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Notiziario Marketpress di Lunedì 07 Aprile 2014
SATELLITE SENTINEL 1A IN ORBITA. TAJANI: EVENTO STORICO CHE RENDERÀ LE FRONTIERE MARITTIME EUROPEE PIÙ SICURE  
 

Bruxelles, 7 aprile 2014 - Sentinel 1A, il primo degli otto satelliti del sistema europeo Copernicus, è stato lanciato in orbita dalla base spaziale di Kourou, nella Guyana francese, del 3 aprile alle 23.02 di ieri sera. La sua operatività rappresenta un grande salto di qualità per l´attuale sistema di monitoraggio terrestre, con servizi molto più estesi, frequenti e precisi. Il nuovo satellite fornirà immagini che garantiranno una risoluzione anche sotto i 10 metri e, fino a superfici di 250 km. Grazie al sistema basato, non più su sensori ottici ma su onde radar, potrà funzionare 24 ore al giorno in qualsiasi condizione meteorologica. Questo renderà possibile, ad esempio: la sorveglianza delle frontiere marittime e la lotta alla pirateria e all´immigrazione clandestina, attraverso l´osservazione anche di piccole imbarcazioni e delle coste; il sostegno delle operazioni di aiuto umanitario anche in caso di catastrofi naturali o naufragi; il controllo dello stato di scioglimento dei ghiacci marini e dell´ambiente artico; l´osservazione dell´ambiente marino, compreso il monitoraggio delle perdite di petrolio; la mappatura della superficie terrestre: foreste, acque, suolo, finalizzato alla tutela dell´ambiente e ad agricoltura e pesca sostenibili; la lotta alla pesca illegale e la conservazione della fauna ittica; il monitoraggio del clima. Dopo il lancio, il Vice Presidente della Commissione europea, responsabile per l´Industria e per lo Spazio, Antonio Tajani, ha dichiarato: "Questo lancio è un evento storico per l´Europa. Grazie agli sforzi comuni della Commissione Ue e dell´Agenzia Spaziale Europea, si stanno finalmente concretizzando i risultati di anni di ricerca e sviluppo tecnologico. Da oggi l´Europa è all´avanguardia nei sistemi di osservazione della terra, essenziali per la nostra sicurezza, la salvaguardia dell´ambiente e la lotta ai cambiamenti climatici". Tajani ha sottolineato che "La maggiore precisione e frequenza dei dati forniti da Sentinel 1A permetterà di evitare tragedie come quella di Lampedusa. Sentinel1a è, dunque, una dimostrazione tangibile della solidarietà europea, con la Commissione Ue che ha investito miliardi di euro per sostenere gli sforzi degli stati nel monitorare le frontiere marittime, l’immigrazione clandestina e il traffico di esseri umani". Per il vice presidente "L´infrastruttura di Copernicus è la dimostrazione del valore aggiunto dell´agire insieme a livello europeo. Oltre ai benefici per l´ambiente, la sicurezza e la qualità della vita dei cittadini, i servizi forniti avranno un impatto stimato in oltre 30 miliardi di euro da qui al 2030, creando almeno 50.00 nuovi posti". "Questo", ha continuato Tajani, "a fronte di un investimento totale Ue di circa 5 miliardi che consentirà, nei prossimi 3 anni, il lancio di altri 7 satelliti per completare la costellazione Copernicus". Tajani ha poi concluso dicendosi "particolarmente orgoglioso del fatto che il satellite messo in orbita e, il suo gemello che sarà lanciato tra alcuni mesi, siano frutto dell´eccellenza dell´industria laziale. Sono stati, infatti, realizzati da Thales Alenia Space Italia, a pochi km da Roma, col supporto di molte Pmi tecnologiche locali". Video del Lancio Http://www.esa.int/spaceinvideos/videos/2014/04/sentinel-1a_liftoff 

 

 
   
   
OSSERVAZIONE DELLA TERRA: IL PRIMO SATELLITE DI COPERNICUS, SENTINEL-1A  
 
Bruxelles, 7 aprile 2014 - Copernicus (precedentemente noto come Gmes, monitoraggio globale per l’ambiente e la sicurezza) è il programma di osservazione e monitoraggio della Terra dell´Unione europea, che si basa sulle capacità nazionali ed europee esistenti e istituisce nuove infrastrutture e nuovi servizi. Copernicus è un insieme complesso di sistemi che raccolgono dati da molteplici fonti quali satelliti di osservazione della Terra e sensori in situ, come stazioni terrestri, sensori aerei e sensori marittimi. Copernicus elabora tali informazioni e fornisce agli utilizzatori informazioni affidabili e aggiornate attraverso una serie di servizi relativi all´ambiente e alla sicurezza. I servizi riguardano sei aree tematiche: il monitoraggio del suolo, il monitoraggio del mare, il monitoraggio dell´atmosfera, i cambiamenti climatici, la gestione delle emergenze e la sicurezza. Supportano una vasta gamma di applicazioni, tra cui la tutela ambientale, la gestione delle aree urbane, la pianificazione regionale e locale, l´agricoltura, la silvicoltura, la pesca, la salute, i trasporti, i cambiamenti climatici, lo sviluppo sostenibile, la protezione civile e il turismo. Tra gli utilizzatori chiave dei servizi Copernicus vi sono responsabili politici e autorità pubbliche a livello europeo, nazionale e regionale che necessitano di informazioni per elaborare la legislazione e le politiche nel settore ambientale ovvero per prendere importanti decisioni in casi di emergenza, quali ad esempio le catastrofi naturali o le crisi umanitarie. In base ai dati e ai servizi Copernicus è possibile offrire numerosi servizi a valore aggiunto espressamente concepiti per un pubblico specifico o per esigenze commerciali particolari, dai quali derivano nuove opportunità imprenditoriali. Numerosi studi economici hanno già dimostrato l´esistenza di enormi potenzialità in termini di creazione di posti di lavoro, innovazione e crescita. Si stima che al 2030 i benefici derivanti da Copernicus ammonteranno a circa 30 miliardi di euro. Il programma Copernicus è coordinato e gestito dalla Commissione europea, mentre lo sviluppo dell’infrastruttura d’osservazione spaziale è affidato all’Agenzia spaziale europea (Esa). L´ue, riconoscendo che l’Esa possiede competenze uniche nell´elaborazione di programmi spaziali a livello europeo, continuerà ad affidare all’Agenzia le attività di sviluppo, ossia la concezione, la costruzione e l´acquisizione di satelliti e del relativo segmento di terra. Fino al 2013 lo sviluppo dell´infrastruttura d´osservazione spaziale è stato cofinanziato dall’Ue e dall’Esa. La Commissione, a nome dell’Ue, ha contribuito per circa il 30% al bilancio complessivo, ossia circa 730 milioni di euro su un importo di 2,4 miliardi di euro, mediante un contributo del tema Spazio del 7° Programma quadro (7°Pq) e tramite fondi dedicati al Gmes e alla sua fase di operatività iniziale. L’evoluzione del programma dopo il 2014 sarà definito dal regolamento che istituisce il programma Copernicus, presentato dalla Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo a luglio 2013 e sul quale è già stato raggiunto un accordo politico. Nel quadro di tale regolamento, tra il 2014 e il 2020 l’Ue coprirà circa 3,3 miliardi di euro dei costi totali delle infrastrutture spaziali Copernicus (66% del totale), mentre l´apporto dell’Esa dovrebbe ammontare a circa 1,7 miliardi di euro. Insieme ai finanziamenti per i servizi Copernicus, il bilancio generale dell’Ue per il programma Copernicus ammonta a circa 4,3 miliardi di euro per il periodo 2014-2020. La proposta della Commissione affida l´esercizio delle infrastrutture spaziali sviluppate all’Esa e a Eumetsat. Ad Eumetsat sarà affidato l´esercizio di satelliti e strumenti particolarmente importanti per le comunità che si occupano di monitoraggio atmosferico e marittimo (la parte marittima del Sentinel 3 e i Sentinel 4, 5 e 6) i cui settori di competenza sono molto simili, e spesso identici, a quelli dell´Agenzia. Il programma Copernicus è inoltre un elemento essenziale della strategia Orizzonte 2020 per la ricerca e lo sviluppo, l’innovazione industriale e sociale. Sentinel- 1 Sentinel- 1 è la prima di sei missioni svolte nel quadro dell’iniziativa Copernicus. La missione Sentinel-1 comprende una costellazione di due satelliti in orbita polare, Sentinel-1a e Sentinel-1b, che, posizionati sullo stesso piano orbitale, funzioneranno giorno e notte, acquisendo immagini radar ad apertura sintetica (Sar). Il sistema Sar è sovente utilizzato in applicazioni di telerilevamento, per esempio anche dalla missione italiana Cosmo-skymed. Rispetto alla generazione di immagini nell’intervallo della luce visibile, come avviene nel caso delle telecamere cinematografiche o televisive (generazione di immagini ottiche), la generazione di immagini radar presenta notevoli vantaggi: si possono utilizzare frequenze o lunghezze d’onda differenti, il che significa che il sistema Sar può essere utilizzato per eseguire osservazioni con cattive condizioni atmosferiche, acquisendo immagini indipendentemente da esse, mentre i sensori ottici non ne sono in grado. Anche gli oggetti sulla superficie terrestre appaiono diversi se rilevati da sensori radar o da sensori ottici e quindi i due tipi di sensori genereranno informazioni reciprocamente complementari; i sensori ottici dipendono dalla luce solare, invece i sensori radar sono dotati di sorgente d´illuminazione propria, sotto forma di onde radio trasmesse da un´antenna. Ciò significa che la generazione di un´immagine da parte di un sensore ottico dipende dall´ora del giorno, mentre il sistema Sar può essere utilizzato con la medesima efficacia a qualunque ora del giorno o della notte. Il Sentinel- 1 prevede quattro modalità di generazione dell´immagine con differenti risoluzioni (fino a 10 m) e differenti coperture (fino a 250 km) e offre un monitoraggio di ampie zone affidabile e ripetuto. Sentinel- 1, che è progettato per funzionare in una modalità operativa preprogrammata e priva di conflitti, acquisirà immagini ad alta risoluzione dei continenti, delle zone costiere e delle rotte di navigazione suddividendo tutto l´oceano in piccole stripmap adiacenti. Ciò garantisce l’affidabilità richiesta dai servizi operativi e archivio coerente di dati a lungo termine creato per applicazioni basate su serie temporali lunghe. I servizi di Sentinel-1 comprendono varie applicazioni tra le quali: il monitoraggio dei ghiacci marini e dell´ambiente artico; l´assimilazione delle osservazioni dei ghiacci marini nei sistemi di previsione; la sorveglianza dell´ambiente marino, compresi il monitoraggio degli sversamenti di idrocarburi e l´osservazione delle navi ai fini della sicurezza marittima; il monitoraggio dei rischi da movimenti della superficie terrestre; la mappatura della superficie terrestre: foreste, acque e suolo, agricoltura sostenibile; la mappatura a sostegno delle operazioni di aiuto umanitario in situazioni di crisi; il monitoraggio del clima. Il lancio del primo satellite di Sentinel- 1, (Sentinel- 1A), previsto per aprile 2014, avverrà mediante un razzo Soyuz dal cosmodromo europeo di Kourou, nella Guyana francese, a questo seguirà il lancio del secondo satellite (Sentinel- 1B) alla fine del 2015. I dati di Sentinel-1 sono messi sistematicamente e gratuitamente a disposizione di tutti gli utilizzatori dei dati, compresi i cittadini in generale, gli utilizzatori scientifici e commerciali. I dati radar saranno disponibili entro un´ora dalla loro ricezione in modo da garantire una risposta in tempo quasi reale (Nrt) alle emergenze. La costellazione di unità satellitari Sentinel- 1 (le unità A e B) è costruita da un consorzio industriale guidato da Thales Alenia Space Italia, contraente principale. http://copernicus.eu/    
   
