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Notiziario Marketpress di Lunedì 21 Giugno 2010
PAOLO STRADI DIRETTORE GENERALE DI AEROPORTO FVG SPA NOMINATO MEMBRO DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DI ACI EUROPE.  
 
Ronchi Dei Legionari, 21 giugno 2010 – Durante la Xx Assemblea Annuale di Aci Europe, tenutasi il 17 giugno a Milano, Paolo Stradi, Direttore Generale di Aeroporto Fvg Spa, è stato nominato all’unanimità quale nuovo membro del Board (il Consiglio Direttivo), quale rappresentante dell’Europa del Sud. Con i suoi quasi 600 membri che operano oltre 1600 scali sparsi su tutti e cinque i continenti, Aci (Airports Council International) è l’associazione mondiale degli aeroporti che si interfaccia direttamente con le varie istituzioni ed organizzazioni internazionali quali l’Icao e che detta tutta una serie di direttive e raccomandazioni volte ad armonizzare e standardizzare la gestione degli scali aerei commerciali. Il Consiglio Direttivo di Aci Europe – la divisione europea dell’associazione – si trova ora ad affrontare nuove ed impegnative sfide, in particolare il rilancio del settore dopo la crisi economica ed il miglioramento e potenziamento delle infrastrutture nel rispetto dell’ambiente, puntando anche sull’intermodalità. Questa nomina di Stradi si aggiunge ad altri incarichi che già ricopre, sia a livello nazionale che internazionale. In Italia, egli è infatti membro del Consiglio Direttivo e della Giunta Esecutiva di Assaeroporti, nonché Coordinatore Nazionale della Sezione Speciale dell’associazione dedicata agli scali minori. A livello europeo è invece membro dello Smag (Small and Medium Airport Group), del Comitato Esecutivo del Fare (Forum degli Aeroporti Regionali Europei) e, già dal 1998, membro del Comitato Economico e Strategico dello stesso Aci Europe. “Mi auguro che questa nuova nomina – ha commentato Stradi – mi aiuti a presentare e rafforzare, anche in un contesto europeo, la voce degli aeroporti regionali per esprimere i loro specifici interessi e le loro peculiari esigenze.” Dal canto suo, il Presidente di Aeroporto Fvg Spa, Sergio Dressi ha accolto con viva soddisfazione la nomina di Stradi al Comitato Direttivo di Aci Europe sottolineando che la stessa “se da un lato conferma ulteriormente la professionalità e l’impegno di Stradi, dall’altro contribuisce a dar nuova e più evidente visibilità all’aeroporto regionale, anche a livello europeo ed internazionale.”  
   
   
MILANO: DAL 10 LUGLIO ATTIVE LE 5 TELECAMERE DELLA ZTL “ARCO DELLA PACE. LE SANZIONI PER GLI ACCESSI NON AUTORIZZATI REGISTRATI DALLE TELECAMERE PARTIRANNO DAL 25 LUGLIO  
 
Milano, 21 giugno 2010 - “Condizioni meteo permettendo, il 10 luglio saremo pronti per attivare le 5 telecamere che controlleranno gli accessi alla Ztl “Arco della Pace”. Le sanzioni per gli accessi non autorizzati registrati dalle telecamere partiranno invece dal 25 luglio, dopo i 15 giorni di preesercizio stabiliti dalla legge. Le telecamere saranno posizionate: all’incrocio tra via Pagano e via Canova, all’inizio di via Piermarini, all’incrocio tra corso Sempione e via Gherardini, in via San Giorgio e all’inizio di via Cirillo” -lo comunica il Vice Sindaco e Assessore alla Mobilità e trasporti, Riccardo De Corato - “Anche il tratto di via Gherardini, aperto per consentire alle auto di raggiungere il parcheggio in struttura situato nella via, sarà presidiato da una telecamera. Ogni accesso alla ztl sarà quindi monitorato da un attento occhio elettronico” – conferma il Vice Sindaco “Ricordo a tutti i residenti e domiciliati della zona di ritirare entro il 30 giugno l’apposito pass che consentirà loro l’accesso alla Ztl presso il Comando della Polizia Locale di Via Quarenghi 21” Il comando di via Quarenghi è aperto dal lunedì al venerdì dalle 08.30 alle 19.00 e il sabato dalle 08.00 alle 13.00. Il numero di telefono è telefono 02.772.70914/15 ì, il numero di fax è 02.772.70923. Il pass ha validità di 1 anno. La nuova ztl sarà attiva tutti i giorni della settimana, festivi compresi, dalle ore 22.00 alle ore 6.00 in via sperimentale ed interesserà le strade: Via Bertani, Via Cirillo, Via Peschiera, Via Cagnola – nel tratto compreso tra Piazza Sempione e Via Melzi D’eril,corso Sempione – nel tratto compreso tra Piazza Sempione e Via Melzi D’eril, Piazza Sempione, Via Gherardini, Via Piermarini, Piazza Dei Volontari, Via Guerrazzi – nel tratto compreso tra Via Pagano e Via Canova, Via Abbondio Sangiorgio – nel tratto compreso tra Piazza Sempione e Via Canova, Via Mario Pagano – nel tratto compreso tra Piazza Sempione e Via Canova. Il transito e la sosta saranno consentiti esclusivamente: ai veicoli dei residenti e dei domiciliati, ai velocipedi, ai veicoli appositamente autorizzati nel rispetto delle disposizioni di legge, ai mezzi di soccorso, di emergenza e di polizia. La sola sosta sarà consentita: ai veicoli dei soggetti che hanno la disponibilità esclusiva di box o posto auto ubicati all’interno della Zona a Traffico Limitato, ai taxi e ai veicoli a noleggio con conducente. Infine, il carico e scarico merci dovranno essere svolti in conformità a quanto previsto dalla regolamentazione vigente.  
   
   
FIAT: CALDORO, SÌ A CONFRONTO ISTITUZIONALE  
 
Napoli, 21 giugno 2010 - "Sono disponibile immediatamente, secondo i tempi che il presidente ed i gruppi riterranno opportuni, ad un dibattito in Consiglio regionale sulla vertenza Fiat di Pomigliano". Lo ha sottolineato il 17 giugno il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro. "Il confronto dovrà determinare l´impegno della Regione a sostegno della scelta dell´azienda accettata dalla quasi totalità delle forze sindacali. Ho più volte ribadito - aggiunge il presidente - che il governo regionale farà tutta la sua parte con determinazione per sostenere ed accompagnare il rilancio dell’impianto di Pomigliano. Una scelta diversa rappresenterebbe un disastro per l´industria del Sud ed avrebbe effetti gravissimi sui livelli occupazionali. E´ necessario un forte appello a tutti, alle Istituzioni locali, al mondo produttivo e delle professioni ed alle forze politiche, per difendere questa scelta", conclude Caldoro.  
   
   
TRENTO: NUOVO FONDO PER IL SOSTEGNO FINANZIARIO DELLE IMPRESE DI AUTOTRASPORTO  
 
Trento, 21 giugno 2010 - La Giunta provinciale, su proposta dell´assessore all´industria, artigianato e commercio, Alessandro Olivi, ha dato il via libera alla creazione di un fondo destinato al sostegno finanziario delle piccole imprese del settore dell’autotrasporto merci per conto terzi. Lo schema di provvedimento, ora all’esame della Seconda Commissione permanente del Consiglio provinciale, prevede la costituzione di un fondo, gestito dagli enti di garanzia, riservato alle imprese di dimensione compresa fra 4 e 50 dipendenti, che abbiano riscontrato un aumento dei crediti commerciali. Al fondo potranno accedere operazioni di credito nuove, o il rinnovo di operazioni esistenti, di durata massima biennale e per un importo massimo pari all’entità dei crediti commerciali risultanti dal bilancio 2009. Le agevolazioni, sotto forma di riduzione degli oneri finanziari ed eventuale copertura dei costi per l’ottenimento della garanzia, sono quantificate entro limiti minimi e massimi in funzione del numero di dipendenti che le aziende beneficiarie si impegneranno a stabilizzare. E´ nella seduta di giovedì 17 giugno, che la Giunta provinciale ha approvato lo schema di un provvedimento che prevede appunto la costituzione di un fondo per agevolare la provvista di finanziamenti da parte delle piccole imprese del settore dell’autotrasporto merci per conto terzi. Si dà così attuazione alla possibilità, prevista dall’articolo 124 della legge provinciale n. 18 del 1993, di costituire appositi fondi per specifiche iniziative o categorie di soggetti. "Un provvedimento - sottolinea l´assessore Olivi – motivato dalla consapevolezza della specifica situazione in cui versano le aziende trentine di autotrasporto nel contesto della crisi economico e finanziaria. Il settore è infatti tra i più colpiti dalla riduzione degli scambi e dalle difficoltà di incasso dei crediti e la crisi lo ha colpito mentre era in atto una profonda ristrutturazione che puntava a contrastare la progressiva contrazione dei margini economici. I problemi strutturali del settore sono inoltre accentuati dalla sua elevata frammentazione: nella nostra provincia vi sono una trentina di aziende medio-grandi e circa 800 piccole imprese. Gli interventi attivati con la manovra anti-crisi rivolti alle imprese di tutti i settori economici (lease-back, partecipazioni, interventi per il riassetto finanziario e il cosidetto «Fondo Olivi») hanno contribuito soltanto parzialmente ad attenuare gli effetti della crisi sul settore. Se i mutui agevolati finalizzati al riassetto finanziario hanno costituito certamente uno strumento utile per allungare le scadenze di rimborso dei debiti aziendali, con essi non si è potuto incrementare direttamente le fonti finanziarie inaridite dall’allungamento dei tempi di incasso dei crediti. La costituzione del fondo consentirà alle imprese di disporre di un canale finanziario destinato, in particolare, allo smobilizzo dei crediti commerciali. Il nuovo strumento di intervento, scaturito dal confronto fra tutti gli attori interessati, organizzazioni degli imprenditori e sindacati, è rivolto a sostenere le imprese, che a loro volta si impegnano a mantenere i propri dipendenti, ed è quindi finalizzato a contrastare gli effetti della crisi e a tutelare la coesione sociale.” Il fondo, gestito dagli enti di garanzia (i confidi operanti in provincia di Trento) è riservato alle imprese di dimensione compresa fra 4 e 50 dipendenti, che presentino nel bilancio 2009 rispetto al bilancio 2008 un aumento dei crediti commerciali (in termini di incremento dell’incidenza dei crediti commerciali sui ricavi). Al fondo potranno accedere operazioni di credito nuove, o il rinnovo di operazioni esistenti, di durata massima biennale e per un importo massimo pari all’entità dei crediti commerciali risultanti dal bilancio 2009. Sulle operazioni di credito è accordato un aiuto pubblico destinato all’abbattimento degli interessi e all’eventuale copertura dei costi per l’ottenimento della garanzia, se richiesta. La misura dell’aiuto è pari ad 1 euro per il rapporto crediti/numero dipendenti occupati nel 2009. Per privilegiare le aziende che rispondono maggiormente a requisiti di efficienza produttiva, sono fissati limiti minimi e massimi all’aiuto in funzione delle unità lavorative che le aziende beneficiarie si impegneranno a stabilizzare. Le agevolazioni sono perciò subordinate alla stipula di un accordo sindacale che documenti l’impegno a mantenere un determinato livello occupazionale. Il limite minimo di intervento è pari a 2.000 euro per dipendente stabilizzato ed il limite massimo è pari a 4.000 euro per dipendente stabilizzato. La concessione dell’agevolazione comporta l’obbligo da parte dell’impresa di mantenere il suddetto livello occupazionale per due anni nel corso del triennio decorrente dal mese successivo a quello di stipula dell’accordo sindacale. Le agevolazioni sono accordate nei limiti previsti dall’«aiuto di importo limitato e compatibile» (soglia massima di aiuti pari a 500.000 euro per impresa nel triennio 2008-2010) ai sensi della normativa europea «Quadro di riferimento temporaneo comunitario per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’accesso al finanziamento nell’attuale situazione di crisi finanziaria ed economica». Le imprese potranno presentare domanda agli enti di garanzia ad avvenuta approvazione dei criteri e delle modalità per la costituzione e gestione del fondo ed entro il 31 ottobre 2010. Le concessioni delle agevolazioni dovranno essere adottate entro il 31 dicembre 2010.  
   
