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Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Giugno 2009
SCIENZIATI TROVANO L´INTERRUTTORE PER LA CRESCITA DEI VASI SANGUIGNI  
 
Bruxelles, 18 giugno 2009 - Alcuni ricercatori europei hanno identificato un interruttore che stimola o inibisce la crescita dei vasi sanguigni. Le scoperte, pubblicate sulla rivista Cell, potrebbero contribuire allo sviluppo di trattamenti per malattie e disturbi caratterizzati da una crescita eccessiva o insufficiente dei vasi sanguigni. Durante lo sviluppo, la crescita e la guarigione, nuovi vasi sanguigni formano una rete intricata - moltiplicandosi dove è necessario - per assicurare che tutti i tessuti ricevano un flusso costante di ossigeno e sostanze nutritive. Quando durante questo processo qualcosa va storto, i risultati possono essere disastrosi; gli infarti infatti accadono quando si blocca l´afflusso di sangue al cuore. In questo caso, gli scienziati vorrebbero sapere come stimolare la crescita di nuovi vasi sanguigni nel cuore. D´altra parte, i tumori cancerosi sono tenuti in vita da una rete di vasi sanguigni, in questo caso bloccando la crescita di nuovi vasi sanguigni si potrebbe efficacemente debilitare il tumore. Gli scienziati hanno a lungo cercato il meccanismo che determina quando un vaso sanguigno si ramifica in due e quando non lo fa. In questo recente studio, scienziati tedeschi e britannici hanno identificato un interruttore molecolare che controlla il destino di singole cellule. L´interruttore in questione coinvolge una proteina chiamata Notch, che si trova sulla superficie delle cellule che ricoprono le pareti del vaso sanguigno. Diverse proteine possono attaccarsi alla Notch, alcune la attivano e altre la disattivano. Se la Notch è attivata, la cellula diventa sensibile ad una molecola chiamata Fattore di crescita endoteliale vascolare (Vegf). Come suggerisce il nome stesso, il Vegf stimola la crescita di nuovi vasi sanguigni. In questo studio i ricercatori hanno scoperto che una proteina chiamata "Jagged1" attiva la Notch e quindi provoca la formazione di nuovi vasi sanguigni. La Jagged1 sta sulla superficie delle cellule ed è quindi in grado di attaccarsi agli interruttori Notch di cellule vicine. "Per la prima volta riusciamo a capire come questi componenti individuali funzionano insieme," ha commentato il professor Ralf Adams dell´Istituto Max Planck di biomedicina molecolare in Germania. "Vogliamo scoprire - tramite esperimenti su topi - come controllare attivamente la crescita di vasi sanguigni. " Un giorno si potrebbero usare medicine per fare lo stesso nelle persone, ha aggiunto. Attualmente alcuni tipi di cancro e di malattie degli occhi si curano bloccando l´attività del Vegf. Queste cure sono però costose e gli effetti collaterali le rendono inadatte a molti pazienti. "Chiarendo la funzione della Jagged1, speriamo di aver trovato una vera alternativa per terapie future," ha detto il dott. Rui Benedito, anch´egli dell´Istituto Max Planck di biomedicina molecolare. Il passo successivo per i ricercatori consiste nello studiare in modo esauriente l´efficacia dei trattamenti che interferiscono con la Notch e se essi comportino effetti collaterali pericolosi. È una questione importante perché la Notch ha importanti funzioni, per esempio nello sviluppo del sistema nervoso e immunitario. "Notch, Dll4 [una proteina che rallenta la formazione di nuovi vasi sanguigni] e Jagged1 hanno compiti importanti in altri organi e in altri tipi di cellule," hanno spiegato il professor Adams e il dott. Benedito. "Questo rende difficile limitare gli effetti di [un farmaco] alle cellule dei vasi sanguigni. Speriamo comunque che il nostro lavoro porti allo sviluppo di nuove medicine. " Per maggiori informazioni, visitare: Cell: http://www. Cell. Com Società Max Planck: http://www. Mpg. De .  
   
   
IN UNA MOLECOLA IL SEGRETO DEL SISTEMA IMMUNITARIO UNA RICERCA DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO-BICOCCA HA SCOPERTO COME LA MOLECOLA CD14 REGOLA LA VITA DELLE CELLULE-SENTINELLA DEL NOSTRO ORGANISMO. DALLO STUDIO, DURATO QUATTRO ANNI, SONO ATTESI BENEFICI ANCHE NELLA PRODUZIONE DI VACCINI ANTITUMORALI.  
 