   
PARLAMENTO EUROPEO: I DEPUTATI CHIEDONO LIMITI ALLE SPESE PER PAGAMENTI CON CARTA E GARANZIE PER PAGAMENTI ONLINE  
 
Bruxelles, 7 aprile 2014 - Le commissioni che le banche addebitano ai rivenditori per l´elaborazione dei pagamenti con carta di credito e di debito potrebbero essere limitate, secondo nuove norme che sono state votate giovedì. Misure per rendere più sicuri i pagamenti online, ridurre i costi e dare agli utenti maggiori possibilità di scelta sono state inoltre adottate in una votazione separata nella stessa giornata. Secondo la Commissione, le tasse bancarie sui pagamenti con carta costano ai rivenditori europei oltre 10 miliardi di euro ogni anno. Queste tasse non sono ben conosciute dagli utenti di carte di credito e debito e sono diverse fra gli Stati membri, perché non sono fissate da alcuna legge, ma dalle autorità nazionali di concorrenza. I rivenditori pagano per ogni transazione con carta e normalmente aggiungono tali spese ai prezzi dei beni o dei servizi che vendono. Spese chiare e ridotte - Le spese che le banche fanno pagare per l´elaborazione di transazioni nell´ambito di regimi come Visa e Mastercard saranno limitate al 0.3% del valore della transazione per le transazioni con carta di credito e 7 centesimi di euro o 0.2% del valore della transazione (se inferiore) per quelle con carta di debito. I limiti si applicheranno sia alle transazioni nazionali sia a quelle nell´Ue. Questi limiti saranno applicati per transazioni transnazionali e nazionali nell´Ue e diverranno effettive un anno dopo l´entrata in vigore della norma. Col tempo, le tasse più basse dovrebbero tradursi in prezzi più bassi per gli utenti di carte. Garanzie di pagamento online - Le nuove norme di sicurezza per i pagamenti online, anch’esse votate giovedì, sono state aggiornate per tenere il passo con il progresso tecnico, gli sviluppi del mercato e il numero sempre crescente dei pagamenti effettuati online. Gli utenti dei servizi di pagamento online otterranno una serie uniforme di diritti, di cui dovrebbero essere pienamente informati. Le informazioni necessarie per effettuare i pagamenti, i tempi di esecuzione e tutti i costi dovrebbero essere chiaramente indicati. Tutte le spese, i tempi di esecuzione, le informazioni di contatto e i tassi di cambio vigenti, dovrebbero essere chiaramente indicati. I pagamenti non autorizzati dovrebbero essere rimborsati entro 24 ore. I clienti, tuttavia, potrebbero essere obbligati a sostenere le perdite derivate dall´uso illecito fino a un massimo di 50 euro, quando la carta o il dispositivo sono smarriti o rubati. Riduzione dei costi e una più ampia scelta di servizi di pagamento - Le istituzioni che forniscono servizi di pagamento dovrebbero essere autorizzate da uno Stato membro, dopo aver soddisfatto i requisiti di sicurezza previsti dalla normativa e dopo essersi assicurati contro il furto. Gli Stati membri dovrebbero istituire un registro pubblico di tali enti. Gli acquirenti online avranno il diritto di utilizzare un software di pagamento sicuro o dispositivi forniti da terzi da lui scelti e avranno pagamenti effettuati a proprio nome da tale fornitore, senza costi aggiuntivi per il beneficiario del pagamento. I fornitori di servizi per il pagamento dovrebbero essere tenuti a comunicare, su richiesta, il costo effettivo dell´elaborazione dei pagamenti. Inoltre, limitazioni agli oneri di servizi di pagamento dovrebbero essere stabiliti nelle future norme comunitarie in materia di pagamenti con carta e dovrebbero essere applicate indipendentemente dallo strumento di pagamento specifico o modalità di esecuzione. Prossime tappe - Il Parlamento ha votato gli emendamenti al progetto di legge per consolidare il lavoro svolto finora e trasmetterlo al prossimo Parlamento. Ciò assicura che i deputati neoeletti a maggio potranno decidere di continuare il lavoro svolto in questa legislatura.  
   
   
DIGITALIZZAZIONE GRECIA, CON OLTRE 389 MILIONI DI EURO DI FONDI REGIONALI DELL´UE  
 
Bruxelles, 7 aprile 2014 - La Commissione europea ha approvato tre importanti investimenti per € 389.400.000 provenienti dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), che aiuteranno il recupero della Grecia modernizzando l´intera pubblica amministrazione, ricevendo entrambi i sistemi di istruzione secondarie e primarie on-line e l´estensione della copertura internet ad alta velocità a più oltre 600.000 persone che vivono in zone rurali e remote. Questi tre Information and Communication Technology progetti porteranno notevoli vantaggi per i cittadini e si prevede di creare oltre 1.100 posti di lavoro durante la loro attuazione, con 280 posti di lavoro permanenti creati una volta che i progetti siano pienamente attivo e funzionante. Il commissario europeo per la Politica regionale Johannes Hahn, che ha approvato i tre investimenti distinti detto: "Ci aspettiamo più di 825.000 scolari di beneficiare di questi investimenti in nuove tecnologie nel campo dell´istruzione. Un moderno, migliore funzionamento della pubblica amministrazione e delle zone rurali e remote collegate ad internet ad alta velocità saranno tutti fare una reale e positiva differenza per cittadini e imprese in Grecia Questi progetti dimostrano come la politica regionale Ue sta investendo nel futuro:.. Nelle persone e le imprese Essi vi aiuterà stimolare la crescita e l´occupazione in Grecia e anche contribuire a un più moderno . Ed efficiente amministrazione pubblica in Grecia Tali investimenti si stimolare il mercato Ict nazionale -. Un vero e proprio motore di crescita I miglioramenti in termini di efficienza che questi progetti porteranno significherà anche un risparmio reale dei costi operativi Questo è molto gradito in un momento di grande. Stretti vincoli di bilancio per la Grecia. Invito ora le autorità greche per garantire che tali progetti sono ben ed efficace esecuzione. " Il progetto Syzefxis Ii , con un investimento di € 145.500.000 Ue nell´ambito del Fesr aggiornerà la rete di telecomunicazioni unico di tutta la pubblica amministrazione greca. Infrastrutture di telecomunicazione ad alta tecnologia si inter-connessione circa 34.000 enti pubblici edifici: ministeri, comuni, ospedali, scuole e agenzie del settore pubblico. L´infrastruttura modernizzata offrirà servizi di e-government di qualità ai cittadini e alle imprese, sostegno alla riforma amministrativa e portando una maggiore trasparenza al funzionamento delle istituzioni pubbliche. Il progetto prevede anche di ridurre i costi operativi correnti dell´amministrazione greca di quasi il 50%: da circa 270 milioni di € all´anno a 148 milioni di € all´anno. L´investimento totale per questo progetto è di € 172.000.000. La fornitura di servizi di telecomunicazione (progetto Syzefxisii) saranno razionalizzati in base ad accordi quadro comune e di meccanismi sarà messo in atto per garantire una politica tariffaria uniforme in tutta l´amministrazione greca. Il progetto Scuola Digitale vede un investimento di 146.600.000 € Ue nell´ambito del Fondo europeo di sviluppo regionale. Essa mira a significantly modernizzazione e digitalizzazione systems istruzione primaria e secondaria del paese, è un progetto prioritario, (uno dei 181 individuati dalle autorità greche e la Commissione europea vitale per la ripresa della Grecia) in base alla strategia del Ministero della Pubblica Istruzione per l´ "Scuola Digitale". Si è completato da azioni cofinanziate dal Fondo sociale europeo (Fse). Circa 825.000 studenti potranno beneficiare di sistemi interattivi e laboratori informatici mobili da fornire nelle scuole primarie, scuole secondarie e superiori, tra cui istituti tecnici (noto come Professionista licei e istituti in Grecia) in tutta la Grecia. Questo investimento promuove l´uso delle nuove tecnologie, competenze informatiche, l´alfabetizzazione digitale e le pari opportunità di accesso alla conoscenza per tutti gli alunni e gli insegnanti. L´investimento totale per questo progetto è di € 174.400.000. Il progetto di infrastruttura a banda larga rurale avrà un investimento nel quadro del Fondo europeo di sviluppo regionale di € 97.200.000. Il progetto beneficia anche di € 46.600.000 da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale. Il suo scopo è quello di ridurre il divario digitale nelle aree rurali e remote della Grecia - soprattutto sulle sue isole e le montagne, attraverso lo sviluppo di una rete di cavi in fibra ottica. Questo significa che circa 600.000 più persone saranno in grado di accedere a internet ad alta velocità, che vivono in più di 5.400 zone rurali e insulari che rappresentano circa il 40% del paese. Copertura a banda larga migliorerà contesto imprenditoriale per le Pmi, aumenterà la produttività e attrarre investimenti futuri. L´investimento totale per il progetto è di € 198.000.000, attuata attraverso un accordo di partenariato pubblico-privato. Le 3 investimenti fanno parte dei programmi europei di politica regionale "convergenza digitale", "Attica", "Macedonia - Tracia", "Tessaglia - Grecia Centrale - Epiro" e "Creta e Isole Egee". Essi dovrebbero essere operativo entro la fine del 2015, ma ancora parte del periodo 2007-2014.  
   
   
I DEPUTATI EUROPEI CHIEDONO LIBERO ACCESSO PER I SERVIZI INTERNET E STOP AL ROAMING  
 
Bruxelles, 7 marzo 2014 - Secondo un progetto legislativo denominato "pacchetto telecom", approvato dal Parlamento giovedì, i fornitori di connessione internet non dovrebbero più essere in grado di bloccare o rallentare i servizi offerti dai loro concorrenti per ragioni economiche o di altro tipo. I deputati hanno anche votato per abolire dal 15 dicembre 2015 le tariffe sul roaming, i costi aggiuntivi per l´utilizzo del telefono cellulare in un altro paese dell´Ue. La relazione di Pilar del Castillo Vera (Ppe, Es) è stata approvata con 534 voti a favore a 25, e 58 astensioni. Uguale accesso ad internet per i fornitori di servizi - I deputati vogliono norme chiare per evitare che i fornitori di accesso a internet promuovano alcuni servizi a discapito di altri. Il regolatore delle telecomunicazioni europee Berec ha già riferito che diversi fornitori di accesso a internet stavano bloccando o rallentando servizi come "Skype" (utilizzato per effettuare telefonate via internet). I fornitori di connessione internet sarebbero ancora in grado di offrire servizi specializzati di qualità superiore, come i video on demand e le applicazioni dati business-critical con cloud ad alta intensità (per l’archiviazione dati), a condizione che tali servizi non siano forniti a "discapito della disponibilità o della qualità dei servizi di accesso ad internet" offerti a altre società o servizi. I deputati hanno abbreviato la lista dei casi "eccezionali", rispetto alla proposta della Commissione europea, in cui i fornitori avrebbero ancora avuto il diritto di bloccare o rallentare la connessione internet. I deputati hanno detto che queste pratiche dovrebbero essere permesse solo per applicare l´ordinanza di un tribunale, per preservare la sicurezza della rete o prevenire la congestione temporanea della rete. Se si utilizzano tali "misure di gestione del traffico", queste devono essere "trasparenti, non discriminatorie e proporzionate" e "sono mantenute per il tempo strettamente necessario", hanno aggiunto. I deputati sottolineano che l´acceso a internet dovrebbe essere fornito in conformità con il principio di "neutralità della rete", che significa che tutto il traffico Internet deve essere trattato allo stesso modo, senza discriminazioni, limitazioni o interferenze, indipendentemente da mittente, destinatario, tipo di servizio, contenuto, dispositivo, servizio o applicazione. Fine dei costi del "roaming" nel 2015 - I deputati hanno anche modificato il testo per abolire i costi del "roaming" (costi aggiuntivi per l´utilizzo di un telefono cellulare per chiamare, inviare messaggi di testo o accedere a internet in un altro paese dell´Ue) in tutta l´Ue dal 15 dicembre 2015. I deputati hanno aggiunto che nel caso di uso abusivo dei servizi di roaming, tuttavia, potrebbero eccezionalmente essere imposti costi ridotti. Prossime tappe - Il Parlamento ha votato in prima lettura il progetto di legge per consolidare il lavoro svolto finora e trasmetterlo al prossimo Parlamento. Ciò assicura che i deputati neoeletti a maggio potranno decidere di continuare il lavoro svolto in questa legislatura.  
   
