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Notiziario Marketpress di Lunedì 27 Maggio 2013
ANTITRUST : LA COMMISSIONE EUROPEA RENDE GIURIDICAMENTE VINCOLANTI GLI IMPEGNI DEI MEMBRI DI STAR ALLIANCE - AIR CANADA, UNITED E LUFTHANSA - SUL MERCATO DEI TRASPORTI TRANSATLANTICI PER PASSEGGERI AEREI  
 
Bruxelles, 27 maggio 2013 - La Commissione europea ha accettato proposto da Air Canada, Lufthansa e United Airlines per fugare i timori degli impegni assunti dalla Commissione in base alle quali la cooperazione tra le parti in una condivisione di joint venture dei ricavi sarebbe violare le norme Ue sui cartelli e abusi di posizione dominante e avrebbe danneggiato il "premio" sulle Francoforte-new York rotta passeggeri. Questa categoria comprende i passeggeri di prima classe, business class o classe economica flessibile. Per rispondere a queste preoccupazioni, le parti hanno proposto di liberare bande orarie negli aeroporti di Francoforte e New York e gli accordi con i concorrenti, permettendo loro di offrire servizi più attraenti. Concorrenza sulla rotta Francoforte-new York sarà migliorata. Dopo aver ascoltato il parere dei soggetti interessati in parti, previa consultazione con gli operatori del mercato, la Commissione deve renderli impegni giuridicamente vincolanti per le tre società per un periodo di dieci anni. Joaquín Almunia, vicepresidente della Commissione responsabile per la concorrenza, ha dichiarato in proposito: "La Commissione si impegna a garantire che i consumatori non sono interessati dalla cooperazione tra compagnie aeree. Con gli impegni proposti dalle tre società, i passeggeri sulla rotta Francoforte-new York potranno beneficiare di una maggiore concorrenza. Questa decisione segna un nuovo passo nei nostri sforzi per stabilire una concorrenza leale sul mercato transatlantico dell´aviazione dopo la nostra decisione in caso Oneworld nel 2010 ". La società per la compartecipazione alle entrate rimossa la concorrenza tra le parti, in termini di prezzo e capacità. La Commissione temeva che, mentre l´aumento dei prezzi per i passeggeri "premium" sulla rotta Francoforte-new York. Inoltre, a causa di elevate barriere all´ingresso sul mercato e di espansione, un concorrente nuovo o esistente sarebbe stato in grado di affrontare il potere di mercato delle parti. Hanno detto la loro collaborazione ha generato efficienze sia sulla rotta Francoforte-new York, come gli altri link correlati (come Praga-francoforte-new York o Francoforte-new York-seattle), che porterebbe benefici ai passeggeri. Tuttavia, la Commissione ha constatato che l´efficienza dei prodotti guadagni non superano gli effetti negativi della cooperazione sulla rotta Francoforte-new York. Di conseguenza, le parti hanno proposto impegni per facilitare l´ingresso di nuovi concorrenti sulla rotta Francoforte-new York. Dato che il principale ostacolo all´ingresso nel mercato è la mancanza di bande orarie negli aeroporti, hanno proposto di fare slot per il decollo e l´atterraggio negli aeroporti di Francoforte e / o New York. Hanno anche offerto di stipulare accordi che permettono ai concorrenti di offrire biglietti sui voli di ricambio (per ridurre la disabilità in competizione per le frequenze) e di facilitare l´accesso al traffico di transito delle parti. Infine, si sono impegnati a fornire informazioni sulla loro collaborazione, facilitando in tal modo la valutazione dell´impatto che l´esercizio mercati a termine dell´alleanza. Un agente indipendente, farà in modo che le parti rispettino tali requisiti. Nel luglio 2010, la Commissione ha accettato gli impegni di alcuni membri dell´alleanza Oneworld e reso giuridicamente vincolante per garantire la concorrenza nei mercati del trasporto di passeggeri transatlantico dell´aria ( Ip/10/936 ). Attualmente, la Commissione sta inoltre conducendo alcuni transatlantico Skyteam raggruppamento (un´indagine sulla joint venture Ip/12/79 ). Contesto della valutazione delle efficienze - Alla luce delle specificità del settore del trasporto aereo e delle circostanze particolari del caso di specie, la Commissione ha ritenuto opportuno ampliare la propria opinione a valutare le efficienze contenute nelle sue linee guida in materia di Ai sensi dell´articolo 101, paragrafo 3, del trattato sul funzionamento dell´Unione europea (Tfue). Questa revisione include efficienze ampliato generate sul link correlati sulla rotta in questione - i "legami a monte ea valle" (come Praga-francoforte-new York o Francoforte-new York-seattle) - a condizione che ci sono somiglianze significative tra i gruppi di passeggeri che viaggiano sulla rotta in questione e i link correlati. Tuttavia, all´interno di questo ampio di revisione, la Commissione ha convenuto che le efficienze di cui godono i passeggeri anche in viaggio sulla rotta Francoforte-new York. In altre parole, l´ampia revisione non compensa il danno subito da un gruppo di clienti in relazione ai benefici ricevuti da un altro gruppo di clienti. Contesto delle indagini - Nell´aprile 2009, la Commissione ha avviato un´indagine formale in merito alla cooperazione tra le parti per il trasporto di passeggeri sulle rotte tra l´Europa e il Nord America (vedi Memo/09/168 ). Temeva che la cooperazione delle compagnie aeree potrebbe violare le regole comunitarie in materia di intese e abusi di posizione dominante (articolo 101 del trattato sul funzionamento dell´Unione europea, che vieta intese restrittive della concorrenza). Nel mese di dicembre 2012, le compagnie aeree hanno offerto impegni per dissipare i timori di concorrenza della Commissione. Nel dicembre 2012, quest´ultimo ha consultato le parti interessate su tali impegni parti (vedi Ip/12/1445 ). Le aziende e poi proposto modifiche per affrontare le questioni sollevate durante la consultazione dei partecipanti al mercato. La Commissione può adottare una decisione ai sensi dell´articolo 9 del regolamento (Ce) 1/2003 (regolamento sui cartelli e abusi di posizione dominante) di assumere impegni giuridicamente vincolanti assunti dalle parti. La decisione di oggi rende impegni giuridicamente vincolanti offerti e termina l´indagine della Commissione. Se Lufthansa, Air Canada e Stati mancavano i loro impegni, la Commissione potrebbe imporre una multa fino al 10% del loro fatturato totale, senza dover provare ogni violazione delle regole di concorrenza l´Unione europea. Ulteriori informazioni, tra cui la versione completa non riservata degli impegni è disponibile sul sito web della Dg Concorrenza nel registro degli aiuti di Stato da parte della Commissione con il numero 39595 .  
   
