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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Novembre 2009
SOVVENZIONE CER PER LA RICERCA DI FRONTIERA SULLA BIODIVERSITÀ  
 
Bruxelles. Un nuovo progetto quinquennale finanziato dall´Unione europea analizzerà la composizione delle comunità caratterizzate dalla presenza di un numero elevato di specie quali, ad esempio, le foreste pluviali tropicali. L´obiettivo perseguito è ampliare le conoscenze relative ai processi che regolano la biodiversità. Il progetto Spatiodiversity ("Towards a unified spatial theory of biodiversity") riceverà finanziamenti per 2,8 milioni di euro nel corso dei prossimi cinque anni da parte del Consiglio europeo della ricerca (Cer) in riferimento all´´area tematica "Idee" del Settimo programma quadro (7° Pq). Il Cer mette a disposizione borse di studio che consentono agli scienziati di portare avanti - secondo le loro preferenze - attività di ricerca di frontiera d´avanguardia. Il team del progetto, guidato dagli esperti in modellazione ecologica dott. Thorsten Wiegand e dott. Andreas Huth, lavorerà presso il Centro Helmholtz per la ricerca ambientale (Ufz) di Lipsia (Germania) per studiare il motivo e le dinamiche alla base della convivenza delle specie in regioni particolarmente ricche sotto il profilo della biodiversità come prati, barriere coralline ed ecosistemi ricchi di plancton. L´attività di ricerca in questo campo è essenziale per trovare modi per preservare la biodiversità, attualmente minacciata dal cambiamento climatico e da altre attività umane. "Per raggiungere l´obiettivo che ci siamo prefissati abbiamo adottato un approccio radicalmente differente rispetto a quello precedente e abbiamo scelto una prospettiva spazialmente esplicita che ci consente di compiere passi avanti significativi per lo sviluppo di una teoria spaziala sulla biodiversità", ha spiegato il dott. Wiegand. L´approccio adottato dal team si baserà sulla distribuzione spaziale delle specie, aspetto che non è ancora stato oggetto di studi approfonditi. La distribuzione sarà analizzata mediante modellizzazione informatica e grazie all´impiego di modelli di analisi e simulazione dei pattern spaziali di ultima generazione delle aree in cui il livello della biodiversità è particolarmente elevato. Lo scopo alla base dello studio è comprendere i modelli alla base di queste comunità. L´aspetto più difficoltoso del progetto sarà l´elevato livello di complessità delle strutture spaziali analizzate, che richiede un livello elevato di analisi computerizzata. Il team di ricerca sfrutterà inoltre l´ingente quantità di dati raccolta in occasione delle attività di ricerca effettuate nelle foreste tropicali, ovvero in ambienti che ospitano centinaia di specie vegetali. "Il progetto si compone di tre elementi", ha affermato il dott. Wiegand. "Nella prima fase, per quantificare le strutture spaziali caratterizzate da un elevato grado di complessità, utilizzeremo le tecniche di analisi dei modelli spaziali più all´avanguardia". "Al contempo - ha aggiunto il dott. Andreas Huth - creeremo un nutrito gruppo di modelli di simulazione forestale espliciti dal punto di vista spaziale basati sugli individui: andranno da semplici modelli ´neutri´ a modelli di simulazione forestali estremamente precisi". Gli anni di esperienza che abbiamo maturato nell´ambito dei modelli [di simulazione] forestali, come per i modelli Formind e Formix3, costituiranno un importante vantaggio in questo senso". Nella fase finale del progetto i ricercatori applicheranno tecniche di selezione specifiche per scoprire quale tra i modelli di simulazione meglio riflette le strutture spaziali osservate delle aree caratterizzate da un elevato grado di biodiversità. I risultati del progetto consentiranno di meglio comprendere il funzionamento dei sistemi della biodiversità, ovvero quello che rappresenta un elemento imprescindibile per fermare il deterioramento in corso della biodiversità e per individuare come preservarla. Per maggiori informazioni, visitare: Centro Helmholtz per la ricerca ambientale (Ufz): http://www. Ufz. De/ Consiglio europeo della ricerca: http://erc. Europa. Eu/ .  
   
   
WORKSHOP SULL´AGRICOLTURA BIOLOGICA E A BASSO INPUT  
 
Il 30 novembre il progetto Cost (European Cooperation in Science and Technology) terrà a Bruxelles (Belgio) un workshop intitolato "Low input/organic agriculture: the farm of tomorrow?". L´obiettivo generale del workshop è di individuare le necessità e potenzialità per un´iniziativa Cost strutturata sull´agricoltura biologica a basso input. Il sistema agricolo odierno deve adattarsi ai limiti ambientali in fase di cambiamento. Deve anche tenere in considerazione le preoccupazioni sulla sicurezza dei prodotti, le norme di qualità e la sicurezza ambientale, mantenendo adeguati livelli di produzione e profitto per gli agricoltori. Per garantire la fornitura alimentare e assicurare la sicurezza dei prodotti alimentari a livello globale, andrebbero aumentati gli investimenti pubblici e privati nell´agricoltura sostenibile. L´agricoltura biologica e a basso input potrebbe coincidere con la necessità di prodotti di alta qualità e sicuri, in un modo sostenibile per l´ambiente, economico e socialmente valido. Tuttavia, vanno affrontate molte questioni organizzative, scientifiche ed economiche per promuovere un ulteriore sviluppo in questo campo. For further information, please visit: http://www. Cost. Esf. Org/events/lowinputagriculture .  
   
