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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 27 Maggio 2010
LOMBARDIA: CREDITO PIU´ FACILE PER AGRICOLTURA  
 
Milano - Un fondo regionale per le imprese agricole. E´ questo il contenuto di una delibera approvata dalla Giunta regionale, su proposta dell´assessore all´Agricoltura, Giulio De Capitani. "Abbiamo deciso di costituire - spiega l´assessore Giulio De Capitani - il fondo regionale per le agevolazioni finanziarie alle imprese agricole per il credito di funzionamento proseguendo nel percorso virtuoso di sostegno alle nostre aziende del settore primario". Si tratta di un fondo che parte con un capitale di 3.389.408 euro in grado di movimentare risorse per quasi 100 milioni di euro. "Si tratta di una misura che risponde alle richieste delle associazioni di categoria - afferma De Capitani - e che da un lato garantisce alle nostre imprese agricole l´abbattimento degli interessi e dall´altro le sostiene con la garanzia di Confiducia, ovvero Regione Lombardia e sistema camerale". Il braccio operativo del fondo sarà Finlombarda Spa cui ora spetterà il compito, su mandato dell´assessorato, di definire il regolamento del fondo, la sua gestione e lo svolgimento delle attività contabili. "Con questo strumento che garantisce agevolazioni finanziarie al settore - conclude l´assessore De Capitani - Regione Lombardia riafferma la sua vicinanza alle imprese agricole e lo fa in modo concreto, garantendo agli operatori del settore sicurezza per investire in progetti che non solo consentano di mantenere l´attuale alto livello dell´agricoltura, ma le consentano di migliorarsi".  
   
   
AGRICOLTURA E COMPARTO EQUINO, A CHILIVANI L´INIZIATIVA DI REGIONE SARDEGNA E FIERA  
 
L´agricoltura e il mondo del cavallo in Sardegna sono strettamente correlati e sono un patrimonio da difendere e valorizzare. Per questo motivo, la Fiera internazionale della Sardegna e la Regione (Presidenza della Giunta e assessorato dell’Agricoltura) organizzano per sabato 29 maggio a Chilivani (Ozieri, Ss) la seconda edizione della Giornata dell’Agricoltura. L’iniziativa, presentata questa mattina a Sassari dal presidente della Fiera Gianni Biggio e dall’assessore regionale dell’Agricoltura Andrea Prato, è patrocinata dalle agenzie agricole Laore, Agris e Argea e dalle associazioni di categoria Coldiretti, Confagricoltura e Cia. Quest’anno, dopo il successo del 2009 a Badde ´e Salighes sui monti di Bolotana, la Giornata si terrà all’ippodromo di Chilivani. Scelta non casuale perché la novità dell’edizione 2010 sarà la corsa piana “Gran Premio del Presidente della Regione”, unica data aggiuntiva in Italia del calendario dell’Unire (Unione nazionale incremento razze equine). La manifestazione, che rientra nelle iniziative di Equimediterranea, sarà l’occasione per fare il punto sul percorso, sulle prospettive e sui progetti avviati dalla Regione per il rilancio dell’agricoltura sarda. Il programma della giornata costituisce inoltre un’opportunità di valorizzazione delle risorse del comparto dell’allevamento regionale e di promozione delle produzioni locali. Saranno allestite aree per l’esposizione e la vendita diretta dei prodotti tipici e di qualità, anche con il coinvolgimento degli agricoltori e allevatori locali. "Assieme alla Fiera internazionale - ha spiegato l’assessore Prato - stiamo predisponendo un ricco programma per rilanciare il comparto equino in tutte le sue specialità, anche dopo avere ascoltato e recepito le esigenze di allevatori e associazioni di categoria. Quella di Chilivani è solo la prima di una serie di iniziative che saranno attuate da qui nel corso dei prossimi mesi, che ha anche l’obiettivo di unire sempre più agricoltura e cavallo in chiave multifunzionale”. Soddisfatto il presidente della Fiera, Gianni Biggio: "La Regione concretizza gli impegni sul comparto equino sul quale la Fiera vanta già un’esperienza con Equimediterranea, manifestazione che con la Giornata dell’Agricoltura vogliamo rilanciare e che con Chilivani sperimenta una tappa nuova rispetto a quella tradizionale di Cagliari”. Un plauso all’iniziativa di Fiera e Regione è arrivato da alcune delle associazioni di categoria del mondo del cavallo presenti oggi a Sassari: “Finalmente, dopo anni di disinteresse, riscontriamo una nuova sensibilità soprattutto in un momento di grave crisi del comparto, anche a livello nazionale. E riscontriamo con piacere che nei programmi della Regione e di Agris è prevista la valorizzazione delle attività del Dipartimento di ricerca per l’incremento ippico". La Sardegna vanta il 60 per cento dell’allevamento equino in Italia e il 90 per cento sull’anglo-arabo sardo. Ricco il programma della manifestazione di sabato. Si comincia alle 11 con l’esposizione e la vendita dei prodotti locali e biologici. A seguire, l’assessore regionale dell’Agricoltura Andrea Prato aprirà i lavori dell’incontro-dibattito sulle politiche di rilancio dell’agricoltura in Sardegna. Alle 13,30 la degustazione di prodotti locali. Nel pomeriggio si disputerà il “Gran Premio del Presidente della Regione Autonoma della Sardegna”. In programma 7 corse nella pista di Chilivani, alle quali sono iscritti 205 cavalli e 200 scuderie, per la quasi totalità sarde. È previsto un montepremi di 50mila euro. Al termine, spazio alle prove di destrezza e d´eleganza dei cavalieri delle Pariglias. Gran finale con il concerto degli Istentales. È prevista la partecipazione anche di Cristian Cocco, l’inviato sardo di Striscia la Notizia.  
   
