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Notiziario Marketpress di Giovedì 05 Novembre 2009
LASME, PRC: REGIONE BASILICATA CHIEDA INTERVENTO VERTICI FIAT  
 
Potenza, 5 novembre 2009 - “Le riflessioni svolte in queste ore dalle compagne e dai compagni di Sinistra per la Basilicata in merito allo stato di “silenzio” che caratterizza oggi la vertenza Lasme2 mi trovano pienamente d´accordo. È grave che quella vertenza e la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori non trovino più spazio nell´agenda politica regionale. Eppure la vertenza è tutt´altro che conclusa, soprattutto dopo la sostanziale bocciatura – da parte delle lavoratrici e dei lavoratori – dell´ultima proposta avanzata dall´azienda”. Ad affermarlo è il segretario provinciale del Prc di Potenza, Francesco Cirigliano che aggiunge: “Il silenzio che è caduto intorno alla Lasme2 di Melfi è ancora più grave se collocato all´interno di un quadro di crisi economica e finanziaria attraverso la quale i padroni intendono operare ristrutturazioni da massacro sociale. Per quello abbiamo più volte denunciato il timore che la vicenda Lasme sia in realtà solo la punta di un ben più portentoso iceberg volto a riconfigurare il sistema indotto che gravita intorno alla Sata. Ed è per quello che abbiamo chiesto più volte alla Regione Basilicata di convocare i vertici della Fiat, che in quanto commissionaria delle forniture degli alzacristalli prodotti alla Lasme, non è immaginabile essere parte neutra. A fronte del tentativo di ristrutturazioni e delocalizzazioni in atto – prosegue nCirigliano - crediamo non sia più rinviabile una convocazione dell´amministratore delegato dell´azienda torinese, la quale deve essere richiamata al dovere di chiarire, attraverso la presentazione di un piano industriale quinquennale, quali garanzie occupazionali intende offrire tanto per la Sata quanto per l´intero indotto. Se i vertici della Regione Basilicata – conclude - non riescono ad ottenere il coinvolgimento Fiat, ci verrebbe da chiedere perché rimangono ancora lì dove stanno”. .  
   
   
VOCI UNANIMI A TRENTO: GLI INTERPORTI SONO NODI STRATEGICI ANCHE ALL’INTERPORTO DI TRENTO RICONOSCIUTA LA VALENZA DEGLI INTERPORTI NELLA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE  
 
Trento, 5 novembre 2009 - Dall’interporto di Rivalta Scrivia l’Unione Interporti Riuniti si è spostata all’Interporto di Trento dove il 30 ottobre ha avuto luogo il secondo appuntamento del roadshow pianificato dall’associazione nazionale degli interporti che continua a promuovere il sistema interportuale nazionale con un focus particolare questa volta ad una fetta del nord est e agli interporti di Trento, Padova, Verona, Rovigo. L’evento, svoltosi presso il nuovo Centro Direzionale della Interbrennero Spa, ha registrato una partecipazione importante a testimonianza dell’interesse che l’argomento proposto genera sia fra le autorità pubbliche che fra gli operatori privati del trasporto e della logistica che negli Interporti lavorano quotidianamente. Numerosi i temi emersi nel corso del dibattito, sottolineati e condivisi dal Presidente Alessandro Ricci, primi fra tutti la necessità di finanziare il trasferimento modale delle merci dalla strada alla ferrovia attivando il più presto possibile il cosiddetto ferro bonus lanciato dal Ministro Matteoli, l’opportunità di coinvolgere gli interporti nella pianificazione infrastrutturale del territorio evitando di limitare tale prerogativa solo ai Porti e alle Regioni, l’urgenza di aggiornare il vecchio quadro normativo sugli interporti adeguandolo a tutti i cambiamenti e agli sviluppi che il settore trasporti ha subito nel corso di questi anni dal 1990, anno della famosa legge 240. Rivendicazioni che gli interporti hanno sicuramente titolo di fare considerando i numeri che sono in grado di muovere e che Giuseppe Roma del Censis ha evidenziato estrapolandoli dal rapporto Uir/censis sulla interportualità italiana: 66 milioni di tonnellate di merci movimentate in un anno, 1. 021 aziende di logistica insediate, 40. 000 occupati, 1,6 miliardi di euro di valore aggiunto generato. I vantaggi di fare sistema sono stati, invece, evidenziati da Paolo Costa, Presidente dell’Autorità portuale di Venezia, che ha riconosciuto l’opportunità di connettere i porti ad un reticolato interno di infrastrutture, quali gli interporti, al fine di offrire al cliente finale un pacchetto di servizi globale, efficiente e senza interruzioni. A chiudere l’evento il Commissario Straordinario per le opere di accesso al Brennero, Mauro Fabris che, nelle Società di Corridoio, ben vede gli interporti in un ruolo estremamente attivo. Per altre considerazioni, l’Unione Interporti Riuniti dà appuntamento il 21 novembre a Jesi e il 23 novembre a Prato. .  
   