   
ENNESIMO FURTO (DIGITALE) DI DATI: RUBATE OLTRE 18 MILIONI INDIRIZZI MAIL E PASSWORD IN GERMANIA. ALCUNI CONSIGLI DELL’AUTORITÀ TEDESCA PER LA SICUREZZA INFORMATICA PER EVITARE DI VEDERSI RUBATI I DATI  
 
Lecce, 7 aprile 2014 - La procura tedesca di Verden sta indagando sul furto di oltre 18 milioni di indirizzi mail con relative password, finora il caso più grande di sottrazione di dati personali digitali mai avvenuto in Germania. Si tratterebbe dell’ennesimo furto (digitale) su larga scala di dati negli ultimi mesi.Lo ha reso noto il sito del settimanale Spiegel, specificando che al momento non è possibile stabilire quanti di questi indirizzi siano di utenti tedeschi o stranieri, e di quali Paesi. Secondo gli investigatori si può stimare che almeno tre milioni di dati provengano da utenze tedesche, mentre non ci sono dati per altri Paesi. A differenza di altri furti di dati, gli indirizzi mail e le password in questione, stando alle indagini, sono attivi e venivano utilizzati per scopi criminali, tra cui l´invio di spam. Si tratta del secondo grande caso scoperto dai quattro procuratori di Verden specializzati in criminalità informatica. Solo pochi mesi fa era venuto alla luce il furto di 16 milioni di indirizzi mail e password. Gli utenti di Internet sono diventati ancora una volta vittime di furti di identità. L´accesso di milioni di account di posta elettronica sono stati rubati e ora potrebbero anche essere usati abusivamente per i social network. L´ufficio federale per la Sicurezza Informatica (Bsi) ha immediatamente consigliato di eliminare assolutamente i malware dai computer e modificare le proprie password. Secondo al Bsi, i truffatori potrebbero accedere ai dati non solo degli account di posta elettronica, ma anche di altri account, come quelli dei social network o dei negozi online, se si utilizzano le stesse credenziali, come sovente accade. Tra i consigli riportati che Giovanni D´agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ritiene utile comunicare anche nel nostro Paese, vi sono una serie di suggerimenti importanti. Cambiare le password per la posta elettronica, Facebook, Amazon & Co. Peraltro, tutte le password per i servizi on-line dovrebbe essere cambiate - sia per le e-mail, social network come Facebook, negozi online come Amazon o altre offerte. I malfattori potrebbero utilizzare il malware per spiare e carpire tutti questi dati. La Bsi sul suo sito web fornisce anche suggerimenti per la creazione di password il più sicure possibile. Gli esperti ritengono che gli hacker hanno catturato i dati utilizzando le cosiddette botnet e malware. Prima di cambiare le password rubate sui pc infetti devono essere prima eliminati i virus e i software dannosi. Nel caso contrario, può accadere che i nuovi codici di accesso possono essere nuovamente carpiti ed utilizzati. Per la pulizia del computer, la Bsi raccomanda Pc-cleaner della Avira. Secondo il Bsi, le nuove password devono essere di almeno otto caratteri, e oltre a lettere minuscole e maiuscole devono contenere anche caratteri speciali e numeri. I migliori codici di accesso sono termini che non si trovano nei dizionari, e non sono composti da sole sequenze numeriche come "123456" o da modelli di tastiera come "qwerty". Invece, gli esperti raccomandano una serie apparentemente casuale che gli utenti ricordare mnemonicamente.  
   
   
LEGGERE DIVENTA UN GIOCO NASCE BOOKABOOK LA PRIMA COMMUNITY DI CROWDFUNDING DEL LIBRO  
 
Milano, 7 aprile 2014 - Bookabook è la prima piattaforma italiana di crowdfunding dedicata interamente al libro. Offre ai lettori in anteprima esclusiva libri di qualità di narrativa e saggistica di autori affermati e di esordienti. Nasce dalla sinergia tra due giovani imprenditori digitali che hanno ideato il progetto, Emanuela Furiosi e Tomaso Greco, e gli agenti letterari Claire Sabatié-garat e Marco Vigevani che selezioneranno autori e contenuti. Sul sito www.Bookabook.it  saranno presentati tre inediti al mese, con un’anteprima gratuita e accessibile a tutti. A questo punto inizia la sfida: una campagna di trenta giorni durante la quale gli utenti decretano il successo del libro. In questo nuovo gioco sociale, il lettore è in prima linea decidendo quanto investire nel libro che ha scelto (offerta minima 3€), ma soprattutto promuovendolo attraverso i suoi social network. Al termine di una campagna chiusa con successo tutti i lettori avranno in anteprima il libro in formato ebook e, a seconda dell’offerta, riceveranno vari premi. Se non fosse raggiunto il plafond minimo, la cifra investita sarà interamente restituita ai lettori. Decidendo di sostenere un titolo bookabook il lettore concorre in prima persona al successo del testo stesso, entrando a far parte della prima vera community editoriale italiana. La piattaforma contiene uno spazio di dialogo tra autore e lettore unico in Italia dove potersi confrontare direttamente con le proprie firme preferite, ricevere informazioni sul making-of dei testi e interagire con altri lettori. Nell’attuale momento di difficoltà del settore editoriale – alla ricerca di un equilibrio tra la crisi del mercato tradizionale e la forte spinta innovativa del digitale – bookabook si propone di unire i punti di forza delle due anime dell’editoria: restituendo al lettore la sua centralità e realizzando un modello economico partecipato. Bookabook, inoltre, rappresenta una risposta concreta nella lotta contro la pirateria, proponendo titoli inediti a prezzi molto contenuti, fidelizzando il lettore e rendendolo promotore e responsabile della vita di uno specifico prodotto editoriale.  
   
   
BOLZANO, BANDA LARGA: IN RETE LA CENTRALE DI SAN SIGISMONDO, INTERNET AD ALTA VELOCITÀ  
 
Bolzano, 7 aprile 2014 - Una connessione internet ad altissima velocità, compresa fra i 7 e i 20 Mbit/s: è ciò che potranno avere a disposizione famiglie e imprese che si trovano nei pressi della centrale di San Sigismondo, che di recente è stata allacciata alla linea Adsl. "Prosegue l´offensiva banda larga - commenta l´assessore Deeg - entro giugno allacciate altre 27 centrali" La centrale Telecom, situata nel piazzale della chiesa di San Sigismondo (frazione di Chienes), è stata il 3 aprile al centro di un incontro fra l´assessore all´informatica Waltraud Deeg e il sindaco della località pusterese, Reinhard Niederkofler. Oltre a fare il punto della situazione sui dettagli tecnici dell´allacciamento alla linea Adsl, sono state anche discusse le modalità di informazione della popolazione locale circa le nuove possibilità di accedere a collegamenti internet ad altissima velocità. "Stiamo continuando a lavorare intensamente - ha sottolineato l´assessore Deeg - sull´infrastruttura necessaria a portare la banda larga su tutto il territorio provinciale. Dal 2009 ad oggi sono stati posati ben 750 km. Di cavi in fibra ottica, ed entro il 2015 Telecom Italia allaccerà alla rete 155 centrali: su 75 di esse le operazioni sono già state completate, nel corso dell´anno si proseguirà con l´allacciamento di altre 45 centrali, mentre le restanti 35 seguiranno nel 2015". Parallelamente a ciò, Telecom Italia sta iniziando ad offrire il servizio Adsl, con connessioni ad altissima velocità comprese tra i 7 e i 20 Mbit/s, sfruttando le potenzialità offerte sia dall´infrastruttura in fibra ottica, sia dalle centrali allacciate alla stessa. "Entro la fine del 2015 - ha proseguito la Deeg - questo servizio sarà accessibile al 99,5% della popolazione altoatesina, e i gestori privati potranno offrire collegamenti web molto veloci a famiglie e imprese che si trovano in un raggio di 4 km. Dalle singole centrali". Per quanto riguarda la centrale di San Sigismondo, allacciata alla rete Adsl il 25 marzo, i cittadini interessati possono rivolgersi a Telecom Italia (187 per clienti privati, 191 per le azioende), Brennercom (800 832 832) oppure Raiffeisen online (800 031 031). "Si tratta di una grande opportunità non solo per gli abitanti - ha commentato il sindaco Niederkofler - ma soprattutto per le aziende, che grazie a collegamenti internet ad altissima velocità potranno esprimere tutto il loro potenziale in termini di competitività". Oltre ai lavori sulle infrastrutture, uno degli obiettivi dell´assessore all´informatica Waltraud Deeg per i prossimi mesi, in tema di banda larga, è quello di intensificare la comunicazione con i comuni, i cittadini e le imprese. "Attualizzeremo a breve il portale sulla banda larga ( www.Provincia.bz.it/bandalarga ) - ha concluso l´assessore - e confidiamo in un feedback da parte della popolazione per adeguare la pianificazione alle esigenze e ai bisogni concreti. Inoltre sono in programma una serie di sopralluoghi per toccare con mano la situazione".  
   
   
L’INNOVAZIONE PARTE DAI TERRITORI: SMAU E ANCI VENETO PRESENTANO LA QUARTA EDIZIONE DI SMART CITY ROADSHOW  
 
Padova, 7 aprile 2014 - Nell’ambito della settima edizione di Smau Padova, mercoledì 16 e giovedì 17 aprile l’iniziativa Smart City Roadshow punterà l’attenzione sulle iniziative in chiave smart city attive in tutto il Nordest candidate a diventare dei modelli di eccellenza per tutto il territorio. L’iniziativa sarà realizzata in collaborazione con Anci Veneto e vedrà la partecipazione di 14 realtà del territorio, tra cui il Comune di San Donà di Piave, per un progetto realizzato con Vodafone, il Comune di Padova, il Comune di Treviso, il Comune di Bolzano, il Comune di Belluno, il Comune di Pordenone, il Comune di Venezia, il Comune di Trento, i Comuni di Torri di Quartesolo e di Carmignano di Brenta, il Comune di Udine, l’ Interporto di Padova, Area Science Park, Trentino Trasporti, tutti candidati al Premio Smart City che si terrà nella mattinata del 17 aprile. A sottolineare l’importanza di iniziative sul territorio, Dario Menara, Direttore Anci Veneto spiega “ le città del Veneto sono sempre più smart: le amministrazioni comunali sono consapevoli che i progetti in chiave smart city rappresentano una leva fondamentale per migliorare la qualità dei servizi al cittadino e affinchè siano sempre più diffusi è importante accendere i riflettori su quelle realtà eccellenti della nostra Regione per fare in modo che i loro casi di successo diventino dei modelli di sviluppo anche per altri territori. L’incontro con i fornitori di tecnologie digitali e con le startup presenti a Smau Padova sarà fondamentale per avviare collaborazioni e identificare obiettivi comuni per la realizzazione di interventi condivisi che rispondano realmente ai bisogni dei singoli territori.” Il Premio Smart City sarà preceduto da uno speed pitching condotto da Emil Abirascid, di Startupbusiness, in cui le startup che sviluppano progetti in chiave smart city, in soli 90 secondi racconteranno la propria idea al pubblico in sala. A seguire s terrà la consegna del Premio eGovernment: i campioni del riuso, il riconoscimento realizzato in collaborazione con l’Osservatorio eGovernment del Politecnico di Milano che si pone l´obiettivo di valorizzare i migliori progetti di eGovernment destinati al riuso, ovvero, quei progetti che danno la possibilità ad una Pubblica Amministrazione di riutilizzare gratuitamente programmi informatici o parte di essi, sviluppati per conto e a spese di un’altra Amministrazione, adattandoli alle proprie esigenze. Il calendario delle iniziative prosegue all’interno dell’arena Smart City con ciclo di laboratori da 50 minuti ciascuno moderati dai giornalisti di scienza di Radio 24 e che vedranno come protagonisti i maggiori esperti del tema, provenienti dal mondo accademico, degli enti locali e dalle aziende fornitrici di tecnologie per raccontare i progetti in corso in tema Smart City. Tra gli stand, spazio alle innovazioni pronte per il mercato, tra cui le le Smart Solutions di Vodafone che abilitano lo sviluppo delle Smart Cities in diversi ambiti, Smart Public Services, Smart Grid, Smart Mobility, Smart Working & Living, Smart Health e Smart Education e le curiosità presentate dalle startup presenti, tra cui, per dare una prima anticipazione, Parcheggiami.it, il primo garage-sharing che permette alle persone di parcheggiare la propria auto per uno o più giorni da privati che affittano il proprio garage o spazio inutilizzato e Inmaps, l’app mobile in grado di guidare gli utenti all´interno degli edifici per raggiungere in un attimo i luoghi di interesse ed avere tutte le informazioni su ciò che li circonda.  
   
