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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 18 Gennaio 2007
ALITALIA: DIMISSIONI DI UN AMMINISTRATORE  
 
 Roma, 18 gennaio 2007 - In relazione alle dimissioni rassegnate da M. Jean Cyril Spinetta dalla carica di Amministratore ricoperta nella Società Alitalia rende noto che M. Jean Cyril Spinetta ha motivato le proprie dimissioni in relazione alla procedura di vendita avviata dal Governo italiano di parte della sua partecipazione nel capitale sociale della Compagnia. Secondo quanto evidenziato nella Relazione sulla corporate governance resa disponibile anche nell´ambito del Bilancio dell´esercizio 2005, si ricorda che M. Jean Cyril Spinetta non è componente di comitati interni. Non risulta, inoltre, che M. Jean Cyril Spinetta detenga partecipazioni nel capitale sociale della Compagnia. In considerazione del venir meno della maggioranza degli Amministratori, sarà convocata tempestivamente, entro il prossimo mese di febbraio, l’Assemblea degli Azionisti della Compagnia in conformità alle previsioni dello Statuto Sociale, per la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione. .  
   
   
RONCHI DEI LEGIONARI: NO A CHIUSURA NOTTURNA AEROPORTO  
 
Trieste, 18 gennaio 2007 - Un intervento della Giunta regionale per impedire la chiusura notturna dell´aeroporto di Ronchi e un programma di sviluppo e potenziamento dello scalo è quanto chiedono in un´interrogazione i consiglieri della Lega Nord Fulvio Follegot e Claudio Violino. L´operatività notturna è indispensabile per mantenere servizi e livelli occupazionali, evidenziano i consiglieri del Carroccio, senza contare le ripercussioni negative che una sua cancellazione avrebbe sulla qualificazione e lo status dell´aeroporto, infrastruttura necessaria e indispensabile per una regione come il Friuli Venezia Giulia che si colloca al centro dell´Europa e ne costituisce una naturale piattaforma logistica. .  
   
   
PASSEGGERI AEROPORTO RONCHI DEI LEGIONARI: 10% IN PIÙ RISPETTO AL 2005  
 
Ronchi dei Legionari, 18 Gennaio 2007 - E’ stato un anno importante, il 2006, per l’aeroporto di Ronchi dei Legionari. Un anno positivo, nel corso del quale si sono potuti raggiungere risultati notevoli. Uno su tutti il numero dei passeggeri che, nei dodici mesi appena trascorsi, hanno utilizzato lo scalo del Friuli Venezia Giulia: 677. 106, il 10% in più rispetto al 2005 ed un record assoluto nella storia dell’aeroporto regionale. Per quanto riguarda i voli utilizzati, oltre il 60% dei passeggeri ha volato sui collegamenti nazionali, mentre circa il 40% su quelli internazionali: nel 2000, erano l’80% sui voli nazionali ed il 20% su quelli internazionali. Le compagnie aeree che lo scorso anno hanno operato sullo scalo di Ronchi dei Legionari sono state 57: di queste, 24 hanno servito ben 30 rotte regolari, 11 destinazioni di linea e 19 charter. Per quanto riguarda più nello specifico l’attività del 2006, hanno volato sulle destinazioni domestiche come Roma, Milano, Napoli, Genova, Torino ed Olbia 394. 165 persone, l’11% in più rispetto al 2005, mentre sulle tratte internazionali, quali Monaco, Belgrado, Tirana, Londra e Francoforte, si sono imbarcati e sono sbarcati 201. 418 passeggeri, con un aumento del 10,1%. La destinazione più utilizzata in assoluto è stata quella di Roma Fiumicino, con il 46,5% degli utenti, seguita da Londra Stansted con il 16,7% e da Milano Malpensa con il 14,6%. Poco più sotto Monaco di Baviera con il 13,7%. Particolarmente importante è stata ancora una volta l’attività charter, frutto del lavoro svolto all’estero dalla Società di Gestione, in sintonia anche con Turismo Fvg. Verso il Friuli Venezia Giulia, specialmente dal Nord Europa, ma anche da Tel Aviv e Toronto, hanno volato 37. 986 passeggeri, con una crescita del 49,5% rispetto all’estate precedente, mentre hanno raggiunto le più gettonate mete turistiche 12. 908 persone, in questo caso con una flessione del 3,9%. Complessivamente il traffico charter ha movimentato 50. 894 passeggeri, con un aumento del 31% rispetto al 2005. Le direttrici che hanno registrato il maggior traffico sono state Dublino, Stoccolma, Rejkyavik ed Helsinki, a riprova dell’importanza dei mercati nordeuropei per il turismo regionale. Ed un balzo in avanti lo ha fatto anche il settore cargo con 1. 022 tonnellate di merce e posta movimentate e con un aumento rispetto al 2005 del 23,2%. Buoni risultati anche sotto il profilo dei voli: 17. 283 movimenti aerei, con un aumento del 4,2% rispetto ai dodici mesi precedenti. Il 2006 potrà essere ricordato positivamente anche per l’avvio dei voli low cost da e per Tirana e Francoforte, per quelli stagionali per Olbia, per la ripresa dei collegamenti con Napoli ed il consolidamento di quelli per Genova e Torino. Sul fronte dei charter, poi, da sottolineare il volo con Capo Verde e l’inedito collegamento con Tokyo, oltre ad un sensibile rafforzamento sui mercati dei Paesi del nord Europa. E, tra i risultati raggiunti nel 2006, va ricordata la concessione per la gestione quarantennale dello scalo e, non ultima, l’inaugurazione del nuovo bar-ristorante al primo piano dell’aerostazione passeggeri. .  
   
