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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Maggio 2010
GLI ESPERTI DEL WEB UNISCONO LE FORZE PER IL FUTURO DELLA RETE  
 
Bruxelles, 3 maggio 2010 - I migliori ricercatori di tutto il mondo, esperti di scienze del Web, hanno dato vita a una vera e propria alleanza per promuovere la ricerca e l´istruzione nel campo delle scienze del Web. Il Web Science Trust Network of Laboratories (Wstnet), che vedrà la partecipazione di alcuni degli esponenti di spicco del mondo accademico legato alle scienze del Web, nasce per sfruttare al meglio la crescente influenza esercitata da Internet. L´annuncio della creazione di questa rete è stato fatto in occasione della conferenza Websci10 tenutasi a Raleigh (Carolina del Sud, Stati Uniti) gli scorsi 26 e 27 aprile. L´obiettivo di Wstnet è promuovere la ricerca multidisciplinare in questo tipo di scienze. La rete, gestita da Web Science Trust che ha sede presso l´Università di Southampton (Gran Bretagna), coinvolgerà personalità importanti del mondo accademico e imprenditoriale, come anche manager, aziende e politici provenienti da tutto il mondo con lo scopo di spostare ulteriormente i confini di Internet, individuare risposte concrete alle sfide future, sfruttarne al meglio il potenziale e individuare la direzione del suo sviluppo. La crescente importanza delle scienze del Web è proporzionale all´influenza ormai esercitata da Internet su ogni singolo aspetto della società e alle possibilità ad esso correlate, impensabili fino ad appena 20 anni fa. Il Web ha trasformato la società e rappresenta il punto di raccolta e diffusione delle informazioni più importante del pianeta: sono milioni, infatti, gli utenti che ogni giorno si collegano per lavorare, comunicare, fare acquisti e studiare. "È un altro passo importante nel progresso delle scienze del Web", ha detto Sir John Taylor, presidente del Comitato di garanzia di Wstnet. "Stiamo mettendo in contatto un gruppo di rinomati laboratori di ricerca che stanno già offrendo contributi significativi a livello internazionale. Siamo ansiosi di conoscere i risultati che saremo in grado di raggiungere lavorando fianco a fianco, attraverso una serie di programmi di ricerca congiunti, di eventi e di collaborazioni. Alcuni accordi tra i membri del Wstnet consentiranno ai laboratori che fanno parte della rete di sostenere la ricerca e lo sviluppo delle scienze del Web. La rete organizzerà svariati eventi tra cui workshop, conferenze, incontri e corsi estivi e si impegnerà a individuare opportunità di raccolta fondi ed eventi pubblici guidata dalla volontà di promuovere le scienze del Web. Organizzerà, inoltre, la serie di conferenze Websci, avviata lo scorso anno ad Atene (Grecia). ´Wstnet amplierà le nostre capacità di ricerca globali nel campo delle scienze del Web garantendo che vengano inserite nei programmi universitari", ha detto il Professor Dame Wendy Hall, amministratore delegato di Wstnet e uno dei fondatori di questa disciplina. "Continueremo ad allargare la rete ad altri istituti di ricerca già attivi nell´ambito delle scienze del Web. "Siamo felici di accogliere nella nostra rete tutti i laboratori e aspettiamo con ansia i futuri sviluppi che ci attendono", ha aggiunto il Professor Hall che è anche membro del Comitato scientifico del Consiglio europeo della Ricerca (Cer). I 10 laboratori che hanno fondato Wstnet sono: University of Southern California (Stati Uniti), Massachusetts Institute of Technology (Stati Uniti), Vrije Universiteit (Paesi Bassi), Digital Enterprise Research Institute (Irlanda), Universität Koblenz-landau (Germania), Oxford Internet Institute (Gran Bretagna), Northwestern University (Stati Uniti), Tsinghua-southampton Web Science Laboratory Shenzhen (Cina), Rensselaer Polytechnic Institute (Stati Uniti) e University of Southampton (Uk). Per maggiori informazioni, visitare: University of Southampton: http://www.Soton.ac.uk/  La rete di laboratori Web Science Trust (Wstnet): http://webscience.Org/wstnet.html    
   
   
4º WORKSHOP INTERNAZIONALE SUI FONDAMENTI E LE TECNICHE PER LA CERTIFICAZIONE DEL SOFTWARE OPEN SOURCE  
 
Pisa, 3 maggio 2010 - Il 17 e 18 settembre 2010 si terrà a Pisa il quarto workshop internazionale sui fondamenti e le tecniche per la certificazione del software open source. Negli ultimi dieci anni, il software open source (Oss) ha avuto un impatto globale sul modo in cui vengono sviluppati, distribuiti e impiegati i sistemi software e i servizi basati sui software. L´oss è stato elogiato per i bassi costi di sviluppo e manutenzione, la rotazione dei codici rapida e l´affidabilità. Al contempo, la natura stessa del software open source rende difficile la valutazione della qualità, per non parlare della certificazione completa, che è particolarmente difficile da raggiungere. Ciò solleva importanti sfide dal punto di vista tecnico, metodologico e gestionale. Dal momento che l´ambiente di sviluppo dell´Oss è aperto, inconvenzionale e distribuito, la sua integrazione all´interno di complesse applicazioni a livello industriale può essere problematica. Allo stesso tempo potrebbe però essere un´opportunità per sviluppare metodi rigorosi basati sulla matematica per l´analisi e l´ingegneria del software. Il workshop riunirà ricercatori provenienti dal mondo universitario e industriale, interessati alla valutazione della qualità dei progetti di software open source, che in ultima analisi porterà alla definizione di processi di certificazione coerenti a diversi livelli. Saranno affrontate questioni fondazionali, metodologiche e pragmatiche attraverso comunicazioni tecniche e relazioni standard su casi studio concreti e dati sperimentali. Per ulteriori informazioni, visitare: http://opencert.Iist.unu.edu/    
   
   
TV DIGITALE TERRESTRE: IN TRENTINO LA TELEVISIONE È DESTINATA A SVILUPPARSI E AD INTEGRARSI SEMPRE PIÙ CON INTERNET, AD INCOMINCIARE DALL´INTERATTIVITÀ.  
 
Trento, 3 maggio 2010 - E´ questa la sintesi del convengo “La migrazione alla Tv Digitale Terrestre tra sfide e opportunità”, organizzato il 30 aprile presso la sede di Fbk dalla società di ricerca Create-net. Il simposio è stato promosso dal Servizio Reti e Telecomunicazioni della Provincia autonoma di Trento con la collaborazione del Centro di Ricerca Create-net. Ad aprire la sessione pomeridiana sullo switch-off in Trentino è stato Enrico Paissan, presidente Co.re.com, il quale ha evidenziato la necessità di “acquisire la consapevolezza che le dimensioni del nostro sistema della comunicazione non sono tali da permetterci posizioni di sterile egoismo, ma al contrario appare doveroso esprimere il coraggio di giocare una partita decisiva per la tutela degli interessi della popolazione trentina”. Più volte nel corso del simposio è stata sottolineata l’urgenza e la necessità di comprendere l’impatto sulla collettività locale dello switch-off, in riferimento anche ai problemi di ricezione digitale in provincia. Una problematica che può essere superata con l’interazione tra i soggetti direttamente interessati, quali Ministero delle Comunicazioni, Rai e Corecom, oltre alla collaborazione da parte della Provincia. “Dallo switch-off in poi – ha spiegato Carlo Buzzi, Professore di Sociologia all’Università degli Studi di Trento, a cui la Provincia ha affidato uno studio proprio sullo switch off - abbiamo seguito il passaggio dall’analogico al digitale visto dalla parte dell’utente. Già nel 2005 abbiamo compreso che la familiarità con la tecnologia in Trentino era buona. Coloro che hanno manifestato, durante lo switch over, una minore idoneità all’innovazione sono stati gli anziani, ma è senz’altro significativo notare che un 71,5% della popolazione locale ha imparato autonomamente a usare il digitale terrestre. Oggi, circa il 60% della popolazione si dice soddisfatta e passerebbe nuovamente al digitale, ma permane un 32% di insoddisfazione rappresentata prevalentemente dalle fasce deboli, quali gli anziani”. A discutere dei temi collegati all’interattività tra il digitale terrestre con i servizi sanitari è intervenuto Leonardo Sartori, Direttore Servizio S.i. Apss Trento che ha osservato come “per l’azienda sanitaria sia importante utilizzare tutte le tecnologie, Sms, Internet, Digitale Terrestre, per dialogare con la popolazione e facilitare lo scambio di informazioni. Dall’anno scorso per esempio attraverso un servizio cellulare, Cosmos, abbiamo dato la possibilità all’utente di inviare qualsiasi tipo di domanda in ambito sanitario e avere così in tempi rapidi una risposta. Entro quest’anno attiveremo il progetto Trec che consentirà ai cittadini locali di accedere alle informazioni contenute nella propria cartella clinica, attraverso qualsiasi strumento tecnologico, anche la televisione grazie al digitale terrestre”. In chiusura del convegno si è tenuta la tavola rotonda su “Tv Digitale in Trentino, punto di arrivo o punto di partenza?”, in cui diversi attori locali, moderati da Alberto Faustini, quali il Direttore Responsabile dell’Ufficio Stampa della Provincia Gianpaolo Pedrotti, gli editori (Tca; Rttr), il Centro di Ricerca Create-net e il comitato regionale per le comunicazioni Co.re.com, hanno discusso sulla direzione che dovrà prenderà il digitale terrestre e sul ruolo e le opportunità del Trentino in questo settore.  
   