Milano, 18 giugno 2009- Il nostro organismo si difende dalle infezioni batteriche attraverso le cellule del sistema immunitario. Tutte le risposte contro i patogeni sono indotte e regolate da cellule conosciute col nome di cellule dendritiche. Poiché questi leucociti controllano tutti i principali processi di attivazione del sistema immunitario, la regolazione del loro ciclo vitale è di fondamentale importanza. Una morte precoce delle cellule dendritiche provoca, infatti, risposte insufficienti mentre una loro attivazione troppo prolungata porta a gravi scompensi nell’attività del sistema immunitario stesso. Sinora si ignorava il ruolo che un’importante molecola studiata da oltre vent’anni, la proteina Cd14, avesse in questo delicato meccanismo. Lo studio, realizzato interamente presso l’Università di Milano-bicocca, al quale hanno partecipato il dipartimento di Biotecnologie e Bioscienze e il Dipartimento di Fisica dell’Università di Milano-bicocca, e finanziato dalla Comunità Europea con il progetto Encite, da Airc e dallo stesso Ateneo con l’acquisto di importanti attrezzature per l’ “imaging” cellulare, ha definito una nuova funzione per la molecola Cd14, scoprendo come essa regoli il ciclo vitale delle cellule dendritiche. Della molecola Cd14, prodotta naturalmente da ogni organismo, non si era, infatti, mai capita sino ad oggi la reale funzione. In sostanza, questa molecola regolando la sopravvivenza delle cellule dendritiche che attivano la risposta contro le infezioni, determina quanto lunga e quindi quanto efficace sarà la risposta immunitaria naturale dell’organismo. Il cuore della scoperta risiede nell’individuazione del compito regolatore della molecola Cd14, la quale regolando la lunghezza della vita delle cellule dendritiche, impedisce che avvengano reazioni esagerate ed aberranti del sistema immunitario stesso contro il nostro organismo. Dalla ricerca, di prossima pubblicazione sulla rivista Nature (Zanoni, Ostuni, Capuano, Collini, Caccia, Ronchi, Rocchetti, Mingozzi, Foti, Chirico, Costa, Zaza, Ricciardi-castagnoli e Granucci), sono attesi benefici anche nella produzione di vaccini antitumorali. Questo tipo di vaccini non è risultato sempre pienamente efficace. E’ possibile pertanto pensare di migliorare l’efficacia dei vaccini già esistenti o di futura generazione interferendo con l’attivazione della proteina Cd14. Così facendo sarà possibile aumentare la sopravvivenza delle cellule dendritiche le quali, a loro volta, saranno potenzialmente in grado di attivare più efficacemente le risposte anti-tumorali del sistema immunitario. «La nostra ricerca ci ha permesso di comprendere come alcune cellule del nostro organismo, tramite la proteina Cd14, rispondano alle infezioni batteriche e diano inizio a tutta la risposta immunitaria - afferma Francesca Granucci, docente di patologia generale e coordinatrice della ricerca - Tale studio offre, quindi, nuove importanti possibilità di intervento per migliorare la risposta immunitaria stessa e per produrre vaccini, sia profilattici che terapeutici, più efficaci». Inoltre, dato il coinvolgimento della molecola in molte malattie, comprese la sepsi e lo scompenso cardiaco, questo studio apre nuove strade per lo sviluppo di trattamenti innovativi che interferiscano specificamente con il funzionamento di questa molecola. La scoperta dei ricercatori e il futuro dei vaccini - Grazie alla scoperta dei ricercatori dell’università di Milano-bicocca, potrebbero essere identificati degli adiuvanti per generare dei vaccini più efficaci. Ogni vaccino contiene una componente adiuvante, sostanza che ha il ruolo di aiutare lo sviluppo di una risposta immune precoce, intensa e di lunga durata. La scoperta che la morte delle cellule dendritiche è indotta attraverso la proteina Cd14 permetterà in futuro di individuare sostanze in grado di interferire con questa funzione della molecola Cd14 stessa. L’inibizione di tale funzione porterà ad un’aumentata sopravvivenza delle cellule dendritiche le quali saranno così in grado di sostenere più a lungo e con maggiore efficacia le risposte del sistema immunitario. L’aggiunta di tali sostanze a vaccini già esistenti o la creazione di nuovi vaccini che sfruttino la presenza di queste sostanze permetterà di avere un forte miglioramento dell’efficacia del vaccino stesso. .  
   
   
CONFERENZA SULLE TECNOLOGIE DI POTENZIAMENTO UMANO  
 
Linköping - Svezia, 18 giugno 2009 - Il 13 ottobre la Fondazione europea della scienza (Fes) e l´università di Linköping organizzano a Linköping (Svezia) una conferenza congiunta intitolata "The perfect body: between normativity and consumerism". La conferenza affronterà le tecnologie del potenziamento umano da diversi punti di vista scientifici. Punto di partenza dell´evento sarà la considerazione della necessità - sia socio-politica che etica - di osservare le tecnologie di potenziamento umano dalla "prospettiva dei disabili". Saranno discussi alcuni dei seguenti interrogativi: Come influisce il consumatorismo sul dibattito attuale sulle tecnologie di potenziamento umano? Quali sono le conseguenze delle tecnologie di potenziamento umano per le persone disabili? Le tecnologie di potenziamento umano comportano il rischio di escludere certi gruppi dalla società, come ad esempio le persone disabili? Come si può inserire il conumatorismo in un quadro etico? Qual è il ruolo della regolamentazione? Quali possibili forme di esclusione e disuguaglianza potrebbero derivare dall´uso delle tecnologie di potenziamento umano? Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Esf. Org/activities/esf-conferences/details/2009/confdetail273. Html?conf=273&year=2009 .  
   
