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Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Giugno 2010
PUBBLICATO IL DECRETO LEGGE SULLA MANOVRA CORRETTIVA 2011-2012  
 
Il Decreto legge n.78 del 31 maggio 2010 contenente "Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica" è stato pubblicato nel supplemento ordinario n.114/L alla Gazzetta Ufficiale n.125 del 31 maggio 2010. Pertanto tale provvedimento è entrato in vigore lo scorso 31 maggio 2010. Da tale data sono soppressi: l´Istituto di Previdenza per il settore marittimo (Ipsema), l´Istituto Superiore Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro (Ispesl) e l´Istituto Postelegrafonici (Ipost) e le funzioni dell´Ipsema e dell´Ispesl sono attribuite all´Inail. Le funzioni dell´Ipost sono invece trasferite all´Inps. Dallo scorso 1° giugno 2010 il limite per accedere al beneficio economico dell´assegno di invalidità civile passa dall´attuale 74% all´85%. Per potenziare i controlli contro i falsi invalidi, il legislatore ha esteso l´istituto della rettifica anche alla normativa relativa all´invalidità civile. I medici che attesteranno un falso stato di malattia saranno puniti con la reclusione da uno a cinque anni e la multa da 400 a 1.600 euro. L´inps aumenterà il controllo sulle invalidità a suo tempo concesse. Viene istituito presso l´Inps il c.D. "casellario dell´assistenza", che conterrà i dati con informazioni sui redditi delle persone che hanno diritto a prestazioni assistenziali. I Comuni parteciperanno all´attività di accertamento contributivo e tributario segnalando a Inps, Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate eventuali irregolarità contributive e fiscali. I Comuni saranno incentivati mediante il riconoscimento di una quota pari al 33% delle maggiori somme riscosse a titolo definitivo. Le modalità attuative delle disposizioni in oggetto saranno emanate con un provvedimento successivo. L´inps, la Guardia di Finanza e l´Agenzia delle Entrate prenderanno in considerazione le imprese che cessano l´attività entro un anno dalla data di inizio, ai fini della selezione delle posizioni da sottoporre a controllo. Ciò per assicurare una vigilanza sistematica sulle situazioni a rischio di evasione contributiva e frode fiscale. L´agenzia delle Entrate utilizzerà i dati dell´Inps per individuare i lavoratori dipendenti e assimilati per i quali risultano versati i contributi, ma non presentate le relative dichiarazioni dei redditi. Dal 1° gennaio 2011 l´Inps potrà riscuotere le somme dovute tramite un avviso di addebito, che acquisterà valore di titolo esecutivo. Questo avviso dovrà contenere i dati identificativi del debitore e gli importi dovuti, a pena di nullità. Dal 31 maggio 2010 le aziende e i contribuenti non possono più ottenere dagli enti di previdenza e di assistenza la sospensione della cartella esattoriale. Gli Enti che erogano prestazioni sociali devono comunicarlo all´Inps e al Ministero del Lavoro. L´inps e l´Agenzia delle Entrate stipuleranno una convenzione per determinare le modalità tecniche per lo scambio delle informazioni necessarie all´emersione dei soggetti che, in ragione del maggiore reddito accertato, non avrebbero potuto fruire o avrebbero fruito delle prestazioni agevolate in misura minore. E´ prorogato al 15 dicembre 2010 il termine per il versamento dei contributi previdenziali da parte dei soggetti colpiti dal sisma e individuati con ordinanza Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n.3837 del 30 dicembre 2009, titolari di redditi di impresa o di lavoro autonomo con volume d’affari non superiore a 200.000 euro. Non può chiedere il rimborso chi ha già versato. I premi di risultato previsti da contratti collettivi aziendali e territoriali, o di secondo livello, saranno soggetti ad uno sgravio contributivo anche per l´anno 2011, nei limiti delle risorse che saranno finanziate dal Governo  
   