   
PUGLIA: DDL SULLA CENTRALIZZAZIONE DEI PSR, STEFÀNO: GALAN CONVOCHI IL TAVOLO  
 
“Continuo a leggere nelle vicende che governano il nostro paese un certo strabismo: mentre si vuole procedere, peraltro con una discreta confusione, ad una accelerazione sul federalismo, contemporaneamente ci si adopera con iniziative di governo e legislative di chiara impronta antiregionalistica”. Questo il commento a caldo dell’Assessore alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia Dario Stefàno – Coordinatore uscente della Commissione Nazionale Politiche Agricole – sulla proposta di legge a firma del Presidente della Commissione Agricoltura della Camera e di altri deputati, relativa alla centralizzazione dei Programmi regionali di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013. L’obiettivo della proposta è quello di trasferire il livello di programmazione dello sviluppo rurale sotto un profilo nazionale (Programma unico nazionale), sottraendolo alla competenza delle Regioni per evitare il rischio di eventuali disimpegni. “Così come ha già chiesto qualche giorno fa il Presidente Vendola – continua l’assessore – chiedo al Ministro Galan un confronto urgente con le Regioni per mantenere alta la collaborazione tra i differenti livelli istituzionali, anche in tema di Programmi di Sviluppo Rurale. Tale confronto dovrebbe precedere la discussione del testo presentato in Commissione”. Secondo Stefano “la proposta di legge in questione di fatto certificherebbe il disimpegno al 31.12.2010, perché da un lato, bloccherebbe le Regioni nei processi di spesa dei singoli Psr già in itinere, e dall’altro demanderebbe ad un successivo decreto l’adozione di nuove procedure di spesa in ambito nazionale. E intanto dicembre sarà già arrivato”. “Credo – conclude Stefàno – che la legittima preoccupazione del Governo circa il rischio di disimpegno di spesa da parte delle Regioni, dovrebbe essere declinata verso una serie di interventi che aiutino queste ultime a superare un certo affaticamento dei processi di spesa; frutto certamente dell’attuale congiuntura sfavorevole, che non aiuta gli investimenti, ma anche di anomalie procedurali direttamente collegate a disfunzioni di organismi riconducibili allo stesso Ministero, Agea in primis”.  
   
   
PESCA: ASSEMBLEA FEDERCOOPESCA RICONFERMA LA PRESIDENZA COCCIA E APRE A SINGOLI E IMPRESE NON COOPERATIVE  
 
 L’assemblea nazionale della Federcoopesca-confcooperative, riunita a Roma presso il Palazzo della Cooperazione ha riconfermato, per acclamazione, alla guida della Federazione, Massimo Coccia, al suo terzo mandato. Oltre al presidente, sono stati eletti i venticinque membri del Consiglio nazionale che affiancheranno nel lavoro i sedici consiglieri nominati di diritto. “Ringrazio per il riconoscimento a tanti anni di impegno nel mondo della pesca e nella federazione, che quest’anno ha compiuto sessanta anni di vita ”. Questo il saluto del presidente Coccia all’assemblea, composta dai centoventi delegati, provenenti da tutta Italia e designati nel corso delle quindici assemblee regionali dell’associazione. La Centralità del socio lavoratore, la necessità di trovare una sintesi tra i diversi interessi dei sistemi di pesca, le preoccupazioni legate ai nuovi regolamenti comunitari, in particolare a quello sui controlli, i temi che hanno caratterizzato l’intervento di Coccia, dopo la nomina. Nel corso dei lavori assembleari è stato ratificata la modifica dello statuto che consentirà di aprire le porte dell’associazione non solo alle cooperative, ma anche ai singoli soci e alle imprese che operano a vario titolo nella filiera ittica, in linea sottolinea Coccia “con i nuovi spazio e nuovi orizzonti che si vanno delineando per la pesca” . Un tema questo che è stato il filo conduttore di tutta l’assemblea. “I tempi sono cambiati e c’è bisogno di maggiore coesione, generosità e compattezza”, dichiara Coccia riprendendo l’invito che il presidente della Confcooperative, Luigi Marino ha rivolto intervenendo all’assemblea. Ai lavori erano presenti, tra gli altri, il vice presidente della Commissione pesca dell´Ue, Guido Milana, il vice presidente della Commissione Affari sociali Carlo Ciccioli (Pdl), il direttore generale del ministero Affari Esteri, Giuseppe Morabito, i rappresentanti delle organizzazioni di categoria e del sindacato. In merito alla decisione di organizzare una manifestazione di piazza per sensibilizzare sui problemi degli operatori rispetto alle nuove norme comunitarie, tutto verrà deciso nella prima riunione del Consiglio nazionale della Federazione.  
   
   
COMPARTO OVINO IN SARDEGNA : ATTIVARE PROGETTO DI RILANCIO  
 
Cagliari - Per rilanciare il comparto lattiero-caseario ovino della Sardegna è necessario attivare da subito il progetto della stanza di compensazione studiato dalla Regione. Per questo motivo l’assessore regionale dell’Agricoltura, Andrea Prato, ha inviato ieri mattina una lettera al presidente del Consorzio Latte, Salvatore Meloni, proponendogli di convocare il consiglio di amministrazione per giovedì 3 giugno a Macomer, con l’obiettivo di far partire il piano di rilancio del settore. Il progetto della stanza di compensazione può già contare sul via libera della Sfirs che alcune settimane fa ha deliberato sull’ingresso della Regione nell’organismo consortile. "È necessario procedere immediatamente con il progetto - spiega l’assessore Prato - per discutere con tutti gli attori del comparto ovino, comprese le associazioni di categoria, delle strategie per il 2011. Prezzo e qualità del latte, mercato, produzione, promozione, eccedenze: sono i temi di cui si parla da sempre ma che non si sono mai affrontati in termini di sistema e in modo operativo. La stanza di compensazione servirà proprio a far incontrare, per la prima volta, le esigenze di tutti i soggetti coinvolti per decidere insieme come rilanciare il comparto simbolo dell’economia agricola della Sardegna”. Il progetto prevede che il Consorzio Latte, quale organismo terzo che raggruppa la Regione, operatori privati, cooperativi e associazioni agricole, costituisca e gestisca una “stanza di compensazione” per pianificare la produzione annua (con l’obiettivo di controllare nel corso degli anni le quantità prodotte e lavorate); gestire le eccedenze della produzione di latte ovino; lavorare insieme ai centri di ricerca per promuovere la diversificazione dei prodotti e la commercializzazione delle produzioni su nuovi mercati.  
   