   
REGIONI DELL’ARGE ALP: NO ALLA CIRCOLAZIONE DEI TIR DI GRANDI DIMENSIONI  
 
Bolzano, 21 giugno 2010 - I Governatori delle Regioni di Arge Alp si sono pronunciati contro l’autorizzazione alla circolazione dei mezzi pesanti di grandi dimensioni (i cosiddetti Gigaliner). In una risoluzione approvata il 18 giugno ad Appiano, le Regioni della Comunità di lavoro dell’arco alpino richiamano sui problemi che un’autorizzazione europea ai grandi vettori comporterebbe per il traffico transfrontaliero, per la sicurezza e per l’impatto ambientale. Attualmente in Europa è ammessa la circolazione solo per mezzi pesanti fino a 18,75 metri di lunghezza e 40 tonnellate di peso complessivo, ma si stanno sperimentando veicoli commerciali e industriali da 25 metri e 60 tonnellate, con l´obiettivo di incrementare l´efficienza del trasporto di merci su strada. La sostituzione di tre camion tradizionali da 40 tonnellate con 2 gigaliner da 60 tonnellate mira a ridurre il traffico di Tir, il che dovrebbe determinare anche una riduzione dell´impatto ambientale causato dal traffico su strada. “È un ragionamento che non condividiamo”, ha sottolineato il presidente della Provincia Luis Durnwalder, attualmente alla presidenza di Arge Alp. Le Regioni dell’arco alpino fanno presente una serie di problemi, a cominciare dalla transitabilità delle strade, che con i Gigaliner può risultare problematica in caso di incroci, rotonde, accessi e curve. “E nelle aree di montagna queste difficoltà sarebbero ancora maggiori, in presenza di strade più strette e della necessità, con annesse spese, di adeguare le carreggiate”, ha aggiunto Durnwalder. “Il rapporto costi-benefici non giustifica questi interventi.” La risoluzione approvata dall’Arge Alp fa inoltre presente che un innalzamento del carico assiale massimo per gli autocarri di solo 1,5 tonnellate o del 15% significherebbe, sulla base di studi internazionali, un incremento del 75% dell´usura stradale, con un maggiore logoramento dell’asfalto, delle travi di supporto dei ponti e degli impianti di sicurezza. Il documento approvato dai Governatori pone poi l’attenzione su un paradosso: nella sua politica dei trasporti l’Ue aspira a realizzare il trasferimento delle quote di traffico dalla strada a vettori di trasporto a basso impatto ambientale come la ferrovia. “Il concetto stesso dei Gigaliner sarebbe quindi in contraddizione con la dichiarazione di intenti dell´Ue, poiché il loro impiego si tradurrebbe in un ulteriore peggioramento della competitività del trasporto ferroviario rispetto a quello stradale”, recita la risoluzione. L’arge Alp invita pertanto l’Ue ad attenersi alle norme attualmente vigenti che regolano le dimensioni dei veicoli industriali e commerciali nel traffico transfrontaliero e ad astenersi dall´autorizzare la circolazione di Gigaliner di 25 m di lunghezza e 60 t di peso. Inoltre le Regioni chiedono ai rispettivi governi nazionali di vietare i Gigaliner per legge nell´ambito del trasporto nazionale.  
   
   
MOTO MORINI, IL SERVIZIO LAVORO E FORMAZIONE DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA AVVIA LA PROCEDURA PER MODIFICARE LA CAUSALE DELLA CASSA INTEGRAZIONE DOPO IL FALLIMENTO  
 
Bologna 21 giugno 2010 - Si è tenuto il 14 giugno negli uffici del Servizio politiche attive del Lavoro e Formazione della Provincia di Bologna l´incontro convocato a seguito del fallimento della Moto Morini dichiarato con sentenza del Tribunale di Bologna in data 18/05/2010. Scopo dell´incontro era la modifica della causale di intervento della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, che vede coinvolti 59 lavoratori attualmente in forza all´azienda, resasi necessaria con il sopravvenuto fallimento. All´incontro erano presenti l´assessore provinciale all´Istruzione, Formazione, Lavoro e Coordinamento interno tavolo intersettoriale anticrisi Giuseppe De Biasi, l´azienda Moto Morini spa in liquidazione, la Rsu aziendale e Cristina Pattarozzi per la Fiom-cgil. A questo proposito l´Assessore Giuseppe De Biasi ha dichiarato: "Dopo le dichiarazioni di interesse dei giorni scorsi da parte della Nuova Garelli sono rimasto alquanto sorpreso dalla marcia indietro annunciata oggi dopo tutti i passi in avanti delle scorse settimane nelle quali la Garelli si era dimostrata ben disposta a una possibile acquisizione demotivando altri acquirenti. Non a caso il collega Prantoni, proprio oggi, ha rinviato il Tavolo di salvaguardia relativo all´azienda. Ad ogni modo sembra che ci siano interlocutori seriamente interessati e, per quanto di mia competenza, cercherò di agevolare la positiva risoluzione di una crisi che coinvolge un marchio storico del nostro territorio come la Moto Morini". È già stato fissato un nuovo incontro per giovedì 24 giugno (presso il Servizio politiche attive del Lavoro e Formazione della Provincia) per verificare l´evoluzione della situazione occupazionale ed in attesa che si definisca la situazione anche dal punto di vista di un´eventuale acquisizione dell´azienda.  
   
   
MOTO MORINI, PRANTONI: "SORPRESO DAL DISIMPEGNO DELLA GARELLI"( PAOLO BERLUSCONI)  
 
Bologna, 21 giugno 2010 - Di seguito la dichiarazione, rilasciate il 14 giugno, dell´assessore provinciale alle Attività Produttive Graziano Prantoni in merito alla decisione della Nuova Garelli spa, che fa capo a Paolo Berlusconi, di uscire dalle trattative per il salvataggio della storica azienda Moto Morini di Casalecchio di Reno (Bologna). "Accolgo con sorpresa la dichiarazione della Garelli in cui si prospetta un loro disimpegno per la Moto Morini a seguito del rinvio dell´incontro fissato in data odierna. Prima di inviare la lettera con cui ho posticipato la riunione del Tavolo di Salvaguardia previsto per oggi, 14 giugno, è stata mia cura anticipare ai rappresentanti dell´azienda le motivazioni di tale rinvio. Ricordo che la procedura fallimentare regola la vendita tramite gara competitiva nel corso di un´asta pubblica (secondo la legge fallimentare) e un accordo sindacale nel caso in cui il trasferimento di azienda preveda solo la parziale rioccupazione dei lavoratori alle dipendenze dell´acquirente, come in questo caso poiché l´attuale proposta di Garelli prevederebbe il reimpiego parziale dei 57 addetti. Le organizzazioni sindacali mi hanno chiesto nel corso della settimana tempo per valutare meglio le condizioni della proposta di Garelli ed, eventualmente, di approfondire altre ipotesi possibili. L´obiettivo del Tavolo di salvaguardia è il mantenimento del sito produttivo di Casalecchio di Reno e dell´occupazione. Al fine di poter riconvocare un Tavolo in grado di concludere il buon lavoro fino ad ora svolto, ho ritenuto di aderire alla richiesta delle organizzazioni sindacali, affinché tutti fossero nelle condizioni di sottoscrivere un accordo già in gran parte definito. Avevo anche anticipato di tenersi pronti per una riconvocazione per lunedì prossimo. Tutto ciò per creare le condizioni per giungere ad una positiva conclusione delle trattative in corso".  
   
   
OK AL SISTEMA DI BIGLIETTAZIONE UNICA VENETO  
 
Venezia, 21 giugno 2010 - La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle politiche della mobilità Renato Chisso, ha formalizzato l’esito positivo delle prove tecniche di “interoperabilità” di tre forme diverse di bigliettazione elettronica, realizzate da differenti System Integrator: quelle delle società del trasporto pubblico di Venezia Actv, Verona Atv e del Veneto Orientale Atvo. “Per la prima volta in Italia è stata verificata da una commissione tecnica la piena compatibilità tra sistemi diversi – ha sottolineato Chisso – rispetto alle operazioni di carica, ricarica, validazione, estensione di vari tipi di titoli, simulando un sistema tariffario comune. Questo significa che il sistema veneto di “bigliettazione unica” ha dimostrato di funzionare, facendole interagire e dialogare tra loro forme diverse di bigliettazione e aprendo la strada alla bigliettazione unica”. Come effetto della approvazione formale delle prove, è stato dato il via libera all’erogazione a saldo del 30 per cento del contributo regionale assegnato per la realizzazione del sistema. “Dopo questo passaggio – ha aggiunto l’assessore – la bigliettazione unica diventa una possibilità pratica allargabile a tutto il trasporto pubblico locale del Veneto, sia su gomma sia su ferro, e ad altri tipi di servizi pubblici. La prospettiva è strategica in funzione dell’attivazione del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale, basato su treni cadenzati garantiti dalla progressiva entrata in vigore di nuovi convogli completi, dove i collegamenti principali saranno costituti dal treno mentre la gomma collegare il territorio alle stazioni”. Per la sperimentazione in questione la Regione aveva messo a disposizione delle aziende di trasporto pubblico locale circa 17 milioni 217 mila euro, stanziamento che ha attivato progetti per quasi 39 milioni. La prova, che ha simulato un ipotetico viaggio tra province e aziende di trasporto diverse, ha permesso di superare positivamente tre step strategici: verificare che le chiavi di sicurezza consentano la lettura di differenti tessere su differenti validatori; istituire di un sistema tariffario comune (per ora simulato); verificare che la raccolta delle timbrature permetta la suddivisione degli incassi tra le società (non solo del trasporto) del territorio.  
   
