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Notiziario Marketpress di Lunedì 30 Settembre 2013
PARLAMENTO EUROPEO: UN CARICA BATTERIE DEL TELEFONO CELLULARE UNIVERSALE PER TUTTE LE MARCHE  
 
Strasburgo, 30 settembre 2013 - Un caricabatterie universale per tutti i telefoni mobili dovrebbe essere introdotto per tagliare i costi e sprechi per gli utenti, ha proposto la commissione mercato interno Giovedi, in un emendamento ad un disegno di legge riguardante le apparecchiature radio. La commissione ha anche tagliato qualche nastro rosso, eliminando una regola che avrebbe tenuto i produttori a registrare alcune categorie di dispositivi prima della loro immissione sul mercato. "Esortiamo gli Stati membri e produttori al fine di introdurre un caricabatterie universale, per porre fine al caos dei cavi per i telefoni cellulari e tablet Pc", ha dichiarato il relatore Barbara Weiler (S & D, De), aggiungendo che "abbiamo cambiato i punti chiave nella Commissione progetto per evitare interferenze tra i diversi dispositivi di apparecchiature radio, garantendo nel contempo che le piccole imprese non si troveranno ad affrontare un onere amministrativo più pesante ". Il progetto di direttiva stabilisce norme armonizzate per l´immissione apparecchiature radio, come i telefoni cellulari, gli apriporta auto o modem, sul mercato. Queste regole mirano a tenere il passo con il crescente numero e varietà di dispositivi di apparecchiature radio e di garantire che non interferiscano con l´altro. Esse comprendono anche i requisiti essenziali di sicurezza e di salute. Caricatore universale - Dispositivi di apparecchiature radio e loro accessori, come i caricabatteria, dovrebbero essere interoperabili, dicono i deputati. Per esempio, un caricatore del telefono universale renderebbe cellulari più semplice da usare e tagliare costi e sprechi per gli utenti. Essi propongono, pertanto, le nuove regole di apparecchiature radio dovrebbero obbligare i fabbricanti a fare telefoni cellulari compatibili con un caricabatterie universale. Ridurre la burocrazia - I deputati hanno cancellato l’obbligo per le imprese di registrare alcune categorie di apparecchiature radio prima della loro immissione sul mercato. Hanno visto questa proposta come sproporzionata, soprattutto per le piccole imprese, e hanno detto che le disposizioni relative alla tracciabilità dei prodotti alternativi potrebbero garantire la stessa qualità di sorveglianza del mercato. Prossimi passi - La risoluzione legislativa è stata approvata all´unanimità con 35 voti a favore. La commissione deciderà in seguito se avviare negoziati informali con il Consiglio al fine di ricercare un accordo in prima lettura.  
   
   
IN TRENTINO L’AGENDA DIGITALE E’ REALTA’ L “CHECK-UP DIGITALE” CONFERMA L’ECCELLENZA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E LA COPERTURA DEL TERRITORIO  
 
Trento, 30 settembre 2013 - L’agenda Digitale è una delle sfide più importanti che nei prossimi anni attende l’Italia, come nazione in grado di offrire a cittadini ed aziende strumenti innovativi e tecnologicamente avanzati, in grado di aumentare il livello di competitività del sistema nazionale. Il check-up digitale del Trentino, condotto in accordo alla metodologia sviluppata da Telecom Italia nel rapporto “Italia Connessa” che offre un’analisi delle realtà regionali italiane in riferimento alla diffusione della Rete e ai servizi garantiti sul territorio, conferma l’ottimo posizionamento del Trentino in settori quali la pubblica amministrazione e la sanità, oltre alla diffusione della connessione in larga banda (20Mbit/sec.), garantita al 99 per cento della abitazioni. Delle prospettive e dei cambiamenti che attendono il Trentino nel quadro del Sistema Italia si è discusso oggi a Trento in occasione del convegno “Italia connessa. Trentino e innovazione, perché il digitale non resti solo in Agenda”. I lavori hanno visto la partecipazione - tra gli altri - del presidente della Provincia autonoma di Trento; del presidente di Telecom Italia, Franco Bernabè; e di esperti nazionali A Trento sono stati presentati i primi risultati e le indicazioni provenienti dall’attività di check-up digitale, svolta dalla Provincia autonoma di Trento con il supporto di Telecom Italia. L’occasione è stata offerta dalla giornata di studi “Italia Connessa. Trentino e Innovazione, perché il digitale non resti solo in Agenda”, organizzata dalla Provincia autonoma di Trento in collaborazione con Telecom Italia. L’evento – è questa l’opinione condivisa anche dal presidente della Provincia autonoma di Trento - rappresenta l’opportunità di un primo consuntivo delle attività della Provincia autonoma di Trento per la diffusione delle tecnologie e dei servizi digitali. L’occasione offre importanti indicazioni per rilanciare la roadmap e le sfide future che attendono il Trentino: la diffusione del digitale sul territorio garantirà al sistema Trentino maggiore competitività su un mercato sempre più globale. “Telecom Italia – ha dichiarato Franco Bernabè, Presidente di Telecom Italia – vuole contribuire in modo concreto ad accelerare il processo di digitalizzazione del Paese, coerentemente con gli obiettivi indicati dall’Agenda Digitale. Siamo convinti che ciascuna Regione debba costruire la propria Agenda Digitale partendo dalla piena consapevolezza delle eccellenze e dei ritardi nel territorio. Per questo motivo, attraverso l’iniziativa Italia Connessa e il ‘check-up digitale’, intendiamo affiancare le Amministrazioni centrali e locali nelle riflessioni e nelle scelte di innovazione digitale per il miglioramento della competitività e dell’attrattività dei loro territori”. L’analisi degli indicatori mostrano, anche nel confronto con le altre regioni italiane, l’ottimo posizionamento del Trentino nei servizi digitali messi a disposizione della Pubblica amministrazione, in particolare, la sanità. Margini di miglioramento sono registrabili nel mondo delle aziende, dove si evidenzia la scarsa penetrazione dell’e-commerce nelle imprese. In altri casi, il parziale ritardo è compensato dalle azioni attuate dalla Provincia autonoma di Trento che permettono di migliorare sensibilmente il posizionamento del Trentino. Ad esempio, grazie al progetto Adsl2+, il Trentino sarà, entro l’anno, l’unica regione italiana ad avere oltre il 99% delle abitazioni coperte da una connessione fino a 20Mbit/sec. Nei mesi scorsi, il gruppo di lavoro ha effettuato una mappatura di circa 100 progetti di utilizzo delle Ict in Trentino, analizzando il loro contributo alla copertura delle aree tematiche dell’Agenda Digitale Italiana e al raggiungimento dei suoi obiettivi. In diversi ambiti, questa mappatura ha mostrato una ottima copertura delle aree tematiche dal parte della Provincia autonoma di Trento che in alcuni casi si è mostrata capace di attuare in modo operativamente più tempestivo soluzioni avanzate nello scenario nazionale. In Trentino sono attivi da tempo servizi innovativi basati sulle nuove tecnologie digitali: il portale dei servizi online, punto unico di accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione trentina; l´estensione a tutti i settori economici della possibilità di presentare le domande di incentivo in modalità telematica; il protocollo interoperabile tra gli enti pubblici del Trentino (Pitre); e il Centro Servizi Territoriale – disegnato sul concetto del community cloud – che facilita l´accesso a servizi innovativi da parte di qualsiasi attore del sistema pubblico trentino. I cittadini trentini utilizzano già in via sperimentale la prescrizione farmaceutica digitale, e accedo direttamente alla gestione del catasto, e a servizi di mobilità integrata. Questo ecosistema digitale pervade già oggi la quotidianità ed è stato realizzato attraverso a due società pubbliche: Informatica Trentina e Trentino Network. L’analisi del check-up digitale è stata estesa al di fuori della Pubblica amministrazione, approfondendo alcuni settori produttivi (agricoltura, commercio, turismo) e servizi al cittadino (sanità e istruzione), attraverso 6 workshop tematici. Questi ultimi hanno consentito di rappresentare, in modo anche quantitativo, gli investimenti a sostegno dell’introduzione e della diffusione del digitale nelle “filiere” di attività in Trentino. Nel settore dell’Istruzione, sono distribuite oltre 2 mila Lavagne interattive multimediali, distribuite nelle scuole e in circa 3.000 aule, con un bacino di oltre 60 mila studenti. Nel corso del biennio 2012/2013 sono stati formati oltre 1500 docenti su temi connessi alle Ict In ambito sanitario, in Trentino sono 16,4 milioni di referti digitalizzati, con 8 milioni di accessi annui agli stessi, grazie ad una rete digitale che raccoglie tutti i medici di medicina generale. Un altro settore in cui la digitalizzazione ha segnato importanti passi in avanti è il turismo, quasi gran parte delle prenotazioni avviene online: Visittrentino è tra i primi siti turistici in Italia con 6 milioni accessi annui, mentre la pagina Facebook ha raccolto oltre 70 mila fans. In agricoltura, ben 2 mila delle 15 mila aziende agricole sono passate in 2 anni alla gestione informatizzata del “quaderno di campagna”, strumento di certificazione della qualità del prodotto, così come le comunicazioni tra Consorzi e Produttori si svolgono di fatto in maniera informatizzata. Infine, la Pat è al terzo posto in Italia per numero di set di dati pubblici resi disponibili secondo il paradigma degli Open Data, ed ha lanciato nell’ultimo anno una importante iniziativa per lo sviluppo di start-up innovative. Il check-up digitale è stata l’occasione per una riflessione complessiva sulla diffusione della conoscenza e dell’uso del digitale che rappresenta la scelta strategica fondamentale per il futuro del Trentino.  
   