   
NUOVI SEMINARI DELLO SPORTELLO EUROP@ AL VIA UNA SERIE DI INCONTRI PRESSO LE CAMERE DI COMMERCIO PIEMONTESI SULL’ETICHETTATURA DEI PRODOTTI NON ALIMENTARI  
 
 Torino - Dal 10 novembre al 10 dicembre si svolgerà un nuovo ciclo di seminari su tematiche comunitarie d’interesse per le imprese, organizzati dallo Sportello Europa (il servizio nato dalla collaborazione tra le Camere di commercio piemontesi con il supporto di Unioncamere Piemonte) e dal settore Europa e imprese della Camera di commercio di Torino nell´ambito della rete Enterprise Europe Network. Durante gli incontri sarà presentata e distribuita gratuitamente la nuova guida della collana “Unione europea. Istruzioni per l’uso” pubblicata dallo Sportello Europa e dal settore Europa e imprese della Camera di commercio di Torino, dal titolo “L’etichettatura dei prodotti alimentari”. La guida è stata realizzata dagli esperti del Dipartimento di Scienze Merceologiche della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Torino e del Laboratorio Chimico della Camera di commercio di Torino. Gli incontri si terranno presso le Camere di commercio del Piemonte, secondo il seguente calendario: Camera di commercio di Torino - Centro Congressi Torino Incontra, via Nino Costa 8 martedì 10 novembre 2009, ore 14. 30; Camera di commercio di Asti - piazza Medici 8 lunedì 16 novembre 2009, ore 14. 30; Camera di commercio di Alessandria - via Vochieri 58 giovedì 19 novembre 2009, ore 14. 30; Camera di commercio di Cuneo - via E. Filiberto 3 martedì 1° dicembre 2009, ore 9. 30; Camera di commercio del Verbano Cusio Ossola - strada statale del Sempione 4, Baveno mercoledì 2 dicembre 2009, ore 14. 30; Camera di commercio di Vercelli - piazza Risorgimento 12 giovedì 3 dicembre 2009, ore 14. 30; Camera di commercio di Biella - via Aldo Moro 15/b mercoledì 9 dicembre 2009, ore 14. 30; Camera di commercio di Novara - via Avogadro 4 giovedì 10 dicembre 2009, ore 14. 30. Lo Sportello Europa è un servizio che fornisce informazioni su politiche, finanziamenti, ricerca partner commerciali-produttivi e normative dell’Unione europea: le imprese possono porre i propri quesiti sulle tematiche comunitarie direttamente on line, nell’apposita sezione sul sito di ogni Camera di commercio e di Unioncamere Piemonte all’indirizzo www. Pie. Camcom. It/sportello. Europa, oppure telefonando al numero 848 800 229. .  
   
   
AGRICOLTURA IN LOMBARDIA, 26 MILIONI PER AMMODERNARE AZIENZE FINANZIATI INTERVENTI PER AGROENERGIE E AGRITURISMO  
 
 Milano - L´assessorato all´Agricoltura della Regione Lombardia mette a disposizione degli agricoltori lombardi 26 milioni di euro per finanziare progetti di ammodernamento aziendale e di diversificazione delle attività che puntino sulle energie rinnovabili e l´agriturismo. I contributi provengono da un nuovo riparto del Programma di Sviluppo Rurale (Psr) 2007-2013 relative alle Misure 121 ("Ammodernamento delle aziende agricole"), 311 A ("Diversificazione verso attività non agricole - Agriturismo"), 311 B ("Diversificazione verso attività non agricole - Energia"), e 311 C ("Diversificazione verso attività non agricole - Altre attività di diversificazione"). "Il Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 - commenta l´assessore all´Agricoltura, Luca Daniel Ferrazzi - continua a rappresentare una forte opportunità di sostegno alle nostre aziende e ha finora permesso di erogare 302 milioni di euro sui bandi emessi. Da qui al 2013, metterà circa un miliardo di euro a disposizione dell´agricoltura lombarda". "Non a caso - aggiunge Ferrazzi - la misura 121, dedicata all´ammodernamento delle aziende, è stata oggetto della nostra decisione di anticipare le risorse per il 2009 e il prossimo anno, proprio per aggiungere opportunità di sostegno alle imprese". "Il provvedimento - conclude Ferrazzi - è già operativo e punta ancora una volta a favorire la modernizzazione delle aziende agricole lombarde e la diversificazione verso attività non tradizionalmente agricole che guardano all´azienda del futuro in senso multifunzionale: dall´agriturismo, alla produzione di energia rinnovabile, al turismo rurale". Questi i numeri delle domande finanziate e l´entità del contributo per Provincia: Misura 121: 277 domande, 22 milioni: - Bergamo: 29 - 2. 800. 000 - Brescia: 44 - 2. 600. 000 - Como: 9 - 587. 000 - Cremona: 25 - 1. 800. 000 - Lecco: 3 - 104. 000 - Lodi: 12 - 1. 100. 000 - Mantova: 45 - 4. 800. 000 - Milano: 7 - 597. 000 euro - Pavia: 71 - 5. 100. 000 - Sondrio: 27 - 2. 300. 000 - Varese: 5 - 323. 000. Misura 311 A: 37 domande, 3 milioni: Bergamo: 4 - 598. 000 - Brescia: 4 - 348. 000 - Como: 3 - 277. 000 - Cremona: 1 - 68. 000 - Lecco: 1 - 36. 000 - Mantova: 14 - 856. 000 - Pavia 7: - 573. 000 - Sondrio: 2 - 143. 000 - Varese: 1 - 112. 000. Misura 311 B: 6 domande, 1,5 milioni: Brescia: 2 - 210. 000 - Lodi: 1 - 200. 000 - Mantova: 2 - 543. 000 - Milano: 1 - 492. 000. Misura 311 C: 2 domande, 107. 000 - Bergamo: 1 - 73. 000 euro - Pavia: 1 - 34. 000 euro. .  
   
