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LUNEDI

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Notiziario Marketpress di Lunedì 30 Maggio 2011
NETCOMM: COMMISSIONE EUROPEA, PARLAMENTO E STATI MEMBRI INVITATI A UN APPROCCIO EQUILIBRATO VERSO LA DIRETTIVA PER I DIRITTI DEI CONSUMATORI  
 
Milano, 30 maggio 2011 - Netcomm – Consorzio del Commercio Elettronico Italiano sostiene e firma, insieme ad altre Associazioni di rappresentanza del settore in Europa, un appello contro la serie di misure previste nell’ambito di una direttiva sui “Diritti dei Consumatori” approvata lo scorso 24 marzo dal Parlamento Europeo. Provvedimenti che rischiano non solo di minare alla base l’esistenza stessa del settore in Europa ma anche di generare una pericolosa spirale inflazionistica sui prezzi dei prodotti venduti online. “L´industria europea invita la Commissione europea, il Parlamento e gli Stati Membri a un approccio equilibrato alla direttiva per i diritti dei consumatori” Le organizzazioni firmatarie, in rappresentanza di migliaia di aziende presenti sui diversi mercati dell’Unione, desiderano richiamare l´attenzione dei policy maker nazionali ed europei sull’effetto potenzialmente negativo che questa proposta potrebbe avere sull´economia del settore, andando a imporre oneri eccessivi, e sulla scelta dei consumatori, andando ad aumentare i costi. Le organizzazioni firmatarie sostengono l´idea di rafforzare l’omogeneità dei diritti dei consumatori in tutta l´Unione Europea ma richiedono fortemente un approccio basato sul giusto equilibrio tra l´esigenza di un elevato livello di tutela dei consumatori e il legittimo interesse del settore. Anche se le organizzazioni firmatarie hanno già espresso forti riserve sulla direttiva, individualmente e attraverso l’Emota (European Multi-channel and Online Trade Association) vorrebbero congiuntamente e pubblicamente ribadire la loro più profonda preoccupazione per alcune disposizioni previste dalla direttiva. Le organizzazioni firmatarie si oppongono in particolare agli articoli 16, 17 e 22 bis della proposta di direttiva. L´effetto di questi tre articoli porterà ad esempio una società ad affrontare l’obbligo di pagamento per la raccolta delle merci (articolo 17) utilizzate dai consumatori per 28 giorni e a rimborsare la totalità dei costi al consumatore ancor prima che possano essere controllati eventuali danni o effettivo uso dei prodotti (articolo 16). Inoltre, a seguito dell´articolo 22 bis, le aziende potrebbero essere obbligate a un contratto fuori dal proprio paese vedendosi così negata la libertà di contratto. Le organizzazioni firmatarie ritengono che tali misure: siano in contrasto con gli interessi dei consumatori perché hanno un impatto diretto sul prezzo dei prodotti e sulle scelte di consumo. Infatti, il costo totale delle misure è stimato in 10 miliardi di euro all´anno; creino un rischio considerevole per la situazione finanziaria di molte aziende dell´Unione, in particolare le piccolissime, le piccole e le medie imprese, molte delle quali non sopravvivranno ai costi generati da tali misure; mettano a repentaglio seriamente diversi principi fondamentali del diritto comunitario e in particolare il principio di proporzionalità, come evidenziato da esperti di diritto europeo; moltiplicherà inutilmente la circolazione dei beni restituiti dai consumatori, poiché tali misure comporteranno un aumento degli oggetti restituiti pari a due o cinque volte, a seconda dei prodotti, come si può osservare nel caso della Germania. Questo avrà sicuramente un impatto negativo sull´ambiente a causa di un aumento delle emissioni di Co2. Le organizzazioni firmatarie vorrebbero far notare: l´assenza di qualsiasi consultazione o valutazione dell´impatto, dato che tali misure interesseranno migliaia di aziende e milioni di consumatori in Europa; la mancanza di sostegno da parte delle associazioni dei consumatori. In realtà queste misure non sono state richieste dai consumatori e, dove presenti, riguardano il rimborso delle spese di restituzione della merce; l’inefficacia della tesi secondo cui tali misure presumibilmente promuoverebbero lo sviluppo del commercio elettronico quando il settore, che sta vivendo una crescita molto rapida, potrebbe essere al contrario gravemente compromesso da tali misure. In questo contesto, le organizzazioni firmatarie esortano i propri rappresentanti e le Autorità europee ad astenersi dall´adottare gli articoli 16 e 22 bis nella loro attuale versione e si oppongono all´articolo 17 così come proposto nell’ultima variante dal Parlamento, nell´interesse delle imprese e dei consumatori europei e in vista della realizzazione di un Mercato Unico Interno. L’appello in originale in inglese, comunicato in formato word, foto e materiali sempre aggiornati disponibili al link: http://www.Ipresslive.it/comunicates/detail.aspx?comunicateid=455    
   
   
3ª CONFERENZA INTERNAZIONALE "COMPUTATIONAL COLLECTIVE INTELLIGENCE - TECHNOLOGIES AND APPLICATIONS"  
 
Gdynia, 30 maggio 2011 - La terza conferenza internazionale "Computational Collective Intelligence - Technologies and Applications" si terrà dal 21 al 23 settembre 2011 a Gdynia, in Polonia. L´intelligenza computazionale collettiva (Computational collective intelligence o Cci) è un sottocampo dell´intelligenza artificiale che si occupa di metodi di soft computing che permettono di prendere decisioni di gruppo o elaborare le conoscenze tra unità autonome che operano in ambienti distribuiti. I sistemi basati sul web, i social network e i sistemi multi-agente molto spesso hanno bisogno di questi strumenti per decifrare stati di sapere regolari, risolvere conflitti e prendere decisioni. Il soft computing è un campo interno all´informatica che è caratterizzato dall´uso di soluzioni inesatte a compiti difficili dal punto di vista computazionale come la soluzione di problemi Np-completi a tempo polinomiale non deterministico. Incoraggia l´integrazione di tecniche e strumenti di soft computing nelle applicazioni giornaliere e avanzate. La conferenza sarà un´opportunità di mettere in luce la ricerca scientifica nei metodi basati sul computer di intelligenza collettiva e le loro applicazioni in tali campi (ma non limitate a essi) come il web semantico, i social network e i sistemi multi-agente. Per ulteriori informazioni, visitare: http://iccci2011.Am.gdynia.pl/  
   
