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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Giugno 2010
CIAMBETTI A “ALL DIGITAL” A VICENZA: “NUOVE TECNOLOGIE: UNA SFIDA DA GIOCARE SUL PIANO DEI CONTENUTI, DIFENDENDO IL PATRIMONIO DELLE TV LOCALI E APPLICANDO IL FEDERALISMO ANCHE PER IL CANONE TELEVISIVO”  
 
 Vicenza, 21 giugno 2010 - “La sfida delle nuove tecnologie deve essere giocata sul piano dei contenuti, del pluralismo, della democrazia, della molteplicità dei saperi e delle fonti”. Lo ha detto l’assessore regionale veneto Roberto Ciambetti intervenendo il 18 giugno a Vicenza al convegno dal titolo “Switch off 2010 – Lo switcht off del Nord Est”, organizzato nell’ambito di “All Digital”, meeting internazionale dell’installazione digitale, in corso di svolgimento presso il Centro Congressi Fiera della città berica. Dopo un breve excursus sullo sviluppo delle tecnologie che ha di fatto radicalmente cambiato i nostri stili di vita, Ciambetti ha posto l’accento sulle conseguenze e i rischi di questa rivoluzione non solo scientifica ma anche comportamentale: “Preoccupazioni reali che si amplificano davanti a proposte come il digitale terrestre, che, superate le difficoltà dello switch off, potenzierà enormemente la televisione trasformandola in uno strumento nuovo. Scenari che si stanno modificando anche per l’avvento di nuovi mezzi di comunicazione, alla portata di tutti, in grado di interagire tra loro. Insomma, è doveroso chiederci se questo arsenale tecnologico sempre più ricco e complesso possa travolgerci, se siamo preparati a una costante e irrefrenabile innovazione. Io sono convinto che non possiamo esimerci dall’accettare questa sfida, ma dobbiamo avere la capacità di riempire di contenuti e valori questi mezzi”. Facendo un esempio concreto, l’assessore ha parlato dell’emittenza televisiva locale, definendola “un patrimonio da difendere, che può diventare protagonista della nuova era”. “Le televisioni venete – ha aggiunto Ciambetti – per qualità dei programmi e bilanci economici sono tra le prime in Italia e si presentano come aziende vere e proprie, consolidate, protagoniste del sistema della comunicazione. La svolta digitale cambierà le abitudini della platea televisiva, il nuovo sistema delle frequenze ridurrà gli spazi, sarà necessario dotarsi di nuovi impianti: tutto ciò comporterà naturalmente una concentrazione di emittenti, che diminuiranno rispetto alle attuali 29: potranno scendere di numero, ma non di qualità e capacità. Scendere non significa azzerare la voce dell’emittenza locale: dobbiamo evitare questo rischio, perché, come dimostrato da recenti ricerche, la fonte principale di informazione e i modelli di comunicazione per i cittadini sono proprio i media che parlano della comunità in cui essi vivono: televisioni, ma anche carta stampata, radio, e, con andamento decisamente crescente, siti web e social network”. “Tutto lascia supporre – ha continuato l’assessore – che nel Villaggio Globale, le piccole patrie, la realtà locale, avranno un ruolo determinante. Villaggio Globale e villaggio locale non sono in competizione tra loro, ma si integrano e in questo, anche per l’informazione, è necessario agire localmente pensando globalmente”. L’assessore ha quindi terminato il suo intervento con una proposta: “Credo che il Veneto, nell’ambito di un legittimo federalismo televisivo, debba trattenere in sede locale parte del canone oggi pagato alla Rai dagli utenti, cercando anche di recuperare l’evasione. Con questi fondi – ha concluso Ciambetti – sarà possibile finanziare e sostenere il sistema dell’emittenza locale e la Rai regionale, che non significa immaginare un canale in mano a palazzo Balbi, cioè alla Giunta regionale, o ai partiti, ma una rete, un network, in cui le tv territoriali possano svolgere un servizio di pubblica utilità sotto il controllo interattivo della cittadinanza. Io credo che trattenere parte dei fondi del canone sia un atto di giustizia: come ho detto, le emittenti locali svolgono un servizio pubblico e nella società dell’informazione non possono esistere monopoli, posizioni di rendita, o, peggio, tasse pagate dai cittadini che vanno a finanziare solo uno dei protagonisti dell’era digitale”.  
   
   
BOLZANO, PRODUZIONI FILM E TV: VERSO LA LEGGE DI INCENTIVAZIONE  
 
Bolzano, 21 giugno 2010 - L´alto Adige dispone di una propria normativa in materia di sostegno alle produzioni televisive e cinematografiche: la Giunta provinciale ha varato lo specifico ddl. Le richieste di incentivazione verranno esaminate dalla Business Location Südtirol - Alto Adige (Bls) attraverso la competente sezione film. "Con la promozione della produzione cinematografica e televisiva abbiamo una eccellente possibilità di azione sul mercato del settore e l´opportunità di attirare progetto specifici verso la location Alto Adige", sottolinea l´assessore provinciale Thomas Widmann. In gran parte delle Regioni europee le produzioni di cinema e tv vengono cofinanziate da enti pubblici, condizione indispensabile per richiamare sul proprio territorio le grandi società di produzione. Il potenziale economico di una produzione tv o cionematografica è enorme: il budget medio di una fiction tv in Europa si aggira sui 2 milioni di euro e quello di un film può arrivare a 30 milioni. Il sistema di promozione varato dalla Giunta prevede, per il cosiddetto "effetto regionale", che venga speso in Alto Adige un importo almeno pari al contributo pubblico concesso. "Mezzi finanziari che rientrano quindi nel circuito economico locale, rafforzando l´economia in generale e il settore delle produzioni di film in particolare", aggiunge Widmann. In Baviera, che in materia è già molto avanti, ricade sul teritorio un volume pari al 400% dei finanziamenti pubblici concessi. Esame ed istruzione delle richieste di finanziamento per produzioni di film e televisive sono affidate alla Bls, che conta nel suo organigramma una specifica sezione incaricata anche del marketing e della consulenza alle case di produzione. "Il nostro obiettivo è far conoscere l´Alto Adige come location, attirare imprese del settore e sfruttare il potenziale economico di questa attività", spiega il direttore della Bls Ulrich Stofner. Il primo passo è rappresentato dalla fiction tv in 12 puntate "Un passo dal cielo", con protagonista Terence Hill, attualmente in lavorazione in alta val Pusteria. Ma ulteriori concrete richieste da società italiane, tedesche e austriache sono già pervenute, fa sapere Christiana Wertz, responsabile della Bls Film. Il ddl della Giunta passa ora all´esame del Consiglio provinciale e dell´Unione europea, in quanto questa tipologia di promozione viene inquadrata come sovvenzione statale. Successivamente la Giunta fisserà i criteri e le modalità di concessione dei contributi  
   
   
PREMIO LETTERARIO: PONTE MAGICO  
 
Varese, 21 giugno 2010 - L’edizione 2010 del Ponte Magico Premio letterario promosso dal Comune di Laveno Ponte Tresa e patrocinato oltre che sostenuto dalla Provincia di Varese, nasce quest’anno sotto una “buona stella”, essendo completamente dedicato al mondo dell’astronomia. Gli amanti della letteratura per l’infanzia sono invitati: “Magico scrittore, osserva la volta celeste e conduci i piccoli lettori di fiabe in luoghi sconosciuti e universi inaspettati … inventa un titolo e con prodigiosi ingredienti scrivi una fiaba”, seguendo le indicazioni di Vladimir Propp, padre del genere letterario dedicati ai bambini e al “fanciullino” che c’è in ciascun adulto. Il bando, aperto a tutti, attende consistenti adesioni fino al 31 agosto con la speranza di scovare nuovi e curiosi voli di inedite fantasie. Http://www.pontemagico.org/    
   
