Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


LUNEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E DIRITTO PER LE NUOVE TECNOLOGIE
Notiziario Marketpress di Lunedì 05 Ottobre 2009
DALLA BEI NUOVE RISORSE PER LO SVILUPPO DELLE AUTOSTRADE ITALIANE 500 MILIONI DI EURO PER FINANZIARE L’ALLARGAMENTO DELLA FIRENZE-BOLOGNA DA PARTE DEL GRUPPO ATLANTIA  
 
Bruxelles, 5 settembre 2009 - La Banca europea per gli investimenti (Bei) e la Cassa depositi e prestiti S. P. A. (Cdp) hanno firmato un contratto avente ad oggetto il finanziamento degli investimenti che Autostrade per l’Italia intende realizzare per allargare il tronco Firenze-bologna dell’autostrada A1. L’accordo prevede che la Bei metterà a disposizione della Cdp un prestito non superiore a 500 milioni di euro che contribuirà alla realizzazione delle opere, il cui costo totale è stimato a 3 miliardi di euro. Spina dorsale della rete autostradale italiana, la A1 fa parte del corridoio I delle reti transeuropee, vale a dire le infrastrutture stradali importanti per tutta l’Europa. Più precisamente, il programma di investimenti dell’impresa Autostrade per l’Italia riguarda l’aumento di capacità di due sezioni dell’autostrada A1: si tratta, a nord di Firenze, della sezione La Quercia-barberino del Mugello e, intorno alla città, della circonvallazione Firenze Nord-firenze Sud. L’operazione è conforme alla politica di finanziamento delle infrastrutture portata avanti dalla Commissione europea, in quanto il progetto è volto a ridurre la congestione stradale attorno a Firenze e ad accelerare il traffico nel segmento appenninico dell’autostrada A1, con effetti positivi anche sull’ambiente e sull’occupazione. Il prestito a favore di Autostrade per l’Italia (Gruppo Atlantia, quotato alla Borsa di Milano) è il primo che la Bei e la Cdp abbiano concesso da quando, il 6 luglio scorso, è stato firmato a Lussemburgo l’accordo quadro diretto a rafforzare la collaborazione in Italia tra le due istituzioni, in particolare riguardo al finanziamento di grandi opere e al sostegno di piccole e medie imprese allo scopo di stimolare la ripresa economica. Per quanto riguarda le opere infrastrutturali, l’accordo prevede attività congiunte per individuare i progetti, effettuare le valutazioni, esaminare le opzioni di finanziamento e raccogliere fondi sui mercati dei capitali. Contesto La Bei La Banca europea per gli investimenti (Bei) sostiene il conseguimento degli obiettivi politici e strategici dell’Unione europea concedendo prestiti a lungo termine a favore di progetti economicamente validi. Gli azionisti della Bei sono i 27 Stati membri dell’Unione europea; l’Italia è uno dei quattro azionisti di maggioranza (insieme con il Regno Unito, la Germania e la Francia), che detengono ciascuno il 16,2% del capitale. Alla fine del 2008 il totale dei finanziamenti accordati dalla Bei ammontava a 355 miliardi di euro, di cui 45 miliardi di euro in Italia. La Cdp Fondata 160 anni fa, la Cassa depositi e prestiti (Cdp) è una società per azioni controllata dallo Stato italiano, che possiede il 70% del capitale (il restante 30% è di proprietà di un gruppo di istituti bancari). Il compito istituzionale della Cdp è quello di promuovere lo sviluppo del Paese. La Cdp finanzia investimenti pubblici, infrastrutture destinate alla fornitura di servizi pubblici locali e grandi progetti di rilevanza nazionale. .  
   
   
OSSERVATORIO MALPENSA: PER ENAC I PIEMONTESI SOLO COME OSSERVATORI DE RUGGIERO: MANOVRA PER DECIDERE DA SOLI? E´ INTOLLERABILE  
 
 Torino, 5 Ottobre 2009 - “E’ assolutamente intollerabile che Enac decida d’autorità di escludere, confinandoli in un ruolo di semplice invitati, i rappresentanti della Regione Piemonte, della provincia di Novara, del Parco regionale del Ticino, dei Comuni vicini al confine regionale e delle associazioni dalla prossima riunione dell’osservatorio su Malpensa”. E’ la reazione di Nicola de Ruggiero, assessore all’Ambiente della Regione Piemonte, alla comunicazione dell’Ente Nazionale dell’Aviazione Civile che, convocando la prossima riunione della Commissione aeroportuale di Malpensa del prossimo 6 ottobre, precisa che “gli enti territoriali della Regione Piemonte sono ammessi a partecipare in qualità di osservatori”. “Nonostante i pareri di due ministeri competenti che obbligano l’Enac a convocare in qualità di membri effettivi i rappresentanti del Piemonte - aggiunge de Ruggiero - voglio ricordare che la ragione di tale scelta deriva dal fatto che è proprio la salute dei piemontesi quella che subisce la maggior parte di attacchi dalle conseguenze voli che partono dallo scalo lombardo. I decolli in maggior parte sul territorio piemontese sono una fonte indicibile di disagio per i cittadini che si vedono passare sopra la testa i jet che partono da Malpensa. E’ opportuno che Enac si muova immediatamente per ripristinare le condizioni di presenza effettiva dei nostri rappresentanti nella commissione. A meno che non si tratti di una manovra per decidere cosa vogliono fare in casa d’altri, un atteggiamento che non vedrà la nostra tolleranza”. .  
   
   
LOMBARDIA: DIESEL EURO 2, O FILTRO O STOP DAL 15 OTTOBRE  
 
Milano, 5 ottobre 2009 - "Non c´è nessuna proroga al divieto di circolazione dei veicoli diesel Euro 2, che entrerà regolarmente in vigore il 15 ottobre. Questa misura era già stata annunciata più di un anno fa e proprio in vista dell´entrata in vigore abbiamo promosso specifiche misure di accompagnamento per l´acquisto di veicoli a minore impatto ambientale o per l´installazione di Filtri anti particolato (Fap)". Lo ribadisce l´assessore regionale alla Qualità dell´Ambiente, Massimo Ponzoni. In sostanza, dal 15 ottobre, in applicazione della legge, chi possiede un diesel Euro 2 - inquinante - deve o sostituire il veicolo con un mezzo più recente e quindi meno inquinante, o quantomeno dotarlo di filtro antiparticolato, soluzione che ottiene egualmente lo scopo di abbattere le emissioni di Pm10. "Ci tengo a precisare - prosegue Ponzoni - che per quanto riguardo l´installazione di Fap su veicoli diesel è ancora attivo un bando da 10 milioni di euro, di cui restano ancora disponibili 7 milioni di euro. Peraltro, come già emerso ieri durante la Commissione consiliare che ha accolto positivamente la novità, da qualche settimana abbiamo predisposto una delibera per il potenziamento di questo bando". Quanto ai filtri, "sappiamo che in molti - continua l´assessore regionale - l´hanno richiesto, anche in questi ultimi giorni, e che molte officine hanno difficoltà a procurarsi e montare in tempo tutti i dispositivi richiesti. Per questo motivo e vista la particolare situazione economica, basterà che i conducenti tengano a bordo e possano mostrare agli agenti incaricati dei controlli l´atto di acquisto del Fap e non correranno il rischio di sanzioni". Contemporaneamente i controlli verranno intensificati, grazie anche al sostegno che Regione Lombardia garantisce agli enti locali. .  
   
   
BOLLO AUTO, LA REGIONE TOSCANA INCONTRERÀ IL DIFENSORE CIVICO MEZZO MILIONE DI AVVISI BONARI RECAPITATI AGLI AUTOMOBILISTI FARE CHIAREZZA SUI PROBLEMI DENUNCIATI  
 
Firenze, 5 ottobre 2009 - Caos nel recupero dell´evasione fiscale nel bollo auto? «Avremo un incontro nei prossimi giorni» annuncia l´assessore al bilancio e ai tributi della Toscana, Giuseppe Bertolucci: una riunione che servirà a chiarire tutte le questioni aperte dall´invio degli avvisi bonari relativi al bollo pagato nel 2007 che, come già lo scorso anno, sono oltre 500 mila. Il caso è stato sollevato dal difensore civico della Toscana, che ha recepito il disagio manifestato da diversi automobilisti che si sono rivolti al suo ufficio, lamentando disfunzioni del servizio gestito da Aci su incarico della Regione. «Vogliamo rendere un servizio sempre migliore ai contribuenti toscani – commenta l´assessore – Questa è il nostro obiettivo e confermiamo il rapporto di collaborazione, peraltro già in atto, tra Regione, Difensore civico e Automobil Club d´Italia. L´8 ottobre ci incontreremo tutti e tre per affrontare le questioni emerse dal rapporto del difensore civico e faremo chiarezza su tutti i punti sollevati». .  
   