   
WORKSHOP SUI WIKI MATEMATICI  
 
Nimega, 30 maggio 2011 - Un workshop sui wiki matematici si svolgerà il 27 agosto 2011 a Nimega, nei Paesi Bassi. La matematica sta diventando una disciplina sempre più collaborativa. Internet ha semplificato lo sviluppo, la revisione e il miglioramento distribuiti di grandi archivi di dimostrazioni, teorie, biblioteche e conoscenza. Ciò sta portando all´affermazione di tutti i tipi di risorse di apprendimento matematico sviluppate in modo collaborativo, compresi gli sforzi collaborativi eclettici di sviluppo delle dimostrazioni e grandi biblioteche formali sviluppate in modo collaborativo. L´interesse in aree quali l´assistenza informatica interattiva, la rappresentazione semantica e il collegamento con altri dataset sul web semantico sta aumentando e porta a ulteriori innovazioni. Il workshop riunirà gli sviluppatori e i principali utenti dei wiki matematici e degli strumenti collaborativi e sociali per la matematica. Gli argomenti riguarderanno tra l´altro: - wiki e blog per la conoscenza matematica informale, semantica, semiformale e formale; - tecniche generali e strumenti per la matematica collaborativa online; - strumenti per produrre, presentare, pubblicare e interagire in modo collaborativo con la matematica online; - aspetti dell´automazione e dell´interazione computer-uomo dei wiki matematici; - esperienze pratiche, aspetti dell´utilizzabilità, studi di fattibilità; - valutazione di strumenti ed esperimenti esistenti; - requisiti, scenari utente e obbiettivi. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www.Cs.ru.nl/mwitp/    
   
   
ROMA CAPITALE DELLA GOVERNANCE INFORMATIZZATA  
 
Roma, 30 maggio 2011 - «Con il lancio della Scia telematica, la Segnalazione certificata di inizio attività in versione online, Roma Capitale compie un ulteriore e importante passo nell’attività di dematerializzazione della carta e di informatizzazione delle pratiche burocratiche. Grazie al nuovo servizio, infatti, coloro che vorranno aprire una impresa potranno scaricare e consegnare la modulistica da casa, sette giorni su sette e in qualunque orario, semplicemente collegandosi via web al portale istituzionale». È quanto dichiara l’assessore ai Servizi tecnologici e Reti informatiche di Roma Capitale, Enrico Cavallari, a margine della presentazione del nuovo servizio telematico. «Per innovazione tecnologica Roma si attesta sempre più come capitale della governance - aggiunge Cavallari - lo dimostrano le certificazioni anagrafiche che si possono ottenere via Internet, il portale istituzionale sempre più orientato alla multicanalità e tutti i progetti di dematerializzazione della carta». «Proprio pochi giorni fa - prosegue l’Assessore - il Campidoglio ha ricevuto il diploma di eccellenza amministrativa per la Ged, Gestione elettronica documentale, presso il Forum Pa. L’importante riconoscimento manifesta che il grande lavoro sulla digitalizzazione dell’ente è stato riconosciuto e apprezzato a livello nazionale. Il diploma ci rende particolarmente orgogliosi perché è stato conferito, su 235 amministrazioni partecipanti al progetto “Meno carta, più valore”, al più grande comune d’Italia, proprio a quella macchina che può sembrare più elefantiaca e difficile da innovare». «Grazie alla gestione elettronica dei documenti - conclude Cavallari - Roma Capitale è in grado di dematerializzare 5.500.000 pratiche ogni anno, risparmiando quantità incommensurabili di carta, tempo per recupero e trasferimento dei documenti e tanto denaro che potrà essere impegnato in altri servizi per la cittadinanza».  
   
   
FVG: CREDITO D´IMPOSTA IRAP, DOMANDE TELEMATICHE  
 
Trieste, 30 maggio 2011 - Potranno essere inviate esclusivamente per via telematica, attraverso un apposito servizio accessibile sul portale della Regione (sezione tributi), le domande da parte delle imprese per ottenere il credito d´imposta sull´Irap. Lo prevede il regolamento approvato il 26 maggio dalla Giunta regionale su proposta dell´assessore alle Finanze Sandra Savino, in base a una norma della Finanziaria 2011 (vedi Arc delle ore 12.14). Obiettivo di questo provvedimento, destinato indistintamente a tutti i settori, è sostenere la ripresa rimettendo in circolo, attraverso un meccanismo compensativo, le risorse legate all´attività di impresa. A beneficiare del credito d´imposta saranno le aziende virtuose, quelle che promuovono da un lato la salvaguardia dei livelli occupazionali, dall´altro la creazione di nuovi posti di lavoro ovvero la stabilizzazione degli impieghi già in essere. Le domande dovranno essere presentate dalle imprese, eventualmente assistite nell´opera di compilazione da soggetti intermediari già abilitati alla trasmissione delle dichiarazioni mediante il servizio telematico Entratel (studi commercialisti, per esempio). I contributi potranno essere richiesti esclusivamente nella forma della compensazione (non a rimborso) entro il 31 dicembre 2013. A breve sarà aperto il termine per la presentazione delle domande. Il regolamento, che è stato già concordato con il ministero dell´Economia e delle Finanze, entrerà in vigore con la pubblicazione sul Bollettino ufficiale della Regione.  
   
   
TECNOLOGIE DELL´INFORMAZIONE NELLE IMPRESE ALTOATESINE IMPORTANTE FATTORE ECONOMICO  
 
 Bolzano, 30 maggio 2011 -L´assessore provinciale Thomas Widmann, in riferimento ai dati resi noti oggi dall´Istituto di statistica provinciale Astat sulla diffusione delle tecnologie dell´informazione e della comunicazione nelle imprese altoatesine riferiti al 2010, sottolinea come tali tecnologie costituiscano un fattore importante per l´economia. Circa l´80 per cento delle imprese intervistate dall´Astat dipone di un proprio sito web, mentre oltre il 97 per cento dispone di una connessione Internet; si tratta di un aumento di 2,6 punti percentuali rispetto al 2009. Lo scambio informatizzato di dati semplifica gli iter e contribuisce a rafforzare la competitività delle imprese. Gli sviluppi del settore Internet consentono rapidi sviluppi ed un´opportunità per comunicare con partner d´affari in tutto il mondo ampliando le potenzialità aziendali, come pone in evidenza l´assessore Widmann. Secondo l´indagine Astat, nove imprese su dieci raccolgono online le informazioni della Pubblica Amministrazione e si avvalgono dell´esecuzione di procedure amministrative online. Come sottolinea l´assessore Widmann, nei settori di sua competenza quedsto tipo di servizi in Internet è stato fortemente sviluppato in particolar modo per la richiesta di sostegni al mondo economico. Per poter garantire il funzionamento di questi servizi su tutto il territorio provinciale è auspicabile per Widmann il rapido completamento dell´allacciamento alla rete provinciale a banda larga, un servizio assolutamente imprescindibile per una location economica, di cui trarrebbero profitot le imprese in aree a rischio esodo.  
   