   
PROGETTO UE PER IL RISPARMIO ENERGETICO DELLE RETI MOBILI DI QUARTA GENERAZIONE  
 
Bruxelles, 3 maggio 2010 - L´unione europea sta stanziando più di 9,5 milioni di euro a favore di un consorzio per la ricerca in ambito commerciale creato per ridurre i consumi energetici delle reti mobili di quarta generazione. Il progetto Earth ("Energy aware radio and network technologies") è finanziato in riferimento al tema "Tecnologie dell´informazione e della comunicazione" (Tic) del Settimo programma quadro (7° Pq). Il consorzio Earth, costituito da istituzione accademiche di rilievo, operatori di telecomunicazione e fornitori di componenti e infrastrutture, ha come obiettivo il dimezzamento dei consumi energetici entro il 2012. Il progetto, infatti, mira a ridurre in modo significativo le emissioni di anidride carbonica nel settore delle tecnologie della comunicazione e dell´informazione e semplificare l´implementazione di servizi wireless a banda larga ecocompatibili. Il team rivestirà inoltre un ruolo chiave nella diffusione delle infrastrutture a banda larga, europee e non, nei mercati consolidati come anche in quelli emergenti. I partner del progetto hanno affermato che per affrontare l´obiettivo che si prefiggono concentreranno la propria attenzione sull´efficienza energetica delle reti mobili intendendole come parte di un sistema più ampio e non quindi esaminando i singoli elementi che le compongono. Questo approccio, così affermano, consentirà loro di ridurre il consumo energetico delle aree toccate dalle reti wireless, dei componenti della stesse e dalle interfacce radio. Il loro lavoro porterà allo sviluppo di una nuova generazione energeticamente efficiente di apparecchiature e componenti correlati a questo tipo di tecnologia. I partner di Earth concepiranno inoltre strategie d´impiego mirate a garantire l´efficienza energetica e a determinare soluzioni per la gestione delle reti a ridotto impatto ambientale. Il progetto Earth fa parte dell´iniziativa europea "La rete del futuro", nata con l´intento di abbattere i limiti strutturali dell´architettura internet esistente alla luce delle difficoltà che la stessa ha dimostrato nel supportare un significativo numero di servizi e applicazioni per i quali non era stata progettata. Infine, "La rete del futuro" creerà una nuova generazione di infrastrutture di telecomunicazione, di reti e di tecnologie internet che costituiranno un valido strumento per governi e vari settori tra cui ambiente, trasporti, sanità e istruzione. "L´importanza di Earth sta nella possibilità di portare benefici tangibili alla società a diversi livelli, ovvero riducendo i consumi di energia delle reti e dell´impatto di queste ultime sull´ambiente e rendendo nel contempo i servizi della banda larga mobile disponibili ad un più vasto numero di utenti in Europa", ha affermato il dott. Rainer Fechner, coordinatore del progetto, anche direttore della sede tedesca di Bell Labs e membro del consiglio direttivo di Alcatel-lucent Deutschland. "Il valore del nostro contributo proviene dalla profonda esperienza e innovazione nelle tecnologie ´verdi´ e nei più avanzati sistemi wireless". Il progetto Earth riunisce esperti provenienti da Ericsson (Svezia), Ericsson Kommunikacios Rendszerek Kft (Ungheria), Università di tecnologia ed economia di Budapest (Ungheria), Università di Oulu (Finlandia), Nxp Semiconductors (Francia), Docomo Communications Laboratories Europe Gmbh (Germania), Telecom Italia S.p.a., University of Surrey (Regno Unito), Politecnico di Dresden (Germania), Interuniversitair micro-electronica centrum vzw (Imec - Belgio), Politecnico di Lisbona (Portogallo), Tti Norte Sl (Spagna), Istituto europeo per gli standard nelle telecomunicazioni (Etsi) e Commissione francese per l´energia atomica (Cea). Per maggiori informazioni, visitare: Earth: https://www.Ict-earth.eu/  Alcatel-lucent - Germania: http://www.Alcatel.de/  La rete del futuro: http://cordis.Europa.eu/fp7/ict/future-networks/    
   
   
MATERA, CONSIGLIO COMUNALE IN DIRETTA SU INTERNET  
 
Matera, 3 maggio 2010 - Verrà trasmessa in diretta streaming su internet la seduta di insediamento del Consiglio comunale, in programma il 3 maggio alle ore 17.30. La gara, effettuata per l’occasione, è stata vinta dalla società Videouno srl di Matera, titolare del portale di informazione “Ilmiotg.it”. Tutti i cittadini, da ogni parte del mondo, potranno quindi seguire in diretta i lavori collegandosi alla homepage del sito www.Ilmiotg.it. Inoltre, è possibile incorporare il player sul proprio sito rendendo così visibile la diretta del Consiglio comunale di Matera ai propri utenti, in streaming. Il codice da incorporare si può copiare dal player. Il software consente anche di vedere lo streaming su telefonino Iphone. “Era un impegno assunto nei confronti dei cittadini; non vogliamo perdere alcuna occasione per condividere in modo trasparente tutte le attività che l’amministrazione comunale intende realizzare”, afferma il sindaco, Salvatore Adduce. E aggiunge: “Il Consiglio comunale deve essere un patrimonio di tutti. Ed è giusto che anche i cittadini che non sono a Matera possano seguire i lavori dell’assemblea e giudicarne l´operato. Proseguiremo su questa strada della trasparenza e della condivisione delle scelte per trasformare il municipio in una vera casa di tutti”.  
   
   
"TELEMATICA E PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO", FVG: ACCELERARE IL CAMBIAMENTO  
 
Codroipo (Ud), 3 maggio 2010 - Nello sviluppare l´applicazione dei sistemi telematici ai procedimenti amministrativi, la Pubblica amministrazione dovrà porsi un obiettivo prioritario: migliorare la soddisfazione del cittadino. Lo ha sottolineato l´assessore regionale alla Funzione pubblica, Andrea Garlatti, che ha aperto il 30 aprile a Villa Manin di Passariano il convegno sul tema "Telematica e Procedimento amministrativo", promosso dalla Regione assieme alla società di informatica Insiel Spa e alle Facoltà di Scienze politiche dell´Università di Trieste e di Giurisprudenza dell´Università di Udine. Nel corso del convegno si sono confrontati docenti universitari provenienti dall´Italia e da altri Paesi europei (Germania e Francia), con l´obiettivo di fornire approfondimenti e indicazioni operative per attuare le riforme previste dalla cosiddetta Direttiva comunitaria Servizi del 2006 e dalla legge 69 del 2009, che introduce importanti misure per la semplificazione amministrativa. La diffusione della telematica nella Pubblica amministrazione può migliorare i servizi, contribuendo alla riduzione di atti cartacei e passaggi procedurali, ma può soprattutto - come è emerso nel corso dei lavori del convegno - rendere effettiva quella "cittadinanza digitale" che è ormai espressamente indicata, come "diritto sociale", nelle norme dell´Unione europea e dei singoli Paesi membri. Secondo l´assessore Garlatti, è necessario imprimere al processo di cambiamento del sistema amministrativo regionale del Friuli Venezia Giulia una sostanziale accelerazione, per scongiurare il rischio di una sempre maggiore complicazione. La prima direttrice del cambiamento è la "selezione delle funzioni". Con risorse pubbliche che sicuramente non cresceranno nel prossimo futuro, e anzi rischiano di ridursi, occorre perciò evitare di aprire nuovi fronti per concentrarsi piuttosto su un numero limitato di interventi. La seconda direttrice nasce dalla preoccupazione della tenuta del sistema giuridico-formale, a causa di una produzione legislativa eccessiva ed eccessivamente complicata. Non basta quindi informatizzare i processi amministrativi, e renderli disponibili per via telematica, ma occorre riprogettarli per renderli più semplici, avendo come riferimento appunto il cittadino. Su questo argomento l´assessore Garlatti ha annunciato un secondo momento di riflessione, che seguirà il convegno di oggi a Villa Manin. Per Insiel Spa erano presenti ai lavori il presidente Valter Santarossa, l´amministratore delegato Dino Cozzi e il direttore Fulvio Sbroiavacca. Il processo di informatizzazione della Pubblica amministrazione, ha osservato Santarossa nel suo indirizzo di saluto, è funzionale al raggiungimento degli obiettivi di efficacia, trasparenza e riduzione di tempi e costi. In quest´ottica Insiel, grazie al suo patrimonio di conoscenze, può contribuire come partner tecnologico della Regione a definire, secondo il presidente, un "modello Friuli Venezia Giulia" in grado di dare piena attuazione alla semplificazione amministrativa. Il direttore Sbroiavacca ha sottolineato la necessità di attivare un "percorso di accrescimento culturale" tra tutti gli attori coinvolti in grado di rendere la regione una sorta di laboratorio di attuazione della semplificazione amministrativa. Insiel è in grado di mettere a disposizione strumenti e banche dati univoche per operare in modo flessibile ed efficace.  
   
   
MOVE IT: CONCORSO DI IDEE PER GIOVANI DELL’ARGE ALP  
 
Trento, 3 maggio 2010 - Con un progetto denominato "move it“, gli Uffici giovani delle 9 Regioni aderenti a Arge Alp avviano, nel periodo di presidenza dell’Alto Adige, un´azione per invitare i giovani attraverso un concorso di idee a riflettere sul tema del "rispetto". I progetti degli studenti vanno presentati entro il 4 giugno. Attivato uno specifico sito web. "Siamo tutti parte della società, e ognuno di noi può contribuire attivamente a modellarla. Per garantire una convivenza futura pacifica, il principio fondamentale è il "rispetto“: rispetto per i nostri simili, per la natura e l’ambiente, ma anche verso se stessi. Cosa possiamo fare affinché nelle singole Regioni di appartenenza tutti si sentano bene? Cosa possiamo modificare per creare più giustizia? Di cosa abbiamo bisogno per farci tornare fiduciosi? Non di paura, pessimismo, insicurezza o pensieri reazionari, ma di fiducia, coraggio e resistenza, speranza, giustizia, ottimismo, solidarietà, integrazione, libertà, e rispetto, per noi stessi, gli altri, e l’ambiente." Con queste parole, sul sito internet www.Moveit2010.eu/  si invitano tutti i giovani delle Regioni aderenti ad Arge Alp - di età tra i 14 e i 26 anni - a dare un contributo critico e costruttivo alla società. Il modo in cui decidono di contribuire, anche assieme ad altri giovani, è il nocciolo del progetto "Giovani Arge Alp". Al concorso possono partecipare progetti, idee, schemi, programmi, cartelloni, musica, filmati, rappresentazioni teatrali, letteratura, ecc.: insomma, di tutto. Opere realizzate da soli, in gruppo, con tutta la classe a scuola. Il termine di consegna delle proposte è il 4 giugno 2010, le proposte vanno inviate all´indirizzo mail info@moveit2010.Eu Le 10 idee migliori saranno premiate da una competente giuria internazionale con 1.500 Euro. Un importo che intende aiutare a realizzare l’idea o il progetto. I progetti vincitori saranno presentati al pubblico nel grande appuntamento conclusivo il 19 giugno 2010 a Castel Tirolo sopra Merano. Il sito però intende soprattutto essere un’occasione per uno scambio di idee tra i giovani dei diversi paesi, tramite Facebook, Twitter o Blog. La comunità di lavoro Arge Alp raggruppa oggi lo Stato libero della Baviera, i cantoni svizzeri dei Grigioni, di San Gallo e del Ticino, le Province autonome di Bolzano e di Trento, la Regione Lombardia, i Länder austriaci Salisburgo, Tirolo e Vorarlberg. Dalla sua costituzione nel 1972 i suoi aderenti si impegnano a favore di uno sviluppo sostenibile dello spazio alpino. La Presidenza è a rotazione annuale, fino a giugno 2010 spetta all’Alto Adige.  
   
