Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


GIOVEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 MODA E TENDENZE ALIMENTAZIONE
Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Novembre 2009
CELLULE STAMINALI NEURALI UMANE: SPERIMENTAZIONE IN SCIMMIE UNA SCOPERTA DEI RICERCATORI DEL SAN RAFFAELE POTRÀ RENDERE PIÙ EFFICACE LE TERAPIE A BASE DI CELLULESTAMINALI DEL CERVELLO NELLE MALATTIE NEUROLOGICHE  
 
Milano, 5 novembre 2009 – I ricercatori dell’Istituto di Neurologia Sperimentale (Inspe) del San Raffaele di Milano in collaborazione con diversi altri Istituti nel mondo, hanno studiato gli effetti dell’utilizzo delle cellule staminali neurali del cervello come agenti terapeutici in modelli animali affetti da sclerosi multipla. La ricerca, coordinata da Stefano Pluchino e Gianvito Martino (Inspe-hsr) – e svolta in collaborazione con Angela Gritti (Tiget-hsr) ed Angelo Vescovi (Università di Milano-bicocca) è stata pubblicata sul numero di ottobre della prestigiosa rivista scientifica Annals of Neurology. Negli ultimi anni la ricerca sulle cellule staminali si è focalizzata sullo sviluppo di terapie innovative mirate a migliorare i danni arrecati al sistema nervoso centrale (cervello e midollo spinale) da patologie infiammatorie e degenerative come la sclerosi multipla. Le terapie a base di cellule staminali neurali (neural stem/precursor cells, Npcs) – utilizzate come risorsa per riparare i danni causati da reazioni infiammatorie ‘abnormi’ ed ‘incontrollate’ come quelle che avvengono in corso di sclerosi multipla – erano state, fino ad ora, sperimentate quasi esclusivamente su modelli animali di sclerosi multipla ottenute in roditori. Gli scienziati in questo ultimo lavoro, hanno fatto un ulteriore passavo avanti: hanno analizzato gli effetti delle cellule staminali neurali umane iniettate in scimmie marmoset affette da un modello animale di sclerosi multipla più simile alla malattia umana rispetto a quanto ottenibile nei roditori. Le cellule staminali neurali iniettate sia per via endovenosa che per via intratecale, ossia nello spazio attorno al midollo spinale, hanno determinato nelle scimmie affette da ‘sclerosi multipla’ sperimentale una riduzione della formazione delle lesioni della mielina tipiche della malattia, un’attenuazione della disabilità neurologica conseguente al formarsi delle suddette lesioni ed un aumento della sopravvivenza delle scimmie ammalate. Inoltre le cellule staminali neurali iniettate hanno dimostrato di sopravvivere nelle scimmie fino a tre mesi dopo il trapianto rimanendo essenzialmente localizzate in aree attorno ai vasi sanguigni del sistema nervoso centrale e negli organi linfoidi secondari, continuando a svolgere la loro azione terapeutica. L’attuale lavoro, che è stato progettato come studio pre-clinico per valutare la sicurezza e l’efficacia delle somministrazione per via sistemica di cellule staminali neurali umane in primati non umani, rappresenta un ulteriore passo avanti nella definizione di protocolli terapeutici a base di cellule staminali neurali nella terapia della sclerosi multipla, malattia che affligge più di 50,000 persone solo in Italia. Gli scienziati affermano: “Nonostante siano necessari ulteriori studi, questi risultati scientifici danno sicuramente indicazioni molto importanti sulla reale fattibilità dell’utilizzo di terapie a base di cellule staminali del cervello in pazienti affetti da sclerosi multipla ma aprono anche nuove prospettive per il trattamento con staminali del cervello di altre malattie infiammatorie e degenerative del sistema nervoso centrale come ictus cerebri e traumi spinali. ” .  
   
   
RICERCA FVG: 2 MILIONI PER BANDO BIOMEDICINA MOLECOLARE  
 
 Trieste, 5 novembre 2009 - Competitività ed occupazione sono gli obiettivi ai quali mira la Regione Friuli Venezia Giulia anche con il bando da due milioni di euro (490 mila messia disposizione dal Fesr ed il resto di provenienza statale e regionale) per la realizzazione di progetti di ricerca industriale nell´ambito del Distretto tecnologico di biomedicina molecolare. Lo dichiara l´assessore al Lavoro, Università e Ricerca Alessia Rosolen ricordando che il bando, comprensivo di tutta la modulistica per la presentazione delle domande, è stato pubblicato ieri sul Bollettino ufficiale della Regione. Grandi, piccole e medie imprese, enti gestori di parchi scientifici, università ed enti di ricerca sono i destinatari del bando, con cui l´amministrazione regionale intende promuovere l´attuazione di progetti finalizzati all´attività di ricerca e sviluppo in cui l´attività di ricerca industriale sia, in termini finanziari, superiore al 50 per cento. Ferma restando l´importanza della collaborazione tra i potenziali beneficiari dei finanziamenti, i progetti, per essere valutati positivamente, debbono riguardare lo studio delle caratteristiche genetiche e molecolari alla base dell´insorgenza di tumori e di patologie cardiovascolari o neurodegenerative, oppure il tema della nutrizione quale causa per lo sviluppo o la prevenzione di tali malattie. .  
   
   
“NUOVE STRATEGIE MEDICO-CHIRURGICHE IN ANDROLOGIA”: I MASSIMI ESPERTI NAZIONALI ED INTERNAZIONALI AD AVELLINO PER CONFRONTARSI SULLE PIU’ IMPORTANTI NOVITA’ DEL SETTORE CON SESSIONI SCIENTIFICHE E LIVE SURGERY PRESENTATA PER L’OCCASIONE LA NUOVA CHIRURGIA DI IMPIANTI PROTESICI PENIENI NOVITÀ ASSOLUTA IN CAMPO MONDIALE.  
 