   
INTERNET GRATIS A TERLANO CON UN PROGETTO PILOTA  
 
 Bolzano, 30 maggio 2011 - Collegarsi a internet e navigare gratuitamente sul web. Dal 27 maggio sarà una realtà: grazie ad un progetto pilota del Dipartimento provinciale lavori pubblici, infatti, la piazza principale di Terlano sarà coperta da un servizio wireless ad accesso libero. "Terlano è il primo di quattro comuni coinvolti in un progetto pilota - sottolinea l´assessore Florian Mussner - che ci servirà per testare e valutare l´offerta di collegamenti internet free e senza cavi". Controllare la propria mail, leggere un giornale online, effettuare un bonifico con l´internet-banking. Da domani, sulla piazza principale (piazza Dr. Wieser) di Terlano, lo si potrà fare gratuitamente con il proprio smartphone o il proprio computer portatile. Tutto questo grazie al progetto pilota elaborato della Ripartizione lavori pubblici e approvato dalla Giunta provinciale che parte da Terlano ma che verrà seguito tra breve in altri tre comuni altoatesini: si tratta di Sarentino (piazza Chiesa e piazza Gries/parcheggio sud), Silandro (parco Plawenn e piazza Casa della cultura) e Dobbiaco (piazza Municipio e stazione ferroviaria). Cittadini e turisti potranno accedere alla rete grazie ad un sistema wireless gratuito (Wlan) messo a punto da Raiffeisen Online, Run, Brennercom e Limitis su incarico della Provincia. "Da questo progetto pilota - commenta l´assessore ai lavori pubblici Florian Mussner - ci attendiamo risposte importanti sull´effettivo utilizzo di una risorsa gratuita per accedere al web. Se i risultati saranno positivi, ovvero se la popolazione dimostrerà di apprezzare la proposta e di saperne sfruttare i vantaggi, potremmo iniziare a pensare di intraprendere un percorso scaglionato nel tempo per ampliare l´offerta a tutti i comuni altoatesini". Il progetto potrebbe portare l´Alto Adige ad avere un ruolo all´avanguardia a livello nazionale per quanto concerne i collegamenti wi-fi gratuiti: se in molte città italiane esistono reti senza fili ad accesso libero, la presenza di postazioni wireless pubbliche in tutti i comuni di una Provincia, e per di più al centro di paesi e città, sarebbe una novità assoluta.  
   
   
6º WORKSHOP INTERNAZIONALE SULL´INTEROPERABILITÀ E L´ALLINEAMENTO TRA ECONOMIA E TI  
 
Londra, 30 maggio 2011 - Il sesto workshop internazionale sull´interoperabilità e l´allineamento tra economia e Ti si svolgerà il 20 giugno 2011 a Londra, nel Regno Unito. La crescita continua delle tecnologie dell´informazione e delle comunicazioni (Tic) e l´impatto di queste tecnologie su economia, ambiente e vita sociale moderni sono difficili da sottovalutare. Le innovazioni rese possibili dalle Tic forniscono alle organizzazioni nuovi meccanismi efficienti per comunicare, condividere informazioni, gestire le risorse e pianificare, e le aiutano a esplorare nuove opportunità di mercato. Oggigiorno, un vantaggio competitivo sostenibile è strettamente legato alle capacità delle organizzazioni di anticipare l´ambiente industriale e tecnologico in continua evoluzione, in cui le questioni relative all´interoperabilità sono fattori chiave di successo a diversi livelli (strategico, organizzativo, infrastrutturale). I sistemi informativi devono supportare queste sfide evolutive mantenendo allo stesso tempo l´allineamento tra strategie aziendali, processi aziendali e portafoglio di applicazioni. L´evento riunirà le parti interessate che sono attive in questo settore. Gli argomenti riguarderanno tra l´altro: - metodologie, strutture e strumenti per la modellazione, la convalida e il supporto dell´allineamento economia/Tic; - approcci qualitativi e quantitativi per la misurazione dell´allineamento economia/Tic; - tassonomie per la classificazione dell´allineamento economia/Tic; - modelli di maturità per l´allineamento business/Tic; - vincoli e questioni associati all´allineamento economia/Tic (es. Culturali, tecnici, economici, legali, politici, ecc.); - allineamento economia/Tic nei network organizzativi, incluso il settore pubblico e quello privato; - casi di studio, resoconti empirici e ricerche industriali che illustrano fattori di successo, sfide e fallimenti dell´allineamento. Per ulteriori informazioni, visitare: http://siti-server01.Siti.disco.unimib.it/busital2011/    
   
   
TOSCANA: LA FORMAZIONE A DISTANZA SI ESTENDE AL COMMERCIO E AL TURISMO  
 
Firenze, 30 maggio 2011 - La formazione a distanza cresce ancora. La piattaforma regionale di web learning Trio (Tecnologia, ricerca, innovazione, orientamento) entrerà nelle imprese turistiche e commerciali per la formazione e la crescita professionale di imprenditori e addetti. A decretare questo ulteriore importante passaggio, la firma di un protocollo d’intesa, il 26 maggio in Regione, da parte dell’assessore alle attività produttive, formazione e lavoro Gianfranco Simoncini con l’associazione regionale Confesercenti Toscana e con l’Ente bilaterale turismo e commercio in Toscana (Ebtc). Il protocollo si inserisce in un quadro più complessivo di intese a livello regionale che hanno permesso a Trio di radicarsi nella società toscana e diventare in punto di riferimento permanente e uno strumento essenziale per le politiche formative. “Grazie a questa e alle altre intese raggiunte – spiega l’assessore – con il coinvolgimento delle parti sociali, la formazione a distanza non è più solo un prezioso servizio a fruizione individuale ma, grazie alla flessibilità e adattabilità che ne costituiscono i punti forti, ci aiuta a qualificare e arricchire le competenze di lavoratori e imprese, favorendone i processi di innovazione in sintonia con le esigenze dei diversi comparti economici e dei territori”. La Confesercenti e l’Ebtc si impegnano in vario modo a promuovere la creazione di postazioni Trio per consentire alle imprese e ai loro dipendenti l’accesso agevolato alla formazione a distanza, mettendo a disposizione degli utenti nuovi spazi e servizi con il comune obiettivo di diffondere e promuovere presso le imprese e i lavoratori gli strumenti del web learning, collaborare nella progettazione, produzione e manuntenzione dei corsi, attivare progetti pilota. In particolare la Regione metterà a disposizione delle associazioni speifiche pagine web sul portale Trio sui temi della sicurezza nei luoghi di lavoro, formazione degli apprendisti ed altri argomenti di interesse della categoria. L’assessore ha ricordato come Trio “si inserisca nella strategia di promozione della formazione lungo tutto il corso della vita attraverso un sistema accessibile a diverse categorie di utenti e in grado di raggiungere facilmente migliaia di soggetti, ovunque essi si trovino. Trio è un sistema di formazione a distanza nato per favorire l’incontro fra esigenze formative del mondo del lavoro e delle imprese”. Gestito da una associazione temporanea di impresa, che mette a disposizione di tutti, in forma totalmente gratuita, prodotti e servizi formativi, Trio offre oggi un catalogo di circa 1700 prodotti formativi. Al termine dei corsi rilascia un attestato di frequenza, previo superamento dei test di verifica delle conoscenze acquisite. Fra i servizi offerti anche un servizio di tutoraggio a supporto all’apprendimento, un servizio di orientamento per fornire consulenza sulle risorse didattiche disponibili e per aiutare le organizzazioni nella personalizzazione dei percorsi formativi; un servizio di help-desk, a cui si accede attraverso un numero verde dedicato; la possibilità di partecipare ad aule virtuali. Al sistema di web learning si può accedere anche attraverso poli di teleformazione.  
   
