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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 27 Maggio 2013
PROGETTO EUROPEO ENERSCAPES: LA TUSCIA ROMANA E LA PIANURA PONTINA AREE DI STUDIO PER L’UTILIZZO DI FONTI ENERGETICHE RINNOVABILI  
 
 Roma, 27 maggio 2013 - La Regione Lazio con il supporto di Bic Lazio e dell’Università Roma Tre, ha indicato la Tuscia Romana e la Pianura Pontina come ideali aree di sperimentazione per l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, nell’ottica di una adeguata attenzione al paesaggio. La prospettiva è quella di definire strumenti che consentano una pianificazione integrata e sostenibile del territorio. E’ quanto deciso nell’ambito di Enerscapes, un progetto europeo partito nel 2010, il cui obiettivo era arrivare ad una valutazione condivisa sull’utilizzo di nuove fonti di energia rinnovabile, tenendo conto del loro potenziale di sviluppo e del valore storico, sociale e ambientale dei territori del Mediterraneo. Il progetto è stato finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale attraverso il Programma Spazio Med (Cooperazione territoriale europea nello spazio del Mediterraneo) ed ha coinvolto, oltre alla Regione Lazio, altri 7 partner: la Provincia di Vercelli (Italia), Agenzia per la gestione dell’Energia Intelligente - Miema (Malta), Agenzia per l’Energia (Cipro), Regione Andalusia (Spagna), Regione Tessaglia (Grecia), Rhonalpenergie Enviroment (Francia), Università di Maribor (Slovenia). I risultati del progetto e i Piani di Azione Locale realizzati saranno presentati a Roma il prossimo 27 maggio (alle ore 9.00, presso la sala Tevere della Regione Lazio, in via Cristoforo Colombo, 212), nell’ambito del Forum ‘Enerscapes Territorio Paesaggio ed Energia Rinnovabile’. A seguire, una tavola rotonda sui modelli da utilizzare per realizzare una pianificazione integrata in tema di territorio, energia e paesaggio che vede la partecipazione della Regione Lazio, della Regione Piemonte, della Provincia di Roma, dell’Enea ed altri Enti attivi sul tema.  
   
   
BIOEDILIZIA: AVVIATA COLLABORAZIONE TRA REGIONE SARDEGNA E POLO PRODUTTIVO  
 
 Cagliari, 27 maggio 2013 - "La Casa Verde" La Regione punta sulla bioedilizia attraverso l´avvio di una collaborazione con il polo produttivo "La Casa Verde Co2.0" che conta 73 aziende in tutta Italia di cui 42 in Sardegna. Il progetto è stato presentato il 23 maggio, in conferenza stampa, dal presidente della Regione, Ugo Cappellacci, affiancato dagli assessori della Programmazione, Alessandra Zedda, dell’Industria, Antonello Liori, dell’Ambiente Andrea Biancareddu e dell’Agricoltura, Oscar Cherchi e dalla presidente del polo "La Casa Verde Co2.0", Daniela Ducato. "All´inizio della legislatura abbiamo avviato il programma "Sardegna Co2.0" puntando in modo deciso ad un´isola a zero emissioni - ha detto il presidente della Regione, Ugo Cappellacci - attraverso la sinergia avviata oggi abbiamo una ulteriore dimostrazione che la nostra isola possiede grandi eccellenze nei settori dell’innovazione che riescono a proiettarsi al futuro valorizzando le risorse naturali del territorio". "La Sardegna è detentrice del primato mondiale di Regione Europea, tra le prime 3 del pianeta - ha spiegato Daniela Ducato - col più ricco patrimonio di risorse minerali, vegetali e animali, molte eccedenti, utili per realizzare produzioni per un’edilizia sana cento per cento carbon free, che non distrugge ma produce paesaggio". L’assessore della Programmazione, Alessandra Zedda ha annunciato che: "Le risorse per la ricerca saranno indirizzate in modo mirato verso chi crea vera innovazione", quello dell’Ambiente, Andrea Biancareddu, ha sottolineato che: "Si sta puntando sull´ottimizzazione della bioedilizia e si sta pensando a un finanziamento per incentivare il settore”, l´assessore dell’Industria, Antonello Liori, ha evidenziato che: "Si tratta di un´occasione importante con possibili rilevanti ricadute sul lavoro in Sardegna", mentre quello dell’Agricoltura, Oscar Cherchi ha rimarcato che: "Questa collaborazione si integra pienamente con un nuovo progetto dell’assessorato per la valorizzazione della lana sarda".  
   
   
FIRENZE, EMERGENZA SFRATTI, BARDUCCI SCRIVE AL PREFETTO: “ESECUZIONI SOLO CON IL PASSAGGIO DA CASA A CASA”  
 
Firenze, 27 maggio 2013 - La richiesta del Presidente della Provincia di Firenze: “Limitare l’esecuzione forzosa e graduare l’esecutività”. “Le notizie di questi giorni sulle reazioni drammatiche e disperate all’esecuzione degli sfratti danno il senso di quanta carica di disperazione vi sia nelle famiglie che hanno sopra la testa la spada di Damocle dello sfratto esecutivo”. Queste le parole usate dal Presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, nella lettera inviata al Prefetto di Firenze, Luigi Varratta, per chiedere una riduzione di attuazione degli sfratti con la forza pubblica. “Le centinaia di sfratti – prosegue Barducci – possono provocare una situazione di tensione non facilmente governabile, se non si metteranno in atto misure volte a limitare l’esecuzione forzosa e a graduare l’esecutività in funzione dell’individuazione di soluzioni di trasferimento da casa a casa”. “Pur non avendo la Provincia competenze specifiche in materia – conclude Barducci – mi sento tuttavia di raccogliere le sollecitazioni di quanti, a partire dal Forum Nuovi Cittadini di Campi Bisenzio, hanno chiesto alle istituzioni di metterci tutto l’impegno possibile affinché le esecuzioni degli sfratti avvengano in presenza di soluzioni alternative, e di condividere l’appello lanciato nei giorni scorsi da Cgil e dal Sunia per la costituzione di una commissione per la graduazione degli sfratti”.  
   
   
LOMBARDIA. CASA, DIALOGO FRA ISTITUZIONI AIUTA RISPOSTE MILANO, ASSESSORE VISITA QUARTIERI MAZZINI,LORENTEGGIO,S.SIRO PARTE DA QUI LA LOTTA AL DEGRADO E AL DISAGIO PSICO-SOCIALE  
 
Milano, 27 maggio 2013 - Un sopralluogo in tre quartieri difficili di Milano, ´Mazzini´, ´San Siro´ e ´Lorenteggio´. Tante tappe nelle vie più degradate. E poi l´incontro con i cittadini per ascoltare problemi, richieste e suggerimenti, ma soprattutto per poter pianificare una politica dell´abitare, che sia veramente incentrata sui bisogni di chi abita in alloggi popolari. E´ questo il segnale - di attenzione e concreta vicinanza - che l´assessore regionale alla Casa, Housing sociale e Pari opportunità ha voluto lanciare, il 23 maggio, insieme all´assessore comunale alla Casa e al presidente dell´Aler, ´perché il tema della casa è trasversale e non può e non deve avere colori. E le istituzioni devono dialogare per dare le risposte che i cittadini attendono´. ´Ho voluto rendermi conto di persona - ha spiegato - delle condizioni in cui versano i quartieri milanesi più problematici. Ho incontrato persone che si trovano in situazioni critiche e conducono una vita non dignitosa. E´ stato un primo approccio, che mi è servito appunto per capire di cosa c´è bisogno´. La Riqualificazione Sociale - Abusivismo e degrado. Sono queste le parole che la fanno da padrone. E Quindi bisogna ripartire. ´Da una profonda ristrutturazione sociale - ha detto l´assessore -, dalla ricostruzione di un tessuto che negli anni è andato smarrendosi e, contemporaneamente, ha perso fiducia nelle istituzioni´. 20 Milioni Per Il Recupero Di Alloggi Sfitti - E allora ecco che una delle prime iniziative messe in campo da Regione Lombardia è lo stanziamento di 20 milioni di euro per il recupero dei numerosi alloggi sfitti presenti sul territorio. Alle Aler, dunque, il compito di ristrutturarli e inserirli nuovamente nel mercato, per evadere, almeno in parte, le numerosissime richieste di alloggi popolari, che ancora rimangono inevase. L´azienda milanese si è impegnata a fornire nei prossimi giorni una mappatura dettagliata degli appartamenti vuoti. Spesso sono sottosoglia e quindi non assegnabili. Solo fra via Giambellino, piazza Tirana e via Lorenteggio sono oltre 300. Non raggiungono i 25 metri quadrati e dunque dovranno essere abbinati fra loro in modo tale da raggiungere il requisito di legge, fissato in 38 metri quadrati. No Costruzioni Ex Novo - Secondo l´assessore, in quest´ottica, la strategia non deve essere certo quella di costruire ex-novo. Non solo per non consumare nuovo terreno, ma per immettere sul mercato l´enorme patrimonio invenduto, aiutando in questo modo sia chi ha costruito e non riesce a vendere, sia chi non riesce ad affrontare i costi del libero mercato. Manutenzioni e ristrutturazioni straordinarie saranno quindi privilegiate. La Burocrazia E I Contratti Di Quartiere - Il ´Mazzini´ e il ´San Siro´ rientrano nei progetti avviati con i ´Contratti di quartiere´ del 2005. Dopo 8 anni e diversi milioni investiti i risultati non sono certo quelli attesi. ´La burocrazia - ha detto l´assessore - certo non ci ha aiutato, anzi. Nella maggior parte dei casi ha rappresentato un ostacolo´. Ecco quindi che diventa quasi impossibile rimpiazzare l´azienda che fallisce e che lascia i lavori a metà, ad esempio. Con la conseguenza che i tempi si dilatano e i costi diventano esorbitanti. Solidarietà Ad Assessore Comunale E Presidente Aler - L´assessore alla Casa ha voluto esprimere anche ´solidarietà e vicinanza´ all´assessore comunale e al presidente dell´Aler di Milano, vittime di una brutta contestazione al temine del sopralluogo.  
   
