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MARTEDI

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Notiziario Marketpress di Martedì 02 Ottobre 2007
UN NUOVO PROGETTO UE SVILUPPERÀ UN VACCINO CONTRO L´INFLUENZA PANDEMICA  
 
Bruxelles, 2 ottobre 2007 - Alcuni esperti internazionali nel settore della ricerca sui virus umani e dello sviluppo di vaccini si sono uniti per sviluppare un vaccino contro l´influenza pandemica. L´obiettivo del progetto Fluvac, finanziato dall´Ue, è quello di condurre attività di ricerca e sviluppo (R&s) riguardanti un nuovo vaccino contro l´influenza pandemica che possa essere utilizzato come potenziale vaccinazione di emergenza. I partner del progetto, che hanno ottenuto di recente una sovvenzione del valore di 3,5 Mio Eur nell´ambito del Sesto programma quadro (6°Pq) dell´Ue, prevedono di sviluppare un prototipo di vaccino nell´arco di quattro anni. L´insorgenza nel sud-est asiatico del ceppo di influenza aviaria ad alta patogenicità (H5n1) è stata accompagnata da preoccupazioni su una potenziale pandemia influenzale. In tale eventualità, la prevenzione e il controllo dipenderebbero dalla disponibilità a breve termine di grandi quantità di un vaccino altamente efficace. «Se si verificasse una pandemia influenzale, la vaccinazione svolgerebbe un ruolo fondamentale nel controllo. Pertanto, la disponibilità di un numero sufficiente di dosi di vaccino sarebbe essenziale. Nell´ambito di questo progetto, sfrutteremo la potenza del coadiuvante [una sostanza aggiunta a un vaccino per aumentare la risposta immunitaria al vaccino stesso] onde potenziare l´immunità e ridurre la dose di antigeni richiesta per ogni vaccinazione», ha spiegato il dott. Luuk Hilgers, coordinatore scientifico del progetto presso la Nobilon International. Poiché l´aggiunta di un nuovo e potente coadiuvante a un nuovo vaccino H5n1 ha condotto a risultati incoraggianti, il progetto ora continuerà con sperimentazioni cliniche nell´ambito della fase I e Ii. La loro attuazione è prevista entro un termine di due anni. Se le sperimentazioni avranno successo, il consorzio continuerà lo sviluppo clinico e introdurrà il vaccino sul mercato. «Alla fine del progetto, speriamo di avere un prototipo (concetto) di vaccino influenzale di provata efficacia e sicurezza per gli esseri umani, pronto per essere ulteriormente sviluppato per poter tenere sotto controllo una pandemia influenzale», ha spiegato il dott. Hilgers. La Commissione europea ha finanziato numerosi progetti di ricerca sull´influenza, stanziando oltre 90 Mio Eur dal 2001. La ricerca in questo campo proseguirà nell´ambito del 7°Pq; la Commissione ha inoltre annunciato di recente quali saranno i primi progetti in questo settore che riceveranno finanziamenti a titolo del 7°Pq. Delle 44 proposte ricevute dalla Commissione in materia di influenza, ne sono state preselezionate 11 per il finanziamento. I progetti selezionati riceveranno in totale circa 27 Mio Eur e si occuperanno di diagnostica, sviluppo di farmaci e di vaccini e rafforzamento delle capacità. Per ulteriori informazioni visitare: http://ec. Europa. Eu/research/health/poverty-diseases/doc/influenza-research_en. Pdf http://ec. Europa. Eu/food/animal/diseases/controlmeasures/avian/index_en. Htm .  
   
   
IL MECCANISMO DI RISPOSTA AL DANNO AL DNA INIBISCE LO SVILUPPO DEI TUMORI DI ORIGINE VIRALE  
 
Helsinki (Finlandia), 2 ottobre 2007 - Un´équipe di ricercatori dell´Università di ha scoperto che lo sviluppo dei tumori di origine virale può essere bloccato dal meccanismo di risposta al danno al Dna. Tuttavia dai risultati è emerso anche che questa azione è limitata alle prime fasi dell´evoluzione del tumore, ossia quando viene attivato il sistema di controllo del danno al Dna. Un meccanismo simile è stato osservato nei tumori imputabili all´azione degli oncogeni: questi ultimi sono responsabili della proliferazione del Dna e possono determinare un deterioramento cellulare. Il sistema di controllo del danno al Dna causato dagli oncogeni è poi in grado di arrestare precocemente lo sviluppo dei tumori. Il gruppo di ricerca di Päivi Ojala istituito nell´ambito del programma di ricerca sulla biologia genomica dell´Università di Helsinki ha studiato l´herpesvirus associato al sarcoma di Kaposi (Kshv). Il Kshv è un virus tumorale umano all´origine del sarcoma di Kaposi, il tipo di neoplasia attualmente più comune nell´Africa subsahariana, dove il Kshv e il virus da immunodeficienza acquisita (Hiv) sono molto diffusi. Sinora non è stata sviluppata alcuna cura efficace per i tumori causati dal Kshv. Nelle prime fasi dell´infezione da Kshv, il virus imita l´azione di varie proteine cellulari. Una di queste proteine virali, la ciclina virale, induce uno stress replicativo nelle cellule che rivestono le pareti interne dei vasi sanguigni (cellule endoteliali). Tale azione implica a sua volta un deterioramento cellulare e la conseguente attivazione della risposta al danno al Dna. Lo sviluppo dei tumori può quindi essere bloccato dal meccanismo di riparazione avviato dalle proteine stesse. Gli scienziati finlandesi sottolineano tuttavia che i sistemi di controllo del danno al Dna vengono attivati solo nelle prime fasi dell´evoluzione del tumore. A uno stadio più avanzato, le cellule colpite dal Kshv possono prevalere ed eludere il sistema di controllo. Il programma coinvolge varie università e istituti di ricerca in Finlandia e Svezia. È stato finanziato in parte dal progetto comunitario Inca (ruolo delle infezioni croniche nello sviluppo del cancro), finalizzato a studiare alcuni tipi di cancro di origine virale. Lo studio è stato pubblicato il 28 settembre 2007 sulla rivista ad accesso libero «Public Library of Science (Plos) Pathogens». Per ulteriori informazioni visitare: http://www. Helsinki. Fi/university/ È possibile scaricare gratuitamente l´articolo all´indirizzo seguente: http://pathogens. Plosjournals. Org/perlserv/?request=get-document&doi=10. 1371/journal. Ppat. 0030140#cor1 .  
   
   
DAL CONVEGNO “UN MONDO CON MENO DOLORE” EMERGONO INTERESSANTI DATI SUL CONSUMO DI OPPIOIDI IN ITALIA RISPETTO ALL’ANNO SCORSO, TUTTAVIA, SI REGISTRA UN TIMIDO MIGLIORAMENTO. SASSARI LA PROVINCIA PIÙ VIRTUOSA, SEGUITA DA PADOVA, BIELLA E VICENZA.  
 
 Roma, 2 ottobre 2007 – Si è conclusa il 28 Settembre a Roma la seconda edizione del convegno “Un mondo con meno dolore: esperienze a confronto”, un grande evento che ha offerto agli esperti del settore un’opportunità unica di studio, confronto ed approfondimento sulle nuove proposte terapeutiche per combattere il dolore. Ad una prima sessione plenaria, sono seguiti specifici workshop focalizzati sul dolore oncologico, neuropatico, viscerale, post-operatorio sulle sindromi dolorose complesse, per fornire strumenti e spunti di riflessione mirati che possano risultare utili nella pratica clinica quotidiana. Nell’ambito del convegno sono stati inoltre presentati nuovi interessanti dati sul consumo degli analgesici oppioidi forti, farmaci raccomandati da Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) ed Eapc (European Association for Palliative Care) per la cura del dolore moderato-severo. Sassari risulta la provincia italiana che da Dicembre 2006 a Luglio 2007 ha registrato il più significativo incremento nel consumo a valori di oppioidi per via orale, via di somministrazione raccomandata come prima scelta dalle Linee Guida Oms ed Eapc, che la definiscono efficace ed agevole. Non a caso, in occasione del recente aggiornamento del Prontuario Terapeutico Regionale della Sardegna, sono state citate l’Fda e le principali Linee Guida, che evidenziano “che la via transdermica non rappresenta la prima scelta per il controllo del dolore (…), ma una possibile alternativa all’utilizzo di morfina orale nei pazienti con dolore stabilizzato, in particolare in quelli impossibilitati ad assumere una terapia orale”. A livello italiano, il consumo di oppioidi orali è cresciuto di ben 3,62 punti percentuali, le province emiliane fanno la parte del leone in tale crescita. Piacenza, Bologna e Reggio Emilia crescono infatti di oltre 6 punti percentuali, anche grazie alla precisa opera di documentazione svolta dalla Commissione Regionale Farmaco della Regione Emilia Romagna, che ha emanato uno specifico documento dal titolo “Oppiacei per somministrazione transdermica”, nel quale si raccomanda di limitare l’utilizzo degli oppioidi transdermici alle “situazioni cliniche in cui non è possibile la somministrazione orale”. I dati sono emersi da una recente ricerca condotta dal Centro Studi Mundipharma sul consumo dei principali oppioidi forti utilizzati nella terapia del dolore (ossicodone Cr, morfina Cr, ossicodone+paracetamolo, fentanyl Tts e buprenorfina transdermica), sulla base di dati Ims Healthcare relativi al realizzo dell’industria farmaceutica da Gennaio a Luglio 2007 (Ims Mat Jul 2007). Anche le province toscane registrano un sensibile aumento nella spesa per gli analgesici orali: la Toscana è stata infatti una tra le prime regioni italiane ad impegnarsi nell’applicazione delle Linee Guida internazionali, promuovendo l’utilizzo degli oppioidi secondo la scala Oms e raccomandando la preferenza per la via di somministrazione orale. Padova, Biella e Vicenza seguono a ruota Sassari, registrando un consumo medio di oppioidi orali attorno al 35%, dato positivo, se si considera il miglioramento rispetto al 2006, ma ancora lontano dalla corretta applicazione delle raccomandazioni ufficiali. La maglia nera va alle province di Avellino, Matera, Teramo e Crotone, dove gli oppioidi orali costituiscono meno del 10% della spesa relativa agli oppioidi forti commercializzati. .  
   
   
FORMIGONI INAUGURA NUOVI REPARTI AL DON GNOCCHI  
 
Milano, 2 ottobre 2007 - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ha partecipato il 29 settembre all´inaugurazione di due nuove strutture all´interno dell´Istituto Palazzolo, a Milano, uno dei trenta centri della Fondazione Don Gnocchi. La "Residenza Arcobaleno" è una moderna struttura di 30 posti letto per l´accoglienza di anziani affetti da malattia di Alzheimer, con gravi disturbi comportamentali, difficilmente gestibili al proprio domicilio. "Nel fornire assistenza ai nostri anziani - ha detto Formigoni - dimostrate una grande attenzione e sensibilità nel considerarli soggetti protagonisti di una dimensione relazionale che va sostenuta e incoraggiata". "L´eccellenza delle prestazioni dell´Istituto Palazzolo - ha continuato Formigoni - conferma come il privato lombardo integri positivamente anche il pubblico a dimostrazione della bontà della nostra scelta di orientare la politica sanitaria lombarda a favore di una competizione sana e virtuosa, che porta alla creazione di valore per l´intera società". Questo reparto ad alta specializzazione, con la palestra per la riabilitazione cognitivo-motoria e il giardino Alzheimer, si prefigge di modificare e migliorare i disturbi del comportamento, in particolare l´aggressività, l´agitazione, i tentativi di fuga ed il girovagare afinalistico dei malati (wandering), cercando anche di mantenere lo stato funzionale e cognitivo residuo, offrendo continue stimolazioni. Gli operatori presenti in reparto possiedono una formazione specializzata e costantemente aggiornata per il trattamento delle demenze. Tutto il personale viene coinvolto nel fornire un´impostazione del reparto di tipo "familiare" per favorire l´inserimento dell´ospite in un ambiente che si avvicini il più possibile a quello domestico. Gli interventi rivolti all´ospite della Residenza Arcobaleno sono distinti in tre aree di intervento: l´area clinico-assistenziale, affettivo-relazionale (animazione e supporto psicologico) e cognitivo-motoria (fisioterapia individuale, ginnastica di gruppo e riabilitazione cognitiva). L´istituto "Palazzolo Fondazione Don Gnocchi" ospita al suo interno una Residenza Sanitaria Assistenziale (Rsa) di 700 posti letto, una Casa di Cura di 80 posti letto, un Centro Odontoiatrico in collaborazione con l´Università di Milano-bicocca, un Poliambulatorio con 25 specialità, un Istituto di Riabilitazione Geriatrica con 40 posti letto, un Centro Diurno Integrato per anziani con 25 posti, oltre a servizi territoriali, con custodi sociosanitari e Assistenza Domiciliare Integrata. "La Fondazione - ha sottolineato il presidente Formigoni - conferma di essere un modello organizzativo e gestionale altamente innovativo e in grado di offrire valore aggiunto nel servizio al pubblico cittadino. E´ un esempio significativo di corretta applicazione del principio di sussidiarietà orizzontale, aumenta il grado di corresponsabilità di tutti i soggetti coinvolti, specialmente quelli più vicini al bisogno, e diventa uno strumento efficace di promozione dell´innovazione nel nostro sistema sanitario". .  
   
