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Notiziario Marketpress di Lunedì 28 Novembre 2011
TRASPORTO AEREO: LA COMMISSIONE INVITA AUSTRIA, GERMANIA, ITALIA E LUSSEMBURGO A CONFORMARSI ALLE NORME SUI DIRITTI AEROPORTUALI  
 
 Bruxelles, 28 novembre 2011 — in data 24 novembre la Commissione ha invitato Austria, Germania, Italia e Lussemburgo ad adottare provvedimenti legislativi nazionali per attuare la normativa Ue e garantire così che i diritti aeroportuali siano trasparenti e non discriminatori. La richiesta della Commissione è formulata attraverso un "parere motivato" nell´ambito dei procedimenti di infrazione dell´Unione europea. Gli Stati membri citati devono comunicare alla Commissione entro un periodo di due mesi le misure adottate per recepire pienamente le disposizioni pertinenti di diritto dell´Unione; in caso contrario la Commissione potrà adire la Corte di giustizia dell´Unione europea. Le norme dell´Ue - La direttiva sui diritti aeroportuali , adottata nel marzo 2009, chiede agli Stati membri di adottare atti legislativi per garantire che i diritti aeroportuali imposti ai vettori aerei nei principali aeroporti dell´Unione europea siano calcolati sulla base dei principi della trasparenza e della non discriminazione, e siano oggetto di consultazioni periodiche, come stabilito nelle politiche concordate dall´Organizzazione internazionale dell´aviazione civile (Icao). I diritti in oggetto sono versati dai vettori aerei per l´uso delle piste aeroportuali e comprendono le tasse aeroportuali addebitate ai passeggeri a copertura dei costi d´uso dell´infrastruttura dei terminali aeroportuali. I diritti aeroportuali rappresentano una voce significativa nei costi dei vettori e, in ultima analisi, gravano sui passeggeri in quanto sono inclusi nel prezzo del biglietto. La direttiva sancisce che gli aeroporti sono tenuti a consultare le compagnie aeree in relazione ai diritti in parola e a fornire informazioni sui costi sostenuti per la fornitura dei servizi per i quali richiedono il pagamento di diritti. Gli Stati membri sono tenuti inoltre a designare un´autorità indipendente con il potere di dirimere le controversie tra aeroporti e vettori aerei. Motivazioni della decisione - L´austria, la Germania, l´Italia e il Lussemburgo non hanno comunicato alla Commissione l´adozione dei provvedimenti legislativi necessari per conformarsi alla citata direttiva, benché fossero tenuti a farlo entro il 15 marzo 2011. A tutt´oggi, 19 Stati membri hanno comunicato di aver pienamente recepito la direttiva, mentre in quattro Stati membri la procedura di recepimento è tuttora in corso. La Commissione è attualmente impegnata nella valutazione dei provvedimenti legislativi nazionali per accertare che siano conformi alle disposizioni della direttiva. Effetti concreti della mancata attuazione - Un´attuazione non adeguata della direttiva potrebbe comportare per i passeggeri costi più elevati del dovuto per i loro spostamenti in aereo, sia all´interno dell´Unione europea sia per i voli a lungo raggio in partenza dall´Unione europea.  
   
   
SICUREZZA AEREA: NUOVE LICENZE PER L´ARIA UE TRASPORTO PIÙ SICURO  
 
Bruxelles, 28 novembre 2011 - La Commissione europea ha emesso il 25 novembre un regolamento che armonizza le esigenze di qualificazione e di idoneità fisica dei piloti. Con questa legge, i titolari di una patente di guida rilasciata in uno Stato membro sono autorizzati a volare gli aerei in tutta l´Ue, senza dover soddisfare ogni altra esigenza di carattere tecnico o medico. Queste regole sono basate su standard internazionali per la sicurezza aerea istituito dalla Convenzione di Chicago. Siim Kallas, vicepresidente della Commissione responsabile dei trasporti, ha dichiarato questo: "Queste nuove regole semplificano la vita di migliaia di driver nella Ue, garantendo al contempo elevati livelli di sicurezza". La Commissione ha adottato la proposta sulla base del parere tecnico dell´Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) e dopo ampie consultazioni con tutte le parti interessate. Stati membri e il Parlamento europeo ha inoltre accolto con favore la proposta. Le nuove regole, che si applicano a partire dal 8 aprile 2012, contribuirà a rendere le condizioni per ottenere licenze di pilota per voli commerciali e non commerciali più semplice, più economico e più efficiente. Essi comprendono diverse nuove caratteristiche: nuove licenze per i piloti di aerei leggeri e requisiti associati medici, sono intese ad agevolare l´esercizio dell´attività senza compromettere la sicurezza; la prima serie di norme armonizzate per alianti, mongolfiere, dirigibili e sollevare motore aereo è adottata; l´idoneità fisica del personale di cabina sono armonizzate a livello Ue, che ha l´effetto di rafforzare le norme esistenti 1 ; Le nuove disposizioni inoltre fissare requisiti comuni per gli esaminatori, gli istruttori e gli esaminatori Istituto di medicina aeronautica incaricato di valutare le capacità dei piloti, consentendo loro di godere dei vantaggi del mercato interno. Tale regolamento sarà presto integrata da requisiti per il livello di Ue delle autorità aeronautiche, enti di formazione dei piloti, dei centri aeromedici e simulatori, che sarà anche semplificare le regole nel settore dell´aviazione civile. Il testo del regolamento è ora online: http://eur-lex.Europa.eu/lexuriserv/lexuriserv.do?uri=oj:l:2011:311:0001:0193:fr:pdf    
   
   
IL DIRETTORE GENERALE DELL’ENAC ALESSIO QUARANTA NOMINATO FOCAL POINT PER IL TRAINING NEL COMITATO DI COORDINAMENTO DELL’ECAC  
 
Roma, 28 novembre 2011 - L’ente Nazionale per l’Aviazione Civile rende noto che Alessio Quaranta, Direttore Generale dell’Enac, e da settembre membro del Comitato di Coordinamento dell’Ecac, European Civil Aviation Conference, è stato nominato focal point per il Training della stessa Ecac, organizzazione a cui aderiscono 44 Stati del continente europeo. La nomina è avvenuta il, 24 novembre, durante la 162a riunione del Comitato in corso a Parigi, primo incontro a cui il Direttore ha partecipato dall’elezione di settembre. Il Comitato di Coordinamento dell’Ecac, strumento politico dell’organizzazione, è composto da un totale di 11 membri a ognuno dei quali è affidato il ruolo di responsabile e focal point di uno specifico tema inerente l’aviazione civile. Oggi il Direttore Quaranta è stato nominato referente per la materia del Training. Si occuperà, pertanto, della formazione, tema trasversale che coinvolge tutti i 44 Paesi, nell’ambito della sicurezza e dell’applicazione delle normative internazionali in materia. Le attività intraprese nel Training si rifletteranno nel lavoro dell’Ecac nel prossimo triennio.  
   
   
SICUREZZA DEI TRASPORTI: LA COMMISSIONE INVITA L´ITALIA AD ADOTTARE NORME IN MATERIA DI ATTREZZATURE A PRESSIONE TRASPORTABILI  
 
 Bruxelles, 28 novembre 2011 - La Commissione europea ha invitato il 14 novembre l’Italia ad adottare una normativa nazionale in materia di attrezzature a pressione trasportabili, conformemente agli obblighi previsti dal diritto dell´Unione europea. La richiesta della Commissione è formulata sotto forma di un “parere motivato” nell´ambito dei procedimenti di infrazione dell´Ue. Se l´Italia non informa entro due mesi la Commissione in merito alle misure adottate per assicurare il pieno rispetto della direttiva, la Commissione può deferire il caso alla Corte di giustizia dell´Ue. Le norme dell´Ue - La direttiva 2010/35/Ue in materia di attrezzature a pressione trasportabili 1 prevede norme comuni per la sicurezza della progettazione e della costruzione, nonché le ispezioni necessarie al controllo delle attrezzature a pressione trasportabili. Stabilisce anche norme relative alla libera circolazione e all’impiego di dette attrezzature assicurando in particolare l’accettazione reciproca delle ispezioni periodiche e delle altre ispezioni ufficiali effettuate su di esse. Motivazione - La Commissione ha deciso di inviare un parere motivato poiché l´Italia non ha recepito la direttiva nella propria legislazione nazionale. Tale direttiva doveva essere pienamente recepita entro il 30 giugno 2011. Effetti concreti della mancata attuazione - La direttiva in materia di attrezzature a pressione trasportabili è volta a garantire un livello comune di sicurezza per le attrezzature in questione. Crea inoltre un mercato interno pienamente europeo ai fini del trasporto delle suddette attrezzature. La mancata attuazione della normativa potrebbe pertanto compromettere la sicurezza del trasporto e della distribuzione dei gas nell´Ue.  
   
