia del Nord o da altri paesi europei ed all’importazione di paste semilavorate. Le aziende zootecniche che ancora oggi continuano a produrre - ha detto Sileo - sono, certamente, quelle più efficienti e maggiormente orientate al mercato e la cui crescita, registrata in questi difficili anni, è un segnale di fiducia nella tenuta del settore. Uno degli elementi di maggior debolezza del settore primario è costituito dalla crisi di redditività degli allevamenti, causata da un lato dall’aumento dei costi di produzione (compreso gli investimenti per l’adeguamento alle norme sulla “condizionalità”) e, dall’altro, dalla scarsa remunerazione del prezzo del latte. Il prezzo del latte alla stalla non ha consentito e non consente – anche alla luce dell’ultimo accordo che ha fissato il prezzo a 42 centesimi + Iva per litro - un recupero accettabile dei costi di produzione. Permangono forti storture e gravosi squilibri nell’ambito della filiera, non risolvibili attraverso l’elevazione del livello di conflittualità tra produzione e trasformazione. Se analizziamo l’intera filiera produttiva (produzione – trasformazione – distribuzione), la ripartizione del totale del valore in euro realizzato registra un graduale ma continuo ridimensionamento del valore della materia prima agricola sul valore complessivo del prodotto finale; non solo, anche la fase collegata della trasformazione ha visto negli ultimi anni erodere progressivamente il proprio margine a favore del segmento della distribuzione. In particolare, la Grande Distribuzione (ipermercati, supermercati) - anche nella nostra regione - ha acquisito una forte capacità organizzativa accompagnata da un’ eccessiva forza contrattuale che – se non attentamente regolata – rischia di comprimere economicamente e socialmente quel grande patrimonio rappresentato dalla produzione agricola e dalla trasformazione locale. Il problema per il mondo agricolo, come per quello della trasformazione - ha evidenziato Borelli - è quello di individuare le scelte e le strategie più opportune per incamerare, o quanto meno salvaguardare, una quota significativa del valore finale del prodotto. Dalla Basilicata può dunque partire un "modello" interessante di filiera da esportare in altre realtà. Infatti, se per la realtà lucana, il successo della zootecnia da latte e l’affermazione delle eccellenti produzioni casearie sono strettamente legate alla consapevolezza, alla volontà ed alla determinazione che gli allevatori ed i trasformatori saranno capaci di esprimere nel “fare sistema”, il nostro progetto - ha aggiunto Borelli - è di coinvolgere l´intero sistema lattiero-caserio. “Fare Sistema” è la parola d’ordine che dovrà guidare le scelte programmatiche e l’azione istituzionale nei prossimi anni al fine di consegnare al “dopo 2013” un settore agricolo ed un comparto agro-alimentare nelle migliori condizioni per affermarsi nei mercati e vincere la sfida della competitività. Da parte degli assessori regionali Falotico e Folino sono venuti "grande interesse e disponibilità a sostenere il progetto". .  
   
   
VITO BUSILLO AL SEMINARIO SULLE AGROENERGIE PROMOSSO DAL CONSIGLIO EUROPEO DEI GIOVANI AGRICOLTORI E DALLA COLDIRETTI: “I CONSORZI SONO PRONTI A RACCOGLIERE LA SFIDA DELL’ENERGIA VERDE”  
 
 Vito Busillo, presidente dell’Unione regionale Bonifiche e irrigazioni della Campania, intervenendo oggi a Napoli alla tavola rotonda “Agroenergie e sviluppo locale” - promossa dal Consiglio europeo dei giovani agricoltori e dalla Coldiretti nel quadro del seminario - “Clima, agro-energie e futuro” ha detto:” Il mondo dei Consorzi di bonifica è pronto a raccogliere la sfida della produzione di energia verde, con impianti all’avanguardia al servizio della collettività. ”. Per Busillo ”Il tema della bonifica si lega a quello della necessità di disporre di una quantità adeguata di energia elettrica per sollevare l’acqua da avviare agli impianti di irrigazione, quindi l’esigenza del risparmio energetico e dell’abbattimento delle emissioni climalteranti è stato affrontato e sviluppato già in molti casi. ” Busillo ancora sottolinea come “I Consorzi esprimono le esigenze delle aziende agricole, che puntano a ridurre i costi, anche quelli collettivi: l’autogoverno e le esigenze di efficienza delle aziende, inducono i Consorzi a comportamenti che sono oltretutto efficaci sul piano di quella che è una politica pubblica: la riduzione dell’inquinamento. ” “La governance del territorio ben si esprime attraverso l’opera dei Consorzi di bonifica, anche nel caso della produzione di energie rinnovabili – conclude Busillo - che può essere momento di un aumento del rendimento degli impianti consortili ed al tempo stesso di raccordo con le locali produzioni di biomassa. ” Durante l’intervento, il presidente Busillo ha illustrato due casi di progetti agroenergetici nei Consorzi di Bonifica, che di seguito appaiono sintetizzati. Consorzio di Bonifica della Piana di Paestum: la forza del sole per sollevare l’acqua - Il Consorzio di bonifica ed irrigazione in sinistra del fiume Sele della piana di Paestum si appresta a realizzare l’integrazione ad un sistema per la produzione di energia elettrica da solare fotovoltaico. L’iniziativa prevede che sulla vasca di carico situata in località Tempa San Paolo, nel comune di Capaccio (Salerno), sarà ubicata l’integrazione di 100kWp ad un impianto destinato alla produzione dell’energia elettrica. Consiste nella installazione di pannellature al silicio per la conversione diretta della luce in energia elettrica. L’intervento già realizzato consiste in un sistema di alimentazione dell’energia elettrica alle nuove apparecchiature di sollevamento acqua da 400 kWp (512mila kw/h anno) e la relativa struttura di supporto, il sistema di automazione, telecontrollo e videosorveglianza per monitorare, coordinare ed ottimizzare tutte le operazioni degli impianti di sollevamento, di accumulo e distribuzione dell’acqua irrigua delle vasche di Scigliati e di Tempa S. Paolo e della centrale fotovoltaica di generazione di energia elettrica che è funzionalmente indipendente, ma pertinente alla vasca. La centrale di produzione dell’energia elettrica integrativa utilizzerà moduli fotovoltaici simili a quelli già esistenti ed avranno una potenza installata ulteriore pari a 100 kWp e produrranno una energia di circa 128. 000 kWh. Nel complesso, Tempa San Paolo è destinata a produrre 640 kw/h anno ed a soddisfare la domanda di energia elettrica della rete ed indirettamente a pagare i costi di sollevamento dell’acqua per l’irrigazione. L’impianto di produzione dell’energia elettrica sarà costituito da un campo fotovoltaico di pannelli opportunamente cablati, fissati su una struttura reticolare in acciaio zincato a pelo libero delle vasche. L’energia prodotta dalla centrale fotovoltaica viene immessa direttamente nella linea elettrica Enel di media tensione. Questa iniziativa consentirà di economizzare le notevoli spese energetiche che il Consorzio sostiene, infatti l’energia prodotta, immessa nella rete dell’Enel sarà pari a circa 128. 000 kWh/anno. L’operazione consente di mitigare, valorizzare e riqualificare l’ambiente. Senza contare la riduzione dell’immissione nell’atmosfera di anidride carbonica ed altri gas serra provenienti da centrali elettriche di tipo tradizionale. Per produrre un chilowatt di energia occorrono 0,25 chilogrammi di combustile fossile e che per ogni kW elettrico prodotto le immissioni di Co2 nell’atmosfera sono pari a 0,6 kg . L’impianto da realizzare, che produrrà 128. 000 kW/h all’anno, eviterà di bruciare migliaia di quintali di combustibile fossile equivalenti a 75 tonnellate di anidride carbonica nell’atmosfera. Consorzio di Bonifica in destra del Fiume Sele: tanta energia dall’olio - Il Consorzio di Bonifica in Destra del Fiume Sele ha progettato e realizzato impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. In particolare gli impianti da biomasse vegetali di tipo liquido saranno realizzati per ridurre i costi energetici di due stazioni irrigue situate nelle località “Castrullo” e “Boscariello” in comune di Eboli (Salerno). Gli impianti progettati svilupperanno 650 kWp il primo e 1000 kWp l’altro. Con queste potenze installate si produrranno circa 13 milioni di kilowattora per anno: una quantità di energia paragonabile al consumo di un intero quartiere di una città o ad un complesso industriale e rappresenta una importante fetta dell’energia consumata dal Consorzio. La scelta progettuale di utilizzare un combustibile liquido è legata a diversi aspetti: il primo è l’alta e collaudata affidabilità dei motori endotermici, il secondo riguarda la possibilità di stoccare e trasportare facilmente il combustibile. Le biomasse liquide sono gli oli vegetali, derivabili da coltivazioni della zona. Si può parlare, nel caso in esame, di co-generazione di energia, tecnica che consiste nella produzione combinata di energia elettrica e termica, con un risparmio di quella dissipata dal rendimento delle macchine. Le dimensioni degli impianti saranno davvero ridotte, l’ingombro del layout non dovrebbe superare le poche centinaia di metri quadrati, considerando il motore, il generatore, le cisterne per lo stoccaggio dell’olio vegetale e tutta l’impiantistica. L’impianto da 1000 kW consumerà in un anno circa un milione di litri di olio vegetale e sarà connesso alla rete elettrica nazionale in modo da immettere in rete l’energia prodotta. .  
   
   
BASILICATA, CONFAGRICOLTURA: AL PIU’ PRESTO IL PIANO ENERGETICO REGIONALE  
 
 “Le questioni energetiche e le prospettive di sviluppo e innovazione delle imprese agricole della Basilicata sono argomenti troppo importanti per accettare la fase di stallo che la politica regionale sta vivendo in attesa della definizione del Piano di indirizzo energetico ambientale regionale”. Sono queste le preoccupazioni espresse dal presidente della Confagricoltura di Basilicata, Rocco Graziadei all’indomani delle dibattito politico seguito alla sospensione della realizzazione di impianti eolici in alcuni comuni del materano. “In un Paese come l’Italia – ha aggiunto Graziadei - che lamenta una forte dipendenza dall’estero, per far fronte ai propri fabbisogni energetici, e in una regione come la Basilicata nella quale la bolletta dell’energia rappresenta un costo elevatissimo per le imprese agricole, il problema di una evoluzione verso modelli di produzione (e consumo) più rispettosi dell’Ambiente si pone con particolare intensità. A ciò si affianca l’esigenza di ridare prospettive al settore agricolo, alle prese con una evoluzione decisamente complessa, condizionata dalle difficoltà di accesso al mercato e dalla concorrenza sempre più stringente degli altri Paesi. La Confagricoltura di Basilicata, alla luce dell’imminente attuazione del Psr 2007/2013, si farà promotrice di un pacchetto di azioni robuste sia sull’energia da biomasse, per fornire agli agricoltori alternative alle coltivazioni tradizionali che siano concretamente praticabili ed in grado di produrre reddito, occupazione e ricadute benefiche per l’ambiente, sia sull’utilizzo concreto delle fonti rinnovabili quali l’eolico ed il fotovoltaico. Tutto questo però - ha concluso il presidente della Confagricoltura – è fortemente condizionato dall’assenza del Piano energetico regionale, per cui riteniamo improrogabile l’immediata definizione dello stesso e l’avvio della fase di concertazione con le forze sociali per un tempestivo avvio degli investimenti dando finalmente la possibilità agli agricoltori di non vendere solo quintali, ma anche Kilowatt”. .  
   