 Avellino, 5 novembre 2009 - Per la prima volta in Italia le società nazionali di Urologia e Andrologia insieme per confrontarsi sulle più importanti novità nel settore dell’andrologia medico-scientifica con sessioni in live surgery per mostrare in diretta le innovazioni che stanno portando a cambiamenti fondamentali in chirurgia. Sarà proprio Avellino ad ospitare il Corso nazionale di aggiornamento Urop per medici ed infermieri dal titolo “Nuove strategie medico-chirurgiche in Andrologia”, che si terrà venerdì 6 e sabato 7 novembre presso il Centro Congressi dell’Hotel de la Ville. L’importante evento medico-scientifico è promosso ed organizzato dall’Urop, Urologi Ospedalità Gestione Privata, con il patrocinio della Sia – Società Italiana di Andrologia, e della Siu – Società Italiana di Urologia. Direttore del Corso è Stefano Pecoraro, mentre il Comitato Scientifico è composto da Vincenzo Mirone, Vincenzo Gentile e Rosario Leonardi. Numerosi i docenti e gli esperti di livello nazionale ed internazionale che saranno presenti per l’occasione: Maurizio Carrino, Virgilio Cicalese, Mario Coscione, Enrico Di Cerbo, Ferdinando Fusco, Fabio Galasso, Vincenzo Gentile, Bruno Giammusso, Renato Giannella, Roberto Giulianelli, Ciro Imbimbo, Rosario Leonardi, Aldo Maffucci, Vincenzo Mirone, Emilio Morelli, Alessandro Palmieri, Alessandro Papini, Stefano Pecoraro, Diego Pozza, Luigi Salzano, Salvatore Sansalone, Giuseppe Sepe, Mauro Silvani, Enrico Spera, Vincenzo Tripodi, Domenico Tuzzolo, Paolo Verze e Antonio Vitarelli. L’evento verterà per la parte medica sulle tematiche della salute sessuale maschile, sulla fertilità maschile e sull’approccio sessuale da parte dell’uomo. Saranno anche affrontati argomenti di grande rilevanza come la commercializzazione di un nuovo farmaco per l’eiaculazione precoce, testato proprio in Italia dalle società italiane di Urologia e Andrologia. Tra le tematiche che saranno affrontate, anche l’infertilità nel giovane uomo e la possibile incidenza negativa dei farmaci, argomento sul quale l’Urop, la Sia e la Siu stanno conducendo una importante campagna di prevenzione e sensibilizzazione in età scolare, che ha visto già la redazione di due registri in Italia, ovvero in Campania e in Toscana. Sul fronte chirurgico, sarà presentata la nuova chirurgia di impianti protesici penieni Titan Otr, novità assoluta in campo mondiale. Il primo impianto in Italia di protesi peniena è stato eseguito alla Clinica “Malzoni” di Avellino da Stefano Pecoraro, responsabile Andrologia Medica e Chirurgica del reparto di Alta Specialità di Nefro-uro-andrologia guidato da Giuseppe Sepe, anche presidente dell’Urop. “Laddove si sviluppi una disfunzione erettile non farmacoresponsiva alle terapie locali e/o orali - spiega il Dr. Stefano Pecoraro - la chirurgia degli impianti penieni idraulici offre una soluzione definitiva ed ottimale. Infatti la protesi tricomponente peniena di nuova generazione Otr, simula perfettamente lo stato di flaccidità (pene a riposo) e lo stato di erezione piena che permette al paziente il ripristino di una normale attività sessuale con indice di soddisfazione superiore al 93%”. Una sessione specifica del Corso di aggiornamento sarà proprio dedicata alla nuova protesi Titan Otr, con l’impianto di cinque protesi in live surgery in varie patologie di disfunzione erettile. Il Corso si aprirà venerdì 6 novembre alle ore 14 con il saluto delle autorità: il presidente Urop Giuseppe Sepe, il presidente della Sia Vincenzo Gentile, il presidente dell’Acu Virgilio Cicalese, e il consigliere della Siu Rosario Leonardi. A seguire Stefano Pecoraro, Ciro Imbimbo e Bruno Giammusso illustreranno obiettivi e finalità del Corso. Alle ore 14. 15, si aprirà la prima sessione sul tema “Disagio sessuale nel giovane adulto” che sarà moderata da Giuseppe Sepe. Interverranno Rosario Leonardi (“Definizione di richiesta atipica e disagio sessuale”), Enrico Di Cerbo (“Anoressia sessuale a 35 anni?”), ed Emilio Morelli (“Terapia tutorata”). La seconda sessione, in programma alle ore 15, sarà moderata da Luigi Salzano e verterà sul tema “Ripresa funzionalità erettile post Pr”. Interverranno Roberto Giulianelli (“Correlazioni di anatomia chirurgica”) e Maurizio Carrino (“Algoritmo terapeutico”). A seguire la lettura ad invito “Ruolo della terapia testosteronica in Italia”, che sarà introdotta da Diego Pozza e sulla quale interverrà Paolo Verze (“Fatti e misfatti”). Alle ore 16. 30 la terza sessione sul tema “Eiaculazione precoce” moderata da Rosario Leonardi. Interverranno Bruno Giammusso (“Un problema in corso di soluzione?”) e Alessandro Palmieri (“La nuova terapia farmacologica”). A seguire la lettura magistrale su “Luts e D. E. ” che sarà tenuta da Vincenzo Gentile e introdotta da Domenico Tuzzolo. La quarta sessione, “Prevenzione nell’età scolare”, in programma alle ore 18. 30, sarà moderata da Aldo Maffucci e vedrà l’intervento di Virgilio Cicalese e Alessandro Papini (“Modelli adottati nelle Regioni Campania e Toscana”), Mauro Silvani (“Sport, doping e sessualità”) e Vincenzo Tripodi (“Infertilità”). A seguire la lettura ad invito sul tema “Studio multicentrico internazionale sulla tecnica di Egydio”. Introduce Stefano Pecoraro, interviene Salvatore Sansalone (“Risultati a due anni”). La seconda giornata del Corso di aggiornamento, in programma sabato 7 novembre, sarà dedicata al Corso di implantologia protesica Titan Otr in live surgery, in diretta dalla Clinica “Malzoni” di Avellino. La prima sessione comincerà alle ore 8 con Ciro Imbimbo e Alessandro Palmieri che eseguiranno dalla Sala A un impianto di protesi peniena per via infrapubica. A seguire, alle ore 9, Bruno Giammusso e Salvatore Sansalone eseguiranno dalla Sala B un impianto di protesi peniena postpriapismo; alle ore 10 Panelist con Enrico Spera su “Ruolo delle protesi malleabili”, mentre alle ore 10. 30 Diego Pozza e Mauro Silvani eseguiranno dalla Sala A un impianto di protesi peniena per via penoscrotale. Alle ore 11 Panelist con Antonio Vitarelli su “Soddisfazione a lungo termine”. Provokers della prima sessione saranno Aldo Maffucci e Rosario Leonardi. Alle ore 11. 30 comincerà la seconda sessione con un espianto di protesi bicomponente ed impianto di protesi peniena tricomponente che sarà eseguito dalla Sala B da Bruno Giammusso e Ciro Imbimbo. Alle ore 12. 30 Stefano Pecoraro e Renato Giannella eseguiranno dalla Sala A un impianto di protesi peniena con corporoplastica di raddrizzamento sec. Egydio. A seguire discussione, compilazione questionario e chiusura dei lavori. Provokers della seconda sessione saranno Enrico Spera e Antonio Vitarelli. Al Corso sono stati assegnati 7 Crediti Ecm, che saranno rilasciati previa verifica della presenza a tutte le sessioni e previa compilazione e superamento dei test valutativi. La partecipazione parziale non dà diritto ad alcun credito. .  
   
   
NUOVO STUDIO CHIARISCE LE DINAMICHE DELLE PANDEMIE INFLUENZALI  
 
Bruxelles, 5 novembre 2009 - Un´equipe internazionale di scienziati ha messo a punto un nuovo modello utile per predire le pandemie influenzali e l´efficacia dei vaccini. Lo studio, in parte finanziato dall´Unione europea e pubblicato sulla rivista Science, mette in relazione l´evoluzione del virus e i livelli di immunizzazione necessari per prevenire la diffusione su larga scala della malattia nella popolazione. I risultati potrebbero infine consentire di meglio comprendere le dinamiche alla base di numerose malattie infettive. Una parte del finanziamento destinato a questa ricerca, che ha riunito ricercatori olandesi, britannici e statunitensi, deriva dal progetto Emperie ("European management platform for emerging and re-emerging infectious disease entities"), a sua volta finanziato in riferimento alla tematica "Salute" del Settimo programma quadro (7° Pq). I virus dell´influenza hanno una maggiore probabilità di "ingannare" il sistema immunitario dei propri ospiti poiché presentano aminoacidi diversi in corrispondenza dei principali punti molecolari. La probabilità di contrarre il virus e di esserne a lungo portatori è direttamente proporzionale alla quantità di differenze tra il ceppo influenzale per il quale si è stati vaccinati e il nuovo ceppo. I ricercatori hanno lavorato sulla base dell´influenza equina: "È dagli anni sessanta che si utilizzano vaccini contro l´influenza equina, in modo particolare per i cavalli da corsa", si afferma nello studio. "Per più di quarant´anni tutte le infezioni associate all´influenza equina sono state causate da ceppi del sottotipo H3n8, che ha un decorso simile a quello dell´influenza stagionale A che colpisce gli esseri umani". Questo studio ha rilevato che quando due o più aminoacidi vengono sostituiti, prende il via l´epidemia. La probabilità di contrarre l´infezione e, di conseguenza, dello sviluppo di pandemie di dimensioni significative aumentano se il sistema immunitario dell´ospite percepisce il nuovo virus e il virus contro il quale è stato vaccinato come appartenenti a due ceppi completamente diversi. Sulla base del fatto che nella popolazione vi sono soggetti vaccinati contro diverse tipologie di influenza (a seconda di quando è avvenuta la vaccinazione) e soggetti non immunizzati contro questi virus, gli scienziati hanno determinato che il grado di variabilità dell´immunità ai virus nella popolazione è un fattore chiave per quanto concerne il rischio di epidemia. Infine, gli scienziati auspicano che i risultati ottenuti possano aiutare i responsabili della sanità pubblica a valutare l´efficacia dei vaccini sulla base del legame di quest´ultimo con il ceppo preponderante in e il livello si immunizzazione nella popolazione. "La ricerca concerne l´uso dei vaccini per il controllo dell´influenza a carattere pandemico", continua lo studio. "I vaccini prepandemici hanno il vantaggio di poter essere utilizzati a scopo profilattico e di poter essere distribuiti in tempi rapidi ai soggetti a rischio in caso di crisi, ma è improbabile che rispondano perfettamente ai ceppi in circolazione. Il nostro lavoro dimostra che anche questi vaccini possono avere dei benefici per la popolazione; l´aumento della percentuale di persone vaccinate può compensare la mancata identità tra i ceppi. "L´obiettivo è associare i risultati delle dinamiche epidemiche. È un obiettivo realistico poiché continuano ad essere raccolti i dati sequenziali dell´influenza", conclude lo studio. "Le idee presentate [in questo studio] potrebbero essere applicate a numerose classi di infezioni, comprese le classi emergenti, riemergenti e le malattie infettive esistenti". Per ulteriori informazioni, visitare: Science http://www. Sciencemag. Org/ Progetto Emperie http://cordis. Europa. Eu/fetch?caller=fp7_proj_en&action=d&rcn=91241 University of Georgia http://www. Uga. Edu/ Maggiori informazioni relative alla ricerca sulla salute finanziata dall´Ue: http://ec. Europa. Eu/research/health/index_en. Html .  
   
