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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 19 Novembre 2009
RICERCA MOSTRA LA BASE GENETICA DELLE INFEZIONI MICOTICHE  
 
Bruxelles, 19 novembre 2009 - Due studi di ricerca indipendenti - pubblicati insieme nel New England Journal of Medicine - hanno impiegato il sequenziamento del Dna e le tecniche di mappatura genetica per individuare due proteine che, quando sono assenti, compromettono la capacità dell´organismo di combattere l´infezione da Candida. I risultati della ricerca - in parte finanziata dall´Ue - potrebbero aumentare le nostre conoscenze sulla base genetica delle infezioni micotiche e portare a nuovi trattamenti, non soltanto per la Candida, ma anche per altri tipi di micosi. Il progetto Mc-piaid ("Marie-curie grant on primary immuno-deficiencies and auto-immune diseases") è stato finanziato dall´Ue con 1,6 milioni di euro attraverso la linea di bilancio per le risorse umane e la mobilità del Sesto programma quadro (6° Pq). Le infezioni micotiche come il mughetto (Candida albicans) e il piede d´atleta (tinea pedis) sono molto comuni e colpiscono migliaia di persone ogni anno. Molti di noi contraggono le micosi occasionalmente, anche se alcuni soggetti sembrano essere particolarmente suscettibili. Esistono molti trattamenti con effetti molti variabili, ma le infezioni micotiche sono note per la loro persistenza, e alcune persone ne sono colpite ripetutamente. Ora sembra che due team di ricerca internazionali indipendenti abbiano scoperto la ragione. I due team - uno guidato dall´Università Radboud nei Paesi Bassi e l´altro dall´University College London, nel Regno Unito - hanno scoperto che le mutazioni in due proteine in particolare - Dectin-1 e Card9 - indeboliscono la capacità del sistema immunitario di controllare i funghi nell´organismo. Quando la proteina Dectin-1 riconosce la presenza della Candida nell´organismo, le cellule immunitarie inviano un segnale alla Card9, che si comporta da molecola adattatrice. Card9 attiva quindi i meccanismi di risposta immunitaria per proteggere il corpo dai microorganismi. Nel caso in cui la Dectin-1 o la Card9 sono assenti o mutate, il sistema immunitario non sarà in grado di tenere l´infezione sotto controllo, e questo si tradurrà in un´aumentata incidenza di infezioni da Candida - in particolare le micosi vaginali causate dalla C. Albicans. "Queste scoperte sono un primo passo verso la comprensione della suscettibilità genetica alle malattie micotiche comuni e disabilitanti, come ad esempio l´onicomicosi e le candidiasi vulvovaginali ricorrenti", ha detto il dottor Bart Ferwerda dell´Università Radboud, che è stato il primo ad individuare le mutazioni della Dectin-1 in una famiglia che soffriva di infezioni fungine mucocutanee. Il dottor Erik-oliver Glocker del team di ricerca del University College London - che ha scoperto il legame tra la Card9 e la Candida - ha detto che i risultati della ricerca potrebbero contribuire fortemente allo sviluppo dei trattamenti. "Questa scoperta permette ulteriori approfondimenti sull´interazione tra i funghi e il sistema immunitario umano, e potrebbe spianare la strada alle future possibilità terapeutiche nei pazienti affetti da infezioni da Candida", ha detto. In precedenza erano stati condotti esperimenti per determinare la risposta dei topi alle infezioni micotiche, producendo risultati analoghi; i risultati dello studio in questione mostrano che la capacità di protezione contro le infezioni micotiche è uguale negli esseri umani. Il professor Mihai Netea - il cui team presso l´Università Radboud ha scoperto il rapporto tra le infezioni micotiche e la Dectin-1 - ha detto: "Anche se il processo della risposta immunitaria dell´ospite alle infezioni era stato già studiato nei topi, è molto interessante vedere che accade la stessa cosa anche nell´uomo. I nuovi risultati mostrano che i meccanismi di protezione contro le infezioni micotiche si sono conservati durante l´evoluzione tra i topi e gli esseri umani, cosa non necessariamente valida per altri microbi". Dei consorzi di ricerca hanno fatto parte il National Center for Biotechnology Information (Ncbi) negli Stati Uniti e il Politecnico di Monaco, in Germania. Per maggiori informazioni, visitare: New England Journal of Medicine: http://content. Nejm. Org/ Università Radboud di Nijmegen: http://www. Ru. Nl/english/ University College London: http://www. Ucl. Ac. Uk/ .  
   