   
NASCE LA NUOVA “CAMERA PULITA” DELLA FONDAZIONE BRUNO KESSLER L’INAUGURAZIONE MARTEDÌ 4 MAGGIO A POVO (TRENTO)  
 
Trento, 3 maggio 2010 - Produce ogni anno più di un milione di microchip, dispositivi elettronici ad alta tecnologia, richiesti dall’Agenzia Spaziale Italiana per effettuare ricerche nello spazio e dal Cern di Ginevra per i grandi esperimenti di fisica, ma anche dalle aziende per produrre innovativi pannelli solari, realizzare sensori utili nel monitoraggio ambientale e per il miglioramento della produzione industriale. La cosiddetta “Camera Pulita” o “Clean Room” della Fondazione Bruno Kessler di Povo (Trento), parte del Laboratorio di Microtecnologie in cui lavorano 18 fra ricercatori e tecnici, diventa più grande e martedì 4 maggio alle 14.30, nella sede di via Sommarive, viene inaugurata la nuova area, un settore di 200 metri quadrati che si aggiunge ai 500 già operativi. Un’innovazione che, grazie al finanziamento congiunto della Provincia autonoma di Trento, dell’Istituto Italiano di Fisica Nucleare (Infn) e della Fbk, permetterà di razionalizzare e ottimizzare le procedure di lavorazione all’interno dei laboratori. Ad aprire i lavori sarà il responsabile del Laboratorio di Microtecnologie, Pierluigi Bellutti, che introdurrà le relazioni di Luciano Bosisio e di Roberto Battiston dell’Infn, cui seguiranno gli interventi del presidente della Fbk, Andrea Zanotti, del presidente dell’Infn, Roberto Petronzio, e del Presidente della Provincia autonoma di Trento. E’ prevista quindi la visita ai laboratori di ricerca e di produzione della Camera Pulita. In particolare, la relazione di Roberto Battiston, professore di Fisica generale all’Università di Perugia e membro del Consiglio scientifico dell’Irst nel 1995, verterà sui dispositivi utilizzati negli esperimenti spaziali fra cui i Mems (Micro-electro-mechanical Systems) prodotti anche nella Camera Pulita di Trento e che a luglio verranno inviati sulla Stazione Spaziale Internazionale. Luciano Bosisio, professore all’Università di Trieste, illustrerà gli esperimenti europei condotti al Cern di Ginevra (il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle) che si avvalgono dei dispositivi in silicio prodotti anche nella Clean Room. Proprio dal Cern i ricercatori della Fbk nel 2006 erano stati premiati per la migliore fornitura di rivelatori microstriscia (dispositivi in silicio ad alta tecnologia) e strumenti informatici indispensabili per la realizzazione di Alice (acronimo di A Large Ion Collider Experiment), uno dei più grandi esperimenti scientifici al mondo dedicati alla fisica della materia e alla comprensione dell’origine dell’Universo. Fisica delle astroparticelle nello spazio – Abstract di Roberto Battiston - Il cosmo è il laboratorio ultimo per lo studio delle interazioni fondamentali. Per scoprire i suoi segreti occorrono esperimenti sempre più sofisticati e precisi. La tecnologia dei rivelatori di radiazione a stato solido e Mems risulta particolarmente indicata per questo tipo di ricerche. In questo seminario porteremo alcuni esempi di come questo sia avvenuto con le tecnologie sviluppate a Trento per i rivelatori a stato solido usati negli esperimenti spaziali sviluppati dall’ Infn. Curriculum breve – Roberto Battiston - Roberto Battiston è nato nel 1956, a Trento, coniugato con quattro figli. Si è laureato in Fisica alla Scuola Normale di Pisa nel 1979, ha conseguito il Diploma di Dottorato di Terzo Ciclo, Università di Parigi Ix, Orsay, nel 1982. Dal 1993 è professore straordinario e dal 1995 ordinario di Fisica Generale presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Perugia. Ha ricevuto la Laurea Honoris Causa dall’Università di Bucarest nel 2000. Attivo per 20 anni in collaborazioni scientifiche internazionali nel campo della fisica sperimentale delle interazioni fondamentali (Fisica delle Interazioni Forti, Fisica delle Interazioni Deboli ed Elettromagnetiche, Studio dei raggi cosmici dallo spazio), è Deputy spokesperson dell’esperimento Ams, il primo esperimento di fisica dei raggi cosmici nello spazio basato su un magnete superconduttore e che sarà installato sulla stazione spaziale Iss nel luglio 2010. E’ autore di oltre 400 lavori pubblicati su riviste internazionali e organizzatore di numerosi congressi dedicati alla scienza spaziale (Trento 1999, Elba 2002, Washington 2003, Pechino 2006). Svolge inoltre attività di divulgazione scientifica collaborando con i quotidiani La Stampa, Il Corriere della Sera, e i periodici L’indice e Le Scienze dove tiene una rubrica mensile. E’ stato direttore scientifico della mostra Astri e Particelle, Le Parole dell’Universo, programmata a Palazzo delle Esposizioni, Roma dal 27 ottobre 2009 al 14 febbraio 2010. Principali cariche ricoperte: per 6 anni Coordinatore Scientifico nella Prima Commissione Scientifica dell´Infn; membro del Consiglio Scientifico dell´Irst (Trento,1995), del Consiglio Scientifico dell´Asi (1997-1999), del Consiglio Scientifico del Ifc di Milano (1998-2002), del Fundamental Physics Advisory Group dell´ Esa (1999-2001 ), del Joint Space Science Advisory Group (Jssag) in rappresentanza del Miur (2001), direttore della Sezione Infn di Perugia e membro del Direttivo Nazionale dell´Infn (2001-7), Direttore Scientifico del Post, Science Center di Perugia (2001-03), membro del Consiglio di Amministrazione dell’Inaf (2004-07), Presidente del Comitato internazionale di valutazione per il settore fisica e astrofisica dello Csic (il Cnr spagnolo) (2005, 2009), Presidente della Commissione Scientifica Nazionale Ii dell’ Infn (2009-). Gli esperimenti al super acceleratore Lhc del Cern – Abstract di Luciano Bosisio - Il Large Hadron Collider del Cern, che proprio nelle ultime settimane ha iniziato ad operare, apre una nuova era di scoperte nella Fisica delle interazioni fondamentali. L’accesso a una regione di energie finora inesplorata permetterà nei prossimi anni di affrontare molte delle principali questioni aperte della Fisica, come l’origine della massa, l’unificazione delle interazioni, l’abbondanza della materia oscura, l’evoluzione dell’Universo primordiale. In tutti gli esperimenti che partecipano a questo ambizioso programma di ricerca i rivelatori basati su dispositivi al silicio giocano un ruolo essenziale, e alcuni di essi racchiudono al loro interno componenti sviluppati in collaborazione tra Fbk e Infn, e prodotti a Trento. La presentazione illustrerà alcuni esempi significativi del contributo di Fbk a queste realizzazioni. Curriculum breve - Luciano Bosisio - Laureato in Fisica nel 1976 presso l´Università di Pisa, è stato ricercatore universitario presso la Scuola Normale Superiore (1980-92), Staff Scientist presso il Lawrence Berkeley Laboratory (1985-88). E’ professore associato presso l’Università di Trieste dal 1992. Ha partecipato a diversi esperimenti di Fisica delle alte energie, condotti presso il Cern (esperimento R801 all’anello di accumulazione Isr, esperimenti Na1 e Na7 all’acceleratore Sps, esperimento Aleph al Lep) e presso il laboratorio Slac a Stanford (esperimento Babar). Più recentemente ha collaborato alla preparazione dell’esperimento Alice presso il Large Hadron Collider del Cern, e attualmente partecipa al progetto dell’apparato sperimentale per la Super B-factory, un nuovo acceleratore per lo studio di precisione della fisica degli heavy flavours, proposto per la realizzazione presso i laboratori di Frascati dell’Infn. Nell’ambito di questi esperimenti si è occupato in particolare dello sviluppo e impiego di rivelatori a semiconduttore. Tra il 1981 e nel 1985 ha collaborato allo sviluppo dei primi rivelatori a microstrip su germanio, e al loro impiego come bersagli attivi per la misura della vita media di mesoni con ‘charm’ (esperimento Na1 al Cern). Ha svolto un ruolo primario nello sviluppo di rivelatori a microstrip su silicio con lettura a doppia faccia, e nel loro impiego nel rivelatore di vertice dell´esperimento Aleph presso il Lep del Cern. E’ stato responsabile del progetto e della costruzione della seconda versione di questo rivelatore. Ha collaborato alla realizzazione del tracciatore di vertice al silicio (Svt) dell’esperimento Babar, con importanti contributi al design e al test dei sensori a microstrip, agli studi del danno da radiazione e alla soluzione di problemi sorti durante il funzionamento del rivelatore. Ha coordinato l´attività sui sensori a microstriscia per il rivelatore di tracciamento al silicio dell’esperimento Alice all’Lhc. Partecipa al progetto del rivelatore di tracciamento al silicio per la Super B-factory e allo sviluppo dei relativi componenti. A partire dai 1989 è impegnato promuovere la crescita in ambito nazionale delle tecnologie e competenze necessarie per la realizzazione di dispositivi al silicio per rivelazione di radiazioni. Quest’obiettivo ha trovato una positiva risposta nella stretta e fruttuosa collaborazione con Fbk, che ha gradualmente portato l’organizzazione di Trento da un lato a svolgere una incisiva attività di R&d nel settore, con sviluppi in nuove direzioni come i Silicon Photomultipliers (Sipm), e dall’altro a partecipare con successo alle gare per l’aggiudicazione di forniture di sensori anche in progetti di larga scala come gli esperimenti al Large Hadron Colider del Cern. La collaborazione tra la Fbk-infn (a cura di Infn) L’istituto Nazionale di Fisica Nucleare ha suggerito motivazioni e conferito linee di ricerca che animano una componente importante degli sviluppi più avanzati del Laboratorio di Microtecnologie del quale la Clean Room fa parte. Ma la collaborazione tra Infn e Fbk è come una amicizia di vecchia data, basta guardare gli sviluppi più importanti in cui l’Infn è impegnato e troveremo in tanti casi la presenza degli specialisti e delle tecnologie Fbk. Ad Lhc, per esempio, mentre il grande acceleratore fa i primi giri di riscaldamento troviamo i rivelatori a microstrisce di silicio nel precisissimo rivelatore di tracce, rivelatori prodotti a Trento non solo nella parte di competenza del laboratorio ma anche per sopperire alla mancata consegna di altri fornitori. Mentre Ams, il grande spettrometro per la ricerca di antimateria, si accinge a partire con uno dei prossimi shuttle i tecnici verificano il funzionamento dei rivelatori a microstrisce di silicio simili a quelli impiegati per Lhc. Si preparano ad una lunga permanenza nella stazione spaziale. Anche nel contesto degli sviluppi per il calcolo ad alte prestazioni e parallelo la collaborazione Fbk-infn è attiva e produttiva. Due esempi di collaborazione tra Infn e Fbk: 1)I Sipm. Lo sviluppo di " Sipm" i foto-moltiplicatori di silicio è stato, tra i vari progetti condivisi tra Infn ed Fbk, quello di più vistoso successo. Lo dimostra anche l´interesse internazionale sia delle imprese che della comunità di ricerca per questi dispositivi. Si tratta di un piccolo (pochi millimetri quadrati, pochi grammi) dispositivo di silicio che può in tanti casi sostituire grossi e complessi fotomoltiplicatori tradizionali nella rivelazione di fotoni, di sorgenti di luce o di segnali luminosi. I “Sipm” sono stati sviluppati con lo stimolo degli esperimenti di fisica delle alte energie per essere applicati nei grandi acceleratori di particelle (come l’acceleratore di Ginevra Lhc) o nei satelliti di ricerca ma risultano utilissimi in tante applicazioni mediche ed industriali. Come funziona: il raggio di luce (il fotone) incontrando il silicio rilascia la sua energia “creando” elettroni e lacune. I campi elettrici accelerano gli elettroni che con urti successivi danno luogo alla formazione di una valanga di elettroni che amplifica il segnale originale. Tra le prime applicazioni vi è la Pet (la tomografia particolarmente adatta, tra l’altro, alla scoperta precoce di forme tumorali) che potrà approfittare di una semplificazione e di un miglioramento di prestazioni dovuto alla velocità con la quale i Sipm rispondono allo stimolo iniziale. 2) I Sensori a Deriva. Sono sensori di silicio con bassissimo rumore di fondo (un “disturbo” del segnale), quindi molto precisi. In questo caso la luce è data da raggi X di bassissima energia. Per rivelarli con precisione sufficiente è necessario che il rivelatore abbia un rumore di fondo incredibilmente basso. Si può così identificare con grande precisione la composizione degli atomi dei materiali (leggendo gli spettri di raggi X prodotti nella diseccitazione degli atomi dei materiali in analisi). Si tratta di piccoli, leggeri, “miracolosi” dispositivi di silicio che entreranno presto a far parte di tantissimi strumenti di uso quotidiano.  
   