   
PARMA, PRIP: 2.5 MILIONI PER GLI ALLEVAMENTI ZOOTECNICI PER MIGLIORARE IL BENESSERE DEGLI ANIMALI. DOMANDE ENTRO IL 26 LUGLIO  
 
 Quasi 2.5 milioni di euro (2.491) per migliorare il benessere degli animali in allevamento. Sono le risorse messe a disposizione dalla Provincia con un bando approvato nei giorni scorsi dalla giunta di piazzale della Pace nell’ambito del Prip (Programma rurale integrato provinciale). La misura può essere applicata nei ricoveri, destinati all’allevamento bovino, suino, ovino e avicolo, che si trovano in provincia di Parma. In particolare, i contributi concessi sono rivolti ad azioni di miglioramento del management aziendale e del personale, dei sistemi di allevamento e stabulazione, delle condizioni ambientali di allevamento, dell’alimentazione e dell’acqua di bevanda, dell’igiene e della sanità degli animali. “Grazie a questi contributi, gli imprenditori agricoli potranno razionalizzare le condizioni di allevamento, migliorarne la gestione e aumentare il proprio reddito: accrescendo il benessere degli animali in allevamento aumentano infatti anche le performance produttive – afferma il vicepresidente della Provincia Pier Luigi Ferrari –. Inoltre non bisogna dimenticare che il miglioramento del benessere degli animali in allevamento è fondamentale anche per le nostre produzioni agroalimentari di qualità”. I contributi, di durata quinquennale e decrescenti, sono concessi a fronte dei maggiori costi iniziali che l’allevatore deve sostenere per adeguare le strutture, le attrezzature e i sistemi di gestione al miglioramento del benessere animale. Le domande devono essere presentate entro il 26 luglio 2010, utilizzando l’apposita modulistica scaricabile dal sito di Agrea www.Agrea.regione.emilia-romagna.it/  rivolgendosi preferibilmente ad un Centro di assistenza agricola autorizzato (Caa). Per eventuali chiarimenti si può contattare direttamente il Servizio Agricoltura e Risorse naturali della Provincia (tel. 0521 931565, m.Tambini@provincia.parma.it ) oppure si può consultare il sito www.Provincia.parma.it/    
   
   
UN SISTEMA DI QUALITA´ PER IL GRANO SICILIANO  
 
Palermo - Il prossimo 28 maggio a Raddusa, presso il centro "Citta´ del Grano", si terra´ il convegno "Sistema qualita´ e tracciabilita´ del grano duro in Sicilia - attivita´ 2010" organizzato dall´Assessorato alle risorse agricole e alimentari, dal Consorzio di Ricerca Gian Pietro Ballatore e dall´unita´ di ricerca la valorizzazione qualitativa dei cereali del Cra di Roma. Il sistema qualita´ e tracciabilita´ del grano duro in Sicilia consentira´ di monitorare la qualita´ del grano duro siciliano e permettera´ di effettuare, presso i centri di ammasso che aderiscono al sistema, uno stoccaggio differenziato per partite omogenee. Ogni anno passano sotto la lente di 33 analizzatori all´infrarosso, dislocati presso altrettanti centri di ammasso siciliani, oltre 10.000 lotti di grano duro, per ognuno dei quali sara´ emesso un certificato di analisi che fornira´ al granicoltore, un elemento valido per la contrattazione e la valutazione delle performance perseguite attraverso le proprie scelte colturali. Un sistema informatizzato consentira´ di registrare ogni singolo passaggio del lotto di grano duro, perseguendo la tracciabilita´, attraverso un sistema controllato che contribuisce a dare valore alla sicurezza alimentare per la filiera siciliana. - Il sistema, certificato Iso 9001 e Iso 22005, e´ la base per la certificazione della pasta e del pane di grano duro siciliano, obiettivo di un progetto ambizioso che l´Assessorato alle risorse agricole ed alimentari, con la collaborazione del Consorzio di Ricerca "Ballatore" sta portando avanti da alcuni mesi e al quale hanno gia´ aderito 7 pastifici regionali. Durante il convegno sara´ presentata infatti la bozza di un accordo di filiera sul grano duro e sui prodotti derivati, finalizzato a sostenere il marchio "Pasta di grano duro siciliano" e che mira a generare un sistema virtuoso ed organizzato per riconoscere, agli operatori che sostengono una cerealicoltura di qualita´, una migliore remunerazione delle produzioni. E´ un segnale importante in un momento di crisi del settore, in cui sono evidenti i cenni di disaffezione da parte dei granicoltori per la coltura del frumento duro, che ha visto recentemente ridurre le superfici destinate alla coltivazione di circa 100.000 ettari assestandosi a circa 225.000 ettari.  
   
   
"INSEDIAMENTO DEI GIOVANI AGRICOLTORI" : LA REGIONE EMILIA ROMAGNA SOSPENDE LE DOMANDE PER ´MISURA 112´ E ´MISURA 121´ LA PRESENTAZIONE, FISSATA PER IL PRIMO GIUGNO È RINVIATA A DATA DA DESTINARSI  
 
 La provincia di Piacenza comunica che la Regione Emilia Romagna, con atto n. 615 del 24/05/2010 ha sospeso la presentazione delle domande delle Misura 112 "Insediamento dei giovani agricoltori" e Misura 121 "Ammodernamento imprese agricole" a valere sull´esercizio 2011, fissata dal 1° giugno 2010, rimandando la riattivazione di dette Misure a diversa data, compatibile con l´applicazione delle nuove priorità settoriali e territoriali d´intervento conseguenti al ridefinito assetto regionale. E´ consentita la presentazione, con valore di pre-adesione ai nuovi bandi, di domande sulla Misura 112 e delle eventuali domande sulla Misura 121 collegate.  
   