   
CLUSONE, INAUGURATA NUOVA SEDE COMUNITA´ MONTANA PAGNONCELLI: INFRASTRUTTURE E SERVIZI PER EVITARE SPOPOLAMENTO  
 
L´assessore regionale alla Qualità dell´Ambiente, Marco Pagnoncelli, ha partecipato l’1 ottobre, su delega del presidente Roberto Formigoni, all´inaugurazione della nuova sede della Comunità Montana Valle Seriana a Clusone (Bg). Nel suo intervento, Pagnoncelli ha sottolineato l´importanza dei rapporti tra la Regione e le autonomie locali, rapporti incentrati sui principi di "partenariato e di leale collaborazione", concretizzati attraverso diversi strumenti (tra cui il Tavolo delle Autonomie, la Conferenza delle Autonomie, l´Intesa Interistituzionale tra Regione, Province, Comuni e Comunità Montane della Lombardia ecc). "Ora è auspicabile - ha detto Pagnoncelli - che, a completamento di questo percorso, il nuovo Statuto sancisca la creazione di un vero e proprio Consiglio delle Autonomie". "Per quanto riguarda in particolare le Comunità montane - ha aggiunto l´assessore - l´interesse e l´attenzione della Regione Lombardia è riconfermato e rilanciato dal progetto di legge che andrà in aula nella prossima seduta del Consiglio regionale. Tra le azioni da promuovere e sostenere, saranno privilegiate quelle relative alla salvaguardia e valorizzazione ambientale, alle dotazioni infrastrutturali ed ai servizi per favorire la permanenza degli abitanti in aree particolarmente difficili, al sostegno delle vocazioni agricole, commerciali e artigianali specifiche del territorio montano lombardo, nonché all´occupazione giovanile e femminile". "Sono state anche previste - ha proseguito Pagnoncelli - misure per promuovere la ricerca, l´istruzione, anche attraverso l´attivazione di una rete di relazioni con i centri di ricerca che possono contribuire alla conoscenza del territorio montano e delle sue problematiche, a cominciare dall´Istituto di ricerca per l´ecologia e l´economia applicate alle aree alpine (Irealp)". Con la nuova legge per la montagna la Regione Lombardia conferma l´impegno finanziario di 19 milioni di euro all´anno per il sostegno dei progetti di sviluppo della montagna. .  
   
   
NUOVO ACCORDO INTERNAZIONALE PER IL MORINI GROUP DI FAENZA SIGLATA UNA JOINT-VENTURE PER L’ACQUISTO DELLA FRANCESE GALOR S.A., LEADER NELLA GENETICA PER FARAONE  
 
Natale Morini, titolare del Morini Group di Faenza, e Jean-claude Amice, titolare del Groupe Amice Soquet France, hanno appena siglato proprio nella città manfreda un nuovo accordo per l’acquisizione della ditta francese Galor S. A. , leader nel settore della genetica per faraone. Con questa importante acquisizione il Gruppo Morini si conferma sempre attento e propositivo per tutti quegli aspetti che riguardano la ricerca e lo sviluppo, con l’obiettivo ultimo di garantire qualità e sicurezza alimentare. Commenta Natale Morini: “Sono molto orgoglioso dell’accordo internazionale che abbiamo raggiunto perché questo ci permette di completare un settore strategico per la nostra azienda. Un settore nel quale ho sempre creduto fin dagli anni Sessanta, quando ancora non c’era tutta questa attenzione volta alla ricerca della qualità dei prodotti, e ci permette di consolidare la nostra posizione di leader europei. Un sentito ringraziamento va ovviamente a Jean-claude Amice per la sua preziosa collaborazione in questa operazione e per la sua ampia visione imprenditoriale e strategica”. Natale Morini ha iniziato a dedicarsi al campo dell’avicoltura nella seconda metà degli anni ’50. Nel 1960 ha costruito il primo incubatoio per la produzione di pulcini di un giorno e ha iniziato l’allevamento delle faraone, importando per primo in Italia la tecnica della fecondazione artificiale e contribuendo allo sviluppo di tale razza nel nostro Paese. Negli ultimi anni il settore delle faraone ha avuto nuovi impulsi grazie al lavoro svolto dal Dott. Gabriele Neri e Sergio Neuroni, che da tempo collaborano con il gruppo Morini, e in questa ottica si lega l’accordo con il Groupe Amice Soquet France per l’acquizione della Galor S. A. .  
   
   
UNA NOVITÀ A LIVELLO REGIONALE PROPOSTA DAL CONSORZIO DI TUTELA DELL’OLIO EXTRAVERGINE DI OLIVA DOP RIVIERA LIGURE  
 
 Il 27 settembre scorso il Consiglio di Amministrazione del Consorzio Di Tutela Dell’olio Extravergine Di Oliva Dop Riviera Ligure -Consorzio di Tutela che ha, tra i propri fini, la tutela, la promozione, la valorizzazione, l’informazione del consumatore e la cura generale degli interessi dell’olio extravergine di oliva Dop Riviera Ligure- si è riunito presso il Servizio Ispettorato Funzioni Agricole di Imperia della Regione Liguria, su convocazione del Presidente Dott. Francesco Bruzzo, ed ha approvato l’adozione del “Programma di Filiera” per lo sviluppo del prodotto e delle aziende ad esso consorziate. Di cosa si tratta. E’ un programma vincolante per ogni azienda consorziata che dura 1 anno e che si applica sul territorio della provincia di Imperia. Definisce prezzi minimi per la commercializzazione delle olive destinate al circuito della certificazione Dop e dell’olio certificato Riviera Ligure tra imprese aderenti al Consorzio di tutela Benefici per il consumatore Con l’acquisto di olio Dop Riviera Ligure proveniente da aziende consorziate il consumatore fornisce il suo supporto all’impegno del consorzio volto a : favorire un percorso finalizzato a tutelare tutte le componenti della filiera piuttosto che sostenere la competizione “spinta” tra le aziende, incentivare il continuo miglioramento qualitativo del prodotto certificato immesso in commercio . Si tratta di un’iniziativa che non ha precedenti a livello nazionale; durante la conferenza stampa di presentazione del “Programma di Filiera verranno fornite tutte le novità apportate dal progetto proposto dal consorzio. Ricordiamo che la conferenza stampa si terrà martedì 2 ottobre alle ore 11. 00 presso la Sala Varaldo della Camera di Commercio di Imperia. Saranno presenti Il Presidente del Consorzio dott. Francesco Bruzzo, il Vice Presidente della Camera di Commercio di Imperia Giovanni Danio e le tre Associazioni di Categoria: Coldiretti, Cia e Confagricoltura. .  
   
   
GIOVANI E ALIMENTAZIONE: UN CONCORSO PER IMPARARE E INSEGNARE AI PROPRI COETANEI A MANGIARE IN MODO CORRETTO. IN PREMIO PER LA CLASSE VINCITRICE QUATTRO GIORNI A BRUXELLES.  
 
 Un concorso rivolto alle classi delle scuole superiori dell´Emilia-romagna per imparare e per insegnare ai propri coetanei a mangiare in modo corretto, evitando gli errori tanto comuni tra i più giovani e mettendo d´accordo gusto e valori nutrizionali. Promosso dall´ Assessorato regionale all´agricoltura, unitamente ad Europass ed in collaborazione con l´Autorità europea per la sicurezza alimentare con sede a Parma , il concorso "Comunica l´importanza del mangiar sano: sicurezza, qualità e corretta nutrizione. Vinci l´Europa e vola a Bruxelles! "è stato presentato oggi a Bologna. "La nostra Regione è stata tra le prime a promuovere l´educazione alimentare nelle scuole - ha detto l´assessore regionale all´agricoltura Tiberio Rabboni - con questa ulteriore iniziativa vogliamo rivolgerci alla comunità giovanile perché comunichi a sé stessa e ai propri pari, senza divieti, ma puntando sul coinvolgimento, il valore della sicurezza alimentare e di una corretta alimentazione". Il concorso fa parte delle iniziative organizzate da Europass - struttura di collegamento con l´Autorità europea per la sicurezza alimentare - per commemorare il 50° anniversario della costituzione di fatto dell´Unione europea ed il 5° anno di attività dell´Efsa, l´Autorità europea per la sicurezza alimentare, che - come ha spiegato Lesley Koschel del Dipartimento relazioni esterne - " è stata istituita nel 2002 e collocata a Parma per volontà unanime dei Paesi membri, in un momento in cui dopo alcuni scandali quale quello della Bse , la fiducia dei consumatori europei era al minimo". Il concorso interessa le classi terze, quarte e quinte delle scuole superiori della regione, per un totale di 451 istituti, che potranno realizzare - ha spiegato Antonio Ubaldi, direttore scientifico di Europass - "un prodotto di comunicazione sul consumo consapevole e sull´importanza dell´informazione in campo alimentare". I Contenuti Del Concorso E Come Partecipare I giovani partecipanti saranno chiamati a sviluppare idee originali e proposte operative per comunicare, con un linguaggio adeguato, i temi della qualità e della sicurezza alimentare ai loro coetanei. L´obiettivo è favorire la sensibilizzazione sulle tematiche connesse all´alimentazione e la formazione di una "coscienza critica" che aiuti a decodificare i messaggi della pubblicità e a compiere scelte consapevoli. Le iscrizioni delle classi per la partecipazione al concorso si chiuderanno il 30 ottobre 2007, mentre gli elaborati dovranno pervenire entro il 15 gennaio 2008. Sono a completa scelta dei partecipanti il mezzo espressivo utilizzato (fumetto, articolo, giornalino, fotografia o spot) ed il supporto adottato (visivo, cartaceo o multimediale). La commissione di valutazione, composta da rappresentanti degli enti promotori ed esperti di alimentazione e comunicazione, esaminerà gli elaborati pervenuti ed individuerà il vincitore sia sotto il profilo dei contenuti sia della realizzazione tecnica. Il premio per la classe vincitrice, accompagnata da 2 insegnanti, consisterà in un viaggio di quattro giorni a Bruxelles nel mese di marzo , con visita alla sede del Parlamento europeo e l´incontro con un suo rappresentante. Le classi classificate al secondo e terzo posto vinceranno invece un viaggio a Parma, con visita alla sede di Efsa e di Europass. Sarà inoltre organizzata una mostra-evento a Parma, alla quale saranno invitati tutti gli studenti e gli insegnanti che hanno partecipato. Le informazioni sul concorso sono reperibili sui siti: ·www. Efsa. Europa. Eu ·www. Ermesagricoltura. It ·www. Europass. Parma. It Le informazioni sulle modalità di partecipazione possono essere richieste a: ·Centrale - Osservatorio Agroambientale, via Masiera I, 1191, Cesena, tel. 0547/380637, e-mail: didattica@osservatorioagroambientale. Org ·Europass tel. 0521/931832, e-mail: info@europass. Parma. It ·Assessorato Agricoltura della Regione Emilia-romagna tel. 051/284434, e-mail: rmari@regione. Emilia-romagna. It. .  
   