   
IL GOVERNO SOSTIENE GLI INTERPORTI DALL’INTERPORTO DI RIVALTA SCRIVIA IL SOTTOSEGRETARIO GIACHINO UFFICIALIZZA L’IMPEGNO DEL GOVERNO AD INSERIRE GLI INTERPORTI IN UNA NUOVA PIANIFICAZIONE NAZIONALE DELLA LOGISTICA  
 
 Bologna, 5 ottobre 2009 - Si è tenuto il 2 ottobre presso l’Interporto di Rivalta Scrivia il primo degli eventi organizzati dall’Unione Interporti Riuniti in collaborazione con il Censis per ribadire il ruolo strategico degli interporti italiani evidenziandone le ricadute economico, sociali ed ambientali. L’evento è stato foriero di numerose proposte innovative tra cui quella di consolidare un unico sistema di coordinamento interregionale che sovraintenda le realtà interportuali più significative del nord-ovest: Rivalta, Torino, Novara, Vado Ligure. La prospettiva di agire davvero secondo una strategia di network è un traguardo che l’associazione italiana degli interporti guarda con grande soddisfazione in quanto ben lontana dall’individualismo tipicamente italiano di gestire infrastrutture di interesse collettivo operando al di fuori di logiche di sistema. “Messaggio che ci si augura accolgano presto anche i porti e le Autorità Portuali – ha dichiarato il Presidente della Uir, Alessandro Ricci – raccogliendo l’invito ad aprire un tavolo di confronto che possa portare nel breve periodo ad una fattiva collaborazione prima che il varo della nuova legge di riforma portuale inauguri una fase di regresso piuttosto che di progresso”. Le conclusioni dell’evento sono state affidate al Sottosegretario Bartolomeo Gachino che nella lista delle sue priorità ha sicuramente l’aggiornamento del “vecchio” Piano della Logistica da effettuare congiuntamente con le Regioni tenendo presente il nuovo scenario attuale e futuro dell’economia nazionale e affiancandolo da una legge specifica dedicata allo sviluppo della logistica in Italia. L’unione Interporti Riuniti ha, dunque, colto e accolto nelle dichiarazioni del Sottosegretario una vera e propria rivendicazione del ruolo di primo piano che il Governo deve avere nel pianificare la politica di trasporto nazionale; rivendicazioni che fortunatamente smorzano le aspirazioni dell’azienda ferroviaria italiana di disegnare in autonomia la strategia della logistica portuale e interportuale. Un tavolo congiunto interporti, porti e ferrovie con la direzione affidata al Ministro dei Trasporti Matteoli, è quello al quale presto siederà la Uir che finalmente comincia a raccogliere i primi frutti di una marcata e insistente azione di difesa nei confronti di tutti i suoi associati. Ma l’evento di Rivalta è stato testimone di un ulteriore importante impegno da parte del Sottosegretario Giachino, reperire fin da subito un sostegno finanziario annuo per i prossimi 3/5 anni di 50 milioni di euro da destinare al trasporto combinato. Prossimo appuntamento il 30 ottobre a Trento, dove si spera si possano raccogliere dichiarazioni di uguale valenza. .  
   
   
MIGLIORANO LE AREE DI SOSTA ITALIANE PER CAMIONISTI. A PICCOLI PASSI  
 
Rozzano, 5 ottobre 2009. Sostare in un´area sicura, dove lasciare in tutta tranquillità il camion per godersi un caffè o un buon pranzo. O dove passare la notte o solo le ore di riposo obbligatorie per legge senza paura di subire furti. È un sogno per molti camionisti che viaggiano su e giù per la Penisola ma per molti altri sta diventando sempre più una realtà. Negli ultimi anni, infatti, i gestori delle aree di sosta lungo le principali direttrici italiane si sono fatti più sensibili al problema: appositi spazi gestiti da privati, da associazioni di categoria (quali la Fai) o dall´Albo autotrasportatori offrono oltre al parcheggio anche sistemi di sorveglianza e, a volte, una serie di servizi sempre più confortevoli. Ma dove sono esattamente queste aree? Quali servizi offrono? Alla domanda risponde la "Guida alle aree di sosta" in edicola con tuttoTrasporti di ottobre insieme al supplemento Veicoli commerciali, al prezzo complessivo di 9 euro. Nel Nord, tra gli esempi più positivi c´è l´Autoparco da poco aperto all´uscita Brescia Est dell´A4 Milano-venezia. Qui è stato creato non solo uno spazio dove parcheggiare in sicurezza oltre 400 camion (100 dei quali possono usufruire dell´attacco elettrico, indispensabile per i trasporti di merce deperibile), mantenerli o lavarli. Ma si è pensato anche al comfort dell´autista, che ha a disposizione ristorante, albergo, lavanderia e - unico esempio in Italia - una palestra. La Lombardia, del resto, fa la parte del leone quanto a presenza di aree di sosta sul suo territorio. Calcolando solo le più grandi, vicino ai principali percorsi di transito, la regione ne conta da sola 24 unità. Trenta ne ha l´area che comprende Piemonte, Liguria e Valle d´Aosta, mentre in Veneto, Friuli-venezia Giulia e Trentino-alto Adige ce ne sono 39. Certo si è ancora lontano dai servizi messi a disposizione negli Usa, dove esiste la più grande area di sosta al mondo, l´Iowa80. Qui i camionisti hanno a loro disposizione persino un dentista, 24 ore su 24. Ma qualche passo avanti lo si è fatto, nel Centro Italia, a iniziare dal numero delle aree di sosta che è aumentato negli anni arrivando a sfiorare le cento unità. Un elenco in cui emerge l´area Toscana-umbria-lazio, con 42 parcheggi, seguita dall´Emilia Romagna, che da sola ne conta 30, e dall´area Marche, Abruzzo, Molise che ne ha 11. Migliora la situazione anche al Sud, a iniziare dal numero delle aree di sosta che è aumentato negli anni ed è arrivato a superare le 50 unità. L´incremento principale in Puglia, dove oggi si contano 22 parcheggi. Segue la zona che comprende Campania, Calabria e Basilicata con 18, dalla Sicilia che ne ha 10. Solo una l´area di una certa rilevanza censita in Sardegna. La Guida contiene i nominativi di 240 aree di sosta in Italia con le indicazioni di come arrivarci e l´elenco dei principali servizi che vi si trovano. Non solo: come complemento alla guida vi sono anche una serie di mappe con i profili autostradali italiani e le vie d´accesso alle città più grandi. Un insieme di notizie che non sempre è facile trovare, né su carta, né su internet, ma che sono preziose per chi deve pianificare un itinerario o compiere un viaggio. .  
   
   
VIA LIBERA DELLA COMMISSIONE EUROPEA AL COLLEGAMENTO AUTOSTRADALE TI-BRE  
 
Bologna, 5 settembre 2009 – Piena soddisfazione per il via libera definitivo alla realizzazione del collegamento autostradale Ti-bre fra la A15 della Cisa e l’A22 del Brennero, “un altro corridoio strategico per l’Emilia-romagna e l’intero Paese”. L’ha espressa l’assessore alla Mobilità e Trasporti della Regione Alfredo Peri. L’opera, bloccata da tempo, ha ottenuto il via libera dalla Commissione Europea. “Il lavoro compiuto dal Governo, d’intesa con le Regione e gli enti locali – ha aggiunto Peri – ha dato buoni frutti, sbloccando il progetto per un intervento che rientra in un asse di comunicazione privilegiata tra l’Europa centro-settentrionale e il Tirreno” .  
   
   
VIA LIBERA DALLA COMMISSIONE EUROPEA AL PASSANTE NORD  
 
Bologna, 5 ottobre 2009 – “L’intenso lavoro fatto in questi mesi da Governo, Regione ed enti locali sta producendo un’ottima notizia”. Queste le parole del presidente della Regione Vasco Errani, del sindaco di Bologna Flavio Delbono e della presidente della Provincia di Bologna Beatrice Draghetti per il via libera al Passante Nord dalla Commissione Europea. Nello specifico, per ciò che attiene le procedure per la realizzazione del Passante, non era aperta alcuna procedura d’infrazione ma si trattava di acquisire un parere preventivo. Ora l’orientamento della Commissione è quello di definire le condizioni progettuali per rendere possibile la procedura richiesta da Governo e Regione per la costruzione e gestione dell’opera. Per definire i dettagli di questa procedura è previsto un primo incontro al ministero delle Infrastrutture del Tavolo permanente sul Nodo di Bologna, concordato fra Regione Emilia-romagna e Governo, da tenersi entro la metà di ottobre. Il presidente Errani, il sindaco Delbono e la presidente Draghetti esprimono soddisfazione per quest’importante risultato e auspicano che si arrivi a una rapida conclusione del procedimento e che si possa quanto prima aprire i cantieri. Per il presidente Errani la soddisfazione è doppia: “Un passo avanti concreto sul Passante, sul quale continuiamo a lavorare per rendere operativo il positivo orientamento concordato fra Governo e Commissione Europea. A questo si aggiunge la soddisfazione per il via libera definitivo per la realizzazione del collegamento autostradale Ti-bre fra la A15 della Cisa e l´A22 del Brennero, altro corridoio strategico per la nostra Regione e il Paese”. .  
   