   
FIRENZE, AEROPORTO: I NO PER L’AMBIENTE, I SÌ PER L’ECONOMIA  
 
Firenze, 27 maggio 2013 - Integrazione al Pit: in commissione congiunta Territorio e Trasporti ascoltati i rappresentanti delle associazioni ambientaliste ed agricole, delle categorie economiche e dei comitati. Due voci contrastanti: il no di chi mette al primo posto la salvaguardia del Parco della Piana e il sì del mondo produttivo e del lavoro per lo sviluppo dell’economia del territorio. In commissione congiunta Territorio e ambiente, presieduta da Gianfranco Venturi (Pd) e Mobilità, presieduta da Fabrizio Mattei (Pd), nuova giornata di consultazioni sulla proposta di delibera per l’adozione dell’integrazione al Pit (Piano di indirizzo territoriale) per la definizione del Parco agricolo e la qualificazione dell’aeroporto di Firenze. Il 22 maggio sono stati ascoltati i rappresentanti delle associazioni ambientaliste ed agricole, delle categorie economiche e dei vari comitati. “Queste audizioni – ha spiegato il presidente Mattei – chiudono un primo lavoro delle commissioni che poi si riuniranno per valutare e discutere il materiale raccolto. L’integrazione al Pit andrà in aula entro i primi 15 giorni di giugno”. “Anche voi, dopo i rappresentanti dei territori – ha detto il presidente – siete chiamati ad esprimervi sul tema della giacitura della pista, sulle questioni urbanistiche e ambientali, sulle ipotesi di sviluppo del Parco della Piana”. I rappresentanti di Legambiente e Wwf Toscana, di Coldiretti ma anche dell’Ordine degli architetti della Toscana e Cgil Toscana hanno ribadito la necessità di potenziamento dell’aeroporto di Pisa, di tutela dei cittadini della Piana e dell’importanza del riequilibrio armonico tra le istanze ambientaliste e il sistema socio-economico dell’intera zona. L’importanza dello sviluppo di Peretola è stato ribadito dai rappresentanti delle associazioni delle categorie economiche – Cna e Confindustria Toscana, Unione industriali pratesi, Legacoop – secondo i quali con la nuova pista si garantirebbe maggiore competitività ad un’area industriale importante e si aumenterebbe il coefficiente di attrattività della nostra regione. Coldiretti Toscana ha invitato a considerare le opportunità di crescita economica del Parco della Piana sia per gli insediamenti agricoli per la filiera corta che per il suo valore sociale ed ambientale. Due opinioni opposte dai rappresentanti dei comitati: un no secco alla pista parallela convergente da “No aeroporto”, nodo a nord ovest e dalla rete dei comitati territoriali; un sì convinto invece da “C’è di mezzo Firenze”.  
   
   
GARA TPL, INSEDIATO L¡¯UFFICIO UNICO. ASSESSORE TOSCANA AI SINDACATI: ¡°ORA LA GARA SI AVVICINA, NO AI RIPENSAMENTI¡±  
 
 Firenze, 27 maggio 2013 ¨C Entra nel vivo la predisposizione degli atti di gara per la gara unica regionale per il trasporto pubblico su gomma. Si ¨¨, infatti, costituito ufficialmente l¡¯Ufficio unico per il tpl toscano, l¡¯ufficio composto da personale regionale e tecnici delegati dalle Province che avr¨¤ il compito di scrivere gli atti di gara. Si tratta di un passaggio fondamentale, che permetter¨¤ di stendere il capitolato e di recuperare i ritardi accumulati anche a causa della continua evoluzione legislativa e dell¡¯incertezza finanziaria. ¡°La gara per l¡¯affidamento del nuovo servizio di tpl ¨C spiega l¡¯assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli ¨C non poteva procedere senza il lavoro dell¡¯ufficio unico, che riunisce i tecnici di Regione e Province e che predisporr¨¤ gli atti fondamentali per la gara. L¡¯ufficio unico ¨¨ appena nato e gi¨¤ ha un calendario fitto di lavori. Tutto questo d¡¯intesa della Conferenza permanente degli enti locali tornata riunirsi dopo 8 mesi. Stiamo lavorando a 360¡ã sulla gara, per trovare quel delicato equilibrio tra le esigenze dei territori, delle pubbliche amministrazioni che sono chiamate a mettere risorse e dei lavoratori del settore trasporti¡±. L¡¯assessore ha colto l¡¯occasione dell¡¯insediamento dell¡¯Ufficio unico per il trasporto pubblico anche per manifestare lo stupore davanti alla presa di posizione della Cgil che nei giorni scorsi con un comunicato ha parlato di ¡®contraddizioni¡® nelle politiche regionali sui trasporti ed ha ipotizzato la volont¨¤ dell¡¯amministrazione regionale di predisporre una gara frammentata con uno ¡°spezzatino nel trasporto su ferro, con affidamenti di piccoli lotti a tante differenti imprese di piccole dimensioni, nella gara europea per l¡¯affidamento del servizio ferroviario che si terr¨¤ nel 2014¡å. ¡°Sono sorpreso da questa posizione della Filt Cgil ¨C ha detto Ceccarelli ¨C anche perch¨¨ non esiste nessuna Commissione della Giunta regionale e non esistono ipotesi di ¡®spezzatino¡¯ neanche abbozzate per il servizio di trasporto su rotaia. E anche nella relazione conclusiva dell¡¯efficace lavoro di ascolto e confronto con il mondo dei trasporti fatto dalla Settima Commissione Consiliare, se a quella ci si vuol riferire, ¨¨ davvero arduo trovare qualche riferimento alla soluzione evocata dalla Filt¡±. ¡°La realt¨¤ come ¨¨ stato riferito ai sindacati anche in un recente incontro ¨C ha aggiunto Ceccarelli ¨C ¨¨ che la Regione in questo momento sta stringendo i tempi della procedura della gara per l¡¯affidamento del servizio Tpl su gomma. Per quanto riguarda il trasporto su ferro, ¨¨ aperta una riflessione a tutto tondo circa la futura organizzazione e gestione. La Regione intende dotarsi di un proprio progetto di riorganizzazione del servizio, al quale le istituzioni, i sindacati e gli utenti saranno chiamati a concorrere. Erigere barriere oggi ci sembra pi¨´ un modo per limitare l¡¯ambito della riflessione che una dimostrazione di disponibilit¨¤ costruttiva ad essere parte del processo di approfondimento. Ci¨° premesso, va dato atto al sindacato di aver fin qui tenuto un atteggiamento responsabile e coraggioso nell¡¯assecondare il procedimento per la gara unica sul tpl su gomma, ma non vorrei che ora che si entra nel vivo della gara saltino fuori ripensamenti o cali di entusiasmo. Questo ¨¨, invece, il momento di concorrere, ognuno per la propria parte, con grande senso di responsabilit¨¤, al successo complessivo dell¡¯operazione, che ¨¨ essenziale per l¡¯intero sistema e la comunit¨¤ toscana. A partire da un comune impegno nel sollecitare il Governo sugli impegni presi con le Regioni sul fondo nazionale dei trasporti, visto che senza risorse sarebbe comunque impossibile realizzare la gara¡±.  
   
   
BIKEMI. 10 ANNI DI ABBONAMENTO GRATUITO AL 10.000° PRELIEVO DELLA GIORNATA  
 
Milano, 27 maggio 2013 - Visto il grande successo di Bikemi, il Comune di Milano e Clear Channel lanciano un premio: il primo cittadino che preleverà la 10.000a bicicletta della giornata avrà diritto a 10 anni di abbonamento gratuito al bike sharing. Si apre dunque una gara di utilizzi tra gli appassionati delle bici gialle milanesi, che si chiuderà quando in una sola giornata si toccherà quota 10.000. Il giorno che più si è avvicinato a questo traguardo, fino a oggi, è stato giovedì 9 maggio con 9.881 prelievi. Valido per assicurarsi il premio anche il servizio by night che, attivo dal 5 aprile scorso, ha fatto registrare 12.881 prelievi. La notte da record è stata quella del 13 aprile con 558 prelievi. Secondo e terzo posto per il 9 maggio (540 prelievi by night) e il 4 maggio (505 prelievi by night). La possibilità di vincere il premio si estenderà nei prossimi giorni a sempre più cittadini, grazie alle tre nuove stazioni che saranno attivate in Naviglio Grande-valenza (n°158), Verrocchio-juvara (n° 212) e Novelli-carnaghi (n° 213). Con queste tre aperture saranno 183 le stazioni in città e 3.240 le biciclette in circolazione.  
   
