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Notiziario Marketpress di Giovedì 29 Maggio 2008
PORRE UN LIMITE ALL´INFLUENZA  
 
Scienziati europei hanno gettato nuova luce su come il virus influenzale si impossessa del meccanismo di produzione cellulare del suo ospite. Le loro scoperte potrebbero condurre allo sviluppo di nuovi farmaci per combattere le pandemie influenzali in futuro. Il lavoro è stato supportato dal progetto Flupol finanziato dall´Ue con 1,97 Mio Eur. Una delle più grandi paure tra i governi e le agenzie per la salute è quella di una catastrofica pandemia influenzale. Essi sono preoccupati dal fatto che dei ceppi altamente virulenti di influenza aviaria, come la H5n1, possano sviluppare la capacità di trasmettersi tra gli esseri umani. Per questo motivo si cercano nuove terapie e metodi per fermare la diffusione del virus. In questo ultimo studio, i biologi strutturali guidati da Stephen Cusack del Laboratorio Europeo di Biologia Molecolare (Embl) hanno esaminato uno dei modi in cui il virus influenzale si impadronisce dei meccanismi delle cellule infettate. I loro risultati sono pubblicati nella rivista scientifica Structural and Molecular Biology. I ricercatori hanno ottenuto un´immagine ad alta risoluzione del dominio di una proteina fondamentale, la cui funzione è quella di permettere al virus di moltiplicarsi impadronendosi del meccanismo di produzione delle proteine della cellula ospite. Quando il virus influenzale infetta una cellula, inizia a moltiplicarsi. Fondamentale per questo processo è una proteina chiamata polimerasi virale. Questo enzima copia il materiale genetico del virus e aiuta a produrre ulteriori virus. Un elemento della polimerasi, conosciuto come Pb2, svolge un ruolo fondamentale nel rubare una importante "sequenza" dalle molecole Rna della cellula ospite. Esso utilizza quindi questa sequenza per ordinare al meccanismo di produzione delle proteine di sintetizzare le proteine virali. Scienziati appartenenti alle squadre di ricerca di Stephen Cusack e di Darren Hart dell´Embl di Grenoble hanno scoperto il dominio Pb2 responsabile della cattura della sequenza. A partire da questo, hanno prodotto dei cristalli che sono stati esaminati usando il potente fascio a raggi X del Laboratorio europeo delle radiazioni al sincrotrone (Esrf). "I virus sono maestri di astuzia quando si tratta di impadronirsi del normale funzionamento della cellula ospite. Il virus influenzale ruba un codice segreto agli Rna messaggeri, molecole che trasportano le istruzioni per la produzione delle proteine, e lo usa per accedere al meccanismo di produzione delle proteine delle cellula per i propri fini," ha detto il dott. Cusack. In realtà il codice segreto è una breve sequenza aggiuntiva di Rna conosciuta come "cap". Questa cap deve apparire all´inizio di tutti gli Rna messaggeri (mRna) allo scopo di indirizzare il meccanismo di sintesi delle proteine della cellula. La polimerasi virale si lega agli mRna della cellula ospite mediante la sua cap, rimuove la cap e la aggiunge all´inizio dei propri mRna. Questo processo viene descritto come "scippo della cap". Il meccanismo di produzione delle proteine della cellula ospite può quindi riconoscere il mRna virale con la cap, permettendo così alle proteine virali di essere prodotte a spese delle proteine della cellula ospite. I ricercatori dell´Embl hanno prodotto un´immagine che mostra un dominio Pb2 legato a una cap, portando alla luce per la prima volta i singoli amminoacidi coinvolti nel riconoscimento di questa struttura particolare. Gli scienziati sono stati in grado di identificare la cap intrappolata tra due amminoacidi Pb2. Anche se questo meccanismo di riconoscimento non è diverso da altre proteine che legano la cap, i suoi dettagli strutturali sono diversi. Dei colleghi a Madrid, presso il Centro nazionale di biotecnologia, hanno dimostrato che il blocco del sito di legame della cap sul Pb2 impedisce al virus influenzale di duplicarsi. "Queste scoperte suggeriscono che il sito di legame della cap sul Pb2 è un bersaglio molto promettente per i farmaci antinfluenzali," ha detto Darren Hart. "Le nostre nuove intuizioni strutturali ci aiuteranno a progettare imitazioni della cap che inibiranno la replicazione virale e ridurranno quindi la diffusione del virus e la gravità dell´infezione. " Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Embl. Org/research/grants/cusack/index. Html .  
   
   
SETTIMANA "SICILIA IN SALUTE", PRESENTATA L´INNOVAZIONE DEL MAMMAPRINT PERMETTERÀ DI SAPERE SE IL TUMORE È A RISCHIO DI RECIDIVA.  
 
Palermo, 29 maggio 2008 - Si chiama “Mammaprint” e rappresenta il punto di svolta per la sanità, il test che di fatto traghetta il mondo della sanità dal Xx al Xxi secolo. E´ il primo test poligenico, frutto della ricerca nel settore della genomica. Ad applicarlo in Sicilia è il laboratorio di genomica nato a Catania dalla collaborazione fra il Cnr e l´Azienda ospedaliera Vittorio Emanuele. Il test “Mammaprint” è stato presentato dal direttore di ricerca del Cnr Sebastiano Cavallaro nel corso delle giornate di studio promosse dall´Ispettorato Sanitario della Regione “Sicilia in salute” che si svolgono all´hotel Palace di Mondello fino a venerdì 30 maggio. Si tratta di un test che prende in esame contemporaneamente 70 geni. L´analisi effettuata su un campione di tessuto canceroso appena prelevato e di dimensioni paragonabili a quella necessaria per il tradizionale esame istologico, permetterà di sapere se il tumore è a rischio di recidiva. “Il test - dice il prof. Sebastiano Cavallaro – è indicato per le pazienti con carcinoma della mammella di I e Ii stadio ovvero con tumore al di sotto dei 5 cm e senza coinvolgimento dei linfonodi. L´esame permette di conoscere le probabilità di recidiva della malattia e di sopravvivenza fino a 10 anni di distanza. Un esito positivo garantisce assenza di ritorno del male nel 97% dei casi e sopravvivenza nell´87% dei casi. Questo ci permette di evitare di sottoporre la paziente che non mostra l´esigenza ad inutili cicli di chemioterapia, con notevole miglioramento della qualità della vita, e consistente risparmio per la collettività”. Ogni anno in Sicilia si registrano 2500 nuovi casi di tumore della mammella. L´80% di questi dopo l´operazione viene sottoposta a cicli di terapia adiuvante che costano da 10 a 20 mila euro annui per paziente. Una tendenza che può essere invertita con vantaggi per tutti grazie proprio all´innovazione del Mammaprint. Attualmente l´unico centro italiano abilitato al “Mammaprint” è il centro di genomica funzionale dell´Azienda ospedaliera Vittorio Emanuele di Catania inaugurato appena 2 settimane fa. Il centro, oltre a consentire il trasferimento alla clinica delle conoscenze acquisite in modelli sperimentali animali e cellulari, fa da tramite tra la ricerca industriale e le sue applicazioni sanitarie. In collaborazione con Stmicroelectronics, il centro partecipa allo sviluppo di biosensori integrati su silicio per lo screening genomico, mentre con Wyeth Lederle, esso concorre alla valutazione dell’efficacia e della tossicità dei farmaci. La settimana “Sicilia in Salute” prosegue ora occupandosi della costituzione della Rias, la rete per il contrasto all´infarto acuto del miocardio. .  
   
   
CORSO DI TOSSICOLOGIA REGOLATORIA, KUOPIO, FINLANDIA  
 
 Kuopio, 29 maggio 2008 - Dal 25 al 29 agosto si terrà a Kuopio (Finlandia) un corso di tossicologia regolatoria. L´evento è organizzato dal progetto Ra-courses, finanziato dall´Ue all´interno delle Azioni Marie Curie, in collaborazione con la Rete di eccellenza Cascade e la Finnish Graduate School in Toxicology. L´obiettivo del corso è di fornire informazioni aggiornate sui processi normativi internazionali, europei e nazionali in materia di valutazione dei rischi chimici per gli umani. Il corso affronterà i seguenti temi: enti normativi internazionali, europei e nazionali; diverse categorie di sostanze chimiche regolamentate; legislazione Ue sulle sostanze chimiche Reach; processi normativi per la sicurezza alimentare, la sicurezza sul posto di lavoro e l´inquinamento ambientale; test alternativi non-animali nei processi normativi. Il corso è rivolto a dottorandi, dottori di ricerca, scienziati e altri professionisti. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. Cascadenet. Org/~ra-courses Osservazioni: Data di scadenza per l´iscrizione .  
   