   
IMPORTANTE SOVVENZIONE DELL´UE ASSEGNATA ALLA NANOTECNOLOGIA  
 
Bruxelles, 19 novembre 2009 - Il Consiglio europeo della ricerca (Cer) ha assegnato una sovvenzione Advanced Grant di 2,5 milioni di euro all´Istituto di nanoscienze del Politecnico di Delft (Tu Delft) nei Paesi Bassi, per la ricerca svolta nel campo delle bio-nanotecnologie. Il Cer - finanziato nell´ambito del Settimo programma quadro (7° Pq) - è il primo organo di finanziamento creato per sostenere le nuove ricerche e l´eccellenza nel pensiero scientifico creativo. Esso cerca altresì di incoraggiare gli scienziati ad individuare nuove opportunità e sfide, piuttosto che svolgere ricerche guidate dai governi e dai responsabili delle politiche. La nanotecnologia è uno di questi campi di frontiera della ricerca, e il destinatario dell´Advanced Grant - il professor Cees Dekker dell´Istituto di nanoscienze presso il Tu Delft - ha detto: "Vogliamo usare la forza della nanofabbriczione [. ] per scoprire di più sulle grandi questioni biologiche, come ad esempio il funzionamento preciso dei processi intracellulari". Nella prima parte di questo progetto, il professor Dekker e il suo team studieranno l´evoluzione e l´adattamento dei batteri. "Le tecniche di nanofabbricazione ci permettono di costruire dei cip ad altissima definizione, al fine di studiare l´adattamento e l´evoluzione dei batteri", ha spiegato. "Stiamo creando una vera e propria miniatura delle isole Galapagos per i batteri, in cui alcuni di essi potranno passare da un´isola all´altra, altri invece no. Cambiando i fattori e le proprietà ambientali dei batteri, possiamo approfondire la nostra comprensione di come si adattano i batteri. Siamo in grado di osservare direttamente l´evoluzione nello spazio e nel tempo". I batteri osservati nello studio si muovono attraverso stretti canali, in cui sono completamente appiattiti prima di riapparire con forme diverse. La ricerca condotta dal professor Dekker e dal suo team indica che negli spazi stretti potrebbero esserci molti più batteri di quanto ritenuto finora. Ciò potrebbe avere importanti ripercussioni per i prodotti come ad esempio gli strumenti medici. Nella seconda parte della ricerca il team utilizzerà fasci di elettroni per creare fori su scala nometrica. Le molecole di Dna saranno in grado di spostarsi attraverso questi fori mentre se ne terrà traccia. L´obiettivo è di leggere i loro codici genetici e osservare quali geni sono "accesi" o "spenti". Nella parte finale della ricerca, il team tenterà di "mimare" la costruzione dei pori biologici, concentrandosi sui fori microscopici nella membrana del nucleo cellulare. "In questi fori si trovano determinate proteine che funzionano come una specie di guardiano del nucleo cellulare", ha detto il professor Dekker. "Esse determinano quali molecole possono entrare o uscire; il modo in cui riescono a farlo rimane comunque un mistero. Mimando questi fori tramite la nanofabbricazione e rivestendoli con le proteine guardiano, speriamo di scoprire di più su questo importante meccanismo". Il professor Dekker ritiene che la casualità sia un elemento particolarmente interessante della ricerca. "Alcuni batteri mirano alla cooperazione, mentre altri "approfittano" del lavoro svolto dai loro compagni", ha spiegato. "Possiamo gestire anche queste caratteristiche e studiarle in condizioni controllate". Per maggiori informazioni, visitare: Politecnico di Delft (Tu Delft): http://www. Tudelft. Nl/ Consiglio europeo della ricerca (Cer): http://erc. Europa. Eu/ .  
   
   
SANITÀ TOSCANA COME VOLANO DI RIPRESA ECONOMICA INTESA TRA REGIONE, UNIONCAMERE E CAMERA DI COMMERCIO PER FIRENZE E EMPOLI TRASPARENZA E VELOCITÀ PER SPENDERE BENE E MIGLIORARE I SERVIZI  
 