   
DIRITTO D’AUTORE: NOVITÀ IN CANADA  
 
Lo scorso 2 giugno il governo canadese ha presentato al parlamento il “Copyright Modernization Act”, un progetto di legge finalizzato a “modernizzare la normativa canadese sul diritto d’autore e adattarla al nuovo contesto digitale e per proteggere e creare nuovi posti di lavoro, promuovere l’innovazione e attirare investimenti in Canada”. Sul sito www.Ic.gc.ca/eic/site/crp-prda.nsf/eng/home  è possibile prendere visione delle novità contenute: misure contro la pirateria informatica, chiarificazione del ruolo e delle responsabilità dei fornitori di accesso ad internet, protezione legale per le imprese che decidano di adottare dispositivi anticopia, possibilità di effettuare copie private ad uso personale da parte dei consumatori (purché non vengano violati i sistemi anticopia), esenzioni per la didattica, lo studio e la ricerca. Il provvedimento prevede anche la partecipazione dei Provider ad un sistema di invio di avvisi agli utenti della rete che commettano violazioni al diritto d’autore  
   
   
RAPPORTO E-CONTENT, NEL 2009 +8,8% CONTENUTI DIGITALI  
 
Stefano Pileri, presidente di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, illustrando i risultati del Rapporto e-Content 2010, nel corso di un convegno svoltosi il 17 giugno 2010 ha dichiarato: "Il settore dei contenuti digitali, ovvero la produzione e fruizione on line di news, cultura, video, film, musica, intrattenimento, pubblicita´, nel 2009 ha continuato a crescere nonostante la crisi, il calo dei consumi delle famiglie, i tagli ai budget aziendali, la scarsita´ degli investimenti pubblici. A fronte di un Pil sceso di -5% e dell´entrata in recessione di tutti i principali settori dell´economia italiana, l´e-Content ha ampliato il mercato dell´ 8,8%, raggiungendo un fatturato di 5.823 milioni di euro." Nel Rapporto, giunto alla sua quarta edizione, viene fatta una stima di crescita del settore, per il prossimo biennio, dell´ordine del 12% annuo. Stefano Parisi, presidente di Asstel e vicepresidente di Csit con delega alla concorrenza, ha posto l´accento su un aspetto cruciale per lo sviluppo del settore, quello della regolamentazione e della fiscalita´ dell´on-line: "Il dibattito e´ aperto a livello internazionale, ma bisogna rifuggire da percorsi che vadano nella direzione di tassare l´innovazione e limitare la concorrenza. Sarebbe un gravissimo errore: l´innovazione va sostenuta a tutti i livelli e la concorrenza deve rimanere elevata, perche´ sono i piu´ importanti fattori di accelerazione dell´economia. I contenuti digitali non rubano il mestiere a nessuno: ne inventano di nuovi e favoriscono l´evoluzione di quelli tradizionali. E´ questa la scommessa per il futuro e la chiave per trovare soluzioni condivise". Il Rapporto evidenzia come nel 2009 con 10 milioni di famiglie connesse a banda larga su rete fissa, oltre 9 milioni di navigatori usuali su banda larga mobile, 30 milioni di dispositivi per la navigazione da mobile, 18,7 milioni di famiglie dotate di un ricevitore Tv digitale, i contenuti digitali in Italia possano ormai contare su una base tecnologica di massa e un´audience che si sta rapidamente ampliando con il coinvolgimento di fasce di popolazione rimaste finora ai margini. "Il 2009 e´ stato l´anno in cui anche la televisione, con i suoi contenuti a larga diffusione, e´ entrata definitivamente nel settore digitale con gli switch off del digitale terrestre- ha precisato Andrea Ambrogetti, vicepresidente di Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici e delegato televisioni di nuova generazione - Il digitale e i suoi contenuti stanno rapidamente unificando tutti i mezzi di comunicazione e la Tv