   
DALLA REGIONE LAZIO 10 MILIONI DI EURO PER SETTORE BIOSCIENZE  
 
 Roma, 29 maggio 2008 - Dieci milioni di euro per sostenere la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale nel settore delle bioscienze nel Lazio. Questo lo stanziamento erogato dalla regione Lazio per il primo bando del distretto tecnologico delle bioscienze (Dtb), presentato ieri durante una conferenza stampa a Roma, dall’assessore regionale allo Sviluppo economico, Ricerca, Innovazione e Turismo, Claudio Mancini e dalla presidente di Filas, Flaminia Saccà. Sarà infatti la Filas (Finanziaria Laziale per lo sviluppo e innovazione) a gestire i bandi del distretto tecnologico. Il primo bando si rivolge a piccole e medie imprese della regione che sotto forma anche di Ati (Associazione temporanea di imprese) e consorzi, in collaborazione con università ed enti di ricerca, potranno presentare progetti innovativi per la crescita del comparto delle bioscienze. Sarà, quindi, possibile richiedere finanziamenti per i settori che vanno dal farmaceutico ai dispositivi medici, dall’agro-alimentare per la salute alle biotecnologie, fino all’Ict per la biomedicina e i servizi sanitari e alle nanoscienze e nanotecnologie per la salute. Per ogni progetto sarà possibile richiedere un finanziamento per un importo compreso tra 300. 000 e 1 milione di euro, da utilizzare in un periodo massimo di 36 mesi. “Il distretto tecnologico delle bioscienze – ha dichiarato l’assessore Mancini – è stato istituito tra marzo e aprile, grazie all’accordo tra la regione Lazio e il governo, per rafforzare il sistema integrato tra ricerca e impresa e creare un sistema di ricerca, formazione e produzione in grado di dialogare con i leader nazionali e internazionali del settore. A due mesi dalla sottoscrizione dell’accordo – ha aggiunto – parte il primo bando per rendere operativo il distretto in tempi brevissimi”. Mancini ha poi sottolineato la rilevanza del finanziamento: “la cifra è significativa e vuol essere una leva per le risorse private che accompagnano questa iniziativa. Quindi non solo destinatari, ma anche cofinanziatori”. Mancini ha poi rimarcato il ruolo fondamentale della Filas nell’operazione: “Ci avvaliamo della Filas, società pubblica, per garantire trasparenza e velocità nelle procedure”. Anche Flaminia Saccà si è detta soddisfatta dell’intervento. ”Abbiamo voluto dare un segnale di trasparenza ed efficienza – ha detto - grazie alla gestione informatizzata delle domande che avverrà tramite il portale Filas (www. Filas. It), e di rigorosi criteri di selezione sui temi del bando“. Le domande potranno essere quindi inviate attraverso il sito internet della Filas entro il 25 luglio 2008 e, successivamente, per raccomandata entro il 4 agosto. Tutti i progetti presentati verranno valutati da esperti del ministero dell’Istruzione, università e ricerca, sulla base di criteri che verranno pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale e sul sito internet della Filas. La graduatoria dei bandi verrà pubblicata entro dicembre 2008, mentre i primi finanziamenti verranno erogati entro i primi mesi del 2009. Saccà ha poi ricordato gli obiettivi del bando:”Puntiamo ad attivare – ha annunciato - una rete di rapporti e collaborazioni tra il sistema della ricerca e le imprese, promuovendo e sostenendo la generazione di nuove imprese high tech. Vogliamo anche agevolare gli investimenti in infrastrutture tecnologiche e tecnico scientifiche, rafforzando la competitività e la visibilità del settore in ambito internazionale”. Il distretto tecnologico delle bioscienze (il terzo istituito nel Lazio, dopo quelli dell’aerospazio e dei beni culturali), prevede in totale finanziamenti per 77 milioni di euro, di cui 47 milioni di euro provenienti da fondi attuativi della regione Lazio per il triennio 2008-2010. I restanti 30 milioni di euro verranno erogati dal ministero dell’Istruzione, università e ricerca . In piu’, come ha ricordato l’assessore Mancini “nella legge finanziaria 2008 abbiamo stanziato 30 milioni di euro che si integreranno con i fondi già previsti per il distretto tecnologico delle bioscienze”. .  
   
   
RAPPORTO 2007 SULL´INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA IN EMILIA-ROMAGNA. SI CONFERMA LA TENDENZA ALLA RIDUZIONE DEL FENOMENO  
 
Bologna, 29 maggio 2008 - La relazione sulle Interruzioni Volontarie di Gravidanza effettuate in Emilia-romagna nel 2007, in distribuzione in questi giorni, conferma la tendenza alla riduzione del fenomeno con un numero totale di I. V. G. Pari a 11. 274 (11. 458 nel 2006, -184 casi): tendenza ancora più significativa se posta in relazione al costante incremento di popolazione residente che la nostra regione registra a partire da fine anni ’90: la popolazione residente è passata, nell’ultimo quinquennio, da 4. 059. 416 all’1/1/2003, a 4. 276. 013 all’1/1/2008, con un incremento del +4,4% per la sola popolazione femminile in età feconda. Il tasso di abortività (I. V. G. Per 1000 donne residenti in età feconda) dopo la consistente riduzione avvenuta nei primi anni ’90 rispetto al dato del 1987, di 14,6 per mille, si è poi mantenuto stabile nell’ultimo decennio e, negli ultimi 2 anni, registra una leggera diminuzione 9,6‰ (era il 9,9 per mille nel 2006) - con valori tendenti a sovrapporsi al dato nazionale (9,1 per mille, dato preliminare 2007). L’analisi per la popolazione femminile residente nella nostra regione evidenzia un numero complessivo di I. V. G. Pari a 9. 152 (9. 391 nel 2006), di cui 5. 702 riferite a donne residenti con cittadinanza italiana (con trend in diminuzione - 5. 865 casi nel 2006 a fronte di 8. 682 casi nel 1994), e 3. 450 riferite a residenti con cittadinanza straniera, oltre un terzo del totale. Per queste ultime si è evidenziato un trend in aumento fino allo scorso anno: nel 2007 il dato appare in leggera flessione. Questo dato assoluto, se letto in relazione all’ammontare di donne residenti straniere, evidenzia un calo costante (passando dal 3,6% nel 1996 al 2,3% nel 2006 e all’1,9% del 2007), segno di una maggiore attenzione rispetto al rischio I. V. G. Questi dati testimoniano una corretta applicazione della legge 194, un’attenzione agli interventi di prevenzione dell’I. V. G. , di sostegno alla procreazione responsabile e di assistenza alle donne con gravidanze problematiche. Per la prima volta sono registrati i dati sull’I. V. G. Con trattamento farmacologico (con farmaco mifepristone/Ru 486), metodica di intervento avviata in Emilia-romagna dal dicembre 2005 secondo le indicazioni elaborate da un gruppo di esperti a livello regionale: sono state rilevate 563 interruzioni volontarie di gravidanza eseguite con metodica farmacologica (5,7% del totale delle I. V. G. ). Da una valutazione attenta dei dati, si osserva, come era prevedibile, che l’introduzione di tale metodica non ha determinato un incremento degli interventi di I. V. G. E che non si sono registrate complicazioni particolari. La relazione è stata presentata in Cabina di regia (tavolo di coordinamento Regione- Enti Locali), che ha avviato la discussione sulle indicazioni per la programmazione sociale e sanitaria in sede locale (piani di zona per la salute ed il benessere sociale), nell’ambito di politiche integrate di assistenza alla genitorialità e alla famiglia; tale programma dovrà comprendere anche interventi per la piena e corretta attuazione della legge 194/78, in coerenza con le Linee Guida predisposte dall’ex Ministro Livia Turco in collaborazione con le Regioni e gli Enti Locali. Il documento di indirizzo in corso di preparazione è finalizzato a realizzare in sede locale le collaborazioni necessarie per dare risposta ai problemi legati alle scelte procreative. E’ necessaria infatti una forte integrazione tra le équipe consultoriali, i servizi sociali territoriali e i centri per le famiglie, per la formulazione e la realizzazione di piani di intervento personalizzati per l’applicazione della Legge 194/78, nell’ottica di rafforzare i servizi e dare maggiori strumenti di intervento, anche coinvolgendo le associazioni di volontariato. La discussione è avvenuta all’interno del tema più complessivo della maternità, e sono stati altresì illustrati i contenuti della direttiva adottata recentemente dalla Giunta Regionale sul programma “percorso nascita”. La direttiva è frutto del lavoro della Commissione Nascita regionale e fissa 11 obiettivi assistenziali, già sperimentati e condivisi da gruppi di lavoro di professionisti delle Aziende Sanitarie per i quali sono stati individuate azioni specifiche ed indicatori di monitoraggio. La piena realizzazione di questi obiettivi è comunque legata anche alle azioni che in sede locale verranno intraprese per attuare l’integrazione sociale e sanitaria. .  
   