   
INVESTIRE SULL´INDUSTRIA PER RILANCIARE LA CRESCITA IN EUROPA IL VICEPRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA TAJANI A VIPITENO PER LO EUROPEAN MINERALS DAY  
 
Milano, 27 maggio 2013 - Il Vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani, responsabile per l´Industria e l´imprenditorialità, ha inaugurato il 24 maggio la 4° edizione dell´European Minerals Day presso la miniera in sotterraneo di carbonato di calcio, a Vipiteno (Bz). Il Vicepresidente ha ricordato che le materie prime sono vitali per l´industria europea: almeno 30 milioni di lavoratori e il 70% della produzione manifatturiera dipendono da loro. Tajani inoltre ha illustrato i target europei concreti da raggiungere entro il 2020 per ridurre la dipendenza dell´Europa dalle importazioni di minerali da paesi terzi. A margine del suo intervento, verso le 13.00, Tajani è stato disponibile per uno scambio di battute con i giornalisti presso la sede di Omya, località Campo di Sotto, 87, Vipiteno. Il Vicepresidente Tajani ha nel pomeriggio Paolo Mazzalai e Roberto Busato, rispettivamente Presidente e Direttore di Confindustria Trento. All´incontro partecipavano i rappresentanti delle istituzioni nazionali e locali: Francesco Squarcina, Commissario del Governo per la Provincia Autonoma di Trento, Alessandro Olivi, Assessore all’Industria della Provincia Autonoma di Trento, Giogio Iacobone, Questore di Trento e Giacomo Santini, Senatore della Repubblica. Partecipavano inoltre i vertici delle principali Associazioni di Categoria della Provincia Autonoma di Trento. Si è discusso di accesso al credito e del pagamento dei debiti pregressi della Pa nei confronti delle imprese. Si è parlato inoltre di rilancio della politica industriale e del Piano europeo per l´imprenditorialità, recentemente presentato dalla Commissione europea. Contesto – I minerali industriali - I minerali industriali sono fondamentali non solo per la maggior parte del settore manifatturiero e dell´industria a valle, ma rivestono anche una notevole importanza nell´ingegneria ambientale, come ad esempio per il trattamento delle acque e nelle energie rinnovabili. L´obiettivo dello European Minerals Day è di aumentare la consapevolezza dell´importanza dei minerali industriali sia nella vita quotidiana sia nell´economia europea nel suo complesso. Per il raggiungimento di tale obiettivo, durante il Minerals Day, si svolgono iniziative in tutta Europa. In Italia, ad esempio, oltre a Vipiteno sono stati organizzati eventi in Piemonte, Lombardia, Toscana e Sardegna. L´european Minerls Day è organizzato dalle Associazioni Industriali Europee e relative organizzazioni: Cembureau, Eurogeosurveys, Eurometaux, Euromines, Eusalt e Ima-europe, insieme all´European Technology Platform for Sustainable Mineral Technologies (Etp Smr). In Italia hanno contribuito all´organizzazione Assomineraria e Aitec. Contesto - Il Piano europeo per l´imprenditorialità Presentato il 9 gennaio 2013, il Piano europeo per l´imprenditorialità mira a liberare le potenzialità imprenditoriali, a rimuovere gli ostacoli esistenti e a rivoluzionare la cultura dell´imprenditorialità in Europa. Il Piano prevede una serie di interventi che la Commissione e gli Stati membri sono invitati a prendere nei campi seguenti: - istruire e formare all´imprenditorialità - creare un contesto favorevole alla crescita delle imprese - facilitare l´accesso ai finanziamenti - semplificare le procedure amministrative - sostenere le nuove imprese nelle fasi cruciali del loro ciclo vitale - azioni a favore dell´imprenditorialità femminile - incoraggiare nuove opportunità imprenditoriali nell´era digitale - dare una seconda opportunità per gli imprenditori onesti che fanno fallimento  
   
   
OLAF RELAZIONE 2012 NUOVE PROCEDURE INVESTIGATIVE RENDERE PIÙ EFFICIENTE L´OLAF  
 
Bruxelles, 27 maggio 2013 - Tredicesima Relazione europeo per la lotta antifrode (Olaf), pubblicata il 23 maggio , presenta attività dell´Olaf nel 2012. Nel corso dell´anno, l´Olaf ha rafforzato la sua funzione di indagine e ha raggiunto risultati significativi. Indagini dell´Olaf sono diventati più efficienti e la durata media complessiva di casi Olaf è diminuita da sette mesi, da 29,1 mesi nel 2011 per 22,6 2012. In particolare, la fase di selezione di nuovi casi è stato notevolmente ridotto, 6,8-1,4 mesi alla fine dell´esercizio. Questi miglioramenti consentono l´Olaf per affrontare meglio il suo carico di lavoro, dal momento che il volume di informazioni in entrata Olaf riceve è in costante aumento. Nel 2012 l´Olaf ha inoltre elaborato più casi rispetto al passato: 465 casi sono stati chiusi rispetto ai 208 dell´anno precedente. Questi casi hanno comportato raccomandazioni per recuperare 284.000.000 €. "Nel 2012, l´Olaf ha mantenuto il ritmo alto nella lotta contro la frode e mantenuto la politica di tolleranza zero nei confronti della corruzione. Gli ottimi risultati presentati nella relazione dimostrano l´impegno dell´Olaf di efficienza e di indagini di alta qualità. Per ottenere il pieno impatto nella nostra lotta contro frode, la collaborazione dei nostri partner e gli Stati membri è essenziale. Azioni rapide e decisive sono cruciali nel recupero abusato fondi comunitari e nel portare i responsabili alla giustizia ", ha dichiarato Giovanni Kessler, direttore generale dell´Olaf. Punti salienti del rapporto : Nel 2012, la durata delle indagini e il coordinamento dei casi si è drasticamente diminuito, raggiungendo una media di 22,6 mesi tra la fase di selezione, con una diminuzione del 22% dal 2011; La durata media della fase di selezione dei casi è stato ridotto 6,8-1,4 mesi una riduzione del 80% rispetto al 2011. Attraverso procedure nuove e migliori di selezione, l´Olaf può decidere più rapidamente se aprire o meno un caso; Come risultato delle sue indagini, l´Olaf ha formulato raccomandazioni finanziarie per il recupero di € 284 milioni. Alla data di pubblicazione della presente Relazione, la quantità riportata come recuperato dalle autorità competenti nel 2012 è stato € 94,5 milioni; L´olaf ha ricevuto e trattato un aumento del volume delle informazioni in entrata: 1264 articoli nel 2012, il 21% in più rispetto il 2011. Sebbene tali informazioni in entrata proviene principalmente da fonti private, il numero di articoli pervenuti dagli Stati membri è raddoppiato , segnalando una maggiore fiducia in Olaf. I risultati del 2012 sono stati il ​​risultato di una profonda riorganizzazione interna, unita con l´introduzione di nuove procedure di indagine e di prassi di lavoro. Questi cambiamenti hanno rafforzato la capacità di indagine e politiche dell´Olaf. Hanno inoltre contribuito a una più chiara ripartizione delle responsabilità internamente e le spese generali ridotte, rendendo più efficiente l´Olaf complessiva. Durante tutto l´anno, l´Olaf ha continuato a contribuire allo sviluppo e all´attuazione delle politiche e della legislazione antifrode. Nel quadro della strategia antifrode della Commissione, l´Olaf ha lavorato a stretto contatto con altri servizi della Commissione europea per migliorare la rilevazione e la prevenzione delle frodi. L´olaf ha inoltre sviluppato ulteriormente la sua cooperazione con le altre istituzioni dell´Ue. A nome della Commissione europea, l´Olaf ha rappresentato con successo l´Unione europea durante tutto il processo di negoziazione per il Protocollo di eliminare il commercio illecito di prodotti del tabacco alla convenzione quadro dell´Organizzazione mondiale della sanità sul controllo del tabacco. Insieme con la direzione generale della Giustizia, l´Olaf ha preparato una proposta legislativa concernente l´istituzione di una Procura pubblica europea. La proposta è prevista per l´adozione nel 2013. Esso mira a rafforzare le indagini e la repressione delle frodi a danno del bilancio comunitario. Al fine di fornire una panoramica della gamma delle attività dell´Olaf nel 2012 in diversi settori, il report include diversi casi di studio.  
   