   
FVG: ESTESA VACCINAZIONE CONTRO LA RABBIA SILVESTRE  
 
Trieste - La distribuzione delle esche vaccinali contro la rabbia silvestre per l´immunizzazione delle volpi sarà estesa a tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia. Lo rende noto la Direzione salute, integrazione sociosanitaria e politiche sociali della Regione, precisando che la decisione è stata assunta nei giorni scorsi a Roma, durante l´ultima riunione della speciale Unità di crisi centrale per la rabbia silvestre, istituita presso il Ministero della salute. Di fatto dunque la campagna di vaccinazione straordinaria avviata in aprile nell´intera provincia di Pordenone e in 64 Comuni di quella di Udine, e non ancora completata, verrà ora estesa a tutte le altre zone inizialmente escluse. Entro la metà del prossimo mese di giugno saranno così interessate alla distribuzione dei vaccini anche le aree settentrionale e centrale della provincia di Udine, nonché le province di Trieste e Gorizia. Le esche, di color scuro, composte da un impasto di farina di pesce che contiene una capsula di vaccino, saranno distribuite prevalentemente grazie all´impiego di un elicottero della Protezione civile regionale. Successivamente sono previsti interventi di posa manuale delle esche in quelle aree dove il mezzo aereo non potrà essere impiegato, prevalentemente in prossimità dei centri abitati. La Direzione salute della Regione raccomanda di non toccare le esche in caso di ritrovamento.  
   
   
COLDIRETTI BASILICATA: DANNI DA LUPI  
 
I danni provocati dal lupo alle imprese agricole zootecniche: questo il tema di un incontro tra Coldiretti e l’assessore alle attività produttive delle Provincia di Potenza, Figliuolo. E’ da tempo che gli allevatori hanno lanciato l’allarme sulla ricomparsa del lupo in molte zone della nostra regione, dalla montagna centrale del potentino alle aree montuose della Val d’Agri e del Lagonegrese, a seguito, sembra, degli interventi di ripopolamento eseguiti negli anni scorsi. Figliuolo, nel condividere il grido di allarme proveniente dagli allevatori, ha assicurato l’impegno della Provincia a monitorare la presenza del lupo in tutte le aree del potentino attivando le guardie venatorie già presenti sul territorio con compiti di sorveglianza e nel contempo di richiedere un incontro operativo al neo assessore regionale agricoltura Vilma Mazzocco con cui definire le competenze di rilevamento e certificazione all’Amministrazione Provinciale insieme alla istituzione di un adeguato plafond finanziario dedicato al risarcimento dei danni agli allevatori.  
   
   
PIACENZA: ´LA PIZZA +1´ UN ESEMPIO DI IMPRENDITORIA LOCALE IN CRESCITA GRAZIE A QUALITÀ E TRADIZIONE  
 
 Il Vicepresidente della Giunta Provinciale Maurizio Parma e l’Assessore al Lavoro Andrea Paparo hanno visitato il 24 maggio La Pizza + 1”, realtà produttiva di eccellenza della provincia che, grazie all’intuito, alla passione e all’impegno di Sante Ludovico dal 1996 produce, a Gariga di Podenzano, pizze e focacce fresche con lo stile e la cura del piccolo artigiano. Una realtà che ormai è arrivata ad occupare più di 70 persone ad elevata professionalità e che realizza e distribuisce in Itala e in Europa una produzione di elevatissimo livello qualitativo, certificata dai più autorevoli istituti internazionali e disponibile sui lineari delle principali catene della Grande Distribuzione e nelle cucine dei più qualificati operatori della ristorazione moderna. La visita ha rappresentato l’occasione per apprezzare una produzione che, in un mercato globale che mira a rendere il cibo sempre più anonimo e standardizzato, può essere definita “controcorrente”. In un contesto di elevatissimi standard igienico sanitari, adeguati a garantire la durata del prodotto fino a 40 giorni, e grazie anche a soluzioni tecnologiche d’avanguardia, viene infatti riproposto in quantità industriali il prodotto analogo a quello che poteva essere realizzato in casa o nel laboratorio del miglior artigiano. Il processo di produzione che rispetta i tempi e le caratteristiche della produzione tradizionale e l’utilizzo di una ingredientistica di altissima qualità (dalla mozzarella, al pomodoro, all’olio extravergine di oliva, che è l’unico grasso che arricchisce l’impasto e insaporisce le focacce) hanno creato una combinazione di successo che ha consentito all’azienda di crescere a tassi elevatissimi anche in questi anni così difficili per tante altre realtà. La visita è stata l’occasione per presentare agli esponenti della Giunta Provinciale due grandi novità attraverso le quali La Pizza +1 ha dimostrato ancora una volta la capacità di utilizzare al meglio materie prime eccellenti e trasformarli in prodotti che esaltano le loro qualità anche grazie a soluzioni innovative. Proprio in queste settimane infatti l’azienda sta presentando agli operatori commerciali europei la nuova linea di Pizze e Focacce 100% biologiche e la linea dedicate alla preparazione in microonde per un prodotto croccante in pochi minuti grazie anche ad una confezione esclusiva brevettata dall’azienda di Gariga. I due assessori, al termine della visita, hanno commentato: “Ci ha fatto piacere vedere di persona una realtà dinamica ed in crescita come La Pizza + 1, azienda che sta affrontando i mercati con qualità ed innovazione.”  
   
   
A BOLZANO AL VIA IL PROGETTO “NEPROVALTER”, PER RIPORTARE IN VITA UN ANTICO PRODOTTO LOCALE DI QUALITÁ: IL CAFFÈ DI ANTERIVO  
 