   
AGRICOLTURA: RADDOPPIATO PLAFOND AIUTI DE MINIMIS  
 
Palermo – La Commissione europea ha deliberato la modifica del quadro temporaneo degli aiuti di Stato. Il tetto degli aiuti de minimis destinati al settore della produzione primaria degli Stati membri è stato raddoppiato: l’importo massimo concedibile alla stessa impresa, spalmato in tre anni, passa da 7. 500 a 15 mila euro. All’italia sono stati assegnati 320 milioni e 500mila euro. In sede di ripartizione ministeriale tra le Regioni, alla Sicilia è stata assegnata la quota di 21milioni 500mila euro. Il regime d’aiuto dovrà essere ora recepito con provvedimento nazionale e notificato alla Commissione. “Il ministro Zaia mi ha già comunicato – ha affermato l’assessore regionale all’Agricoltura, Michele Cimino - che i suoi uffici stanno già lavorando sulla bozza del documento in base al quale i contributi potranno essere erogati a tutte quelle aziende ‘primarie’ che fino all’1 luglio di quest’anno non erano in difficoltà, ma che hanno subito un crollo a causa della crisi congiunturale”. Il documento ministeriale dovrà essere poi concordato con il dipartimento delle Politiche comunitarie della Presidenza del Consiglio e sottoposto in sede di Conferenza Stato-regioni, dove “in qualità di delegato - ha sottolineato l’assessore - farò un pressing fortissimo per accelerare le procedure di erogazione delle risorse”. “Sono consapevole della lungaggine del percorso, ma sono passaggi obbligati”, ha ricordato Cimino a tutti gli imprenditori, compreso gli agricoltori che da Agrigento si sono spostati a Palermo e, ieri sera, sotto Palazzo dei Normanni, hanno manifestato le loro grandi difficoltà. “Al di là del raddoppio del tetto degli aiuti de minimis – ha commentato l’assessore - il governo regionale conferma la sua costante ‘presenza’ con atti concreti e importanti: dalla dichiarazione della crisi di mercato agli interventi realizzati attraverso i fondi del Psr Sicilia e quelli che saranno cantierizzati entro fine anno, alle misure creditizie come: l’aumento di 25 milioni del Fondo assegnato alla Crias e l’importante ddl sul credito d’imposta che finalmente vedrà la luce oggi in aula e metterà in campo 600milioni affinché le imprese possano promuovere progetti di investimento sottoforma di agevolazioni fiscali e poter ridare un impulso nuovo alla loro attività”. “Riguardo la crisi di mercato, che tocca tutti i comparti agricoli siciliani, abbiamo già trasmesso la delibera di giunta al governo nazionale, sollecitando il via libera dei benefici previsti dalla legge: la sospensione dei versamenti tributari e previdenziali, la proroga delle cambiali agrarie e l’attivazione di ulteriori sostegni per le nostre aziende colpite dalla crisi di mercato”. .  
   
