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Notiziario Marketpress di Lunedì 30 Novembre 2009
LA COMMISSIONE EUROPEA AGGIORNA L’ELENCO DELLE COMPAGNIE AEREE BANDITE DALLO SPAZIO AEREO EUROPEO  
 
 Bruxelles, 30 novembre 2009 - La Commissione europea ha pubblicato il 27 novembre il dodicesimo aggiornamento dell’elenco comunitario di compagnie aeree bandite all’interno dell’Unione europea, che include quelle di tre ulteriori Stati, in conseguenza di carenze in materia di sicurezza evidenziate da audit. Con tale aggiornamento si rimuove il divieto imposto a tre compagnie aeree e una compagnia potrà riprendere le operazioni a condizione di apportare sostanziali miglioramenti nella sicurezza. “Non possiamo accettare alcun compromesso nella sicurezza aerea. I cittadini hanno il diritto di volare in sicurezza in Europa e in ogni altra parte del mondo”, ha dichiarato il vicepresidente della Commissione Antonio Tajani. “Il nostro obiettivo non è la mera creazione di un elenco di compagnie aeree pericolose. Siamo disposti ad aiutare questi Paesi a costruire la capacità tecnica e amministrativa necessaria per garantire la sicurezza della loro aviazione civile. Rafforzeremo la nostra cooperazione con l’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile per assicurare un miglior coordinamento dei nostri sforzi e fornire assistenza dove è più necessario. Non possiamo però accettare che compagnie aeree volino senza adempiere ai requisiti di sicurezza internazionali, mettendo in pericolo chi potrebbe inconsapevolmente trovarsi a bordo di un aeromobile a rischio. Per tale motivo l’elenco è necessario”. Il nuovo elenco sostituisce il precedente ed è già accessibile sul sito web della Commissione. Il fondamento delle norme che disciplinano l’elenco delle compagnie aeree bandite è duplice: a) L’elenco funge da strumento preventivo a tutela della sicurezza nell’aviazione. Lo illustrano i numerosi casi in cui la Comunità ha affrontato con successo potenziali minacce alla sicurezza ben prima di ricorrere alla misura drastica di imporre restrizioni. B) L’elenco funge altresì da extrema ratio, consentendo di imporre restrizioni o di impedire l’accesso allo spazio aereo europeo qualora persistano gravi problemi di sicurezza. Con il nuovo aggiornamento sono stati rimossi dall’elenco tre vettori con licenza ucraina: Ukraine Cargo Airways e Volare hanno entrambi perso il loro certificato di operatore aereo; in seguito al ricevimento di determinate informazioni dalle autorità ucraine, anche il vettore Motor Sich è stato rimosso dall’elenco. Un quarto vettore, Ukrainian Mediterranean Airlines, può riprendere le operazioni con un aeromobile. Questo è l’esito positivo di una visita che l’Agenzia europea per la sicurezza aerea (Aesa) ha effettuato in Ucraina, con la partecipazione di due Stati membri, per accertare i miglioramenti conseguiti dalle compagnie. Nello stesso senso si riconosce il significativo progresso compiuto dalle autorità dell’aviazione civile dell’Angola e dal vettore aereo Taag Angola Airlines per risolvere progressivamente le carenze sul piano della sicurezza. Taag è perciò autorizzato ad aumentare il numero di aeromobili impiegati nei voli verso il Portogallo. Questo aggiornamento evidenzia il continuo dialogo con determinati Stati in materia di sicurezza dei vettori aerei. Si è osservata una cooperazione rafforzata e progressi per quanto riguarda Albania, Angola, Egitto, la Federazione russa, Ucraina, Kazakhstan e Kirghizistan. L’aesa ha inoltre chiesto di effettuare un certo numero di visite di audit per valutare la situazione in materia di sicurezza delle autorità e delle compagnie in Albania, Egitto, Kirghizistan e Yemen. Nell’elenco sono stai inseriti tutti i vettori aerei certificati a Gibuti, nella Repubblica del Congo e a São Tomé e Principe, a causa di carenze sul piano della sicurezza osservate nel sistema di controllo delle autorità per l’aviazione di tali Paesi. Tutti i vettori interessati da questo e dai precedenti aggiornamenti continuano a essere soggetti a ispezioni a terra prioritarie negli aeroporti comunitari, volte a garantire la loro costante conformità alle norme internazionali di sicurezza. Attualmente l’elenco comunitario include cinque vettori individuali le cui operazioni sono interamente bandite dall’Unione europea, ossia Air Koryo della Repubblica democratica popolare di Corea, Air West del Sudan, Ariana Afghan Airlines dell’Afghanistan, Siem Reap Airways International della Cambogia e Silverback Cargo Freighters del Ruanda. Sono interdetti tutti i vettori provenienti da 15 Paesi, per un totale di 228 compagnie: Angola (ad eccezione di un vettore soggetto a restrizioni e condizioni), Benin, Repubblica democratica del Congo, Gibuti, Guinea Equatoriale, Gabon, (ad eccezione di tre vettori soggetti a restrizioni e condizioni), Indonesia, Kazakhstan (ad eccezione di un vettore soggetto a restrizioni e condizioni), Repubblica Kirghiza, Liberia, Repubblica del Congo, Sierra Leone, São Tomé e Principe, Swaziland e Zambia. Otto vettori aerei sono soggetti a restrizioni e condizioni: Taag Angola Airlines, Air Astana (Kazakhstan), Gabon Airlines, Afrijet e Sn2ag (Gabon), Air Bangladesh, Air Service Comores e Ukrainian Mediterranean Airlines (Ucraina). .  
   
   
IL CLIMA RISENTE DELL´EFFETTO DEI TRASPORTI  
 
Bruxelles, 30 novembre 2009 - È grande l´effetto che i trasporti hanno sul clima e gli esperti dicono che le cose andranno sempre peggio. I dati indicano che quasi dieci anni fa i trasporti erano responsabili di circa il 10% del riscaldamento totale causato dall´uomo; prima della lista era l´anidride carbonica (Co2), seguita dall´ozono troposferico (O3). I ricercatori del Centro per la ricerca internazionale sul clima e l´ambiente (Cicero) di Oslo (Norvegia) hanno studiato l´effetto chi trasporti avranno sul riscaldamento globale nei prossimi anni. I risultati dello studio, presentati sulla rivista Atmospheric Environment, sono parte del progetto Quantify (´Quantifying the climate impact of global and European transport systems´), finanziato dall´Ue con 8,39 milioni di euro attraverso il Sesto programma quadro (6° Pq) Jan S. Fuglestvedt, direttore del settore ricerca di Cicero, dice che entro i prossimi 40 anni le emissioni dei trasporti triplicheranno o quadruplicheranno il riscaldamento globale. Il gruppo di ricerca ha spiegato che nel 2050, in tre possibili scenari su quattro, i trasporti produrranno il 15% del totale del riscaldamento globale creato dall´uomo. Le emissioni aumenteranno anche in altri settori. Prima dell´inizio del ventiduesimo secolo, il contributo dei trasporti al riscaldamento creato dall´uomo potrebbe raggiungere il 20%. "L´abitudine di viaggiare di più e il commercio internazionale saranno le cause dell´aumento delle emissioni", spiega il dottor Fuglestvedt. "Il trasporto su gomma è la causa più importante, e lo sarà probabilmente anche in futuro". Gli scienziati dicono che il Co2 è il gas climatico più importante derivato dal traffico stradale. Si prevede, inoltre, un aumento di queste emissioni e una diminuzione delle emissioni di altri gas. Diversi sono i gas e le particelle emesse dal settore dei trasporti che hanno ricadute sul clima; se da una parte alcune di queste emissioni raffreddano la Terra, altre la riscaldano, e alcuni degli effetti durano molti anni, a fronte di altri che sono di breve durata. Secondo i ricercatori, ci sono quattro diversi scenari di emissioni da trasporto, che tengono conto di vari assunti in termini di sviluppo economico e di crescita della popolazione. "Uno studio effettuato su possibili scenari indica i più importanti modelli di sviluppo futuro, sulla base di quel che conosciamo oggi e su assunti diversi", ha detto il dottor Fuglestvedt. "Si nota che, sul lungo termine, la Co2 è il gas serra più importante, ma sono altrettanto importanti altri componenti ed effetti. Alcuni di questi effetti sono molto incerti, soprattutto quelli legati al traffico aereo". Al secondo posto in termini di maggior effetto riscaldante c´è il traffico aereo globale, e il Co2, la condensa e i cirri rivestono in tal senso un ruolo fondamentale. Tuttavia, i ricercatori ritengono che, poiché questi processi presentano maggiori ambiguità rispetto al Co2, l´effetto del traffico aereo sul clima è più incerto di quello del trasporto su strada. I dati dimostrano che, nei prossimi 40 anni, il traffico aereo potrebbe essere responsabile del 4% del riscaldamento globale. Il trasporto navale, da parte sua, ha abbassato la temperatura globale dall´inizio del 2000 a causa delle emissioni di anidride solforosa (So2). L´applicazione di nuove regole dovrebbe ridurre notevolmente queste emissioni. Per quanto riguarda il futuro in termini di mezzi di trasporto più ecologici, i ricercatori dicono che saranno messi sul mercato veicoli a emissioni zero e nuovi combustibili. Partecipano al progetto Quantify 40 partner degli Stati membri dell´Ue, tra cui la Repubblica ceca, l´Ungheria, la Polonia e il Regno Unito, affiancati dalla Russia e dagli Stati Uniti. Il progetto è coordinato dal Deutsches Zentrum für Luft- und Raumfahrt (Dlr) e si concluderà nel febbraio 2010. Per maggiori informazioni, visitare: Quantify: http://www. Pa. Op. Dlr. De/quantify/ .  
   