   
INFRASTRUTTURE IN VENETO GALAN: CAV VERO CAPOLAVORO GIURIDICO  
 
Venezia, 5 ottobre 2009 - “Il vero capolavoro di forza e diplomazia compiuto in questa regione in questi 15 anni, non è tanto la costruzione del Passante di Mestre, ma quel capolavoro giuridico che si chiama Cav (Concessioni Autostradali Venete)”. Lo ha dichiarato il Presidente della Regione del Veneto, Giancarlo Galan, intervenuto il 2 ottobre alla Stazione Marittima di Venezia alla conferenza “Il Veneto crocevia dei corridoi europei: quale progetto di territorio?”, organizzata dal Consiglio regionale e dal Crel. Obiettivo dell’incontro, avviare un confronto per costruire un progetto condiviso di integrazione urbana e territoriale, all’interno del quale le opere infrastrutturali si collochino con piena coerenza. “So che la Cav – ha proseguito Galan – suscita meno entusiasmo del Passante, ma aver costretto l’Anas a fondare una società mista, che crea un’immensa ricchezza che deve essere tutta reinvestita sul territorio, è lo schema giuridico più bello, più federalista, più fantasioso, più autorevole che si potesse concepire in Italia”. A questo proposito Galan ha fornito i primi dati relativi alla gestione del nodo di Mestre, dati che sono in termini economici di 130 mln di euro a fronte di 30 mln di euro di spese e di un 20% in più di traffico veicolare. “E’ vero che bisogna rimborsare la quota del mutuo – ha precisato - ma tutti i concessionari che hanno già ammortizzato gli investimenti – si è chiesto Galan – dove hanno fatto finire i soldi? Ecco perché, forse, la Cav è tanto avversata, perché, forse, al regime delle concessioni da un immenso fastidio e forse terrorizza il futuro di chi ha avuto e continua a volere dallo Stato, a volere sempre di più. Faranno di tutto per distruggerla, ma io farò di tutto per difenderla”. Galan ha poi ricordato che il Veneto gode, nello scenario europeo, di una posizione invidiabile, che però non è più sufficiente per la sua competitività, considerati i grandi assi viari internazionali che si stanno sviluppando. Ecco allora la necessità di avere forti collegamenti con questi grandi assi, sui quali si gioca la grande partita del futuro. Nel Ptrc – ha proseguito - sono indicati due grandi punti nodali, quello di Verona e il Porto di Venezia; ma un porto non significa solo banchine, significa avere anche qualcosa di più, significa creare le infrastrutture viarie e ferroviarie di supporto, necessarie alla sua attività, alla sua competitività. “Dobbiamo decidere – ha concluso Galan – il futuro della più bella area logistica del mondo, che è Venezia, dobbiamo decidere questo o se invece vogliamo continuare a produrre cloro”. Nella relazione introduttiva, l’Assessore regionale alle Politiche della Mobilità e infrastrutture, Renato Chisso, ha ribadito, che per quanto riguarda il gap negativo delle infrastrutture, in Veneto si comincia a vedere la luce. A questo proposito ha ricordato quanto fatto dalla Giunta regionale in questi ultimi anni, le opere già realizzate, quelle già cantierate e quelle già approvate: non solo il Passante di Mestre, ma anche la Pedemontana, la Nogara Mare, la terza corsia, il Sistema delle Tangenziali, l’A31 e il completamento dell’A28, senza considerare tutta l’infratrutturazione minore. “In questi anni – ha precisato - abbiamo cercato di recuperare quello che nei 30 precedenti non è stato fatto. E questo è stato possibile grazie soprattutto alla Legge Obiettivo, che ci ha consentito di superare tutta una serie di ostacoli politici, legge che noi abbiano cercato di utilizzare al massimo. Ma un altro strumento, che ci ha consentito di realizzare o avviare alcune opere – ha aggiunto - è stata la strada pubblico-privato, che ci ha evitato di andare a Roma a chiedere, in maniera anche forte, dei finanziamenti che comunque non sarebbero mai arrivati. Può essere criticata politicamente, ma se non avessimo imboccato questa strada, saremmo ancora qui a discutere sulla necessità di realizzare quelle opere”. Chisso ha poi sollecitato un intervento governativo affinché siano ridotti i tempi e gli iter burocratici per ottenere le autorizzazioni, lungaggini che penalizzano anche quelle opere che non richiedano finanziamenti pubblici. E a questo proposito Chisso ha annunciato che è all’esame del Consiglio regionale una proposta di Legge che prevede il taglio delle procedure Via nazionali, portandole a livello regionale e passare poi l’opera all’esame del Cipe. Nel concludere l’Assessore Chisso ha ricordato che l’impegno della Regione non è rivolto solo alle opere stradali, ma anche al potenziamento delle opere portuali e interportuali e alla realizzazione delle linee ferroviarie ad alta capacità e velocità. .  
   
   
IL PRESIDENTE DEL MOLISE IORIO A ROMA, AL CONVEGNO DI CONFINDUSTRA DAL TITOLO ´LA RIFORMA INFRASTRUTTURALE´ ; CON LO SVILUPPO INFRASTRUTTURALE DEL SUD SI AMMODERNA TUTTO IL PAESE. LA TERMOLI–SAN VITTORE ESEMPIO DI UN NUOVO MODO DI PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE CONCORDATA E CONDIVISA DI UN´OPERA STRATEGICA NAZIONALE E REGIONALE.  
 
Roma, 5 ottobre 2009 - In riferimento allo Studio redatto dal Comitato Tecnico Infrastrutture, logistica e mobilità di Confindustria, dal titolo "La riforma infrastrutturale – le criticità del sistema infrastrutturale e le esigenze di miglioramento della sua efficienza", presentato ufficialmente il 30 settembre a Roma, il Presidente della Regione Molise, Michele Iorio, anche nella sua veste di Vice Presidente della Conferenza delle Regioni, ha dichiarato: "Occorre che l´Italia investa quante più risorse possibili nella infrastrutturazione del suo territorio, questo sia per superare l´attuale momento di crisi, sia per una politica strategica di sviluppo e di modernizzazione dell´intero Paese. Occorre, dunque, una politica nazionale e locale che ponga al primo posto le azioni tese a dotare le varie aree dell´Italia che ne sono sprovviste di autostrade, di ferrovie ad alta velocità, di porti, interporti, aeroporti e quanto altro necessario ad un´economia in crescita. In questo quadro le problematiche e i gap storici del Sud, per quanto riguarda le infrastrutture, debbono trovare uno spazio assolutamente preminente. L´italia, infatti, non si può agganciare allo sviluppo infrastrutturale europeo e mondiale se prima non recupera il ritardo del Mezzogiorno. Per raggiungere questi obiettivi occorre una consapevolezza comune del mondo politico, istituzionale e sociale che, previo un opportuno confronto e dialogo sulle scelte delle singole opere, porti ad un programma operativo concreto caratterizzato da velocità ed efficacia realizzativa. Bisogna pensare in una nuova chiave per quanto concerne quella che è la cultura della progettazione e della valutazione di ogni singola opera. Un elemento di base questo che deve fare il conto con le esigenze del territorio, le necessità infrastrutturali nazionali e gli interessi delle popolazioni. Fatta questa valutazione di fondo tra tutti i livelli istituzionali e le popolazioni in cui si deve intervenire, si può avviare con celerità la fase successiva che, basata su tempi certi e risorse definite, porti alla realizzazione definitiva dell´opera infrastrutturale. In questo quadro assume particolare importanza l´informazione rivolta a tutti i livelli e nei confronti di tutte le fasce della popolazione rispetto alle caratteristiche dell´infrastruttura che si vuole costruire. Come pure occorre ripensare e rivedere, in una nuova ottica, il profilo fondamentale riguardante l´analisi finanziaria dei singoli progetti. "Il finanziamento pubblico, ad esempio, deve tendenzialmente divenire – come dice lo studio puntuale ed efficace presentato oggi da Confindustria – un profilo maggiormente complementare da attribuire in funzione delle carenze di domanda (e di rientri da tariffe) e dell´efficacia dell´opera sul piano della sua valenza strategica". Dobbiamo accelerare le varie fasi procedurali e dare ad ogni opera tempi certi e basi finanziarie (pubblico - private) concrete ed affidabili. Come pure c´è bisogno di chiarezze sulle competenze tra Stato centrale, Regioni ed Enti locali. Un Paese moderno che vuole crescere e modernizzarsi non può arenarsi sulla burocrazia e sui conflitti di competenza. Se da un lato, quindi, si può accettare che allo Stato centrale competano le funzioni di pianificazione generale delle infrastrutture, dall´altro deve essere altrettanto pacifico che tale attribuzione venga sviluppata tramite un confronto anche serrato, ma certamente collaborativio e operativo e con le amministrazioni regionali e locali competenti. Questo al fine di giungere ad una decisione comune e condivisa della localizzazione specifica di ogni singola struttura. Così facendo contempereremmo l´interesse nazionale con le esigenze e le titolarità degli Enti locali sul territorio di competenza. Un esempio, di questo modo di procedere, è l´autostrada Termoli-san Vittore che ci accingiamo a realizzare in Molise. Quest´ultima è stata riconosciuta opera di interesse nazionale dalla Legge Obiettivo e che ha visto, nella sua fase di progettazione, un confronto tra Stato centrale, Regione e Comuni fruttuoso e concreto. La stessa opera trova una base finanziaria scaturente da un finanziamento paritario tra fondi pubblici (Stato centrale, Regione e fondi europei) e privati, attraverso il metodo del project financing". .  
   