Firenze 19 novembre 2009 - Trasparenza totale e contenzioso stragiudiziale tra imprese e strutture sanitarie toscane; forme associative perché le imprese possano partecipare alle gare sanitarie. Così può essere riassunto il senso del protocollo che è stato firmato ieri nella sala della giunta della Camera di Commercio di Firenze tra l’assessore regionale alla sanità, Enrico Rossi, il presidente di Unioncamere Toscana, Pierfrancesco Pacini, il presidente della Camera di Commercio di Firenze, Vasco Galgani e i direttori delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere della Provincia di Firenze. Analoghi protocolli saranno firmati anche per le altre province toscane. Gli investimenti che la sanità toscana realizza e intende completare per il triennio 2008-2010 superano i milleseicento milioni di euro. Una cifra la cui rilevan za economica non lascia indifferenti le imprese toscane, una parte delle quali ha i requisiti – o può averne, associandosi con altre - per partecipare agli appalti: da uno studio dell’Irpet emerge che, per ogni euro di investimento in lavori e tecnologie nella sanità, 0,65 centesimi rimangono nella Regione sotto forma di valore aggiunto, cioè come quota di salari e profitti spendibili nel territorio. Una percentuale già alta che può crescere. Nel corso del 2008 le Aziende Sanitarie della Toscana hanno deliberato piani per la realizzazione di nuovi investimenti per complessivi 1. 617 milioni di euro, tutti interamente finanziati con risorse del Ministero della Salute e dell’Economia, con risorse della Regione Toscana e con risorse proprie delle Aziende sanitarie (mutui o alienazioni), cui si aggiungono ulteriori 1. 100 milioni destinati al completamento di opere già in corso. L´impatto della messa in appalto di queste opere e della loro realizzazione nei tempi previsti potrebbe tradursi secondo le stime Irpet in una crescita dell´1% del Pil. Il protocollo di intesa firmato oggi riguarda le Aziende 10 di Firenze, 11 di Empoli, Careggi e Meyer. In dettaglio: - Piano di investimenti 2008-2010 per le 4 aziende firmatarie: 1. 038 milioni di euro. - Flussi già erogati nel 2008 e primi 8 mesi 2009 dalle 4 aziende: oltre 215 milioni di euro. - Previsioni di flussi di cassa per il 2010 nelle 4 Aziende: oltre 282 milioni di euro, di cui oltre 58 milioni di euro di nuove opere da appaltare. Cosa dice il protocollo Le Aziende Usl 10 di Firenze, Usl 11 di Empoli, Ospedaliero-universitaria di Careggi e Ospedaliero-universitaria Meyer si impegnano ad appaltare le opere nei tempi previsti, a fornire alla Regione e all’Unioncamere Toscana le informazioni necessarie al monitoraggio sullo stato di attuazione delle opere; a espletare le gare pr eviste prevalentemente con la procedura di e-procurement della regione Toscana denominata Start, che permetterà di effettuare le procedure di gara in modo omogeneo e con tempi più rapidi. Compito della Regione monitorare insieme a Unioncamere Toscana lo svolgimento del Piano degli investimenti e favorirne la realizzazione, anche attraverso forme di incentivazione ai Direttori e dirigenti dell’azienda. Vigilare affinché le aziende non modifichino con varianti in corso d’opera il progetto appaltato, salvo nei casi espressamente previsti dalla legge. Verificare che le aziende rispettino i tempi di liquidazione degli stati di avanzamento delle opere in corso di realizzazione. Mettere a disposizione i dati sui quali effettuare le elaborazioni e il successivo monitoraggio. La Camera di Commercio di Firenze si impegna a informare le imprese del proprio territorio sul programma degli investimenti sanitari previsto per la provincia nel 2010, in part icolare sulle caratteristiche della procedura di e-procurement Start. Ad attivare possibili azioni per accelerare e snellire l’esecuzione degli appalti in corso, se possibile anche attraverso la rimodulazione dei contratti. A intervenire per favorire la risoluzione delle situazioni di contenzioso esistenti col ricorso alla conciliazione gestita con il proprio sportello e ad adoperarsi per evitare l’insorgere di nuovi contenziosi. A sollecitare la partecipazione delle imprese del proprio territorio, anche promuovendo forme associative tra imprese, alle gare di appalto che saranno indette dalle Aziende sanitarie per il piano di investimenti 2010. Unioncamere Toscana si impegna a effettuare un raccordo tra le Camere di Commercio toscane per la massima diffusione dei termini dell’Intesa. Ad attuare con la Regione Toscana un monitoraggio periodico sull’attuazione del piano degli investimenti e sui flussi di cassa previsti. A effettuare e diffondere, d’in tesa con la Regione, un monitoraggio trimestrale dei tempi di pagamento delle Aziende sanitarie e ospedaliere e dagli Estav (enti tecnico amministrativi di area vasta), riguardo alla fornitura di beni e servizi da parte delle imprese. «In dieci anni di governo della sanità toscana – dice l’assessore Enrico Rossi - il mio principale pensiero è stato di garantire ai cittadini cure e assistenza di qualità. Mi sono presto reso conto che questo obiettivo poteva essere raggiunto solo spendendo bene i soldi pubblici, eliminando sprechi e inefficienza, facendo del bilancio in pareggio un punto di forza irrinunciabile. Grazie a questo è stato possibile far assumere alla sanità pubblica il ruolo di traino dell´economia toscana. Cosa tanto più vera oggi, nella crisi che stiamo attraversando. Abbiamo le risorse per la più grande operazione di ammodernamento qualitativo di ospedali e strutture sanitarie. Vogliamo spenderle bene e in modo trasparente. I protocolli hanno proprio questa finalità: impegnare il sistema sanitario e le sue aziende a realizzare le gare con le procedure più snelle e assicurare tempestivamente i pagamenti. Il mondo delle imprese può allo stesso tempo mettersi in gioco e organizzarsi per affrontare questa sfida. Insieme realizzeremo un monitoraggio puntuale dell´avanzamento dei lavori. Tutta l´economia toscana ne trarrà vantaggio». «Se la sanità toscana è il committente più importante della regione – così Vasco Galgani, presidente della Camera di Commercio di Firenze - diventa doveroso per tutti gli attori coinvolti creare un circolo virtuoso di trasparenza tra domanda, offerta, esecuzione e fruitori. Il sistema imprenditoriale fiorentino, col coordinamento della Camera di Commercio e dell’Associazionismo economico, è in grado di affrontare questa sfida. Col protocollo firmato oggi mi se mbra che siamo sulla buona strada». «Questo protocollo è un atto di grande importanza per il futuro del nostro sistema produttivo. - dice Pierfrancesco Pacini, presidente di Unioncamere Toscana - La sanità riveste una grande importanza per le spese, per gli investimenti e più in generale per le risorse impiegate sul territorio. Il Sistema camerale toscano con questo protocollo s’impegna a far sì che le nostre imprese conoscano e possano partecipare alla ripartizione di queste risorse». .  
   
   
VIA LIBERA A MAXIPROGETTO A.O. VERONA NASCERANNO OSPEDALE DEL BAMBINO A BORGO TRENTO E OUT PATIENT CLINIC A BORGO ROMA.  
 
Venezia, 19 novembre 2009 - Importante passo avanti per l’ambizioso progetto dell’Azienda Ospedaliera di Verona di realizzare l’Ospedale della Donna e del Bambino a Borgo Trento e un’Out Patient Clinic per l’attività sanitaria medico-chirurgica prevalentemente diurna a Borgo Roma. La Giunta regionale, nella sua ultima seduta su proposta dell’Assessore alla Sanità Sandro Sandri, di concerto con il collega ai Lavori Pubblici Massimo Giorgetti, ha infatti deliberato che il progetto è “ammissibile” e “realizzabile”; ha approvato gli “elementi per lo studio di fattibilità” contenuti in una delibera del Direttore Generale Sandro Caffi, ed ha confermato un finanziamento di 33 milioni di euro che verrà inserito tra i progetti del cosidetto “ex articolo 20” nazionale dedicato all’edilizia ospedaliera. L’intero progetto, per un importo totale di 120 milioni di euro, verrà coperto con questi 33 milioni; con 20 milioni di contributo della Fondazione Cariverona; e con 67 milioni attraverso un project financing che, peraltro, non riguarderà servizi di tipo sanitario. “Con il via libera a questo progetto – sottolinea Sandri – si pone una pietra miliare per quella che sarà la sanità veronese dei prossimi decenni: un fiore all’occhiello veneto di caratura internazionale con il quale guardiamo avanti, a dopo che saranno conclusi i lavori del nuovo polo chirurgico, per dare continuità al cammino volto a realizzare una nuova sanità veronese, moderna ed all’avanguardia non solo sul piano regionale. Questo è un bell’esempio di lungimiranza programmatoria”. L’ospedale del Bambino e delle Donna troverà posto con il completamento dell’attuale Padiglione 9 (la maternità), nel quale troveranno collocazione tutti i Reparti afferenti a quest’area. Il tempo di costruzione è previsto in circa 2 anni. Nella sede di Borgo Roma, la costruzione dell’Out Patient Clinic è prevista con la demolizione dell’attuale corpo H e la costruzione di un nuovo edificio, nonché la ristrutturazione del corpo I e la riorganizzazione funzionale del corpo A. .  
   