   
CONVEGNO SUL COMMERCIO DEL KIWI  
 
La Camera di Commercio di Verona in collaborazione con il Comune di Sommacampagna, organizza per martedì 2 ottobre ore 20,30 presso la Sala Consiglio di Verona Mercato (via Sommacampagna 63 d/e Verona), un incontro finalizzato ad approfondire le tematiche relative alla produzione del Kiwi per la campagna 2007/2008. Durante l’incontro verranno illustrati i dati relativi alla produzione nazionale (che vede Verona tra le più importanti province per la produzione e la commercializzazione del frutto) nonché i dati relativi alla produzione internazionale, elaborati durante il convegno mondiale organizzato dall’Iko (International Kiwi Organization), tenutosi quest’anno in Cile il 21 settembre scorso. Nell’occasione si discuterà anche delle procedure di qualità per l’immissione al consumo del frutto e per l’ottenimento dell’Igp. Interverranno all’incontro il presidente della Cciaa Fabio Bortolazzi, l’assessore alle politiche per l’agricoltura della provincia di Verona Dionisio Brunelli, il sindaco di Sommacampagna Graziella Manzati. Relatore sarà Gianni Miotto del Cso di Ferrara. .  
   
   
ECOAPPENNINO, FIERA DELLE ENERGIE RINNOVABILI, A PORRETTA TERME  
 
Si è chiusa il 30 settembre a Porretta Terme, nell´Appennino bolognese, la prima edizione di Ecoappennino, la fiera expo delle tecnologie per il risparmio energetico e le energie da fonti rinnovabili utilizzabili nelle zone di montagna. La manifestazione nasce nell´ambito della costituzione di un Distretto per le energie rinnovabili nella montagna, luogo di pratiche di eccellenza per la produzione di energia pulita. La Regione Emilia-romagna ha partecipato con un proprio stand in cui saranno presenti anche i laboratori della Rete Alta Tecnologia. Ecoappennino è organizzato nell´ambito del Progetto Cisa (Centro innovazione sostenibilità ambientale) finanziato con fondi europei Obiettivo 2 e nell´ambito dell´Accordo quadro per la montagna bolognese, settore energia. "La capacità delle imprese del nostro territorio di operare nel rispetto dell´ambiente, rappresenta un differenziale strategico, rispetto ad altri sistemi produttivi", ha sottolineato l´assessore alle Attività produttive dell´Emilia-romagna Duccio Campagnoli. "Inoltre, sempre più il settore dell´ambiente e dell´energia è attraversato da innovazioni tecnologiche significative che possono incentivare lo sviluppo di nuovi settori e di nuove filiere produttive. Ecoappennino è una manifestazione originale di grande rilievo perché coniuga l´impegno nella grande innovazione per l´energia e l´ambiente allo sviluppo particolare che ne può derivare per la montagna". La manifestazione prevedeva una ricca esposizione di tecnologie e un carnet di convegni attorno al tema dell´energia rinnovabile applicata al sistema produttivo. Nei tre giorni dell´iniziativa in otto sale, di cinema, alberghi ed enti locali, si sono svolti circa 50 eventi tra convegni, seminari, corsi di formazione, illustrazioni di esperienze e presentazioni di libri di settore. E’ stato, inoltre, operativo, gratuitamente, uno "sportello energia" a cui i cittadini potevano rivolgersi per avere informazioni tecniche, normative, fiscali. L´esposizione è stata suddivisa per temi diversi in ognuna della nove piazze di Porretta Terme: solare fotovoltaico, termico e concentrazione; energia da biomassa; mini idroelettrico; mini eolico; bioedilizia; risparmio energetico e gestione del calore. Era, inoltre, operativo uno sportello energia a cui i cittadini potranno rivolgersi per avere informazioni tecniche, normative e fiscali. La Partecipazione Della Regione La Regione Emilia-romagna era presente con un proprio stand nel quale saranno anticipati i contenuti del Piano energetico regionale, della programmazione sui fondi europei dell´Obiettivo 2 per la valorizzazione della montagna e la sostenibilità ambientale e delle linee guida regionali per le aree produttive ecologicamente attrezzate. C’era anche la Rete alta tecnologia dell´Emilia-romagna con i laboratori e i centri specializzati nel settore energia, ambiente e sviluppo sostenibile. L´assessore Campagnoli, insieme agli assessori provinciali Pamela Meier e Emanuele Burgin, ha preso parte venerdì al convegno "Ecoappennino e gli impegni di Kyoto", aperto dal ministro Pecoraro Scanio e dedicato all´avvio del progetto sul "Distretto energia sostenibile Appennino bolognese". "Biomasse: gli stock di carbonio e l´uso energetico dei boschi" è invece il titolo del convegno, aperto dal sottosegretario al Ministero delle Politiche agricole Stefano Boco e presieduto dall´assessore provinciale Gabriella Montera, cui ha partecipato l´assessore regionale all´Agricoltura Tiberio Rabboni. Sabato 30 l´assessore Campagnoli ha preso parte a due convegni. Il primo su "Fotovoltaico: primo bilancio e nuove prospettive del conto energia" e il secondo "Il ruolo degli enti montani, parchi, g. A. L. (gruppi di azione locale) per la promozione del risparmio e delle energie rinnovabili". L´assessore all´Ambiente Lino Zanichelli ha partecipato, invece, al convegno "Le energie rinnovabili: incentivi per la semplificazione amministrativa". Il dettaglio dei programmi e dei partecipanti è disponibile sul sito www. Ecoappennino .  
   
   
CON PALATIUM SBARCA AL CINEFEST IL CIBO MADE IN LAZIO  
 
Porchetta di Ariccia, mozzarella di bufala Dop, Alici di Gaeta, fritti della tradizione romana sono solo alcuni dei prodotti tipici del Lazio che approderanno all’Auditorium per la Festa del Cinema di Roma, dal 18 al 27 Ottobre, nello spazio ristorante gestito dall’Enoteca regionale Palatium. Per l’occasione verranno offerti menù appositamente pensati per soddisfare le differenti esigenze del pubblico. Cibo e cinema insieme, dunque, per un evento dal respiro internazionale. Ai fornelli delle cucine si alterneranno cinque tra i più rinomati chefs delle province, con un menù alla carta prettamente regionale: da Massimo Riccioli ad Anna Dente, fino a Salvatore Tassa. Ci sarà poi l’area dedicata al ‘cibo da strada’ in cui si potrà trovare ‘Il Chiosco della porchetta’; ‘La Birreria del Lazio’ proporrà invece diverse birre di produzione regionale ed artigianale ed una selezione di salumi e formaggi e Il Wine bar’, con una selezione di vini, stuzzichini e piatti da consumare velocemente. Slow Food Lazio prenderà parte all’evento con una proposta di degustazione articolata in un piatto unico, presentato e servito dagli di esperti Slow Food. "La festadel Cinema di Roma" - sottolinea l’Assessore all’Agricoltura della Regione Lazio, Daniela Valentini – "riporta la nostra città sotto i riflettori e rappresenta un modo per ricostruire lo stretto legame tra cibo e cinema, da sempresegno visibile del modo di vivere e pensare di un popolo. Un evento di ampio respiro che diventa per noi la conferma del ruolo della Capitale come vetrina di rilievo per la promozione e la commercializzazione delle produzioni di qualità del Lazio". "La partecipazione di Arsial" - ha poi evidenziato il Commissario straordinariodell’Agenzia, Fabio Massimo Pallottini– "coniuga il valore della qualità enogastronomica della nostra regione con un grande evento che richiama migliaia di persone da tutto il mondo. Un’occasione unica per far conoscere ed apprezzare, in una cornice prestigiosa, le eccellenze della nostra terra”. .  
   
   
SOSUSHI SVILUPPO E NUOVE APERTURE PER IL BRAND NETWORK DEL SUSHI CREATIVO.  
 
 Dopo il successo ottenuto dalle nuove location in Costa Smeralda e dall’inaugurazione del secondo food point bolognese in Piazza Maggiore, che si è aggiunto al primo e già famoso take-away in pieno centro, Sosushi Catering & Delivery, il nuovo brand dell’area food completamente dedicato alla cucina e alla cultura giapponese creativa, espande ulteriormente il proprio network. Molte le aperture previste per i prossimi mesi, mantenendo inalterata la formula innovativa del format, in grado di offrire, eventi e servizi davvero creativi, originali e di alta qualità per avvicinare i propri clienti alla cultura giapponese in maniera innovativa e sorprendente. Catania e Padova le prime città già individuate e confermate, dopo le aperture estive ormai avviate con successo nelle splendide location sarde di Porto Cervo e Porto Rotondo che prevedono in aggiunta ai suggestivi beach point, esclusive consegne a domicilio in yachts Seguiranno Mantova, Ferrara, Verona e Modena, per un franchising concept che dia forma e valore ad un network realmente innovativo nel mercato food dei take-away e dei classici ristoranti giapponesi. Lo sviluppo seguirà le linee guida del progetto originale mantenendo le curiose iniziative già proposte, per offrire un servizio d’alta qualità e non semplice da standardizzare in termini di produzione. Tendenza, innovazione e qualità i principi fondamentali quindi, che si traducono in accorgimenti e idee che spaziano dalle così dette “Lune di Sushi”, una vera e propria scuola by night, di cucina sushi, origami, galateo e cultura giapponese, al kit usa e getta, in bustina, con tovaglioli, bacchette, vaschetta e porzione di soia in provetta, fino a una selezione di numerose acque pregiate con packaging di design e proprietà organolettiche particolari e oltre 20 tipi di sakè. Invariato anche il design dei food point, con una struttura e un gusto architettonico particolarmente moderno, fantasioso ma minimale e sobrio, che gioca sui contrasti del bianco e del “magenta”, creando un mix modaiolo ma accogliente, rispettando ed esaltando l’idea di un “laboratorio a vista”. Linee guida che verranno riproposte in ogni location seppur diverse tra loro e con forti elementi caratterizzanti. Tra le specialità in cucina invece, particolare attenzione alle tartare di pesce, all´insalata di riso giapponese e all’utilizzo della carta di soia in sostituzione dell´alga Nori. Un format totalmente innovativo e già in forte espansione che prevede tra i numerosi servizi, catering, servizio e consegna a domicilio, eventi di showcooking, di cucina e cultura giapponese per un network sempre in continua evoluzione. .  
   
   
TORINO: UN´AGENZIA SOTIENE CHI VUOL FARE IMPRESA IN MONTAGNA  
 
All´expo presenti anche i Gal piemontesi, strutture locali a partecipazione pubblica, espressione delle imprese del territorio Ad Alpi365 Expo, nello Stand n. 6 Piazza abitabilità A, sarà presentato il progetto "Transalpro - Rete transfrontaliera a supporto del sistema economico dei territori montani" del quale "l´Agenzia regionale per gli insediamenti montani" è la struttura operativa di promozione. Fondata nel 2005, la sua missione è quella di accompagnare la creazione di nuove imprese, attrarre risorse verso aree geografiche marginali e aiutare la crescita delle imprese che operano in montagna. L´agenzia regionale, supportata dal Formont (il Consorzio per la formazione professionale delle attività di montagna), lavora in sinergia con tutti gli attori economici (enti, istituzioni, associazioni) che operano sul territorio della montagna piemontese e agisce in partnership con strutture che si occupano di sviluppo imprenditoriale, in particolar modo, in Francia, con Maurienne Expansion. Dopo 20 mesi di attività, l´Agenzia ha realizzato oltre 160 contatti con potenziali imprenditori, distribuiti sui tre sportelli presenti sul territorio regionale. .  
   