   
"AGRIENERGIE" DI AREZZO  
 
L’assessore alle Risorse Agroalimentari Dario Stefàno parteciperà ad “Agrienergie da e per l’agricoltura”, la Fiera sulla produzione delle energie rinnovabili, promossa dalla Regione Toscana presso il Centro Affari e Convegni di Arezzo. La Fiera, in programma dal 6 all’8 novembre, sarà l’occasione per fare il punto della situazione a livello europeo sulle tecnologie innovative di conversione energetica delle biomasse agroforestali. Questo il programma della partecipazione dell’assessore Stefàno venerdì 6 novembre: Alle ore 9,30 in qualità di Coordinatore nazionale della Commissione degli Assessori Regionali all’Agricoltura, presiederà e coordinerà i lavori del convegno nazionale sul programma Probio, nel quale saranno illustrati i risultati dei progetti interregionali per lo sviluppo delle Agrienergie. Successivamente interverrà al Forum promosso dal Servizio Agricoltura della Regione Puglia, presente con un proprio spazio istituzionale, dal titolo “Le biomasse agricole come fonte di energia rinnovabile: proposte per la definizione di linee guida e metodologie per una produzione sostenibile”. Nel pomeriggio, parteciperà al Convegno nazionale promosso da Legambiente “Strategie per lo sviluppo delle filiere agroenergetiche in Italia: uso del suolo e criteri di sostenibilità”. “La testimonianza e l’impegno verso queste tematiche – dichiara Stefàno - sono motivati da logiche strettamente connesse ai temi propri dell’agricoltura: nell’attuale momento storico, che continua a registrare gli effetti di una crisi senza precedenti in maniera più critica proprio sul comparto agricolo, il ruolo dell’agricoltura nello sviluppo delle energie rinnovabili non può più essere passivo. Occorre, infatti, considerare quelle offerte dalle energie rinnovabili in agricoltura come opportunità, sebbene con un approccio prudente, ragionato e documentato, nell’ottica di una loro reale sostenibilità”. “La prospettiva che ci deve vedere impegnati - conclude - è infatti quella di governare efficacemente la promozione sostenibile dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili. Le biomasse agricole hanno uno stretto legame con i territori agricoli e rurali, con implicazioni sull’economia agricola, sui sistemi colturali dei territori, sulle tecniche colturali, sugli aspetti di tutela del territorio. Da rifiuto, le biomasse si evolvono in risorsa, ma la loro disponibilità deve rispondere al criterio della sostenibilità, evitando consumi di energia maggiori di quella necessaria per attivare i processi, e scongiurando assolutamente il rischio di depauperare aree che hanno ben altre priorità per lo sviluppo”. .  
   
   
AGRICOLTURA IN BASILICATA: POSITIVO PROVVEDIMENTO SU STATO CRISI  
 
- “Il provvedimento sullo stato di crisi del comparto agricolo, approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Vincenzo Viti, è un primo atto importante per tamponare l’emergenza che vivono da mesi i nostri agricoltori”. A sostenerlo è il vice presidente del Consiglio regionale della Basilicata Franco Mattia (Fi-pdl), evidenziando che “è stata data una puntuale risposta alle richieste delle organizzazioni professionali agricole per un intervento del Governo, come è già avvenuto in altre realtà territoriali agricole del Paese, in soccorso alle aziende colpite da calamità naturali, crisi di mercati, incrementi dei costi aziendali”. “Si tratta comunque – continua Mattia - di un primo passo per riaccendere l’attenzione istituzionale verso un settore che necessita di misure straordinarie sulla base delle diverse responsabilità istituzionali, a partire dalle scelte di Politica Agricola Comunitaria in troppi casi penalizzanti per le produzioni tipiche del Mezzogiorno d’Italia, a quelle nazionali sino alle responsabilità regionali. Siamo in una fase delicata di avvio del Psr 2007-2013 che – sottolinea Mattia – condizionerà gran parte del futuro dell’agricoltura lucana e pertanto diventa fondamentale procedere ad una verifica degli obiettivi contenuti nelle Misure del Psr alla luce degli scenari di crisi e delle situazioni di ciascuna filiera agricola. Inoltre, l’immediato pagamento degli aiuti comunitari da parte di Arbea (indennità compensativa 2009, domanda unica, biologico, forestazione, ritiro compensazione) e l’impiego dei fondi non ancora utilizzati provenienti dalla precedente programmazione comunitaria consentirebbero di liberare importanti risorse a favore del mondo agricolo. Ci sono infine provvedimenti “a costo zero” molto attesi quali ad esempio – conclude Mattia – l’approvazione della proposta di legge di riordino degli enti sub-regionali e tecnici e della proposta per l’introduzione del marchio dei prodotti lucani che darebbero vigore all’azione di rilancio del settore agricolo”. .  
   