   
VALLE D’AOSTA: SIGLATO IL PROTOCOLLO CON L’ANAS PER LA TRASPARENZA DEGLI APPALTI PUBBLICI  
 
Aosta, 5 novembre 2009 - La Presidenza della Regione informa che, mercoledì 4 novembre 2009 alle 13. 00 è stato siglato il protocollo in materia di tutela della legalità e trasparenza nel settore degli appalti pubblici tra il Presidente della Regione, Augusto Rollandin, nell’esercizio delle attribuzioni prefettizie, e Domenico Petruzzelli, Capo Compartimento Anas per la Valle d’Aosta. «Questo accordo – ha sottolineato il Presidente Rollandin – è teso a garantire al massimo l’operato della Pubblica Amministrazione, anche se, a tutt’oggi, non sussistono segnalazioni di questo genere. Il documento siglato oggi va nella giusta direzione, ossia quella della massima trasparenza». «Con questo documento – ha aggiunto Domenico Petruzzelli – il controllo viene esteso a tutti i partecipanti agli appalti, e non solo ai primi due, come avveniva in precedenza. Questo monitoraggio ci soddisfa molto e condividiamo completamente gli obiettivi di trasparenza sanciti dall’atto firmato oggi». .  
   
   
VARIANTE MACERATA EX SS 77: FIRMATA LA CONVENZIONE TRA REGIONE, PROVINCIA E COMUNE.  
 
 Ancona, 5 Novembre 2009 - E` stata firmata, presso la sede del Comune di Macerata, la convenzione tra Regione Marche, Provincia di Macerata e Comune di Macerata per la realizzazione della variante alla ex strada statale 77 dal bivio della Pieve a via Mattei, nel Comune di Macerata. L´opera, oltre a migliorare il collegamento fra le vallate del Chienti e del Potenza, migliora anche le caratteristiche plano-altimetriche della ex Ss 77 nel tratto di variante, consente di declassare l´attuale ex strada Ss. 77 a strada urbana locale ed elimina il passaggio a livello nell´intersezione fra la linea ferroviaria Civitanova Albacina e l´attuale ex Ss 77 con la realizzazione di un sottopasso. Il costo totale dell´intervento e` di 11 milioni di euro, di cui 8. 742. 384,40 a carico del Comune di Macerata, 1. 549. 000 della Provincia di Macerata e 708. 615,60 della Regione. Soddisfazione e` stata espressa da Pietro Marcolini, assessore regionale al Bilancio, e da Lidio Rocchi, assessore regionale alle Infrastrutture, i quali hanno sottolineato come con la firma della convenzione si concluda in maniera positiva un iter che si protraeva da anni per la realizzazione di un´opera di grande importanza per la viabilita` maceratese. In base alla convenzione, il Comune di Macerata, ente attuatore dell´intervento, si impegna a svolgere anche le funzioni di progettazione, acquisizione delle aree, affidamento dei lavori e collaudo dell´opera, che dovra` essere completata entro il 1 febbraio 2014. .  
   