   
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO BERLUSCONI ALL’INCONTRO DELL’ENAC “AEROPORTI: INTERVENTI COMUNITARI E RILANCIO DEGLI INVESTIMENTI NEL PAESE”- SICUREZZA, OPERATIVITÀ, AMBIENTE E QUALITÀ DEL SERVIZIO NEL SISTEMA AEROPORTUALE NAZIONALE  
 
Olbia, 30 novembre 2009 - Si è svolto il 28 novembre , presso il Terminal Aviazione Generale dell’Aeroporto Olbia Costa Smeralda, alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri On. Silvio Berlusconi l’incontro, organizzato dall’Enac, con imprese ed istituzioni del trasporto aereo sul tema “Aeroporti: Interventi comunitari e rilancio degli investimenti nel Paese”. Presenti all’evento, oltre al Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi, al Presidente dell’Enac Vito Riggio e al Direttore Generale Alessio Quaranta, il Presidente di Assaeroporti Fabrizio Palenzona, l’Assessore della Regione Sardegna La Spisa. Il Presidente dell’Enac, Vito Riggio, ha ribadito nell’occasione “la necessità di sbloccare gli investimenti aeroportuali italiani, anche attraverso una revisione delle tariffe in linea con la Direttiva Europea 2009/12/Ce e sulla base della delibera Cipe che regola i diritti aeroportuali, tenendo conto degli interventi più recenti del Governo che autorizzano l’Enac a stipulare contratti di programma con le società di gestione di aeroporti con traffico passeggeri superiore a 10 milioni (gli aeroporti di Roma e Milano) in deroga alla normativa vigente”. “Il rilancio degli investimenti aeroportuali – ha proseguito Riggio - esprime, infatti, un’enorme valenza anticiclica e costituisce un impegno dell’intero Paese per recuperare la perdita di competitività nel sistema infrastrutturale rispetto alle altre nazioni”. A tal fine sono già operativi i nuovi contratti di programma stipulati fra l’Enac e la Gesac, società di gestione dell’Aeroporto di Napoli, tra l’Ente e la Sat, società di gestione dell’Aeroporto di Pisa e sono stati firmati i contratti di programma con la società Aeroporti di Puglia per gli scali di Bari e Brindisi. Sta per essere perfezionata, inoltre, l’analisi da parte del Consiglio di Amministrazione dell’Ente per il contratto di programma con la società Sab che gestisce l’Aeroporto di Bologna. I contratti di programma rappresentano lo strumento di regolazione tariffaria per l’utilizzo delle infrastrutture aeroportuali e permettono il riscontro da parte dell’Enac dell’attuazione dei piani di investimento e dei piani della qualità che le società di gestione si impegnano a realizzare durante il periodo di vigenza contrattuale. L’incontro odierno tra le Istituzioni e le imprese del settore ha preso spunto dalla presentazione del volume “Eccellenze italiane – Gli aeroporti di Bari, Brindisi, Cagliari, Catania, Olbia” che descrive i traguardi raggiunti dall’Enac, l’Autorità per l’aviazione civile italiana, nella gestione di fondi pubblici destinati ad infrastrutture aeroportuali nel Sud del Paese. In particolare, si tratta di interventi eseguiti negli aeroporti di Bari, Brindisi, Cagliari, Catania e Olbia finalizzati al potenziamento delle infrastrutture di ricezione dei passeggeri sotto il profilo della sicurezza e della qualità dei servizi, adeguandoli alla normativa internazionale di riferimento, nel rispetto della compatibilità ambientale. È importante ricordare che per il conseguimento di questi risultati è stato attribuito all’Enac anche un “premio” di risorse aggiuntive da parte della Comunità Europea, in considerazione dell’efficienza di spesa ed efficacia di utilizzo dei fondi e di selezione dei progetti. Inizialmente, infatti, la dotazione finanziaria assegnata all’Enac per il finanziamento delle infrastrutture aeroportuali negli aeroporti del Sud, era pari a 319 milioni di Euro, importo attribuito già sulla base degli ottimi risultati conseguiti nella precedente programmazione. Tale dotazione è stata incrementata fino a 400 milioni di Euro, garantendo così la massimizzazione del finanziamento complessivo a favore dell’Enac per la realizzazione di interventi infrastrutturali nel Mezzogiorno. Oltre alle nuove aerostazioni di Bari, Brindisi, Cagliari, Catania e Olbia, è stato realizzato il rinnovamento delle aerostazioni di Alghero, Lamezia, Napoli, Palermo, Crotone, Lampedusa e Pantelleria in modo da garantire in termini di sicurezza, operatività, ambiente e qualità del servizio un livello di mobilità rispondente alle attese dei cittadini e delle imprese, con tempi e costi competitivi, con una dotazione di servizi utili a favorire il migliore equilibrio tra domanda e offerta, rispondendo a standard ambientali e di sicurezza di livello europeo. Il sistema di procedure di gestione e controllo implementato dall’Enac per la coordinazione dei fondi comunitari è stato segnalato dalla Commissione Europea come un caso di best practice, cioè come caso di eccellenza di sistema di controllo sulle società di gestione. La positività di tale impianto è stato confermata anche nella “Relazione sul risultato del controllo sulla gestione finanziaria dell´Ente Nazionale per l´Aviazione Civile (Enac)” della Corte dei Conti. Tutto questo permette oggi al Mezzogiorno d’Italia di disporre di un sistema aeroportuale in grado di dare una reale competitività funzionale ad un’area geografica sempre più strategica all’interno del bacino del Mediterraneo. I nuovi aeroporti del Mezzogiorno rappresentano un volano grazie al quale possono maturare nuove professionalità per il rilancio dell’economia e dell’occupazione, con investimenti indotti, capaci di ricadute positive e durevoli sul territorio. L’enac rende noto, inoltre, che il volume presentato oggi sulle eccellenze aeroportuali italiane è in distribuzione in tutti i principali aeroporti, oltre a essere pubblicato sul sito dell’Ente www. Enac. Gov. It da cui può anche essere scaricato. Programmazione Nazionale Interventi Settore Aeroportuale 2000-2006 Regioni Obiettivo 1- L’enac ha sottoscritto Accordi di Programma Quadro per il periodo programmatorio 2000-2006, relativi ad investimenti destinati alle opere di adeguamento e potenziamento funzionali degli aeroporti delle Regioni “Obiettivo 1”, finanziati con diverse risorse: ordinarie, aggiuntive nazionali per le aree sottosviluppate, comunitarie e private. Risorse Enac/enav Comunitarie 670. 000. 000,00; Fas 250. 000. 000,00. Risorse Nazionali 200. 000. 000,00. Risorse Private 120. 000. 000,00, Totale 1. 240. 000. 000,00. Dati Sintetici Investimenti Curati Dall’enac Nei 5 Aeroporti Ecco in sintesi alcuni dati sulle opere realizzate di cui si dà conto nella pubblicazione “Eccellenze italiane – Gli aeroporti di Bari, Brindisi, Cagliari, Catania, Olbia”, tra cui si sottolineano i tempi rapidi di realizzazione delle opere, soprattutto se confrontati con quelli medi in Italia di 11 anni per il completamento di infrastrutture analoghe: Olbia: Costo dell’opera € 10. 356. 000,00 Tempo di realizzazione: 2 anni; Bari: Costo dell’opera € 56. 026. 000,00 Tempo di realizzazione: 2 anni; Brindisi: Costo dell’opera € 10. 004. 000,00 Tempo di realizzazione: 3 anni e 2 mesi; Cagliari: Costo dell’opera € 105. 000. 000,00 Tempo di realizzazione: 3 anni e 6 mesi; Catania: Costo dell’opera € 110. 000. 000,00 Tempo di realizzazione: 5 anni e 6 mesi. Programmazione Nazionale Interventi Settore Aeroportuale 2007-2013 Regioni Obiettivo 1 Gli accordi di Programma Quadro, strumento attuativo delle Intese, che vengono sottoscritti dalle Regioni, Ministero delle Attività Produttive, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Enac e Enav, definisce: Gli interventi da realizzare, specificando tempi e modalità: I Soggetti responsabili dell’attuazione dei singoli interventi; La copertura finanziaria degli interventi, distinguendo le diverse fonti di finanziamento. Si tratta di uno strumento di Programmazione Operativa che consente immediato avvio agli investimenti previsti. Gli interventi inseriti nell’Apq sono finanziati con diverse risorse: ordinarie, aggiuntive nazionali per le aree sottosviluppate, comunitarie e private. L’enac ha sottoscritto Protocolli d’Intesa relativi agli investimenti destinati alle opere di adeguamento e potenziamento funzionali degli aeroporti delle Regioni Obiettivo 1; di tali opere programmate, alcune sono in attesa di copertura finanziaria (in particolare la ripartizione delle risorse Fas): Regione Interventi Importo - Campania: Realizzazione del Nuovo Aeroporto di Napoli-grazzanise, 1. 200. 000. 000,00. Puglia: Interventi sugli Aeroporti di Bari,brindisi,foggia e Taranto, 135. 000. 000,00. Calabria: Interventi sugli Aeroporti di Lamezia Terme, Reggio Calabria e Crotone, 123. 100. 000,00. Sicilia: Interventi sugli Aeroporti di Catania, Palermo, Comiso, Trapani, Pantelleria e Lampedusa 483. 814. 698,26. Sardegna: Interventi sugli Aeroporti di Olbia, Cagliari e Alghero 93. 780. 000,00. Totale 2. 035. 694. 698,26. .  
   