   
RILANCIO RAZZA PEZZATA ROSSA FRIULANA  
 
Udine- "Occorre rilanciare la cultura della zootecnia per l´alimentazione tra la nostra gente, per valorizzare una vera ricchezza del nostro mondo rurale, e concorrere a migliorare la qualità dell´alimentazione dei nostri concittadini". Lo ha affermato l´assessore regionale alle Risorse Agricole, Naturali, Forestali, Claudio Violino, intervenendo Ieri a Udine, alla conferenza stampa per la presentazione del 29. Congresso della Federazione Europea della Pezzata Rossa, che si terrà a Udine dal 3 al 7 maggio del 2011. La razza bovina Pezzata Rossa, originariamente Pezzata friulana, è tra le più diffuse in Italia e in Europa, e rappresenta una ricchezza, anche a livello genetico, per l´agricoltura regionale. Per le caratteristiche di pregio di questi capi bovini, che sono ottimi per la produzione di carne e di latte di alta qualità, e che un tempo venivano impiegati anche per il lavoro nei campi, la razza Pezzata Rossa deve divenire, secondo Violino "un biglietto da visita del nostro settore primario". Sia le carni, che il latte della Pezzata Rossa italiana, che deriva geneticamente dalla Pezzata Rossa Friulana della quale, come ha commentato Violino, "abbiamo perso la denominazione", sono infatti molto pregiate: le carni sono gustose e il latte consente di produrre formaggi di alta qualità. Inoltre, questi bovini, allevati al pascolo sono in grado di mantenere pulito il territorio, cibandosi di erbe e arbusti. Nel Friuli Venezia Giulia, secondo Violino, si è persa negli anni la consapevolezza del valore di questo elemento della zootecnia. Mentre in altre parti del Paese, come per esempio in Piemonte e in Toscana, le produzioni bovine sono state qualificate e caratterizzate, ciò non è avvenuto nel Friuli Venezia Giulia. Occorre dunque rivalorizzare il ´marchio´ della Pezzata Rossa, lungo un percorso che è già stato avviato dalla regione e che è stato ricordato con entusiasmo dal presidente dell´Associazione Nazionale Pezzata Rossa Italiana (Anapri), Franco Moras. Così è stato fatto, ad esempio, in occasione di Friuli Doc, quando nel padiglione dell´Ersa si poteva degustare la carne di toro di Pezzata Rossa, che ha riscosso notevole successo, facendo sensibilmente aumentare le richieste di acquisto di carne di Pezzata Rossa anche da fuori regione. Come ha ricordato il direttore generale dell´Ersa, Mirko Enzo Bellini, l´Amministrazione regionale ha inoltre deciso di valorizzare l´azienda di Ersagricola di Marianis, a Palazzolo dello Stella, nella quale vengono allevati oltre 700 capi di Pezzata Rossa e vengono eseguite prove genetiche per migliorarne la qualità. E´ poi allo studio anche una promozione al consumo nella ristorazione. Il Congresso europeo in programma nel 2011, e le eventuali manifestazioni collaterali, serviranno dunque a imprimere un´ulteriore svolta nella promozione della Pezzata Rossa, un animale che si adatta ad ogni condizione ambientale, tanto che l´allevamento della Pezzata Rossa è ormai diffuso sull´intero territorio nazionale, comprese le isole. E allevamenti esistono perfino in Namibia. Alla presentazione a Udine sono intervenuti tra gli altri i vicepresidenti dell´Anapri, Dieter Herbst, di Bolzano, e Claudio Cucciolatti, di Cuneo, il direttore Tullio Luttmann e il rappresentante italiano nella Federazione europea e mondiale della razza Simmental, Hugo Valentin, per annunciare che in occasione del Congresso europeo si riunirà a Udine anche il consiglio mondiale della Pezzata Rossa. Il 29. Congresso della Federazione Europea della Pezzata Rossa sarà organizzato dall´Anapri con la collaborazione dell´Ersa. .  
   
   
PUGLIA: "PROROGA AL 30 NOVEMBRE PER BANDI FONDO EUROPEO PESCA"  
 
Prorogata al 30 novembre prossimo la scadenza per i bandi del Fondo Europeo per la Pesca. Il Dirigente del Servizio Caccia e Pesca, con la Determinazione Dirigenziale n° 170 del 2/11/09 ha ufficializzato la proroga del termine finale al 30/11/2009 per la presentazione delle domande e della documentazione relative ai bandi Fep 2007/2013 – Misura 1. 3 “Investimenti a bordo dei pescherecci e selettività”. Soddisfazione è stata espressa dall’Assessore regionale alle Risorse Agroalimentari Dario Stefàno: “Abbiamo accolto le numerose richieste pervenute dalle varie Associazioni di Categoria e dalle Organizzazioni Cooperative degli operatori della Pesca per consentire la partecipazione collettiva e per favorire una più ampia analisi delle tematiche presenti nei bandi”. “La proroga finale dei termini – ha concluso - consentirà a più soggetti di accedere ai finanziamenti comunitari e di avviare, quindi, quei processi innovativi necessari per l’ammodernamento della flotta dei pescherecci”. .  
   