   
BOLZANO: COORDINATORE UE COX INCONTRA DURNWALDER: AVVIARE AL PIÙ PRESTO LA COSTRUZIONE DEL BBT  
 
 Bolzano, 21 giugno 2010 - Iniziare al più presto la costruzione del tunnel di base del Brennero, considerato ancora dall´Ue il progetto prioritario numero 1: è l´invito che il nuovo coordinatore europeo per il Bbt, l´irlandese Pat Cox, ha ribadito il 17 giugno a Bolzano nel primo incontro con il presidente della Provincia Luis Durnwalder. "Sono stato nominato coordinatore una settimana fa e ho voluto subito incontrare i Presidenti di Tirolo e Alto Adige per ribadire il mio obiettivo: è fondamentale fare in modo che il progetto del tunnel di base del Brennero venga realizzato al più presto". Così ha esordito Pat Cox, scelto dall´Ue come nuovo coordinatore del corridoio Ten Berlino-palermo. A Palazzo Widmann ha ricordato che per l´Unione il tunnel del Brennero è il progetto infrastrutturale numero 1, quello a cui è stato assegnato il maggiore finanziamento Ue, un miliardo di euro. "Il mio messaggio ai Governi interessati? Sono consapevole delle difficoltà economiche, ma bisogna passare dalle buone intenzioni ai fatti, con passi concreti. I soldi dell´Ue ci sono e vanno utilizzati adesso, perchè altrimenti dopo il 2013 non avremo la certezza che saranno ancora a disposizione del Bbt", ha sintetizzato Cox. Un altro punto su cui ha insistito l´ex presidente del Parlamento europeo è "il modello esemplare del finanziamento trasversale come é stato sviluppato in Alto Adige. È fondamentale per la costruzione delle tratte di accesso, farò quanto nelle mie competenze per assicurarlo anche in futuro. Senza dimenticare che il progetto ha anche una dimensione ecologica e di tutela ambientale, non solo economica." Ai responsabili nazionali Cox intende inoltre ricordare che il Bbt "è un progetto che davvero collega l´Europa, è un´espressione fisica di unità del continente." L´obiettivo diventa ora quello di premere per un rapido avvio dei lavori di realizzazione, possibilmente nel 2011, "e sono convinto che con i Presidenti delle Regioni interessate potremo mobilitarci al meglio per raggiungerlo." Il presidente Luis Durnwalder ha sottolineato di aver conosciuto "una persona molto motivata come il suo predecessore van Miert. Anche Cox è convinto della necessità del Bbt e si attiverà per sensibilizzare i Governi." Prossimamente il nuovo coordinatore Ten sará a Vienna e Roma per ribadire l´impegno di Bruxelles, "ma anche per insistere sulla necessità di esaminare la possibilità di una proroga della concessione per la A22 e proseguire nella creazione di un corridoio verde tra Monaco e Verona", ha detto Durnwalder. L´avvio dei lavori del Bbt, ha concluso Durnwalder, "lo decidono i Governi nazionali, ma i territori interessati si aspettano che sia il più presto possibile.".  
   
   
CONSEGNATI A PAVIMENTAL I LAVORI DI AMPLIAMENTO A TRE CORSIE DELL’ADRIATICA TRA RIMINI NORD E CATTOLICA (LOTTO 1B) IN EMILIA ROMAGNA, 6,4 MILIARDI DI EURO DI INVESTIMENTI, DI CUI 2,5 MILIARDI PREVISTI DALLA NUOVA CONVENZIONE UNICA, PER UN TOTALE DI 291 KM DI RETE E 4 NUOVI CASELLI, PARI AL 26% DEL PIANO DI INVESTIMENTI DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA  
 
