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GIOVEDI

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Notiziario Marketpress di Giovedì 06 Marzo 2014
MEMORIA COLLETTIVA, DALLA CARTA AL DIGITALE L’11 E IL 12 MARZO A TRENTO I MAGGIORI ESPERTI D’ARCHIVISTICA E INFORMATICA A CONFRONTO SULL’ACCESSO E LA CONSERVAZIONE DEGLI ARCHIVI PUBBLICI.  
 
Trento, 6 marzo 2014 - Si ritrovano a Trento l’11 e 12 marzo per parlare d’archivio digitale e di come preservare nel lungo periodo i documenti nativi digitali e digitalizzati delle pubbliche amministrazioni, facendo sì che i medesimi documenti conservino valore giuridico e siano disponibili per la ricerca storica. Stiamo parlando di alcuni tra i maggiori esperti a livello nazionale e internazionale di archivistica e scienze informatiche che si riuniranno presso l’Auditorium del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento, martedì e mercoledì prossimo in occasione del convegno organizzato dall’Anai (Associazione Nazionale Archivistica Italiana - Sezione Trentino - Alto Adige) in collaborazione con la medesima Università, la Provincia autonoma di Trento, l’A.p.s.s. (Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari) e Trentino Network e con il patrocinio del Consorzio dei Comuni trentini, la Città di Bolzano, l´Azienda Sanitaria dell´Alto Adige. Il convengo, intitolato “L’archivio digitale tra accesso e conservazione”, porrà particolare attenzione al tema della salvaguardia della memoria collettiva andando a comprendere come far convergere in un unico luogo fisico e tecnologico esigenze gestionali, giuridiche e archivistiche al fine di garantire la conservazione degli archivi storici e la valorizzazione delle risorse strutturali, logistiche, organizzative, strumentali e tecnico-scientifiche già in essere. “Il problema della conservazione nell’arco di dieci anni – spiegano gli archivisti dell’Anai - è sufficientemente dominabile anche con le tecniche e procedure attuali. Le difficoltà sorgono invece per gli anni a venire. Dopo vent’anni o settanta anni, dove e come possiamo rintracciare i documenti che ci interessano? C’è bisogno di organizzare un archivio digitale capace di rispondere alle esigenze reali e quotidiane della collettività”. I documenti, infatti, devono essere conservati adeguatamente e ciò significa che devono rimanere inalterati nel tempo gli elementi che hanno originariamente conferito ad essi fede giuridica: provenienza e data certa ai fini degli effetti legali dell’atto. Qual è, dunque, il sistema migliore di conservazione? Dove collocare l’archivio storico collettivo degli enti pubblici della provincia di Trento? Come unire competenze archivistiche e informatiche sotto un’unica supervisione? Come si potrà tutelare questo grande patrimonio culturale collettivo da eventuali disastri naturali e/o da rischi strettamente informatici? E ancora quali saranno le necessità future di un archivio di dimensioni destinate sicuramente a crescere? Di tutto questo e di molto altro ancora se ne discuterà l’11 e il 12 marzo durante il convegno “L’archivio digitale tra accesso e conservazione” con i maggiori esperti nazionali e internazionali del settore. Http://www.archiviando.org/forum/viewtopic.php?t=1909&p=4288    
   
   
LA VISURA CAMERALE CAMBIA LOOK E SBARCA SU SMART PHONE  
 
Genova, 6 marzo 2014 - La visura camerale è la carta d’identità delle aziende iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio. Da oggi, la visura si rinnova nella grafica, nei contenuti e nelle modalità di accesso, rendendo la consultazione dei dati del Registro Imprese più facile, completa e garantita. La nuova grafica propone fin dalla prima pagina del documento le principali informazioni sull’azienda, i dati anagrafici ed economici, quelli sull’attività e un riepilogo dei documenti e delle certificazioni dell’impresa. L’indice navigabile consente poi di accedere direttamente alle informazioni che interessano e di ottenere un quadro sintetico delle informazioni principali. L’innovazione principale è il Qr Code, che, sempre sulla prima pagina, permette di verificare l’autenticità di qualunque documento cartaceo confrontandolo, tramite smartphone, tablet o personal computer, con l’originale archiviato nel Registro Imprese alla data di emissione del documento. La lettura del Qr Code avviene tramite l’app “Ri Qr Code” realizzata da Infocamere, la società di informatica delle Camere di Commercio, e scaricabile gratuitamente. “Con la nuova visura – commenta il segretario generale della Camera Maurizio Caviglia – il Registro Imprese delle Camere di Commercio, che contiene le informazioni su oltre 6 milioni di imprese e 10 milioni di persone (imprenditori, amministratori, soci, ecc.) diventa ancora più trasparente e, grazie al Qr Code, più garantito. Un sistema all’avanguardia in Europa per semplificazione burocratica e innovazione tecnologica.”  
   
   
VISURE 2.0, INFORMAZIONI SEMPRE PIÙ CHIARE E COMPLETE  
 
Varese, 6 marzo 2014 - Con un nuovo volto ed elementi innovativi, entra in scena la Visura 2.0. A partire da, mercoledì 5 marzo, con le visure delle Camere di Commercio si potranno ottenere informazioni ancora più chiare, complete, accessibili e garantite nella consultazione dei dati del Registro delle Imprese. E questo grazie a veste grafica rivista, un’organizzazione dei contenuti più funzionale e il Qr Code, aziende, amministrazioni, professionisti e cittadini. Spazio dunque alle novità nella visura camerale, per incontrare sempre meglio le esigenze degli utenti. Informazioni più chiare e complete, grazie alla nuova veste grafica della visura camerale e di tutti i documenti ufficiali, che facilita la lettura dei principali dati dell’impresa. Informazioni più accessibili e garantite, grazie al Qr Code che consente ovunque e in qualsiasi momento di recuperare il documento originale direttamente da smartphone e tablet e confrontarlo con quello in proprio possesso. Da oggi sulla prima pagina della visura sono evidenziate le principali informazioni dell’azienda: i suoi dati anagrafici ed economici, le informazioni relative all’attività esercitata e un riepilogo dei documenti e delle certificazioni dell’impresa. Grazie all’indice navigabile si può accedere direttamente alle informazioni da approfondire ed avere una sintesi dei dati principali grazie agli schemi presenti all’inizio di ogni paragrafo. Accanto ai miglioramenti introdotti per semplificarne la lettura, non mancano cambiamenti anche sul fronte tecnologico, con l’arrivo, nella prima pagina della visura camerale, del Qr Code, cioè il nuovo codice identificativo dei documenti ufficiali della camera di commercio, grazie al quale chiunque può verificare la corrispondenza tra il documento in suo possesso e quello archiviato dal Registro Imprese al momento dell’estrazione. La lettura del Qr Code avviene tramite l’app "Ri Qr Code" realizzata da Infocamere e scaricabile gratuitamente dai principali store o dal portale delle Camere di Commercio registroimprese.It. Definito dal Codice dell’Amministrazione Digitale come una delle basi di dati di interesse nazionale, il Registro Imprese da oggi è ancor più strumento di trasparenza economica: grazie alla Visura 2.0 sarà possibile aumentare ulteriormente la diffusione del patrimonio informativo delle Camere di Commercio verso le imprese e i cittadini. Oggi più di ieri, insomma, il Registro Imprese fornisce un quadro chiaro, completo e garantito sul sistema imprenditoriale italiano.  
   
   
BANDA LARGA IN BASILICATA; “NO DIGITAL DIVIDE” SI PREVEDE LA CONSEGNA DELL’INTERA INFRASTRUTTURA PER LA FINE DEL 2014. DIVERSO, INVECE, IL CORSO, E L’ESITO, DEL CAPITOLO BANDA ULTRA-LARGA  
 