   
MOTOROASI DI SUSA: CORSI GRATUITI PER I NEOPATENTATI  
 
Torino, 30 Novembre 2009 - 70 ragazzi provano la pista. Borioli visita il centro di Consepi Otto ore per imparare la guida sicura. E’ il corso messo a disposizione gratuitamente dalla Regione Piemonte per tutti i neopatentati piemontesi nel Centro Motoroasi di Susa, visitato questa mattina dall’assessore regionale ai Trasporti, Daniele Borioli. Durante la mattina del 27 novembre 70 ragazzi dell´Itis Avogadro e del liceo D’azeglio di Torino si sono allenati a migliorare la qualità della propria guida attraverso diversi esercizi, svolti in massima sicurezza sulla pista: prove di frenata, slalom, sottosterzo in curva e sovrasterzo su piattaforma idraulica, simulazioni di incidente e di guida per valutare al meglio l´importanza dell´uso delle cinture di sicurezza. Il tutto su diversi fondi stradali e di fronte a ostacoli improvvisi costituiti da muri d´acqua. Ad oggi sono oltre 1000 i neopatentati che hanno partecipato al corso nel centro di Susa. “L´obiettivo – spiega Borioli - è imparare a gestire l´automobile e a conoscere il proprio comportamento alla guida. Il lavoro di questi anni ha dimostrato che le azioni di prevenzione e sensibilizzazione cominciano a dare i propri frutti con una significativa riduzione degli incidenti e, soprattutto, delle vittime della strada”. Grazie ai consistenti investimenti in Piemonte i morti su strada sono diminuiti di oltre il 33% dal 2001 al 2007, rendendo raggiungibili, per la nostra Regione, l´obiettivo dell´Unione Europea, - 50% di morti sulle strade entro il 2010. I corsi rientrano tra le azioni di prevenzione e diffusione della sicurezza stradale della Regione Piemonte, finanziate con oltre 25 milioni di euro negli ultimi anni. .  
   
   
SCONTI GPL, INCONTRO CON GLI INSTALLATORI DELLA CNA TOSCANA  
 
 Firenze, 30 novembre 2009 - «Nessuno al tavolo di concertazione, dove siedono anche rappresentanti delle imprese artigiane, aveva sollevato dubbi sul provvedimento quando più di un anno fa, prima dell´approvazione del bilancio, fu proposto – premette l´assessore al alle finanze e ai tributi, Giuseppe Bertolucci – Ho comunque registrato le difficoltà segnalatemi oggi dagli imprenditori. Ne prendo atto e prima di Natale, fatte tutte le verifiche del caso, mi impegno a dare loro una risposta per cercare una soluzione». E la soluzione a cui pensa Bertolucci potrebbe essere quella di un uso mirato dei 4,5 milioni che la Regione destinerà nel 2010 ai Comuni per incentivare le politiche di riduzione dell´inquinamento atmosferico, «chiedendo alle amministrazioni comunali, se saranno d´accordo – propone –, di privilegiare gli aiuti a chi converte a gas le auto a benzina già di proprietà». Bertolucci ha ricevuto oggi una delegazione di venti installatori di impianti a gas metano e Gpl della Cna di Firenze, che in mattinata si erano incatenati davanti alla sede della Regione Toscana a Novoli. Gli imprenditori, che installano impianti sulle auto, protestano contro il provvedimento che da novembre dell´anno scorso ha garantito in Toscana a chi ha acquistato un´auto Gpl nuova nel 2009 di godere di un´esenzione di cinque anni sul bollo auto, mentre lo stesso sconto, per chi convertiva l´auto a benzina già in suo possesso, poteva essere goduto solo se il veicolo convertito era stato immatricolato entro il 31 dicembre del 2008. Un incentivo sull´acquisto delle auto nuove che, secondo i rappresentanti della Cna, avrebbe provocato quest´anno un´anomalia nel mercato e un calo del 45% delle installazioni nelle 344 officine, con 977 addetti, di tutta la Toscana. «Gli incentivi hanno per loro natura un inizio e una fine – spiega Bertolucci -. Con la legge regionale del 2008 abbiamo peraltro spostato di due anni in avanti la scadenza delle agevolazioni per le auto ´vecchie´ convertite, che secondo la norma nazionale sarebbero dovute essere immatricolate entro ottobre del 2006. Ed è stato anche uno sforzo finanziario importante, visto che l´intera manovra ha comportato tra le entrate della Regione per il 2009 un minor gettito di 20 milioni ed altri 15 quest´anno e nei quattro a venire». «L´incentivo mi sembra comunque che abbia funzionato – conclude l´assessore -: l´avevamo pensato per ridurre le emissioni atmosferiche e il fatto che il 26% delle nuove immatricolazioni del 2009 siano auto a Gpl e metano mi sembra un ottimo risultato, con benefici per l´ambiente ma anche, a medio termine, per le imprese che installano impianti e a a cui gli automobilisti in futuro si rivolgeranno per la loro manutenzione». L´esenzione di cinque anni dal pagamento del bollo auto terminerà il 31 dicembre 2009. Solo chi ha già convertito l´auto o ne ha acquistata una nuova potrà continuare a non pagare il bollo fino al 2014. Chi lo farà nel 2010 avrà solo uno sconto del 10%, come tutte le auto euro 4 e euro 5. .  
   
   
ECOINCENTIVI: ALTRI 25 MIL. PER FILTRI ANTI-PM10 RIFINANZIATO IN LOMBARDIA BANDO PER I FAP SUI VEICOLI COMMERCIALI DIESEL  
 
Milano, 30 novembre 2009 - La Giunta regionale ha deciso di rifinanziare con 25 milioni il bando per l´installazione dei filtri antiparticolato (Fap) sui veicoli commerciali diesel. Lo prevede la delibera approvata su proposta dell´assessore alla Qualità dell´Ambiente, Massimo Ponzoni. Con quest´ultimo stanziamento salgono a 45 milioni di euro i contributi destinati per rendere meno inquinanti i veicoli trasporto merci. Il provvedimento si inserisce tra le azioni che il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, aveva definito come "eco-incentivi a ciclo continuo", per favorire e sostenere i comportamenti virtuosi, attraverso il rifinanziamento di bandi nel momento in cui si esauriscono i fondi. "I cittadini lombardi - commenta il presidente Roberto Formigoni - hanno saputo cogliere le opportunità offerte dai nostri bandi anti-inquinamento al punto che il precedente stanziamento di 20 milioni è stato utilizzato completamente in brevissimo tempo. La decisione di rifinanziarlo testimonia che si tratta di un grande successo per questo strumento". "Chi aveva diffuso scetticismo - aggiunge Ponzoni - si deve ricredere". Il valore del contributo ammissibile - valido per tutta la Regione - è confermato al 75% della spesa sostenuta, con tetti massimi che sono i seguenti: categoria N1 (fino a 3,5 t. ): 3. 100 euro - categoria N2 (fino a 12 t. ): 3. 750 euro - categoria N3 (fino a 18 t. ): 4. 300 euro - categoria N3 (più di 18 t. ): 5. 500 euro Il Bando Fiorino - Restano ancora a disposizione fondi per il cosiddetto "bando Fiorino": in base ad un accordo con la Fiat, fino al 31 dicembre, sommando incentivi regionali, incentivi statali e sconto della casa, un Fiorino nuovo a metano costa 1. 990 euro più Iva. Sono 10 i milioni di euro di incentivi riservati alle imprese, quindi anche artigiani e commercianti, con sede legale o anche solo operativa in Lombardia per la sostituzione di veicoli per trasporto merci diesel Euro 0, Euro 1, Euro 2 di categoria N1 (cioè fino a 3,5 t. Di peso complessivo a pieno carico) con veicoli nuovi a bassa emissione (benzina, metano o gpl, ma non diesel), sempre della categoria N1. Il valore dell´incentivo è di 2. 000 euro per veicolo e ogni azienda può rottamare e sostituire con veicolo nuovo (di prima immatricolazione) fino a 2 mezzi (ottenendo dunque, in questo caso, 4. 000 euro). Anche questo contributo è cumulabile con gli incentivi statali. .  
   