   
BRAND MILANO. IL MARCHIO CITTADINO SBARCA A LINATE CON L’APERTURA DEL NUOVO CAFFE’ MILANO LA NASCITA DEL PRIMO CAFFÈ MILANO AMPLIFICA L’OFFERTA DEGLI ASSET DEL BRAND COMMERCIALE DELLA CITTÀ IN VISTA DI EXPO 2015  
 
 Milano, 27 maggio 2013 - Sarà l’inconfondibile livrea bianca e rossa con lo stemma cittadino ad accogliere i passeggeri in partenza o in arrivo dall’aeroporto di Linate nel primo Caffè Milano. Una raffinata e accogliente caffetteria in grado di trasformare una pausa di viaggio in un momento speciale, un’esperienza che parla di Milano, del buono e del bello del capoluogo lombardo, dove degustare anche alcune specialità tipiche della tradizione gastronomica milanese. Un progetto che nasce dalla collaborazione tra l’assessorato al Commercio, Attività produttive del Comune di Milano, Mychef Ristorazione Commerciale Spa e il contributo della Sea Spa. “La nascita del primo Caffè Milano amplifica l’offerta degli asset del brand commerciale della città in vista di Expo 2015, offrendo l’occasione ai tanti turisti in transito nello scalo di Linate di portare con sé non solo uno dei molteplici prodotti in vendita, espressione del gusto estetico di Milano ma da oggi anche i suoi sapori”, commenta l’iniziativa l’assessore al Commercio, Attività produttive e Turismo Franco D’alfonso. “L’apertura del Caffè Milano in collaborazione con il Comune di Milano vuole rappresentare per Sea un approccio nuovo nella valorizzazione della città: attraverso l’innovazione e l’unicità della formula, che richiama la città nell’insegna e nell’offerta ed espone il merchandising ufficiale della città, si offre al passeggero un’esperienza di consumo complementare e diversa”, afferma il Presidente e Amministratore delegato di Sea Giuseppe Bonomi. “Auspichiamo di replicare l’esperienza anche a Malpensa anche in vista dei grandi flussi di turismo attesi per Expo 2015”. “La formula del Caffè Milano, oltre ad essere di grande pregio, si rivela molto adatta al contesto degli aeroporti, dove la clientela è molto attenta alla qualità e all’innovazione”, dichiara Sergio Castelli, Amministratore delegato di Mychef. “E la competenza della nostra divisione Mychef Emotion rappresenta la miglior risposta nella partnership con il Comune di Milano e con la Sea, per l’attenzione e la cura del dettaglio”. L’obiettivo dell’iniziativa è la valorizzazione del marchio commerciale del Comune di Milano anche nell’ambito della ristorazione. Creando un nuovo Concept Bar, dal carattere moderno e dai contenuti tradizionali, spaziando dalle ricette tipiche sino ai video che raccontano le attrazioni culturali e turistiche milanesi, fino al merchandising in esposizione con il brand della città. La qualità della ristorazione è garantita da Mychef, partner storico di Sea, leader in Italia della ristorazione aeroportuale, grazie allo Chef Michelangelo Citino che proporrà un menu dedicato a Milano, dal risotto al salto, preparato nelle cucine di Linate e scaldato al momento a richiesta del cliente, alle ricette esclusive dei panini, fino alla pasticceria, con brioche farcite al momento con creme pasticcere fresche. Il Caffè Milano curato da Mychef Emotion, la nuova divisione di Mychef dedicata ad iniziative di particolare pregio, si inserisce nel più ampio progetto di rinnovo degli aeroporti milanesi, in preparazione di Expo 2015.  
   
   
STAFFETTA GENERAZIONALE, PRESENTATA L´INTESA REGIONE CAMPANIA-PARTI SOCIALI  
 
Napoli, 27 maggio 2013 - L´assessore al Lavoro della Regione Campania Severino Nappi, Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Confindustria hanno presentato il 23 maggio in sala Giunta l´accordo sulla staffetta generazionale. Questi i firmatari: Unimpresa, Ordine consulenti del lavoro, Unioncamere, Mit-confedir, C.i.f.a. Italia, Confprofessioni, Manager Italia, Cgil, Abi, Casartigiani, Claai, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Cna, Lega Coop, Cisl, Uil, Ugl, Agci, Coldiretti, Confagricoltura, Confesercenti, Confindustria, Confimpresa, Cida, Ciu Unionquadri, Confsal, Cisal, Usae, Confazienda, Unci, U.n.s.i. Au, Inps Regionale, Italia Lavoro, Feder Impresa. Accordo Regione Campania, Organizzazioni Datoriali E Sindacali Premesso che: • la profonda modifica della struttura demografica ha inciso profondamente sull’età media della popolazione, con un invecchiamento senza precedenti della popolazione in età lavorativa; • la riforma delle pensioni, volta a neutralizzare l’effetto dell’invecchiamento della popolazione sulle finanze pubbliche, ha determinato e determinerà un significativo aumento dei tassi di partecipazione all’attività lavorativa dei lavoratori anziani e un prolungamento della permanenza delle persone sul mercato del lavoro; • la congiuntura economica negativa ha inciso ed incide negativamente sulle dinamiche occupazionali, soprattutto a discapito delle già compromesse condizioni occupazionali della popolazione giovane. Ritenuto che: • il progressivo invecchiamento della popolazione richiede l’adozione di misure funzionali a sostenere un prolungamento della vita attiva della popolazione, attraverso adeguate e sostenibili formule di active ageing; • il carattere di emergenza assunto dalla disoccupazione giovanile impone l’assunzione di iniziative in grado di incrementare l’occupazione giovanile attraverso soluzioni innovative; • l’urgenza di coniugare il bisogno di favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro con quello di prolungare la vita attiva degli ultracinquantenni richiede l’individuazione di formule e meccanismi funzionali a contenere il rischio di conflitto intergenerazionale e a soddisfare l’esigenza delle aziende di disporre di competenze utili al rilancio della competitività, contemperando le esigenze dei lavoratori anziani. Considerato che: • l’Unione Europea, con la proclamazione del 2012 quale Anno europeo dell’invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni, ha incoraggiato gli Stati membri a: - promuovere l´invecchiamento attivo, - adoperarsi per mobilitare il potenziale degli ultracinquantenni e valorizzarne il contributo, - supportare i lavoratori e i datori di lavoro nel prolungamento della vita lavorativa, - promuovere la solidarietà e la cooperazione tra le generazioni; • il Ministero del Lavoro, d’intesa con Regione Campania ha consentito che, nell’ambito del Progetto di Italia Lavoro Azione di sistema Welfare to Work per le politiche di reimpiego 2012 – 2014, le risorse assegnate possono essere utilizzate per sostenere un innovativo meccanismo di staffetta generazionale, che contemperi le esigenze occupazionali dei lavoratori giovani e anziani. Nello specifico, l’iniziativa prevede che le suddette risorse possano essere utilizzate sotto forma di integrazione contributiva – a titolo di contribuzione volontaria – a beneficio del lavoratore anziano che accetti volontariamente un contratto part-time, con riduzione dell’orario di lavoro non superiore al 50%, a fronte dell’assunzione, da parte della medesima azienda di giovani con contratto di apprendistato o a tempo indeterminato, determinando un saldo occupazionale aziendale positivo. Le Parti si impegnano a dare attuazione all’iniziativa e, al fine di garantire la più ampia efficacia dell’intervento, convengono quanto segue: • I destinatari dell’iniziativa: I beneficiari dell’iniziativa  lavoratori anziani che entro 36 mesi successivi dalla domanda di adesione all’iniziativa, conseguono i requisiti del diritto alla pensione;  giovani disoccupati o inoccupati di età compresa nei parametri previsti dagli art. 4 e 5 della Legge Regionale n. 20 del 10/07/2012 . Nello specifico: i. Giovani con età compresa tra i 18 e 29, assunti con contratto subordinato di apprendistato professionalizzate o di mestiere, ivi compresi i disoccupati di lunga durata che hanno accesso ai benefici per l’assunzione previsti dalla legge 29 dicembre 1990, n.407, di età ricompresa tra i ventinove e i trentadue anni, sono estesi, in via sperimentale, tutti gli incentivi in materia di apprendistato professionalizzante stabiliti dalla legislazione regionale; ii. Giovani assunti con contratto subordinato di apprendistato di alta formazione e ricerca stabiliti dalla legislazione regionale, ivi compresi quelli relativi ai percorsi di formazione e di qualificazione professionale, sono estesi, in via sperimentale, ai contratti di lavoro subordinati stipulati con i soggetti, in essi ricompresi i disoccupati di lunga durata che hanno accesso ai benefici per l’assunzione previsti dalla legge 407/1990, di età compresa tra i ventinove e i trentacinque anni.  datori di lavoro che abbiano unità produttiva e/o sede operativa nel territorio regionale alla data di pubblicazione del presente Avviso, che risultino in regola con l’applicazione del Ccnl, dei versamenti contributivi e assicurativi, con la normativa sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e con le norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili Al fine di individuare formule di salvaguardia del percorso di prolungamento della vita attiva del lavoratore anziano, il datore di lavoro interessato all’accesso ai dispositivi, anche in presenza di specifico accordo sindacale, dovrà comprovare la volontarietà dell’adesione al percorso da parte dei lavoratori anziani, mediante la sottoscrizione di una autodichiarazione, resa ai sensi del Dpr 445/2000, nella quale il lavoratore chieda di aderire all’iniziativa dando, contestualmente, la propria disponibilità a svolgere attività di mentor/tutor. Per tale attività di mentorig/tutoraggio, il datore di lavoro per l’erogazione dei percorsi formativi al lavoratore anziano, potrà utilizzare, ove previsto, i fondi interprofessionali. Con l’obiettivo di garantire l’accesso al beneficio al maggior numero di lavoratori possibile, l’integrazione contributiva a titolo di contribuzione volontaria al lavoratore anziano non potrà superare:  un importo massimo di euro 6.000 annui  un numero massimo di mensilità di 36 Al periodo massimo di 36 mensilità, e all’importo massimo di 6.000 euro, riconosciuto per singolo lavoratore, potranno essere estesi ulteriori periodi di integrazione contributiva e di integrazione economica nell’ipotesi che tale integrazione ricada esclusivamente a valere sui fondi di solidarietà, così come previsto dalla Ccnl degli istituti di credito. La Regione, ad ogni buon fine, per i periodi e gli importi eccedenti e comunque a carico del datore di lavoro è esonerata in solido da eventuali inadempienze derivate da terzi. Al fine di garantire l’accesso al beneficio al maggior numero di datori di lavoro, il numero di lavoratori anziani beneficiari non potrà superare il 20% dell’organico di ciascun datore di lavoro e comunque non inferiore a 1 e fino a un numero massimo di 10; Per l’assunzione del giovane con contratto di apprendistato si potrà fare riferimento agli incentivi previsti in ambito Regionale e/o nazionale. Le Parti si impegnano, inoltre, ad adoperarsi affinché i principi e i criteri definiti dal citato Decreto 807 e dalle successive Linee-guida, unitamente ai contenuti del presente Accordo, trovino la più puntuale ed efficace attuazione, rafforzando la reciproca collaborazione, nell’ambito delle rispettive competenze e funzioni, anche attraverso lo scambio di ogni informazione utile alla più ampia diffusione e alla implementazione di quanto previsto. Nello specifico: • La Regione Campania si impegna ad adottare tutte le misure necessarie al raggiungimento delle finalità previste dal presente Accordo, in conformità con quanto stabilito dal Decreto Direttoriale 807 e dalle successive Linee guida , così come recepite nell’Avviso Pubblico. • Le organizzazioni sindacali e datoriali, avvalendosi delle proprie strutture e articolazioni territoriali, si impegnano a diffondere e promuovere su tutto il territorio di propria competenza le finalità, gli incentivi e le agevolazioni previsti dal Decreto Direttoriale 807, favorendo uno sviluppo coordinato e omogeneo dell’intervento sul territorio. In particolare: - le organizzazioni sindacali si impegnano a diffondere le informazioni relative ai dispositivi incentivanti di cui al citato Decreto 807 presso la popolazione e i lavoratori potenzialmente interessati, al fine di favorire un accesso consapevole e informato all’agevolazione; - le organizzazione datoriali si impegnano a rafforzare il dialogo e la collaborazione con i datori di lavoro potenzialmente interessati, al fine di sensibilizzarli, promuovendo i meccanismi di alleggerimento della prestazione lavorativa per i lavoratori anziani, di incentivo all’assunzione di lavoratori giovani e di trasmissione intergenerazionale di conoscenze e competenze previsti dal citato Decreto 807. Le parti firmatarie si impegnano a concorrere, ciascuno per il proprio ambito di competenza, alla rilevazione, al censimento e alla messa a sistema di pratiche e metodi già sperimentati, allo scopo di contribuire alla definizione di una strategia sostenibile e duratura in riferimento alle problematiche dell’invecchiamento attivo, in un’ottica di solidarietà intergenerazionale. La Regione al fine di verificare ex ante l’andamento dell’iniziativa, raccoglierà le domande dei destinatari in una bacheca on line, (nel pieno rispetto della normativa sulla privacy), accessibile ai firmatari dell’accordo, per disporre di un quadro informativo dei settori maggiormente interessati alla realizzazione di tale intervento Ai fini della gestione di ciascuna delle fasi descritte la Regione Campania costituirà un apposito Tavolo/cabina di regia con compiti di monitoraggio dell’intervento. Il Tavolo/cabina di regia sarà partecipato, oltre che della Regione nella funzione di Coordinamento, dagli organismi sottoscrittori del presente accordo. Per la realizzazione delle attività connesse alla definizione e implementazione dell’intervento, le parti firmatarie si avvarranno dell’assistenza tecnica di Italia lavoro, nell’ambito dell’Azione di sistema Welfare to Work per le politiche di reimpiego 2012 – 2014. Infine, le parti si impegnano a fornire tutte le informazioni necessarie a garantire il monitoraggio e la rendicontazione dell’intervento, secondo quanto disposto all’art. 4 del Decreto n° 807 del 19 ottobre 2012.  
   