   
BOLZANO: TAVOLA ROTONDA SULL´AEROPORTO: SPIEGATA LA FORMULA PER IL CALCOLO DELLA PISTA  
 
Bolzano, 28 novembre 2011 - Ultimo incontro della tavola rotonda sull´aeroporto di Bolzano: al centro delle discussioni le questioni tecniche relative all´allungamento della pista. In particolare, è stata illustrata la formula internazionale utilizzata per calcolare la lunghezza della pista di uno scalo di categoria 2C, come quello di Bolzano, che dopo i lavori misurerà 1.431 metri. Con quello del 24 novembre a Palazzo Widmann, si è conclusa la serie di incontri della tavola rotonda sugli interventi di adeguamento dell´aeroporto di San Giacomo organizzata dagli assessori Thomas Widmann e Florian Mussner. "In questi mesi - commenta Widmann - è stato possibile fornire informazioni dettagliate sulle normative previste dall´Enac, sulla categoria nella quale risulta classificato lo scalo di Bolzano, sui velivoli che potranno partire e atterrare a San Giacomo e sui contenuti del Masterplan. Credo che si sia riusciti a dare risposte chiare e puntuali alle molte questioni che erano state messe in campo". Durante l´incontro odierno, l´assessore Thomas Widmann, che in Giunta provinciale ha le competenze in tema di mobilità, ha ricordato che "l´aeroporto di Bolzano è, e rimarrà, nella categoria 2C. Il nostro obiettivo - ha proseguito Widmann - resta quello di creare uno scalo di dimensioni regionali, in grado di garantire collegamenti con Roma e con due, massimo tre, aeroporti internazionali. Anche se a San Giacomo non atterreranno mai velivoli di capacità superiore ai 50-70 posti, dobbiamo comunque garantire alle compagnie aeree tutti gli standard e le condizioni di sicurezza previste a livello nazionale e internazionale". Per ogni categoria di aeroporti, esiste una formula riconosciuta da tutte le autorità che calcola la lunghezza minima della pista di partenza e atterraggio. Il rappresentante Enac per la sicurezza in Alto Adige, Manfred Mussner, ha illustrato la metodologia utilizzata per fissare la lunghezza prevista per lo scalo di Bolzano che appartiene alla categoria 2C. Una classe che, in condizioni di altitudine a livello del mare, temperatura media di 15 gradi celsius e pendenza dello 0%, richiederebbe una pista lunga 1.199 metri. Applicando i parametri relativi alla realtà di San Giacomo, si arriva ai 1.431 metri previsti dal Masterplan. "Per rispettare questi criteri internazionali - ha sottolineato l´assessore Thomas Widmann - le uniche opzioni possibili erano due: ampliare la pista e portarla alla lunghezza richiesta, oppure rinunciare alla concessione. Se anche avessimo scelto questa seconda ipotesi, ciò non avrebbe comportato lo smantellamento dell´aeroporto perchè lo Stato avrebbe dovuto riassegnare la concessione. In questo caso, però, la Provincia non avrebbe avuto più voce in capitolo sulle opportunità di sviluppo futuro dello scalo di San Giacomo". La vicenda dovrebbe definitivamente concludersi nei prossimi 30 giorni, con la Giunta provinciale chiamata ad approvare il Masterplan dell´aeroporto e l´adeguamento della pista.  
   
   
TOYOTA PIANIFICA UN NUOVO INVESTIMENTO DA 265 MILIONI DI EURO PER LA PRODUZIONE DI NUOVI MODELLI DI SEGMENTO C IN EUROPA  
 
Roma, 25 novembre 2011 - Toyota ha annunciato la decisione di intraprendere due importanti percorsi di rinnovamento della strategia produttiva in Europa, destinati ad ottimizzare l’efficienza degli impianti presenti nel continente e a incrementare la localizzazione del segmento C. La produzione delle varianti hatchback dei veicoli costruiti in Europa (benzina, diesel e ibridi) verrà consolidata presso Toyota Motor Manufacturing Uk (Tmuk). Attualmente, la Toyota Auris viene costruita sia presso la fabbrica in Turchia (versioni benzina e diesel) sia nel Regno Unito (versioni benzina, diesel ed ibride). Oltre a questo, Toyota ha deciso che la produzione della variante berlina sarà affidata a Toyota Motor Manufacturing Turkey (Tmmt). Questi cambiamenti comporteranno nuovi investimenti e nuove assunzioni per le due strutture. In totale, questo investimento ammonterà a circa 265 milioni di Euro. Tmuk prevede un aumento dei posti li lavoro che potrà raggiungere le 1.500 unità, con assunzioni che inizieranno verso la metà del 2012, con una prima fase che dovrebbe coinvolgere circa 500 lavoratori. Tmmt prevede invece un aumento dei posti di lavoro pari a circa 400 unità, con assunzioni che dovrebbero iniziare nella seconda metà del 2012. La Toyota Auris viene attualmente prodotta sia da Tmuk che da Tmmt. Con l’accorpamento della produzione della nuova Auris in un singolo impianto (Tmuk), Toyota potrà ottimizzare e migliorare l’attuale capacità produttiva della fabbrica, ottenendo così un maggiore livello di efficienza. Oltre a questo, Tmuk continuerà a produrre sulla stessa linea anche la Toyota Avensis. Attraverso un comunicato correlato, Toyota ha inoltre annunciato il nuovo piano per affidare la produzione della nuova berlina di segmento C a Tmmt, presso l’impianto di Sakarya, in Turchia. Questo nuovo modello, sarà costruito insieme alla Toyota Verso. L’inizio della nuova strategia di produzione è previsto entro i prossimi due anni. Questa nuova impostazione incrementerà il volume totale dei veicoli destinati al segmento C prodotti in Europa. "Questo annuncio conferma ulteriormente l’importanza delle strutture di Tmuk e Tmmt per Toyota, sulla stessa linea del piano di incremento della produzione locale dei veicoli venduti in Europa", queste le parole di Didier Leroy, Presidente e Ceo di Toyota Motor Europe. "Nel segmento C, la variante hatchback è per Toyota un veicolo fondamentale, perché estremamente competitivo all’interno del mercato automobilistico europeo, mentre le berline sono tra le più vendute nell’Europa dell’Est, in Turchia e negli altri paesi della stessa regione. Siamo molto fiduciosi di come le nostre strutture nel Regno Unito e in Turchia, assieme ai nostri dipendenti e fornitori, possano continuare a costruire prodotti di qualità superiore e contribuire alla futura crescita di Toyota in Europa."  
   
   
TRASPORTI: GORIZIA AL CENTRO DELLA PIATTAFORMA LOGISTICA  
 
Gorizia, 28 novembre 2011 - Le prospettive di sviluppo dell´Autoporto Sant´andrea di Gorizia sono legate a una sempre più stretta integrazione con la piattaforma logistica regionale ma anche con l´Autoporto di Sempeter-vrtojba, che si trova al di là del confine in territorio sloveno. Lo ha sottolineato l´assessore regionale alle Infrastrutture Riccardo Riccardi, inaugurando il 25 novembre nella sede della Sdag, la società che gestisce Sant´andrea, un nuovo impianto fotovoltaico realizzato nel quadro di un più ampio progetto di riqualificazione della struttura confinaria. Alla cerimonia hanno partecipato, assieme a Riccardi, il sindaco di Gorizia Ettore Romoli, il presidente della Provincia Enrico Gherghetta, il sindaco del Comune sloveno di Sempeter-vrtojba Milan Turk e il presidente della Sdag Giorgio Milocco. La benedizione è stata impartita dal parroco di Sant´andrea, don Carlo Bolcina. L´assessore regionale ha ricordato i rilevanti lavori di potenziamento della rete stradale e autostradale: dall´inizio della legislatura a oggi sono stati aperti in Friuli Venezia Giulia cantieri per 750 milioni di euro. Questi investimenti hanno toccato in particolare la provincia di Gorizia, a partire proprio dal raccordo Villesse-gorizia, un´opera "simbolo" che consente di migliorare uno degli accessi fondamentali alla regione. Il piano di riqualificazione dell´Autoporto è stato realizzato grazie a una convenzione tra la Regione e la Sdag, che ha permesso di utilizzare 10 milioni di euro dei cosiddetti "fondi di Osimo". "Dobbiamo adesso - ha detto Riccardi - compiere un ulteriore passo avanti: l´integrazione con l´Autoporto di Sempeter-vrtojba. Solo così sarà possibile sfruttare tutte le potenzialità di sviluppo della Sdag, per attirare nuovi traffici e una vincere una sfida che si gioca su scala europea". Il nuovo impianto fotovoltaico, che è stato realizzato sui tetti di tre edifici dell´Autoporto, permetterà di soddisfare circa la metà del fabbisogno annuale della Sdag, grazie a una produzione annua di 1,2 milioni di chilowattora. Il costo è stato di 4 milioni di euro, coperti per il 65 per cento con un mutuo agevolato del Frie. Con il piano di riqualificazione della Sdag sono stati anche potenziati i servizi e le strutture dell´Autoporto, oltre che realizzato il tratto comunale della viabilità di collegamento tra la Villesse-gorizia e la superstrada slovena da Vrtojba a Postumia. La Sdag sta inoltre partecipando ad alcuni progetti europei di ricerca e sviluppo, che stanno dando interessanti risultati nel campo dell´informatica applicata alla logistica dei trasporti.  
   