   
EPATITI VIRALI, IN ITALIA 57 MORTI AL GIORNO PER INFEZIONI CRONICHE DEL FEGATO LE ASSOCIAZIONI DI PAZIENTI INSIEME PER LOTTARE CONTRO QUESTE MALATTIE ANCORA OGGI SOTTOSTIMATE E CHE POSSONO PORTARE A GRAVI COMPLICANZE  
 
 Roma, 2 ottobre 2007 – Le cifre sono inquietanti: due decessi ogni ora nel nostro paese, oltre 20. 000 l’anno. Sono le vittime delle malattie croniche del fegato, e tra queste - secondo uno studio in 79 ospedali italiani, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità - l’epatite C è causa unica o concausa di danno epatico nel 65% delle persone ricoverate per malattia cronica epatica (fonte: Comunicato Stampa Associazione Italiana Studio Fegato, Novembre 2006). Non solo: l’epatite da virus C (Hcv) causa forme croniche e complicanze, come cirrosi epatica e tumore al fegato ed è anche responsabile di numerosi trapianti di fegato e di decessi tra i malati con coinfezione da Hiv. Sono più di un milione in Italia i portatori cronici di infezione da Hcv, oltre 700. 000 quelli di epatite da virus B. Le associazioni Epac (Educazione, prevenzione ricerca sull’epatite C) Onlus e Elpa (European Liver Patients Association) sono coinvolte nella lotta a queste malattie e nella promozione della 4a Giornata mondiale dell’epatite che si celebra lunedì 1 ottobre. In Italia iniziative di sensibilizzazione durante i lavori del Xiii Congresso Nazionale delle Malattie Digestive Fimad, che si apre a Palermo domani, 29 settembre, e si chiude il 3 ottobre. Salvare il fegato, curare le epatiti virali ma anche, in chi non è mai venuto a contatto con i virus, preservare la salute di questo importante organo attraverso regolari controlli. Chi soffre di danno epatico presenta un innalzamento persistente delle transaminasi, Alt e Ast, che talvolta raggiungono il doppio della concentrazione normale, anche nel caso di semplice accumulo di grasso nel fegato, ma che allo stesso tempo possono essere indicatori dell’evoluzione verso la cirrosi. Nelle fasi iniziali della malattia infiammatoria epatica, semplici cambiamenti dello stile di vita, quali un’alimentazione equilibrata, un aumento dell’attività fisica e l’eventuale utilizzo di prodotti antiossidanti, possono rallentare il danno epatico. Molte malattie epatiche non danno sintomi se non nelle fasi più avanzate, pertanto poche persone sono consce della propria condizione prima che compaiano i sintomi della malattia conclamata e poco curabile. La giornata mondiale di sensibilizzazione è rivolta quindi alla popolazione perché screening, informazione, prevenzione e diagnosi precoce delle patologie correlate al fegato siano utilizzate al meglio da tutti. .  
   
   
LA GIUNTA PROVINCIALE DI TRENTO APPROVA LA DELIBERA DELL’ASSESSORE REMO ANDREOLLI 140 POSTI DI LAVORO IN PIÙ, 25 SONO MEDICI E 73 INFERMIERI SÌ ALLA NUOVA PIANTA ORGANICA DELL’AZIENDA SANITARIA IL TOTALE DEI DIPENDENTI SALE COSÌ A 7.392  
 
Trento, 2 ottobre 2007 – 140 posti di lavoro in più all’Azienda provinciale per i servizi sanitari: 25 sono medici, 73 infermieri, 16 operatori socio sanitari, 11 personale tecnico sanitario. E’ quanto ratificato oggi dalla Giunta provinciale che ha approvato la delibera di Remo Andreolli, assessore alle politiche per la salute, con la quale si dà via libera ai provvedimenti dell’Azienda riguardo alla nuova dotazione della pianta organica. Provvedimenti dello scorso agosto che portano a 7. 392 il totale complessivo dei dipendenti dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari e che si muovono nella direzione, già avviata da tempo, di consentire il passaggio dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari da una assetto tradizionale di pianta organica, per suo natura statico, ad un criterio di “dotazione organica” che punta invece alla dinamicità e alla flessibilità. Si tratta di rideterminazioni che tengono conto del profilo della quantità e della qualità e dei parametri relativi alla spesa per il personale e che ribadiscono “con l’evidenza dei numeri - commenta l’assessore Andreolli – l’attenzione alla salute dei cittadini e la necessità di assicurare, su tutto il territorio, una presenza di strutture sanitarie all’altezza”. Questa la variazione, in più, della costituita “dotazione organica” nelle unità di personale: dirigente medico 25; dirigente biologo 1; dirigente psicologo 4; dirigente fisico 1; collaboratore professionale sanitario esperto – personale infermieristico 1; collaboratore professionale sanitario – personale infermieristico 73; collaboratore professionale sanitario – personale di vigilanza e ispezione 4; operatore professionale sanitario – personale infermieristico 8; operatore socio sanitario (O. S. S. ) 16; operatore tecnico addetto all’assistenza (O. T. A. ) 1; collaboratore professionale sanitario – personale della riabilitazione 6; collaboratore professionale sanitario – personale tecnico sanitario 11; operatori tecnici specializzati 7; Totale 140- In particolare, le variazioni riguardano: prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro - Istituzione di 4 posti di tecnico della prevenzione negli ambienti e luoghi di lavoro motivata dall’opportunità di incrementare le attività di prevenzione negli ambienti di lavoro. Screening provinciale del carcinoma del colon-retto - Istituzione di 3 posti di dirigente medico di gastroenterologia; 3 posti di infermiere; 1 posto di O. S. S. Assistenza domiciliare integrata – cure palliative - Istituzione di 7 posti di infermiere), per l’avanzamento del processo di estensione della modalità organizzativa dell’Assistenza domiciliare integrata – cure palliative sul territorio provinciale psicologia - Istituzione di 4 posti di dirigente psicologo, relativo alla riorganizzazione delle attività di psicologia chirurgia - Istituzione di 1 posto di dirigente medico di anestesia e rianimazione; 10 posti di infermiere genetica medica - Istituzione di 3 posti di dirigente medico (2 di genetica e 1 di anatomia patologica); 2 posti di infermiere, 1 posto di tecnico di laboratorio (categoria D). Ematologia - Istituzione di 5 posti di dirigente medico (4 di ematologia e 1 di medicina trasfusionale), a fronte della soppressione di 3 posti di dirigente medico di medicina interna; 1 posto di infermiere esperto; 14 posti di infermiere; 6 posti di O. S. S. (categoria Bs). L’istituzione di questi posti è quella stimata come necessaria e sufficiente per l’attivazione di una struttura semplice di Ematologia, nell’ambito dell’Unità Operativa di Medicina interna 2 dell’ospedale di Trento. Urgenza e emergenza - Istituzione di 7 posti di autisti Sti e 9 posti di infermiere. L’incremento riguarda il processo in atto di miglioramento continuo del sistema di urgenza-emergenza (pronto soccorso e 118). Tempi di attesa - Istituzione di 6 posti di dirigente medico (2 radiologi, 1 cardiologo, 1 chirurgo vascolare, 1 cardiochirurgo, 1 geriatra); 1 posto di dirigente fisico; 2 posti di infermiere; 2 posti di tecnico di radiologia. Gli incrementi sono finalizzati al contenimento dei tempi di attesa, in ottemperanza al relativo piano provinciale. Riorganizzazione dell’ospedale di trento - Istituzione di 8 posti di infermiere; 2 posti di tecnico di radiologia; 2 posti di tecnico di laboratorio; 2 posti di O. S. S. Gli incrementi appaiono necessari in relazione alla ristrutturazione edilizia in atto dell’Ospedale di Trento, che comporta la conseguente necessità di riorganizzare determinati modelli assistenziali. Riorganizzazione dell’ospedale di rovereto - Istituzione di 3 posti di dirigente medico di nefrologia; 15 posti di infermiere di categoria D a fronte della soppressione di 2 posti di categoria C; 1 posto di fisioterapista; 1 posto di audiometrista in relazione all’attivazione della guardia radiologica dipartimentale e all’incremento delle sedute diagnostiche della Pet-tac. Dipartimento di radiodiagnostica - Istituzione di 4 posti di dirigente medico di radiodiagnostica e 4 posti di tecnico di radiologia in relazione all’attivazione della guardia radiologica dipartimentale e all’incremento delle sedute diagnostiche della Pet-tac. Dipartimento di anestesia e rianimazione - Istituzione di 5 posti di O. S. S. Per incrementare il supporto all’attività infermieristica a causa dell’aumento del numero delle sedute operatorie, soprattutto di Neurochirurgia e di Cardiochirurgia. Distretto alto garda e ledro - Istituzione di 3 posti di dirigente medico (1 di medicina, 1 di ginecologia, 1 di ortopedia); 1 posto di dirigente biologo; 2 posti di infermiere, correlata allo sviluppo delle attività di procreazione medicalmente assistita, all’aumento del carico assistenziale del Day hospital oncologico e alla necessità di garantire l’attività ortopedica giornaliera. Varie - Istituzione di 4 posti di infermiere; 4 posti di tecnico della riabilitazione; 2 posti di O. S. S. A fronte della soppressione di 3 posti di infermiere (categoria D); 6 posti di infermiere (categoria C); 1 posto di O. T. A. (categoria B), motivata dalla necessità di trasformare i posti relativi a profili professionali in via di esaurimento in altri posti maggiormente rispondenti alle nuove esigenze assistenziali. Dotazione Organica Dell’azienda Provinciale Per I Servizi Sanitari: Direttore Laboratorio 9; Direttore Medico 120; Dirigente Medico 880; Direttore Farmacista 3; Dirigente Farmacista 13; Direttore Veterinario 5; Dirigente Veterinario 38; Dirigente Biologo 30; Dirigente Chimico 2; Direttore Fisico 1; Dirigente Fisico 9; Direttore Psicologo 2; Dirigente Psicologo 45; Dirigente Ingegnere 11; Dirigente Analista 5; Dirigente Statistico 2; Dirigente Amministrativo 24; Ausiliario Specializzato 272; Commesso 8,5; Operatore Tecnico 267; Operatore Tecnico Addetto Assistenza 42; Coadiutore Amministrativo 204; Operatore Tecnico Specializzato 344; Coadiutore Amministrativo Esperto 90; Operatore Socio Sanitario 684; Operatore Professionale Sanitario – Personale Infermieristico 178; Assistente Tecnico 57; Assistente Amministrativo 381; Collaboratore Tecnico Professionale 39; Collaboratore Amministrativo Professionale 116; Collaboratore Tecnico Professionale Esperto 10; Collaboratore Amministrativo Professionale Esperto 37,5; Collab. Professionale Sanitario – Personale Infermieristico 2438; Collab. Professionale Sanitario – Personale Tecnico Sanitario 372; Collab. Professionale Sanitario – Personale Riabilitazione 286; Collab. Profess. Sanitario – Personale Vigilanza-ispezione 79; Collaboratore Professionale Assistente Sociale 14; Collab. Prof. Sanitario Esperto – Personale Infermieristico 210; Collab. Prof. Sanitario Esperto – Personale Tecnico Sanitario 31; Collab. Prof. Sanitario Esperto – Personale Riabilitazione 22; Collab. Prof. Sanitario Esperto – Personale Vigilanza-ispezione 6; Collaboratore Professionale Esperto Assistente Sociale 1; Operatore Professionale Sanitario – Personale Riabilitazione 4; Totale Complessivo 7392. . .  
   