   
LA FORMAZIONE TRENTINA SALE IN CATTEDRA ALLA COLUMBIA UNIVERSITY  
 
 Trento, 30 maggio 2011 - Alla prossima conferenza internazionale sull´E-learning si parlerà italiano, anzi trentino. E´ di questi giorni la notizia che la prestigiosa Columbia University di New York ha selezionato proprio il progetto dedicato alla formazione degli operatori socio-sanitari, realizzato dall´Università degli Studi di Trento con l´assessorato provinciale alla salute e alle politiche sociali. Il progetto sarà l´unico caso italiano che il giugno prossimo parteciperà ad uno dei più importanti eventi internazionali dedicati all´e-Learning, ovvero all´insegnamento online. Soddisfatto l´assessore provinciale alla salute, Ugo Rossi che, il 26 maggio in conferenza stampa, ha voluto ringraziare la responsabile scientifica del progetto, Patrizia Ghislandi: "E´ un ringraziamento d´obbligo verso chi ha curato il progetto e verso coloro che nei diversi ruoli lo hanno sostenuto, permettendo così la sua realizzazione. E´ questo il modello di Sanità che ci piace, un modello che grazie alle nuove tecnologie, in questo caso la rete, garantisce equità di preparazione a tutti gli operatori sociosanitari trentini, senza distinzione tra centro e periferia" L’obiettivo del progetto eLfoss - Formazione eLearning per operatori dei Servizi Sanitari - era inizialmente quello di formare ai corsi eLearning alcuni professionisti del settore sanitario che per motivi professionali e di dispersione sul territorio non sempre sono in grado di presenziare a incontri in aula. "Durante lo sviluppo - ricorda la professoressa Patrizia Ghislandi - il progetto subì una trasformazione. Ovvero si passò dall’idea di erogare un corso sulla progettazione di eLearning di qualità a quella di facilitare la nascita di una comunità che avesse come pratica la progettazione di corsi eLearning socio-costruttivisti, comunità che potesse continuare anche dopo eLfoss". L´obiettivo è stato raggiunto è il progetto eLfoss che è stato selezionato dagli accademici della Columbia University a rappresentare l´Italia alla più importante conferenza internazionale sull´e-Learning nel mondo del lavoro, che si terrà a New York dall´8 all´11 giugno prossimi. Soddisfatto l´assessore provinciale alla sanità, Ugo Rossi: "Oggi presentiamo un progetto che ha saputo crescere grazie alla collaborazione tra enti, la competenza delle persone, e la qualità del lavoro. E´ la dimostrazione che, oltre alla tecnologia, sono le persone a decretare il riuscita di qualsiasi progetto". Elfoss riguarda una piccola comunità costituita da figure professionali tra loro omogenee per funzioni — sono quasi tutti formatori — e che operano tutti in ambito sanitario, sociale e sociosanitario. Durante la formazione, l’attività educativa è stata fatta prevalentemente a distanza, online, che ha permesso ai membri di condividere la conoscenza e di verificare pratiche condivise. La formazione online ha visto collaborare l´Università degli studi di Trento (Facoltà di scienze cognitive), l´Assessorato provinciale alla Salute, La Scuola di formazione specifica in medicina generale e l´Azienda provinciale per i servizi sanitari. "I fattori che hanno facilitato la formazione del gruppo sono molti - spiegato la docente -: le dimensioni ridotte della comunità; l´omogeneità del settore di provenienza dei suoi membri; la possibilità di incontrarsi di persona; il fatto che la comunità fosse istituzionalizzata, ovvero promossa dagli stessi enti. Inoltre hanno giocato a favore fattori quali la fiducia reciproca fra i partecipanti (compreso tra il committente e lo staff dell’Università di Trento) e la comunicazione a distanza efficiente sia tecnologicamente sia metodologicamente".  
   
   
MARCHE: ISTITUTI TECNICI SUPERIORI, PRESENTATI TRE NUOVI CORSI.  
 
 Ancona, 30 maggio 2011 - Le imprese cercano figure qualificate da assumere ma non trovano sul mercato del lavoro le adeguate competenze. In Italia prima della crisi, nel 2008, sono stati 184 mila i tecnici non trovati ed ora siamo a quota 84 mila, segno di una mancanza strutturale di figure con competenza tecnica. Nelle Marche il 20% delle imprese ha difficolta` a reperire diplomati da assumere e nel 90% dei casi c´e` bisogno di formazione tecnica superiore. Il 42% dei giovani marchigiani infatti sceglie i Licei, ma negli ultimi tempi si e` invertita la tendenza verso gli istituti tecnici che sono passati al 34 % recuperando due punti rispetto agli anni passati, ma a scapito dell´istruzione professionale che scende dal 25% al 23%. Sono alcuni dei dati emersi durante la giornata di presentazione dei nuovi corsi degli Istituti tecnici superiori (Its), organizzata il 26 maggio dall´assessorato regionale all´Istruzione Formazione Lavoro all´Auditorium della Fiera di Ancona. I tre corsi Its attivati´ ´Risparmio Energetico e processi/prodotti ad elevata efficienza energetica all´Istituto Merloni di Fabriano ; Made in Italy ed internazionalizzazione Pmi a Recanati Istituto ´Mattei´; Sistema Moda e Calzaturiero a Fermo - Istituto Montani - prevedono 1600 ore di lezione in 4 semestri e, al termine, un certificato di diploma statale di V livello equiparabile agli studi universitari. ´Si aprono nuove opportunita` e sbocchi professionali per i giovani ´ ha affermato in apertura della giornata l´assessore regionale, Marco Luchetti - la Regione crede fortemente a questa offerta formativa, ma occorre trovare nuove disponibilita` e strette collaborazioni perche` venga implementato il percorso degli Istituti Tecnici Superiori e si raggiungano i risultati per cui si e` investito. Per questo c´e` anche bisogno che la comunita` senta la Scuola come priorita` strategica per lo sviluppo complessivo. Nelle Marche ´ ha proseguito Luchetti - sono ancora troppi i giovani disoccupati (22,6% del totale di disoccupati) anche se sotto la media nazionale. Vogliamo fornire nuove occasioni di lavoro, incentivare all´acquisizione di competenze tecniche calando i percorsi formativi sui reali bisogni del territorio e dell´economia locale, per consentire di accedere a professioni migliori qualitativamente e numericamente. ´ Per il direttore dell´Ufficio scolastico Regionale, Michele Calascibetta e` ora di progettare attivita` di orientamento sistematizzate, un sistema dell´Orientamento che in Italia manca e che per ora e` affidato alle buone volonta` di insegnanti.´ Calascibetta ha anche sottolineato l´esigenza di un cambio culturale che non faccia pensare ad istruzione di serie A , i licei, e istruzione di serie B, istituti professionali, perche` la societa` per crescere ha bisogno di tecnici competenti e l´Italia, per questo tipo di approccio culturale, sta pagando le conseguenze anche economiche. Infine il direttore scolastico regionale ha evidenziato la costruttiva ed effettiva vicinanza tra Scuola, Imprese, Universita`, Mondo del lavoro che si e` creata attorno al progetto formativo degli Its ed ha consentito una vera e propria messa in rete attraverso le Fondazioni.´ Il dirigente del servizio Istruzione della Regione, Grazella Cirilli, oltre ai dati, ha fornito un quadro della situazione attuale sugli Its e illustrato gli interventi che la Regione ha avviato e attuato dalla fase di riordino dell´ Istruzione tecnica. La Regione Marche ha costruito gia` dal 2008 il percorso degli Its, dopo gli esiti molto positivi dell´Istruzione Formazione Tecnica Superiore ( Ifts) che rilascia un diploma di Iv livello e in dieci anni ha permesso che il 75% dei partecipanti fosse inserito in contesti lavorativi. Per gli Its la Regione Marche concorre attraverso borse di studio per studenti fuori sede; certificazioni informatiche per la lingua inglese; percorsi di riallineamento all´Its per studi non specifici e stage formativi. Alla presentazione sono inoltre intervenuti, Anna M. Nardiello dell´Ufficio Scolastico regionale, Claudio Pettinari in rappresentanza delle Universita` marchigiane, oltre ai dirigenti degli Istituti che hanno illustrato l´offerta formativa. Infine il Rettore della Politecnica delle Marche, Marco Pacetti che, confermando la volonta` dell´Ateneo di far parte del progetto Its, ha richiamato il mondo imprenditoriale all´impegno reale alle assunzioni dei giovani. ´Il buon esito di questi corsi ´ ha concluso- dipende solo da quanto le imprese ci credono e si sentono fattivamente coinvolte.´  
   