Rimini, 21 giugno 2010 - “I lavori in Emilia Romagna procedono velocemente e senza intoppi, ne è la prova la consegna dei lavori del lotto 1B tra Rimini Nord e Cattolica alla nostra controllata Pavimental, in anticipo di 20 mesi rispetto a quanto previsto.” E’ quanto ha dichiarato il 16 giugno , nel corso della conferenza stampa a Rimini, Gennarino Tozzi, Condirettore Generale Sviluppo Rete di Autostrade per l’Italia, alla presenza di Alfredo Peri, Assessore Mobilità e Trasporti della Regione Emilia Romagna, Stefano Vitali, Presidente della Provincia di Rimini, e di Mauro Coletta, Direttore dell’Ispettorato Vigilanza per le Concessioni Autostradali dell’Anas. “La volontà di Autostrade per l’Italia è infatti di fare presto e bene e la tabella di marcia che stiamo tenendo ne dà dimostrazione. Procede infatti con ritmo serrato – ha affermato Tozzi - l’imponente lavoro in tutta la Regione: il 100% degli interventi programmati sulla rete è stato affidato alle imprese ed oltre il 54% dei km di ampliamento è stato aperto al traffico. Si tratta di risultati eccezionali raggiunti grazie alla consolidata e positiva collaborazione con il territorio, Enti Locali e Istituzionali” Il Condirettore ha poi aggiunto: “Fondamentale per il raggiungimento di questi importanti traguardi è stata la possibilità, data dall’approvazione del decreto Milleproroghe, di ricorrere all’affidamento diretto alla nostra controllata Pavimental. Un’opportunità che ci ha permesso di risparmiare in molti casi, come l’ampliamento a quattro corsie tra Modena e Bologna e la 3°corsia dinamica della tangenziale di Bologna o l’inizio dei lavori di ampliamento della A14 tra Rimini Nord e Cattolica, fino 20 mesi nell’iter di affidamento e di realizzazione delle opere ”. Autostrade per l’Italia ha messo in campo in Emilia Romagna 6,4 miliardi di euro, di cui 2,5 miliardi inseriti nella Convenzione Unica, per ampliare e migliorare 291 km di rete autostradale della Regione e il nodo bolognese che costituiscono il crocevia della mobilità Nord-sud del Paese. “In Emilia Romagna tutti i lavori previsti dalle Convenzioni del 1997 e del 2002 sono stati completati o sono in corso di esecuzione; il nostro obiettivo nei prossimi anni è dunque – ha dichiarato Tozzi - di realizzare i nuovi e importanti interventi previsti dalla Convenzione Unica, oltre al completamento della più imponente opera infrastrutturale del Paese la Variante di Valico. Un’opera molto complessa – ha sottolineato l’Ingegnere – che prevede la realizzazione di gallerie con sezioni di scavo che arrivano oltre i 200 mq in terreni geologicamente difficili, tanto che negli ultimi due lotti della tratta La Quercia-badia Nuova (Lotti 6-7), è previsto il ricorso allo scavo meccanizzato con fresa Epb”. “Si tratta di un macchinario imponente ed estremamente innovativo che ci consente di scavare con una velocità di avanzamento di circa 300 metri al mese rispetto ai tradizionali 20 metri al mese. Possiamo perciò pensare - ha annunciato Tozzi – di anticipare la fine dei lavori di circa due anni rispetto ai tempi previsti dal programma originario”. L’importante opera di potenziamento che si sta realizzando in Emilia Romagna e nel resto della rete gestita da Autostrade per l’Italia, comporta, come è ormai ampiamente dimostrato, miglioramenti da più punti di vista: garantisce una maggiore sicurezza per gli utenti e assicura un minore impatto ambientale. I risultati in termini di fluidità sicurezza e inquinamento parlano chiaro. Nelle tratte dove l’ampliamento è stato realizzato possiamo riscontrare, a più di un anno dall’apertura al traffico, una diminuzione dell’ 80% del tempo perso totale, del 40% del tasso di mortalità, del 30% del tasso di incidentalità e una riduzione del 20% dell’indice di inquinamento acustico e ambientale. Tozzi ha inoltre ricordato come “la sicurezza sul lavoro e sul traffico rappresenti per Autostrade per l’Italia un forte impegno sociale”. L’azienda, infatti, stanzia in media oltre il 10% dell’importo dei lavori come oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso. Una quota che negli anni è destinata ad aumentare. Inoltre, Autostrade lo scorso anno ha sottoscritto in Emilia Romagna un Protocollo d’intesa con istituzioni, imprese e sindacati proprio in tema di sicurezza nei cantieri della Variante di Valico. Prima della chiusura estiva infatti, è prevista la consegna dei primi premi agli operai della Variante che si sono distinti nell’attenzione e nel rispetto delle regole sulla sicurezza nei cantieri. Per migliorare la viabilità autostradale della Regione e renderla sempre più sicura, è stato steso asfalto drenante e riqualificate le barriere spartitraffico sul 100% della rete e sono state istallate barriere antirumore su 20 km. Il programma di potenziamento delle autostrade della Regione prevede anche la realizzazione di 4 nuovi caselli e il potenziamento di 5, nonché interventi su 28 aree di servizio di cui 17 già realizzati, 10 in fase di esecuzione ed 1 da avviare. I Principali Interventi Programmati In Emilia Romagna A1 Milano-napoli: Variante di Valico - L’opera più rilevante nella Regione è la Variante di Valico. Un investimento complessivo di circa 2,9 miliardi di euro per il potenziamento della Autosole nel tratto appenninico tra Sasso Marconi e Poggiolino. In questo imponente cantiere la Galleria di Base (lotti 9-10-11) costituisce l’opera simbolo: un tunnel a carreggiate separate, lungo 8,6 km per 160 mq di sezione, che unirà Emilia Romagna e Toscana, congiungendo la futura area di servizio di Badia Nuova a Nord con il nuovo svincolo di Poggiolino a Sud. La realizzazione della Galleria di Base è compresa nella realizzazione del tratto Badia Nuova-aglio con un investimento previsto di 955,5 milioni di euro e una lunghezza di 11,2 km. I lavori, iniziati nel febbraio 2004, hanno uno stato di avanzamento di circa il 75% con previsione di completamento ad agosto 2012. Si evidenzia che Aspi deve ottenere l’approvazione in Conferenza di Servizi delle modifiche fatte alla centrale di ventilazione, il cui nuovo progetto riduce l’impatto all’esterno, in quanto prevede la realizzazione della centrale all’interno della galleria. I lavori, terminati nel tratto di 19,4 km tra Sasso Marconi e La Quercia (lotti 1,2,3,4), proseguono nei lotti 5A, 5B, 6-7 (in totale 17,5 km per oltre 1 mld di euro) tra La Quercia e Badia Nuova, per il raddoppio del tracciato in una nuova sede a due carreggiate separate a due corsie con emergenza. La realizzazione delle gallerie previste in questa tratta è particolarmente impegnativa, in quanto le sezioni di scavo sono molto ampie, fino ad oltre 200 mq, in terreni molto complessi geologicamente. Per consentire il contenimento dei maggiori tempi, è stato previsto il ricorso allo scavo meccanizzato della galleria Sparvo (2.5 km) con fresa Epb. Tale metodologia, che solo recentemente ha raggiunto livelli di affidabilità elevati, in particolar modo nello scavo in presenza di gas, consentirà un anticipo dei tempi di ultimazione stimato in circa 2 anni. La costruzione della Variante di Valico prevede inoltre la realizzazione di una serie di interventi fuori dall’asse autostradale come l’adduttore Reno-setta i cui lavori sono terminati, il progetto di restauro e valorizzazione ambientale tra Sasso Marconi e La Quercia, lo Svincolo di Rioveggio e l’ampio progetto di valorizzazione paesaggistica e fruitiva dell’Emilia Romagna per cui sono stati previsti oltre 87 milioni di euro. A14 Bologna –Taranto: Ampliamento alla 3° corsia Rimini Nord- Porto S.elpidio Tratta - Rimini Nord-cattolica (Lotti 1A e 1B) - L’intervento si inserisce nella più vasta opera di ampliamento a 3 corsie dell’A14 ed è compreso tra lo svincolo di Riccione e lo svincolo di Cattolica. I lavori per la realizzazione del Lotto 1A, sono stati affidati a settembre dello scorso anno alla società controllata Pavimental che prevede di terminarli entro la fine del 2012, con 6 mesi di anticipo rispetto alla data contrattuale (maggio 2013). Ad oggi infatti, si registra un anticipo di 2 mesi rispetto al programma di lavoro. L’intervento, attualmente completato al 18%, che riguarda l’ampliamento a tre corsie di un tratto di 1,2 km e prevede un investimento di 81,2 milioni di euro, consiste principalmente nella riqualificazione in sede della galleria Scacciano e nella realizzazione di una galleria provvisoria da destinare successivamente all’Anas; è previsto inoltre l’ampliamento di 8 opere d’arte minori e l’installazione di 220m di barriere fonoassorbenti. Lo scorso 10 maggio sono stati affidati alla nostra controllata Pavimental spa i lavori relativi al Lotto 1B che prevede un investimento di 413,8 milioni di euro per 27,8 km. L’intervento prevede l’ampliamento di 8 ponti, la realizzazione di una nuova galleria a Corvignano, l’ampliamento di circa 84 opere d’arte minori. Inoltre sono previsti: il rifacimento di 28 cavalcavia, l’istallazione di circa 23 km di barriere fonoassorbenti e il rifacimento della stazione di Rimini. Il completamento dei lavori è previsto per febbraio 2014, con una durata di 45 mesi, anche se grazie all’affidamento alla nostra società controllata Pavimental, sulla scorta di quanto sta accadendo per il lotto 1A , si ritiene di poter ultimare i lavori in anticipo di almeno 6 mesi rispetto alla data prevista Nuovo Svincolo di Rubicone (A14) - L’opera prevista per consentire una migliore accessibilità alla rete autostradale da parte territoriale su cui gravita, prevede un investimento di 15,6 milioni di euro ed è localizzata al km 110+070 dell’A14. Il 4 maggio 2010 è stata effettuata la consegna dei lavori la cui durata è stimata in 18 mesi. A1 Milano-napoli: Nuovo Casello di Borgonuovo - La realizzazione del nuovo casello in località Borgonuovo collegato alla variante Ss64 Porrettana nel comune di Sasso Marconi, ha l’obiettivo di ridurre il traffico sull’attuale Ss64 nel tratto che attraversa il centro abitato di Casalecchio di Reno portandolo in A1. Per la sua realizzazione è previsto un investimento di circa 10 milioni di euro e attualmente sono in corso le verifiche di assoggettabilità per esclusione dell’intervento della Valutazione di Impatto Ambientale. Successivamente sarà redatto il progetto Definitivo per l’approvazione preventiva di Anas e il conseguimento delle altre autorizzazioni necessarie. Opere Aggiunte In Convenzione Unica Nodo ferro- stradale di Casalecchio - L’intervento, della lunghezza di circa 4,0 km ha un valore stimato di circa 162 €/mln, comprensivo delle opere stradali e ferroviarie. Al momento si è in attesa della delibera dell’Anas per il completamento del Progetto Definitivo. Per le opere di seguito descritte, Aspi è in attesa della valutazione da parte di Anas del Progetto Preliminare: A1 tra Modena Nord-piacenza Sud: ampliamento alla 4° corsia - L’intervento interessa 97,9 km per un valore stimato di 1.324 €/mln. Verranno anche ampliati alcuni svincoli decisi con il territorio in base alle esigenze del traffico. A13 tra Ferrara-bologna: ampliamento alla 3° corsia - L’intervento riguarda 32,7 km per un valore stimato di circa 472 €/mln. Anche in questo caso l’ampliamento di alcuni svincoli sarà deciso insieme al territorio. A14 tra Diramazione Ravenna e Bologna San Lazzaro: ampliamento alla 4° corsia - L’intervento interessa 34,1 km per un valore stimato di oltre 562 €/mln. Per tale intervento sono già state condivise le scelte progettuali. Nodo Di Bologna: Opere Compensative Tangenziale di Modena - Per una lunghezza di circa 5,4 km, la tangenziale di Modena comporta un investimento di circa 28,4 milioni di euro. Secondo le ultime indicazioni, Autostrade per l’Italia dovrà mettere a disposizione la propria società di ingegneria Spea, che redigerà per conto dell’Anas il progetto preliminare, lo Studio di Impatto Ambientale e il progetto definitivo per appalto integrato e provvederà ad erogare l’importo ancora da condividere, comprensivo del costo per le attività di progettazione di cui sopra, da recuperarsi con un aumento tariffario al casello di Modena Nord e di Modena Sud. Raccordo di San Cesario - L’intervento della lunghezza di circa 2,5 km, prevede un investimento di circa 8 milioni di euro. Al momento Autostrade per l’Italia sta procedendo a sviluppare il progetto Definitivo e ritiene di poterlo inviare ad Anas per la relativa approvazione entro l’estate. Nuova Bazzanese - L’opera prevede un investimento di oltre 41 milioni di euro e una lunghezza di 7 km. Il 15 settembre del 2009 è stata approvata da Anas la convenzione definitiva in base alla quale Autostrade per l’Italia erogherà i finanziamenti previsti in funzione delle varie fasi progettuali e realizzative in capo alla Provincia di Bologna. Svincolo di Crespellano - La realizzazione dello svincolo prevede un investimento di circa 20 milioni di euro. A seguito di parere favorevole dato al progetto presentato da Autostrade per l’Italia da parte del Comune di Crespellano prima e dalla giunta della Regione Emilia Romagna poi, Autostrade per l’Italia sta preparando la necessaria documentazione per sottoporre il progetto, come richiesto dalla Regione, alla valutazione del Ministero dell’Ambiente.  
   
   
VIABILITÀ FVG: SOPRALLUOGO A CANTIERE A28  
 
 Trieste, 21 giugno 2010 - Opera strategica per la viabilità della zona, l´ultimazione del lotto 29 della A28 completerà il collegamento fra Veneto e Friuli Venezia Giulia, ovvero tra l´autostrada A28 e la A27 Venezia-belluno. Durante una ricognizione al cantiere effettuata il 19 giugno, l´assessore regionale ai trasporti e vice commissario per l´emergenza in A4 e il neo presidente di Autovie Venete, Emilio Terpin, hanno potuto verificare lo stato di avanzamento delle opere. Al sopralluogo hanno partecipato anche l´amministratore delegato della Concessionaria Dario Melò, il direttore Enrico Razzini e gli ingegneri della società che seguono la direzione lavori. Soddisfatto per lo stato di avanzamento dell´opera, l´assessore Riccardi, confortato dalle spiegazioni del direttore Razzini e dai tecnici, ha auspicato la transitabilità per l´esodo estivo. "Le premesse ci sono tutte - ha affermato Riccardi - quindi, salvo imprevisti contiamo di poter utilizzare l´infrastruttura come by pass in caso di emergenza da esodo". Completamente conclusi i lavori relativi al sovrappasso di via Palù a San Fior di Sotto, al ponte sul canale Ghebo, al sovrappasso sulla strada comunale di via Palù (in comune di San Vendemiano), al sovrappasso in via Calmaor, al sottopasso di vicolo Sere, al sottopasso alla strada provinciale 165 "Ungaresca" e al ponte sul torrente Cervada, mentre sono in fase conclusiva i viadotti del nodo di Conegliano. Per quanto riguarda i caselli, molto avanzati i lavori della Barriera di Cordignano (3 piste in entrata e 7 in uscita più´ due - una per ogni senso di marcia riservata ai trasporti eccezionali), mentre nel casello di Godega sono in fase di installazione gli impianti. A questi interventi, vanno ad aggiungersi alcune opere minori, come i manufatti per il deflusso delle acque nonché una serie di lavori sulla viabilità secondaria, dalle deviazioni di tutte le strade che interferiscono (via Calmaor, via Palù e via San Macario) a quella di vicolo Sere. Altrettanto importante, per la viabilità dell´area, la variante alla Strada provinciale 41 di Pianzano, opera che rientra nel progetto di sistemazione della viabilità ordinaria di completamento funzionale al prolungamento della A28, un programma ritenuto indispensabile per completare la rete infrastrutturale minore a sevizio dell´autostrada. La bretella, che è una variante alla Strada Provinciale n. 41 "di Pianzano", è compresa negli interventi di collegamento tra lo svincolo di Godega San Urbano e la Strada Statale numero 13 e i lavori sono in fase conclusiva. Nel "sistema A28" rientrano anche il parcheggio di San Vendemmiano (132 stalli per autovetture oltre a 4 posti riservati per portatori di handicap e 7 motocicli), opera già conclusa, e due brevi bretelle che collegano la A28 ai territori e alle zone industriali di Fontanafredda e di Caneva di cui la prima è ancora in fase di costruzione, mentre la seconda sarà inaugurata a giorni. Parallelamente all´avanzamento delle opere infrastrutturali, proseguono anche le installazioni di quelle tecnologiche, che comprendono tre portali per i pannelli a messaggio variabile bifacciale (circa 600 mila euro di investimento) già posizionati e 11 nuovi nodi di videosorveglianza del traffico autostradale. Le 33 telecamere che "vigileranno" sugli svincoli della A28 saranno anche dotate di dispositivi in grado di rilevare eventi anomali tra cui il "contromano", particolarmente utile in un contesto di autostrada "aperta". In fase conclusiva la sperimentazione del sistema A.i.d - Automatic Incident Detection. Si tratta di telecamere cosiddette "intelligenti" per le loro particolari caratteristiche di affidabilità, versatilità e capacità di elaborazione delle immagini che, di fronte a un evento particolare (un veicolo fermo in mezzo all´autostrada, un ostacolo imprevisto, un sinistro anche di lieve entità), inviano un alert immediato al Centro Radio Operativo. Imminente, infine, anche l´avvio dell´installazione dei primi tutor.  
   