   
TPL, REGIONE E COMUNI FIORENTINI INSIEME PER PROGETTARE LA NUOVA RETE DEI SERVIZI  
 
Firenze, 28 novembre 2011 – Progettare insieme una rete di servizi che aderisca alle necessità dell’area fiorentina. Questa la volontà confermata dall’incontro che si è tenuto il 24 novembre nella sede dell’assessorato ai trasporti della Regione tra l’assessore Luca Ceccobao e i rappresentanti dei Comuni soci di Ataf. L’incontro è stato positivo e proficuo e ha consetito di chiarire una serie di punti inerenti alla progettazione delle future linee di autobus. Sono state confermate le indicazioni precedentemente date dalla Regione Toscana(tra cui l’omogeneità in tutto il territorio regionale del metodo con cui saranno ripartite le risorse messe a disposizione), che restano i punti fermi dai quali ciascun territorio dovrà partire per disegnare una nuova rete di servizi che soddisfi al meglio le esigenze di mobilità dei suoi cittadini. E’ stato infine affrontato il tema della minore ‘velocità commerciale’ di Firenze, cioè il fatto che in un contesto urbano come quello fiorentino il costo del servizio è maggiore perchè è maggiore il tempo impiegato per svolgerlo. Questa è una peculiarità della città, cui si potrà far fronte facendo il massimo sforzo per incrementare i ricavi e dunque per trasportare più utenti, innalzare la produttività o fare investimenti strutturali (ad es. Corsie preferenziali, che velocizzano i tempi di spostamento dei mezzi e di conseguenza abbattono i costi). Il Comune ha già chiesto la collaborazione della Regione e della Provincia per progettare una rete di trasporti urbana che vada incontro a queste necessità. Il confronto progettuale continua tra tutti i Comuni anche sulla nuova rete e sulla funzione della tramvia.  
   
   
SI APRE TAVOLO INFRASTRUTTURE CON PARLAMENTARI PUGLIESI  
 
Bari, 28 novembre 2011 - "L´aggravamento di una serie di vicende relative ai collegamenti tra la Puglia e il territorio nazionale e l´iter di approvazione di alcune importanti infrastrutture strategiche pongono l´opportunità di uno sforzo congiunto e straordinario della rappresentanza politica, istituzionale, sociale ed economica per attivare adeguati interventi condivisi, con l´obiettivo di rilanciare il diritto della Puglia a una piena integrazione nelle reti e nei servizi della mobilità". L´assessore alle infrastrutture e mobilità Guglielmo Minervini ha rivolto questo invito bipartisan ai parlamentari pugliesi e ai rappresentanti del partenariato economico e sociale, chiedendo "la disponibilità ad una discussione aperta" su questioni puntuali come lo smantellamento dei servizi ferroviari a lunga percorrenza, il raddoppio del tronco ferroviario Termoli-lesina, l´alta capacità Bari-napoli/taranto/brindisi/ Lecce, il nodo ferroviario di Bari e il Porto di Taranto. L´incontro è previsto lunedì 28 novembre alle ore 11 nella sede del Consiglio Regionale.  
   
   
MOBILITA’; DA ETIOPIA GRANDI ATTESTATI PER LAVORO DI ROMA CAPITALE SU INFRASTRUTTURE  
 
Roma, 28 novembre 2011 - «Ancora una volta l’Amministrazione capitolina ha ricevuto un importante riconoscimento internazionale per quanto si sta realizzando a Roma a livello di infrastrutture del trasporto pubblico. L´amministratore Delegato di Roma Metropolitane, Federico Bortoli, accompagnato dal Direttore tecnico della società, Luigi Napoli, e dal responsabile della linea C, Giovanni Simonacci, è stato ricevuto in udienza dal Presidente della Repubblica dell´Etiopia, Girma Wolde Giorgis. Quest’ultimo, oltre a complimentarsi con l’azienda per le opere che sta portando avanti nella nostra città, ha auspicato che Roma Metropolitane possa mettere a disposizione dell’Etiopia la sua esperienza per impostare un progetto strategico pluriennale relativo alla mobilità del Paese. Il presidente Girma ha tenuto a sottolineare che una capacità di studio, pianificazione, progettazione e realizzazione come quella che Roma Capitale riesce ad esprimere attraverso Roma Metropolitane, così apprezzata in campo internazionale, potrebbe essere di grande aiuto anche al popolo etiope». Lo ha dichiarato il 26 novembre Antonello Aurigemma, assessore alla Mobilità di Roma Capitale.  
   
   
150MILA EURO PER ACCESSO AL MARE DA COSTIERA TRIESTE  
 
Trieste, 28 novembre 2011 - Su proposta dell´assessore alle Finanze del Friuli Venezia Giulia, Sandra Savino, la Giunta regionale ha approvato un finanziamento di 150 mila euro per gli interventi di riqualificazione in provincia di Trieste relativi alla scalinata che dalla Tenda Rossa, sulla Strada Costiera, conduce al porticciolo di Santa Croce. L´importanza dell´iniziativa sta nel fatto che la scalinata costituisce l´unico collegamento pubblico via terra che consente agli utenti (titolari di ormeggi, bagnanti, etc.) di accedere al suddetto porticciolo. Tra gli interventi previsti, inquadrabili nell´ambito del Protocollo d´intesa siglato tra la Regione ed il ministero dell´Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, l´asporto della pavimentazione deteriorata e la sua sostituzione con materiali idonei, il consolidamento delle gradinate e, infine, il posizionamento di parapetti e ringhiere in ferro, nel pieno rispetto delle tipologie esistenti. "Questi interventi - ha spiegato Savino - mirano ad accrescere la sicurezza di una struttura molto utilizzata dai cittadini che si dirigono al mare sulla costiera triestina".  
   
