Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


LUNEDI

PAGINA 1 PAGINA 2 PAGINA 3 PAGINA 4 PAGINA 5 PAGINA 6 WEB E DIRITTO PER LE NUOVE TECNOLOGIE
Notiziario Marketpress di Lunedì 30 Novembre 2009
FATTURATI DELL’OSSERVATORIO FCP-ASSORADIO DEL PERIODO GENNAIO-OTTOBRE 2009 RAFFRONTATI AL GENNAIO-OTTOBRE 2008.  
 
Milano, 30 novembre 2009 - L´osservatorio Fcp-assoradio ha raccolto i dati relativi all´andamento del fatturato: l´andamento progressivo del periodo gennaio-ottobre 2009 rispetto all´uguale periodo del 2008 ha segnato un calo del -13%, con un volume totale di Euro 294. 697. 000. Il singolo mese di ottobre 2009 confrontato con ottobre 2008 ha registrato una diminuzione di fatturato del -7%. I valori di fatturato suddetti sono nettissimi (al netto anche dello sconto d´agenzia). Alessandro Buda Presidente di Fcp-assoradio: Il confronto con il mese più importante del secondo semestre 2008 era in qualche modo atteso. Questo dato non ci sembra particolarmente preoccupante, perché il buon andamento di novembre dovrebbe assorbire in buona parte la variazione negativa. E’ ragionevole pensare, che gli ultimi quattro mesi di quest’anno difficile, abbiano un andamento confortante in previsione del 2010. .  
   
   
INFORMAZIONE, A MATERA SEMINARIO SU TEMI ENERGETICI  
 
Matera, 30 novembre 2009 - Fondazione Eni Enrico Mattei, Fnsi, Associazione della Stampa di Basilicata e forMedia hanno promosso ed organizzano in partnership una due giorni (27 e 28 novembre) di alta formazione sui temi energetici a Matera presso il Palazzo Gattini - Luxury Hotel. Il corso era rivolto a 15/20 giornalisti dell’area Basilicata-puglia-campania. La due giorni di alta formazione vuole essere un percorso di eccellenza per accrescere le professionalità del giornalismo negli ambiti dell’energia e dell´ambiente. L´obiettivo ultimo del corso è quello di fornire agli iscritti un bagaglio di competenze tecniche che consenta ai professionisti del settore giornalistico di perfezionare la propria capacità di ‘scrivere’ sui complessi temi inerenti il mondo dell’energia e dell’ambiente, con un focus particolare sul rapporto tra attività antropiche sul territorio e impatti ambientali dell´industria energetica. Ulteriore scopo del corso è stato quello di fornire ai partecipanti una serie di strumenti tecnici, metodologici, informativi e di approfondimento per i temi riguardanti i settori dell’energia e dell’ambiente (fonti convenzionali e non, rapporto tra attività dell´industria energetica e impatto sul territorio, complessità degli scenari energetici globali, attività antropiche e ambiente) e la relativa rappresentazione nei canali del circuito mediatico tradizionale e delle nuove tecnologie. Una delle sfide globali a cui il professionismo giornalistico non può non partecipare come protagonista è quello della lettura e della corretta ´narrazione´ dei temi concernenti il futuro energetico e l´equilibrio con l´ambiente, l´economia energetica, la lettura della geopolitica degli equilibri energetici e del rapporto tra energia e ambiente ovvero tra sviluppo globale e sostenibilità, la relazione tra attività antropica, sviluppo e conservazione/tutela dell´ambiente e del territorio con i propri ecosistemi. Alla scuola hanno partecipato esperti di fama internazionale. .  
   
   
CINEMA, LOCATION MANAGER INGLESI ALLA RICERCA DI SET IN LIGURIA  
 
Genova, 30 Novembre 2009 - Dal 26 a domenica 29 novembre otto tra i più importanti "location manager" del Regno Unito sono stati in Liguria alla ricerca di luoghi nei quali ambientare film, spot televisivi, programmi Tv , videoclip e servizi fotografici. Il viaggio, finanziato dall´Istituto nazionale per il Commercio Estero nell´ambito della azioni a favore dell´audiovisivo previste nella Convenzione Ice/regione Liguria, organizzato grazie a una regia comune con Liguria International e Genova-liguria Film Commission, prevedeva un rapido tour della Liguria da Levante a Ponente. Accanto a località più note come Camogli, Sanremo e le Cinque Terre, i location manager hanno visitato anche luoghi inusuali come " la Filippa", spettacolare discarica ecologica di Cairo Montenotte, il mercato dei Fiori di Sanremo e il nuovo Polo Audiovisivo di Cornigliano dove hanno incontrato alcuni professionisti liguri dell´audiovisivo in grado di fornire servizi a future produzioni. Facevano parte del gruppo Leonora Sheppard, specializzata in servizi fotografici, Rikke Dakin (cinema) , David Pinnington (cinema e pubblicità), Mick Ratman (location manager di Hotel Ruanda e di Welcome to Sarajevo), Manus Home e Roland Caine (cinema e Tv), Darren Greene e Dee Gregson. .  
   