   
AL MEYER IL PRIMO TRAUMA CENTER PEDIATRICO ITALIANO LA STRUTTURA PRENDERÀ IN CARICO I PICCOLI PAZIENTI DA TUTTA LA TOSCANA  
 
Firenze, 18 giugno 2009 - Dopo un lungo e complesso processo di formazione del personale medico e infermieristico è partita a pieno ritmo l´attività del “Trauma center pediatrico” dell´Ospedale Meyer, prima struttura di questo genere in Italia. La nuova struttura organizzativa e professionale offre un servizio globale a tutti i piccoli pazienti, da 0 a 14 anni, colpiti da trauma minore e maggiore (cioè con lesioni ossee di alto grado). Il sistema prevede che tutti i casi di trauma maggiore che si verificano nella regione vengano trattati presso il Trauma Center, trasferendo a Firenze i pazienti, una volta stabilizzati, grazie a un sistema di coordinamento con i vari ospedali periferici e a un sistema di trasporto via terra e via aria sicuro. Dal 1° marzo 2009 al 15 giugno 2009 si sono presentati al Pronto soccorso del Meyer 786 piccoli pazienti con trauma a un arto superiore, 477 con trauma arto inferiore, 563 con trauma cranico e 77 con politrauma. Tecnicamente il sistema organizzativo scelto è quello dello “spoke and hub”, caratterizzato dalla concentrazione dell´assistenza a elevata complessità in centri di eccellenza (centri hub), ai quali i servizi della rete (centri spoke) inviano i pazienti quando una determinata soglia di gravità clinico-assistenziale viene superata. Il servizio è in grado di affrontare una casistica particolarmente complessa: fratture scomposte ed esposte di arti superiori e inferiori, fratture di anca e pelvi, sequele post-traumatiche e post intervento, con la possibilità di accedere anche a una consulenza internazionale di “second opinion”. Il Trauma center è una struttura in cui operano medici specializzati nella traumatologia, ortopedia, anestesia, riabilitazione e rianimazione pediatrica, affiancati da consulenti psicologici e sociali. L´attrezzatura ortopedica pediatrica è dedicata e il supporto telefonico garantito 24 ore su 24. Particolarmente innovativa è stata anche l´attività di formazione degli operatori, iniziata nel 2007 con l´intervento di docenti americani provenienti dal Children’s Hospital di Boston (Massachusetts), dall´’Harvard Medical Faculty Physicians e da Healtone Leading Hospitals di Denver (Colorado). Si è fatto ricorso in particolare alla simulazione, moderno strumento di formazione per medici e personale ospedaliero. Sono stati utilizzati particolari “manichini” che, collegati ad un computer, consentono la simulazione relativa alla presenza di patologie o di particolari casi clinici complessi, con l’obiettivo di migliorare la qualità delle prestazioni di soccorso e garantire un livello più alto di sicurezza per i piccoli pazienti. Tutto questo in un ambiente di addestramento che non presenta rischi nè per il bambino nè per il medico. Il personale medico e infermieristico del Dipartimento di emergenza accettazione, del trauma team, dell´ortopedia, della chirurgia e neurochirurgia, sala operatoria e rianimazione si è sottoposto complessivamente negli ultimi tre anni a 1700 ore di formazione. Medici e infermieri dedicati al Trauma Center hanno conseguito il brevetto internazionale Atls (Advanced trauma life support) e Atcn (Advanced trauma care for nurses). .  
   
   
AD ORISTANO, OGGI, LA PRESENTAZIONE DEL BANDO "AD ALTIORA" PER LA SELEZIONE DI PROGETTI INTEGRATI PER L´INCLUSIONE SOCIALE DI PERSONE SVANTAGGIATE  
 