   
PUGLIA: APERTO FINO AL 9.10 NUOVO BANDO "LIVING LABS"  
 
Bari, 30 settembre 2013 - È aperta fino al prossimo 9 ottobre la consultazione pubblica per costruire il bando Living Labs Smart Puglia, un’evoluzione dell’avviso Apulian Ict Living Labs lanciato nel 2012, che ha promosso progetti Ict partendo dai bisogni reali espressi dagli utenti. Da oggi è infatti disponibile sul potale http://livinglabs.Regione.puglia.it/  la Scheda di Presentazione della bozza del Bando su cui l´intera comunità degli innovatori pugliesi è chiamata a esprimersi, portando il proprio contributo alla costruzione della ´Smart Puglia 2020´, la Puglia Digitale nel quadro del programma Horizon 2020. Ne dà notizia l’assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone che ricorda: “Il nuovo avviso ha una dotazione di 10 milioni di euro e coinvolge i cittadini non solo per la formulazione dei progetti, come avveniva nel primo bando, ma addirittura, per la costruzione dell’avviso stesso. In questo modo intendiamo individuare un nuovo modello di sviluppo economico responsabile. L´obiettivo della consultazione è infatti redigere insieme un bando partecipato, in grado di stimolare e rafforzare la competitività del sistema produttivo, attraverso l´uso efficiente delle tecnologie, valorizzando talenti e competenze, in un quadro di sostenibilità ambientale ed economica. Per costruirlo intendiamo coinvolgere tutto il sistema innovativo regionale: amministrazioni, imprese, centri di ricerca e cittadini/utenti”. Partecipare alla consultazione è semplice. Basta iscriversi al portale livinglabs e andare alla pagina opencommunity all’indirizzo: http://livinglabs.Regione.puglia.it/web/blog/open-community  Nel Forum sulla ricerca e l’innovazione in Puglia è disponibile la discussione “Puglia Labs 2020” dove è possibile scaricare il documento Scheda di Presentazione della bozza del Bando e semplicemente rispondere con un proprio contributo o eventualmente aggiungere un tema di dibattito. Si può anche dare un voto alle discussioni in corso. Il nuovo bando, che è stato presentato durante la Fiera del Levante, si inserisce nel percorso di costruzione della Strategia regionale per la ricerca e l’innovazione basata sulle Specializzazioni Intelligenti (Smart Specialisation) per il ciclo di programmazione dei fondi strutturali 2014-2020. Si chiama “Living Labs Smart Puglia” proprio perché lancia una nuova sfida e apre l’opportunità di generare politiche per la ricerca e l´innovazione, costruite su una base collaborativa e partecipata.. Il precedente avviso “Apulian Ict Living Labs” ha consentito la nascita 34 Living Labs, laboratori “viventi” in cui 64 imprese pugliesi stanno attualmente sviluppando assieme ai cittadini i prodotti precedentemente segnalati. Nel progetto sono stati investiti 15 milioni di euro di cui 8,5 milioni le risorse pubbliche.  
   
   
"CREATIVE FACTORY", FINO ALL’11 OTTOBRE LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI. INVESTIAMO SU CREATIVITÀ E INNOVAZIONE. CRESCITA MARCHI ED INVENZIONI PREMIA STRATEGIA REGIONE CAMPANIA  
 
Napoli, 30 settembre 2013 - Campania Innovazione, l´Agenzia della Regione per la promozione della Ricerca e dell’Innovazione, promuove la seconda edizione di "Creative Factory", il sistema di servizi ed opportunità che favorisce l’innovazione di prodotto e di processo per la creazione di impresa, e la crescita e la diversificazione di realtà imprenditoriali già esistenti. L’avviso pubblico che seleziona progetti di start-up d’impresa e programmi comuni di sviluppo imprenditoriale scade il prossimo 11 ottobre. L’obiettivo del progetto è sostenere la creatività di giovani e potenziali imprenditori della Campania. La Regione cresce sul fronte delle invenzioni depositate: da gennaio ad agosto 2013 sono state 139 le invenzioni e 2.014 i marchi che i cittadini campani hanno presentato alle Camere di Commercio italiane, secondo i dati diffusi da Senaf su elaborazione dall’Uibm (Ufficio Italiano Marchi e Brevetti). La Campania è al nono posto nella classifica nazionale per numero di invenzioni e al settimo per quanto riguarda i marchi. Rispetto allo stesso periodo del 2012, si registra un 13% in più sul fronte delle invenzioni mentre i marchi vedono un più 16%. La Creative Factory sostiene le potenzialità creative del territorio per l’innovazione nella produzione di beni e servizi e nella creazione di “nuova occupazione”, intesa come nuovi posti di lavoro, e di “occupazione nuova”, in termini di nuove professionalità, sia nei settori hitech, sia nei comparti tradizionali, nella pubblica amministrazione, nella società più in generale. Questi gli ambiti strategici per il programma di sviluppo regionale ai quali le proposte devono fare riferimento: information & communication technology; biotecnologie; nuovi materiali; osservazione dell’ambiente e sicurezza delle infrastrutture; beni culturali e turismo; salute e agroalimentare; energia; logistica – trasporti - automotive; aerospazio. La prima edizione del programma Creative Factory ha coinvolto 35 giovani, con 120 incontri di tutoraggio, 12 compagini assistite e 4 imprese costituite. Una delle start up selezionate nella precedente edizione è risultata vincitrice della borsa di studio nell´ambito del progetto Mind The Bridge Startup Business School e a novembre prossimo partirà per San Francisco. "Puntare sulla creatività e sull’innovazione - dichiara il vice presidente della Regione Campania con delega alla Ricerca Scientifica Guido Trombetti - è uno dei più importanti investimenti che si possano fare. Ancor più se sono i giovani i protagonisti dell’investimento che premia e riconosce il valore delle buone idee. Grazie all’Agenzia Campania Innovazione riusciamo a dare un contributo significativo nella costruzione di nuove imprese. I numeri ed i risultati della precedente edizione ci incoraggiano ad andare avanti lungo un percorso che vede la Regione Campania fortemente impegnata nel sostenere i processi di innovazione e trasferimento tecnologico attraverso l’aggregazione degli attori della ricerca e dell’impresa." "I dati che rilevano un +16% di marchi registrati ed un +13% sul fronte delle invenzioni nella nostra Regione - sottolinea l’assessore alle Attività produttive della Regione Campania, Fulvio Martusciello - confermano la validità della strategia posta in essere dalla Regione Campania. La creatività dei nostri giovani potenziali imprenditori va esaltata e sostenuta: a questo scopo stiamo implementando la rete regionale degli incubatori che avrà il compito di mettere a sistema esperienze, know how e competenze specifiche degli incubatori e delle strutture regionali che si occupano di supporto alla creazione di impresa." Le informazioni specifiche sul bando sono consultabili sul sito: www.Campaniainhub.it    
   