   
INDUSTRIA, SESTO TRIMESTRE CONSECUTIVO IN FLESSIONE PRODUZIONE -2,9% SUL 2012 E -1,4% CONGIUNTURALE  
 
Venezia, 27 maggio 2013 – Nel primo trimestre 2013, sulla base dell’indagine Venetocongiuntura, la produzione industriale ha mantenuto una tendenza negativa con un calo del -2,9% rispetto allo stesso periodo del 2012, mentre la variazione congiunturale destagionalizzata è stata del -1,4%. L’analisi congiunturale sull’industria manifatturiera di Unioncamere del Veneto, con la collaborazione di Confartigianato del Veneto, è stata effettuata su un campione di 2.226 imprese con almeno 2 addetti. «I dati di inizio anno confermano le tendenze di fine 2012. Nel primo trimestre 2013 la produzione industriale ha registrato un calo congiunturale dell’1,4 per cento (dato destagionalizzato). Per il Veneto si tratta del sesto trimestre consecutivo di flessione dell’indice – sottolinea Alessandro Bianchi, presidente Unioncamere del Veneto –. Una situazione che non si era mai registrata dall´inizio delle serie storiche di Unioncamere Veneto, nel primo trimestre 1973, nemmeno durante la Grande recessione del 2008-2009 (allora i trimestri consecutivi con segno meno erano stati cinque). Però la sensazione è che le imprese industriali, piegate dall’inasprimento fiscale e dalla stretta creditizia, abbiano toccato il fondo e in alcuni settori abbiano iniziato a sperimentare una ripresa dell´attività economica. Permane il clima d’incertezza, ma le imprese sono meno pessimiste rispetto a fine 2012 e hanno una gran voglia di reagire, soprattutto quelle che operano sui mercati esteri. Le esportazioni e gli ordini esteri restano infatti l’unico traino per l’economia regionale. Il 2013 non è iniziato bene e se ci sarà l’inversione di tendenza questa è sicuramente più spostata verso fine anno, e comunque legata ad auspicabili politiche per la crescita in ambito europeo. Innovazione, internazionalizzazione e accesso al credito sono tre leve sulle quali il Sistema camerale intende continuare ed accentuare i suoi sforzi a favore delle imprese». Produzione - Sotto il profilo dimensionale l’andamento negativo della produzione continua a interessare principalmente le microimprese (2-9 addetti) con un calo del -5,9%. A seguire le piccole (10-49 addetti) e medie imprese (50-249 addetti) rispettivamente con una flessione del -2,2 e -1,9%. La performance migliore si registra per le grandi imprese (250 addetti e più) con una variazione del -0,9%. La dinamica negativa riguarda soprattutto le imprese che hanno realizzato beni di consumo (-3,8%), seguite dalle imprese che producono beni intermedi (-2,9%) e d’investimento (-1,5%). Per quanto riguarda i settori le diminuzioni più marcate sono state rilevate per i comparti del marmo, vetro e ceramica (-6,5%), legno e mobile (-6,4%) e tessile, abbigliamento e calzatura (-5,4%). Unico settore a registrare variazioni positive è quello delle macchine elettriche ed elettroniche (+3,1%). Fatturato - Continua la flessione del fatturato sia su base annua (-2,7%) che rispetto allo scorso trimestre (-4,3%). La peggior performance è ascrivibile alle micro (-6,7%) e grandi imprese (-3,9%), seguono le piccole (-1,7%) e medie (-0,6%). Sotto il profilo settoriale spicca la variazione negativa del marmo, vetro e ceramica (-8,2%) e del legno e mobile (-6,4%). L’unico andamento positivo si registra nel comparto delle macchine elettriche ed elettroniche (+0,3%). La variazione negativa è determinata dalla continua caduta del fatturato interno (-4,4%) dovuta in primis ai settori del marmo, vetro e ceramica (-9,6%) e del legno e mobile (-7,6%). La variazione positiva del fatturato estero (+1,4%) è ascrivibile in primis alle piccole e medie imprese (+5% e +3,4%), mentre il segno è negativo per le imprese di grandi dimensioni (-6%). Quasi tutti i settori evidenziano segno più. Spiccano le variazioni dei comparti delle macchine elettriche ed elettroniche (+5,1%) della carata stampa ed editoria (+4,7%), e del legno e mobile (+3,4%). Negative invece le variazioni per marmo, vetro e ceramica (-2,7%), gomma e plastica (-1,7%) e mezzi di trasporto (-0,7%). Ordinativi - Gli ordinativi hanno segnato un calo del -2,4% su base annua (-4,9% le microimprese). La performance peggiore nel comparto del legno e mobile (-5,4%), del marmo, vetro e ceramica (-4,9%). Positiva la tendenza degli ordinativi dal mercato estero (+1,4%), determinata dalle imprese di maggiori dimensioni (+1,9%). Variazioni positive in tutti i settori ad esclusione dei mezzi di trasporto (-4,5%). Continua la tendenza negativa per gli ordinativi dal mercato interno (-3,8%) imputabile in primis alle micro imprese (-5,3%). I settori più colpiti sono marmo, vetro e ceramica (-7,3%), legno e mobile (-6,4%). Occupazione - L’occupazione è segnata da una flessione del -1% su base annua (-1,3% nel trimestre precedente), che interessa principalmente le micro imprese (-4,1%). Sotto il profilo settoriale i cali più marcati si sono rilevati nei metalli e prodotto in metallo, nel legno e mobile, e nell’alimentare, bevande e tabacco che hanno registrato tutti un calo del -2,6%. Gli unici settori a evidenziare una dinamica positiva sono mezzi di trasporto (+3,3%) e gomma e plastica (+1%). Previsioni - Restano negative le previsioni degli imprenditori per i prossimi tre mesi con un saldo pari a -17,5 punti percentuali (-32,8 p.P. Nel trimestre precedente) per la produzione. Segno meno anche nella fiducia per l’indicatore del fatturato (-15,5 p.P. Contro il -32,3 p.P. Del trimestre precedente) e dell’occupazione (-12,5 p.P. Contro il -15,1 p.P. Del trimestre precedente). In miglioramento le attese per gli ordini esteri con un saldo pari a +4,9 p.P. Contro il -6,9 p.P. Precedente. Il saldo peggiore è stato invece registrato per gli ordini interni con -24,7 p.P. Contro il -36,4 p.P. Precedente.  
   