   
ACCORDO PER AMPLIARE ORARIO FARMACIE DI VERONA:ASSESSORE MARTINI: “AUSPICO CHE QUESTO SI DIFFONDA IN TUTTO IL VENETO”  
 
Verona, 2 ottobre 2007 - L’assessore regionale alle Politiche sanitarie del Veneto Francesca Martini ha espresso grande soddisfazione per l’accordo firmato tra Federfarma e Agec, che permette a Verona di diventare la prima città del Veneto ad ampliare l’orario di apertura della farmacie fino a 55 ore settimanali. “Si tratta di una vera e propria “rivoluzione” – ha sottolineato l’Assessore Martini – che permette ai cittadini una più ampia fruibilità del servizio farmaceutico, compatibile con gli orari di lavoro e i nuovi ritmi di vita delle famiglie”. In riferimento a questo accordo, l’Assessore Martini ha auspicato che “il laboratorio che sta partendo dal comune scaligero si diffonda su tutto il territorio veneto in tempi brevi, anche grazie ad una rapida approvazione della proposta di legge sul riordino del servizio farmaceutico che delinea la farmacia come vero e proprio presidio del servizio sanitario regionale, ampliandone le funzioni e rispondendo in modo sempre più attento ai bisogni concreti della nostra popolazione. Tra questi – ha aggiunto – ricordo la necessità di poter ritirare referti e prenotare visite ed esami nelle nostre strutture sanitarie”. “Ancora una volta quindi - ha concluso l’Assessore Martini – un traguardo raggiunto nella nostra Regione, che deve portare ad un “modello veneto d’eccellenza” anche per il servizio farmaceutico”. .  
   
   
PERSONE CON HANDICAP COGNITIVO, OCCUPAZIONI PIÙ DIGNITOSE  
 
Bolzano, 2 ottobre 2007 - "Nuovi profili professionali per persone con handicap cognitivo", questo il titolo di una ricerca effettuata dall´Istituto "Apollis" su incarico della Ripartizione formazione professionale, e co-finanziata dal Fondo sociale europeo. Dallo studio emerge la necessità di rafforzare l´offerta formativa e professionale, e di garantire occupazioni più dignitose dal punto di vista economico. I risultati della ricerca sono stati presentati da Brigitte Schnock, dell´Istituto "Apollis", nel corso di una tavola rotonda svoltasi questa mattina (venerdì 28) nel cortile interno di Palazzo Widmann. Scopo dell´analisi, quello di individuare i provvedimenti in grado di migliorare l´integrazione delle persone affette da handicap cognitivo sia all´interno del mondo della formazione, sia all´interno del mondo del lavoro. "La nuova legge provinciale sull´apprendistato - ha spiegato la direttrice del Dipartimento formazione professionale, Barbara Repetto - prevede la possibilità di creare profili professionali ad hoc per le persone con handicap cognitivo, da raggiungere tramite un adeguato percorso formativo. La normativa deve essere recepita in modo più chiaro da tutti gli attori coinvolti, sia pubblici che privati, e deve essere preso esempio da alcune realtà geograficamente vicine, come Austria e Svizzera, per quanto riguarda le soluzioni concrete da trovare". Tra le proposte emerse dalla ricerca, spicca la necessità di offirire un profilo professionale ad hoc per le persone con handicap cognitivo, mettendo a disposizione posti di lavoro con mansioni ben definite e calibrate, in grado di garantire una certa dignità anche dal punto di vista economico. In questo caso è ritenuta fondamentale una maggiore collaborazione da parte del mondo economico e del lavoro. Un altro passaggio interessante dello studio svolto da "Apollis" riguarda infine la necessità di rafforzare anche dal punto di vista numerico il personale che si occupa dell´inserimento delle persone affette da questo tipo di disabilità. Sia all´interno del mondo della scuola, che ha il fondamentale compito di garantire un´adeguata formazione professionale, sia all´interno della pubblica amministrazione, in quei settori che si occupano di garantire l´inserimento lavorativo. .  
   
   
SIENA: ERA STATA AVANZATA DA UN GRUPPO DI MEDICI UNIVERSITARI E OSPEDALIERI INTRAMOENIA, IL TAR RESPINGE LA RICHIESTA DI SOSPENSIVA L’ASSESSORE ROSSI: “ORA SI PUÒ PARTIRE CON REGOLE CHIARE E TRASPARENTI”  
 
 Siena, 2 ottobre 2007 - Il Tar ha respinto il ricorso avanzato da un gruppo di medici senesi che chiedevano la sospensiva del termine per l’attivazione del nuovo regime dell’ attività intramoenia, deciso dalla Regione Toscana con la delibera n. 555 del luglio scorso. I sanitari senesi dovranno quindi attenersi alla scadenza fissata dalla Regione e far partire l’attività negli spazi organizzati dall’Azienda ospedaliero universitaria senese dal primo ottobre. “La sentenza – afferma l’assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi – ci conforta ancora una volta, come in tante altre occasioni precedenti, sulla giustezza delle nostre scelte. L’intramoenia è una attività importante per il servizio sanitario e per il cittadino, ma è rimasta sostanzialmente ingovernata dal 2000, con continue proroghe nazionali. La Toscana, nel corso degli anni, ha utilizzato appieno i finanziamenti statali destinati all’intramoenia ed è in grado di dare un assetto definitivo all’attività. La delibera che abbiamo approvato nel luglio scorso, e che abbiamo discusso in modo approfondito con tutte le parti in causa, secondo il metodo della concertazione, fissa regole e criteri chiari e trasparenti, integra l’attività intramoenia con quella istituzionale, nel rispetto del cittadino e della sua esigenza di godere di una ulteriore opportunità assistenziale, e nel rispetto del medico e dalla sua professionalità. Abbiamo effettivamente tradotto il termine intramoenia in un’idea unitaria, funzionale e strutturale. ” Per l’assessore Rossi nella delibera ci sono aspetti particolarmente importanti: “Ad esempio – afferma - il Cup separato, il personale appositamente assegnato, il pagamento fatto all’azienda e non al professionista sono garanzia di trasparenza ed equità. Così si rafforza anche il senso di appartenenza del professionista all’azienda e si rende possibile un rapporto più corretto tra i tempi di attesa dell’attività istituzionale e quelli dell’attività libero professionale”. Per quanto riguarda gli aspetti organizzativi dall’Aou di Siena arrivano le più ampie assicurazioni: “Gli spazi saranno pronti – afferma il direttore generale Carlo Tomassini – Abbiamo avuto dalla Regione il tempo necessario per l’allestimento dei 20 ambulatori e dal primo ottobre potranno essere utilizzati”. .  
   
   
PRESENTAZIONE PROGRAMMI UMANITARI  
 
Udine, 2 ottobre 2007 - Il "Programma umanitario per prestazioni sanitarie di alta specializzazione a favore di cittadini di Paesi non appartenenti all´Unione Europea" è stato presentato 28 settembre, nella sede della Regione a Udine, in un incontro organizzato da Regione e Centro Servizi Volontariato, presente l´assessore regionale alla Salute e protezione sociale, Ezio Beltrame. Il Programma - come ha spiegato Claudia Gandolfi della Direzione della Salute - attua una legge nazionale in materia ed è iniziato con il primo ricovero nel 2005. Il cittadino deve risiedere in un Paese extracomunitario e senza accordi bilaterali sanitari con l´Italia, di norma non deve avere parenti residenti in Italia, deve essere in condizioni disagiate ed essere affetto da una patologia disabilitante. Le procedure hanno ben definite modalità e sono riferite ad alcune patologie; ogni anno vengono scelti i Paesi di provenienza in base a criteri di partenariato internazionale tra la Regione e quei Paesi. Le strutture sanitarie che si sono rese disponibili sono quelle dell´Istituto "Burlo Garofalo", dell´Azienda Ospedaliero-universitaria di Trieste, dell´Azienda Ospedaliera di Pordenone, dell´Azienda Ospedaliero-universitaria di Udine. Dal 2005 al 2007 le richieste sono state 26, delle quali 25 accolte e autorizzate; 17 gli interventi finora effettuati e le provenienze dei pazienti sono varie; 9 i trapianti di midollo, diversi gli interventi chirurgici di correzione di malformazioni varie, interventi neurochirurgici. L´assessore Beltrame - che ringraziando il Centro servizi volontariato, le varie associazioni e tutti i collaboratori ha affermato che "bisogna sì fare interventi di alto livello, ma con un occhio all´umanità, perché la tecnologia da sola non basta" - ha insistito su due concetti: "il Programma non è un intervento a sé stante e slegato dalla politica globale della Regione sulla salute; è sì un intervento umanitario, ma non meramente assistenziale". "Infatti - ha spiegato - la nostra politica si muove su tre assi fondamentali: dare unità agli interventi nei vari settori in un´ottica di sistema, che è indispensabile se vogliamo dare continuità agli interventi; fare in maniera che la nostra politica sia occasione di formazione e di internazionalizzazione del nostro sistema; e fare in modo che attraverso la logica di sistema si riesca a contare a monte dove si prendono decisioni di politica sanitaria". I vari programmi di cooperazione decentrata puntano perciò a creare collaborazione tra i popoli, tra regione e regione in vari campi della sanità; vi è poi la collaborazione con l´Organizzazione Mondiale della Sanità (che affiderà all´Agenzia regionale per la sanità il ruolo di Centro di collegamento per la classificazione delle disabilità) e con altri organismi internazionali. Circa poi la non assistenzialità degli interventi, Beltrame ha ricordato la legge regionale sull´Immigrazione, che permette di dare assistenza sanitaria completa ai cittadini extracomunitari regolari, ma pretendendo in cambio anche doveri; per i non regolari la Regione fornisce assistenza per far fronte a un problema sanitario complessivo (per la persona e la comunità) e comunque sempre finalizzato all´inserimento della persona. Circa il ruolo del volontariato, infine, l´assessore ha fatto presente che le variazioni di bilancio hanno previsto un consistente stanziamento per rafforzare il Centro Servizi Volontariato, chiamato a compiti sempre più difficili. "E speriamo di riuscire, attraverso la salute, a costruire anche la pace!". Testimonianze dirette sull´attività svolta "sul campo" (ovvero nelle strutture sanitarie del Friuli Venezia Giulia) sono state fornite dai dottori Marino Andolina e Massimo Mondani e da Sabrina Vigliani della Comunità S. Egidio. Tra i problemi emersi vi è quello dell´assistenza ai malati e ai loro parenti fuori dall´ospedale: il volontariato - pur prezioso - spesso non è sufficiente. Un programma questo sanitario-umanitario, che ben rientra nell´ottica del "partenariato territoriale", come ha riferito Gabriella Presta del Servizio della Pace. .  
   
   
BRESCIANI: FORMAZIONE PER VINCERE SFIDE SANITA´  
 
Milano, 2 ottobre "E´ la nostra tradizione culturale in medicina l´arma vincente che ci consentirà di affrontare le sfide future della sanità". Con queste parole l´assessore regionale alla Sanità, Luciano Bresciani, e intervenuto il 28 settembre ai lavori del workshop "Il nuovo mercato del lavoro in Lombardia: le prospettive per i fabbisogni di personale sanitario", organizzato dall´Istituto regionale di formazione (Iref) in collaborazione con le Direzioni generali Sanità, Famiglia e Solidarietà Sociale, e Istruzione, Formazione e Lavoro. "Cultura e formazione" sono dunque le parole chiave indicate da Bresciani, che a questo proposito ha voluto sottolineare l´importanza rivestita proprio dell´Iref nel coordinare "il processo che ci porterà a lavorare in sistema e in rete, sviluppando la piattaforma del Piano socio-sanitario sui quattro vettori fondamentali". E cioè: la nuova Azienda regionale dell´emergenza-urgenza, l´articolazione della medicina sul territorio non più su due ma su tre livelli, coinvolgimento di professionisti ed enti locali nella programmazione e l´implementazione tecnologica. Sul primo aspetto, Bresciani ha ricordato come il nuovo "118" affronterà anche problemi legati all´emergenza sociale e a quella di massa ("per i quali la formazione del personale medico e infermieristico sarà decisiva"), mentre - ha aggiunto - procedono in maniera positiva gli esperimenti "per portare le cure mediche meno complesse, quelle di primo e secondo livello, più vicine possibile al paziente, con la nascita delle associazioni di medici e con l´assistenza a domicilio. Per fare questo è però necessario dare un forte impulso all´alta tecnologia medica, con il coinvolgimento delle aziende del settore e con la creazione di macro-aree sanitarie, sia in Italia che in Europa. Una strada, quest´ultima, che la Lombardia sta percorrendo per prima a livello europeo". .  
   