   
AUTOSTRADE FVG: SERRACCHIANI, LA TERZA CORSIA DELLA A4 È STRATEGICA E VA FATTA  
 
Trieste, 27 maggio 2013 - "La terza corsia dell´autostrada A4 è un´opera strategica e va fatta, e per questo ho affrontato la questione appena assunto il mandato di presidente della Regione". Lo ha affermato il 23 maggio in una nota la presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani. "Per acquisire una cognizione il più possibile approfondita - ha spiegato Serracchiani - ho incontrato più volte il presidente e il direttore generale di Autovie Venete Spa, Emilio Terpin ed Enrico Razzini. Abbiamo fatto un quadro della situazione ereditata, rilevando che c´è un aspetto formale da risolvere, consistente nel chiarire con il Governo alcuni aspetti concernenti l´incarico commissariale. Ciò anche in considerazione di una precedente scarsa linearità, rappresentata dal fatto che, dopo la proroga dello scorso dicembre, l´allora commissario delegato Renzo Tondo, espressamente nominato in sostituzione dell´assessore Riccardo Riccardi, lo aveva a distanza di poco tempo ridelegato in qualità di soggetto attuatore". A questo proposito, anche il presidente di Autovie Emilio Terpin ha sottolineato che "la complessa stratificazione di attività, competenze e obbligazioni assunte nel corso dei cinque anni di commissariamento ormai trascorsi necessita di essere adeguatamente analizzata, prima di poter individuare e adottare i correttivi indispensabili, anche alla luce degli insoddisfacenti risultati ottenuti sinora". "Abbiamo inoltre effettuato verifiche - ha proseguito Serracchiani - sia sul cronoprogramma dei lavori sia sulle coperture finanziarie e quanto emerge dagli esami fatti con la struttura commissariale si sintetizza in alcuni anni di ritardo sui lavori di competenza del commissario e un ingente aumento dei costi, che già erano passati da circa 1,7 miliardi nel 2007 a circa 2,2 miliardi nel 2009". E ragionando sul cronoprogramma, il direttore Razzini ha considerato "la necessità che la realizzazione sia riprogrammata parte entro il 2017 e il resto spostato al 2019, studiando i meccanismi giuridici perché ciò avvenga senza pregiudicare l´opera". "Tenendo ferma la necessità del completamento dell´opera e quindi della ricerca delle competenze finanziarie - ha aggiunto Serracchiani - ho proceduto con la verifica delle azioni necessarie per la revisione e l´aggiornamento del Piano economico e finanziario. A tal fine ho iniziato una serie di incontri a livello di Governo, cominciando dal presidente del Consiglio Enrico Letta fino al più recente con il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi. In tale senso si sono sviluppati i contatti avuti con il presidente di Cassa Depositi e Prestiti Franco Bassanini, nel quale ho riscontrato grande e competente attenzione, e una chiara volontà di proseguire nella realizzazione dell´opera". "Allorché sarà chiarita la situazione in tutti i suoi aspetti, non mi tirerò indietro e sarò disponibile ad assumere il ruolo di commissario, ma facendo tutto quanto in mio potere, assieme ai soggetti istituzionali coinvolti, per essere veramente utile a risolvere i problemi e non - ha concluso - a complicarli".  
   
   
LOMBARDIA. MANTOVA, 469.000 EURO PER MANUTENZIONE STRADE INCONTRO DELL´ASSESSORE ALLE INFRASTRUTTURE CON IL TERRITORIO  
 
 Mantova, 27 maggio 2013 - Regione Lombardia ha erogato alla Provincia di Mantova 469.000 euro per la riqualificazione delle strade. Lo ha annunciato l´assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità nel corso di un incontro con i rappresentanti di Enti locali e del mondo imprenditoriale, che si è svolto oggi a Mantova. Questa è stata la nuova tappa di un tour che l´assessore sta compiendo in tutti i capoluoghi di provincia, per ascoltare dalla viva voce del territorio le reali necessità di chi ci vive e ci lavora. Strade Più Sicure - Il finanziamento fa parte di un fondo regionale destinato a interventi straordinari dovuti a calamità e situazioni di pronto intervento. ´Strade in ordine sono strade più sicure e più veloci, sia per le persone che per le merci e sono un requisito indispensabile, per rendere più competitiva questa parte di Lombardia´ ha evidenziato l´assessore, introducendo l´impegno della Regione, per aiutare Mantova e la sua provincia a superare la crisi economica attraverso una migliore accessibilità. Ponte Sul Po - Compiendo una ricognizione degli interventi e dei progetti in corso sul territorio, l´assessore ha ricordato l´impegno assunto, proprio ieri a Mantova, dal presidente della Regione ad assicurare i fondi (30 milioni di euro) per il Ponte di San Benedetto Po, un´infrastruttura vitale per il collegamento tra il Mantovano e l´Emilia. L´assessore ha dato alla Provincia la disponibilità regionale a collaborare per la realizzazione dell´opera direttamente, anche tramite Infrastrutture Lombarde. Viabilità Locale - L´assessore ha confermato l´impegno finanziario di Regione Lombardia per il sistema delle tangenziali, ricordandone i tempi di realizzazione da parte della Provincia. La conclusione dei lavori della tangenziale sud di Quistello, che collega la Ss413 ´Romana´ con la Ss496 ´Virgiliana´, è prevista tra la fine del 2013 e l´inizio del 2014; l´avvio dei lavori del secondo lotto - tra Quattrocase e Cortecodella - della tangenziale di Roverbella, per il collegamento tra la Ss249 e la Sp17, è previsto invece tra aprile e maggio 2014 con ultimazione a gennaio 2016; i lavori per il secondo lotto della Gronda Nord di Viadana, un itinerario interprovinciale che collega Viadana a Casalmaggiore, saranno avviati a dicembre di quest´anno. ´Tutte queste opere - ha sottolineato l´assessore - consentiranno di evitare l´attraversamento dei centri abitati, velocizzando i flussi di lunga percorrenza e migliorando la mobilità urbana´. Autostrade - Entro questa estate dovrebbe essere convocata dal Ministero alle Infrastrutture la Conferenza dei servizi per il potenziamento a tre corsie, più l´ampliamento della corsia di emergenza, dell´A22, nella tratta da Verona a Modena: nella tratta lombarda (quasi 38 km), l´opera interessa diversi Comuni della provincia di Mantova e comprende anche l´ampliamento del canale diversivo Fissero-tartaro, del Ponte sul Mincio e del Ponte sul Po. La Cremona-mantova, così come la Tibre (l´autostrada Tirreno- Brennero) sono due infrastrutture prioritarie per Regione Lombardia, ma l´approvazione del progetto definitivo della prima è subordinato alla ridefinizione del piano economico-finanziario, mentre i lavori della seconda, lunga 84,35 chilometri, di cui 32 in provincia di Mantova, sono in fase di progettazione. Intermodalità E Logistica - ´Lo sviluppo della navigazione e dell´intermodalità e il miglioramento della logistica sono realtà fondamentali di questo territorio´ ha evidenziato l´assessore, confermando che Regione Lombardia proseguirà il proprio impegno in questo settore, per il quale ha già investito 41,4 milioni di euro. La conclusione dei lavori della conca di navigazione di Valdaro è prevista per la fine del 2014, mentre l´urbanizzazione e le banchine verranno terminate entro agosto dello stesso anno. Nel prossimo mese di giugno inizierà la realizzazione del nuovo capannone per la logistica siderurgica che sarà terminato a settembre. Nel 2014 verrà, infine, realizzata la piattaforma di interscambio merci sul raccordo ferroviario Mantova-valdaro. Trasporto Pubblico Locale E Agenzie - Per lo sviluppo del Trasporto pubblico locale, nel 2012 sono stati ssegnati alla Provincia di Mantova circa 10,8 milioni di euro ed è iniziato l´iter di costituzione dell´Agenzia di Cremona e Mantova, prevista dalla nuova legge regionale di riordino del settore. ´L´impegno per dare attuazione a questa legge è prioritario - ha spiegato l´assessore -, perché la riorganizzazione del sistema ci consentirà di rendere più efficienti ed economicamente sostenibili i servizi attraverso la realizzazione di un nuovo piano per la mobilità lombarda´.  
   