   
SI VARA IL PONTE IN LOCALITA´ CAMPAGNOLA, TRA ALA E AVIO PERMETTE LO SCAVALCAMENTO DEL CANALE ENEL SULLA STRADA PROVINCIALE 90 DESTRA ADIGE LE OPERAZIONI SI CONCLUDONO OGGI .  
 
 Trento, 5 novembre 2009 - Si stanno concludendo con successo le operazioni di varo del ponte in località Campagnola, sulla strada provinciale 90 destra Adige, tra i comuni di Ala e Avio. Il ponte permette il superamento di un canale dell´Enel. La struttura ieri è stata interamente assemblata e domattina verrà posata nella sua sede definitiva. Il traffico sarà aperto con ogni probabilità già oggi pomeriggio. L´intervento consisteva nella rettifica ed allargamento della sede stradale e nel rifacimento del ponte sul canale Enel presente. Il ponte che è stato assemblato ieri è del tipo "ad arco a via inferiore". Ha queste caratteristiche strutturali: luce 72,40 metri, larghezza piano viabile 8,50 metri, larghezza marciapiede di servizio 1,20 metri, larghezza pista ciclabile 3,00 metri, larghezza complessiva 17,30 metri. La struttura metallica in acciaio Corten verniciato è stata assemblata in un’idonea area predisposta per il montaggio. Il varo sarà completato domattina con un´operazione di roto-traslazione mediante l´utilizzo di carrelli motorizzati ad assi sterzanti a 360°. I tre carrelli sono disposti in modo da distribuire i carichi trasmessi sul vecchio ponte, utilizzato come percorso di varo. Il peso movimentato nella manovra è di circa 550 tonnellate. L’importo dei lavori, che si prevede di completare entro il febbraio del 2010, è di 3. 592. 189,21 euro. Sono svolti dall’associazione temporanea di imprese costituita dalla trentina Impresa Costruzioni Casarotto S. R. L. Di Villa Agnedo e dalle Officine Meccaniche Bertazzon di Vidor, in provincia di Treviso. .  
   
   
LA NAUTICA TOSCANA PUÒ VINCERE PUNTANDO SU QUALITÀ E INNOVAZIONE ESSENZIALE L´ACCESSO AL CREDITO: LA REGIONE HA STANZIATO 60 MILIONI PER GARANZIE  
 