   
SANITA´: DEL TURCO, CON GOVERNO PARTITO CONFRONTO SUL MERITO NELLE PROSSIME ORE INVIO ATTI DETTAGLIATI FASI DEL PIANO  
 
Roma, 29 maggio 2008 - Due ore di confronto "molto duro", come lo ha definito il presidente della Regione Ottaviano Del Turco, nel corso del quale il governo è entrato nel merito dei piani di rientro delle regioni Abruzzo e Lazio. Questo per accertare se ci sono margini di movimento per evitare la nomina da parte del governo di un commissario ad acta che disponga l´aumento della leva fiscale per far fronte al deficit della spesa sanitaria. "L´abruzzo - ha detto il presidente della Regione - presenterà già dalle prossime ore tutti i documenti che comprovano in maniera ineludibile la pratica attuazione del piano di rientro. È questa la testimonianza più chiara che con il governo è partito un confronto importante dal quale l´Abruzzo non ha alcuna intenzione di sottrarsi". Alla riunione di ieri erano presenti per il governo il ministro egli Affari regionali, Raffaele Fitto, i sottosegretari Giuseppe Vegas (Economia), Francesca Martini (Welfare), Fazio (Sanità) e il presidente della Conferenza delle regioni, Vasco Errani, che hanno parlato di azione indispensabile da parte del governo alla luce non solo delle legge ma anche della diffida inviata dall´ex presidente del Consiglio dei ministri l´8 maggio scorso. In particolare all´Abruzzo, che oltre al Presidente era rappresentato dall´assessore Bernardo Mazzocca e dal Segretario generale, Lamberto Quarta, il governo ha riconosciuto gli sforzi finora compiuti parlando di piano "ben congegnato e organizzato". Lo stesso sottosegretario alla Sanità, Fazio, ha parlato dell´Abruzzo come di una regione "la cui macchina sta procedendo bene e che in questo momento ha avuto una foratura nel percorso di risanamento". "E´ necessaria una via d´uscita con una soluzione politica - ha ribadito il presidente Del Turco -, ma noi siamo in grado di dimostrare che gli sforzi finora fatti in tutti gli aspetti indicati nel piano di rientro sono stati rispettati . Il governo - ha aggiunto - ha detto che l´Abruzzo non ha al momento le disponibilità finanziarie per far fronte al deficit ma sta dimostrando che può rientrare entro il 2009-2010 nel patto di stabilità. Per questo noi già dalle prossime metteremo a disposizione tutti i dati che riguardano la sanità pubblica e privata con i risultati che sono stati conseguiti. Da questi dati il governo potrà ricavare la certezza che stiamo lavorando bene, evitando così una situazione insopportabile come l´aumento delle tasse che i cittadini e le imprese abruzzesi non possono pagare, e una rottura politica e istituzionale tra Lazio, Abruzzo e il governo". .  
   
   
CALABRIA: IL PRESIDENTE LOIERO DICE CHE SONO SOTTO ANALISI I DEFICIT NEL COMPARTO SANITÀ NASCOSTI TRA 2001-2005  
 
Reggio Calabria, 29 maggio 2008 - “E’ possibile che il senatore Antonio Gentile abbia ragione, che i debiti della Sanità siano superiori a quelli finora accertati. Stiamo passando al setaccio conti degli ultimi sette-otto anni e abbiamo il timore che ci siano situazioni deficitarie paurose in alcune province, specialmente in quella di Cosenza negli anni 2001-2005, ci sono state gestioni allegre ora sotto osservazione”. Lo ha detto, iul 27 maggio, il presidente della Regione Calabria Agazio Loiero. “Erano già mie le preoccupazioni del senatore Gentile – ha aggiunto Loiero – perché nonostante i tanti sforzi che abbiamo prodotto il settore Sanità resta tra quelli più a rischio a causa di politiche dissennate e pesa in maniera grave sul bilancio della Regione. L’entità di tale debito e gli anni della sua formazione, voglio rassicurare il senatore Gentile che non ne è a conoscenza, è già all’attenzione di un soggetto terzo di nomina governativa che dovrà radiografare i conti e vedere cosa negli anni passati è stato eventualmente combinato. Da parte nostra non abbiamo nulla da nascondere. Siamo preoccupati, questo sì, per le eventuali conseguenze che determinerebbe un deficit nascosto soprattutto tra il 2001 e il 2005 su cui sono ora concentrate le attenzioni. Io penso che su questi problemi maggioranza e opposizione debbano avere un’attenzione particolare perché a pagarne le conseguenze sarebbero i calabresi tutti”. “Come pagano tutti i calabresi per la decisione assunta dal governo Berlusconi di finanziare la cancellazione dell’Ici con risorse già destinate alla Calabria. Sottrarre somme importanti per opere infrastrutturali significa stroncare ogni aspirazione di sviluppo, condannare la Calabria a un destino minore. Ha ragione Marco Minniti. Viviamo una stagione drammatica, mai come ora eccezionale e alla Calabria non servono divisioni su questioni vitali. Ricordo che questa stagione è segnata da episodi drammatici come il delitto di Franco Fortugno e, ancora prima, l’attentato a Sandro Principe, che hanno significato un arretramento civile, contro il quale bisogna combattere unitariamente. Se il governo fa una politica antimeridionalistica, come nella vicenda dell’Ici, il problema riguarda tutti e tutti, istituzioni e parlamentari, organismi sociali e culturali, di maggioranza e di opposizione, come ricorda Minniti, devono far parte di un fronte comune. Il rischio, altrimenti, e che il Mezzogiorno, la Calabria in particolare, diventino estranei al processo di crescita economica e sociale del paese, anzi di una parte del paese. .  
   
   
OTORINOLARINGOIATRI, GIUSEPPE SPRIANO NOMINATO PRESIDENTE AL 95° CONGRESSO NAZIONALE DEGLI OSPEDALIERI SVOLTOSI A TORINO  
 
Roma, 29 maggio 2008 – Giuseppe Spriano è il nuovo Presidente Nazionale dell’Associazione Otorinolaringologi Ospedalieri Italiani (Aooi) per il prossimo biennio. La nomina è avvenuta a Torino nel corso del 95° Congresso Nazionale della Società Italiana di Otorinolaringoiatria, l’evento scientifico che ha riunito tutti gli specialisti di questa disciplina: l’assemblea plenaria dei soci lo ha eletto con il 98% delle preferenze. Dal 2002 primario di Otorinolaringoiatria all’Istituto Nazionale Tumori “Regina Elena” di Roma, Giuseppe Spriano, 55 anni, è uno dei massimi esperti, anche a livello internazionale, nel trattamento dei tumori della testa e del collo. Ha lavorato per 25 anni all’Ospedale di Circolo di Varese dove ha ricoperto il ruolo di primario della Divisione di Otorinolaringoiatria e Direttore del Dipartimento di Neuroscienze. Il suo curriculum scientifico è di assoluto prestigio: vanta più di 100 pubblicazioni, 6 libri ed è stato relatore a più di 300 eventi scientifici nazionali ed internazionali. È uno dei pochi scienziati italiani ammessi alla Società Americana di Otorinolaringoiatria e l’unico italiano membro onorario della Fondazione Internazionale dei Tumori della Testa e del Collo. La Federazione Internazionale che raccoglie tutte le società mondiali di oncologia cervico-facciale (International Federation of Head and Neck Oncological Societies, Ifhnos) ha affidato al prof. Spriano un compito importante: l’organizzazione del Congresso Mondiale che si terrà nel mese di ottobre a Roma. .  
   