   
FILTRI ANTI-SMOG, PAGNONCELLI:IL GOVERNO SI SVEGLI VARI I DUE DECRETI SUI DISPOSITIVI ANTIPARTICOLATO FERMI DA MESI  
 
 Milano, 18 gennaio 2007 - "Sul problema dello smog anche il Governo deve fare la sua parte. Che cosa aspetta il Ministero dei Trasporti a sbloccare i due decreti legge sui filtri antiparticolato pronti dall´estate scorsa e già passati in Commissione europea? Evidentemente, a Roma non se ne comprende l´importanza. Per la Regione Lombardia, invece, è ben nota: per i veicoli diesel significa una riduzione tra il 90 e il 95% delle emissioni di Pm10 primarie, le più dannose per la salute". E´ questa la pressante richiesta dell´assessore alla Qualità dell´Ambiente della Regione Lombardia, Marco Pagnoncelli. "Sappiamo quanto sia complesso il problema dell´inquinamento atmosferico - prosegue Pagnoncelli -. Per affrontarlo, è necessario l´impegno di tutti. Regione Lombardia è pronta a mettere a disposizione incentivi per l´acquisto di filtri sia per le auto sia per gli autocarri. Lo abbiamo già fatto per gli autobus con un bando da 4 milioni di euro. Ma se il Governo non si decide ad affrontare e risolvere una volta per tutte la questione, non possiamo fare altro". Questa la situazione: in Italia non esiste una normativa di riferimento per l´omologazione dei filtri antiparticolato. Attualmente è stata emanata solo una circolare ministeriale - per altro temporanea e che prevede una procedura molto complessa - che consente l´omologazione dei filtri sugli autobus. Regione Lombardia già nel luglio 2005 ha avviato un´azione forte nei confronti del Ministero dei Trasporti per risolvere il problema anche per i mezzi di trasporto pesanti e per le auto. A giugno 2006 è stata elaborata la bozza del decreto legge per gli autocarri, seguita il mese successivo da quella per le auto. Entrambi i provvedimenti hanno ricevuto il nulla osta da parte della Commissione Europea. "Ma da novembre - denuncia l´assessore Pagnoncelli - tutto è fermo e, francamente, non si capisce il perché. Non solo non è successo nulla ma si ha il sentore che nulla stia per succedere". .  
   
   
TRATTATIVA SINDACALE IN CORSO ALLA RACO  
 
Udine, 18 gennaio 2007 - L´amministrazione regionale metterà a disposizione tutti gli strumenti legislativi e finanziari nel campo dell´innovazione e degli ammortizzatori sociali per favorire la soluzione della trattativa sindacale in corso alla Raco, il gruppo che opera nel settore delle forniture per l´industria automobilistica presente in Friuli Venezia Giulia con due stabilimenti, ad Attimis e a Torviscosa, e che ha recentemente acquistato la Friul Press di Sesto al Reghena. Lo ha confermato l´assessore regionale alle Attività Produttive, Enrico Bertossi, nella riunione da lui promossa ieri a Udine con i rappresentanti della gestione societaria della Raco, dell´Associazione Industriali di Udine, delle organizzazioni sindacali (aziendali e territoriali), assieme i sindaci di Torviscosa, Roberto Duz, e di Attimis, Maurizio Malduca. "Abbiamo avuto modo di verificare - ha detto al termine dell´incontro Bertossi - che le azioni di riorganizzazione dell´azienda si inseriscono all´interno di una precisa strategia di crescita, che prevede l´internazionalizzazione del gruppo ma anche la disponibilità a mantenere una radicata presenza in Friuli Venezia Giulia". I rappresentanti della gestione hanno illustrato le strategie della Raco che, dopo un periodo di crisi ricorrenti, ha puntato sulla diversificazione della tradizionale produzione di tubi per climatizzatori auto, anche verso prodotti complementari (alluminio e termoplastica). Da ciò è nata l´acquisizione dell´azienda di Sesto al Reghena. Questa strategia ha comportato rilevanti investimenti, ma anche il trasferimento delle lavorazioni a maggior contenuto manuale nei Paesi dell´Est e in Cina. La riorganizzazione prevede un esubero di 50 operai nell´impianto di Attimis (dove lavorano oggi circa 300 addetti) e la chiusura di quello di Torviscosa (50 addetti) con il trasferimento del personale a Sesto al Regherna. I sindacati hanno sottolineato la preoccupazione per gli esuberi ad Attimis ma anche per la chiusura di Torviscosa, dove lavora in gran parte manodopera femminile, che ha notevoli difficoltà a trasferirsi a Sesto al Reghena. La preoccupazione per la perdita di posti di lavoro nell´area delle Valli del Torre è stata espressa dal sindaco di Attimis che, assieme a quello di Torviscosa, ha comunque assicurato un atteggiamento di dialogo costruttivo delle Amministrazioni locali per giungere a una soluzione condivisa del confronto fra azienda e sindacati. .  
   