Firenze, 5 novembre 2009 - Qualità, innovazione nelle tecnologie e nei materiali da costruzione, ma anche aiuti per accedere più facilmente ai finanziamenti. E´ quello che serve alla nautica toscana, per conservare il suo primato nel settore e superare la concorrenza internazionale, secondo l´assessore regionale alle politiche del mare Giuseppe Bertolucci, intervenuto ieri al Principe di Piemonte di Viareggio al convegno ´Il processo finanziario integrato per la nautica da diporto´. «Quello della nautica è e rimane un settore d´eccellenza per la Toscana – ha detto - ma per mantenere questo primato su scala mondiale occorre affrontare la concorrenza non sul terreno del costo di lavoro, bensì puntando sulla qualità e sull’innovazione: su nuove tecnologie e materiali di costruzione, nuovi sistemi di propulsione e nuovi combustibili collegati alla green economy e maggiormente sostenibili dal punto di vista ambientale. Inoltre bisogna puntare su esperienze nuove come quella del refitting, ovvero il restauro e la manutenzione straordinaria di imbarcazioni a vela o a motore». L´assessore ha segnalato anche la necessità di una nuova organizzazione del lavoro, capace di abbattere i costi a monte (progettazione, approvvigionamento delle materie prime) e a valle (commercializzazione), prospettando la possibilità di andare verso cantieri ´distributori di appalti´ con un’ampia e qualificata base di maestranze alle dirette dipendenze. «C´è poi la questione del credito alle imprese – ha proseguito Bertolucci – Le aziende, soprattutto quelle più piccole, hanno bisogno di liquidità e le banche, pur stando attente a non cadere di nuovo negli errori che hanno generato la crisi attuale, devono sostenere la richiesta di finanziamenti, altrimenti verrebbe a mancare una delle condizioni fondamentali per uscire dalla crisi». Il leasing è la forma di finanziamento privilegiata per l’acquisto di imbarcazioni da diporto, ma questo sistema di pagamento sta vivendo un momento di crisi che influisce negativamente sul mercato: le banche tendono ad imporre rigide clausole cautelative, mentre cresce l’insolvenza sulle rate da parte dei clienti e questo produce un elevato numero di imbarcazioni che ´rientrano´ alle società di leasing. In questo modo le società si trovano proprietarie di consistenti quantità di mezzi usati e devono trovare il modo di ricollocarli sul mercato. Tuttavia il settore resiste: dopo un anno di crisi in cui i principali produttori mondiali hanno registrato cali del 40% nelle vendite, la società di consulenza Mc Kinsey ha previsto per nei prossimi tre anni un recupero molto veloce: stagnazione nel 2010, +5-7% nel 2011, +10% nel 2012 per arrivare nel 2013 ai livelli del 2007. «Decisiva – ha concluso Bertolucci - sarà la capacità del settore della nautica di innovare e di lanciare nuovi modelli. Per sostenere il settore e le imprese che vi operano la Regione si è fatta garante presso le banche per consentire finanziamenti che altrimenti non sarebbero stati concessi: dall´inizio dell´anno sono stati stanziati attraverso Fidi Toscana, la finanziaria della Regione, 60 milioni di euro, capaci di garantire prestiti per oltre 900. Risorse che saranno di nuovo messe a disposizione anche nel 2010». .  
   
   
SLOVENIA-CROAZIA, SI TRATTA PER SBOCCO SUL MARE  
 
Lubiana, 5 novembre 2009 - In attesa della sua implementazione e della sua pubblicazione ufficiale, continuano le indiscrezioni in merito all´accordo arbitrale raggiunto dai Premier sloveno e croato. Lo rende noto "Rinascita Balcanica". Il nuovo accordo, secondo i media sloveni, è solo una versione modificata dell´accordo precedente di Racan-drnovsek, visto che dovrebbe solo garantire alla Slovenia uno sbocco territoriale nelle acque internazionali. Pahor a Zagabria ha precisato che la questione bilaterale non abbraccia solo il confine, ma anche il debito della Banca di Lubiana e della centrale nucleare di Krsko. "Quindi può accadere che la Slovenia modifichi le condizioni del debito, se viene realizzato lo scopo strategico nel Golfo di Pirano", ha spiegato Pahor. L´accordo è stato raggiunto già a luglio e sembra essere definitivo, anche se il Governo croato e il Ministero degli Esteri dichiarano che le trattative sono ancora in corso. La decisione sullo sbocco sloveno sul mare aperto verrà presa da una commissione arbitraria. L´accordo precedente, Racan-drnovsek, prevedeva un possibile sbocco sul mare alla Slovenia e l´accordo attuale lo garantisce. "L´accordo arbitrario attuale va oltre l´accordo del 2001, perché lascia all´arbitrato anche il confine terrestre", dichiara Damir Kajin, membro del partito Ids. Tutte le reazioni in Slovenia riportano che lo scopo della visita di Pahor a Zagabria era convincere la Kosor a firmare l´accordo, ma questo tentativo è fallito perché il Premier croato non è ancora pronto a esporre i punti dell´accordo né ai partner della coalizione, né all´opposizione. .  
   