   
TANGENZIALE PONTE DI PIAVE: POSITIVO INCONTRO IN PROVINCIA  
 
Treviso, 21 Giugno 2010 – Lo scorso 8 giugno in Provincia nuovo incontro sulla tangenziale di Ponte di Piave. Presenti il direttore del Distretto Idrografico Bl-tv, Gianni Signor, il direttore del Genio Civile di Treviso, Alvise Lucchetta, i sindaci di Ponte di Piave, Roberto Zanchetta, di Salgareda, Vito Messina, il dirigente di Veneto Strade, Cristiano Costantini, e i tecnici provinciali. Al termine dell’assemblea, tutte le parti sono convenute sulla necessità di predisporre il progetto preliminare dell’opera, in carico a Veneto Strade, che recepisca le prescrizioni dal punti di vista idraulico e offra così una visione precisa sugli effettivi costi di realizzazione. “E’ necessario ora realizzare il progetto preliminare per conoscere i costi effettivi dell’infrastruttura – spiega il presidente della Provincia di Treviso, Leonardo Muraro – Questa è una strada che cittadini aspettano da tempo, che risolverà i problemi del traffico dei centri abitati interessanti. Anche per questo siamo d’accordo con la proposta della necessità di realizzare al più presto un intervento: la soppressione del semaforo in centro tra S.p. 34 e S.r. 53. Anche oggi, in occasione dell’incidente sull’A4 all’altezza di Portogruaro, il traffico sul nostro territorio e in particolare nei centri abitati era congestionato”.  
   
   
ANAS, ABBATTUTO L’ULTIMO DIAFRAMMA DELLA GALLERIA “SELLERO” LUNGO LA STRADA STATALE 42 “DEL TONALE E DELLA MENDOLA”, IN PROVINCIA DI BRESCIA  
 
Sellero, 21 giugno 2010 - Come previsto dal programma dei lavori, di ammodernamento della strada statale 42 per il completamento della variante nei tratti Nadro, Capo di Ponte Sellero, Cedegolo e Berzo Demo, l’Anas comunica l’ avvenuto abbattimento dell’ultimo diaframma della galleria “Sellero”, con l’esplosione dell’ultima volata di micro cariche. Con l’abbattimento, del 18 giugno, il tunnel di Sellero, già parzialmente scavato per circa 2500 metri, raggiunge la complessiva lunghezza di oltre 5047 metri; costituirà la galleria naturale più lunga nell’ambito della gestione del Compartimento della Viabilità per la Lombardia dell’Anas. I lavori, consegnati il 9 febbraio 2009 all’A.t.i. Collini – Cossi – Giudici – Aster S.p.a., hanno raggiunto una percentuale di avanzamento pari ad oltre il 50% e ad oggi sono in atto tutte le lavorazioni previste dal progetto. In particolare le opere principali sulle quali si sta intervenendo sono: lo scavo della galleria Capo di Ponte di 1.866 metri, il viadotto Capo di Ponte ed il viadotto Berzo Demo, che risultano completamente varati, lo svincolo di Capo di Ponte sud e quello di Berzo Demo. L’importo complessivo dei lavori è pari ad oltre 122 milioni di euro. La conclusione dell’intervento è prevista per il mese di giugno 2012, mentre la fruibilità dell’intera opera, compresi gli impianti tecnologici, è prevista per il dicembre del 2012.  
   
   
SONDRIO, STRINGERE I TEMPI SULLA SS 38  
 
 Sondrio, 21 giugno 2010 - Accelerazione dei lavori di potenziamento della Ss 38 e impegno per il miglioramento della qualità del servizio ferroviario per la Valtellina: su questi due obiettivi si è articolata la giornata dell´assessore alle Infrastrutture e Mobilità della Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, il 18 giugno in provincia di Sondrio. La mattinata è stata dedicata al sopralluogo al cantiere sul della Ss n. 38 a Delebio e al Collegio di vigilanza dell´Accordo di programma sulla viabilità in Valtellina. "I lavori del cantiere del primo lotto della Ss 38 dal trivio di Fuentes a Cosio Valtellina - ha spiegato l´assessore Cattaneo - proseguono come previsto. Abbiamo superato le criticità iniziali e quindi a ottobre 2011 la strada potrà essere aperta al traffico. Stamani ho però insistito perché si possa recuperare qualche settimana". Per quanto riguarda il viadotto Valtellina (lungo 4 km), si è preso atto che i lavori proseguono a pieno regime e che l´80% delle fondamenta è già stato posato. "Il Collegio di vigilanza - ha spiegato l´assessore Cattaneo - ha espresso la propria soddisfazione per il lavoro compiuto fino a ora per realizzare un´opera che il territorio attendeva da tanti anni. Per quanto riguarda il secondo lotto, le varianti di Morbegno e Tirano, è stato ribadito l´obiettivo di fare partire i lavori di entrambe le opere prima che terminino quelli del cantiere del primo lotto". Per quanto riguarda le altre opere, è in corso la gara per la progettazione definitiva della variante di Santa Lucia, sarà pronto a luglio il progetto esecutivo dello svincolo di Sant´agata mentre a metà ottobre è prevista la consegna dei lavori del ponte di Gallivaggio sulla Ss n. 36. Nel pomeriggio l´assessore Cattaneo e l´ad di Trenitalia Lenord, Giuseppe Biesuz, hanno incontrato il presidente della Provincia di Sondrio, Massimo Sertori, e l´assessore Provinciale ai trasporti, Pierpaolo Corradini, sul tema del servizio ferroviario in Valtellina. Dal 13 giugno, con l´orario estivo, la metà dei treni dedicati ai trasporti valtellinesi è stata già sottoposta a un intervento di face lift, ossia la manutenzione approfondita degli organi meccanici ed elettrici, la pulizia e il rifacimento degli arredi interni e delle toilette. "Noi abbiamo finanziato la metà dei lavori e siamo pronti a investire altri 250.000 euro per fare lo stesso lavoro anche sugli altri treni - ha spiegato l´assessore Cattaneo - Abbiamo chiesto alle realtà del territorio di contribuire per il resto della spesa, offrendo la possibilità di personalizzare la livrea delle carrozze". Novità riguardano anche l´orario. Da settembre, il collegamento Sondrio-tirano avrà corse cadenzate a distanza di un´ora, alternando un treno diretto a uno che effettua tutte le fermate. Intanto già l´85% dei treni della Linea Milano-lecco-sondrio-tirano ha fatto registrare una media di ritardo inferiore ai 5 minuti.  
   
   
TONDO FA SALTARE ULTIMO DIAFRAMMA GALLERIA RAVEDIS  
 
Montereale Valcellina (Pn), 21 giugno 2010 - "Un´opera pubblica importante sia per la pluralità di funzioni cui è destinata, sia per il messaggio di fiducia che trasmette in un´epoca di crisi generale: si intravedono segnali di ripresa, e opere come questa la consolidano per le possibilità di lavoro che hanno determinato e determinano e per i benefici che ne derivano alla comunità, specie in questa zona montana". Questo il pensiero del presidente della Regione, Renzo Tondo, che il 17 giugno - assieme all´assessore alle Risorse agricole, Claudio Violino - è intervenuto al brillamento dell´ultimo diaframma della galleria sulla strada di servizio (vecchio tracciato della ex statale 251) del bacino e della diga di Ravedis, in comune di Montereale Valcellina (Pordenone). È stato lo stesso presidente Tondo, dopo aver visitato la galleria e aver espresso ai presenti - tra i quali i sindaci di Maniago, Alessio Belgrado, Montereale Valcellina, Pieromano Anselmi, e Barcis, Tomaso Olivieri, il vicepresidente della Provincia di Pordenone, Eligio Grizzo - il vivo compiacimento della Regione per l´intero complesso di opere di Ravedis, per l´impegno della concessionaria per la progettazione e la direzione dei lavori, ovvero il Consorzio di Bonifica Cellina-meduna, e del consorzio di imprese, a premere il bottone che ha fatto brillare le mine per la demolizione dell´ultimo diaframma di roccia a metà galleria. Ad illustrare le caratteristiche dell´opera ed il significato dell´intero intervento di Ravedis - che serve da laminazione delle piene, per scopi irrigui ed idroelettrici e che è stata realizzata con progressivi finanziamenti statali "ma che ha visto la sinergia tra tutte le istituzioni: dallo Stato alla Regione, dai Comuni alla Provincia e al Consorzio di Bonifica in totale unità d´intenti", ha sottolineato Tondo - sono intervenuti il presidente del Cellina-meduna, Americo Pippo, il capo del Genio civile di Pordenone e Udine, Francesco Sorrentino, e per le imprese l´ing.Desideri. La galleria si è resa necessaria per l´innalzamento del tracciato stradale rispetto a quello originario per consentire il massimo invaso del bacino di Ravedis. La lunghezza complessiva del manufatto è di 780 metri, la sezione di scavo di 34,85 metri quadrati, la larghezza della piattaforma stradale di 5 metri. La strada di servizio e la galleria fanno parte delle opere di completamento della diga di Ravedis, finanziate dal ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali-dipartimento delle Politiche di Sviluppo, per un importo complessivo di oltre 45 milioni di euro. Prima di lasciare la zona, il presidente Tondo e l´assessore Violino hanno compiuto una visita al corpo della diga, esprimendo viva soddisfazione "per l´opera, per le moderne tecnologie usate e per le condizioni di massima sicurezza in cui si sono svolti i lavori e che hanno evitato gravi incidenti".  
   