   
LA CONTRAFFAZIONE FRA AGROALIMENTARE E ARTE SOTTO LA LENTE DI «SALAMI E SALUMI»  
 
Sabato 6 ottobre, Giornata mondiale dell’Arte contemporanea, Mantova Expo organizza un convegno dal titolo «Tipicità agrolimentare e creatività artistica. La contraffazione: chi ci guadagna?». I Consorzi di tutela della salumeria made in Italy ne parlano a Mantova alla Galleria d’Arte «Disegno». Con un obiettivo finale: ridurre un fenomeno che nel settore agroalimentare danneggia l’intera filiera, dal produttore al consumatore finale. Mantova Expo, per la quinta edizione di «Salami e Salumi», in programma dal 5 al 7 ottobre prossimi, non poteva scegliere luogo diverso per il convegno dal titolo «Tipicità agrolimentare e creatività artistica. La contraffazione: chi ci guadagna?». La tavola rotonda si svolgerà infatti alla Galleria d’Arte «Disegno», in via Mazzini 34 a Mantova, sabato 6 ottobre alle ore 17. L’incontro sarà condotto dal giornalista della Gazzetta di Mantova Luca Ghirardini, delegato dell’Accademia Italiana della Cucina, e vedrà la partecipazione dei presidenti di alcuni dei più importanti Consorzi di tutela e promozione dei salumi. All’incontro interverranno infatti Alberto Morgante, presidente del Consorzio del prosciutto di S. Daniele Dop, Vito Orsatti, presidente del prosciutto di Carpegna Dop, Pietro Negroni, presidente del Consorzio Salame Cremona Igp, Enzo Boroni, presidente del Consorzio del Salame mantovano, Raymond Lamothe, presidente del Consorzio di tutela della Cinta Senese. Sarà interessante scoprire – proprio nella Giornata mondiale dell’Arte contemporanea – quale filo conduttore accomuna la produzione di qualità e i prodotti tipici (della salumeria innanzitutto, ma non solo), la creatività artistica e purtroppo un fenomeno che sembra non arretrare minimamente quale è quello della contraffazione. «Almeno per quanto concerne l’agroalimentare si tratta di un fenomeno in costante crescita – puntualizza Aldo Caleffi, presidente di Mantova Expo – che costituisce una vera e propria piaga per tutta la filiera, ma anche per il consumatore finale, che viene tratto in inganno e non trova corrispondenza fra ciò che acquista e la qualità che si attendeva di trovare. È il caso, molto semplicemente, dei prodotti cosiddetti “Italian sounding”, quelli cioè che utilizzano l’eccellenza del made in Italy come specchietto per le allodole e introdurre sul mercato una serie di produzioni contraffatte e di scarsa qualità. Un fenomeno che si verifica maggiormente all’estero che nel nostro Paese, ma che anche da noi più di una volta ha lasciato il segno». Ammonta a miliardi di euro il volume d’affari delle contraffazioni in materia agroalimentare, nuova terra di conquista successiva all’attività della falsificazione nel mondo dell’arte, altro fenomeno non meno grave che colpisce la creatività e la proprietà intellettuale. .  
   
   
L´UNICITÀ DEL TERRITORIO SANMINIATESE XXXVII MOSTRA MERCATO DEL TARTUFO BIANCO DI SAN MINIATO  
 
Un patrimonio di bellezza e di bontà, quello della Città di San Miniato, legato al suo territorio ed alle sue ricchezze naturali con la passione che contraddistingue i toscani, capaci di proteggere e di valorizzare la terra, la storia e le tradizioni attraverso il tempo. Un sovrano democratico e lungimirante, il Tuber Magnatum Pico (nome scientifico per definire il famoso Tartufo Bianco) di San Miniato, conosciuto fin dall’antichità, quando veniva consumato cotto sotto la brace, il Tartufo Bianco è considerato la qualità più rara e pregiata e nel tempo ha saputo creare intorno a sé una corte di nobili amici, attorniandosi di profumi, di sapori e di colori eccellenti che sono ormai i protagonisti di un incontro da gourmet che anima le piazze di San Miniato nel mese di novembre. Soprannominato Cibo da Re, il Tartufo Bianco di San Miniato ha conquistato questo appellativo e viene festeggiato ogni anno con una Mostra Mercato giunta alla sua Xxxvii edizione che si svolge gli ultimi tre week end del mese di novembre a partire da sabato 10. Quest’anno la Xxxvii edizione della Mostra Mercato sarà come sempre una kermesse all’insegna dell’eccellenza di un prodotto che ha potuto conquistare nel tempo questo primato, grazie alla tipicità del territorio in cui cresce, che trova proprio nella città di San Miniato la sua capitale. Le Colline Sanminiatesi sono infatti un ambiente ideale per la crescita del Tuber Magnatum Pico (nome scientifico per definire il famoso Tartufo Bianco), è qui che proliferano vegetazione e alberi simbionti su un terreno marnoso e marnoso-sabbioso, un territorio dove persiste un clima ideale ed un eco-sistema tuttora incontaminato. E’ in questa area che si trova appunto una grande abbondanza di Tartufo Bianco, il più pregiato tra i tuberi raccolto tra settembre e dicembre in grande quantità, diverse decine di quintali. Per comprendere l´importanza che questa risorsa ha per il territorio, basta sapere che nel piano delle zone agricole, il Comune ha riservato oltre un terzo del territorio comunale alla produzione tartufigena, tutelandone la conservazione. Attenzione e tutela assoluta dunque per un bene così pregiato, tanto che ogni anno il tartufo ha delle vere e proprie quotazioni di mercato, che variano a seconda del periodo considerato. Per il Tartufo quindi è possibile stilare un vero e proprio “borsino” di mercato, che dipende inevitabilmente dalle condizione climatiche dell’annata di riferimento. Anche l’edizione di quest’anno sarà piena di novità e di eventi particolari per rendere come sempre la Mostra Nazionale del Tartufo Bianco di San Miniato un appuntamento irrinunciabile e impedibile. Www. Cittadisanminiato. It .  
   
   
S.PELLEGRINO E ACQUA PANNA PARTNER DELLA 19MA RASSEGNA GASTRONOMICA DEL LODIGIANO: UN SODALIZIO STORICO AL SERVIZIO DELLA CULTURA GASTRONOMICA E DEI SAPORI DEL TERRITORIO  
 
S. Pellegrino e Acqua Panna partecipano alla 19a edizione della Rassegna Gastronomica del Lodigiano, confermando una partnership che accompagna la manifestazione enogastronomica sin dal suo esordio. Le più internazionali delle acque italiane, presenza immancabile ai tavoli dei più prestigiosi ristoranti del mondo, saranno protagoniste in tutti i menù proposti dai ristoranti coinvolti nell´evento itinerante, a testimonianza del loro essere “di casa” in questa rassegna che valorizza la vitalità di una filiera agroalimentare votata alle produzioni di qualità e la ricca tradizione culinaria del Lodigiano. In particolare, in questa 19a edizione della Rassegna Gastronomica del Lodigiano, S. Pellegrino e Acqua Panna sostengono l´impegno degli organizzatori e dei ristoratori a rendere ancora più stretto ed evidente il legame con le produzioni di eccellenza del territorio. Va in questo senso, infatti, l´introduzione nei menù di almeno tre prodotti segnalati con il marchio di qualità “Lodigiano Terra Buona”. Inoltre le due acque dell´alta ristorazione sposano la filosofia di rendere accessibile al maggior numero possibile di persone il meglio della tradizione gastronomica locale che si esplicita nel menù degustazione “Antichi Sapori”, che contemperano prezzi contenuti e grande attenzione alle radici contadine sia nella scelta delle materie prime sia nell´interpretazione dei piatti proposti. S. Pellegrino e Acqua Panna confermano nuovamente il loro supporto ad iniziative che valorizzano la tradizione culinaria locale e promuovono l’attenzione nei confronti del territorio. .  
   
   
FRANCIACORTA IN BIANCO…NON SOLO BOLLICINE! CONTO ALLA ROVESCIA PER L’APERTURA DELLA KERMESSE DEDICATA AL LATTE E DERIVATI IN PROGRAMMA DAL 5 AL 7 OTTOBRE A CASTEGNATO (BS)  
 
Compie 12 anni la rassegna lattiero-casearia più nota d’Italia. Castegnato (Bs) sarà la cornice di Franciacorta in Bianco, ricca e golosa vetrina rivolta agli amanti del latte e dei suoi derivati. La Rassegna sarà l’occasione per esplorare e scoprire le svariate forme che può assumere il latte attraverso antiche ricette ma anche un momento di approfondimento sulle valenze storiche, culturali e scientifiche del formaggio. L’obiettivo della Kermesse è quello di avvicinare il visitatore alla qualità di prodotti che nascono dalla passione e dalla perizia di artigiani che cercano di trasmetterci le peculiarità e le tradizioni che rischiamo di perdere. L’italia sarà rappresentata da espositori provenienti da diverse regioni, ognuno dei quali darà la possibilità di degustare ed acquistare il proprio prodotto anche grazie all’aiuto dei Maestri assaggiatori dell’Onaf (Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi) che orienteranno il pubblico nel meraviglioso panorama caseario attraverso un vero e proprio viaggio del gusto. L’elenco dei prodotti è lungo e variegato e comprende formaggi dalle caratteristiche uniche e con storie curiose. La varietà dei formaggi in mostra include specialità di latte vaccino, caprino e ovino, e di latte crudo. Come ogni anno, interverranno a dibattiti e talk-show personaggi di spicco del mondo enogastronomico, tra cui Corrado Barberis, Presidente dell’Istituto Nazionale di Sociologia Rurale, il giornalista Paolo Massobrio - fondatore e Presidente del Club di Papillon, Marco Gatti – noto giornalista e sommelier. La rappresentanza locale della Federazione Italiana Cuochi venerdì sera preparerà una ricetta studiata appositamente per Franciacorta in Bianco da offrire ai visitatori della rassegna; mentre nell´aperitivo di domenica sera accompagnerà Marco Gatti offrendo piatti a base di formaggi che si sposeranno perfettamente con i vini delle terre di Franciacorta. Anche i bambini, come di consueto, saranno attivi protagonisti di Franciacorta in bianco: sono previsti, durante tutta la manifestazione, incontri con le scuole, laboratori didattici e degustazioni guidate. .  
   