   
TRIESTE: BANDO DA 5 MILIONI PER NAUTICA E CANTIERISTICA  
 
Trieste, 5 Novembre 2009 - E´ stato pubblicato Ieri sul Bollettino ufficiale della Regione (Bur) il bando per la realizzazione di progetti di ricerca nei settori della cantieristica e della nautica da diporto, "fondamentali - dichiara l´assessore al Lavoro, Università e Ricerca Alessia Rosolen - per il riavvio dello sviluppo economico in questa regione". Il Bur riporta anche la modulistica necessaria alla presentazione, entro 90 giorni a partire da oggi, delle domande di contributo. A disposizione dei progetti, che dovranno avere una dimensione economica compresa tra i 400 mila ed il milione e mezzo di euro, ci sono 5 milioni, di cui 1,225 milioni a carico del Fondo sociale europeo e 3,775 milioni di quota statale e regionale. Posto che nei progetti presentati dovrà essere ben chiara la correlazione esistente con i settori interessati, al bando possono partecipare tutte le aziende che si collocano a monte e a valle della filiera che interagisce con il comparto. "Valuteremo i progetti per i loro contenuti tecnici e scientifici - conferma l´assessore - ma anche per i requisiti dei partner che li propongono e saranno considerate positivamente le tecnologie che riducono il rischio di esclusione sociale". "Obiettivo del bando - conclude l´assessore - è innescare un processo virtuoso, che favorisca la competitività delle imprese a livello nazionale ed internazionale e rafforzi lo sviluppo di basi scientifiche e tecnologiche in questo settore attraverso la realizzazione dei progetti industriali nati nell´ambito del Distretto navale e nautico (Ditenave)" .  
   
   
TRASFERIMENTO DELLA CAREMAR: SI AVVIA IL FEDERALISMO NEL CABOTAGGIO MARITTIMO. TUTELATI I COLLEGAMENTI CON LE ISOLE E I LAVORATORI  
 
Napoli, 5 novembre 2009 - "Si conclude oggi un iter lungo e faticoso, ma proficuo, che consente finalmente alle Regioni di avviare la regolazione del settore del cabotaggio marittimo nel solco del federalismo amministrativo che è stato già applicato positivamente in altri comparti come il trasporto ferroviario". E’ quanto dichiarato il 3 novembre dall´assessore ai Trasporti della Regione Campania e coordinatore della Commissione Mobilità della Conferenza delle Regioni, Ennio Cascetta, a margine della firma dell´accordo di programma tra il Governo e le Regioni interessate al trasferimento delle società regionali del gruppo Tirrenia, tra le quali la Caremar per la Campania. "Sono soddisfatto - ha continuato Cascetta - in quanto il Governo ha accolto tutte le nostre richieste che tutelano i collegamenti marittimi con le isole, e quindi il diritto alla continuità territoriale, e allo stesso tempo i lavoratori delle società controllate da Tirrenia. Per quanto riguarda la Campania, in particolare, è stato accolto il principio di una gara a doppio oggetto per la scelta di un socio privato e per la gestione dei servizi, che assicura il controllo regionale da una parte, e il rispetto del principio di liberalizzazione dall´altra richiesto dall´Unione europea". "In più, con il socio privato, avremo una gestione professionale e il know how necessario a rilanciare un servizio indispensabile per i nostri cittadini e per i turisti. Per questo voglio qui ringraziare tutti i soggetti che hanno reso possibile concludere positivamente la trattativa, a cominciare dai ministri Matteoli e Tremonti, le altre Regioni, i funzionari e tecnici che ci hanno assistito in questa difficile vicenda, e in particolare l´Acam, l´agenzia campana per la mobilità, nostro braccio operativo, che ha fornito un contributo decisivo. Ora finalmente possiamo avviare una nuova stagione per i trasporti marittimi che sono sicuro apporterà vantaggi a tutti, lavoratori, imprese e comunità locali". .