Potenza, 6 marzo 2014 - In merito alle problematiche connesse alla banda larga di cui tanto si parla in questi giorni, il dirigente dell’Ufficio Società dell’Informazione del Dipartimento Presidenza della Giunta, Nicola Coluzzi, responsabile della linea Ii.2.1.a dell’asse Ii, puntualizza che “quando si parla di Digital divide è d’uopo fare un distinguo tra quello di I generazione, caratterizzato da una velocità che arriva a 7 Mbps, e quello di Ii generazione, con una connettività che raggiunge i 20 Mbps”. “In Basilicata, nel 2009, le aree in Digital divide (di I generazione) erano ancora 70. La Regione – spiega Coluzzi - ha inteso colmare tale gap mettendo in atto una politica per il superamento del Digital divide all’interno di una più ampia strategia sulla Società dell’Informazione denominata “No Digital divide”. Il completo ed esaustivo documento derivatone è stato poi approvato dalla Giunta Regionale con Dgr 856 del 12/05/2009, cui hanno fatto seguito una serie di convenzioni con il Ministero dello Sviluppo Economico e con Infratel Italia (società in house del Ministero), tradottesi nella realizzazione del collegamento in fibra ottica di venti centrali telefoniche, allestite con dispositivi digitali. Un’accelerazione alle suddette attività – aggiunge il dirigente - è stata impressa con la pubblicazione del bando regionale del 2/12/2011; l’obiettivo era quello di abilitare tutti i territori alla banda larga, qualificando quindi le centrali telefoniche con fibra ottica o altri mezzi trasmissivi idonei, quali ponti radio. Due le fonti di finanziamento: fondi Feasr, attestati al Dipartimento Agricoltura e destinati all’infrastrutturazione di alcune aree oggetto di intervento, e fondi Fesr, con i quali coprire un terreno più ampio, spingendosi fino al servizio finale e coprendo, dunque, l’ultimo miglio. Per quest’ultimo lavoro è stato necessario notificare l’aiuto di Stato alla Commissione Europea, autorizzazione avuta nel corso del 2012, e richiedere la partecipazione finanziaria dell’operatore di telecomunicazione vincitore dell’appalto, Fastweb Spa, al quale non potrà essere riconosciuto un finanziamento superiore al 70% del costo dell’intervento. I lavori, iniziati nel 2013, prevedono la consegna dell’intera infrastruttura per la fine del 2014”. Questi i dettagli dell’opera in fieri: “circa 320 km di nuove infrastrutture da realizzare, circa 300 km di infrastrutture esistenti ma da acquisire ed adeguare, circa 650 km di posa di cavi e fibra ottica, circa 300 km di infrastruttura Fastweb messa a disposizione dei progetti, 56 aree da collegare e 43 comuni interessati. Diverso, invece, il corso e l’esito del capitolo Banda ultra-larga, ormai noto come “Grande Progetto” che, utilizzando circa 70 milioni di euro, di cui circa 53 provenienti dal Programma Operativo Fesr 2007/2013 e il 30% a carico dell’operatore di telecomunicazione, si poneva come obiettivo assicurare Internet veloce e superveloce, ossia una connettività di almeno 30 Mbps a tutta la popolazione e 100 Mbps per il 50% dei lucani. Ma a giudicare dall’esito della gara, andata deserta, la realizzazione delle infrastrutture di posa, i cavidotti, e dei portanti ottici per l’implementazione di reti di accesso a banda ultra-larga, meglio note come Ngan, nasconde non poche difficoltà. Le criticità emerse in una serie di incontri preliminari con l’Autorità di Gestione e il Mise – dice ancora Coluzzi - sono confluite nel verbale dagli stessi sottoscritto in data 21/01/2014. Tra i deterrenti del fallimento della gara, in primis, la compartecipazione finanziaria richiesta all’operatore; in secondo luogo la densità della popolazione in Basilicata oltre ad essere piuttosto bassa, risulta concentrata perlopiù nei due capoluoghi di provincia, aree a maggior probabilità di utilizzo della banda ultra-larga ma che, non rientrando nelle “aree bianche”, non possono usufruire degli aiuti di stato in materia. Infine, i piccoli centri che avrebbero favorito il raggiungimento della quantità di popolazione utile a rispettare gli indici comunitari richiedevano un tipo di intervento poco remunerativo, nonostante il sostegno dello stato. Ne deriva la necessità di rimodulare il Grande Progetto e individuare altre azioni da attivare velocemente nell’ambito dell’Agenda Digitale di Basilicata”.  
   
   
TRENTO: UDIENZE PRENOTATE ONLINE, OLTRE CENTO RICHIESTE IN MENO DI TRE ORE  
 
Trento, 6 marzo 2014 - Fioccano le prenotazioni online delle udienze alla Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige. Oggi, in meno di tre ore dall’attivazione del nuovo servizio, i genitori connessi al pannello di gestione per fissare data e ora del colloquio con i docenti sono stati oltre un centinaio. Un dato significativo che attesta l’utilità del servizio e introduce sempre più gli strumenti digitali nei rapporti tra famiglia e scuola. La prenotazione online delle udienze si affianca tutta una serie di strumenti di condivisione collaborativi online di cui si è dotata da Fondazione Mach per i propri studenti: dispense consultabili sul web comodamente da casa, quiz e compiti inviati dal proprio computer, piattaforma di e-learning per la formazione a distanza, account di posta elettronica per tutti gli alunni. Per prenotare le udienze il genitore, dotato di computer e connessione internet, deve accedere al link http://scuolaonline.Fmach.it  e inserire le proprie credenziali (username e password). In questo modo ha la possibilità di consultare gli orari di ricevimento e richiedere l’udienza. Le Ict, dunque, entrano sempre più in classe. La Fondazione Mach è diventata anche un centro accreditato dall’Associazione Italiana Calcolo Automatico per lo svolgimento di esami Ecdl - European Computer Driving License. Ad arricchire il panorama digitale c’è anche il progetto in corso di potenziamento della copertura Wi-fi alla scuola per offrire connettività Internet gratuita a studenti e agli ospiti della Fondazione.  
   
   
“WEB CONSAPEVOLE”, INIZIATIVA A BERNALDA SULLE NUOVE DIPENDENZE  
 
Potenza, 6 marzo 2014 - Giovedì 13 marzo 2014 alle ore 16:30 presso l’Auditorium dell’istituto comprensivo “Pitagora” di Bernalda, l’Aide Bernalda – Metaponto (Associazione Indipendente Donne Europee) promuove un convegno sulle nuove dipendenze dal titolo “Web consapevole”. “L’obiettivo del progetto – spiega una nota dell’Aide – è quello di svolgere un’azione preventiva, stimolando gli adolescenti a navigare consapevolmente. I ragazzi, abili nell’utilizzo di apparecchi elettronici e di internet, spesso non si rendono conto che, nella loro navigazione, lasciano una traccia, il più delle volte indelebile e universalmente disponibile, su chi sono, cosa fanno e come si comportano. Il progetto rivolto ai giovani, ai loro genitori, ai docenti e agli educatori in genere, prevede lo svolgimento di incontri con i ragazzi da un lato e con i genitori e gli educatori dall’altro al fine di sviluppare la consapevolezza delle potenzialità positive e negative della navigazione ed incentivare il feedback tra ragazzi genitori ed educatori sul concetto di rete promuovendo e realizzando incontri con esperti ed operatori del settore”.  
   
   
FVG, INSIEL: CON NUOVO CDA PIÙ VICINI AD AGENDA DIGITALE ITALIA  
 
Trieste, 6 marzo 2014 - "Con oggi ha ufficialmente inizio la sfida tesa a rendere Insiel una società in auge nell´informatica regionale ed in grado di accompagnarci nel percorso di forte innovazione legato ad Agenda digitale italiana". Lo ha detto l´assessore regionale alla Funzione pubblica, Autonomie locali e Coordinamento delle riforme, Paolo Panontin, alla presentazione, nella sede di Insiel a Trieste, del nuovo Cda dell´Azienda e del suo nuovo presidente ed amministratore delegato, Lorenzo Pozza. Panontin, che venerdì sarà a Roma al Mec in prospettiva di un finanziamento alla Regione finalizzato alla fatturazione elettronica, ha ringraziato Saveria Sgro e Adriano Mastrolongo, rispettivamente direttrice del Servizio provveditorato della Regione e direttore generale della direzione Salute e Protezione sociale, per aver accettato "quest´importante incarico ed il peso che comporta". "La presenza di Mastrolongo in Cda dovrebbe consentire di governare la spinta centrifuga del mondo della sanità rispetto all´Insiel - ha osservato Panontin - e quella di Sgro potrebbe portare a sinergie ai fini dello sviluppo di progetti importanti nell´ambito delle Autonomie locali". Il nuovo corso, fortemente voluto dalla presidente Debora Serracchiani e dallo stesso Panontin, "mira a tradurre a livello regionale l´Agenda digitale italiana" ha detto l´assessore, rilevando che "questa è una sfida che coinvolge la nostra capacità produttiva ed il nostro saper competere nel mondo". Un contesto in cui "Insiel può avere un ruolo di traino in molti campi, dalla parte infrastrutturale, con il completamento della banda larga, alla razionalizzazione dei data center, all´incremento del livello di informatizzazione nella pubblica amministrazione prima e nell´intera comunità regionale poi", ha spiegato l´assessore. A Pozza - ha proseguito - compete il ruolo più difficile, ma viene da un´esperienza di vertice venticinquennale in Engineeriring, forse la più grossa società di informatica nazionale, e confidiamo possa portare in Insiel le esperienze acquisite". Auspicando "il rilancio di Insiel" e ricordando quanto sia indispensabile il pilastro dei sistemi informativi ai fini delle riforme, Panontin ha rassicurato i presenti, confermando che la Regione non intende operare scelte che portino a dismissioni, in quanto "la partecipata rimane un asset strategico, in cui tutti sono chiamati ad uno sforzo per competere in un settore in continua, fortissima evoluzione". "Un mondo di prospettive per i giovani - ha concluso - che si concretizzano nei punti che l´Agenda digitale elenca come opportunità di sviluppo e che per noi costituiscono una sfida da cogliere per il bene di questa regione". Sia Panontin che Pozza hanno ringraziato il past president, Sergio Brischi: il primo "per quanto ha fatto per la società, specie negli ultimi, difficili mesi" ed il secondo "per la cortesia con cui mi ha accolto e per la trasparenza che ha avuto nelle fasi di confronto". "Per chi, come me, è sul mercato da tanti anni Insiel è sicuramente importante - ha detto Pozza - ma è anche una realtà complessa che va riportata in carreggiata". La mia preoccupazione in questo momento - ha aggiunto - è abbassare l´asticella del rischio reimpostando le attività ad un livello di qualità e di efficacia". Per fare questo e diventare più "smart" occorre, secondo Pozza, "capire come siamo fatti dal punto di vista delle doti professionali, delle applicazioni che gestiamo, delle infrastrutture che governiamo. Cercheremo infine di individuare i punti di debolezza e da lì partiremo, con un piano d´azione condiviso". Pozza l´ha definito "il programma di massima dei primi cento giorni", aggiungendo infine "ho bisogno di condividere questa sfida con tutti voi, perché mettere ordine nell´azienda, rilanciarla e farla diventare una macchina operativa efficace al fianco dell´Amministrazione è un obiettivo che dobbiamo condividere tutti".  
   