   
SANITA’ INSICILIA: ANCHE AI PRIVATI IL BUDGET PER PREVENZIONE E SCREENING  
 
Palermo, 18 novembre 2009 – Le strutture private, convenzionate con il sistema sanitario, potranno affiancare le strutture sanitarie pubbliche nei programmi di prevenzione e di screening previsti dal Ministero della Salute che saranno attivati immediatamente e per i quali sono previsti 28 milioni e mezzo di euro. E’ questa la novità più importante contenuta in un decreto firmato dall’assessore regionale alla Sanità, Massimo Russo. L’obiettivo è quello di implementare in breve tempo il programma della prevenzione, raggiungendo un’ampia fetta di popolazione che rientra nelle categorie “a rischio”. Il programma degli screening riguarda i tumori delle cervice uterina (il target raggiunto sarà quello delle donne fra i 25 e i 64 anni), dei tumori mammari (donne fra 50 e i 69 anni) e di quelli al colon retto (uomini e donne tra i 50 e i 69 anni). Il programma di prevenzione sarà rivolto invece alle patologie cardiovascolari, alla talassemia e all’immobilità nell’anziano e nel grande anziano (soprattutto post ictus). Per gli screening dei tre principali tumori verranno destinati 13, 250 milioni di euro mentre per i programmi di prevenzione saranno investiti 15, 240 milioni di euro. Le somme saranno ripartite alle singole Asp sulla base della “popolazione target” e sono state recuperate dall’apposito fondo ministeriale che riguarda la prevenzione e dunque in aggiunta rispetto al budget annuale che ogni anno viene ripartito dal fondo sanitario. La partecipazione delle strutture private ai programmi di screening sarà subordinato ad alcuni requisiti, primo tra i quali una adeguata formazione del personale che sarà destinato agli screening e alla prevenzione. “Questa innovazione strategica – ha spiegato l’assessore Russo – segue una logica di modernizzazione del sistema sanitario ed è la risposta a chi sostiene, spesso strumentalmente, che la politica di questo assessorato abbia penalizzato i soggetti privati. La verità è che il nostro sforzo è quello di premiare soprattutto i cittadini che hanno diritto a ricevere le prestazioni sanitarie secondo standard di qualità e in linea con le direttive ministeriali. L’integrazione fra il pubblico e il privato è uno dei perni su cui poggia la legge di riforma del sistema sanitario e questo decreto permetterà di aumentare sensibilmente i tassi regionali di copertura degli screening che negli ultimi anni sono stati piuttosto bassi. L’attenzione verso la prevenzione, oltretutto, è dettata da evidenze scientifiche: attraverso corretti programmi di prevenzione è possibile dare migliori risposte di salute ai cittadini e ottenere a lunga scadenza grosse economie”. .  
   
   
ASM BASILICATA, CORSO "LA PATOLOGIA COMBINATA EPATO-RENALE"  
 
Matera, 19 novembre 2009 - Su iniziativa dell’Asm e dell’Ordine dei Medici della provincia di Matera si terrà Sabato 21 a partire dalle 8,30 nel Miceneo Palace Hotel di Scanzano Jonico l’evento formativo sul tema: “L’ospedale e il Territorio: la patologia combinata epato-renale”. Direttore scientifico dell’evento è Felice Ianuzziello, responsabile dell’U. O. Semplice dipartimentale di Nefrologia e Dialisi Ospedale “A. Lo Dico” di Tinchi-pisticci. E´ quanto comunica l´Asm. Il programma prevede il saluto del direttore generale dell’Asm Vito Gaudiano e del direttore sanitario G. Montesano. Attenzione verrà dedicata anche al danno epato-renale da tossici esogeni ed endogeni e alle alterazioni della funzione renale nel corso di insufficienza epatica. Verrà rivisitato poi, alla luce dei dati più recenti della letteratura, un quadro squisitamente funzionale quale è quello della sindrome epatorenale, in cui il rene pressoché anatomicamente indenne, subisce sotto l’influsso di svariate influenze emodinamiche ed ormonali una serie profonde e significative perturbazioni funzionali. La seconda sessione, quella pomeridiana, dell’evento formativo sarà dedicata al management del paziente con epatopatia ascitogena, con particolare riguardo alle opzioni terapeutiche nell’ascite refrattaria, in cui il medico di medicina generale svolge un ruolo decisamente importante; solo infatti una attiva e stretta collaborazione tra specialisti e medico di medicina generale può consentire una corretta gestione clinica del paziente. L’attività formativa è rivolta ai medici chirurghi nelle discipline di riferimento: nefrologia, medicina interna, medicina generale. E si propone di far acquisire conoscenze teoriche in: interessamento renale nelle epatopatie; conoscenze pratiche in: patologia combinata epato-renale; e migliorare la capacità comunicativa. L´interessamneto epato-renale nelle epatopatie non è costante, nè obbligatoriamente presente, tuttavia la sua frequenza è tale da dar vita ad una serie di quadri morbosi. .  
   