   
ROMA - MAKER FAIRE ROME, PRIMA FIERA DELL’INNOVAZIONE EUROPEA  
 
Roma, 30 settembre 2013 – Oggi alle ore 10,30 nella Sala delle Bandiere in Campidoglio alla presenza del Sindaco di Roma Capitale Ignazio Marino, in Via del Campidoglio 1 a Roma, si terrà la conferenza stampa di presentazione di Maker Faire Rome, prima fiera dell’innovazione europea. Alla Prima Maker Faire Europea, che si terrà dal 3 al 6 ottobre presso il Palazzo dei Congressi dell’Eur, oltre 200 invenzioni strabilianti: l’unica stampante 3D portatile al mondo, la cyclette interattiva, le tecno-arnie, le piante sonore, il robot che insegna a suonare, gli occhialini interattivi che potrebbero mandare in pensione gli smartphone, la prima moto stampata in 3D e funzionante, la cuffia per guidare con il pensiero, il robot para rigori e ancora workshop ed educational per tutte le età. La manifestazione, per la prima volta in Europa, porterà Roma al centro dell’innovazione internazionale e testimonierà la forza del Movimento dei Maker, i nuovi “Leonardo” del Xxi secolo. Intervengono: Marta Leonori, Assessore Roma Produttiva; Stefano Venditti, Presidente Asset Camera, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Roma, Riccardo Luna, Curatore Maker Faire; Brunetto Tini, Presidente Tecnopolo Spa; Carlo Parmeggiani, Public Sector Director Southern Europe Region – Intel; Renato Brunetti, Presidente Unidata. Le conclusioni sono affidate a Ignazio Marino, Sindaco di Roma Capitale. Al termine: dimostrazione di funzionamento di una stampante 3 D.  
   
   
LUCCA - DROP SHIPPING: COS’È E COME AVVIARLO  
 
Lucca, 30 settembre 2013 - Le nuove tecnologie e l’evoluzione di Internet offrono nuove possibilità di creare nuova impresa con organizzazioni diverse da quelle tradizionali. Questo corso propone un modello di business che rientra nel campo della vendita e del commercio ma non necessita di locali aperti al pubblico. Un esempio è offerto dal Drop shipping (o drop ship) nato oltre 10 anni fa in Usa, grazie alla diffusione delle aste on line e di siti come e-bay. E’ un modo per creare un’attività commerciale attraverso un proprio negozio virtuale da casa, senza possedere materialmente gli oggetti in vendita. I fattori di successo di questa idea imprenditoriale comprendono delle buone capacità di auto promuovere l’attività, lo studio approfondito della concorrenza, la capacità di sapersi muovere con destrezza in Internet. Servono un pc e un collegamento ad internet e l’attività può essere sviluppata anche da persone diversamente abili. La Camera di Commercio di Lucca ha dedicato al tema un percorso formativo, strutturato in 2 giornate formative dalle ore 9 alle 18 e si terrà Giovedì 5 e venerdì 6 Dicembre 2013 presso la sede della Camera di Commercio di Lucca in Corte Campana,10. Le iscrizioni dovranno pervenire entro e non oltre le ore 14 di Mercoledì 4 Dicembre . Sede: Camera di Commercio di Lucca – Corte Campana, 10 - 55100 Lucca Data termine iscrizioni: 4-12-2013.  
   
   
COORDINARE L´ECCELLENZA DI RICERCA EUROPEA  
 
Bruxelles, 30 settembre 2013 - Una ricerca di prima qualità è possibile solo attraverso la coordinazione e la cooperazione internazionale. Questo concetto è da tempo la forza che guida la politica di R&s dell´Ue ed è il tema centrale di Orizzonte 2020, il nuovo programma di ricerca e innovazione dell´Ue da 70 miliardi di euro, che avrà inizio nel 2014. Permettendo alla ricerca internazionale di prosperare, l´Ue desidera diventare la destinazione più interessante e di successo per ricercatori di livello mondiale. Il recente lancio di un database pubblico delle migliori strutture di ricerca dell´Europa avrà un ruolo chiave nel far diventare realtà questo obiettivo. Il database Meril (Mapping of the European Research Infrastructure Landscape) ha lo scopo di fornire un inventario completo delle infrastrutture di ricerca di alta qualità in Europa in tutti i campi scientifici, accessibile attraverso un portale online interattivo. Fornirà un quadro più chiaro delle capacità scientifiche esistenti dell´Europa e promuoverà la collaborazione all´interno della comunità scientifica europea raccogliendo informazioni su strutture e progetti di alta qualità. Così facendo, Meril informerà meglio i responsabili delle politiche sull´uso dei finanziamenti alla scienza e aiuterà gli scienziati a localizzare e ad accedere alle strutture e ai servizi più adeguati al sostegno della loro ricerca. Il portale potrebbe anche aiutare le istituzioni a identificare collaboratori adatti per proporre bandi di finanziamento. In effetti il nuovo database si impegnerà a identificare le lacune della ricerca e a incoraggiare una maggiore collaborazione. L´effetto domino sarà che la capacità di ricerca dell´Europa migliorerà di molto, portando a nuove scoperte che saranno vantaggiose per cittadini e aziende. Il portale stimolerà inoltre discussioni tra responsabili delle politiche e finanziatori della ricerca sui finanziamenti alle infrastrutture di ricerca e sugli investimenti congiunti e sosterrà lo scambio di competenze e migliori pratiche tra i coordinatori delle infrastrutture di ricerca. Le infrastrutture di ricerca indicizzate nel portale Meril sono state definite di alta qualità e di "rilevanza ultra nazionale". Devono offrire l´accesso a utenti scientifici esterni, a livello sia nazionale che internazionale. Meril rimarrà continuamente aperto alle infrastrutture di ricerca che soddisfano i criteri di ammissione. Lo sviluppo di Meril è stato il risultato di un impegno multilaterale coordinato dalla Fondazione europea della scienza (Fes). Cominciato nel 2010, il progetto ha beneficiato di finanziamenti dell´Ue insieme a un significativo contributo delle organizzazioni membri della Fes, compreso il Forum strategico europeo sulle infrastrutture di ricerca (Esfri). È stato lanciato ufficialmente in occasione della Conferenza della presidenza lituana del Consiglio dell´Ue "Orizzonti per le scienze sociali e umanistiche" tenutasi a Vilnius il 24 settembre 2013. La Fes coordina la collaborazione nella ricerca, il networking e il finanziamento di programmi internazionali di ricerca. Svolge anche attività di politica strategica e scientifica a livello europeo. I membri sono costituiti da 67 agenzie nazionali di finanziamento alla ricerca, società e accademie di 29 paesi. Per maggiori informazioni, visitare: Meril http://portal.Meril.eu  Scheda informativa del progetto http://cordis.Europa.eu/projects/rcn/96986_it.html  Esf http://www.Esf.org    
   