   
ENTRO MAGGIO PRONTA UNA APP GRATUITA SULLA RACCOLTA DIFFERENZIATA NEI COMUNI LIGURI”  
 
Genova, 6 marzo 2014 - Sarà pronta entro maggio e collegata a tutti i comuni liguri una app gratuita per smartphone e tablet disponibile per piattaforme Android e Ios con tutte le informazioni sulla raccolta differenziata. Lo ha comunicato irti l´assessore all´ambiente della Regione Liguria, Renata Briano, a margine della presentazione dei risultati di raccolta differenziata conseguiti dall´Unione di 5 comuni liguri. La app dal titolo "Io chiudo il ciclo" si potrà scaricare da google play, grazie al programma messo a punto dall´assessorato all´ambiente della Regione Liguria, nell´ambito di un progetto realizzato con il contributo di Conai, Consorzio nazionale imballaggi, per ottenere tutte le informazioni sui sistemi di raccolta dei rifiuti in vigore nei comuni liguri. "Un sistema - ha spiegato Briano - che potrà essere particolarmente utile soprattutto nel periodo estivo con la presenza dei turisti che potranno adeguarsi alle nostre modalità di raccolta".  
   
   
BOLZANO: KOMPATSCHER INCONTRA LA DE PRETIS, COLLABORAZIONE PER L’UNIVERSITÀ DELL’EUREGIO  
 
Bolzano, 6 marzo 2014 - Accrescere e rafforzare sempre più il rapporto fra le tre Università di Innsbruck, Bolzano e Trento, con l’obiettivo di dare sostanza e contenuti concreti alla cornice istituzionale dell’Euregio. Questo il tema affrontato dal Presidente della Provincia Arno Kompatscher e dalla Rettrice dell’Università di Trento, Daria de Pretis. L´incontro ha avuto luogo mercoledì 5 marzo a Palazzo Widmann, e il tema centrale non poteva che essere il progetto in ambito Euregio, frutto dell´accordo sottoscritto la scorsa estate ad Alpbach, per dare vita ad una collaborazione strutturata fra gli atenei di Trento, Bolzano e Innsbruck: da programmi comuni a scambi di docenti e studenti, sino ad una maggiore cooperazione in attività di ricerca. "Si tratta di un´iniziativa centrale nel percorso di crescita dell´Euregio - ha sottolineato Arno Kompatscher - che i tre governi sosterranno con forza. Progetti simili contribuiscono a dare sostanza al Gect, e rendono l´Euregio una realtà concreta e palpabile per l´intera popolazione. Inoltre si percepisce con sempre maggiore forza che questa nuova cornice istituzionale sovranazionale non riguarda solo Tirolo del Nord e Alto Adige, ma coinvolge direttamente e concretamente il Trentino". Sostiene l´importanza di rafforzare la collaborazione fra i tre atenei anche la Rettrice dell´Università di Trento Daria de Pretis, la quale ha sottolineato che "la creazione di una rete lungo l´asse Trento-bolzano-innsbruck non può che portare vantaggi a tutte le realtà in quanto amplia il bacino degli studenti e consente di sfruttare sinergie positive per quanto riguarda i cervelli e le strutture di ricerca".  
   
   
PRESENTATO IL PROGETTO “LECOSECAMBIANO@ROMA” CONTRO IL BULLISMO OMOFOBICO NELLE SCUOLE  
 
Roma, 6 marzo 2014 - E’ stato presentato ieri in Campidoglio “lecosecambiano@roma”, un progetto per sensibilizzare al rispetto e alla valorizzazione delle differenze, in collaborazione con Sapienza Università di Roma, la casa editrice Isbn ed esponenti del mondo della cultura, del cinema e del teatro, che si rivolge alle studentesse e agli studenti degli istituti superiori della Capitale. Erano presenti alla conferenza stampa Alessandra Cattoi, assessora alla Scuola, Infanzia, Giovani e Pari Opportunità, Vittorio Lingiardi, professore ordinario di Psicologia Dinamica, Facoltà di Medicina e Psicologia, Sapienza Università di Roma Fulvio Marcello Zendrini, responsabile comunicazione “Le Cose Cambiano”, Ivan Cotroneo, sceneggiatore e regista, Roberto Vecchioni, professore e cantautore, e Fabio Canino, conduttore televisivo e radiofonico. Nata su sollecitazione di artisti e intellettuali che hanno scritto una lettera aperta al sindaco Marino sul Corriere della Sera (lo scorso 30 ottobre 2013), all’indomani del suicidio di un giovane gay a Roma, e in linea con il progetto editoriale “lecosecambiano” della casa editrice Isbn, l’iniziativa mira a sensibilizzare gli adolescenti al rispetto delle scelte individuali e delle differenze, promuovendo una visione positiva del futuro attraverso concrete testimonianze di persone note che si sono messe gratuitamente a disposizione. Il progetto, a cui hanno aderito 24 istituti superiori in tutto il territorio della capitale, con oltre 2000 ragazze e ragazzi, si sviluppa su tre assi: - un’indagine condotta da Sapienza Università di Roma, attraverso un questionario anonimo che le studente e gli studenti dovranno compilare online; - incontri di sensibilizzazione finalizzati a contrastare il bullismo omofobico e a prevenire la dispersione scolastica in 24 scuole tenuti da esperti di Sapienza Università di Roma, con esponenti della cultura, del cinema, del teatro e dello spettacolo, e le associazioni che forniranno testimonianze positive e informazioni sui servizi di ascolto e counselling presenti a Roma per le persone gay, lesbiche, transessuali e le loro famiglie (Circolo Mario Mieli, Di’gay Project, Gay Center, Arcilesbica, Agedo Roma, Famiglie Arcobaleno, Associazione Libellula); - un concorso per le scuole intitolato “iocambiolecose@roma” rivolto alle ragazze e ai ragazzi che potranno presentare una loro testimonianza o proposta contro l’omofobia affinché “le cose cambino” a scuola, a casa, a Roma, promuovendo al contempo una visione positiva del futuro. A conclusione del progetto è previsto un evento finale il 16 maggio 2014 in prossimità della Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia con la presentazione dei risultati della ricerca e la premiazione del concorso. La scelta dell’Amministrazione di dare vita a un progetto come “lecosecambinao@roma”, che si inserisce nelle linee d’indirizzo internazionali e dell’Unione europea in particolare per combattere l’omofobia e la transfobia nelle scuole, è dettata dalla diffusione sempre più capillare tra i giovani di una particolare forma di bullismo, appunto quello omofobico, le cui vittime vengono attaccate a causa del loro orientamento sessuale (reale o presunto) o del loro ruolo di genere non conforme alle aspettative sociali, con gravi conseguenze per chi ne è fatto oggetto, quali emarginazione, violenze, disagio sociale o psicologico. Alessandra Cattoi, assessora alla Scuola, Infanzia, Giovani e Pari Opportunità di Roma Capitale. «La quasi totalità delle persone che ha contattato la Gay Helpline di Roma Capitale nel 2013 ha dichiarato di essere stata vittima di almeno un episodio di discriminazione o di bullismo nelle scuole medie inferiori e superiori. Un dato in linea con lo studio del 2013 dell’Agenzia sui Diritti Fondamentali dell’Unione europea. La scuola è quindi un luogo in cui le ragazze e i ragazzi cominciano a vivere esperienze negative e possono diventare bersaglio di pregiudizi ed essere discriminati a causa del proprio orientamento sessuale della propria identità di genere. È nostro dovere come amministrazione pubblica contrastare ogni forma di bullismo e promuovere il rispetto delle differenze. Nessun adolescente si deve sentire solo né diverso. Bisogna salvaguardare il benessere delle nostre studentesse e dei nostri studenti per evitare che il loro rendimento scolastico venga compromesso o che decidano di abbandonare gli studi. Non è più possibile assistere a casi di bullismo omofobico in città. L’amministrazione deve farsi promotrice di iniziative che contribuiscano a promuovere un clima positivo a Roma».  
   