   
NUOVA GAMMA SEAT ALTEA E LEON ECOMOTIVE MOTORE 1.6 TDI CR 105 CV CON FUNZIONE START/STOP E RECUPERO DELL’ENERGIA  
 
Verona, 30 novembre 2009 - La Seat presenta le nuove versioni Ecomotive dei modelli Altea, Altea Xl e Leon, tre vetture che danno continuità all’offensiva del Marchio spagnolo in merito al rispetto dell’ambiente e che prevedono importanti innovazioni. Le nuove Altea e Altea Xl si aggiungono ai modelli Ibiza, Leon e Alhambra, vetture già proposte in versione Ecomotive e che offrono emissioni ridotte: la Ibiza Ecomovite con 98 g/km è la più ecologica del suo segmento, poi ci sono la Leon Ecomotive con 119 g/km e la Alhambra che si attesta a soli 159 g/km, record nel suo segmento. La nuova gamma Altea e Leon Ecomotive monta il motore 1. 6 Tdi 105 Cv con filtro antiparticolato (Dpf) e sistema common rail e, rispetto al modello da cui deriva, assicura consumi ed emissioni notevolmente ridotti. Le nuove Altea e Altea Xl Ecomotive presentano emissioni di soli 119 g/km, mentre la nuova Leon Ecomotive emette attualmente soli 99 g/km: sono quindi i modelli più ecologici nel loro segmento e inoltre consentono di usufruire di diversi vantaggi fiscali in gran parte dei Paesi europei. In Spagna, ad esempio, chi acquisterà Altea, Altea Xl o Leon Ecomotive non dovrà pagare le tasse di immatricolazione. Complessivamente si è ottenuta una riduzione di 20 g/km rispetto alle versioni che montano motore 1. 9 Tdi 105 Cv, prevalentemente grazie all’implementazione del sistema Start/stop, alla funzione di recupero dell’energia e anche ai vantaggi offerti dal motore 1. 6 Diesel con iniezione diretta common rail. Guida ecologica con consumi minimi - La nuova gamma Ecomotive prevede la funzione Start/stop che consente un notevole risparmio di carburante senza alcun intervento supplementare da parte del guidatore. Quando, infatti, il guidatore arriva a un semaforo rosso e arresta la vettura, mette il cambio in folle e quindi rilascia il pedale della frizione, entra in funzione il dispositivo Start/stop che spegne automaticamente il motore. Quando il guidatore preme nuovamente la frizione per inserire la marcia, il motore si avvia automaticamente. I nuovi modelli Ecomotive offrono anche il sistema di recupero dell’energia, grazie al quale è possibile recuperare l’energia proveniente dall’alternatore quando si rilascia il pedale dell’acceleratore o quando si frena. Questo sistema consente di ridurre fortemente i consumi, in quanto viene ridotta l’attività del motore. Inoltre, il cambio a 5 rapporti dei nuovi modelli ecologici Seat ha subito varie modifiche che incidono sulla riduzione dei livelli di consumo, sia nel ciclo urbano che in quello extraurbano. Le tre vetture Seat prevedono l’indicatore di marcia consigliata integrato nella strumentazione, che suggerisce la marcia più adatta in base alle condizioni di guida. Inoltre, la Leon Ecomotive monta pneumatici speciali che riducono al minimo la resistenza al rotolamento, favorendo prestazioni notevoli relativamente alla velocità massima o all’accelerazione da 0 a 100 km/h, come vedremo più avanti. Motore 1. 6 Tdi Cr 105 Cv con filtro antiparticolato - La nuova gamma Ecomotive monta un cambio efficiente, come nel caso del motore 1. 6 Tdi 105 Cv con sistema common rail. Grazie all’introduzione di questo motore, le nuove vetture Ecomotive Seat possono aspirare a ottenere prestazioni eccezionali, unitamente a emissioni e consumi ridotti. Sia Altea sia Altea Xl Ecomotive raggiungono, infatti, la velocità massima di 183 km/h e passano da 0 a 100 km/h rispettivamente in 12,2 e 12,4 secondi, percorrendo i primi mille metri in 33,4 secondi (Altea) e in 34 secondi (Altea Xl). Per quanto riguarda il consumo medio nel ciclo combinato, in entrambi i casi si attesta a soli 4,5 l/100 km. Il modello Leon Ecomotive raggiunge una velocità massima di 188 km/h, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 11,7 secondi. Notevole anche l’accelerazione da 0 a 1. 000 metri, che si attesta sui 33,3 secondi. Tutto ciò a fronte di un consumo medio di carburante pari a 3,8 litri ogni 100 km nel ciclo combinato. Inoltre, la gamma Ecomotive include di serie il filtro antiparticolato Dpf che permette di filtrare le emissioni di ossido d’azoto e altri agenti inquinanti (particelle di fuliggine) prodotti da tutti i motori Diesel. Tali agenti inquinanti, se non filtrati, rimangono sospesi nell’aria, attirando altri elementi nocivi. Le emissioni di una vettura Diesel sono composte per circa lo 0,3% da gas quali monossido di carbonio, idrocarburi, biossido di zolfo, ossidi di azoto e particelle di fuliggine. La centralina motore verifica costantemente le condizioni del filtro, attivandone la rigenerazione per eliminare le particelle di fuliggine accumulate. Grazie e questo sistema, il filtro antiparticolato non necessita pertanto di alcun tipo di manutenzione per l’intera vita della vettura. Equipaggiamento di alto livello - La Seat Altea Ecomotive, come la Leon, sarà disponibile in due diversi livelli di allestimento, Reference e Style. La versione Reference offre una vasta dotazione di serie che comprende, ad esempio, elementi quali Abs e Tcs, Esp + Eba, Xds (per la Leon) airbag guidatore e passeggero anteriore, airbag laterali e a tendina, punti di ancoraggio Isofix nei sedili posteriori, vetri oscurati, assistente alle partenze in salita, cerchi in acciaio da 15 pollici, doppi fari, computer di bordo, radio Cd + Mp3 + 6 altoparlanti + Aux in, spia di controllo pressione pneumatici e climatizzatore La versione Style aggiunge alla Reference innumerevoli elementi, quali fari fendinebbia con funzione luce statica di svolta (cornering), volante multifunzione a tre razze e pomello del cambio rivestiti in pelle, specchi retrovisori elettrici richiudibili e riscaldati, cruise control, funzione Coming Home, climatizzatore, connessione combinata + Aux in, sedile guidatore e passeggero anteriore con regolazione lombare e in altezza e cerchi in lega da 16 pollici. Nuova gamma Ecomotive: un’offerta per tutti i gusti - Carrozzeria spiccatamente sportiva, consumi ed emissioni davvero ridotti della versione ecologica della Leon ed eccellente comfort di guida, ampi spazi interni ed elevata modularità delle nuove Altea e Altea Xl: tutto questo consente alla nuova gamma Ecomotive di soddisfare tutte le esigenze. Gli occupanti dei tre sedili posteriori godono di un ampio spazio per le gambe, con l’innovativa opzione (di serie nell’Altea Xl) che consente di spostare o abbattere il sedile nel caso in cui si abbia bisogno di una maggiore capacità di carico del bagagliaio. Il sedile posteriore può essere spostato longitudinalmente di 14 cm nell’Altea e di 16 cm nell’Altea Xl, offrendo una capacità del bagagliaio che può arrivare a ben 510 litri nell’Altea e 732 nell’Altea Xl. Si tratta di cifre davvero interessanti se si vuole viaggiare con la famiglia e con parecchio bagaglio o se si necessita di una vettura con grande capacità di carico. Con le nuove versioni Ecomotive di Leon, Altea e Altea Xl, Seat prosegue nel proprio deciso impegno nei confronti della sostenibilità ambientale, realizzando vetture con emissioni ridotte di Co2 e facendo sì che la produzione, lo sviluppo e il successivo smaltimento dei propri prodotti abbiano il minor impatto possibile sull’ambiente. .  
   
   
ALFA: PROGETTATE E COSTRUITE NEGLI USA?  
 
 Rozzano, 30 novembre 2009 - A tre settimane dalla conferenza-fiume in cui Sergio Marchionne ha presentato i suoi piani per il gruppo Chrysler da qui al 2013, filtrano nuove indiscrezioni sugli sviluppi futuri delle sinergie tra le due sponde dell´Atlantico che potrebbero portare nientemeno che alla produzione delle Alfa Romeo in Nord America. Lo rivela il mensile Quattroruote, nel numero di dicembre. Marchionne ha detto esplicitamente che la competenza delle berline italiane al di sopra del segmento C (quindi, sopra la Milano) è conferita alla Chrysler ed "è una competenza non solo progettuale ma anche industriale, se il tasso di cambio resterà favorevole", riporta il mensile, che cita inoltre fonti confidenziali per le quali la candidata più probabile a venire assemblata sulle linee americane è la Giulia, la sostituta della 159 che arriverà tra due anni. Insomma, la prossima generazione della 159 non verrebbe più costruita, come lo è invece l´attuale, nello stabilimento campano di Pomigliano d´Arco, per il quale si prospetta non a caso una riconversione alla produzione di Fiat Panda e Lancia Ypsilon. Dopo aver perduto i legami con la città natale, Milano, in seguito alla definitiva chiusura di Arese, prevista per gennaio, l´Alfa pare insomma destinata ad allentare anche quelli con l´Italia. Pure l´ammiraglia 169, che sostituirebbe la 166, potrebbe essere costruita sulle linee Chrysler di Brampton, in Canada. .  
   
   
CALABRIA: “COMITATO TECNICO PER LA MOBILITÀ”  
 
Reggio Calabria, 30 novembre 2009 - L’assessore regionale ai Trasporti Demetrio Naccari Carlizzi ha incontrato il 26 novembre nella sede di Viale De Filippis, il “Comitato tecnico per la mobilità” per illustrare la bozza sugli indirizzi tecnici per la pianificazione dei trasporti a scala regionale, cui dovrà seguire il “Piano direttore”, e, quindi, i Piani attuativi di settore. All’incontro hanno partecipato tutti gli enti e i soggetti coinvolti a vario titolo sulla questione mobilità e i docenti universitari Francesco Russo e Demetrio Festa che hanno redatto il “Piano direttore” e che hanno illustrato i dettagli tecnici della bozza. “L’incontro – ha dichiarato l’assessore Naccari – è servito per accogliere le valutazioni ed i contributi sugli indirizzi tecnici, ancora in stesura provvisoria e a cui seguirà il Piano direttore, dando così attuazione a quanto previsto dalla delibera adottata dalla Giunta nello scorso giugno, che ha tracciato il percorso relativo alle azioni per la pianificazione regionale dei trasporti”. Naccari ha posto l´accento “sull’approccio assolutamente innovativo che starà alla base della futura pianificazione in materia di mobilità”. “La prospettiva – ha evidenziato – è quella di partire, nei processi decisionali relativi alla mobilità, dalle esigenze dell’utenza. Il Piano regionale dei trasporti finora ha sottovalutato quelli che sono i bisogni di mobilità dei cittadini. Adesso, con questo nuovo approccio, il punto di partenza qualificante sarà proprio il cittadino e le proprie esigenze di mobilità. Questo dovrà essere, quindi, il punto di partenza per pensare e programmare le infrastrutture necessarie e non il contrario. In questa prospettiva ho ritenuto prioritario, nel percorso che da qui a breve condurrà alla definizione del Piano direttore, coinvolgere già in fase di stesura provvisoria degli indirizzi tecnici tutte le parti in causa. L’obiettivo – ha concluso Naccari – è quello di realizzare un sistema di servizi e infrastrutture adeguato che sposi obiettivi condivisi come quelli della sostenibilità non solo ambientale, ma anche economica e soprattutto generazionale e sociale”. .  
   