La storia di un caffè che non è un caffè. La ripartizione per la formazione agricola ed economia domestica della provincia autonoma di Bolzano ha dato il via al nuovo progetto “Neprovalter”, voluto dall’Unione Europea per ridare vita e salvaguardare un antico bene culturale, un prodotto locale che negli ultimi anni era caduto nell’oblio: il cosiddetto Caffè di Anterivo. “Il progetto del Caffè di Anterivo, dichiara Hans Berger, Assessore all’Agricoltura della Provincia Autonoma di Bolzano, è il primo importantissimo contributo promosso dal progetto comunitario con l’obiettivo di riportare in vita un’antica pianta coltivata, legata al territorio e alla storia di Anterivo, nonché di documentare e di registrare la presenza in Alto Adige di altre piante succedanee del caffè. Dopo anni di lavoro dedicati alla produzione dei semi si è potuto disporre finalmente di un numero di sementi sufficiente per insediare nuovamente ad Anterivo questa coltivazione e dare il via alla ripresa di questa tradizionale cultura locale”. Il Caffè di Anterivo è ricavato da una pianta che in realtà del caffè non ha né il nome né il chicco. Per decenni, infatti, si sono utilizzati i semi di una specie di lupino per ottenere una bevanda simile al caffè che era bevuta miscelata con orzo e frumento. Questa pianta prende il nome di “Caffè di Anterivo” e costituisce una specialità autoctona sia dal punto di vista botanico che dal punto di vista della tradizione culturale. Il vero “caffè” contiene caffeina, che ha effetto stimolante, mentre alcune miscele succedanee, tra cui il Caffè di Anterivo, pur non contenendo caffeina, hanno un’azione energetica e ricostituente Fin dai tempi più antichi, i semi di lupino di Anterivo erano tostati in speciali tegami e la bevanda che se ne otteneva non era mai consumata allo stato puro: dopo la macinatura dei semi tostati, la polvere era mescolata con grani di segale, orzo o frumento, tostati e macinati, in seguito la miscela giunse a includere anche barbabietole da zucchero di propria coltivazione o fichi acquistati. Una variante consisteva nel fare raffreddare il caffè di lupini per poi mescolarlo con il vino. Il “Caffè di Anterivo” è una pianta che può raggiungere i 120 cm di altezza, ha un fusto eretto con forte ramificazione laterale, foglie setose e fiori riuniti in grappoli sostenuti da steli lunghi 5-15 cm di colore blu luminoso punteggiato da macchioline giallo-bianche e, a volte, anche rosa. I semi, contenuti in numero da due a quattro in baccelli ricoperti da morbida peluria, sono piuttosto voluminosi, compressi e presentano una superficie ruvida di colore screziato tra il marrone chiaro e il marrone scuro. Anterivo è un paesino situato a 1200 metri di altitudine tra Bolzano e Trento; l’altitudine permette alla località di godere di un clima favorevole, in quanto situato su una terrazza soleggiata esposta verso sud. Caratterizzato da una configurazione rocciosa, per la maggior parte di natura porfirica, il suolo di Anterivo è moderatamente acido. Proprio la combinazione di terreni acidi e sabbiosi rappresenta l’ambiente di coltivazione ideale per il “Caffè di Anterivo”. Questa è la ragione che ha permesso alla pianta di crescere e prosperare rigogliosa ad Anterivo e per la quale è stata proprio questa località ad assegnare il nome a questa particolare specie botanica. Il progetto “Caffè Anterivo” viene accompagnato dalla scuola di economia domestica di Ora.  
   
   
CIBUS 2010: AL VIA IL RICONOSCIMENTO ALLA QUALITÀ FIRMATO RISERIA CREMONESI. “QUALITÀ PROTETTA, RISO GARANTITO”  
 
Cibus 2010: si è conclusa da poco la 15° edizione della fiera di Parma, imperdibile per i protagonisti internazionali del settore food. Tra questi, Riseria Cremonesi sceglie proprio il giorno centrale della manifestazione per presentare l’istituzione del Premio Egidio Cremonesi “Qualità Protetta, Riso Garantito”. «Abbiamo scelto questa data e questo momento per cogliere l’occasione di festeggiare presso Cibus, la fiera cui partecipiamo da sempre, i nostri sessant’anni di attività» spiegano Paolo e Andrea Cremonesi, titolari dell’Azienda. Una ricorrenza intesa non solo come un traguardo fondamentale, ma soprattutto come un punto di partenza per un futuro di ulteriore successo. «In questo senso – riprendono i referenti di Riseria Cremonesi – abbiamo voluto ringraziare i nostri collaboratori più significativi con un riconoscimento speciale, che vuole premiare la ricerca costante della qualità». Da questo imperativo all’eccellenza prende spunto il Premio Egidio Cremonesi “Qualità Protetta, Riso Garantito”, la cui prima edizione ha avuto luogo mercoledì 12 maggio 2010 presso lo stand di Riseria Cremonesi. In quest’occasione, la famiglia Cremonesi - presente in ben tre generazioni, guidate dal fondatore ed oggi Presidente onorario dell’azienda e Cavaliere del Lavoro Egidio Cremonesi, cui è dedicato il premio - per ringraziare i partner e definire con loro un futuro sempre orientato alla qualità. Motivo del riconoscimento e tema dell’evento è la tutela del prodotto: la filosofia di Riseria Cremonesi si concentra infatti da ben sessant’anni sul forte orientamento alla qualità del riso, evidente nella scelta di sostenere – prima riseria a farlo, e tuttora l’unica nell’applicazione ad ogni referenza di prodotto – l’utilizzo esclusivo del confezionamento in atmosfera protettiva. Da sempre infatti la condotta aziendale è orientata all’imperativo “La catena della qualità non deve esaurirsi in azienda, ma proseguire fino alla tavola del consumatore”: sono parole di Egidio Cremonesi, che con questo spirito ha avviato nel 1951 una produzione di pregiate varietà di riso e indicato una strada di qualità tuttora perseguita dai figli Paolo e Andrea. Per questo Riseria Cremonesi non si è mai fermata alle più comuni tecniche di confezionamento ma si è concentrata sull’evoluzione tecnologica per offrire al suo riso e ai consumatori una soluzione capace di mantenere l’integrità del prodotto fresco in un packaging pratico e, grazie all’opportunità di un imballo unico, assolutamente rispettoso dell’ambiente. «La tecnologia del condizionamento in atmosfera protettiva sta oggi prendendo piede in Italia e oltre: noi ci abbiamo creduto con forza, da sempre – puntualizzano i titolari di Riseria Cremonesi - perché la soddisfazione totale del cliente finale è il nostro fine principale, e potergli proporre un prodotto non solo buono ma soprattutto fresco e sano è il nostro must da sempre. Ci crediamo così tanto che consideriamo i prodotti confezionati in Atm non una nicchia, o un completamento di gamma, ma la nostra intera produzione, alla quale dedichiamo la massima attenzione scegliendo per il suo confezionamento le soluzioni tecnologiche più avanzate.» L’azienda non è solo pioniera, ma da sempre sostenitrice accanita dell’utilizzo di questa tecnologia: è con questo spirito che Egidio Cremonesi ha avviato una produzione di pregiate varietà di riso e indicato la strada di qualità tuttora perseguita dai figli e sicuramente dalla generazione successiva, che sta crescendo ora nei medesimi principi di qualità. Per questo i collaboratori che hanno condiviso ed effettuano tuttora questa scelta meritano un premio per la tutela del prodotto, di cui si persegue la massima qualità non solo in termini di origine e trattamento ma di protezione accurata fino al consumatore finale. A ricevere il riconoscimento, una rosa di collaboratori che spazia dagli Stati Uniti all’Australia, dalla Svezia a Dubai, distinguendosi rispettivamente per la fiducia “storica” dimostrata all’Azienda quanto per la portata innovativa apportata a Riseria Cremonesi. Con un denominatore comune, la mission che da sempre guida l’azienda verso l’eccellenza totale: “Qualità Protetta, Riso Garantito”.  
   