   
RICERCA: ZAIA, “ALBERTO VERARDO SIMBOLO DI ECCELLENZA ED ESEMPIO PER NOSTRI GIOVANI”  
 
 Venezia, 6 marzo 2014 - “Alberto Verardo, a soli 28 anni, è il simbolo dell’eccellenza universitaria e sanitaria del Veneto e costituisce un significativo esempio per i nostri giovani, perché sappiano che non servono ‘viaggi della speranza’ all’estero per svettare nella propria disciplina, e che quelli davvero bravi come Alberto si fanno notare nel mondo studiando e lavorando nella propria terra”. Così il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia si complimenta con il giovane medico internista e ricercatore di Motta di Livenza (Treviso) i cui studi sul fegato hanno varcato i confini nazionali e suscitato grande interesse in America e in Inghilterra, dove è stato invitato ad illustrarli in prestigiosi convegni internazionali. “Verardo – ricorda Zaia – è l’ennesimo prodotto di altissima caratura dell’Università di Padova che conferma così il suo prestigio internazionale. Ad Alberto – conclude Zaia – rivolgo i miei più sinceri complimenti e l’augurio di nuovi successi nel nome del suo Veneto, della sua Università e della sua grande passione per la medicina e per la ricerca”.  
   
   
GIOVANISÌ E L´AUTONOMIA GIOVANILE: SE NE PARLA NELLE SCUOLE TOSCANE  
 
Firenze, 6 marzo 2014 - Prende il via il percorso Giovanisìlab/scuola, che vede coinvolti 30 istituti superiori toscani, per un totale di circa 800 studenti. Il progetto – la cui sperimentazione è iniziata lo scorso anno attraverso il coinvolgimento di oltre 250 giovani studenti di 11 scuole superiori presenti sul territorio regionale – ha come tema principale una riflessione intorno al concetto di autonomia giovanile. Giovanisì, in collaborazione con Accademia Europea di Firenze e il Vivaio di Imprese, attraverso un ciclo di incontri si rivolgerà alle classi quarte e quinte superiori degli istituti coinvolti, per affrontare insieme agli studenti tematiche quali: giovani, formazione e lavoro. Giovanisì si è avvicinato al mondo della scuola proponendo un lavoro che promuova da una parte la conoscenza delle opportunità offerte dal Progetto Giovanisì per i giovani toscani e dall´altra parte attività volte a creare percorsi incentrati sul tema dell´autonomia, che pongono al centro la formazione della persona in senso più completo. Negli incontri verranno utilizzati video, brainstorming, simulazioni, discussioni in piccoli gruppi ed a classe intera, stimolando così i singoli e le classi ad interrogarsi sui propri percorsi di vita passati e sul proprio futuro; cercando di dare legittimità ai timori e alle incertezze dei giovani inquadrandole però in uno scenario di possibilità e di responsabilità collettiva ed individuale. Nei mesi di marzo ed aprile Giovanisì Lab/scuola sarà presso: - Istituto Statale Leonardo Da Vinci (Firenze) - Liceo Classico Cicognini (Prato) - Istituto professionale agrario Barone De Franceschi (Pistoia) - Istituto tecnico commerciale Laparelli – Istituto tecnico per i servizi sociali Severini (Arezzo) - Istituto tecnico statale commerciale Michelangelo Buonarotti (Arezzo) - Istituto Professionale Statale per i Servizi Commerciali, Turistici G. Caselli (Siena)  
   
   
PARMA: PER I GIOVANI C’È “MECH YOUR MOVE! 2” CINQUANTA BORSE DI STUDIO PER TIROCINI FORMATIVI IN IRLANDA, GERMANIA, SPAGNA, PORTOGALLO, FRANCIA, MALTA E LITUANIA. SCADENZA 18 MARZO 2014.  
 
Parma, 6 marzo 2014 - Hai tra i 18 e 32 anni e vuoi fare una esperienza all’estero? Puoi partecipare Il progetto “Mech Your Move! 2” mette a disposizione 50 borse di studio per giovani residenti in Emilia-romagna. Promossa dalla Provincia di Reggio Emilia in collaborazione con le Province di Parma, Modena, Bologna, Piacenza e Ravenna, questa iniziativa europea offre l’opportunità di svolgere un tirocinio di 14 settimane, di cui 2 di formazione linguistica, in Irlanda, Germania, Spagna, Francia, Portogallo, Malta e Lituania. Differenti i settori professionali per i quali è possibile candidarsi: meccanica e meccatronica, elettronica ed elettrotecnica, automazione e robotica, pianificazione e progettazione, gestione e amministrazione aziendale, comunicazione e marketing, energia, ambiente e territorio, ricerca e sviluppo. Le candidature dovranno pervenire entro il 18 Marzo 2014. Le partenze sono previste per fine aprile-inizio maggio. La Provincia di Parma, attraverso lo Sportello Azione 18/28, è a disposizione per qualsiasi richiesta di chiarimento o approfondimento sul progetto e sulle opportunità di mobilità all’estero: Sportello Azione 18/28 Assessorato alle Politiche Sociali Piazza della Pace n.1, 43121 Parma azione1828@provincia.Parma.it  www.Sociale.parma.it  Questo il sito del progetto: http://mechyourmove.Wordpresscom    
   
   
ASSESSORE LOMBARDIA, AGLI STUDENTI DEL CFP DI MEDA: PENSATE IN GRANDE  
 
Meda/mb, 6 marzo 2014 - "Pensate in grande, voi siete gli eredi di una grande tradizione, che ha fatto della Brianza una delle realtà più conosciute e apprezzate nel mondo nel settore legno-arredo: cominciate a farvi conoscere, chiedete di poter fare alternanza scuola-lavoro anche all´estero, promuovete la vostra arte, utilizzando siti internet e social network, valorizzate il vostro talento". E´ stato questo l´invito rivolto dell´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia Valentina Aprea agli studenti del Centro di formazione professionale ´Giuseppe Terragni´ di Meda (Monza e Brianza), la struttura formativa specializzata del settore legno, che propone corsi per ebanisti mobilieri, intagliatori del legno, decoratori del mobile, tappezzieri in stoffa, progettisti di elementi d´arredo, restauratori del mobile e dei legni antichi, oltre che per grafici multimediali, operatori moda e sartoria, animatori turistici, sport e tempo libero. Nella struttura gestita dall´Agenzia Formazione Orientamento Lavoro Monza Brianza, l´assessore Aprea, accompagnata da Enrico Elli, assessore provinciale con delega al Lavoro e Formazione professionale, ha dialogato con una rappresentanza dei ragazzi che frequentano i tre poli formativi di Afol: il ´Terragni´ di Meda (281 studenti), il ´Pertini´ di Seregno (451 allievi) e il ´Marconi´ di Concorezzo, da poco attivo, con percorsi didattici per il settore fotovoltaico e energie rinnovabili. Presto La Fondazione Per Its Legno - In questa occasione i responsabili di Afol e l´assessore Elli hanno preannunciato all´assessore Aprea di essere pronti con il Consorzio che darà vita alla Fondazione cui farà capo un Its (Istituto tecnico superiore) per il settore Legno. Le Opportunità Offerte Da ´Garanzia Giovani´ - "Aggiungo a questa buona notizia un´altra da parte di Regione Lombardia - ha chiosato Aprea -: con la ´Garanzia Giovani´ e la declinazione che di questa vogliamo dare in Lombardia, saranno proprio realtà come il vostro Cfp e l´Agenzia che vi gestisce a essere accreditati come secondo livello, per poter ricevere i fondi previsti dalla Ue e integrati dal Governo". Incentivi Per Aziende E Fondi Per Enti Accreditati - "Le aziende che offriranno un´opportunità di lavoro ai ragazzi - ha concluso Aprea - potranno usufruire di incentivi e, dall´altro lato, l´ente accreditato riceverà i fondi, per essere riuscito nel placement dello studente". World Expo Tour, Oggi E Domani A Berlino Milano- È Berlino la quinta tappa del ´World Expo Tour´ del presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni. La capitale europea ospiterà la delegazione lombarda, giovedì 6 marzo, e venerdì 7, per proseguire con la promozione dell´Esposizione universale di Milano 2015. Per l´occasione il presidente Maroni sarà accompagnato dall´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava, dal presidente di Coldiretti Lombardia Ettore Prandini e, per la società Expo, da Piero Galli, direttore generale Divisione gestione evento. Promozione Di Expo - L´evento principale della tappa tedesca del ´World Expo Tour´ si svolgerà domani sera, a partire dalle ore 18.30. All´ambasciata italiana di Berlino il Presidente Maroni incontrerà il commissario generale del Governo tedesco per Expo 2015 Dietmar Schmitz e il responsabile del Padiglione tedesco Erol Altunay. Seguirà il momento di presentazione della manifestazione organizzato da Enit, Agenzia nazionale del turismo, in occasione della International Tourism Börse, la Borsa internazionale del turismo di Berlino, che rappresenta la maggiore fiera e mercato d´affari del settore. Fra gli interventi previsti, oltre a quello del presidente Maroni, anche quello del direttore generale di Enit Andrea Babbi. Al termine, il presidente Maroni incontrerà il sottosegretario di Stato all´Economia con delega al Turismo Iris Gleike. Promozione Della Lombardia Come Meta Turistica - La missione a Berlino della delegazione lombarda proseguirà venerdì con la visita del presidente Maroni alla International Tourism Börse, dove sono presenti diversi operatori italiani e lombardi. In parallelo al programma istituzionale, si svolgeranno incontri d´affari per le delegazioni di imprese agroalimentari (18 aziende lombarde) e di operatori turistici (19 operatori lombardi) che hanno aderito ai progetti promozionali della Regione Lombardia. Documento Anti Contraffazione - Fra gli incontri in programma, anche quello dell´assessore Fava con i vertici della Dbv, Deutscher Bauern Verband, Associazione delle imprese agricole tedesche, per una riflessione sulla tutela delle produzioni agroalimentari di qualità e in tema di lotta alla contraffazione alimentare. La tappa a Berlino potrà anche essere l´occasione per un colloquio con la rappresentanza del Land Baden Württemberg, partner della Lombardia all´interno dei Quattro Motori per l´Europa.  
   