   
CHEVROLET VOLT, LA PRIMA AUTO COL SISTEMA E-FLEX. L’AUTO ELETTRICA CHE VA OLTRE L’AUTO ELETTRICA  
 
 Roma, 18 gennaio 2007 - Il sistema E-flex, capace di rendere eccezionalmente flessibile l’auto grazie all’unione di trazione elettrica, batterie, motore alimentato da un combustibile e generazione di bordo dell’elettricità, dimostra subito la sua reale fattibilità grazie al prototipo Chevrolet Volt. Il nome del prototipo parla chiaro e rende omaggio ad Alessandro Volta, scienziato italiano inventore della pila elettrica. Chevrolet Volt è un’auto elettrica che rende evidente come questo sistema di trazione, unito al concetto E-flex, possa fornire le due principali caratteristiche che gli esperti individuano come cruciali per il futuro dell’auto: la possibilità di alimentazione con combustibili non petroliferi e un bassissimo livello di emissioni inquinanti. Con in più la capacità di marciare in funzione “Zev” - con livello zero di emissioni allo scarico – per una distanza sufficiente a coprire la richiesta di mobilità quotidiana in oltre l’80% dei casi. Il design appositamente studiato per Chevrolet Volt con sistema E-flex trasmette subito il principale messaggio: Volt è un’auto che guarda al futuro in maniera concreta. Abitabilità, spazi di carico, prestazioni sono pari o migliori di quelle dei modelli più diffusi su tutti i mercati del mondo. Il motore a combustione interna è un 3 cilindri turbo di piccola cilindrata (1. 000 cc) alimentato a benzina, la batteria è agli ioni di litio e non è ottenuta dall’unione di piccole batterie già oggi in commercio, ma rappresenta il primo passo verso grandi batterie al litio che saranno sul mercato a costi competitivi – secondo le proiezioni degli esperti – tra il 2010 ed il 2012. Grazie all’unione delle tecnologie che compongono l-Flex, Chevrolet Volt può viaggiare in “solo elettrico” per oltre 65 chilometri, una distanza che secondo tutti i più importanti studi sulla mobilità è sufficiente a soddisfare più dell’’80% degli utilizzi quotidiani di un’automobile. Questa distanza può essere percorsa da Chevrolet Volt senza mai accendere il motore a benzina, ma sfruttando soltanto l’energia delle batterie accumulata con la ricarica notturna. Grazie all’unione dell’energia contenuta nelle batterie e di quella recuperabile grazie alla ricarica in frenata, con quella aggiuntiva garantita dal serbatoio di combustibile e dall’accoppiata motore a benzina più generatore elettrico di bordo, Volt raggiunge l’autonomia record di oltre 1. 000 chilometri, cioè addirittura doppia rispetto a molti veicoli convenzionali oggi sul mercato. Chevrolet Volt è progettata per poter essere alimentata da elettricità presa direttamente dalla rete elettrica, da benzina, oppure da E85, miscela composta da 85% di etanolo e 15% di benzina. E l’elettricità attinta dalla rete elettrica può essere prodotta da moltissime fonti di partenza alternative al petrolio ed agli altri combustibili fossili. Gm, grazie alla Volt, introduce il concetto di auto ad alimentazione realmente ed eccezionalmente flessibile. La flessibilità di Chevrolet Volt è rivolta alle fonti di energia, visto che attraverso l’elettricità può essere alimentata da moltissime risorse di partenza, ma anche alle tecnologie energetiche di bordo, perchè il suo sistema di trazione E-flex consente di sostituire il motore 1. 000 cc turbo alimentato a benzina e ad E85 con un motore Diesel, oppure alimentato con etanolo puro, o con lo stesso insieme idrogeno e celle a combustibile che è in via di introduzione negli Usa ed in altre aree del mondo sulla prima flotta dimostrativa di Equinox Fuel Cell. L’aria inquinata delle nostre città non soffre di sole auto, ma con l’arrivo di veicoli come Chevrolet Volt, le quattro ruote potrebbero di togliersi definitivamente dal banco degli imputati, dando il massimo contributo possibile ad una maggiore pulizia dell’aria. I 65 chilometri di autonomia in solo elettrico, uniti alla possibilità di viaggiare in completa libertà anche in autostrada grazie alla generazione di bordo dell’elettricità rendono Volt di enorme interesse per le caratteristiche di utilizzo dell’automobilista italiano. .  
   
   
LA GOLF CON TRAZIONE INTEGRALE IN VENDITA DA PIÙ DI 20 ANNI  
 
Verona, 18 gennaio 2007 - Non occorre l’inverno per apprezzare la sicurezza che soltanto la trazione integrale offre. È sufficiente, per esempio anche un acquazzone estivo e, d’improvviso, la strada diventa insidiosa. Così, nonostante una temperatura di 30 gradi, poter disporre di tutte e quattro le ruote “attive” accresce il livello di sicurezza. Altrettanto vero è che con l’arrivo della stagione fredda le condizioni di guida peggiorano a causa delle temperature rigide. Il manto stradale gelido diventa più insidioso anche se asciutto, la neve e la pioggia peggiorano la situazione. Ciononostante, non tutti i Costruttori offrono la sicurezza della trazione integrale per i propri modelli a larga diffusione. Non è questo il caso della Volkswagen che ha sempre creduto nelle quattro ruote motrici e da più di vent’anni le offre sulla sua bestseller Golf. Con il passare del tempo ha inoltre ampliato l’offerta e oggi ci sono a listino le versioni 4Motion di Passat, Sharan, Touareg, Phaeton, Multivan, Caravelle e persino di un veicolo da lavoro come il Transporter. Golf syncro Il 1986 fu l’anno in cui venne commercializzata per la prima volta la Golf dotata di trazione integrale chiamata “syncro”. Anche in quel caso, la Volkswagen offrì le più innovative tecnologie sul suo modello di più larga diffusione. Con la Golf syncro venne data agli automobilisti l’opportunità di acquistare a un prezzo concorrenziale un’automobile dotata della trazione integrale, in grado di affrontare con maggiore sicurezza le condizioni stradali più difficili. Passat e Transporter syncro In realtà già due anni prima fu lanciata una Volkswagen 4x4: la Passat Variant Gt syncro il cui sistema di trazione integrale si rivelò molto efficace ma gravato da costi di produzione troppo elevati per pensare di trasferire la medesima tecnologia sulla Golf. Per proporre una Golf syncro a un prezzo concorrenziale, venne pertanto sviluppata una nuova soluzione che prevedeva l’impiego di un giunto viscoso. Già dal 1985 il sistema venne installato sul Transporter e poi fu perfettamente adattato per l’utilizzo sulla Golf. Nella trazione integrale syncro grazie al giunto viscoso tutto avveniva in modo completamente automatico, senza bisogno di interventi da parte del guidatore. Il liquido (al silicone) contenuto nel giunto viscoso permetteva durante la guida in curva di far girare l’asse anteriore e quello posteriore ad una differente velocità. Se necessario, in caso di scarsa aderenza da parte dell’asse anteriore, la forza motrice veniva trasferita al 100% sull’asse posteriore. Lo stesso principio venne più tardi introdotto anche sul Transporter T4 a motore anteriore e sulla Golf terza generazione. La carriera del giunto viscoso continuò fino all’introduzione di sistemi elettronici più avanzati per il controllo della stabilità come l’Esp, montato sulla quarta generazione della Golf. Contemporaneamente il nome “syncro” scomparve dalle targhette identificative delle vetture. La trasmissione 4x4 Volkswagen con differenziale a giunto viscoso, tracciò la strada per lo sviluppo di un sistema più evoluto di trazione integrale: il 4Motion. Il debutto sulla Golf Iv risale al 1998 e oggi anche Passat, Sharan e Multivan lo utilizzano. Il dispositivo si basa su una frizione multidisco Haldex a controllo elettronico che mette in contatto l’asse anteriore con quello posteriore. Quando le ruote anteriori girano a una velocità superiore a quelle posteriori, la pompa dell’olio con pistone anulare, che fa parte del sistema, produce la quantità di pressione sufficiente a “chiudere” la frizione affinché una certa quantità di coppia venga trasferita all’asse posteriore. Uno dei principali vantaggi del 4Motion è che la sua gestione elettronica riesce a “dialogare” con altri dispositivi come Abs e Esp, a tutto vantaggio di un’integrazione perfetta ed estremamente efficace delle varie funzioni. Per esempio, l’Esp può interagire con il funzionamento della trazione 4Motion e, se verifica che la vettura sta perdendo stabilità, interviene aprendo una valvola posta tra la pompa dell’olio e la frizione Haldex così da abbassare la pressione e interrompere il flusso di coppia all’asse posteriore. In tal modo, l’Esp può agire frenando le singole ruote secondo necessità per correggere la tendenza alla sbandata. Oggi in Italia, la Golf 4Motion è offerta in abbinamento con i motori benzina 2. 0 Fsi 150 Cv e Turbodiesel 1. 9 Tdi 105 Cv e 2. 0 Tdi 140 Cv. Prezzi a partire da 22. 800 €. .  
   