   
VIAGGIO ATTORNO ALL’IDEA DI FARE BANCA NEGLI 82 SAGGI IN ONORE DI TANCREDI BIANCHI L’OPERA IN TRE VOLUMI IN ONORE DELL’EX PRESIDENTE DELL’ABI E DOCENTE DI TECNICA BANCARIA RACCOGLIE I CONTRIBUTI DI OLTRE 120 ECONOMISTI.  
 
Roma, 30 novembre 2009 - Un percorso articolato attorno al concetto di fare banca, che si sviluppa in tre filoni: ‘sistemi e modelli’, ‘credito e rischi’ e ‘mercati e risparmio’. Questi i titoli dei tre volumi, editi da Bancaria Editrice (la casa editrice dell’Abi), che raccolgono i saggi realizzati in occasione degli 80 anni di Tancredi Bianchi, docente universitario in tecnica bancaria ed ex presidente dell’Abi dal 1991 al 1998 e che sono stati presentati oggi a Palazzo Altieri nel corso di un convegno. I «Saggi in onore di Tancredi Bianchi» sono 82, realizzati grazie all’impegno di oltre 120 economisti, tra cui spiccano, insieme a molti altri, i nomi di Alessandro Carretta, Francesco Cesarini, Giancarlo Forestieri, Paolo Mottura, Marco Onado e Roberto Ruozi. L’opera, curata da Mario Comana e Marina Brogi, non è solo una raccolta di contribuiti originali, ma soprattutto un’aggiornata panoramica sui temi più attuali sul mondo della finanza e dell’industria bancaria. Nel primo volume, intitolato «Banca, Sistemi e Modelli», si approfondisce innanzitutto la funzione della banca, analizzando le sue politiche e la sua gestione, senza trascurare il complesso tema dei rapporti con le Istituzioni, approfondito da Roberto Ruozi nel saggio ‘Le banche e lo Stato’. Lo scritto analizza su un piano comparativo l’evoluzione del rapporto, ricostruendo la fase delle liberalizzazioni e il successivo manifestarsi, in conseguenza della crisi del 2007, dei segnali di ritorno al passato. Delle ragioni profonde che hanno originato e scatenato la crisi si occupa invece Marco Onado nel saggio ‘La crisi finanziaria del 2007 e il ritorno ai classici’, in cui si evidenziano i «sette peccati capitali» delle «nuove banche», ovvero i colossi che hanno ridisegnato gli scenari della finanza internazionale nell’ultimo ventennio, e si analizzano le risposte della regolamentazione. A Marina Brogi, curatrice, è affidato il compito di approfondire su Ias, fair value e coefficienti patrimoniali. Nel capitolo sui modelli bancari, infine, Claudio Porzio affronta un universo di grande interesse come la finanza islamica, mentre ben due saggi sono dedicati alla questione centrale del rapporto tra le banche di territorio e il loro bacino. Il secondo volume è focalizzato su credito e rischi, con un’attenzione particolare alle nuove forme di finanziamento del sistema economico, analizzate con l’obiettivo di cogliere le criticità delle innovazioni e distinguere tra potenziali benefici e rischi connessi a una loro impropria applicazione. In tema di credito, diversi saggi si intrattengono sulle relazioni tra istituti e sistema produttivo, a partire dal contributo di Stefano Caselli intitolato ‘L’evoluzione del corporate banking nei rapporti fra banca e impresa’. Un argomento caldo come la revisione dei coefficienti patrimoniali merita più approfondimenti. Di consorzi fidi e della loro gestione scrive invece Luca Erzegovesi nel saggio ‘Verso un nuovo modello di equilibrio gestionale dei consorzi fidi’. L’altro argomento affrontato nel secondo volume è quello dei rischi, inclusi gli strumenti e le tecniche di risk management. Nei numerosi contributi presenti vengono analizzate sia questioni generali attinenti alla gestione dei rischi, inclusi i derivati, nelle banche nazionali o locali, sia aspetti più particolari come le responsabilità in capo alla vigilanza alla luce delle implicazioni dell’innovazione finanziaria sui nuovi profili di rischio. Il terzo volume approfondisce il rapporto tra banca, borse e mercati finanziari: un ambito esplorato da Tancredi Bianchi in numerose occasioni, sempre all’interno di una visione sistemica. Si parte con il contributo di Alessandro Carretta e Gianni Nicolini, che ragionano sull’integrazione del mercato mobiliare europeo, cercando di distinguere chi - tra borse, intermediari e investitori - abbia un ruolo di guida. Il dibattito si snoda poi attraverso le parole di Francesco Cesarini, che ragiona sui riflessi della crisi finanziaria sul funzionamento del mercato elettronico dei depositi interbancari. Interessante anche il ragionamento su metodi di valutazione e raccomandazioni d’investimento nei report degli analisti finanziari. Ancora, sul tema della regolamentazione si sofferma Elisabetta Gualandri, che analizza nel suo saggio l´evoluzione e le prospettive della regolamentazione finanziaria e della vigilanza nella Ue. Numerosi contributi, infine, guardano alla Mifid, dai suoi riflessi sull’economia degli istituti alle contraddizioni tra cultura della compliance e consulenza finanziaria diffusa. L’asset management, infine, occupa l’ultima sezione del terzo volume, che spazia dai fondi di private equity (nel saggio di Giancarlo Forestieri) ai fondi immobiliari italiani, sino ai sovereign fund. Interessanti anche, per l’attualità del tema, i due saggi sulle commissioni di incentivo applicate ai fondi comuni. Si ragiona anche di asset allocation, del ruolo del benchmark e della valutazione di soluzioni come i piani di accumulo del capitale. .  
   