   
SITUAZIONE RELATIVA AL CONSORZIO ‘METROMARE DELLO STRETTO’  
 
Catanzaro, 27 maggio 2013 - L’assessore regionale ai Trasporti Luigi Fedele, a seguito dell’incontro avuto il 22 maggio a Roma con i vertici del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per analizzare la questione relativa al Consorzio ‘Metromare dello Stretto’, è stato contattato direttamente dai rappresentanti del Ministero, ricevendo conferma dell’avvenuta approvazione, in commissione, dell’emendamento che prevede la copertura finanziaria del servizio che regola il trasporto marittimo veloce di passeggeri tra le città di Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni. “Non posso che esprimere soddisfazione – ha dichiarato l’assessore Fedele – per la risposta tempestiva ricevuta dal Ministero. Si tratta, infatti, di un provvedimento molto importante grazie al quale sarà garantita la copertura finanziaria dei servizi espletati da Metromare per tutto l’anno in corso, scongiurando, così, la possibilità di interruzione di un servizio che garantisce consolidate esigenze di mobilità nell’ambito dell’Area metropolitana dello Stretto, principalmente per motivi di lavoro e di studio. A breve, tra l’altro, seguirà una riunione, presso la sede del Ministero, con la Società Metromare per mettere a punto i dettagli dell’iter che porterà al rinnovo della convenzione. Il nostro impegno, che continua in sinergia con l’assessore siciliano Bartolotta, si protrarrà in questi mesi per dare concretezza alle intenzioni, da sviluppare per i mesi futuri, di questa amministrazione: bandire una nuova gara e far inserire le risorse necessarie in finanziaria per garantire a Metromare la continuità del servizio per il prossimo anno. In tal senso, grazie all’attenzione prestata dal ministro Lupi, non lasceremo nulla di intentato per far conseguire alla vicenda un esito positivo”.  
   
   
MORETTI: “CON ALTA CAPACITÀ NAPOLI - BARI CAMBIA IL SUD” L’AD DI FS ITALIANE HA PARTECIPATO OGGI A BARI A UN FORUM SUL TRASPORTO FERROVIARIO ORGANIZZATO DALLA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO. PRESENTI ANCHE I PRESIDENTI DELLE REGIONI ABRUZZO, MOLISE, PUGLIA E FRIULI VENEZIA GIULIA  
 
 Bari, 27 maggio 2013 - L’alta Capacità per il Sud e la linea ferroviaria Adriatica il 24 maggio sono state al centro di un forum organizzato, a Bari, dalla Gazzetta del Mezzogiorno. Al tavolo, oltre all’Ad del Gruppo Fs Italiane Mauro Moretti, c’erano i Presidenti delle Regioni Abruzzo, Gianni Chiodi; Molise, Paolo Di Laura Frattura; Puglia, Nichi Vendola e Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani. Dal dibattito è emerso che tra gli interventi strategici per lo sviluppo del Sud adriatico ci sono da un lato la realizzazione dell’alta capacità Bari - Napoli, che consentirà alla Puglia di connettersi con il sistema Alta Velocità, dall’altro la velocizzazione della linea Adriatica, con un potenziamento tecnologico dell’infrastruttura esistente. “Alta Capacità Napoli - Bari vuol dire cambiare il Mezzogiorno”, ha evidenziato l’Ad di Fs Italiane, Mauro Moretti. “Si tratta di un’opera fondamentale - ha proseguito il top manager - perché mette in relazione Bari e Napoli in un´ora e 45 minuti, e Bari e Roma in tre ore”. Sui tempi della realizzazione l’Ad del Gruppo Fs Italiane ha confermato che l’opera non sarà completata prima del 2028. Nel corso del forum è stato posto l’accento anche sull’importanza di individuare da parte delle Regioni le priorità trasportistiche e reperire le risorse necessarie alla loro realizzazione.  
   
   
FIRMATO A ROMA IL PROTOCOLLO D’INTESA TRA LA SOCIETÀ DI TRASPORTO DI FS ITALIANE E LA REGIONE MARCHE PER IL RINNOVO E LA RISTRUTTURAZIONE DEL MATERIALE ROTABILE  
 
Roma, 27 maggio 2013 - Nuovi treni e locomotive per le Marche. Firmato il 24 maggio a Roma tra Regione e Trenitalia un Protocollo d’Intesa per il rinnovo e la ristrutturazione del materiale rotabile in dotazione alla Direzione Marche. L’accordo prevede la fornitura di 12 nuovi treni (8 diesel e 4 elettrici) e cinque locomotive. Di questi, quattro convogli elettrici saranno operativi entro il 28 febbraio 2014, quattro diesel entro il 30 aprile 2014 e gli altri quattro diesel per il 30 giugno 2014. L’intesa sottoscritta, inoltre, rinnova gli impegni concordati per la ristrutturazione di 160 carrozze: 61 sono state già consegnate tra il 2011 e il 2012; 57 da consegnare nel 2013 e 42 nel 2014.  
   
   
LOMBARDIA. TRENI, DA OGGI FERMATA IN PIÙ A VARENNA (LC) ASSESSORE: SEGNO DI ATTENZIONE DOPO LA CHIUSURA DELLA SS36  
 
Milano, 27 maggio 2013 - Da lunedì il treno N.2572 delle 18.20 da Milano a Tirano si fermerà anche a Varenna Lecco). Lo comunica l´assessore alle Infrastrutture di Regione Lombardia, in seguito alle richieste dei sindaci dell´area (Perledo, Varenna, Esino, Lario). "Nonostante le difficoltà tecniche ho chiesto a Trenord di garantire comunque, seppur per un periodo limitato, l´effettuazione della fermata - spiega l´assessore -. Ho dato mandato a Trenord di effettuare un monitoraggio della tratta e, fino a fine agosto, sarà possibile scendere a Varenna anche con il treno delle 18.20 in partenza da Milano. È un piccolo ma importante intervento, un segnale di forte attenzione nei confronti di un territorio che sta vivendo una serie di disagi dopo la chiusura della Ss36".  
   