   
PRESENTATE, ALL´ISTITUTO "CASALINUOVO" DI CATANZARO LIDO, LE ULTIME INIZIATIVE AVVIATE NEL SETTORE DELL´ISTRUZIONE  
 
 Catanzaro, 6 marzo 2014 - L´assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, nella conferenza stampa sulle ultime iniziative avviate nel settore dell´istruzione, che si e´ svolta ieri all´istituto "Casalinuovo" di Catanzaro Lido, ha sottolineato che "la scuola ha rappresentato in questi anni la priorità politica del Governo Scopelliti". Insieme all´Assessore era presente anche la dirigente scolastica dell´Istituto Nuccia Carrozza. "Il Premier Matteo Renzi – ha detto Caligiuri - ha indicato la scuola come prima area di intervento e non casualmente la prima visita ufficiale l´ha compiuta in una scuola di Treviso e anche oggi si trova in una scuola a Siracusa. In Calabria, con quasi 300 mila studenti che frequentano le scuole e 60 mila le universita´, questo settore non solo e´ quello più esteso ma rappresenta il nostro piu grande capitale per il presente e il futuro". Nel corso della conferenza stampa l´Assessore ha ricordato che i comuni e le scuole calabrese hanno in mano oltre 100 milioni di euro per intervenire nell´edilizia scolastica ed ha sollecitato l´accelerazione dei lavori, così come ha richiesto ai sindaci della regione di rispondere prontamente alla richiesta del Presidente del Consiglio Matteo Renzi di indicare una scuola bisognevole di intervento. "Una scuola di qualità - ha detto ancora l´Assessore - include e premia". Nel corso della presentazione, Caligiuri ha infatti ricordato i progetti educativi sui rom nelle scuole calabresi, le azioni per fronteggiare i disturbi specifici dell´apprendimento, l´aumento della qualità dell´istruzione, la azioni di educazione alla legalità nei comuni ad alta densità criminale. L´assessore ha poi evidenziato le politiche per premiare il merito, presentando in anteprima il sito delle eccellenze scolastiche calabresi (www.Eccellenzescolastiche.it) che raccoglie tutti i dati delle tre annualità precedenti e consente ai dirigenti scolastici, fin da ora, di proporre le candidature on line per l´edizione del 2014. Infine Caligiuri ha ricordato alcune delle ultime iniziative che riguardano le scuole: dalla diffusione della cultura scientifica con l´accademia di Nanogagliato alla partecipazione al salone del libro di Torino del 2014, dal censimento delle biblioteche scolastiche alle visite al Museo di Reggio Calabria (in poche settimane, 16 mila studenti calabresi hanno ammirato i Bronzi) e alla partecipazione degli studenti alle celebrazioni culturali promosse dalla Regione Calabria e che riguardano il Nobel per la medicina Renato Dulbecco nato a Catanzaro, lo scrittore Giuseppe Berto che riposa a Capo Vaticano, il cardinale Guglielmo Sirleto protagonista della Controriforma cattolica e lo scrittore Saverio Strati, del quale si inaugurerà in settimana la casa museo a Sant´agata del Bianco.  
   
   
L’UNIBAS APPROVA I PERCORSI ABILITANTI SPECIALI (PAS)  
 
Potenza, 6 marzo 2014 - Il Senato accademico dell’Università della Basilicata ha approvato l’ampliamento del numero dei Pas (i Percorsi abilitanti speciali) che riguarderanno circa 300 docenti precari lucani: lo ha reso noto il Prorettore dell’Unibas, Giovanni Carlo Di Renzo. La delibera ha recepito le indicazioni e le richieste emerse nel corso di un tavolo tecnico presieduto dal professor Di Renzo, a cui hanno partecipato i rappresentanti dei sindacati e dell’Ufficio scolastico regionale. L’unibas ha quindi comunicato al Ministero dell’Istruzione l’approvazione della delibera - che permetterà al 95 per cento circa delle domande presentate di essere accolte (quindi alla quasi totalità delle richieste per le classi di concorso) – chiedendo quindi la riapertura della procedura informatica per l’attivazione dei nuovi Pas, che dovrà però necessariamente passare attraverso il “nulla osta”, e i tempi, del dicastero. I “Percorsi” sono corsi di formazione per conseguire l´abilitazione all´insegnamento, rivolti ai docenti con contratto a tempo determinato che hanno prestato servizio per almeno tre anni nelle istituzioni scolastiche statali e paritarie: possono essere istituiti dagli atenei e dalle istituzioni dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica sedi dei corsi biennali di secondo livello. I titoli di abilitazione consentiranno poi ai docenti l’inserimento nella seconda fascia delle graduatorie di istituto e costituiscono il requisito di ammissione ai futuri concorsi per l’assunzione con contratto a tempo indeterminato nelle scuole paritarie. I Pas sono suddivisi in classi di concorso (in base a macro ambiti di insegnamento) e collegati alle attività di docenza svolte negli anni precedenti. Si tratta “di un importante segnale recepito dal Senato accademico – ha detto il Prorettore dell’Università della Basilicata – poiché da un lato raccoglie le indicazioni del tavolo tecnico, e quindi parte dalla necessaria concertazione con i sindacati e con l’Ufficio scolastico, ma soprattutto eviterà a centinaia di docenti precari lo svantaggio, economico e logistico, di ‘emigrare’ in altre regioni”. Di Renzo ha quindi “ringraziato per la collaborazione le organizzazioni sindacali e i rappresentanti dell’Usr”, ai quali ha rivolto “i più vivi complimenti per il lavoro svolto che, come tutte le azioni ampiamente condivise, ha consentito di raggiungere un risultato rilevante”.  
   
   
VERTENZA SUGLI APPALTI DI PULIZIA NELLE SCUOLE E SERVIZI AUSILIARI: ASSESSORE SCRIVE AI PARLAMENTARI MARCHIGIANI .  
 
Ancona, 6 marzo 2014 – “ Vi chiedo di sollecitare il Governo perché possa individuare interventi normativi e finanziari a sostegno del comparto duramente colpito dai tagli lineari degli ultimi anni.” E’ questo l’appello contenuto nella lettera inviata ieri ai parlamentari marchigiani dall’assessore regionale al Lavoro –Istruzione, Marco Luchetti per sensibilizzarli sull’urgente questione degli appalti di pulizia e servizi ausiliari nelle scuole. Una situazione preoccupante che coinvolge 300 lavoratori marchigiani in 100 scuole della regione e 24 mila lavoratori a livello nazionale, ora a rischio del posto di lavoro e nella migliore ipotesi di fortissime decurtazioni di reddito. Come si ricorderà l’assessore si era impegnato nell’incontro del 25 febbraio scorso con i Sindacati Fisascat Cisl – Uil Trasporti – Filcams, a sollecitare i parlamentari perché si facessero interpreti delle istanze di questi lavoratori ( ex Lsu o dipendenti di cooperative con appalti storici e per la massima parte donne) che-, dice l’assessore nella lettera -“ svolgono da anni un compito fondamentale per il decoro degli ambienti scolastici frequentati da milioni di bambini e ragazzi”. L’assessore Luchetti ha anche ricordato che con il decreto legge del 28 febbraio scorso il Governo ha prorogato di un mese i servizi nelle scuole, ma al 31 marzo, in assenza di un ulteriore finanziamento la situazione si ripresenterà in tutta la sua gravità e urgenza sia per i lavoratori, sia per le scuole penalizzate in termini di igiene e salubrità e di assistenza agli studenti. Per questo Luchetti ha chiesto agli onorevoli marchigiani la collaborazione e un rapido interessamento perché si “garantiscano risposte certe per tutelare lavoratrici e lavoratori e salvaguardare i livelli occupazionali”. L’assessore aveva subito preso contatti con i colleghi di altre regioni per portare la questione al prossimo tavolo del coordinamento degli assessori regionali al Lavoro.  
   