   
UN TAVOLO TECNICO PER RISOLVERE I PROBLEMI DELLA LUCCA-AULLA  
 
Firenze, 28 novembre 2011 - “Subito un tavolo tecnico per affrontare i problemi della linea Lucca-aulla”, a dirlo è l’assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao, commentando l’incontro che si è svolto il 24 novembre a Piazza al Serchio (Lu) tra Regione Toscana, Trenitalia e pendolari e istituzioni locali. ”Si tratta di una ferrovia molto importante per il territorio della Garfagnana – ha proseguito l’assessore – e molto utilizzata da studenti e pendolari. L’andamento della puntualità nell’ultimo anno è stato troppo al di sotto della media regionale, non possiamo continuare ad accettarlo”. L’incontro che si è svolto ieri fa parte di una serie di appuntamenti (previsti anche dal contratto di servizio tra Regione e Trenitalia) periodici promossi dalla Regione per confrontarsi direttamente con gli utenti raccogliendo critiche e suggerimenti per migliorare il servizio. “La Lucca –Aulla soffre dei problemi delle altre linee diesel della regione – ha aggiunto l’assessore – soprattutto della mancanza di materiale rotabile, in costante manutenzione per un consumo anomale dei bordini delle ruote. La Regione, come è stato detto ieri, non è soddisfatta dell’andamento attuale e per questo darà vita ad un tavolo tecnico con Trenitalia e le istituzioni del territorio, per entrare nel merito dei problemi della linea e trovare soluzioni realistiche. Gli amministratori locali e i pendolari chiedono semplicemente di tornare alla normalità, una richiesta del tutto legittima che dobbiamo sostenere nei confronti di Trenitalia”. All’incontro di ieri erano presenti funzionari regionali che hanno esposto l’analisi del monitoraggio effettuato con la linea e la controparte, ovvero Trenitalia, che ha risposto dell’andamento del servizio. E’ stato ricordato che la puntualità media della linea è dell’85%, ben al di sotto della media regionale (che si attesta attorno al 92%). Per questo la Regione ha costantemente multato Trenitalia per il non raggiungimento di quanto previsto dal contratto di servizio ed ha risarcito i pendolari della Garfagnana attraverso ’bonus’ per l’acquisto dell’abbonamento. “Ma non ci interessa dare bonus, sebbene li troviamo un atto dovuto per chi subisce un disagio – ha concluso l’assessore - ci interessa far arrivare i treni in orario. Purtroppo servirebbero treni nuovi, ma le ultime notizie che ci arrivano sono allarmanti. Di fronte ai tagli di 430 milioni al trasporto ferroviario, ennesima eredità del Governo Berlusconi, Trenitalia ha bloccato le forniture di treni nuovi, che comprendevano anche materiale diesel.” Il dibattito che si è sviluppato nell’incontro ha visto l’intervento di molti pendolari, che hanno evidenziato una situazione di oggettiva criticità, sia per quanto riguarda l’affidabilità del servizio che la puntualità. Tra gli interventi che si sono succeduti, anche quelli del consigliere regionale Ardelio Pellegrinotti, dei parlamentari del Pd Raffaella Mariani e Andrea Marcucci e del sindaco di Piazza al Serchio Paolo Fantoni, intervenuto in rappresentanza dei comuni interessati dalla linea.  
   
   
FVG: NIENTE CATENE A BORDO SU COSTIERA - OBBLIGO IN MONTAGNA  
 
Trieste, 28 novembre 2011 - Niente più obbligo di catene da neve a bordo o dell´uso di pneumatici invernali sulla strada Costiera, parte della statale 14 "della Venezia Giulia". "Ribadita" invece l´obbligatorità - come negli anni scorsi - sulle strade di montagna del Friuli Venezia Giulia e lungo la viabilità autostradale. Sono queste le decisioni maturate dall´incontro convocato a Trieste dall´assessore regionale alle Infrastrutture Riccardo Riccardi con i rappresentanti di Fvg Strade (è intervenuto il presidente Giorgio Santuz), Autovie Venete, Autostrade per l´Italia ed Anas e che lo stesso assessore ha rimarcato il 24 novembre, in sede di Consiglio regionale, rispondendo alle interrogazioni presentate dai consiglieri regionali Pietro Colussi, Piero Camber, Maurizio Bucci e Piero Tononi. "A beneficio della sicurezza, raccomandiamo a tutti coloro che non hanno pneumatici da neve di tenere a bordo dei propri mezzi le catene da neve da utilizzare in caso di brutto tempo. Confermiamo,invece, l´obbligo di catene a bordo su tutte le strade di montagna: la specifica ordinanza entrerà in vigore dai prossimi 5 o 6 dicembre, allorché potranno essere predisposti i cartelloni segnaletici approvati dal ministero dei Trasporti", sottolinea l´assessore Riccardi. Diverso è il discorso sulla rete autostradale, è stato evidenziato. A4, A28 ed A 23 sono direttrici di un sistema autostradale ovviamente più articolato, che si estende al Veneto, alla Slovenia ed all´Austria (in entrambi questi Paesi già da alcuni anni esiste l´obbligo di dotazioni invernali per tutti i veicoli in transito): "siamo giocoforza costretti ad adeguarci alle regole previste lungo tutta la rete autostradale - osserva Riccardi - anche tenendo conto che negli anni passati alcuni gravi incidenti (per questo motivo) si sono avuti sulle tratte Portogruaro-cessalto e Redipuglia-duino, come ha segnalato Autovie Venete". Chiarita, infine, l´applicazione delle misure per i mezzi a due ruote, "non sono applicabili" conclude l´assessore. Questi i tratti di strada sui quali viene confermato l´obbligo di catene da neve a bordo o l´utilizzo di pneumatici di tipo invernale. Sr 14 "della Venezia Giulia": dal km 158+345 al km 161+150 - Motivazione tecnica: la strada collega Trieste con il bivio ad "H". La strada è fortemente trafficata ed è strategica per l´abitato di Trieste, ha una notevole pendenza. Possibilità di formazione di ghiaccio in presenza di bora. Il tratto è stato inserito successivamente ad una riunione con il prefetto di Trieste per omogeneità con quanto già adottato dall´Anas nei tratti della strada di loro competenza. Sr 58 "della Carniola": dal km 0+000 al km 9+229 - La strada collega Trieste con il confine di Se sana (slovenia). Scelta in base alla tortuosità, alla pendenza e quota. Forte possibilità di formazione di ghiaccio in presenza di bora. Sr 518 "di Devetaki": intero tronco - Viabilità carsica. Collega la Sr 55 con la Slovenia. Scelta in base alla tortuosità, alla pendenza e quota. Sr 519 "di Jamiano": intero tronco - Viabilità carsica. Collega la Sr 55 con la Slovenia. Scelta in base alla tortuosità, alla pendenza e quota. Sr 251 "della Val di Zoldo e Val Cellina": dal km 60+100 al km 97+805/Tratto Montereale Valcellina-confine bellunese - Insidiosa in base alla tortuosità, alla pendenza ed alla quota. Vallata in ombra interessata da frequenti precipitazioni nevose e formazione di ghiaccio (in particolare su viadotti). Sr 552 "del Passo Rest": dal km 23+800 al km 48+600 - La strada collega Sequals con la Carnia. La strada è insidiosa in base alla limitata larghezza, alla tortuosità, alla pendenza ed alla quota. L´area è interessata da frequenti precipitazioni nevose e formazione di ghiaccio e sovente, in occasione di abbondanti precipitazioni sul passo Rest, la strada viene chiusa al traffico. Strada soggetta a formazione di gelo al suolo. Sr 355 "della Val Degano": dal km 9+929 al km 31+735 - La strada collega la Val Degano a Sappada. La strada è fortemente interessata sia da traffico pesante che turistico nei fine settimana. Strada montana, insidiosa in base alla tortuosità, alla pendenza ed alla quota. Area interessata con frequenti precipitazioni nevose e formazione di ghiaccio. Nel tratto veneto è già stato adottato analogo provvedimento. Ss 52 "Carnica": dal km 20+365 al km 64+137 - La strada collega la Val Tagliamento con il Veneto (Belluno). La strada è trafficata sia da traffico pesante che pendolare e turistico nei fine settimana. Strada montana che valica il passo della Mauria, insidiosa in base alla tortuosità, alla pendenza ed alla quota. Area interessata da frequenti precipitazioni nevose e formazione di ghiaccio. Nel tratto veneto è già stato adottato analogo provvedimento. Sr 465 "della Forcella Lavardet e Valle San Canciano": dal km 10+596 al km 49+800 - Tratto Veneto lungo la Val Pesarina sino a Sutrio. Strada montana, insidiosa in base alla limitata larghezza, alla tortuosità, alla pendenza ed alla quota. Area interessata da frequenti precipitazioni nevose e formazione di ghiaccio.  
   
   
MOBILITÀ: 38MILA EURO PER PROGETTO PILOTA A TRIESTE  
 
Trieste, 28 novembre 2011 - Su proposta dell´assessore alle Finanze del Friuli Venezia Giulia, Sandra Savino, la Giunta regionale ha approvato il finanziamento di 38 mila euro a favore di un progetto pilota nel settore della mobilità sostenibile. Le diverse fasi del progetto (analisi, progettazione ed aggiornamento del grafo esistente ed elaborazione informatica dei dati tramite l´utilizzo di specifici hardware/software) sono finalizzate in primo luogo ad individuare le caratteristiche della rete stradale, successivamente ad identificarne le criticità e relative incongruenze e, infine, a ricercare le ottimali soluzioni per migliorare la funzionalità viaria del comune di Trieste. L´attenzione sarà focalizzata sulla parte centrale del capoluogo giuliano e l´iniziativa progettuale si sostanzierà in una microsimulazione diretta a valutare l´effettiva circolazione dei veicoli sul territorio, riconoscendone le diverse fasi di moto (partenza, accelerazione, frenatura). Sulla base dei dati relativi alle tipologie dei veicoli rilevati in sede di modelizzazione, sarà poi possibile costruire una massa delle emissioni inquinanti in atmosfera imputabili alla circolazione viaria nell´area oggetto di simulazione. "Anche quest´intervento - ha spiegato Savino - fa parte delle iniziative promosse dalla Regione di concerto con il ministero dell´Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare. In tal modo - ha concluso - si mira a finanziare quei progetti pilota che si caratterizzano per la presenza di elementi diretti alla promozione di uno sviluppo sostenibile".  
   