digitale, ormai presente nel 70% delle famiglie italiane e alla vigilia dello storico sorpasso in termini di ascolto dell´analogico, ne divengono fattore trainante introducendo in questo mondo milioni di cittadini che ne erano finora rimasti ai margini". Un punto di grande criticita´, evidenziato dal Rapporto, e´ rappresentato dall´arretratezza dei contenuti pubblici digitali, denotando la scarsa attenzione dello Stato su questo settore. Con una contrazione di -17,8%, gli investimenti pubblici in contenuti digitali l´anno scorso non hanno superato i 50 milioni di euro. Eppure si tratta di contenuti strategici per il Paese quali l´istruzione, il turismo, i beni culturali, la cui digitalizzazione porterebbe vantaggi innegabili per tutti e da tutti i punti i vista. Tenendo conto delle ristrettezze di bilancio dello Stato, dal convegno e´ emersa la proposta di sostenere lo sviluppo dei contenuti digitali pubblici attraverso partnership pubblico-privato e modalita´ di project financing. I dati principali del Rapporto e-Content 2010 (risultati anno 2009 su 2008): Il Mercato Dei Contenuti Digitali: 5,8 mld nel 2009 (+8,8%). Il mercato dell´e-Content ha raggiunto a fine 2009 un valore pari a 5,8 mld di euro, con un incremento dell´8,8% rispetto all´anno precedente, in rallentamento rispetto alle previsioni, ma in controtendenza nei confronti dell´andamento dell´economia. La Pubblicita´´ Digitale: +5,0%; il mercato della pubblicita´ in Italia ha toccato, nel 2009, 1,119 mld di euro, con una crescita positiva pari al +5,0%, a fronte di una flessione del mercato pubblicitario nel suo complesso del 12,5%. L´andamento positivo si conferma anche nel prossimo biennio con un trend in leggero aumento: +5,7% e +7,0%, in netta controtendenza con l´andamento totale che la raccolta pubblicitaria avra´ nel periodo 2008-2011. La Crescita Dei Contenuti A Pagamento: +10,2%; i contenuti a pagamento, che con oltre 4,65 mld rappresentano oltre l´80% del mercato, hanno messo a segno nel 2009 una crescita del 10,2% trascinati dai comparti Video e Giochi on-line, nonostante il forte calo nelle sottoscrizioni dei servizi a pagamento del mobile. I Comparti In Crescita: Video +6,2%, ma con andamenti contrastanti tra i suoi segmenti emergenti (Ip-tv, On-line Tv e Tv Digitale Terrestre, che hanno segnato rispettivamente +16,5%, +31,1% e +42,8%) e i segmenti piu´ maturi (Tvsatellitare, +1,3%) o mai decollati (Mobile Tv, in calo del 15% circa). Giochi e Intrattenimento on-line: +88,6% sull´onda del grande successo delle scommesse e dei giochi di abilita´. Musica: +33% grazie al grande successo del principale canale di vendita di musica on-line (iTunes, rafforzatosi nel 2008-2009 in seguito al lancio dell´i-Phone). Comparti Con Andamento Negativo: News -2,7%, determinato sia dal calo degli abbonamenti (online e mobile) sia, seppur in misura ridotta, della pubblicita´ (che ha finanziato fino ad oggi il 60% del mercato delle news); Contenuti Mobile -15,2%, per effetto della contrazione dei ricavi legati a "Loghi e suonerie", che tradizionalmente rappresentano la parte piu´ consistente del comparto. Il Calo Dei Contenuti Pubblici: -17,8%; La contrazione degli investimenti pubblici sui contenuti e´ stata molto significativa: - 17,8%, per un valore di mercato di 49,3 milioni di euro, divisi fra i 14 milioni della Scuola, 25 milioni del Turismo, e i 10,3 milioni dei Beni Culturali. Quest´ultimo segmento e´ anche quello che ha registrato un vero e proprio crollo: - 42,8%, mentre il Turismo e´ sceso del 10,7% e la Scuola e´ rimasta stabile. Le Stime Per Il Biennio 2010-2011: 7,3 miliardi (12% annuo). Si prevede una crescita dei Contenuti Digitali ad un tasso superiore al 12% annuo, che