   
COMUNE POTENZA: AREA COMUNALE ALL’UNIVERSITÀ PER LA CASA DELLO STUDENTE  
 
 Potenza, 6 marzo 2014 - Importante provvedimento licenziato dalla giunta comunale: si tratta della delibera con la quale si concede a titolo gratuito alla Università di Basilicata un´area di proprietà comunale di 5.500 metri quadrati, area destinata alla costruzione della ‘Casa dello Studente’ grazie a un finanziamento Cipe. Grande soddisfazione è stata espressa dal Sindaco Vito Santarsiero e dall´assessore all´Urbanistica Pietro Campagna per questo “rilevante provvedimento che va nella direzione del potenziamento dei servizi offerti agli studenti universitari e si è reso possibile solo grazie ai nuovi principi contenuti nel Regolamento urbanistico, principi che hanno reso possibile l´acquisizione gratuita dell´area che viene oggi concessa all´ateneo lucano. La realizzazione della Casa dello Studente consentirà alla Città di dotarsi – proseguono Sindaco e vicesindaco nella nota congiunta – di un´importante attrezzatura territoriale che va ad accrescere l´attrattività dell´Università di Basilicata e una migliore integrazione della stessa con il tessuto cittadino. E´ infatti opportuno ricordare – concludono Santarsiero e Campagna – che la ‘Casa dello Studente’ verrà realizzata in un´area posta a ridosso del Polo Universitario di Macchia Romana, che verrà collegata al Centro Storico attraverso un nuovo collegamento verticale inserito in un parcheggio multipiano, realizzato dal Consorzio attuatore dell´intervento edilizio, intervento che contribuirà a mettere in comunicazione diretta lo stesso Centro Storico con l´area universitaria”.  
   
   
AMBIENTE: FVG INCONTRA STUDENTI DELL´UNIVERSITÀ DI DORTMUND  
 
Trieste, 6 marzo 2014 - Scambio di conoscenze, metodologie e approcci relativi alla definizione e valutazione del rischio dei pericoli naturali esistenti per avviare una corretta pianificazione territoriale. È stato questo il tema dell´incontro, proposto dal Cnr-consiglio Nazionale delle Ricerche di Padova e svoltosi ieri a Trieste, tra un gruppo di studenti dell´Università Tecnica di Dortmund (Germania), l´assessore regionale all´Ambiente Sara Vito e i tecnici regionali che si occupano della pianificazione idrogeologica. Gli studenti tedeschi, in visita nel Nord Est per una serie di incontri conoscitivi e formativi, hanno scelto il Friuli Venezia Giulia per approfondire gli studi perché il territorio regionale ha conosciuto numerose emergenze naturali, quali il terremoto e i problemi idrogeologici per le esondazioni dei fiumi. Nello specifico, con i tecnici del servizio hanno analizzato l´area della Val Canale e del Canale del Ferro, che è stata interessata nell´agosto 2003 da un importante evento alluvionale. "Una pianificazione territoriale di successo - ha ricordato l´assessore Vito, che ha incontrato con molto piacere gli studenti - si realizza con una cooperazione transnazionale e con azioni comuni. Nella nostra regione abbiamo diversi bacini idrografici internazionali come quello del fiume Isonzo che interessa l´Italia e la Slovenia e quello del torrente Slizza, che si trova all´interno del bacino del Danubio e riguarda l´Italia e l´Austria. Dobbiamo unire le forze, le esperienze e le conoscenze per sviluppare una strategia interregionale e per mettere in campo misure comuni per una risposta sostenibile". L´assessore Vito si è anche soffermata sulle capacità di creare sinergie. "La pianificazione territoriale - ha spiegato - richiede un lavoro di squadra e la Regione lo sta portando avanti anche con una forte collaborazione tra gli assessorati. Il Friuli Venezia Giulia è stata tra le prime Regioni in Italia a dotarsi di strategie di pianificazione attraverso piani obbligatori in particolare dopo l´esperienza del terremoto del 1976. Questo approccio è ora ben consolidato nella metodologia e permette la mappatura dei pericoli naturali". "Lo scorso anno - ha aggiunto l´assessore - abbiamo ultimato il Progetto di Piano di Stralcio per l´Assetto Idrogeologico del bacino del fiume Fella sia nella parte idraulica che in quella geologica, con un processo partecipato, accogliendo in modo motivato le proposte di miglioramento delle popolazioni locali".  
   
   
DIFESA DELLA COSTA: MARCHE, EMILIA ROMAGNA E ABRUZZO INSIEME PER UN PROGETTO SPECIALE DA PRESENTARE AL MINISTERO DELL’AMBIENTE.  
 
Ancona, 6 marzo 2014 – Un progetto comune di difesa della costa da sottoporre al ministero dell’Ambiente. È l’obiettivo dell’incontro tecnico e politico che vedrà la partecipazione degli assessori regionali delle Marche, Paola Giorgi; dell’Emilia Romagna, Paola Gazzolo; dell’Abruzzo, Angelo Di Paolo. La riunione si terrà venerdì 7 marzo, ad Ancona, presso Palazzo Raffaello (sede della Giunta regionale), su iniziativa dell’assessore Giorgi. Marche, Emilia Romagna e Abruzzo cercheranno di definire una strategia comune di difesa del litorale adriatico, da presentare a Roma. “Il problema della difesa della costa dalle mareggiate che stanno assumendo un andamento sempre più devastante è comune a tutte le regioni italiane che si affacciano sull’Adriatico – rileva la Giorgi – È evidente che la soluzione non può prevedere solo interventi tampone che, il più delle volte, scaricano gli effetti delle mareggiate sui tratti di litorale adiacenti. È necessaria una programmazione concordata con le Regioni limitrofe, in modo che insieme sia possibile delineare una strategia in grado di portare a soluzione una questione annosa, non più rinviabile e affrontabile solo con singoli ripascimenti”. Giorgi ricorda come il problema sia stato affrontato, a Roma, lo scorso 17 febbraio, nel corso di un incontro della Regione Marche con il direttore generale del ministero dell’Ambiente. “L’indicazione che ci è stata data è quella di proporre un progetto speciale, condiviso con Emilia Romagna e Abruzzo, che consenta di creare le condizioni per poter attingere a nuovi fondi o di rimodulare, su scala interregionale, le risorse già disponibili, ma non utilizzate per mancanza di programmazione. Venerdì, insieme ai colleghi e ai tecnici delle altre due Regioni, porteremo a sintesi le indicazioni comuni, per presentarci a Roma con un solo e chiaro obiettivo: l’Adriatico va tutelato anche sul fronte della difesa del litorale”.  
   
   
ABRUZZO: DIGA CHIAUCI GARANTISCE 7 MLN METRI CUBI ACQUA  
 
L´aquila, 6 marzo 2014 - "Il Vastese può disporre per i mesi estivi di risorse idriche messe a disposizione dalla Diga di Chiauci". Lo ha comunicato l´assessore alle Politiche agricole, Mauro Febbo, dopo un incontro avuto con i tecnici del Consorzio di bonifica Sud e il presidente dell´ente, Fabrizio Marchetti. "In questi giorni ? spiega Mauro Febbo - sono iniziate le operazioni di invaso sperimentale presso la diga che permetterà l´invasamento di circa 7 milioni di metri cubi di acqua che potrà garantire la fornitura necessaria di risorse per tutto il periodo estivo, prevenendo in questo modo il pericolo di crisi idriche. Quest´anno abbiamo avuto un inverno poco piovoso pertanto è stata nostra premura monitorare e controllare la portata di acqua presso la diga affinché la zona industriale di San Salvo potesse continuare a lavorare serenamente e contestualmente fornire la popolazione della riviera senza togliere al mondo agricolo la necessaria risorsa idrica. Chiauci - rimarca Febbo - in questo senso rimane un´opera fondamentale in grado di risolvere i problemi di carenza idrica nei centri del Vastese e del basso Molise. Nonostante le varie difficoltà e le strumentali polemiche sollevate negli ultimi mesi nei confronti dell´Ente - affermano Febbo e Marchetti -, le varie ispezione del Rid, il Registro nazionale delle dighe, confermano il buon lavoro svolto e presto la diga potrà raccogliere 9 milioni di metri cubi di acqua per poi avviare il completamento dell´opera che prevede la gestione di 14 milioni di metri cubi di acqua".  
   
   
DIFESA DELLA COSTA: L’ASSESSORE MARCHE INCONTRA, A PORTONOVO, GLI OPERATORI DELLA BAIA.  
 