   
PROGETTO EUROPEO WILD WONDERS OF EUROPE  
 
Aosta, 30 novembre 2009 - L’assessorato dell’agricoltura e risorse naturali informa che la Regione ha aderito, in qualità di partner, al progetto europeo Wild Wonders of Europe (Le meraviglie selvagge dell’Europa), che ha come scopo la conservazione e la condivisione tra i popoli europei del territorio e delle risorse naturali presenti nel Vecchio Continente. Il progetto si avvale di oltre 60 fotografi naturalisti provenienti da 18 Paesi europei, tra cui l’Italia, che saranno impegnati in altrettanti 18 Stati. Attraverso la partecipazione a questo progetto, la Valle d’Aosta avrà l’opportunità di divulgare a livello europeo l’immagine naturalistica del territorio e sensibilizzare l’opinione pubblica nei confronti della tutela e della valorizzazione della biodiversità. Lanciato nel 2008, l’iniziativa si articola attraverso concorsi fotografici, libri, programmi di formazione e didattici, comunicazione attraverso il web e attraverso un’esposizione itinerante di fotografia sugli animali selvatici e sulla natura, che toccherà, dal 2010, gli Stati europei interessati, con tappe a Parigi, Londra, Stoccolma, Istanbul, Bruxelles, Copenhagen, Praga e L’aia. «L’adesione al progetto – sottolinea l’Assessore Isabellon – rientra nelle attività messe in atto dall’Assessorato dell’agricoltura e risorse naturali, attraverso il Servizio aree protette, per la salvaguardia della biodiversità. Il 2010 sarà l’Anno Internazionale della Biodiversità e questa iniziativa rappresenta un primo contributo a questa ricorrenza, che permetterà di far conoscere in Europa il patrimonio naturale della Valle d’Aosta e di sensibilizzare al rispetto e alla conservazione degli habitat naturali e delle specie floristiche e faunistiche d’interesse comunitario e regionale. » Per visionare i lavori realizzati nell’ambito del progetto Wild Wonders of Europe è possibile visitare il sito internet www. Wild-wonders. Com. .  
   
   
ANTONIO PAUCIULO: NELL’APERTO IN MOSTRA AL TEATRO FRANCO PARENTI IL MONDO DEL LAVORO COLTO DALLO SGUARDO DI UN PITTORE  
 
Milano, 30 novembre 2009 - Catalogo mostra Silvana Editoriale con testo critico di Maurizio Calvesi. Giovedì 10 dicembre 2009, nell’insolita cornice del foyer del Teatro Franco Parenti di Milano, inaugura la mostra “Nell’aperto” del pittore napoletano Antonio Pauciulo, che vive e lavora tra Italia e Germania. Alla base dell’esposizione uno straordinario e proficuo incontro tra Arte e Industria: in otto grandi composizioni l’artista ha immortalato il complesso mondo del gruppo internazionale Maire Tecnimont, attivo nel settore ingegneria e costruzioni che, come un “mecenate illuminato”, ha affidato a Pauciulo il compito di rappresentare i luoghi e le persone che ogni giorno ne compongono la catena produttiva, attraverso un’esperienza reale di visita nei cantieri e negli uffici presenti nelle diverse aree del mondo. Da un processo creativo durato oltre sedici mesi sono nate così otto tele di forte impatto visivo per dimensione e colore, tutte create nell’atelier berlinese dell’artista: quattro sono dedicate agli interni degli uffici Maire di India, Milano, Brindisi e Parigi, mentre le restanti quattro rappresentano i cantieri presenti a Torino, Munster, in Brasile e in Quwait. Nelle opere, pervase da un movimento circolare nelle tele di cantiere e rettilineo in quelle di ufficio, emerge chiara la potenza del concetto di unione: le grandi imprese di Maire sono infatti frutto del lavoro comune su un progetto condiviso tra persone con competenze differenti e che appartengono ad etnie e culture diverse. La Diversità che non crea barriere bensì cooperazione è infatti un valore imprescindibile che l’artista indaga e ritrova nella complessità umana e culturale del Gruppo Tecnimont richiamandosi a due importanti riferimenti: il concetto di “storia di lunga durata” di Fernand Braudel che considera l’individuo come parte di una collettività e l’immagine dell’“aperto” di Rainer Maria Rilke, secondo il quale l’individuo può accedere all’armonia e partecipare al tutto solo se trova un passaggio, una rottura verso l’aperto, dentro e fuori di sé, superando il limite del già noto. La mostra Nell’aperto rappresenta quindi un mondo dove ogni cosa e ogni persona sono al tempo stesso definite e distinte ma anche nostalgiche di un’unità, di un “aperto”, dove la parte è capace di armonizzarsi con il tutto. Non è un caso quindi che l’artista abbia concepito l’intera esposizione come un “polittico multipiano”, ovvero un insieme di pitture tenute insieme da un’idea formale, compositiva e iconografica. L’allestimento stesso all’interno del Teatro Franco Parenti è concepito per permettere ai visitatori di osservare le tele in modo completo: posizionate fronte retro in una sorta di rombo aperto, le opere creano una spirale di colori che rimanda al lavoro in fabbrica e in ufficio in un gioco di continui richiami e contrapposizioni capace di renderle entità autonome ma al tempo stesso in stretta interdipendenza spaziale e iconografica. .  
   