   
MAMMOGRAFIA: “VA PREVISTA DAI 45 ANNI PER TUTTE LE ITALIANE” APPELLO DEGLI ONCOLOGI ALLE ISTITUZIONI PER SALVARE PIÙ VITE AL POLICLINICO DI MODENA CONVEGNO INTERNAZIONALE SUL TUMORE DEL SENO CON OLTRE 300 ESPERTI MONDIALI  
 
Modena, 5 novembre 2009 – La mammografia di routine per le donne dai 50 ai 70 anni ha ridotto del 50% nell’ultimo ventennio la mortalità per il tumore del seno. Ma ora è tempo di rivederne i criteri. L’età per il primo esame va portata per tutte le italiane ai 45, come indicano le evidenze scientifiche. A lanciare questo appello alle Istituzioni sono i più autorevoli oncologi mondiali, riuniti fino a domani a Modena per il Convegno internazionale “Meet the Professor”, un appuntamento scientifico di primo livello interamente dedicato al cancro della mammella. E proprio il modello emiliano viene portato come esempio: questa regione, prima in Italia, dal primo gennaio anticiperà lo screening di 5 anni rispetto allo standard ad oggi. Dai 45 ai 50 la mammografia va ripetuta ogni 12 mesi, dopo ogni 24. “Una misura da estendere al più presto in tutto il territorio nazionale - afferma il professor Pierfranco Conte, direttore del Dipartimento Integrato di Oncologia ed Ematologia del Policlinico universitario di Modena, presidente del Convegno -. Grazie all’effetto combinato di diagnosi precoce e maggiore efficacia delle terapie, oggi la sopravvivenza per questo tumore, che colpisce 38. 000 italiane ogni anno, supera il 90%. Ma resta la più frequente causa di decessi nel sesso femminile fra i 35 e i 44 anni, con 7. 800 casi stimati nel nostro Paese nel 2008. Vanno quindi sensibilizzate le donne ad aderire alla mammografia ma è soprattutto necessario che le Istituzioni siano pronte a recepire le indicazioni che provengono dalla comunità medico-scientifica. Siamo ormai tutti concordi: la soglia deve essere 45 anni. E ancor prima quando vi siano particolari fattori di rischio come altri casi di neoplasia in famiglia”. Percorsi diagnostici sempre più anticipati e su misura, così come le terapie. I trattamenti oggi sono personalizzati ed esistono test in grado di predire l’efficacia dei farmaci e l’evoluzione della malattia. “Questa è la frontiera su cui si concentrano gli sforzi dei ricercatori – continua Conte – e a questo tema è dedicato ampio spazio al nostro Convegno, giunto alla quinta edizione e ormai divenuto un “classico” appuntamento per la comunità scientifica internazionale”. Modena si conferma quindi una punta di eccellenza dell’oncologia, anche grazie a collaborazioni con prestigiosi centri. Fra questi L’m. D. Anderson di Houston (Texas) il più grande ed importante al mondo, guidato dal prof. Gabriel Hortobagyi che co-presiede il Convegno. Il cancro del seno racchiude in realtà una molteplicità di malattie diverse, che richiedono trattamenti specifici. “Oggi possiamo identificare prima le caratteristiche del tumore e capire quindi come orientare al meglio le terapie – spiega il prof. Conte -. Sappiamo che esistono tre grandi gruppi: quelli che esprimono i recettori ormonali, quelli chiamati Her2 positivi e i cosiddetti “triple negative” , tripli negativi. Questi ultimi sono particolarmente aggressivi, rappresentano circa il 10-15% di tutti i carcinomi mammari e colpiscono più spesso le pazienti più giovani (con meno di 50 anni). L’obiettivo quindi è curare ogni singola paziente in maniera diversa: esistono test che ci consentono di capire le caratteristiche della malattia e come si svilupperà. Ad esempio, dove formerà metastasi. Il tumore del seno tende a crearne in organi ben definiti, come le ossa, i polmoni, il fegato o l’encefalo. Quelli del primo tipo (recettori ormonali) ne danno in genere a livello scheletrico. Nel caso di tumori Her-2 positivi, in quasi una donna su tre ne originano nel sistema nervoso centrale. Conoscere la neoplasia ci aiuta ad “anticiparne” le mosse e giocare d’anticipo con terapie mirate”. L’aumento della sopravvivenza apre inoltre scenari nuovi, legati alla cronicizzazione della malattia e alla progressiva riduzione dell’età delle pazienti: oggi in una su 10 ha meno di 35 anni. “Si tratta in molti casi di donne che desiderano diventare madri – continua Conte -. Il nostro compito quindi è capire come intervenire efficacemente senza pregiudicare la fertilità. Dai pochi dati di cui disponiamo, solo il 5% delle donne in premenopausa oggi ha una gravidanza dopo un carcinoma mammario, ma questa percentuale è destinata, per fortuna, a crescere. Parliamo sempre più di vita “dopo” il tumore ed è quindi necessario studiare a fondo gli effetti a lungo termine delle terapie: su questo il nostro centro, così come l’M. D. Anderson, è molto attivo. Con un’attenzione alle ricadute non solo mediche ma anche psicologiche e sociali”. Proprio su questi aspetti il dipartimento oncologico guidato dal prof. Conte sta conducendo uno studio pilota: i risultati verranno presentati a dicembre e la ricerca verrà poi estesa su tutto il territorio nazionale. Ma la vera risorsa da valorizzare resta la prevenzione cui è dedicata anche una sessione al convegno “Va incentivata l’adesione agli screening, ma si può anche intervenire a monte per ridurre il livello di rischio, in particolare facendo attenzione all’alimentazione e al movimento fisico. Le donne che praticano sport con regolarità possono abbassare del 20% le probabilità di ammalarsi. E le pazienti possono trarne enormi benefici sia in termini di qualità della vita (riduzione del dolore e della fatigue) che di possibili ricadute. È importante che anche questi temi vengano condivisi dagli esperti, per fornire alla popolazione informazioni utili e certificate. L’auspicio è che questo meeting – conclude Conte – , ormai divenuto una tradizione per il nostro Paese e per la città di Modena, possa trasformarsi in un’occasione di reale confronto in cui la comunità scientifica mette a disposizione delle Istituzioni e dei cittadini indicazioni concrete per contrastare con più efficacia il tumore del seno”. .  
   