   
AL VIA IL PROGETTO DI TELELAVORO DELL’UNIVERSITÀ TORINO  
 
Torino, 7 aprile 2014 - Si chiama “Unito-tel”, il progetto di telelavoro presentato dall’Università di Torino classificatosi al primo posto nella graduatoria del Bando Regionale. Per la realizzazione del progetto il contributo della Regione sarà di circa 28 mila euro, con un cofinanziamento dell´Ateneo di oltre 18 mila euro. “Unito-tel” propone una modalità di lavoro tesa alla conciliazione tra vita familiare e vita lavorativa, senza privilegi di genere, con il tentativo di favorire coloro che presentano situazioni di disagio. Tra queste la disabilità o la presenza nel nucleo familiare di soggetti disabili, la monogenitorialità, la residenza fuori dal Comune sede di servizio. Www.unito.it    
   
   
LOMBARDIA: 9 MILIONI PER SMART CITIES E RETI  
 
Milano. 7 aprile 2014 - La Giunta della Regione Lombardia, su proposta dell´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione, ha deciso di rifinanziare, con una somma complessiva di 9.073.189,86 euro, due bandi dedicati a sostenere progetti per le Smart cities & communities (6.366.889,56 euro) e per la creazione di reti d´impresa (2.706.302,30 euro). Sostegno A Nuove Domande - "I 9 milioni resi disponibili grazie al provvedimento della Giunta - ha spiegato l´assessore - si sommano ai fondi già stanziati per i due bandi - 16.430.000 euro per le Smart cities & communities (7 progetti finanziati) e 6 milioni di euro per le reti d´impresa (33 progetti finanziati) - e permetteranno di sostenere alcune domande ritenute ammissibili e inserite in graduatoria ma non finanziate in un primo momento per mancanza di fondi: 4 per le Smart cities & communities (27 imprese e 10 enti di ricerca coinvolti) e 18 per le reti d´impresa (69 Pmi interessate)". "Si tratta - ha proseguito l´assessore - di un ulteriore tassello in una strategia di rilancio per le imprese, che vuole stimolare la creatività, supportare la ricerca e l´innovazione e favorire nuova occupazione". Con i 9 milioni resi disponibili con la delibera di oggi, l´investimento complessivo per le due misure è di 31,5 milioni. Bando Smart Cities & Communities - Obiettivo dell´iniziativa è sostenere progetti di ricerca applicata e sviluppo sperimentale, nel settore delle Smart Cities & Communities, finalizzati alla realizzazione di soluzioni intelligenti di problemi di scala urbana, metropolitana e territoriale, attraverso l´utilizzo di un insieme di tecnologie, applicazioni, modelli di integrazione e inclusione. Due gli abiti di intervento: sostenibilità ambientale e innovazione sociale. Grazie alla delibera di oggi, complessivamente saranno finanziati 11 progetti, di cui 7 relativi alla sostenibilità ambientale e 4 all´innovazione sociale, con un contributo regionale complessivo di 22,8 milioni. I progetti finanziati coinvolgono 80 imprese e 24 organismi di ricerca. Questo il dettaglio (provincia, numero di imprese ed enti di ricerca coinvolti, contributo).
Bergamo 3 566.905,79
Brescia 11 2.714.097,61
Como 1 2 531.303,50
Cremona 3 195.661,76
Lecco 3 313.550,74
Mantova 6 424.117,31
Milano 6 15.315.599,40
Monza e Brianza 4 797.864,20
Pavia 6 1.218.601,43
Varese 5 719.187,82
Totale 104 22.796.889,56
Aggregazioni D´impresa - Il bando è rivolto alle Micro, piccole e medie imprese, per promuovere il consolidamento e la creazione di aggregazioni in forma stabile, tramite progetti volti all´innovazione di prodotti, servizi e organizzazione. Complessivamente saranno finanziati 51 progetti presentati da reti che coinvolgono 190 piccole e medie imprese, con un contributo regionale di circa 8,7 milioni. Questo il dettaglio (provincia, numero di imprese, contributo).
Bergamo 18 714.708,50
Brescia 51 2.494.311,01
Como 4 214.175,62
Cremona 5 178.800,00
Lecco 23 823.885,20
Lodi 1 25.000,00
Mantova 2 112.637,00
Milano 49 2.382.777,57
Monza e Brianza 9 390.594,81
Pavia 3 200.000,00
Sondrio 6 304.129,73
Varese 10 429.983,33
Altre 9 435.299,53
Totale 190 8.706.302,30
 
   
   
INFORMATICA. DALL’UTILIZZO DEGLI ‘’OPEN DATA’’ OPPORTUNITA’ PER LA COMPETITIVITA’ DEL VENETO  
 
Venezia, 7 aprile 2014 - Fino a febbraio sul sito del governo ( www.Dati.gov.it ) dedicato ai dati aperti della pubblica amministrazione, risultano disponibili in Italia circa 9500 dataset rilasciati in formato aperto, anche se con modalità diverse. Con dati aperti, comunemente chiamati con il termine inglese Open Data anche nel contesto italiano, si fa riferimento a quelle tipologie di dati liberamente accessibili a tutti, cittadini e imprese, senza restrizioni di copyright, brevetti o altre forme di controllo che ne limitino la riproduzione. Di Open Data si è parlato oggi al Parco Scientifico Vega a Porto Marghera (Venezia) nella giornata promossa dalla Regione. Il tema – ha sottolineato il vicepresidente della giunta veneta e assessore all’informatizzazione – è fra quelli inseriti come fondamentali nell’Agenda Digitale del Veneto. Per quanto riguarda i sistemi innovativi, il Veneto è tra i primi in Italia in materia di dati aperti, a disposizione della collettività. Per il settore pubblico significa investire sul nuovo - ha aggiunto – ma non basta solo fornire i dati, occorre anche usarli e questo è il messaggio che va lanciato soprattutto alle imprese. La fatica da fare insieme ora perché sia utile al sistema veneto è di passare alla fase dell’utilizzo dei dati. Nel corso della giornata esperti europei e nazionali hanno presentato le varie iniziative in atto per rilasciare e condividere i dati pubblici e, in particolare il progetto europeo Homer di cui Regione del Veneto è partner. Sono stati allestiti anche diversi tavoli di lavoro e talk interattivi per aiutare a comprendere meglio le opportunità indotte dagli Open Data, sia dal punto di vista della trasparenza e della democrazia partecipata che dal punto di vista delle opportunità economiche per il rilancio della competitività del territorio veneto. E’ stato attivato anche il nuovo portale http://dati.Veneto.it in versione ‘data as a service’, ovvero con disponibilità applicative in tempo reale per gli sviluppatori e per le imprese. Infine, con il lancio del concorso “Hack4med” promosso e gestito dalla Regione del Veneto, il 17 maggio prossimo saranno messi a confronto in contemporanea programmatori in sette realtà europee (Montenegro, Creta, Andalusia, Corsica, Piemonte, Veneto e Emilia Romagna), che in 24 ore dovranno sviluppare applicazioni basate sui dati aperti.  
   
   
TRENTO: LE COMPETENZE DIGITALI: UNA RISPOSTA PER LO SVILUPPO, MA DA SOLE NON BASTANO L´ICT PUÒ DIVENTARE LA LEVA PER LO SVILUPPO DEL NOSTRO PAESE E CREARE NUOVA E QUALIFICATA OCCUPAZIONE  
 
Trento, 7 aprile 2014 - Un quadro a prima vista positivo per il Trentino, quello emerso durante l’evento “Le professioni dell’Ict: le opportunità del mercato del lavoro”, promosso da Informatica Trentina durante gli Ict Days 2014 e tenutosi ieri sera, mercoledì 2 aprile, a Sociologia. Se è vero, infatti, che in Italia il tasso di disoccupazione giovanile ha raggiunto il 40%, guardando ai laureati in informatica il valore scende in Italia all’1’8%, per raggiungere lo zero in Trentino, dove si laureano in informatica il 6% sul totale italiano. Ma in un mondo che sta cambiando sempre più velocemente e dove i paradigmi tradizionali di sviluppo del business non valgono come in passato, le competenze digitali da sole non bastano e si devono accompagnare ad una formazione più trasversale, dove acquisiscono maggiore incisività le attitudini manageriali a tutto campo. Senza tralasciare la cultura dell’auto-imprenditorialità, ancora bassa nel nostro Paese. È questo il messaggio lanciato in modo condiviso da tutti gli attori presenti al tavolo. Il mondo accademico si sta muovendo per completare la preparazione più prettamente tecnologica con competenze trasversali, mentre il mondo delle imprese e le società in-house operanti in ambito Ict stanno collaborando per trovare il modo di far incontrare domanda-offerta, sviluppando le competenze necessarie, in modo tale da indirizzare lo sviluppo futuro del nostro Paese. Il 2014 deve diventare per l’Italia l’anno della ripresa. Tra le leve anticicliche per rilanciare il Pil e l’occupazione nazionale, un ruolo di primo piano è rappresentato dall’Ict. La conferma viene anche dall’Unione Europea, che sempre più vede le nuove tecnologie come fattore in grado di ridare respiro ad un’economia stagnante, in un mondo che sta cambiando velocemente e dove la Rivoluzione dell’Ict rappresenta un evento storico. Non a caso, è in atto in Europa una crescente riflessione su quelle che sono le competenze Ict necessarie per creare nuova e qualificata occupazione, diffondere conoscenza affinchè la popolazione intera possa godere dei benefici offerti dalla Società dell’informazione, contrastare lo spopolamento dei territori “periferici o marginali”. L’evento promosso da Informatica Trentina durante gli Ict Days 2014 si colloca in questa cornice ed ha promosso un confronto finalizzato ad evidenziare i profili di occupabilità delle professioni Ict, andando a presentare l’evoluzione del settore dal punto di vista delle competenze e il ruolo che in questa evoluzione ha la collaborazione pubblico-privato. Il settore dell’Ict presenta sempre più un gap significativo fra domanda e offerta, dovuto spesso al fatto che numerose posizioni non trovano sul mercato del lavoro le competenze digitali necessarie. Questo gap, che in Italia è ancora più pesante, risente anche di un fattore culturale. Dice Alberto Montresor, del Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione dell’Università degli Studi di Trento: “lavorare nel mondo dell’Ict oggi significa lavorare in un ambito emozionante, nel quale succedono moltissime cose, a un ritmo rapidissimo. L’ict è dirompente, cambia il modo di lavorare, di fare impresa, cambia il mondo del lavoro ma anche quello della scienza. Purtroppo l’Italia, dal punto di vista accademico, è piuttosto indietro. Per quanto riguarda l’informatica, in Italia si laureano 759 persone l’anno e il tasso di disoccupazione degli informatici in Italia è dell’1.8%. A Trento, dove si laurea il 6% di tutti i laureati in informatica in Italia, tale tasso è pari a 0 e una laurea in informatica offre una busta paga più pesante di quella degli altri laureati. Purtroppo però - conclude Montresor - è ancora diffusa in Italia l’idea che avere competenze informatiche corrisponda a conoscere Word e Power Point. Dobbiamo invece promuovere una cultura diversa, che vede le competenze digitali trasversali a tutti i settori economici e da completare con competenze in grado di aiutare i nostri ragazzi a presentarsi in modo vincente nel mondo del lavoro”. Ribadisce questo concetto anche Maurizio Marchese, del Dipartimento di Informatica e Telecomunicazioni dell’Università degli Studi di Trento: “nel settore dell’Ict registriamo nel mondo storie aziende che, pur nascendo molto piccole, hanno successo perché promuovono grandi idee. Per ottenere questo successo le conoscenze accademiche e la formazione formazione tecnica e ingegneristica si devono accompagnare a competenze di tipo imprenditoriale. E’ questa la filosofia dello European Institute of Innovation and Technology, ovvero quella di formare profili “misti” attraverso dei master e percorsi formativi, che qui a Trento vengono realizzati in collaborazione con l’Università e Trento Rise. Perché - sottolinea Marchese - imprenditori non si nasce, ma ci sono tante cose che si possono fare per favorire questo cambiamento culturale. L’educazione all’imprenditorialità deve iniziare nelle scuole”. Anche il mondo delle imprese conferma la mancanza di quelle competenze digitali in grado di garantire sviluppo e crescita. Cristiano Radaelli, vicepresidente di Confindustria Digitale, chiama in causa il mondo della formazione: “ci sembra che il mondo della formazione sia in generale ancora poco reattivo ai cambiamenti in atto nel sistema industriale. Per il 2015 si prevedono oltre 500.000 posti di lavoro vacanti per mancanza di competenze digitali in Europa, che non significa solo saper programmare. In ogni azienda c’è necessità di competenze Ict, che vuol dire sapere gestire la propria presenza sul web, digitalizzare i processi. Ma ci sono anche spazi di business che si possono colmare: basti pensare al settore dei videogiochi italiani, quasi inesistente. Non a caso - conclude Radaelli - lo stesso Obama ha lanciato un messaggio importante in questo ambito: dont’t just play on your phone, program it!”. Il punto di vista delle piccole e medie imprese è stato portato al tavolo da Rino Cannizzaro, consigliere di Assintel, l’Associazione nazionale delle imprese Ict di Confcommercio: “da un lato c’è oggi il problema degli investimenti, praticamente assenti, dall’altro mancano sul mercato dell’offerta le competenze digitali, che si devono coniugare con quelle di eLeadership e manageriali. Per dare competitività alle aziende e quindi al Paese dobbiamo promuovere un uso intelligente delle tecnologie a tutto campo, in tutti i settori produttivi”. Anche il comparto pubblico ha presentato il proprio punto di vista, con l´intervento di Luca Rigoni, segretario generale dell’Associazione delle Società per l’Innovazione Tecnologica nelle Regioni: “per contrastare un tasso di disoccupazione a due cifre è necessario un piano strategico che deve poter contare su una vera collaborazione fra pubblico e privato, per promuovere una pubblica amministrazione funzionale allo sviluppo del paese che vogliamo realizzare, e dove le società pubbliche operanti in ambito Ict rivestono un ruolo di primo piano”.  
   