   
BASILICATA: ASL N.5, POTENZIATA LA NEUROPSICHIATRIA INFANTILE  
 
Potenza, 29 maggio 2008 - E’ stato deliberato l’aumento di altre 11 ore mensile per la neuropsichiatria infantile. Complessivamente saranno quindi 38 le ore di specialistica per questa delicata branca della medicina. L’implemento delle ore è stato deciso per far fronte alle richieste ed abbattere quindi ulteriormente le liste di attesa. Le attuali 27 ore vengono assicurate dal medico specialista Dott. Ssa Marina Commis presso l´ ospedale di Tinchi ed i Distretti Sanitari di Stigliano e Policoro. L’attività ambulatoriale della neuropsichiatria infantile è finalizzata alla prevenzione, alla diagnosi precoce, alla cura dei disturbi neurologici, psichiatrici, psicologici e neuropsicologici di bambini e ragazzi di età compresa tra 0 e 18 anni, e si svolge in stretta collaborazione con i Consultori familiari, con i reparti di Pediatria dei presidi ospedalieri locali e con le Unità di Valutazione dei Bisogni Riabilitativi (U. V. B. R. ) attraverso interventi consulenziali. Le prestazioni mediche riguardano la prevenzione, la diagnosi precoce ed il trattamento di patologie quali, fra le altre: Cefalee dell’età evolutiva, Epilessie del bambino e dell’adolescente, tics, disturbi neuromotori quali Paralisi cerebrali infantili, malattie neuromuscolari, etc. ; Neurologia neonatale; Ritardi di sviluppo, ritardo cognitivo, difficoltà di apprendimento e disturbi dell’apprendimento scolastico (dislessia, disortografia, discalculia); Ritardo e disturbi del linguaggio (balbuzie, disturbo della fonazione, etc. ); Autismo e disturbi pervasivi dello sviluppo; Sindromi da deficit dell’attenzione ed iperattività; Enuresi ed encopresi; Disturbi psichiatrici dell’infanzia e dell’adolescenza quali Disturbo della condotta, disturbo oppositivo. Provocatorio, disturbo ossessivo. Compulsivo, disturbo d’ansia generalizzato, fobia sociale, fobia scolare, disturbo d’ansia da separazione, depressione in età evolutiva; Disturbi della condotta alimentare (anoressia, bulimia). " Mi preme qui sottolineare - ha dichiarato il medico specialista Marina Commis - l’importanza del superamento, soprattutto da parte delle famiglie, di vecchi tabù (“Mio figlio dal neuropsichiatra infantile? Per carità, non è mica pazzo!”) e della conseguente possibilità di prevenire o intervenire precocemente in situazioni a rischio che, in forza proprio della “plasticità” del sistema nervoso in età evolutiva, può consentire, una volta posta la diagnosi, una maggiore efficacia e migliori possibilità di successo del trattamento". .  
   
   
ATTORNO AL BROTZU LA NUOVA CITTADELLA SANITARIA DI CAGLIARI  
 
Cagliari, 29 Maggio 2008 - Inaugurati ieri mattina i nuovi spazi dell´ospedale Brotzu di Cagliari: l´ampio ingresso con gli ascensori veloci, il centro prenotazione e l´ufficio ticket, l´accesso alla pediatria, l´accettazione al Pronto soccorso. Al taglio del nastro erano presenti anche il Presidente della Regione, Renato Soru, e l´assessore regionale della Sanità, Nerina Dirindin. "Da oggi - ha sottolineato il Presidente Soru - i cittadini che si avvicinano al Brotzu possano essere accolti nel migliore dei modi: per informazioni, una visita, il ticket. Vengono accolti bene nel momento di particolare urgenza, nel Pronto soccorso, una struttura che qui ha tutto quello che ci aspettiamo da un ottimo servizio. Così come è in corso di realizzazione il prossimo trauma center del Brotzu: abbiamo chiesto al Direttore generale di ripensarlo e potenziarlo nelle strutture, nelle tecnologie, e in prospettiva nel personale. Ci era stato chiesto di investire nelle nuove Tac, in strumenti di nuova generazione, e mi fa piacere che li abbiamo acquistati, per permettere una migliore qualità della diagnosi e quindi un più veloce trattamento dei pazienti". Soru ha poi ricordato che "circa un mese fa abbiamo inaugurato, non lontano da qui, una bellissima radioterapia che dà risposta a 4. 000-5. 000 persone che ogni anno lasciavano la Sardegna per andare a trovare fuori le risposte ai loro bisogni di salute. È una radioterapia di livello europeo. In Sardegna oggi c´è una grande offerta pubblica, che noi privilegiamo e preferiamo. Ma migliora anche l´offerta privata. In questo momento l´Università di Bologna". "In pochi anni - ha aggiunto Soru - abbiamo fatto un Piano sanitario regionale per il periodo 2006-2008. Spero vivamente che, prima che la legislatura finisca, possa essere approvato il Piano 2009-2012. Il Piano sanitario conterrà qualche errore, qualche dimenticanza, come tutte le cose che fanno gli esseri umani. È perfettibile, è migliorabile, ma l´importante è che lo portiamo avanti in divenire, senza interruzioni. Alcune cose potranno anche essere risistemate, colmate, perfezionate, anche in base alle cose che oggi capiamo meglio. Qualcuno dice di me che a volte ho un atteggiamento ragionieristico nel fare le cose. Io credo che investimenti come un nuovo ospedale vadano pagati, e ci vogliono soldi. Se non recuperiamo l´efficacia e l´appropriatezza anche nelle spese più generali, difficilmente avremmo le risorse per fare un nuovo ospedale a Sassari, a San Gavino, ad Alghero, per fare la cittadella sanitaria di Nuoro". "Abbiamo l´orgoglio - ha sottolineato il Presidente Soru - di poter dire che in pochi anni la sanità sarda ha raggiunto un equilibrio per il quale il Ministero del Tesoro una settimana fa ci ha fatto i complimenti e ha reso disponibili risorse per 109 milioni di euro: risorse che erano bloccate dal 2001. Sono quelle risorse che poi diventano cose vere, diventano ospedali, diventano risposte ai cittadini". Soru ha precisato che "il Piano sanitario regionale prevede il superamento del Santissima Trinità, un ospedale che - pur con mille ricostruzioni e mille interventi - è comunque costruito su vecchi capannoni militari. Il Piano prevede poi il superamento di un ospedale che è realizzato utilizzando un vecchio albergo sul mare, e di un ospedale di metà Ottocento, che non è capace di ospitare le tecnologie, le funzionalità, le necessità di un ospedale contemporaneo, come voi giustamente reclamate. Il Piano sanitario prevede la realizzazione di un nuovo ospedale nell´area vasta di Cagliari. È probabile che questo ospedale uscirà dalla cinta ristretta di Cagliari, ma dobbiamo mettere al primo posto il bene del cittadino, le sue necessità di salute. In questo momento avviamo la progettazione del nuovo ospedale di Cagliari, e ci sono in ballo due siti per i quali nei prossimi giorni decideremo. E mentre si sta avviando la progettazione, ci siamo impegnati a fare gli appalti per la costruzione prima della fine della legislatura. Ma dobbiamo ripensare anche al ruolo del Brotzu, e renderci conto che accanto al Brotzu c´è il Microcitemico e un po´ più in là c´è il Businco. Dobbiamo pensarla come la grande area sanitaria di Cagliari, come un´unica cittadella sanitaria". "Oggi - ha proseguito il Presidente - un ospedale è degenze, cure, ma soprattutto tecnologie. Insomma, non è fatto solo di posti letto, è fatto anche di tecnologie e di ricerca. La ricerca clinica al Brotzu è un fatto tradizionale. Nel momento in cui noi ripensiamo alla cittadella sanitaria intorno al Brotzu, dobbiamo pensare a questo per portare qui la possibilità di fare ricerca pubblica, la ricerca clinica, la ricerca privata di aziende che possono venire a collaborare con un grande presidio ospedaliero come questo, ancora di più pensandolo così allargato". "È venuto il momento di riconoscere che c´è una pianificazione sanitaria, che c´è un progetto per la sanità, che ci sono le risorse - ha concluso il Presidente Soru -. Che la sanità sarda non solo ha i reparti, ma ha riacquisito efficienza e appropriatezza. Ora c´è veramente da costruire un futuro insieme, facendo una bella alleanza tra chi fa l´amministrazione e chi cura e salva le vite umane". .  
   