   
FVG: SINERGIA SCIENZA-FINANZA  
 
Trieste, 30 aprile 2010 - Banca europea per gli investimenti (Bei) e Sincrotrone Trieste hanno sottoscritto il 29 aprile, alla presenza dell´assessore regionale alle Relazioni Internazionali e comunitarie Federica Seganti, un contratto di finanziamento di 20 milioni di euro destinati al completamento e all´avvio della nuova sorgente di luce Fermi@elettra. L´atto è stato firmato dal vicepresidente Dario Scannapieco, responsabile per conto di Bei delle operazioni in Italia, a Malta e nei Balcani, il quale ha parlato di progetto di eccellenza, anche perché a livello europeo si sta dando la più grande attenzione alla struttura immateriale della conoscenza, e dal presidente di Sincrotrone Trieste Carlo Rizzuto, che ha definito l´accordo un passo significativo e ricordato come Commissione europea e Bei stiano formalizzando una activity che consentirà al mondo della ricerca di utilizzare gli strumenti finanziari senza aumentare i debiti di Stati e Regioni. Ricordando "il recente incontro tra il presidente del Friuli Venezia Giulia Renzo Tondo ed i rappresentanti della Bei per le interazioni operative tra la Regione e questa importante istituzione finanziaria europea", l´assessore Seganti ha evidenziato l´importanza del rapido completamento "di una struttura all´avanguardia nel mondo". L´assessore ha quindi notato che la costruzione del nuovo acceleratore lineare di particelle sta già portando una ricaduta economica in regione di circa 100 milioni con il coinvolgimento di una ventina di imprese e delle relative maestranze. "Fermi@elettra si inserirà a pieno titolo nella filiera del processo di innovazione in Friuli Venezia Giulia - ha detto l´assessore - andando a implementare quel collante tra chi studia e chi fa impresa che è la ricerca applicata". "Questa struttura è già ambasciatore d´eccellenza di Trieste e del Friuli Venezia Giulia nel mondo" ha detto l´assessore, sottolineando l´importanza di fare massa critica guardando all´Europa in espansione e ricordando il colloquio avuto di recente a Belgrado sulla nuova sorgente di luce con il ministro serbo per l´Integrazione europea e la Ricerca scientifica e vicepremier Bozidar Djelic, che ha inviato a Trieste il prossimo autunno per metterlo in contatto con le opportunità offerte da questo nuovo strumento aperto alla comunità scientifica internazionale ed alle imprese. Con Fermi@elettra, che entrerà in funzione all´inizio del 2011 e affiancherà la sorgente di luce inaugurata nel ´94. Sincrotrone Trieste intende porsi come uno dei principali punti di riferimento europei e mondiali nello studio delle superfici e dei nuovi materiali su scala atomica e subatomica. Intanto, già in questa fase, ha confermato Rizzuto, la struttura è un dimostratore di componenti che vengono commercializzate e si sta arrivando alla creazione di una società ad hoc. Quanto alle applicazioni della nuova sorgente di luce esse sono tantissime, ha detto Rizzuto, citando ad esempio i catalizzatori delle automobili ed i medicinali e affermando che l´Europa ha potuto tener testa alla Cina anche perché "i centri come il nostro consentono di aumentare la qualità dei prodotti attraverso il miglioramento dei materiali"  
   
   
ISTRUZIONE FORZA PER UNIRE I POPOLI DELL´´AREA ADRIATICA  
 
Trieste, 3 maggio 2010 - Un appello ai governanti europei, nazionali e regionali affinché l´istruzione venga considerata una forza fondamentale per unire i popoli dell´Area Adriatica è stato lanciato il 29 aprile, da Trieste, da rappresentati delle istituzioni e delle autorità scolastiche, da presidi, insegnanti e studenti riuniti per iniziativa del Collegio del Mondo unito dell´Adriatico e della Regione Friuli Venezia Giulia. Come ha spiegato l´ambasciatore Gianfranco Facco Bonetti, presidente del Collegio dell´Adriatico (uno dei 13 esistenti al mondo), le scuole giocano un ruolo strategico nello sviluppo delle comunità locali e l´appello nasce dalla convinzione che un più intenso scambio di esperienze e conoscenze tra studenti e docenti dell´area possa dare impulso anche alla collaborazione politica e istituzionale. Ecco che nel documento è scritto che "i giovani rappresentano una delle maggiori risorse e investire in sistemi educativi avanzati, basati su una piattaforma comune, offrirà un´occasione unica per una maggiore unità dell´Area adriatica, con una comprensione condivisa delle sue diverse identità culturali". E non a caso oggi, accanto ai ragazzi del collegio dell´Adriatico, erano presenti coetanei del Collegio di Mostar e di un liceo del Montenegro. All´incontro ha partecipato, in rappresentanza della Regione, l´assessore all´Istruzione e cultura, Roberto Molinaro, che, definendo importante il confronto odierno, ha insistito sul concetto di istruzione quale motore dello sviluppo. Per Molinaro il Collegio dell´Adriatico rappresenta "un´eccellenza di cui siamo orgogliosi". Per cui "vorremmo che esso potesse essere punto di riferimento per iniziative di respiro internazionale perché in questa regione, fondatrice di Alpe Adria e promotrice dell´Euroregione adriatica, parlare di Europa è scontato". E se infatti la vocazione internazionale è "trasversale rispetto a buona parte delle attività istituzionali dell´Amministrazione regionale", la modifica della carta costituzionale del 2001, che attribuisce maggiore responsabilità alle Regioni in tema di istruzione, consente anche una collaborazione con il Collegio per delineare nuovi scenari, per dar vita a buone pratiche, da estendere al resto del sistema educativo, caratterizzato ormai dalla tendenza a sviluppare competenze piuttosto che saperi specifici, e prossimo alla riforma della suola superiore.  
   
   
REGIONE BASILICATA, INCONTRO SU RIORGANIZZAZIONE SISTEMA FORMAZIONE  
 
Potenza, 3 maggio 2010 - L’assessore alla Formazione, Lavoro, Cultura e Sport, Rosa Mastrosimone condivide in pieno l’esigenza, espressa dal Presidente Lacorazza e dalle Organizzazioni sindacali, a riguardo dell’istituzione di un tavolo tecnico per poter procedere alla riorganizzazione del sistema della formazione che sia funzionale alle richieste del mercato del lavoro ed alla piena attuazione della delega alle Province in materia. Consapevole, dell’urgenza delle questioni messe in campo da un settore cruciale per lo sviluppo economico della regione e della necessità di una completa sintonia operativa fra le istituzioni interessate convocherà, mercoledì 5 maggio (ore 11) presso il Dipartimento un incontro con il Presidente della Provincia Lacorazza, le rsu dell´Apofil, i segretari territoriali dei sindacati di categoria e, per la parte pubblica, il direttore generale dell´Ente Donato Pafundi, l´assessore alla Formazione Vitantonio Rossi, le dirigenti del settore personale e formazione Antonella Salvatore e Maria Rosaria Sabia e il presidente del nuovo Cda Nicola Stefano Laguardia e il direttore Apofil Giuseppe Romaniello. L’assessore esprime la massima disponibilità ad affrontare le questioni, auspicando un confronto aperto e costruttivo.  
   
   
SICILIA: LEZIONI DI AUTONOMIA IN SCUOLE E UNIVERSITA´  
 
Palermo, 3 maggio 2010 - "Un´ora di autonomia nelle scuole per valorizzare l´identita´ siciliana, a partire dalla conoscenza della nostra storia" ha detto il 30 aprile l´assessore regionale all´Istruzione e Formazione, Mario Centorrino, che ha presentato l´iniziativa questa mattina a Palazzo d´Orleans, insieme con l´assessore ai Beni Culturali e l´Identita´ siciliana, Gaetano Armao. "Si tratta di un primo progetto sperimentale- ha spiegato Centorrino- per far conoscere agli studenti siciliani lo Statuto, il rapporto fra Statuto e Costituzione, i diritti e i doveri che scaturiscono dallo Statuto. A questo fine, abbiamo varato una circolare rivolta ai docenti, con la quale si dedica uno spazio didattico alla storia dell´autonomia siciliana". L´iniziativa si inserisce in un programma piu´ ampio di eventi previsti in occasione della ricorrenza della promulgazione dello Statuto e della festa dell´Autonomia della Regione siciliana, il 15 maggio. Secondo Gaetano Armao, "Tutta la storia del popolo siciliano e´ una storia d´autonomia, da tramandare agli studenti come fondamentale patrimonio culturale. Per questo abbiamo previsto anche Lectio magistralis in ciascuna delle universita´ siciliane sul tema dell´autonomia. "L´ora di autonomia, in particolare- ha sottolineato- e´ un utile strumento di lavoro in classe per il recupero di una cultura costituzionale e statutaria, grazie al quale gli studenti avranno un´ulteriore opportunita´ di riflessione sui diritti umani, sull´identita´ regionale, nazionale e sopranazionale". "L´educazione al senso civico- ha aggiunto l´assessore all´Istruzione- all´etica della responsabilita´, al valore dei diritti, costituiscono una prerogativa fondamentale per la formazione dei futuri cittadini, e non puo´ che partire dalla scuola , iniziando dalle carte fondamentali che regolano le istituzioni nazionali e siciliane". L´ora di autonomia si svolgera´ con il supporto di letture, approfondimenti, seminari, elaborazioni scritte basate su testi scelti dai docenti, o tratte da materiali di conoscenza pubblicati sui siti della Regione.  
   