   
RECORDATI ACQUISTA ORPHAN EUROPE, GRUPPO EUROPEO SPECIALIZZATO NELLE MALATTIE RARE  
 
Milano, 2 ottobre 2007 – Recordati ha annunciato di aver siglato un accordo per l’acquisizione di Orphan Europe, gruppo europeo specializzato nelle malattie rare, con sede a Parigi. Il prezzo che sarà corrisposto al closing è di € 135 milioni e sarà finanziato sostanzialmente con la liquidità disponibile. La conclusione della transazione, prevista entro la fine del 2007, è subordinata ad alcune condizioni tra le quali il via libera delle autorità anti trust. Il “Comité d’entreprise” (rappresentanza sindacale aziendale) di Orphan Europe, consultato prima della firma dell’accordo, ha dato parere positivo. Orphan Europe è una primaria società farmaceutica europea dedicata allo sviluppo, la registrazione, la commercializzazione e la distribuzione di farmaci unici per la cura di malattie rare e orfane. Orphan Europe ha circa 120 dipendenti, filiali in nove paesi europei, negli Emirati Arabi Uniti e uffici di rappresentanza in altri sette paesi. Nel 2006 ha realizzato vendite per € 40 milioni e un utile operativo di € 7,6 milioni. La sua posizione finanziaria netta è positiva. Il settore dei farmaci orfani è un mercato di nicchia con un significativo potenziale di crescita. Si stima esistano da 6. 000 a 8. 000 malattie rare ma solo alcune di esse sono attualmente trattate con farmaci. I continui progressi della scienza migliorano le possibilità di diagnosticare più precocemente queste malattie e sviluppare terapie adeguate. Le autorità sanitarie in molti paesi sono sensibili alle necessità dei pazienti con malattie rare anche per l’evidente valenza sociale del problema. Orphan Europe commercializza dieci prodotti per il trattamento di malattie prevalentemente croniche e potenzialmente fatali e ha in sviluppo altri interessanti prodotti. La società ha accumulato una notevole esperienza nella collaborazione con le autorità comunitarie e nazionali per quanto riguarda le procedure per la designazione, lo sviluppo, la registrazione e la distribuzione di farmaci orfani. E’ uno dei pochi specialisti europei nelle aree della neonatologia, della pediatria e delle disfunzioni metaboliche rare. Orphan Europe ha sviluppato un sistema di distribuzione unico che, dalla sede di Parigi, raggiunge direttamente i pazienti in tutta l’Unione Europea e in molti altri paesi del mondo. Oltre 50 specialisti con un alto livello di formazione operano in 17 paesi e collaborano con un gruppo centrale di supporto scientifico, con i medici e altri operatori sanitari, nonché con le associazioni di pazienti e loro familiari, per migliorare il livello di conoscenza e consapevolezza delle malattie rare. Inoltre fa parte del gruppo la Orphan Europe Academy che è dedicata ai medici specialisti ai quali permette di condividere ed incrementare le proprie conoscenze, sviluppare nuove idee e rafforzare la collaborazione scientifica nel settore delle malattie rare. “Orphan Europe è una società che ha saputo conquistarsi una posizione di leadership nel settore dei farmaci per il trattamento delle malattie rare e orfane e quindi intendiamo gestirla come entità a sé stante nell’ambito del gruppo” ha dichiarato Giovanni Recordati, Presidente e Amministratore Delegato. “L’acquisizione di Orphan Europe si sposa bene con la strategia di Recordati di espansione in nuovi mercati e di rafforzamento della pipeline di prodotti. Recentemente abbiamo acquisito licenze per nuove specialità nella neonatologia (Stanate per l’Europa ed altri paesi extra-europee, e Infasurf per l’Europa) e lo sviluppo di questi prodotti potrà sicuramente beneficiare dell’esperienza di Orphan Europe. Siamo convinti che il mercato dei farmaci per il trattamento delle malattie rare crescerà nei prossimi anni in modo significativo. L’identificazione e la consapevolezza di nuove malattie rare è in costante aumento e questo porta a un maggior numero di pazienti diagnosticati e trattati. Il numero di farmaci esistenti per la cura di queste malattie è ancora limitato ma i continui progressi scientifici porteranno ad un aumento delle terapie disponibili. Da qui la decisione di entrare in aree terapeutiche specialistiche che si rivolgono a malattie per le quali non ci sono trattamenti adeguati” ha continuato Giovanni Recordati. “Orphan Europe rappresenta inoltre un’opportunità per rafforzare le nostre capacità di ricerca e sviluppo e per stabilire rapporti ancora più fattivi con il mondo accademico e della ricerca scientifica. L’incremento della nostra copertura geografica, insieme all’acquisizione di nuove competenze nella gestione di prodotti altamente specializzati, saranno anche di stimolo nella nostra continua ricerca di nuove licenze. ” .  
   
   
FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE UPDATE 2007 IL GALLIERA E LE SFIDE DELLA MEDICINA  
 
Genova, 2 ottobre 2007 - “Il Galliera e le sfide della Medicina – update 2007” è il titolo dell´importante ciclo di incontri di aggiornamento professionale in programma al Galliera a partire da domani, martedì 2 ottobre (ore 14). Nell´ambito degli appuntamenti- della durata di un´ora circa- si parlerà di: nuovi farmaci oncologici, obesità, celiachia, trattamento della tromobosi, epilessia, dolore, confusione mentale acuta nel paziente ospedalizzato, attualità in tema di tubercolosi, possibile danno renale per l´utilizzo di mezzi di contrasto nel caso di esami diagnostici, emoglobinopatie legate ai nuovi flussi migratori. “Le conoscenze della medicina- spiega Giuliano Lo Pinto – Direttore del Dipartimento delle Medicine Generali e di Pronto Soccorso e Responsabile della S. C. Di Medicina interna 2 dell´Ente- sono in rapida evoluzione è necessario quindi un processo formativo continuo per migliorare la conoscenza sulle patologie più frequenti ai fini di garantire un corretto approccio diagnostico e terapeutico sul singolo paziente. La novità di quest´anno- conclude Lo Pinto- è che le lezioni sono rivolte contestualmente sia ai medici chirurghi sia agli infermieri. Questo a sottolineare come la figura professionale di questi ultimi sia sempre più strategica nell´ambito assistenza sanitaria ospedaliera”. Le lezioni- curate dagli specialisti del Galliera- proporranno ai convenuti un aggiornamento globale su ogni singolo tema. Sede Del Corso Ospedali Galliera di Genova Salone Congressi - Via Volta, 8 Per consultare il programma completo: www. Galliera. It .  
   
   
THAILANDIA, NICOLI PROMUOVE IL SISTEMA FIERISTICO  
 
 Milano, 2 ottobre 2007 - L´assessore regionale al Commercio, fiere e mercati, Franco Nicoli Cristiani, guidato nei giorni scorsi una delegazione istituzionale in Thailandia, con l´obiettivo di promuovere le potenzialità del sistema fieristico lombardo presso gli operatori di settore e le imprese thailandesi. La missione fa parte del progetto Showcasing Lombardia, voluto dalla Direzione generale Commercio, che ha fatto tappa dapprima a Toronto, in Canada, a giugno. "L´accoglienza calorosa che ci è stata riservata - ha detto Franco Nicoli Cristiani - e l´interesse dimostrato dagli imprenditori locali alle nostre proposte di collaborazione testimoniano la concreta possibilità di attivare sinergie tra il nostro sistema fieristico e quello di Bangkok. Anche dopo questa esperienza, la Lombardia si conferma interlocutore di primo livello sugli scenari internazionali". Tra gli incontri svolti dalla delegazione istituzionale lombarda quello presso l´ambasciata italiana con Jittraporn Techachan, direttrice generale dell´Osmep, l´Ente per la Promozione delle piccole e medie imprese locali. Durante il meeting la signora Techachan ha esposto le finalità del progetto tailandese Italian Desk, nato per offrire al management delle imprese locali tutto il supporto necessario per entrare con successo nel mercato italiano. Il "Desk Italia" è già attivo presso l´Osmep in seguito ad un accordo stipulato nel 2005 del governo Italiano con il governo Thailandese, in particolare con l´obiettivo di sviluppare i rapporti tra le piccole e medie imprese locali e i produttori italiani di pari dimensioni. Al Dipartimento Promozione delle Esportazioni di Bangkok l´assessore Nicoli Cristiani ha incontrato il direttore generale Rachane Pojjanasuntorn con il quale, oltre a condividere informazioni sulle caratteristiche e potenzialità del sistema fieristico lombardo, ha concordato di studiare in tempi brevi un protocollo d´intesa con Regione Lombardia per facilitare le collaborazioni commerciali. Nel corso della missione, l´assessore Nicoli ha incontrato Vallop Suwandee, vicegovernatore di Bangkok, che ha espresso la volontà di intensificare gli scambi culturali con il nostro paese e ha comunicato che entro la fine dell´anno sarà aperta una galleria d´arte con opere italiane e in particolare lombarde. Lo spazio espositivo sarà ospitato presso la Government House, sede del governo cittadino. Tra le opere di artisti di tutto il mondo, dunque, a Bangkok ce ne saranno alcune provenienti dalla nostra regione. La fase di selezione degli artisti e delle opere è ancora in corso e proseguirà anche dopo la sua inaugurazione. Il Governatore di Bangkok, Apirak Kosayothin, ha espresso il desiderio che siano presenti anche artisti della Lombardia e perciò saranno avviati contatti per raggiungere questo obiettivo. Kosayothin ha auspicato che la Lombardia possa essere un partner privilegiato anche nello sviluppo di rapporti culturali con la Thailandia. .  
   
   
FERROVIE: UN TRENO PER FAR VIAGGIARE L´ARTE DAL 1° OTTOBRE AL 10 NOVEMBRE PORTERÀ IN 22 STAZIONI L´ ARTE ITALIANA DAL CINQUECENTO AD OGGI  
 
 Roma, 2 ottobre 2007 - E’ Iniziato da ieri dalla Stazione di Roma Termini il viaggio de “Il Treno dell’Arte - Da Tiziano alla Street Art: 500 anni di Arte Italiana”, la mostra museo itinerante che, percorrendo i binari e le stazioni della rete nazionale, porterà in 22 città italiane una sintesi dell’Arte Italiana dal Cinquecento ad oggi . Saranno a disposizione del pubblico, direttamente nelle stazioni ferroviarie, 130 opere, tra le quali dipinti di Tiziano, Todeschini, Baj, Guttuso, Carrà, De Pisis, Sironi, De Chirico, Migneco, Fontana e Lodola, molti dei quali provenienti da collezioni private e quindi mai prima esposti. La mostra è stata realizzata con la collaborazione delle Ferrovie dello Stato, a testimonianza dell’impegno del Gruppo a valorizzare sempre più le stazioni come luoghi aperti alle città. A tale riguardo il Presidente di Ferrovie dello Stato, Innocenzo Cipolletta, intervenuto alla partenza del treno, ha espresso il convinto sostegno del Gruppo Fs all’iniziativa. “Questo museo itinerante che percorrerà la penisola lungo i binari e le stazioni della rete nazionale è l’esempio concreto di come treni e stazioni siano luoghi vivi e ricchi di potenzialità, dove le persone si muovono, si conoscono, si incontrano e si confrontano. A noi, come Gruppo Ferrovie dello Stato, spetta il compito di dare risposte sempre più adeguate alle esigenze di mobilità dei cittadini – il nostro sforzo professionale e finanziario è tutto orientato in questa direzione – pensando a treni più confortevoli, a servizi più puntuali e adeguati alle esigenze collettive, ma anche a stazioni che siano sempre più parti integranti delle città. Luoghi da vivere e da scoprire, dove sia possibile avvicinarsi, con facilità, anche all’arte e alla cultura”. La mostra museo si concluderà il 10 novembre nella Stazione di Milano Porta Garibaldi. .  
   
   
BERSELLI ALLA “LOGGIA DEGLI ARTISTI”  
 
Mantova, 2 ottobre 2007 - Ultimo appuntamento 2007 per “La Loggia degli Artisti”, la serie di esposizioni organizzate dalla Camera di Commercio nella Loggia dei Mercanti. Dal 2 al 7 ottobre, nel suggestivo spazio di Palazzo Andreani, è in programma la rassegna “Giardini oscuri” che presenta le opere recenti del pittore Alberto G. Berselli. L’inaugurazione si terrà martedì 2 ottobre alle ore 18. Alberto Giuseppe Berselli è nato a Mantova nel 1961. Laureato in archittetura, partecipa alle prime collettive nel 1977 con il "Gruppo artistico reverese" e da allora alterna l´attività di pittore a quella di architetto nell´allestimento di negozi di moda e di arredamento o di spazi direzionali. Così spiega le sue opere: “Il mio giardino non è un luogo preciso, limitato da recinti o da muri immaginari, è un non-luogo che esiste e poi si cela tra le pieghe della mente. L´altro elemento è la "matericità" della superficie pittorica. I segni e le linee si intrecciano con la materia plasmata da paste e grumi”. .  
   