   
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO LETTA AL FESTIVAL DELL´ECONOMIA  
 
Trento, 27 maggio 2013- Il Presidente del Consiglio, On. Enrico Letta, interverrà sabato 1° Giugno alle ore 15.00, presso l´Auditorium di S. Chiara all´Viii° edizione del Festival dell´Economia di Trento dedicato a "Sovranità in conflitto". Introdotto dal Direttore del Corriere della Sera Ferruccio de Bortoli , interverrà, in dialogo con lui e con il Direttore Scientifico del Festival, Tito Boeri, sul tema "Quanta (e quale) Europa vogliamo".  
   
   
PARTE LA RACCOLTA FONDI ONLINE PER MATH MELODIES, LA APP CHE INSEGNA LA MATEMATICA AI BAMBINI NON VEDENTI  
 
Milano, 27 maggio 2013 - Everyware Technologies, spin off dell’Università degli Studi di Milano, ha avviato una campagna di raccolta fondi online per finanziare lo sviluppo di Math Melodies, una app che insegna la matematica ai bambini non vedenti e ipovedenti della scuola primaria, più di 4.000 solo in Italia (dati Istat, Anno Scolastico 2011-2012). Il progetto è finalizzato allo sviluppo di un’applicazione per iPad che aiuterà i bambini della scuola primaria ad imparare la matematica. L’applicazione, che oggi è un prototipo, è destinata ai bambini non vedenti e ipovedenti: è l’audio a guidare il bambino nello svolgimento degli esercizi di aritmetica mentre scorre il suo dito sul tablet. “E’ veramente sorprendente il riscontro che abbiamo avuto nei test effettuati con i bambini non vedenti e ipovedenti delle elementari”, commenta Cristian Bernareggi, co-fondatore di Everyware Technologies, esperto del tema, con un Dottorato di ricerca in Informatica conseguito all’Università degli Studi di Milano e un’esperienza diretta da non vedente nell’apprendimento della matematica. “Guidati dal riscontro sonoro, in modo molto intuitivo, i bambini sono riusciti a svolgere esercizi come le somme in colonna. Per i non vedenti, abituati soprattutto alle righe del Braille, la app si è rivelata uno strumento estremamente efficace anche per migliorare le proprie abilità visuo-spaziali oltre che quelle matematiche”. La campagna di crowdfunding scade sabato 6 luglio e punta alla raccolta di 15.000€ per lo sviluppo della app per iPad. La campagna è a “finanziamento prestabilito”, nel caso non venisse raccolta l’intera somma il progetto non potrà essere realizzato. Le donazioni vengono effettuate con carta di credito, la cifra donata viene “bloccata” fino al termine della campagna e prelevata solo nel caso vengano raccolti almeno 15.000€. Le donazioni individuali vanno dai 10€ ai 300€, mentre le Associazioni, i club o le aziende possono donare fino a 5000€. Effettuando una donazione di 1000€ è possibile richiedere la traduzione della app in un´altra lingua. Una donazione di 2.500€ farà arricchire la app con degli esercizi in più mentre con una donazione di 5.000€ si diventa “gold sponsor” della app. Per contribuire al progetto e per saperne di più basta visitare il sito http://mathmelodies.Everywaretechnologies.it/  Math Melodies sarà pronta dopo quattro mesi dalla data del finanziamento, sarà gratuita, scaricabile dall’App Store e almeno bilingue, italiano e inglese. Math Melodies sarà sviluppata per essere coinvolgente anche per i bambini che non hanno disabilità visive. Così, i bambini normovedenti e quelli non vedenti e ipovedenti potranno imparare e divertirsi insieme anche con la matematica. Math Melodies è patrocinato da Ans (Associazione Nazionale Subvedenti) e da Retina Italia Onlus.  
   
   
COMMERCIO ESTERO: ASSOCAMERESTERO, TIENE L’EXPORT ITALIANO NEI MERCATI EXTRA-UE. IL SALDO DEI PRIMI 4 MESI 2013 IN TERRITORIO POSITIVO PER LA PRIMA VOLTA DA DUE ANNI  
 
Roma, 27 maggio 2013 – La lieve flessione congiunturale di aprile (-0,7%) non interrompe l’avanzata dell’export tricolore nei mercati extra-Ue. I dati dei primi quattro mesi del 2013 rivelano infatti un incremento delle vendite del 6% nei dati destagionalizzati. Nello stesso periodo, anche il saldo della bilancia commerciale vira in territorio positivo con un incremento di ben dieci miliardi di euro su base annua, raggiungendo un attivo di circa 6,8 miliardi. “Se, da un lato, questi risultati sono senza dubbio influenzati dalla forte riduzione delle importazioni, dall’altro, non bisogna dimenticare il contributo dato dal constante incremento delle vendite in territorio extra-Ue sia dei beni di consumo (+11,3%) che di quelli strumentali, in aumento del 5,5%. È grazie a queste performance che registriamo nei primi quattro mesi del 2013 un incremento del saldo al netto dell’energia di circa cinque miliardi rispetto al 2012” – afferma Gaetano Fausto Esposito, Segretario Generale di Assocamerestero, commentando i dati Istat sul commercio estero diffusi. Per quanto riguarda i mercati di sbocco, le vendite verso i nostri tradizionali partner commerciali – Svizzera e Stati Uniti – registrano un attivo di 8,3 miliardi, mentre in mercati quali Cina, India e Mercosur permane un disavanzo di 4,3 miliardi di euro. “L’attenzione di tutti è orientata sui nuovi mercati del Sud-est asiatico, che sicuramente rimangono una priorità visti i tassi di crescita previsti per i prossimi anni, ma, in un approccio di più breve periodo e di presidio del mercato, non possiamo trascurare che Svizzera e Stati Uniti da soli rappresentano il 13% circa del nostro export, valore quasi tre volte superiore al 4,8% di India, Cina e Mercosur”, conclude Esposito.  
   
   
MILANO - ACCESSO AL CREDITO DIFFICILE PER UN´IMPRESA SU DUE  
 
Milano, 27 maggio 2013 - La metà delle imprese milanesi che ha avuto bisogno, sente l’accesso al credito come una difficoltà. Sono il 15%, una su sette, che nell’ultimo anno si è rivolta alle banche. Per chi non è riuscito ad averlo, il 37%, la prima motivazione è stata la mancanza di garanzie, poi i ridotti margini economici, insieme all’assenza di un piano economico – finanziario e all’elevato indebitamento. Emerge da un’indagine della Camera di Commercio di Milano attraverso Ispo realizzata nel 2012. Interventi della Camera di Commercio di Milano per il credito - Ci sono interventi per la capitalizzazione d’impresa, come il “bando patrimonializzazione” che mette a disposizione un milione di euro per prestiti a tasso zero, contributo a tasso perduto, contributo del 50% del costo di garanzia o interventi come la creazione di Futurimpresa Sgr che investe in società ad alto potenziale di crescita. Ci sono azioni per il capitale di debito, con la creazione di fondi di garanzia per il credito alle imprese come le sezioni speciali per l’internazionalizzazione del Fondo centrale di garanzia con 18 altre Camere di commercio (che hanno messo a disposizione 15,6 milioni) e il Ministero Sviluppo Economico. C’è poi Confiducia fondo straordinario di co e controgaranzia del sistema Camere di commercio lombarde e Regione Lombardia, da 51 milioni, che ha attivato un miliardo di euro contrastando la stretta creditizia. Anche Federfidi Lombardia ha siglato un accordo con il Fondo Europeo Investimenti sostenuto con 5 milioni dalle Camere di commercio lombarde, costituendo un fondo di garanzia che controgarantisce i confidi a vantaggio delle nuove imprese: sono state concesse garanzie solo nell’area milanese per 14 milioni a copertura di 28 milioni di crediti. C’è poi l’iniziativa Sblocca Crediti, coi Comuni Italiani e Unicredit, con cui sono stati dati a 23 imprese contributi per oltre un milione a fronte di crediti vantati nei confronti dei comuni. Il Bando Credito 2012 ha permesso di erogare contributi in abbattimento tasso e a fondo perduto a 263 imprese, di cui 58 attive da meno di 18 mesi. “Occorre un impegno condiviso - ha dichiarato Pier Andrea Chevallard, segretario generale della Camera di Commercio di Milano – per rafforzare la capacità del nostro tessuto imprenditoriale di investire sul proprio sviluppo attraverso la necessaria disponibilità di credito. La Camera di Commercio di Milano sta realizzando una serie di iniziative per aiutare le imprese in questo percorso”.  
   