portera´ il mercato a 7,3 miliardi di euro annui, grazie ai nuovi modelli di business a pagamento che si affermeranno nel mondo dell´editoria e nel mercato Video, trascinati, rispettivamente, il primo dalla diffusione di nuove tecnologie mobili quali l´i-Pad, e il secondo dal completamento del processo di switch over alla televisione digitale terrestre. Proseguira´ ad un ritmo pressoche´ costante la crescita della Musica digitale e dei Giochi on-line, mentre si prevede una ripresa del mercato dei contenuti su Mobile sull´onda del nuovo modello degli Application Store lanciati dai principali operatori. Ancora ridotto, ma con elevati tassi di crescita (400%) risulta il mercato degli e-Book.anche la pubblicita´ digitale, che si avvicinera´ nel 2011 a 1,3 mld. Di euro annui di raccolta, risentira´ positivamente dell´affermazione di nuovi modelli di business, specie nel segmento mobile, dove l´avvento delle "applications" portera´ agli utenti nuovi servizi a valore aggiunto finanziati dal marketing. Il totale dei contenuti a pagamento superera´ nel 2011 i 6 miliardi di euro. Negativa la previsione sull´andamento degli investimenti nella digitalizzazione dei Contenuti Pubblici che scenderanno a 43 milioni di euro. In calo i Beni culturali e il Turismo. Aspettative - per ora solo potenziali - di crescita si nutrono per il settore scolastico. Fondamentale sara´ aprire il mercato delle banche dati pubbliche ai privati in modo da creare nuovi servizi a valore aggiunto per i cittadini. - Gli Italiani On Line: +14,2%, in crescita i navigatori over 55 Sostenuti dal processo di switch over al Digitale Terrestre, i servizi televisivi a pagamento sono diffusi in oltre il 40% delle famiglie italiane. Le connessioni ad Internet in banda larga da casa su rete fissa sono diffuse in oltre 10 milioni di famiglie. Si segnala una significativa crescita del numero degli utenti internet: a febbraio 2010 il totale di coloro che dichiarano di essere connessi (a casa o al lavoro su linea fissa) supera quota 33 milioni (+14,2%). Gli utenti attivi nel mese sfiorano i 23 milioni (+13%) mentre internet viene usato quotidianamente da una media di 11,8 milioni di persone (+17%). Il profilo dell´utente quotidiano di internet ha un´eta´ prevalentemente compresa tra i 25 e i 54 anni (68% delle persone attive nel giorno medio), ed e´ principalmente di sesso maschile (57%). Il fenomeno piu´ rilevante di questi ultimi mesi e´ la crescita dei navigatori over 55 (+28%, con punte del 65% per gli over 74) che trovano sempre maggiori servizi utili (e-Banking ad esempio) in rete. Le donne: sono il 43% degli utenti attivi nel giorno medio, ma solo nelle classi di eta´ piu´ avanzate; la differenza e´ quasi irrilevante tra i 18 e i 34 anni, mentre tra gli adolescenti (11-17 anni) il divario di genere addirittura si inverte: le adolescenti connesse quotidianamente a internet sono piu´ numerose dei loro coetanei maschi. Il divario geografico evidenzia un certo ritardo del Mezzogiorno: la percentuale di utenti attivi quotidianamente connessi al Sud e´ appena del 18,4% sul totale della popolazione dell´area, contro il 25% circa che si registra nel Nord-ovest e il 22% del Nord-est e del Centro. Il ritardo tra Nord-ovest e Mezzogiorno cresce fino a superare i 10 punti percentuali (37,6% vs 47,8%) se si considerano gli utenti attivi nel mese. Un forte fattore di sviluppo alla penetrazione di internet e´ venuto negli ultimi 2 anni dalla diffusione di strumenti per collegarsi ad internet tramite rete mobile. Secondo i dati diffusi dalla Commissione Europea nel 2009 l´Italia e´ il secondo Paese in Europa per numero di dispositivi (oltre 30 milioni) dedicati all´utilizzo dell´internet mobile  
   