   
MICRON, IL MINISTRO GUIDI AI SINDACATI: MASSIMO IMPEGNO PER SOLUZIONE POSITIVA  
 
Roma, 7 aprile 2014 - Massimo impegno del Governo per una soluzione positiva della vertenza Micron. L’obiettivo è quello di arrivare lunedì prossimo, nella sede del Ministro del Lavoro, ad un accordo che consenta di scongiurare l’avvio della procedura di mobilità nei confronti di 419 lavoratori degli impianti della multinazionale situati in Lombardia, Abruzzo, Sicilia. E’ quanto il Ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi e il Vice Ministro Claudio De Vincenti hanno assicurato ad una delegazione sindacale Fim Fiom Uilm che è stata ricevuta nella sede del Dicastero di Via Veneto. Ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali che hanno ribadito la richiesta che il Governo si attivi per evitare i licenziamenti e la delocalizzazione di un’azienda leader nella produzione di memorie, gli esponenti dell’Esecutivo hanno garantito ogni sforzo in direzione di un esito favorevole della trattativa in corso. Del resto- ha ribadito il Ministro- l’intero Governo fa della salvaguardia dell’occupazione e del rilancio di produzioni tecnologicamente avanzate una priorità per un Paese che deve riprendere a crescere.  
   
   
E-BOOK E TABLET, L’UNIVERSITÀ BICOCCA APRE A CINISELLO LA “BIBLIOTECA SENZA LIBRI”  
 
Milano, 7 aprile 2014 – Niente carta, solo e-books, ejournals e banche dati consultabili e sfogliabili da computer e tablet. Da lunedì 7 aprile l’Università di Milano-bicocca apre a Cinisello Balsamo una nuova sede bibliotecaria ma senza libri. Si tratta del nuovo Polo di Biblioteca Digitale sviluppato dalla biblioteca di Ateneo attivato in via sperimentale presso Villa di Breme Forno, edificio storico di Cinisello Balsamo diventato una delle sedi decentrate del Campus Bicocca (si chiama infatti edificio U46) grazie a un accordo tra l’Università e il Comune. Il Polo di Biblioteca Digitale di Villa di Breme Forno offre servizi rivolti sia agli studenti e utenti dell’Ateneo sia ai cittadini di Cinisello Balsamo che vogliano usufruire del patrimonio digitale della Biblioteca dell’Università di Milano-bicocca. Nella nuova sede della biblioteca è possibile effettuare ricerche bibliografiche e accedere alle risorse elettroniche (e-books, ejournals, banche dati) della Biblioteca di Ateneo utilizzando i terminali disposti in sala e i tablet messi a disposizione per la consultazione che girano su diversi sistemi operativi (Android, iOs, Windows 8). Il patrimonio “elettronico” della biblioteca conta su 148 banche dati, 24.957 ejournals e 145.673 e-books, tutti accessibili in pochi click. A disposizione anche servizi di consulenza bibliografica su appuntamento per gli studenti, in particolare per quelli che frequentano corsi e master organizzati presso l’edificio U46. Tra le recenti novità che caratterizzano il processo di transizione verso il digitale avviato dalla biblioteca di Ateneo, rientra anche l’attivazione di un nuovo spazio e-learning nel quale gli studenti possono imparare a usare al meglio i servizi e le risorse offerti dalla biblioteca sia attraverso l´autoformazione, sia accedendo ai corsi in e-learning o blended learning ai quali sono iscritti. La nuova biblioteca senza libri sarà aperta tutti i lunedì e i martedì dalle ore 9.00 alle 17.00. Villa di Breme Forno si trova in via Martinelli 23 a Cinisello Balsamo  
   
   
GIOVANI SCIENZIATI: SELEZIONATI I FINALISTI 2014  
 
Milano, 7 aprile 2014 - Si annuncia ricca di idee e proposte l’edizione 2014 de I giovani e le scienze, l’iniziativa della Fast, Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche, finalizzata a selezionare le ragazze e i ragazzi eccellenti per il 26° concorso dell’Unione europea dei giovani scienziati (Eucys-european Union Contest for Young Scientists) del prossimo settembre a Varsavia e per i più prestigiosi eventi internazionali degli studenti meritevoli. I 34 membri della Giuria, tutti qualificati esperti provenienti da università e politecnici, istituzioni di ricerca anche internazionali, hanno ultimato nel mese di marzo la valutazione dei molti contributi arrivati in risposta al bando lanciato a settembre 2013. Ciascun lavoro è stato esaminato da almeno quattro persone, all’oscuro dei nomi degli altri valutatori. Solo chi ha superato il voto di 70 su 100 viene ammesso alla mostra in programma presso la sede Fast dal 2 al 5 maggio 2014. Sono i 40 progetti finalisti, elaborati da 93 studenti provenienti da 11 regioni italiane. Lunedì 5 maggio mattina è dedicato all’assegnazione dei premi ai più bravi. “La qualità è straordinaria”, chiosa il presidente della Fast Stefano Rossini, che è anche uno dei componenti della Giuria. “Quest’anno ci saranno 40 stand italiani, contro i 32 dello scorso anno a conferma della crescente qualità e 8 invitati dall’estero: Belgio, Germania, Olanda, Russia, Spagna, Brasile, Messico e Tunisia. Valorizzare i meritevoli è la migliore risposta a quanti credono nel futuro dei giovani e alle istituzioni che sostengono l’iniziativa, come Regione Lombardia, Fondazione Cariplo e Aica”. In palio ci sono la finale europea di Varsavia, la partecipazione agli eventi internazionali previsti in Europa: Amsterdam, Barcellona, Bruxelles, Londra, Mosca, Stoccolma, Zilina; e nel mondo: Pittsburgh negli Usa, Novo Hamburgo in Brasile, Taipei a Taiwan. La speranza di tutti è che i nostri studenti si facciano onore anche all’estero come nelle precedenti occasioni. E vincano i migliori.  
   
   
FEDERALIMENTARE E OSSERVATORIO PERMANENTE GIOVANI-EDITORI PORTANO L’EDUCAZIONE ALIMENTARE NELLE SCUOLE SUPERIORI ITALIANE  
 
 Roma, 7 aprile 2014 – Federalimentare, in collaborazione con l’Osservatorio Permanente Giovani-editori, promuove nell’anno scolastico 2013-2014 nell’ambito del progetto “Il Quotidiano in Classe”, un’iniziativa speciale dedicata all’educazione alimentare e ai corretti stili di vita. La finalità di questa iniziativa è quella di supportare i docenti e di aiutarli nel realizzare con i propri alunni un vero e proprio percorso formativo sull’educazione alimentare, tema che si integra molto e bene nel contesto del percorso di educazione alla cittadinanza dei futuri cittadini. L’iniziativa ha riscosso grande interesse da parte delle scuole secondarie superiori italiane: partecipano attualmente alla prima edizione del progetto ben 1.621 classi, per un totale di oltre 42 mila studenti e 900 docenti. L’iniziativa è stata presentata oggi a Roma, presso il Liceo Scientifico “Luigi Pasteur”. All’appuntamento sono intervenuti il Presidente di Federalimentare Filippo Ferrua Magliani e il Vice Presidente con delega a Nutrizione e Salute Cesare Ponti, insieme al consigliere d’amministrazione con delega alle iniziative speciali dell’Osservatorio Permanente Giovani Editori, Aligi Cioni oltre ai giornalisti Luciano Ferraro (Corriere della Sera) e Paolo Pellegrini (La Nazione) che hanno avuto modo di dialogare e confrontarsi con oltre 100 studenti sul tema dell’educazione alimentare. Ha partecipato all’evento anche Riccardo Garosci, Presidente del Comitato Exposcuola2015, istituito dal Miur per coordinare le iniziative rivolte agli studenti e inerenti l’Expo di Milano del 2015. “Questa iniziativa – ha sottolineato il Presidente Ferrua – aiuterà i ragazzi ad acquisire una maggiore consapevolezza alimentare, anche in vista dell’Expo di Milano 2015, e a capire che non esistono cibi buoni e cattivi in assoluto, ma abitudini e stili di vita più adatti di altri. Il suo obiettivo è favorire quindi un’educazione alimentare più completa, che tenga conto anche della nostra identità e delle tradizioni alimentari nazionali”. Ferrua ricorda inoltre che “al di là dei preconcetti che spesso inquinano queste tematiche, l’industria alimentare promuove in concreto e da tempo, sia a livello di singoli brand che di associazioni di categoria, campagne ed iniziative di informazione e di educazione a corretti stili di vita”. “Tali attività - conclude il Presidente di Federalimentare - sono rivolte in particolare al pubblico giovanile, con l’intenzione di favorire l’attività motoria e di contrastare la sedentarietà. Il tutto in partnership con Istituzioni, organizzazioni non governative ed organismi scientifici, per favorire equilibrati modelli di consumo alimentare”. Già dal 2011, Federalimentare ha portato concretamente l’educazione alimentare nelle scuole, collaborando attivamente con il Miur e coinvolgendo in tutta Italia oltre 1 milione e 600 mila alunni delle scuole secondarie di primo grado, a cui sono stati insegnati modi e tempi di assunzione dei cibi e la storia dei processi produttivi in campo agricolo e industriale. Nel complesso, ammontano a quasi 1 miliardo di euro le risorse investite dall’industria alimentare per i suoi impegni volontari sul fronte dell’educazione alimentare; dalla riformulazione e porzionamento dei prodotti, alla promozione dell’attività fisica attraverso campagne di prevenzione dell’obesità, dall’etichettatura nutrizionale alla prevenzione dei comportamenti a rischio.  
   