   
IL NUOVO FRECCIAROSSA: IL TRENO PER TUTTI NON PIÙ CLASSI MA 4 LIVELLI DI SERVIZIO: DALLA COMODITÀ E CONVENIENZA DELLA STANDARD AL COMFORT ESCLUSIVO DELL’EXECUTIVE, PASSANDO DAPREMIUM E BUSINESS.  
 
Roma, 28 novembre 2011 - Ferrovie Italiane inaugurano una nuova era del viaggiare in treno. Confermandosi pioniere della sperimentazione e dell’innovazione, all’avanguardia in Europa e nel mondo. Circolano dal 25 novembre, sulla rete ad Alta Velocità, i primi Frecciarossa senza più la tradizionale divisione in prima e seconda classe, retaggio di una visione ormai superata dalle nuove esigenze espresse dai clienti. Al loro posto, quattro livelli di servizio e una varietà di soluzioni di viaggio che faranno del Frecciarossa, ancor più di oggi, il treno per tutti, capace di soddisfare ogni gusto ed esigenza, mantenendosi alla portata di ogni tasca. E infatti, nel giorno in cui il top dell’eleganza e del lusso accessibile trovano per la prima volta spazio su un convoglio di linea, le Ferrovie dello Stato Italiane decidono di abbassare del 5% il prezzo dei biglietti base per il livello più economico. Così un Roma – Milano, ad esempio, passa dagli attuali 91 euro della seconda classe a 86 euro. E, grazie ai “Prezzi Mini”, si può viaggiare addirittura a 49 euro. Il superamento delle due classi e il passaggio ai quattro livelli (Standard, Premium, Business, Executive) è un’iniziativa rivoluzionaria che non trova analogie in nessun altro Paese. Quasi come si trattasse di più vestiti su misura, da cambiare secondo l’occasione, da domani si potrà quindi scegliere il modo di viaggiare in base ai propri bisogni, ma anche alle circostanze o ai motivi del viaggio. Ognuno troverà la risposta più adeguata ai propri desiderata: dal top manager abituato al lusso del jet privato al turista americano o giapponese con ingombranti trolley al seguito, dallo studente, da solo o in compagnia, alle famiglie e ai gitanti della domenica. Un unico treno offrirà, contemporaneamente, l’opportunità di viaggiare veloci e comodi spendendo poco, in Standard, e di concedersi un viaggio full optional, all’insegna dell’eleganza e della massima raffinatezza, in Executive. Con una scelta che si amplia con i livelli intermedi Premium e Business e si caratterizza ulteriormente, in Business, se si prenota il plus di relax e riservatezza offerto dai due salottini a 4 posti, rinnovati e dotati di due ampi monitor, oppure un posto nella cosiddetta Area del Silenzio, dove si può viaggiare senza il sottofondo di suonerie e conversazioni telefoniche. Le prime due corse del nuovo Frecciarossa hanno iniziato a circolare dal 25 novembre sulla rotta Napoli – Roma – Milano: 9610 p. Na 7.35 - p. Rm T.ni 9.00 - a. Mi C.11.59 9635 p. Mi C. 18.00 - a. Rm T.ni 20.59 - a. Na 22.25 poi, mese dopo mese, l’offerta si arricchirà con altre corse. Entrato ormai nelle abitudini, nell’immaginario e nel lessico quotidiano degli italiani, come simbolo positivo di un Paese che può vantare eccellenze riconosciute e ammirate nel mondo, il Frecciarossa, nella sua nuova versione, conserva e sviluppa tutti i plus caratteristici dell’Alta Velocità di Ferrovie dello Stato Italiane. A cominciare da una frequenza da vera e propria metropolitana, con punte di un treno fino a ogni 6 minuti, per arrivare alla convenienza e alla massima accessibilità. Tutte qualità che ne hanno decretato un crescente successo, con oltre 20 milioni di clienti che nei primi 10 mesi di quest’anno hanno deciso di salire sulle Frecce Av. Una crescita di passeggeri del 20% rispetto al 2010 che si affianca ad un altro indice molto positivo, l’aumento dei clienti Frecciarossa che si dichiarano soddisfatti. Oggi sono il 96%. L’obiettivo è migliorarsi sempre. Per questo il nuovo Frecciarossa, in tutte le sue versioni, offrirà performance di assoluto prestigio, superiori agli standard messi a disposizione dagli altri grandi competitor europei, francesi e tedeschi in primis, sia in campo ferroviario che aeronautico. Per questo le significative modifiche agli interni, firmate Giugiaro, sono tutte improntate a una grande attenzione alla comodità e all’accessibilità: più spazio per persone e bagagli (+30%); più tecnologia, con il sistema wi-fi e 62 monitor di bordo per informazioni e intrattenimento; più comfort, con ampie poltrone ergonomiche e una piacevole e riposante illuminazione a led; più facilità nell’individuare il proprio posto, con l’adozione del modello aeronautico, file numerate e poltrone contrassegnate da lettere. Per questo i servizi di accoglienza sono stati pensati in modo da rendere il viaggio, per tutti, un’esperienza piacevole e rilassante. Ampia e di qualità la gamma di offerte: dai menu gourmet firmati Vissani nella Executive ai drink di benvenuto, con distribuzione di quotidiani, in Business e Premium, dal carrellino bar pag. 3 dedicato per vendita bevande e snack nella Standard fino all’edicola con quotidiani e riviste internazionali nell’Executive. E, ovunque, la possibilità di navigare in internet con il proprio pc o di seguire le news e i video sugli schermi del treno. Novità assolute, inoltre, la sala meeting in Executive, con tavolo, 6 sedie e monitor 32 pollici ad alta definizione per presentazioni video e l’Area del Silenzio, libera da cellulari, a disposizione in Business. Rinnovati infine i due salottini a 4 posti, sempre in Business. L’esperienza di viaggio sui nuovi Frecciarossa inizia comunque ancor prima di salire sul treno, grazie ad una nuova e più funzionale piattaforma di acquisto online, sulla sezione dedicata Le Frecce, all’esclusiva accoglienza in stazione per i clienti Executive e Business plus (Salottini), nelle Sale Frecciaclub e ai desk di assistenza sottobordo, al binario di partenza. Http://www.youtube.com/user/lefrecce    
   
   
MORETTI FA IL PUNTO SU AV, SERVIZIO REGIONALE E NUOVE OPPORTUNITÀ LA CRESCITA DELL’ALTA VELOCITÀ E L’IMPEGNO PER I PENDOLARI  
 
Roma, 24 novembre 2011 - Il nuovoFrecciarossa è stato presentato il 24 novembre nell’Impianto Manutenzione Frecciarossa di Napoli dal presidente Lamberto Cardia e dall’amministratore delegato del Gruppo Fs Italiane Mauro Moretti, che ha definito “una piccola rivoluzione sociale e culturale” il cambio di look dei Frecciarossa, ideato per andare incontro alle esigenze "dei nostri clienti, già soddisfatti del servizio nel 96% dei casi”. “Nell’alta Velocità siamo in fase di crescita, al 65% di market share - ha aggiunto Moretti - Negli ultimi sei mesi non abbiamo avuto perdite. E abbiamo risanato l´impresa senza un solo centesimo di ricapitalizzazione”. A margine dell’incontro, Moretti ha ampliato il discorso al servizio regionale, ricordando gli impegni assunti dal Gruppo anche in questo settore, gravato oggi da molteplici problemi economici. “E’ impensabile che non si trovino risorse dal primo gennaio prossimo” ha dichiarato. “Noi abbiamo già investito tra i 2,5 e i 3 miliardi e bandito un´altra gara per 1 miliardo. Questo è il nostro modo concreto di fare impresa e creare ricchezza”. Quanto all´interesse per il trasporto pubblico nelle grandi città, l’ad di Ferrovie Italiane ha aggiunto: "Abbiamo molte richieste dalle istituzioni. Stiamo lavorando per rafforzarci e per noi è un´ulteriore opportunità”.  
   