   
ANAS, STATALE 106 “JONICA”: ABBATTUTO IL DIAFRAMMA DELLA CANNA NORD DELLA GALLERIA SANTA MARIA A SUD DI CATANZARO IL PRESIDENTE CIUCCI: “IN CALABRIA TRA LAVORI IN CORSO, IN FASE DI AVVIO O PROGRAMMATI ABBIAMO ATTIVATO INVESTIMENTI PER OLTRE 13 MILIARDI DI EURO”  
 
 Catanzaro, 30 novembre 2009 - Si è svolta il 27 novembre la cerimonia di abbattimento del diaframma della canna nord della galleria Santa Maria, in costruzione al km 113,900 del 2° megalotto della strada statale 106 “Jonica”, a sud di Catanzaro. Sono intervenuti, tra gli altri, il Presidente Regione Calabria Agazio Loiero, il Vicepresidente della Provincia di Catanzaro Maurizio Vento, il Sindaco di Catanzaro Rosario Olivo, il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci e il Presidente del Gruppo Astaldi Vittorio Di Paola. “La cerimonia di oggi - ha dichiarato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci – testimonia che i lavori sulla statale 106 Jonica stanno procedendo alacremente e conferma la grande attenzione dell’Anas per questa regione. Basti pensare che tra opere in corso, di prossimo avvio e programmate, abbiamo in Calabria investimenti per oltre 13 miliardi di euro (tra i quali 6,4 miliardi relativi alla strada statale 106 Jonica e 6,1 miliardi relativi ai tratti calabresi dell’autostrada Salerno-reggio Calabria). A tale importo vanno aggiunti gli investimenti previsti per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, che vale complessivamente 6,3 miliardi di euro”. “Il 2° megalotto – ha proseguito il Presidente Ciucci - una volta aperto, contribuirà allo smaltimento del traffico della zona litoranea prossima al capoluogo e consentirà il collegamento veloce tra la città di Catanzaro, i comuni del versante Jonico e la costa Tirrenica”. La galleria Santa Maria, realizzata con due fornici distinti per un valore di 43 milioni di euro, è la maggiore tra le gallerie previste nell’ambito del 2° megalotto. È lunga oltre 1. 200 metri ed è situata a circa 3 km dalla costa Jonica. La piattaforma stradale di ciascuna carreggiata è composta da due corsie da 3,75 metri e prevede una piazzola di sosta ogni 600 metri, un by-pass carrabile ed uno pedonale, la presenza di un impianto di S. O. S. Ogni 150 metri e impianti di sicurezza realizzati con le tecnologie più avanzate. Solo per la realizzazione di questa opera stanno tuttora lavorando circa 130 persone che si alternano in tre turni di lavoro quotidiano. “L’abbattimento dell’ultimo diaframma della Galleria Santa Maria rappresenta, anche simbolicamente, l’apertura della costa jonica della Calabria alle moderne infrastrutture di trasporto, indispensabili per l’ulteriore sviluppo del turismo e dell’economia di un’area finora penalizzata dalla mancanza di collegamenti con le grandi arterie nazionali”, ha dichiarato Vittorio Di Paola, Presidente del Gruppo Astaldi, General Contractor del 2° megalotto della strada statale 106 Jonica. L’abbattimento del diaframma è stata anche l’occasione per fare il punto sui progetti e sui lavori di realizzazione della nuova strada statale 106 `Jonica”, che nella regione Calabria sarà lunga 415 chilometri. “Gli interventi previsti sulla Jonica nella regione Calabria – ha spiegato Pietro Ciucci - sono costituiti da 12 megalotti e 4 lotti, per un costo totale stimato in circa 16,6 miliardi di euro. Attualmente gli investimenti in corso, in fase di avvio e programmati ammontano a 6,4 miliardi di euro: 2,6 miliardi di euro per le opere in corso e di prossimo avvio e oltre 3,8 miliardi di euro per le opere programmate con i fondi ordinari o con la Legge obiettivo”. Tra i cantieri in corso sulla Jonica, gli interventi più rilevanti sono quelli relativi al 1° megalotto, da Avurgia allo svincolo di Marina di Gioiosa Jonica (provincia di Reggio Calabria), per il quale il 28 ottobre scorso il consiglio di amministrazione dell’Anas ha approvato una variante tecnica che consentirà l’immediato riavvio a pieno regime del cantiere, e al 2° megalotto, tra le località di Squillace e Simeri Crichi (provincia di Catanzaro), per il quale lo stato di avanzamento è del 47 per cento, con previsione di ultimazione a inizio 2012. Gli altri lavori attualmente in corso sulla 106 Jonica sono quelli relativi alla costruzione della variante esterna all`abitato di Palizzi e della variante all`abitato di Marina di Gioiosa Jonica (cantieri, questi, attualmente sospesi e per i quali l’Anas sta operando per il riavvio dei lavori). Inoltre, entro il primo semestre del 2010, saranno aperti al traffico il tratto tra Amendolara e Nova Siri e il tratto della variante di Montegiordano, che consentiranno la fruizione di oltre 4 km di nuova Jonica, a quattro corsie, con grande vantaggio per i centri abitati interessati, che attualmente sono attraversati dal vecchio tracciato della 106. Sono invece in fase di avvio i lavori di costruzione del 3° megalotto, dall’innesto con la strada statale 534 a Roseto Capo Spulico, per il quale a breve avverrà l’aggiudicazione; e i lavori di completamento della variante esterna all’abitato di Roccella Jonica. I lavori programmati e in fase di progettazione preliminare sono quelli relativi al megalotto 4 per il raccordo tra la A3 Salerno-reggio Calabria e la strada statale 106 Firmo-sibari; al megalotto 5 da Reggio Calabria località S. Gregorio allo svincolo di Melito Porto Salvo; e al megalotto 9 dallo svincolo Aeroporto S. Anna a Mandatoriccio. L’anas dedica notevoli investimenti anche alla manutenzione straordinaria e messa in sicurezza dell’attuale tracciato della Jonica, per un importo che - tra opere in corso, in fase di avvio e programmate - ammonta a circa 83 milioni di euro. Tra questi interventi, vanno citati in particolare i lavori in fase di avvio per la messa in sicurezza del tratto tra Reggio Calabria e Melito Porto Salvo (circa 25 km) e degli svincoli nei territori di Cutro e Le Castella, che valgono assieme 40 milioni di euro. “La nuova Jonica – ha concluso Pietro Ciucci - sarà completamente integrata con l’autostrada Salerno-reggio Calabria, mediante la realizzazione di arterie trasversali di collegamento come la strada statale 182 “Trasversale delle Serre” (i cui primi 25 km sono già in esecuzione o in fase di avvio, per un importo di 178 milioni di euro), e la Ss 534 “di Cammarata e degli Stombi”, per la quale è in fase di progettazione definitiva l’ammodernamento”. .  
   
   
AUTOSTRADE IN SICILIA: APPROVATO IL BILANCIO DI PREVISIONE DEL CAS  
 
Palermo, 30 novembre 2009 – Via libera al bilancio di previsione 2009 del Cas, il Consorzio Autostrade Siciliane. L’assessore ai Lavori Pubblici Nino Beninati, dopo aver acquisito tutti i pareri previsti dalla legge l’ultimo dei quali giunto appena il 26 novembre , ha firmato il 27 novembre il provvedimento con il quale si approva definitivamente il documento finanziario del Consorzio. “Si recupera, così, il ritardo accumulato dal Consorzio - commenta Beninati - dando risposte alle legittime attese di dipendenti e fornitori che vedevano stipendi e pagamenti bloccati da tempo .  
   
   
SICILIA, ANAS: ULTIMATI I LAVORI SUL RACCORDO AUTOSTRADALE DELL’A29 PALERMO-MAZARA DEL VALLO  
 
Palermo, 30 novembre 2009 - L`anas ha ultimato i lavori di sostituzione delle barriere spartitraffico lungo il raccordo autostradale dell’A29 Palermo-mazara del Vallo, tra il km 1,000 e il km 3,000, iniziati i primi giorni del mese in corso e conclusi con tre settimane di anticipo sul cronoprogramma previsto, grazie allo sforzo organizzativo dell’impresa appaltatrice e dei tecnici Anas. I lavori di sostituzione dei vecchi dispositivi di sicurezza spartitraffico che impediscono il pericoloso scambio di carreggiata, per un ammontare di circa 300 mila euro, rientrano nel più generale intervento di ammodernamento e messa in sicurezza dell’intero tratto tra Palermo e Punta Raisi. L’anas per il 2010 ha in programma l`innalzamento degli standard di sicurezza su tutta la rete autostradale della Sicilia, e ha programmato interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, tra i quali i lavori di adeguamento alle vigenti normative delle barriere di sicurezza spartitraffico, (compresa la realizzazione dei varchi mobili) e i lavori di ripristino della pavimentazione lungo l’A19 Palermo-catania e l’A29 Palermo- Mazara del Vallo. L’anas raccomanda agli automobilisti prudenza nella guida e ricorda che l’informazione sulla viabilità e sul traffico è assicurata tramite il sito Anas www. Stradeanas. It e il numero telefonico unico “Pronto Anas” 841-148. .  
   
   
ANAS, TERNI: AL VIA A GENNAIO I LAVORI NELLE GALLERIE “COLLECAPRETTO” E “SAN PELLEGRINO”. INTERVENTI COMPLETATI ENTRO 8 MESI DEFINITO IN PREFETTURA IL PIANO OPERATIVO. STOP AI CANTIERI NEI PERIODI DI ESODO. IL TRAFFICO NON SARÀ DEVIATO SULLE STRADE INTERNE, SALVO IN CASO DI EMERGENZA  
 
Perugia, 30 novembre 2009 - Saranno avviati nei primi giorni di gennaio, per un investimento complessivo di 12 milioni di euro, i lavori per l’introduzione dei nuovi standard di sicurezza europei negli impianti tecnologici delle gallerie “Collecapretto” e “San Pellegrino”, entrambe in Provincia di Terni, ubicate rispettivamente sulla strada statale 3 bis “Tiberina” (E45), tra gli svincoli di Sangemini Nord e Montecastrilli, e sulla strada statale 675 “Umbro Laziale”, tra gli svincoli di Amelia e Narni/capitone. Per ridurre i tempi di lavorazione e limitare i disagi all’utenza i lavori saranno avviati contemporaneamente in entrambe le gallerie e, oltre ad evitare il periodo natalizio prorogando a gennaio l’avvio dei cantieri, le limitazioni alla circolazione saranno interamente eliminate nel periodo pasquale e durante l’esodo estivo. Il tempo necessario al completamento degli interventi sarà di circa 8 mesi e non di 24, come erroneamente affermato da alcuni organi di stampa. Per entrambi i tunnel le limitazioni alla circolazione riguarderanno una sola canna alla volta. Il traffico scorrerà pertanto sempre sulla strada statale, occupando a doppio senso di marcia la carreggiata opposta, senza interessare la viabilità interna. Soltanto in caso di emergenza o di incidenti che rendessero necessaria la chiusura anche della canna della gallerie utilizzata a doppio senso di marcia, le forze dell’ordine provvederanno ad indirizzare temporaneamente il flusso di traffico lungo il percorso alternativo stabilito, che sarà segnalato sul posto. In ogni caso non verrà interessato l’abitato di Narni Scalo ma solo la zona industriale. Il piano operativo è stato concordato questa mattina nell’ambito di una riunione tenuta presso la Prefettura di Terni alla quale hanno partecipato, oltre all’Anas, i comuni interessati, la Provincia e la Polizia Stradale. .  
   