   
MERCURY SPA: MOLTI GLI INVESTIMENTI SU DIVERSI FRONTI, PER UNA CRESCITA GRADUALE E COSTANTE  
 
Brescia, 18 gennaio 2007 - Mercury Spa, negli ultimi anni, ha ottenuto numerosi successi dimostrando di essere una realtà con un grande potenziale di crescita. L’azienda sta facendo molteplici investimenti su più fronti che le permetteranno di crescere ulteriormente passo dopo passo e in diverse direzioni. Per raggiungere nuovi clienti con il proprio servizio personalizzato apriranno nel 2007 le filiali di Bergamo e Vicenza cui seguiranno nel 2008 quelle di Treviso e Varese che a supporto delle sedi già esistenti a Brescia, Verona e Milano copriranno tutte le province del Lombardo Veneto. Oltre a questo sono in fase di sviluppo il servizio di noleggio breve termine, sempre finalizzato a clientela top, ed il fleet management. Il parco auto riveste un ruolo essenziale nell’attività del Nlt e se oggi ci sono circa 600 vetture Mercury circolanti, l’obiettivo nell’arco di 5/6 anni è che ogni filiale possa offrire il proprio servizio personalizzato a circa 300/400 vetture per un totale di oltre 2. 000 clienti top. Con un investimento pari a € 25 milioni per l’acquisto di nuove automobili nel triennio 2006-2008, sono previsti notevoli incrementi: dalle 503 vetture del 2005, alle 630 del 2006, alle 750 del 2007 fino a 910 nel 2008. Con un investimento su tre anni di € 200. 000,00, Mercury sta inoltre acquistando alcune tecnologie informatiche di ultima generazione per la gestione costante ed efficiente della clientela e delle sue esigenze. I clienti stessi verranno a breve chiamati a partecipare a un sondaggio di customer satisfaction che permetterà all’azienda di migliorare e ottimizzare i propri servizi. Non da ultimo, Mercury ha deciso di investire in comunicazione, organizzando azioni promozionali rivolte alla clientela, creando un nuovo sito internet e avvalendosi di un ufficio stampa esterno che fornisca notizie costantemente aggiornate dell’azienda. .  
   