   
LOMBARDIA, INSEGNANTI DA USA IN ITALIA PER EXPO  
 
New York. 7 aprile 2014 - Nel corso della missione istituzionale a New York per la promozione del sistema di istruzione e formazione lombardo anche nell´ambito delle iniziative legate ad Expo 2015, l´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia ha visitato la Scuola d´Italia Guglielmo Marconi di New York. La Marconi è l´unica scuola paritaria bilingue e biculturale, presente nel Nord America, riconosciuta dal Miur - Ministero dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca - per ogni ordine e grado, dalla scuola dell´infanzia al liceo scientifico. Collaborazione Scuole Tra New York E Lombardia - L´assessore della Lombardia ha proposto alla dirigente scolastica, professoressa Anna Fiore, un progetto condiviso con il Direttore dell´Ufficio Scolastico Regionale, Francesco De Sanctis, per consentire lo scambio culturale, linguistico e formativo tra i docenti delle scuole primarie lombarde e la Scuola d´Italia Guglielmo Marconi, a New York. Insegnanti Dalla ´Grande Mela´ A Milano Per Expo 2015 -"Nel prossimo anno scolastico 2014/2015, sceglieremo dieci insegnanti lombardi della scuola primaria tra coloro che hanno un forte competenza linguistica in inglese - ha sostenuto l´assessore regionale - e li manderemo due settimane a New York per affiancare gli insegnanti americani nell´insegnamento della lingua italiana e allo stesso tempo per rafforzare le loro competenze linguistiche. Durante l´Expo, ospiteremo almeno dieci insegnanti della scuola italiana di New York presso le nostre scuole primarie, che affiancheranno i nostri insegnanti di inglese nell´insegnamento della stessa lingua inglese ai nostri bambini". "Lo scambio culturale- ha proseguito l´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia - sarà l´occasione per gli insegnanti e i bambini italiani e americani di approfondire in una logica multiculturale ed interdisciplinare le tematiche di Expo: ´Nutrire il pianeta, energia per la vita´. Le due delegazioni di insegnanti presenteranno i loro lavori didattici nei rispettivi padiglioni. Sono contenta che la prof.Ssa Fiore abbia aderito entusiasticamente alla nostra proposta progettuale, assicurando la sua totale collaborazione". Preside Scuola D´italia:pronti A Lavorare Insieme - "Porterò la proposta dell´assessore regionale della Lombardia e del Direttore De Sanctis all´approvazione del Board della Scuola, che è un´istituzione privata americana ´non for profit´ - ha dichiarato la professoressa Anna Fiore - e sono certa che la proposta riceverà ampia adesione, anche in considerazione del fatto che la Scuola d´Italia ha già siglato un altro accordo, tuttora vigente, con l´Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia". "Il progetto consente di approfondire - ha aggiunto la dirigente scolastica - le stesse tematiche di Expo legate alla sostenibilità, su cui stiamo già lavorando intensamente da circa due anni. L´iniziativa consentirà anche di riscontrare la grande domanda di conoscenza della nostra lingua, su cui rilevo un grande interesse dei newyorkesi assieme alle nostre eccellenze del food, della cultura e del design".  
   
   
FIRENZE OSPITA L’EVENTO DI LANCIO DEL PROGRAMMA ERASMUS+ CON IL PREMIER RENZI E IL COMMISSARIO EUROPEO VASSILIOU  
 
Firenze, 7 aprile 2014 – “Cambiare vita, aprire la mente”: questo slogan racchiude il significato dell’evento di lancio ufficiale del Programma Erasmus+, a Firenze giovedì 10 aprile nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio. Alla giornata parteciperanno il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, i Ministri per l’Istruzione Stefania Giannini e del Lavoro Giuliano Poletti e il Commissario europeo per l’istruzione, formazione e cultura Androulla Vassiliou. L’evento è organizzato dai Ministeri di competenza e dalle tre Agenzie nazionali Erasmus+ Indire, Isfol e Agenzia nazionale per i Giovani. La conduzione sarà a cura del giornalista Paolo Fallai del Corriere della Sera. In sette anni Erasmus+ coinvolgerà oltre 4 milioni di persone per studiare, formarsi, lavorare o fare volontariato all´estero; tra questi 2 milioni di studenti universitari, 650.000 studenti in formazione professionale e tirocinanti, più di 500.000 giovani. Da anni i progetti europei contribuiscono a promuove le competenze e l´occupabilità e sostengono la modernizzazione dei sistemi d´istruzione e formazione, come racconteranno alcuni testimonial che hanno partecipato alle attività. Fra loro alcuni "famous Erasmus", come il rettore dell’Università Bocconi di Milano Andrea Sironi e Marina Catena, Direttrice del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite e Tenente dell’Esercito Italiano, che spiega: “L’europa mi ha insegnato due concetti fondamentali quello della riconciliazione e quello della costruzione della pace. Erasmus è stata la mia iniziazione all’Europa e a una carriera senza frontiere.” "Dall´esperienza Europea nascono le classi del futuro che esplorano, comunicano, collaborano, annullano le distanze e le barriere culturali" dice la Dirgente Rita Coccia dell´Itis Volta di Perugia. “Grazie all’esperienza di mobilità transnazionale – afferma Daniela Facciani, oggi giovane professionista del marketing che ha realizzato il progetto Moving Generation con Leonardo da Vinci - ho avuto l’opportunità di mettermi in gioco, ho visto crescere la fiducia in me stessa e ho visto una crescita personale e professionale. Ho sempre desiderato trasformare la mia passione per il vino in un lavoro e portare la mia terra, fuori dai confini nazionali. Grazie a questa esperienza sono stata assunta dall’azienda dopo il tirocinio”. Oltre a loro interverranno anche alcuni protagonisti di Scambi Giovanili e Servizio Volontario Europeo del programma Gioventù in Azione: “Per una realtà difficile come quella di Barra, quartiere disagiato di Napoli, partecipare ad uno scambio è stata una preziosa occasione per allargare i nostri orizzonti e per sentirci parte integrante dell’Europa” le parole di Giovanni Savino, dell’Associazione “Il tappeto di Iqbal”. L’evento sarà trasmesso in diretta streaming a cura della Rai dal sito del programma: http://www.Erasmusplus.it/?p=970 . Sarà possibile intervenire su Twitter con l’hashtag #Lancioerasmus.  
   
   
LOMBARDIA.ASSESSORE ISTRUZIONE:SENTENZA TAR NON HA EFFETTO SU BUONO SCUOLA "DECISIONE RIGUARDA PROVVEDIMENTO ANNO SCOLASTICO SCORSO"  
 
 Milano, 7 aprile 2014 - "Voglio rassicurare le famiglie lombarde: la sentenza del Tar non ha alcun effetto sul Buono scuola di Regione Lombardia". Interviene così l´assessore all´Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia sulla sentenza del Tar relativa alla Dote Scuola. "La sentenza - prosegue l´assessore - riguarda esclusivamente una delibera della precedente Giunta e una componente marginale della Dote scuola dello scorso anno scolastico 2012-2013, chiamata ´Integrazione al reddito´, per i valori assegnati in modo diversificato agli studenti delle scuole statali e non statali". Famiglie Lombarde Stiano Tranquille - "Questa componente è stata peraltro già modificata per l´anno scolastico 2014-2015 - spiega ancora l´esponente della Giunta regionale -, perciò l´intervento di Regione Lombardia previsto con la delibera di due mesi fa non è stato minimamente toccato dalla sentenza del Tar e le famiglie possono tranquillamente continuare a presentare le domande per l´ottenimento del contributo regionale". Confermata Legittimità Buono Scuola - "Contrariamente a quanto diffuso da alcuni organi di informazione - precisa l´assessore – la sentenza conferma esplicitamente la legittimità del Buono scuola e delle misure finanziare dirette alle famiglie delle scuole paritarie, poiché la pluralità dell´offerta formativa, afferma la sentenza, ´è tale solo se i destinatari sono realmente posti nella condizione di accedere ai percorsi scolastici offerti dalle scuole private, perché solo così si tutela la libertà di scelta e si assicura la pari opportunità di accesso ai percorsi offerti dalle scuole non statali´". "Stiamo comunque attendendo le motivazioni complete della sentenza - conclude -, per valutare l´eventuale ricorso al Consiglio di Stato".  
   
   
TRENTO: APPROVATE LE DISPOSIZIONI ALLE SCUOLE PER L’ADOZIONE DEI LIBRI DI TESTO  
 
Trento, 7 aprile 2014 - Nella seduta del 3 aprile la Giunta ha approvato le disposizioni generali per l’adozione dei libri di testo nel primo e secondo ciclo di istruzione e formazione per l’anno scolastico 2014-2015. La disciplina relativa alla fornitura dei libri di testo stabilisce che agli studenti iscritti alla scuola primaria i libri debbano essere forniti gratuitamente. Si conferma inoltre il vigente impianto sul comodato d’uso che prevede la copertura del triennio della scuola primaria di primo grado ed il biennio della secondaria di secondo grado. Il provvedimento approvato oggi dalla Giunta ricorda inoltre che, secondo l’impostazione assunta a livello nazionale a partire dall’anno scolastico 2014-2015 per le nuove adozioni si potranno adottare unicamente libri nella versione digitale o mista, anche se tale impianto viene comunque applicato secondo un criterio di gradualità. Anche quest’anno la Giunta provinciale ha deciso di applicare i limiti di spesa previsti a livello nazionale, fatte salve le specificità ordinamentali della scuola primaria, come ad esempio la doppia lingua straniera. I dirigenti scolastici sono tenuti ad assicurare adeguate forme di vigilanza delle disposizioni dettate nel provvedimento. I “testi consigliati” non sono libri di testo e pertanto il loro acquisto non è obbligatorio e non è da computare nel massimale di spesa previsto dalla direttiva. La delibera conferma anche gli obblighi per gli studenti che non restituiscono, anche parzialmente, i libri loro forniti in comodato e secondo le modalità comunicate dalle singole istituzioni. In caso di mancata restituzione gli studenti sono tenuti al risarcimento mediante pagamento dei corrispettivi economici previsti per la cessione in proprietà. Infine si fa espresso rinvio a quanto stabilito dall’assemblea generale del Consiglio superiore di sanità nella seduta del 16.12.1999 con la raccomandazione che “il peso dello zaino scolastico non superi il 10 -15% del peso corporeo dell’alunno, stabilendo altresì che tale criterio non deve essere interpretato in termini vincolanti, poiché devono trovare considerazione anche altre variabili quali la configurazione fisica dello scolaro, nonché il tempo e lo spazio di percorrenza con il carico dello zaino”. La delibera completa dell’allegato è consultabile in versione integrale da martedì 6 aprile 2014 sul portale della scuola trentina www.Vivoscuola.it    
   
   
FATTORIE DIDATTICHE, LOMBARDIA: OFFERTA FORMATIVA DI QUALITÀ  
 
Zelo Buon Persico/lo. 7 aprile 2014 - "Tutte le fattorie didattiche lombarde sono belle, occasioni importanti per conoscere il mondo agricolo, ma questa è l´azienda che più di altre ha fatto lo sforzo di organizzarsi per un´offerta formativa di qualità". L´assessore regionale all´Agricoltura ha esordito così nel corso della sua visita al Parco Ittico Paradiso Azienda faunistica Mortone, salutando i circa 300 bambini delle scuole elementari di Monza, Sesto S. Giovanni (Milano) e Medolago (Bergamo), presenti per una visita didattica. L´azienda di Zelo, condotta dai fratelli Carlo, Diego e Michele Brambilla, è una delle 197 fattorie didattiche lombarde (l´elenco su www.Buonalombardia.it), la cui attività, per il 2014, è stata ufficialmente inaugurata dall´assessore regionale. Avvicinare I Più Giovani - "Una modalità concreta e significativa per avvicinare i ragazzi ai temi dell´agricoltura, della biodiversità e del territorio - ha osservato l´assessore lombardo -, su cui abbiamo investito come Regione Lombardia. Crediamo che l´agricoltura vada rilanciata in modo significativo, versante su cui siamo molto impegnati, come occasione concreta di sbocco occupazionale. In questi contesti c´è la dimostrazione pratica di un modello che funziona, fatto da agricoltori illuminati, che hanno scelto la multifunzionalità per diversificare l´attività originaria, che oggi vede il ritorno dell´uomo in quelle funzioni importanti da sempre svolte nel cuore della filiera agroalimentare lombarda". Azienda Ad Alta Biodiversità - L´azienda faunistica di Zelo Buon Persico si estende su 839 ettari, compresi i 13 del Parco Ittico Paradiso e i 15 ettari della lanca di Mortone. Aperto dal 1 marzo al 30 settembre, con 30/40.000 presenze l´anno, offre tutte le attività previste come fattoria didattica, in un´area di 6000 alberi di specie naturali ad elevata biodiversità, 3 chilometri di canali d´acqua, dove vivono 20 specie ittiche di acqua dolce, grazie ai fontanili che garantiscono acqua limpida a 13 gradi. La struttura ospita anche una voliera di cicogne, finalizzata alla reintroduzione della specie, secondo un progetto realizzato in collaborazione con il Parco Adda Sud Lodi. Progetto Partito Nel 2001 - L´attività in fattoria delle 197 aziende agricole inserite nell´elenco regionale delle ´Fattorie didattiche della Lombardia´ - avviata nel 2001 - è finalizzata a creare occasioni di contatto diretto tra settore agricolo e consumatori, per far conoscere il lavoro dell´agricoltore, comprendere i percorsi degli alimenti dal campo alla tavola, valorizzare la cultura e la tradizione del mondo rurale, sensibilizzare nei confronti della tutela ambientale, sostenere la diversificazione delle attività agricole come fonte di reddito complementare. Si rivolgono a bambini, giovani e adulti, sia nell´ambito di attività scolastiche che extrascolastiche. Nel caso di visita di una scolaresca, gli agricoltori concordano prima con i docenti il programma da realizzare con la classe, sono eventualmente disponibili a interventi in classe, prima e dopo la visita, e possono stipulare convenzioni con gli istituti scolastici.  
   