   
LA CUCINA DEL SOLE: CUCINA D’OGGI E SAPORI DI UN TEMPO NEL RISTORANTE DELL’HOTEL MASSIMO D’AZEGLIO A ROMA  
 
La rassegna, dedicata alle cucine regionali italiane, è aperta al pubblico nei mesi di ottobre, novembre e dicembre nel centralissimo albergo romano Gli ospiti del Ristorante Massimo d’Azeglio di Roma da ottobre a dicembre avranno la possibilità di assaggiare le specialità di tre regioni italiane, rispettivamente Marche, Piemonte, Toscana. La rassegna è accompagnata da assaggi, degustazioni di vini, presentazione di scrittori e libri (Cuochi di Marca, Bocon ëd Lusso, Sor Checco di Massimo d’Azeglio). La rassegna è a cura dello scrittore Claudio Riolo, che pubblica il notiziario www. Riquadro. It dedicato all’eccellenza dell’ospitalità. Ogni ciclo della rassegna proporrà dal lunedì al venerdì un menu con le specialità e le ricette di una regione. Le date sono le seguenti: 15 – 26 ottobre Marche (Relais Marchese del Grillo di Fabriano) 12 - 23 novembre Piemonte (Ristoranti della Tavolozza) 3 - 14 dicembre Toscana (Relais Certosa di Firenze) Menu regionale di 4 piatti con calice di vino euro 35,00 Piatto unico e calice di vino euro 20,00 Gli ospiti avranno la possibilità di segnale il proprio gradimento indicando da loro preferito. La tradizione gastronomica italiana negli alberghi Bettoja Tradizione e qualità come sempre nei Bettoja Hotels. La rassegna La cucina del sole è un vero e proprio evento di cultura gastronomica, dedicato alla cucina di oggi e ai sapori di un tempo, ai cuochi e ai vignaioli, ai piatti regionali e ai vini, accompagnato da assaggi e degustazioni, libri e scrittori. La ristorazione è infatti all’origine stessa della catena alberghiera Bettoja, che conta quattro alberghi a Roma e uno a Firenze. L’hotel Massimo d’Azeglio, ad esempio, ha una lunga storia da raccontare: Maurizio Bettoja acquistò nel 1875 la cantina storica e il pianterreno del palazzo che ospitava allora una semplice osteria. Suo figlio Angelo intuì che la posizione del locale era ideale per un albergo, e nel 1878 acquistò il resto del palazzo e lo trasformò nella nuova destinazione. Il nipote, Angelo Bettoja, attuale presidente del gruppo, è appassionato intenditore di gastronomia. Nasce così l’idea del gustoso appuntamento. Al Ristorante Massimo d’Azeglio da ottobre a dicembre sono di scena le specialità di tre regioni italiane – Marche, Piemonte e Toscana, destinate ad un pubblico che ama i sapori solari della nostra cucina. La Cucina Del Sole è una rassegna di cucina moderna, basata sui fondamenti della tradizione. I cuochi tengono conto dei valori gastronomici tradizionali della loro terra, interpretati con tecniche innovative e abbinamenti moderni. Il Ristorante Massimo d’Azeglio Da oltre un secolo il Massimo d’Azeglio è uno dei più noti ristoranti di Roma, dove domina incontrastata la cucina tradizionale italiana. E’ ospitato in un palazzo che, nonostante le numerose ristrutturazioni, ha conservato l’atmosfera fin de siècle. La facciata esterna è rimasta quella originaria, in puro stile umbertino. L’ingresso, al numero 18 della centralissima via Cavour conduce a un ambiente elegante ed accogliente. Le cucine regionali presentate nella rassegna La cucina marchigiana sarà presentata a Roma dal Ristorante del Relais Marchese del Grillo di Fabriano (Ancona), splendida villa settecentesca con suites, saloni e terrazzi panoramici condotta dai coniugi Lanfranco D’alesio e Emanuela Della Mora, cuoca. Al d’Azeglio la signora Emanuela proporrà i piatti della tradizione con le specialità tipiche dell’entroterra marchigiano, ma anche particolari accostamenti dettati dalla creatività e dalla qualità dei cibi. Tra gli antipasti il tortino di lenticchie di Castelluccio, varietà molto delicata, o il ciauscolo, un salame particolare di pasta morbida e fresca. I classici vincesgrassi, antica ricetta con pasta all’uovo molto sottile, farciti e cotti al forno, ricordano le mense principesche come i piatti d’anatra o agnello in ricette ricche e gustose. Infine la crescia sfogliata con ripieno che stupisce. Nella serata d’apertura si presenteranno i libri Cuochi di Marca dedicato a personaggi famosi ben oltre i confini regionali e Dal corbezzolo al salame, gustoso viaggio tra inedite squisitezze, che verrà regalato agli ospiti. Il sodalizio dei Ristoranti della Tavolozza sarà rappresentato a Roma da Giovanna Ruo Berchera, studiosa di gastronomia e docente di cucina, autrice di numerosi volumi dedicati alle tradizioni culinarie regionali. Il gruppo dei Ristoranti della Tavolozza e l’Associazione culturale Ca d’Amis, presieduti da Claudia Ferraresi, con sede a La Morra (Cuneo) - nel cuore delle Langhe del Barolo - promuovono da circa un ventennio la cultura di territorio anche attraverso la ricerca della tipicità regionale. In questa occasione sarà presentato il volume “Bocon ëd lusso (Bocconi di lusso) – Le eccellenze della campagna piemontese arricchite con il Tartufo Nero Pregiato”. I menu saranno ispirati da questa ricerca, che rilegge il periodo storico che va dal Risorgimento all’Unità d’Italia, e che si riferisce ai ricettari della Corte Sabauda. I piatti presentati saranno a cura di Giovanna Ruo Berchera. Il Relais Certosa, anch’esso appartenente al Gruppo Bettoja, era un tempo la foresteria della Certosa del Galluzzo, che ancor oggi si può ammirare sulla collina sovrastante. L’hotel si trova vicino all’omonima uscita dell’Autostrada, sull’antica via Chiantigiana che unisce Firenze a Siena, ed è circondato da un vasto parco. Il ristorante La Veranda è raccolto, luminoso, elegante e un po’ romantico; i tavoli sono apparecchiati con cura, colori tenui alle pareti; dalle finestre s’intravedono i fiori del giardino e le piante del parco secolare; d’estate si cena ai bordi della piscina. Lo chef Daniele Raddi ha una bella esperienza e continua la professione di famiglia; la sua cucina è curata, attenta alle tradizioni, interpretata con intelligenza e modernità, usa solo alimenti freschi e varia le ricette secondo il gusto e le opportunità del mercato, con una ricerca accurata degli alimenti e rispetto della stagionalità. Il menu comprende sia la cucina tradizionale toscana sia ricercati piatti di pesce. E-mail hb@bettojahotels. It .  
   
   
CHOCO WILLIAMS RONER: LA DELICATEZZA DELL’ACQUAVITE DI PERE RACCHIUSA IN UNO SCRIGNO DI CIOCCOLATO FONDENTE  
 
Nascono i Choco Williams, i nuovi gioielli di casa Roner; pregiati cioccolatini fondenti che racchiudono un ripieno di Williams Roner. Un’abbraccio tra l’aroma del cioccolato fondente e il sapore pieno e intenso della pera matura. Il loro pregio ed esclusività sono sottolineati da un’elegante e raffinata confezione che racchiude 12 cioccolatini: un prodotto esclusivo, da veri intenditori adatto alle occasioni importanti e a piacevoli momenti tra amici, o da godersi da soli. I Choco Williams rappresentano un nuovo modo di gustare e apprezzare uno dei più pregiati e amati prodotti Roner: l’Acquavite Williams prodotta solo con pere accuratamente selezionate e raccolte direttamente sull’albero e ottenuta con una doppia distillazione a bagnomaria. Roner Distillerie Adagiata tra i frutteti e i vigneti soleggiati del Sud dell´Alto Adige, nel paese viticolo di Termeno, Roner è un´azienda a conduzione familiare, incentrata sulla produzione di grappe pregiate, distillati di frutta e liquori di pregio. L´ottima qualità delle materie prime e l´uso delle tecnologie più moderne convivono con la conoscenza ed il rispetto delle regole della distillazione che - tramandate di generazione in generazione - consentono a Roner di produrre distillati che convincono proprio per la genuinità e la naturalezza. .  
   
   
LINDT PRESENTA “SNAP, IL SUONO DEL CIOCCOLATO” “IL CIOCCOLATO NON È NERO NEMMENO AL BUIO” SALA DEL CAMINETTO - ROCCA POALINA, PERUGIA, 13-21 OTTOBRE 2007  
 
Giunta alla sua quattordicesima edizione, Eurochocolate, la più popolare e prestigiosa kermesse sul mondo del cioccolato in Europa, che avrà come tema conduttore 2007: “Cioccolato, senti quanto è buono”, si appresta ad ospitare nella città di Perugia le più dolci novità delle realtà industriali ed artigianali del settore. Dopo il successo dell’ultima edizione con oltre 700. 000 visitatori, anche quest’anno, Lindt & Sprüngli, la più grande azienda al mondo specializzata nel cioccolato, sarà presente per l’occasione con un insolito percorso sensoriale. Per il piacere dei sensi e “per capire il cioccolato” Lindt in Eurochocolate fa “Snap”, il suono del cioccolato che si spezza è, infatti, il nome di un’iniziativa che coinvolge tutti i sensi fuorché uno: la vista. Si tratta di una degustazione di cioccolato in un ambiente totalmente buio, in cui protagonisti saranno il rumore, il profumo, la forma e il gusto del cioccolato percepiti eccezionalmente da un altro punto di vista. È da tempo che Lindt aveva in mente di rendere omaggio al prodotto che l’ha resa celebre, il cioccolato. Si pensava a qualcosa che riuscisse a cogliere e a trasmettere attraverso sensazioni le molteplici sfaccettature del cibo degli dei e che così fosse in grado di essere apprezzato senza contaminazioni esterne. Per fare ciò si sono scelti Excellence[1], il prodotto Lindt che
Excellence
maggiormente identifica il concetto di polinsesorialità che introduce al mondo della degustazione del cioccolato ed il buio, quale condizione ideale per concentrarsi e disinibirsi, per lasciarsi completamente trasportare quindi dall’atto puro di degustazione. Location del percorso sarà la prestigiosa Sala del Caminetto della Rocca Paolina. Il viaggio-percorso si distinguerà in alcuni momenti di vera e propria degustazione, durante i quali i partecipanti scopriranno, tramite i propri sensi e attraverso il dialogo con la guida, “un altro vedere” ed “un altro degustare”. Infine, al termine della degustazione, sempre avvolti nell’oscurità più totale, ci si scambierà e si ascolteranno commenti sull’esperienza appena vissuta. I gruppi prevedono l’accompagnamento di una guida, un Virgilio invisibile che sarà una persona non vedente. Nel buio, infatti, avviene un’inversione dei ruoli: il vedente diventa “cieco”, mentre il cieco diventa colui che è in grado di guidare gli altri, lungo un percorso inusuale, che risveglia i propri sensi e apre ad un dialogo con un mondo diverso. Tradizione e passione, selezione di materie prime, qualità e gusto si sveleranno durante il percorso e l’emozione di vivere un’esperienza di degustazione polisensoriale in una area completamente al buio sarà così incisiva da restare unica e memorabile. L’area destinata al percorso sarà attrezzata con tavoli e sedute predisposti in maniera tale da permettere agli ospiti di vivere serenamente il puro coinvolgimento attraverso i sensi e assaporare il piacere della degustazione. Da ultimo, per chi non volesse provare quest’esperienza totalmente al buio, sarà allestito all’esterno della sala un percorso/gioco di degustazione dove il senso della vista non sarà escluso completamente, ma soltanto limitato attraverso l’utilizzo di bende. Lo scopo del gioco sarà indovinare quali ricette Lindt saranno assaggiate e sempre con l’aiuto di personale preposto, si avrà la possibilità di vincere simpatici gadget. Lindt & Sprüngli: la storia Lindt & Sprüngli, leader nella produzione e distribuzione di cioccolato di alta qualità, è presente con i suoi prodotti nei più importanti paesi del mondo. A differenza di altre importanti aziende dolciarie che hanno ampliato e diversificato la loro gamma di prodotti, Lindt & Sprüngli è rimasta fedele alle sue origini, specializzandosi esclusivamente nel settore del cioccolato. La tradizione risale al 1845 quando a Zurigo il maestro pasticciere Rudolf Sprüngli riuscì a produrre il cioccolato e ne iniziò la vendita; sino a quel momento il cacao veniva usato solamente per la bevanda al cioccolato. L’abilità di Rudolf Sprüngli si unì più tardi alla capacità industriale e produttiva di Rodolphe Lindt, determinando il successo del cioccolato svizzero. Nel 1899, infatti, le due famiglie si unirono e fu fondata Lindt & Sprüngli, che si espanse rapidamente in tutta Europa e in seguito nel mondo intero (in più di ottanta paesi). Il marchio Lindt si è affermato in Italia a partire dal secondo dopoguerra, in seguito ad un accordo di licenza stipulato nel 1947 tra il gruppo Lindt & Sprüngli e Bulgheroni Spa, nata a Varese nel 1909 come fabbrica di caramelle. Nel 1993 Lindt & Sprüngli ha acquistato la Bulgheroni Spa. Il Gruppo Lindt & Sprüngli si è sviluppato in maniera molto significativa negli anni, raggiungendo nel 2006 un nuovo risultato da primato: il fatturato è progredito del 15,1% rispetto all’anno precedente, toccando 2,58 miliardi di franchi. L’utile netto si è fissato a 209 milioni di franchi, con un aumento del 21% rispetto all’anno precedente, mentre l’utile operativo è cresciuto del 19,4% raggiungendo quota 296,9 milioni. Grazie a queste cifre Lindt & Sprüngli intende realizzare nuovi investimenti destinati a potenziare le capacità produttive presso le imprese affiliate. Risultati eccellenti di crescita ottenuti grazie ad un perfetto ed equilibrato mix di fattori: la forza di un marchio reputato come top di gamma e sinonimo di affidabilità e qualità parte dei consumatori, un assortimento di prodotti ampio e profondo (con oltre 900 referenze che vanno dalle praline alle tavolette, dalle uova di Pasqua agli snacks, ai prodotti per la preparazione dei dolci) e la forza dei marchi leader che si contraddistinguono per il loro posizionamento unico: Lindor e la sua irresistibile scioglievolezza ed Excellence, che ha introdotto il concetto di polisensorialità nel mondo del cioccolato. Il segreto del successo di Lindt si basa su quattro valori chiave, che da sempre rappresentano il modo in cui Lindt lavora e si vuole porre nei confronti dei suoi consumatori: la tradizione, derivante da oltre 160 anni di esperienza nel produrre cioccolato di qualità superiore; la qualità, che significa estrema attenzione ad ogni fase del processo produttivo, dalla selezione delle materie prime all’identificazione del packaging più idoneo per ogni tipologia di prodotto; l’origine Svizzera, da sempre sinonimo di qualità; la passione, che per Lindt significa curare ogni anche minimo dettaglio per ogni prodotto che viene commercializzato. .
 