   
DIPENDENZE: GRAVE L’INGERENZA DEL DIPARTIMENTO POLITICHE ANTIDROGA CONTRO IL CONVEGNO DELLE REGIONI A TORINO IL 1° E 2 DICEMBRE. INVITO ULSS, SERT E COMUNITA’ VENETE A PARTECIPARE  
 
Venezia, 19 novembre 2009 - “Non si permettano il Sottosegretario di Stato alle politiche antidroga e il suo capo dipartimento di inviare malcelati messaggi a disertare il convegno organizzato dalle regioni italiane sul ruolo che esse hanno nelle politiche antidroga”. Stefano Valdegamberi, a nome degli assessori regionali al sociale, riunitisi ieri a Roma, ha segnalato al presidente della Conferenza delle Regioni per una formale presa di posizione della Conferenza delle regioni, i contenuti di una lettera inviata da Roma ai responsabili dei Sert e delle Comunità terapeutiche italiane da parte del Capo Dipartimento delle politiche antidroga Giovanni Serpelloni. La nota comunica la posizione ufficiale (negativa) del Sottosegretario Carlo Giovanardi, che ha addirittura chiesto di “espungere” il suo nome dalle locandine, nei confronti del Convegno organizzato dalle regioni a Torino il prossimo 1 e 2 dicembre per fare il punto sul ruolo delle regioni nelle politiche antidroga. “Sostanzialmente è un invito a disertare la conferenza – afferma Valdegamberi – e purtroppo ravviso nella missiva del dott. Serpelloni ed in quella dell’onorevole Giovanardi una grave mancanza di rispetto nei confronti delle autonomie regionali, in antitesi alla politica federalista che l’attuale Esecutivo sta portando avanti con migliore coerenza in altri settori del governo del Paese. Ma tant’è, il sottosegretario Giovanardi non è nuovo a questo metodo, che applica al servizio civile e alle politiche per la famiglia”. “Che il Sottosegretario ed il Capo Dipartimento non vogliano partecipare all’evento è fatto del quale dispiace – afferma ancora Valdegamberi – ma non pensino che la loro decisione debba essere assunta anche dagli operatori che a livello regionale, nelle Aziende socio-sanitarie e nelle Comunità terapeutiche, possono usufruire di un momento di confronto promosso dalle regioni nella piena titolarità costituzionale della materia sociale. Le Regioni non sono organismi dipendenti, come vorrebbero Giovanardi e Serpelloni, dal supremo Soviet romano di Via della Vite, sede dal Dipartimento nazionale Politiche Antidroga”. A questo scopo Valdegamberi ha inviato una nota ai direttori generali e sociali, ai direttori delle dipendenze e dei Sert delle Ulss venete ai responsabili delle comunità terapeutiche regionali invitandoli “ad aderire all’iniziativa, favorendo la partecipazione di almeno un rappresentante per Servizio. Ricordo – ha scritto l’assessore – che l’iniziativa è promossa dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, dalla Commissione Salute e dalla Commissione Politiche Sociali, in collaborazione con la Regione Piemonte”. .  
   
   
POLO TECNOLOGICO SANITARIO DI FABRIANO VALORE E OPPORTUNITA`` PER IL TERRITORIO.  
 
Ancona, 19 Novembre 2009 - ´La nostra sanita`, dopo aver pareggiato i bilanci da tempo, e` oggi in grado di fare investimenti sul territorio ´ ha detto ieri il Presidente Gian Mario Spacca a Fabriano presentando il Centro Servizi Unificato dell´Asur Marche - La Regione ha attivato diversi progetti per rafforzare le funzioni istituzionali del territorio, anche in campo sanitario. Questo crea valore e costituisce un forte segnale di ripresa, in quanto fonte di nuova occupazione a livello locale, oltre che migliorare i servizi per efficienza, qualita` e velocita`´. Il progetto del Centro prevede circa sessanta nuovi posti di lavoro, di cui gia` 21 operativi. Grande la soddisfazione dei nuovi assunti, presenti nella sala conferenze dell´Ospedale ´Profili´. Ma ´ come ha spiegato il direttore Malucelli - un risultato immediato va anche nella direzione dell´innovazione tecnologica: l´efficienza organizzativa data dalla digitalizzazione dei servizi e dalla progressiva riduzione del materiale cartaceo implica recupero di risorse, nuovi investimenti, migliori rapporti coi fornitori, pagamenti piu` veloci da parte dell´ente pubblico, infine piu` facile accesso dei cittadini ai servizi sanitari e riduzione delle liste di attesa! Il ´pensare globalmente´ della sanita` marchigiana risponde dunque alla fase due della politica regionale: dopo aver messo i conti in ordine (le Marche sono una della prime Regioni italiane in tal senso) adesso i bilanci in attivo significano la possibilita` di creare valore aggiunto sul territorio. Il Centro Servizi Unificato dell´Asur Marche e` il primo importante passo avanti. .  
   