   
FILIERA CORTA IN BASILICATA, A VILLA D´AGRI PROGETTO DI VENDITA DIRETTA  
 
Come fare la spesa in campagna? Ci pensa “Io compro dal contadino”, il progetto di vendita diretta che viene presentata oggi 5 novembre alle 19 a Villa D’agri (in via Mario Pagano 14). L’iniziativa è promossa da “La bottega della natura” in collaborazione con la Coldiretti Basilicata e l´Associazione italiana agricoltura biologica di Basilicata (Aiab). Il progetto di filiera corta "io compro dal contadino" sarà illustrato dal direttore della Coldiretti Basilicata, Giuseppe Brillante e dal presidente dell’ Aiab Basilicata, Terenzio Bove. "Io compro dal contadino" è un nuovo modo di fare la spesa, direttamente dal produttore al consumatore senza passaggi intermedi. Una garanzia per il consumatore che potrà mettere nel cestino della spesa alimenti freschi, sani e al giusto prezzo. La bottega della natura si contraddistinguerà per la vasta selezione di prodotti biologici, ma non mancheranno anche prodotti agricoli prodotti secondo i metodi dell’agricoltura tradizionale. “Per molto tempo il biologico è stato relegato a una nicchia - ha dichiarato Daniela Serra, tecnologa alimentare e titolare della bottega della Natura - e si pensava fosse per pochi. Spesso era venduto solo in negozi specializzati e a prezzi non proprio accessibili. Grazie alla filiera corta, invece, si sta diffondendo questo tipo di spesa e noi saremo pronti a sostenere il progetto agevolando la vendita dei prodotti da un lato e l´acquisto dall´altro con un prezzo equo”. Il negozio, aperto ogni giorno, sarà un punto di smercio di una buona parte dei prodotti biologici segnalati dalla Coldiretti e dall´Aiab Basilicata, al quale, periodicamente si affiancherà l´allestimento di un mercato dove, oltre a comprare e degustare, si potranno conoscere i produttori e le loro tecniche di produzione. Quando filiera corta e biologico vanno insieme, il prezzo al consumo non è affatto alto come si potrebbe credere. Occhio alla convenienza è il consiglio di Coldiretti, oltre alla qualità e alla freschezza che saranno garanti dai prodotti agricoli sicuramente lucani. “Questo punto vendita di prodotti agricoli - ha dichiarato Brillante - si inserisce a pieno titolo tra i 20 mila punti di “Mercati di Campagna amica” che Coldiretti sta promuovendo su tutto il territorio nazionale. I prodotti saranno venduti a prezzi giusti – ha continuato Brillante. Rispetto ai prezzi dei prodotti biologici acquistati in negozi specializzati, qui si applicherà una riduzione del 30%. Non ci sarà differenza economica tra il fare la spesa al supermercato di frutta e verdura normali e acquistare gli stessi prodotti, ma biologici e freschi, con la filiera corta. .  
   
   
SETTIMANA PROMOZIONE PASTA DI MATERA  
 
Si chiude all’insegna della curiosità la 4^ settimana di promozione gastronomica sulla Pasta di Matera, per via della varietà “Mischiglio’’, che 15 ristoratori materani si sono impegnati a preparare, con diverse tecniche e aromi, nell’ambito dell’iniziativa promossa dalla Camere di Commercio sul tema "La Pasta di Matera: una tradizione da salvare. Industria e tradizione: oltre 100 anni di storia’’. Per Mischiglio si intende un “miscuglio di paste corte o spezzate’’ ma anche un impasto di farina, legumi e cereali (fave, ceci, orzo, semola, condito con cacio ricotta e peperone secco, tipico della zona di Chiaromonte, Fardella, Calvera,teana in provincia di Potenzagli chef dei 15 ristoranti della provincia di Matera stanno dando, comunque, spazio alla fantasia, ma nel solco della tradizione e della genuinità dei prodotti dell’orto o delle spezie custodite nella credenza. Per buongustai e visitatori c’è un itinerario tutto da percorrere e da assaggiare alla scoperta del “Mischiglio’’ dopo i piatti a base di cannerozzi, zitoni e perciatelli. A prepararli i titolari di ristoranti, contrassegnati da una vetrofania, che hanno aderito all’iniziativa. Sono “Da Mario” in via Xx Settembre, “Trattoria del Caveoso” in via Bruno Buozzi e “Le Dodici Lune” in via San Giacomo nel Sasso Caveoso, “Oi Marì”, “Le Botteghe’’ e “Residence San Pietro Barisano” nel Sasso Barisano, “La Grotta di Bacco” e “Il Cantuccio” in via delle Beccherie, “Don Matteo” in via San Biagio, “Al Falco Grillaio” in via Ridola, “La Cantina della Bruna” in via Spartivento, “Lucanerie” in via Santo Stefano, “Kappador” in via Potenza, “Le Spighe” in Via Gravina e “Il Ritrovo del Cima” a Miglionico. I ristoratori sono stati invitati a inserire nella propria offerta settimanale “ una pietanza di pasta di una particolare trafila, cucinata alla maniera che ciascuno riterrà adeguata alle proprie performances culinarie’’. La Camera di commercio ha fornito ai ristoratori, anche dei cartoncini “dedicati’’ a integrazione del proprio menù, finalizzati alla diffusione della tradizione pastaia e della pietanza cucinata nella settimana. E non sono mancati i suggerimenti che l’Ente sta valutando per valorizzare quanto è stato fatto finora. Si pensa a rassegne specializzate, a un ricettario, attività formative e ad altri momenti di approfondimento, dopo la chiusura della mostra sui 100 anni della Pasta di Matera, che è stata visitata da oltre 1000 persone. “Tanti i giovanissimi, gli imprenditori – ha detto il presidente Tortorelli - che hanno guardato con un pizzico di nostalgia ma anche con interesse alla possibilità di ripresa di un settore tradizionale, come quello molitorio e pastaio, che è stato uno dei punti di forza fino agli anni Ottanta dell’economia locale. Si sta lavorando a un convegno con esperti, che non mancheranno di offrire il proprio contributo a un progetto che può essere concretizzato. L’iniziativa rappresenta un ulteriore contributo a promuovere uno dei prodotti tipici più apprezzati della filiera enogastronomica materana insieme al Pane, all’olio, al vino e ai sapori della buona tavola che contribuiscono a rendere più appetibile l’offerta turistica di Matera e della sua provincia’’. .  
   