   
CARTOLINE DAL MONDO MOSTRA PERSONALE DELL’ARTISTA MARISTELLA LARICCHIA  
 
Milano, 2 ottobre 2007 – Lo Studio Sant’agnese presenta oggi alle ore 17. 00 presso la Galleria San Giorgio di Milano la mostra personale dell’artista Maristella Laricchia dal titolo Cartoline dal Mondo. In mostra una serie di dipinti che rappresentano vere e proprie finestre sul mondo. Da Milano a Parigi, dalla Corsica alla Grecia, autentiche cartoline dal mondo eseguite con maestranza tecnica dall’artista Maristella Laricchia. La mostra rientra nel progetto dell’associazione Studio Sant’agnese volto a sensibilizzare e stimolare anche chi si trova impossibilitato a recarsi presso i luoghi solitamente deputati all’arte e alla cultura. Maristella Laricchia vive e lavora a Milano. Ha frequentato l’Accademia di Brera ed in seguito ha integrato la sua formazione artistica con i professori Lazzari, Forconi, Pedrazzini. La sua tematica, sempre altamente propositiva, è varia e completa spaziando dal paesaggio alla natura morta, ai fiori. Ogni opera eseguita porta impressa la liricità e la forza dell’artista. Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive in Italia ed all’estero. .  
   
   
ROSSANA LONGO A PARMA, FORTE DEI MARMI E TRIESTE  
 
Trieste, 2 aprile 2007 - La giovane pittrice muggesana Rossana Longo espone in questi giorni la sua produzione più recente in alcune sedi di prestigio: a Parma nell’ambito dell’esposizione internazionale “Mercante in fiera” è presente nello spazio dell’antiquario Giampaolo Baldi intitolato “L’antica arte” con una mostra personale, in cui viene proposta una ricca sequenza di disegni di grandi dimensioni, di incisioni e di lavori a olio eseguiti secondo le tecniche antiche e per la maggior parte inediti, realizzati tra il 2006 e il 2007. Dopo Parma, la mostra personale di Rossana Longo, arricchita di alcune vedute scenografiche, si trasferirà a Forte dei Marmi nello spazio espositivo “L’antica arte 2”, dove rimarrà visitabile fino al 31 dicembre. A partire da venerdì 5 ottobre 2007 alle ore 17. 00 sarà visitabile nella Sala conferenze al secondo piano della Biblioteca Statale di Trieste (Largo Papa Giovanni Xxiii, 6) una rassegna di opere del tutto inedite, realizzate dall’artista nel corso dell’ultimo anno. La mostra, curata dall’architetto Marianna Accerboni e visitabile fino alla fine di dicembre, propone una cinquantina tra oli, disegni a sanguigna, a penna, a pastello e a tecnica mista. “In tutte le rassegne” scrive Accerboni “Longo approfondisce attraverso un segno incisivo, essenziale e intenso e mediante un gesto pittorico modulato secondo ritmi e consuetudini antiche i temi prediletti del nudo, del ritratto, delle battaglie di cavalli e del paesaggio, quest’ultimo trasfigurato in lievi, luminose parvenze simboliche. In tale nuovo approccio al disegno e all’uso delle tecniche quattrocentesche, cinquecentesche e seicentesche, l’artista si orienta verso la sintesi e approda a un linguaggio personale che, dal mito, prende il volo verso una più accentuata libertà espressiva e verso un uso del colore dagli intensi contrappunti simbolici, per narrare un racconto fantastico, a volte sobriamente surreale”. .  
   
   
JUERGEN MESSENSEE JETS, DRAWINGS AND VIDEO  
 
Milano, 2 ottobre 2007 - Dal 4 al 27 ottobre 2007, O’artoteca in collaborazione con Galerie Mel Contemporay di Vienna presentano il nuovo ciclo di lavori dell’artista austriaco Juergen Messensee. In questa personale, che si raccorda all´importante retrospettiva del Museo di Essl nel 2006, l’artista presenta le sue opere più recenti. Jets, Drawings and Video, conferma la posizione particolare di Juergen Messensee sulla scena artistica austriaca e internazionale. L’artista, che pure segue il proprio percorso senza lasciarsi affatto influenzare dalle ‘mode intellettuali’, rimane senza dubbio il più attuale di tutti i pittori austriaci. Il suo lavoro si spinge al di là delle convenzioni della pittura; utilizza la riproduzione digitale per duplicare le proprie opere modificandone le dimensioni per riappropriarsene con un ulteriore procedimento creativo. Al centro della mostra c´è la serie delle Metrowomen realizzate attraverso un processo di ripresa, stampa su diversi supporti ed infine pittura. Trascina verso di sé la realtà e la comprime in una sezione. E’ parzializzata, liberata dal suo contesto usuale e dunque otticamente intensificata. Juergen Messensee, nasce a Vienna nel 1936. Negli anni tra il ‘55 ed il ‘60 studia all’accademia di Belle Arti di Vienna. Negli ultimi 20 anni ha avuto più di 200 mostre nazionali e internazionali, ed è considerato uno dei più importanti pittori austriaci. Vive e lavora a Vienna. Www. O-artoteca. Org .  
   
   
JACOPO DALMASTRI GIUGNI PAESAGGI CENTRO CULTURALE “IL GRANAIO”  
 
Fusignano_ra 21 ottobre - 11 novembre 2007 Fusignano, 2 ottobre 2007 - L’esposizione, promossa dal Comune di Fusignano _ Assessorato alla Cultura con il Patrocinio della Regione Emilia-romagna, della Provincia di Ravenna e della Associazione intercomunale Bassaromagna, sarà visibile esclusivamente dal Giovedì alla Domenica dalle ore 15. 00 alle 18. 00 e nei giorni festivi anche dalle ore 10. 00 alle 12. 00. Ingresso libero. Inaugurazione Domenica 21 ottobre ore 17. 00 Jacopo Dalmastri Giugni. Nasce a Bologna nel 1963. Allievo dell´illustre incisore Luciano De Vita, Jacopo Dalmastri Giugni da sempre indaga il rapporto tra uomo e natura, ricercandone nel profondo le radici, i particolari, il mistero. Indaga percettivamente il bosco: allo spettatore l´invito è di accompagnare con trepidazione questo viaggio nell´inconscio, nella zona buia della selva che ci attrae e spaventa. Il segno deciso e sfuggente del pennello di Jacopo avvalora l´insieme del momento magico dell´esperienza, del colore e dell´odore del bosco: l´aria di pioggia, il cielo plumbeo, la notte. Alcune sue opere rischiano l´astrazione totale se non fossimo consci della sua storia, dell´influenza di certa pittura giapponese del secolo scorso, che permette alle tele di Dalmastri Giugni una contemplazione del vero che è priva di ogni valenza negativistica, quasi non-europea in quest´affronto innovativo del tema del paesaggio. Jacopo Dalmastri Giugni non è fermo nella didascalia della pittura, è uomo del nostro tempo e come tale ci riporta imponentemente nell´importanza del nostro rapporto con la natura. I suoi paesaggi non a caso sono spesso in formato verticale, tengono soprattutto conto della nostra visione, in cui nulla è dato per scontato. Siamo noi esseri umani quelli che devono entrare nel bosco con rispetto, non è più il bosco che si apre a noi orizzontalmente. Il sogno di Dalmastri Giugni è la chiave del mistero nel rapporto tra uomo e natura: tiene conto di tutto, dai più minimi dettagli alla visione coloristica d´insieme, fino ai sottili richiami che rendono l´opera compiuta, che ci compiacciono nel profondo. Non ci resta che contemplare questi quadri dall´immensa spazialità e riflettere ancora sul valore della natura. Www. Comune. Fusignano. It .  
   
   
PREMIO ITALIAN FACTORY PER LA GIOVANE PITTURA ITALIANA  
 
 Milano, 2 ottobre 2007 - Dopo il successo della I e della Ii Edizione del Premio Italian Factory per la giovane pittura italiana, Italian Factory indice la Iii Edizione, dedicata sempre alla giovane pittura italiana, e aperta a partecipanti al di sotto dei 30 anni. Lo scopo del concorso è di offrire ai giovani artisti l’opportunità per emergere, farsi conoscere e comunicare. Il Premio Italian Factory per la giovane pittura italiana offre spazi e visibilità per rappresentare e rendere noto il lavoro dei giovani, valorizzando le energie artistiche nell’ambito della ricerca pittorica contemporanea, stimolandone la creatività, la qualità e l’innovazione. Tra le caratteristiche principali del Premio Italian Factory per la giovane pittura ricorrono l’attenzione alla tradizione specifica del linguaggio pittorico mescolata con elementi (temi, soggetti, taglio, luce, composizione del quadro, etc) prelevati dalle forme mediali della contemporaneità; l´incessante mixaggio di cultura alta e bassa, di origine neopop; l´attenzione agli altri linguaggi, attraverso la mescolanza tra i diversi media, o il riferimento ad altri linguaggi, quali la fotografia o il video. Il Premio Italian Factory per la giovane pittura italiana è un’occasione unica per i giovani artisti per emergere alla ribalta e attirare l’attenzione della critica e del pubblico. Per ogni edizione del concorso l’immagine dei vincitori viene infatti divulgata attraverso il circuito Promos Comunicazione, nella collana “Comunicare Arte”, presso locali, ristoranti, bar e luoghi di ritrovo giovanili e con una campagna pubblicitaria promossa dall’ufficio comunicazione di Italian Factory. Storia Del Premio Edizione 2004 - 315 giovani artisti under 30 hanno aderito alla I Edizione del Premio Italian Factory per la Giovane Pittura Italiana. I venti selezionati hanno esposto le loro opere a Superstudiopiù, in attesa del verdetto della giuria, presieduta da Alessandro Riva e composta da Giovanni Frangi (pittore), Alessandro Mendini (architetto e designer), Eugenio Tassini (Direttore Carnet Arte), Fabrizio Ferri (fotografo), Antonia Jannone (gallerista), oltre a Chiara Canali (segreteria organizzativa). 20 i finalisti: Stefano Abbiati, Daniela Benedetti, Gabriele Benefico, Yuri Ceccotti, Marco Cerutti, Matteo Gonfalonieri, Daniele D´acquisto, Emiliano Di Mauro, Simone Ferrarini, Daniele Girardi, Leonardo Greco, Andrea Grosso Ciponte, Iva Kontic, Andrea Siiva Lacarpia, Michela Lorenzi, Anna Madia, Luka Moncaleano, Elena Monzo, Davide Savorani, Marina Scognamiglio. In questa edizione è stato eletto vincitore Luka Moncaleano, che ha presentato un´opera in cui dimostra la capacità di creare immagini inedite, indipendenza di intenti e d´espressione, il tutto supportato da una straordinaria attenzione verso temi di stretta attualità. Al quattordicenne vincitore è stata organizzata una mostra personale alla Fabbrica del Vapore di Milano, in collaborazione con il Comune di Milano. Daniele Girardi, un’altro dei giovani artisti selezionati durante la prima edizione del Premio Italian Factory per la Giovane Pittura Italiana, a cui Italian Factory ha dedicato il progetto Chromo-kit al Crt della Triennale di Milano,è risultato anche vincitore di una borsa di studio indetta dall´Iscp (International Studio & Curatorial Program) che gli ha consentito di soggiornare a New York per tre mesi a contatto con la comunità artistica locale e internazionale. Edizione 2006 - Circa 500 partecipanti, provenienti da tutta Italia, sono intervenuti alla Ii Edizione del Premio Italian Factory per la giovane pittura italiana 2006, a dimostrazione del grande successo riscontrato tra un pubblico di giovanissimi. Dopo un’accurata selezione iniziale, sono stati prescelti i 20 finalisti che dal 24 giugno al 9 luglio hanno esposto le loro opere in una mostra a Milano presso la Casa del Pane - Casello Ovest di Porta Venezia. La giuria era composta da Alberto Coretti (direttore di Urban Magazine), Fernando De Filippi (direttore dell’Accademia di Belle Arti di Brera), Aron Demetz (artista), Lucia Matino (direzione Mostre ed Eventi del Pac di Milano), Marco Petrus (artista), Tiziano Scarpa (scrittore), Maurizio Sciaccaluga (critico d’arte) e Chiara Canali, responsabile della segreteria organizzativa del Premio. I 20 selezionati del Premio Italian Factory 2006 sono stati: Simona Bramati, Maurizio Carriero, Mimmo Centonze, Cora Chiavedale, Raffaele Collu, Fabio Coruzzi, Andrea D’aguanno, Cristiana Depedrini, Nebojsa Despotovic, Annaclara Di Biase, Emilia Faro, Paola Ferla, Ettore Frani, Mihailo Beli Karanovic, Daniele Giunta, Svitlana Grebenyuk, Piero Mezzabotta, Daniela Pedretti, Marco Salvetti, Cristiano Tassinari. Tra i finalisti, la giuria ha decretato vincitore Cristiano Tassinari, giovane pittore nato a Forlì nel 1980, mentre all’artista ucraina Svetlana Grebenyuk è stato aggiudicato un premio-acquisto non previsto. Ai due giovani artisti sarà dedicato un progetto espositivo intitolato Mnemosyne presso Spazio 8, nuovissima location di archeologia industriale in via Col di Lana 8. L’esposizione – dal 4 al 21 ottobre 2007 - creerà un corto circuito tra diverse espressioni dell’arte contemporanea, un confronto tra due mondi visivi che riflettono le identità e i background culturali dei due artisti. Un evento per conoscere due nuovi talenti, un ulteriore momento di scoperta all’interno dei numerosi appuntamenti previsti per il 6 ottobre in occasione della terza Giornata del Contemporaneo. Giornata Del Contemporaneo - All’interno delle iniziative previste per la Giornata del Contemporaneo, sarà presentata la nuova edizione del bando di concorso per il Premio Italian Factory per la giovane pittura italiana, le cui iscrizioni saranno aperte fino al 20 febbraio 2008. .  
   