   
AST TERNI, PRESIDENTE MARINI: IRRICEVIBILI DICHIARAZIONI “AD” OUTOKUMPU, IL GOVERNO ITALIANO INTERVENGA IN SEDE EUROPEA  
 
 Perugia, 27 maggio 2013 - "Sono irricevibili da parte dell´Italia le dichiarazioni dell´amministratore delegato di Outokumpu e chiederò formalmente al Governo nazionale di assumere ogni iniziativa utile alla difesa dell´integrità del sito industriale di Terni, e della stessa industria siderurgica del nostro Paese". È quanto afferma il 23 maggio la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, per la quale "il passaggio di proprietà dell´Ast di Terni da Thyssenkrupp alla società Outokumpu, ed ora ad un nuovo soggetto proprietario, non può essere considerata una ´vertenza´ analoga a quella di siti industriali in crisi. Il sito industriale delle Acciaierie di Terni, infatti, è l´unico impianto di produzione di acciai speciali in Italia a ciclo integrato, e rappresenta un ´asset´ industriale strategico per il sistema Paese per la sua competitività. Per tale ragione, la Giunta regionale considera dunque irricevibile trattare il futuro assetto proprietario dell´Ast di Terni alla stregua di una mera vicenda di mercato o, peggio ancora, di regole della concorrenza". "È giunto il momento che il Governo italiano - prosegue la presidente - si avvalga dei poteri che i Trattati dell´Unione Europea riservano ai Paesi membri a salvaguardia delle proprietà industriali e degli interessi nazionali considerati strategici. Formalizzerò nella giornata di domani, in occasione del Consiglio comunale di Terni convocato per discutere della vicenda Ast, cui parteciperò assieme al sottosegretario al Ministero dello sviluppo economico, Claudio De Vincenti, che segue da tempo il ´dossier Ast´ con competenza e responsabilità, la richiesta al Governo di assumere una diversa iniziativa nei confronti delle Istituzioni europee, ed in particolare della Commissione Europea, affinché si valuti la prevalenza della salvaguardia industriale e proprietaria nel territorio italiano, del ciclo integrato delle Acciaierie di Terni, compreso il Tubificio". "Considerato anche che nei prossimi giorni - aggiunge Marini - la Commissione Europea è chiamata ad affrontare la definizione del Piano siderurgico e la conseguente la rilevanza della capacità produttiva dell´acciaio in Europa, è ancora più centrale per l´Umbria e per l´Italia affrontare la questione del sito di Terni come ´asset´ industriale fondamentale per il nostro Paese. Non basta più ricevere garanzie sul mantenimento di adeguati livelli occupazionali. Occorre invece difendere la forza industriale, strategica e innovativa dell´Ast, con particolare riferimento alle capacità e quote produttive del sito di Terni". "Per tale motivo - sottolinea la presidente della Regione Umbria - chiederò al Governo, nella persona del Presidente del Consiglio dei Ministri, Enrico Letta, di respingere le questioni poste dalla società Outokumpu che sono volte alla tutela degli interessi produttivi di altri Paesi europei e di altri impianti produttivi, ai danni di Terni e dell´Italia". "Domani - aggiunge la presidente - al termine dei lavori del Consiglio comunale di Terni, d´intesa con le altre Istituzioni territoriali umbre, formalizzerò la richiesta al Governo ed al Presidente del Consiglio Letta, di assumere una forte iniziativa istituzionale, definendo una posizione comune delle Istituzioni italiane da far valere in sede europea. Non sarà una multinazionale a definire, infatti, le strategie industriali di una Regione e di un Paese. Peraltro i Trattati dell´Unione permettono al nostro Paese di assumere ogni utile iniziativa a salvaguardia del valore straordinario dell´impianto industriale di Terni - conclude Marini - per le sue specificità tecnologiche, produttive, di innovazione e ricerca".  
   
   
EXPO. MILANO CAPITALE GLOBALE DEL COMMERCIO EQUO PER IL 2015 SINDACO PISAPIA: “SCAMBI COMMERCIALI PIÙ EQUI COSTITUISCONO UNA TEMATICA CENTRALE ANCHE PER L´ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE”  
 
Milano, 27 maggio 2013 - Milano sarà la ‘Capitale globale del commercio equo 2015’. Lo ha deciso l’Organizzazione Mondiale del Commercio Equo (Wfto), che si sta svolgendo in questi giorni a Rio de Janeiro, in Brasile. “Siamo molto lieti che Milano sia stata nominata ‘Capitale globale del commercio equo 2015’, - ha dichiarato il Sindaco Giuliano Pisapia - un ruolo che sicuramente la città saprà interpretare al meglio: scambi commerciali più equi, che riconoscano il giusto valore al lavoro svolto dai produttori di cibo e artigianato locale in tanti Paesi in via di sviluppo, rappresentano un fattore importante per il futuro dell’umanità e costituiscono una tematica centrale per un’Esposizione universale dedicata al concetto di ‘Nutrire il pianeta, energia per la vita’. Nuovi modelli di consumo, più attenti all’origine e ai metodi di produzione del cibo, aprono nuove prospettive di sviluppo e stanno già forgiando un’economia alternativa a un sistema palesemente in crisi. Per tutti motivi – ha concluso il Sindaco - la nostra Amministrazione, per esempio, è impegnata, al fianco delle famiglie, in un processo di ripensamento della ristorazione scolastica: siccome vogliamo mense più sensibili alla qualità e alla provenienza degli ingredienti nei menù di Milano Ristorazione abbiamo già introdotto prodotti del commercio solidale”. “La carica di Milano come ´Capitale globale del commercio equo 2015´ - ha commentato l´assessore al Commercio Franco D´alfonso - renderà ancora più ricco e interessante l´Expo e il cartellone di eventi del fuori Expo. Sono sempre più numerosi i milanesi sensibili alle questioni del commercio equo: esiste una rete capillare di Gas (Gruppi di Acquisto Solidale) che, da anni, sul nostro territorio praticano e diffondono una nuova ‘cultura del fare la spesa’ che non riguarda solo i prodotti alimentari ma ogni genere di acquisto. Grazie a questa nuova e sempre più diffusa attenzione Milano potrà avere un ruolo internazionale per diffondere e favorire un consumo più consapevole e responsabile”. La candidatura di Milano, sostenuta dal Comune e dalla Società Expo, era stata presentata dall’Agices - Assemblea Generale Italiana Commercio Equo e Solidale al Wfto - World Fair Trade Organization. Domani, lunedì 27 maggio, a Rio de Janeiro Milano sarà formalmente nominata ‘Capitale globale del commercio equo 2013’ e riceverà il passaggio del testimone dalla città di San Paolo. Il Comune di Milano ha aderito alla campagna internazionale ‘Commercio equo oltre il 2015’, promossa dal movimento nazionale del commercio equo e solidale, che raccoglie le firme delle autorità locali e della società civile e che saranno consegnate ai delegati che rappresenteranno il Governo italiano all’incontro (previsto a settembre 2013 a New York) sulle politiche di sviluppo delle Nazioni Unite dopo il 2015, data fissata per il raggiungimento degli “Obiettivi del Millennio”; scopo della campagna è sensibilizzare le autorità perché si impegnino a definire un nuovo quadro globale per il raggiungimento degli Obiettivi del Millennio dopo il 2015, che miri a creare un mondo più equo, giusto e sostenibile, in cui ogni persona possa realizzare i propri diritti umani, raggiungere le proprie potenzialità e vivere libero dalla povertà.  
   
   
CAMPANIA: INCONTRA IMPRENDITORI DELLA BIELORUSSIA  
 
Napoli, 27 maggio 2013 - L´assessore alle Attività produttive della Regione Campania Fulvio Martusciello ha incontrato il 23 maggio a palazzo Santa Lucia una delegazione di imprenditori bielorussi. L’iniziativa, promossa da Intertrade, azienda speciale della Camera di Commercio di Salerno, si inserisce nell’ambito di un progetto che ha come obiettivo quello di favorire i rapporti di collaborazione commerciale e produttiva tra gli operatori bielorussi e gli operatori italiani. L’incontro odierno fa seguito alla missione imprenditoriale svoltasi lo scorso aprile a Minsk, per sviluppare e consolidare le sinergie tra sistemi imprenditoriali. La delegazione bielorussia, guidata da Vladimir Karyagin, presidente della Rce "Republican Confederation of Entrepreneurship", nonché della "Minsk Capital Association of Entrepreneurs and Employers", era composta da 13 rappresentanti di imprese operanti nei settori abbigliamento, automotive, edilizia residenziale e turistica, agroindustria. La Bielorussia, con i suoi 10 milioni di abitanti, e la posizione al centro dell’Europa, risulta la porta d’accesso ad un mercato di oltre 170 milioni di consumatori, essendo parte di uno spazio economico comune che consente di poter far circolare liberamente le merci ivi prodotte anche in Russia e Kazakistan; ha, inoltre, istituito sei zone franche che prevedono particolari condizioni di vantaggio in loco. Il volume degli scambi fra Italia e Bielorussia è cresciuto nel 2012 del 57,2%: il nostro Paese è passato dall’11° all’8° posto tra i principali partner e sono già più di cento le aziende interamente italiane o partecipate che operano in loco con svariate produzioni nei beni di consumo e strumentali, a partire da cosmetici, abbigliamento, accessori uomo e donna, intimo, macchine agricole, arredamento, edilizia etc. "La Regione Campania - ha sottolineato Martusciello - è fortemente impegnata sui temi dell´internazionalizzazione, azione su cui abbiamo appostato 1,5 milioni di euro, con il programma <Made in Campania>. "Sono centinaia gli imprenditori bielorussi pronti ad investire in Italia: come sottolineano i dati, la Bielorussia sta diventando un hub strategico, dobbiamo quindi fare in modo che le nostre imprese siano facilitate nel cogliere pienamente le opportunità di aprirsi e internazionalizzarsi", ha concluso l´assessore.  
   
   
CASINELLI ELETTO NUOVO PRESIDENTE DEL CONFIDI LAZIO  
 
Roma, 27 maggio 2013 Alessandro Casinelli è il nuovo Presidente del Confidi Lazio (Consorzio di garanzia Fidi della Federlazio) per il prossimo triennio. Casinelli, 30 anni, succede a Paolo Abbondanza al quale vanno i ringraziamenti della Federlazio per l’egregio lavoro svolto in questi anni. Il Confidi Lazio, 1500 imprese associate, è nato nel 1974 e attualmente ha in essere circa 100 milioni di Fidi erogati. La Federlazio ha voluto puntare su un giovane imprenditore perché crede fermamente nella capacità e nella creatività che le nuove generazioni sono in grado di mettere in campo, pur tra le mille difficoltà dovute all’attuale crisi economica. Nonostante la giovane età, Alessandro Casinelli ha già comunque una forte esperienza imprenditoriale alle spalle. E’ infatti titolare da molti anni della “Ortopedia Italia srl”, azienda romana leader nel settore della produzione e commercializzazione di materiale orto-ptotesico e di strumenti e servizi riabilitativi. Il Presidente della Federlazio, Maurizio Flammini, ha inviato i personali complimenti e auguri di buon lavoro a Casinelli che ha dichiarato: “Sono orgoglioso per la fiducia che il Consiglio ha voluto riservarmi che mi auguro di ripagare sin da subito con il massimo dell’impegno, ma anche, spero, con risultati concreti da condividere. I Confidi necessitano oggi di un nuovo progetto di riposizionamento che consenta loro di crescere, soprattutto in questo periodo di difficile congiuntura, nel quadro di una più generale riforma degli strumenti regionali di sostegno al credito. Iniziative, ad esempio, come quella di trasformare Bil in intermediario finanziario, recentemente messa in atto dalla Regione Lazio, sono decisamente lodevoli ed auspicabili. Ci auguriamo che iniziative simili non rimangano solo dei casi isolati”. Queste le parole del neo Presidente del Confidi Lazio, Alessandro Casinelli.  
   