   
UN MILIONE IN PIÙ DAL GOVERNO PER LE SCUOLE CALABRESI  
 
Catanzaro, 3 maggio 2010 - La Vicepresidente della Giunta regionale Antonella Stasi, a conclusione di due giorni di intenso lavoro, nell’ambito della Conferenza dei Presidenti, prima, e della Conferenza Stato-regioni, dopo, si dice soddisfatta per i risultati ottenuti. Infatti, grazie al preciso e pressante intervento del Presidente Scopelliti nei confronti del Governo, la Regione Calabria è riuscita ad ottenere, unica regione d’Italia, un incremento di un milione e trecentomila euro, rispetto ai fondi previsti in favore delle scuole calabresi che ammontavano a circa 12 milioni per ventotto scuole. “Con questo ulteriore finanziamento, che sarà deliberato nei prossimi giorni dal Cipe, dopo il via dato dal Ministero delle Infrastrutture - ha detto la Vicepresidente Antonella Stasi - potremo procedere alla messa in sicurezza nella nostra regione di ben altri dieci edifici, già da subito, con l’avvio dei lavori prima dell’estate. Un risultato particolarmente significativo per un settore così importante come quello dell’edilizia scolastica nella nostra regione, ottenuto, a pochi giorni dal nostro insediamento, per il prezioso ruolo che ha svolto in queste ore il Presidente Scopelliti sul piano del confronto politico con gli altri presidenti e con i Ministri competenti”.  
   
   
EDUCAZIONE ALIMENTARE, LABORATORI DIDATTICI IN SCUOLE MEDIE DI MATERA  
 
Matera, 3 maggio 2010 - L’ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della provincia di Matera e la Coldiretti di Basilicata inizieranno nel mese di Maggio il percorso didattico “Giovani e alimentazione: educazione per una crescita sana”. Le iniziative, che saranno rivolte a scuole medie della provincia di Matera, verranno realizzate grazie alla collaborazione del Dipartimento Agricoltura e Sviluppo Rurale della Regione Basilicata e dell’Azienda Pantanello dell’Alsia. L’iniziativa, afferma il Presidente dell’Ordine Carmine Cocca, si rende necessaria per avvicinare i dottori Agronomi e i dottori Forestali, che hanno forti competenze nel settore agroalimentare, ai ragazzi delle scuole elementari e medie i quali iniziano a presentare, troppo spesso, problemi legati a squilibri alimentari. Si spera di poter contribuire a far individuare il “giusto metodo” per conoscere gli alimenti, i valori nutrizionali degli stessi e le peculiarità che il nostro territorio offre. In tale quadro, conclude Cocca, la frutta del metapontino ed i prodotti locali assumono un ruolo centrale che necessita di forte attenzione e valorizzazione. La Coldiretti, afferma il Presidente Regionale Piergiorgio Quarto, già da tempo sta puntando a progetti di educazione alimentare con le scuole evidenziando la necessità di un’alimentazione corretta esercitata dall’agricoltura che ormai unisce il prodotto al territorio assicurando salubrità dei prodotti, tipicità delle produzioni e quindi sicurezza alimentare. L’interazione tra Ordini ed Organizzazioni, pertanto, deve rappresentare quel valore aggiunto per un territorio che sta vivendo una crisi diffusa a tutti i livelli.  
   
   
L’UNIVERSITÀ DI MESSINA RACCOGLIE L’INVITO DEL PRESIDENTE SCOPELLITI PER UN CORSO DI LAUREA A LOCRI  
 
Reggio Calabria, 3 maggio 2010 - L’università di Messina ha comunicato 30 aprile al Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti che, in tempi brevissimi, sarà aperto un tavolo di concertazione con la finalità di far ripartire il corso di laurea in scienze sociali che è tenuto a Locri dalla Facoltà di Scienze Politiche. La decisione è stata presa dal Senato accademico in considerazione “dell’autorevole intervento – si legge nella nota - del Presidente della Regione Calabria, dott. Giuseppe Scopelliti che ha incontrato recentemente il Rettore a Messina e ai suoi successivi positivi interventi per trovare soluzione ad un problema che interessa tutta la Locride. Il Senato ha ritenuto di dover tenere in dovuta considerazione l’appello degli studenti di Locri per il valore sociale e il significato morale che la presenza di un corso di laurea in Scienze Sociali ha nel territorio della Locride. Il Senato – si legge ancora - ha valutato positivamente il fatto che l’Università possa partecipare con una parte possibile di impegno finanziario al progetto. Il prof. Andrea Romano, preside della Facoltà di Scienze Politiche, curerà l’avvio del tavolo di concertazione la cui precisa composizione, dopo i necessari contatti della presidenza della regione Calabria, sarà definita dal Rettore e dal Senato Accademico”. A tal proposito il prof. Tomasello ha dichiarato che “L’università di Messina non poteva restare indifferente alle richieste del presidente Scopelliti che già a pochi giorni dall’elezione alla guida della Regione Calabria ha posto con forza il problema alla nostra attenzione. Da parte nostra guardiamo, per tradizione, con grande attenzione ai problemi degli studenti Calabresi e siamo lieti che con questa nuova amministrazione guidata con competenza e passione dal presidente Scopelliti, si è aperta a una nuova era di fattiva e concreta collaborazione tra le due istituzioni”.  
   
   
SCUOLA: 57 MILIONI PER POTENZIARE STRUTTURE PER ATTIVITÀ EXTRASCOLASTICHE DELLA SARDEGNA  
 
Cagliari, 3 maggio 2010 - "La scuola rappresenta un presidio importante nel territorio e le risorse stanziate dalla Regione Sardegna serviranno proprio per intervenire in numerose realtà locali, con l’obiettivo di innalzare il livello qualitativo dell’istruzione nell’isola". L’ha detto l’assessore della Pubblica Istruzione, Maria Lucia Baire, illustrando il 29 aprile il bando che destina 57 milioni di euro agli enti locali per il potenziamento di laboratori, locali per attività culturali e ricreative, palestre e impianti sportivi di base nelle scuole. "Il finanziamento - ha sottolineato l’esponente della Giunta Cappellacci, appellandosi ai sindaci e ai rappresentanti delle province per assicurare la massima celerità nell’avvio dei progetti – sarà finalizzato alla realizzazione di interventi sulle strutture scolastiche, per accrescerne sia le dotazioni tecniche che gli spazi per attività extrascolastiche". I Fondi, provenienti dal Por Sardegna Fesr 2007/2013, serviranno a concedere contributi alle scuole per migliorare le strutture scolastiche e aumentare l’attrattività del sistema educativo e formativo. Le amministrazioni comunali e provinciali, chiamate a predisporre e presentare i progetti entro il 17 maggio prossimo, dovranno impegnarsi a cofinanziarne almeno il 10% e potranno inoltrare richieste di finanziamento fino a un massimo di 3 interventi. Le proposte progettuali, in particolare, saranno diretti alla riqualificazione e all’adeguamento alle nuove esigenze didattiche di locali e spazi attrezzati esistenti: aule speciali/laboratori di orientamento scientifico, tecnologico, linguistico, espressivo e musicale; locali per attività culturali o ricreative in genere; altri locali da destinare ai servizi di accoglienza; palestre e impianti sportivi di base o polivalenti, con l’esclusione di nuove costruzioni.  
   
   
TRENTO: FACILITATORI E MEDIATORI PER GLI STRANIERI NELLE SCUOLE DUE DELIBERE PROPOSTE DALL’ASSESSORE ALL’ISTRUZIONE E ALLO SPORT APPROVATE DALLA GIUNTA  
 
Trento, 3 maggio 2010 - Con due distinte delibere, proposte dall’assessore provinciale all’istruzione e allo sport, la Giunta ha approvato il 30 aprile i primi elenchi ufficiali di mediatori interculturali e facilitatori linguistici in possesso di titoli e requisiti, da assegnare alle scuole per l’integrazione degli alunni stranieri nelle scuole del Trentino. Non si parte da zero, perché già da tempo, grazie all’apposito Regolamento attuativo della Legge provinciale di riforma 5/2006, alle scuole del Trentino vengono assegnate risorse finanziarie ed umane a sostegno di una integrazione mirata degli alunni stranieri nelle classi, ma da oggi c’è uno strumento importante in più al servizio degli Istituti scolastici. Con due delibere separate, ma entrambe presentate dall’assessore all’istruzione e allo sport, la Giunta nella seduta odierna ha approvato la formazione di due distinti elenchi ufficiali di figure che operano nelle scuole sia nelle classi che in appositi laboratori linguistici per accompagnare in modo serio e competente l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri. Un primo elenco riguarda 70 operatori in possesso dei requisiti richiesti per i mediatori interculturali previsti dall’articolo 8 del medesimo regolamento, figure che provengono praticamente da tutti i paesi stranieri dai quali provengono gli alunni presenti nelle scuole trentine e che devono: 1. Possedere la padronanza della L1 e una competenza certificata in italiano corrispondente al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue, elaborato dal Consiglio d’Europa; 2. Aver vissuto un percorso di migrazione; 3. Essere in possesso di un titolo di studio universitario ovvero aver frequentato un percorso scolastico corrispondente ad almeno dodici anni di studio ed essere in possesso del relativo titolo di studio finale e di una preparazione culturale adeguata; 4. Aver frequentato almeno 150 ore di formazione specifica, organizzata dalla Provincia, sulla mediazione interculturale in ambito scolastico e formativo. Un secondo elenco riguarda 94 facilitatori linguistici (52 nella sezione docenti e 42 in quella “operatori non docenti”) in possesso dei requisiti richiesti previsti dall’articolo 7 del medesimo regolamento. Il facilitatore linguistico è il docente dell’istituzione scolastica e formativa, o esperto esterno, al quale è affidato il compito di facilitare l’apprendimento della L2 (lingua italiana insegnata agli studenti stranieri considerata lingua seconda) da parte degli studenti frequentanti l’istituzione, secondo quanto definito dalla programmazione didattica ed educativa. Il facilitatore linguistico deve, per lo svolgimento dei suddetti compiti: 1. Essere di madrelingua italiana e iscritto nell’elenco previsto dall’art. 3 del D.p.p. 27 marzo 2008, n. 8 – 115/Leg; qualora non sia di madrelingua italiana, possedere una competenza certificata in italiano corrispondente al livello C2, come definito dal quadro comune europeo di riferimento per le lingue, elaborato dal Consiglio d’Europa; 2. Essere in possesso di un diploma di laurea almeno triennale o equipollente, o del titolo di abilitazione all’insegnamento nelle scuole italiane; 3. Aver frequentato almeno 150 ore di formazione specifica, organizzata dalla Provincia, volta all’apprendimento delle modalità di insegnamento dell’italiano L2 Gli elenchi verranno aggiornati annualmente del Dirigente del Servizio per lo sviluppo e l’innovazione del sistema scolastico e formativo. Le due delibere complete degli allegati con gli elenchi completi si può consultare e scaricare dal portale della scuola trentina www.Vivoscuola.it/    
   
   
SLOVENIA, INVESTIMENTO DI IFC IN "GORENJE"  
 
Lubiana, 3 maggio 2010 - International Finance Corporation vuole investire 30 milioni di euro nel settore degli elettrodomestici in Slovenia. L´international Finance Corporation, settore privato della Banca Mondiale, prevede di investire fino a 30 milioni di euro nel capitale azionario di "Gorenje", primo produttore di elettrodomestici in Slovenia. L´investimento, ha annunciato l´Ifc, contribuirà a migliorarne la competitività e la ristrutturazione del debito esigibile nei prossimi due anni.  
   