   
THEINER: TERAPIE AVANZATE E SOSTEGNO PSICOLOGICO PER COMBATTERE IL DOLORE  
 
Bolzano, 29 maggio 2008 - Le necessità della persona malata restano centrali nel sistema sanitario e in tal senso rivestono primaria importanza le terapie più avanzate, il sostegno psicologico e il rapporto umano nell´alleviare la sofferenza: è quanto afferma l´assessore provinciale alla Sanità e politiche sociali Richard Theiner in concomitanza con la Giornata delle cure pallative e la Giornata del sollievo. Molti i progetti avviati dalla Provincia. “La lotta contro il dolore è uno degli obiettivi più importanti della scienza medica: non soffrire inutilmente è un diritto dei pazienti e il legislatore nazionale deve far fronte a quest’esigenza”, sottolinea l´assessore Theiner. Il malato deve essere considerato con attenzione verso a tutti i suoi bisogni psichici, fisici, sociali e spirituali, familiari. Nell´occasione della Giornata annuale, l’Assessorato ribadisce l´intenzione di incentivare l’assistenza palliativa: il direttore sanitario dell’Azienda sanitaria dell’Alto Adige, Oswald Mayr, è stato incaricato di approntare un programma per l’assistenza palliativa con particolare riferimento all’assistenza a domicilio. "La collaborazione fra medici di base del territorio e altre professioni sanitarie - specifica Theiner - è essenziale per migliorare lo standard di trattamento domiciliare delle persone gravemente ammalate o in fin di vita. " In questa direzione va anche l’impegno dell’Assessorato provinciale alla Sanità e politiche sociali per la sensibilizzazione del personale sanitario. A marzo è iniziato il primo corso biennale sulle cure palliative per medici di base, organizzato dall’Ufficio formazione personale sanitario in collaborazione con l’Università di Bologna ed esperti locali, al quale partecipano 23 medici di medicina generale. Il trattamento residenziale si attua nel Centro provinciale per le cure palliative Casa di Cura Fonte S. Martino di Merano, destinata soprattutto all’assistenza dei malati di cancro in fase avanzata. Nel 2006 l’Assessorato alla sanità ha messo a disposizione oltre 890mila € per il pagamento delle rette. I pazienti del Centro, convenzionato con l’Azienda sanitaria per 12 posti letto, sono assistiti da un team multidisciplinare (medico, infermiere, psicologo, assistente spirituale, terapista della riabilitazione) con specifica formazione e sufficienti a garantire la più alta qualità e continuità assistenziale. Riguardo alle sostanze per combattere il dolore, l´Assessorato ricorda che sono molto efficaci, ma si riscontra ancora un’elevata diffidenza ad utilizzarle. In Italia, nonostante i forti progressi degli ultimi anni, le terapie oppiacee sono scarsamente utilizzate, molto meno che negli altri Paesi europei e in maniera non omogenea nelle diverse strutture sanitarie. Farmaci utili, come cannabis o morfina, devono poter essere utilizzati senza pregiudizi dai numerosi pazienti che hanno diritto a un trattamento efficace contro il dolore, sia in fase terminale della vita che per lenire il dolore delle malattie croniche. "Combattere con successo il dolore e la sofferenza comporta preparazione, cultura, formazione e un alto grado di cooperazione ed integrazione tra le professionalità", conclude Theiner. .  
   
   
BASILICATA: AGGIORNAMENTO LINEE GUIDA REGIONALI PER CURE DOMICILIARI  
 
Potenza, 29 maggio 2008 - L’assessore alla Salute, Antonio Potenza, ha predisposto il documento di aggiornamento delle Linee guida per le cure domiciliari, seguendo la nuova caratterizzazione dell’assistenza territoriale domiciliare e degli interventi ospedalieri a domicilio, predisposta dalla Commissione Nazionale dei Lea (Livelli Essenziali di Assistenza). “La Regione, con questo provvedimento, - commenta Potenza - continua a tracciare, proficuamente, la via dell’attuazione degli interventi terapeutici ed assistenziali finalizzati alla cura attiva e totale di pazienti, nel rispetto della loro dignità di esseri umani assistendoli in un ambiente protetto come quello familiare. Nella nuova stesura la denominazione “cure domiciliari” sostituisce la precedente definizione di “assistenza domiciliare”, per distinguere le cure sanitarie e sociosanitarie integrate dalle forme di assistenza domiciliare di natura socio-assistenziale e tutelare (materno-infantile, psichiatrico e tossicodipendenze). Il controllo del dolore e le cure eseguite a domicilio riducono le difficoltà psicologiche, sociali e spirituali dei pazienti stessi, evitandone l’approfondimento nelle lunghe fasi di istituzionalizzazione in ambienti spesso spersonalizzanti. L’obiettivo delle cure domiciliari è innanzitutto di migliorare e conservare un’elevata qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie, rafforzando i benefici derivanti dall’affettività parentale congiuntamente ad un percorso adeguato di cure. Attraverso le cure domiciliari si garantiscono - spiega l’assessore alla Salute - interventi qualificati e coerenti ai bisogni dell’utente e delle famiglie, grazie all’organizzazione di un servizio orientato non solo alla domanda di tipo sanitario, ma anche alle esigenze socio-assistenziali. Le nuove linee guida Adi confermano un modello assistenziale flessibile che rafforza i percorsi di qualità e di efficienza. Particolare attenzione è rivolta ai pazienti in fase critica e/o non autosufficienti, con un’articolazione delle cure domiciliari su livelli di intensità che riservano cure di Iii livello e ad alta complessità, ai casi di soggetti fragili e particolarmente esposti, con rischio di emarginazione e di solitudine assistenziale La Regione Basilicata, con l’adozione delle precedenti Linee Guida per l’Adi (Dgr n°1655 del 30. 07. 2001) e con l’approvazione dell’accordo integrativo regionale per la medicina generale (Dgr 1640 del 24. 07. 2001) aveva già elevato questo settore a elemento strategico delle politiche sanitarie territoriali Il “Programma per la realizzazione della rete regionale di assistenza per le cure palliative”, (D. G. R. N. 1650 dell’1. 08. 2005), ha inserito, ancora una volta e a pieno titolo l’Assistenza Domiciliare Integrata nel setting dell’offerta, in quanto componente essenziale nell’organizzazione della rete e nell’integrazione con le strutture ospedaliere e residenziali. Ad oggi - conclude Potenza - la revisione e l’adeguamento delle linee guida vuole mantenere la coerenza degli interventi finora pianificati ed un contatto costante con i livelli qualitativi, in relazione alla complessità dei casi da trattare”. .  
   