   
FIRENZE, QUANDO IL DELITTO VIENE PREMIATO PREMIAZIONE DEI VINCITORI DEL CONCORSO LETTERARIO “PAROLA AL DELITTO. PREMIO NOIR UNDER 30” E PRESENTAZIONE DEL LIBRO GIALLO CON I MIGLIORI TESTI IN GARA  
 
Firenze, 21 giugno 2010 - Un giallo ambientato a Firenze. Oppure un noir, un thriller, un’opera mistery. Quali saranno i vincitori della prima edizione del concorso letterario under 30 “Parola al delitto”? Non occorre un detective per scoprirlo, i cinque migliori testi sono stati premiati il 17 giugno, nella Sala Pistelli di Palazzo Medici Riccardi, con la pubblicazione degli scritti in un libro giallo. Lisa Innocenti si è classificata prima con il racconto “Gli occhi sul domani”, “Summertime” di Davide Corvaglia si è piazzato al secondo posto, terzo “Il Riscatto” di Laura Bonaiuti, quarto “Nervi” di Pietro Fortini e quinto “Lauro è morto” di Antonio Muscas. La competizione letteraria era riservata ai giovani di età compresa tra i 16 e i 30 anni, promossa a livello nazionale dalla Società di Mutuo Soccorso del Comune di Serpiolle in collaborazione con il Club “Innamorati del Giallo” di Firenze, con il Patrocinio del Quartiere 5 e della Provincia di Firenze. Il concorso, al quale hanno partecipato 23 penne emergenti, prevedeva la stesura di un testo inedito di venti cartelle che appartenesse al genere giallo nell’accezione più ampia (noir, mistery, thriller). Lo scritto elaborato dai concorrenti doveva inoltre essere ambientato a Firenze e seguire un testo d’inizio dello scrittore Luca Bandini. Una sfida interessante porre la città gigliata come scenario di un delitto, le piccole viuzze del centro come misterioso percorso sulle tracce di un assassino, alla scoperta del lato oscuro della città toscana. Alla cerimonia di premiazione sono intervenuti la Consigliera provinciale della Commissione Cultura Loretta Lazzeri, in rappresentanza della Provincia di Firenze, il Presidente della Società di Mutuo Soccorso di Serpiolle, Alessandro Baroncini, il Presidente della Giuria del Concorso, Luca Bandini, ed il Presidente del Club “Innamorati del Giallo”, Giacomo Trallori. I racconti sono stati giudicati da una giuria popolare composta da 13 grandi lettori, ognuno dei quali ha costituito un gruppo di ulteriori 5 lettori per esprimere un parere sugli elaborati in gara. Gli esiti dei vari gruppi sono poi stati sommati ai giudizi di una giuria tecnica presieduta dallo scrittore Luca Bandini, della quale hanno inoltre fatto parte: il Presidente del Quartiere 5, Federico Gianassi, l’architetto e vignettista Roberto Malfatti e i giornalisti Stefano Galardeschi, Maria Vittoria Giannotti, Silvia Gigli e Sandra Nistri. L’antologia che raccoglie gli scritti dei cinque vincitori, “Parola al delitto” – insieme ad un racconto fuori concorso di Giacomo Trallori - è stata pubblicata da Edizioni Medicea, impreziosita dall’illustrazione di copertina firmata Roberto Malfatti e la prefazione di Luca Bandini.  
   
   
FESTIVAL INTERNAZIONALE DI POESIA ACQUE DI ACQUA MERCOLEDÌ 23 A SAN VITO AL TAGLIAMENTO (PN)  
 