   
ANFITEATRO ARTE OSPITA ENRICO BAJ OGGETTOSOGGETTO  
 
 Padova, 2 ottobre 2007 - Anfiteatro Arte ospita una prestigiosa personale di Enrico Baj. Dopo Mario Schifano, Piero Dorazio e la collettiva "San Lorenzo e dintorni" prosegue così l’accurato racconto dei maestri del novecento. Un’esposizione di circa cinquanta opere voluta dai curatori della mostra - Lalli e Mattia Munari - e realizzata con la preziosa collaborazione di Roberta Cerini Baj e di Giorgio Marconi. Oggettosoggetto è il titolo un po’ ludico e informale di una mostra dove tutto, dalla scelta delle opere alla fotografia, dall’impaginato passando per i testi, viene legato a questa particolare chiave di lettura dove l’oggetto e la materia si fondono e confondono diventando i protagonisti incontrastati di un racconto colorato e affascinate. La mostra, patrocinata da Comune e Provincia, vuole documentare la ricerca di Enrico Baj focalizzando l´attenzione dello spettatore sull´inizio e sulla fine dello splendido percorso di un artista che, con la sua personalissima visione del fatto estetico, ha saputo intrigare pubblico e critica divenendo uno dei personaggi più eccentrici e importanti della cultura contemporanea italiana ed europea. "Al di fuori di ogni logica scontata e banale, Baj ha saputo essere moderno nel far cortocircuitare il continuo flusso di stimoli e intersezioni che caratterizzano il nostro tempo con il mondo della tradizione e del ricordo" - Elena Forin In occasione dell’evento Anfiteatro Arte acquisterà una nuova veste: l’ open-space verrà movimentato da pareti e nicchie disposte per temi, in un disegno di suggestione dato da un apparente smembramento delle forme. La nuova scena sarà dominata da una particolare opera, la “Scacchiera di Baj”, che l’artista realizzò alla fine degli anni ottanta. "Guardando la Scacchiera ho l´impressione di leggere molto dell´opera di Enrico Baj. E´ come se un artista ormai maturo avesse voluto lasciarci una preziosa eredità racchiusa tra alfieri, regine e cavalli. La partita della vita. Ma anche la favola della vita che in fondo è sempre un gioco. " Inaugurazione giovedì 25 ottobre, ore 18. 00. .  
   
   
A VOLTE L’ARTE PUÒ DONARE UN SORRISO… UN’INIZIATIVA DE IL SIPARIO MUSICALE A FAVORE DEI PIÙ DEBOLI IL SIPARIO MUSICALE OFFRE UNA SERATA AL TEATRO ALLA SCALA DI MILANO, IL BALLETTO LE PARC DEL 27 OTTOBRE, A PERSONE IN SITUAZIONI DI DIFFICOLTÀ  
 
Milano, 2 ottobre 2007 - Il Maestro Claudio Abbado, al termine della sua lunga malattia che lo costrinse a rinunciare ai suoi molteplici appuntamenti, rilasciò un’intervista in cui diceva che l’amore per la musica lo aveva aiutato a superare il suo male. Proprio questa intuizione è alla base della più recente iniziativa de Il Sipario Musicale nel campo del no profit. Il Sipario Musicale offre la possibilità di accedere a una serata al Teatro alla Scala di Milano a persone che difficilmente si avvicinerebbero a questo mondo: ospiti di case di riposo, centri di recupero per tossicodipendenti o diversamente abili in situazioni di indigenza che ne facciano richiesta potranno ricevere gratuitamente un biglietto per assistere al balletto Le Parc del 27 ottobre. L’iniziativa è volta a donare un piacevole ricordo alle persone più anziane e regalare un momento di serenità a tutte quelle persone che, per le ragioni più svariate, si trovano in situazioni di difficoltà. Il balletto: Le Parc. Dopo la ripresa di Don Chisciotte a settembre, a ottobre sarà un nuovo titolo a entrare nel repertorio del Balletto scaligero: dopo avere interpretato nelle passate stagioni i due brevi ma assoluta­mente intensi lavori Annoneia­tion e La Stravaganza, ora il Balletto della Scala per la prima volta presenterà Le Parc, spetta­colo a serata intera di Angelin Preljocaj creato per l´Opéra di Parigi nel 1994 e mai interpreta­to prima d´ora da una compa­gnia italiana. Salutato alla sua nascita parigina come una pro­duzione splendida e struttural­mente perfetta, per aver saputo valorizzare la tecnica di una compagnia classica sviluppan­done la drammaticità interpreta­tiva e dall´altra parte moderniz­zandone lo stile, Le Parc traccia il cammino dei giochi amorosi, dove due cuori si cercano, si de­siderano, rifiutano o liberano la passionalità più profonda, scan­diti dalle partiture di Mozart (i tre grandi passi a due su tre splendidi andanti dai concerti per piano e orchestra n. 14, 15 e 23) in cui si integrano perfetta­mente le creazioni sonore di Go­ran Vejvoda. Moderni Cupido in occhiali scuri, quattro giardinieri di un giardino per nulla oleogra­fico accompagnano e fanno da contraltare meccanico e geome­trico alla passionalità degli altri quadri, alla ricerca di ciò che re­sta dell´ars amatoria, che Preljo­caj ha cercato nella letteratura francese del 17° e 18° secolo, dal pudore di La prineesse de Cléves di Mme de la Fayette, all´auda­cia calcolatrice di Liaisons dan­gereuses di Choderlos de Laclos, alla Carte du tendre di M. Elle de Scudéry. In scena l’étoile scaligera Massimo Murru e Aurélie Dupont, étoile dell´ Opera di Parigi, per la prima volta insieme alla Scala. .  
   
   
“MILANO PER GIORGIO GABER” UN MESE DI RAPPRESENTAZIONI, INCONTRI, DIBATTITI, LETTURE, PROIEZIONI E SPETTACOLI DEDICATI ALLA FIGURA E AL PENSIERO DEL “SIGNOR G”. MILANO: 29 OTTOBRE – 19 NOVEMBRE 2007  
 
Milano, 2 ottobre 2007 - Nulla di Giorgio Gaber era facile. Non era facile guardarlo, con quella calligrafia espressiva quasi impossibile da decifrare e che nemmeno lui, forse, era riuscito a sondare fino in fondo con le innumerevoli possibilità offerte dal vocabolario della sua mimica. Non era facile ascoltarlo, né capirlo. Non perché facesse ricorso ad un linguaggio inaccessibile, tutt’altro. Confrontarsi con le sue verità imponeva e impone il difficile esercizio dell’onestà intellettuale; la scelta di preferirsi persona, piuttosto che “maschera”. Non era facile accettarlo, come non è mai facile quando qualcuno ci mette di fronte al vizio delle nostre finzioni e si trasforma, per noi, in quella particolare qualità di specchio in grado di mostrarci esattamente chi e come siamo dentro. E oggi, come allora, non è facile nemmeno parlarne. Né probabilmente lui avrebbe gradito che lo fosse. Non amava le etichette e forse proprio per questo nel corso della sua esistenza, ha fatto di tutto per evitarle. Risulta infatti impossibile confinarlo nella camicia di forza di una parola, di una formula o di una definizione. Forse perché Gaber andrebbe ascoltato, meditato e lasciato decantare dentro di noi, ma non raccontato. Se non altro perché non esiste un unico Gaber: da quello di “Ciao ti dirò” (1958), scritta insieme a Tenco e pensando ad Elvis, a quello di “Io non mi sento italiano” (2003), il suo ultimo album, uscito postumo, a poco meno di un mese di distanza dalla sua morte. Così come esiste un Gaber diverso per ogni persona da lui raggiunta, conquistata o persa, perché è assai improbabile che il rapporto con lui concedesse vie di mezzo. Gaber e Milano - Quella di Gaber è un’esperienza personale e artistica costellata di incontri importanti. Incontri vissuti sempre con l’intensità unica di una passione e di una dedizione totali, che non ammettevano distrazioni, né digressioni. Ma l’incontro più importante di tutti è senz’altro quello con Milano. Senza Milano non si potrebbe immaginare Gaber. Si mischiavano e si fondevano l’uno nell’altra: impossibile capire dove finisse l’uno e dove cominciasse l’altra. Milano era il suo universo quotidiano nel quale svolgere il tema sul quale non avrebbe mai smesso di interrogarsi e di interrogare: il senso del rapporto tra l’uomo e l’altro da sé; le piccole e grandi cose della quotidianità e il tempo dell’esistere. Milano era soprattutto paradigma universale della forma che la vita andava assumendo nello scorcio più difficile della fine del millennio. Un tempo nel quale l’uomo appariva più che mai divaricato e sospeso, tra il mondo che aveva imparato a conoscere e che ormai non esisteva più, e un mondo che non esisteva ancora e che lui si sentiva incapace di definire e comprendere. Un mondo nuovo, per la costruzione del quale quella Milano, unica metropoli europea in terra d’Italia, crocevia tra Nord e Sud, povertà e ricchezza, civiltà contadina e società industriale, la Milano dell’incanto e del disincanto, del boom e del terrore, dell’ esasperato ed esasperante conflitto tra individuo e massa, era senz’altro il più grande cantiere a cielo aperto del Paese. E di questa Milano di frontiera, con i piedi nel vecchio e la testa nel tempo nuovo, Gaber non ha mai smesso di sondare ogni umore, ogni vibrazione, ogni palpito. Per scoprire e rivelare le ragioni profonde, le contraddizioni insanabili, le tensioni di forze, i meccanismi e gli ingranaggi della vita stessa che nella sua città, ideale e universale palcoscenico, veniva rappresentata con ogni registro: dalla commedia alla tragedia, dal grottesco alla farsa. In questa Milano che amava, profondamente ricambiato, e per la quale aveva scelto di essere “cittadino” ripetendo spesso ironicamente di detestare la campagna. In questa Milano dove aveva trovato la cifra ideale della propria dimensione artistica, anche grazie a Paolo Grassi e al Piccolo Teatro che avevano creduto in lui nel decisivo momento di passaggio dalla televisione al teatro. In questa Milano dove aveva incontrato il pittore Sandro Luporini, compagno di pensiero e parole e co-autore di tutti i lavori teatrali; dove aveva ricevuto le più grandi soddisfazioni professionali come gli innumerevoli esauriti al Teatro Lirico con la gente in coda nella notte per acquistare i biglietti, o gli indimenticabili Capodanno al Palazzetto dello Sport. In questa Milano dove si era sposato con Ombretta Colli nel 1965 nell’Abbazia di Chiaravalle, la stessa nella quale nel 2003 avrebbe ricevuto l’estremo saluto da parte di una folla immensa in coda e dove è ora sepolto, al Famedio del Monumentale, accanto ai figli più illustri della città. Solo in questa Milano Gaber sapeva di poter coltivare l’urgenza delle domande e quello straordinario rigore delle risposte che lo hanno reso e lo rendono una delle voci più alte della cultura italiana. Le ragioni del progetto Gaber è soprattutto impareggiabile navigatore del sé, del senso che hanno o che prendono le cose quando sono in rapporto diretto con l´uomo. Coscienza inquieta perennemente animata dalla febbre e dall’urgenza di interrogarsi e di interrogare nella consapevolezza che, più delle risposte, contano le domande. Voce isolata che dice le cose che gli altri non dicono o si rifiutano di dire; che si oppone alle “finte aggregazioni” e alla “falsa coscienza”; che lotta per cercare una ragione, per inseguire la chiarezza; che rifiuta e combatte la volgarità dilagante; che vuole smascherare le false convinzioni, personali e sociali, che diffida dei finti comportamenti e rifiuta gli slogan propagandistici, a favore della verità e di una ricerca davvero autentica. Voce che denuncia il mutamento quasi antropologico di uomini che gli appaiono al “minimo storico di coscienza", che sanno tutto e non sanno nulla e che, incapaci di reagire di fronte alla dittatura del mercato e di resistere alla seduzione dei consumi, vivono nella pressoché totale mancanza di consapevolezza delle cose importanti ed essenziali della vita. E nella speranza incrollabile che, al di là delle frequenti disillusioni, se cambiasse la testa delle persone, allora anche le cose cambierebbero. In perfetto spirito “milanese”, Gaber amava il suo lavoro. La passione con la quale lo seguiva, glielo faceva considerare una festa, non un sacrificio. Lavorare era, per lui, un privilegio. La scrittura con Luporini nasceva dall’urgenza di intervenire e il teatro era l’unico mezzo possibile dove esprimersi in assoluta libertà e con un’assoluta assunzione di responsabilità. Alla fine di un’intera stagione di teatri sempre esauriti il numero complessivo degli spettatori era pur sempre esiguo se rapportato alle enormi potenzialità del mezzo televisivo. Ma, fedele a se stesso, a Gaber interessava solo l’autenticità di rapporto diretto ed intenso con ciascun spettatore che solo il teatro era in grado di garantire. Ed è proprio in questa direzione che la Fondazione che porta il suo nome vuole proseguire; perché l’opera di Gaber e Luporini, oggi più che mai attuale, possa insinuare nelle nuove generazioni la curiosità per le cose della vita e il tarlo di una riflessione senza compromessi, accomodamenti e finzioni, regalando loro un’occasione unica di confronto, di crescita e di arricchimento. Il dono, prezioso, del dubbio e dell’esercizio del pensiero. .  
   