   
"SEMINARIO CHAIN-REDS SULLE INFRASTRUTTURE IN RETE PER LE SCIENZE ONLINE"  
 
Pechino, 30 settembre 2013 - Il 22 ottobre 2013 si svolgerà a Pechino, in Cina, il "Seminario Chain-reds sulle infrastrutture in rete per le scienze online" (Chain-reds Workshop on e-Infrastructures for e-Sciences). Il progetto sostenuto dall´Ue Chain-reds cerca di promuovere la collaborazione scientifica e tecnologica su scala internazionale allo scopo di definire un percorso verso un ecosistema globale di infrastrutture in rete. Il team immagina una rete globalizzata che permetterà alle comunità virtuali della ricerca (Virtual Research Communities, Vrc) e ai gruppi di ricerca di accedere e di usare in modo efficiente le risorse distribuite in tutto il mondo sotto forma di spazio di archiviazione, dati e applicazioni. Questo seminario è progettato per presentare le più moderne tecnologie di cloud computing in Europa e Cina. Esaminerà le iniziative di infrastrutture dati esistenti e discuterà le opportunità collaborative future in settori quali salute, agricoltura e clima. Per ulteriori informazioni, visitare: http://agenda.Ct.infn.it/conferencedisplay.py?confid=919    
   
   
DALL’UE 660 MILIONI DI EURO PER I MIGLIORI RICERCATORI  
 
Bruxelles, 30 settembre 2013 - Esplorare i limiti della vita su Marte, creare un virus che consenta di colpire le cellule tumorali, utilizzare la fotonica per ridare la vista a chi è affetto da cataratta, studiare sfide sociali come l’invecchiamento demografico nei paesi in via di sviluppo o le ineguaglianze nelle società capitalistiche: sono solo alcune delle tematiche studiate dai 284 scienziati che otterranno 660 milioni di euro nel quadro dell’ultima tornata di stanziamenti del Consiglio europeo della ricerca (Cer). Dall’ue 660 milioni di euro per i migliori ricercatori - Nel sesto e ultimo bando per l’assegnazione di sovvenzioni a ricercatori esperti previsto dal Settimo programma quadro di ricerca e innovazione (7º Pq), il Cer verserà singole sovvenzioni fino a 3,5 milioni di euro. Il finanziamento, tra i più importanti riconoscimenti mondiali della cosiddetta scienza di frontiera, consentirà ai senior researcher di proseguire le attività di ricerca di base (blue-sky research). Il prossimo bando riservato ai ricercatori esperti sarà il primo nell’ambito di Orizzonte 2020, il nuovo programma Ue di ricerca e innovazione. La Commissaria europea responsabile per la Ricerca, l’innovazione e la scienza Máire Geoghegan-quinn ha dichiarato: “Il Cer finanzia ricercatori di punta e l’Europa ha bisogno del loro talento. La loro creatività e la loro dedizione creano conoscenze che, oltre al valore intrinseco, in molti casi hanno effetti positivi anche sull’economia e la società. Ed è per questo motivo che il budget del Cer aumenterà sostanzialmente nell’ambito di Orizzonte 2020.” I candidati selezionati nel quadro del bando provengono da 27 paesi e sono principalmente di origine britannica, tedesca, francese, olandese e italiana. I beneficiari fanno capo a 150 istituti in 18 paesi dello Spazio europeo della ricerca (Ser). Per questa particolare selezione sono pervenute oltre 2 400 domande, un numero in lieve aumento (+4,5%) rispetto all’anno scorso. Grazie alle sovvenzioni del Cer i ricercatori selezionati nel quadro dell’attuale bando potranno formare la propria équipe di ricerca Cer, coinvolgendo circa 1 200 dottorandi e post-dottorandi. Le sovvenzioni sono assegnate a ricercatori di alto livello, di diverse nazionalità ed età. Si tratta di ricercatori leader nei rispettivi settori, scientificamente indipendenti e con esperienza recente e comprovata in ambito scientifico. Il Cer finanzia anche giovani promesse della ricerca ai loro esordi (Erc Starting Grants) e gli scienziati d’eccellenza indipendenti (Erc Consolidator Grants). Http://erc.europa.eu/sites/default/files/press_release/
files/examples_erc_adg_projects_2013.pdf
 
 
   
   
A SCUOLA SI STUDIA E SI CREA  
 
Roma, 30 settembre 2013 - Decretati i vincitori di ‘Invfactor - anche tu genio!’ competizione per studenti inventori organizzata da Cnr e Rappresentanza in Italia della Commissione europea. Premiati il seggiolino per auto ‘salva bimbi’ del Fermi di Bibbiena, la scrivania a induzione per ricaricare dispositivi elettronici del Fermi di Roma, i materiali a basso costo e impatto delle studentesse del Marconi-galletti di Domodossola. A scuola si studia e si crea - Al primo posto il seggiolino per non dimenticare i bambini in auto dell’Isis ‘Fermi’ di Bibbiena; al secondo ‘Inductive desk’, una scrivania a induzione elettromagnetica che ricarica i-phone e cellulari, realizzzata dell’Itis ‘Fermi’ di Roma, al terzo ‘Pet cave e mosaici’, materiali ecocompatibili messi a punto dalle studentesse dell’Iss ‘Marconi-galletti’ di Domodossola, che ha meritato anche il premio per la creatività femminile. Sono le tecnologie vincitrici della quarta edizione di ‘Invfactor – anche tu genio!’ concorso organizzato dall’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali del Consiglio nazionale delle ricerche (Irpps-cnr) con la Rappresentanza in Italia della Commissione europea. Oggi una giuria composta da ricercatori ed esperti ha scelto le tre innovazioni tra le nove finaliste di questa gara, dedicata ai ragazzi delle scuole superiori che hanno realizzato le tecnologie con la guida dei loro insegnanti. Gli studenti del Fermi di Bibbiena giunti sul podio più alto hanno voluto dare una risposta ai tragici fatti di cronaca: il seggiolino ‘Salva bimbi’ può funzionare in autonomia oppure integrato all’impianto dell’auto. L’attivazione avviene con bambino seduto nel seggiolino, motore spento e portiera del guidatore aperta: appena il conducente si alza, un dispositivo elettronico fa lampeggiare le quattro frecce, apre i finestrini, accende una sirena e invia una serie di messaggi a un telefono. Al secondo gradino l’‘Inductive desk’ che può alimentare per induzione elettromagnetica un cellulare, uno smartphone, un e-book, solo posizionandoli sulla scrivania: la proposta è del Fermi di Roma che nella scorsa edizione aveva meritato il terzo posto con ‘Street robot. A ricevere il terzo premio e quello per la creatività femminile le studentesse del Marconi–galletti di Domodossola che dalla lavorazione del Pet hanno realizzato nuovi materiali per l’edilizia solidi, leggeri, resistenti, a impatto ambientale minimo e basso costo, da cui si possono ottenere pezzi da utilizzare anche come mosaico nei rivestimenti. “I giovani inventori di Invfactor hanno confermato creatività, capacità tecniche e sensibilità per i fatti di cronaca straordinarie” spiega Rossella Palomba dell’Irpps-cnr, coordinatrice dell’evento. “Nella scuola ci sono tanti talenti da scoprire, sostenere ed indirizzare verso carriere scientifiche e tecnologiche”. Lucio Battistotti, direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, ha dichiarato: “La grande partecipazione e i progetti di qualità dimostrano ancora una volta che i giovani sono attratti dal mondo della ricerca. Un investimento importante nella scuola e nella ricerca rappresentano uno degli strumenti principali per il rilancio dell´economia europea e per dare risposte alle sfide di oggi e domani”. Le tecnologie vincitrici saranno esposte domani, 27 settembre, a ‘Light: accendi la luce sulla scienza’ manifestazione organizzata da Irpps-cnr e Rappresentanza al Planetario di Roma nell’ambito della ‘Notte europea dei ricercatori’. Http://www.invfactor.com/    
   