   
MILANO-MOSCA. MEMORANDUM D’INTESA TRA MM E BANCA MILLENNIUM IL SINDACO PISAPIA INCONTRA UNA DELEGAZIONE DELLE FERROVIE RUSSE  
 
 Milano, 27 maggio 2013 - Presso il Consolato Generale della Federazione Russa di Milano, si è svolta il 24 maggio una cerimonia solenne per la firma di un Memorandum di intesa tra Banca Millenium, la banca d’affari delle Ferrovie Russe, e Metropolitana Milanese. Scopo di tale accordo è il rafforzamento di una cooperazione per lo sviluppo di progetti di riqualificazione del “Piccolo Anello Ferroviario” di Mosca e per l’ampliamento delle linee della Metropolitana moscovita. L’accordo è stato sottoscritto da Mikhajl Bajdakov, membro del Consiglio di amministrazione delle Ferrovie Russe e presidente del Consiglio di Amministrazione di Banca Millenium, e da Lanfranco Senn, presidente di Metropolitana Milanese. La cerimonia per la sottoscrizione è stata preceduta da un incontro ufficiale tra il Console Generale della Federazione Russa a Milano, Alexey V. Paramonov, la dirigenza della Banca Millenium e di Metropolitana Milanese con il Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. Questa cooperazione tra Italia e Russia prevede la progettazione, la costruzione di nuove linee della metropolitana di Mosca, l’ampliamento di quelle già esistenti, la progettazione e la costruzione dell’infrastruttura del Piccolo Anello di Mosca, oltre agli snodi di collegamento (Tpu). Metropolitana Milanese fornirà non solo una consulenza tecnica nella progettazione, ma contribuirà anche all’analisi e alla progettazione dei collaudi, alla valutazione dei volumi necessari agli spazi commerciali all´interno degli snodi di collegamento, nonché all’attività necessaria all’attrazione di investimenti e alla gestione efficace degli stessi e ad altre attività specifiche, nelle quali Metropolitana Milanese vanta una grande esperienza. Milano è la città che vanta la rete di metropolitane più lunga in Italia con 92 chilometri e 101 stazioni.  
   
   
METROPOLITANA DI SALERNO, UFFICI STANNO FORMULANDO PARERI NECESSARI  
 
 Napoli, 27 maggio 2013 - "Sul nuovo protocollo per la Metropolitana di Salerno gli uffici della regione Campania stanno formulando i pareri necessari". Il 23 maggio veniva altresì reso noto che "nella riunione di oggi, convocata presso il Ministero, per soli motivi tecnici non era rappresentato l´Ente. La prossima settimana gli uffici della Giunta perfezioneranno le eventuali modifiche. La metropolitana di Salerno é un´opera realizzata e dovrà essere messa in esercizio".  
   
   
LA COMMISSIONE EUROPEA PROPONE DI AMMODERNARE 300 PORTI MARITTIMI PRINCIPALI  
 
Bruxelles, 27 maggio 2013 - La Commissione europea ha lanciato il 23 maggio una nuova iniziativa volta a migliorare le operazioni portuali e le connessioni per il successivo trasporto in 319 porti marittimi principali distribuiti lungo le coste europee. Gli linee guida e le modifiche legislative proposte aiuteranno gli operatori portuali ad ammodernare servizi e infrastrutture fornendo loro anche maggiore autonomia finanziaria. Il 74% delle merci arriva o parte dall’Europa per mare, ma di queste un quinto transita attualmente per tre porti soltanto: Rotterdam, Amburgo e Anversa. Questo squilibrio tra le prestazioni portuali comporta una congestione, con costi supplementari per caricatori, operatori di trasporto nonché per i consumatori. Le nuove proposte potrebbero consentire un risparmio per l’economia europea fino a 10 miliardi di Eur entro il 2030, e contribuirebbero a sviluppare nuove collegamenti marittimi a corto raggio. Siim Kallas, Vicepresidente della Commissione e Commissario per la mobilità e i trasporti, ha dichiarato: “I porti marittimi sono punti d’accesso vitali, che collegano i nostri corridoi di trasporto al resto del mondo. Possediamo già alcune delle migliori infrastrutture portuali del mondo; occorre conservarle, ma ci troviamo di fronte a forti difficoltà in termini di congestione, aumento del traffico e investimenti. Dobbiamo dotare altri porti di infrastrutture dello stesso livello qualitativo: le proposte di oggi condurranno i servizi portuali d’Europa nel Xxi secolo, contribuiranno ad attirare investimenti e a creare lavoro là dove è più necessario.”. Porti più efficienti - La Commissione propone procedure più trasparenti e aperte per designare i fornitori di servizi portuali. La normativa impedirà eventuali abusi tariffari da parte degli operatori con diritti esclusivi. In un’ottica di maggiore attenzione alla clientela, la proposta introduce un comitato consultivo degli utenti portuali. I dettagli saranno sviluppati a livello locale, in modo che le comunità portuali possano fruire di un migliore coordinamento e di un ambiente più sano per le imprese. Per migliorare ulteriormente l’efficienza, la Commissione presenterà entro l’estate proposte intese a ridurre la burocrazia e le formalità amministrative nei porti (le proposte dette della “cintura blu”). Collegamenti migliori con l’entroterra - I finanziamenti dell’Ue nel quadro del “Meccanismo per collegare l’Europa” saranno orientati maggiormente sui progetti portuali individuati nei cosiddetti piani relativi ai corridoi Ten-t a finanziamento prioritario e sui collegamenti tra porti e ferrovie, vie navigabili e strade. Verrà incoraggiato un ruolo attivo delle autorità portuali ad esempio fornendo informazioni sui flussi di traffico. Investimenti: un quadro finanziario flessibile di tipo imprenditoriale - La proposta amplia la facoltà dei porti di imporre diritti per l’uso dell’infrastruttura e rafforza la trasparenza sulle modalità di fissazione di tali diritti e sull’uso dei finanziamenti pubblici. Le autorità portuali infatti sono nella posizione migliore per individuare le esigenze degli utenti e fissare i diritti. Inoltre, una maggiore trasparenza consentirà di erogare fondi pubblici senza indebite distorsioni di concorrenza e contribuirà ad attirare investitori privati. I porti saranno anche in grado di ridurre i diritti per le navi più efficienti sotto il profilo ambientale. Dialogo sociale - In giugno la Commissione creerà un “comitato di dialogo sociale per i porti” per permettere a dipendenti e datori di lavoro di discutere e decidere su questioni relative all’attività lavorativa portuale. La Commissione fornirà sostegno tecnico e amministrativo ai lavori del comitato e ne valuterà i progressi nel 2016. Riconoscendo le particolari difficoltà cui i porti sono confrontati, la Commissione elaborerà per la prima volta una normativa specifica al settore. In precedenza i porti rientravano nella normativa generale dell’Ue sulla libertà di stabilimento e sulla concorrenza. L’europa conta in tutto 1 200 porti marittimi. La proposta riguarda 319 porti europei principali, che insieme possono creare una vera e propria rete portuale europea in grado di sostenere il mercato interno. Questi 319 porti figurano già in via prioritaria nelle proposte Ten-t (rete transeuropea di trasporto) della Commissione: 83 nella rete centrale, 236 nella rete globale. Prossime tappe - L’iniziativa rientra nell’azione chiave sul trasporto marittimo che figura nell’Atto per il mercato unico Ii che la Commissione ha adottato nell’ottobre 2012; essa integra altre iniziative della Commissione, tra cui la futura direttiva sull’aggiudicazione dei contratti di concessione (che si applicheranno alle concessioni nei porti per quanto riguarda la movimentazione di merci e i terminali passeggeri) che istituisce procedure comuni e introduce maggiore trasparenza per assicurare procedure di aggiudicazione non discriminatorie. L’iniziativa comprende una comunicazione che passa in rassegna la politica europea in materia portuale e annuncia otto azioni della Commissione e una proposta legislativa mirata al Parlamento europeo e al Consiglio volta a introdurre nuove disposizioni legislative necessarie alla realizzazione delle politiche e al conseguimento degli obiettivi. La proposta deve essere approvata dal Parlamento europeo e dagli Stati membri prima di essere adottata secondo la procedura legislativa ordinaria.  
   