   
48MO CONGRESSO NAZIONALE ADOI APPELLO DERMATOLOGI OSPEDALIERI ADOI: “VACCINATE CONTRO L’INFLUENZA I PAZIENTI PSORIASICI E CHI USA IMMUNOSOPPRESSORI”  
 
Venezia, 5 novembre 2009 – Vaccinare tutti i pazienti con psoriasi, familiari e conviventi contro l’influenza stagionale e la nuova A H1n1, aggiungendo, a discrezione del medico di famiglia, anche quella per lo pneumococco. E’ la raccomandazione contenuta in un documento che l’Associazione Dermatologi Ospedalieri Italiani (Adoi) presenta in occasione del 48° Congresso Nazionale in corso a Venezia fino a sabato 7 (in diretta sul social network twitter e sul sito con web tv, www. Salutedomani. Com). La psoriasi è una malattia della pelle che colpisce oltre cento milioni di persone nel mondo, in Italia dal 3 al 5% della popolazione, con un forte impatto negativo sulla qualità di vita. “Consigliamo la vaccinazione contro l’influenza, perché il paziente usa farmaci che rendono l’organismo più vulnerabile all’attacco del virus e potrebbero subentrare alcune complicazioni. Ciò non accade con le frazioni virali contenute nel vaccino – spiega Stefano La Greca, vicepresidente Adoi- questa è una raccomandazione rivolta sia ai pazienti psoriasici sia a quanti soffrono di patologie a base autoimmune (come il lichen o il penfingo) oppure di diatesi allergica cronica (ad esempio eczema cronico o orticaria cronica)”. Nel documento i dermatologi ospedalieri Adoi sottolineano che “non è necessario sospendere il trattamento con i farmaci immunosoppressori, inclusi i farmaci biologici, per effettuare la vaccinazione. Alcuni studi hanno evidenziato che la vaccinazione anti-pneumococcica e quella anti-influenzale sono sicure ed efficaci nei pazienti trattati con alcuni farmaci immunosoppressori, inclusi i biologici anti –Tnf”. Nel caso di comparsa di sintomi influenzali, inoltre, “la terapia con immunosoppressori deve essere sospesa e va intrapresa quella adeguata fino a scomparsa della sintomatologia influenzale”, evidenzia Ornella De Pità, Presidente Eletto Adoi. E’ sconsigliato invece, come nel resto della popolazione, l’impiego di farmaci anti-virali, prima della comparsa dei sintomi. “E’ importante ricordare che tali raccomandazioni, condivise dai dermatologi universitari, valgono anche per i pazienti affetti da altre malattie infiammatorie della cute e in trattamento con farmaci immunosoppressori”, conclude Patrizio Mulas, Presidente Adoi. .  
   
   
SANITA’ IN SICILIA: VERIFICA MINISTERIALE OK, ARRIVANO ALTRI 318 MILIONI DI EURO.  
 
Palermo, 5 novembre 2009 - Manca solo l’ok del Consiglio dei Ministri per sbloccare nei prossimi giorni 318 milioni di euro destinati alla Sicilia. E’ questo l’esito, più che positivo per la sanità siciliana, della verifica trimestrale effettuata ieri a Roma dal “tavolo tecnico”. “Ancora una volta – commenta con entusiasmo l’assessore regionale alla Sanità Massimo Russo – è stato riconosciuto con chiarezza il grande sforzo che la Sicilia sta producendo per rimettere a posto i disastrati conti della Sanità e per riqualificare il sistema sanitario regionale. Già nella precedente verifica avevamo evitato il commissariamento, dimostrando di avere intrapreso in modo irreversibile un percorso virtuoso che porterà la Sicilia al livello delle migliori regioni italiane: adesso arrivano anche nuovi e importanti riconoscimenti economici che daranno ossigeno all’economia regionale e che si aggiungono ai quasi 3 miliardi di euro del mutuo a cui abbiamo potuto accedere nello scorso mese di dicembre. La cosa più gratificante è constatare che la credibilità della nostra azione politico-amministrativa aumenta sempre di più e che la Sicilia viene indicata come una Regione capace di adempiere ai propri doveri con serietà e secondo un preciso crono programma. Non siamo più quelli che con il cappello in mano vanno a chiedere soldi o proroghe ma quelli che nel rispetto di precisi accordi adempiono al proprio dovere e rivendicano legittimamente i propri diritti”. I 318 milioni di euro che saranno sbloccati fanno parte della complessiva somma di 1150 milioni di euro che lo Stato aveva trattenuto, tra il 2003 e il 2008, a causa delle numerose inadempienze amministrative: come concordato nella precedente verifica trimestrale, la somma sarà liquidata alla Sicilia in tre tranches, in rapporto agli adempimenti messi in atto. Oggi il tavolo ministeriale ha preso visione di tutti i provvedimenti, quasi 200, adottati dall’assessorato alla Sanità tra il mese di giugno e settembre e ha sbloccato circa il 75% della prima tranches, dando atto ai rappresentanti dell’assessorato di “avere svolto un poderoso sforzo” verso il risanamento. Altri 150 milioni circa potranno essere sbloccati nel giro di qualche settimana – e comunque ben prima della prossima verifica – in relazione a ulteriori adempimenti già inviati negli ultimi giorni o che sono già stati attivati. Alla verifica trimestrale era presente una delegazione assessoriale guidata dal capo di gabinetto Giovanni Carapezza e dai direttori generali dei due dipartimenti Maurizio Guizzardi (pianificazione sanitaria) e Antonella Bullara (attività sanitarie). “Con il necessario rigore con cui viene valutata l’azione delle Regioni sottoposte a piano di rientro – ha spiegato il capo di gabinetto Giovanni Carapezza – il tavolo tecnico su alcuni punti ha chiesto ulteriori chiarimenti e nuovi documenti che produrremo senz’altro in pochi giorni: quindi, contiamo di ottenere altri 150 milioni di euro circa in pochissimo tempo”. Fra le richieste avanzate dal tavolo tecnico c’è il controllo del completo allineamento dei dati della popolazione in relazione alla tessera sanitaria. Sono stati chiesti anche approfondimenti sulla gestione del servizio 118, anche in relazione alle tante novità che vedranno la luce nel giro di poche settimane sulla base di quanto previsto dalla legge di riforma del sistema sanitario siciliano. .  
   
   
INFLUENZA A: IL PUNTO DELLA SITUAZIONE IN ALTO ADIGE  
 
Bolzano, 5 novembre 2009 - La Provincia ha chiesto al Ministero di anticipare a dicembre la fase di vaccinazione prevista in origine a gennaio: lo ha annunciato il 4 novembre l´assessore provinciale alla Sanità Richard Theiner a Bolzano, dove con i responsabili dei servizi ha fatto il punto sull´influenza A in Alto Adige. "Invitiamo il personale sanitario a vaccinarsi per garantire i servizi necessari e i cittadini ad evitare di assaltare gli ambulatori per non diffondere il contagio: telefonate al medico curante", ha ripetuto Theiner. La situazione è monitorata, non c´è ragione di creare panico. Con il primario Peter Mian, il dottor Josef Simeoni, portavoce del gruppo di lavoro antipandemia, e il direttore dell´Azienda sanitaria provinciale Andreas Fabi, l´assessore Theiner ha fatto il punto a Palazzo Widmann sul diffondersi dell´influenza A in Alto Adige, "dove ha assunto le dimensioni di un´epidemia locale, che viene monitorata e fronteggiata con la massima attenzione, senza abbandonarsi al panico o agli allarmismi. " Theiner ha ricordato che ci si é mossi tempestivamente con un piano di vaccinazioni a livello locale, sulla base delle indicazioni del Ministero alle Regioni, e che dal 2 novembre le categorie a rischio individuale vengono vaccinate. "È prevista dal Ministero la vaccinazione del 40% della popolazione con due dosi, vale a dire circa 200mila persone in Alto Adige. Serviranno 400mila dosi di vaccini che arriveranno gradualmente da Roma, ma al momento abbiamo scorte sicuramente sufficienti per le prossime settimane", ha aggiunto il dottor Simeoni. Theiner è stato chiaro su altri due aspetti: "Non esiste l´obbligo legale di vaccinarsi, ma è nostro interesse mantenere tutti i servizi sanitari e di igiene pubblica ai massimi livelli di funzionamento e di personale. Per questo rivolgo un appello a tutti gli operatori a farsi vaccinare, ad agire per il bene della collettività. Vogliamo garantire costantemente tutti i servizi, e soprattutto quando l´influenza raggiungerà il suo culmine. Più persone dei servizi essenziali si vaccinano, meno si propaga il virus. " L´assessore ha poi aggiunto di aver scritto oggi al Ministero "e chiesto l´autorizzazione a poter anticipare a dicembre la fase di vaccinazioni per tutti prevista da gennaio: noi siamo pronti ma serve il sì di Roma. " Dal primario Mian è arrivato il pressante invito alla popolazione "a non andare dal medico o in ospedale in presenza dei sintomi della malattia: è meglio telefonare al medico curante, per evitare di intasare gli ambulatori e aumentare il rischio contagio. Mian ha ricordato i sintomi della cosiddetta "suina": "È un inizio brusco, con febbre, mal di testa e di gola, dolori muscolari e articolari. L´influenza diventa problematica in presenza di distrurbi respiratori, e in quel caso bisogna telefonare al medico curante. La differenza con l´infleenza normale è che il virus colpisce giovani sani e provoca rapidi peggioramenti. " Mian ha ricordato che statisticamente si registra un caso grave ogni 1200-1500 infezioni. Attualmente in Alto Adige si registrano 398 casi denunciati di influenza da virus A/h1n1 tra metà luglio e il 3 novembre, di cui 286 nel comprensorio sanitario di Bolzano, 62 in quello di Merano, 25 ciascuno a Bressanone e Brunico. "Assicuriamo informazione, aggiornamenti e trasparenza - hanno confermato l´assessore Theiner e il direttore generale Fabi - e avvieremo la comunicazione pubblica ogni 15 giorni sui mass media di date e sedi dove sará possibile vaccinarsi. " A disposizione anche la pagina web www. Asdaa. It/nuovainfluenza Le vaccinazioni sono previste nei servizi di igiene e sanità pubblica, nei distretti e in altre strutture. Dall´assessore Theiner infine una precisazione importante: "Non sussiste al momento alcuna ragione per chiudere le scuole. " .  
   