   
CONVEGNO AL GALLIERA: L´OSPEDALE PER INTENSITÀ DI CURE UNA EVOLUZIONE NATURALE  
 
Genova, 29 maggio 2008 – Oggi presso il Salone Congressi dell´Ospedale Galliera si parlerà con esperti, studiosi e specialisti della nuova organizzazione delle strutture sanitarie: “L´ospedale per intensità di cure”. L´innovativa impostazione rientra nelle linee strategiche del Piano Sanitario Regionale della Regione Liguria del prossimo triennio. “Nell´ambito dell´incontro- spiega Giuliano Lo Pinto, Direttore Dipartimento delle medicine generali e di pronto soccorso e della S. C. Di Medicina del Galliera- si analizzeranno e discuteranno i principi e le modalità relative all´evoluzione naturale dell´organizzazione ospedaliera, strutturata non più con i limiti delle rigide compartimentazioni ma pensata per aree omogenee di cura. Avendo in riferimento la centralità del malato si stanno realizzando in molti ospedali nuove modulazioni operative nelle quali i medici e gli infermieri operano in rete e in sinergia, applicando protocolli diagnostico terapeutici definiti e condivisi superando l´individualismo e la gerarchia rigida. Questo tipo di organizzazione- conclude Lo Pinto- permette di utilizzare al meglio le risorse disponibili e di dare risposte migliori e più rapide all´utente. ” Nell´ambito dell´incontro, verrà presentata l´esperienza dell´Area Critica di Medicina del Galliera, che da tre anni opera con il criterio dell´intensità di cura. Programma Ore 08. 45- Registrazione dei partecipanti; Ore 09. 00 L´ospedale del futuro: una frontiera fra tecnologia e umanizzazione - Relatore: Adriano Lagostena. Interventi brevi di: Claudio Montaldo (Assessore alla salute Regione Liguria); Franco Bonanni (Direttore Agenzia Regionale per la Salute); Roberto Murgia (Segretario Generale Regione Liguria); Enrico Bartolini (Presidente Ordine dei Medici - Genova). Ore 10. 00 Organizzazione della degenza per intensità di cure in ambiente medico - Relatore: Michele Emdin; Organizzazione della degenza per intensità di cure in ambiente chirurgico - Relatore: Mattia Glauber; La Fondazione G. Monasterio Cnr - Regione Toscana per la ricerca e la sanità pubblica - Relatore: Domenico Di Bisceglie; L´esperienza del Fadoi Toscana - Relatore: Carlo Nozzoli; Ore 11. 30- Break; Ore 12. 00 - Moderatore: Giuliano Lo Pinto - L´esperienza della Medicina dell´Ospedale Galliera - Relatore: Giorgio Leoncini; La valutazione della complessità assistenziale - Relatore: Tiziana Chiossone . Ore 13. 00- Pranzo; Ore 14. 30- Workshop: elementi applicativi - Moderatori: Domenico di Bisceglie e Carlo Nozzoli Continuità assistenziale sul territorio - Relatore: Gianlorenzo Bruni; Continuità assistenziale residenziale - Relatore: Ernesto Palummeri; Modelli organizzativi - Relatore: Francesco Nicosia; Discussione interattiva. Ore 16. 30- Compilazione del questionario Ecm; Ore 17. 00- Chiusura dei lavori; .  
   
   
PROGETTO CAN GO: DATI DI ATTIVITA´ 2007 IL SERVIZIO ITINERANTE PER I PAZIENTI TOSSICODIPENDENTI  
 
Torino, 29 maggio 2008 - 12 postazioni in Città, 12 interventi salvavita per overdose, 92 medicazioni, 978 colloqui, 37. 283 contatti, 174 nuovi utenti mai avvicinati prima, 87. 727 siringhe recuperate e smaltite. Questi i principali dati di attività dell’anno 2007 del bus Can Go, il progetto itinerante dell’Asl To2, dedicato ai pazienti tossicodipendenti al di fuori dei tradizionali luoghi di cura e che dallo scorso anno usufruisce di un nuovo mezzo, donato dal Gruppo Torinese Trasporti, il cui allestimento è stato finanziato dalla Regione Piemonte. “Can Go contribuisce con il proprio intervento sanitario e con la riduzione della marginalità dei tossicodipendenti attivi, al contenimento di quella parte di criminalità indotta dall’abuso di sostanze, e dell’impatto negativo dei comportamenti legati alla tossicodipendenza sulla società”. Così Eleonora Artesio, assessore regionale alla tutela della salute e sanità, commenta l’importanza del servizio itinerante, gestito dal 1995 in collaborazione con la Prefettura, il Comune di Torino e l’Asl To1, che raggiunge i luoghi della città in cui maggiore è l’uso di sostanze stupefacenti, sostandovi quotidianamente alcune ore e, grazie alla presenza di un’équipe composta da medici, educatori, psicologi, infermieri professionali e sociologi, offre ascolto, counselling, orientamento ai servizi, materiale sterile di prevenzione e, in caso di necessità, distribuisce il farmaco salvavita Narcan. Le strategie di riduzione del danno sono inserite tra i servizi di contrasto al fenomeno della tossicodipendenza offerti dal Servizio sanitario a tutela della salute dei pazienti consumatori di sostanze psicoattive, per i quali costituiscono efficaci punti di riferimento. Di questi aspetti se ne parlerà il 29 e il 30 maggio nell’ambito della Iii Convention Nazionale delle Unità di Strada e di Bassa Soglia, organizzata dall’ Asl To2, con il patrocinio della Regione Piemonte, della Società italiana tossicodipendenze e del Coordinamento degli operatori dei servizi di bassa soglia piemontesi, al centro congressi Novotel di corso Giulio Cesare 334-338. L’incontro intende aprirsi al futuro di queste tipologie di intervento, delineando con precisione il profilo attuale dei servizi, degli utenti, dei consumi di sostanze, degli operatori e delle metodologie, in visione prospettica. Il progetto Can Go, nel 2004 è stato premiato all’interno della V Edizione di “100 Progetti al servizio dei cittadini” dal Ministero della Funzione Pubblica e nel 2006 ha aderito alla manifestazione “100 Città per la Sicurezza”, organizzata dalla Divisione corpo di Polizia Municipale della Città di Torino. .  
   
   
ARAKI GOLD CIRIÈ, VILLA REMMERT, 13 GIUGNO - 27 LUGLIO 2008  
 
Ciriè (Torino), 29 maggio 2008 - Giovedì 12 giugno si inaugura a Villa Remmert (Ciriè) la mostra dedicata all´artista-fotografo giapponese Nobuyoshi Araki, organizzata dall´Istituto Nazionale per la Grafica e già presentata a Roma nella sede di Palazzo Fontana di Trevi. La mostra fa parte del programma pluriennale Vetrine alla Calcografia, ciclo di mostre dedicate dall´Istituto all´arte contemporanea, promosso dalla Direzione Generale per la qualità e la tutela del paesaggio l’architettura e l’arte contemporanee e sostenuto dalla Fondazione per l’Arte della Compagnia di San Paolo. Nobuyoshi Araki, uno dei più controversi e più rappresentativi artisti della contemporaneità - che da un breve esordio nella pittura è poi passato alla fotografia prediligendola quale forma quasi esclusiva della propria espressività - è l´autore scelto quest´anno dall´Istituto quale testimone ed esempio particolarmente emblematico e fecondo del linguaggio fotografico contemporaneo. Nell´arco di tutta la sua lunga e poliedrica attività creativa, l´artista ha utilizzato infatti la fotografia nei suoi diversi generi e nelle sue varie accezioni e possibilità iconiche, spingendole spesso fino ai limiti estremi di visioni parossistiche e iperreali, esteticamente sofisticate e sublimi. In mostra una scelta di opere uniche, seminali, capaci di tracciare per episodi fondamentali la storia ormai quarantennale di questo grande maestro dell´obiettivo, celebre e celebrato in tutto il mondo, che si è reso disponibile a collaborare al progetto, oltre che con il prestito di una serie di fotografie scelte nell´ambito di tutta la sua produzione anche con la presentazione di alcuni lavori inediti specificamente dedicati alla mostra. Fra i lavori esposti: l’album Tokyo Diary 2003-2007, racconto quotidiano degli ultimi cinque anni del maestro giapponese attraverso singole e selezionate immagini scelte fra le centinaia ogni giorno da lui eseguite; le cinque serie, composte da 20/25 fotografie ognuna e realizzate negli anni Ottanta e Novanta, appartenenti al gruppo Some Stories, che narrano di vicende amorose nei villaggi del Giappone tradizionale, fra templi e foreste di bambù come fondali dipinti, e quelle altrettanto intense che invece si perdono fra le strade e le piccole abitazioni di Tokyo. Una selezione di circa 300 fotografie prodotte da Araki a Ginza negli anni Sessanta e Settanta, sino ad oggi mai presentate: vere e proprie Street Photographs realizzate in quello che è oggi il centro della moda e finanziario di Tokyo, che lucidamente esplorano e registrano i cambiamenti in atto nella società giapponese di quegli anni, in pieno boom economico. A questo già cospicuo e unico corpo di opere si affiancano ricche selezioni di famose e in molti casi inedite fotografie scelte nella vastissima produzione di Araki, tra le quali i nudi “bondage”, che di lui hanno fatto sovente parlare come di un fotografo scandaloso al limite del pornografico, i ritratti di personaggi celebri del mondo dell’arte e dello spettacolo e 50 fotografie a colori dalla serie Flowers. Completano l’esposizione le immancabili e innumerevoli polaroid, tra le quali anche l’ultima serie realizzata a Roma durante la performance presentata al pubblico all’inaugurazione della mostra. .  
   