S.vito al Tagliamento, 21 giugno 2010 - Mercoledì 23 giugno, alle ore 21.00 presso il tTeatro Arrigoni si svolgerà la manifestazione “ Acqua di Acqua” letture di; Michele Obit, Maurizio Bendetti, Marina Giovannelli, Gabriella Musetti, Giuseppe Mariuz, Silvio Cumpeta, Enzo Santese, Marina Moretti. Musica: Barbara Errico, voce; Juri Dal Dan, tastiere. Michele Obit (1966) vive a S. Pietro al Natisone (Udine). Ha pubblicato le raccolte poetiche Notte delle radici (1988), Per certi versi / Po drugi strani (1995), Epifania del profondo / Epiphanje der Tiefe (Austria, 2001), Leta na oknu (2001), Mardeisargassi (2004), Quiebra-canto (Colombia, 2004) e Le parole nascono gia sporche (2010). Ha tradotto in italiano i piu importanti poeti sloveni delle giovani generazioni, in particolare per l’antologia Nuova poesia slovena (1998), oltre che opere in prosa di Brane Mozetič, Miha Mazzini ed Aleš Šteger. Dal 1996 organizza la sezione poetica “Voci della sala d’aspetto / Glasovi iz čakalnice” del festival “Stazione di Topolo / Postaja Topolove”. Nel 1999 ha cofondato il laboratorio di traduzione poetica “Linguaggi di-versi. Gabriella Musetti, genovese, vive da un po’ di anni a Trieste. Si occupa di scrittura per la scuola e di scrittura delle donne. Ha pubblicato Creativita nell’analisi del testo poetico, (La Nuova Italia, Firenze,1994) e Scritture private (Libri autoprodotti da donne). Ha curato la raccolta di narrazioni biografiche Tre civette sul como (Il Ramo d’Oro Editore, Trieste, 2000). A Trieste organizza ogni anno Residenze Estive - Incontri internazionali di poesia e scrittura. Dirige la collana poetica “Sillabario in versi” dell’editore Il Ramo d’Oro e la rivista Almanacco del Ramo d’Oro. Suoi testi poetici sono stati pubblicati su diverse riviste e antologie. In poesia ha pubblicato: 2005, Obliquo resta il tempo (Lietocolle, Falloppio - Como), 2002, Mie care (Campanotto Editore, Udine), 2002, Divergenze (En Plein Officina, Milano), 1992 E poi, sono una donna (L’autore Libri Editore, Firenze). Ha recentemente pubblicato la plaquette di poesia “Beli Andjeo – Angelo bianco” pubblicata ne L’armonica del Ramo d’Oro. Maurizio Benedetti e nato a Berna il 17-9-1968 e vive ad Ara Grande, frazione di Tricesimo (Ud). Ha pubblicato nel 2006 la raccolta breve “Lontano da chi ascolta” per l´editore “Sottomondo” di Gorizia e, sempre per il medesimo editore, il libro “So distruggere il mio dio” nel 2008. Nel 2010 ha pubblicato per l´editore “Kappa vu” di Udine il libro “Bionda salamandra e altre poesie”. Ha fatto parte della redazione della rivista “Corrispondenze & Lingue Poetiche” edita dalla Kappa Vu di Udine e partecipa con continuita a letture pubbliche dei suoi testi. E direttore Artistico del Festival di poesia “Poetare”, che si tiene annualmente dal 2008 ad Ara di Tricesimo. Nel 2009 ha vinto il “Trieste poetry slam” e si e classificato secondo assoluto al Premio Nazionale di poesia per inediti “Ossi di seppia” che prevede la pubblicazione su antologia per i primi quattro autori classificati. Giuseppe Mariuz, docente, scrittore e giornalista, e nato a Valvasone nel 1946 e vive a San Vito al Tagliamento. Collabora con periodici, conduce trasmissioni radiofoniche e televisive ed ha pubblicato numerosi saggi di storia contemporanea, fra cui "Leghe bianche e rosse in un´area rurale friulana" (1988), "Pantera il ribelle. Vita di Giuseppe Del Mei" (1991) "Guerra e resistenza: il conflitto mondiale e i riflessi locali" (1995) tre libri su Pier Paolo Pasolini ("La meglio gioventu di Pasolini", 1993; "La corda rotta" con Tito Maniacco e Danilo De Marco, 1994; "Luogo assoluto dell´universo", 1995) e due film-documentario di cui uno in coproduzione Rai, le biografie su Giuseppe Susanna ed Elio Susanna (2004), "San Vito architetture di luce" con Luca Cesco (2002). In poesia, ha curato varie antologie fra cui "I´ sielc´ peravali´ - Scelgo parole" (1991, con Aldo Colonnello e Giancarlo Pauletto), "Poesie e canti della Resistenza (2005) e "Poesie e canti del lavoro" (2006); come autore, oltre a essere presente su varie antologie con poesie in italiano e in friulano ed essere stato tradotto in tedesco, inglese e sloveno, ha pubblicato le raccolte "Scur di viarta – Buio di primavera" nel 1985, "Consert - Concerto" nel 2001 e "Volti in poesia" nel 2006. Infine “Caravansierai” edita nel 2009 dalla Biblioteca Civica di Pordenone. Silvio Cumpeta, nato a Farra d´Isonzo (Gorizia), di origine rumena, ha compiuto studi filosofici e storici. Dopo aver pubblicato saggi sulla filosofia italiana tra le due guerre, nel corso degli anni Settanta ha orientato la propria scrittura verso la poesia: Questo corpo in fuga, 1979 (premio "Biella" 1980); Stazione e moto della signora, 1988; Accostarne e oltranze, 1989; "2994", 1997; Il tramonto dell´ira, 1998; Un giorno per tutti, 1999. Nel 2001 pubblica l´opera filosofica I dialoghi dell´ego e, nello stesso anno, l´antologia Poemes choisis presso l´Harmattan France, con cui nel 2002 ha pubblicato Ovviamente o della futilita. Dal 1993 dirige la rivista di letteratura e arte «I quaderni della Luna». Nel 2003 pubblica Breviario Iracheno (premio "Dino Menichini" 2005) e nel 2006 la versione in sloveno Iraski brevir nella collana "paroletradotte" della Kappa Vu. Sempre con Kappa Vu il suo ultimo libro “Tra elegia e satira”. E inoltre autore di testi teatrali e narrativi. Marina Giovannelli vive e lavora a Udine. Ha pubblicato testi poetici tra i quali (An)estesie, Udine 1998; Una condizione ablativa, Novi Ligure 2003 (Menzione della giuria Premio Trieste Citta di frontiera 2003); Cantata per la donna al telaio, Montereale Valcellina 2004; Alga alla riva, Faenza 2006; Ishtar nella citta del Buio (Premio Il Paese delle Donne 2009); Il taglio e l’infinito, Udine 2010. Ha scritto il romanzo, Iacoba ancilla, Udine 2005 e curato i testi collettanei Niente come prima. Il passaggio del ’68 tra storia e memoria, Udine 2007 e L’eredita della maestra. Tracce del pensiero femminile in alcune esperienze educative nella provincia di Udine (1910-1970), Udine 2008. Sono stati piu volte rappresentati i suoi testi teatrali Siamo in tante! Dizionario per un decennio (1967-77), (2006) e Domande alla Pizia (2006). Presente in varie antologie, collabora per la critica letteraria a diversi periodici. Nel 2007 ha fondato il gruppo di scrittura “Anna Achmatova”. Enzo Santese e di Trieste, dove risiede e opera in alternanza con Pordenone. Svolge un’intensa attivita di critico d’arte, scrittore e poeta. La sua bibliografia comprende oltre un centinaio di libri, divisi tra le traduzioni degli autori classici, greci e latini, la poesia, la narrativa e la saggistica. In questi ambiti ha al suo attivo numerosi interventi, tesi alla promozione culturale e all’approfondimento specialistico. E autore di diverse trasmissioni radiofoniche e televisive (Rai e Tele Capodistria). Scrive testi per il teatro. Le sue liriche sono raccolte nei volumi: Diapason, 1976; Cromie Lente, 1982; Sentieri di sommaco 1990; Velature emotive, 1992; Piani di volo, 1996; Chicca ascolta, 1999; Meridiani capovolti, 2001; Verdeacqua - versi in trasparenza, 2003; Orizzonti rivelati, 2004; Cenni e silenzi, nei ritmi della poesia, 2007; mareAmare, 2009, Salendo per luce prima, 2010. E membro della sezione italiana dell’A.i.c.a. (Associazione Internazionale dei Critici d’Arte). Ha fondato e diretto la rivista d’arte e di cultura contemporanea “Check Point”, in Internet; attualmente e direttore responsabile della rivista “Question time arts”, che inquadra e dibatte soprattutto problemi dell’arte e della letteratura nel mondo contemporaneo. Marina Moretti, e nata e vive a Trieste. Laureata in lettere classiche e specializzata in archeologia (Universita di Trieste e di Pisa), ha pubblicato in passato su riviste scientifiche e svolto attivita di ricerca presso istituti italiani e stranieri (American Academy of Rome, Prähistorische Staatssammlung di Monaco di Baviera), attualmente e docente di lettere al liceo scientifico. Un grande amore e un grande dolore, secondo l’auspicio sabiano, l’hanno condotta alla poesia. Nel 2002 ha pubblicato la sua prima silloge “Creature d’un giorno” (edizioni Ibiskos), dedicata al ricordo del padre scomparso. Sono seguite “La vita al margine”(Ibiskos 2006- primo premio per l’inedito “Concorso Internazionale Scritture di Frontiera di Trieste, con prefazione di Predrag Matvejevic); “Ri-oriente”, Collana “Il Nuovo Timavo” del Pen-trieste, Hammerle Editori, 2008. Di prossima pubblicazione nella tessa serie “Canto della nudita”. Collabora dal 2002 con la rivista “Trieste - arte e cultura”, con la Ibiskos Editrice, con la Hammerle Editori, curando prefazioni e presentazioni di libri, con la rivista di Fiume- Rijeka “la battana”. Dal 2004 e membro del direttivo del P.e.n. Club International Centro Trieste e cura la sezione di scrittura femminile nella conferenza annuale. Dirige la sezione letteraria dell’Associazione Iniziativa Europea (Onlus), impegnata a promuovere il dialogo interculturale e la cultura dell’integrazione attraverso testi pluri lingui, incontri letterari e reading di poesia nelle lingue dell’Euroregione - Dialoghi poetici euroregionali (quest’anno alla terza edizione, ampliati anche ai linguaggi della musica e del teatro). Hanno scritto della sua poesia Claudio Grisancich, Claudio Martelli, Luciano Morandini, Predrag Matvejevic, Davide Rondoni. Suoi testi sono stati tradotti in lingua inglese, slovena, tedesca, serbo-croata, spagnola e albanese. Alcune poesie sono state presentate in versione scenica dal Laboratorio Teatrale 10002 di Pordenone, al Festival del Teatro Indipendente del 2007 e all’edizione Poetando del 2008, sotto la regia di Gianna Danielis. Nel 2010 ha pubblicato “Atalantidi” con le immagini di Sergej Glinkov – Ellerani Editore. Barbara Errico - Si avvicina al jazz nel 1988. Si perfeziona ulteriormente al canto Jazz frequentando numerosi seminari studiando, fra gli altri, con: Bob Stoloff (insegnante di canto presso la "Berklee School" di Boston), Jay Clayton (insegnante alla Facolta di Jazz presso il "Cornish College of the Arts" a Seattle, Washington) Norma Winstone (gennaio 2000) ed Enrico Rava. Corso di Gospel tenuto da Cheryl Porter. E’stata selezionata dal maestro Giorgio Gaslini e quindi a partecipato nel settembre 2001 al Jazz Workshop di Villa Gomes “Corso di alto perfezionamento orientato alla musica Jazz” tenuto dal maestro Giorgio Gaslini. In possesso del diploma di laurea in fisioterapia specializzata nell’uso della respirazione nel canto moderno (l’uso del diaframma). Juri Dal Dan - Musicista compositore, nato nel 1972 inizia gli studi pianistici a 8 anni, prima come autodidatta, poco dopo sotto la guida del maestro Lucio Pavan. Studia Jazz dai 15 anni in poi con Armando Battiston, Glauco Venier, Paolo Birro, Renato Chicco, Francesco Bearzatti, Marc Abrams. Frequenta inoltre numerosi seminari. Numerose e svariate sono le sue influenze musicali. Partecipa due volte al concorso Europeo di Vienne in Francia al quale accede tramite selezione: vi si esibisce prima con il gruppo N.z. Quartet di Nevio Zaninotto e qualche anno dopo con il gruppo Racli con il quale incide un disco: Attualmente lavora a piu progetti musicali: Clara Rivieri Quartet : (Roberto Buttignol - batteria, Clara Rivieri - voce, Piero Cescut - basso), Juri Dal Dan Trio (Piero Cescut - basso Alessandro Masutti- batteria), Pordenone Jazz Big Band, Federico Missio Movie Kit. Dal 2002 al 2005 collabora in veste di pianista e compositore con la Big Band (Orchestra Laboratorio del F.v.g.) diretta da Glauco Venier. Nel 2005 arriva in finalissima al concorso Internazionale Massimo Urbani. Ha pubblicato diversi Cd: l´ultimo uscito e "Trilogia di un Viaggiatore" dello juri dal dan trio, pubblicato da artesuono. E´ stato piu volte ospite nella trasmissione "Jazz & Dintorni" condotta da Piero Pieri su Rai Radiouno a diffusione regionale, cosi come nella trasmissione di Giuseppe Signorelli "Il giardino di Euterpe" su Radiocapodistria. Ha suonato collaborando attivamente con Massimo Manzi e Francesco Bearzatti. Ha musicato dal vivo per l´associazione Cinemazero 4 cortometraggi di Man Ray in occasione della rassegna Visioni Sonore. Nel gennaio 2009 viene definito dalla prestigiosa rivista Jazz Magazine "Una delle nuove promesse del pianoforte jazz italiano". Vince insieme a Federico Missio il concorso Giovani Musicisti Europei 2009 al Festival Internazionale del Cinema Muto Musicato dal Vivo, Strade del Cinema di Aosta. Partecipa alle Giornate del Cinema Muto di Pordenone edizione 2009. Www.culturaglobale.it/    
   