   
ILVA E DIMISSIONI CDA. VENDOLA A LETTA: "INCONTRO GIÀ LUNEDÌ A PALAZZO CHIGI"  
 
Bari, 27 maggio 2013 - Ilva e dimissioni cda. Una dichiarazione del Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola. Rivolgo un appello al Presidente del Consiglio on. Enrico Letta affinché convochi, già nella giornata di lunedì prossimo, un incontro a Palazzo Chigi di tutti i protagonisti sociali e istituzionali della vertenza Ilva. Le notizie di queste ore creano un clima di paura e di tensione sociale. Occorre una forte iniziativa del governo per mettere in sicurezza, nel pieno rispetto delle leggi e del lavoro dell´autorità giudiziaria, la vita della fabbrica e migliaia di posti di lavoro.  
   
   
PIOMBINO, ASSESSORE TOSCANA A BRUXELLES CHIEDE SOSTEGNO UE PER SIDERURGIA  
 
Firenze, 27 maggio 2013 – Il caso Piombino approda in Europa. L’assessore per le attività produttive, lavoro e formazione della Regione Toscana Gianfranco Simoncini, si è incontrato oggi a Bruxelles con i responsabili del piano acciaio dello staff di Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea e commissario europeo responsabile per le imprese. Facevano parte della delegazione toscana anche il sindaco di Piombino Gianni Anselmi, l’assessore alla programmazione della Provincia di Livorno Piero Nocchi e Mirco Lami, responsabile europeo per la siderurgia della Fiom Cgil. Obiettivo della riunione, informare il vicepresidente Tajani sulla situazione di grave crisi che ha colpito il settore e, con questo, l’area di Piombino ed esaminare alcune ipotesi di sostegno, attraverso gli strumenti dell’Unione europea. “Piombino è strategico per la siderurgia nazionale – ha dichiarato l’assessore Simoncini – visto che è il secondo polo siderurgico del paese e il primo per quanto riguarda i prodotti lunghi (rotaie e vergella), conta 4500 addetti, tra diretti e indiretti e 3 grandi aziende multinazionali tra le prime al mondo: Arcelor Mittal, Tenaris Dalmine e Lucchini Spa. Oggi siamo in un passaggio difficile, a causa dei problemi più generali della siderurgia e, in particolare, di quelli del gruppo Lucchini”. “Vista la discussione a livello europeo sul piano acciaio – ha aggiunto l’assessore – abbiamo voluto richiamare l’attenzione sulle specificità di Piombino, in primo luogo per la salvaguardia dei suoi volumi produttivi. In secondo luogo, abbiamo chiesto interventi che possano garantire il mantenimento del ciclo continuo. Per questo abbiamo chiesto la possibilità di accedere al sostegno di strumenti comunitari, come l’apertura del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg) al settore siderurgico, anche visto l’utilizzo, in questa fase, di ammortizzatori sociali; o ancora come la possibilità di utilizzare anche il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), in particolare per interventi innovativi volti a garantire l’uso del gas per il ciclo continuo, secondo la tecnologia Finex (dal carbone al gas). Inoltre abbiamo sottolineato l’esigenza di interventi che abbattano i costi energetici per le aziende siderurgiche”. La riunione di oggi a Bruxelles è servita anche a preparare il prossimo incontro con il vice presidente Tajani. “Abbiamo chiesto a Tajani di venire a Piombino, per fare un approfondimento diretto sul posto” ha detto l’assessore Simoncini. Lo staff del vicepresidente della Commissione europea ha preso atto delle richieste, sottolineando che potranno essere accolte nell’ambito del piano acciaio e ha manifestato inoltre la disponibilità a concordare la presenza del vicepresidente in Toscana. L’incontro del 23 maggio si inserisce in un contesto più ampio, che vede Regione Toscana e istituzioni locali al lavoro da tempo, a fianco delle organizzazioni sindacali, per il rilancio di Piombino e della Lucchini. Un impegno che è sfociato nel riconoscimento,da parte del governo nazionale,di Piombino come area di crisi complessa. “Ci attiveremo, prossimamente – ha annunciato ancora Simoncini – anche con il Parlamento europeo, attraverso gli eurodeputati toscani, per definire un pacchetto di interventi con azioni incisive sui poli siderurgici”. “Abbiamo proposto di affrontare i nodi critici di Piombino – ha detto il sindaco Gianni Anselmi – non ripiegando sul fronte della presenza industriale, ma puntando sullo sviluppo del settore siderurgico attraverso il sostegno all’ innovazione e al rilancio della competitività del nostro sito produttivo”.  
   
   
CONGIUNTURA I TRIMESTRE 2013, A MODENA LA RIPRESA SI FA ATTENDERE  
 
 Modena, 27 maggio 2013 - L’indagine congiunturale svolta dalla Camera di Commercio di Modena sull’andamento del primo trimestre 2013 ha evidenziato, come nei tre trimestri precedenti, flessioni di produzione, fatturato e ordini interni. Quest’ultimo indicatore conferma la stagnazione dei consumi domestici, mentre i mercati internazionali continuano invece a mostrarsi ricettivi, e le imprese modenesi esportatrici si rivolgono sempre più a queste piazze per collocare le proprie merci, come mostra il costante aumento della percentuale di vendite realizzate all’estero, che è arrivata a sfiorare quota 40%. Il sondaggio è realizzato trimestralmente in collaborazione con Cna e Confindustria provinciali, su un campione statisticamente significativo di imprese del settore manifatturiero. Entrando nel dettaglio dei risultati emersi, la produzione industriale pare risentire ancora degli effetti negativi del terremoto che ha paralizzato un’area produttiva vitale per la provincia, oltre a subire ovviamente il negativo contesto della crisi globale. Il calo registrato in volume nel primo trimestre dell’anno è stato pari al -5,7% rispetto al medesimo trimestre del 2012. Le variazioni tendenziali dei trimestri post-sisma si ricorda erano state del -9,7% nel secondo, del -7,5% nel terzo e del -4,0% nel quarto. Se si considera invece la variazione congiunturale della produzione (primo trimestre 2013 rispetto al quarto trimestre 2012) si nota un andamento pressoché stazionario, con una variazione del -0,3% che appiattisce la dinamica sui valori registrati a fine 2012. Anche il fatturato delle imprese intervistate è rimasto in territorio negativo dal trimestre del sisma ad oggi. Nei mesi gennaio-marzo di quest’anno la variazione si è attestata sul -3,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Gli ordini dal mercato interno si mantengono pure in flessione, registrando una variazione del -8% sempre a livello tendenziale, mentre quelli dall’estero hanno mostrato un incremento del 3,5%. L’occupazione delle aziende in campione ha dato un segnale di tenuta, riportando una variazione tendenziale del +0,2% nel medesimo periodo di confronto. L’indagine pone ai referenti aziendali anche domande sulle prospettive nel breve periodo per quanto concerne diversi aspetti. Riguardo alla variabile produzione è nettamente aumentata la percentuale di imprese che si attende un incremento nel trimestre successivo: oltre un terzo del campione (33,5%) ha infatti formulato questa previsione mentre nel 2012 in media solo una impresa su dieci aveva osato tanto. Pessimistiche rimangono invece le aspettative riguardo agli ordini interni, per i quali il 64,5% degli intervistati ha dichiarato un probabile decremento. Purtroppo è leggermente superiore (65,2%) anche la quota di imprese che prospetta un calo degli ordini dai mercati esteri, che hanno mantenuto fino ad oggi un importante ruolo di traino per tutta l’industria. Le scorte di magazzino sono previste stazionarie per la gran parte del campione, così come l’occupazione. L’andamento settoriale - A livello settoriale, l’anno è iniziato in negativo per quasi tutti i diversi comparti industriali eccezion fatta per il biomedicale che, dopo la battuta d’arresto in conseguenza della calamità, sta recuperando il terreno perduto. Nel trimestre gennaio-marzo 2013 la produzione ha mostrato un lieve incremento (+0,6%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, mentre netta è stata la ripresa del fatturato (+10,9%). La quota di vendite esportata si mantiene a livelli elevati (63,8%). Gli ordini tuttavia presentano una lieve flessione, che si attesta sul -2,2% per quelli interni e sul -3,1% per quelli dall’estero. L’occupazione è in leggero aumento: +1,2%. Un settore che ha visto un peggioramento della dinamica è l’industria alimentare, che presenta flessioni di produzione (-8,8%), e ordini dal mercato domestico (-6,9%). Il fatturato è in lievissimo calo (-0,7), e gli ordini esteri in crescita (+1,1%). Anche peggio è andata per la maglieria, con decrementi pari a -9,1% sul fronte produttivo, -7,2 sul fatturato, -12,3 per gli ordini interni e -20,9 per quelli esteri. Cali a due cifre pure nel settore dell’abbigliamento che evidenzia un -10,2% per la produzione, -16,4% per il fatturato, -12,1% per gli ordini dal mercato italiano, con la sola nota positiva del debole aumento degli ordini esteri: +1,2%. Meno peggio la ceramica, che accanto a una flessione della produzione sull’ordine del -2,6%, mostra un incremento del fatturato pari all’1,5%. Gli ordini, anche in questo caso mostrano una dicotomia: -5,6 quelli interni e +3,6% quelli esteri. Appare complessa anche la situazione dei diversi comparti che compongono il metalmeccanico, dai prodotti in metallo, alle macchine e apparecchi meccanici, alle apparecchiature elettriche e elettroniche. La produzione in quantità presenta diminuzioni percentuali che vanno dal -4 al -5%. Flessioni anche per il fatturato e gli ordini interni mentre quelli esteri mostrano un consistente aumento solo per il settore prodotti in metallo (+12,7%). Nel caso del comparto apparecchiature elettriche ed elettroniche il mercato estero è addirittura crollato (-18,8%) ma ha tenuto quello interno (+0,7%). Un discorso a parte merita il settore dei produttori di mezzi di trasporto. Nel complesso la produzione è rimasta quasi stazionaria (-0,3%); il fatturato si è incrementato del +4,9%, gli ordini interni sono diminuiti del -3,4% mentre quelli esteri hanno evidenziato un balzo del +13,7%. In conclusione, si conferma una certa capacità di tenuta dei settori maggiormente rivolti all’estero, come il biomedicale, la ceramica, i mezzi di trasporto che presentano quote di fatturato export che vanno dal 50 al 60% del totale; i mercati internazionali, seppur in parte interessati dalla congiuntura negativa, presentano ancora opportunità per le imprese, occasioni che vanno ricercate e sfruttate per reagire alla crisi.  
   