   
ASP, ULCERDAYS ALL’ OSPEDALE DI MELFI  
 
Melfi, 5 novembre 2009 - L´asp organizza per il 6 ed il 7 prossimi un´iniziativa che s´inserisce nell’ambito della seconda edizione delle Giornate Nazionali per la prevenzione e informazione, diagnosi e cura delle ulcere cutanee, promossa dall’ Aiuc (Associazione Italiana Ulcere Cutanee) in collaborazione con A. S. B. I. (Associazione Spina Bifida Italia). ” "Abbiamo aderito -sottolinea Pasquale Amendola, direttore generale Asp - volentieri all’ Ulcerdays. Esperti del settore incontreranno i cittadini per fornire informazioni e indirizzare, eventualmente, verso i servizi competenti (U. O. Delle Cure Palliative dell’ospedale di Melfi). L’obiettivo primario di Ulcerdays - prosegue - è quello di lanciare l’allarme sulla totale mancanza a livello nazionale di una rete di centri territoriali ed ospedalieri dedicati, in grado di curare le ulcere cutanee. Esiste una forte domanda di prestazione a livello di medicina di base. Sono 2 milioni e mezzo i pazienti che si rivolgono al proprio medico perchè affetti da ulcere cutanee. Non esiste nel nostro Paese una rete organica di strutture sanitarie territoriali ed ospedaliere dedicate al trattamento delle ulcere cutanee". .  
   
   
INFLUENZA: INTERVENTO STRAORDINARIO CON “ECMO” PORTATILE PAZIENTE CRITICA TRASFERITA D´URGENZA DA PISTOIA A CAREGGI  
 
Firenze, 5 novembre 2009 - Nel tardo pomeriggio dell’altro ieri l’Azienda ospedaliero universitaria Careggi ha attivato il primo trasporto sanitario speciale, costituito da una equipe di specialisti a bordo di un’ambulanza attrezzata con dispositivo Ecmo portatile. Questo ha consentito una tempestiva e continua assistenza respiratoria che ha garantito condizioni di sicurezza durante il trasporto a Careggi di una paziente con sospetto virus A H1n1 ricoverata da ieri nella rianimazione dell’ospedale di Pistoia con gravi problemi respiratori. L´ecmo (Extracorporeal Membrane Oxygenation) è una apparecchiatura di supporto cardiopolmonare di cui il servizio sanitario regionale si è dotato proprio in previsione della pandemia influenzale. Gli Ecmo disponibili in Toscana sono quello mobile, quelli a disposizione degli Ospedali di Careggi, Pisa e Siena Le Scotte, e quelli con caratteristiche a datte agli interventi pediatrici a disposizione del Meyer e della Fondazione Monasterio (Opa di Massa). L’equipe di Careggi, otto operatori su due unità mobili attrezzate, è composta da anestesisti rianimatori, cardiologi, cardiochirurghi perfusionisti e infermieri, ha assistito con il supporto vitale extracorporeo la donna nel corso del trasporto verso la terapia intensiva di emergenza del Dea di Careggi dove è attualmente ricoverata. Il trasporto speciale è una procedura prevista da un protocollo di trasferimento messo a punto su mandato dell´Assessorato alla sanità della Regione toscana attraverso l´istituzione di un Centro regionale di riferimento presso Careggi nell´ambito del Dipartimento Dea medicina e chirurgia d’urgenza e del Dipartimento cuore e vasi. La paziente di circa 40 anni, con fattori generali di rischio, è affetta da insufficienza polmonare acuta tecnicament e definita “Ards” sindrome da distress respiratorio. Le sue condizioni sono critiche ma stabili grazie all’utilizzo della ventilazione meccanica e al tempestivo impiego del sistema di supporto vitale extracorporeo Ecmo che mantiene l’ossigenazione del sangue in condizioni di insufficienza polmonare acuta. «Voglio ringraziare pubblicamente i componenti l´equipe – afferma l´assessore regionale per il diritto alla salute Enrico Rossi – che ha realizzato intervento davvero tempestivo e impegnativo sotto il profilo tecnico. Abbiamo visto giusto quando abbiamo deciso di dotarci di questi strumenti all´avanguardia e di formare gli operatori che li utilizzano. Di fronte alla nuova influenza e ai casi più complessi l´intero sistema sanitario pubblico toscano sta dando prova di straordinaria professionalità e dedizione. » Equipe era composta da: Marco Ciapetti (medico Dea), Chiara Lazzeri (medico Cev), Massimo Bonacc hi (medico Cev), Stefania Di Fraia (perfusionista Cev), Erminia Mascitelli (perfusionista Cev), Simona Bacci (infermiere Dea), Adriano Peris (medico Dea), Erika Mannelli (specializzanda Dea). .  
   
   
OSPEDALI: ASSESSORE LIORI IN VISITA AD OLBIA  
 
Cagliari 5 Novembre 2009 - "Sono stato piacevolmente sorpreso – ha detto l’assessore regionale della Sanità Antonello Liori, al termine della visita al cantiere del padiglione “Accoglienza” ed ai reparti dell’ospedale “Giovanni Paolo Ii” - da ciò che ho visto e dall’andamento dei lavori. Si tratta di un completamento della struttura che migliorerà la qualità e l’offerta sanitaria del territorio. La mia visita serve anche a fugare ogni dubbio sulla disponibilità ad agevolare le prospettive di crescita e, ancor di più, a rassicurare i dirigenti sanitari che non esiste alcuna volontà di tagliare i posti letto disponibili. ” “Anche nei confronti della nascente struttura del “San Raffaele” – ha sottolineato durante la vista al cantiere dell’ospedale in località Spiritu Santu - c’è ampia disponibilità e valuteremo con attenzione le proposte, affinché rispondano alle esigenze dei cittadini, completando ed aumentando le specialità ed i posti letto. Disponibilità sempre nell’ambito di un modello nel quale la sanità pubblica non sia soffocata da quella privata. Peraltro, la qualità che porterebbe il “San Raffaele” oltre ad essere di estrema importanza per i cittadini, rappresenta un’opportunità di crescita e di stimolo per gli operatori sanitari delle strutture pubbliche. ” L’assessore, infine, ha visitato anche l’ospedale "San Giovanni di Dio". .  
   