   
MARCO VICHI E I DAGO IN CONCERTO A SCANDICCI  
 
 Scandicci (Firenze), 21 giugno 2010 - Il Castello dell’Acciaiolo di Scandicci, dov’è in corso fino al 4 luglio la mostra Viaggio a Nord Ovest. Oltre le mura di Firenze, ospiterà lunedì 21 giugno, ore 21,15, il concerto dei Dago La libertà è un’avventura, con la direzione artistica di Marco Vichi. L’ingresso è gratuito. Durante l’evento, promosso dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, sarà proiettato il cortometraggio La Fuga (sceneggiatura di Marco Vichi, regia di Gianmarco D’agostino) realizzato nel contesto dell’edizione 2010 del progetto 100 Itinerari + 1 di cui la mostra espone i risultati multimediali. I Dago eseguiranno, tra l’altro, brani tratti dal Cd Nessuna pietà, il progetto ideato da Vichi e Piero Pelù (www.Marcovichi.it/libri/nessuna_pieta.html) per tradurre in musica e canzoni le più grandi tragedie dell’umanità, dallo sterminio dei pellerossa al flagello dell’emigrazione, dai campi di sterminio alla bomba di Hiroshima. I Dago sono, come noto, Nicola Pecci (voce), Giacomo dell’Immagine (chitarra elettrica), Alessandro Luchi (basso), Gianmarco Colzi (batteria), Emanuele Modestino (chitarra acustica), Samuela Salani (voce e cori), Giovanni Guidelli (voce recitante). Info: Scandicci Cultura 055.7591591.  
   
   
AL TEATRO ELFO PUCCINI SALA SHAKESPEARE SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE  
 
Milano, 21 giugno 2010 - ll primo giorno d’estate, il 21 giugno, il sipario della sala Shakespeare dell’Elfo Puccini si apre sulla facciata rinascimentale del palazzo di Teseo, duca di Atene, che scivolando sul fondo rivela una foresta incantata, il regno degli elfi e delle fate. È la scenografia del Sogno di una notte di mezza estate firmato da Elio De Capitani, nella quale la corte dei nobili ateniesi si trasforma nel corteo lunare di Oberon e Titania, re degli Elfi e regina delle fate, vestiti in abiti contemporanei che mescolano oriente e occidente; in questo mondo oscuro, risvolto notturno e sfuggente del primo, si perdono una coppia di giovani amanti e i loro gelosi inseguitori, in fuga dalla prepotenza degli adulti. Non sono gli unici ad aver cercato riparo tra le ombre della foresta: un gruppo di artigiani, riuniti in una sgangherata filodrammatica di aspiranti attori, sta provando la lacrimevole storia di Piramo e Tisbe. Complici gli incantesimi di Puck, folletto osceno e dispettoso, tutti all’alba si ritroveranno profondamente trasformati, incapaci di distinguere tra ciò che è stato reale e ciò hanno sognato. Nella regia di De Capitani “ognuno di questi segmenti appare in felice armonia con gli altri, per cui la tenerezza va di pari passo con lo sberleffo, e l’ironia ben si accorda con le componenti più esplicitamente misteriose e soprannaturali”. Protagonisti di questo successo gli attori storici del Teatro dell’Elfo: Ferdinando Bruni e Ida Marinelli nei ruoli di Teseo/oberon e Ippolita/titania, De Capitani in quello esilarante di Bottom, Luca Toracca interprete di Quince e Corinna Agustoni di Starveling. Con loro un gruppo di giovani attori, volti inediti selezionati tra centinaia di candidati tra i 18 e i 28 anni. Shakespeariana. Dal 21 giugno al 15 luglio all’Elfo Puccini e in altri luoghi della zona 3 Buenos Aires / Venezia In questa estate milanese Shakespeare scende dal palcoscenico per proporre in altri scenari momenti di poesia, teatro, musica e riflessione critica: frammenti dello spettacolo in scena all’Elfo Puccini, un recital di sonetti accompagnati dalla musica barocca di John Dowland e due rassegne cinematografiche. Un calendario fitto di appuntamenti, nato dalla collaborazione tra Elfo Puccini, Associazione Amici del Puccini, Fondazione Cineteca Italiana, Buenos Aires Futura, la Feltrinelli, Consiglio di Zona 3, Assessorato alla Famiglia, Scuole e Politiche Sociali. Un omaggio a Carmelo Bene, polifonia e sintesi delle memorabili interpretazioni shakespeariane, alle quali l’artista ritornò per tutta la carriera. Si inizia con l’Otello registrato nel 1979 dalla Rai, un´opera all´avanguardia per l´epoca, a metà strada tra cinema e televisione. Poi due versioni di Amleto, “l’operetta del principe artistoide”. Infine una rivisitazione di Macbeth dedicata ad Antonin Artaud, teorico del teatro della crudeltà, e una riscrittura del Riccado Iii che gioca sugli aspetti di difformità morale e fisica del duca di Glocester. Cinema da Sogno, in programma allo spazio Oberdan, è invece una rassegna di film dedicati al tema del sogno in tutte le sue declinazioni e implicazioni: incubo, desiderio, fuga, oblio, immaginazione, inconscio. I titoli in programma (tutti piuttosto noti) vanno dai primi decenni del Novecento con l’immancabile Chien andalou di Buñuel e The Playhouse di Buster Keaton, fino agli anni più recenti (L’arte del sogno di Michel Gondry). Non mancano alcune rarità come ilSogno di una notte d’estate di Gabriele Salvatores, primo lungometraggio del regista (tra i fondatori del Teatro dell’Elfo), nato da una versione teatrale del testo shakespeariano. La proiezione del 3 luglio sarà preceduta dalla lettura di sonetti Dove sei, o musa con Elena Russo Arman (voce recitante) e la chitarra di Alessandra Novaga.  
   