   
TRENTO: OLTRE SEI MILIONI DI EURO ALLE SCUOLE PER I PROGETTI SUL FONDO PER LA QUALITÀ  
 
Trento, 30 maggio 2011 - Nella seduta del 27 maggio la Giunta ha approvato la delibera proposta dall’assessore all’istruzione e allo sport, Marta Dalmaso, con la quale vengono definiti modalità e criteri per l’individuazione e l’attuazione, la gestione contabile, il monitoraggio e la verifica dei progetti e delle iniziative legate al Fondo per la qualità del sistema educativo. Con il provvedimento approvato oggi dalla Giunta si assegnano alle istituzioni scolastiche e formative le risorse finanziarie del Fondo per la qualità del sistema educativo provinciale finalizzate alla realizzazione di progetti individuati ed attuati direttamente dalle scuole. Contestualmente si approvano i criteri che definiscono le aree di intervento nell’ambito delle quali le scuole possono attuare i progetti e si individuano le modalità di gestione contabile delle risorse finanziarie assegnate. Oltre sei milioni di euro la cifra complessiva destinata ai progetti per gli istituti del primo e secondo ciclo. Queste le Aree Di Intervento per i progetti Le risorse finanziarie del Fondo per la qualità del sistema educativo provinciale possono essere utilizzate dalle istituzioni scolastiche e formative provinciali e paritarie per realizzare progetti ed iniziative nelle aree di seguito indicate: A) Aree di intervento prioritarie individuate direttamente dalla legge provinciale: - insegnamento delle lingue straniere; - inserimento degli studenti con bisogni educativi speciali; - accoglienza e orientamento degli studenti stranieri. B) Ulteriori aree di intervento: - progettazione curricolare, extracurricolare, educativa caratterizzante il Progetto di Istituto; - progettazione e attuazione di percorsi didattici anche a carattere professionalizzante rivolti alla comunità scolastica e alla popolazione adulta; - diffusione delle tecnologie didattiche anche attraverso servizi di rete tecnico-organizzativi e di gestione degli impianti informatici e telematici a livello territoriale; - valorizzazione della cultura e della lingua delle minoranze linguistiche nonché del territorio; - ricorso a soggetti esterni per servizi integrativi scolastici (ad es. Sorveglianza durante la mensa, sorveglianza prima dell’inizio delle lezioni); - formazione ed aggiornamento del personale anche in un’ottica di diffusione della cultura della valutazione e della valorizzazione delle risorse umane. C) I fondi possono anche essere utilizzati per l’acquisto di beni inventariabili o durevoli funzionali all’attuazione delle progettualità, ivi comprese dotazioni tecnologiche e programmi informatici. Il testo integrale della delibera con i relativi allegati si può consultare e scaricare sul portale della scuola trentina (www.Vivoscuola.it) a partire da martedì 31 maggio 2011.  
   
   
A SCUOLA LE GEMME DELL’ARTIGIANATO TRENTINO  
 
Trento, 30 maggio 2011 - C’è attesa per la tappa finale del progetto “Bis - Business Idee per le Scuole superiori”, iniziativa di promozione dell’artigianato nelle scuole. Gli oltre 160 studenti provenienti da 9 Istituti Superiori del Trentino sapranno chi, tra tutti loro, avrà la possibilità di partecipare ad un viaggio studio all’estero. Questo speciale primo premio, comprensibilmente appetibile, sarà assegnato al gruppo che più di tutti avrà dimostrato di saper organizzare un’attività di impresa, descrivendola in un business plan dettagliato. Tra i 37 progetti in concorso una giuria di esperti ne ha individuati 7, scelti tra i più originali e convincenti. I nomi dei vincitori si conosceranno durante la cerimonia di premiazione in programma martedì 31 maggio alle 9.30 presso l’Aula Magna del Palazzo Istruzione (via Gilli n° 3 – Trento). La simpatia di Dennis Forti, in arte Dj Dennis volto noto al pubblico dei più giovani, darà un tocco di effervescenza all’evento finale che prevede anche gli interventi dei due Assessori provinciali Alessandro Olivi (artigianato) e Marta Dalmaso (istruzione), del presidente dell’Associazione Artigiani e Piccole Imprese del Trentino Roberto De Laurentis e di Luigi Sartori, presidente di Ceii Trentino. Bis, che ha l´obiettivo di avvicinare il mondo dell´artigianato a quello della scuola e di presentare ai giovani un´opportunità di sbocco professionale, ha coinvolto nell’anno scolastico 2010/2011 9 istituti, per un totale di 11 classi: i protagonisti sono stati gli studenti e gli insegnanti dell’Ifp "Sandro Pertini" di Trento, del Cfp "G. Veronesi" di Rovereto, dell’Istituto di Istruzione "A. Tambosi" di Trento, dell’Istituto di Istruzione "Marie Curie" di Pergine Valsugana, del Cfp "Armida Barelli" di Rovereto, dell’Istituto di Istruzione "G. Floriani" di Riva del Garda, del Cfp "Centromoda Canossa" di Trento, del Cfp Enaip "G. Caproni" di Arco, dell’Istituto d’Arte "Ladino di Fassa" di Pozza di Fassa. L’iniziativa, gestita per il quarto anno da Ceii Trentino, è stata resa possibile grazie al Fondo per gli interventi diretti a qualificare l´attività artigiana istituito dalla Provincia autonoma di Trento – Assessorato all´Industria, Artigianato e Commercio.  
   