   
DAIMLERCHRYSLER TRUCK GROUP: NUOVO RECORD DI VENDITA NEL 2006 -537.000 VEICOLI INDUSTRIALI VENDUTI IN TUTTO IL MONDO  
 
Stoccarda, 18 gennaio 2007 - - Lo scorso anno, le vendite di veicoli industriali del gruppo Daimlerchrysler hanno superato ogni record della Casa. Con un totale di 537. 000 unità consegnate, l´azienda ha incrementato le proprie vendite di autocarri dell´1,4% rispetto al 2005 (529. 500 unità). Nel 2006, la divisione Truck Group del gruppo Daimlerchrysler ha potuto approfittare del trend positivo del mercato in Europa Occidentale, Nafta e Giappone, dovuto prevalentemente agli acquisti anticipati in risposta all´entrata in vigore di nuovi limiti di emissione. A questo eccellente risultato ha contribuito anche l´ampia gamma di modelli offerta dai cinque marchi del Truck Group ed il successo di prodotti innovativi come la tecnologia diesel Bluetec. Tuttavia, nei singoli mercati internazionali l´andamento del comparto dei veicoli industriali si è presentato piuttosto variabile. Il Truck Group ha registrato un sensibile incremento delle vendite, salendo ad oltre 106. 400 unità in Europa Occidentale (2005: 102. 400), a 187. 800 unità nell´area Nafta (2005: 183. 000) e a 71. 100 unità in Giappone (2005: 59. 200). In Sud America, le vendite sono cresciute da 38. 900 a 39. 500 unità. Nelle restanti regioni del mondo, al contrario, a seguito di una maggiore debolezza dei mercati, il volume è sceso a 132. 200 unità (2005: 146. 100). Andreas Renschler, Membro del Consiglio Direttivo del gruppo Daimlerchrysler Responsabile per la divisione Truck Group & Buses, ha dichiarato: "In tutti i continenti, il Truck Group offre prodotti orientati al Cliente che detengono la leadership tecnologica nei rispettivi segmenti, come riflette chiaramente il nostro grande successo di vendite. Per il 2007 ci aspettiamo un sensibile indebolimento dei mercati nella regione Nafta ed in Giappone, per motivi ciclici ed a seguito dei cambiamenti in atto nelle normative sulle emissioni, mentre nei mercati europei prevediamo soltanto un leggero calo della domanda. Concentrandoci sul nostro settore chiave e fornendo ai nostri Clienti prodotti e servizi di altissimo livello, siamo perfettamente pronti ad affrontare questa sfida. Inoltre, prevediamo un´ulteriore ripresa dei mercati nel 2008, quando l´introduzione di ulteriori normative sulle emissioni probabilmente indurrà i Clienti ad acquisti anticipati". Con un volume di 142. 100 unità, le vendite della divisione Trucks Europe/latin America (Mercedes-benz) hanno registrato un calo del 4,0% rispetto al record del 2005 (148. 000 unità). Nei principali mercati dell´Europa Occidentale ed in particolare in Germania, le vendite sono risultate notevolmente superiori rispetto all´anno precedente. La colonna portante di questo successo è stata rappresentata ancora una volta dal modello di punta della gamma, l´Actros, che con 59. 700 unità ha eguagliato gli altissimi livelli dello scorso anno (2005: 59. 500 unità). La crescita in Europa Occidentale ed Orientale si è contrapposta ad un calo delle vendite in altre regioni, come il Medio Oriente, e ad un indebolimento del mercato in Brasile. I veicoli industriali Mercedes-benz equipaggiati con la tecnologia Bluetec - in grado di rispettare i limiti imposti dalle normative Euro 4/5 - hanno riscosso grande successo sul mercato, con più di 28. 000 unità vendute nel 2006. Dal lancio avvenuto agli inizi del 2005, la Casa di Stoccarda ha già consegnato quasi 40. 000 veicoli Bluetec. Nell´estate del 2006, Mercedes-benz ha presentato con grande successo il Safety Truck, in occasione di un roadshow organizzato in dodici metropoli europee alla presenza di operatori, media e rappresentanti delle istituzioni. Questo autocarro racchiude in sé tutti i sistemi di sicurezza ed assistenza alla guida attualmente disponibili e prodotti in serie, la cui efficacia è stata dimostrata in una sperimentazione su vasta scala. Inoltre, con il nuovo Unimog U20 presentato al Salone del Veicolo Industriale di Hannover (Iaa) a settembre 2006, Mercedes-benz ha completato ulteriormente la propria offerta di veicoli speciali. Lo scorso anno, la divisione Trucks Nafta ha incrementato le vendite del 2,8% a 208. 300 unità (2005: 202. 600). Trucks Nafta commercializza gli autocarri con i marchi Freightliner, Sterling e Western Star, i veicoli commerciali Sprinter (con il marchio Freightliner e Dodge) e gli autobus di Thomas Built Buses. Nell´area Nafta, Freightliner ha confermato la propria leadership nel segmento dei veicoli pesanti statunitense (Class 8), mantenendo contemporaneamente la seconda posizione nei segmenti di classe media 5-7. Il rapido sviluppo ed il lancio sui mercati dell´area Nafta del modello Sterling 360, un autocarro leggero realizzato sulla base del modello Mitsubishi Fuso Canter, sono stati possibili grazie alla stretta collaborazione dei team che lavorano all´interno del Truck Group. Nel 2006, Freightliner ha presentato anche il prototipo di un autocarro di medie dimensioni a trazione ibrida, denominato Business Class M2. Anche in futuro, il Truck Group prevede di continuare a promuovere la diffusione di veicoli ibridi nel mercato nordamericano. In confronto all´anno precedente, Trucks Asia ha incrementato le proprie vendite del 4,3 % con il marchio Mitsubishi Fuso, salendo da 178. 900 a 186. 600 unità. Le criticità legate alla qualità e precedenti all´acquisizione di Mitsubishi Fuso da parte del gruppo Daimlerchrysler sono state superate e l´azienda è riuscita ad ampliare il suo volume di vendite e la propria quota di mercato, in particolare sul mercato chiave del Giappone. "Grazie al duro lavoro del team di Fuso ed al sistematico miglioramento dei livelli di qualità, siamo riusciti a riconquistare la fiducia dei nostri Clienti," ha sottolineato Andreas Renschler. Inoltre, anche gli acquisti anticipati in risposta dell´imminente introduzione dei limiti di emissione 05 in Giappone hanno avuto un effetto positivo sul mercato. Le vendite al di fuori del Giappone hanno invece registrato un complessivo calo, dovuto alla recessione del principale mercato di esportazione del marchio Fuso, l´Indonesia. Nella maggioranza degli altri mercati di esportazione, infatti, le vendite di Trucks Asia sono cresciute sensibilmente. A luglio 2006, Mitsubishi Fuso ha presentato a Tokyo il modello Canter Eco Hybrid, un autocarro leggero con eccellenti livelli di compatibilità ambientale, destinato ad essere introdotto inizialmente solo sul mercato giapponese. Parallelamente, nel corso del 2006 è stata portata avanti con successo l´introduzione a livello mondiale della nuova generazione del modello Canter con motore diesel tradizionale. .  
   
   
PEDEMONTANA, ANAS/LOMBARDIA, CATTANEO REPLICA A PENATI  
 
Milano, 18 gennaio 2007 - "Anche noi avremmo voluto avere maggiori responsabilità nella nuova società, tant´è vero che la richiesta iniziale fatta al Governo è stata di trasferire completamente il potere concessorio alla Regione Lombardia" Raffaele Cattaneo, assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, replica così alle perplessità avanzate oggi dal presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati. "Sicuramente la nuova società così come sta nascendo - aggiunge Cattaneo - l´ultima cosa che farà sarà quella di ritardare le opere, proprio perché il nostro obiettivo è esattamente il contrario". "Constatiamo piuttosto - conclude l´assessore - che, se un´inerzia c´è, è più da parte dei concessionari. Per risolvere questi problemi contiamo, e molto, sulla collaborazione di Penati che, siamo certi, non mancherà". .  
   
   
MONZA-CINISELLO, CATTANEO: STANZIAMENTI CONFERMATI  
 
Milano, 18 gennaio 2007 - "Osservo inutili e pretestuosi allarmismi sollevati oggi da alcuni esponenti politici e comitati sulla Monza-cinisello". Lo afferma l´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo. "Sullo stanziamento di 61 milioni - sottolinea Cattaneo - non c´è nessun giallo. Lo stanziamento è confermato al 100%. 35 milioni sono la base d´asta, 26 milioni sono a disposizione della stazione appaltante per altre spese (espropri, interferenze, iva, ecc. ). 35+26 fa 61". "Sarebbe bene - conclude Cattaneo - che anche in un periodo vicino alle elezioni amministrative nel capoluogo brianteo fossero salvaguardate sia la matematica, sia lo spirito di collaborazione istituzionale per opere importantissime per la vita dei cittadini e delle imprese dei nostri territori". .  
   