   
POMODORO E VERDURE GRIGLIATE: IL NUOVO SUGO FRANCESCO MUTTI PORTA IN TAVOLA IL GUSTO UNICO DEL MEDITERRANEO  
 
I Sughi di Francesco Mutti si arricchiscono di una nuova ricetta per soddisfare i palati più esigenti Quando il miglior pomodoro della tradizione italiana incontra la consistenza corposa delle verdure grigliate tagliate in pezzi ne nasce il piacere unico di riscoprire i sapori del mediterraneo. La nuova ricetta Sugo alle verdure grigliate Mutti sposa alla perfezione il pomodoro con melanzane, zucchine e peperoni gialli appositamente grigliati, offrendo al palato i sapori semplici e appetitosi dell’orto in un condimento in cui il pomodoro è sempre protagonista assoluto. Il gusto inconfondibile del pomodoro Mutti e la consistenza corposa delle verdure tagliate in pezzi rendono questo nuovo condimento un piacere sfizioso per tutti i gourmet che non vogliono rinunciare ad ingredienti genuini e ad un gusto impeccabile esaltato dall’aggiunta di un pizzico di concentrato di pomodoro Mutti. La nuovissima varietà Sugo alle Verdure grigliate, si aggiunge alle altre 3 proposte gastronomiche di Francesco Mutti: il Sugo al Basilico, il Sugo alle Olive e il Sugo al Peperoncino con cui condivide la stessa sapienza nata da una lunga tradizione di passione per il pomodoro e un instancabile desiderio di ricerca e innovazione. E da oggi tutti i Sughi Mutti si vestono di una nuova etichetta che pone enfasi sugli ingredienti ribadendo la centralità del pomodoro, da sempre passione di casa Mutti. Ogni ricetta è di facile identificazione grazie all’uso di colori differenti per una banda posizionata nella parte alta dell’etichetta capace di rendere ancor più immediato e accattivante visivamente un packaging che già si distingueva per la sintesi armoniosa di innovazione e tradizione. I sughi Mutti sono infatti confezionati in un vasetto di vetro, essenziale e pulito, che richiama la forma del contenitore “storico” nel quale da sempre viene conservato il pomodoro: la latta. Se già era stata un’innovazione ingegnosa l’introduzione di una “finestrella” che superava il limite del contenitore rendendo possibile vedere le rondelle di pomodoro e la ricchezza dei vari ingredienti, le nuove etichette dei sughi restituiscono al meglio la vocazione gastronomica del prodotto. Alla collezione appartengono anche il Sugo al basilico, una delle ricette classiche della cucina mediterranea, è un sugo leggero e delicato, preparato con foglie di basilico fresco intere. La base è formata da un trito di cipolla e sedano ai quali si aggiungono il pomodoro fresco e le foglie di basilico, il tutto lavorato con cura per preservare il profumo del basilico appena colto. E ancora, il Sugo alle olive, che mescola in modo esperto il pomodoro, le olive mediterranee verdi e nere, i capperi, l’aglio e la cipolla, per offrire un condimento appetitoso e stuzzicante fatto di sapori semplici ma intensi. E per concludere con un’idea “piccante”, Francesco Mutti propone la ricetta del Sugo al peperoncino: alla base di pomodoro vengono uniti dei peperoncini interi della migliore qualità, grazie ai quali la pasta avrà finalmente un condimento intenso e particolarmente adatto anche ai palati più …audaci. Le quattro straordinarie ricette dei Sughi di Francesco Mutti, nate dall’esperienza di quattro generazioni nella selezione e trasformazione del migliore pomodoro italiano e da anni di continua ricerca, portano ogni giorno in tavola una nuova combinazione di ingredienti genuini e di provenienza rigorosamente italiana. E solo un’azienda come Mutti, con la sua profonda conoscenza del pomodoro e cento anni di esperienza nella sua lavorazione, è capace di creare sughi al pomodoro non solo ottimi, ma unici.  
   
   
NASCE L’IMPASTO PRONTO PER PLUMCAKE BUITONI  
 

Un nuovo dolce semplice e gustoso preparato con yogurt fresco per soddisfare con pochi gesti tutta la tua voglia di dolcezza. Buitoni, azienda leader nell’arte dell’impasto e da sempre attenta alle esigenze dei propri consumatori, arricchisce la propria gamma di basi fresche liquide con una ricetta nuova e gustosa: l’Impasto pronto per Plumcake. L’innovazione di Buitoni ha saputo, ancora una volta, mantenere i sapori della tradizione, adattandoli al bisogno di praticità e velocità di preparazione che gli stili di vita moderni richiedono. Le basi fresche Buitoni nascono tutte da un’esperienza e una passione per la qualità che Buitoni porta avanti da sempre, una tradizione che profuma di bontà e di calore. L’impasto fresco per Plumcake è preparato con yogurt fresco, per realizzare un dolce semplice e gustoso che stupirà gli ospiti e renderà ancora più golosi i momenti in famiglia. Preparare un soffice Plumcake con il nuovo impasto fresco Buitoni è semplice: basta versare il contenuto della busta in uno stampo, preferibilmente rettangolare, e infornare a 170° (160° se il forno è ventilato) per 45/50 minuti. Enrico Braganti, chef di Casa Buitoni, consiglia di rendere ancora più sfizioso e aromatico il proprio Plumcake aggiungendo alla base, prima di infornare l’impasto, la scorza grattugiata di mezza arancia e di mezzo limone oppure delle fette di banana o ananas per un tocco ancora più esotico.