Ancona, 6 marzo 2014 – L’assessore regionale alla Difesa della Costa, Paola Giorgi, ha incontrato stamane, a Portonovo (Ancona), una folta rappresentanza degli operatori turistici della Baia, per un confronto in merito alle problematiche di difesa della costa. La Baia di Portonovo, grazie anche alle attività di ripascimento della passata stagione, presenta una notevole quantità di materiale che le recenti mareggiate hanno ammassato in vari punti della costa e che può permettere un intervento di riutilizzo (palleggiamento) per garantire la spiaggia necessaria per la prossima stagione turistica. Anche il molo, punto di approdo per interventi di sicurezza, necessita di un intervento di manutenzione e ristrutturazione in elevazione che consenta, inoltre, la liberazione del materiale bloccato. L´assessore ha ricordato che la Regione Marche ha già predisposto lo stanziamento al Comune di Ancona di 131mila euro per interventi di manutenzione stagionale. All´incontro ha preso parte anche il Comitato Mare Libero, con il quale ci si è confrontati sull’esigenza di riutilizzare, per quanto possibile, i materiali presenti nella baia, limitando al massimo l´importazione esterna. La riunione si è conclusa “con reciproca soddisfazione su tutti i punti”, pur in presenza di una situazione economica delicata e di carenza di fondi, per ovviare alla quale l’assessore Giorgi è riuscita a inserire le Marche in una progettazione straordinaria per il ministero dell´Ambiente, con Emilia Romagna e Abruzzo, con le quali ci si incontrerà, in sede tecnico-politica, venerdì 7 marzo in Ancona.  
   
   
AMBIENTE: ASSESSORE SU SOTTOCOMMISSIONE REGIONALE A TERNI, "NON SERVONO NUOVI STUDI"  
 
Perugia, 6 marzo 2014 - "Per la qualità ambientale di Terni non servono ulteriori studi, ma è necessario dare priorità all´individuazione di risorse per interventi di miglioramento della situazione attuale": è quanto afferma l´assessore regionale all´Ambiente, Silvano Rometti, in merito alla proposta del presidente del Consiglio regionale, Eros Brega, di istituire una "sottocommissione regionale" per esaminare la situazione ambientale nel Ternano. "La situazione ambientale della Conca ternana – ha detto Rometti - rappresenta una delle maggiori criticità per la quale le istituzioni, Regione in testa, stanno da tempo mettendo in atto azioni finalizzate al superamento delle stesse. E´ da tutti risaputo – aggiunge l´assessore - che la particolare conformazione geomorfologica dell´area, abbinata alla concentrazione di attività produttive di carattere industriale, hanno nel corso degli anni fatto sì che su Terni si siano condensate alcune problematiche di carattere ambientale, a cui è stata posta la massima attenzione, proprio per quel principio indifferibile che hanno le istituzioni pubbliche e che va sotto il nome di ‘Tutela della Salute´ dei cittadini". "Studi su questo tema – precisa l´assessore - ne sono stati fatti in abbondanza ed hanno prodotto analisi attente e specifiche, elaborate da enti e istituti di elevato livello scientifico". L´assessore Rometti ha quindi citato a livello locale, Arpa Umbria, dell´Asl Terni, dell´Università di Perugia, mentre a carattere nazionale ha fatto riferimento agli studi dell´Università la Sapienza di Roma e del ‘Cnr´: "Ora si tratta – ha detto - di trasformare queste conoscenze in azioni concrete, volte a limitare le cause dell´inquinamento". "In proposito vorrei ricordare – ha aggiunto Rometti – che il 17 dicembre 2013 il Consiglio regionale, proprio in virtù delle ultime indagini sui fenomeni emissivi in Umbria e sulla base degli scenari elaborati sulla concentrazione degli inquinanti con riferimento temporale 2015 – 2020, ha approvato il Nuovo Piano Regionale per la Qualità dell´Aria che aggiorna e sostituisce il precedente del 2005. La Giunta regionale – prosegue - sulla base di una specifica misura del nuovo Piano, sta inoltre elaborando una direttiva che prevede specifiche limitazioni agli impianti di produzione di energia nelle aree soggette al rischio di superamento dei limiti di concentrazione di Pm10 e No2". "In particolare - evidenzia - si adotteranno misure volte a fissare limiti emissivi per i principali inquinanti più stringenti di quelli attualmente vigenti e verranno dettate criteri di localizzazione e altre condizioni di autorizzazione. Gli impianti industriali – precisa l´assessore - sono tenuti al rispetto delle prescrizioni impartite con l´Autorizzazione Integrata Ambientale e sono costantemente monitorati e controllati dall´Arpa. Inoltre, in occasione dei rinnovi, saranno disposti ulteriori miglioramenti delle prestazioni ambientali, anche in relazione al continuo evolversi delle tecnologie disponibili". Rometti ha quindi ricordato che con l´Accordo di Programma Quadro del 2004 dalla Regione Umbria sono stati finanziati interventi per 4,3 milioni di euro per la raccolta e trattamento delle acque reflue nel Comune di Terni, di cui 3,1 milioni a carico di risorse pubbliche (Stato e Regione). A questi vanno aggiunti ulteriori 5,5 milioni di euro per la depurazione dei territori comunali di Narni e Orvieto di cui 4 milioni a carico di risorse pubbliche. Relativamente al settore acquedotti è stato finanziato l´intervento che interessa la città di Terni e l´Amerino per la realizzazione del quale sono stati stanziati circa 24 milioni di euro. L´opera permetterà di ottenere un´ottima qualità dell´acqua ad uso potabile, in quanto gli utenti la riceveranno direttamente dalle sorgenti appenniniche del Nera.  
   
   
FVG, LAGUNA: SI E´ USCITI DALL´EMERGENZA AMBIENTALE  
 
Trieste, 6 marzo 2014 - Con il Convegno "Stato delle acque della Laguna di Marano e Grado - l´impatto dei dragaggi e il nuovo sistema di monitoraggio in continuo del progetto europeo Shape", si è concluso il progetto europeo Shape, che ha coinvolto l´Agenzia Regionale per la Protezione dell´Ambiente come partner. Il progetto ha consentito ad Arpa di installare in laguna cinque boe per il monitoraggio in continuo della qualità dell´acqua lagunare e per la determinazione del deposito di sedimenti. Al partecipato anche l´assessore all´Ambiente ed Energia, Sara Vito, che, nell´intervento conclusivo, ha voluto fare il punto sullo stato ambientale della Laguna di Marano e Grado. Negli anni passati la Laguna di Marano e Grado è stata infatti fonte di preoccupazioni, soprattutto per la presenza del mercurio nei sedimenti. A tale proposito l´assessore Vito ha ribadito che "si è ormai usciti dall´emergenza ambientale". Il primo segnale è stata la riperimetrazione del sito inquinato, avvenuta nel 2012, e la successiva chiusura della struttura commissariale. "Ciò ha consentito di recuperare importanti risorse che potranno essere ora destinate agli interventi di bonifica e per la messa in sicurezza della navigazione dei canali lagunari", ha detto. D´altra parte negli ultimi anni la Laguna di Marano e Grado è stata ampiamente studiata ed i risultati sono del tutto rassicuranti per quanto riguarda i rischi legati alla presenza del mercurio. "La Regione - ha proseguito l´assessore - ha inoltre dato avvio all´elaborazione di un piano di gestione e manutenzione dell´ambiente lagunare con riferimento soprattutto ai sedimenti e ai dragaggi dei canali. Gli interventi verranno effettuati adottando un approccio ambientalmente sostenibile, con la movimentazione in loco dei sedimenti, garantendo nel contempo uno sviluppo economico sostenibile per la pesca e per la navigazione". La necessità di dare una risposta immediata al problema dei dragaggi è stata ripresa anche dal sindaco di Marano Lagunare, Mario Cepile, che, parlando anche a nome degli altri sindaci dei Comuni lagunari, ha auspicato un rapido avvio dei dragaggi per dare un futuro a quanti operano sul mare e in laguna.  
   
   
EMILIA ROMAGNA: ROTTURA ARGINE QUADERNA, IN CORSO I LAVORI DI RIPRISTINO  
 
 Bologna, 6 marzo 2014 - Il collasso di una parte dell’argine del Quaderna, nel comune di Medicina, provincia di Bologna, non ha coinvolto centri abitati; l’unica abitazione che poteva essere minacciata non è stata raggiunta dall’acqua e al momento è in corso la verifica dell’estensione della superficie di alcuni campi allagati. Il Servizio tecnico di Bacino Reno, presente per una perlustrazione sul posto al momento dell’accaduto, si è immediatamente attivato per gestire l’emergenza e dalle prime ore di ieri le ditte sono al lavoro per la chiusura delle falle arginali, che si stanno tamponando con l’utilizzo di massi ciclopici. Ieri alle 18, sulla base delle previsioni meteo avverse ricevute da Arpa, era stato attivato il servizio di piena per la gestione delle emergenze idrauliche. Nel corso della perlustrazione effettuata dalla squadra di reperibilità - supportata all’esterno dai sorveglianti idraulici che svolgono attività di monitoraggio dei corsi d’acqua - è stata rilevata la presenza di un fontanazzo, creato da una tana di animale che ha provocato il collasso di una parte dell’argine. A spiegarlo è il responsabile del Servizio tecnico di Bacino, architetto Ferdinando Petri. “Riscontrata la presenza del fontanazzo - precisa Petri - abbiamo immediatamente organizzato, assieme ai volontari della Protezione civile e con la collaborazione del Consorzio di bonifica Renana, la realizzazione di una coronella in sacchetti di sabbia per impedire la fuoriuscita dell’acqua. Il fontanazzo è stato chiuso già nelle prime ore della notte, ma in seguito si sono succedute altre due falle, sempre dovute alla presenza di tane di animali”. “Abbiamo subito reperito - prosegue Petri - ditte immediatamente disponibili a portare sul posto mezzi d’opera e materiali idonei alla chiusura delle falle, come massi ciclopici e materiale inerte di grossa pezzatura. I lavori sono iniziati nel più breve tempo possibile. I nostri uomini erano sul posto durante la frana e hanno attivato tutte le contromisure possibili, in accordo con le istruzioni ricevute dalla sala radio e dal sottoscritto.”  
   