Cagliari, 18 Giugno 2009 - L´assessorato Igiene e sanità e dell´assistenza sociale, giovedì 18 giugno alle ore 10,30 presso la sala riunioni del Centro regionale professionale in via Madrid, 1 a Oristano terrà un incontro per la presentazione del bando "Ad Altiora" e per fornire chiarimenti e risposte ad eventuali quesiti. Ricordiamo che il bando, in scadenza il 30 giugno, prevede la selezione di progetti integrati per l´inclusione sociale di persone svantaggiate finanziati nell’ambito dell’Asse Iii " Inclusione sociale" del Por Sardegna Fse 2007-2013, Attività g. 2. 1/ g. 3. 2/g. 5. 1/g. 5. 2 – che riguardano: 1. Persone svantaggiate azioni che favoriscano l’inclusione lavorativa e sociale delle persone svantaggiate (mobilità sociale); - progetti pilota e/o di eccellenza che prevedano percorsi formativi e di inserimento lavorativo in favore di categorie specifiche di svantaggiati e delle persone che prestano loro assistenza. 2. Giovani progetti integrati finalizzati all´inserimento lavorativo per la riduzione della devianza e delle dipendenze giovanili e per il recupero dei drop-out. 3. Povertà percorsi integrati per l’inserimento lavorativo e la creazione d’impresa per contrastare le nuove povertà. 4. Trasnazionale - progetti per il confronto di modelli, l’individuazione e la disseminazione di buone pratiche, in relazione ai principali campi di intervento del Fse. Disponibili 21. 900. 000 euro suddivisi per le quattro linee di attività Per richieste di chiarimenti e quesiti è attiva la casella di posta san. Altiora@regione. Sardegna. It .  
   
   
SERVIZI E BILANCIO: LA SANITÀ TOSCANA MIGLIORA GIOVEDÌI A ROMA SI PRESENTANO ALCUNI RISULTATI DEL REPORT 2008 DEL MES  
 
Firenze, 19 giugno 2009 - Le performance della sanità Toscana migliorano anno dopo anno e in molti casi collocano la Regione nelle prime posizioni nazionali. Lo dimostra il sistema di valutazione messo a punto dal Laboratorio Management e Sanità della Scuola Superiore Sant´anna di Pisa per incarico dell´assessorato alla salute della Regione Toscana. Il "bersaglio 2008", che verrà presentato a Roma all´Istituto Superiore di Sanità ha messo a confronto i risultati ottenuti da altre regioni (Piemonte, Liguria e Umbria), per ora solo sugli indicatori sanitari relativi al 2008. In molti indicatori la Toscana risulta con la performance migliore e questo in parte è dovuto al fatto che questi indicatori in Toscana sono stati introdotti a supporto del governo del sistema già da alcuni anni. Aver introdotto la valutazione nel sistema, spiega l´assessore per il diritto alla salute, ha consentito alle Aziende di avviare un processo di miglioramento più rapido e sistematico. Questo trend ha riguardato inizialmente soprattutto le Aziende sanitarie territoriali ma nel 2008 anche le Aziende Ospedaliere Universitarie sono state protagoniste di sensibili progressi. In Toscana gli indicatori più vicini al centro del bersaglio, e quindi con la performance migliore, risultano, tra gli altri, quelli relativi, ad esempio, al tasso di ospedalizzazione globale (154 per mille abitanti), al tasso di ospedalizzazione per scompenso, per diabete, per polmonite (segno di un buon livello di assistenza territoriale), la colecistectomia in day hospital, le fratture di femore operate entro i due giorni (45%), l´efficienza dell´attività di ricovero, l´appropriateza prescrittiva farmaceutica. A Roma verranno presentati tutti i dati relativi alle quattro regioni, secondo un sistema che consentirà un raffronto su dati omogenei e attendibili, ma che soprattutto metterà in grado ogni singola regione di apprezzare costantemente i progressi e porre mano alle criticità. Tutto questo nella prospettiva di un sistema nazionale a cui il Mes sta lavorando, per l´individuazione di un “pacchetto” di indicatori specifici. .  
   