   
PRIVACY: I MEDIA NON DIFFONDANO IMMAGINI DI PERSONE CON LE MANETTE AI POLSI  
 
I media si astengano dal diffondere riprese e fotografie di persone in manette. E’ il richiamo del Garante privacy diffuso lo scorso 14 giugno ai mezzi di informazione a seguito della richiesta, rivolta ai giornalisti, dall’avvocato di Fabio De Santis perché le immagini del suo assistito, ripreso stamane in manette in occasione dell’udienza presso il Tribunale del Riesame di Firenze, non vengano mandate in onda. Fatto salvo il diritto-dovere di informare su fatti di interesse pubblico, l’Autorità ricorda che occorre sempre rispettare la dignità delle persone, così come previsto, oltre che dalla normativa vigente, anche dal Codice deontologico dei giornalisti, laddove stabilisce che “le persone non possono essere presentate con ferri o manette ai polsi”. Il Garante invita, dunque, tutti i media al più rigoroso rispetto delle norme, e alla salvaguardia della dignità personale, anche per evitare all’Autorità di dover adottare i conseguenti provvedimenti in caso di mancato adempimento  
   
   
CLASS ACTION: DICHIARATA INAMMISSIBILE LA PRIMA AZIONE DI CLASSE  
 
Il Tribunale di Torino, con ordinanza del 4 giugno 2010 – che costituisce il primo provvedimento giurisprudenziale in materia di azione di classe, ha dichiarato inammissibile, per difetto di interesse ad agire, l’azione promossa ai sensi dell’140-bis del Codice del Consumo dall’Avv. Rienzi, rappresentato dal Codacons, nei confronti della Banca Intesa Sanpaolo in merito alla illiceità delle commissioni applicate dalla Banca ai propri clienti, in caso di utilizzo del fido o dell’extrafido, in sostituzione delle commissioni di massimo scoperto vietate ai sensi dal Decreto legge n. 185/09 convertito dalla Legge n. 2/09. L’art. 140-bis del Codice del Consumo disciplina l’azione di classe per la tutela dei diritti dei consumatori e degli utenti. Le relative disposizioni sono state introdotte con la Legge Finanziaria 2008, modificate poi dalla Legge Sviluppo e divenute efficaci dallo scorso 1° gennaio. La pronuncia illustra alcuni aspetti della class action italiana, in particolare, per quanto riguarda i presupposti che devono sussistere affinché il giudice possa pronunciarsi sulla domanda. L’ordinanza precisa che con la class action non sono stati creati "nuovi diritti", ma è stato introdotto nel nostro ordinamento solo un nuovo strumento di tutela dei diritti individuali e omogenei di consumatori e utenti, alternativo alle azioni ordinarie. L´art. 140-bis, come modificato dalla Legge Sviluppo, infatti, attribuisce la legittimazione a proporre l´azione direttamente a ciascun consumatore o utente danneggiato. Con questo rimedio collettivo i consumatori/utenti tutelano quindi gli stessi diritti che potrebbero singolarmente far valere con un’azione individuale. I giudici torinesi, inoltre, confermano che la nozione di consumatore e utente rilevante ai fini dell’azione di classe è quella prevista dall’art. 3 del Codice del Consumo. Pertanto, l’azione può essere promossa da qualsiasi persona fisica che abbia subito un pregiudizio nell´ambito di un´attività condotta per scopi estranei a quella imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale eventualmente svolta. Per quanto riguarda la procedura, il provvedimento conferma che solo il soggetto promotore assume la qualifica di parte processuale in senso formale. Conseguentemente gli aderenti sono privi di poteri di impulso e, soprattutto, non dispongono della facoltà di impugnare la sentenza, che, tuttavia, mediante il meccanismo dell´opt-in, produce effetti anche nei loro confronti. Per quanto riguarda l’ammissibilità della domanda di classe il provvedimento chiarisce che è necessaria, come in tutti i giudizi, la sussistenza in capo all’attore/promotore delle condizioni dell’azione (legittimazione ed interesse ad agire). Conseguentemente, prima di accertare che la domanda non sia manifestatamene infondata, non vi sia un conflitto di interessi in capo al proponente, i diritti da tutelare siano identici e il proponente sia in grado di curare in maniera adeguata l’interesse della classe, il giudice dovrà verificare la legittimazione ad agire, vale a dire che il promotore sia qualificabile come consumatore o utente; · l’interesse ad agire, vale a dire l’interesse, concreto e attuale, al risultato che può essere conseguito attraverso la tutela giurisdizionale. Secondo l´ordinanza la legittimazione ad agire non sussiste per il fatto che l’attore intenda rappresentare una classe di danneggiati, ma solo nei limiti in cui sia portatore dello stesso diritto di cui sono titolari gli altri soggetti che appartengono alla classe. L’interesse ad agire, poi, non può essere desunto, con riferimento al promotore, dal solo fatto che la condotta contestata sia potenzialmente lesiva di un certo numero di soggetti, in quanto tale presupposto deve essere accertato in primo luogo in capo al promotore per poi verificare la sua sussistenza in capo ai soggetti che aderiscono all’azione di classe. I giudici torinesi, oltre a dichiarare l’inammissibilità della domanda, hanno anche applicato la sanzione della pubblicazione per estratto dell´ordinanza sul Sole 24_Ore a spese del soccombente  
   