   
CENERENTOLA AL TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI DI MILANO  
 
Milano, 30 novembre 2009 - A 10 anni dalla versione cinematografica portata sugli schermi dalla Walt Disney, arriva per la prima volta in Italia il Musical tratto dalla più celebre delle fiabe, firmato “Rodgers & Hammerstein” (autori, tra gli altri, di classici come “Tutti insieme appassionatamente”, “Il Re ed Io”, “Oklahoma”, “Carousel”, “South Pacific”). Un cast d’eccezione, con in prima linea una sorprendente Whitney Houston (in veste anche di coproduttrice), Whoopy Goldberg, Jason Alexander, ha reso omaggio alla già osannata versione per la Tv americana (prodotta dalla Cbs nel 1958, e che in questa stagione festeggia il cinquantenario) interpretata dalla superlativa Julie Andrews e vista da ben 60 milioni di telespettatori. Roberta Lanfranchi darà tutta la sua dolcezza e la sua semplicità al personaggio del titolo in un allestimento che farà della “magia” il proprio punto di forza. Antonio Cupo vestirà i panni di un Principe dalla forte umanità che cerca nella semplicità e nel contatto con le persone umili il riscatto da una vita blindata dal protocollo della nobiltà. Giulio Farnese “en travesti” nei panni della “matrigna” completa un ricco cast in cui troviamo Manuela Tasciotti nel ruolo della Regina (che fu di Whoopy Goldberg) e la rivelazione di Hairspray Giovanna D’angi a dare tutta la sua verve ad una comicissima sorellastra. Con loro, Francesca Nerozzi (l’altra sorellastra), Daniela Simula (la fatina narratrice), Piero Di Blasio (il ciambellano), Enrico Baroni (il Re). A fare da cornice il corpo di ballo diretto da Luciano Cannito. Le scene di Marco Calzavara restituiranno un tono fiabesco e surreale ad un’ambientazione classica, così come i costumi di Santuzza Calì daranno allo spettacolo quel tocco di magia visiva che incanta i più piccoli affascinando il pubblico adulto. La partitura musicale curata dal M° Emanuele Friello contiene tutta la forza espressiva di due maestri del classico Musical anni ’50 come Rodger&hammerstein arricchite dalle tipiche atmosfere da cartoon. Massimo Romeo Piparo torna a firmare un allestimento dal taglio molto teatrale, puntando a mettere in risalto la poesia che musica e fiaba contengono raccontando “l’archetipo del riscatto” attraverso gli occhi di chi ancora crede al valore insostituibile delle fiabe: i bambini. Tra effetti magici curati dall’illusionista Erix Logan e macchine sceniche da “Teatro Nero di Praga”, lo spettacolo alternerà realismo e fantasia rinunciando ad effetti tecnologici per far risaltare la forza della creatività. Uno spettacolo scritto e pensato per tutta la famiglia, rivolto ai “grandi” che restano comunque “bambini”. Perché “sognare” non ha età. .  
   