   
I PORTI MARITTIMI EUROPEI NEL 2030: LE SFIDE CHE CI ATTENDONO  
 
 Bruxelles, 27 maggio 2013 - Importanza dei porti — dati fondamentali. I porti sono fondamentali per le attività europee di trasporto e per la competitività dell´Europa e dispongono di un potenziale enorme per la creazione di posti di lavoro e investimenti. I porti europei sono punti di accesso al continente europeo, il 74% delle merci provenienti da paesi terzi transita da essi. I porti sono importanti anche per gli scambi all´interno dell´Ue: dai essi transitano ogni anno il 37% del traffico merci intra-Ue e 385 milioni di passeggeri. Oltre 1 200 porti marittimi commerciali operano lungo i circa 70 000 km di coste dell´Unione europea. L´europa è una delle regioni del mondo con la più alta densità di porti. Nel 2011 circa 3,7 miliardi di tonnellate di merci (oltre 60 000 scali di navi mercantili) sono transitati dai porti europei. Le merci pesanti rappresentavano il 70% del totale, i container il 18%, il traffico ro-ro il 7%, mentre la parte restante era costituita da merci generiche. L´industria portuale dell´Ue ha un impatto economico rilevante in termini di occupazione e di attività nell´industria portuale stessa (impatti diretti), a valle della catena logistica (impatti indiretti) e nell´intera economia dell´Ue (indotto). Sono molte le attività industriali che si svolgono nei porti, in particolare nel settore petrolchimico, dell´acciaio, automobilistico, della produzione e della distribuzione di energia. I porti sono inoltre al centro dell´attività economica di poli marittimi più ampi, tra cui cantieri navali, produttori di impianti marittimi, gru e attrezzature di terminale, imprese di salvataggio e recupero, società offshore, imprese di costruzione, imprese di dragaggio, basi navali, ecc. In alcuni casi, ad esempio nei Paesi Bassi, il contributo totale delle attività portuali al Pil può raggiungere il 3% dell´attività economica complessiva. Le attività portuali contribuiscono direttamente all´occupazione, agli investimenti interni e alla crescita del Pil. Nei 22 Stati marittimi dell´Ue, 2 200 operatori portuali danno lavoro attualmente a circa 110 000 lavoratori portuali. Sono ancora più numerosi i lavoratori impiegati nell´industria portuale che garantiscono la manutenzione e il funzionamento delle infrastrutture marittime, delle operazioni e dei servizi navali, del trasporto terrestre, delle attività logistiche, dei servizi di trasporto merci (es. Spedizione di merci e intermediazione doganale), ecc. I porti generano 1,5 milioni di posti di lavoro diretti . Se si calcola anche l´indotto, da essi dipendono fino a 3 milioni di posti di lavoro nei 22 Stati membri marittimi. I costi e la qualità dei servizi portuali sono un fattore importante per le imprese europee. I costi portuali possono rappresentare una componente significativa dei costi complessivi della catena logistica. La movimentazione delle merci, i diritti portuali e i servizi nautici portuali possono rappresentare tra il 40% e il 60% dei costi totali della logistica porta a porta per le imprese che utilizzano il trasporto marittimo a breve raggio per trasportare merci. I porti europei si trovano però ad affrontare tre sfide principali. Entro il 2030 si prevede un aumento del 50% della merce gestita nei porti dell´Ue. Tale aumento rappresenta un´opportunità di crescita economica e di creazione di posti di lavoro: la Commissione ritiene che entro il 2030 si potrebbero creare tra i 110 000 e i 165 000 nuovi posti di lavoro. È necessario però che i porti europei si adeguino al fine di gestire l´aumento del traffico. La natura degli scambi commerciali è in evoluzione. Ad esempio, la nuova generazione di navi portacontainer può trasportare fino a 18 000 container. Se caricati su camion, formerebbero una colonna ininterrotta che parte da Rotterdam e arriva a Parigi. Fra i porti europei esistono significative disparità di prestazioni. Attualmente tre dei porti europei con le migliori prestazioni, ovvero Anversa, Amburgo e Rotterdam, gestiscono un quinto di tutte le merci che arrivano in Europa via mare. La diversità di prestazioni produce gravi inefficienze: rotte più lunghe, significative deviazioni del traffico, viaggi terrestri e marittimi più lunghi e infine maggiori emissioni prodotte dai trasporti, maggiore congestione a scapito dei cittadini dell´Ue e dell´economia. In assenza di interventi, la situazione è destinata a peggiorare in seguito all´aumento del traffico. Perché 319 porti marittimi? La Commissione ha individuato 319 porti marittimi europei principali, che sono fondamentali per un funzionamento efficace del mercato interno e dell´economia europea (cfr. Orientamenti Ten-t), 83 dei quali sono riconosciuti come porti della rete centrale . Il riesame dei porti operato dalla Commissione si concentra su queste 319 strutture, in quanto basi per un ottimo funzionamento della rete portuale europea che gestiscono il 96% delle merci e il 93% dei passeggeri che transitano attraverso i porti dell´Ue. Le principali sfide che i porti devono affrontare - Previsioni di crescita elevata - Pur disponendo solo di modeste ipotesi di crescita economica, il volume delle merci che transitano dai porti dovrebbe aumentare del 50% entro il 2030 e anche di più a seguito del rapido aumento del traffico di container. Per far fronte alla crescita prevista, è necessario adottare oggi alcune decisioni che avranno effetto tra 5-15 anni. In primo luogo è necessario attuare il corretto quadro normativo per attirare gli investitori e quindi disporre del tempo necessario a realizzare le opere di progettazione e costruzione. La realizzazione di grandi progetti infrastrutturali dura in genere 15 anni. Se l´Ue non agisce oggi, la crescita economica sarà minacciata dal rischio di congestioni e da altissimi costi esterni, in particolare nelle città e nelle regioni portuali e nei loro collegamenti con il vasto entroterra. Una differenza strutturale di prestazioni in Europa - In Europa l´efficienza dei porti varia notevolmente: non tutti i porti dell´Ue registrano risultati dello stesso livello e negli ultimi anni si è registrato un crescente divario tra porti capaci di adeguarsi ai nuovi requisiti logistici ed economici e i porti che non l´hanno fatto. Molti porti europei registrano risultati decisamente positivi e offrono servizi di alto livello. Eppure la forza di una catena corrisponde solo a quella del suo anello più debole: se alcuni porti non funzionano bene o sperimentano un declino strutturale, ciò incide negativamente sul funzionamento dell´intera rete di trasporto e sull´economia dell´Europa. La differenza di prestazioni genera significative deviazioni del traffico, rotte terrestri e marittime più lunghe e infine maggiori emissioni prodotte dai trasporti e maggiore congestione a scapito dei cittadini e dell´economia dell´Ue. Ha un impatto negativo sulle opportunità commerciali dei porti efficienti che non possono sviluppare collegamenti marittimi a corto raggio (o alimentare il traffico) verso le regioni dotate di porti poco efficienti. Mina inoltre gli sforzi dell´Ue e dei suoi Stati membri tesi a sviluppare il trasporto marittimo a corto raggio quale valida alternativa al trasporto su strada nelle aree congestionate. In generale compromette l´efficienza e la sostenibilità della rete transeuropea dei trasporti e la competitività dell´economia europea nel suo insieme. La natura mutevole del trasporto marittimo - I porti devono adeguarsi alle mutevoli esigenze del settore: dimensioni e complessità delle flotte sono in aumento: compaiono navi portacontainer di grandi dimensioni, ma anche nuovi tipi di traghetti roll-on/roll-off e di navi gasiere; navi più grandi necessitano di una maggiore capacità massima quando consegnano una quantità maggiore di merci o imbarcano più passeggeri. Ad esempio la "Marco Polo", di proprietà di Cma, operativa dal novembre 2012, ha una capacità di 16 000 container e una lunghezza di 396 m. Per il 2015 Maersk ha ordinato 20 navi con una capacità di 18 000 container. Ciò equivale a un ipotetico treno carico lungo 280 km (la distanza tra Rotterdam e Düsseldorf). L´adozione di navi più grandi per il trasporto marittimo a corto raggio e di servizi a breve o medio raggio (feeder services) produrrà nuove esigenze in termini di efficienza energetica, combustibili alternativi e prestazioni ambientali (Gnl, "cold ironing" ). Le tendenze recenti nel campo della logistica e dei sistemi di distribuzione attirano un numero maggiore di servizi a valore aggiunto nelle aree portuali (elemento importante per le norme di concorrenza all´interno di un porto e per i sistemi di tariffazione). Le importazioni di energia stanno mutando e si registra un passaggio dal petrolio e dai prodotti raffinati al gas; occorrono importanti impianti di gassificazione nei porti; trasporto e stoccaggio di potenziali volumi di biomassa secca e di Co2; fornitura di elettricità tramite reti terrestri. Le nuove proposte - È necessario aiutare i porti ad ammodernare i servizi forniti, collegare meglio i porti e garantire che siano tutti in grado di offrire il miglior servizio possibile. Ciò significa che i porti in ritardo di sviluppo devono essere messi in condizione di raggiungere il livello degli altri. Per farlo sarà necessario cambiare mentalità e imparare dai porti più efficienti. La Commissione ha stimato che questa iniziativa può consentire all´economia dell´Ue un risparmio fino a 10 miliardi di Eur entro il 2030 e di ridurre