   
   
POLASE: L’INTEGRATORE DI MAGNESIO E POTASSIO CHE AIUTA A RITROVARE LE FORZE.  
 
Il cielo diventa grigio, le giornate si accorciano, il buio, complice la fine dell’ora legale e il ripristino dell’ora solare, arriva di colpo un’ora prima, la temperatura diminuisce. Come se non bastasse, anche la natura provvede a ricordarci che la stagione è definitivamente cambiata: la vegetazione langue, i viali si ricoprono di tappeti di foglie ingiallite. E il nostro organismo non rimane certo indifferente a tutti questi cambiamenti. Il primo a risentirne è l’umore (sbalzi d’umore, depressione, stati d’ansia, irritabilità), ma anche il fisico reagisce negativamente. Stanchezza, mancanza di energia, difficoltà di concentrazione, mal di testa, insonnia, sensazione di malessere diffuso sono i sintomi più comuni del “mal d’autunno”, un disturbo molto frequente dal momento che, secondo un’indagine del mensile Salute Naturale, colpirebbe ben il 59% degli italiani (Salute Naturale – Settembre 2006 – pag. 82). Magnesio E Potassio: Gli Alleati Nei Cambi Di Stagione. All’interno di tutte le cellule dell’organismo, vi sono numerosi minerali che ne assicurano il buon funzionamento. Fra i più importanti per il benessere psicofisico vi sono il Magnesio e il Potassio. Il Magnesio ha un ruolo fondamentale nella produzione di energia in quanto consente all’organismo di sfruttare le calorie contenute nei carboidrati (pasta, pane, riso) allo scopo di produrre e di immagazzinare Atp (adenosina trifosfato), la sostanza che aiuta a fornire le cellule dell’energia di cui hanno bisogno per svolgere tutte le loro funzioni. Il Potassio è essenziale nella conduzione degli impulsi nervosi ed è anche un regolatore della pressione sanguigna: chi ne ha troppo poco, infatti, ha anche livelli pressori piuttosto bassi. Ne consegue che una carenza, anche marginale, di Magnesio e/o di Potassio può favorire la comparsa di fenomeni di stanchezza e di astenia, particolarmente frequenti nei cambi di stagione, o amplificarne la sintomatologia. * Magnesio: per tenere lontano lo stress. Il Magnesio è il “sale della vita”: senza Magnesio, infatti, si blocca la produzione di energia. E’ anche il minerale che tiene lontano stress e tensioni e una sua carenza può rendere stanchi e nervosi. Perché è necessario · Partecipa in modo diretto e indiretto al funzionamento di importanti reazioni cellulari in quanto è il co-fattore (cioè la sostanza di natura non proteica necessaria all’attività dell’enzima) di circa 300 enzimi. · Interviene nel metabolismo degli zuccheri e dei grassi, del colesterolo e delle proteine. · Partecipa alla trasmissione degli impulsi nervosi. · E’ importante per la coagulazione del sangue. · Interviene nei meccanismi di difesa con un ruolo antiinfiammatorio, stimolando anche la produzione di anticorpi. · E’ considerato un cardio-protettore in quanto normalizzatore del ritmo cardiaco. · Agisce sulla costituzione del tessuto osseo, agevolandone la mineralizzazione. * Potassio: il miglior rimedio contro la stanchezza. Quando ci si sente stanchi senza un motivo apparente, se cadono facilmente gli oggetti di mano, se si ha la sensazione di doversi appoggiare per non perdere l’equilibrio, se si fa fatica a seguire il filo del discorso di chi sta parlando, tra le varie cause può esserci la mancanza di Potassio, il minerale che, insieme con il Sodio, controlla l’equilibrio idrico ed elettrolitico dell’organismo. Perché è necessario · E’ essenziale nella conduzione degli impulsi nervosi. · Mantiene nella normalità la contrazione del cuore e degli altri muscoli. · E’ un regolatore della pressione sanguigna. · Interviene nella sintesi del glicogeno, cioè nella produzione delle riserve di zuccheri nei muscoli. Polase: L’integratore Di Magnesio E Potassio Che Aiuta A Ritrovare Le Forze. Polase è un integratore di sali minerali della Wyeth Lederle, distribuito in farmacia da Wyeth Consumer Healthcare. Contiene, infatti, Aspartato di Magnesio e di Potassio. Polase è indicato in tutti gli stati di carenza di Potassio e di Magnesio, che si manifestano generalmente con una sensazione di stanchezza, debolezza muscolare e crampi. Tali carenze possono essere provocate da eccessiva sudorazione, intensa attività fisica, diarree e vomito profusi. Polase: Il Sale Ottimale Per Integrare Magnesio E Potassio E’ L’aspartato. Polase è una formulazione specifica a base di Magnesio e Potassio sotto forma di Aspartato. L’aspartato, infatti, è il sale ottimale per integrare Magnesio e Potassio. Magnesio e Potassio non possono essere introdotti come tali nell’organismo, ma devono essere assunti sotto forma di sali. Il Potassio introdotto per via orale viene eliminato principalmente con le urine, a meno che non sia introdotto salificato con una sostanza che non viene eliminata a livello renale. Dei vari sali disponibili, uno dei migliori in questo senso è l’Aspartato di Potassio. Per quanto concerne il Magnesio, il miglior sale disponibile dal punto di vista dell’assorbimento è il Citrato di Magnesio, ma questo sale presenta effetti collaterali che ne sconsigliano l’uso prolungato. Anche per il Magnesio, quindi, la scelta migliore è l’Aspartato. L’aspartato, che deriva dall’Acido Aspartico un aminoacido facilmente metabolizzabile, garantisce così un buon assorbimento intestinale di Potassio e Magnesio. Inoltre, l’Aspartato è metabolizzato in Glutamina, sostanza che, a sua volta, influisce positivamente sull’efficienza muscolare. L’aspartato viene assorbito a livello intestinale e trasformato nel fegato in Ossalacetato e Glutammato. Quest’ultimo viene trasformato, in seguito, in Glutamina. Anche l’Ossalacetato ha un ruolo rilevante in quanto viene utilizzato in un processo metabolico fondamentale per la produzione di energia, il cosiddetto “Ciclo di Krebs”. La Glutamina, da parte sua, ha un’azione importante sull’insufficienza muscolare per due ragioni. La prima è che nella trasformazione del Glutammato in Glutamina viene consumata una molecola di ammonio, una sostanza prodotta proprio dal muscolo sotto sforzo e che influisce negativamente sulla prestazione muscolare. La seconda è che la Glutamina stimola l’anabolismo proteico e cioè la sintesi delle proteine a livello muscolare. Inoltre, recenti studi hanno messo in luce l’azione della Glutamina nei processi di replicazione delle cellule del sistema immunitario, in particolare dei Linfociti T e dei Macrofagi. E’ stato infatti verificato che queste cellule, che promuovono la difesa dell’organismo dalle aggressioni esterne quali virus e batteri, nelle persone affaticate sono in numero minore e meno attive. . .  
   