   
VIABILITÀ IN LIGURIA: RIPROGRAMMARE I RIBASSI D´ASTA DEGLI ACCORDI DI PROGRAMMA QUADRO CON IL GOVERNO  
 
Genova, 21 Giugno 2010 - "Oltre le grandi opere bisogna seguire con attenzione tutte le problematiche della viabilità minore dove ogni giorno si verificano disagi da parte dell´utenza". Continuano le visite nel territorio dell´assessore alle Infrastrutture della Regione Liguria Ezio Chiesa per individuare le criticità. Primo obiettivo: riprogrammare i ribassi d´asta e le economie provenienti dagli accordi di programma quadro (Apq) condividendoli con le amministrazioni locali. Il 17 giugno Chiesa ha effettuato una serie di sopralluoghi. A Casarza Ligure ad attenderlo c´era l´assessore comunale ai Lavori pubblici e viabilità Lorenzo Ara con cui ha discusso la proposta avanzata dal comune sull´utilizzo dei fondi Apq. Risorse pari circa 2 milioni di euro, da investire sulla riqualificazione viaria cittadina esistente a prosecuzione del primo lotto di lavori finanziati per la nuova strada sulla sponda sinistra dell´abitato di Casarza. Chiesa ha preso atto dello studio di fattibilità dell´infrsastruttura, in attesa che venga definita da parte del comune la progettazione definitiva e la cantierabilità dell´opera. "Siamo impegnati – continua Chiesa – nel riprogrammare in tempi brevi le opere cantierabili al fine di presentare il programma al governo". In tarda mattinata , accompagnati dal sindaco di Mezzanego Danilo Repetto, Chiesa e l´assessore provinciale alla Viabilità Pietro Fossati, hanno esaminato le situazione della strettoia di Borgonovo lungo la sp 586. Allo studio la possibilità di acquisire un immobile ormai disabitato per consentire l´ammodernamento della sede stradale. "Da sempre gli automobilisti e gli abitanti – ha concluso Chiesa – lamentano la pericolosità dell´arteria"  
   
   
VIABILITÀ SASSARI-OLBIA, CARTA: DEBITI VOLUTI DA GIUNTA SORU  
 
Cagliari, 21 Giugno 2010 - "Abbiamo avuto garanzie formali dall´Anas che, in caso di necessità, la Regione potrà utilizzare lo strumento del leasing in costruendo per realizzare la Sassari-olbia". E´stato comunicato dal presidente della Regione Ugo Cappellacci e dall´assessore Carta durante la riunione mensile fissata con il comitato spontaneo per la quattro corsie. "Abbiamo ricevuto un riscontro positivo rispetto al dossier da noi inviato all´Anas, in cui abbiamo illustrato le caratteristiche del procedimento. Possiamo andare avanti e predisporre gli appalti per la realizzazione dell´opera con la certezza che in ogni caso essa avrà la copertura necessaria al completamento." Dopo l´incontro l´assessore Carta si é soffermato anche sulle polemiche riguardanti l´addebito alla Regione di 7 milioni di euro già spesi prima dell´apertura dei cantieri: "E´ stata la Giunta Soru a offrire la disponibilità della Regione ad accollarsi tali spese, non certo noi. Per quale motivo chi soltanto oggi propone mozioni e chiede di riferire in aula, all´epoca resto´ in religioso silenzio e non chiese chiarimenti all´esecutivo? Chi nella precedente Legislatura ha preso o ha avallato quelle decisioni non può pensare di essere credibile nel ruolo dello smemorato, nè in quello dell´indignato speciale. Si assuma le proprie responsabilità, anziché tentare di scaricarle sugli altri."  
   
   
SICUREZZA, MILANO : IN STAZIONE CENTRALE ATTENTO PRESIDIO DI TELECAMERE E FORZE DELL’ORDINE PER GARANTIRE LA SICUREZZA DEGLI UTENTI E DEGLI OPERATORI  
 
Milano, 21 giugno 2010 - “Oggi la Stazione Centrale si presenta alla città con un volto rinnovato. L’area infatti non è più una zona franca e terra di nessuno, ma è uno spazio che i cittadini possono vivere con tranquillità e sicurezza grazie a un intenso lavoro che si è svolto su diversi piani – ha dichiarato il 18 giugno il Vice Sindaco e Assessore alla Sicurezza, Mobilità e Trasporti Riccardo De Corato - Il tavolo istituito ad hoc e da me presieduto, a cui partecipano anche altri Enti, ha portato infatti all’individuazione di alcune criticità e alla messa a punto di importanti iniziative anti-degrado riconducibili anche ai lavori di riqualificazione della Stazione. “L’area circostante alla Stazione Centrale - ha proseguito il Vice Sindaco - è monitorata da un attento sistema di videosorveglianza composto da 69 telecamere di cui 8 collocate solo nel tunnel di Via Brianza, 10 telecamere “urla e sparo” e 12 colonnine Sos. Le telecamere sono costantemente collegate con la Control Room di via Silvio Pellico che permette di seguire in tempo reale quanto accade nella zona e di intervenire tempestivamente. L’area, inoltre, è costantemente presidiata dalle Forze dell’Ordine 24 ore su 24: 12 agenti della Polizia Locale in servizio dalle 7.00 alle 24.00, un equipaggio del Commissariato della Polizia di Stato Garibaldi Venezia e un equipaggio dell’Ufficio di Prevenzione Generale in servizio dalle 24.00 alle 7.00. Inoltre dalle 7.00 alle 24.00 in Piazza Duca d’Aosta è posizionata una squadra della forza pubblica della riserva. Dalle 8.00 alle 20.00 è anche presente un automezzo Ducato per il trasporto di eventuali fermati. Anche il Comando Provinciale della Guardia di Finanza concorre al servizio di sicurezza con militari e unità cinofili. Infine la Polfer assicura la presenza di pattuglie che effettuano accurati servizi di perlustrazione all’interno dell’ambito ferroviario.” In caso di emergenza è possibile chiamare, oltre al 113 della Polizia di Stato e al 112 dei Carabinieri anche la centrale operativa della Polizia Locale allo 02.02.08 e il numero 02.884.56.893 della sicurezza attivi 24 ore su 24. “ Il miglioramento della sicurezza - spiega De Corato - si è avuto anche grazie ai provvedimenti contro l’abuso di alcol, l’ordinanza che vieta la vendita in bottiglie di vetro dopo le 21.00, le ripetute sanzioni agli autonegozi che stazionano dopo le 24.00 e il contrasto agli abusivi. Iniziative che hanno permesso di ridurre drasticamente le frequenti risse tra ubriachi, le molestie ai passanti e la sporcizia diffusa. Tutte azioni volte a sottrarre spazio all’insicurezza e al degrado”. “Infine - conclude il Vice Sindaco - lo scorso novembre si è concluso l´intervento per potenziare l´illuminazione dell´area circostante la Stazione. Abbiamo incrementato il numero di proiettori in piazza Luigi di Savoia, Iv Novembre e Duca d´Aosta e in tutta l´area circostante la Centrale, inoltre, abbiamo sostituito le lampade a luce gialla con quelle a luce bianca come prevede il Piano di illuminazione comunale. La luce bianca, infatti, permettendo una miglior resa cromatica, rende più facile l´identificazione delle persone riprese dalle telecamere".  
   
   
FS, PUGLIA: UNA PIATTAFORMA LOGISTICA PER IL MEDITERRANEO IL SISTEMA INTEGRATO DEI TRASPORTI NELL’AREA AL CENTRO DEL CONVEGNO PROMOSSO DA RFI, LUM E CIFI  
 
Bari, 21 giugno 2010 - Progetti, scenari e strategie di interconnessioni ferroviarie con i porti di Taranto, Brindisi e Bari e qualità dei servizi logistici. Questi i temi il 18 giugno al centro del Convegno “Il sistema intergrato dei trasporti nell’area del Mediterraneo – Esperienze e proposte a confronto”, promosso da Ferrovie dello Stato Università Lum – Jean Monnet e Collegio Ingegneri Ferroviari Italiani (Cifi). Presenti l’Assessore regionale alle Infrastrutture strategiche e alla Mobilità Guglielmo Minervini, l’Ad di Rete Ferroviaria Italiana Michele Mario Elia, il rappresentate del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Pietro Baratono, i presidenti delle Autorità Portuali di Taranto Salvatore Giuffrè, di Brindisi Giuseppe Giurgola e di Bari Francesco Mariani, i sindaci di Bari Michele Emiliano, di Brindisi Domenico Mennitti e Taranto Ippazio Stefano e il Rettore della Lum - Jean Monnet,. Emanuele Degennaro. Per vocazione geografica, la Puglia con i suoi tre principali porti di Bari, Brindisi e Taranto si propone quale Piattaforma Logistica Europea ideale per l´ingresso di merci e passeggeri provenienti dall´area mediterranea. Nel panorama regionale degli ultimi anni, il porto di Bari ha consolidato una forte propensione ad attrarre i principali flussi crocieristici internazionali, diventando cosi uno dei principali scali turistici nazionali mentre il porto di Brindisi si è specializzato nello nelle merci non containerizzate e traffici ro-ro con la costa Balcanica e Mediorientale (Turchia, Libano ed Egitto). Il porto di Taranto, grazie alla realizzazione di una prima serie di investimenti infrastrutturali legati al nuovo Molo Polisettoriale gestito dalla Tct – società partecipata della Hph di Honk Kong, ha assunto nel giro di pochi anni il ruolo di principale hub marittimo dell´ area mediterranea. Contestualmente, Rete Ferroviaria Italiana ha ultimato una prima fase di interventi di potenziamento infrastrutturale: 1. Il potenziamento delle principali dorsali ferroviarie regionali (Bari - Taranto, Bari - Brindisi e Taranto - Brindisi); 2. Il completamento infrastrutturale e tecnologico della Direttrice Adriatica; 3. Il sistema di Comando e Controllo della Circolazione Treni dell´ intera Direttrice Adriatica con localizzazione a Bari Lamasinata del Posto di Controllo di tutti gli impianti ferroviari esistenti tra Bologna e Bari; 4. Il Potenziamento tecnologico dell´ intera rete “Adriatica “ con la realizzazione, su tutte le linee principali e secondarie, dei più avanzati sistemi di sicurezza per la circolazione ferroviaria; 5. La realizzazione delle bretelle merci per il By-pass delle città di Bari ,Taranto e Foggia (quest’ultima in fase di progettazione) che consentiranno, insieme a tutti gli impianti già realizzati, la creazione di un corridoio preferenziale per il trasporto merci dal centro del Mediterraneo al cuore dell´ Europa. La seconda fase di interventi in programma, prevede ora di realizzare sia il collegamento diretto della dorsale ferroviaria jonico-adriatica con i suoi principali poli marittimi a sud, sia il collegamento a “rete” con le altre infrastrutture merci esistenti. Inoltre, durante il convegno, è stato firmato il Protocollo d’intesa per la realizzazione del collegamento del bacino logistico del Porto di Taranto con la rete ferroviaria nazionale. Un passo in avanti per il sistema integrato del trasporto delle merci in Puglia. Il progetto, già definito e concordato in linea di massima, sarà realizzato in tre fasi: · 1: Potenziamento infrastrutturale dell´ impianto ferroviario di Cagioni che sarà collegato con l’attuale molo polisettoriale e con il futuro ampliamento dell’antistante 5° sporgente. Ciò consentirà di ottenere un’ area attrezzata per lo stoccaggio di container di 500.000 mq con una potenzialità di 5 milioni di Teu/anno. · 2: Potenziamento dell´ attuale impianto merci Fs di Taranto Centrale e collegamento diretto con le banchine portuali (1° e 4° sporgente opportunamente ampliato) e la futura piastra logistica. · 3: Modifica dell´attuale impianto ferroviario di Bellavista, realizzazione delle infrastrutture ferroviarie del futuro Distritpark e predisposizione degli impianti per il successivo collegamento alla piastra logistica di Statte. Altra struttura che con i suoi ulteriori 400.000 mq complessivi, consentirà a Taranto di proporsi come principale hub movimentistico del Mediterraneo. L’investimento complessivo sarà di 35 milioni di euro. Conclusione lavori entro il 2015.  
   