i costi portuali di quasi il 7%. Porti più efficienti - La Commissione propone procedure nuove, trasparenti e aperte per selezionare i fornitori di servizi portuali. Saranno previste norme per prevenire eventuali abusi sui prezzi da parte degli operatori con diritti esclusivi. Garantendo un ambiente aperto e concorrenziale in materia di servizi portuali e introducendo una maggiore pressione concorrenziale nei porti che ancora non la prevedono, gli operatori saranno indotti a fornire servizi migliori e più affidabili. Questa è una delle priorità anche dell´Atto per il mercato unico Ii. La proposta relativa ai porti applica il principio generale della libera fornitura di servizi, senza alcuna discriminazione, e allineerà il settore portuale agli altri modi di trasporto e al funzionamento del mercato interno. Per garantire una maggiore attenzione al cliente, la proposta introduce un comitato consultivo degli utenti portuali. I dettagli saranno stabiliti in base alle circostanze locali, affinché le comunità portuali locali possano beneficiare di un migliore coordinamento e di un ambiente commerciale più sano. L´intera comunità portuale sarà però più orientata ai clienti e disporrà di tutti gli strumenti per fornire servizi migliori alle navi che fanno scalo nel porto e agli utenti dell´entroterra. La proposta non prevede norme particolari per la movimentazione delle merci e i servizi passeggeri, le cui pertinenti procedure sono stabilite da una direttiva sull´aggiudicazione delle concessioni (cfr. Azione 3). Tuttavia, i fornitori di tali servizi beneficeranno anche di un contesto commerciale più trasparente, con la possibilità di partecipare attivamente al migliore funzionamento del porto. Migliori collegamenti con l´entroterra - Per essere in grado di svilupparsi e rispondere ai cambiamenti, i porti europei devono essere collegati meglio all´intera rete di trasporto. I nuovi orientamenti Ten-t individuano una rete di 319 porti che risultano essenziali per il funzionamento del mercato interno e dell´economia europea (83 porti nella rete centrale Ten-t e 239 nella rete globale). L´insieme di questi 319 porti Ten-t è fondamentale per ottimizzare ulteriormente il sistema dei trasporti europeo, avvalendosi di moderne operazioni logistiche. Analogamente ai nodi intermodali posti alle estremità delle autostrade del mare, essi sono essenziali anche per sviluppare il trasporto marittimo a corto raggio come alternativa al trasporto su strada in alcune regioni, in particolare nel Mediterraneo. La Commissione ritiene che l´iniziativa possa generare un incremento tra il 4% e l´8% del trasporto marittimo a corto raggio e creare un numero considerevole di nuovi posti di lavoro. Tali porti Ten-t genereranno valore aggiunto a livello dell´Ue e saranno integrati da porti regionali e locali. Miglioramento del quadro normativo in materia di investimenti - La proposta estende la libertà dei porti di riscuotere diritti e rafforza la necessità di trasparenza del finanziamento pubblico. La proposta darà maggiore autonomia alle autorità portuali, in particolare per quanto riguarda la definizione delle tariffe e l´assegnazione delle risorse. Fornendo alle autorità portuali maggiore autonomia per stabilire e riscuotere i diritti per l´utilizzo delle infrastrutture, esse avranno maggiori possibilità di garantire il buon funzionamento di un determinato porto. Inoltre, le proposte prevedono una maggiore flessibilità per tenere conto delle prestazioni ambientali dei porti. Nei prossimi anni, le prestazioni ambientali dei porti saranno migliorate grazie alla promozione dell´utilizzo di tecnologie pulite per le navi e le infrastrutture portuali. Le autorità portuali devono essere preparate ad affrontare queste nuove sfide. La maggiore autonomia di gestione dei porti sarà compensata dal controllo da parte di un´autorità indipendente che vigilia sulla concorrenza leale e sul coordinamento degli sviluppi portuali a livello nazionale ed europeo. La proposta rafforza la necessità di trasparenza nell´utilizzo di fondi pubblici. Ciò renderà più chiara la destinazione del denaro pubblico e contribuirà a evitare distorsioni della concorrenza. Le norme più specifiche in materia di trasparenza consentiranno un esame più attento di alcune pratiche attualmente esistenti. Ciò incoraggerà gli investitori privati che necessitano di certezza giuridica e di stabilità a lungo termine. In tempi in cui le risorse pubbliche sono diventate sempre più scarse, occorre assicurarsi ulteriori investimenti privati. Dialogo sociale: garantire buone condizioni di lavoro - Senza una forza lavoro adeguatamente formata e qualificata, i porti non possono funzionare. La Commissione ritiene che il previsto incremento dell´attività portuale possa creare circa 70 000 nuovi posti di lavoro entro il 2030 . Servizi portuali moderni e un ambiente stabile devono comportare anche un´organizzazione del lavoro e misure sociali moderne. A partire da giugno, la Commissione istituirà un comitato di dialogo sociale per i porti che consenta a dipendenti e datori di lavoro di discutere e concordare le questioni relative al lavoro. La Commissione offrirà un sostegno tecnico e amministrativo al lavoro del comitato e ne valuterà i progressi nel 2016. Il comitato inizierà il proprio lavoro e si concentrerà sulle questioni relative alla salute, alla sicurezza, alla formazione e all´istruzione. In un secondo tempo gli accordi conclusi saranno trasformati in atti legislativi. Il piano d´azione proposto dalla Commissione - La nuova proposta legislativa sui porti è parte integrante di un piano d´azione più ampio proposto dalla Commissione. Dopo un lungo processo di consultazione, la Commissione ha sviluppato un´iniziativa che comprende una proposta legislativa con misure mirate che deve essere adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio e otto azioni supplementari che la Commissione dovrebbe intraprendere nei prossimi anni per affrontare le importanti sfide che i porti si trovano oggi ad affrontare: Azione 1 - Utilizzare le future strutture di corridoio dei nuovi orientamenti per lo sviluppo della rete Ten-t, al fine di individuare gli investimenti prioritari a titolo del meccanismo per collegare l´Europa per collegare i porti alla ferrovia, alle vie navigabili e alle strade e per incentivare i porti a fornire informazioni sui flussi di traffico che consentano una migliore organizzazione delle logistica intermodale. Azione 2 - Collaborando con gli Stati membri, la Commissione rafforzerà l´allineamento dei progetti in materia di trasporti finanziati dai Fondi strutturali e di coesione nell´ambito della rete Ten-t, dando priorità ai progetti relativi all´accesso al porto e ai collegamenti con l´entroterra. Lo stesso approccio volto a garantire la coerenza degli investimenti sarà applicato ad altre fonti di finanziamento dell´Ue, come i prestiti disponibili attraverso la Bei e altri strumenti di prestiti dell´Ue. Azione 3 - Verificare la corretta applicazione della futura direttiva sulle concessioni e gli appalti pubblici nel settore portuale. Per i contratti che non rientrano nelle suddette direttive, verificare che i principi di parità di trattamento e di trasparenza sanciti dal trattato e interpretati dalla Corte di giustizia siano applicati correttamente nel settore portuale. Azione 4 - Promuovere la semplificazione amministrativa nei porti, concretizzando gli sforzi intrapresi con le seguenti iniziative: - "cintura blu" che semplifica le procedure doganali nei porti; - attuazione armonizzata e coerente degli sportelli nazionali unici; - iniziativa "E-maritime" (utilizzo di informazioni elettroniche per ridurre gli oneri amministrativi e svolgere attività imprenditoriali); - iniziativa "e-Freight" che intende facilitare lo scambio di informazioni lungo le catene logistiche multimodali e che contribuirà a migliorare l´efficienza dei porti quali importanti piattaforme multimodali. Azione 5 - Chiarire l´applicazione delle norme dell´Ue in materia di aiuti di Stato nel settore portuale: la Commissione è attualmente impegnata ad aggiornare le proprie norme in materia di aiuti di Stato per tutti i settori economici. La Commissione chiarirà il concetto di aiuto entro la fine del 2013 per quanto riguarda il finanziamento delle infrastrutture, in particolare alla luce dell´evoluzione della giurisprudenza della Corte di giustizia. Azione 6 - Adeguamento ai cambiamenti da discutere, ove opportuno, con le parti sociali nell´ambito del dialogo sociale europeo: le parti sociali dell´Ue hanno già concordato un regolamento interno e un programma di lavoro comune aperto e attendono l´istituzione formale del comitato il 19 giugno 2013. La Commissione offrirà un sostegno al lavoro del comitato e ne valuterà i progressi nel 2016. Azione 7 - Promuovere l´innovazione, monitorare le prestazioni nonché esaminare e discutere le esigenze in materia di risorse umane, comprese la salute e la sicurezza, e le sfide nell´ambito della formazione e della qualificazione nei porti dell´Ue: nell´ambito del Settimo programma quadro di ricerca e sviluppo per i trasporti, entro la fine del 2013 la Commissione avvierà due progetti a livello dell´Ue che esamineranno tali questioni. Azione 8 - Sostenere un´applicazione più coerente dei diritti per l´utilizzo delle infrastrutture differenziati a seconda delle prestazioni ambientali: la Commissione proporrà principi di tariffazione ambientale e promuoverà lo scambio di buone prassi entro il 2015.  
   