   
SANITA IN ABRUZZO:ACCORDO CON FERROVIE PER EMERGENZE  
 
L´aquila, 19 novembre 2009 - La Giunta ha dato il via libera al protocollo d´intesa tra la Regione e la Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) finalizzato alla gestione dell´emergenza sanitaria all´interno della rete ferroviaria nel territorio abruzzese. Lo rende noto l´assessore alla Sanità, Lanfranco Venturoni. L´obiettivo del documento è fornire una serie di linee guida comportamentali e procedurali da utilizzare per le emergenze di carattere sanitario, che trovino interessato il personale viaggiante sia esso personale delle ferrovie, viaggiatori, utenti ? clienti, o soggetti che in quel momento vengano a trovarsi , a vario titolo, all´interno della rete ferroviario, inclusi gli incidenti maggiori o catastrofi. "Nel corso della riunione dello scorso settembre - spiega Venturoni - tra i responsabili delle Centrali Operative del 118 ed i referenti delle R. F. I. Si è giunti alla condivisione del documento denominato gestione Emergenza Sanitaria all´interno della Rete Ferroviaria, che ha ottenuto in seguito il parere favorevole del Comitato Regionale Emergenza ed Urgenza Abruzzo (Crea). La firma dell´Intesa regionale ? prosegue l´assessore - deriva dal Protocollo stipulato nel 2008 tra il Capo della Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e l´amministratore delegato del Gruppo Ferrovie per una corretta gestione dell´emergenza in ambito ferroviario" . Una richiesta di soccorso inoltrata al numero 118 da un convoglio ferroviario fermo in stazione o in itinere può avvenire per opera del dirigente centrale Coordinatore Movimento (personale Rfi designato alle gestione delle emergenze), da una qualsiasi persona (viaggiatore o altro) che trovandosi all´interno del treno, o nelle vicinanze, provveda direttamente a chiamare il 118. Il personale individuato da Rfi invierà la richiesta di soccorso alla centrale operativa 118 di L´aquila, Teramo, Pescara, Chieti, secondo competenza, fornendo all´operatore di centrale le informazioni, utilizzando un modulo denominato: ´richiesta di soccorso da Rfi a 180´, che ha la funzione di facilitare la raccolta di notizie significative dal luogo dell´evento ma non costituisce presupposto necessario per l´allertamento del 118 che deve avvenire telefonicamente il prima possibile. Rimane fondamentale infatti attuare al più presto un collegamento tra chi si trova sul luogo dell´evento e la centrale 118 allo scopo di definire la situazione e fornire, ove necessario, istruzioni sui provvedimenti da adottare in attesa dei soccorsi. In caso di richiesta di soccorso sanitario da parte di qualsiasi persona sarà la centrale 118 di L´aquila, Chieti, Teramo o Pescara a contattare il dirigente Centrale Coordinatore Movimento per notificare la chiamata, avere informazioni dettagliate sulla localizzazione del treno, comunicare le eventuali attivazioni di altri enti istituzionali. .  
   
   
ASSOCIAZIONE CARLO CATTANEO: LA COLLABORAZIONE IN CAMPO MEDICO ESISTENTE TRA OSPEDALI, CLINICHE E MEDICI DEL CANTONE CON OSPEDALI, CENTRI DI RICERCA E MEDICI ITALIANI.  
 
 Lugano, 19 novembre 2009 - L’associazione Carlo Cattaneo presenta il suo Quaderno n. 63 dedicato all’attualissimo tema della collaborazione in campo medico esistente tra Ospedali, Cliniche e medici del Cantone con Ospedali, Centri di ricerca e medici italiani. Infatti, di recente è stato siglato un accordo operativo dall´assessore alla sanità della Lombardia Luciano Bresciani e da Patrizia Pesenti, direttrice del Dipartimento sanità e socialità e Consigliera di Stato del Canton Ticino su formazione, ricerca, nuove tecnologie e innovazione in campo sanitario. Il Quaderno n. 63 dell’Associazione Carlo Cattaneo, che prosegue e riafferma una consolidata tradizione di proposta e stimolo culturale a cavallo tra le frontiere, è dedicato a “Situazione e prospettive della collaborazione in campo medico tra il Ticino e la vicina Italia” prende in esame le molteplici forme di collaborazione esistenti con benefici reciproci. Molte iniziative comuni hanno potuto essere attuate, ad esempio nell’oncologia, nella ricerca farmacologica, nella cura di pazienti, nella senologia, nella medicina della procreazione, nella medicina legale, nella formazione, nella vigilanza sanitaria e nel perfezionamento di giovani laureati svizzeri e italiani. Diversi medici ticinesi esplicano settimanalmente una parte della loro attività in strutture italiane; reciprocamente parecchi medici italiani portano le loro conoscenze a favore di pazienti curati in Ticino. Queste forme di collaborazione rappresentano un’opportunità e un prezioso arricchimento, in particolare per una piccola regione periferica come il nostro Cantone. Il Quaderno no. 63, distribuito a tutti i nostri soci in questi giorni in regola con il pagamento della quota annuale, è in vendita a Sfr. 30. —previo richiesta alla Segreteria dell’Associazione. .  
   
   
RIOT QUEER IS DEAD JUST LIKE A ROCK STAR LA PRIMA MOSTRA PERSONALE IN ITALIA DI RIOT QUEER, ARALDO DEL PUNK SURREALISM BARI – GALLERIA FABRICA FLUXUS DAL 20 NOVEMBRE ALL’11 DICEMBRE 2009  
 
 Bari, 19 novembre 2009 - Disturbante, sensuale, irriverente, orrorifica, erotica: l’arte di Riot Queer (classe 1982, romano di nascita, milanese di adozione e cosmopolita per vocazione) non conosce mezze misure e non offre altre scelte allo spettatore e alla critica che non siano i due estremi opposti dell’odio e dell’amore. Dopo i successi di San Francisco e Parigi, arriva per la prima volta in Italia una mostra personale di Riot Queer, araldo del movimento Punk Surrealism e propugnatore di una bellezza ribelle e irregolare, che sa essere allo stesso tempo conturbante e pericolosa, macabra e seducente. Sbudellato da una groupie in preda a un attacco di gelosia dopo aver scoperto il suo idolo a letto con il suo migliore amico o fatto secco da un vecchio critico d’arte esasperato dal suo cattivo gusto e dal comportamento indecoroso che sfoggia in ogni pubblica esternazione, Riot Queer mette a frutto l’occasione di questa sua prima personale in Italia per portare in scena la sua dipartita rock che, secondo copione, non è certo la migliore delle morti possibili. Il titolo della mostra è “Riot Queer is dead. Just like a rock star” e, a fare da contorno al fetido feretro dell’artista, saranno proposte al pubblico due serie di lavori realizzati del 2009. La mostra, curata da Francesco Paolo Del Re e dal collettivo Fabrica Fluxus, inaugura il 20 novembre alle 19. 00 a Bari, presso gli spazi della Galleria Fabrica Fluxus (via Celentano 39), ed è visitabile fino all’11 dicembre. Non solo quadri da guardare: l’inaugurazione di “Riot Queer is dead. Just like a rock star” è l’evento più atteso dell’intero autunno barese, mescolando arte e musica in un mix avvincente e trascinante. La mostra ha infatti un’ispirazione musicale, abbinando opere a celebri pezzi rock, e il vernissage sarà tutto da ballare, grazie a un imperdibile dj set a tema. Influenzato dal fumetto underground, dal tatuaggio e dal punk rock, Riot Queer è autore di immagini disturbanti, in cui si mescolano elementi orrorifici ed erotici. Le protagoniste dei suoi acquerelli sono pin up dal look aggressivo, vestite con capi di abbigliamento fetish e ornate di tatuaggi e piercing, sull’esempio delle Suicide Girls della celebre community online statunitense, le modelle che hanno rivoluzionato il modo di concepire l’erotismo softcore ispirandosi allo stile dark, punk, indie e alternativo. .  
   