   
TAGLIATI 50 MILIONI PER I TRENI REGIONALI DELLA TOSCANA  
 
 Firenze, 28 novembre 2011 - “Alla Toscana mancheranno oltre 50 milioni di euro per il trasporto ferroviario a partire dal prossimo anno. Questa l’ultima drammatica eredità dei tagli del governo Berlusconi-tremonti. Un grave danno per i pendolari e per chi, come la Toscana, ha creduto e vuole continuare ad investire nel trasporto ferroviario”. A denunciare la difficilissima situazione che si prospetta anche per il futuro del trasporto ferroviario è l’assessore regionale ai trasporti Luca Ceccobao. “Fino ad oggi lo Stato ha garantito direttamente a Trenitalia, a supporto dei contratti di servizio delle Regioni, 430 milioni di euro – spiega l’assessore – Questo trasferimento è stato azzerato e adesso mancano risorse essenziali per garantire la circolazione dei treni. Per la Regione Toscana verranno a mancare oltre 50 milioni di euro, un taglio inaccettabile che mette a repentaglio la struttura dei servizi che abbiamo fin qui garantito e che danneggerà cittadini e pendolari.” Taglio di 2 miliardi al Tpl, di cui 430 milioni relativi ai treni: A partire dalle manovre del luglio 2010, rafforzate con le misure prese nella scorsa estate, si è passati dagli oltre 2 miliardi di trasferimenti statali per il trasporto pubblico locale (bus e treni) del 2010, a soli 400 milioni per il 2012. Questa cifra deve essere divisa tra tutte le regioni. “Un taglio del 75% delle risorse – chiarisce Ceccobao – che mette in crisi la circolazione di bus, tram e treni in tutta Italia”. Se si analizza la situazione del solo trasporto su ferro, già dal 2012 verranno a mancare in tutta Italia 430 milioni di cui la quota relativa alla Regione Toscana è appunto 50 milioni. Sospensione gare per nuovi treni: La prima vittima di questa riduzione delle risorse è stata la fornitura di nuovi treni. “Trenitalia di fronte a questi tagli ha sospeso le gare per la produzione di nuovi treni – spiega l’assessore Ceccobao - mentre invece nuovi convogli sono necessari per i nostri pendolari, così come prevede il nostro contratto di servizio, che stabiliva il rinnovo di oltre 140 carrozze entro il 2014”. A seguito del taglio dei trasferimenti diretti, Trenitalia ha deciso di congelare rinviando a ‘data da destinarsi’ due commesse nazionali per 170 treni nuovi, sia elettrici che diesel. Per aggiudicarsi queste commesse erano pronte a partecipare alla gara tre tra i maggiori produttori di treni in Italia, tra cui l’Ansaldo Breda. Come funziona il trasferimento diretto Stato – Trenitalia: Il contratto di servizio Regione – Trenitalia è sussidiato da due fonti: l’erogazione diretta della Regione di 205 milioni l’anno e un trasferimento diretto dallo Stato a Trenitalia di 47,2 milioni più Iva. Questo trasferimento viene a cessare col 2011 e non sono ancora definite le modalità di copertura dal 2012 in poi.  
   
   
TRENI IN UMBRIA; MARINI E ROMETTI SCRIVONO A “AD” TRENITALIA: “ASSOLUTA CONTRARIETÀ” A IPOTESI SOPPRESSIONE EUROSTAR; SE NECESSARIO PRONTI A RICORRERE  
 
Perugia, 28 novembre 2011 - “Assoluta contrarietà” per i paventati tagli di numerosi servizi Eurostar che collegano Ancona e Perugia con Roma e per l’altrettanto numerosa prevista riclassificazione di molti servizi Eurostar in Itercity” è stata espressa dalla presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini e dall’assessore regionale ai trasporti, Silvano Rometti in una lettera indirizzata all’Amministratore delegato di Fs Mauro Moretti. Nella nota Marini e Rometti hanno infatti evidenziato che, se confermato, il provvedimento procurerà “un inevitabile danno per l’intero territorio regionale e genererà forti disagi per numerosissime famiglie che si vedranno costrette a stravolgere i ritmi di vita, rendendo sempre più difficile conciliare il lavoro con gli impegni familiari. Ai pendolari, la cui attività dipende in modo decisivo dalla disponibilità di questa tipologia di servizi di trasporto, più veloci e qualitativamente più adeguati a contenere il disagio legato alla necessità di spostamento verso la Capitale per motivi di lavoro o di studio – sottolineano la presidente e l’assessore, devono essere garantiti questi collegamenti. Pur in un momento di difficoltà come quello attuale, con i tagli lineari che hanno colpito anche il settore dei trasporti, occorre ribadire che il settore non può essere oggetto di questo tipo di interventi. Anzi – sostengono – il comparto dovrebbe costituire una delle priorità per l’importante ruolo sociale che svolge, come la Conferenza delle Regioni ha recentemente indicato al neo presidente del Consiglio Mario Monti”. Nella nota, la Presidente e l’assessore, pur prendendo atto che questi treni non fanno parte del Contratto di servizio regionale, hanno ribadito “l’inammissibilità delle decisioni assunte dalla Divisione passeggeri nazionale /internazionale di Trenitalia, in quanto ciò è avvenuto in totale autonomia e senza alcuna preventiva concertazione con la Regione Umbria. Pertanto – concludono - la Giunta regionale si riserva di ricorrere a qualsiasi strumento utile per opporsi e scongiurare questa eventualità”.  
   
   
NUOVO ORARIO FERROVIARIO INVERNALE, MARCHE PENALIZZATE. MAGGIORE COINVOLGIMENTO DELLE REGIONI NELLA PROGRAMMAZIONE NAZIONALE DEI SERVIZI SU FERRO´.  
 
Ancona, 28 Novembre 2011 - Il nuovo orario ferroviario invernale penalizza le Marche. Un timore che l´assessore regionale ai Trasporti, Luigi Viventi, ha manifestato con due lettere: una inviata all´amministratore delegato di Rfi, Mauro Moretti, e all´amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano, l´altra al ministro dei Trasporti, Corrado Passera. ´Se i provvedimenti previsti diventassero effettivi - scrive Viventi - le Marche risulterebbero tagliate fuori dai collegamenti strategici con Roma e con Milano, soprattutto nelle fasce orarie piu` importanti. Con la nuova riorganizzazione, oltre ai flussi legati al lavoro, risulterebbero penalizzati anche quelli legati al turismo, con inevitabili ripercussioni negative su un territorio gia` molto provato dalle crisi degli ultimi anni´. Il timore scaturisce dalla riclassificazione e dalla soppressione di alcuni servizi Eurostar strategici sulla linea Roma ´ Ancona e dall´intenzione di Trenitalia di sopprimere la fermata di Pesaro dei treni Frecciabianca in servizio sulla dorsale adriatica. Notizie, rileva Viventi, che hanno suscitato ´preoccupazione negli utenti, che si sono rivolti numerosissimi agli uffici e al competente assessorato´ della Regione. Nella lettera invita a Moretti e Soprano, l´assessore rileva che ´in particolare risulta penalizzante, per il territorio e per i cittadini marchigiani, la soppressione della coppia di treni in partenza alle 11,13 da Ancona e alle 19,32 da Roma. Quest´ultima corsa, tra l´altro, e` quella che, fino a oggi, permette di rientrare nelle rispettive localita` di residenza ai lavoratori pendolari che escono dall``ufficio alle 18. La soppressione del treno, l``ultimo "veloce" della giornata, rende di fatto impossibile, a chi deve rientrare nelle Marche, di svolgere qualsiasi attivita` nella capitale oltre le 17. La cancellazione, inoltre, provocherebbe un buco nel servizio di due ore e venti minuti (tale e` infatti l´intervallo che intercorre tra il regionale precedente e quello successivo). Abbiamo altresi` appreso che e` intenzione di Trenitalia di sopprimere la fermata di Pesaro dei treni Frecciabianca in servizio nella dorsale adriatica. Anche in questo caso sarebbero molto pesanti le ripercussioni sull´utenza regionale, che gia` soffre della mancanza di servizi di qualita`, dovuta, com´e` noto, all´assenza dell´alta velocita`. In questa tratta le richieste piu` pressanti riguardano il mantenimento dell``Eurostarcity con partenza da Pesaro alle 7.47 e di quello della sera con partenza da Bologna alle 17.50 e arrivo a Pesaro alle 19.05. In questo caso riteniamo che sia estremamente necessario garantire l´equilibrio tra le fermate effettuate nelle Marche e quelle previste per l´Emilia Romagna. Con i tagli paventati ci risulta infatti che il rapporto (tre per la nostra regione contro le nove dell´Emilia Romagna) sarebbe decisamente squilibrato a nostro svantaggio. Segnaliamo inoltre la necessita` che con le modifiche dell´orario sia garantita l´interconnessione con Bologna per i servizi con origine ad Ancona o Pescara, in modo tale che i nostri passeggeri possano usufruire comodamente dell´alta velocita`´. I contenuti delle lettera trasmessa a Rfi e Trenitalia sono stati poi portati all´attenzione del ministro Passera. ´Ai vertici di Rfi e di Trenitalia - scrive Viventi - abbiamo chiesto attenzione e sensibilita` nei confronti delle Marche che, con la rimodulazione degli orari dei treni e con la programmazione di alcune soppressioni, sarebbero di fatto tagliate fuori dai principali collegamenti nazionali (con Roma e con Milano) in orari strategici della giornata. Se la rimodulazione si attuasse nei termini previsti sarebbero fortemente penalizzati, in primo luogo, i pendolari che quotidianamente usufruiscono del servizio di trasporto pubblico per raggiungere il luogo di lavoro. Concretamente risulterebbe impossibile rientrare da Roma nelle Marche dopo le 17,00 e raggiungere l´Emilia Romagna da Pesaro in orari compatibili con quelli di inizio dell´attivita` lavorativa. Con questa riorganizzazione, inoltre, oltre ai flussi legati al lavoro, risulterebbero penalizzati anche quelli legati al turismo, con inevitabili ripercussioni negative su un territorio gia` molto provato dalle crisi degli ultimi anni. Pur nella consapevolezza che il nostro Paese sta affrontando una situazione di estrema criticita`, nella quale non ci potremo esimere da tagli, riduzioni e sacrifici anche difficili, non possiamo consentire che una regione come le Marche sia di fatto cancellata dai collegamenti nazionali strategici in termini di trasporto pubblico´.  
   