   
TRASPORTO SCOLASTICO IN TOSCANA: CONTRIBUTI PER GLI STUDENTI. LE CIFRE PER PROVINCIA.  
 
Firenze, 7 aprile 2014 - 838 mila euro da distribuire agli studenti toscani per gli abbonamenti nei trasporti urbani ed extraurbani compresa l´assistenza specialistica per il trasporto degli studenti con disabilità. Li sta distribuendo alle 10 Province toscane la Giunta regionale. La delibera, su proposta dell´assessore regionale all´Istruzione, è stata adottata nella seduta di lunedì scorso. In base a specifici indicatori (popolazione residente in età scolare, distribuzione territoriale famiglie con reddito Isee sino a 15 mila euro con figli in età scolare, numero di studenti disabili), si va dai circa 206 mila euro per la Provincia di Firenze ai 49 mila per quella di Massa-carrara. A loro volta le Province dovranno ripartire fra i Comuni le risorse e i Comuni dovranno individuare i soggetti idonei in base a determinati requisiti (fra cui l´Isee del nucleo familiare di appartenenza dello studente non superiore a 15 mila euro). Questi fondi, aggiuntivi rispetto a quelli già impegnati con il "pacchetto scuola" per l´anno scolastico in corso, porteranno a importi, in favore degli studenti, variabili sia per ordine di scuola (secondaria di primo e secondaria di secondo grado) che per anno di corso che per presenza, o meno, di disabilità. Si va dai 150 ai 280 euro per studente e ogni Comune ha la facoltà di aumentare o ridurre gli importi standard regionali sino a un massimo del 30%. Le graduatorie dei soggetti idonei dovranno essere trasmesse dai Comuni alle Province entro il prossimo 31 maggio. Questo - in euro - il riparto, deliberato dalla Giunta regionale, fra le amministrazioni provinciali: Arezzo (78.742) - Firenze (205.912) - Grosseto (54.775) - Livorno (78.616) - Lucca (80.849) -Massa Carrara (49.004) - Pisa (92.887) - Pistoia (77.454) - Prato (55.746) - Siena (64.300).Toscana (838.289)  
   
   
FISCO E SCUOLA 2014-2016: EDUCARE I GIOVANI ALLA LEGALITA’ FISCALE  
 
Trento, 7 aprile 2014 - Dopo i buoni risultati ottenuti nel biennio scolastico 2011-2013, la Giunta provinciale, su proposta del presidente, Ugo Rossi, ha deciso di rinnovare, con durata triennale, il protocollo d’intesa tra l’Assessorato all’istruzione della Provincia autonoma di Trento e la Direzione provinciale di Trento dell’Agenzia delle Entrate relativo al progetto denominato “Fisco e Scuola”. L’accordo si inserisce nel quadro del protocollo nazionale tra Miur e Agenzia delle Entrate e intende promuovere nelle scuole di ogni ordine e grado iniziative di sensibilizzazione e informazione sul tema della legalità fiscale e il senso di responsabilità civile e sociale che si connette all’esercizio della cittadinanza attiva. Con l’approvazione del protocollo “Fisco e Scuola” l’Assessorato all’Istruzione, in collaborazione con la Direzione Provinciale di Trento dell’Agenzia delle Entrate, intende promuovere tra gli studenti dei percorsi tesi a sviluppare nei giovani la cultura della legalità fiscale, intesa come partecipazione attiva dei cittadini al funzionamento dei servizi pubblici. A tal fine l’Assessorato si impegna, attraverso il Dipartimento della Conoscenza, ad informare le Istituzioni scolastiche e formative delle azioni derivanti dall’attuazione del Protocollo d’intesa, contribuendo alla progettazione di incontri incentrati sul sistema fiscale rivolti agli studenti delle Istituzioni scolastiche e formative del primo e del secondo ciclo, commisurati alle diverse fasce d’età e alla tipologia d’istituto. L’agenzia delle Entrate realizzerà i progetti coinvolgendo studenti, docenti e genitori sul tema della legalità fiscale attraverso dei percorsi di sensibilizzazione e di informazione sul sistema fiscale rivolti agli alunni delle Scuole di ogni ordine e grado mettendo a disposizione funzionari di comprovata professionalità ed esperienza maturata anche nel corso delle iniziative realizzate negli anni precedenti che hanno coinvolto circa 1.300 studenti. I percorsi, nello specifico, riguarderanno: la legalità fiscale, i principali adempimenti fiscali, i servizi offerti ai contribuenti, la dichiarazione dei redditi, gli adempimenti per l’apertura di nuove attività imprenditoriali, le verifiche, i controlli e il contenzioso.  
   
   
ACQUA: CAMPAGNA CONTRO LO SPRECO REGIONE ABRUZZO, DIREZIONE SCOLASTICA, CORECOM INSIEME PER L´AMBIENTE  
 
L´aquila, 7 aprile 2014 - "L´acqua.. Non Ha Tempo" è una campagna di sensibilizzazione per rendere il cittadino consapevole dei rischi dello spreco dell´acqua e della necessità di adottare piccoli accorgimenti quotidiani per il suo corretto utilizzo. L´iniziativa mette insieme Corecom, Regione e Direzione scolastica regionale per partecipare alla grande battaglia culturale che diffonde un grido d´allarme contro gli sprechi. In primo piano l´Ambiente e le bellezze naturali dell´Abruzzo in uno spot sociale di sensibilizzazione realizzato, a costo zero, dall´Ufficio Multimediale della Struttura Stampa della Giunta regionale d´Abruzzo, in collaborazione con l´Assessorato al Servizio Idrico Integrato presentato questa mattina, in anteprima alla stampa, nel corso di una conferenza all´Aquila, dall´Assessore ai lavori pubblici e Servizio idrico Angelo Di Paolo, alla presenza di Filippo Lucci, presidente del Corecom Abruzzo e del direttore scolastico regionale, Ernesto Pellecchia. Per gli studenti della scuola primaria e secondaria invece la Regione Abruzzo indice un concorso per l´anno scolastico 2014-2015 per stimolare i ragazzi ad un uso attento dell´acqua, invitandoli a sviluppare un progetto sul tema del risparmio delle risorse idriche. Lo spot, invece è visibile già da oggi sul canale youtube ufficiale della web tv della Regione Abruzzo al link: https://www.Youtube.com/watch?v=lkokr0hluuk  e, grazie all´impegno del Corecom, sarà trasmesso gratuitamente sulle emittenti televisive regionali. Lo spot tra musica, immagini e parole intende sottolineare come l´acqua rappresenti un bene prezioso per tutti, dall´anziano al bambino, invitando a guardare al futuro delle nuove generazioni, ai "nostri figli" e a dire no allo spreco affinchè resti un bene sempre disponibile. Gli interpreti: Ludovica Di Giuseppe, 8 anni di Canistro, Serena Di Vito, studentessa universitaria in medicina e Silvana De Paolis, dirigente del consiglio regionale, hanno prestato la loro immagine a sostegno dell´iniziativa. La musica è della pianista e compositrice abruzzese Paola Crisigiovanni. Nello sfondo le bellezze naturali dell´Abruzzo e l´area naturalistica della Valle Roveto, un paradiso nel cuore della Sponga, caratterizzato dalla presenza di diverse cascate naturali che si gettano in due piccoli laghi artificiali. Un ambiente incontaminato, tra ruscelli, prati verdi e castagneti. "L´obiettivo - spiega l´assessore Angelo Di Paolo - è rendere il cittadino consapevole dello spreco idrico per evitarlo e non privare il territorio di questa risorsa preziosa. Portiamo l´iniziativa nelle scuole proprio per sensibilizzare le future generazioni. Nello spot il tutto viene mostrato in modo dinamico grazie al rinnovamento delle persone e alla bellezza naturale del nostro paesaggio. Una rappresentazione, dunque, di forte impatto visivo di uno dei grandi temi del nostro tempo: l´acqua come bene comune e il suo utilizzo. Una proiezione su un futuro possibile in cui però, potrebbe non esserci più tempo per rimediare a una gestione disattenta e irresponsabile della risorsa più preziosa del pianeta".  
   
   
GIUSTIZIA EUROPEA: GLI STATI MEMBRI SONO TENUTI A PROPORRE IL DECLASSAMENTO DI UN SITO DI IMPORTANZA COMUNITARIA, QUALORA QUESTO SIA DIVENUTO IRRIMEDIABILMENTE INIDONEO A CONSEGUIRE GLI OBIETTIVI DELLA DIRETTIVA «HABITAT» IL PERMANERE DELLE RESTRIZIONI ALL’UTILIZZO DI UN SITO POTREBBE VIOLARE IL DIRITTO DI PROPRIETÀ  
 