   
INNOVAZIONE: SERRACCHIANI, UNIRE TRIESTE NEXT A MARGHERITA HACK  
 
Trieste, 30 settembre 2013 - Trieste Next è un evento, apprezzato anche fuori dal Friuli Venezia Giulia, che si pone l´obiettivo di rendere sempre più efficace la divulgazione scientifica: Margherita Hack in questo era una maestra di assoluto valore. La sua capacità di farci amare la scienza e di rendere piacevole l´apprendimento di concetti anche molto complessi è uno dei doni più grandi che ci ha lasciato". Lo rileva la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, commentando il 26 settembre la Serata in ricordo di Margherita Hack "Siamo fatti di stelle", in programma questa sera al teatro "G Verdi" di Trieste. E se imparare è importante per l´intero ´Sistema Paese´, per Serracchiani "è necessario riprendere gli investimenti sul capitale umano, ma anche creare un ambiente favorevole alle ricerca e alla conoscenza". Aspetti sui quali "il Friuli Venezia Giulia e Trieste città della conoscenza in particolare, sono all´avanguardia". "La Regione - ricorda la presidente - ha colto e accompagnato questa vocazione e su questa strada intendiamo procedere con convinzione per caratterizzare con un più alto tasso di innovazione la nostra economia. È una scelta obbligata e virtuosa per garantire il nostro futuro" e "per essere all´altezza delle nuove sfide dobbiamo riscoprire la capacità di proporci a livello internazionale come territorio capace di innovare e di attrarre nuovi investimenti e nuove energie". "Apertura al mondo e capacità di alzare lo sguardo oltre l´orizzonte erano caratteristiche tipiche di Margherita Hack. Dedicarle la serata che anticipa Trieste Next ha quindi per la presidente del Friuli Venezia Giulia "un forte valore simbolico e forse si potrebbe pensare di rendere permanente l´unione tra questa manifestazione e la stella della scienza che non si è mai spenta".  
   
   
ISTRUZIONE, LOMBARDIA: MODELLO PER IL PAESE  
 
Milano, 30 settembre 2013 - Gli ultimi diplomati degli Istituti Tecnici Superiori in Lombardia hanno un esito occupazionale che a distanza di due mesi dal conseguimento del titolo è del 55%: 72 su 130 hanno trovato lavoro. E´ il dato più recente e più concreto che meglio testimonia l´efficacia del sistema formazione in Lombardia, emerso dal workshop coordinato dall´assessore regionale all´Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea. Ai lavori, che hanno affrontato e sviluppato il tema ´La centralità della persona nelle politiche regionali di istruzione, formazione e lavoro´, hanno partecipato il sottosegretario di Stato al Ministero all´Istruzione, Università e Ricerca Gabriele Toccafondi e il direttore generale dell´Ufficio scolastico regionale della Lombardia Francesco de Sanctis. Alleanza Scuola-lavoro Fattore Di Successo - Toccafondi, che si è anche recato a Como per conoscere una delle realtà rappresentative del modello lombardo di "fare scuola" e ha visitato le botteghe formative dell´Associazione Cometa, ha espresso particolare apprezzamento per il sistema formativo regionale. Il sottosegretario ha sottolineato come "Questi esempi di Iefp, numeri alla mano, ci dicono che quando si cerca di rispondere ad una vera esigenza, sia dei ragazzi che del territorio, che domanda figure professionali specifiche, l´alleanza scuola lavoro funziona". Modello Lombardo Esempio Virtuoso - "Il modello lombardo - ha proseguito il sottosegretario - è un esempio virtuoso, la Regione ha saputo investire in maniera intelligente: i percorsi di Iefp sono scelti da oltre 52 mila studenti, in pratica 15% del totale dei ragazzi che frequentano le scuole superiori, percentuale che arriva al 17% nelle classi prime. Ciò significa che la Lombardia, da sola, incide per il 20% sul totale nazionale degli iscritti ai percorsi di Iefp." Risorse Per Its E Ifts - L´assessore Aprea ha evidenziato il grande lavoro di sinergia con l´Ufficio Scolastico regionale della Lombardia e con le richieste di specifici profili professionali del territorio che hanno portato al successo le proposte offerte dalla Regione. "Per gli Its - ha spiegato l´assessore - sul triennio 2013 - 2015 è previsto un investimento di 11 milioni, di cui 3,7 regionali e il resto statali, mentre per gli Ifts (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) nello stesso periodo sono previsti investimenti per 9,3 milioni di cui 7,9 regionali e 1,4 statali. Eppure i 45 percorsi realizzati dagli Ifts hanno registrato la partecipazione di 1.095 allievi nei primi due anni del triennio 2010-2013". "Il nostro obiettivo - ha proseguito l´assessore - è il successo formativo degli studenti che vogliamo rendere ancor più efficace favorendo il dialogo tra la scuola e il mondo del lavoro". Alternanza Scuola Lavoro, Lombardia Batte Germania - A questo proposito il direttore dell´Ufficio scolastico regionale de Sanctis ha posto l´accento su una delle particolarità che caratterizzano l´offerta formativa in Lombardia, l´alternanza scuola-lavoro: "In Italia questo tipo di attività viene effettuata con percentuali inferiori al 10%, in Lombardia invece è superiore al 50%, ben oltre il 39% della Germania. Su questo tema dobbiamo e vogliamo insistere per dare ai nostri ragazzi maggiori possibilità di sbocchi professionali".  
   