   
OBERTO, CONTE DI SAN BONIFACIO SECONDO DEBUTTO AL FESTIVAL VERDI  
 
Parma, 2 ottobre 2007 - Ad un solo giorno dalla serata inaugurale, il Festival Verdi 2007 presenta il 2 ottobre Oberto, conte di San Bonifacio al Teatro Verdi di Busseto. Il melodramma che segnò l’avvio della straordinaria e inarrestabile carriera del compositore debutta nel raffinato allestimento creato dal regista Pier’alli, che firma anche scene, costumi e luci della seconda nuova produzione del Teatro Regio di Parma per il ricco cartellone del Festival Verdi. Nella sala teatrale del paese natale del Maestro, prezioso gioiello architettonico delle terre verdiane, Oberto, conte di San Bonifacio torna in scena con le voci dei protagonisti Mariana Pentcheva, Fabio Sartori e Paolo Battaglia, diretti da Antonello Allemandi sul podio dei complessi del Teatro Regio di Parma (maestro del coro Martino Faggiani). Significativa la scelta di proporre, proprio nel teatro dove Arturo Toscanini volle celebrare il centenario verdiano, l’opera con cui il musicista si presentò per la prima volta al pubblico che lo avrebbe a breve osannato. Fu molto lusinghiero il successo ottenuto da Verdi il 17 novembre 1839 al Teatro alla Scala di Milano dal melodramma dalle tinte fosche, ambientato nei secoli più bui del Medioevo. “Eppure il cuore di Verdi pulsava molto forte già al suo esordio - racconta il regista Pier’alli - e credo inconsapevolmente di aver sentito questo cuore battere pur sotto la gravità della materia, sotto le costrizioni delle forme melodrammatiche e delle trame cupe di una storia più che improbabile. Il pathos erompe accendendosi su quelle che saranno le tematiche elementari della maturità. È passione straripante allo stato puro, non confezionata in una consapevolezza formale che non sia quella presa in prestito dai grandi romantici”. Sul palco del Teatro di Busseto i bassi Paolo Battaglia e Giovanni Battista Parodi si alterneranno nel ruolo di Oberto con i soprani Francesca Sassu e Irene Cerboncini (Leonora) a fianco del mezzosoprano Mariana Pentcheva (Cuniza), del tenore Fabio Sartori (Riccardo) del mezzosoprano Giorgia Bertagni (Imelda). Dopo il debutto del 2 ottobre Oberto conte di San Bonifacio replicherà al Teatro Verdi di Busseto il 5, 8, 16, 18, 23, 27 ottobre. .  
   
   
TEATRO REGIO DI PARMA_ AL FESTIVAL VERDI 2007 L’ATTESISSIMA TRAVIATA DIRETTA DA YURI TEMIRKANOV  
 
Parma, 3 ottobre 2007 - Al Festival Verdi 2007 attesissimo debutto il 4 ottobre al Teatro Regio per Yuri Temirkanov, sul podio dell’Orchestra e del Coro del Teatro Regio di Parma per La Traviata. Con l’eccezionale bacchetta del maestro russo, il capolavoro verdiano si affiderà alle voci del soprano Svetla Vassileva, del tenore Massimo Giordano e del baritono Vladimir Stoyanov. I coniugi Karl-ernst e Ursel Herrmann, - la più famosa coppia di registi della scena internazionale, al debutto in Italia - nel loro già celebre allestimento realizzato da Deutsche Oper am Rhein, Theatergemeinschaft Düsseldolf-duisburg e Théâtre de la Monnaie Bruxelles, hanno saputo evocare con la cura di ogni dettaglio lo spirito che suggerì a Verdi un soggetto capace di suscitare tanto scandalo. “Ci siamo attenuti alle indicazioni sceniche che figurano nel libretto di Francesco Maria Piave – spiega la coppia di registi - Intanto si rivela fondamentale l’individuazione delle varie stagioni. Il primo atto di Traviata si svolge una sera inoltrata di fine estate, quando la natura ormai è esplosa in tutto il suo fulgore. Il secondo atto invece cade a gennaio e per questo nel primo quadro il giardino della casa di campagna dove abitano Violetta e Alfredo non può essere rigoglioso. Presenta piuttosto alberi nudi e spogli. Il terzo atto ha luogo a febbraio, in pieno carnevale. Fondamentali le scene di festa, dove la borghesia si diverte, una borghesia di cui Violetta in breve tempo sarà la vittima sacrificale. ” Con Svetla Vassileva (Violetta), Massimo Giordano (Alfredo), Vladimir Stoyanov (Germont) canteranno Daniela Pini (Flora), Antonella Trevisan (Annina), Gianluca Floris (Gastone), Armando Gabba (Il Barone Douphol), Filippo Polinelli (Il Marchese d’Obigny), Roberto Tagliavini (Il dottor Grenvil), Iorio Zennaro (Giuseppe), Roberto Scandura (Un domestico), Matteo Mazzoli (Un commissionario). Nella recita del 24 ottobre il ruolo della protagonista è affidato a Irina Lungu. Donato Renzetti sarà sul podio dei complessi del Regio per le ultime tre recite del capolavoro verdiano. Il Maestro del coro del Teatro Regio di Parma è Martino Faggiani. Dopo il debutto del 4 ottobre La Traviata, alternandosi con le recite di Luisa Miller, replicherà al Teatro Regio di Parma il 6, 9, 13, 15, 19, 21 e 24 ottobre. .  
   
   
ARCHEOLOGIA. A ROVIGO MOSTRA SU NECROPOLI DI NARDE  
 
Venezia, 2 ottobre 2007 Il 5 ottobre si aprirà a Rovigo, presso il Museo dei Grandi Fiumi, la mostra archeologica che illustrerà le scoperte effettuate nella necropoli di Narde (Fratta Polesine) nel corso dell’ultima campagna di scavi (2004–2005). Le oltre 200 sepolture rinvenute, tutte databili all’età del bronzo finale/prima età del ferro (Xii–ix sec. A. C. ), vengono presentate a conclusione di un importante intervento di restauro. La mostra è stata presentata il 28 settembre a Palazzo Balbi, presenti l’Assessore Francesco Ennio per il comune di Rovigo, l´Assessore alla cultura della Provincia di Rovigo Laura Negri, Luciano Salzani e Raffaele Peretto curatori e responsabili scientifici, Cecilia Colonna responsabile del coordinamento scientifico della mostra e Fausta Bressani della Direzione Beni Culturali della Regione. Erano presenti anche i rappresentanti del Consorzio di Bonifica Polesine Adige-canalbianco titolare della concessione per lo scavo di un nuovo canale nella zona ad est di Fratta Polesine, da cui ha preso il via l’indagine archeologica, tra l’autunno del 2004 e la primavera del 2005, a circa 150 metri a sud-est della necropoli di Narde, nota dalla metà degli anni ’80 come la più estesa delle due necropoli pertinenti all’abitato protostorico di Frattesina. Inizialmente erano venuti alla luce due grossi blocchi di pietra, forse utilizzati come segnacoli o cippi delimitanti l’area funeraria, che hanno rivelato la presenza di un deposito archeologico anche in questa zona. E’ intervenuta la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto e il Consorzio di Bonifica, che stava eseguendo i lavori, ha garantito le risorse per rendere possibile da subito lo scavo archeologico, a cui ha contribuito anche la Regione. Complessivamente sono state portate alla luce 240 tombe, quasi tutte a cremazione, tranne una ventina che presentano il rito inumatorio. Dopo la conclusione della campagna di scavi, è stato eseguito in laboratorio il microscavo di tutte le urne, cioè la scavo stratigrafico del loro contenuto, costituito da ossa combuste e oggetti di corredo. Successivamente è stato realizzato il restauro di buona parte dei vasi e dei corredi funebri, costituiti da ornamenti in bronzo, oggetti in osso e corno, perle in vetro e ambra. Infine, grazie alla collaborazione di vari specialisti, si è dato inizio agli studi e alle analisi sui reperti archeologici, sui carboni, sui pollini, sulla fauna e sulle ossa degli inumati e dei cremati, i cui risultati saranno presentati nel ricco apparato didattico e informativo che accompagnerà il visitatore lungo il percorso della mostra, che resterà aperta fino al 6 gennaio prossimo. .  
   
   
GOLF - CON LA PRO-AM OPEN LA MARGHERITA SI APRE LA "QUATTRO GIORNI" DELL´ALPS TOUR SUL PERCORSO DEL CIRCOLO DI CARMAGNOLA (TO)  
 
 Roma, 2 ottobre 2007 - Con la Pro Am Open La Margherita si apre domani, martedì 2 ottobre, sul percorso del Golf Club La Margherita la "quattro giorni" che vedrà impegnati nel circolo di Carmagnola (To) i migliori giocatori dell´Alps Tour, chiamati in Piemonte per il terz´ultimo appuntamento dei ventuno proposti dall´Alps Tour e il quarto stagionale in Italia. La Pro Am sarà l´occasione per vedere all´opera in anteprima alcuni tra i protagonisti del torneo che si disputerà sulla distanza di 54 buche (3-5 ottobre) con taglio dopo le prime trentasei che lascerà in gara i primi 40 classificati. Costoro si divideranno il montepremi di 40. 000 euro dei quali 5. 800 andranno al vincitore. L´open la Margherita è sponsorizzato da Regione Piemonte, Provincia di Torino e Città di Carmagnola. Suppliers: Esta Thè, Martini, Sparea e Robe di Kappa. L´organizzazione è affidata al Comitato Organizzatore Tornei dei Professionisti. Il torneo fa parte dell´Italian Pro Tour, che ha quale title sponsor Bartolini Corriere Espresso e quali sponsor l´Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, Golflab e Caroli Core Health. Ingresso gratuito per il pubblico. Sull´impegnativo tracciato di Carmagnola saranno al via 120 giocatori in rappresentanza di undici nazioni, tra i quali diciannove dei primi venti classificati nell´ordine di merito. Unico assente il francese Julien Quesne, leader della graduatoria, che è ormai sicuro di ricevere la "carta" per il prossimo Challenge Tour. Per la altre da assegnare ai quattro che lo seguiranno in classifica, la lotta è ancora aperta e vi partecipano anche Michele Reale, passato dal nono al settimo posto dopo la bella prova (secondo) nel Masters 26 Dijon Bourgogne in Francia, Gregory Molteni decimo, e Lorenzo Gagli 16°, tutti in campo e inseriti nell´ampia lista dei favoriti. Tra i più agguerriti pretendenti al titolo l´austriaco Roland Steiner, gli inglesi Phil Rowe e Craig Farrelly, lo spagnolo Agus Domingo Hospital, i francesi Benot Bozio e Charles Russo, che hanno un particolare feeling con l´Italia dove hanno già vinto, e Bruno Lecuona, gli svizzeri Alexandre Chopard e Robert Wiederkehr, l´austriaco Clemens Prader. Degli altri italiani hanno notevoli chances Andrea Maestroni, Matteo Delpodio e Marco Soffietti, autore recentemente di una splendida tripletta avendo conquistato consecutivamente i titoli dell´Omnium, del Doppio Pgai (con Molteni) e del Sestrieres International Open). .  
   