   
ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI : UN ECCELLENTE PROGRAMMA PER I CONCERTI NATALIZI  
 
Milano, 30 novembre 2009 - Strauss: Il Pipistrello, Ouverture. Brahms: 3 Danze Ungheresi (orch. Brahms). Otto Nicolai: Le allegre comari di Windsor, Ouverture. Strauss: Lo Zingaro Barone, Ouverture. Dvořák: 3 Danze Slave op. 46 (6-7-8) Strauss: Il bel Danubio blu. Gilberto Serembe, direttore. Milanese, classe 1955, ha studiato e si è diplomato al Conservatorio di Milano. Proviene dalla prestigiosa scuola italiana degli ultimi grandi maestri: Franco Ferrara, col quale ha studiato all’ Accademia Chigiana di Siena e Mario Gusella (scuola di Hermann Scherchen) col quale ha studiato al Conservatorio di Milano. Qui, giovanissimo studente, si è anche diplomato in Composizione con Bruno Bettinelli, dalla cui scuola sono usciti prestigiosi direttori, quali Claudio e Roberto Abbado, Muti, Chailly ed esecutori come Pollini, Ughi e Canino. E’ stato ospite delle maggiori orchestre italiane e ha diretto prestigiose orchestre in Svezia, Finlandia, Belgio, Olanda, Ungheria. Insegna Direzione d’ Orchestra al Conservatorio di Brescia e ai Corsi Superiori di Alto Perfezionamento dell’Accademia Musicale Pescarese. Dalla sua scuola provengono molti direttori italiani dell’ultima generazione come: Matteo Beltrami, Riccardo Frizza e Daniele Rustioni. E’ sposato con la compositrice Elisabetta Brusa. Www. Gilbertoserembe. It www. Ipomeriggi. It .  
   
   
CLAUDIO BAGLIONI AL TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI  
 
Milano, 30 novembre 2009 - Partirà il 5 dicembre dal teatro degli Arcimboldi di Milano, dove resterà per quattro serate, il Q. P. G. A. – Concertopera di Claudio Baglioni. Baglioni presenterà in 7 città italiane una serata speciale: “Q. P. G. A. ” è un’opera popolare moderna, che rilegge le quindici canzoni storiche del 1972, presentate con una veste musicale completamente nuova per quanto riguarda arrangiamenti e sonorità. “Q. P. G. A. ” è un lavoro corposo, che si è alimentato con le parole del romanzo, le immagini del film e le emozioni dei concerti, nei quali le canzoni sono state eseguite dal vivo, prima di essere incise. Q. P. G. A. È anche il nuovo doppio album in uscita il 27 novembre 2009 e composto da cinquantadue titoli, 150 minuti di grande musica, con la partecipazione di settanta grandi nomi della storia della musica italiana. Una nuova superproduzione, per un universo sonoro intenso ed appassionante nel quale la storia d´amore che ha emozionato più di una generazione trova, per la prima volta, tutto il respiro narrativo. Il doppio album e’ stato anticipato dall’ uscita del brano inedito ‘‘Niente più’’ attualmente in rotazione nelle principali radio italiane. All’ interpretazione integrale di Qpga si affiancheranno inoltre, nuove edizioni live di tanti altri ‘’piccoli grandi amori’’, ovvero tutte le più belle e storiche canzoni d’ amore dello straordinario repertorio del musicista. Verrà fatto un regalo al pubblico di Q. P. G. A. Dando la possibilità di scegliere la canzone preferita di Claudio Baglioni e di poterla ascoltare durante lo show. Nel foyer del teatro, infatti, sarà posizionato il “muro Qpga”, dove gli spettatori potranno indicare, scrivendo sul muro, i grandi successi dell’ artista che vorrebbero ascoltare: da ‘’La vita e’ adesso ‘’ a ‘’ Mille giorni di te e di me’’ da ‘’Avrai’’ a ‘’Strada facendo’’. .  
   