   
LIGURIA: IN SEI MESI LA RACCOLTA DIFFERENZIATA PASSA DAL 30 A QUASI IL 70% GRAZIE A UNA NUOVA GESTIONE DI CINQUE COMUNI  
 
Genova, 6 marzo 2014 - Raccolta differenziata dal 30 al 69% in soli sei mesi. È successo in cinque comuni liguri che, per la prima volta, hanno dato vita a una gestione unitaria dei rifiuti, attraverso un processo di aggregazione innovativo. Lo ha comunicato ieri l´assessore all´ambiente della Regione Liguria, Renata Briano, insieme al presidente di Amiu, Marco Castagna. Sono i comuni di Masone, Campo Ligure, Rossiglione, Tiglieto e Mele, per un totale di 13.000 abitanti, che fanno parte del parco naturale del Beigua e hanno costituito la prima Unione di comuni in Liguria. Tra le prime azioni messe in campo: una nuova organizzazione di servizi di gestione dei rifiuti che ha preso il via a giugno dell´anno scorso, per dare nuovo impulso alla raccolta differenziata. Da quel momento è partita la raccolta porta a porta della frazione organica e del residuo, per tutti gli utenti domestici e non domestici. Mentre la carta, il vetro, gli imballaggi in plastica e i metalli sono stati raccolti con postazioni stradali. "In quei comuni - ha spiegato l´assessore Briano - la media della raccolta differenziata partiva dal 30% e nell´arco di sei mesi ha raggiunto quasi il 70%, con un trend sempre in crescita. Questo ha permesso di limitare i materiali portati in discarica: se infatti la media dei rifiuti portati in discarica da gennaio a giugno 2013 era di circa 230 tonnellate mensili, da luglio a dicembre 2013 la media di rifiuti è stata di circa 140 tonnellate mensili. Ora è quasi pronto un piano per spingere al massimo la raccolta differenziata anche a Genova". Tutto merito dell´Unione se il sistema di raccolta differenziata ha iniziato a funzionare mettendo in pratica un processo di aggregazione tra comuni liguri per l´organizzazione dei servizi di gestione dei rifiuti, auspicato anche dalla nuova legge sugli ambiti territoriali ottimali, che riordina la governance in materia di servizi pubblici locali ambientali. Per la prima volta in Liguria cinque comuni hanno creato un unico bacino per la gestione dei rifiuti urbani, attraverso un un´unica azienda Amiu con modalità standardizzate. "I risultati ottenuti in soli 6 mesi dimostrano che in Amiu esistono esperienze operative known-how e competenze professionali capaci di garantire standard di servizio estremamente elevati - ha aggiunto Marco Castagna, presidente Amiu - per noi la valle Stura rappresenta oggi, e lo sarà sempre di più nel futuro, un laboratorio in cui sperimentare forme, anche innovative, di gestione del servizio. Amiu intende proporsi come partner di questi comuni per il raggiungimento degli obiettivi previsti dalla legge e dal patto dei sindaci". "Le analisi che abbiamo compiuto nelle fasi preparatorie della legge sugli Ato - continua Briano - confermano che uno dei problemi principali della Liguria nell´organizzazione dei servizi in materia di rifiuti è l´elevata frammentazione fra gestioni comunali. Attualmente registriamo 50 diverse gestioni su 235 comuni. In questo modo si rischia di disperdere risorse e parcellizzare gli sforzi, mentre aggregando i territori per costituire bacini di maggiori dimensioni si possono raggiungere risultati efficaci, mettendo in rete gli impianti esistenti e ottenendo economie di scala". Secondo l´assessore Briano, la sfida futura sarà quella di "diffondere modelli virtuosi come quello della Valle Stura, sia attraverso strumenti di tipo tecnico, sia tramite azioni di programmazione a supporto delle amministrazioni locali che percepiscono i vantaggi di questa operazione".  
   
   
LIGURIA:“APPROVATO ENTRO L´ESTATE IL PIANO REGIONALE DEI RIFIUTI  
 
Genova, 6 marzo 2014 - Verrà approvato dalla Giunta regionale entro l´estate il piano dei rifiuti, che individua gli obiettivi di raccolta differenziata da raggiungere e gli impianti di trattamento che dovranno essere realizzati in Liguria. Lo ha comunicato ieri l´assessore regionale all´ambiente, Renata Briano, a margine della presentazione dei risultati della raccolta differenziata conseguiti dall´Unione di cinque comuni dell´entroterra ligure. "Il piano prevede due tipologie di impianti di compostaggio per il trattamento della frazione umida del rifiuto – ha detto Briano – uno per Provincia, di dimensioni più grandi al servizio delle aree urbanizzate e impianti di prossimità più piccoli per i comuni dell´entroterra. Al momento non sono previsti finanziamenti, ma stiamo spingendo affinché, oltre all’ecotassa, possano essere utilizzati i fondi della futura programmazione europea".  
   
   
RIFIUTI A MILANO RAGGIUNTO IL 48,3% DI RACCOLTA DIFFERENZIATA  
 
Milano, 6 marzo 2014 - Milano ha raggiunto nel mese di gennaio 2014 il 48,3% di raccolta differenziata, con un incremento rispetto allo stesso mese del 2013 di quasi 7 punti percentuali. Contemporaneamente, i rifiuti indifferenziati sono calati del 13%. Sono questi alcuni dei risultati ottenuti da Milano con l’estensione della raccolta dell’umido anche alle utenze domestiche, partita a fine 2012 e che oggi interessa tre quarti della città (entro l’anno si estenderà a tutta Milano). Un successo che oggi l’assessore alla Mobilità e Ambiente Pierfrancesco Maran presenta a Bruxelles durante la 21a edizione del ‘Packaging Waste and Sustainability Forum’. Si tratta di una conferenza indipendente, organizzata da Informa ed Expra, per fare il punto e guardare al futuro in materia di riduzione, smaltimento e riciclo dei rifiuti. “Grazie all’umido e all’introduzione del sacco trasparente, in due anni, Milano è passata dal 34,5 al 48,3% di differenziata. E l’obiettivo di superare il 50% è sempre più vicino, dato che entro l’anno la raccolta dell’umido sarà estesa anche all’ultimo quarto della città”, ha dichiarato l’assessore alla Mobilità e Ambientepierfrancesco Maran. “Con questi risultati - ha proseguito Maran - Milano oggi è, insieme a Vienna, la migliore città europea sopra il milione di abitanti. Per Expo puntiamo, grazie al lavoro di Amsa e alla collaborazione di tutti i cittadini, a diventare la capitale della raccolta differenziata”. La frazione umida, in particolare, è passata dal 9% di gennaio 2013 al 16% di quest’anno, con un incremento dell’82%. Nel complesso, inoltre, prendendo in esame tutto il 2012 e il 2013, la quantità di rifiuti a Milano è calata del 2,5%. In tabella, l’andamento della raccolta differenziata dal 2011 ad oggi.  
   
   
COMUNE POTENZA ANNUNCIA RATEIZZAZIONE TARSU  
 
Potenza, 6 marzo 2014 - “Abbiamo dato seguito alla richiesta formulataci dai parroci della città, offrendo la possibilità di rateizzare la somma dovuta ai fini Tarsu” così l’assessore al Bilancio Federico Pace ha reso noto il provvedimento adottato dalla Giunta comunale nel corso dell’ultima seduta. Il Comune dal 2011 ha internalizzato il servizio di riscossione diretta di tutte le entrate, compreso il servizio per la gestione in forma diretta della riscossione volontaria della Tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. “La decisione – ancora Pace – ha fatto registrare un sensibile incremento degli incassi realizzati sulla base dei cosiddetti ‘avvisi di pagamento’ bonari spediti dall’Ufficio rispetto ai dati della riscossione spontanea in passato comunicati dalla Equitalia, agente della riscossione che ha ancora in carico i ruoli della Tassa smaltimento rifiuti emessi dal Comune di Potenza sino al 31 dicembre 2010. A causa dell’attuale situazione di congiuntura economica e di crisi generale del sistema, è stata rilevata, in occasione dello svolgimento dell’attività ordinaria di sportello e di ricezione dei contribuenti, una sempre maggiore difficoltà dei cittadini a far fronte alle richieste di pagamento, ancorché bonarie, inviate dall’Ufficio, si è ritenuto di offrire ai contribuenti forme di rateazione almeno similari a quelle alle quali potrebbero accedere se la riscossione venisse ancora realizzata per il tramite della Equitalia”. Il provvedimento concede, su richiesta del contribuente, la ripartizione del pagamento degli importi dovuti fino a un massimo di 18 rate per le persone fisiche e di 24 rate per le persone giuridiche.