   
VERSO LE STELLE...E OLTRE  
 
Bruxelles, 30 maggio 2011 - La ricerca senza fine del genere umano di comprendere ciò che lo circonda e il suo posto nel cosmo, ha da sempre fatto alzare gli occhi alle stelle con meraviglia e, grazie al progresso tecnico e scientifico, con una crescente comprensione di ciò che succede nell´universo. Lo scorso martedì, deputati, cosmologi e altri esperti hanno discusso, in un evento organizzato dallo Stoa, la scienza e la politica dell´ultima frontiera ... Il panel scientifico e tecnologico del Parlamento Stoa ha organizzato, il 24 maggio scorso, un seminario di scienze astronomiche per discutere dello stadio della ricerca sull´universo e delle possibili evoluzioni. A parlarne, il cosmologo e astrofisico Martin Rees, introdotto dall´eurodeputato italiano del Ppe Salvatore Tatarella e dalla spagnola Teresa Riera Madurell, e affiancato da altri illustri relatori. Fuori dalla sala, alcuni telescopi per permettere ai visitatori del Parlamento di dare un´occhiata a una stella molto importante: il nostro sole! "Anche la cosa meno complessa dell´universo è estremamente difficile da capire" ha esordito il professor Rees, aggiungendo che, nonostante tutti i progressi compiuti nell´ultimo secolo ciò che condivide "con tutti i colleghi è la meraviglia e il senso del mistero". L´astronomia infatti, per quanto disciplina scientifica, riguarda da vicino "la più grande delle curiosità umane: chi siamo, da dove veniamo, dove stiamo andando..." Guardando verso il cielo - Studiare le stelle, capire come sono nate e come muoiono è già una grande conquista, ma la sfida più grande è ancora da affrontare: trovare un pianeta simile alla Terra, compatibile con la vita. L´eso, "Osservatorio europeo meridionale", è un´organizzazione intergovernativa che include 13 Stati membri dell´Unione e opera attualmente in due grandi osservatori in Cile. Uno di questi detiene il telescopio più grande del pianeta, ma sarà presto affiancato da un progetto ancora più ambizioso: l´"Extremely Large Telescope" (European-elt) che, come ha spiegato il direttore dell´Osservatorio Roberto Gilmozzi, sarà l´occhio più grande mai costruito dall´uomo. Ma non tutte le componenti del cosmo sono visibili con i telescopi. "Analizzare la parte oscura dell´universo è compito della Radioastronomia" ha spiegato Luigina Ferretti dell´Istituto di radioastronomia di Bologna, che ha presentato il progetto Vlbi, fiore all´occhiello degli studi sulle onde. Tra le stelle - Anche le osservazioni dalla Terra hanno però i loro limiti e l´Esa (Agenzia spaziale europea) sta cercando una risposta. Alvaro Giménez, direttore delle Esplorazioni dell´agenzia, ha ricordato i successi del telescopio spaziale Hubble, lanciato nel 1990 in collaborazione con la Nasa, e ha parlato del prossimo ambizioso progetto: il lancio previsto per la primavera 2012 del nuovo satellite Gaia, che permetterà di mappare la galassia, tracciando la posizione e l´orbita delle stelle. La prossima generazione - La deputata spagnola Teresa Riera ha ricordato che "l´Europa sta svolgendo un ruolo pionieristico" con "un programma di astronomia efficiente e ben coordinato", ma ha aggiunto che è "nostro compito rendere i giovani consapevoli dell´importanza della scienza". L´astronomia è "uno strumento unico per lo sviluppo" e un argomento che affascina molto i più giovani e può farli avvicinare alla scienza. È quanto ha detto il prof. George Miley dell´Università di Leiden presentando il progetto olandese "Universe awarness", pensato "per introdurre i bambini all´emozione della scienza".E oltre – Per Salvatore Tatarella "l´astronomia potrebbe portare in un futuro non lontano a scoperte colossali e conquiste che possono cambiare bruscamente la nostra visione della realtà". Dopo tutto "più si capisce, più si allarga l´orizzonte delle cose da capire" ha concluso il prof. Rees ricordando un principio basilare, ma spesso ignorato: "Quasi tutte le persone istruite al giorno d´oggi credono nell´evoluzione, ma tutti tendono a dare per scontato che il genere umano sia alla fine di questo processo. Nessun astronomo è di questa opinione..."  
   