 
   
   
NOVITÀ ASSOLUTA: LE TISANE RICOLA IN CAPSULA, DISTRIBUITE DA NATFOOD  
 
Ricola e Natfood presentano insieme un modo nuovo e veloce per assaporare il gusto della natura e sentirsi sempre a casa, anche al bar. Con le nuove capsule per tisana Ricola, frutto di una collaborazione con Natfood, è possibile soddisfare i palati dei consumatori più esigenti che non vogliono, nemmeno al bar, rinunciare al proprio benessere. Ottime da bere in ogni momento della giornata, le tisane in capsula Ricola sono disponibili, perfettamente zuccherate, in quattro gusti diversi ed ognuno con proprietà diverse: Melissa Limoncella, Alle Erbe, Camomilla, Distensive-relax. La poco ingombrante e praticissima Tisaniera gialla personalizzata Ricola, raffinato oggetto di design, viene concessa in comodato d’uso gratuito ed è uno strumento utilissimo e pronto in ogni momento della giornata per erogare, in pochi secondi, un gusto a scelta da servire nella esclusiva tazza termica per tisana personalizzata Ricola e con un piccolo omaggio per il cliente: una classica caramella incartata Ricola cristalli di zucchero. Le eleganti ed attuali tazze termiche in vetro bicamera sono personalizzate con il logo Ricola, che non si può rovinare perché si trova tra i due strati di vetro, e offrono il vantaggio di mantenere la giusta temperatura della tisana. La distribuzione delle nuove Tisane in capsula Ricola sarà curata da Natfood, azienda leader nel mercato horeca, che offre una vastissima gamma di prodotti di alta qualità, servizi moderni e concetti innovativi ad alta redditività, nonché un valido supporto di presentazione sul punto di vendita. Natfood ha una struttura vendite estesa, composta da circa 300 agenti, dedicata alle aree bar-caffetteria, horeca e superhoreca, rifornendo complessivamente più di 40.000 bar, alberghi, tavole calde, ristoranti e caffetterie  
   
   
VINO, I SEGNALI DI RILANCIO COMINCIANO DAL VERMENTINO CRESCONO LE PRODUZIONI, SI STUDIANO NUOVI PERCORSI DI VALORIZZAZIONE AD ALBERESE IL SIMPOSIO INTERNAZIONALE SUL VITIGNO MEDITERRANEO  
 
 Il rilancio del vino parte da uno dei più apprezzati tra i bianchi mediterranei, il Vermentino. Negli ultimi anni questo vitigno autoctono, che in Italia è diffuso soprattutto in Sardegna, Toscana e Liguria, sta gradualmente aumentando i suoi favori tra il pubblico in parallelo a una costante crescita delle sue produzioni. Un successo di nicchia, certo, ma che, proprio per questo merita di essere sostenuto: si inserisce in questa prospettiva il simposio internazionale sul Vermentino che si è aperto ieri a Alberese presso l´azienda agricola regionale. Organizzato dall´Arsia (Agenzia regionale per lo sviluppo e l´innovazione in campo agricolo) il simposio vede presenti, per la prima volta, autorevoli enologi e tecnici provenienti dall´Italia e dalla Francia, principali Paesi produttori, ma anche dall´Australia e dalla California, oltre a rappresentanze di viticoltori e delle isti tuzioni delle principali regioni produttrici. «Dopo aver studiato e valorizzato il vitigno delle colline, il Sangiovese, cui abbiamo dedicato ben tre simposi, ora tocca al vitigno della costa, il Vermentino. Grazie a una partecipazione scientifica di elevatissima qualità - sottolinea Maria Grazia Mammuccini, direttore Arsia - vogliamo innanzitutto approfondire dal punto di vista scientifico le tematiche viticole ed enologiche del Vermentino; in particolare ci interessa focalizzare lo stato delle tecniche di coltivazione e di trasformazione attualmente adottate e mettere insieme tutte le informazioni sulle potenzialità offerte dalla ricerca per verificare i margini di miglioramento possibili sul piano qualitativo. Inoltre vogliamo favorire anche una maggiore azione divulgativa: questo vino può infatti allargare i suoi spazi sul mercati». Stamani, dopo i saluti delle autorità, sono cominciati i lavori che si sono concentrati da un parte sulle caratteristiche del vitigno, con attenzione agli aspetti agronomici e ambientali della coltivazione e dall´altra sulle tecnologie enologiche utilizzabili per le produzioni. I temi scientifici saranno al centro anche della seconda giornata nella quale uno spazio sarà dedicato anche agli aspetti di marketing e di comunicazione del prodotto. Il simposio si concluderà nel pomeriggio di domani con una degustazione di vini a base di Vermentino guidata dal sommelier Andrea Gori, vicecampione europeo di Sommelier Wsa. Le caratteristiche del Vermentino - Il Vermentino è un vitigno autoctono italiano la cui principale caratteristica, la maturazione tardiva, lo rende idoneo alle aree costiere. La conferma si trae dalla centenaria storia di coltivazione del Vermentino nelle isole (Sardegna e Corsica) e nei vigneti litoranei della Liguria, della Toscana e del Midi francese. Fa eccezione il Roero, in Piemonte, dove i vini da Vermentino, localmente denominato favorita, si differenziano sensorialmente da quelli ottenuti in zone costiere. I vini a base di Vermentino sono generalmente dei bianchi secchi, ma delicatamente morbidi di colore giallo paglierino: si abbinano magistralmente con antipasti di mare e piatti di pesce. In Toscana le più conosciute Doc a base di Vermentino sono quelle del Candia dei colli Apuani, il Bolgheri bianco e le Doc della provincia di Grosseto. Le aree di diffusione - E´ un vitigno che “sente il mare”: così sottolineano gli studiosi per definire le arre dove si è diffuso il Vermentino. In Italia le sua culle sono la Sardegna e le coste della Toscana e la Liguria, in Francia la Corsica e la Provenza. A parte eccezioni per ora piuttosto rare (per esempio alcune aree del Piemonte) quasi sempre il vitigno predilige una vista sul Mediterraneo. In Italia si stima che siano circa 4.500 gli ettari coltivati a Vermentino, di questi oltre il 50% si trovano in Sardegna, il resto diviso equamente tra Toscana e Liguria (ciascuna con poco meno di 900 ettari di produzione), con piccole percentuali per le altre regioni. Sono 20 le doc e una docg in cui il Vermentino è prodotto: ben 10 in Toscana, 2 in Sardegna, 1 in Liguria, Piemonte e Umbria, una interregionale (Colli di Luni) e la Docg Vermentino di Gallura. La Sardegna è la terra d´elezione per questo vitigno, coltivato in 2.416 ettari soprattutto nelle province di Olbia-tempio e Sassari. In Francia la presenza del Vermentino si è sviluppata nel corso dei secoli in Corsica e in Provenza sino alla Valle del Rodano meridionale e al Languedoc-roussillon. La superficie a Vermentino raggiunge i 1.800 ettari nella valle del Rodano-provenza, e gli 800 ettari nel Languedoc-roussillon; se a questi si aggiungono i 1.000 ettari della Corsica si raggi unge una estensione complessiva di 3.600 ettari. Il Vermentino in Toscana - Questo vitigno sta gradualmente acquisendo una posizione di rilievo nella produzione toscana: attualmente viene coltivato in 854 ettari di terreni e si posiziona al secondo posto tra i vitigni bianchi coltivati in Toscana dopo il trebbiano caratterizzando tradizionalmente le due Doc della Provincia di Massa Carrara, Candia dei colli Apuani e Colli di Luni. Un notevole incremento è stato registrato recentemente (duecento ettari di terreni in più solo negli ultimi due anni) soprattutto nella fascia costiera centro meridionale della regione: infatti le maggior estensioni di Vermentino si trovano attualmente in provincia di Grosseto e di Livorno.  
   