   
L’ACCADEMIA DEL MIELE MIELIZIA GUIDA LE SCUOLE PRIMARIE ALLA SCOPERTA DELL’ALVEARE: UN DOLCE PERCORSO TRA GIOCO DI RUOLO ED EDUCAZIONE AMBIENTALE  
 
“Il Mondo di Milli” è il titolo del progetto per lo sviluppo di una coscienza socio-ecologica che l’Accademia del Miele Mielizia indirizza agli alunni delle scuole primarie. Attraverso il parallelo tra l’alveare e la classe, due microcosmi dove ogni singolo concorre alla realizzazione del bene comune, il bambino prende coscienza di sé, del proprio ruolo all’interno del gruppo e della società, con un’attenzione particolare verso il tema della salvaguardia ambientale. L’accademia del Miele e Mielizia dedicano agli alunni delle scuole primarie un percorso didattico-pedagogico, “Il Mondo di Milli”, orientato allo sviluppo di una coscienza socio-ecologica nei piccoli alunni. I bambini scopriranno gli equilibri delicati e i segreti che sottendono al mondo dell’alveare, e della produzione dei mieli attraverso giochi, riflessioni e attività in classe. Al termine del percorso le classi dovranno individuare e assumere un impegno comune nei confronti dell’ambiente. Tra tutte le scuole aderenti all’iniziativa verranno estratte 10 classi vincitrici di ricchi premi didattici. Per avere informazioni sul progetto e scoprire tante ricette al sapore di miele: www. Ilmondodimilli. It .  
   
   
AL LATTE O FONDENTE: UN’INTERESSANTE RICERCA CONDOTTA DA IPSOS SPIEGA LA SCELTA DEL CIOCCOLATO  
 
Perugina ha promosso una ricerca condotta da Ipsos che scatta la fotografia degli amanti del cioccolato d’oggi: il latte è donna, il fondente uomo Una cosa è certa: il cioccolato piace a tutti e gli italiani non rinunciano certo al piacere di assaggiarne le molteplici forme e ricette. Sembra che il mondo del cioccolato, complesso, ricco di sfumature, di piaceri e di passioni, sia in grado di toccare sia le corde del piacere femminile che di quello maschile: il cioccolato al latte è per lo più associato all’universo femminile e ad un erotismo più morbido e sensorialmente sentito mentre mentre il fondente all’universo maschile e ad un erotismo più intenso ed esplicito. Questo è quanto emerge da una ricerca condotta da psicologi di Ipsos per Nestlè Perugina in relazione allo sviluppo della nuova gamma di prodotto Latte Perugina, che hanno avuto come obiettivo quello di delineare il vissuto psicologico e le diverse attitudini dei consumatori al momento della fatidica scelta: al latte o fondente? Si è così scoperta l’esistenza di due mondi ben distinti tra loro, ma non necessariamente contrapposti: da un lato i lattisti, gli amanti del cioccolato al latte, dall’altro i fondentisti, gli adoratori del fondente. Gli esclusivisti però non sono molti: sono infatti solo il 25% dei consumatori e si dividono pressocchè alla pari in esclusivisti latte e esclusivisti fondente. In realtà, donne e uomini scelgono ora il latte e ora il fondente a seconda del tipo di piacere di cui sono alla ricerca. Ma quale cioccolato preferiscono gli italiani? Secondo Sinottica la quasi totalità degli adulti di età superiore ai 24 anni mostra una preferenza netta: il 55% preferisce il cioccolato al latte – lo consuma sempre o quasi sempre - , mentre il restante 45% ama il cioccolato fondente. La scelta del cioccolato preferito sembra peraltro essere legata al sesso: mentre i maschi si dividono tra lattisti (52%) e fondentisti (48%) quasi in egual misura, le donne lattiste prevalgono sulle fondentiste (58% contro il 42%). “Interessante è osservare come questa divisione donna/uomo e latte/fondente sia riconducibile a caratteristiche diverse e a esigenze spesso contrapposte: chi ama il cioccolato al latte cerca e trova un’esperienza totalizzante, associata alla ricerca di un momento unico di evasione e abbandono; il consumatore che assapora il cioccolato al latte si vuole coccolare e confortare, arrivando a provare in un vero e proprio “piacere del cuore”, commenta Giulia Bertini di Ipsos. “Ama le cose semplici, appaganti, golose, morbide e genuine. L’associazione è ad una dimensione creativa, tipicamente femminile. I fondentisti, in maggioranza di sesso maschile, ricercano invece il “piacere della testa”; si tratta di un consumo più controllato e cerebrale, la degustazione è fatta con un certo rigore. Il consumatore di cioccolato fondente è attratto da un mondo più ruvido e tagliente come le forme del fondente, ma allo stesso tempo raffinato, operando in una dimensione in cui prevale la logica alla suggestione emotiva”, continua Bertini. Cioccolato al latte e cioccolato fondente sono due mondi concettuali e simbolici opposti, ma complementari. E Perugina ha pensato a tutti: da Nero Perugina, che esplora la varietà dei piaceri del fondente coinvolgendo i sensi e la mente, a Latte Perugina, unico e innovativo, l’esplorazione delle varietà delle morbidezze del cioccolato al latte. Uniti formano le due facce del piacere. .  
   