   
AD AOSTA INAUGURAZIONE DELLA PERSONALE DI DIEGO CESARE "RIFLESSI DI FERRO"  
 
Aosta, 29 maggio 2008 - L’assessore all’Istruzione e Cultura, Laurent Viérin, inaugurerà, mercoledì prossimo 4 giugno, alle ore 18, all’Espace Porta Decumana, in via Torre del Lebbroso, 2, ad Aosta, la mostra “Riflessi di ferro” del fotografo valdostano Diego Cesare. Nella cornice dell’Espace Porta Decumana, all’interno della Biblioteca regionale di Aosta, il Servizio attività espositive dell’Assessorato presenta al pubblico una selezione di quaranta immagini di medio e grande formato, realizzate col banco ottico dal fotografo valdostano e stampate a mano su carta baritata ai sali d’argento. La mostra fotografica vuole essere una riflessione sull’elemento ferro da un punto di vista iconografico, architettonico, economico e sociale. Si tratta di un interessante percorso storico-artistico dedicato all’archeologia industriale, un percorso che si sviluppa attraverso immagini di interni tratte da officine, hangar, centrali idroelettriche, distillerie, laboratori artigianali presenti in Valle d’Aosta. Diego Cesare è nato a Morgex, dove risiede e lavora. Compiuti gli studi artistici, è diventato fotografo professionista nel 1985. Ha pubblicato diversi libri e collabora con importanti riviste quali Bell’italia, Bell’europa, Traveller, Class. Ha inoltre collaborato con varie agenzie di pubblicità e studi grafici sia in Italia che all’estero. Ha partecipato ad esposizioni personali e collettive in Valle d’Aosta, al Castello Sforzesco di Milano, al Ken Damy di Brescia e a Chamonix. La mostra, visitabile dal 5 giugno al 28 settembre 2008, è accompagnata da un catalogo bilingue francese-italiano contenente le riproduzioni delle immagini esposte e un testo critico di Roberto Mutti, che scrive di fotografia nelle pagine del quotidiano “La Repubblica”. L’ingresso è gratuito con il seguente orario: lunedì dalle ore 14 alle ore 19, dal martedì al sabato dalle ore 9 alle ore 19. Per informazioni tel. 0165. 274401, e-mail u-mostre@regione. Vda. It .  
   
   
AL MUSEO BODINI DI GEMONIO (VARESE) DAL 1° GIUGNO AL 31 AGOSTO 2008 IN MOSTRA TERRECOTTE, DISEGNI ED INCISIONI DI MARINO MARINI  
 
Gemonio (Va), 29 maggio 2008 - Dal 1° giugno al 31 agosto 2008, al Museo Floriano Bodini di Gemonio (Va) si terrà una mostra dedicata a Marino Marini, uno dei più grandi scultori del Novecento italiano. Curata da Daniele Astrologo Abadal (direttore del Museo Bodini) e Alberto Montrasio, col patrocinio del Comune di Gemonio, del Comune di Milano, della Provincia di Varese, della Regione Lombardia e della Comunità Montana della Valcuvia, l’esposizione presenterà sedici sculture in terracotta ed altre in ceramica e gesso. È inoltre prevista la serie di litografie a colori raffiguranti Personnages du Sacre du Printemps, celebre opera di Igor Stravinskj. La selezione delle opere è avvenuta con il significativo contributo della Fondazione Marino Marini di Pistoia. L’iniziativa mette a confronto l’identità poetica dell’artista con il carattere della materia nel tentativo di trovare un’affinità elettiva tra queste due diverse realtà. Il progetto scientifico si inserisce a pieno titolo nella linea del programma espositivo del Museo Civico Floriano Bodini di Gemonio, da anni impegnato a stabilire un confronto tra lo scultore e una materia d’elezione. Così, dopo le mostre che analizzavano la capacità plastica di Lucio Fontana nei confronti della ceramica, o l’abilità d’intaglio del marmo da parte di Adolfo Wildt, è ora il turno di Marino Marini e la sua arte di lavorare la terracotta, il gesso e la ceramica. Si è quindi voluto dare particolare importanza alla terracotta per il valore che questo materiale riveste nella produzione creativa e sperimentale di Marini. La dimensione archetipica e originaria – da qui il titolo dell’esposizione “Gli Archetipi” – si sostanzia proprio nella povertà autentica della terracotta e nei modelli formali e iconografici. Questi si concretizzano in tipologie ricorrenti quali reliquie, pomone, cavalli e cavalieri. Anche Milano celebra la figura dell’artista toscano con un’esposizione che si tiene dal 4 giugno al 31 agosto, alla Galleria della Banca Cesare Ponti - Gruppo Carige (piazza del Duomo 19), nella quale verrà presentata la serie completa intitolata Personnages du Sacre du Printemps, ciclo di otto opere realizzate nel 1974 e ispirate alla celebre composizione di Igor Stravinskij. L´anno prima, infatti, Marino Marini realizzò, su richiesta del soprintendente della Scala, Paolo Grassi, i decori e i costumi per La Sacre du Printemps. I Personnages du Sacre du Printemps, conservati presso la Fondazione Marino Marini di Pistoia, mettono in luce la sensibilità cromatica e formale di Marino, qui uniti all´insegna delle armonie musicali. Accompagna l’esposizione un catalogo Silvana Editoriale|montrasioarte, con contributi di Daniele Astrologo Abadal, Raffaele Bedarida, Alberto Crespi, Stefano Crespi, Sara Fontana, Chiara Gatti e Alberto Montrasio. Biografia - Marino Marini nasce a Pistoia nel 1901. Nel 1917 si iscrive all´Accademia di Belle Arti a Firenze dove segue i corsi di pittura di Galileo Chini e di scultura di Domenico Trentacoste. I primi anni della sua attività sono infatti dedicati alla pittura, al disegno e alla grafica. Nel 1926 risiede a Firenze; l’anno successivo conosce a Monza Arturo Martini che, due anni dopo, lo chiamerà a succedergli all’insegnamento all’I. S. I. A. , presso la Villa Reale di Monza. Nel 1928 partecipa alla mostra a Milano del gruppo“Novecento”. Nel ’29 soggiorna a Parigi, dove ha occasione di entrare in contatto con De Pisis, Picasso, Maillol, Lipchitz, Braque, Laurents. Su diretto consiglio di Mario Tozzi, invia la scultura in terracotta, “Popolo” all’Esposition d’art italien moderne alla Galleria Bonaparte di Parigi. Continua ad esporre con il gruppo“Novecento” a Milano (1929), Nizza (1929), Helsinki (1930) e Stoccolma (1931). La sua prima personale, milanese è del ´32; nel ´35 vince il primo premio per la scultura alla Quadriennale di Roma. Sono questi gli anni in cui Marino circoscrive la sua ricerca artistica a due tematiche essenziali: il Cavaliere e la Pomona. Nel 1938 sposa Mercedes Pedrazzini, affettuosamente rinominata Marina, che gli sarà accanto per tutta la vita. Nel 1940 lascia l´insegnamento a Monza per la cattedra di scultura all´Accademia di Brera, che tiene fino al ´43, quando per lo scoppio della guerra si rifugia in Svizzera. In questi anni ha l´occasione di frequentare Wotruba, Germaine Richier, Giacometti, Haller, Banninger e di entrare in contatto con le realtà artistiche più avanzate in Europa. Espone a Basilea, Berna, Zurigo. Terminata la guerra Marino torna a Milano, riaprendo lo studio e riprendendo l´insegnamento a Brera. Nel 1948 la Biennale di Venezia gli dedica una sala personale; incontra Henry Moore, con il quale stringe un´amicizia particolarmente importante per la sua produzione artistica, e Curt Valentin, mercante che lo fa conoscere sul mercato europeo e statunitense. Durante il soggiorno americano Marino conosce Arp, Feininger, Calder, Dalì, Tanguy. Si intensificano le esposizioni e i riconoscimenti ufficiali in ambito internazionale a partire dalla personale a New York nel 1950, al monumento equestre commissionato dalla municipalità dell´Aia nel 1958-59, alle mostre di Zurigo(1962), Roma (1966) e l’esposizione itinerante in Giappone (1978). A partire dagli anni ’70 prendono forma realtà museali a lui dedicate. Nel 1973 a Milano si inaugura il Museo Marino Marini nella Civica Galleria d´Arte Moderna. Nel 1976 la Nuova Pinacoteca di Monaco di Baviera gli dedica una sala permanente. Nel 1979 si inaugura a Pistoia il Centro di Documentazione dell´Opera di Marino Marini, che dal 1989 viene collocato nel restaurato Convento del Tau. Marino muore a Viareggio nel 1980. Pochi anni più tardi, nel 1988, si inaugura il Museo Marino Marini di Firenze, a seguito di una donazione di opere al capoluogo toscano, città fortemente amata da Marino. .  
   