   
MOSTRA GIUSEPPE FLANGINI. LA MEMORIA SI FA ARTE - PALAZZO DELLA CULTURA CATANIA 20 NOVEMBRE - 8 DICEMBRE 2009  
 
Catania, 19 novembre 2009 - Giuseppe Flangini. La memoria si fa arte è il titolo della mostra allestita nelle sale del Palazzo della Cultura, ex Palazzo Platamone, a Catania dal 20 novembre all’8 dicembre, a cura di Antonio D’amico. L´evento è promosso dall´Assessorato alla Cultura della Città di Catania con la fattiva collaborazione dell’Associazione Culturale Flangini e dell´Associazione Culturale Dietro le Quinte. Con questa mostra, che conta circa 40 opere su tela e una selezione di disegni, il Comune di Catania rende omaggio a Giuseppe Flangini, illustre Maestro del novecento che, italiano di origine, fu europeo per formazione, cultura e frequentazioni. Se infatti tra le amicizie e conoscenze italiane vanno annoverati, tra gli altri, Arturo Martini, Pio Semeghini, Carlo Carrà, Aligi Sassu, Giuseppe Migneco, fra le frequentazioni artistiche all’estero si possono certamente menzionare gli incontri e i colloqui con James Ensor a Ostenda. Non a caso, l’esposizione fa seguito a un fitto elenco di manifestazioni dedicate a Flangini all’estero, in Belgio, Lussemburgo, Francia, Austria, da importanti sedi e musei: dal Musée Historique di Lewarde - Lille al Palazzo Imperiale di Innsbruck fino alle recentissime mostre a Marsiglia e Nizza, intervallate da antologiche italiane, tra cui quella al Complesso del Vittoriano a Roma promossa nel 2008 dalla Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Romano diretta dal Prof. Strinati. La selezione delle opere esposte a Catania, con prestiti anche dall’estero, è arricchita da materiale d’archivio, fotografie, bozzetti, lettere autografe, messe a disposizione dalla Raccolta Flangini. Il percorso espositivo nella sua globalità documenta la dinamicità artistica di Giuseppe Flangini che tra Verona, Milano e la Francia riesce a rappresentare nella sua arte non una semplice dichiarazione sensoriale, ma anche un interessante sguardo su ciò che lo circonda. Seppure la sua sia una poetica costellata da un’aura sognante e quasi metafisica, sospesa nel tono bruno e denso dei colori, magicamente orientata alla meditazione attraverso figure che vibrano in paesaggi notturni o sul far della sera, Flangini guarda comunque il contesto a lui più vicino come da una lente di ingrandimento che fissa ricordi e memorie. Non tanto e non solo memorie personali, ma soprattutto quelle di una generazione che ha vissuto due guerre mondiali e le trasformazioni della società da una realtà pre-industriale agli esordi della post-industrializzazione. La memoria, così facendo, nelle opere di Giuseppe Flangini diviene arte da tramandare, ricordare e percepire in tutta la sua essenza. La mostra al Palazzo della Cultura di Catania presenta una serie di temi, dalle marine che qui vogliono essere un omaggio a una città di mare, quadri di figure che segnano l´inizio del suo percorso attraverso una figurazione intensa e solidamente tracciata in volti dai sentimenti leggibili con evidenza. Il silenzio di Cecilia, l´anzianità di nonna Adelaide, e i valori eticamente sani che trasmettono questi quadri, sono la memoria semplice e fondante di una società che oggi cerca punti di riferimento e che Flangini e la sua generazione avevano ben chiara. La veduta di Piazza delle Erbe a Verona con i tanti mercanti rammenta la tradizione del lavoro e la parte vera della società. Ora quella vita è arte in Giuseppe Flangini, ma è anche specchio nel quale, grazie a queste opere, possiamo "rifletterci " per trarne insegnamento. Infine i minatori, con quanto dal punto di vista sociale contengono, rimandano alla forza del quotidiano e alla fatica dell´esistere: oggi più che mai la memoria si fa arte! Catalogo “Giuseppe Flangini”, a cura di Antonio D’amico, introduzione di Claudio Strinati, con la collaborazione dell’Associazione Culturale Flangini, Editrice Bocca, Milano 2009. Pagg. 210, formato 25,5x28,5 cm. Con 64 illustrazioni a colori e più di 1000 in bianco e nero, rilegatura brossura cucita filo refe. Biografia L’artista Giuseppe Flangini nacque a Verona il 12 ottobre 1898. Iniziò presto la professione di insegnante che continuò anche dopo il suo trasferimento a Milano, avvenuto nel 1944. Fino a quel momento Flangini fu, per così dire, polivalente: pedagogo o insegnante, commediografo, pittore, disegnatore, dotato di uno strano potere in ogni campo si cimentasse. Poi la pittura prevalse, ma rimasero svegli in lui, non separati né addormentati, gli interessi multipli, la cultura indeterminata (G. Altichieri). La sua prima esposizione fu quella, significativa per il clima culturale del periodo, organizzata dalla Società di Belle Arti a Verona nel 1921. Da quell’anno partecipò a tutte le più importanti manifestazioni artistiche nazionali, tra le più prestigiose la Quadriennale d’Arte di Roma e le mostre tenute dal 1948 al 1961 al Palazzo della Permanente di Milano. A Milano insegnò fino al 1950: in seguito lasciò la scuola e si dedicò completamente alla pittura, avviando scambi epistolari e animate discussioni a Milano, al Centro Artistico San Babila di Corso Venezia con Lilloni, De Rocchi, Labò, Bartolini, Contardo Barbieri e a Forte dei Marmi con Carlo Carrà. I suoi viaggi all’estero erano iniziati nel 1922, ma divennero presto annuali pellegrinaggi alla ricerca dei luoghi che avevano ispirato impressionisti ed espressionisti. Durante una delle permanenze estive a Ostenda aveva stretto amicizia con Ensor con il quale, in numerose occasioni, si trovò a discutere d’arte. Gli ultimi anni di Flangini, dal 1959 al 1961, furono caratterizzati dalla nascita di un nuovo e felice cromatismo riconducibile alle esperienze dei Fauves e di Vlaminck in particolare. Ma nell’agosto 1961 Flangini, a seguito di una breve malattia, morì improvvisamente a Verona. Negli anni successivi sono state allestite circa quaranta esposizioni, in Italia e all’estero, per ricordare la figura e l’opera del maestro. Le più recenti sono quelle tenute al Complesso del Vittoriano di Roma, al Palazzo Imperiale di Innsbruck, al Centre Historique Minier in Francia, a Le Bois du Cazier in Belgio, alla Fondazione Stelline di Milano e a Palazzo Te di Mantova. Un riconoscimento importante è stata la nomina, da parte del Ministero degli Affari Esteri, a rappresentare dell´arte italiana in Belgio in occasione della manifestazione internazionale Europalia 2003 Italia. .  
   