   
LOMBARDIA/TICINO. PATTO DEI TRENI MENDRISIO-VARESE PRONTA NEL 2014,SANCITI I RISPETTIVI IMPEGNI STANZIATI DALLA REGIONE 38 MILIONI PER 4 NUOVI CONVOGLI FLIRT  
 
Milano, 26 novembre 2011 Gli orari del servizio, i treni, la ripartizione dei finanziamenti: confermata la conclusione dei cantieri entro la fine del 2013, per l´Arcisate-stabio ora è il momento della programmazione. L´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità Raffaele Cattaneo e il consigliere di Stato del Canton Ticino Marco Borradori hanno sottoscritto il 25 novembre a Milano, presso la sede di Regione Lombardia, l´accordo per la gestione coordinata della tratta transfrontaliera. Alla firma dell´intesa erano presenti anche l´amministratore delegato di Trenord Giuseppe Biesuz e il direttore generale di Tilo e coordinatore regionale Ffs Roberto Tulipani. ´Oggi - ha spiegato l´assessore - abbiamo stabilito l´accordo per la gestione del servizio della tratta ferroviaria tra Mendrisio e Varese, dimostrando con i fatti che la collaborazione tra i nostri territori è proficua ed è capace di conseguire risultati concreti´. ´Con questa intesa - ha proseguito Cattaneo - confermiamo il ´patto di ferro´ tra i nostri territori e facciamo seguito al percorso già intrapreso con l´accordo operativo del 2008, che ha portato a sviluppare un servizio ferroviario transfrontaliero coordinato con il prolungamento della linea S10 ticinese fino a Como e Albate, l´istituzione della nuova linea S11 Milano Porta Garibaldi-chiasso e la progettazione di un orario coordinato Bellinzona-gallarate, attraverso la stazione internazionale di Luino, oltre ai collegamenti Regio Express verso Milano Centrale´. Continua dunque l´intensa collaborazione tra Lombardia e Ticino, grazie alla quale è stato possibile, negli ultimi anni, rimodellare l´architettura dei servizi transfrontalieri e programmare il potenziamento delle corse, anche attraverso la condivisione di intese come ´l´Accordo dei Castelli´, il 6 agosto scorso a Bellinzona. Attivazione Dei Servizi - A partire dalla messa in esercizio della nuova linea, che entrerà in funzione nel 2014, saranno attivati i servizi Albate-como-chiasso-mendrisio-varese e Bellinzona-lugano-mendrisio-varese-malpensa, per ottenere, con un arco di servizio tra le ore 5.30 e le 24.00, una cadenza delle corse di 30 minuti tra Varese-como-albate/bellinzona (ogni 60 minuti dopo le 20.00) e di 60 minuti tra Varese e Malpensa (Servizio regionale di base). In aggiunta a questo servizio potranno essere inserite corse rapide (´Regio Express´) tra Ticino, Varese e Malpensa per coprire le esigenze di mercato legate ai collegamenti dell´aeroporto (´Malpensa Express´). Materiale Rotabilie E Gestione Del Servizio - L´acquisto del materiale rotabile e il finanziamento del servizio sono due elementi fondamentali dell´accordo. Regione Lombardia ha stanziato, dal 2011, 38 milioni di euro per l´acquisto di 4 treni Flirt a 4 casse, necessari per l´avvio del servizio. Per quanto riguarda la gestione, l´intesa prevede, da parte della Lombardia, lo stanziamento di fondi pari a 25 milioni all´anno a partire dal 2014. Più Servizi Nella Regio Insubrica - Con l´accordo di oggi è stato sottoscritto anche l´impegno a collaborare per sviluppare i servizi sulle direttrici Bellinzona-chiasso-milano, Bellinzona-luino-gallarate-(malpensa), Chiasso-lecco -(Valtellina), attraverso i seguenti servizi: - Regio Express (fermate principali) Bellinzona - Chiasso - Como - Milano; - Regio (tutte le fermate) Bellinzona - Luino - Gallarate - Malpensa; - Regio (tutte le fermate) Chiasso - Como - Lecco - (Valtellina). Collegamenti Bellinzona-malpensa - Sempre in tema di collegamenti transfrontalieri, dall´11 dicembre, con l´entrata in vigore dell´orario ferroviario invernale, verrà attivato il nuovo collegamento Bellinzona-luino-gallarate-malpensa. Le 7 coppie di collegamenti al giorno, tra le quali sono comprese le due corse attivate nel settembre scorso che vengono rese definitive, portano a 14 i collegamenti quotidiani con l´aeroporto sulla quella direttrice.  
   
   
NO AL TAGLIO DEI TRENI DA TARANTO  
 
Taranto, 28 novembre 2011 - "Per evitare che si apra una faziosa campagna demagogica, ribadiamo che non siamo soddisfatti della proposta sulla lunga percorrenza di Trenitalia che penalizza l´offerta di collegamenti da Taranto". L´assessore regionale alle infrastrutture e mobilità Guglielmo Minervini torna sulla questione dei treni che mettono in connessione la Puglia con il resto dell´Italia. "Durante l´incontro a Roma - spiega Minervini - ci siamo battuti a lungo per i collegamenti del capoluogo jonico e raccolto un´apertura da parte dell´azienda, la partita non è chiusa. Continueremo ad esercitare il massimo della pressione: ne discuteremo lunedì con i parlamentari pugliesi e nei prossimi giorni anche il presidente Vendola investirà della questione il ministro Passera. La Puglia è con Taranto".  
   
   
FISCALITÀ: LA COMMISSIONE EUROPEA DEFERISCE L´ITALIA ALLA CORTE DI GIUSTIZIA PER L´ESENZIONE IVA PER LE NAVI  
 
Bruxelles, 28 novembre 2011 – La Commissione europea ha deciso di deferire l ´Italia alla Corte di giustizia per l´esenzione Iva concessa sulle navi. A norma della direttiva Iva, l ´esenzione Iva può essere concessa, a talune condizioni, al rifornimento e al vettovagliamento delle navi utilizzate in alto mare. L´esenzione Iva può essere concessa anche per la cessione, la trasformazione, la riparazione, la manutenzione, il noleggio e la locazione di tali navi. L ´esenzione prevista dalla legislazione italiana non è tuttavia in linea con quanto consentito dalla direttiva. Da un lato, essa va al di là di quanto ammesso, in quanto concede l´esenzione Iva alle navi commerciali che non navigano in alto mare e alle navi destinate ad enti pubblici. Dall´altro, esclude taluni servizi che dovrebbero essere coperti dall´esenzione, ad esempio il carico e lo scarico di navi che navigano in alto mare. Le regole sulle esenzioni Iva devono essere applicate in modo corretto e uniforme. Se uno Stato membro estende l´applicazione delle esenzioni, come fa l´Italia in questo caso, crea una disparità tra gli Stati membri e di conseguenza determina distorsioni della concorrenza nel mercato interno. Inoltre, se gli Stati membri estendono l´ambito di applicazione delle esenzioni oltre quanto consentito dalla legislazione dell´Ue, la percentuale dell´Iva destinata al bilancio Ue (facente parte delle cosiddette "risorse proprie") non verrà raccolta come dovrebbe. La questione è pertanto rinviata alla Corte di giustizia.  
   