   
BOLOGNA: SUONI PER LE VIE D´ACQUA: ARMONIE ANTICHE DEL TERRITORIO INTERPRETATE DAL CORO STELUTIS, DIRETTO DA SILVIA VACCHI  
 
Bologna, 21 giugno 2010 - La Bonifica Renana dedica il concerto pubblico annuale alla città e allo stretto legame che il territorio bolognese ha con le sue vie d´acque. Prima del concerto si aprono le sale affrescate del cinquecentesco Palazzo Zani, sede della Renana, per una visita guidata Lunedì, 21 giugno 2010, alle ore 21.00, nel Cortile d´Onore di Palazzo Zani, in via S. Stefano 56, si terrà l´annuale concerto che la Bonifica Renana offre ai cittadini bolognesi, realizzato all´interno della programmazione estiva comunale Bolognaestate 2010. La Bonifica Renana, pur operando tecnicamente al di fuori dei confini cittadini, testimonia il profondo e sentito legame con Bologna, realizzando nel cinquecentesco Palazzo Zani (in cui il Consorzio ha la sede centrale) un´occasione culturale, fatta di bellezze architettoniche e musicali. Ad intrattenere gli ospiti saranno, infatti, le armonie vocali del Coro Stelutis che, dal 1947, dedica la propria ricerca alle musiche della tradizione popolare, spesso trascurate dalla cultura ufficiale. Un lavoro di grande rilevanza etno-musicale, con la riscoperta di oltre quattromila brani, frutto di una cultura contadina regionale ormai scomparsa. Si tratta di testi (armonizzati dal maestro Giorgio Vacchi) che testimoniano il profondo legame che univa le popolazioni rurali agli elementi naturali del nostro territorio, di cui terra ed acqua sono il fondamento. Sull´elaborazione a sei voci si fonda il repertorio dello Stelutis che, oltre ad essere stato chiamato nei teatri nazionali più prestigiosi (Filarmonico di Verona, S. Babila di Milano, Regio di Parma, Comunale di Bologna, Haus der Cultur di Bolzano, Bonci di Cesena, Rossini di Pesaro per citarne alcuni) ha già realizzato quattro importanti tournée negli Stati Uniti e due in Brasile. Alle ore 20.00, precederà il concerto, una visita guidata delle sale affrescate di Palazzo Zani, oggetto di recente restauro. Visita guidata e successivo concerto sono ad ingresso gratuito. Per maggiori dettagli sul Palazzo Zani visita: http://www.Bonificarenana.it/centenario/stampafetonte/brochure.pdf    
   
   
L’ISOLA CHE C’E’ OPERE DI GIAMPAOLO TALANI DAL 10 LUGLIO AL 15 SETTEMBRE A PIETRASANTA, PIAZZA DEL DUOMO  
 
Milano, 21 giugno 2010 - Dal 10 luglio al 15 settembre 2010 a Pietrasanta in Piazza Duomo, lato Campanile, saranno esposte, in un allestimento creato per l´occasione, pitture e bronzi inediti del Maestro Giampaolo Talani. La mostra, dal titolo L’isola che c’è, realizzata dal Comune di Pietrasanta in collaborazione con la Galleria Enrico Paoli, propone sculture, alcune di notevoli dimensioni, e la recente produzione pittorica dell´artista toscano. Talani torna dunque ad esporre in uno spazio pubblico di prestigio, confermando la sua capacità di pensare le sue opere in luoghi di grande impatto, anche emotivo, mediante allestimenti suggestivi, capacità ampiamente riconosciuta e collaudata soprattutto dopo il grande affresco Partenze realizzato per la stazione di Santa Maria Novella di Firenze. L’isola che c’è porterà dunque per l´intera estate nella Piazza Duomo lato Campanile, crocevia di artisti provenienti da tutto il mondo, il popolo di Talani ritratto nel repertorio di gesti e situazioni che caratterizzano il suo personalissimo universo, arricchito dal successo della recente trasmissione televisiva andata in onda lo scorso dicembre su Rai1 da cui deriva il titolo di questa nuova mostra. Figure dipinte o scolpite, irrequiete ma non senza speranza, cravatte al vento e fragili barchette tra le dita, intime ombre colorate e stupiti musicisti, sono l´umanità che Talani ha portato in giro per il mondo e alla quale non possiamo non sentirci vicini e non pensare che, in fondo a qualche mare della mente o angolo dell´anima "un isola c´e´". Giampaolo Talani nasce a San Vincenzo (Livorno) nel 1955. La curiosità che gli è propria lo ha indotto a coltivare i generi tradizionali della pittura ed a sperimentare anche altre tecniche compresa l’incisione e la pittura a fresco di cui è - tra i contemporanei – uno dei pochi profondi conoscitori. Si distingue per la sua abilità di incisore ma è per la pittura a fresco che, appena ventiquattrenne, riceve il prestigioso incarico di affrescare la Chiesa di San Vincenzo Ferreri in San Vincenzo (Li). Le due tematiche “Ombre” e “Partenze” sono state subito individuate dalla critica tra i più felici argomenti espressivi di Talani, tant’è che la loro sintesi ha poi fortemente ispirato l’artista nel concepire il progetto del grande affresco “Partenze” ideato ed eseguito per la stazione di Santa Maria Novella a Firenze. “Partenze” ha generato un grandissimo interesse intorno alle potenzialità espressive di Talani sia in Italia che all’estero. Ha esposto a New York, Washington, Parigi, New Orleans, Innsbruck, Colonia, Amburgo, Düsseldorf, Beirut, Parigi, Berlino, Siviglia, Lisbona. Le sue opere sono oggi in importanti collezioni pubbliche e private, collabora con importanti gallerie italiane ed estere (la sua pittura è amatissima negli Stati Uniti ed in Giappone). E’ consulente particolare designato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e dalle Sovrintendenze per le problematiche relative alla conservazione e valorizzazione delle più antiche opere “a fresco” esistenti in Italia. Www.talani.it  
   
   
SICILIA: AL VIA BANDO PER VALORIZZAZIONE SITI ARTE CONTEMPORANEA  
 
Palermo, 21 giugno 2010 - Via libera al bando per la valorizzazione di contesti architettonici, urbanistici e paesaggistici, connessi alle attivita´ artistiche contemporanee. Il bando predisposto dal Dipartimento regionale dei Ceni Culturali e dell´Identita´ siciliana, inviato il 17 giugno alla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, e´ rivolto agli enti locali dell´isola e le risorse attivate ammontano ad oltre 18 milioni di euro. Il programma prevede la realizzazione di interventi di valorizzazione del patrimonio culturale pubblico per destinarlo ad attivita´ connesse all´arte contemporanee. Il bando contiene punti innovativi, primo dei quali la possibilita´, in esso prevista, di completare strutture rimaste incompiute e di adeguare aree dismesse, rendendole fruibili nei circuiti dell´arte contemporanea internazionale. Altro aspetto di innovazione riguarda la valutazione del fattore di attrattivita´ dei territori e l´implementazione dei circuiti turistici, che i progetti riusciranno ad attivare. Il bando, infine, prevede una premialita´ sia per la qualita´ architettonica degli interventi , in particolare modo su quelli inerenti siti riconosciuti come bene di interesse storico, sia per l´ecosostenibilita´ delle opere da realizzare.  
   