   
GIUSTIZIA EUROPEA: SPESE MEDICHE NON PROGRAMMATE, LA CORTE UE RESPINGE IL RICORSO DELLA COMMISSIONE  
 
Quando sono dispensate cure ospedaliere non pianificate durante un soggiorno temporaneo in uno Stato membro che non sia quello di affiliazione, quest’ultimo Stato non è tenuto a rimborsare al paziente le spese che, nello Stato in cui sono state dispensate le cure, sono poste a carico del paziente. L’istituzione dello Stato membro di affiliazione è tenuta unicamente a rimborsare all’istituzione dello Stato, in cui tali cure sono state dispensate, le spese prese a carico da quest’ultima in funzione del livello di copertura vigente in detto Stato membro di soggiorno. (Sentenza corte di giustizia dell´Unione europea del 15 giugno 2010 nella causa C-211/08, Commissione / Spagna)  
   
   
GIUSTIZIA EUROPEA: ITALIA DEVE RECUPERARE CONTRIBUTO PER DECODER DIGITALE TERRESTRE  
 
Il contributo italiano concesso per l’acquisto o la locazione di decoder digitali terrestri costituisce un aiuto di Stato e deve essere recuperato La misura non è neutra dal punto di vista tecnologico e attribuisce alle emittenti digitali terrestri un vantaggio indiretto a danno delle emittenti satellitari (Sentenza Tribunale dell´Unione europea del 15 giugno 2010 nella causa T-177/07, Mediaset Spa / Commissione europea)  
   
   
GIUSTIZIA EUROPEA: PROFUGHI PALESTINESI  
 

Un profugo palestinese beneficia della protezione o dell’assistenza dell’Agenzia per i profughi palestinesi delle Nazioni Unite solamente se vi ha fatto effettivamente ricorso.