   
FRIULI VENEZIA GIULIA: L’ANAS APRE AL TRAFFICO IL PONTE “DI PIERIS” SUL FIUME ISONZO SULLA STRADA STATALE 14 ‘DELLA VENEZIA GIULIA’  
 
Trieste, 5 ottobre 2009 - L’anas ha aperto al traffico, il 2 ottobre, il ponte “di Pieris” sul fiume Isonzo, al km 118 della strada statale 14 ‘della Venezia Giulia’, a confine tra le province di Gorizia e di Udine. Gli interventi dell’Anas, che hanno previsto un investimento di oltre 1,8 milioni di euro, hanno riguardato il ripristino strutturale dello storico ponte sull’Isonzo, risalente agli anni ’30, mediante la realizzazione delle opere di difesa delle fondazioni e la ricostruzione di un impalcato allargato, in cemento armato. Grazie a questi lavori è stato messo in sicurezza un importante tratto stradale, lungo circa 440 metri che, in questo punto nevralgico, avrà una carreggiata più ampia, larga 12 metri e due marciapiedi laterali di 2 metri ciascuno, i quali in futuro garantiranno il collegamento dell’utenza a piedi o in bicicletta tra i comuni di Fiumicello (Udine) e di San Canzian d’Isonzo (Gorizia). L’infrastruttura, gestita dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, è stata realizzata dall’Anas nel rispetto del cronoprogramma, grazie alla costante collaborazione Anas-regione e di intesa con gli Enti Locali interessati. .  
   
   
UMBRIA: UN NUOVO PONTE PER LA MESSA IN SICUREZZA DELLA FLAMINIA NEL COMUNE DI COSTACCIARO  
 
 Perugia, 5 ottobre 2009 - “L’inaugurazione del Ponte di Villa Col Dé Canali, nel Comune di Costacciaro, testimonia l’impegno della Regione Umbria per migliorare la rete stradale regionale e per accrescere la sicurezza di automobilisti e pedoni”. Lo ha detto l’assessore regionale alla viabilità, Giuseppe Mascio, in riferimento all’ inaugurazione, avvenuta sabato 3 ottobre, del nuovo ponte ad arco costruito sulla Flaminia. L’opera – ha proseguito l’assessore – finanziata dalla Giunta regionale con quasi 2milioni di euro e realizzata dalla Provincia di Perugia, prevede la rettifica della curva in prossimità del Fosso Villa Col Dè Canali (tra il Km. 207+900 ed il km. 208+100 sulla “Flaminia”) attraverso la realizzazione di un ponte sul Fosso della Foce interamente in cemento armato”. Con una larghezza di 9 metri, la nuova sede stradale del ponte è costituita da corsie di 4 metri per ogni senso di marcia, a cui si aggiungono banchine laterali, guard-rail di protezione e marciapiedi che rispettano le normative per l’eliminazione delle barriere architettoniche. I lavori effettuati hanno inoltre consentito di ridurre la tortuosità della viabilità esistente, sia in corrispondenza del ponte, che della curva tra il rettilineo in direzione Scheggia e Pascelupo e l’incrocio con l’antica Flaminia il cui raggio passa dagli attuali 45 metri a 100 metri. Tra le opere complementari da segnalare la realizzazione di reti tecnologiche e di impianti di pubblica illuminazione, dalla realizzazione e/o la integrazioni di alcuni spazi pubblici. “Si tratta di opere – ha concluso Mascio – che costituiscono un passo avanti nel miglioramento della percorribilità di questo tratto di Flaminia e che vanno ad accrescerne la sicurezza, anche in considerazione del volume di traffico pesante che transita su questa arteria. Come Regione rimane l’impegno di metter in atto tutte la azioni necessarie a ridurre entro il 2010 del 50%, rispetto al dato 2001, il numero degli incidenti stradali, come peraltro richiesto dalla stessa Unione Europea”. .  
   
   
S.GIOVANNI AL NATISONE, CANTIERI 2010 PER 3 ROTATORIE  
 
San Giovanni al Natisone, 5 ottobre 2009 - E´ in fase di consegna del progetto definitivo il programma di realizzazione delle tre rotatorie previste lungo la strada regionale 56 "di Gorizia" sul territorio del Comune di San Giovanni al Natisone. La conferma è giunta il 2 ottobre sera nel corso dell´assemblea pubblica tenutasi a San Giovanni al Natisone, convocata dal sindaco Franco Costantini, al quale sono intervenuti l´assessore regionale alla Viabilità e Trasporti Riccardo Riccardi ed i vertici di Fvg Strade, il presidente Paolo Polli ed il direttore Oriano Turello, accanto all´intera Giunta comunale. Ad Fvg Strade, infatti, è stato affidato dalla Regione il compito di gestire queste opere, i cui cantieri, ha sottolineato l´assessore Riccardi, saranno aperti il prossimo anno, con una spesa complessiva per le tre rotatorie di circa 2,8 milioni di euro. Come illustrato ieri sera dai tecnici, le rotatorie saranno sviluppate sulla Sr 56 all´altezza dell´incrocio con via Bolzano e via del Molino, con la creazione anche di una bretella ciclopedonale che dalla strada regionale conduce verso il centro dell´abitato; all´intersezione (eliminando l´impianto semaforico) con via della Stazione, che diverrà a senso unico, ed anche in questo caso si prevede un percorso riservato a pedoni e ciclisti; in prossimità di via delle Colonne, con l´ipotesi di un nuovo collegamento tra la 56 e la provinciale 50 "Palmarina", comunque da non essere utilizzato al traffico pesante. In considerazione della necessità di creare un unico senso di marcia sulla via della Stazione, il progetto presentato da Fvg Strade presuppone inoltre la costruzione di una piccola rotonda (del diametro di 25 metri) nel centro di San Giovanni. Opere che possono essere a torto considerate "minori", ha osservato l´assessore Riccardi commentando il progetto delle tre rotatorie a San Giovanni al Natisone, ma che invece si inseriscono a pieno titolo in quel disegno di maggior fluidità di traffico e di sicurezza della circolazione che la Regione ha avviato negli ultimi mesi, in particolare proprio sulla regionale 56 e sulle statali 13 e 14, sulle quali senza dubbio si "scaricherà" una parte del traffico in concomitanza con l´apertura dei cantieri per la terza corsia sulla A4. Anche per questo motivo, ha indicato Riccardi, lo sforzo di Fvg Strade è massimo nel cercare di accelerare i lavori su questi tre assi, prima cioè dell´avvio dei lavori lungo l´autostrada. "E si è percorso la strada - ha confermato l´assessore - delle ´soluzioni possibili´, accantonando i progetti quasi faraonici che abbiamo trovato nei cassetti dell´Anas, irrealizzabili dal punto di vista economico e dell´impatto sul territorio". L´assessore Riccardi ha infine ricordato che anche a servizio dell´area del Manzanese e del suo sistema produttivo si è messo mano ad un articolato programma viario, che va dagli interventi sulla 56 (altre rotatorie saranno cantierate nel 2010 anche a Pradamano, Buttrio e Manzano) alla nuova direttrice Palmanova-manzano, senza dimenticarsi dell´adeguamento autostradale per la Villesse-gorizia e della riqualificazione del complesso snodo autostradale di Palmanova, d´intersezione tra A4 ed A23. .  
   
   
MONZA. "LA LOMBARDIA CHE ARRIVA" INAUGURATA DA FORMIGONI ALLA PRESENTAZIONE ANCHE GLI ASSESSORI CATTANEO E PROSPERINI  
 
 Milano, 5 ottobre 2009 - Grandi infrastrutture autostradali, strade di grandi comunicazione, le ferrovie, ma anche i 10 nuovi ospedali che verranno consegnati entro l´anno. "Non è un libro dei sogni, ma sono progetti già ancorati alla realtà attraverso i progetti e gli stanziamenti di fondi", ha detto il presidente di Regione Lombardia Roberto Formigoni, all´inaugurazione, avvenuta a Monza, di "La Lombardia che arriva", una mostra itinerante con la quale dal 3 ottobre a dicembre, vengono presentate nei 12 capoluoghi di provincia, tutte le infrastrutture che, entro il 2015, si inaugureranno in Lombardia. I temi che caratterizzano "La Lombardia che arriva" sono quelli delle infrastrutture e del turismo. "Due voci essenziali per lo sviluppo, per il Pil dell´Italia, ma anche della Lombardia - ha sottolineato il presidente Formigoni - e Monza è interessata da entrambe. Dal passaggio delle grandi infrastrutture, dal prolungamento della Mm1, ma anche dal rilancio del ruolo di Monza come capitale culturale, cui teniamo molto. Recentemente siamo stati molto impegnati in questo senso, con il Forum dell´Unesco, conclusosi nei giorni scorsi e con la costituzione del Consorzio Villa Reale che si propone come modello innovativo di gestione dell´immenso patrimonio culturale e paesaggistico di cui disponiamo in Italia". Il presidente Formigoni ha ricordato anche la costituzione della società Trenitalia - Le Nord "attraverso la quale avremo un´attenzione particolare verso i pendolari, perché i temi e i problemi dei pendolari li sentiamo come nostri temi e come nostri problemi". I visitatori di "La Lombardia che arriva" si troveranno davanti a un grande plastico metavisuale bianco di 7,5 metri per 4 che raffigura il territorio lombardo su cui, in un filmato di otto minuti, vengono proiettate le immagini di Pedemontana, Tem, Brebemi, ma anche di tutte le altre strade, ferrovie, e dei nuovi ospedali: tutti progetti già realizzati o in fase di realizzazione. All´inaugurazione di oggi, insieme al Presidente, erano presenti anche l´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo e l´assessore regionale ai Giovani, sport e Turismo, Piergianni Prosperini. "Questo progetto si chiama la Lombardia che arriva, non che arriverà, perché per ciascuna delle opere che vengono presentate ci sono date d´inizio e di consegna ben precise", ha evidenziato l´assessore Raffaele Cattaneo. "Una ricerca della Camera di Commercio di Monza e Brianza ha stabilito che per ogni chilometro di autostrada costruito si creano 660 posti di lavoro in più - ha continuato l´assessore Cattaneo - mentre per ogni chilometro di ferrovia ci sono 450 posti di lavoro in più. Certo la nascita di queste infrastrutture comporta dei disagi, ma sono come le doglie di un parto che portano alla nascita di un figlio. Da qui al 2015 dovremo soffrire un po´ le doglie di questi parti, ma il senso di quel che facciamo è poter viaggiare più velocemente, in maggiore sicurezza e maggior comfort consentendoci di avere più tempo per noi stessi". "Le nuove infrastrutture- ha sottolineato l´assessore Piergianni Prosperini, "avvicineranno" al cittadino e renderanno più fruibili le bellezze naturalistiche e paesaggistiche del territorio. Penso alle incantevoli montagne e ai nostri laghi, ammirati in tutto il mondo. E poi la pianura, attraversata dal Po e dagli altri grandi fiumi, caratterizzata da itinerari di navigazione e di percorsi ciclopedonali, borghi, città d´arte, strutture termali e affascinanti paesaggi rurali". Di seguito, il calendario dell´evento: 3-4 ottobre Monza; 9-11 ottobre, Cremona; 16-18 ottobre, Brescia; 23-25 ottobre, Pavia; 30-1 novembre, Como; 6-8 novembre, Sondrio; 13-15 novembre Lecco; 20-22 novembre Mantova; 27-29 novembre, Lodi; 4-6 dicembre Bergamo; 11-13 dicembre Varese; 18-20 dicembre Milano. .  
   