   
PUGLIA: APPROVATO PROGRAMMA TRIENNALE ISTRUZIONE TECNICA SUPERIORE  
 
Bari, 30 settembre 2013 - Su proposta dell’Assessore al Diritto allo studio e alla Formazione, Alba Sasso, la Giunta Regionale ha approvato la prossima programmazione triennale della Puglia concernente gli istituti tecnici superiori, i percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore ed i poli tecnico-professionali. “Si tratta - dice l’assessore Sasso - di uno strumento fondamentale per promuovere e sviluppare, a partire dalle esperienze già maturate, un offerta formativa terziaria integrata e di qualità, coerente con gli obiettivi di Europa 2020: “più formazione specialistica per rafforzare le politiche e le dinamiche occupazionali del territorio”. “Incentivare un forte raccordo tra l’innovato sistema di istruzione e formazione tecnica superiore ed il sistema produttivo è essenziale - continua l’assessore - per promuovere lo sviluppo sostenibile del territorio pugliese. Occorre, pertanto, investire nella realizzazione di una filiera formativa capace di confrontarsi ed interloquire con il sistema di imprese e di individuare le opportunità che possono offrire i diversi settori produttivi, sia in termini di acquisizione di competenze e di orientamento al lavoro, sia in termini di potenzialità occupazionali”. In particolare, in un’ottica di generale potenziamento e qualificazione dell’istruzione tecnica e professionale, la Regione ha inteso avviare il nuovo processo di programmazione 2013-2015, garantendo, da un lato, la continuità ed il potenziamento dei percorsi Its ed Ifts avviati nelle precedenti programmazioni e prevedendo, dall’altro lato, la costituzione di due nuovi Istituti Tecnici Superiori in aree tecnologiche ritenute strategiche per le politiche di sviluppo regionali e coerenti con i fabbisogni professionali emergenti, quali “Tecnologie innovative per i beni e le attività culturali-Turismo” e “Mobilità sostenibile” . Analisi di contesto a cura dell’Osservatorio dei sistemi di istruzione e formazione hanno, appunto, individuato nei settori del turismo e dei trasporti filiere produttive strategiche che presentano interessanti spazi di crescita ad alto potenziale innovativo e occupazionale ed evidenziato la necessità di investire in capitale umano altamente specializzato, atto ad esaltarne l’innovatività e la competitività. Il carattere strategico per le prospettive di sviluppo regionale dei settori del turismo e della logistica, sottolinea la Sasso, è comprovato anche dalla presenza del Distretto Produttivo del Turismo Puglia e dal Distretto della Logistica Pugliese, che testimoniano la particolare capacità di aggregazione dei due settori sul territorio regionale, che può rappresentare un ulteriore fattore di garanzia del successo dell’iniziativa. “Che puntare sulla formazione tecnica specialistica sia, anche in tempi di crisi, un investimento vincente - conclude l’assessore - lo dimostrano i fatti: un’elevata percentuale dei primi tecnici superiori diplomatisi quest’anno in Puglia hanno già ottenuto un contratto di lavoro”. Al fabbisogno finanziario necessario per l’attuazione del Piano triennale si provvederà con risorse del Por Fse e risorse ministeriali a valere su apposito fondo.  
   
   
BOLZANO: MATEMATICA, COME FARLA AMARE, INCONTRO CON BRUNO D´AMORE, AUTORE DELL´OMONIMO LIBRO (8 OTTOBRE)  
 
Bolzano, 30 settembre 2013 - Si svolgerà presso il Centro Formazione professionale, in Via S. Geltrude a Bolzano, l´incontro destinato ad insegnanti e genitori sull´insegnamento della Matematica. Insegnare matematica è molto difficile; insegnarla per far sì che gli studenti la imparino è ancora più complesso, ma assai più divertente, stimolante e gratificante; far sì che gli allievi la imparino correttamente, infine, è una vera e propria sfida intellettuale. Bruno D´amore, docente universitario innamorato della matematica, ha dedicato uno dei suoi libri proprio a questa sfida: far amare la matematica e farla imparare ai nostri ragazzi. Molti degli errori, dei concetti sbagliati e della vera e propria avversione che molti adulti manifestano verso la matematica, hanno origine nella scuola primaria, perché i bambini dai 6 ai 10 anni sono estremamente ricettivi, e quel che si costruisce cognitivamente a questa età rischia di essere quel che poi resta per sempre. Grande dunque è la responsabilità dei maestri: a loro l´onore e l´onere di costruire conoscenze e competenze significative, e, soprattutto, di evitare l´insorgere dell´antipatia verso questa disciplina. Martedì 8 ottobre alle ore 17.30 nella sala convegni del Centro di Formazione professionale (Via S. Geltrude, 3 a Bolzano), il prof. D´amore, accompagnato dalla prof.Ssa Martha I. Fandiño Pinilla (docente dell´Università di Bolzano), illustrerà e rifletterà sugli argomenti affrontati nel suo libro. A moderare l´incontro il prof. Paolo Lorenzi, dirigente scolastico bolzanino, già ispettore per l´ambito matematico-scientifico.  
   
   
ISTRUZIONE. LIBRI IN COMODATO: IL VENETO E’ COSTRETTO ADA ARRANGIARSI  
 
Venezia, 30 settembre 2013 - “Il Veneto è stato tra le primissime Regioni ad intervenire operativamente sul caro libri per le famiglie non solo con il buono acquisto ma soprattutto – ed è stata la prima - con un provvedimento sui libri in comodato. E’ un segnale importante che recentemente il Ministro Carrozza abbia meritoriamente provveduto a stanziare una cifra, seppur contenuta, di 8 milioni di euro spalmati su 2013 e 2014 per i libri in comodato. Devo tuttavia registrare che, purtroppo, esiste in Italia una scuola di serie A e una scuola di serie B inversamente legata alla qualità della scuola stessa: al Sud, infatti, nel 2013 vanno tutte le risorse per la digitalizzazione e per i libri in comodato mentre al Nord (e quindi anche al Veneto) vanno zero risorse nonostante le nostre scuole raggiungano maggiori livelli di qualità ed efficienza”. Lo afferma Elena Donazzan, Assessore all’istruzione della Regione del Veneto, la quale aggiunge: “Avrei voluto che si riconoscesse, oltre a una parificazione inesistente, anche il contributo che alcune Regioni più attente hanno fattivamente dato in questo specifico settore dell’istruzione e dell’aiuto alle famiglie. Nel Veneto, infatti – sottolinea l’Assessore veneta – l’ultimo bilancio ha visto ben 1 milione 500 mila euro destinati alle scuole più sensibili alle spese che sono proprie delle famiglie e all’etica del consumo. Sono 190 le scuole venete per complessivi 3395 alunni che hanno ricevuto i finanziamenti regionali, e le provincie più sensibili sono state quelle di Treviso (43 scuole con 704 studenti) e di Padova (46 scuole con 627 studenti). Va detto – conclude Donazzan - che abbiamo potuto risparmiare 600 mila euro che vedremo di ridestinare al supporto della didattica alternativa a fronte del fatto che il Governo ci ha fortemente penalizzati negandoci le risorse”.  
   