   
ATMOSFERA FESTOSA SIN DALLA MATTINA NELLA TAVOLA THUN: CAFFÈ AL VOLO , “MUG INVERNALI”, “TISANIERE”  
 
Thun propone tante preziose novità con nuovi decori per portare in tavola una magica atmosfera e per rendere il Natale ancora più speciale. Tutti i servizi sono utilizzabili nel forno a microonde e lavabili in lavastoviglie. …i servizi da tavola in ceramica… Thun anche quest’anno ha creato una nuova linea completamente dedicata al Natale… Volo d’Angeli. La nuova decorazione con l’angelo custode e piccole stelline dorate su fondo panna renderà l’atmosfera festosa sin dalla mattina. Thun propone, infatti, le bellissime tazze da caffè e da tè cui vanno ad aggiungersi i piatti dessert e la biscottiera per servire buonissimi dolci e biscotti natalizi. …al volo ceramica… Alla classica linea Caffè al volo Natale cerAmica si aggiungono due nuove proposte con inediti decori: il piatto dessert e la tazza colazione. Entrambe in ceramica sono realizzate su fondo blu ed hanno come protagonisti babbo natale, la sua renna ed un allegro pupazzo di neve. Un tè caldo e una fetta di torta servite con al volo Natale “Smiling Christmas” porteranno un sorriso che riscalderà le fredde giornate invernali. Al caffè non possono mancare le nuovissime Caffè al volo “Mug invernali”. Queste tre splendide mug sono realizzate in caldi colori pastello ed in ognuna è presente un simpatico amico. La mug “l’inverno” vede come protagonista un simpatico pupazzetto di neve, la mug “coccole d’inverno” il tenero gattino e la mug “fiocchi di neve” il grazioso orsetto. Quest’anno si conclude l’edizione limitata “Natale” con le ultime e preziose novità del Caffè al volo “Natale 2007”. Da sei anni Thun abbellisce il Natale con le colorate confezioni regalo, abbinando le tazzine espresso e le tazze cappuccino con i barattoli in latta, con la zuccheriera o con il piatto dessert. Non perdete questa ultima occasione per scoprire le proposte Thun con decoro edizione limitata 2007 e per completare con gioia la vostra collezione. Al volo “Colazione” Le tazze colazione per l’inverno sono ispirate al mondo dei fiori e ravvivate da colori brillanti e intensi. Le tazze colazione sono dedicate a tutti coloro che adorano svegliarsi lentamente… e dolcemente. Ideale per affrontare la giornata con la gioia che solo Thun sa donare. Al volo “Tisaniere” realizzate nei toni del viola, arancio e giallo, sono caratterizzate da un simbolo che le rende uniche. Un cuore per “Cannella”, un fiore per “Zafferano”, un quadrifoglio per “Coriandolo” e un sole raggiante per “Zenzero”. . .  
   
   
GLI ITALIANI ATTRAVERSO LE MACCHINE DA CAFFÈ I RISULTATI DI UN’INDAGINE DEMOSCOPICA REALIZZATA DA ASTRA RICERCHE PER SAECO IN OCCASIONE DEL LANCIO DI TALEA E ODEA  
 
Saeco, leader nella produzione di macchine espresso automatiche, presenta la ricerca “Gli italiani attraverso le macchine da caffè: dalla cara vecchia moka all’edonistica e funzionale macchina da caffè automatica”, realizzata da Astra Ricerche in occasione del lancio di Talea e Odea, le nuove linee di macchine da caffè automatiche per la casa, sviluppate dall’azienda in collaborazione con Bmw Group Designworksusa. 200 milioni sono le tazzine di caffè che si consumano ogni giorno nelle case degli italiani, quasi 8,4 milioni all’ora o, se si preferisce, 140 mila tazzine al minuto, considerando anche le ore notturne: questo è quanto emerge dalla ricerca di Astra. L’ 83% degli ultra14enni prepara il caffè in casa, con prevalenza delle donne e di Roma, i non-preparatori sono principalmente uomini, 15-24enni, ricchi che si fanno servire da una ‘lei’. Come si prepara il caffè nelle case degli italiani Variano i modi di preparazione del caffè in casa: quasi 41,7 milioni di italiani (da 15 anni in su) usano la moka, il 27% utilizza la macchina espresso, manuale che funziona con caffè macinato o cialde, o automatica, che, selezionando un tasto, fa tutto da sé (macina, dosa, prepara caffè, cappuccino o altre bevande, fino all’espulsione dei fondi in un apposito contenitore) o a capsule. La manuale è preferita da 25-44enni residenti nella ricca provincia in particolare nelle regioni ‘rosse’, con reddito e consumi medio-alti/alti, la macchina automatica ha utilizzatori giovani, abbienti, piemontesi e lombardi, mentre quella a capsule è preferita nel centro Italia. Piccole nicchie sono occupate da altre modalità di preparazione del caffè in casa, con la napoletana, il bollitore con filtro, con il caffè solubile o alla turca. Quale il desiderio degli italiani in fatto di caffè Il desiderio comune dei bevitori di caffè in casa è, per il 51%, preparare un vero e proprio espresso come al bar, un 42% vorrebbe anche il cappuccino con la schiuma e un 26% amerebbe un reale caffè ristretto. Attualmente le macchine da caffè espresso sono utilizzate da un italiano su quattro, ma dovrebbero quindi più che raddoppiare se gli italiani potessero soddisfare le loro preferenze. Le principali caratteristiche richieste in una macchina espresso sono: efficienza e semplicità d’uso; capacità di erogare un buon espresso, ma anche cappuccino e latte macchiato; costo non troppo elevato, anche se per ottime prestazioni si è disposti a pagare un prezzo più alto; all’avanguardia per tecnologia e con un design moderno, non troppo stravagante. Le nuove linee di macchine da caffè per uso domestico, Talea e Odea di Saeco, rispondono con versatilità alle esigenze dei consumatori, partendo dalla miscela di caffè in grani preferita. Le molteplici funzioni, date dalle caratteristiche tecniche uniche delle macchine, permettono di modificare intensità dell’aroma, consistenza e lunghezza del caffè in modo semplice e intuitivo, oltre a consentire la scelta di altre bevande a base di caffè. Saeco Brewing System, elegante manopola in acciaio per regolare la corposità dell’espresso, User Friendly Interface, gamma di interfacce per comandare facilmente la macchina, Touch Lift, vassoio poggia-tazze regolabile in funzione dell’altezza del contenitore utilizzato, Macinacaffè in ceramica, per evitare il contatto del caffè con il metallo, Design ergonomico, studiato per consentire un facile utilizzo, pulizia e manutenzione sono alcune delle unicità delle nuove macchine automatiche Talea e Odea. “Qualità, tecnologia e design sono i punti di forza del profondo rinnovamento della gamma dei prodotti del Gruppo e, nello stesso tempo, gli strumenti per continuare a diffondere la cultura del caffè nel mondo” – afferma Andrea Cattani, International Marketing Manager di Saeco – “Dopo il lancio di Primea Cappuccino, top di gamma, oggi presentiamo Talea e Odea, macchine che si posizionano nella fascia medio-alta del mercato e sono rivolte ad un pubblico raffinato che ama gustare un ottimo caffè nella propria casa, in famiglia o con gli amici”. Il profilo psico-socio-culturale degli utilizzatori di macchine da caffè Secondo quanto dichiarato dagli stessi intervistati: chi usa la moka è una persona tradizionalista, ‘risparmiosa’, ma anche allegra, ottimista chi usa la macchina espresso manuale è un soggetto maniaco della qualità, vivace, ma razionale, imitato dagli altri, né banale né originale, sensuale chi usa la macchina espresso con capsule è moderno, di successo, un po’ introverso, molto preciso e lento chi usa la macchina espresso automatica è all’avanguardia, innamorato della tecnologia, innovativo, orientato alla massima qualità, creativo, ma anche un po’ confusionario e pigro. La storia d’Italia attraverso i modi di fare il caffè “La cosa interessante inoltre che emerge dai risultati dell’indagine condotta per Saeco – dichiara Enrico Finzi, presidente di Astra Ricerche - è che si può raccontare la storia d’Italia degli ultimi settant’anni anche attraverso i modi di fare il caffè. Infatti, se la moka è il simbolo della prima modernizzazione del ‘boom’ economico, la macchina espresso manuale lo è di quella degli anni ’80, la macchina a capsule degli anni ’90 e l’automatica è l’icona dell’inizio del nuovo millennio”. In conclusione dalle analisi fatte da Astra tre sono i tipi in cui si possono dividere gli italiani: I Tradizionalisti (31%) – tardo-adulti con basso reddito e titolo di studio (operai, pensionati, casalinghe). Positivi, ospitali, generosi, mangioni. Gran utilizzatori di moka che non amano la macchina espresso, ma ne invidiano i possessori e la regalerebbero a coppie giovani, orientandosi nell’acquisto ad una manuale. Napoli è la capitale, orgogliosa, di tale gruppo. Le Transizionali (36%) – donne sotto i 50 anni, con reddito e consumi medi, cultura moderna ma non avanzata, attente alle nuove tendenze, forti preparatrici di caffè in casa, utilizzatrici di moka, ma aspiranti a possedere una macchina espresso. Roma è la città di riferimento. Gli Innovatori (33%) – sotto i 40 anni, coppie giovani con reddito e consumi medio-alti/alti, laureato o diplomati, internauti, tecnofili, attenti al design, neo-edonisti e spesso in carriera, sicuri di sé e a volte un po’ presuntuosi, con uno stile di vita avanzato e super-impegnato. Bologna ne rappresenta la capitale. .  
   
   
“VINO E SALUTE” NASCE UN OSSERVATORIO NAZIONALE SULLE PROPRIETÀ SALUTISTICHE DEL VINO PARTE DAL CASTELLO DI GRINZANE CAVOUR E GUARDA ALL’ITALIA DEL VINO  
 
Dopo oltre 40 anni di iniziative tese a divulgare i valori e le ricchezze della cultura enogastronomica, parte dal Castello di Grinzane Cavour una nuova ed importante sfida. Nasce un “osservatorio” rivolto a comunicare e divulgare le proprietà salutistiche del vino, nella consapevolezza che alla qualità del vino debba essere associato un consumatore attento che non solo apprezza il prodotto, ma è informato e documentato sugli effetti benefici per l’organismo derivanti da un corretto consumo del vino di qualità. L’iniziativa è promossa dall’Enoteca Regionale Piemontese “Cavour”, dal Consorzio Tutela Barolo Barbaresco Alba, Langhe e Roero, dal Consorzio Turistico Langhe, Monferrato Roero, dall’Ente Turismo Alba, Bra, Langhe e Roero e dall’Associazione Go Wine. I rappresenti dei vari Enti hanno costituito in questi giorni il Comitato Promotore ed avviato i contatti per gettare le basi dell’attività. Un’iniziativa che parte dal Piemonte, in un territorio, quello di Langhe e Roero, da sempre attento a comunicare la cultura del vino e del bere bene e che si propone di operare in campo nazionale con l’intento di aggregare istituzioni del settore in tutta Italia ed anche singoli cittadini per diffondere nel modo più ampio gli obbiettivi che stanno alla base dell’Osservatorio: -promuovere una corretta comunicazione verso il grande pubblico ed i consumatori sulle proprietà salutistiche del consumo moderato e consapevole del vino; -attivare ricerche scientifiche epidemiologiche, biologiche e cliniche per implementare le conoscenze dei principi attivi presenti nell’uva e nel vino; -divulgare ogni ricerca o contributo di carattere scientifico teso a documentare gli effetti benefici sull’organismo umano derivanti da un corretto consumo del vino di qualità; -favorire sempre di più un consumo consapevole del vino, unendo ai consolidati valori della piacevolezza della degustazione, una maggiore conoscenza sulle potenzialità benefiche e preventive di molti composti contenuti nell’uva e nel vino; -contrastare ogni illogica equiparazione del vino con i superalcolici e/o con le droghe; -contribuire attraverso le azioni sopradescritte a tutelare e valorizzare il lavoro di tanti viticoltori ed aziende vinicole impegnate in una costante azione a ricerca della qualità; -affermare, anche attraverso documentate ricerche scientifiche, il rilievo e la dignità che la viticoltura italiana ha nella tradizione rurale del Paese, come bene e valore condiviso da molti territori da sempre dediti alla coltivazione della vite. Assume la Presidente dell’Osservatorio il Sen. Tomaso Zanoletti, presidente dell’Enoteca Regionale Piemontese che dichiara: “Dobbiamo difendere con forza il mondo del vino da messaggi fuorvianti che tendono ad equiparare ingiustamente il vino ai superalcolici o alle droghe. E’ un tema di grande importanza ed attualità e rappresenta un ulteriore modo per valorizzare il lavoro di tanti viticoltori ed aziende vinicole impegnate in una costante azione e ricerca della qualità. Promuovere una corretta comunicazione verso il consumatore – prosegue il Sen. Zanoletti – è un mondo concreto per rafforzare il rilievo e la dignità che la viticoltura italiana ha nella tradizione rurale del Paese”. All’interno dell’Osservatorio è istituito un Comitato Scientifico che sarà presieduto dal prof. Attilio Giacosa, del Dipartimento di gastroenterologia del Policlinico di Monza, nonché ricercatore presso l’Istituto Nazionale per la ricerca sul cancro di Genova: attorno al Prof. Giacosa saranno coinvolti esperti nel campo della scienza dell’alimentazione, dell’enologia, della legislazione, della comunicazione, della gastronomia. Il Comitato Promotore Fra le prime iniziative un convegno in programma nella seconda metà del mese di novembre che sarà incentrato sul tema vino e salute e comunicherà lo stato attuale del mondo della ricerca sulle proprietà salutistiche del vino. A seguire la realizzazione di un libro che pubblicherà i documenti del convegno e accompagnerà l’attività divulgativa dell’Osservatorio. Sarà l’associazione Go Wine, associazione nazionale di consumatori-turisti del vino, a curare la segreteria generale dell’Osservatorio. … “ Fa più male un bicchiere di vino che uno Spinello”. A questa affermazione inaccettabile di un ministro si deve reagire … .  
   