   
MONZA-CINISELLO BALSAMO, ANAS CONFERMA CHE IL PROGETTO PREVEDE UN INVESTIMENTO COMPLESSIVO DI 61,7 MILIONI DI EURO E IL BANDO DI GARA È DI 35,1 MILIONI PER I SOLI LAVORI NEL PROGETTO MESSO IN GARA PREVISTI LO SVINCOLO CINISELLO CON LA A4, LA BRETELLA DI MUGGIÒ E LO SVINCOLO CON LA A52  
 
 Roma, 18 gennaio 2007 - In riferimento ad alcune notizie apparse su organi di stampa, l’Anas conferma che il progetto per la realizzazione del primo stralcio della superstrada Monza-cinisello Balsamo prevede un investimento complessivo di 61,7 milioni di euro (di cui 35,1 milioni per lavori, oggetto del bando di gara, e 26,6 milioni per somme a disposizione, incluse le spese relative a espropri e interferenze), così come stabilito dalla Convenzione integrativa del 27 novembre 2006 tra Anas, Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Monza, Consorzio Alsi Spa e Autostrada Serravalle-milano-ponte-chiasso. Il progetto esecutivo messo in gara dall’Anas riguarda i lavori di ammodernamento della statale 36 dal km 8,555,00 al Km 10,400,00 e rappresenta il 1° stralcio funzionale dell’infrastruttura viaria, relativo alle opere all’aperto, che ricadono nel Comune di Cinisello Balsamo, con un tracciato della lunghezza complessiva di 1,845 km. Nel progetto sono inoltre inserite la sistemazione dello svincolo di Cinisello con l’autostrada A4, dello svincolo con la A52 tangenziale Nord di Milano e della viabilità locale e la bretella di Muggiò, che rappresentano i “nodi” progettuali più complessi lungo l’asse principale. Il progetto è stato integrato e modificato per risolvere criticità legate a ricorsi promossi dai privati per espropri eseguiti e a precise richieste degli enti locali. L’importo complessivo del progetto è pari a € 61. 718. 719,97 ed il tempo di esecuzione previsto è di 805 giorni. L’anas ha in corso la redazione del progetto esecutivo del secondo lotto, quasi completamente in galleria, lungo 2,427 km, che sarà pronto entro il 31 dicembre 2007 e conseguentemente messo in appalto, come definito nella Convenzione integrativa. .  
   
   
DEMOLIZIONE DEL VECCHIO PONTE A PLAUS  
 
Bolzano, 18 gennaio 2007 - Il vecchio ponte all´ingresso di Plaus verrà demolito martedì 23 gennaio. L´intervento comporta deviazioni del traffico per Plaus, che verrà deviato attraverso Rablà e Naturno. Il ponte di 36 metri posto all´ingresso di Plaus verrà demolito martedì 23 gennaio, per essere poi ricostruito secondo i nuovi standard. Quello finora esistente, infatti, poteva sopportare solo il transito di mezzi con portata complessiva inferiore alle 35 tonnellate. Sul nuovo ponte il transito sarà consentito fino alle 60 tonnellate di portata. Inltre la carreggiata sarà ampliata fino a 6 metri a cui si aggiungeranno due cordoni laterali di 50 cm ciascuno e un marciapiede. Tutti i lavori di stabilizzazione che riguadano il letto dell´Adige saranno concordati con l´Azienda speciale per la sistemazione dei bacini montani. La demolizione del vecchio manufatto comporterà deviazioni del traffico per Plaus attraverso Rablà e Naturno. Plaus sarà raggiungibile attraverso la Statale solo per ciclisti e pedoni. La circolazione sul nuovo ponte, almeno per una corsia, dovrà essere assicurata da Pasqua 2007. Gli interventi prevedono una spesa complessiva di circa 765mila € ela loro ultimazione entro maggio 2007. La direzione dei lavori è affidata a Günther Kiem, direttore dell´Ufficio tecnico Strade ovest della Provincia, la progettazione è seguita da Paolo Fedre dello stesso ufficio. .  
   
   
APPROVATO IL PROGETTO DEFINITIVO PER LA VARIANTE DI VALENZA BORIOLI: UN´OPERA FONDAMENTALE NEL QUADRO DI RILANCIO DEL DISTRETTO PRODUTTIVO ORAFO  
 
 Torino, 18 gennaio 2007 - Si è chiusa la Conferenza dei Servizi che ha approvato il progetto definitivo della nuova variante di Valenza. L’intervento, previsto sia dal Piano Territoriale Provinciale che dal Piano Regolatore del Comune di Valenza, si configura come una tangenziale sud all’abitato di Valenza, collegando la S. S 494 “Vigevanese” alla S. P. 28 Valenza – Rivellino: “Siamo arrivati alla soluzione – ha spiegato l’assessore regionale ai Trasporti Daniele Borioli – di una vicenda che da tempo sta a cuore ai valenzani. Questa nuova viabilità infatti, consente di spostare il traffico di attraversamento dal centro urbano, agevolando così la viabilità cittadina. E’ stata fondamentale – ha continuato – la collaborazione con la Provincia di Alessandria e il Comune di Valenza che ha consentito di arrivare a un progetto definitivo pienamente condiviso da tutti i soggetti interessati”. Il tracciato si sviluppa dalla rotatoria in fase di realizzazione su Corso Matteotti, sfiora a nord l’abitato di strada Mazzucchetto, sottopassa la strada fontanile con una galleria per poi ricongiungersi alla S. P. 78 attraverso due rotonde. L’opera, finanziata dalla Regione Piemonte con quasi 10 milioni di euro, avrà un costo totale di 15 milioni e mezzo di euro: “Ora – ha concluso Borioli – la Provincia dovrà provvedere a redarre il progetto esecutivo e si può prevedere che i lavori saranno appaltati entro la prima metà del 2008”. “Si tratta di un’opera che ha valore strategico di per sé - precisa Borioli - ma che ne acquisisce ancora di più se contestualizzata nell’ambito del rilancio dell’intero distretto valenzano. Infatti stanno per prendere il via i lavori per il nuovo Palazzo delle Mostre che dovrà in futuro ospitare manifestazioni di eccellenza legate al distretto produttivo orafo. In più - prosegue- non è il solo intervento in programma nella zona: fa parte della recente Intesa tra Regione Piemonte e Provincia di Alessandria anche lo studio per la realizzazione della galleria della Colla sulla Ss 494 “Vigevanese”, per cui la Regione ha stanziato 100 mila euro”. .  
   