   
PORTI EUROPEI: UN GATEWAY DI VITALE IMPORTANZA PER IL RESTO DEL MONDO  
 
Bruxelles, 27 maggio 2013 - L’intervento di Siim Kallas Vice-presidente della Commissione europea: “ Buon pomeriggio, Oggi voglio parlarvi di porti marittimi. 3,7 miliardi di tonnellate di merci passano attraverso i porti europei ogni anno. Essi sono un gateway vitale per il resto del mondo. Ma le operazioni portuali sono complesse - le merci devono essere caricati e scaricati, un pilota deve guidare la nave dentro e fuori del porto. Un ormeggio deve essere trovato. E le formalità doganali debbono essere osservate. E dopo tutto questo, le merci devono fare il loro proseguimento del viaggio per ferrovia o su strada o per via navigabile. Un piccolo numero di nostri porti sono molto bravo in questo. Infatti la top 3 di loro - Rotterdam, Anversa e Amburgo - gestire il 20% di tutti i beni. Tuttavia, questo presenta gli operatori del trasporto a importanti sfide. Sempre più navi che passano per le porte più performanti. La congestione si accumula sulle strade circostanti. E le altre porte sono sottoutilizzate. Imbarcazioni oceaniche fanno più lunghe e viaggi più inefficienti per trovare i servizi migliori. Le compagnie di navigazione in Europa non possono sviluppare nuovi collegamenti marittimi a corto raggio in cui un ritorno veloce ad entrambe le estremità è così importante. In cima a tutto questo, commercio marittimo sta crescendo molto velocemente - una crescita del 50% è previsto entro il 2030. E la natura del commercio sta cambiando. La nuova generazione di navi portacontainer può trasportare fino a 18.000 contenitori. Immessi sul camion, avrebbero tratto in un´unica linea da Rotterdam a Parigi! Porti europei devono adattarsi. Di fronte a queste sfide hanno bisogno di: diventare più efficiente e attrarre nuovi investimenti. La crescita del traffico potrebbe creare più di 70.000 posti di lavoro diretti nei porti entro il 2030. Ma non fare nulla avrebbe messo a rischio questi posti di lavoro. Sarebbe un´occasione persa per sviluppare nuovi collegamenti marittimi. Si creerebbe ulteriore congestione sulle strade e sarebbe costato più di 10 miliardi di euro per il nostro settore dei trasporti da allora. Ecco perché stiamo facendo nuove proposte oggi. Ci rivolgiamo a poco più di 300 principali porti marittimi europei. Tra di loro rappresentano il 96% di tutto il trasporto merci internazionale e intra-Ue. Noi proponiamo: più attenzione al cliente - con il comitato consultivo di un nuovo degli utenti; maggiore libertà per le porte per impostare accuse, combinate con una maggiore obbligo di trasparenza cui è coinvolto denaro pubblico; nuove procedure trasparenti e aperte a selezionare i prestatori di servizi portuali; il sostegno finanziario della ´collegare l´Europa´ per i progetti portuali che migliorano i collegamenti in poi con ferrovia, vie navigabili interne e su strada; e di migliorare il dialogo con le parti sociali - anche se una nuova struttura dei comitati. Vogliamo aiutare i nostri porti di muoversi nel 21 ° secolo. In questo modo essi possono fornire un servizio migliore per l´industria europea e l´economia europea.  
   
   
PORTO OFF SHORE VENEZIA: UNITÀ DI CRISI QUESTA SETTIMANA  
 
 Venezia, 27 maggio 2013 - L’assessore regionale alla pesca Franco Manzato convocherà questa settimana l’unità di crisi della pesca sulla questione del progetto del porto off shore di Venezia. “L’obiettivo è quello di verificare le modalità e i tempi per tutelare l’attività di pesca nel nostro mare in relazione agli effetti che sull’attività può causare la realizzazione e l’esercizio di una nuova grande infrastruttura in mare aperto – ha detto Manzato – tenuto conto della mancata sottoscrizione del protocollo già stilato dalle istituzioni e dalle associazioni coinvolte nel progetto”. “Per quanto mi riguarda, io sto con i pescatori e con loro sono deciso a garantire il massimo controllo e rigore nella realizzazione dell’opera, per evitare che incida negativamente e depauperi le risorse ittiche. Vogliamo avere risposte certe e in ogni caso doverose dall’Autorità portuale e dal Magistrato alle Acque: la firma del protocollo sarebbe un passo concreto in tale direzione. Se ciò non avvenisse e i pescatori decidessero di manifestare per sostenere i propri interessi, che coincidono con quelli della tradizione peschereccia dell’economia regionale, mi troveranno al loro fianco”.