   
LA PROVINCIA DI TORINO CON IL PTC METTE IN SALVAGUARDIA IL TRATTO INTERESSATO DALLA TAV  
 
 Torino, 21 Giugno 2010 - “La Provincia di Torino entro luglio approverà il Piano territoriale di coordinamento (Ptc) che ci consentirà di far scattare la salvaguardia urbanistica sia per la tangenziale est, sia per il progetto di corso Marche, ma anche per il tracciato della Torino-lione che l’Osservatorio definirà a breve”: lo ha annunciato il 14 giugno il presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta concludendo i lavori del convegno con gli imprenditori italiani e francesi interessati all’alta velocità. “Con il Ptc ed il Piano strategico per il territorio attraversato dalla linea ad alta velocità - ha aggiunto Saitta – la Provincia di Torino contribuisce a passare dalle parole ai fatti; oggi abbiamo anche avuto la conferma che la Regione Piemonte si doterà come abbiamo proposto di una legge sul modello della “demarche grand chantier” per accompagnare l’avvio dei cantieri a partire dal tunnel di Chiomonte”.  
   
   
OGR MELFI: RESTAINO RICHIAMA TRENITALIA A RESPONSABILITÀ "LA CHIUSURA SAREBBE UNA SPOLIAZIONE DAL FORTE IMPATTO SOCIALE"  
 
Potenza, 21 giugno 2010 - Il Dipartimento Attività Produttive della Regione Basilicata sta seguendo con costanza e attenzione la vicenda dell´Officina Grandi Riparazioni di Melfi ed è pronto a fare la propria parte per una positiva soluzione del problema. "Come già ha spiegato l’assessore alle infrastrutture Rosa Gentile a Trenitalia - ha detto l´assessore Erminio Restaino - c´è la necessità di affrontare la questione con il dovuto senso di responsabilità, tenuto conto della particolare rilevanza sociale dell’ipotesi avanzata di chiusura dello stabilimento. Non si può pensare di cancellare con un tratto di penna un pezzo di presenza di una grande azienda pubblica sul territorio lucano con l´ennesima "spoliazione" e il Gruppo Fs non può dimenticare l´impegno preso all´indomani del terremoto del 1980 quando disegnò un centro industriale mai portato a regime, pur in presenza di dotazioni tecnologiche, impiantistica e professionalità adeguate. Inoltre - ha concluso Restaino - nel momento in cui il Paese attraversa uno dei momenti economici più difficili della sua storia, Trenitalia deve dare prova di responsabilità evitando di aggravare una situazione sociale di per sé già difficile".  
   
   
BASILICATA PIÙ VICINA ALL’ALTA VELOCITÀ IMPLEMENTATE LE LINEE DI COLLEGAMENTO CON LE STAZIONI FERROVIARIE  
 
 Potenza, 21 giugno 2010 - “Dal 13 giugno la Regione Basilicata ha chiesto ed ottenuto da Trenitalia un’ulteriore implementazione dei collegamenti ferroviari con Roma, che si aggiunge ai collegamenti in essere da alcuni mesi, fortemente voluti dal Dipartimento regionale alle Infrastrutture. Tali collegamenti consentono il raggiungimento dei principali centri (Roma, Firenze, Bologna e Milano) in tempi davvero ridotti ed impensabili sino ad alcuni anni fa”. Lo afferma l’Assessore alle Infrastrutture, Rosa Gentile nel ricordare che il servizio di Alta Velocità non è compreso nel Contratto di Servizio sottoscritto tre Regione Basilicata e Trasporto Regionale di Trenitalia (viene gestito a rischio d’impresa da Trenitalia Divisione Passeggeri Nazionale ed Internazionale), e che purtroppo la rete Av si ferma a Salerno. Tuttavia “i cittadini lucani ormai già da un anno dispongono di collegamenti con treno e/o con bus sostitutivi veloci e diretti Potenza-salerno-napoli in coincidenza con i treni Freccia Rossa”. A tal proposito è importante potenziare le attività di informazione all’utenza anche presso le stazioni, per le quali in questi giorni si stanno valutando con i vertici di Trenitalia alcune delle azioni di adeguamento e miglioramento funzionale da porre in essere.  
   
   
BOLOGNA: UNANIMITÀ DEL CONSIGLIO PROVINCIALE CONTRO LA CHIUSURA DELLE OFFICINE GRANDI RIPARAZIONI  
 
Bologna, 21 giugno 2010 - "Grande preoccupazione riguardo alla decisione di Fs di chiudere le Officine Grandi Riparazioni (Ogr) di Bologna" è stata espressa dal Consiglio provinciale nell´ordine del giorno approvato all´unanimità nella seduta di ieri pomeriggio. Con questo documento, presentato da Giovanni Venturi (Pdci/prc), il Consiglio chiede inoltre alla Giunta di "continuare ad adoperarsi, al fine di scongiurare la chiusura di tale struttura, considerata un impianto strategico all´interno del nodo ferroviario bolognese". "L´11 maggio scorso - si legge nel testo - le Ferrovie dello Stato, sulla base di un loro nuovo quadro organizzativo, hanno presentato un documento alle organizzazioni sindacali nazionali, dove si afferma che è necessario chiudere l´Ogr di Bologna". Nell´odg si evidenzia però che Regione Emilia-romagna e Provincia di Bologna "da sempre hanno ribadito che nel nodo strategico ferroviario di Bologna, non possono essere programmate dismissioni di impianti" anche in virtù dell´accordo territoriale (sottoscritto nel 2007 da Comune, Privincia, Regione e Gruppo Fs) in cui "l´area della Ogr risulta una di quelle che non subiranno variazioni".  
   
   
PROLUNGAMENTO DELLA METRO A RIVOLI CASCINE VICA: PARTE LA RACCOLTA FIRME  
 
Torino, 21 Giugno 2010 - “Vogliamo sbloccare al Cipe la pratica per finanziare il prolungamento della metropolitana fino a Rivoli Cascine Vica”. Questa la parola d’ordine per una grande mobilitazione popolare che, già avviata sui social network da qualche giorno riscuotendo immediata attenzione, continua con una raccolta di firme su una petizione rivolta al Governo e direttamente a Berlusconi. Martedì 15 giugno alle 12.30 a Rivoli Cascine Vica, sede del centro anziani di via Adige 13 i primi firmatari della petizione (Antonio Saitta, Pino Sammartano, Nino Boeti e Franco Dessì) hanno illustrato le motivazioni della mobilitazione e presentano i moduli su cui raccogliere le adesioni. “Dall’ottobre 2008 – spiega Antonio Saitta presidente della Provincia di Torino - il Ministero delle Infrastrutture ha ricevuto il progetto definitivo per il prolungamento della linea 1 della metropolitana da Collegno a Rivoli Cascine Vica (To). Il costo dell´opera, 304 milioni di euro, sarà sostenuto per 122 milioni di euro dagli Enti locali (Regione Piemonte €48.691.152 - Provincia di Torino €13.525.320 – Comune di Torino €27.050.640 - Comune di Collegno €21.640.512- Comune di Rivoli €10.820.256) mentre il Governo deve finanziare i restanti 182 milioni di euro. Mentre la nostra pratica resta ferma al Cipe, da Roma sono state finanziate al 100% linee di metropolitana in zone d’Italia dove gli Enti locali non hanno contribuito con nessun impegno di spesa”. “I cittadini della zona ovest di Torino – continua Saitta - hanno diritto a vedere completata fino a Rivoli Cascine Vica la linea della metropolitana. Per questo parte la mobilitazione: vogliamo portare al presidente del Consiglio dei Ministri più firme possibile per ottenere quello che in altre parti d’Italia hanno ottenuto senza nemmeno metterci un euro”.  
   
   
SCALO MERCI DI MASSA: ENTRO FINE MESE RIUNIONE TECNICA PER STUDIARE SOLUZIONI  
 
Firenze, 21 giugno 2010 - Entro fine giugno sarà convocato nuovamente un tavolo tecnico per discutere del ridotto utilizzo dello scalo merci di Massa nella zona industriale, che ha soltanto il turno pomeridiano rispetto ai due turni precedentemente predisposti, con evidenti disagi per l´economia del territorio. Ci sono, infatti, aziende che hanno cicli produttivi ormai legati a queste modalità di trasporto ed organizzazione che sicuramente saranno penalizzate dai tagli delle Fs. Questo in sintesi l´impegno assunto ieri, alla presenza del prefetto di Massa Carrara, Giuseppe Merendino, in occasione dell´incontro a cui, oltre a dirigenti della Regione Toscana, hanno partecipato rappresentanti di associazione industriali, autorità portuale, Rfi, Provincia di Massa Carrara, Comuni di Massa e Carrara, sindacati Cgil-cisl-uil e della società ferroviaria di Carrara, Apuoveneta. L´effettiva riduzione di operatività dello scalo merci di Massa, oggi, comporta l’interruzione irrimediabile della catena logistica con l’impossibilità di comporre treni merci completi, determinando oltretutto la cessazione di una serie di attività e lo spostamento su gomma di numerose tonnellate di prodotti, con potenziale pregiudizio per l’intero sistema. «Ho ritenuto – ha dichiarato il prefetto di Massa Carrara, Giuseppe Merendino - di convocare subito un tavolo istituzionale per affrontare la questione, considerata peraltro la fragilità di questo territorio provinciale, duramente provato da una crisi occupazionale. Anche il problema della stazione di Massa Scalo va affrontato con attenzione, coinvolgendo tutti gli attori interessati. L´attenzione dimostrata dalla Regione fornisce un ulteriore e significativo contributo nel ricercare soluzioni positive a beneficio del mercato del lavoro e della ripresa dell´attività economica. Entro fine giugno riuniremo un tavolo più tecnico, per esaminare le questioni più operative, come concordato tra tutti i partecipanti all´incontro in Prefettura". La Prefettura chiarisce, inoltre, che la mancata convocazione del Consigliere regionale Marini è riconducibile ad un mero disguido negli indirizzi e si scusa con l´interessato, ovviamente ospite gradito, al pari di tutti gli altri interlocutori che potranno contribuire a risolvere favorevolmente la vicenda della Stazione di Massa Scalo, come Cargo Trenitalia. «Siamo preoccupati per le azioni che sta conducendo Cargo Trenitalia in Toscana, di cui la situazione di Massa è esemplificativa – ha commentato l´assessore alle infrastrutture e mobilità della Regione Toscana, Luca Ceccobao - Abbiamo già richiesto in diverse occasioni un incontro urgente con Trenitalia e Rfi per avere delucidazioni in proposito. Gli interporti e gli scali merci presenti in Toscana costituiscono infrastrutture essenziali per lo sviluppo della logistica e del trasporto intermodale ferro/gomma. È, a questo punto, indispensabile che Trenitalia Cargo fornisca un quadro completo e dettagliato delle proprie azioni, tale da garantire le condizioni di operatività degli interporti e scali merci presenti nella nostra regione, e lo sviluppo della modalità di trasporto ferroviario delle merci che risulta tra le priorità programmatiche di questa Regione». Dal tavolo, infine, è emersa una totale sinergia sulla necessità di affrontare il tema a livello provinciale e regionale, visto che la dinamica del trasporto merci riguarda tutta la Toscana. A questo fa da corollario anche la disponibilità di Rfi a migliorare sia dal punto di vista tecnico che operativo le tracce ferroviarie per il trasporto, auspicando un incremento del traffico merci.  
   