   
CONFERENZA UNIFICATA APPROVA INTERVENTI EDILIZIA SCOLASTICA PER UN IMPORTO DI 350 MILIONI DI EURO, DI CUI CIRCA 6 MILIONI DI EURO ASSEGNATI A PROVINCE E COMUNI DELLA BASILICATA.  
 
Potenza, 3 maggio 2010 - “La Conferenza Unificata ha approvato ieri il piano stralcio di interventi sul patrimonio scolastico per un importo di 350 milioni di euro, di cui circa 6 milioni di euro assegnati a province e comuni della Basilicata”. Ne ha dato notizia il presidente della Provincia di Potenza Piero Lacorazza, componente della Presidenza Upi e della Conferenza Unificata. Gli interventi sono stati selezionati sulla base delle segnalazioni giunte dai gruppi di coordinamento regionale che hanno predisposto un primo programma di interventi urgenti finalizzati alla rimozione immediata delle situazioni di pericolo accertate. “E’ un primo segnale – ha sottolineato Lacorazza - che rispetto ad un fabbisogno di 1000 milioni di euro per coprire 6900 richieste individua gli interventi più urgenti. E’ necessario, senza dubbio, impegnare il governo a finanziare tutte le richieste e, soprattutto, ad individuare con tempi celeri il resto delle risorse da assegnare a province e comuni. E’ necessaria una maggiore rapidità negli stanziamenti ed anche una verifica poiché, dopo circa un anno e mezzo dall’Intesa e dalla ricognizione dei fabbisogni, alcuni comuni o province hanno già costruito percorsi e sostenuto interventi per rimuovere condizioni di pericolo. Un maggior coordinamento, per le risorse ancora da attribuire, consentirebbe di finalizzare meglio le azioni a sostegno della sicurezza nelle scuole. Il nostro impegno continuerà per sostenere piccoli ed importanti interventi la cui finalità non è rilevante solo socialmente ma anche economicamente per un territorio nel quale l’ossatura principale è rappresentata dalla piccola e media impresa”. “Dopo il parere della Conferenza Unificata si attende il via libero definitivo del Cipe ma anche – ha concluso il Presidente - l’impegno da parte del Ministro Tremonti affinché queste risorse non incrocino il patto di stabilità”.  
   
   
ABRUZZO: VERSO UNA SOLUZIONE DEFINITIVA PER IL LICEO MUSICALE PAREGGIATO "G.BRAGA" DI TERAMO.  
 
Pescara, 3 maggio 2010 - "Si sta lavorando incessantemente" tra Ministero della Pubblica istruzione e Assessorato alle Politiche culturali per addivenire ad una soluzione definitiva per il liceo musicale pareggiato "G.braga" di Teramo. Lo ha riferito il 29 aprile l´assessore Mauro Di Dalmazio, che ha parlato di "moderato ma fondato ottimismo" commentando l´esito dell´ultimo incontro negli uffici del Ministero della Pubblica Istruzione. "Stiamo ragionando sul come concretizzare nel modo migliore il percorso verso una definitiva stabilizzazione dell´istituto che presenta non pochi ostacoli di natura tecnica, normativa e finanziaria. Nonostante questo, abbiamo lavorato su più soluzioni che potrebbero tra breve trovare uno sbocco definitivo". Di Dalmazio ha sottolineato "l´impegno diretto e costante anche del presidente, Gianni Chiodi, e del senatore, Paolo Tancredi. "Sono stati numerosi gli incontri che abbiamo tenuto con il Ministero al fine di superare tutti gli ostacoli che si frappongono ad una soluzione comunque definitiva per l´istituto. Ci siamo dati tempi strettissimi per le ultime verifiche delle ipotesi messe in campo". L´assessore Di Dalmazio ha evidenziato la grande disponibilità del Ministero nonostante le innegabili ed oggettive difficoltà del momento. "Più che suscitare clamore politico o dare seguito a note polemiche di esponenti dell´opposizione, alle quali ci sarà modo e tempo di rispondere, a noi interessa seguire il metodo del lavoro silente - ha concluso l´Assessore ? per arrivare ad un risultato straordinario, da tempo inseguito, che consolidi e sia in grado di assicurare una prospettiva certa e rosea ad una realtà prestigiosa per la comunità teramana e per l´intero panorama culturale abruzzese".  
   
   
PREMIATO IL LEGAME FRA SCUOLA E IMPRESA  
 
Firenze, 3 maggio 2010 - «Sono contento che la prima iniziativa pubblica alla quale partecipo come assessore alle attività produttive sia un progetto che premia scenari innovativi come risultato di un rapporto di collaborazione fra scuola, università, sistema della formazione e impresa. E´ un premio alle capacità innovative nell´artigianato, da sempre motore creativo della nostra economia». Lo ha detto l´assessore al lavoro e attività produttive Gianfranco Simoncini partecipando sil 29 aprile Fortezza da Basso, a Firenze, alla premiazione della sesta edizione del concorso Scenari di innovazione, promossi dalla Regione Toscana in collaborazione con Cna, Confartigianato, Imprese Toscana e realizzato da Artex nell´ambito della Mostra dell´artigianato. La commissione esaminatrice del concorso ha preso in esame 260 progetti, presentati da 15 fra scuole superiori e università di tutta la Toscana e con il coinvolgimento di 8 aziende. L´assessore Simoncini ha visitato i progetti premiati, esposti fino al 2 maggio nel padiglione Cavaniglia, alla Fortezza e gli altri stand della mostra. «Ho apprezzato una iniziativa importante – ha detto l´assessore - che mostra la vitalità di un settore che, a dispetto della crisi, trova le forze per cambiare pelle, riuscendo a legare insieme tradizione e ricerca innovativa, creatività e identità dei territori, sviluppo e tipicità».  
   
   
PROGETTO VALDASO PER RIDURRE IL RISCHIO SISMICO  
 
Ancona, 3 maggio 2010 - Saranno impiegati gli studenti degli Istituti Tecnici per Geometri delle province di Ascoli Piceno e Fermo E´ stato presentato, il 29 aprile, nell´Aula Magna dell´Istituto tecnico per geometri di Grottammare, il progetto sperimentale per la riduzione del rischio sismico sul territorio della Valdaso nelle province di Ascoli Piceno e Fermo. L´iniziativa e` stata illustrata dal tecnico del Dipartimento nazionale della protezione civile, Elena Speranza e dal funzionario della Regione Marche Pierpaolo Tiberi. Presenti, tra gli altri, gli assessori provinciali alla Protezione Civile, Adolfo Marinangeli e Giuseppe Mariani. Il progetto, primo in tutta Italia, della durata di un anno, coinvolgera` gli studenti del quarto anno degli istituti tecnici per Geometri delle province di Ascoli Piceno e Fermo. Gli scolari una volta formati saranno in grado di compilare le schede di vulnerabilita` degli edifici pubblici e privati di 24 comuni. Alla fine di maggio, in prossimita` della chiusura delle scuole, i ragazzi parteciperanno alle lezioni realizzate da ingegneri, architetti, geologi della Regione e delle due Province, per imparare a compilare le schede e procedere, cosi`, al rilevamento dei dati. Il lavoro che effettueranno gli allievi nel conoscere e affrontare le tematiche sulla pericolosita` del territorio, sara` anche necessario per i comuni nel realizzare o rimodulare i propri piani comunali di protezione civile. I ragazzi, una volta terminato il progetto, potranno essere utilizzati in caso di terremoti quali tecnici compilatori delle schede degli edifici rimasti lesionati e eventualmente inagibili. ´Una volta terminate tutte le fasi ´ ha detto Speranza - per dare valenza al progetto, il Dipartimento nazionale della protezione civile valutera` il lavoro realizzato dagli studenti al fine di esportare il modello Valdaso in altri comuni d´Italia´. Per Tiberi ´grazie all´esperienza maturata nel progetto Transismic, finalizzato all´identificazione di rischio nelle aree urbane di Grottammare e Gijrocastra in Albania, questo nuovo progetto prevede la messa a punto di un sistema di monitoraggio speditivo e di dettaglio di una parte del territorio delle due province´. Soddisfatti presidi e professori degli istituti tecnici per offrire ulteriori competenze ai propri studenti. Plauso anche di Mariani per la collaborazione tra enti e scuole. In particolare, ha ricordato che in futuro questi ragazzi ´potranno effettuare stage all´interno delle amministrazioni provinciali e quindi gli stessi enti disporranno di ulteriori specializzazioni in caso di eventuali emergenze sismiche´. Anche per Marinangeli ´l´importanza di questo progetto permettera` di far conoscere la sismicita` nei nostri comuni e la formazione realizzata sara` utilissima soprattutto per chi intraprende il lavoro di geometra´.  
   