   
MAZZACURATI LA FELICITÀ DELLA COMPIUTEZZA ESPRESSIVA AL CASINO DEI PRINCIPI DI VILLA TORLONIA A ROMA  
 
Milano, 30 novembre 2009 - Oltre 80 opere raccontano l’opera di Marino Mazzacurati a 40 anni dalla sua scomparsa Dipinti, sculture, lavori grafici e di arte applicata: sono le oltre 80 opere, alcune delle quali inedite, dell’esposizione dedicata alla figura di Renato Marino Mazzacurati, fino al 21 febbraio 2010 al Casino dei Principi di Villa Torlonia. La mostra è promossa dall’Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma - Sovraintendenza ai Beni Culturali e dalla Commissione Cultura in collaborazione con il Museo Marino Mazzacurati di Reggio Emilia ed è curata da Silvana Bonfili con Anna Paola Agati. Organizzazione e servizi museali sono di Zètema Progetto Cultura. Sono trascorsi quaranta anni dalla scomparsa di Renato Marino Mazzacurati (S. Venanzio di Galliera 1907 - Parma 1969), figura di riferimento tra gli anni Venti e Trenta per l’arte italiana e in particolare per Roma, sua città d’elezione. Il suo percorso artistico ha attraversato luoghi cruciali della vita culturale nazionale consentendogli di stringere importanti legami con Scipione, Mafai, con lo storico dell’arte e studioso Wart Arslan, con Di Cocco, Cavalli e Capogrossi. Negli anni Venti -Trenta, durante i soggiorni a Roma, vive un periodo particolarmente fecondo, dipingendo nature morte di stampo morandiano, penetranti ritratti di amici e familiari, paesaggi romani ed emiliani che si inseriscono nel clima innovativo e antiaccademico del periodo. Nel 1931 dà vita con Scipione e dirige la rivista "Fronte", il cui ambizioso intento è di riunire il meglio delle Arti Figurative e della Letteratura italiana. La rivista - che si avvale di collaboratori quali Carrà, Morandi, Scipione, Martini, Mafai, Moravia, Falqui, Ungaretti, Savinio - ha breve vita ma un pieno riconoscimento critico. Un soggiorno a Parigi e i numerosi contatti con l’ambiente antinovencentista milanese e romano gli consentono di avvicinarsi alle tendenze innovatrici della scultura conferendo alle sue composizioni un personale dinamismo drammatico. Dal 1934 questa modalità di espressione diventa il suo linguaggio quasi esclusivo e lo stile progressivamente assume toni espressionistici, fino al grottesco e caricaturale. Negli anni del dopoguerra, di nuovo a Roma, partecipa all’iniziativa dell’artista Enrico Galassi, che a Villa Giulia dà vita ad un laboratorio di arte applicata, al quale collaborano Afro, de Chirico, Leoncillo, Manzù, Mirko, Savinio, Severini. L’ esperienza si conclude nel marzo del 1946 con la mostra allo studio d’arte Palma. È in quello stesso anno che, trasferitosi a Villa Massimo, lavora a stretto contatto con Guttuso e Leoncillo. I monumenti ai caduti della Resistenza, presenti in numerose città italiane, opere dal forte impatto realistico con evidenti richiami alla classicità evidenziano l’impegno civile e la personale adesione agli ideali di libertà e giustizia. Accanto alle opere di Mazzacurati, l’esposizione raccoglie i lavori di altri artisti quali Scipione, Mafai, Leoncillo, Guttuso, Di Cocco e Cavalli. Dipinti, sculture, opere grafiche e di arte applicata provengono dalla Galleria Nazionale di Roma, dalla Galleria Comunale di Roma, dall’Accademia di San Luca, dai Musei Civici di Reggio Emilia, dagli eredi e da collezionisti privati. Il materiale documentario e archivistico è in alcuni casi inedito. Dopo la permanenza al Casino dei Principi di Roma, la mostra sarà ospitata a Reggio Emilia dal 6 marzo all’11 aprile 2010 supportata da un filmato realizzato per l’occasione. Il catalogo, curato dagli ideatori della mostra, include vari saggi critici e testimonianze di quanti hanno conosciuto Marino Mazzacurati. . .  
   
   
“SHHH…RUMORI D’ARTISTA” UNA ORIGINALE MOSTRA ALLA FONDAZIONE PIAGGIO MUSEO PIAGGIO “GIOVANNI ALBERTO AGNELLI” PONTEDERA (PI).  
 