   
DOMANI AL SAN CARLO DI POTENZA MEETING SUL CANCRO AL COLON RETTO  
 
Potenza, 5 novembre 2009 - Domani a partire dalle 14,30, presso la biblioteca dell’Azienda Ospedaliera San Carlo di Potenza, sarà tenuto un convegno, organizzato dall’U. O. Di Oncologia Medica diretta da Manzione, sul ruolo di bevacizumab nel trattamento del carcinoma del colon-retto avanzato. E´ quanto comunica una nota del San Carlo di potenza. Questa malattia presenta un’incidenza elevata e oltre 30. 000 pazienti in Italia ne vengono affetti. In molti casi, purtroppo, la diagnosi è tardiva e la malattia esordisce già con compromissione di altri organi. In queste circostanze la chemioterapia consente mediamente di più che triplicare la sopravvivenza anche quando si ricorra ai più moderni regimi terapeutici. Tuttavia, già da qualche anno sono disponibili nuovi farmaci, quali gli anticorpi monoclonali, che hanno dato la possibilità di raggiungere risultati insperati fino a poco tempo fa. Uno di questi è, appunto, il bevacizumab (Avastin) che aumenta il numero dei pazienti che beneficiano della chemioterapia, prolunga nel tempo il beneficio clinico dei trattamenti e migliora ulteriormente la sopravvivenza. Bevacizumab agisce in maniera particolare bloccando la proliferazione dei vasi sanguigni che alimenta l’accrescersi della neoplasia e migliorando l’afflusso dei chemioterapici nel suo contesto. Gli effetti collaterali sono spesso di lieve entità e il farmaco è generalmente ben tollerato. Oltre a fare il punto sui dati della letteratura, altri temi dell’evento saranno quelli che ancora sono dibattuti dalla comunità scientifica: la durata del trattamento, mantenere o meno in terapia bevacizumab quando la malattia appare non più controllata, il trattamento dei pazienti anziani. Saranno, inoltre, presentati dal Dr. Rosati, Dirigente Medico dell’U. O. Di Oncologia di Potenza, i dati di uno studio condotto al S. Carlo con la collaborazione di altri centri oncologici e che ha valutato quelli che sono i comportamenti prescrittivi dei medici con l’uso di bevacizumab in considerazione dei quesiti ancora aperti circa le modalità del suo utilizzo. Parteciperanno al convegno, aperto a chi ne fosse interessato, altri oncologi del San Carlo nonché quelli del Crob di Rionero in Vulture e dell’Ospedale di Matera. .  
   
   
AL VIA A MATERA PROGETTO “L’ALZHEIMER CAFÈ”  
 
Matera, 5 novembre 2009 - In Italia si contano circa mezzo milione di persone affette da Alzheimer: un processo degenerativo che distrugge le cellule cerebrali in modo lento e progressivo. Colpisce il sistema percettivo e cognitivo e di conseguenza quello comportamentale e relazionale. Incentivare il confronto e promuovere un ambiente armonico può sollevare almeno in parte le famiglie dalla solitudine in cui spesso si trovano e può consentire ai pazienti di aspirare ad una qualità di vita migliore. E´ proprio questo lo scopo dell’ “Alzhaimer Cafè”, manifestazione che l’Associazione di Musicoterapia Psicosomatica di Bari (Amo) in collaborazione con il Centro Benessere Light inaugurerà sabato 7 alle 18,30 a Matera. Il progetto consiste in una serie di incontri ad intervalli settimanali (si svolgeranno ogni domenica dalle 17,00 alle 19,00 presso la struttura“Light Energy Center”) sia per i malati che per le loro famiglie. Si cercherà di trasferire ai familiari tutte quelle indicazioni necessarie a vivere l’assistenza nel modo più sereno possibile. Figura indispensabile di questo progetto è quella del volontario che, dopo aver seguito un corso di formazione, sarà impegnato nelle attività di solidarietà sociale. L´alzheimer Cafè – riferiscono gli organizzatori - può davvero rappresentare uno strumento per affrontare in modo alternativo il problema garantendo un adeguato supporto alle famiglie delle persone che soffrono di questa patologia e/o di patologie affini. “Crediamo molto in questo progetto – spiega Carmela Monaco coordinatrice dei volontari dell’Amo – attraverso il quale vogliamo offrire un servizio utile alla nostra città, sperando che tutta la comunità ci creda allo stesso modo. Desidero ringraziare il Centro Benessere Light, che ci ha messo a disposizione i propri locali sia per l’inaugurazione che per gli incontri. Siamo i primi in Basilicata e ne siamo orgogliosi: oltre all’ascolto, alla formazione e alle attività ricreative facciamo prevenzione per coloro che avvertono un rallentamento delle proprie facoltà cognitivo- percettive”. .  
   
   
A MATERA IL 7-11 CONVEGNO SU DIETOLOGIA  
 
Matera, 5 novembre 2009 - Dieta e stili di vita, lotta all’obesità, prevenzione e salute saranno i temi trattati nel corso del convegno “Alla ricerca del Giusto peso’’ in programma Matera il 7 novembre, con inizio alle 9. 00, presso l’Auditorium dell’Ospedale Madonna delle Grazie. L’evento, promosso dall’Azienda sanitaria di Matera, sarà introdotto dalla dottoressa Carmela Bagnato responsabile dei servizi di Nutrizione Clinica e Dietetica dell´Ospedale Madonna delle Grazie di Matera e dal dottor Giuseppe Ditaranto, responsabile del Centro Studi e Qualità della Asm. Seguiranno gli interventi sulla esperienza di trattamento integrato dell’obesità, a cura della psicologa Adelaide Telesca della Asm e la lettura magistrale del dottor Lucio Lucchin sul tema “Alla ricerca del giusto peso’’. Lucchini è Specialista in Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva e Scienza dell’Alimentazione, nonché direttore del Servizio di Dietetica e Nutrizione Clinica del Comprensorio Sanitario di Bolzano dal 2000. Insegna presso la Scuola di Specializzazione in Scienza dell´Alimentazione dell´Università di Padova. Seguiranno una tavola rotonda e la verifica di apprendimento di un questionario. Il convegno si inserisce nel quadro delle attività dei servizi di Nutrizione clinica e dietetica dell’Ospedale di Matera che abbraccia una fascia di età compresa tra la prima infanzia fino alla vecchiaia. Le Patologie maggiormente trattate riguardano la Terapia dietetica obesità, epatopatie, nefropatie, diabete, celiachia, malattie neoplastiche, malattie infiammatorie croniche intestinali. Vengono inoltre seguite le alimentazioni artificiali enterali e parenterali in ospedale ed a domicilio ed pazienti con malnutrizione proteico-calorica. “La richiesta di trattamento – ha detto la dottoressa Carmela Bagnato - è notevole visto che più passa il tempo e più si allunga la lista di attesa. Quest´anno sta proseguendo il progetto di educazione alimentare per la prevenzione dell´obesità nelle scuole ed è in programma un progetto di nutrigenomica sull´obesità. Abbiamo ottenuto riconoscimenti a livello Nazionale come il premio Nazionale Buone pratiche per guadagnare Salute indetto dal ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali e da ottobre 2009 io sono diventata presidente Regionale dell´Adi (associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica) e come tale faccio parte della consulta nazionale dei presidenti dove per la prima volta è rappresentata la Basilicata’’. .  
   