   
QUALITÀ DELL’ARIA: UMBRIA APPROVA ATTO PER ZONIZZAZIONE E MONITORAGGIO  
 
Perugia, 30 maggio 2011 - Continua l´impegno della Regione Umbria per migliorare la qualità dell´aria: la Giunta regionale, su proposta dell´assessore all´ambiente, Silvano Rometti, ha approvato un atto relativo alla pianificazione e al monitoraggio della qualità dell´aria, contenente la proposta di zonizzazione del territorio e lo schema della nuova rete regionale di rilevamento degli inquinanti in atmosfera. "La Regione mantiene alto il livello di attenzione sul problema dell´inquinamento atmosferico nelle nostre città attraverso una precisa zonizzazione del nostro territorio che consenta di attuare politiche più rispondenti alle reali necessità di mitigazione del fenomeno e di tutela e salvaguardia della salute dei cittadini. Con questa deliberazione si è ottemperato a quanto richiesto dal decreto legislativo ´155/2010´ relativo all´Attuazione della direttiva 2008/50/ della Comunità europea per la qualità dell´aria ambiente e per un´aria più pulita in Europa, che ha disciplinato il nuovo quadro normativo nazionale di riferimento per la pianificazione regionale in materia - ha precisato l´assessore Rometti - La stessa normativa aveva anche stabilito le scadenze per la definizione dei progetti regionali di zonizzazione del territorio e di definizione della rete regionale di monitoraggio per la valutazione della qualità dell´aria. Quindi, in accordo agli indirizzi formulati dalla normativa italiana ed europea, la messa a punto della proposta di zonizzazione della Regione Umbria ha comportato l´analisi delle caratteristiche orografiche e meteo-climatiche, del carico emissivo e del grado di urbanizzazione del territorio, al fine di individuare quelle aree omogenee in cui una o più di tali caratteristiche sono predominanti nel determinare le dinamiche degli inquinanti". In base alle analisi svolte con il contributo di "Arpa Umbria", il territorio regionale è stato suddiviso in tre zone omogenee, collinare e montuosa, di valle, della Conca Ternana, individuate principalmente sulla base di criteri fisico-orografici e in riferimento ai confini amministrativi comunali. La zona omogenea più estesa è quella collinare e montuosa e corrisponde sostanzialmente allo sviluppo del sistema orografico regionale. Questa è caratterizzata da una bassa densità abitativa, maggiori quote e da emissioni mediamente inferiori a quelle delle altre zone più urbanizzate, generalmente concentrate in centri abitati di piccola e media grandezza ed in alcune limitate aree industriali. Si distingue il comune di Gubbio, per una più significativa presenza di pressioni emissive sia di tipo sia industriale che antropiche. La zona di valle corrisponde alle valli occupate nel pliocene dal vecchio Lago Tiberino ed è caratterizzata dalla maggiore densità abitativa e dalle maggiori pressioni in termini emissivi derivanti prevalentemente dal sistema della mobilità pubblica e privata e dal riscaldamento degli edifici e presenta alcuni contributi industriali di particolare rilevanza. Sono compresi nella zona oltre Perugia, e i maggiori centri urbani delle valli come Bastia Umbra, Foligno, Città di Castello, Marsciano, Todi, Spoleto. La zona comprende anche l´area dell´orvietano la cui principale pressione emissiva è rappresentata dall´autostrada A1. Infine, la zona della Conca Ternana è circondata da rilievi montuosi tra i Comuni di Terni e Narni ed è interessata sia dai carichi inquinanti dovuti alla densità abitativa, come trasporto e riscaldamento degli edifici, sia dalle emissioni associate alla presenza di un importante polo industriale. In considerazione delle caratteristiche orografiche e meteo-climatiche in questa zona sono particolarmente omogenei i livelli di concentrazione degli inquinanti, specialmente per le polveri fini nel periodo invernale. Sulla base dei dati prodotti dall´attuale rete di monitoraggio, nel corso delle campagne di misurazione delle concentrazioni degli inquinanti, nonché delle valutazioni modellistiche realizzate nell´ambito del processo di zonizzazione, è stato elaborato il progetto della rete di centraline che misureranno la qualità dell´aria nei prossimi anni. Nel progetto, che prevede l´aggiornamento degli strumenti di misurazione in varie stazioni della provincia di Perugia e in gran parte di quelle della Provincia di Terni, viene sostanzialmente riconfermata la dislocazione delle centraline che costituiscono l´attuale rete regionale di monitoraggio della qualità dell´aria, apportando comunque alcune modifiche per evitare sovrapposizioni e rendere più efficace la fase di controllo, sia dal punto di vista di copertura del territorio che di sostenibilità economica. Prevista anche l´installazione di una nuova centralina fissa nel territorio di Città di Castello, quarto comune della Regione per numero di abitanti e già oggetto di una valutazione della qualità dell´aria effettuata attraverso l´utilizzo di una stazione mobile. E´ inoltre previsto l´avvio di specifiche campagne di misurazione in diversi Comuni, tra cui Orvieto, Gualdo Cattaneo, Foligno, Marsciano, Piegaro e Torgiano, nonché la realizzazione di una nuova stazione sui Monti Martani ideale per la misurazione di fondo delle polveri e per valutare a livello regionale il contributo delle intrusioni sahariane da sottrarre alle misure di polveri fini monitorate in aree urbane come previsto dalla normativa europea.  
   
   
PARCHI IN LOMBARDIA : UTILE SINERGIA PUBBLICO-PRIVATO  
 
Milano, 30 maggio 2011 - Conciliare la competitività economica e la tutela dell´ambiente, creando una sinergia pubblico-privato nella politica di valorizzazione dei parchi. E´ questa la sfida lanciata il 26 maggio dall´assessore regionale ai Sistemi verdi e Paesaggio Alessandro Colucci nel corso del seminario ´Periurban project´, in corso nella sede della Provincia di Milano, al quale intervengono 14 soggetti europei. L´obiettivo di ´Periurban´ è quello di progettare modelli e politiche che migliorino la gestione degli spazi naturali periurbani e la loro relazione con la città, compensando la pressione alla quale sono sottoposti dall´urbanizzazione, dall´affollamento, dalla frammentazione dei corridoi ecologici e dal degrado delle periferie.  
   
   
UNA LEGGE DA RINNOVARE, PARCHI COME LUOGHI DA VIVERE  
 
Milano, 30 maggio  2011  - ´La Legge delle aree protette - ha ricordato l´assessore Colucci - è del 1983 e ha anticipato di otto anni la legge nazionale. Dopo così tanti anni è necessaria una modernizzazione e ritengo opportuno si debba cambiare passo attraverso la semplificazione normativa per una tutela forte dell´ambiente. I nostri parchi devono diventare luoghi da vivere sotto tanti punti di vista, compreso quello economico´. La legge lombarda ha individuato 7 parchi regionali con caratteristica di ´periurbanicità´, che interessano quasi il 40 per cento della superficie totale dei parchi lombardi e, tra questi, il Parco Nord e il Parco Agricolo Sud Milano partecipano direttamente al progetto ´Periurban´ come casi studio. Queste due aree sono esempi emblematici della forte pressione esercitata dalla città di Milano, che ha una popolazione di circa 1,3 milioni di abitanti, che, per lavoro, viene raggiunta tutti i giorni da circa 800.000 persone e che ha in corso una importante fase di trasformazione urbanistica in vista di Expo 2015. Sinergia Tra Mondo Produttivo E Parchi, Sviluppo Possibile - ´Uno dei 4 motori d´Europa come è la Lombardia - ha proseguito Colucci - deve avere garanzie di competitività, difendendo con grande forza l´ambiente. Dobbiamo portare il mondo economico e produttivo non solo a rispettare l´ambiente, ma a lavorare all´interno di esso e dei parchi´. ´La sfida - ha chiarito l´assessore - è dunque il tema del fund raising: ci sono tante aziende lombarde che hanno voglia di lavorare nel rispetto dell´ambiente e sviluppando economie che garantiscano una ricaduta economica di cui possano beneficiare anche i parchi. Per questo stiamo lavorando a un progetto di fund raising, che possa realizzare un catalogo di idee e di progetti all´interno dei quali ci sia una parte dedicata alla garanzia della qualità dell´ambiente e una dedicata allo sviluppo del profitto e dell´occupazione, che in questa fase di difficoltà internazionale è più che mai attuale´. ´Il partenariato pubblico-privato - ha concluso Colucci - sembra essere la risposta più concretizzabile per dare corpo a questi fermenti, per nuove attività e per uno sviluppo socio-economico sostenibile, che lasci la regia territoriale all´Ente pubblico´.  
   