   
MIMMO PALADINO - IL SEGNO E LA FORMA 29 NOVEMBRE 2009 – 2 MAGGIO 2010 CENTRO SAINT-BÉNIN - AOSTA  
 
 Aosta, 19 novembre 2009 - L’assessore all’istruzione e cultura, Laurent Viérin, inaugurerà sabato 28 novembre 2009, alle ore 18, al Centro Saint Bénin di Aosta, l’esposizione Mimmo Paladino. Il segno e la forma. La mostra presenta al pubblico oltre trenta opere grafiche e una decina di sculture offrendo al pubblico l’opportunità di ammirare due aspetti significativi della vasta ed eterogenea produzione di questo artista. Domenico Paladino, affermatosi a partire dagli anni settanta in Europa e negli Stati Uniti, è uno dei principali esponenti della transavanguardia, movimento artistico fondato nel 1980, nonché uno dei protagonisti dell’arte contemporanea internazionale. Le sue opere sono collocate in permanenza in alcuni dei principali musei del mondo, tra cui il Metropolitan Museum of Art di New York. Particolarità dell’opera grafica dell’artista sono le grandi dimensioni di alcuni lavori, nonché l’impiego contemporaneo, nella realizzazione della stessa opera, di diverse tecniche, dalla serigrafia all’acquaforte, dalla xilografia alla litografia. «Mi auguro che un pubblico sempre più vasto possa accostarsi con interesse e curiosità - sottolinea l’Assessore Laurent Viérin - a questa esposizione di autentico fascino, che fa rivivere i suggestivi spazi espositivi e le architetture seicentesche del Centro Saint-bénin di Aosta attraverso “il segno e la forma” dell’artista beneventano». .  
   
   
PSICOLOGIA DELLO SPORT, WORKSHOP INTERNAZIONALE A BOLZANO  
 
Bolzano,19 novembre 2009 - Si terrà a Bolzano, il quinto workshop internazionale di psicologia dello sport dell´Enyssp (European network of young specialists in sport psychology). L´appuntamento, di grande rilevanza, si svolgerà presso il Centro di formazione professionale "Luigi Einaudi" venerdì 20 e sabato 21 novembre. Il 5° Workshop Enyssp è una manifestazione di livello internazionale organizzata dal progetto Olympia del Centro di formazione professionale "Luigi Einaudi" di Bolzano in collaborazione con la Sipsis, la società italiana di psicologia dello sport, e con il patrocinio della Provincia autonoma di Bolzano del fondo sociale europeo, dell´associazione italiana formatori (Aif) e dell´azienda di soggiorno di Bolzano. Lo European network of young specialists in sport psychology è una rete che riunisce i giovani psicologi dello sport europei e che ha tra i suoi obiettivi la promozione e la diffusione di questa disciplina in tutte le sue aree. Il workshop organizzato a Bolzano consentirà ai partecipanti di vedere e sperimentare in prima persona come la psicologia dello sport possa contribuire alla realizzazione della prestazione, oltre che alla promozione del benessere legato all’attività sportiva. E´ prevista la partecipazione dei maggiori esperti europei del settore e il coinvolgimento dei più prestigiosi Dipartimenti universitari italiani che si occupano di psicologia dello sport, tra cui ricercatori e docenti del Consorzio interuniversitario "Mind in Sport Team" (Mist) con cui il Centro "Einaudi" ha già avuto occasione di collaborare in diversi progetti finanziati dal Fondo sociale europeo. L´evento, oltre che a psicologi dello sport, tecnici e atleti, è aperto anche ad insegnanti, formatori e manager. Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito www. Enyssp. Org oppure contattare gli organizzatori all´indirizzo e-mail enyssp. Workshop@hotmail. It. I lavori verranno aperti venerdì 20 novembre alle ore 8. 30, presso l´aula bianca del Centro "Einaudi" di via Santa Geltrude 3, a Bolzano, dall´intervento dell´assessore provinciale Barbara Repetto. Il workshop (manifesto e programma in allegato) si concluderà nella serata di sabato 21 novembre. .