   
MOBILITÀ, DALLA REGIONE 10 MILIONI PER RIMETTERE A NUOVO LINEA ROMA-OSTIA  
 
Roma, 5 ottobre 2009 - La Giunta Regionale del Lazio, su proposta dell´assessorato alla Mobilità, ha destinato circa 10 milioni di ero alla manutenzione straordinaria e messa in sicurezza delle stazioni della linea concessa Roma - Lido di Ostia. Il finanziamento, proveniente dal Fondo Comune per il rinnovo degli impianti e del materiale rotabile, messo a disposizione dallo Stato per gli anni 2007 e 2008 e non ancora utilizzato, servirà ad elevare gli standard di qualità, confort e sicurezza degli utenti che utilizzano quotidianamente la ferrovia. Nello specifico si procederà all´ammodernamento, alla riqualificazione e al potenziamento delle fermata Tor di Valle mediante la realizzazione del nuovo atrio, delle scale mobili e degli ascensori, delle pensiline e del nuovo sottopasso pubblico. Interventi anche alla stazione di Vitinia, dove si procederà al restauro dei locali di servizio sottostanti e al ripristino del sottopasso pubblico tra via Ostiense e via Copparo. Oltre ai lavori nelle singole stazioni, dove si procederà alla realizzazione di scale mobili, alla sistemazione della segnaletica e all´installazione di impianti di ventilazione, si provvederà sull´intera linea alla manutenzione straordinaria, alla rimozione dei graffiti ed alla riqualificazione biglietterie e delle cabine degli agenti di stazione. Altri 14 milioni e mezzo di euro, provenienti dallo stesso fondo, sono stati impegnati dalla Giunta agli interventi di manutenzione straordinaria delle infrastrutture e del materiale rotabile delle ferrovie concesse Roma - Lido di Ostia, Roma - Giardinetti e Roma - Viterbo per il triennio 2009 - 2011. Direzione Regionale Trasporti ha provveduto a predisporre un piano di interventi da realizzarsi a partire da subito. Oltre alla manutenzione straordinaria, sulla Roma Lido di Ostia è previsto, tra gli altri lavori, il consolidamento del ponte del canale dei Pescatori, sulla Roma Giardinetti si procederà alla riparazione degli elettrotreni Et821 ed Em424, sulla Roma - Viterbo via al consolidamento del Ponte di Tor di Quinto e alla copertura radio mobile nella galleria Piazzale Flaminio - A. Acetosa Sulla base di sopravvenute nuove esigenze manutentive la delibera ha poi disposto la rimodulazione di alcuni interventi previsti dai piani triennali tra 2001 e 2006. "L´attenzione che la Regione Lazio e di in particolare l´assessorato alla Mobilità pone alla manutenzione delle infrastrutture ferroviarie - ha dichiarato l´assessore alla Mobilità, Franco Dalia - è come sempre massima. I lavori che abbiamo programmato e quelli che abbiamo rimodulato serviranno ad elevare gli standard di qualità del servizio, senza ovviamente dimenticare la sicurezza. Cura del ferro non significa solo garantire spostamenti più veloci, ma anche piè confortevoli e soprattutto più sicuri". .  
   
   
VENETO: ENTRO GENNAIO VIA ALLA PEDEMONTANA E SUBITO DOPO A TERZA CORSIA A4  
 
Crocetta del Montello (Treviso), 5 ottobre 2009 - “Entro la fine di gennaio partiranno i primi cantieri della Pedemontana”. L’annuncio, un po’ a sorpresa, è stato dato il 3 ottobre a Crocetta del Montello dall’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, in occasione dell’inaugurazione ufficiale delle due grandi rotatorie che rendono più sicura e fluida la mobilità all’incrocio tra la Strada Regionale n. 348 “Feltrina” e la Strada Regionale n. 667 da Castelfranco Veneto. “Le inauguriamo oggi, a qualche settimana dalla loro effettiva consegna ai cittadini – ha spiegato – perché l’impresa è stata veloce e ha impiegato meno tempo di quello previsto dal contratto per completare i lavori. Ma non è nostra intenzione restare con le mani in mano: il lavoro continua, e a fine gennaio via con la Pedemontana. Non credete a quanto si dice in giro che la situazione è bloccata: noi andiamo avanti”. Non solo: “anche i lavori per la terza corsia della A4 da Quarto d’Altino a San Donà di Piave partiranno nei primi mesi dell’anno prossimo”. Quanto alle rotonde benedette oggi, alla cerimonia inaugurale sono intervenuti anche il presidente della Provincia di Treviso Leonardo Muraro, il sindaco di Crocetta Eugenio Mazzocato e quello di Cornuda Marco Marcolin. “Era un intervento atteso da anni che, una volta pronti con tutte le carte in ordine abbiamo realizzato a tempo di record – ha ricordato Chisso – in poco più di un anno e a un lustro di distanza dalla sottoscrizione dello specifico accordo di programma. L’intervento è il frutto della sinergia tra istituzioni e del federalismo stradale che abbiamo realizzato con l’istituzione di Veneto Strade, che abbiamo rafforzato con la società mista Regione – Anas Concessioni Autostradali Venete e che intendiamo estendere anche al trasporto ferroviario dove attiveremo entro l’anno prossimo due società miste: la prima per il trasporto merci, la seconda per il trasporto passeggeri”. L’intervento inaugurato oggi e costituito principalmente da due rotatorie. La prima e più importante, del diametro complessivo di un’ottantina di metri, è alla confluenza delle due Strade Regionali: un nodo critico, dove in precedenza c’era un incrocio a raso con corsie di indirizzamento, insufficiente e pericoloso rispetto alla mole di traffico e dove non sono mancati incidenti anche gravissimi. Assieme alla rotatoria è stata prevista anche realizzata una bretella di raccordo con l’area industriale di Crocetta. La seconda rotatoria è invece posta lungo la stessa S. R. 667, a un centinaio di metri dalla precedente, per servire il traffico da e per il centro abitato di Cornuda e la sua zona industriale e commerciale. .  
   
   
CHIUSA GARA PER TERZA CORSIA A4 QUARTO – SAN DONÀ  
 
Venezia, 5 ottobre 2009 - “Il Veneto ha fretta e questa è un’altra bella notizia per una regione come la nostra che è in arretrato in fatto di infrastrutture”. E’ il commento soddisfatto dell’assessore alle politiche della mobilità del Veneto alla notizia che il 2 ottobre si è chiusa la gara per i lavori della terza corsia della A4 nel tratto da Quarto d’Altino a San Donà di Piave: l’affidamento avverrà nelle prossime settimane – ha spiegato Chisso – e i lavori potranno prendere il via nei primi mesi del 2010. Inutile dire che prima è meglio è per tutti, rispetto ad una questione cruciale per l’economia nazionale e le relazioni economiche internazionali. Bene così, avanti così, confermando la giusta intuizione della gestione commissariale della partita”. “Questa notizia ci fa concludere bene una settimana eccellente nel campo delle infrastrutture – ha aggiunto Chisso – con la conferma della centralità di Verona come snodo logistico dell’Italia, l’annuncio della presentazione entro la prima metà del prossimo anno della progettazione definitiva dell’alta capacità ferroviaria da Verona a Padova, la certezza di partire finalmente con la Pedemontana, la conferma della strategicità del Veneto come ganglio europeo dei traffici. Peccato ci sia ancora troppa burocrazia – ha concluso Chisso – che con i contenziosi interaziendali è un vero e proprio freno a mano tirato sullo sviluppo della regione e del Paese. Vedremo di provvedere”. .  
   