   
GOLF - NATIONS CUP: L´ITALIA DEI FRATELLI MOLINARI SI QUALIFICA PER LA WORLD CUP ALPS TOUR: DA MERCOLEDI´ 3 OTTOBRE INIZIA L´OPEN LA MARGHERITA A CARMAGNOLA  
 
Roma, 2 ottobre 2007 - L´italia parteciperà alla prossima Omega Mission Hills World Cup in programma al Mission Hills Gc di Shenzhen in Cina dal 22 al 25 novembre e nella quale saranno in palio cinque milioni di dollari da dividere tra i rappresentanti delle 28 nazioni partecipanti. Nella Nations Cup, la prova di qualificazione che assegnava sul percorso del Tierra del Sol Resort Spa&cc (par 71) ad Aruba nei Caraibi cinque pass per la Cina, gli azzurri Edoardo e Francesco Molinari si sono classificati quarti con 276 colpi (66 69 69 72) alla pari con il Paraguay di Carlos Franco e Fabrizio Zanotti (66 71 67 72), conquistando uno degli ultimi due posti in palio in uno spareggio a tre al quale ha preso parte anche il Venezuela di Miguel Martinez e Juan Berastegui, che aveva concluso con lo stesso score (68 71 66 71). Ha vinto a sorpresa il Portorico di Wilfredo Morales e Miguel Suarez (273 - 67 70 67 69), che nel finale ha superato l´Irlanda di Michael Hoey e Gareth Maybin (274 - 62 73 68 71), al comando sin dal primo giro. Al terzo posto con 275 (69 73 65 68) si è portata la Colombia (Guastavo Mendoza/jorge Benedetti), risalita dal sesto grazie a un 68. Mai in corsa per la qualifica le compagini settime con 282, ossia Brasile (Alexandre Rocha/phillipe Gasnier) e Bermuda (Dwyane Pearman/kim Swan). L´italia, dopo aver iniziato al terzo posto, ha raggiunto nel secondo giro l´Irlanda, poi nel terzo è scesa in seconda posizione, alla pari con Portorico e Paraguay. Nel quarto le cose si sono messe male dopo un doppio bogey alla buca 9 e un bogey alla 11. Un birdie alla 16 ha riacceso le speranze, ma sul tee della buca 18 l´Italia era ancora out. A rimettere in corsa i fratelli Molinari ci hanno pensato i venezuelani con un bogey e si sono complicati la vita anche i paraguaiani con un doppio bogey. Alla prima buca di spareggio Italia e Paraguay hanno ricevuto il biglietto per la Cina grazie a un errore dei venezuelani che hanno mancato un putt di circa un metro e mezzo per salvare il par. E´ il secondo anno consecutivo che il Venezuela rimane fuori nel play off. Alla Thailandia la qualificazione asiatica - Nell´altra prova di qualificazione, il Fortis International Challenge, disputata al Kota Permai Golf & Country Club di Kuala Lumpur in Malesia, si è imposta con 258 colpi (61 70 63 74) la Thailandia di Tonghchai Jaidee e Prayad Marksaeng, che era la grande favorita, e hanno conquistato gli altri quattro posti per la World Cup l´Olanda (Robert-jan Derksen/maarten Lafeber) seconda con 261 (64 69 61 67), la Nuova Zelanda (Stephen Scahill/richard Lee) terza con 266, la Corea (Lee Sung/lee Seung-ho), quarta con 267 e la squadra delle Filippine (Tony Lascuna/gerald Rosales), quinta con 268. Fuori per un colpo Singapore e Malesia e solo al nono posto con 273 Taipei, che schierava i fratelli Lin Wen-tang e Lin Wen-hong molto attesi alla prova. Queste le squadre che prenderanno parte all´Omega Mission Hills World Cup: qualificate di diritto Argentina, Australia, Austria, Canada, Cina, Danimarca, Inghilterra, Francia, Finlandia, Germania, India, Giappone, Scozia, Sud Africa, Spagna, Svezia, Stati Uniti, Galles; qualificate ad Aruba: Portorico, Irlanda, Colombia, Italia e Paraguay; qualificate in Malesia: Thailandia, Olanda, Nuova Zelanda, Corea e Filippine. Open La Margherita: L´alps Tour Torna Al Circolo Di Carmagnola (To) Dal 3 Al 5 Ottobre - Con la Pro Am Open La Margherita si apre domani, martedì 2 ottobre, sul percorso del Golf Club La Margherita la "quattro giorni" che vedrà impegnati nel circolo di Carmagnola (To) i migliori giocatori dell´Alps Tour, chiamati in Piemonte per il terz´ultimo appuntamento dei ventuno proposti dall´Alps Tour e il quarto stagionale in Italia. La Pro Am sarà l´occasione per vedere all´opera in anteprima alcuni tra i protagonisti del torneo che si disputerà sulla distanza di 54 buche (3-5 ottobre) con taglio dopo le prime trentasei che lascerà in gara i primi 40 classificati. Costoro si divideranno il montepremi di 40. 000 euro dei quali 5. 800 andranno al vincitore. L´open la Margherita è sponsorizzato da Regione Piemonte, Provincia di Torino e Città di Carmagnola. Suppliers: Esta Thè, Martini, Sparea e Robe di Kappa. L´organizzazione è affidata Comitato Organizzatore Tornei dei Professionisti. Il torneo fa parte dell´Italian Pro Tour, che ha quale title sponsor Bartolini Corriere Espresso e quali sponsor l´Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, Golflab e Caroli Core Health. Ingresso gratuito per il pubblico. Sull´impegnativo tracciato di Carmagnola saranno al via 120 giocatori in rappresentanza di undici nazioni, tra i quali diciannove dei primi venti classificati nell´ordine di merito. Unico assente il francese Julien Quesne, leader della graduatoria, che è ormai sicuro di ricevere la "carta" per il prossimo Challenge Tour. Per la altre da assegnare ai quattro che lo seguiranno in classifica, la lotta è ancora aperta e vi partecipano, tra gli altri, anche Michele Reale, passato dal nono al settimo posto dopo la bella prova (secondo) nel Masters 26 Dijon Bourgogne in Francia, Gregory Molteni decimo, e Lorenzo Gagli 16°, tutti in campo e inseriti nell´ampia lista dei favoriti. Tra i più agguerriti pretendenti al titolo l´austriaco Roland Steiner, gli inglesi Phil Rowe e Craig Farrelly, lo spagnolo Agus Domingo Hospital, i francesi Benot Bozio e Charles Russo, che hanno un particolare feeling con l´Italia dove hanno già vinto, e Bruno Lecuona, gli svizzeri Alexandre Chopard e Robert Wiederkehr, l´austriaco Clemens Prader. Degli altri italiani hanno notevoli chances Andrea Maestroni, Matteo Delpodio e Marco Soffietti, autore recentemente di una splendida tripletta avendo conquistato consecutivamente i titoli dell´Omnium, del Doppio Pgai (con Molteni) e del Sestrieres International Open). Lpga: Giulia Sergas Termina Al 25° Posto. Titolo A Maria Hjorth - Giulia Sergas (288 - 70 73 68 77) non ha mantenuto i ritmi che le avevano consentito di portarsi al decimo posto e con un 77 ha concluso al 25° il Navistar Classic (Lpga Tour) svoltosi al Rtj Golf Trail a Prattville in Alabama. Il finale è stato veramente a sorpresa con il crollo di Lorena Ochoa, leader dopo 54 buche e che sembrava lanciata verso i quarto successo consecutivo, e con la terza vittoria nel circuito di Maria Hjorth (274 - 70 67 70 67), che non s´imponeva dal 1999. La svedese ha recuperato i quattro colpi che la separavano dalla Ochoa con un ottimo 67 e ha bruciato sul filo di lana Stacy Prammanasudh (275 - 63 68 73 71), in vetta nei primi due giri poi seconda alle spalle della Ochoa con un colpo di ritardo. Quest´ultima, come le è accaduto anche in altre occasione nell´attuale stagione, non ha trovato il passo giusto nel momento decisivo e con un parziale di 73 si è dovuta accontentare della terza posizione (276) raggiunta con un eccellente 63 dalla diciannovenne emergente brasiliana Angela Park. Al quinto posto con 278 Karrie Webb, al sesto con 279 Amy Hung Nello score della Sergas, che comunque ha aggiunto altri 11. 277 dollari alla money list e che non ha problemi per conservare la "carta", un birdie e sei bogey. Presidents Cup Agli Stati Uniti (19,5-14,5) - Gli Stati Uniti, guidati da Jack Nicklaus, hanno vinto la settima edizione della Presidents Cup superando l´International Team, affidato a Gary Player, con il punteggio di 19,5 a 14,5. E´ il quinto successo del team a stelle e strisce contro uno degli "Internazionali" e un pareggio con trofeo a entrambe le squadre. La vittoria americana, sul percorso del Royal Montreal Golf Club di Montreal in Canada, si è delineata sin dalla prima serie di doppi (foursome) che la compagine di Nicklaus ha chiuso con un eloquente 5,5 a 0,5. Nella successiva serie di sei fourball c´è stata la riscossa degli "Internazionali" con un parziale di 4,5 a 1,5. Il doppio impegno nella terza giornata è stato determinante ai fini del risultato. Gli Stati Uniti hanno concluso con un 5-0 i foursome mattutini, poi hanno pareggiato i fourball del pomeriggio (2,5-2,5) e hanno iniziato i singoli con un vantaggio di ben sette colpi (14,5-7,5). L´international Team, pur ormai condannato alla sconfitta (agli Usa bastavano tre punti) ha reagito orgogliosamente e il parziale favorevole di 7-5 ha reso quanto meno più accettabile il rovescio. I sette punti sono stati conquistati da Ernie Els (2 up su Lucas Glover), Angel Cabrera (2/1 su Woody Austin), Adam Scott (2/1 su Zach Johnson), Geoff Ogilvy (1 up su Steve Stricker), K. J. Choi (3/2 su Hunter Mahan), Retief Goosen (2/1 su Jim Furyk) e da Mike Weir, uno dei migliori in assoluto, che ha battuto per 1 up Tiger Woods tra l´entusiasmo dei propri connazionali. I cinque punti statunitensi sono stati conquistati da Scott Verplank (2/1 su Rory Sabbatini), Phil Mickelson (5/4 su Vijay Singh), David Toms (2 up su Trevor Immelman), Stewart Cink (6/4 su Nick O´hern) e da Charles Howell Iii (2/1 su Stuart Appleby). Us Pga Tour: Quarto Titolo Per Chad Campbell - Quarto titolo per il trentatreenne texano Chad Campbell, che si è imposto nel Viking Classic (275 - 70 72 64 69) sul percorso dell´Annandale Golf Club di Madison nel Mississippi. Ha superato di un colpo Johnson Wagner (276 - 73 65 68 70) e di due Bill Haas e Boo Weekley. Al quinto posto con 278 Shaun Micheel, John Senden e David Branshaw, leader nei due giri centrali. Costantino Rocca Al Campionato Seniores Della Pga Italiana - Costantino Rocca partecipa sul percorso del Golf Club Menaggio e Cadenabbia alla 19ª edizione del Campionato Seniores della Pga Italiana/memorial Gerolamo Delfino (3-4 ottobre), una delle gare inserite nel calendario dei festeggiamenti per il Centenario del circolo. Il torneo, dedicato alla memoria dell´indimenticabile Gerolamo Delfino ottimo giocatore e grande maestro che per oltre un ventennio ha operato a Menaggio e Cadenabbia, si svolgerà sulla distanza di 36 buche e sarà preceduto da una pro-am. La presenza di Rocca nobilita ulteriormente una manifestazione che vedrà alla partenza altri ottimi giocatori come Giuseppe Calì, ancora in grande spolvero nel Seniors Tour, e come Roberto Bernardini e Baldovino Dassù, che hanno scritto pagine di golf indelebili nel loro momento migliore. Tra gli altri candidati al titolo anche Silvano Locatelli, Pietro Molteni e Adriano Mori. .