   
ABRUZZO: CANTINE APERTE GRANDE OCCASIONE DI PROMOZIONE SABATO E DOMENICA 40 AZIENDE APRIRANNO LE PORTE AL PUBBLICO  
 
Sono quaranta le aziende di tutte e quattro le provincie ad aprire le porte al pubblico dei visitatori e degli appassionati del vino in occasione della quindicesima edizione di "Cantine Aperte" in Abruzzo, in programma sabato (dalle 15 alle 20) e domenica (dalle 10 alle 20) prossimi. La manifestazione organizzata dal Movimento turismo del vino e sostenuta da assessorato regionale all´Agricoltura, Unioncamere, Fondazione Pescarabruzzo, Arssa e Provincia di Pescara è stata prsentata, questa mattina, a Pescara, nel corso di una conferenza stampa tenuta dall´assessore all´Agricoltura, Mauro Febbo. Al suo fianco c´era il giornalista Massimo Di Cintio, fondatore e presidente del Movimento tuirsmo del vino. "Ormai Cantine Aperte è un appuntamento di assoluto rilievo sia in ambito regionale che nazionale - ha sottolineato l´assesore Febbo - e l´organizzazione messa a punto dall´associazione Movimento turismo del vino rappresenta la sintesi perfetta di un´offerta integrata che unisce il vino al turismo di qualità ed in particolare alle specificità delle aree rurali abruzzesi che nascondono tante eccellenze agroalimentari ma anche tanti piccoli tesori storico-urbanistici meritevoli di attenzione. Inoltre, per la prossima estate - ha proseguito l´assessore - si stanno definendo alcuni progetti per la costruzione di itinerari enogastronomici per favorire la valorizzazione e la promozione dei prodotti locali attraverso la vista delle aziende stesse. L´obiettivo è quello di prolungare l´offerta turistica legata alle strade del vino ed intercettare così anche i flussi estivi del turismo di massa sia marino che montano". Si tratta di una sorta di esperimento dal cui buon esito dipenderà, secondo l´assesore Febbo, la scelta di proseguire l´iniziativa promuovendo l´immagine dell´Abruzzo fuori dai confini regionali anche attraverso l´attività portata avanti delle aziende vitivinicole disseminate sul territorio". Infine, questo l´elenco dellle cantine aderenti alla manifestazione nel prossimo fine settimana: Soc.coop. Agr. Madonna dei Miracoli Casalbordino (Ch),cantine Spinelli Atessa (Ch),azienda agricola Paolucci Paglieta (Ch), Cantina Sociale Sangro S.c. - Fossacesia (Ch), Cantina Frentana Rocca S.giovanni (Ch), Olivastri Tommaso -S. Vito Chietino (Ch), Colle Moro Guastameroli di Frisa (Ch), Cantina Collefrisio Frisa (Ch), Citra Vini Ortona (Ch), Azienda Agriverde Villa Caldari Ortona (Ch), Dora Sarchese Ortona (Ch), Il Feuduccio di S.maria d´Orni Orsogna (Ch), Cantina Miglianico di Miglianico (Ch), Ciavolich c/o la Vineria Ciavolich in Piazza San Pantaleone a Miglianico, Fattoria Licia Villamagna (Ch), Minnucci Bucchianico (Ch), Valle Martello Villamagna (Ch), Tenuta I Fauri Chieti, La Valentina Spoltore (Pe) Abruzzo vini Cepagatti (Pe), Azienda Marramiero Rosciano (Pe), Speranza Giancarlo Rosciano (Pe),bosco Nestore & C. Nocciano (Pe), Chiusa Grande C.da Casali Nocciano (Pe) Tenuta Arabona Ciccio Zaccagnini Bolognano (Pe), Guardiani Farchione Tocco Da Casauria (Pe), Filomusi Guelfi Tocco Da Casauria (Pe), Valle Reale Popoli (Pe), Talamonti Loreto Aprutino (Pe), Tenuta Torre Raone Loreto Aprutino (Pe), Contesa di Rocco Pasetti Collecorvino (Pe) Tenuta del Priore 65010 Collecorvino (Pe), San Lorenzo Vini Castilenti (Te), Centorame di Vannucci Lamberto Casoli Di Atri (Te), Tenuta Cerulli Spinozzi Canzano (Te) La Quercia Morro D´oro (Te), Faraone Giulianova (Te), Luigi Cataldi Madonna Ofena (Aq), Cantina Coop. Del Fucino Paterno Di Avezzano (Aq).