   
FS, SEMESTRALE 2009: MIGLIORANO I CONTI ECONOMICI DEL GRUPPO IN CONTROTENDENZA CON IL GENERALE TREND INDOTTO DALLA CRISI, MIGLIORATI TUTTI I RISULTATI RISPETTO AL PRIMO SEMESTRE DELLO SCORSO ANNO. IN PARTICOLARE: EBITDA + 23,5%; RISULTATO OPERATIVO +48%; RISULTATO NETTO +20,8%  
 
Roma, 5 ottobre 2009 - Il Consiglio di Amministrazione di Ferrovie dello Stato S. P. A. Ha approvato la relazione semestrale del Gruppo al 30 giugno 2009 che mostra una significativa crescita in tutte le principali voci di bilancio. Prosegue, dunque, il percorso di riequilibrio della gestione avviato nella seconda metà del 2006 con risultati, nel periodo in esame, migliori rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente. Ciò è avvenuto nonostante la difficile congiuntura economica che ha invece inciso pesantemente sui bilanci di altre società ferroviarie estere che hanno annunciato perdite significative sia nel semestre che nella previsione annuale. La gestione corrente dunque si consolida positiva con un Ebitda (Mol) in crescita del 23,5% a +458 mln di euro (+371 mln a fine giugno 2008; +65 mln nello stesso periodo del 2007). La crescita di volumi e ricavi del segmento a mercato del trasporto viaggiatori e il miglioramento della gestione dovuto all’ulteriore forte diminuzione dei costi operativi hanno infatti compensato il calo del settore merci. Il virtuoso percorso intrapreso ha pertanto notevolmente ridotto l’impatto negativo della crisi. Il Risultato Operativo di Gruppo cresce del 48% avvicinandosi sensibilmente al pareggio (-26 mln, rispetto ai -50 di fine giugno 2008 ed ai -243 del primo semestre 2007). Il Risultato netto infine segna un aumento del 20,8% rispetto al 1° semestre 2008, con un valore di -141 milioni di euro. Tali risultati, proseguendo nella strategia di miglioramento delle performance e di contrazione dei costi operativi, confermano le previsioni di un bilancio in equilibrio anche per l´anno in corso. .  
   
   
RADDOPPIO BOLOGNA – VERONA E QUADRANTE EUROPA TERMINAL GATE  
 
Verona, 5 ottobre 2009 - “Verona ha un ruolo strategico per il Veneto, il Nord Est e il Paese che gli interventi inaugurati l’ 1 ottobre confermano e valorizzano, eliminando da un lato una penalizzazione storica incomprensibile, dall’altro arricchendo quella straordinaria intuizione intermodale che è il Quadrante Europa, uno dei gangli del nuovo Veneto che vuole costruire il proprio futuro”. E’ soddisfatto l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, che ha partecipato nella città scaligera all’ufficializzazione del completamento del raddoppio della linea ferroviaria Verona – Bologna, anche se si è lasciato sfuggire un “era ora” doveroso, e all’inaugurazione del Quadrante Europa Terminal Gate, risposta alle crescenti esigenze di quella logistica industriale che rappresenta il futuro del trasporto merci. “E per quanto riguarda la movimentazione delle merci su ferro – sottolinea Chisso – il Veneto darà un contributo sostanziale con la società mista che costituiremo entro la prima metà del prossimo con Trenitalia tramite la nostra società Sistemi Territoriali”. “Quelli odierni sono interventi che vanno nel segno del riequilibrio vero e della interconnessione tra le modalità di trasporto – ha ribadito – una strada che la Giunta Galan ha perseguito dal suo insediamento e che ha riguardato anche il trasporto via mare e per vie d’acqua interne. Oggi si parla di alta velocità, di nuovi collegamenti rapidi Verona – Roma e di logistica – ha aggiunto – ma noi guardiamo a Verona come Porta Ovest di un Veneto che ha bisogno come il pane anche di infrastrutture ferroviarie e di alta capacità, sia verso il cuore dell’Europa sia lungo l’asse Est – Ovest. E dobbiamo realizzarle in fretta, molto più in fretta di quanto non sia stato fatto per il raddoppio di una linea di valenza nazionale come quella che congiunge il capoluogo scaligero con Bologna e il sud Italia”. .  
   
   
VIA ALLA RIQUALIFICAZIONE DELLA STAZIONE DI PORTOGRUARO  
 
Portogruaro (Venezia), 5 ottobre 2009 - Partono i lavori di riqualificazione della stazione ferroviaria di Portogruaro, che tra l’altro anticipano il Ii Lotto del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale. L’ 1 ottobre l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso ha infatti posato la prima simbolica pietra dell’intervento, che prevede l’adeguamento delle strutture agli standards del Sfmr e la realizzazione della stazione per le autocorriere, con parcheggi per circa 500 posti auto complessivi. Alla cerimonia erano presenti tra gli altri anche il Commissario straordinario del Comune Antonino Gulletta e gli assessori provinciali Giacomo Gasparetto e Massimiliano Malaspina. “Qui stiamo anticipando con fondi regionali la seconda fase del sistema – ha sottolineato Chisso – che vedrà Portogruaro collegata con il resto del Veneto da treni cadenzati ogni 20 minuti nelle ore di punta e ogni mezz’ora in quelle di morbida, con una stazione che diventa punto di interscambio tra gomma e ferro, in un’area ripristinata, bonificata e restituita alla città. Su questo abbiamo investito circa 7 milioni di euro, sostanziando gli impegni presi in questi anni, ma non abbiamo fatto altro che quello che ci chiedono i cittadini, proseguendo sulla strada del fare intrapresa in tutto il Veneto e anche qui, a Portogruaro, dalla Giunta Galan”. L’intervento che oggi ha preso il via è un esempio concreto di risposta alla crescente domanda di mobilità, che va soddisfatta spostando sul mezzo pubblico quote significative di traffico che oggi utilizza il mezzo privato. Sono previsti: la realizzazione di pensiline di copertura della fermata Sfmr; la realizzazione della nuova autostazione con la copertura dei due marciapiedi di salita e discesa, un nuovo parcheggio praticamente di fronte alla nuova autostazione nell’area ex Perfosfati (che sarà bonificata e messa in sicurezza ambientale); la sistemazione di viale Diaz con la razionalizzazione dei parcheggi e la previsione di nuovi stalli cicli e moto; la creazione di nuova viabilità e la modifica di quella esistente; l’adeguamento di via Cimetta. “Con questo intervento, il Sfmr, il completamento della Variante alla S. S. N. 14 e dell’A 28 e la terza corsia dell’A4 – ha affermato Chisso – la città di Portogruaro è destinata a diventare un punto di snodo strategico sia per il traffico su ferro sia per quello su gomma, vera porta da Est verso il resto d’Italia, con positive ricadute sull’economia locale e sulla qualità della vita della comunità portogruarese”. .  
   
   
ACCORDO PER ELIMINAZIONE PASSAGGI A LIVELLO A PORTOGRUARO  
 
 Portogruaro (Venezia), 5 ottobre 2009 - L’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso ha sottoscritto l’ 1 ottobre con il Commissario Straordinario del Comune di Portogruaro Antonino Gulletta l’accordo di programma finalizzato a modificare gli strumenti urbanistici comunali in funzione della realizzazione delle opere sostitutive che permetteranno di eliminare di quattro passaggi a livello presenti nel territorio comunale. “E’ una firma che mette la parola fine alla parte burocratica di un intervento atteso da almeno 10 anni – ha sottolineato Chisso – e, dopo il decreto del Presidente Galan che approverà definitivamente l’accordo odierno, potremo andare in gara e dare il via ai lavori. Eravamo pronti da mesi a questa firma – ha aggiunto – ritardata per le vicende politiche che hanno interessato l’amministrazione comunale. Non abbiamo però voluto procrastinare ulteriormente la sigla formale dell’intesa, trovando la piena collaborazione del Commissario straordinario, perché a noi interessa fare gli interessi dei cittadini e rispondere alle loro esigenze”. Gli interventi previsti dall’accordo riguardano l’eliminazione: del passaggio a livello al Km. 50+156 della linea ferroviaria Treviso – Portogruaro, a servizio di via Noiare, tramite la realizzazione di un sottopasso ferroviario ciclopedonale e veicolare di altezza ridotta; del Pl al Km. 57+138 della linea Mestre – Trieste, a servizio di via Noiare, con la realizzazione di un sottopasso ferroviario veicolare e ciclopedonale; del Pl al Km. 60+473 della linea ferroviaria Mestre – Trieste, a servizio di via Ronchi, tramite la realizzazione di un sottopasso ferroviario veicolare e ciclopedonale; del Pl al Km. 61+090 della linea ferroviaria Mestre – Trieste, a servizio di via Villastorta, con la realizzazione di un sottopasso ferroviario ciclopedonale. L’eliminazione dei passaggi a livello e delle relative interferenze fra traffico ferroviario e stradale, è indispensabile al futuro avvio del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale, che prevede treni cadenzati ogni 20 minuti nei due sensi di marcia oltre ai convogli ordinari. Senza gli interventi sostitutivi, strada e rotaia si ostacolerebbero a vicenda ancora di più, con il rischio di isolare ulteriormente alcune zone del territorio comunale che già oggi sono penalizzate. Le opere previste richiedono la modifica del Piano Regolatore, che in questo caso, grazie all’accordo di programma, avviene in via breve con Decreto del presidente della Regione. .  
   