   
LA FORZA DELLA NATURA SCULTURA E PITTURA DI FEDERIGO INNOCENTINI 5 – 13 NOVEMBRE 2009, FIRENZE, CONSIGLIO REGIONALE DELLA TOSCANA  
 
Firenze, 5 novembre 2009 – Il palazzo del Consiglio regionale della Toscana, a Firenze, ospita la mostra personale di Federigo Innocentini. Dal 5 al 13 novembre, nella cornice di Palazzo Panciatichi, nel centro storico fiorentino, saranno esposte opere di scultura e pittura dell´artista toscano, che ha fatto della natura la sua principale fonte di ispirazione. Nato a Montepulciano ma residente da molti anni a Firenze, Innocentini ha scelto i paesaggi naturali della Maremma toscana per la realizzazione delle sue opere. L´artista presenta un dualismo della rappresentazione, che sfocia da una parte in piccole sculture dalle forme semplici e pulite, dall’altra nella pesante materia grezza che appare in tutta la sua consistenza. Nel complesso la mostra evidenzia una grande passione per la lavorazione della materia naturale, da cui l´artista prima si lascia affascinare per poi trovarne una forma e plasmarla. L´esposizione si inaugura il 5 novembre (ore 17. 00) con la partecipazione del Vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Angelo Pollina, e della critica d´arte, Martina Altigeri. La forza della natura - E’ la natura la principale fonte di ispirazione di Federigo Innocentini. Sul greto di fiumi, in vecchie cave, lungo percorsi campestri, l’attenzione di questo artista si posa su pietre di varia forma e dimensione. Sono pietre spesso indefinite nella struttura e nei colori, ma nella mente dello scultore già assumono una precisa configurazione e, con pochi tocchi, sono pronte a diventare opere d’arte. La capacità dell’artista sta proprio in questo: la natura lo stimola e la creatività è subito pronta a cogliere questi suggerimenti e a mettersi in moto. I lavori di Innocentini sono sculture eleganti e appena accennate. Come nei “Prigioni” di Michelangelo, anche qui, in dimensioni ridotte, volti e figure dai contorni studiati sembrano uscire con impegno dal blocco lapideo. I dettagli e lo sviluppo dei particolari non sono immediatamente riconoscibili nella materia grezza, ma ad uno sguardo fermo e attento pian piano si dipaneranno davanti profili ricercati e le movenze di varie figure. Le realizzazioni di Innocentini non sono costruzioni forzate, ma come egli stesso ama definirle, “sono creazioni nate direttamente dalla natura”. La mano dell’artista, se pur lieve, c’è comunque. Si nota nei leggeri interventi di lavorazione, nell’estrapolazione di forme e, soprattutto, nella ricercatezza dei colori che vanno a impreziosire le pietre. Sì, molte delle sculture dell’artista sono rivestite dalle tinte: neri, rossi diaspro, verdi serpentini. Non c’è forzatura anche nella scelta delle gradazioni tonali, che sembrano attingere tutta la loro bellezza proprio dai colori della natura e assegnano alle pietre lavorate un aspetto curioso e al tempo stesso più raffinato. E, come emblemi, questi sassi ornati sono collocati su piedistalli e basi squadrate. L’attenzione che ha lo scultore verso la materia ruvida e informe si ritrova anche nelle opere pittoriche. Al centro delle composizioni si ritrovano le tanto amate pietre, piccole e appena lavorate, ma incastonate come gioielli. Tutto intorno si fa spazio invece la massa cromatica, distribuita con energia sulla spessa tela. Il supporto del quadro è consistente, spesso arricchito da strati ulteriori di juta, sabbie e polvere di gesso che assegnano un aspetto massiccio e vigoroso. In questi lavori si apprezza il dualismo della rappresentazione: da una parte la piccola scultura dalle forme semplici e pulite, dall’altra la pesante materia grezza che fa venire voglia di toccarla in tutta la sua consistenza. Questa mostra cerca di mettere in risalto la grande passione dell’artista verso la lavorazione della materia naturale. Scegliere le pietre e poi tirare fuori da queste varie figure è un’opera impegnativa e che richiede attenzione. Niente è lasciato all’improvvisazione: l’artista osserva, si lascia affascinare e poi dà forma alle bellezze della natura. .  
   
   
MATERA, ALLA GALLERIA PORTA PEPICE LA MOSTRA "URBS ET ORBIS"  
 
Matera, 5 novembre 2009 - Aprirà venerdì 6 novembre alle ore 19. 00 la mostra fotografica dal titolo "Urbs et Orbis” di Antonio Di Ciaula che sarà allestita presso la galleria di Porta Pepice in via delle Beccherie 55. Il mondo oggi è totalmente dominato dall’immagine: l’apparire ha preso il sopravvento sull’essere: il colore, gli “effetti speciali”, il trash imperversano al fine di soddisfare il bisogno più attuale: il consumismo. Le fotografie a colori che invadono lo spazio urbano, con la forza e il contrasto cromatico e con la rappresentazione distorta del reale, risvegliano strumentali reazioni viscerali. Rimandano ad un racconto in prosa del mondo ove l’accurata cernita delle parole, la costruzione delle frasi, il ricorso alla retorica, sono tesi razionalmente a suscitare gli scontati trambusti viscerali voluti. “Urbs et Orbis” si pone il compito di dare alle immagini un ritrovato senso lirico. La fotografia in bianco e nero è poesia: il bianco, il nero, l’infinita gamma dei grigi, il sapiente dominio della luce suscita una visione onirica della realtà, ispirando quelle intime emozioni che muovono le corde più profonde dell’anima. In queste opere, geometrie taglienti scandiscono il ritmo frenetico della vita quotidiana, di spazi urbani, di presenza dell’uomo. Melodia più lenta e rilassante è quella dei paesaggi in cui l’animo umano anela a rifugiarsi. Un unico codice stilistico accomuna le rigide forme di città e le atmosfere eteree di un mare mai fermo. La purezza delle linee e delle curve, la dolcezza delle ombre e della luce scoprono anche nei convulsi spazi urbani atmosfere surreali, fantastiche e spirituali: come l’interno di una chiesa romana ove il controluce, lo sfumato, la delicatezza delle ombre, evocano la profonda spiritualità del sito. Nei paesaggi sul mare il senso dell’onirico raggiunge le cifre più elevate. Il tecnicismo dei tempi più lunghi di ripresa è teso ad impressionare al meglio sulla pellicola le riflessioni indotte dalla magia dell’incontro tra il mare mai domo e l’immobilità del cielo. La drammatica immagine della nave arenata sotto un cielo coperto di nuvole tra le quali un fascio di luce disegna sulla superficie del mare gli squarci del relitto; il faraglione che sembra evocare un mostro marino emerso dalle profondità dove sono i chiari e gli scuri che proiettano elementi antropomorfi. Lunghe riflessioni sulla meravigliosa realtà che ci circonda e ci inducono a riflettere. In queste foto non c’è chiasso, non c’è colore: c’è un timido, discreto bisogno di diventare spettatori del mondo, per cogliere al fine l’essenza più profonda. Un po’ di poesia fra tanta prosa dona un nuovo respiro all’anima. .  
   
   
“ROSSO FONDO” MARCO ALEMANNO CATANIA 14 NOVEMBRE 2009 – 14 GENNAIO 2010  
 
 Catania, 5 novembre 2009 - Venticinque opere alla Galleria Dietro le quinte, questo il contenuto della nuova personale di Marco Alemanno, attore, autore, produttore, cantante e, in questo caso, anomalo fotografo che in soli 5 anni di “improvvisata attività” ha raccolto migliaia di scatti in giro per il mondo. Il percorso espositivo scelto dall´artista accompagna il visitatore in una sorta di “racconto per immagini”, quasi fosse possibile leggere le sue foto, oltre che osservarle: il modulo di ogni composizione è infatti quello del dittico in cui bianco e nero e a colori dialogano fra loro, divenendo estensione l´uno dell´altro e arricchendo di spunti interpretativi la narrazione. La scelta significativa di un titolo come “rossofondo” poi indica la precisa intenzione di tracciare un segno immaginario che leghi i piccoli mondi che si nascondono nelle immagini in mostra: gli ambienti e gli abitanti delle visioni di Alemanno dilatano il senso di quel che appare, diventano parola e suono, musica e silenzio, passato e presente insieme, accomunati appunto da un sottile, quasi invisibile fil rouge. Una sorta di viaggio “tra città silenti ed ombre, bicchieri e palloncini, e ancora lanterne, nuvole, bottoni e piccoli amuleti” - come lo ha definito lo stesso artista. Quasi un diario di bordo insomma, in cui Alemanno sostituisce agli appunti scritti sguardi rubati anche agli oggetti, ricordi, solitudini, pensieri, sogni dimenticati e storie senza età. _________________ scheda biografica - marco alemanno, nato a Nardò (Lecce) nel 1980, si è diplomato alla Scuola di Recitazione presso il Teatro del Navile di Bologna. Nel 2004 ha inizio una fortunata collaborazione con Lucio Dalla che lo porta a interpretare ruoli di primo piano negli spettacoli "Pierino e il lupo" e "Arlecchino". Interprete del film "Quijote" di Mimmo Paladino, produttore artistico, nonché coautore di alcuni testi dell´album di Lucio Dalla, "Il contrario di me". Nel 2008, protagonista della messa in scena di "Francesco, canto di una creatura" dall´omonimo poema di Alda Merini e di "The Beggar´s Opera" di J. Gay, con Angela Baraldi e Peppe Servillo, ideatore della pubblicazione “gli occhi di lucio” (libro + dvd + cd, ed. Bompiani) con suoi scatti fotografici, scritti inediti di Dalla e materiale video e audio che documenta la loro collaborazione artistica. Nel 2009, la sua prima mostra personale “noncentro” presso la Fondazione Gesualdo Bufalino di Comiso (Ragusa), la produzione artistica del nuovo lavoro discografico di Lucio Dalla “Angoli nel cielo” e l´ideazione dello spettacolo teatrale “Rimbaud: la Bellezza amara e insultata” di cui è anche interprete. .  
   