   
UE, POLITICA MARITTIMA: UNA NUOVA STRATEGIA PER LA CRESCITA E L’OCCUPAZIONE NELLA ZONA ATLANTICA  
 
Bruxelles, 28 novembre 2011 – Lunedì 28 novembre, a Lisbona, la commissaria Maria Damanaki, responsabile della Pesca e degli affari marittimi, presenta una nuova strategia marittima per la crescita e l’occupazione nella zona atlantica che è stata adottata di recente dalla Commissione europea. La strategia, che identifica sfide e opportunità locali e fa il punto sulle iniziative esistenti in grado di sostenere lo sviluppo e la creazione di posti di lavoro, verrà attuata nel 2013 tramite un piano di azione. La Commissione invita le parti interessate a contribuire all’elaborazione di progetti concreti che potrebbero beneficiare di un finanziamento unionale. La Commissione faciliterà lo sviluppo del piano di azione grazie a una serie di seminari e gruppi di discussione (denominati “Forum dell’Atlantico”) che saranno aperti a una vasta gamma di partecipanti. La nuova strategia è stata elaborata nell’ambito della politica marittima integrata dell’Ue e adotta un’impostazione analoga per le zone del Mar Baltico, dell’Oceano Artico e del Mediterraneo. La commissaria Damanaki presenterà la strategia nella prestigiosa occasione della Conferenza atlantica e della Giornata delle parti interessate, che si terranno a Lisbona dal 28 al 29 novembre e nel cui ambito verrà avviato un primo dibattito. La commissaria Maria Damanaki, responsabile della Pesca e degli Affari marittimi, ha dichiarato: “L’europa ha un bisogno urgente di nuove piste a lungo termine per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, nel quadro di una nuova ‘economia blu’ a basse emissioni di carbonio. Le industrie marittime emergenti diverranno con ogni probabilità uno dei pilastri della strategia Europa 2020 per la crescita e l’occupazione. La piattaforma di collaborazione offerta tramite la nostra politica marittima integrata può aiutare la regione atlantica ad acquisire una reputazione internazionale di eccellenza marittima”. La Commissione invita tutte le parti interessate (autorità nazionali, regionali e locali, settore marittimo, società civile e gruppi di riflessione) a contribuire al piano di azione con le loro competenze e idee tramite il “Forum atlantico”. Quest’ultimo comporterà una serie di seminari incentrati sulle sfide e opportunità descritte nella strategia, nonché un forum di discussione online. Il Forum sarà avviato nel 2012 e chiuso nel 2013, dopo aver fornito il proprio contributo al piano. La strategia non prevede finanziamenti supplementari destinati all’attuazione: le azioni corrispondenti saranno finanziate da fondi attuali e futuri dell’Ue. Un grande potenziale di “crescita blu” - L’oceano Atlantico presenta un elevato potenziale per la produzione di energia eolica, del moto ondoso e mareomotrice. Si calcola che, entro il 2020, circa il 20% della capacità eolica offshore dell’Europa potrebbe essere impiantata nella regione atlantica. D’altra parte, lo sfruttamento minerario dei fondali marini potrebbe contribuire a soddisfare una parte della domanda di materie prime dell’Ue. L’acquacoltura offshore costituisce un settore promettente e un terzo del volume totale di pesce catturato dalla flotta peschereccia unionale viene sbarcato nei porti dell’Atlantico. Ma queste opportunità sono per la maggior parte ancora agli inizi e devono essere sostenute per divenire settori produttivi autonomi. È qui che entrano in gioco le autorità pubbliche e le altre parti interessate della regione ed è qui che l’Unione può contribuire a favorire sinergie a livello transnazionale. Molto viene già fatto, ma queste azioni devono ancora essere razionalizzate e rafforzate tramite un utilizzo efficace dei fondi esistenti e futuri dell’Ue. Ad esempio, la pianificazione dello spazio marittimo può dare impulso all’acquacoltura, poiché offre agli investitori una maggiore certezza giuridica e consente di evitare i conflitti relativi allo spazio marittimo. La conoscenza dell’ambiente marino e la rete europea di osservazione dei dati dell’ambiente marino (Emodnet) possono fornire dati sull’ambiente marino che sono indispensabili per prendere decisioni informate. Infine, una migliore integrazione della sorveglianza marittima può aiutare a reagire più rapidamente in caso di pericoli o emergenze come le catastrofi naturali o la pirateria, contribuendo in tal modo a migliorare la sicurezza dell’Atlantico. I nuovi settori non possono tuttavia svilupparsi senza una manodopera qualificata. Occorre pertanto sostenere i partenariati fra gli istituti di insegnamento e il settore marittimo e fornire ai lavoratori l’assistenza e le riqualificazioni necessarie che consentano loro di abbandonare le attività in declino, come la pesca, a vantaggio dei settori emergenti. Per quanto riguarda il turismo, la regione atlantica ha molto da offrire: la sua cultura, la sua gastronomia e le sue bellezze naturali sono altrettante risorse tutte da sfruttare. Contesto - La strategia riguarda le coste e le acque territoriali e giurisdizionali di cinque Stati membri dell’Ue (Francia, Irlanda, Portogallo, Spagna e Regno Unito) e dei loro territori d’oltremare (Azzorre, Canarie, Guyana francese, Guadalupa, Madera, Martinica, Saint Barthélemy e Saint Martin) nonché alcune acque internazionali. Essa non si applica al Mare del Nord e all’Oceano Artico: per quest’ultimo esiste una strategia specifica. La definizione di una politica per l’Atlantico è complementare alla politica marittima integrata per l’Ue, volta a coordinare tutte le politiche unionali che presentano una dimensione marittima per garantire la sostenibilità ambientale e la qualità delle condizioni di vita nelle regioni costiere, promuovendo al tempo stesso il potenziale di crescita del settore marittimo. Strategie specifiche sono già state adottate per il Mar Baltico, l’Oceano Artico e il Mare Mediterraneo.  
   
   
DAL TAVOLO TECNICO IMPEGNI CONCRETI PER TARANTO  
 
 Bari, 28 novembre 2011 - "Per il porto di Taranto è un momento delicatissimo, c´è la consapevolezza dei rischi occupazionali ma questa vicenda non può essere vissuta in termini di riduzione del danno". È stata questa la premessa dell´assessore regionale alle infrastrutture e mobilità Guglielmo Minervini in apertura del tavolo tecnico riunito il 24 novembre a Bari con il sindaco di Taranto Ippazio Stefano, il Presidente dell´autorità portuale Sergio Prete, i responsabili della Tct, i rappresentanti della provincia e dei sindacati confederali. "Siamo in un passaggio chiave per rilanciare le potenzialità del porto di Taranto - ha spiegato Minervini - dobbiamo ridurre lo scarto che avvertiamo tra le potenzialità e la realtà che si consuma sulle banchine. La Tct ha ribadito la volontà di investire. L´obiettivo è straordinariamente ambizioso, fare in tre anni quello che non è stato fatto negli ultimi quindici". La riunione si è aperta subito con una buona notizia. La realizzazione della vasca di colmata, intervento propedeutico alla realizzazione dei dragaggi potrà andare immediatamente in cantiere perché sono stati riassegnati i 9 milioni di finanziamento grazie alla conclusione, nei giorni scorsi, dell´accordo regione-governo. Inoltre la Regione, riconoscendo una priorità assoluta, si è impegnata ad attivare procedure accelerate per l´approvazione del Piano regolatore portuale. Per la progettazione e l´esecuzione dei lavori più complessi: il dragaggio, la banchina, la realizzazione della diga foranea, dal tavolo tecnico è arrivata la richiesta al governo di attivare le procedure straordinarie, attraverso il ricorso ad un commissario ad acta, al fine di ridurre gli ostacoli e abbattere i tempi. Nei prossimi giorni il tavolo tornerà a riunirsi per redigere l´agenda di lavoro e il cronoprogramma delle scadenze. "Ci aspettiamo - conclude Minervini - che tutto questo produca la revoca dei provvedimenti di licenziamento dei lavoratori".