   
BOLZANO: L’ASSESSORE THEINER HA PRESENTATO LA IX EDIZIONE DELL’EUREGIO TOUR PER IL TRAPIANTO  
 
Bolzano, 18 giugno 2009 - La nona edizione dell’Euregio Tour a favore della donazione di organi e dei trapianti è stata presentata ieri mattina dall´assessore Richard Theiner nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte anche il primario del reparto di nefrologia dell´Ospedale di Bolzano, dott. Bruno Giacon, ed il presidente del "Transplant Sport Club", Michael Prenner. “L’euregio Tour è la dimostrazione più evidente di come anche i pazienti che hanno subito un trapianto, 400 persone nella sola provincia di Bolzano, possono condurre una vita normale e stupire con prestazioni sportive di altissimo livello”, ha sostenuto l’assessore alla Sanità Richard Theiner, presentando questa mattina la Ix edizione della gara ciclistica “Euregio Tour” ed ha continuato affermando che “L’assessorato alla Sanità da sempre incoraggia iniziative a carattere sportivo, poiché è ormai assodato che la pratica regolare dell’attività fisica previene molte malattie. “ La nona edizione dell’”Euregio Tour per il trapianto”, il giro ciclistico dedicato alle persone trapiantate, si svolgerà quest’anno dal 26 al 28 giugno. La prima tappa si svolgerà da Innsbruck a Sarentino, la seconda da Sarentino a Cortaccia e la terza da Cortaccia ad Arco. Anche la gara di quest’anno è organizzata dal "Transplant Sport Club", presieduto da Michael Prenner e sostenuta dall’ A. I. D. O. Sezione Provinciale Bolzano, presieduta dalla signora Annamaria Raviolo. Il messaggio che questa manifestazione vuole trasmettere, oltre al risultato della gara agonistica, è diffondere la consapevolezza dell’importanza della donazione d’organi. Negli ultimi anni, infatti, è stato purtroppo registrato un notevole calo di donazioni d’organi nella nostra provincia, ma grazie alla previdente legislazione provinciale, 46 altoatesini sono stati trapiantati presso il centro trapianti della Clinica Universitaria di Innsbruck, “Con la quale da anni sussiste un ottima collaborazione, riducendo notevolmente le liste d’attesa per i trapianti” ha sottolineato l’assessore Theiner. Nel corso del suo intervento il primario del reparto di nefrologia dell´Ospedale di Bolzano, dott. Bruno Giacon, ha sottolineato che nella nostra provincia circa 400 persone vivono grazie ad un organo trapiantato (circa 230 con trapianto di rene, 130 con trapianto di fegato, più di 30 con trapianto di cuore, oltre a pazienti con trapianto di pancreas e polmone) e sono in grado di condurre una vita normale, praticando sport a tutti i livelli. .  
   
   
MARCHE, AIDS: STANZIATI 1,7 MILIONI DI EURO PER GLI INTERVENTI DI DIAGNOSI, PREVENZIONE E CURA.  
 
Ancona, 18 Giugno 2009 - Sono stati confermati dalla giunta regionale anche per il 2009 gli interventi di diagnosi, prevenzione e cura in materia di Hiv/aids. Per la loro realizzazione sono stati stanziati 1,7 milioni di euro. ´Con questo provvedimento ´ spiega l´assessore alla Salute Almerino Mezzolani ´ si intende dare continuita` al programma regionale approvato nel 2004 perche` i bisogni assistenziali del settore e gli interventi decisi in quella sede sono ancora oggi attuali e necessari´. Le disposizioni approvate sono finalizzate alla promozione di un nuovo apporto del medico di medicina generale, all´attivazione di Unita` funzionali territoriali hiv+/aids, all``organizzazione di periodiche iniziative d``informazione e prevenzione, all``assicurazione di una particolare attenzione e assistenza territoriale a favore dei bambini e delle madri hiv+, alla promozione della qualita` della vita e dell``adesione alle procedure diagnostiche e terapeutiche mediante specifiche azioni di counselling a favore di soggetti hiv+ e dei loro familiari presso le strutture ambulatoriali ospedaliere, all``integrazione dell``assistenza domiciliare con ulteriori forme di presa in carico della persona. Tutti questi interventi sono stati avviati nel triennio 2004-2006. Dal 2008 e` inoltre attivo un sistema di sorveglianza delle infezioni hiv+ per poter valutare l``andamento temporale delle nuove infezioni e le aree piu` colpite, le caratteristiche dei soggetti e i fattori di rischio. .  
   
   
RESIDENZE PER ANZIANI, PERCHÉ L’INNOVAZIONE È DIFFICILE UN SETTORE FRAMMENTATO E CON POCHI INCENTIVI AL CAMBIAMENTO. “LA GRANDE INNOVAZIONE SAREBBE L’INTEGRAZIONE CON I SERVIZI DOMICILIARI”, SOSTIENE ENRICO VALDANI, DIRETTORE DEL CSS LAB ALLA CONSEGNA DEI MEDIOLANUM AWARD  
 