 Milano, 30 novembre 2009 - Si inaugura venerdì 4 dicembre alle ore 17. 30 presso il Museo Piaggio “Giovanni Alberto Agnelli”, nei locali della Fondazione Piaggio a Pontedera (Pi), la mostra Shhh…rumori d’artista a cura di Tommaso Fanfani ed Elena Colombini, con opere di Gloria Campriani, Lorenzo Filomeni, Tannaz Hosseini Lahiji e Luca Palatesi. La Rassegna è organizzata dalla Fondazione Piaggio in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Pontedera, l’allestimento e la grafica sono a cura di Beppe Pistelli. La mostra si inserisce all’interno del progetto: “Una rete regionale delle culture della contemporaneità. Multicultura ed arte” promosso dalla Regione Toscana. Il vernissage della mostra è preceduto dalla tavola rotonda sul tema della Multicultura e Arte a cui prenderanno parte il Presidente della Fondazione Piaggio Tommaso Fanfani, il Presidente della Provincia di Pisa Andrea Pieroni, l’Assessore alla Cultura del Comune di Pontedera Stefano Tognarelli, l’Assessore alla Cultura della Provincia di Pisa Silvia Pagnin e gli autori dei testi critici pubblicati nel catalogo della mostra: Ilario Luperini, Massimo Innocenti, Francesco Mutti, Siliano Simoncini e Alba Roca Plans. La mostra ed il concept critico. La collettiva accoglie le suggestive opere di artisti che, nonostante la giovane età, hanno saputo imporsi nel mondo dell’arte attraverso la scelta di linguaggi innovativi ed originali, atti a rispondere alle nuove esigenze scaturite negli ultimi anni dal pubblico contemporaneo. L’incontro tra culture diverse ha costituito e continua a costituire il carattere prevalente dell’arte contemporanea nel nuovo millennio, le poetiche sono contaminate anche attraverso la velocità di circolazione dei vari codici visivi tra i diversi continenti. Oggi più che mai, nomadismo culturale ed eclettismo stilistico caratterizzano la ricerca artistica nei vari campi: linguaggi vicini e lontani, astratti e naturalistici, internazionali e autoctoni, sperimentali e tradizionali, colti o popolari che convivono nelle più diverse forme e poetiche artistiche. La tendenza al rapido consumo, carattere dominante della civiltà del nostro tempo, non risparmia neppure la produzione e la ricerca artistica. La velocità della diffusione, che sottopone le tendenze ad una rapida obsolescenza e, l’esigenza del mercato di esibire creazioni sempre nuove generano un andamento vorticoso dell’arte dei nostri giorni. Ciò provoca operazioni di radicale e continuo revisionismo a dispetto di quanto la storia dell’arte ha codificato nel Novecento e nel passato. Shhh…rumori d’artista, la mostra che si presenta alla Fondazione Piaggio, lo dimostra con assoluta chiarezza. I quattro artisti che costituiscono questa collettiva mostrano caratteri di evidente originalità, benché siano chiare le diverse ascendenze culturali. D’altra parte, non va dimenticato che durante il secolo Ventesimo Avanguardie e Neoavanguardie hanno fortemente contribuito al formarsi di un ricchissimo patrimonio di opere, di idee, di dibattiti, di scritti da consultare e da cui attingere. E’ naturale che quel ricco patrimonio entri a far parte integrante delle ricerche delle nuove generazioni. Il tema della complessità sembra essere al centro degli interessi speculativi e creativi di Gloria Campriani. La fibra tessile rappresenta il centro, il motore della sua multiforme ricerca. Originariamente unica struttura portante dell’opera, nei lavori più recenti diviene grumo di materia, spesso accostata, fusa, impastata con materiali estrapolati dal mondo naturale. L’uso di colori acrilici che investono le fibre, consentono all’artista di sviluppare trame di grande fascino: la gamma cromatica varia da sgargianti modulazioni di colori (Luce travolgente) a scabre sfumature tonali (Insenature). Gli assetti compositivi sono assai articolati: cangiano da controllate geometrie (Il cane o Confronti) a fantasmagoriche e sconvolgenti invenzioni (Energia). Le superfici fluiscono da accostamenti e intrecci piani in cui è la sensazione tattile della materia a dominare, fino ad intensi e vibranti bassorilievi, vere e proprie sculture di fibra; superfici spesso tormentate, frementi e mosse da spessori diversi. Lorenzo Filomeni manifesta analogo carattere di scultore su supporto pittorico nelle sue Ruggini. La ruggine è elemento evidente di degrado, ultimo residuo di vita, decomposizione di oggetti artificialmente costruiti. Scarto da accantonare, rifiuto. Sorge subito una domanda: “Siamo di fronte ad un’ulteriore, stanca, manifestazione della mitologia, della retorica del rifiuto, del recupero estetico dell’oggetto già fatto che tanto ha caratterizzato la ricerca, ma anche la ripetitività, l’imitazione fino alla noia, del fare artistico a noi contemporaneo?”. Sembrerebbe di no. Il lavoro di Lorenzo Filomeni è pervaso da un sottile filo di poesia che riscatta immediatamente ogni scoria di elucubrazione intellettualistica. C’è consapevolezza della storia e delle stratificazioni culturali, insieme ad un autentico desiderio di scoprire, di scavare, di calarsi dentro i caratteri del materiale senza condizionamenti, preconcetti o pregiudizi, di coglierne il trascolorare, il diverso spessore. L’originalità del lavoro di Filomeni sta nell’aver messo in lirico rapporto l’intensa, uniforme stesura pittorica del supporto caratterizzata da colori acrilici dalla vigorosa cromia, con le ruggini di diverso spessore e colore, di varia dimensione e di articolato equilibrio compositivo. La ruggine diviene materia del comporre, stimolo alla creatività, Burri e Fontana – come è già stato osservato - sono presenti, ma lontani. L’opera di Filomeni è concrezione profonda di vissuti diversi e, insieme, slancio creativo; memoria e proiezione verso il futuro; frammento di realtà e ritmo interiore. Le fotografie di Luca Palatresi vanno a collocarsi in una dimensione che varia dall’accentuato realismo della serie Adam, all’icastico surrealismo di Food &Fashion. Forti contrasti luministici, bagliori di luce astratta, irreale, incombente, animano sia plastici dettagli del bianco e nero sia le immagini di rigogliosa e serrata atmosfera ambientale, quali Alice in Wonderland, My Old Man, The Lady who Deceived Death. Attraverso modalità rappresentative ora statiche e fredde, ora di forte impatto espressionistico, Luca Palatresi sembra voler trattare la realtà con imparzialità e rigore oggettivo, con un atteggiamento duro e cinico invece, rivela un’intensa partecipazione, una forte carica emozionale con cui investe i soggetti rappresentati. L’assoluta padronanza del mezzo tecnico guida l’autore in azzardate elaborazioni di elevata efficacia e raffinatezza, come in Woman in white. L’artista non sembra preoccuparsi della coerenza di stile e dell’unitarietà del linguaggio. Egli esplora possibilità diverse con molteplici e difformi modulazioni e piega lo strumento di ripresa e le successive elaborazioni ai diversi momenti della sua eclettica ispirazione. Le foto di Luca Palatresi rivelano realtà esterne e interne trasfigurate, esasperate, colme di ambiguità e di contrasti. Anche la pittura di Tannaz, giovane artista iraniana, sembra limitare l’intervento della ragione per dare voce alle pulsioni più autentiche dell’interiorità umana. La realtà viene filtrata attraverso l’immaginazione dell’artista e fusa con i suoi ricordi, impressioni e sensazioni. Il mondo che ne scaturisce è frutto delle visioni, dei desideri, delle suggestioni della pittrice. E lo fa con queste inconsuete raffigurazioni, deflagrazioni spaziali che sembrano originarsi nel caos primigenio e, a loro volta, generando vortici vivificanti. Tutto appare in continuo ed esplosivo movimento entro il quale anche la figura umana, quando c’è, tende a sfaldarsi e a fondersi nello spazio. .  
   