   
UNA NUOVA TECNICA PER FACILITARE L´ESPLORAZIONE DELLE COMETE  
 
Bruxelles, 3 maggio 2010 - Gli astronomi possono adesso identificare le regioni attive sulla superficie di una cometa grazie a un nuovo metodo sviluppato da scienziati provenienti da Germania e Spagna. Questa tecnica, descritta sulla rivista Astronomy and Astrophysics, potrebbe aiutare i ricercatori a calcolare itinerari sicuri per le sonde spaziali che viaggeranno verso le comete in futuro. Le comete sono strutture complesse, dicono gli esperti, e studiarle da vicino è molto pericoloso. Il calore del Sole fa si che le sostanze volatili, come l´acqua, il biossido di carbonio e il monossido di carbonio, vengano emesse dalle cosiddette "regioni attive" della superficie delle comete. Queste emissioni portano particelle di polvere nello spazio e queste fontane di polvere possono danneggiare le sonde spaziali. "Le foto fatte dalla Terra mostrano la cometa e i suoi getti come una proiezione bidimensionale," spiega il dott. Hermann Bhnhardt dell´Istituto Max Plank di ricerca sul Sistema Solare (Mps) in Germania. Questo rende difficile identificare le fonti delle nuvole di polvere e di gas. I precedenti tentativi di localizzare le regioni attive sono falliti perchè erano basati sull´ipotesi che le comete avessero una forma sferica o ellissoidale. In effetti molte comete hanno forme piuttosto bizzarre. In questo studio, alcuni ricercatori del Mps e dell´Instituto de Astrofisica de Andalucia (Iaa) in Spagna hanno calcolato la vera forma di una cometa osservandola per un intero periodo di rotazione e studiando i cambiamenti della sua luminanza. Queste informazioni sono state inserite in un programma, insieme a ipotesi di dove potessero essere le regioni attive e "ipotesi ragionevoli" sulle dimensioni e velocità delle particelle di polvere nel momento in cui lasciano la cometa. La simulazione al computer ha mostrato un´immagine della cometa come si vedrebbe da un telescopio sulla Terra. Infine, l´immagine simulata viene resa più precisa confrontandola con un´immagine reale ottenuta tramite un telescopio. Gli astronomi hanno testato la loro tecnica sulla cometa Tempel 1. La Nasa (la National Aeronautics and Space Administration statunitense) ha visitato Tempel 1 nel 2005 durante la missione Deep Impact. "Anche se fin dalla missione sappiamo dove si trovano le regioni attive di Tempel 1, abbiamo fatto finta di non saperlo," ha commentato Jean-baptiste Vincent del Mps. Il team è riuscito a localizzare e a descrivere sei regioni attive sulla cometa e la loro mappa della cometa ha confermato i dati raccolti dal veicolo spaziale di Deep Impact. Il nuovo modello al computer ha anche fornito importanti informazioni sull´orientazione dell´asse di rotazione di Tempel 1. Queste informazioni sono fondamentali per il successo della missione Stardust-next (New Exploration Tempel), che volerà accando a Tempel 1 nel 2011 per osservare come la cometa è cambiata dall´ultima visita della Nasa. Nel frattempo, i ricercatori del Mps e dello Iaa progettano di usare la loro nuova tecnica per identificare le regioni attive della cometa Churyumov-gerasimenko che verrà visitata dalla missione Rosetta Lander Philae alla fine del 2014. Gestito dall´Agenzia spaziale europea (Esa), Rosetta è diretta verso Marte e la cintura di asteroidi dal 2004. Le informazioni del modello al computer recentemente sviluppato potrebbero essere usate per calcolare un itinerario sicuro per Rosetta attraverso la chioma della cometa (il rivestimento di gas e polveri che circonda il nucleo della cometa) e possibilmente trovare un sito adatto per l´atterraggio di Philae. Per maggiori informazioni, visitare: Istituto Max Planck per la ricerca sul sistema solare: http://www.Mps.mpg.de/  Astronomy and Astrophysics: http://www.Aanda.org  Sito web dell´Esa a Rosetta: http://www.Esa.int/specials/rosetta/index.html    
   
   
AMBIENTE, PREMIATO DOCUMENTARIO SU FALCO GRILLAIO  
 
Matera, 3 maggio 2010 - Grande successo del documentario sul Falco grillaio “Ali sopra la Murgia” girato a Matera lo scorso anno. La regista Olivella Foresta dopo la messa in onda del filmato durante la trasmissione di Rai 3 Geo & Geo del 23 marzo scorso ha partecipato all’edizione 2010 del Concorso Festival del Documentario Naturalistico organizzato durante la Fiera Internazionale del Birdwatching e del Turismo Naturalistico a Comacchio, nel Parco Regionale del Delta del Po Emilia Romagna. Martedì scorso si è appreso che questo filmato è tra quelli premiati al prestigioso concorso confermando come il connubio tra natura e turismo in Basilicata, veicolato da belle immagini, è stato particolarmente apprezzato dalla giuria del concorso. Il documentario, girato tra Matera e Montescaglioso durante la primavera e l’estate scorsi, ha visto tra i più assidui collaboratori anche gli operatori del Centro Recupero Rapaci della Riserva di San Giuliano. Lo rende noto il responsabile del Centro, Matteo Visceglia. “Le azioni messe in campo dal Progetto Comunitario Life Natura “Rapaci Lucani” sono servite moltissimo a far conoscere anche a livello nazionale le problematiche della specie ma ora occorre – ha commentato Visceglia - che la Provincia di Matera, beneficiaria per 4 anni del Progetto, continui a garantire la prosecuzione delle varie attività di recupero, tutela e conservazione del grillaio e delle altre specie minacciate come il capovaccaio, il lanario ed il nibbio reale”.  
   
   
“CAMBIAMENTI CLIMATICI E MONTAGNA: QUALE FUTURO DOPO COPENAGHEN” IL PROSSIMO 4 MAGGIO IL CONVEGNO NELL´AMBITO DEL FILMFESTIVAL DELLA MONTAGNA  
 
Trento, 3 maggio 2010 - Si terrà a Trento, il prossimo martedì 4 maggio, il convegno “Cambiamenti climatici e montagna: quale futuro dopo Copenaghen”. L’evento promosso e dall’Assessorato ai Lavori pubblici, Ambiente e Trasporti della Provincia autonoma di Trento, si svolge nell’ambito della 58° edizione del Trento Filmfestival della montagna. Appuntamento, con ingresso libero, dalle ore 9 presso la Sala Conferenze della Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto in via Garibaldi 33. Il convegno intende fornire una visione d´insieme delle problematiche legate ai cambiamenti climatici alla luce degli aggiornamenti scientifici sulle osservazioni in atto e sugli scenari attesi, con particolare riguardo agli ambienti di montagna. Il tema dei cambiamenti climatici risulta infatti di grande importanza per gli ambienti in alta quota, soprattutto considerando gli impatti attesi e già in atto sugli ecosistemi e sulla salute uman,a con importanti conseguenze anche su determinati settori socio-economici. L’obiettivo finale è quello di delineare quali siano le sfide più importanti che ci attendono a partire anche da una valutazione dell’esito dei negoziati internazionali sui cambiamenti climatici di Copenaghen. Sono attesi relatori di grande spessore scientifico quali Ang Tshering Sherpa che porterà uno sguardo sulla situazione in Himalaya; Silvio Gualdi e Sergio Castellari del Centro Euro-mediterraneo Cambiamenti Climatici (Cmcc), quest’ultimo anche Focal Point Ipcc per l’Italia; Franco Miglietta del Cnr Ibimet; Giovanni Kappenberger, ricercatore svizzero, Mauro Guglielmin dell’Università degli Studi dell’Insubria, Roberto Seppi dell’Università di Pavia, Christian Casarotto del Comitato Glaciologico Trentino della Sat. Infine sarà affidata a Stefano Caserini del Politecnico di Milano, autore di libri di successo sul tema, la chiusura dei lavori, per delineare le sfide future che ci attendono.  
   
   
NUOVE TECNICHE PER AIUTARE LA FORESTAZIONE DELL´AREA MEDITERRANEA  
 
Bruxelles, 3 maggio 2010 - Scienziati dell´Università di Granada in Spagna hanno sviluppato nuove procedure per l´imboschimento dei terreni agricoli basandosi sul rapporto tra il suolo e le piante, al fine di migliorare la sopravvivenza e lo sviluppo delle piante in ambiente mediterraneo. I risultati dello studio sono stati in parte pubblicati nella rivista Annals of Forest Science. Maria Noelia Jiménez Morales del Dipartimento di edafologia e chimica agraria dell´università, autrice dello studio, ha detto che la ricerca "fornisce nuovi dati scientifici sulle migliori tecniche di imboschimento dei terreni agricoli nelle regioni del Mediterraneo, offrendo nuovi parametri per la pianificazione degli imboschimenti a livello regionale". La tecnica del team di ricerca è volta a sostenere l´attuazione favorevole dei programmi di forestazione dei terreni agricoli dell´Ue, che fanno parte della Politica agricola comune (Pac). Nell´ue sono in atto intensi programmi di imboschimento e rimboschimento, che sono essenziali per ridurre le emissioni di gas serra, contribuendo a rallentare i cambiamenti climatici e la tutela della biodiversità. L´imboschimento è il processo di piantare o seminare alberi su terreni mai boscati in precedenza. Negli ultimi decenni in tutta l´Ue lo spopolamento delle campagne - con centinaia di migliaia di persone che si sono spostate verso le città - ha portato all´abbandono di molto terreni agricoli, fornendo l´occasione perfetta per creare nuove foreste. Negli anni novanta l´Unione europea ha creato un regime di aiuti per i programmi di imboschimento. Sebbene il sistema abbia avuto successo, portando al rimboschimento di circa 3 milioni di ettari (ha) di terreno agricolo in tutta l´Ue (di cui 685 000 ettari in Spagna soltanto), i programmi sono stati eseguiti in assoluta assenza di criteri o linee guida tecniche o ambientali. Il team spagnolo ha analizzato gli effetti sulle piante giovani di diverse tecniche di preparazione del terreno per il rimboschimento, ponendo l´accento sul rapporto tra suolo e piante. Hanno altresì studiato gli effetti dei programmi di imboschimento sui livelli di biodiversità. Il loro obiettivo era quello di rivelare le condizioni ottimali per trasformare terreni agricoli in terreni boschivi. Per effettuare i loro test hanno usato diverse aree di terreni agricoli precedentemente dedicate alla coltivazione di cereali e all´allevamento di bestiame; a cui sono seguite una serie di raccomandazioni. Queste includono la necessità di programmi di imboschimento moderati e la piantagione a bassa densità per permettere la colonizzazione del territorio da parte delle piante indigene. Inoltre, si consiglia di selezionare per la forestazione terreni agricoli vicini ai boschi e ai cespugli indigeni, per ottenere sementi e garantire la successione vegetale. Infine, suggeriscono l´utilizzo di terreni agricoli attivi per i programmi di imboschimento, in quanto la trasformazione in aree forestali favorisce la sopravvivenza della biodiversità. I ricercatori hanno fatto notare che queste tecniche non sarebbero adatte a tutti i paesi dell´Unione europea, ma sarebbero utili nella regione del Mediterraneo. Per maggiori informazioni, visitare: Università di Granada: http://www.Ugr.es/  Annals of Forest Science: http://www.Afs-journal.org/    
   