Milano, 18 giugno 2009 - C’erano una volta gli ospizi. “Le strutture cadenti e tristi di un tempo non ci sono più, ma è davvero difficile innovare nei servizi per i cittadini senior, un settore molto frammentato, con 4. 700 residenze che assistono 230. 000 anziani e un contesto culturale ed economico che non riconosce valore al miglioramento del servizio”, ha affermato ieri mattina Enrico Valdani, direttore del Customer&service science lab (Css lab) della Bocconi presentando la ricerca Innovazione nel settore dei servizi per i cittadini senior in occasione della consegna dei Mediolanum award. Non mancano, comunque, gli esempi di introduzione di nuove soluzioni gestionali capaci di impattare sui contenuti e le modalità di erogazione dei servizi, con benefici economici per le strutture o di benessere per i residenti. Si va dai progetti di stimolazione sensoriale per gli ospiti con decadimento cognitivo a quelli di telemedicina; dall’impostazione di una relazione di aiuto all’adozione di sistemi informatici e contabili integrati. Il 6% della popolazione italiana ha più di 80 anni e il 44,5% di questi ha qualche forma di non autosufficienza. Per avere un’idea di quella che sarà la possibile evoluzione della domanda, si consideri che l’Istat ha previsto che nel 2051 la quota di over 80 sarà pari al 15% della popolazione. E il tutto si andrà ad affiancare a una crisi della famiglia tradizionale: sempre più spesso ci saranno anziani single e anziani che i figli, per questioni di lavoro, non potranno accudire. Oggi in Italia il 70% dell’assistenza agli anziani è di tipo informale e grava sulla famiglia, che si avvale sempre più spesso dell’incerta soluzione delle badanti. Le dinamiche demografiche, epidemiologiche e sociali mettono in dubbio la sostenibilità futura di questo modello e fanno presagire un ruolo maggiore per le residenze, che però sono chiamate a ripensare profondamente la loro missione all’interno della rete dei servizi. Il settore delle strutture per i cittadini senior è regolato a livello regionale, in modo estremamente disomogeneo, normalmente con finanziamenti pubblici non sufficienti e con una parte dei costi che deve essere coperta da rette non sempre sostenibili per le famiglie degli utenti. “Siamo di fronte a un settore che ha bisogno di aiuto per essere più innovativo. Oggi è in affanno economico, ha difficoltà a reperire le giuste professionalità ed è costretto a innovare a piccoli passi, sul quotidiano” afferma Emilio Tanzi del Cergas Bocconi e collaboratore del Css lab. Gli esempi migliori di innovazione riguardano l’integrazione con i servizi domiciliari, a testimonianza di una presa in carico di natura più moderna, non più solo sanitaria e assistenziale, ma più attenta alla persona e alla sua famiglia. Oggi l’Italia tradisce una forte difficoltà di costruzione e governo della rete dei servizi per gli anziani: solo il 3,3% dell’assistenza è di tipo domiciliare, rispetto al 7% abbondante di Francia e Regno Unito e al 9% della Germania. Dalle interviste ai responsabili delle 113 strutture analizzate risulta che i maggiori fattori di stimolo all’innovazione sono il supporto del vertice strategico e la partecipazione dell’organizzazione, con un attivo coinvolgimento del personale dipendente (il 71% delle risorse umane impiegate) ma qualche difficoltà di partecipazione degli altri collaboratori. I fattori di freno percepiti sono i tempi lunghi di realizzazione e la mancanza di incentivi, anche economici. Il settore soffre, infine, di una certa autoreferenzialità. Sono rare le collaborazioni tra le diverse strutture, anche solo a livello di consorzio d’acquisto, e i soggetti terzi (in particolar modo organizzazioni non-profit, fornitori, università e centri di ricerca) non sono sempre considerati strategici per il processo di innovazione. .  
   
   
NERVIANO, REGIONE A SINDACATI: IL CENTRO E´ SALVO  
 
Milano, 18 giugno 2009 - "C´entra forse qualcosa l´uscita di oggi dei sindacati con il fatto che fra tre giorni si torna a votare per i ballottaggi?". Se lo domanda una Nota di Regione Lombardia, in replica a quanto dichiarato ieri dai rappresentanti sindacali di Nerviano Medical Sciences su un presunto futuro incerto per il Centro. "In realtà - prosegue la Nota - non c´è nessun allarme. Come già annunciato lo scorso 8 maggio, il Centro di Nerviano, grazie alla ricapitalizzazione da 60 milioni di euro, è salvo. Con queste risorse viene garantito il proseguimento dell´attività mentre viene completata la riqualificazione degli assetti industriali e societari". "La Newco che deve realizzare questo progetto - prosegue la Nota - si è costituita, ha tenuto oggi a Roma il suo primo consiglio di amministrazione ed entro luglio entrerà in possesso del pacchetto azionario di Nerviano Medical Sciences. Allo stesso tempo si sta conducendo la rivisitazione del piano industriale, che sarà pronto entro poche settimane". "In sostanza - conclude la Nota - tutto si sta svolgendo secondo quanto stabilito". .  
   
   
INAUGURATA A VIENNA LA MOSTRA “GORIZIANA” SU AUCHENTALLER.  
 