   
BILANCIO IN CRESCITA E GRANDI CAMBIAMENTI PER LA CANTINA ERSTE + NEUE DI CALDARO  
 
Un’attenzione rivolta ai mercati esteri, una produzione d’eccellenza anche su numeri importanti, questa la filosofia della Cantina Erste + Neue di Caldaro che a chiusura del bilancio 2008/2009 si conferma tra le più grandi cooperative dell’Alto Adige per ettari vitati e numero di conferitori. Perfetto incontro tra tradizione ed innovazione, la cantina è guidata da un giovane e motivato team. Nonostante i tempi di crisi si è chiuso positivamente il bilancio 2008/2009 della Cantina Erste + Neue di Caldaro, azienda storica e tra le più grandi cooperative dell’Alto Adige per ettari vitati e numero di conferitori. Il fatturato nell’ultimo anno registra una crescita del 5%. Questo ragguardevole risultato si è potuto concretizzare grazie all’attenzione rivolta ai mercati esteri che rappresentano il 24% del volume di vendita complessivo. Nell’ultimo anno ai classici e consolidati mercati come Austria ,Germania, Svizzera, si sono aggiunti nuovi mercati di sbocco come la Russia, Bulgaria, Norvegia, Danimarca, Ucraina e Canada. Con 452 soci, 295 ettari vitati e piú di 1 milione di bottiglie prodotte, la Cantina produttori Erste + Neue è una delle realtà vitivinicole più storiche e dinamiche dell’Alto Adige. L’azienda è nata nel 1986 dalla fusione della prima Cantina di Caldaro, fondata nel 1900, con la ”nuova” cantina aperta nel 1925, alle quali si unì nel 1993 la Cantina Sociale del barone Josef Di Pauli. L’area coltivata a vigneto si estende su terrazzamenti tutt’intorno al Lago di Caldaro ad un’altitudine compresa tra i 200 e i 650 metri s. L. M. Tra i vitigni autoctoni coltivati il Gewürztraminer, il Lagrein e la moderna Schiava che nella zona del Lago di Caldaro, grazie al suo clima mediterraneo, ha trovato il suo habitat ideale. La Schiava, che qui prende la denominazione Kalterersee, è un vino dalla grande bevibilità, che incontra il gusto del consumatore esigente. Le recenti norme legislative e le leggi del mercato hanno oggi favorito una riqualificazione di questo vino che non è più un vino “anonimo” ma moderno, “cool” perché apprezzato dai giovani. A dimostrazione della qualità rappresentata da questa tipologia, l’autorevole guida l’Almanacco del Bere Bene 2010 edita da Gambero Rosso che seleziona vini entro gli 8 euro di altissima qualità, ha attribuito l’Oscar Regionale qualità prezzo al Kalterersee Classico Superiore Leuchtenburg, della linea “Cru”. Caratterizzata da vini che appartengono a una fascia di prezzo entro i 10 euro, la linea ha favorito nell’ultimo anno ottimi risultati sul canale Ho. Re. Ca. Per la Cantina Erste + Neue. Da vigneti posti in zone particolarmente vocate, nascono le uve per la produzione dei vini delle 3 linee: Classica, Cru e Puntay. E’ però la linea Puntay , delle 3, quella di maggior prestigio qualitativo frutto di una attenta selezione in vigna e di un altrettanto scrupoloso lavoro in cantina da parte dell’enologo Gerhard Sanin, giovane kellermeister il cui profilo professionale racconta esperienze importanti nell’ambito della vinificazione. A lui si affiancano Manfred Schullian, legato da anni al settore vitivinicolo, e Hannes Durnwalder rispettivamente alla presidenza e alla direzione vendite. A loro il compito guidare questa cantina storica e attenta alle tradizioni in una cantina moderna che rispecchia l’innovazione. Per il giovane team l’obiettivo nel prossimo futuro è quello di guidare il cambiamento della cantina e di investire, oltre che in qualità, anche in infrastrutture. Verrà realizzato infatti a breve un restyling della cantina che prevede la realizzazione di spazi dedicati alle degustazioni e un’ottimizzazione degli spazi aperti al pubblico. . .