   
ISCRIZIONE AI CORSI DI LAUREA DEL DIPARTIMENTO DI CULTURE EUROPEE E DEL MEDITERRANEO: ARCHITETTURA, AMBIENTE, PATRIMONI CULTURALI DELL’UNIVERSITÀ DELLA BASILICATA CON SEDE A MATERA  
 
Matera, 30 settembre 2013 - Il Dipartimento di Culture europee e del Mediterraneo: Architettura, Ambiente, Patrimoni Culturali dell’Università della Basilicata comunica che fino al 5 ottobre 2013 sono aperte nella sede di Matera le iscrizioni ai corsi di laurea in Operatore dei Beni culturali (corso di laurea triennale) e Scienze del Turismo e dei Patrimoni culturali (corso di laurea magistrale). Le informazioni di dettaglio e la procedura di immatricolazione on line sono accessibili all’indirizzo http://portale.Unibas.it/site/home/studenti/immatricolazioni-e-iscrizioni.html ; la consegna della documentazione al termine della procedura può essere effettuata presso il front office studenti nella sede dell’Università della Basilicata sita in via San Rocco, 3 (piazza San Giovanni Battista) a Matera negli orari di sportello (lun – ven: 9,00 – 11,00; mar.: 15,00 – 17,00). Le immatricolazioni saranno ulteriormente possibili fino al 31 dicembre 2013, pagando una mora. Le immatricolazioni per il corso di laurea in Architettura per gli studenti che hanno ottenuto l’ammissione saranno possibili a partire dal 30 settembre 2013. Ulteriori informazioni possono essere richieste presso il Front office studenti: Tel.: 0835/1971452 – 55; e mail: cataldo.Dimasi@unibas.it  
   
   
FORESTALI: SERRACCHIANI, IN FVG C´È CULTURA DEL BOSCO  
 
Cividale del Friuli (Ud), 30 settembre 2013 - "Siamo una regione con una forte cultura del bosco". Lo ha detto la presidente della Regione Debora Serracchiani che, assieme all´assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello, è intervenuta ieri mattina a Cividale del Friuli alla cerimonia di chiusura del sesto Raduno nazionale dei Forestali, al quale hanno partecipato delegazioni da tutta Italia. La Regione Friuli Venezia Giulia è particolarmente orgogliosa di aver ospitato la manifestazione organizzata dall´Anfor (Associazione italiana forestali), ha sottolineato la presidente, aggiungendo parole di ringraziamento per Cividale del Friuli, per "lo sforzo straordinario che la città ha compiuto per l´organizzazione del raduno". "Abbiamo dal 1969 - ha ricordato la presidente - un Corpo forestale regionale e il 40 per cento del nostro territorio è montano e comunque coperto da boschi. È chiaro che nella nostra regione c´è una cultura del bosco particolarmente radicata e forte, che intendiamo assolutamente conservare e mantenere, facendola diventare un valore importante di promozione del territorio, che intendiamo conservare e utilizzare al meglio". A questo proposito, la presidente Serracchiani ha ricordato che la nuova Giunta sta lavorando a un Piano paesaggistico regionale, all´interno del quale troverà posto anche la valorizzazione del bosco, e che il Friuli Venezia Giulia ha compiuto la scelta di non consumare più suolo. In occasione della cerimonia di chiusura, le varie delegazioni presenti hanno donato alberi tipici delle zone di provenienza che - ha assicurato il sindaco Stefano Balloch - saranno piantati e conservati a Cividale in un piccolo "bosco delle regioni italiane". "Il dono degli alberi - ha detto la presidente Serracchiani - è un gesto straordinario. Ogni pianta è diversa dall´altra, con la sua biodiversità, ma staranno tutte assieme: uno specchio dell´Italia, con le sue tante diversità ma anche con la sua coesione".  
   
   
PARCO TICINO, PATRIMONIO DA TUTELARE E TRAMANDARE  
 
Milano, 30 settembre 2013 - Fare il punto della situazione faunistica del Parco lombardo della Valle del Ticino negli anni 2000 è l´obiettivo del convegno, a Palazzo Pirelli, a cui hanno preso parte gli assessori regionali Claudia Maria Terzi (Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile), Gianni Fava (Agricoltura) e Massimo Garavaglia (Economia, Crescita e Semplificazione). Organizzato da Parco del Ticino, Regione Lombardia e Fondazione Lombardia per l´Ambiente, il convegno rappresenta un´importante occasione per riassumere l´esperienza maturata all´interno del Parco ed esplicitare alcuni dei principali risultati in materia di tutela e valorizzazione del patrimonio faunistico, permettendo di cogliere il ruolo di Regione Lombardia nella conservazione dell´ambiente naturale. Primo Parco Regionale Italiano - "L´argomento del convegno di oggi è particolarmente importante, perché riguarda il Parco del Ticino, che, dal 1974, è il primo Parco regionale italiano e la più vasta area naturale della Pianura Padana. Un parco la cui ricchezza dal punto di vista naturale e faunistico lo ha portato a ottenere il prestigioso riconoscimento dell´Unesco". Così l´assessore all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia Claudia Maria Terzi durante il suo intervento. L´impegno Della Regione - "La Lombardia - ha proseguito la titolare regionale all´Ambiente - per prima tra le Regioni italiane, ha inteso intervenire con norme e regolamenti volti a preservare quello che è il valore della biodiversità, a tutela del territorio lombardo". "In quest´ottica - ha aggiunto Terzi - particolare importanza riveste l´attività di monitoraggio dell´evoluzione naturale delle biodiversità del nostro territorio, dalla quale risultano ad esempio, specie ´aliene´, originariamente non presenti sui nostri territori". Il Patrimonio Faunistico - L´impegno profuso dal Parco e da Regione Lombardia per la tutela della biodiversità ha fatto sì che il suo patrimonio faunistico comprendesse attualmente numerose specie di interesse ´conservazionistico´ che non erano presenti 40 anni fa, oltre a 200 specie di uccelli, alcune delle quali rare a livello europeo: la gru, il biancospino dal piumaggio candido, il grillaio e l´ortolano. Sono inoltre presenti 54 specie di mammiferi, tra cui la martora e il lupo appenninico. "Il fatto che numerose specie faunistiche di grande pregio trovino nella Valle del Ticino spazi a loro congeniali è un diretto riconoscimento del ruolo svolto dal parco negli ultimi 40 anni, attraverso un´oculata gestione del territorio" ha commentato il presidente del Parco, Gian Pietro Beltrami. "Tali risultati - ha aggiunto - non sarebbero stati conseguiti senza il convinto supporto di Regione Lombardia e il suo costante impegno nella gestione del ´Sistema Parchi´". Ripensare Modello Aree Protette - "Occorre riequilibrare il rapporto, fino a oggi difficile, tra aree protette e agricoltura - ha spiegato l´assessore regionale all´Agricoltura Gianni Fava - e cogliamo l´occasione per ribadirlo anche oggi, protagonista il Parco del Ticino: ripensare il modello delle aree protette che deve essere il più possibile espressione della sostenibilità economica, nel medio e lungo periodo. Anche perché le risorse della programmazione pubblica andranno calando progressivamente". "Chi pensava che le aree antropizzate potessero essere riportate a una naturalità originaria lasciandole improduttive ha fatto male i conti - ha continuato Fava -. Se l´uomo torna a essere elemento centrale del territorio non c´è altro soggetto titolato a riportare la naturalità. Per combattere il degrado, l´abbandono, gli eventi calamitosi, e le frane di cui abbiamo avuto ampia testimonianza nella nostra regione. Se i terreni abbandonati diventano foreste, a cosa servono poi, se diventano rifugio di specie infestanti o non autoctone?". Agricoltura Presidio Del Territorio - "Permettiamo agli agricoltori di svolgere le loro attività tradizionali, per far crescere la redditività di un comparto che non è nemico delle aree naturali. La contribuzione pubblica, del resto - ha sottolineato Fava - è destinata a diminuire: se 15 anni fa il 75 per cento del bilancio europeo era per finalità agricole, oggi siamo al 40 per cento con una Ue allargata da 14 a 28. Situazione peggiorata da un indice di contribuzione influenzato dal principio di convergenza, visto che storicamente chi ha contribuito di più sta ricevendo sempre meno, mentre per i nuovi paesi accade il contrario". "È necessario, dunque - ha concluso il responsabile dell´Agricoltura - che in un ambito come i parchi e le zone protette gli agricoltori, ma anche i cacciatori, collaborino a mantenere l´equilibrio di quell´ ecosistema. Bilanciando le necessità di tutti, potremo guardare con più tranquillità a quegli anni in cui le risorse pubbliche saranno sempre più scarse. Diversamente, il grado di conflittualità per le esigenze diverse che si riversano in questi ambiti non potrà che aumentare".  
   