   
AUMENTATE LE CARROZZE SUL TRENO 504 PUCCINI DA E PER GENOVA IN OCCASIONE DEL SALONE NAUTICO  
 
Genova, 1 Ottobre 2009 - <Sono molto soddisfatto. Trenitalia ha aderito alla mia richiesta ed ha deciso che, in occasione del Salone Nautico, il treno "504 Puccini" da Milan e Livorno, sia nella tratta in direzione Genova e sia in quella proveniente dal capoluogo ligure, abbia nella sua composizione massima dieci carrozze. In questo modo saranno accontentati tutti coloro che vorranno arrivare a Genova per il Salone usando questo mezzo senza creare disagi ai pendolari>. Lo ha detto l´assessore ai Trasporti della Regione Liguria, Enrico Vesco, il quale si era attivato in questo senso presso Trenitalia, a cui aveva inviato, la settimana scorsa, una lettera proprio per sollecitare un maggior numero di carrozze per i convogli da e per Genova nel periodo del Salone Nautico. .  
   
   
NAPOLI: LA REGIONE FINANZIA I PROGETTI PER LA FUNIVIA TRA I MUSEI ARCHEOLOGICO E DI CAPODIMONTE. BASSOLINO: "OPERA SIMBOLO PER LO SVILUPPO DI NAPOLI"  
 
Napoli, 5 ottobre 2009 - La Giunta regionale della Campania, su proposta dell’assessore ai Trasporti, Ennio Cascetta, ha approvato un finanziamento di un milione e 348mila euro per la realizzazione delle progettazioni preliminare e definitiva del collegamento con funivia tra il Museo Archeologico Nazionale e il Museo di Capodimonte di Napoli. La progettazione sarà messa a gara nei prossimi giorni dall´Eav (Ente autonomo Volturno, holding regionale dei trasporti) sulla base di uno studio di fattibilità realizzato dall´Acam, l´agenzia campana per la mobilità sostenibile. Secondo lo studio, il collegamento tra i due musei sarà formato da un tapis roulant tra il Museo Nazionale e Piazza S. Giuseppe dei Nudi, un impianto funiviario tra Piazza S. Giuseppe dei Nudi e Viale Colli Aminei, e un sottopasso pedonale di collegamento al Museo di Capodimonte. L´opera fa parte degli interventi per la mobilità del Programma Integrato Urbano (Piu) del Comune di Napoli e sarà finanziata con risorse dell´Assessorato regionale ai Trasporti. Grazie alla funivia, si otterrà una notevole riduzione del traffico tra il centro storico e i quartieri settentrionali della città, e si incentiveranno i flussi turistici della zona, in particolare del parco di Capodimonte e dei due musei, favorendo il perseguimento della strategia di sviluppo definita nel Documento Orientamento Strategico del “Grande Programma per il Centro Storico patrimonio Unesco”. Secondo lo studio dell´Acam, presentato recentemente in un incontro a Palazzo Santa Lucia alla Regione al Comune e alle Sovrintendenze, il collegamento dei due musei avverrà in circa 10 minuti complessivi (di cui 3 minuti di viaggio in funivia), con un risparmio di ben 20 minuti rispetto all´auto (nelle ore di punta); previsti 12 corse e 960 posti disponibili all´ora. La lunghezza dell´impianto funiviario sarà invece di 1,6 km, con un dislivello di 22 metri. Si stimano circa 168mila utenti della funivia all´anno, con un flusso massimo di 3. 300 viaggiatori al giorno e 750 nell´ora di punta (1. 300 in caso di eventi speciali). La funivia sarà inserita nel sistema della metropolitana regionale: il tapis roulant sarà infatti collegato alle stazioni Museo e Cavour delle linee 1 e 2. I costi stimati dell´opera si aggirano intorno ai 23 milioni di euro, che la Regione ha intenzione di finanziare con i fondi europei di propria competenza 2007-2013. “Con questa delibera - ha dichiarato il presidente della giunta regionale Antonio Bassolino - avviamo la realizzazione un collegamento diretto tra due dei più importanti musei di Napoli e della Campania. Quando la funivia sarà completata, Capodimonte e l’Archeologico saranno collegati direttamente da un percorso di soli dieci minuti, e durante il viaggio sarà possibile ammirare lo stupendo panorama di Napoli. Sarà come visitare un unico grande polo museale, unico in tutto il mondo. Con questa opera inoltre si riduce il traffico e si offre un servizio di qualità a tanti turisti e cittadini napoletani. La funivia può diventare un nuovo simbolo della città, al pari delle stazioni del metrò dell´arte, conosciute ormai in tutto il mondo” ha concluso Bassolino. “Avviamo con questo finanziamento - spiega l´assessore Cascetta - la progettazione di un´opera importante, che per la prima volta metterà in collegamento diretto meccanizzato i due musei con un impianto a fune, che sarà anche inserito nella rete della metropolitana regionale. Dallo studio dell´Acam è risultato infatti che la soluzione della funivia e del tapis roulant è quella più economica, veloce nei tempi, meno complessa e impattante sull´ambiente rispetto a una vera e propria linea di metropolitana, e dunque la migliore possibile nel rapporto costi-benefici” ha concluso Cascetta. La presentazione del progetto della funivia è scaricabile dal portale della Regione Campania (www. Regione. Campania. It). .  
   
   
REGIONE VENETO PER RADDOPPIO FERROVIA CASTELFRANCO – MAERNE  
 
 Venezia, 5 ottobre 2009 - La Giunta veneta punta al raddoppio dell’intera tratta ferroviaria Mestre – Castelfranco. Per questo, su iniziativa dell’assessore alle politiche della mobilità Renato Chisso, chiederà al Ministero delle Infrastrutture di finanziare il raddoppio della linea ferroviaria da Maerne a Castelfranco, completando così il doppio binario già realizzata da Maerne a Mestre con gli interventi di prima fase del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale. “La richiesta – ha spiegato Chisso – sarà formalizzata sulla base del Decreto ministeriale pubblicato nel giugno scorso che indica le modalità per accedere ai contributi nazionali previsti per interventi nel settore dei trasporti rapidi di massa, che coprono fino al 60 per cento della spesa”. “Vogliamo cogliere con questa iniziativa una occasione imperdibile – ha aggiunto l’assessore – per la quale abbiamo tutte le carte in regola e un’esigenza inderogabile di ammodernare quanto prima quella linea nei 25 chilometri fino a Castelfranco ancora a singolo binario”. Il progetto preliminare è già pronto, dal momento che a suo tempo era stato anche chiesto, ma non ottenuto, il cofinanziamento dell’Unione Europea all’interno del Programma Annuale 2008 di sussidi nel campo della rete di trasporto transeuropea (Ten-t). “L’intervento – ha detto ancora Chisso – comporta un investimento complessivo di 142 milioni di euro e prevede un lotto funzionale prioritario corrispondente al raddoppio della tratta Maerne – Noale di lunghezza pari a 7 km. Lo scopo è di eliminare i vincoli di capacità della tratta, che non consentono di realizzare frequenze dei treni regionali adeguate alla domanda di mobilità. Quest’ultima, proprio per carenze di servizio offerto, anche in termini di affidabilità, è di fatto “costretta” ad optare per la modalità privata su gomma”. .  
   
   
FERROVIA RUVO - CORATO: CONCLUSA CONF.SERVIZI PER RADDOPPIO  
 
Bari, 5 ottobre 2009 - Si è conclusa positivamente presso l’Assessorato Regionale ai Lavori Pubblici, la Conferenza di servizi convocata per l’approvazione del progetto delle opere di raddoppio della tratta ferroviaria Ruvo-corato gestita dalla Ferrotramviaria S. P. A. Ferrovie del Nord Barese. L’opera, finanziata dalla Regione Puglia con fondi rivenienti dall’accordo di programma Stato-regione e dai P. O. 2007-2013, consentirà il raddoppio di 8 km di linea ferroviaria a semplice binario che andranno quindi ad aggiungersi ai 35 Km di linea già a doppio binario. L’intervento prevede anche la realizzazione di una seconda stazione nell’abitato di Corato, in una zona in forte espansione urbanistica e la eliminazione di alcuni passaggi a livello e si inquadra nella strategia più complessiva voluta dall’Assessorato Regionale ai Trasporti e dalla Ferrotramviaria S. P. A. Che, con i finanziamenti a valere sui P. O. 2007-2013, hanno già attivato la progettazione delle opere di raddoppio della tratta ferroviaria Corato-barletta, destinate a completare il potenziamento infrastrutturale della linea Bari Barletta. Tale potenziamento, prevede fra gli interventi anche l’interramento della ferrovia nella città di Andria e la realizzazione di parcheggi di scambio in tutte le città servite dalla ferrovia per un totale di oltre 3000 posti auto. E rientra in una logica trasportistica più complessiva, finalizzata ad incentivare l’uso del trasporto ferroviario che, con la realizzazione dell’interoperabilità tra le Ferrovie del Nord Barese e Rete Ferroviaria Italiana a Bari e Barletta, consentirà il collegamento di tutti i capoluoghi di provincia della Puglia con l’Aeroporto Civile di Bari attraverso la nuova bretella ferroviaria che la Ferrotramviaria S. P. A ha attualmente in avanzato stato di realizzazione . .  
   