Gorizia, 18 giugno 2009 - Josef Maria Auchentaller “fa ritorno” nella sua patria natia, l’Austria. Per la precisione a Vienna, dove il Leopold Museum, la più importante istituzione museale a livello internazionale della Secessione viennese, gli dedicherà fino al prossimo 21 settembre una retrospettiva. All’inaugurazione dello scorso 11 giugno c´era anche Roberta Demartin, vicepresidente e assessore alla Cultura della Provincia, che nella prestigiosa cornice del museo viennese ha annunciato la costituzione a Gorizia del Centro studi Josef Maria Auchentaller, destinato a mantenere vivo l’interesse e ad approfondire la conoscenza dell’artista, della sua opera e del suo tempo. Una notizia che ha subito incontrato il plauso di Rudolf Leopold, fondatore nonché direttore del Leopold Museum. Leopold ha voluto sottolineare il merito della Provincia di Gorizia e dei suoi Musei che, nel 2005, assieme agli eredi Auchentaller, avevano riscoperto l’artista con la mostra “Belle Èpoque Imperiale” allestita negli spazi di Palazzo Attems Petzenstein, a cui era seguita, due anni dopo, la prima mostra antologica con oltre 300 pezzi. Parte della mostra antologica era poi stata ospitata nella Galleria Civica di Bolzano. Nato nel 1865 a Vienna, nel 1901 Josef Maria Auchentaller si trasferì a Grado con la moglie Emma Scheid e i figli Maria e Peter, contribuendo in maniera determinante allo sviluppo turistico e alla promozione della località balneare. Con la sua famiglia cominciò a gestire la Pensione Fortino, struttura ricettiva progettata dall´architetto Julius Mayreder e che la famiglia Auchentaller portò avanti con spirito imprenditoriale, facendola diventare in breve tempo il punto di riferimento vacanziero della borghesia viennese. L´edificio venne decorato dallo stesso Auchentaller. Per Grado, Josef Maria realizzò anche, nel 1906, il celebre manifesto stampato a Vienna da A. Berger, “Seebad Grado”. Sull’isola del Sole, Josef Maria Auchentaller morì nel 1949, legando in maniera indissolubile il proprio nome alla località balneare, anche se, a seguito del primo conflitto mondiale, la sua fama presto tramontò. La sua riscoperta mette in luce uno degli interpreti più genuini della Secessione viennese, un pittore e un grafico che, per oltre un decennio, fu un attivo protagonista del movimento fondato a Vienna da Gustav Klimt nel 1897. All’inaugurazione della retrospettiva viennese dello scorso 11 giugno, mostra arricchitasi di nuovi capolavori emersi di recente (principalmente nella Collezione Viktor e Martha Thonet di Vienna), sono intervenuti anche Peter Weinhäupl (direttore amministrativo del Leopold), Roberto Festi (curatore della mostra) e Massimo Spinetti (Ambasciatore d’Italia a Vienna). .  
   