   
FS: TRENO E ALISCAFO, ACCOPPIATA VINCENTE PER ISCHIA E SORRENTO  
 
Roma, 21 giugno 2010 - Un biglietto unico treno + aliscafo per raggiungere Ischia e Sorrento, assistenza in ogni fase del viaggio, garanzia del posto riservato e navette dedicate per i trasferimenti stazione-porto. La nuova offerta estiva, all’insegna del turismo ecosostenibile e del trasporto intermodale, si inserisce nella “ricetta anticrisi” del Gruppo Fs che prevede tra l’altro, migliaia di biglietti Av a partire da 19 euro fino a tutto settembre. L’iniziativa treno e aliscafo, valida per viaggi dal 18 giugno fino al 12 settembre, è frutto dell’accordo tra Volaviamare (Gruppo Alilauro) e Trenitalia (Gruppo Fs). Chi decide di viaggiare con la formula proposta dalla promozione trova assistenza, da parte del personale Volaviamare, dall’arrivo in treno alla stazione di Napoli Centrale fino a destinazione. Appuntamento, quindi, al meeting point in stazione - di fronte al Freccia Club - da dove i clienti saranno trasferiti al Molo Beverello grazie a un bus navetta dedicato, che li lascerà proprio dove salpano gli aliscafi Volaviamare in partenza per le due perle del Golfo di Napoli. Gli stessi servizi sono previsti anche per il viaggio di ritorno, con identiche modalità. Le navi sono in coincidenza con i Frecciarossa in collegamento con le principali città italiane. Ma non è tutto, perchè oltre ai convogli Alta Velocità e Alta Velocità Fast, Trenitalia mette a disposizione dei clienti che aderiscono a questa iniziativa terra-mare anche Eurostar, Eurostar Fast, Eurostar City e Intercity in coincidenza con gli orari di partenza e arrivo degli aliscafi. Il ticket treno + aliscafo può essere acquistato nelle biglietterie di stazione, alle macchine self service e nelle agenzie di viaggio convenzionate, oltre che al call center 89.20.21, con la garanzia della prenotazione del posto sia sul treno, sia sull’aliscafo. L’acquisto è possibile anche su www.Ferroviedellostato.it con ritiro mediante “self-service”. Esclusi, invece, l’acquisto in modalità ticketless e a bordo treno. I viaggi potranno essere acquistati fino a due ore prima della partenza di ogni singolo aliscafo e nei documenti rilasciati saranno contenute tutte le informazioni utili, comprese quelle relative al servizio navetta. I dettagli dell’offerta sono disponibili presso tutti canali informativi delle due aziende e sul web, consultando le pagine internet agli indirizzi www.Ferroviedellostato.it/  e www.Volaviamare.it/    
   
   
FIRMATO UN ACCORDO PER COLLEGAMENTO FERROVIARIO PORTO DI TARANTO  
 
Bari, 21 giugno 2010 - Il via libera all’atteso progetto di collegamento tra il porto di Taranto e la rete ferroviaria che potenzierà il sistema integrato del trasporto delle merci in Puglia siglato il 17 giugno in apertura del convegno sul “Sistema integrato dei trasporti nell’area del Mediterraneo” che si è svolto nell’aula magna dell’Università Lum Jean Monnet di Casamassima. La realizzazione del fascio ferroviario di collegamento tra porto e ferrovia – anticipa l’assessore alle infrastrutture strategiche Minervini - pone finalmente Taranto nella condizione di offrire percorsi competitivi e completi ai grandi traffici che dal mercato asiatico stanno muovendo verso l’Europa, spostando sensibilmente il baricentro dell’economia del mondo”. Il Protocollo d’intesa per la realizzazione del collegamento del bacino logistico del Porto di Taranto con la rete ferroviaria nazionale sarà firmato dal rappresentante del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Pietro Baratono, dall’assessore regionale alle infrastrutture strategiche Guglielmo Minervini, dall’Ad di Rete Ferroviaria Italiana Michele Mario Elia, dal presidente delle Autorità Portuali di Taranto Salvatore Giuffrè e dal presidente della Provincia di Taranto e del consorzio Distripark, Gianni Florido. I dettagli del progetto, che prevede un investimento di 35 milioni di euro, saranno resi noti domani nel corso della giornata.  
   
   
35 MILIONI DI EURO PER IL COLLEGAMENTO PORTO DI TARANTO E FERROVIA  
 
 Bari, 21 giugno 2010 - “L’ultimo miglio di collegamento del fascio ferroviario tra il porto e la rete nazionale abbatte la frattura tra Taranto e il suo futuro: essere un grande Hub nel Meditterraneo. Ma ha un carattere strategico per tutta la regione, connettendo e integrando il sistema pugliese con i grandi traffici commerciali del mondo”. Spiega così l’assessore regionale alle infrastrutture strategiche e mobilità, Guglielmo Minervini, la sottoscrizione del Protocollo d’intesa per la realizzazione del collegamento del bacino logistico del Porto di Taranto con la rete ferroviaria nazionale, avvenuta il 18 giugno in apertura del convegno sul “Sistema integrato dei trasporti nell’area del Mediterraneo” nell’aula magna dell’Università Lum Jean Monnet di Casamassima. Un investimento di 35 milioni di euro provenienti dai fondi strutturali del Pon (Piano Operativo Nazionale) 2007-2013 attraverso il quale Rfi (Rete ferroviaria italiana), individuata come progettista e stazione appaltante, si impegna a realizzare entro il 2015 tutte le opere e gli impianti ferroviari necessari a connettere il porto, le aree retro portuali e la rete ferroviaria nazionale “Abbiamo sbloccato un tassello cruciale – continua Minervini - Il completamento del fascio ferroviario permetterà l’integrazione del traffico su mare e su rotaia, con la possibilità di scaricare i container dalle navi e caricarli direttamente su convogli ferroviari. In questo modo avremo finalmente in Puglia percorsi competitivi e completi che guardano a Oriente, lì dove si sta producendo un pezzo dell’economia innovativa sviluppata nel mondo. A Taranto con questo intervento, e con la realizzazione del quinto sporgente e l’approfondimento dei fondali che il Cipe purtroppo ritarda ancora a deliberare, si pongono le condizioni per uno sviluppo impetuoso non solo dell’economia ma anche dell’occupazione soprattutto nell’area logistica del Distripark”. Il Protocollo d’intesa per la realizzazione del collegamento del bacino logistico del Porto di Taranto con la rete ferroviaria nazionale è stato firmato dal rappresentante del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Pietro Baratono, dall’assessore regionale alle infrastrutture strategiche Guglielmo Minervini, dall’Ad di Rete Ferroviaria Italiana Michele Mario Elia, dal presidente delle Autorità Portuali di Taranto Salvatore Giuffrè e dal delegato della Provincia di Taranto e del consorzio Distripark. Nel protocollo le parti si sono impegnate ad attivare e sviluppare tutte le iniziative di propria competenza volte alla realizzazione dell’intervento di attrezzaggio infrastrutturale ferroviario. Nel dettaglio il progetto, già definito, sarà realizzato in tre fasi:1. Potenziamento infrastrutturale dell´ impianto ferroviario di Cagioni che sarà collegato con l’attuale molo polisettoriale e con il futuro ampliamento dell’antistante 5° sporgente. Ciò consentirà di ottenere un’ area attrezzata per lo stoccaggio di container di 500.000 mq con una potenzialità di 5 milioni di Teu/anno. 2. Potenziamento dell´ attuale impianto merci Fs di Taranto Centrale e collegamento diretto con le banchine portuali (1° e 4° sporgente opportunamente ampliato) e la futura piastra logistica. 3. Modifica dell´attuale impianto ferroviario di Bellavista, realizzazione delle infrastrutture ferroviarie del futuro Distritpark e predisposizione degli impianti per il successivo collegamento alla piastra logistica di Statte. Altra struttura che con i suoi ulteriori 400.000 mq complessivi, consentirà a Taranto di proporsi come principale hub movimentistico del Mediterraneo.  
   
   
INFRASTRUTTURE: 1,4 ML. EURO DRAGAGGI LAGUNA MARANO E GRADO  
 
Trieste, 21 giugno 2010 - Il dragaggio del canale Coron, di accesso ad Aprilia Marittima, e della Litoranea Veneta, con i suoi oltre 30 chilometri di sviluppo, rappresentano le due "priorità" d´intervento che l´assessore regionale alla Viabilità e Trasporti, Riccardo Riccardi, ha confermato al commissario delegato per la gestione dell´emergenza nella laguna di Grado e Marano, Gianni Menchini. Allo scopo di ripristinare le adeguate condizioni di sicurezza della navigazione nei canali dell´area lagunare, mediante nuove opere di dragaggio, sono stati di conseguenza trasferiti agli uffici del commissario risorse finanziarie pari a oltre 1,4 milioni di euro. Una piccola parte di questi fondi, rileva la stessa struttura commissariale, vengono comunque già utilizzati proprio in questi giorni (i lavori sono iniziati giovedì scorso e proseguiranno sino a domani) per permettere lo svolgimento, senza pericoli per la navigazione, della tradizionale processione di barche sulle acque della laguna in programma domenica a Marano in occasione della festa di San Vito, che tiene vivo un rito che risale ancora al Trecento. Grazie all´impegno finanziario della Regione, il primo intervento riguarderà il canale Coron, con l´asportazione di circa 7.500 metri cubi di sedimenti, portando così la profondità a circa 2 metri, rispetto a dei punti critici segnalati oggi anche con meno di 150 centimetri d´acqua. I lavori inizieranno entro fine giugno e proseguiranno per circa 20/30 giorni. Si deve invece attendere l´operatività delle due nuove casse di colmata, previste dal commissario delegato per il deposito dei sedimenti dragati, per l´inizio delle escavazioni lungo la Litoranea Veneta e il canale dell´Aussa Mare, con il primo obiettivo di portare la profondità dell´Aussa Mare a 7 metri e mezzo e della Litoranea Veneta a 2,5 metri.