   
EMAS IN EMILIA-ROMAGNA: 500 MILA EURO DELLA REGIONE PER L´INTRODUZIONE DEI SISTEMI DI GESTIONE AMBIENTALE NEGLI ENTI LOCALI  
 
 Bologna, 30 maggio 2011 - Ammontano a 500 mila euro le risorse messe a disposizione dalla Regione per promuovere la diffusione dei Sistemi di Gestione Emas, il marchio europeo che sancisce la qualità ambientale di aziende ed enti pubblici. Il bando è stato approvato dalla Giunta regionale e prevede finanziamenti fino a 40 mila euro a favore degli Enti che desiderano ottenere o rinnovare la registrazione Emas. La richiesta di finanziamento potrà essere inviata alla Regione fino al 31 dicembre 2012 e comunque fino all’esaurimento del plafond. “Con questo bando vogliamo favorire ulteriormente la diffusione dei sistemi di gestione ambientale sul territorio emiliano-romagnolo, partendo dagli Enti locali che sono chiamati per primi a impegnarsi per ridurre l’impatto delle loro attività sull’ambiente - afferma l’assessore regionale all’ambiente e riqualificazione urbana Sabrina Freda – è un esempio tra i tanti di come la tutela ambientale sia un percorso che parte dal basso, dalle scelte concrete che tutti noi, singoli cittadini e istituzioni, decidiamo di fare”. Per conoscere criteri, requisiti e modalità di concessione dei finanziamenti, gli Enti interessati possono scaricare il bando ai seguenti indirizzi: www.Regione.emilia-romagna.it/pcs  e www.Ermesambiente.it/    
   
   
CAVE: UN PROGETTO EUROPEO PER SOSTENIBILITÀ E RICICLAGGIO  
 
Parma, 30 maggio 2011 - “Un settore che ha bisogno di essere ripensato nel cambiamento complessivo dell’economia e in una ottica di sostenibilità ambientale. Ci servono le idee che possono diventare programmi e politiche delle istituzioni per questo sono molto importanti momenti di riflessione come quello di oggi ”. E’ Vincenzo Bernazzoli presidente della Provincia di Parma a delineare il quadro di riferimento del progetto europeo Sarma sulla sostenibilità delle attività estrattive, dalla produzione all’utilizzo della risorsa degli aggregati, ovvero sabbie, ghiaie e pietrischi. Il 26 maggio a Palazzo Soragna sede dell’Upi che con dell’Anepla (Associazione Nazionale Estrattori Produttori Lapidei e Affini) ha patrocinato l’iniziativa, si sta svolgendo una giornata di lavoro con tutti i portatori di interesse sui risultati ottenuti dopo due anni di studi, incontri e scambi internazionali. Dotato di un budget di 1,5 mln di euro, il progetto Sarma (acronimo di Sustainable Aggregates Resource Management ovvero Gestione Sostenibile della Risorsa degli Aggregati), ha coinvolto 15 partner dell’area sud orientale dell’Europa tra cui l’Italia rappresentata da Regione Emilia-romagna e Provincia di Parma. Quello svolto in particolare dalla Provincia di Parma è stato un ruolo di primo piano: oltre ad avere messo a disposizione le proprie risorse umane e conoscitive, l’ente di piazzale della Pace ha avuto inclusi nel progetto diversi siti pilota (case study) ubicati sul territorio provinciale, dove sono state condotte ricerche sugli strumenti di controllo e lotta alle escavazioni abusive, sulle buone pratiche di gestione e recupero delle cave e sugli impianti di inerti per la produzione di aggregati riciclati. L’appuntamento nazionale di Parma , realizzato in collaborazione con Consinert, è stato aperto oltre che dall’intervento del presidente della Provincia di Parma da Andrea Santi, capogruppo del Settore estrattivo dell’Upi, e da Paola Gazzolo, assessore Sicurezza territoriale, difesa del suolo della Regione Emilia-romagna. “I ricavi in regione sono calati del 30%, c’è quindi una situazione di crisi collegata direttamente al mercato edile. Come Confindustria – ha detto Santi - rappresentiamo circa 2.500 lavoratori, una fetta importante del mercato. Chiediamo di aggiornare la legge regionale di vent’anni fa, ora le esigenze sono mutate e il mercato è più veloce, quindi serve semplificare la burocrazia per attivare le cave perché oggi servono 5,6,7 anni per raggiungere questo risaltato”. E proprio dell’aggiornamento della legge regionale ha parlato anche l’assessore regionale: “Abbiamo quasi pronto il prontuario sui come devono esser fatti i controlli. La Legge regionale oggi necessità di un ammodernamento e di una organica revisione, è uno degli obiettivi della legislatura e le chiavi saranno snellimento e semplificazione – ha detto Gazzolo - La Regione si è impegnata per cercare le migliori strade per rendere meno impattante le attività di cava e per diffondere una cultura del recupero che ha portato alla realizzazione di un manuale e delle linee guida”. Il Workshop nazionale di Parma ha lo scopo di dare la massima diffusione degli obbiettivi e dei risultati del progetto fornendo inoltre l’occasione di raccogliere i contributi e gli stimoli dei principali portatori di interesse nel settore della produzione degli aggregati. Nel corso della giornata d8i lavoro, che continuerà nel pomeriggio con la seconda e terza sessione si confronteranno, oltre che Provincia e Regione, i rappresentanti delle principali associazioni di categoria direttamente coinvolte nelle problematiche di questo specifico settore produttivo. Il progetto Europeo Sarma, acronimo di Sustainable Aggregates Resource Management (Gestione Sostenibile della Risorsa degli Aggregati), iniziato ufficialmente nel maggio 2009 si sta avviando verso la sua naturale conclusione. Le attività estrattive degli aggregati, ossia le rocce, le ghiaie e le sabbie utilizzate nel campo delle infrastrutture e dell’edilizia in genere, rappresentano una necessità per il territorio e per il suo sviluppo, ma da gestire in modo sostenibile. Questo è lo scopo del progetto europeo “Sarma” , dotato di un budget di 1,5 milioni di euro che coinvolge 15 partner europei dell´area sud orientale, tra cui l’Italia - rappresentata dalla Regione Emilia-romagna, dalla Provincia di Parma e dall’Anpar (Associazione Nazionale Produttori Aggregati Riciclati di Milano), la Slovenia (capo fila del Progetto), l’Austria, la Grecia, l’Ungheria, la Romania, l’Albania, la Bosnia-herzegovina, la Serbia e la Croazia. I servizi geologici, le Università e i centri di ricerca, gli enti e istituzioni pubbliche che si occupano di sviluppo e gestione delle attività di cava hanno lavorato insieme per arrivare alla redazione di linee guida per chi legifera o si occupa della pianificazione in materia di attività estrattive. L´obiettivo è giungere a una gestione integrata ed ambientalmente sostenibile dell´attività estrattiva degli inerti (le sabbie e ghiaie prelevate dalle cave), resa necessaria dai costi, ma soprattutto dall´impatto di queste attività, condividendo le esperienze e le buone pratiche. Così, partendo da realtà europee molto diverse fra loro dal punto di vista legislativo e politico-amministrativo, si è cercato di arrivare a una gestione unitaria delle attività estrattive degli inerti e delle relative problematiche, tenendo conto degli impatti ambientali e sociali delle stesse, ma anche dei costi per l´estrazione. In particolare, la partecipazione della Regione Emilia-romagna e della Provincia di Parma all’interno del Progetto Sarma sarà incentrata sulla sperimentazione ed applicazione di tecnologie d’avanguardia da adottare nella pianificazione sostenibile delle attività estrattive, nel controllo delle attività estrattive abusive e nella ricerca di fonti di approvvigionamento alternative. Si sottolinea che a rappresentare l´Italia, oltre a Regione Emilia-romagna e Provincia di Parma, c’è anche l´Anpar, l´Associazione Nazionale Produttori di Aggregati e Riciclati che promuove la raccolta ed il riciclaggio dei rifiuti inerti su tutto il territorio nazionale.