   
AMBIENTE: 1 MLN DI EURO PER PROMUOVERE ACQUISTI VERDI IMPORTANTE IL COINVOLGIMETO DI CONSIP E DELLE PROVINCE ABRUZZESI  
 
Pescara, 3 maggio 2010 - Una riunione con le Province e il Consip al fine di incentivare il Green Pubblic Procurement (Acquisti verdi della Pubblica amministrazione), si è tenuta a Pescara, nella sede dell´assessorato, su impulso dell´assessore all´Ambiente, Daniela Stati. Si tratta degli acquisti di quei prodotti e servizi che hanno un minore effetto sulla salute umana e sull´ambiente rispetto ad altri prodotti e servizi utilizzati allo stesso scopo. Viene così ad essere definito il percorso per la realizzazione dell´iniziativa diretta ad implementarne l´introduzione di tali prodotti nelle politiche di acquisto degli enti locali. "Si tratta di un intervento - dice l´assessore Stati - e di un progetto di formazione e informazione diretto ad amministratori e dipendenti di enti locali attraverso il quale definire le modalità per inserire i criteri di sostenibilità ambientale e sociale nelle politiche di acquisto degli enti locali. Contemporaneamente, - prosegue l´assessore Stati - un´altra azione è indirizzata a dare impulso maggiore ai responsabili degli enti sulla necessità di avvalersi di tali nuove tipologie e modalità di acquisto. Tale attività formativa e informativa è propedeutica al lancio di un apposito bando regionale diretto agli acquisti degli enti locali con modalità e prodotti eco-compatibili". "L´impegno finanziario che la Regione mette in campo - continua la Stati - per questa che ritiene una iniziativa assolutamente qualificante in un´ottica di sostenibilità ambientale, ammonta a circa un milione di euro". Nel corso della riunione, è stata ribadita la fondamentale collaborazione di Consip, che affianca la Regione per gli aspetti tecnici, e la preziosa disponibilità organizzativa delle Province. "Si è convenuto - conclude Stati - di realizzare le attività di formazione e informazione in quattro seminari, uno per provincia, con un programma di lavoro che stiamo definendo. Altro dato importante, inoltre, è il coinvolgimento in questo progetto delle categorie produttive, anche per i riflessi che tali innovative modalità di acquisto potranno avere sulle loro attività". Il lancio del bando avverrà non appena si saranno conclusi i seminari.  
   
   
CICLO RIFIUTI, INCONTRO REGIONE CAMPANIA - PARLAMENTARI EUROPEI. CALDORO: "VIA AD UNA GRANDE CAMPAGNA DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE"  
 
 Napoli, 3 maggio 2010 - Il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro ha ricevuto il 30 aprile in sala giunta la Commissione Petizioni del Parlamento Europeo, guidata dal capodelegazione, l´olandese Judith Merkies, al termine della visita effettuata in questi giorni in Campania per fare il punto sul ciclo dei rifiuti. Ai lavori hanno preso parte, tra gli altri, gli europarlamentari Erminia Mazzoni, presidente della Commissione Petizioni, Andrea Cozzolino, Vincenzo Iovine e Crescenzo Rivellini. Nel corso del cordiale incontro, i componenti della Commissione hanno evidenziato le criticità da superare per ottimizzare il sistema di raccolta e di smaltimento dei rifiuti. In particolare, è stata ribadita la necessità di incrementare le risorse a disposizione, di individuare siti in aree non protette e di completare gli impianti. E´ stata, altresì, auspicata una stretta collaborazione tra le istituzioni locali e l´Unione Europea al fine di cogliere al meglio questa grande opportunità. La presidente Mazzoni ha invitato Caldoro a Bruxelles per proseguire il proficuo confronto avviato oggi. Il presidente della Regione ha accolto l´invito assicurando che prima della pausa estiva si recherà in Belgio anche per incontrare la Commissione Europea. Il capodelegazione Merkies ha espresso soddisfazione per il clima positivo che si è stabilito con la Regione Campania, e per la ribadita volontà espressa dal presidente Caldoro di rispettare pienamente la legislazione europea in materia. "Avvieremo quanto prima - ha sottolineato il presidente della Regione Stefano Caldoro - una campagna di informazione e di comunicazione per affermare a tutti i livelli una moderna cultura ambientale, finalizzata alla trasparenza ed al controllo. I cittadini saranno messi a conoscenza delle competenze di ciascun livello istituzionale e sensibilizzati ad essere essi stessi protagonisti di un ciclo integrato dei rifiuti in linea con le moderne esigenze. Dobbiamo - ha concluso Caldoro - trasformare questo settore in opportunità di crescita per la Campania. Andremo avanti su questa strada nei prossimi mesi per raggiungere questo importante obiettivo di civiltà".  
   
   
TERMOVALORIZZATORI IN SICILIA: ARMAO,"SODDISFATTO PER ARCHIVIAZIONE INCHIESTA"  
 
Palermo, 3 maggio 2010 - Il Gip di Palermo con provvedimento emanato il 23 aprile 2010, ha deciso di archiviare il procedimento penale n. 16347/09 aperto, nei confronti di ignoti, con l´ipotesi di reato di "insider trading" nell´ambito della procedura di appalto per la realizzazione dei termovalorizzatori in Sicilia. Con il decreto del 23 aprile il Giudice per le Indagini Preliminari ha accolto la richiesta di archiviazione che era stata avanzata dal Pm al termine degli accertamenti delegati alla Guardia di Finanza. La vicenda aveva preso le mosse da alcune dichiarazioni riguardo la possibilita´ che l´Amministrazione regionale riconoscesse, dopo l´annullamento della precedente gara a causa di irregolarita´ rilevate dalla Corte di Giustizia Europea, indennizzi alle imprese escluse. La vicenda aveva portato l´Assessore allora delegato alla Presidenza, Gaetano Armao a presentare un esposto affinche´ si facesse chiarezza. Le verifiche della Guardia di Finanza hanno permesso di accertare che il comportamento della Regione, e dunque dell´Assessore Armao, fu corretto, come, peraltro, aveva confermato la stessa Consob, l´organismo di controllo sull´andamento della Borsa. "Esprimo tutta la mia soddisfazione - ha commento Gaetano Armao, oggi Assessore ai beni Culturali - per la chiusura di una vicenda sul cui esito non ho mai nutrito dubbio alcuno".  
   
   
TRENTO, DISCARICHE: ECCO LE LINEE GUIDA PER IL MONITORAGGIO DELLE EMISSIONI GASSOSE RIGUARDANO LE DISCARICHE PROVINCIALI PER RIFIUTI NON PERICOLOSI, PER TENERE SOTTO CONTROLLO LA QUALITÀ DELL´ARIA  
 
 Trento, 3 maggio 2010 - Su proposta dell´assessore all´ambiente, la giunta provinciale ha oggi approvato le "Linee guida per il monitoraggio delle emissioni gassose e della qualità dell´aria nelle discariche", rispondendo in tal modo a quanto previsto dalla normativa nazionale in attuazione anche delle direttive della Comunità Europea. Le Linee guida approvate il 30 aprile individuano i parametri, la frequenza e le metodologie dei monitoraggi da effettuarsi sulle matrici "emissioni gassose e qualità dell´aria", che sono necessari per fornire un quadro dell´area di influenza di una discarica per rifiuti non pericolosi, destinata prevalentemente allo smaltimento di rifiuti urbani, conservando nel contempo caratteristiche di economicità e semplicità di applicazione. Queste Linee guida hanno valore generale e sono state ricavate sulla base dell´esperienza maturata nella campagna d´indagine presso la discarica di Lavini. Esse quindi devono essere adattate al contesto specifico di applicazione, determinato dalle caratteristiche della discarica da sottoporre a monitoraggio: ubicazione, tipologia di rifiuti, condizioni climatiche. In particolare le metodologie consigliate prendono spunto dalle Linee guida elaborate dall´Agenzia per la Protezione dell´Ambiente inglese e dall´Arta Abruzzo. Ecco alcuni esempi. L´individuazione dell´area di influenza delle emissioni gassose del corpo discarica, così come eventuali impatti che ne possono derivare, dipende da tre fattori: il contesto orografico in cui la discarica è collocata, le condizioni meteoclimatiche e le portate di gas emesse. Prima di predisporre una qualsivoglia indagine è quindi opportuno effettuare dei sopralluoghi per acquisire elementi conoscitivi sullo stato di coltivazione della discarica oggetto dello studio e sul territorio circostante. Per una stima quantitativa del biogas che sfugge al sistema di captazione (emissioni diffuse) si consiglia l´uso delle flux box nei lotti dismessi e in dismissione e nei settori temporaneamente non in coltivazione. Più in particolare si consigliano un´indagine una volta all´anno sui settori della discarica non in coltivazione; un´indagine una volta all´anno sui lotti dismessi; un´indagine presso i lotti in fase di dismissione, a tre mesi di chiusura del lotto; un´ulteriore indagine all´atto della riconsegna del lotto, come misura precauzionale.  
   
   
RAPPORTO RIFIUTI 2009 ISPRA, BASILICATA: UNA REGIONE ANCORA TROPPO DIPENDENTE DALLA DISCARICA, CON UNA BASSA RACCOLTA DIFFERENZIATA  
 
 Potenza, 3 maggio 2010 - “Una regione ancora troppo dipendente dalla discarica, con una bassa raccolta differenziata e una incompleta rete impiantistica sul territorio, priva ancora dei vantaggi connessi al recupero della frazione organica dei rifiuti, ha necessità ed interesse ad invertire la rotta”. E’ il commento del commissario unico degli Ato rifiuti di Potenza e Matera, Sabino Altobello in merito ai dati non incoraggianti sulla Basilicata del Rapporto Rifiuti 2009 dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale). Questi i dati: nel 2008 produzione totale dei rifiuti urbani, 228.215 tonnellate; raccolta differenziata al 9,1 per cento, con un aumento di appena l’1 per cento rispetto allo scorso anno, la discarica ancora la forma più diffusa di smaltimento dei rifiuti urbani (80 per cento), con un aumento dell’uso rispetto ai due anni precedenti; riduzione, particolarmente rilevante rispetto alle altre regioni, dei rifiuti prodotti annualmente per abitante (- 6,6 per cento rispetto all’anno precedente, 386 Kg/ab.). “Serve uno sforzo comune delle Istituzioni, dei territori e delle Comunità locali, del tessuto imprenditoriale, delle rappresentanze sociali ed associative – prosegue Alltobello - per creare e favorire condizioni idonee e adeguate a fare il grande salto verso obiettivi alti, condivisi e di lungo respiro. Tutto questo si può ottenere, in linea con i trend più avanzati in campo nazionale, solo con politiche ed azioni di governo unitario del ciclo integrato dei rifiuti gestite da un unico soggetto regionale, evitando confuse sovrapposizioni e frammentazioni. Con una programmazione che valga per l’intero territorio, orientata all’efficienza, alla sostenibilità ambientale ed economica, alla qualità dei risultati, alla valorizzazione dei materiali.”