   
OMAGGIO A GIUSEPPE PANZA DI BIUMO OPERE DELLA DONAZIONE AL MUSEO CANTONALE D’ARTE MUSEO D’ARTE, LUGANO  
 
Milano, 21 giugno 2010 - Con la mostra dedicata al Conte Giuseppe Panza di Biumo (1923-2010), scomparso nell’aprile scorso, il Museo d’Arte (Comune di Lugano) e il Museo Cantonale d’Arte (Cantone Ticino) rendono omaggio al grande collezionista d’arte contemporanea, profondamente legato al Ticino. Questa esposizione inaugura una nuova linea programmatica congiunta dei due musei dal titolo “Collezionismo e Collezionisti”. Diversi eventi espositivi presentati regolarmente nei mesi estivi saranno dedicati a valorizzare il patrimonio artistico della Città di Lugano e del Cantone Ticino, nonché a favorire il dialogo con i collezionisti privati. Giuseppe Panza di Biumo dà inizio alla sua avventura nell’arte nel 1954 con un viaggio in America. Sebbene inizialmente motivata dall’interesse per la situazione economica e sociale degli Usa, la trasferta si rivelò fondamentale per scoprire l’universo artistico dell’epoca e per conoscerne i protagonisti. Da allora il collezionismo, come necessità intellettuale ed esistenziale, non lo abbandonò più. Dall’espressionismo astratto, al minimalismo, all’arte concettuale, Panza fu sempre un pioniere del gusto, il “primo” ad acquisire opere di figure ancora ignote. Coniugò una sua cifra originalissima, rigorosa e coerente, con un’appassionata frequentazione degli artisti, per lui sempre fonte di grande vitalità intellettuale. Residente a Lugano dal 1992, Giuseppe Panza fu sempre attento osservatore e discreto testimone del sistema artistico e museale ticinese. Né seguì evoluzioni e mutamenti contribuendo ad ampliare quella rete di collezionismo privato, cruciale per il radicamento e l’espansione dell’arte contemporanea nel territorio. L’esposizione, curata da Marco Franciolli, propone uno sguardo su parte di quell’universo artistico che destò l’attenzione e la curiosità del Conte Panza, con l’obiettivo di documentare la sua personale sensibilità collezionistica a partire da una scelta di opere della sua Donazione al Museo Cantonale d’Arte. Questa generosa Donazione ha avuto origine da un incontro con Giuseppe Panza organizzato nel 1992 dal Museo Cantonale d’Arte nell’ambito di una serie di conferenze dedicate al tema del collezionismo. Nel corso dell’incontro egli – dopo aver illustrato il suo straordinario percorso a partire dal primo viaggio a New York nel 1954 – aveva rivelato quali fossero gli artisti che avevano destato il suo interesse quando, negli anni Ottanta, dopo una pausa durata alcuni anni, riprese a collezionare intensamente. Il Museo decise allora di organizzare una mostra dedicata proprio a questa parte della Collezione Panza e da questa collaborazione maturò la decisione del collezionista di donare una prima serie di 100 opere al “giovane” Museo, per rafforzare la collezione nella sezione dell’arte contemporanea. A questa prima Donazione ne fece seguito una seconda, comprendente altre 100 opere, che nelle intenzioni del donatore potevano completare idealmente il poderoso corpus rappresentativo di ventinove artisti. Negli anni molti di questi artisti hanno beneficiato di un ampio riconoscimento internazionale, come documentano i numerosi prestiti di opere ai maggiori musei del mondo per mostre temporanee. Oltre al suo valore culturale, la Donazione ha portato così al Museo un’accresciuta capacità di scambio all’interno della rete museale internazionale, condizione indispensabile per poter sviluppare importanti progetti espositivi. Le opere riunite per questo omaggio al Conte Panza sono da ricondurre agli acquisti effettuati tra il 1988 e il 1995 e documentano efficacemente la tensione del collezionista verso una dimensione spirituale nell’arte contemporanea, una vera ossessione per i valori morali ed etici espressi attraverso le metafore dell’arte. Percorrendo le sale dei tre piani di Villa Malpensata si possono ammirare opere di: Roger Ackling, Stuart Arends, Barry X Ball, Lawrence Carroll, Ruth Ann Fredenthal, Gloria Graham, Ron Griffin, James Hyde, Roni Horn, Gregory Mahoney, Thomas Schütte, Carole Seborovski, Peter Shelton, David Simpson, Ettore Spalletti, Robert Therrien, Jan Vercruysse, Meg Webster. Questo comune omaggio della Città di Lugano e del Cantone Ticino al Conte Giuseppe Panza di Biumo intende celebrare un importante momento nel processo di consolidamento della collaborazione tra i due principali musei della Città e del Cantone Ticino, che gestiranno insieme i nuovi spazi espositivi del futuro centro culturale Lac (Lugano Arte Contemporanea), concretizzando il sogno dello stesso Panza di vedere nascere un museo con spazi più ampi, in grado di accogliere e dare visibilità anche alle opere della sua Donazione.  
   
   
L´AVVENTURA DEL VETRO. DAL RINASCIMENTO AL NOVECENTO TRA VENEZIA E MONDI LONTANI. A TRENTO, CASTELLO DEL BUONCONSIGLIO, VIGO DI TON, CASTEL THUN  
 
Milano, 21 giugno 2010 - Capolavori rinascimentali dai musei veneziani, un carico di perle e vetri cinquecenteschi recuperati nei fondali marini croati, affascinanti collane di perle vitree destinate al mercato africano, ed ancora il flauto in vetro di Napoleone che fu recuperato dagli inglesi dopo la battaglia di Waterloo, sono solo alcuni dei settecento magnifici oggetti che si potranno ammirare in mostra allestita al Castello del Buonconsiglio ma allargata a Castel Thun, dove viene proposta una sezione monografica dell´esposizione maggiore. "L´avventura del vetro dal Rinascimento al Novecento tra Venezia e mondi lontani" sarà aperta al pubblico, nei due castelli-museo, dal 27 giugno al 7 novembre 2010. A proporla è la provincia di Trento, Castello del Buonconsiglio. Con questa mostra, dopo il successo della collaborazione con il museo Antichità Egizie di Torino, il Castello del Buonconsiglio sigla un altro importante "gemellaggio" con Venezia e il museo del Vetro di Murano, che concederà in prestito centinaia di vetri per la maggior parte inediti. Come avvenuto per la straordinaria mostra Egitto Mai Visto, sarà ancora la preziosa e, in gran parte inedita, collezione del misterioso ufficiale asburgico Taddeo de Tonelli, donata a metà Ottocento al museo, ad offrire lo spunto per la grande mostra dedicata al vetro. Alla passione collezionistica di Tonelli si devono infatti due magnifici pezzi rinascimentali, unici al mondo per bellezza, rarità e valore. Si tratta di un piatto ed un calice con decorazioni a smalto, che assieme a numerose e preziose testimonianze concesse dalla Fondazione Musei Civici di Venezia consentiranno di approfondire il tema della storia della produzione del vetro veneziano e dei suoi approdi in terre lontane. Preziose collezioni pubbliche e private restituiranno l´immagine delle molteplici applicazioni del vetro, come materia straordinariamente duttile e versatile. Questo tema affascinante consentirà di illustrare anche aspetti salienti della tecnica e degli stili quando, in epoca rinascimentale, le officine dei vetrai muranesi influenzarono la storia del vetro europeo grazie anche alle nuove scoperte del cristallino, del lattimo e del calcedonio e di tecniche innovative come la filigrana a reticello e a retortoli. Tra la sorprendente varietà di applicazioni del vetro, la mostra focalizzerà in particolare l´attenzione sugli impieghi per la creazione di gioielli, bicchieri, calici, vasi e piatti per sontuose tavole e apparati decorativi. Il percorso della mostra curata da Aldo Bova, si snoderà lungo i prestigiosi ambienti del Castello del Buonconsiglio di Trento e le magnifiche sale di Castel Thun in Val di Non, e si articolerà in diverse sezioni arricchite da suggestive ricostruzioni scenografiche: dalla lavorazione del vetro in una fornace, all´individuazione e preparazione delle materie prime, ai vetri da tavola, da illuminazione, da spezieria. Come sempre emozionanti saranno gli apparati scenografici, oltre all´antica fornace rinascimentale veneziana, il visitatore potrà entrare nel ventre di una nave cinquecentesca affondata a Gnalic e vedere i reperti affiorare dall´acqua. Non mancheranno filmati dedicati alla lavorazione del vetro e ai capolavori che nascono ogni giorno a Murano. Una ricca e corposa sezione sarà dedicata alle variopinte collane di perle vitree provenienti da collezioni pubbliche e private. Si potranno ammirare le perle a rosetta del Xv secolo, le cosidette "regine delle perle", merce di scambio per acquistare schiavi. Si dice che nel 1626 l´olandese Peter Minnit abbia comprato l´isola di Manhattan dagli indiani per un valore totale di ventiquattro dollari in perle di vetro. Diversi pezzi provenienti da collezioni private rappresenteranno il meglio della vetraria muranese dell´800 e ´900 con capolavori dei più importanti maestri e designers, come Pietro Bigaglia, Jacopo Franchini, Giuseppe e Ercole Barovier,vittorio Zecchin, Napoleone Martinuzzi, Carlo Scarpa e Fulvio Bianconi. Molte le iniziative collaterali al grande evento espositivo dell´estate trentina. In particolare, nel mese di agosto, ogni giorno, sarà anche proposto lo spettacolo teatrale "Glass" messo in scena da L´uovo Teatro Stabile di Innovazione de L´aquila. L´avventura del vetro dal Rinascimento al Novecento tra Venezia e mondi lontani, Trento, Castello del Buonconsiglio, Vigo di Ton, Castel Thun, dal 27/05 al 7/11 2010 Orario: 10.00 -18.00, chiuso il lunedì. Biglietti: intero: 7,00 euro, ridotto: 4,00 euro. Mostra promossa dalla Provincia di Trento - Assessorato alla Cultura, Castello del Buonconsiglio in collaborazione con la Fondazione Musei Civici Musei di Venezia. Direzione della Mostra: Franco Marzatico, a cura di Aldo Bova. Catalogo: Castello del Buonconsiglio  
   