   
SORA-FROSINONE-FERENTINO: OPERA CONSEGNATA A FINE FEBBRAIO  
 
Roma, 30 novembre 2009 - L´assessore regionale ai Lavori Pubblici, Vincenzo Maruccio, insieme all´assessore regionale al Demanio e Patrimonio, Francesco Scalia, hanno effettuato il 26 novembre un sopralluogo sul cantiere per il completamento della Superstrada Sora - Frosinone - Ferentino nel tratto tra il bivio di Castelmassimo ed lo svincolo autostradale a Ferentino. L´opera, incompleta da qualche decennio, ha visto negli ultimi anni l´avvio dei lavori, che stanno per giungere alla conclusione, con uno stanziamento totale da parte della Regione Lazio di oltre 150 milioni di euro. "Ho constatato che i lavori proseguono speditamente - ha dichiarato con soddisfazione l´assessore Maruccio - tanto che riusciremo a rispettare il cronoprogramma e a consegnare la strada alla fine del prossimo febbraio. Vorrei sottolineare che si tratta di un intervento iniziato e concluso nel corso della stessa legislatura, rispettando i tempi fissati. Tra qualche mese il nuovo casello di Ferentino, anche questo realizzato da Anas in tempi brevi e nel massimo della collaborazione con la Regione, sarà collegato ad una moderna superstrada che permetterà di raggiungere Sora e la valle di Comino in pochi minuti. Senza dimenticare che la nuova arteria alleggerirà notevolmente il traffico urbano della città di Frosinone, soprattutto per quanto riguarda i mezzi pesanti. Sarà insomma un collegamento fondamentale - ha concluso Maruccio - per la mobilità, lo sviluppo dell´economia e del turismo in tutto il quadrante nord della provincia di Frosinone" "Sono molto soddisfatto - ha detto l´Assessore Regionale Francesco Scalia - dello stato di avanzamento dei lavori sia per la superstrada che per il casello autostradale, entrambi pronti nei primi mesi del 2010. Si tratta di due interventi infrastrutturali strategici che la Regione Lazio ha fortemente voluto e su cui ha investito importanti risorse, collaborando assiduamente, oltre che con le amministrazioni locali, con l´Astral e la Società Autostrade. Questa superstrada - ha continuato Scalia - collegherà la parte est della Provincia con il casello autostradale di Ferentino, aprendo un canale privilegiato di comunicazione stradale tra il territorio di Sora e la rete industriale e commerciale del Lazio. " .  
   
   
RATIFICATO ACCORDO PER FUTURO TRASFERIMENTO SP 42 PUNTA SABBIONI – ROTATORIA PICCHI  
 
Venezia, 30 novembre 2009 - La Giunta veneta, su iniziativa dell’assessore alle politiche della mobilità Renato Chisso, ha ratificato il Protocollo d’intesa per il futuro trasferimento a Veneto Strade del tratto della Strada Provinciale n. 42 compreso tra la rotatoria Picchi ed il terminal di Punta Sabbioni, sottoscritto nell’ottobre scorso tra la Regione e la Provincia di Venezia. La decisione fa riferimento alla convenzione del 2002 tra Regione e Amministrazione provinciale veneziana con la quale quest’ultima affidava a Veneto Strade il servizio di gestione della viabilità trasferita dallo Stato. “Una successiva convenzione integrativa dell’aprile scorso – ha ricordato Chisso – ha esteso tale gestione ad ulteriore viabilità provinciale: S. P. N. 74; nuova viabilità di collegamento Sr 11 in località casello 9 con il casello A4 di Roncoduro; S. P. 43 fino alla rotonda Picchi esclusa. Il tratto di S. P. 42 compreso tra la rotonda e il terminal di Punta Sabbioni rappresenta una continuità logica con la S. R. N. 43 attraverso la rotatoria in fase di ristrutturazione, assumendo le caratteristiche di Strada regionale”. Di qui l’intesa con la quale si concorda sulla futura opportunità di trasferire tale tratto di strada. . .  
   
   
ANAS, UMBRIA: PER LA TRE VALLI EGGI-SAN SABINO TAGLIO DEL NASTRO ENTRO IL 2010. SUPERATI I PROBLEMI LEGATI AL RITROVAMENTO DI QUATTRO SITI ARCHEOLOGICI  
 
Perugia, 30 novembre 2009 - L`anas comunica che sono stati superati gli impedimenti che, in seguito al ritrovamento di quattro siti archelogici, tutti verificati dalla Soprintendenza ai Beni Archeologici , avevano reso necessarie alcune modifiche al progetto originario per la realizzazione della strada statale 685 “delle Tre Valli Umbre” (tratto Eggi-san Sabino), con conseguente sospensione dei lavori iniziati a marzo 2007. L’opera ha raggiunto, ad oggi, uno stato d’avanzamento del 66% e, salvo ulteriori imprevisti, sarà completata entro settembre 2010. Sono già in corso, infatti, gli incontri operativi con Rfi per la realizzazione dell’intervento più complesso dal punto di vista tecnico, che consentirà di attraversare con un sottopasso la linea ferroviaria Orte-falconara. Il ritrovamento di un mausoleo aveva richiesto una prima interruzione dei lavori e la modifica del progetto nel tratto all’altezza di Madonna di Lugo, in prossimità dell’oleificio Coricelli. Un secondo ritrovamento, riguardante un muro romano posto in diagonale rispetto alla sede stradale, aveva comportato un’ulteriore sospensione e l’innalzamento della quota del piano viabile, necessario per consentire la conservazione del reperto. La terza interruzione era stata disposta in località Cortaccione, dove è tuttora presente il cantiere per la realizzazione del sovrappasso della strada comunale, in seguito alla scoperta dei resti di una strada di origine romana. Altri reperti sono stati rinvenuti nel tratto compreso tra quest’ultima e la linea ferroviaria. La nuova strada sarà lunga circa 9 chilometri, per un investimento complessivo di oltre 14 milioni di euro finanziati dalla Regione Umbria, e completerà il tratto da Eggi a San Giovanni di Baiano, consentendo il collegamento con la strada statale 3 Flaminia e con la strada statale 685 “delle Tre Valli Umbre” nel tratto Spoleto-norcia. .  
   
   
LEVICO: UNA NUOVA ROTATORIA PER VIAGGIARE IN SICUREZZA SULLA S.P. N. 1  
 
Trento, 30 novembre 2009 - Alla presenza dei rappresentanti dell’amministrazione comunale di Levico Terme, dei tecnici della Provincia e della Direzione Lavori, sono stati consegnati il 26 novembre all’Impresa Fruet Gianluca di Pergine Valsugana i lavori relativi alla rotatoria di Levico sulla S. P. N. 1 del lago di Caldonazzo. Il progetto, che è stato redatto da Alessandro Amistadi, che è stato incaricato anche di svolgere il ruolo di direttore dei Lavori e di coordinatore per la Sicurezza in fase di esecuzione, prevede la realizzazione di un incrocio a rotatoria sulla S. P. 1 all’incrocio tra via Augusta, via Brenta e via Segantini nel Comune di Levico Terme. Attualmente lo svincolo è a raso, mentre la soluzione a rotatoria garantisce maggiore fluidità di traffico eliminando i conflitti di precedenza e aumentando il grado di sicurezza per gli utenti. Si è voluta inoltre garantire una continuità in sicurezza ai percorsi pedonali di nuova realizzazione o da adeguare. La nuova rotatoria avrà diametro esterno di 38 metri e diametro dell’isola centrale di 22 metri. La larghezza pavimentata dell’anello sarà di 9 metri, dei quali sette bitumati e i restanti due che occuperanno un anello interno sormontabile e pavimentato in pietra. E’ stato previsto un sistema di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche. Il progetto prevede anche la realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione con caratteristiche tali da assicurare idonee condizioni di visibilità anche notturna. Il tempo utile per dare ultimati tutti i lavori è fissato in 90 giorni naturali e consecutivi, a partire da oggi. L’impresa aggiudicataria è la Fruet Gianluca di Pergine Valsugana, che si è aggiudicata i lavori per l’importo di Euro 275. 653,61 (comprensivo degli oneri della sicurezza), offrendo un ribasso del 25,242% sull’importo posto a base di gara. L’importo totale dell’opera, comprensivo delle somme a disposizione dell’Amministrazione, è di Euro 668. 000,00. .  
   
   
VALLE D’AOSTA, ANAS: OGGI IN GAZZETTA UFFICIALE UN BANDO DI GARA DA OLTRE UN MILIONE DI EURO, PER LAVORI DI SISTEMAZIONE DELLA VIABILITÀ IN CORRISPONDENZA DELL’ABITATO DI COURMAYEUR  
 
Aosta, 30 novembre 2009 - L’anas pubblicherà lunedì sulla Gazzetta Ufficiale un bando di gara riguardante i lavori di sistemazione della viabilità in corrispondenza dell’abitato di Courmayeur. In particolare, l’appalto concerne l’adeguamento plano-altimetrico del sottopasso della Brenva, lungo la strada statale 26 dir. “della Valle d’Aosta”. Il termine per l’esecuzione dei lavori è di 240 giorni naturali e consecutivi dalla data del verbale di consegna. L’appalto, finanziato congiuntamente dalla Regione Valle d’Aosta e da Anas S. P. A. , ha un importo di oltre un milione di euro e sarà aggiudicato con il criterio del prezzo più basso. Le offerte dovranno pervenire, pena esclusione, presso Anas S. P. A. – Compartimento della Viabilità per la Valle d’Aosta – via Grand Eyvia, 12 – 11100 Aosta, entro e non oltre le 13:00 del 19 gennaio 2010. Per informazioni dettagliate su tutti i bandi di gara: www. Stradeanas. It .  
   