   
RICICLO: NUOVA VITA PER I VECCHI SCHERMI TV  
 
Bruxelles, 30 settembre 2013 - I televisori sono cambiati moltissimo negli ultimi anni, con l´introduzione degli schermi piatti Lcd, degli schermi al plasma e dei monitor Led. Queste nuove tecnologie hanno praticamente eliminato il vecchio tubo a raggi catodici (Crt) che una volta era parte integrante della Tv di famiglia. Quello che molti non sanno è che il Crt contiene materiali pericolosi, come piombo e fosforo che devono essere smaltiti adeguatamente e con molta cautela. Il progetto Glass Plus ("Sustainable ceramic tiles from cathode ray tube"), finanziato dall´Ue e coordinato dal Meta in Italia aveva lo scopo di sviluppare un metodo per recuperare il vetro del Crt dagli impianti di riciclo e usarlo come materia prima per la produzione di mattonelle in ceramica di alta qualità. Questo processo contribuisce a ridurre la quantità di rifiuti del Crt mandata nelle discariche. L´innovativo processo di Glass Plus associa tecnologie e know-how all´avanguardia e incorpora tutte le fasi industriali, dal recupero e riciclo del Crt alla produzione delle piastrelle e, infine, la commercializzazione del prodotto finito. Le fasi essenziali del processo comprendono il pretrattamento del vetro Crt e la sua trasformazione in polveri atomizzate. Il risultato finale è una piastrella di grès di alta qualità con caratteristiche tecniche avanzate per l´edilizia e la decorazione. Le piastrelle Glass Plus sono conformi ad alcuni dei più severi requisiti in termini di prestazioni ambientali, a livello sia europeo che internazionale. Questi requisiti sono conosciuti come Leed (Leadership in Energy and Environmental Design) e l´Eco-label dell´Ue. Quando si è concluso il progetto nel 2011, erano già stati prodotti oltre 600 000 metri quadrati di piastrelle di ceramica, con una riduzione della quantità di rifiuti del Crt inviata alle discariche di circa 3 000 tonnellate. I partner del progetto sottolineano che questo nuovo processo permetterà risparmi reali in termini di risorse naturali. I pannelli di vetro del Crt riciclati sostituiscono in pratica il feldspato naturale, un minerale attualmente usato nella produzione delle piastrelle, insieme ai composti dello zirconio, usato come ingrediente sbiancante. Questi materiali devono essere estratti da cave o miniere - il che rappresenta un pesante fardello per l´ambiente e in termini di consumo di energia. Inoltre devono essere trasportati per lunghe distanze, dalla Turchia, dal Sudafrica e dall´Australia per esempio, con un ulteriore consumo di energia per il trasporto. Considerando l´intera catena del processo, il team di Glass Plus prevede una significativa riduzione dell´impronta di carbonio generale, dell´ordine di 0,7 kg di Co2 per metro quadrato di piastrelle prodotte, il che si traduce in centinaia di tonnellate di Co2 l´anno. Usare pannelli di vetro di Crt riciclati significa creare valore e nuove opportunità di lavoro nel settore del riciclo, dimostrando allo stesso tempo come un prodotto al consumo, difficile da smontare, trattare e smaltire, possa trovare una nuova vita in un settore completamente diverso. Il progetto Glass Plus ha ricevuto circa 550 000 euro di finanziamenti dall´Ue per il periodo 2010-2011. Per maggiori informazioni, visitare: Sito web Glass Plus http://www.Glassplus.eu/home-en.aspx  Scheda informativa del progetto http://www.Eaci-projects.eu/eco/page/page.jsp?op=project_detail&prid=1995  Meta http://www.Metasrl.com/indexuk.htm    
   
   
SALERNO - SISTRI, OPERATIVO DAL 1° OTTOBRE 2013  
 
Salerno, 30 settembre 2013 - Dal 1° ottobre 2013 diventa operativo il sistema Sistri (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) a cui dovranno obbligatoriamente aderire i produttori iniziali di rifiuti pericolosi e gli enti o le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale, o che effettuano operazioni di trattamento, recupero, smaltimento, commercio e intermediazione di rifiuti pericolosi, inclusi i nuovi produttori. Per i produttori iniziali di rifiuti pericolosi, nonché per i comuni e le imprese di trasporto dei rifiuti urbani del territorio della regione Campania, il termine iniziale di operatività è fissato al 3 marzo 2014. Tale data potrà essere differita, per non oltre sei mesi, con decreto del Ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare qualora ciò si rendesse necessario al fine di rendere operative le semplificazioni introdotte. Il Ministero dell’Ambiente, sul proprio sito web, ha reso disponibile il manuale operativo e ha attivato un servizio per tutte le necessità di supporto ed assistenza: Contact Center Sistri al numero verde 800 00 38 36 attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 08.30 alle 17.30 e il sabato dalle 08.30 alle 12.30 o via email all’indirizzo supporto tecnico@sistri.It    
   
   
ROMA, RIFIUTI: CHIUSO BANDO GESTIONE RESIDUI TRATTAMENTO: ECCO I VINCITORI  
 
Roma, 30 settembre 2013 - La gara a inviti promossa da Ama S.p.a. Per il servizio prelievo, carico, trasporto recupero/smaltimento, dei rifiuti residui dall’attività di produzione di Cdr (combustibile da rifiuti), giornalmente prodotti negli impianti Tmb (Trattamento Meccanico Biologico) dell’azienda, si è chiusa con l’aggiudicazione in data 25 settembre. I servizi attivati da Ama con tale procedura saranno operativi dal primo ottobre e avranno la durata di 2 mesi rinnovabili per altri 2 mesi. Nello specifico il Lotto numero I riguardante scarti di lavorazione da inviare a impianti di recupero o smaltimento per una quantità complessiva stimata in 26mila tonnellate nel bimestre è stato aggiudicato da un Raggruppamento temporaneo di imprese formato da Ecoltecnica Srl come mandatario, Smaltimenti Controllati S.m.c. S.p.a. E Settentrionale Trasporti S.p.a. Come mandanti. Il lotto numero Ii riguardante la frazione organica stabilizzata (Fos, materiale organico igienizzato utilizzato prevalentemente nelle attività di copertura delle discariche), da inviare in impianti di recupero o smaltimento per complessive 12.160 tonnellate nel bimestre è stato aggiudicato da un Raggruppamento temporaneo di imprese formato da Herambiente S.p.a. Come mandataria e Sogliano Ambiente S.p.a., Linea Ambiente Srl, Rea Dalmine S.p.a., Albatro Soc. Con.le Arl, Ditta Melandri Emanuele come mandanti.