(Sentenza del 16 giugno 2010 nella causa C-31/09, Nawras Bolbol / Bevándorlási és Állampolgársági Hivatal)

 
   
   
PROCESSI PENALI: DIRITTO PER I CITTADINI UE DI UTILIZZARE LA PROPRIA LINGUA  
 
Nuove normative per i cittadini Ue che affrontano un processo penale in un altro Stato membro per garantirne la traduzione e l´interpretazione nella loro lingua madre sono state approvate oggi dal Parlamento. Un tifoso di calcio italiano, arrestato in Francia, avrebbe il diritto all´interpretazione durante gli interrogatori di polizia, le udienze e le comunicazioni con il suo avvocato. Inoltre, devono essere tradotti tutti i documenti fondamentali. Gli Stati membri avranno tre anni per recepire questa direttiva. Norme minime comuni per il diritto all´interpretazione e alla traduzione nei procedimenti penali in tutta l´Ue, che si applicheranno anche all´esecuzione di un mandato d´arresto europeo, sono indicate in una nuova direttiva Ue che mira a ampliare i diritti di indagati o imputati che non parlano o non comprendono la lingua del procedimento. Il diritto all´interpretazione e alla traduzione si applica a decorrere dal momento in cui la persona è informata di essere sospettata o accusata di aver commesso un reato penale fino alla conclusione del procedimento, vale a dire fino alla sentenza e alla risoluzione di eventuali appelli. L´interpretazione e la traduzione sono fornite nella lingua madre dell´indagato o imputato o in qualsiasi altra lingua di sua comprensione, per consentirgli di esercitare appieno il diritto alla sua difesa. Tutti i documenti fondamentali, comprese la decisione che priva la persona della libertà, l´atto contenente i capi d´imputazione e la sentenza, l´accusa e ogni giudizio, dovrebbe essere tradotti. La nuova normativa Ue stabilisce anche disposizioni sulla qualità dell´interpretazione e della traduzione, il diritto per l´indagato o l´imputato di contestare la decisione che dichiara superflua l´interpretazione oppure, nel caso in cui l´interpretazione sia stata fornita, la possibilità di contestare la qualità della medesima e la formazione di giudici, pubblici ministeri e personale giudiziario. I costi sono sostenuti dagli Stati membri Gli Stati membri sostengono i costi d´interpretazione e traduzione derivanti dall´applicazione di questa direttiva, indipendentemente dall´esito dei procedimenti. La relatrice, Sarah Ludford (Alde, Uk), ha dichiarato in Aula che "il taglio dei costi non è la migliore soluzione, in quanto se l´indagine di polizia o la decisione del giudice sono errate, allora si ricorrerà in appello". Questa direttiva è il primo passo di una serie di misure intese a stabilire norme comuni europee in casi di diritto penale. Si tratta anche della prima normativa Ue in tale ambito negoziata tra Pe e Consiglio con la procedura di codecisione. Il Regno Unito e l´Irlanda desiderano partecipare all´adozione e all´applicazione della presente direttiva, mentre la Danimarca ha deciso di non parteciparvi. La legislazione è stata approvata con 637 voti in favore, 21 contrari e 19 astensioni e rispecchia un accordo in prima lettura fra Consiglio e Parlamento  
   
   
CIGO: DICHIARAZIONE DI IMMEDIATA DISPONIBILITÀ  
 
L´inps si è uniformato alla previsione normativa dell´art. 19 del Decreto legge n. 185/08, convertito nella Legge n. 2/09, in base alla quale il diritto a percepire qualsiasi trattamento di sostegno del reddito è subordinato alla dichiarazione di immediata disponibilità. Con il messaggio n. 14951 del 7 giugno 2010, l’Inps ha comunicato che ha aggiornato la propria modulistica sulla Cassa integrazione guadagni ordinaria, inserendo nel modello Ig15/ind una parte relativa alla dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro o ad un percorso di riqualificazione professionale (did), già prevista per gli ammortizzatori sociali in deroga. La validità temporale di questa dichiarazione permane fino al termine massimo del periodo di Cassa utilizzabile di 52 settimane. Quindi le aziende che presentano la domanda di Cigo devono acquisire e conservare la suddetta dichiarazione per tutti i lavoratori interessati dalla Cassa integrazione