   
TOSCANA, ANAS: ABBATTUTO IL DIAFRAMMA DELLA GALLERIA “FOGNETO II” SULLA EX STRADA STATALE N°429 “DI VAL D’ELSA” L’APPALTO RIENTRA NELL’AMBITO DEI LAVORI DI COSTRUZIONE DELLA VARIANTE DI CERTALDO ALLA EX STRADA STATALE 429 “DI VAL D’ELSA”  
 
Firenze, 30 novembre 2009 - L’anas ha abbattuto il diaframma il 27 novembre della galleria “Fogneto Ii”, nel comune di Gambassi Terme. La costruzione della galleria ‘Fogneto Ii’ rientra nell’ambito dei lavori di costruzione del nuovo asse viario che costituisce la variante alla ex strada statale 429 “di Val d’Elsa”, in corrispondenza del centro abitato di Certaldo. La galleria, lunga circa 500 metri, dei quali circa 420 scavati in avanzamento naturale, sarà dotata di impianto di illuminazione con rinforzi illuminanti collocati in prossimità degli imbocchi in modo da ridurre al minimo il cosiddetto “effetto giorno” nonché di apposita segnaletica di sicurezza. La nuova arteria avrà un lunghezza complessiva di circa 5 km per quanto riguarda l’asse principale e prevede inoltre circa 6 km di raccordi con la viabilità esistente. L’asse principale costituisce la variante vera e propria alla ex strada statale 429. Lungo il tracciato sono presenti opere d’arte di notevole rilevanza tecnica: i quattro viadotti a struttura mista acciaio/calcestruzzo denominati “Zona Artigianale” (480 metri), “Fondovalle Elsa” (880 metri), “Torrente Casciani” (280 metri) e “Mulinaccio” (280 metri); un ponte della lunghezza di 12 metri; il cavalcavia “Vignacce”, di luce pari a 26 metri; le tre gallerie “Marcignano” (840 metri), “Fogneto I” (450 metri) e “Fogneto Ii” (500 metri). Lungo gli assi secondari, che garantiscono il collegamento con la viabilità esistente, sono inoltre presenti altre opere d’arte: il viadotto denominato “Fiume Elsa e Ff. Ss. ”, costituito da travi in cemento armato precompresso e soletta in cemento armato della lunghezza di 730 metri; il ponte sul “Botro delle Rote” e il ponte sul “Botro delle Pescioline”, lunghi entrambi 12 metri circa. L’importo complessivo dell’intervento è di circa 73,5 milioni euro. I lavori, originariamente consegnati il 20 dicembre 2002 all’A. T. I. “Ira-ferrari”, vengono eseguiti, a seguito di un atto di subentro, dal Consorzio Stabile Infrastrutture. L’avanzamento lavori attuale si attesta quasi al 75% dell’importo contrattuale. .  
   
   
PROTEZIONE CIVILE – SIGLA DEL PROTOCOLLO D’INTESA TRA AGENZIA REGIONALE DI PROTEZIONE CIVILE DELL’EMILIA ROMAGNA E FERROVIE DELLO STATO CHE STABILISCE LE MODALITÀ PER UN’AZIONE COORDINATA D’INTERVENTO NELLA PREVISIONE E PREVENZIONE DEI RISCHI E NELLA GESTIONE DELLE EMERGENZE  
 
Bologna, 30 novembre 2009 - In caso di calamità o emergenze di rilevanza nazionale, il Gruppo Ferrovie dello Stato potrà in tempi rapidi mettere a disposizione dell’Agenzia regionale di Protezione Civile dell’Emilia-romagna treni sia per il trasferimento di volontari e moduli della colonna mobile regionale, sia per garantire, una volta giunti a destinazione, alloggi temporanei alla popolazione colpita. È una delle misure previste dal protocollo d’intesa siglato stamani, sulla base di una delibera della Giunta regionale dell’Emilia-romagna, dall’Agenzia regionale di Protezione Civile (rappresentata dal direttore Demetrio Egidi) e dal Gruppo Ferrovie dello Stato (con Franco Fiumara, direttore nazionale della Protezione Aziendale del Gruppo Fs). Il protocollo si inserisce nel contesto di un’intesa a livello nazionale tra le Ferrovie e il Dipartimento nazionale della Protezione Civile e ha lo scopo di potenziare la preparazione degli interventi di emergenza riguardanti il territorio regionale a seguito di criticità relative al trasporto ferroviario, stabilendo modalità e procedure comuni di intervento. In particolare, la Regione Emilia-romagna - per il tramite dell’Agenzia regionale di Protezione Civile - e il Gruppo Fs concordano specifiche e coordinate tipologie di attività, a partire dal supporto del sistema regionale di protezione civile in caso di incidenti o situazioni di criticità ferroviarie che riguardano il trasporto di passeggeri e merci nelle tratte ferroviarie presenti sul territorio regionale, per assicurare una tempestiva assistenza, anche in caso di coinvolgimento, oltre alla Protezione Civile regionale, anche del sistema di emergenza 118, di carattere sanitario. Il protocollo prevede inoltre la definizione di protocolli operativi comuni, lo scambio di dati e informazioni tra i rispettivi centri operativi con l’adozione di una scheda predefinita per gli avvisi di criticità e codici di allertamento, la partecipazione ad attività formative ed esercitazioni in simulazioni di emergenza. Il protocollo conferma ed integra le intese già sottoscritte con il Servizio Sanitario territoriale 118 per il soccorso ai passeggeri e al personale di bordo. Il protocollo d’intesa infine disciplina le modalità di copertura degli oneri economici previsti dalle attività di assistenza prestate ai passeggeri coinvolti. .  
   
   
NUOVO ORARIO FERROVIARIO, IN EMILIA-ROMAGNA UN AUMENTO MEDIO DEI SERVIZI DELL´8%: OLTRE UN MILIONE DI CHILOMETRI IN PIÙ PERCORSI DAI TRENI. DALLA REGIONE 13 MILIONI DI EURO IN PIÙ PER RAFFORZARE L´OFFERTA.  
 