   
DA LUNEDÌ A NAPOLI SECONDA TAPPA DI BARCAMPER - IL BARCAMPER FA TAPPA AL POLO TECNOLOGICO CAMPANIA INNOVAZIONE  
 
Napoli, 27 maggio 2013 – Oggi a Napoli, presso il Polo Tecnologico di Campania Innovazione, si svolgerà la seconda tappa italiana del Barcamper Maker Tour, iniziativa finalizzata alla ricerca dei makers e delle idee più innovative che saranno presentate alla I edizione della Maker Faire Europea in programma a Roma dal 3 al 6 ottobre. Il tour è promosso dal venture capital Dpixel, in collaborazione con Startupitalia!, la piattaforma per le startup diretta da Riccardo Luna, e con il sostegno di Asset Camera, promotrice dell’intera manifestazione. Lo scouting delle nuove idee avverrà in due fasi: dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17. In queste due fasce orarie il team di Dpixel incontrerà i proponenti dei progetti di maker più interessanti che si sono prenotati precedentemente sul sito del Barcamper. Vere e proprie sessioni di scouting finalizzate a selezionare le migliori idee da trasformare in start-up e da presentare a fondi di venture capital durante la Maker Faire di Roma. La tappa partenopea è promossa nell’ambito nella costituenda Rete Regionale degli Incubatori, prevista nella Legge Finanziaria della Regione Campania 2013, e si caratterizzerà per unire momenti diversi di attività nella stessa giornata: sessioni di scouting per selezionare i progetti di maker più interessanti, un laboratorio in movimento all’interno del Polo Tecnologico dove tutti i makers campani coinvolti nella manifestazione produrranno nel corso della giornata i loro prototipi. Un format innovativo, che coniuga la parte espositiva con una vera e propria officina di idee che si metteranno in pratica in tempo reale. A chiudere la tappa partenopea, un momento di dibattito fra istituzioni ed attori territoriali interessati per fare il punto sulle politiche regionali in tema di creazione d’impresa, startup e per comprendere a che punto è il movimento culturale dei Makers. Innovazione tangibile sotto gli occhi dei visitatori: a partire dalle 11, avrà inizio il laboratorio dei Makers e dell’industria creativa regionale. Saranno presenti i principali Fablab e makerspace campani, ci saranno laboratori sulle principali tecnologie in uso presso le communities dei makers: stampanti 3D, laser cutter e altri sistemi di prototipazione rapida, dimostrazioni sul funzionamento di Arduino, la piattaforma open source che permette la prototipazione rapida e l´apprendimento veloce dei principi fondamentali dell´elettronica e della programmazione. Ed ancora dimostrazioni su come stampare in vinyl cutter da una foto in digitale, su come realizzare oggetti di uso quotidiano con la vinyl cutter (svuota tasche, lampada, orecchini, collane, supporti per cellulari etc), stampare oggetti 3d. Nel processo di realizzazione di un prodotto ci saranno momenti di interazione con il pubblico. Tra i laboratori che si svolgeranno nel corso della giornata ci sono: il maker Riot che presenta Material Cooking di l. Humier in cui saranno realizzati dei materiali così come una ricetta di cucina; il laboratorio di design del dipartimento Dicdea - Fa.re Fashion Research lab, Ideas For Peace, Hybrid Design Lab e Sustainable Ideas Trilab della Sun che riediteranno i propri prototipi, progetti e modelli attraverso le competenze e le tecnologie dei Fablab partecipanti; una sessione di robotica e Arduino per bambini a cura di Deltaco; la partecipazione dell´Istituto Righi, che sta entrando a far parte di una rete di scuole per la Robotica, che porterà un proprio progetto di robotica realizzato con l´utilizzo di Arduino. Nel corso della giornata sarà anche inaugurato l´Urban Fablab dello Smart Incubator di Città della Scienza. Infine, dalle 15 alle 17, si svolgerà Remake, un momento di dibattito fra istituzioni ed attori territoriali interessati al movimento culturale dei Makers, moderato da Riccardo Luna, direttore di Che Futuro! a cui prenderanno parte, tra gli altri, Guido Trombetti, vicepresidente Regione Campania e assessore regionale alla Ricerca Scientifica, Fulvio Martusciello, assessore regionale alle Attività Produttive, Stefano Venditti, presidente Asset Camera Az. Spec. Cciaa Roma, Edoardo Imperiale, direttore generale di Campania Innovazione, Vincenzo Lipardi, consigliere delegato Fondazione Idis Città della Scienza, Vincenzo Moretti, Amleto Picerno Ceraso (Mediterraneanfablab), Paolo Cascone (Urban Fablab), Antonio Grillo (Fablab Napoli), Alex Giordano, Giovanni Re (Roland), Valeria Prete (Tekla), Gianluca Ferrini (Novaetech).  
   
   
INDOTTO ALCOA: REGIONE SARDEGNA IMPEGNATA IN AZIONI DI RICONVERSIONE E AGGIORNAMENTO PERSONALE  
 
Cagliari, 27 maggio 2013 - La Regione si impegna ad affrontare l´emergenza sociale dell´indotto Alcoa avviando politiche attive per il lavoro finalizzate alla riconversione e all´aggiornamento del personale. I corsi di formazione, rivolti ai lavoratori delle imprese d´appalto dell´Alcoa, saranno realizzati secondo le esigenze delle aziende di appartenenza. "I percorsi di riqualificazione - ha affermato l´assessore del lavoro, Mariano Contu - saranno attivati entro luglio con un piano approvato e finanziato dall´assessorato del lavoro, a condizione che le rappresentanze sindacali e le associazioni datoriali presentino progetti utili alla riconversione aziendale". È quanto emerso dall´incontro tra Regione, Provincia di Carbonia-iglesias, parti sociali e datoriali, svoltosi il 23 maggio nella sede dell´assessorato del lavoro per fare il punto sull´accordo quadro per l´attuazione del Piano Sulcis.  
   
   
BOLZANO: MEMC, ASSESSORE A ROMA: ACCELERARE CON L´AUSTRIA, GIUGNO MESE DECISIVO  
 
Bolzano, 27 maggio 2013 - Nuovo incontro a Roma, presso il Ministero dello sviluppo economico, per quanto riguarda la crisi della Memc di Sinigo. "Il progetto per la connessione transfrontaliera è bene avviato da parte italiana - spiega l´assessore al lavoro Roberto Bizzo - ora occorre che l´Austria acceleri i tempi". In ogni caso, il mese di giugno sarà fondamentale: il 5 è previsto a Innsbruck un vertice con Tiwag, negli stessi giorni sono attesi in Italia i vertici della multinazionale. All´incontro organizzato il 23 maggio presso la sede del Ministero dello sviluppo economico hanno partecipato l´assessore Roberto Bizzo, i vertici di Terna, e alcuni importanti funzionari del Ministero stesso. Oggetto del contendere ancora una volta la riapertura dell´interconnessione transfrontaliera Italia-austria e la creazione di una merchant line che consentirà a Memc di acquistare sul mercato energia ad un prezzo più basso: la chiave, in sostanza, per garantire la ripartenza dell´attività produttiva a Sinigo. "Abbiamo constatato che da parte italiana il progetto è bene avviato - sottolinea Bizzo - mentre occorre imprimere un´accelerata al tutto sul versante austraco. Il Ministero si è impegnato a contattare Vienna per sensibilizzare il governo sulla questione, mentre il 5 giugno saremo a Innsbruck per parlare direttamente con Tiwag, la società energetica nord-tirolese". Sempre ai primi di giugno, inoltre, è previsto un altro passaggio decisivo per quanto riguarda il futuro di Memc. "Sono attesi in Italia - spiega l´assessore Roberto Bizzo - i vertici americani della multinazionale, dai quali attendiamo risposte concrete sulla tempistica riguardante la ripresa dell´attività". In conclusione, Bizzo ha ribadito la "vicinanza della Provincia alle centinaia di lavoratori, e alle loro famiglie, che da oltre un anno sono in cassa integrazione. Ci stiamo impegnando a fondo e in tutti i campi, e continueremo a farlo anche nelle prossime settimane, affinchè sia garantito il loro futuro occupazionale".