   
COLLETTIVA D’ARTE CONTEMPORANEA “ARTE, EVENTO, CREAZIONE” LIBRERIA GALLERIA DEL BORGO, TRAPANI  
 
Milano, 30 novembre 2009 - Mercoledì 2 Dicembre 2009 alle ore 18,00, sarà inaugurata la Collettiva. D’arte Contemporanea dal titolo ”Arte, Evento, Creazione” presso i nuovissimi spazi della Libreria Galleria Del Borgo, sita in Via Conte Agostino Pepoli 219, a Trapani. Alfredo Cardillo, Enzo Messina, Marina Oddo, Tonio Valenti: ecco i nomi dei protagonisti dell’evento, tutti artisti di intensa qualità umana e di talento. Essi offriranno al grande pubblico di collezionisti e amatori un saggio delle loro opere più importanti, frutto di un percorso di ricerca e sperimentazione che mostra un’attenta riflessione cromatica, una pittura “pura”, espediente che risulta vincente, permettendo alle immagini di raccontare. La collettiva è inserita in un progetto della Libreria Galleria che si propone, di valorizzare e promuovere i numerosi e promettenti artisti presenti sul territorio trapanese. “Arte, Evento, Creazione” mette insieme differenti tendenze stilistiche che spaziano dall’informale al figurativo. Si tratta di un evento innovativo, che si svolge per la prima volta a Trapani all’interno di una libreria-galleria: uno spazio che affianca l’attività di libreria a quella di galleria d’arte, costruendo un tangibile trait d’union tra parola e arte. L’allestimento di questa eterogenea e articolata esposizione, all’insegna di un elevatissimo livello qualitativo e dell’originalità dei lavori proposti, intende stimolare un naturale confronto tra i vari artisti, ma soprattutto catturare l’attenzione del visitatore, trascinandolo piacevolmente in un’esperienza finalizzata ad una consapevole riflessione critica sui vari contenuti estetici ed espressivi trattati. Si tratta, dunque, di indirizzare il fruitore alla scoperta delle emozioni di una dimensione universale e fantastica come quella dell’arte che non finisce mai di stupire. In occasione dell’inaugurazione sarà anche presentato il libro “Prammatica Siciliana” di Francesco Giacalone, introdotto dal prof. Salvatore Valenti, Presidente dell´Associazione per la Tutela delle Tradizioni Popolari del Trapanese. .  
   
   
LEGGE ECOMUSEI: GIUNTA REGIONALE UMBRIA APPROVA REGOLAMENTO ATTUATIVO  
 
Perugia, 30 novembre 2009 - La Giunta regionale dell’Umbria ha approvato, su proposta dell’assessore all’Ambiente, Lamberto Bottini, il testo del regolamento attuativo della legge per la “Promozione e disciplina degli ecomusei”. La norma stabilisce le modalità e i requisiti per il loro riconoscimento. I richiedenti, enti, istituzioni pubbliche o soggetti privati assentiti dai primi, “devono avere svolto da almeno tre anni le attività di studio, ricerca e promozione, pertinenti le finalità dell’ecomuseo, col coinvolgimento attivo della popolazione e dei soggetti operanti nel territorio”, il quale, a sua volta, “deve corrispondere a caratteri di omogeneità culturale, geografica e paesaggistica”. Nello stesso territorio “devono essere presenti beni di comunità ed elementi patrimoniali materiali e immateriali naturalistici e ambientali di riconosciuto valore”. L’organismo di gestione dell’ecomuseo deve vedere la presenza di enti locali singoli o associati. Gli ecomusei, si legge nella legge istitutiva, “sono finalizzati ad attivare un processo di conservazione, interpretazione e valorizzazione del patrimonio culturale e naturale della società umbra” e ad “accompagnare le trasformazioni del territorio nel quadro di uno sviluppo economicamente compatibile e ambientalmente sostenibile”. .