   
GOLF - EUROPEAN TOUR IN GALLES: ITALIANI IN CERCA DI RISCATTO  
 
 Roma, 28 maggio 2008 - L’european Tour è di scena sul percorso del The Celtic Manor Resort, a Newport in Galles (29 maggio-1 giugno), per la disputa del The Celtic Manor Wales Open. In campo quattro giocatori italiani, Francesco Molinari, Edoardo Molinari, Emanuele Canonica e Paolo Terreni i quali hanno tutti necessità di fornire una buona prestazione dopo le ultime molto altalenanti. Ottimo il field per la presenza degli irlandesi Padraig Harrington, Darren Clarke e Graeme Mcdowell, dell’inglese Nick Dougherty, dello spagnolo Miguel Angel Jimenez, vincitore domenica scorsa del Bmw Pga Championship, dello scozzese Colin Montgomerie, degli indiani Jeev Milkha Singh e Jyoti Randhava e dei due attesi gallesi Stephen Dodd e Bradley Dredge. Il montepremi è di 2. 270. 000 euro dei quali 376. 671 andranno al vincitore. Lpga Tour: Ginn Tribute Con Sergas E Cavalleri - Dopo la bella prova di domenica scorsa (11ª nel Corning Classic) Giulia Sergas prova a ripetersi nel Ginn Tribute Hosted by Annika (Lpga Tour, 29 maggio-1 giugno, 72 buche) sul percorso del River Towne Cc a Charleston nel South Carolina. Diverse le motivazioni di Silvia Cavalleri, che deve quanto meno superare il taglio dopo le ultime cocenti delusioni. Assente Lorena Ochoa, fari puntati su Annika Sorenstam, Paula Creamer, Karrie Webb e Suzann Pettersen. A fare da guastafeste le coreane, capeggiate da Jeong Jang. Difende il titolo Nicole Castrale. Il montepremi è di 2. 600. 000 dollari. Let In Germania Con Michelle Wie E Otto Italiane - Michelle Wie, sebbene in un momento di forma molto precaria, sarà l’attrazione dell’Hypovereinsbank Ladies German Open (29 maggio-1 giugno, 72 buche) torneo del Ladies European Tour che si disputa al Golfpark Gut Hausern, nei pressi di Monaco, in Germania. Otto le italiane partecipanti: Veronica Zorzi, Stefania Croce, Sophie Sandolo, Diana Luna, Margherita Rigon, Federica Piovano, Anna Rossi e Vittoria Valvassori. La Zorzi è tra le favorite insieme a Gwladys Nocera, Bettina Hauert, Lisa Hall, Lotta Wahlin, Nikki Garrett, Emma Zackrisson e Rebecca Hudson. In palio 250. 000 euro. Challenge Tour In Inghilterra - Sull’impegnativo percorso del Marriott Worsley Park Hotel &Cc, nei pressi di Manchester in Inghilterra, si disputa l’Oceanico Group Pro-am Challenge (Challenge Tour, 29 maggio-1 giugno) con la partecipazione di cinque pro italiani: Alessandro Tadini, Andrea Zanini, Marco Crespi, Gregory Molteni e Michele Reale. Prova a tornare in alta classifica Tadini in un torneo che vede tra i favoriti Joakim Haeggman, Ian Garbutt, Colm Moriarty e Antti Ahokas. Il montepremi è di 150. 000 euro con prima moneta di 24. 000. Seniors Tour Con Rocca, Cali’ E Croce - Costantino Rocca, Giuseppe Calì e Alberto Croce, quest’ultimo in una delle sue rare apparizioni nel Seniors Tour, saranno al via nel Parkridge Polish Seniors Championship (30 maggio-1 giugno, 54 buche), al Krakow Valley G&cc di Cracovia in Polonia. Rocca e Calì. Come sempre, sono nel novero dei possibili vincitori insieme a Ian Woosnam, Stewart Ginn, Bill Longmuir, Jerry Bruner, John Chillas e Tony Johnstone. Il montepremi è di 280. 000 euro. Alps Tour: Tappa In Austria - Torna in Austria l’Alps Tour per il Lyoness Open (29-31 maggio, 54 buche) al Gc Gut Freiberg di Weiz. Quattordici gli italiani al via: Marco Bernardini, rigenerato dalla vittoria nel Campionato Nazionale Open, Alberto Campanile, Matteo Delpodio, Marco Guerisoli, Antonio Iurilli, Emmanuele Lattanzi, Nicola Maestroni, Lorenzo Magini, Ascanio Pacelli, Gianluca Pietrobono, Angelo Regno, Andrea Rota, Andrea Signor e Andrea Zani. Si gioca per uin montepremi di 50. 000 euro. Memorial Tournament: Phil Mickelson Ci Riprova - Phil Mickelson, tornato al successo domenica passata nel Crowne Plaza, prova a concedere il bis nel prestigioso Memorial Tounament (29 maggio-1 giugno) a Dublin nell’Ohio. Ci saranno quasi tutti i migliori, a parte Tiger Woods che rientrerà in occasione dell’Us Open: tra i più agguerriti Ernie Els, Sergio Garcia, Jim Furyk, Chris Dimarco, Mike Weir e il campione uscente K. J. Choi. In palio sei milioni di dollari: al vincitore ne spetteranno $ 1. 080. 000. Campionato Nazionale Ragazzi/e Al Gc La Margherita - Sul percorso del Golf Club La Margherita, a Carmagnola (To), si assegnano i titoli tricolori “ragazzi” e “ragazze” (29 maggio-2 giugno). In campo i nati dal 1 gennaio 1990 in poi. Nel torneo maschile, al quale è ammesso un numero massimo di 96 concorrenti, si lasciano preferire Matteo Manassero, Cristiano Terragni, Claudio Viganò, Luca Gobbi, Valentino Dall’arche, Andrea Bolognesi e Gabriele Heinrich. In quello femminile (48 ammesse) favorite Giulia Molinaro, Alessia Knight, Chiara Brizzolari, Laura Sedda, Valeria Tandrini e Alessandra Braida. Entrambe le gare si giocano con la stessa formula. Qualificazione su 36 buche medal nelle prime due giornate, quindi match play tra i primi 32 classificati con doppio turno sabato 31 maggio (sediceisimi e ottavi) e domenica 1 giugno (quarti e semifinali), poi la finale su 18 buche lunedì 2 giugno. Cinque Azzurri Agli Internazionali Di Francia - Nino Bertasio, Federico Colombo, Nunzio Lombardi, Andrea Perrino e Niccolò Quintarelli compongono la squadra azzurra che partecipa al French International Amateur Stroke Play Championship (30 maggio-1 giugno) al Chantilly Gc di Chantilly in Francia. Accompagna gli azzurri il team manager Stefano Sardi. .  
   
   
TORNA COPPA DEL MONDO DI SCI ALPINO IN FRIULI VENEZIA GIULIA  
 
Trieste, 29 maggio 2008 - La Coppa del Mondo di sci alpino torna in Friuli Venezia Giulia, dove farà tappa a Tarvisio dal 20 al 22 febbraio 2009 per un weekend dedicato alla velocità femminile sulla pista Di Prampero. Tra venerdì a domenica, in programma discesa, superG e superCombinata (discesa-slalom) sulle nevi tarvisiane che già ospitarono il Circo Bianco due anni fa. La conferma del reinserimento di Tarvisio nel calendario 2008-09 del massimo circuito dello sci alpino è giunta questo pomeriggio al vicepresidente della Regione, Luca Ciriani, che era in collegamento con i vertici della Federsci internazionale a Cape Town, in Sudafrica, dove è in corso il congresso annuale della stessa Fis. "Il riconoscimento nei confronti del Friuli Venezia Giulia - commenta Ciriani - è la conferma di un lavoro di organizzazione e di relazioni ad alto livello avviato ancora all´epoca dell´Universiade invernale 2003 dalla precedente Giunta Tondo". "La Coppa del Mondo di sci - aggiunge il responsabile delle Attività produttive - è un avvenimento di primissima fascia in grado di favorire lo sviluppo del turismo sul territorio, accentrando sulla regione un´attenzione anche mediatica che, questa volta, andrà gestita strategicamente per garantire il massimo ritorno di immagine possibile alla montagna ed all´intero Friuli Venezia Giulia". .