   
GOLF – FRANCESCO MOLINARI ALL’U.S. OPEN DOVE TIGER WOODS PUNTA A VINCERE IL 15° MAJOR  
 
Roma, 18 giugno 2009 - Tiger Woods, annunciato in ottima forma e reduce dal successo nel Memorial Tournament, difende il titolo nella 109ª edizione dell’Us Open (18-21 giugno), il secondo major stagionale che si svolge sul difficile Black Course del Bethpage State Park di Farmingdale, nello stato di New York, e al quale prenderà parte anche Francesco Molinari. Il 14° successo in un major, ottenuto in spareggio contro il tenacissimo Rocco Mediate, costò a Woods un lungo stop per l’intervento al ginocchio che saltò durante il torneo, ma ora che la disavventura è archiviata il numero uno mondiale riprende l’attacco al record di Jack Nicklaus, che di gare del grande slam ne ha vinte 18. Al momento Woods si è imposto quattro volte nel Masters e nell’Us Pga Championship e tre volte nell’Us Open e nell’Open Championship. Al via, come sempre, tutti i migliori giocatori del mondo, ma è difficile ipotizzare chi potrà essere l’avversario più difficile per Woods, ammesso che quest’ultimo si esprima come nel Memorial. Infatti, tra i soliti noti, non c’è nessuno che stia veramente al top della condizione a iniziare da Phil Mickelson, rimasto fermo per seguire l’evolversi della malattia della moglie e che, al rientro nel St. Jude Classic, non è apparso sereno e concentrato. Vanno a corrente alternata Jim Furyk, Retief Goosen, Mike Weir, Sergio Garcia, Vijay Singh, Geoff Ogilvy e Paul Casey, attraversano invece in un periodo difficile Adam Scott e Camilo Villegas. Le mine vaganti potrebbero essere Padraig Harrington e Angel Cabrera, i quali sembrano farsi vivi sono nei major. Il primo dal 2007 a oggi ha colto tre successi (due nell’Open Championship e uno nell’Us Pga), ma senza dare un seguito, così come Cabrera che è uscito fuori all’improvviso nell’ultimo Masters, ma che poi alterna buone cose a tagli, senza peraltro vincere. Di sicuro emergeranno degli outsider, anche se spesso nel momento della verità pagano pedaggi pesanti, e magari potrebbe riprovarci Kenny Perry, se avrà smaltito la delusione del Masters, perso in maniera incredibile dopo aver affrontato le due buche finali con due colpi di vantaggio. Quanto a Molinari, che gioca il torneo tre anni dopo suo fratello Edoardo, ha la prima occasione da non perdere (poi sarà anche all’Open Championship) per fare quel salto di qualità ed entrare nell’élite mondiale, ossia tra quei giocatori ammessi ai major e alle gare del Wgc. La sua stagione è stata splendida fino al secondo giro dell’Irish Open, poi la squalifica subita per aver firmato uno score sbagliato, ha avuto un effetto deleterio sul suo morale, tanto che le sue prestazioni si sono fatte molto discontinue, con alcuni giri dagli score pesantissimi. Le difficoltà, però, non durano in eterno e la classe del torinese sicuramente è destinata a prevalere in tempi brevi. Saranno 32 i giocatori europei in gara a caccia di un titolo che non ottengono dal 1970, quando ad Hazeltine si impose l’inglese Tony Jacklin. Molinari, nel primo giro, partirà alle ore 8,50 dalla buca 1 insieme a George Mcneill e a Simon Dyson. In precedenza, alle ore 8,06, via per Tiger Woods, Padraig Harrington e Angel Cabrera, mentre Phil Mickelson sarà in campo alle ore 13,36 (buca 10) in compagnia di Ernie Els e Retief Goosen. Il montepremi è di 7. 500. 000 euro dei quali 1. 350. 000 andranno al vincitore. L’evento sarò trasmesso dal canale satellitare Sky Sport Extra nei seguenti orari: giovedì 18 e venerdì 19 giugno dalle ore 19,00 alle ore 1,00, sabato 20 dalle ore 19,00 alle ore 2,00, domenica 21 dalle ore 19,30 alle ore 1,30. Telecronaca di Mario Camicia e Silvio Grappasonni. European Tour: Rientra Lorengo Gagli – Lorenzo Gagli torna alle gare, dopo l’intervento chirurgico al polso, partecipando al Saint Omer Open (18-21 giugno), torneo “dougle badge” ossia organizzato congiuntamente da European Tour e Challenge Tour in programma all’Aa St. Omer Golf Club a Lumbres in Francia. In campo altri cinque italiani: Gregory Molteni, Federico Colombo, Michele Reale, Edoardo Molinari e Alessandro Tadini, gli ultimi due nel novero dei favoriti insieme ai francesi Jean-françois Remesy, François Calmels e Jean Van de Velde. Il montepremi è di 600. 000 euro dei quali 100. 000 destinati al vincitore. Senior Tour In Galles Con Rocca E Cali’ – Costantino Rocca e Giuseppe Calì, che torna dopo una settimana di pausa, prendono parte al Ryder Cup Wales Seniors Open (19-21 giugno, 54 buche) che si svolge al Royal Porthcawl, nella città da cui il circolo prende il nome, in Galles. Tra i favoriti il gallese Ian Woosnam, gli inglesi Roger Chapman, Peter Mitchell e Gordon J. Brand, lo scozzese Sam Torrance, lo spagnolo Juan Quiros e lo stesso Rocca, che appare in crescendo di condizione. Il montepremi è di 590. 000 euro. .  
   
   
GIOCHI DEL MARE APNEA, SIMONE ARRIGO ABBATTE IL MURO DEI 100 MT “UNA EMOZIONE STRAORDINARIA”  
 
Gaeta, 18 giugno 2009 - 101 mt in 1 minuto e 34 secondi: questo il nuovo record del mondo in apnea dinamica fatto registrare – ai Giochi del Mare oggi nel porto di Formia - da Simone Arrigoni. Ancora una volta il sub-musicista capitolino ha regalato grandi emozioni: Arrigoni, con la sola propulsione delle braccia ha superato il muro dei 100 mt, tirandosi lungo un cavo-guida a 3 metri di profondità sistemato con il supporto dei subacquei della Guardia Costiera. “E’ stata è un’emozione unica – ha raccontato Arrigoni - che si va ad aggiungere a quella provata allo Zoo Marine con i delfini. La maggiore difficoltà dell’impresa è stata quella di prepararmi in sei mesi di duro allenamento. Il contatto con i delfini è qualcosa di unico e che nasce dalla passione per la figura di Mayol ma quella di oggi è stata una soddisfazione tutta sportiva”. Quello messo a segno da Arrigoni oggi è il terzo record consecutivo ai ‘Giochi del Mare’, organizzati in collaborazione con la Regione Lazio, il Comitato organizzatore dei Mondiali di nuoto Roma 09, la Litorale spa e la Guardia Costiera. “Tornerò allo Zoo Marine per sperimentare tecniche diverse – ha aggiunto l’atleta - che prevedano spettacolari avvitamenti con i delfini”. Una tecnica quella messa in pratica oggi che “apre nuove strade ai disabili che condividono con me la passione per il mare e l’apnea perché prevede unicamente l’uso delle braccia. Il porto di Formia – ha aggiunto Arrigoni - è ormai casa mia, è qui che tre dei quattro record che ho stabilito hanno trovato casa. Un ringraziamento particolare alla Regione Lazio, alla Capitaneria di Porto e allo staff medico che mi ha seguito durante le mie performance”. .