   
“UNICOCOSTIERA”: L´ASSESSORE CASCETTA ESTENDE AL PERIODO INVERNALE IL SISTEMA INTEGRATO DI TRASPORTI PER LA COSTIERA SORRENTINO-AMALFITANA  
 
Napoli, 5 ottobre 2009 - L´assessore regionale ai Trasporti, Ennio Cascetta, con il Direttore del consorzio Unicocampania, Antonietta Sannino, ha incontrato il 2 ottobre i Sindaci di Massalubrense, Leone Gargiulo, Furore, Alfonso Avitabile, Sorrento, Marco Fiorentino e Positano, Domenico Marrone, e l´Assessore ai Trasporti della Provincia di Salerno, Ernesto Sica per fare il punto su “Unicocostiera”, il nuovo sistema integrato di trasporti istituito nella costiera sorrentino-amalfitana per il periodo estivo. Venendo incontro alle richieste di cittadini e Comuni e dato il successo dell´iniziativa, l´Assessore Cascetta ha deciso di estendere Unicocostiera anche al periodo invernale. In particolare saranno estesi: il prolungamento di tutte le corse della linea A (Meta - Sorrento Capo) fino a Massalubrense (così come avveniva già questa estate); il potenziamento della linea Amalfi - Positano - Sorrento via Meta; il potenziamento dei collegamenti Amalfi - Maiori; Saranno poi utilizzati 7 nuovi bus "euro 5", finanziati con gli introiti di Unicocostiera 2009. “Estendendo anche all´inverno Unicocostiera – dice l´Assessore Cascetta – contribuiamo a destagionalizzare il turismo dell´area, che potrà così godere dei benefici di un sistema di mobilità sostenibile, in grado di ridurre traffico e smog in zone particolarmente delicate dal punto di vista ambientale e di garantire un´affluenza di visitatori italiani e stranieri per tutto l´anno e non limitata quindi solo al periodo estivo”. .  
   
   
CANALE MILANO/PO, SOPRALLUOGO FORMIGONI-MATTEOLI-BOSSI PARTECIPANO ANCHE GLI ASSESSORI BONI, CATTANEO E ROSSONI  
 
 Milano,  5 ottobre 2009  - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, prenderà parte, lunedì 5 ottobre, al sopralluogo alle opere per la navigazione Milano/cremona/mantova con i ministri delle Infrastrutture, Altero Matteoli, delle Riforme e Federalismo, Umberto Bossi, il viceministro delle Infrastrutture, Roberto Castelli. Parteciperanno anche l´assessore al Territorio e Urbanistica della Regione Lombardia e Presidente di Aipo (Agenzia Interregionale per il Po), Davide Boni, l´assessore ai Trasporti della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, l´assessore all´Istruzione Formazione e Lavoro, e Vice-presidente regionale, Gianni Rossoni, oltre alle autorità locali. .  
   
   
CANTIERI NAVALI LAVAGNA: IMPEGNO AD ATTIVARE FONDO DI GARANZIA PER ANTICIPARE CASSA INTEGRAZIONE  
 
Genova, 5 Ottobre 2009 - "Avendo accertato l´impossibilità per l´azienda di corrispondere la cassa integrazione ai lavoratori vi è l´impegno della Regione ad attivare le procedure per utilizzare il fondo di garanzia istituito presso Filse e anticipare così la cassa integrazione ai 30 lavoratori senza stipendio da giugno dei canteri Navali di Lavagna, privati fin´ora anche degli ammortizzatori sociali". Lo ha detto l´assessore al Lavoro della Regione Liguria, Enrico Vesco al termine dell´incontro indetto il 2 ottobre per affrontare la crisi del Cantieri Navali di Lavagna a cui hanno parte anche il sindaco di Lavagna Giuliano Vaccarezza, Paolo Perfigli, assessore alle attività produttive della Provincia di Genova, la parlamentare Roberta Pinotti, e Confindustria. "Tale fondo - ha ribadito Vesco - che è stato istituito con una legge regionale dello scorso anno, garantisce ai lavoratori l´anticipo dell´indennità mensile che verrà erogata dall´Inps, in modo che possano immediatamente ottenere quanto dovuto facendo semplicemente richiesta al proprio istituto di credito". .  
   
   
SICILIA: NUOVE LINEE DI ALISCAFI VERSO LE ISOLE  
 
Palermo, 5 ottobre 2009 – Affidate dal dipartimento regionale ai Trasporti le nuove linee di collegamento marittimo veloce di pubblico interesse, invernale ed estivo, per le Pelagie, Pantelleria e Ustica. Aggiudicataria del bando di gara la “Ustica lines”, per un importo complessivo di 10 milioni e 714 mila euro. Tre le novità più rilevanti: l´istituzione del servizio di aliscafi tra Palermo e Ustica; - la tratta Mazara del Vallo – Pantelleria; - il collegamento veloce nel periodo estivo tra Lampedusa e Pantelleria. A giorni verrà stipulato il contratto formale, per un avvio previsto delle corse dall´1 novembre p. V. “Siamo voluti andare incontro il più possibile – ha detto l´assessore ai Trasporti, Nino Strano – alle esigenze degli abitanti delle nostre isole e arcipelaghi per la stagione invernale, ma anche per lo sviluppo delle presenze turistiche. Penso ai nuovi collegamenti con Ustica – ha concluso - e alla tratta Lampedusa Pantelleria che aprirà, ci auguriamo, un proficuo scambio tra due mete di rilievo del mercato turistico siciliano”. “Desidero ringraziarla per la competenza dimostrata, perchè è innegabile – ha scritto, in una nota a Strano, il sindaco di Ustica, Aldo Messina - l´enorme valore raggiunto in termini di continuità territoriale e di offerta al turismo con l´istituzione di questo collegamento a mezzo aliscafo”. .  
   
   
OCCASIONE PER RILANCIO E SCELTA DI NUOVE STRADE PER LA NAUTICA PER LA RIPRESA IN TOSCANA PIÙ QUALITÀ, NUOVE PRODUZIONI E MIGLIORI SERVIZI DEI PORTI  
 
 Genova, 5 ottobre 2009 - «Mai come quest’anno il Salone della nautica di Genova è occasione per rilanciare il settore e per indicare le strade da percorrere per un comparto dell’economia italiana tra i più dinamici negli anni passati ma anch´esso colpito dalla crisi mondiale. La Regione Toscana, come sempre, segue e continuerà a seguire con attenzione e con concrete iniziative le problematiche della nautica». Così l’assessore regionale al bilancio e alle politiche del mare, Giuseppe Bertolucci, nel giorno inaugurale del 49esimo Salone Nautico Internazionale di Genova. «Oltre alle misure anticrisi – ha proseguito Bertolucci - che abbiamo preso come Regione Toscana fin dalla fine del 2008, sia a sostegno dei lavoratori che delle imprese attraverso accordi con il sistema bancario e con fond i regionali, gli aspetti critici più specifici del settore possono fare leva, per agganciare la ripresa, su tre indicazioni fondamentali: da un lato il mantenimento della qualità delle produzioni e la riorganizzazione dei cantieri in funzione dell’indotto e di una occupazione più stabile, dall´altro nuovi tipi di produzioni, peraltro già avviate, con l’impiego sulle imbarcazioni di carburanti ecologici come l’idrogeno. E´ il caso del progetto che ha visto insieme l´Università di Pisa e la Navicelli spa per la realizzazione di imbarcazioni da diporto alimentate a idrogeno, con l’obiettivo di aumentare i servizi ausiliari di bordo e a favore di una nautica sostenibile. Infine vanno battute altre strade come lo sviluppo del refitting, cioè la ristrutturazione e manutenzione delle imbarcazioni che richiede alta professionalità e know how tecnologico, e può diventare un settore importante per la competitività toscana». Tutti temi che, agli inizi di luglio, sono stati al centro di un importante seminario tenutosi a Viareggio con economisti, rappresentanti degli enti locali, di imprese e sindacati, e di cui, come ha annunciato l´assessore regionale, presenteremo gli atti il 21 ottobre a Livorno. L’agenda del Mare 2009, approvata in estate dalla Consulta e dalla Giunta regionale, va in questa direzione. «L’agenda – ha spiegato Bertolucci - comprende numerosi progetti a sostegno dell’economia del mare e, in modo specifico, per un rilancio della nautica, per consentire alla Toscana di mantenere nel settore il primato a livello italiano e mondiale. Un primato conquistato grazie all’eccellenza delle sue produzioni frutto di alta professionalità, dalla fase di progettazione a quella della realizzazione». «La ripresa – ha concluso Bertolucci – puòe deve passare anche attra verso il miglioramento dei servizi che offre la portualità toscana: razionalizzazione degli spazi, informatizzazione, servizi a terra e, soprattutto, integrazione delle varie attività portuali per creare sinergie e nuove opportunità (si pensi ad esempio al pescaturismo)». Nella prossima settimana l’assessore Bertolucci visiterà il Salone di Genova e, nell’occasione, si incontrerà con imprenditori ed operatori dei prestigiosi cantieri toscani. .