   
TRENI IN PIEMONTE: PER IL 60% DEGLI INTERVISTATI L´ORARIO FUNZIONA BORIOLI: L´INDAGINE CONFERMA I PROBLEMI SU PUNTUALITA´ E PULIZIA  
 
Torino, 18 gennaio 2007 - Promossa la cortesia del personale a bordo, il numero di corse giornaliere e di posti a sedere sui treni regionali, mentre trovano commenti tiepidi pulizia e puntualità dei convogli. Questi i primi risultati della Customer Satisfaction svolta nel mese di ottobre su 139 treni di 6 tratte: Torino-milano, Torino-alessandria-genova, Torino-cuneo-ventimiglia, Torino-savona, Torino-bardonecchia e Torino-pinerolo. L’indagine ha rilevato che la maggioranza dei viaggiatori, ben il 61%, è un habitué del mezzo ferroviario, percentuale che raggiunge l’83% se si somma anche chi dice di utilizzare il treno con cadenza settimanale. Per quanto riguarda la composizione degli 8. 882 intervistati, l’88% utilizza il treno per andare a scuola o al lavoro, il 70% non supera i 40 anni di età e il 45% ritiene il mezzo ferroviario pratico ed economico. “Da questa indagine – spiega l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte Daniele Borioli – emerge una generale soddisfazione per il numero di corse giornaliere sulle 6 tratte: oltre il 60% degli intervistati infatti, giudica sufficiente la frequenza del servizio. Il problema maggiore, come ci aspettavamo, resta la puntualità dei convogli. Per questo abbiamo messo in atto diversi strumenti per migliorare il servizio: regole più severe nel contratto di servizio, ispettori regionali, controllo dei ritardi con strumenti informatici. Oggi – continua Borioli - cominciamo a vedere i primi risultati: tra il 2005 e il 2006 la puntualità a 5 minuti dei convogli piemontesi è cresciuta del 3,4% con una punta del +10% nel solo mese di dicembre. Questo dato ci dice che dobbiamo continuare a lavorare su questa strada, insistendo sul fatto che debbano essere sempre di più le Regioni a gestire direttamente il trasporto ferroviario locale, ricordando l’urgenza delle gare per scardinare quei fattori di monopolio che oggi condizionano la qualità del servizio”. Superano la sufficienza, con una media del 60%, i giudizi positivi sulla disponibilità di posti a sedere, con una punta del 70% sulla Torino-alessandria-genova e sulla Torino-pinerolo. Nodo da risolvere resta invece la tempestività della comunicazione per le modifiche del servizio che viene giudicata insufficiente in quasi il 70% dei casi, a fronte di una riconosciuta disponibilità e cortesia, con una soddisfazione che raggiunge il 65%, del personale di bordo dei treni. “I dati emersi da questa indagine – conclude Borioli – ci sono molto utili per capire la percezione che gli utenti hanno del servizio ferroviario e quali siano le priorità su cui lavorare per rilanciarlo: c’è ancora moltissimo da fare, soprattutto per quanto riguarda la qualità del servizio. Proprio per questo, stiamo valutando di potenziare e differenziare l’attività di controllo di qualità che oggi svolgono gli ispettori regionali, attivando collaborazioni anche con associazioni degli utenti e dei consumatori, in modo da garantire una task force a tutela del trasporto pubblico e dei suoi utenti”. .  
   
   
METRÒ LINEA 1(M1): MONZA BETTOLA, CATTANEO REPLICA A FAGLIA  
 
 Milano, 18 gennaio 2007 - "E´ una polemica senza alcun fondamento e dal sapore molto politico. E´ forse iniziata la campagna elettorale?". Al sindaco di Monza, Michele Faglia, che ha denunciato presunte inadempienze di Regione Lombardia sul progetto di prolungamento della linea M1 da Sesto San Giovanni a Monza Bettola, risponde l´assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Raffaele Cattaneo. "Innanzitutto - spiega Cattaneo - il sindaco sa bene che senza l´iniziativa di Regione Lombardia nei confronti del Governo non ci sarebbe alcun progetto finanziato. In secondo luogo, la Regione ha avuto il merito di coordinare il lavoro dei comuni interessati (Monza, Cinisello, Sesto) e della Provincia di Milano per realizzare un piano finanziario cui ha contribuito con ben 19 milioni". "Inoltre - prosegue Cattaneo - l´incremento dei costi di cui parla Faglia è dovuto in gran parte a una modifica del tracciato sul progetto originario chiesta proprio dai Comuni". Le variazioni più consistenti sono imputabili alle opere al rustico (necessità di abbassamento del profilo della linea di circa 5 metri, predisposizione dell´interscambio con la linea M5, aumento della percentuale di galleria a foro cieco anche per ridurre gli impatti sulla viabilità), all´armamento (adozione su tutta la tratta del "Milano massivo" per contenere l´impatto acustico e vibrazionale) e all´adozione di tecnologie conformi agli standard recentemente assunti da Atm (es. Bigliettazione magnetico-elettronica). "Dunque - conclude Cattaneo - non si capisce di che cosa si debba lamentare il sindaco di Monza. In ogni caso, se anche qualcuno sembra più preoccupato dalla prossima tornata elettorale che da altro, da parte nostra noi continueremo a lavorare per realizzare nel più breve tempo possibile un progetto che riteniamo strategico". .  
   
   
IL 2 MARZO A VIAREGGIO SEMINARIO SULLA TOSCANA DEL MARE  
 
 Firenze, 18 Gennaio 2007 - Dal centro servizi per la nautica alla scuola per equipaggi, dal nuovo piano regolatore allo sviluppo del porto: sono alcuni dei temi affrontati dall´assessore regionale al bilancio e alle politiche per il mare, Giuseppe Bertolucci, nell´incontro avuto stamani a Viareggio con l´assessore comunale al Porto Mauro Rossi. "E´ stato un confronto utile - sottolinea l´assessore - anche in vista del seminario che si terrà a Viareggio il 2 marzo in preparazione della seconda Conferenza Regionale sulla Toscana del Mare. Un seminario che avrà al centro i temi dello sviluppo economico e produttivo". E con Bertolucci , il 2 marzo, ci saranno infatti anche l´assessore regionale al turismo e al commercio Anna Rita Bramerini e l´assessore alle attività produttive Ambrogio Brenna. "L´attenzione della Regione Toscana al porto di Viareggio e alle sue infrastrutture, come il nascente centro servizi, è sempre stata alta - prosegue Bertolucci - e lo sarà anche in futuro: per quello che già oggi rappresenta come centro d´eccellenza mondiale per la nautica da diporto e per l´alta valenza turistica della città". Accompagnato dall´assessore Mauro Rossi, Bertolucci ha visitato la scuola per equipaggi di Viareggiofucina, società partecipata dal Comune di Viareggio e dall´Ucina, l´associazione che riunisce i più importanti cantieri e le aziende che operano nella nautica da diporto. Nell´occasione i due amministratori hanno incontrato il general manager di Viareggiofucina, Paolo Colombo. "E´ una scuola unica nel suo genere, particolarmente importante per tutti i professionisti che operano nella nautica da diporto - ricorda l´assessore - Un istituto all´avanguardia, a partire dal simulatore di plancia che costituisce una delle sue punte di eccellenza". Bertolucci si è complimentato per la professionalità con la quale è gestito il centro di alta formazione. .  
   