   
BENI CULTURALI FVG: APPROVATA GRADUATORIA BANDO ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE  
 
Trieste, 21 giugno 2010 - È stata approvata la graduatoria dei progetti ammissibili a finanziamento relativi al "Bando per la valorizzazione dei siti di archeologia industriale nel Friuli Venezia Giulia" finanziato con fondi Por Fesr 2007/2013 - Attività "Valorizzazione del patrimonio naturale e culturale", Linea di intervento "Valorizzazione del patrimonio culturale". Il relativo Decreto del Direttore Centrale Istruzione e cultura è già stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione n. 22 del 3 giugno 2010. Ne dà comunicazione l´assessore regionale all´Istruzione e cultura, Roberto Molinaro, che mette in evidenza come i progetti ora accolti e finanziati sono tre, ma che altri - già inseriti in graduatoria - potranno essere finanziati qualora di rendessero disponibili nuove risorse. Per Molinaro si tratta di un ulteriore contributo alla rinascita di siti importanti nella storia del lavoro e dell´innovazione locale o dell´intero Friuli Venezia Giulia: "la loro trasformazione da luoghi di lavoro a luoghi della cultura continuerà a farli vivere e a conservare e a trasmettere la memoria condivisa di un patrimonio umano, sociale, economico e storico". I tre progetti ammessi sono quelli del "Polo museale del Porto Vecchio di Trieste" in capo all´Autorità Portuale di Trieste; della "Ex Centrale idroelettica ´A. Pitter´ di Malnisio: da polo museale a centro culturale" in capo al Comune di Montereale Valcellina (Pordenone); del "Polo museale della cantieristica navale di Monfalcone" in capo al Comune di Monfalcone (Gorizia). Per questi tre interventi vengono impegnati complessivamente 3.956.175,23 euro (di cui 1.258.783,02 in quota Ue e 2.697.392,21 in quota Stato). I beneficiari interverranno con un co-finanziamento di 1.296.053,86 euro, portando così la spesa a 5.252.229,09 euro.  
   
   
TORNA IN ITALIA DA METÀ LUGLIO 2010 IL MONDO DI PATTY, IL MUSICAL PIU’ BELLO TRATTO DALLA SERIE TV CULT “IL MONDO DI PATTY, LA STORIA PIÙ BELLA”  
 
 Milano, 21 giugno 2010 - Tappa d’eccezione italiana - Lunedì 19 luglio ore 21:00 - Arena di Verona . Dopo lo strepitoso successo riscosso nella scorsa tournée invernale – durante la quale lo spettacolo ha spopolato in ogni città vendendo ben 160.000 biglietti in Italia e, in sole due settimane, 72.000 in Spagna - Laura Esquivel torna a vestire i panni di Patty nel musical “Il Mondo di Patty il musical più bello”. La nuova tournée estiva toccherà Spagna e Italia nei mesi di luglio e agosto 2010. Tra le città italiane, tappa d’eccezione: la suggestiva cornice dell’Arena di Verona, lunedì 19 luglio ore 21.00. Il Musical è prodotto dalla Società italiana Poltronissima che in collaborazione con Mas –Music, Arts & Show- ha lanciato in Italia il genere “Family show” grazie alle precedenti produzioni “Winx Power Show”, “Scooby Doo Live on Stage”, “Winx On Ice” e “Hello Kitty the Show”. La Storia Del Musical. In vista della gara di danza di fine anno alla Pretty Land School of Arts ci si prepara intensamente. La squadra che vincerà rappresenterà la scuola al Concorso di Musical Interscolastico. Come sempre Popolari e Divine, i due gruppi più preparati di tutta la scuola, scendono in campo capitanate dalle loro indiscusse e tanto diverse leader: la solare Patty e la maliziosa Antonella. In un gioco di inganni ed emozioni, in una cornice mozzafiato da vero concerto pop, prenderà forma questa simpatica vicenda che, storia nella storia, non mancherà di far emergere i caratteri e le personalità delle due amate protagoniste e ci porterà a tifare per l´una o per l´altra, senza negarci momenti magici, di sogno e d´amore. Così saremo coinvolti nelle vicende sentimentali di Carmen e Leandro, nella contesa del giovane Matias, con le canzoni degli Skratch e con le avventure di Pia, Bruno, Fabio, Giusy, Tamara e tutti gli altri amati protagonisti della serie....Per arrivare senza un filo di respiro alla gara tanto attesa...Ma chi vincerà? Chi rappresenterà la scuola al concorso? Patty e le Popolari? Antonella e le Divine? Grande attesa, vivaci coreografie e un po´ di frizzante suspense ci porteranno al verdetto finale senza negarci il miglior lieto fine...Ma senza qualche improvvisa e stupefacente sorpresa! “Il Mondo di Patty” (titolo originale “Patito Feo” prodotta in Argentina da Ideas del Sur e Televisa) è una serie televisiva seguita e amata dai giovani tra gli 8 e i 14 anni di tutto il mondo che racconta la storia di una ragazzina di 13 anni, Patricia Castro detta Patty, e le sue vicende adolescenziali. Patty cresce senza sapere chi sia suo padre, si trasferisce con la madre Carmen da una cittadina di provincia a Buenos Aires per curare alcuni problemi di salute. Qui frequenta, grazie alle sue incredibili doti canore, la Pretty Land School of Arts sognando di diventare una cantante famosa. Tra i desideri di Patty c’è anche quello di conquistare le attenzioni del suo primo amore Matias e di conoscere presto suo padre per essere davvero felice. Uno stile fresco e giovane, amori, amicizie, musica e scontri tra i due gruppi - Las Divinas e Las Populares - sono gli elementi di successo della storia che, attraverso la sua protagonista, si propone di offrire agli adolescenti un modello positivo e costruttivo. Le prove che Patty riesce a superare non sono solamente la dimostrazione delle sue capacità tecniche ma delle opportunità di crescita personale e di vittoria sulle paure e sensi di inadeguatezza. Patty affronta le sue aspirazioni e la vita contando sul suo talento e la determinazione; è una ragazzina che ci insegna che la vera bellezza è quella che illumina il cuore!  
   
   
TURISMO: IN LOMBARDIA SI PUNTA AL MERCATO SVIZZERO 46 AZIENDE LOMBARDE IN MISSIONE IN SVIZZERA.  
 