   
GOLF - FRANCESCO MOLINARI PER LA PRIMA VOLTA IN UN TORNEO DEL WGC  
 
 Roma, 5 novembre 2009 - A coronamento di un´ottima stagione, Francesco Molinari è riuscito finalmente ad entrare nell´élite mondiale e sarà in campo per la prima volta in una gara del Wgc, ossia il minicircuito di quattro gare che, per importanza, sono seconde solo ai major. Il torinese sarà tra i 78 giocatori ammessi al Wgc- Hsbc Champions (5-8 novembre) che si contenderanno sul percorso dello Sheshan International Golf Club di Shanghai in Cina i 7. 000. 000 di dollari in paio. Nel field quasi tutti i migliori giocatori del mondo (21 tra i primi 30 del world ranking) a iniziare da Tiger Woods e da Phil Mickelson, grandi favoriti dell´evento, ma che avranno come accade in questi casi una concorrenza molto forte. Tra i presenti ricordiamo i sudafricani Ernie Els e Retief Goosen, lo spagnolo Sergio Garcia, l´inglese Lee Westwood, gli australiani Geoff Ogilvy e Robert Allenby, il coeano Yong-eun Yang e lo svedese Henrik Stenson, per citarni alcuni. Molinari giocherà nel primo giro insieme ad Anthony Kang e a Oliver Wilson. Si Conclude Il Senior Tour: In Campo Rocca E Cali´ - Il Senior Tour conclude la stagione con l´Oki Castellon Senior Tour Championship (6-8 novembre, 54 buche), sul percorso del Club de Campo del Mediterraneo a Castellon in Spagna. Al via i giocatori più forti del circuito con il gallese Ian Woosnam, lo scozzese Sam Torrance e gli inglesi Carl Mason e Peter Mitchell in veste di favoriti. Vi saranno anche Costantino Rocca e Giuseppe Calì che cercheranno di trovare il guizzo giusto in un anno in chiaroscuro. Il montepremi è di 400. 000 euro dei quali 64. 433 andranno al vincitore. Let In Corea Senza Italiane - Il Ladies European Tour rimane in Oriente per la penultima tappa stagionale, il Korean Ladies Masters (6-8 novembre, 54 buche) che si svolge al Cypress Golf & Resort di Jeiu Island in Corea. Non vi partecipano giocatrici italiane. Favorite le coreane, che saranno ben 56, e alle quali cercheranno di opporsi la francese Gwladys Nocera, la danese Iben Tinning, la gallese Becky Brewerton e la norvegese Marianne Skarpnord. Difende il titolo la coreana Hee-kyung Seo. Il montepremi è di 205. 000 euro. Lpga Tour: Si Disputa Il Mizuno Classic - Sul tracciato del Kintetsu Kashikojima Cc di Mie in Giappone si svolge il Mizuno Classic (6-8 ottobre), gara del Lpga Tour con un montepremi di 1. 400. 000 dollari. Alla partenza 78 selezionate proette che si batteranno sulla distanza di 54 buche, senza taglio. La messicana Lorena Ochoa tenterà di avvicinarsi ulteriormente alla coreana Jiyai Shin, leader della money list, ma hanno lo stesso obiettivo anche la giapponese Ai Miyazato e la coreana Na Yeon Choi. E´ rimasta fuori, salvo novità dell´ultima ora, Giulia Sergas che è la prima riserva. Quartetto Azzurro Al The Spirit - Matteo Manassero, Andrea Pavan, Alessandra De Poli De Luigi e Anna Roscio compongono il team azzurro che prende parte al The Spirit International Amateur Golf Championship in programma sul tracciato del Golf Club Whispering Pines, a Newark nel New Jersey. Al torneo partecipano rappresentative di 20 nazioni. Si gioca per la classifica individuale e per quella squadre nelle due categorie e per la graduatoria per team desunta dai migliori score maschili e femminili. Accompagna gli azzurri l´allenatore Alberto Binaghi. Manassero Prova I Percorsi Dell´augusta National E Del Gc Of Georgia - Matteo Manassero è stato invitato a provare i percorsi del Golf Club of Georgia e dell´Augusta National dove nella prossima primavera disputerà la Georgia Cup e il Masters. L´azzurro, accompagnato dall´allenatore Alberto Binaghi, sarà sui due tracciati dall´8 all´11 novembre. Nella Georgia Cup, sfida tra i vincitori dell´Amateur Championship e dell´Us Amateur, Manassero si batterà contro il 17enne Byeong-hun An. Sarà la 13. A edizione della gara, istituita nel 1998. Al momento il bilancio è favorevole agli Us Amateur Champions che si sono imposti in sette occasioni, comprese le ultime tre. Sarà la seconda volta di un italiano: nel 2006 Edoardo Molinari, che l´anno precedente aveva vinto l´Us Amateur, fu superato per 3/2 da Brian Mcelhinney, il quale aveva conquistato il titolo nel major per dilettanti britannico. 2° Master In Golf: Quarto Modulo - Si svolgerà dal 9 al 13 novembre a San Giovanni in Marignano, nei pressi di Rimini, il quarto modulo del 2° Master in Golf Management & Turismo. Il corso, ideato e curato da Donato Di Ponziano, ha la durata di due anni e si articola in quattro moduli di cinque giorni ciascuno. Al Master sono ammessi i professionisti di golf con qualifica di assistente classe "C" o superiore e gli iscritti all´Albo dei Tecnici di golf della Fig, con qualifica di Segretario o Direttore. I primi due moduli si sono svolti a Sanremo (14-18 gennaio e 17-21 novembre 2008) e il terzo a Poggio dei Medici (16-20 febbraio 2009). Nel quarto modulo saranno trattati i seguenti temi: revisione del percorso di studi e organizzazione delle competenze; il marketing del tempo libero; approfondimenti e casi sul marketing e il turismo golfistico; i principi della comunicazione; la comunicazione con i diversi attori nel mondo del golf; la comunicazione con i clienti; individuazione degli obiettivi e creazione di un team vincente. Relatori: Alessandro Siviero e Paolo Corti. Al termine del modulo i partecipanti svolgeranno esercizi, simulazioni e workshop sugli argomenti affrontati, quindi si effettuerà il test finale. A conclusione dei lavori Alessandro Siviero consegnerà i certificati di partecipazione. Corso Nazionale Femminile Al Royal Park I Roveri - Dal 6 all´8 novembre si tiene presso il Royal Park I Roveri G&cc un corso per le azzurre. Vi prendono parte le under 18 Stefania Avanzo, Anna Antoniutti, Chiara Brizzolari, Paola Cappelli, Federica Maria Costantini, Eugenia Ferrero, M. Paola Fiorio, Vittoria Gatti, Silvia Lucchetta, Cristina Mcquiston, Francesca Perini, Laura Sedda, le under 16 Camilla Acquarone, Bianca Maria Fabrizio, M. Vittoria Cantarini, Marisol Doglioli, Roberta Liti, Margherita Magri, Sofia Molinaro, Anna Taboni e le under 14 Francesca Avanzini, Alice Di Piero, M. Vittoria Martinis e Camilla Mortigliengo. Lo staff tecnico è composto da Roberto Zappa, Silvia Cavalleri, Stefania Croce, Elena Polloni, Stefano Soffietti ed Ezio Sibona. .