   
FINANZIAMENTI REGIONALI PER NAVIGAZIONE INTERNA  
 
Venezia, 18 gennaio 2007 - La Regione ha impegnato circa 162 mila euro per interventi a carattere straordinario lungo il Naviglio Brenta e il Canale Battaglia. “Si tratta di iniziative previste nel programma di interventi a sostegno della navigazione interna – ha ricordato l’assessore alle politiche della mobilità Renato Chisso – finalizzate allo sviluppo di questa modalità di trasporto sotto i diversi profili di movimentazione delle merci e delle persone, anche in un’ottica di offerta turistica”. I lavori per i quali sono stati assunti gli impegni di spesa sono stati eseguiti dal Genio Civile di Venezia e dalla società Sistemi Territoriali. Della somma impegnata, 60 mila euro sono stati destinati al pagamento degli interventi per la pulizia dei mandracchi delle conche di navigazione e ripristino dei fondali lungo il Naviglio Brenta; altri 60 mila euro per opere di messa in sicurezza delle conche e delle cabine di manovra sempre lungo il Naviglio Brenta; quasi 42 mila euro per lavori di manutenzione straordinaria degli impianti della conca di navigazione di Battaglia Terme. .  
   
   
SERVIZI TECNICO: NAUTICI PORTO LEVANTE  
 
Venezia, 18 gennaio 2007 - La Giunta veneta, su iniziativa dell’assessore alle politiche della mobilità Renato Chisso, ha deciso di istituire una Commissione di studio che dovrà approfondire la necessità di servizi tecnico – nautici di pilotaggio e di rimorchio sull’asta navigabile di Po di Levante e sullo scalo portuale di Cà Cappello. La commissione sarà composta dal responsabile della Direzione regionale Mobilità; dal Comandante della Capitaneria di Porto di Chioggia; da un rappresentante della Corporazione piloti di Chioggia e Porto Levante; da un rappresentante della Società Sistemi Territoriali S. P. A. “La Regione – ha sottolineato Chisso – intende incoraggiare e sostenere la scelta degli operatori commerciali di sfruttare i canali navigabili presenti sul territorio come valida alternativa allo spostamento di merci su strada. Per fare ciò occorre garantire che la percorrenza delle principali vie di navigazione venete, e tra queste l’asta del Po di Levante e lo scalo portuale di Ca’ Cappello, si svolga in condizioni di sicurezza. A tale scopo, tramite la società Sistemi Territoriali, sono state eseguite rilevazioni batimetriche da cui è emerso che i fondali dell’asta navigabile presentano caratteristiche assai complesse e disomogenee, che rendono difficile la navigazione ed in particolare le manovre delle imbarcazioni, specie di medio – grande dimensione, che non conoscano le caratteristiche topografiche del canale. Abbiamo anche tenuto conto che la navigazione sul canale di Porto Levante sta riscuotendo un crescente interesse da parte degli operatori economici: si stima infatti un traffico acqueo annuo di circa 500 navi, con dimensioni che possono variare dai 18 a più di 138 metri di lunghezza, con una prospettiva di crescita sia del numero delle imbarcazioni che delle loro dimensioni”. “Abbiamo pertanto deciso di istituire la Commissione in questione – ha aggiunto l’assessore – tenuto conto tra l’altro che la Capitaneria di Porto di Chioggia ha già introdotto l’obbligo di ricorrere al servizio di pilotaggio, proprio con lo scopo di offrire agli operatori un servizio di pubblica utilità all’altezza delle esigenze”. .  
   
   
EROSIONE: CONCLUSA PRIMA FASE DI RIPASCIMENTO DELLA COSTA ABRUZZESE  
 
Pescara, 18 gennaio 2007 - La prima fase dei lavori di ripascimento della costa si è conclusa il 10 gennaio scorso, con l´utilizzo della draga Pearl River e le amministrazioni comunali delle città costiere interessate dai lavori hanno espresso apprezzamento per l´opera finora svolta dalla Regione con gli interventi illustrati stamane dal dirigente del settore Opere Marittime della Regione, ingegnere Carlo Visca, in apertura dell´incontro con gli amministratori comunali interessati, svoltosi nella sede regionale di viale Bovio. La draga Pearl River ha completato l´opera di refluimento della sabbia lungo la costa dei Comuni di Martinsicuro, Silvi, Montesilvano, Pescara e Casalbordino. Nell´arco di oltre un mese di attività la draga ha compiuto 45 viaggi dal sito di prelievo della sabbia, a largo della costa marchigiana, all´altezza del territorio di Porto S. Giorgio, alle cinque località costiere abruzzesi, portando nella stiva un totale di 587. 138 metri cubi di sabbia. Il ripascimento compiuto ha riportato il livello della battigia a circa due metri di altezza in più rispetto al livello medio del mare, ricostituendo un profilo naturale che il fenomeno dell´erosione aveva assottigliato fino a pochi centimetri di spessore. La metodologia adottata è stata a "vasca di colmata" che consiste nella realizzazione di argini tali da consentire alla sabbia veicolata con l´acqua di decantare all´interno della vasca stessa. Lo stesso Visca ha poi definito "prive di fondatezza le obiezioni mosse da sedicenti ambientalisti circa il monitoraggio dei campioni di sabbia usata per il ripascimento della costa, in quanto eseguito da personale regionale che opera nel settore da oltre venti anni". I futuri interventi già programmati riguarderanno le coste di Silvi, Pineto, Roseto, Montesilvano, Casalbordino, Vasto e Martinsicuro. Il costo dei lavori già completati si aggira sui 15 milioni di euro, mentre un costo di altri 14 milioni di euro circa è stato preventivato per i lavori successivi già programmati. .