   
IL CAVEAU D’OLTREPO ALLA CITTÀ DEL GUSTO DI ROMA DAL 3 OTTOBRE AL 12 DICEMBRE, 7 APPUNTAMENTI CON LA MIGLIORE ENOLOGIA DEL TERRITORIO  
 
 Dal 3 ottobre al 12 dicembre il Teatro del Vino Wine Bar della Città del Gusto di Roma ospiterà 7 degustazioni dedicate ai vini del Caveau d’Oltrepo, progetto di valorizzazione della migliore enologia del territorio. Saranno 22 le Aziende del Caveau presenti a Roma nell’iniziativa coordinata dal Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, per un totale di 56 etichette, distribuite nei 7 appuntamenti fissati sull’arco di due mesi. Per la prima volta, il Caveau d’Oltrepo raggiunge la capitale e una delle sedi più note e prestigiose per gli amanti del buon bere, con una significativa rappresentanza dei vini selezionati nei primi due anni della sua attività. A ciascuna presentazione, secondo un definito calendario di presenze (www. Vinoltrepo. It ; www. Gamberorosso. It), interverranno direttamente le Aziende produttrici che hanno aderito all’iniziativa: Ca’ di Frara, Tenuta Mazzolino, Agnes Fratelli, Cascina Gnocco, Fiamberti, Torti Pietro di Alessandro, Marchese Adorno, La Costaiola, Albani, Verdi Bruno di Paolo, Piccolo Bacco dei Quaroni, Fattoria Il Gambero, Tenimenti Castelrotto, Frecciarossa, Marchesi di Montalto, Martilde, Le Fracce, Bellaria, Vercesi del Castellazzo, Tenuta Il Bosco, Giorgi Fratelli, Conte Vistarino. Le tipologie in degustazione comprendono Oltrepò Metodo Classico, Oltrepò Metodo Classico Rosé, Barbera, Buttafuoco Storico, Pinot nero, Pinot grigio, Riesling, Rosso, Malvasia, Bonarda fermo. Vini con una netta identità – Oltrepò, che saranno protagonisti di ogni serata, curata dalla presenza di un sommelier professionista oltre al supporto del filmato illustrativo del territorio e di materiale informativo realizzati dal Consorzio. Il Caveau d’Oltrepo – Il progetto di individuazione dei vini più rappresentativi dell’Oltrepò Pavese, ideato e attuato dal Consorzio Tutela Vini, è iniziato nel novembre 2005. L’attività consiste in degustazioni e assaggi dei vini dell’Oltrepò, finalizzati a selezionare la migliore enologia territoriale. Ad occuparsi della selezione è Francesco Beghi. Ad oggi, gli assaggi sono stati 2000. Il Caveau d’Oltrepo conta attualmente 180 etichette, comprendenti vini fermi e Oltrepò Metodo Classico. Periodicamente, il Consorzio organizza iniziative di presentazione degli “aggiornamenti” dell’elenco delle etichette che fanno parte del Caveau d’Oltrepo. Dal 2005, il Caveau d’Oltrepo è stato presentato a Milano (Westin Palace Hotel, novembre 2005), a Verona (Vinitaly 2006 e Vinitaly 2007) e nelle 3 manifestazioni “Oltrecentovini” (Casteggio, maggio – giugno – settembre 2006). Oltre all’attività rivolta al pubblico, il Caveau organizza degustazioni tecniche con i produttori dell’Oltrepò. .  
   
   
SPUMANTI D’ITALIA A FABRIANO: CONSEGNA DEL PREMIO NASTRO D’ORO 2007- FRANCESCO SCACCHI AL VINO SPUMANTE GAVI DOCGBRUT “ D’ANTAN”1995 DELLA AZIENDA SOLDATI LA SCOLCA  
 
 Fabriano, nella bella cornice del Loggiato di S. Francesco e dell’Oratorio della Carità, ospita sabato 6 ottobre 2007 dalle ore 17 la manifestazione organizzata insieme al Forum Spumanti d’Italia di Valdobbiadene. Il programma prevede un banco di degustazione dei 14 migliori spumanti d’Italia del 2007 che hanno ognuno vinto il primo premio di categoria e tipologia ( 8 metodo charmat italiano e 6 metodo classico italiano), una tavola rotonda e la consegna dei premi Nastro d’Oro Francesco Scacchi al miglior Spumante d´Italia 2007, Cuoco alle Stelle e miglior Cuoco Emergente 2007. Nell’occasione sarà presentata anche la Guida Oro 2007 Spumanti d’Italia Veronelli Editore. L´iniziativa è realizzata da tre associazioni locali: Gustafabriano, Gruppo Arte Vino & Musica e Associazione Produttori Alta Valle dell’Esino “Magna Come Parli” in collaborazione con il Forum Spumanti d´Italia (www. Forumspumantiditalia) e Fabriano Turismo ed il Patrocinio di Regione Marche, Provincia di Ancona, Comune di Fabriano, Regione Veneto, Provincia di Treviso, Comune di Valdobbiadene con la sponsorizzazione della Fondazione e della Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana. Alle ore 18 nella cornice cinquecentesca dell’Oratorio della Carità si svolgerà la tavola rotonda: Spumanti: partita a Scacchi con gli Champagne! Francesco Scacchi una storia iniziata 50 anni prima… Conduce Rosanna Vaudetti, interverranno: Bruno Gambacorta (Giornalista Tg Rai 2) Gianpietro Comolli (Direttore Forum Spumanti d’Italia) Alvise Manni (Storico locale) Paola Cocci Grifoni (produttrice di Spumanti) Arturo Rota (Veronelli Editore) Carlo Valli (Giornalista Scrittore) ed Eugenio Medagliani (Direttore Rivista “Il Cuoco). Fabriano con questo evento vuole rendere omaggio ad un suo cittadino illustre che ha segnato , da illuminato medico e appassionato, in modo importante e pionieristico la storia di un grande prodotto, quale sono i vini Spumanti. .  
   
   
CANTINE SARDE IN SOFFERENZA, LA REGIONE APRE IL TAVOLO DI LAVORO  
 
 "La Regione segue con attenzione le problematiche delle cantine del Sulcis in difficoltà e di quei viticoltori che ancora aspettano le liquidazioni per i conferimenti delle vendemmie degli anni scorsi. Occorre però, al di là dei problemi contingenti, pensare tutti insieme a un progetto che rilanci le produzioni locali del Sulcis e a una strategia di ristrutturazione delle cantine". Questa mattina a Cagliari l´assessore regionale dell´Agricoltura Francesco Foddis ha incontrato i presidenti delle cantine di Santadi, Sant´antioco e Calasetta, i rappresentanti dei Consorzi fidi Fidicoop e Agrifidi Sardegna, le centrali cooperative e le organizzazioni professionali agricole, che avevano segnalato come i produttori del Sulcis incontrassero difficoltà nel conferimento dell’uva alle cantine sociali. Il tavolo è servito soprattutto per fare il punto della situazione ed è emersa una situazione complessa, soprattutto per alcune aziende. "In questo momento - ha dichiarato Foddis proponendo una riflessione e una prima ipotesi di lavoro - è prioritario un immediato intervento per far recuperare la fiducia ai produttori. Ma dare un po´ di ossigeno non può bastare. Occorre concordare una strategia chiara, le cantine devono fare scelte rigorose e puntare sulla qualità, incentivando quei produttori che conferiscono uve secondo un preciso disciplinare. Una volta individuati i mercati di riferimento, diventa strategico promuovere prodotti che identifichino immediatamente la Sardegna: ad esempio, serve poco sponsorizzare o affrontare la concorrenza con quattro, cinque Carignano. Forse è più vincente, e remunerativo, andare tutti uniti con il Carignano di Sardegna. Se saremo capaci di condividere tutti insieme un progetto definito, sarà anche più facile trovare gli strumenti, normativi e finanziari, per accompagnarlo. Nella legge Finanziaria regionale 2008, la cui bozza è in fase di stesura, potrebbero essere previsti interventi in tal senso". Nei prossimi giorni sono in programma nuove riunioni operative con l’obiettivo di risolvere almeno le questioni più urgenti legate allo stato delle cantine sulcitane. .  
   
   
REGIONE LAZIO RICONOSCE STRADA DEL VINO TERRA DEL CESANESE  
 
 “La giunta regionale ha riconosciuto la Strada del vino Terra del Cesanese di Olevano Romano”. Lo annuncia Daniela Valentini, assessore all´Agricoltura della Regione Lazio. È la settima Strada del Lazio che si aggiunge alle altre sei già riconosciute in passato. Il suo territorio comprende per intero il comune di Olevano Romano e in parte quello di Genazzano, mentre il comitato promotore è composto da aziende agricole, vitivinicole, cooperative e cantine sociali. La nuova Strada vanta inoltre un patrimonio enologico di qualità, come la celebre Doc di Olevano Romano. “La Terra del Cesanese - ha proseguito la Valentini - entra ora a far parte di un percorso di sviluppo che punta sulla crescita e la competitività delle Strade e della loro offerta enogastronomica e turistica, perché costituiscono una realtà fondamentale per il rilancio dell´economia laziale; un percorso su cui abbiamo investito molto. Dalla nascita a Roma del Centro Servizi per il Turismo, che ha riscosso un grande successo, ai finanziamenti per le attività promozionali delle Strade. Uno sviluppo che abbiamo intrecciato con le misure del nuovo Psr, le politiche sui distretti, i tavoli di filiera e la commercializzazione. Tutto ciò - ha concluso l´assessore - perché vogliamo che le Strade del Vino e dell´Olio siano in grado di fare economia e camminare con le proprie gambe”. .