Bologna, 30 novembre 2009 - Un + 8% circa. E’ l’incremento medio che vedrà il servizio ferroviario regionale a partire dal 13 dicembre, con l’entrata in vigore del nuovo orario. Concretamente ci saranno 1,2-1,3 milioni di chilometri in più percorsi dai treni, garantiti dagli ulteriori 13 milioni di euro per il 2010 che vanno a sommarsi ai circa 100 milioni che la Regione dà annualmente al Consorzio trasporti integrati (costituito da Trenitalia e Fer) in base al contratto di servizio. “L’impianto dell’orario è definito, stiamo ancora lavorando su questioni di dettaglio – ha sottolineato stamani, durante la conferenza stampa, l’assessore alla Mobilità e Trasporti della Regione Alfredo Peri – . C’è stato un forte impegno dell’assessorato, che ha lavorato intensamente alla programmazione, in dialettica con Trenitalia e Rfi, e anche con le altre Regioni limitrofe. A partire dal 13 dicembre ci saranno molte novità sia nella quantità di servizi, che aumentano dell’8% con il rafforzamento del nostro impegno finanziario, sia nella struttura organizzativa. Avremo infatti molti più treni rispetto a quelli attuali, che serviranno anche le stazioni medio-piccole della regione, in particolare l’asse della Via Emilia. Ci sarà un forte cadenzamento anche nelle linee periferiche all’asse principale, oltre alla conferma e al potenziamento dei cosiddetti ‘regionali veloci’ che serviranno le città di dimensioni maggiori. In più – ha aggiunto Peri – ci sarà un aumento di ‘accessibilità’ alle categorie di treni che rientrano nel contratto nazionale di Trenitalia, e cioè Eurostarcity e Intercity, a un prezzo molto scontato per i pendolari titolari di un abbonamento mensile o annuale. Riproponiamo le condizioni già in vigore nel 2009, e quindi la carta ‘Mi Muovo tutto treno’ a un costo per il viaggiatore di 110 euro l’anno, con più treni però a disposizione su molte fermate”. “Abbiamo lavorato – ha continuato l’assessore – e ci siamo confrontati molto con le Regioni vicine, in particolare Lombardia, Veneto e Toscana, in modo da sincronizzare i nostri orari con i loro. In alcuni casi il risultato ottenuto è stato pieno, in altri è stato importante ma non ancora concluso: penso alla Lombardia, con cui continuiamo a discutere perché vorremmo migliorare ancora il servizio, in particolare per i pendolari piacentini”. Tra le criticità Peri ha ricordato “una serie di nodi e ‘colli di bottiglia’ che corrispondono anche a difficoltà infrastrutturali: la stazione di Bologna, con i lavori in corso per l’Alta velocità, il nodo di Milano, quello di Firenze, che hanno ripercussioni anche sui nostri sevizi”. Nuovo orario, cosa cambia dal 13 dicembre - Con il nuovo orario c’è una grossa novità: si passa infatti da servizi sporadici a servizi cadenzati ogni 30 minuti sulle linee Bologna-prato e Bologna-verona. Oltre al cadenzamento aumentano i treni: per esempio, nelle piccole stazioni della Via Emilia, tra Bologna e Parma, la quantità di treni raddoppia; a San Lazzaro di Savena l’aumento è del 50%. In tutte le stazioni della Bologna-verona i treni crescono del 20%; l’incremento è del 50% per le piccole stazioni tra Bologna e San Benedetto Val di Sambro. Il nuovo materiale rotabile - E’ stata ultimata la consegna della fornitura degli otto treni Atr 220 acquistati da Fer, mentre è in corso di aggiudicazione la gara per l’acquisto di 12 elettrotreni. Si sta completando anche l’acquisizione delle carrozze Vivalto per i treni a doppio piano, sempre della Fer (già arrivati i locomotori). Tutto ciò rientra nel piano straordinario per il potenziamento delle ferrovie per cui la Regione ha destinato complessivamente 400 milioni di euro – metà per le infrastrutture e metà per il materiale rotabile – per il periodo 2007-2013. Va ricordato inoltre l’impegno di Trenitalia di destinare all’Emilia-romagna materiale rotabile (per un valore di 100 milioni di euro) all’interno delle acquisizioni destinate al trasporto regionale. Bologna-prato-firenze - Il progetto orario messo a punto con Rfi e Trenitalia tiene conto dei vincoli di accesso (entrata e uscita) alla stazione di Bologna centrale e della circolazione fino a San Ruffillo in presenza dei treni dell’Alta velocità. Precisamente, i vincoli di uscita da Bologna centrale sono ai minuti ’09 e ’39, di entrata ai minuti ’50 e ’20; motivo per cui i treni da Bologna verso San Benedetto Val di Sambro (con prosecuzione su Prato) partiranno ai minuti ’09 e ’39. Viene introdotto un cadenzamento regolare per quasi tutta la giornata, e una normalizzazione del tempo di percorrenza tra Bologna e Prato: la maggior parte dei treni impiega 70 minuti. Tra le novità, c’è anche l’apertura della stazione di Pian di Macina. Verranno mantenuti i treni Intercity Milano-bologna-prato-firenze; è stato inoltre raggiunto un accordo con la Regione Toscana per introdurre, in sostituzione di un Eurostar, un treno veloce in arrivo a Bologna alle 8. 23, con una nuova fermata a San Benedetto Val di Sambro. Complessivamente, il livello dei servizi comporta un aumento di 9 coppie tra Bologna e San Benedetto Val di Sambro e 6 coppie tra Bologna e Prato. Bologna-parma-piacenza - Tra Bologna e Parma ci saranno 9 coppie di treni in più (di cui in particolare un treno veloce che parte da Parma alle 7. 19 con fermata a Reggio alle 7. 33 e a Modena alle 7. 46, arrivo a Bologna alle 8. 14), a servizio di tutte le fermate, con struttura regolare a ogni ora: si passa in questo modo da 10 a 19 coppie al giorno. Ci saranno inoltre almeno 4 coppie in più di treni Intercity/eurostarcity, che fermano in tutti capoluoghi. Contemporaneamente verrà ristabilito di collegamento Bologna-milano “low cost” diretto ogni 2 ore. Si tratta di un livello di servizio nel complesso molto elevato: da Parma, Reggio Emilia e Modena verso Bologna ci sono sempre 3 o 4 collegamenti all’ora. Dalle stesse località verso Milano i collegamenti diretti sono 1 o 2 ogni ora. Parma-piacenza-milano - Per quanto riguarda la tratta Parma-piacenza-milano sono stati fatti una serie di incontri con la Regione Lombardia ed Rfi. Le soluzioni di orario proposte non sono state ritenute soddisfacenti dalla Regione Emilia-romagna, soprattutto per l’impostazione di due importanti treni del mattino da Parma a Milano. Nell’offerta di trasporto Parma-piacenza-milano ci sono comunque aspetti positivi: alcuni treni regionali sono stati velocizzati, portando a 66 minuti il tempo di viaggio da Piacenza a Milano Lambrate. Ciò è frutto di accordi con la Regione Lombardia. La previsione è che, a regime, tutti i treni di questo tipo assumano lo stesso assetto di circolazione, facendo cioè tutte le fermate da Piacenza a Lodi e procedendo poi direttamente a Rogoredo e Lambrate. Infine, nelle ore del rientro pomeridiano da Milano alcuni treni regionali risultano più veloci e sono stati programmati treni Eurostarcity che arrivano a Piacenza in tre quarti d’ora e a Parma in un’ora e un quarto. Bologna-rimini - Sei coppie in più di treni tra Bologna e Imola – relazione nuova – con la maggior parte dei treni allacciati in prosecuzione verso Ferrara. Di conseguenza, i treni che fermano a San Lazzaro di Savena aumentano del 50%, e si aggiunge una coppia di treni nella tratta Castel Bolognese-rimini. Bologna-verona - Sono previste cinque coppie in più di treni tra Bologna e Poggio Rusco, il cadenzamento in partenza e arrivo a Bologna, la velocizzazione dei treni (sempre nella tratta Bologna-poggio Rusco), con un tempo di percorrenza di 55 minuti nella maggior parte dei casi. Più veloci anche i treni per Verona, con un tempo di 71 minuti; ulteriore riduzione di tempo per le destinazioni oltre Verona (in media 30 minuti in meno). E’ previsto anche il prolungamento del servizio serale. Tutti elettrici, ad eccezione di due, i treni Fer che viaggiano sulla linea. Bologna-padova - Verrà mantenuta la struttura (cioè orari di partenza e tempi di percorrenza) dei treni Bologna-venezia, elemento portante del servizio regionale. Ci sarà un allacciamento dei treni che viaggiano sulla linea Bologna-imola con prosecuzioni verso Ferrara, con un miglioramento anche sulla quantità dei servizi complessivi. Ci saranno cinque corse in più tra Bologna e Ferrara, una coppia in più tra Bologna e San Pietro in Casale, e due coppie di treni in più tra Bologna e Castelmaggiore. Parma-la Spezia - Sulla linea verrà mantenuta la stessa quantità di servizio. Ci sarà un anticipo di 4-5 minuti per le partenze da Parma, e un arrivo a Parma ritardato di 2-4 minuti (n un caso di 8 minuti). Bologna-porretta - E’ prevista l’introduzione di una corsa serale permanente in più in partenza alle 22. 04 da Bologna, il mantenimento della coppia di treni Bologna-vergato, per cui è stata richiesta l’assegnazione della fermata di Pontecchio Marconi, e il mantenimento nel mese di agosto di una coppia Porretta-bologna. Modena-mantova - Il progetto orario messo a punto da Rfi, Trenitalia e Fer prevede due coppie di treni in più in orario serale tra Modena e Carpi. Ferrara-ravenna-rimini - Il progetto orario elaborato con Rfi e Fer prevede una coppia di treni in più, con un treno che parte da Ferrara alle 6. 28 e uno da Ravenna alle 7. 55. Le linee su rete regionale - Sulla Bologna-budrio verrà introdotto il cadenzamento delle corse e il ripristino dei treni al posto dei bus. Per la Bologna-vignola è prevista l’aggiunta di un servizio bus in fascia serale e il raddoppio dei treni in servizio festivo; sulla Modena-sassuolo circoleranno due coppie di treni in più. .  
   
   
PENDOLARI FS, UMBRIA E TOSCANA CHIEDONO NUOVO SERVIZIO  
 
Perugia, 30 novembre 2009 – Gli assessori regionali ai trasporti dell’Umbria, Giuseppe Mascio e della Toscana Riccardo Conti hanno proposto all’amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Sovrani, la istituzione di un nuovo treno sulla tratta Roma, Orvieto, Chiusi, Firenze. Scaroni si è riservato di valutarne in tempi rapidissimi la fattibilità. Il nuovo treno, che dovrebbe partire dalla capitale alle 18,20, per giungere ad Orvieto cinquanta minuti dopo, alle 19,10, sarebbe, nella ipotesi sostenuta dalle due Regioni, sostitutivo del convoglio attuale che parte alle 17,55 con arrivo ad Orvieto alle 18,50. Il nuovo servizio avrebbe un orario di partenza più favorevole alle esigenze dei pendolari umbri e toscani e segnerebbe una, seppur lieve, riduzione dei tempi di percorrenza. La proposta dei due assessori assume inoltre, nelle loro intenzioni, un carattere “preventivo”, in relazione alla possibilità che Trenitalia, per favorire il traffico ad alta velocità, si muova nell’ottica di una riduzione degli altri convogli tra i quali quello delle 17,55. .  
   
   
FINCANTIERI: DA REGIONE ATTENZIONE SU STABILIMENTO PALERMO  
 
 Palermo, 30 novembre 2009 – L’assessorato regionale all’Industria sta seguendo con grande attenzione la vicenda dei Cantieri Navali di Palermo. Diverse sono state le riunioni tra sindacati, assessore all’Industria e dirigente generale del dipartimento Industria, Nicola Vernuccio. Nell’ultimo incontro hanno partecipato anche rappresentanti della Fincantieri. “In ogni caso l’assessorato regionale all’Industria – afferma l’assessore Marco Venturi – non ha ricevuto alcuna convocazione per partecipare alla riunione che si è svolta il 25 novembre al Ministero dello Sviluppo economico per la vicenda Fincantieri. E non è mio costume andare in luoghi in cui non sono stato invitato”. L’assessore Venturi interviene così sulle dichiarazioni di alcuni sindacalisti che hanno espresso “sdegno per l’assenza della Regione Siciliana alla riunione presso il Ministero dello sviluppo economico sulla crisi della cantieristica”. “Ho più volte manifestato pubblicamente e direttamente ai sindacati – aggiunge l’assessore – la posizione della Regione in merito ai cantieri navali di Palermo. Siamo fermamente convinti di attuare una politica di rilancio dell’industria cantieristica navale ritenendo che lo stabilimento palermitano possa continuare ad essere un punto di forza per Fincantieri, sfruttando anche la posizione strategica che la Sicilia ha nel Mediterraneo. Abbiamo ribadito – prosegue – la nostra la nostra volontà di investire una somma considerevole, circa 25 milioni, per rimettere in sesto i due bacini galleggianti da 19 e 52 mila tonnellate esistenti ai Cantieri navali di Palermo. Questa nostra convinzione – conclude – si basa su una idea di sviluppo e di crescita di un settore, quello della cantieristica navale pesante, storicamente importante per la Sicilia”. .