 Pavia, 21 giugno 2010 – Sono ogggi a Zurigo quarantasei aziende lombarde, supportate dalle Camere di Commercio di Lombardia, alla conquista del mercato internazionale. L’iniziativa è organizzata da Regione Lombardia (Direzione Generale Commercio, Turismo e Servizi) e Unioncamere Lombardia attraverso Paviasviluppo - Camera di Commercio di Pavia. Sono coinvolte la Camera di Commercio di Varese, Bergamo, Cremona, Mantova, Brescia tramite Bresciatourism, la Provincia di Pavia, l’Enit di Zurigo, la Camera di Commercio Italiana per la Svizzera con due obiettivi principali: aumentare l’export di prodotti agroalimentari e, soprattutto, incrementare i flussi turistici provenienti dalla Svizzera. La destinazione scelta è la Svizzera, mercato forte dove il prodotto interno lordo nominale per abitante è maggiore della media dei Paesi Ue e più elevato del 40% di quello di Austria e Germania (per il 2010 è previsto un incremento dello 0,8 della spesa al consumo). L’italia è il secondo partner commerciale dopo la Germania. Secondo il rapporto Enit 2010 gli Svizzeri spendono oltre 70 milioni di franchi per i viaggi all’estero. L’italia è al quinto posto tra le destinazioni del loro turismo internazionale con l’83,5% delle richieste dei tour operator superando la media europea con pacchetti della durata di oltre sette notti mentre per i viaggi brevi l’Italia ha un quota del 20% occupando il terzo posto dopo Francia e Germania. La Lombardia, in particolare, presenta le caratteristiche preferite dal mercato: un’offerta diversificata rispondente alle tendenze più attuali della domanda che chiede di combinare arte e cultura, enogastronomia, sport, benessere (terme), turismo verde, moda e design. Milano, ad esempio, è ormai meta privilegiata per gli acquisti di fine anno. Secondo i dati Isnart 2009, la regione viene scelta come meta ideale dai cittadini svizzeri per i laghi (41,4%), le città (36,9%), la montagna (20,3%), lo shopping (52,5%). Il business è motivazione di viaggio per il 21% degli svizzeri. Il turista svizzero è disposto a spendere molto ma è altrettanto esigente. Risulta fondamentale, quindi, per le imprese lombarde, far conoscere direttamente agli operatori strutture ed offerte anche allo scopo di far invertire la tendenza al calo registrata dal 2007 al 2009: dal 66,7% al 47,6% la percentuale di tour operator che hanno “venduto” la Lombardia. Le proposte e le novità del sistema turistico saranno presentate a Zurigo alla stampa svizzera e ai tour operator il 21 giugno. Le aziende che partecipano alla missione per proporre al mercato le offerte turistiche partono da Pavia (7 tra alberghi e agriturismi), Cremona (7), Varese (5), Bergamo (6), Mantova (4), Brescia (5), Como (6), Sondrio (2) e Milano (3). Il programma della giornata prevede: una conferenza stampa a Zurigo, presso il Zurich Marriott Hotel, con la partecipazione di autorità locali competenti in materia turistica: tour operator, agenzie di viaggio, compagnie aeree, catene alberghiere internazionali. Inoltre, incontri business to business tra operatori e con buyers ai quali verranno offerte degustazioni di prodotti del settore agroalimentare: riso, vino, pasta e prodotti da forno. Infine una cena consentirà ai partecipanti di approfondire i contatti avviati e degustare sapori e profumi della cucina tipica lombarda. I turisti provenienti dalla Svizzera rappresentano in Lombardia il 6,5% dei turisti stranieri (al primo posto la Germania con il 28,1%) e, nel dettaglio, il 29,5% dei turisti in montagna, il 9% del turismo verde, il 4,7% dei turisti nelle città, il 2,7% di quello sui laghi (Fonte: Osservatorio Turismo regionale – Uniconcamere/isnart). Secondo gli ultimi dati, la Lombardia è la quarta regione italiana venduta dai tour operator europei dopo Toscana, Lazio e Veneto, pari ad una quota del 47% degli operatori.  
   
   
IN MOSTRA LA MODA NEGLI ANNI VENTI. IL GUARDAROBA DI UNA SIGNORA TORINESE IN MOSTRA A CARAGLIO (CN), FILATOIO  
 
Milano, 21 giugno 2010 - Quando Torino, molto prima di Milano, era la Capitale della Moda italiana. Ovvero tra fine Ottocento e gli anni Trenta del Novecento, con un culmine creativo e di prestigio nei primi decenni del secolo, celebrato nella grande Esposizione Internazionale ospitata dal capoluogo sabaudo nel 1911. Fino al 19 settembre, quel magico momento viene rivissuto al Filatoio di Caraglio (sede quanto mai appropriata) nella mostra "Moda negli anni Venti. Il guardaroba di una signora torinese". Sede appropriata perché qui nascevano nel Settecento le più belle sete del Piemonte con un processo di lavorazione che è stato integralmente ricostruito e proposto al pubblico; appropriata poi perché quello del tessuto e della moda è un filone che la sede espositiva del Filatoio Rosso indaga a cadenza regolare e che ha già offerto appuntamenti di grande qualità. Al centro di questa nuova esposizione, curata da Anna Bondi, è il Guardaroba della Signora, come potrebbe recitare il titolo di un articolo di una rivista di moda del tempo. La Signora, in questo caso, è una donna reale, della borghesia finanziaria torinese, signora à la page, attentissima alle proposte della città di riferimento universale della couture, Parigi, ma tutt´altro che insensibile a quanto di nuovo propone Torino. È raro poter disporre ed esporre nella sua completezza un guardaroba personale d´epoca. Soprattutto quando si tratta di un guardaroba "perfetto", completo di "tutto ciò che si deve" per ogni occasione e momento della giornata: l´abito da giorno, da sera, da ballo, la biancheria, con i relativi complementi, dalla borsetta agli abiti dei bambini, anch´essi coordinati con quelli della mamma. Naturalmente si tratta di un guardaroba di classe: raffinato, di un lusso discreto e aggiornatissimo. Gli accessori spesso acquistati a Parigi, come d´uso all´epoca, completano i capi realizzati presso alcune di quelle rinomate sartorie torinesi il cui prestigio è indiscusso a livello nazionale. Ciò è stato reso possibile dalla riunione dei capi oggi conservati in parte presso la Galleria del Costume di Palazzo Pitti a Firenze e in parte presso la Raccolta di Abiti dell´Istituto Statale d´Arte "Passoni" di Torino (unica in Italia a livello di istituzione scolastica), a cui si sono aggiunti pezzi di proprietà familiare. Abiti, biancheria e accessori documentano il gusto dominante tra gli anni Venti e Trenta e permettono di ripercorrere le variazioni della nuova moda e di una nuova immagine femminile: gonne che si accorciano, linee più semplici e nette, progressivamente più aderenti e nuove forme di accessori che si accompagnano, secondo un ideale di giovinezza e dinamismo, a proposte di fogge, materiali, decorazioni e colori collegati alle suggestioni dell´Art Déco e delle avanguardie artistiche, seguendo e interpretando i dettami della moda parigina, dominante a livello internazionale. A diffondere la moda, le riviste specializzate. Al Filatoio saranno esposte insieme a figurini e immagini fotografiche. Il tutto per raccontare la moda e Torino, una città in cui la vocazione alla modernità si va costruendo in diversi campi, dall´industria alla vita culturale e artistica, e in cui la produzione di moda, strettamente collegata a Parigi, ha un ruolo di leader. Considerata la "capitale della moda" in Italia, dopo la consacrazione all´Esposizione del 1911, Torino resta infatti ancora negli anni Venti la sede di una produzione che dalla fine dell´Ottocento è, a vari livelli, una delle componenti più rilevanti e ancora poco studiate, nel panorama del mondo del lavoro e della realtà economica e commerciale della città. Grazie ai rapporti privilegiati con Parigi, alla trasmissione tempestiva delle novità, con l´acquisizione diretta di modelli e tessuti, e a una altissima qualità di mestiere, la moda torinese ha ormai da tempo una clientela diffusa in tutta Italia: una grande tradizione che porterà a fissare a Torino nel 1935 la sede dell´Ente Nazionale della Moda. Numero verde Regione Piemonte 800 329 329 www.Marcovaldo.it