Lussemburgo, 7 aprile 2014 - La direttiva «Habitat» ha creato la più grande rete ecologica del mondo, «Natura 2000». Questa rete è formata da zone speciali di conservazione («Zsc») individuate sulla base dei siti di importanza comunitaria («Sic») stabiliti dalla Commissione d’accordo con gli Stati membri. La società Cascina Tre Pini è proprietaria di un terreno incluso nel sito denominato «Brughiera del Dosso», ubicato nel territorio del Comune di Somma Lombardo, a breve distanza dall’aeroporto di Milano Malpensa, in Lombardia. Nel 2002 tale sito è stato ricompreso nel Parco Naturale della Valle del Ticino istituito con legge della Regione Lombardia. Con decisione della Commissione, nel 2004 detto sito è stato inserito nell’elenco dei Sic, conformemente alla direttiva «Habitat». Nel frattempo, nell’ambito di un piano di riassetto dell’area di Malpensa, una legge della Regione Lombardia del 1999 aveva stabilito di ampliare l’aeroporto di Milano-malpensa e di destinare aree ricadenti nel territorio del Comune di Somma Lombardo ad opere di trasformazione di natura commerciale e industriale. Sin dal 2005, la società Cascina ha chiesto all’ente gestore del sito di adottare misure al fine di impedirne il degrado ambientale. Non avendo ricevuto risposta, nel 2006 la società Cascina ha presentato al Ministero italiano dell’ambiente un’istanza fondata sulla direttiva «Habitat» e sulla legislazione italiana corrispondente. Con tale istanza, la società Cascina intimava al Ministero di procedere a riperimetrare o a declassare il sito, sostenendo che i presupposti per identificarlo quale Sic erano venuti meno. L’interesse della società Cascina discendeva dalla circostanza che il diritto di proprietà sul suo terreno era stato conformato dalla disciplina vincolistica del Sic, che impediva di modificare la destinazione dei terreni, come invece previsto dal piano di riassetto dell’area Malpensa. Tanto il Ministero quanto la Regione Lombardia, successivamente adita, hanno rifiutato di pronunciarsi sull’istanza. La questione è arrivata dinanzi al Consiglio di Stato che, a sua volta, ha chiesto alla Corte di giustizia se la direttiva «Habitat» autorizzi lo Stato interessato a rivedere l’elenco dei Sic in via sostitutiva rispetto alle Regioni e se tale potere di revisione possa esercitarsi non solo su iniziativa dell’autorità amministrativa, ma anche su istanza di privati il cui terreno sia compreso in un Sic. Nella sua sentenza odierna, la Corte, dopo aver ricordato la procedura prevista dalla direttiva ai fini dell’iscrizione di un sito nell’elenco dei Sic , rileva che, sebbene nessuna disposizione preveda esplicitamente il declassamento di un Sic, la direttiva consente il declassamento di una Zsc qualora ciò sia giustificato dall’evoluzione naturale dell’area. Poiché tutti i Sic devono essere designati quali Zsc dagli Stati membri, il declassamento di una Zsc implica necessariamente il declassamento di un Sic. In assenza di disposizioni particolari, tale declassamento deve effettuarsi secondo la medesima procedura seguita per l’iscrizione del sito nell’elenco. Qualora gli esiti della sorveglianza che lo Stato membro interessato assicura mostrino che i criteri fissati dalla direttiva non possono più essere rispettati e che un Sic non è definitivamente più in grado di contribuire alla realizzazione degli obiettivi della direttiva, non vi sono più ragioni che giustifichino che tale Sic resti soggetto alle prescrizioni della direttiva, cosicché lo Stato in questione è tenuto a proporne il declassamento alla Commissione. Ove uno Stato si astenesse dal proporre il declassamento, potrebbe continuare a far uso, per la gestione del sito, di risorse inutili alla conservazione degli habitat naturali e delle specie. Inoltre, il permanere nella rete Natura 2000 di siti che, definitivamente, non contribuiscono più alla realizzazione dei summenzionati obiettivi non sarebbe conforme ai requisiti di qualità della rete. In sostanza, finché il sito corrisponde, per le sue qualità, ai presupposti che hanno consentito la sua classificazione, le restrizioni al diritto di proprietà sono giustificate dall’obiettivo di protezione dell’ambiente. Se dette qualità vengono meno definitivamente e se il degrado rende il sito irrimediabilmente inidoneo ad assicurare la conservazione degli habitat naturali e delle specie, il permanere delle restrizioni all’utilizzo del sito potrebbe condurre ad una violazione del diritto di proprietà. La Corte precisa però che la semplice allegazione dell’esistenza di un degrado ambientale di un Sic, effettuata dal proprietario di un terreno compreso in esso, non è sufficiente, di per sé, a comportarne il declassamento. Allo stesso modo, neppure l’inadempimento, da parte di uno Stato membro, dell’obbligo di tutela del sito giustifica necessariamente il declassamento dello stesso. Inoltre, la direttiva non fa riferimento alla ripartizione delle competenze interne. Al contrario, vincolando gli Stati membri per quanto riguarda il risultato da raggiungere, essa lascia agli organi nazionali la competenza in merito alla forma e ai mezzi. Pertanto, il diritto dell’Unione non esige che la competenza attribuita ad enti locali territoriali sia integrata da una competenza sussidiaria dello Stato, purché il complesso delle misure nazionali sia sufficientemente efficace per consentire un’applicazione corretta delle prescrizioni della direttiva. La Corte dichiara pertanto che le autorità nazionali competenti sono tenute, su istanza del proprietario di un terreno incluso in un Sic, a proporre alla Commissione il declassamento del Sic, qualora quest’ultimo, a seguito del degrado ambientale e malgrado il rispetto della direttiva, non contribuisca definitivamente più alla conservazione degli habitat naturali e delle specie. Il diritto dell’Unione ammette una normativa nazionale che attribuisca la competenza a proporre l’adattamento dell’elenco dei Sic soltanto agli enti locali territoriali (e non allo Stato), purché l’applicazione corretta della direttiva sia garantita. Importante: Il rinvio pregiudiziale consente ai giudici degli Stati membri, nell´ambito di una controversia della quale sono investiti, di interpellare la Corte in merito all’interpretazione del diritto dell’Unione o alla validità di un atto dell’Unione. La Corte non risolve la controversia nazionale. Spetta al giudice nazionale risolvere la causa conformemente alla decisione della Corte. Tale decisione vincola egualmente gli altri giudici nazionali ai quali venga sottoposto un problema simile.  
   
   
AMBIENTE, ASSESSORE LOMBARDIA: GREEN ECONOMY TRAINO PER IL TERRITORIO  
 
Verdellino/bg. 7 aprile 2014 - "Nell´azienda che abbiamo visitato di fatto si realizza l´ideale di quello che è il sistema lombardo: un´azienda che è legata al territorio, perché produce sul territorio un prodotto lombardo, che sta diventando facile esportare all´estero, anche realizzando dei buoni ricavi, ma che l´impresa stessa ci chiede di aiutare a vendere e a realizzare sul proprio territorio. Perché questo, mostrando una mentalità da imprenditore molto illuminato, permette di far lavorare anche altre realtà che operano sul territorio lombardo". Così l´assessore all´Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile di Regione Lombardia al termine della seconda tappa, alla Robur di Verdellino (Bergamo), del tour di Regione Lombardia, in collaborazione con Confindustria Bergamo, tra le aziende leader nella ´Green economy´. Robur Innovazione Lombarda - Robur progetta, sviluppa e produce, interamente in Italia, soluzioni per il riscaldamento e il condizionamento a metano ad altissima efficienza, che utilizzano energia rinnovabile. Da sempre molto attenta allo sviluppo di tecnologie innovative, l´azienda investe il 7 per cento del fatturato nell´area Ricerca e Sviluppo e nell´industrializzazione dei prodotti, mentre il 70 per cento del fatturato proviene dall´export. Fiducia Per Ripresa Del Settore - "Il consolidamento sul mercato italiano e l´estendersi dell´offerta su quello internazionale fa prevedere per gli anni futuri un sensibile incremento del fatturato" ha confermato il presidente di Robur, che ha voluto anche testimoniare all´assessore regionale all´Ambiente la fiducia circa il fatto che il 2014 sarà anno di ripresa per le aziende che hanno puntato sulle eccellenze Made in Italy e che, con coraggio e coerenza, hanno tenuto salda la competitività anche in tempi difficili, continuando a investire sia in innovazione tecnologica che in valorizzazione delle potenzialità delle risorse umane aziendali. Il Valore Della Ricerca - "In azienda abbiamo sempre creduto, anche quando sembrava un´utopia, nell´innovazione, nell´intuire nuovi prodotti, nel promuovere la ricerca, creare team per realizzarla, sperimentare, brevettare, presentare al mercato i prodotti e diffonderli" ha continuato il patron della Robur. E i numeri lo confermano. Oggi 10.000 pompe di calore ad assorbimento a metano installate generano circa 675 posti di lavoro altamente specializzati, di cui 120 diretti per la produzione, 360 per l´indotto industriale, 170 per l´indotto tecnico e commerciale e 25 professionisti della formazione in tecnologie con utilizzo di energie rinnovabili. Non solo. L´installazione di una pompa di calore ad assorbimento è abbinata ad altre attività di riqualificazione e ristrutturazione degli immobili, alimentando così una spirale virtuosa di occupazione altamente specializzata. L´impegno Di Regione Lombardia - Con questa visita tra le eccellenze lombarde ancora una volta Regione Lombardia dimostra una grande sensibilità verso i temi ambientali e dell´efficienza energetica. Lo scorso anno Regione Lombardia ha realizzato il Bando ´Incentivi per la realizzazione di sistemi di climatizzazione per il soddisfacimento dei fabbisogni termici di edifici pubblici attraverso pompe di calore´ riservato alla Pubblica amministrazione, che ha ottenuto ampia adesione. Nel contesto del Bando di Regione Lombardia, oltre il 24 per cento della potenza complessiva installata è coperta da pompe di calore ad assorbimento a metano per un totale di 180 unità, evitando così l´emissione di 756 tonnellate di Co2, che equivale ad aver messo a dimora quasi 108.000 alberi. Focus Su Programma Energetico - Il prossimo 17 aprile, nell´ambito della conferenza ´L´ultima frontiera dell´efficienza energetica nel riscaldamento´, organizzata da Robur, che si terrà presso il Parco Scientifico Tecnologico ´Kilometro Rosso´ di Bergamo, la Direzione Energia Finlombarda di Regione Lombardia illustrerà a tutti i professionisti del mondo della progettazione termotecnica presenti la roadmap delle strategie e dei piani di attuazione regionali, con particolare focus sul nuovo Pear, Programma energetico ambientale regionale.  
   
   
TOSCANA, TERREMOTO 2013: CORTE DEI CONTI BLOCCA I FONDI. IL PRESIDENTE FINANZIA LA PROTESTA  
 
Roma, 7 aprile 2014 - Neanche un soldo dal governo per le famiglie della Garfagnana e della Lunigiana danneggiate dal terremoto del giugno 2013. A diffondere la cattiva notizia è il presidente della Regione, che annuncia anche che organizzerà a sue spese due pullman per portare a Roma i terremotati a protestare per questa beffa. Ancora oggi sono 318 i nuclei familiari evacuati a spese dello Stato, e 234 le prime case danneggiate. La legge di stabilità 2014 aveva previsto, per questo, un finanziamento di 5 milioni (su danni complessivi al patrimonio pubblico e privato stimati intorno ai 69 milioni). Non solo ad oggi non è arrivato neppure un euro ma il presidente è stato informato che la Corte dei Conti ha stoppato il finanziamento, sostenendo che la destinazione dei fondi non era sufficientemente chiara. Questa volta dunque, non manca di sottolineare il presidente, la colpa non è della politica, né dei parlamentari, né del prefetto Gabrielli che ha fatto di tutto per liquidare quelle risorse, ma di una burocrazia che, sostiene, fa più danni del patto di stabilità, che blocca la spesa, insensibile ai drammi del paese e alla sofferenza delle persone. Purtroppo affinché il Parlamento possa modificare quella normativa serviranno ancora mesi, mesi e mesi di tempo. Una situazione non più giustificabile e non più tollerabile. Tanto che il presidente ha deciso di finanziare di tasca propria la protesta e ha invitato i sindaci e parlamentari delle due zone ad affiancarlo in questa iniziativa. L´obiettivo è quello di protestare davanti al ministero delle Finanze, portando a Roma le persone in carne ed ossa, con le foto delle loro case danneggiate, così si potranno vedere e conoscere direttamente i destinatari di questi scarsi, insufficienti e tardivi contributi. Lo Stato ha stanziato 5 milioni. Ovviamente non sono sufficienti e la Regione, promette il presidente, farà la sua parte, mettendo anche se non le compete la parte mancante. Il progetto per la ricostruzione prevede un intervento di 21 milioni (16 sul fondo per l´emergenza e 5 dalla legge di stabilità 2014), di cui 9 destinati appunto alla messa in sicurezza delle prime case danneggiate. Era un impegno preso, deciso da governo e Parlamento, e servono per consentire a quelle famiglie di tornare nelle loro case ristrutturate. Una ultima considerazione del presidente riguarda proprio i conteggi: nella valutazione dei danni i costi stimati in Lunigiana e Garfagnana sono inferiori del 20-30% a quelli dichiarati per il terremoto dell´Aquila del 2009.  
   
   
RIFIUTI: GALLETTI A MARINO, CONVOCO PARTI MA NON ACCETTO SCARICABARILE RIFIUTI ROMA VERGOGNA ITALIANA, GOVERNO PUÒ INTERVENIRE SOLO DAVANTI A RESA POLITICO-AMMINISTRATIVA  
 
Roma, 7 aprile 2014 – “Seguo con la massima attenzione e preoccupazione la situazione dei rifiuti di Roma che le istituzioni locali non sono riuscite ad affrontare e risolvere. L’sos lanciato oggi dal sindaco Marino non rimarrà senza risposta”. Lo afferma in una nota del 3 aprile il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. “Ho intenzione – afferma Galletti - di chiarire con Comune, Provincia e Regione quali sono gli ostacoli che impediscono la soluzione della questione, utilizzando i poteri ordinari e straordinari che la legge attribuisce loro. Intendo chiarire, quindi, cosa potrebbe e dovrebbe fare il Commissario, reiteratamente invocato, che il Sindaco o il Presidente della Regione non possono già fare”. “L’emergenza rifiuti nella Capitale – aggiunge il ministro - è una lunga vergogna politica per tutto il Paese che pesa sulle amministrazioni di oggi e su quelle di ieri, al di là delle eventuali responsabilità penali che sarà la magistratura a giudicare”. “Convocherò tutte le parti interessate – conclude Galletti - mettendo ciascuno di fronte alle proprie responsabilità e non accetterò scaricabarile su un tema che è di piena e completa competenza regionale e comunale, nel quale il Governo può intervenire sono dinanzi ad una grave resa politica e amministrativa, ad una dichiarazione di impotenza e incapacità di chi è tenuto ‘ex lege’ ad affrontarlo e risolverlo”.