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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Novembre 2009
ENAC: NORMATIVA ITALIANA PREVEDE EQUIPOLLENZA DOCUMENTI DI RICONOSCIMENTO - LA COMPAGNIA RYANAIR È TENUTA AL RISPETTO DELLA NORMATIVA VIGENTE  
 
Roma, 18 novembre 2009 - Con riferimento al mancato riconoscimento da parte della compagnia Ryanair di alcuni documenti di identità dei passeggeri italiani, l’Enac rende noto che il Direttore Generale Alessio Quaranta la scorsa settimana ha inviato alle Direzioni Aeroportuali dell’Ente una comunicazione in cui chiede ai Direttori di aeroporto di attivare le iniziative di competenza per far applicare e rispettare il quadro normativo nazionale (Dpr 851/1967 e Dpr 445/2000) in materia di documenti di identità e di riconoscimento. La compagnia Ryanair, infatti, nell’atto del riscontro tra il nominativo sul biglietto e il documento di identità previsto dalle procedure di sicurezza - intesa come security -, accetta solo alcuni documenti determinando in tal modo disagi e disguidi a danno dei passeggeri che non hanno con sé il passaporto o la carta di identità, ma che sono muniti di altri documenti di identità validi in Italia. L’enac sostiene l’imperatività delle norme di riferimento in tema di equipollenza dei documenti dato che la verifica dell’identità del passeggero attiene a profili di pubblica sicurezza e che, pertanto, le disposizioni relative non possono essere derogate dalle parti in ambito contrattuale, in quanto trattasi di norme di diritto pubblico. Il passeggero, pertanto, ha la possibilità di dimostrare la propria identità anche attraverso documenti diversi dal passaporto e dalla carta di identità, secondo quanto previsto dall’ordinamento italiano. L’ente, inoltre, nel ricordare alla compagnia l’obbligo dell’osservanza della normativa vigente, evidenzia come sia del tutto infondato e pretestuoso il passaggio, attribuito all’Amministratore Delegato di Ryanair nell’ambito di una conferenza stampa svoltasi questa mattina, relativo alla presunta violazione delle norme di sicurezza da parte dell’Enac. Il piano nazionale di sicurezza, infatti, prevede che vengano accettati i documenti in corso di validità, senza individuare il passaporto o la carta d’identità, ma rimandando alla normativa nazionale l’individuazione di tali documenti. Pertanto, le dichiarazioni odierne attribuite all’Amministratore Delegato della compagnia irlandese suscitano nei passeggeri un allarmismo infondato sul tema della sicurezza del volo, tema che non è affatto chiamato in causa nell’atto del riscontro tra nominativo sul biglietto di viaggio e il documento di riconoscimento. L’enac, infine, rende noto di aver ricevuto alcune segnalazioni da parte di persone che si sono imbarcate in vari aeroporti nazionali, anche in possesso di documenti diversi dal passaporto e dalla carta d’identità, da cui sembrerebbe che la compagnia Ryanair talvolta riesca a superare i presunti problemi di sicurezza ricorrendo al pagamento di una penale per i passeggeri in possesso di altri documenti di riconoscimento. .  
   
   
AIR ALPS SERVE LA TRATTA BOLZANO-ROMA  
 
 Bolzano, 18 novembre 2009 - Anche in futuro sarà Air Alps a volare sulla tratta Bolzano-roma. La compagnia aerea si è aggiudicata il relativo bando di gara. "Per l´Alto Adige come destinazione turistica ed economica il collegamento alla rete internazionale è estremamente importante, motivo per cui la Provincia sostiene la linea Bolzano-roma e intende sostenere nuovi collegamenti", sottolinea l´assessore provinciale Thomas Widmann. Il collegamento aereo Bolzano-roma è considerato tratta di pubblico interesse e per tale ragione il Ministero lo ha sottoposto ai cosiddetti oneri di servizio pubblico - che regolano numero dei voli, tariffe e garanzie del servizio - e ha ammesso il sostegno dell´ente pubblico. Attraverso un bando di gara dell´Enac (Ente nazionale per l´aviazione civile) è stata individuata la compagnia aerea incaricata di espletare il servizio. "Il bando di gara ci ha dato la possibilità di modellare l´offerta nel modo più adeguato alle esigenze locali", sottolinea Widmann. È stata presentata una sola offerta, che è stata ora dichiarata valida dalla commissione competente. L´offerta è quella della compagnia aerea Air Alps, che ha servito la tratta finora e che dal 1° dicembre, sulla base delle nuove condizioni, continuerà ad assicurare il servizio. "Verranno garantiti otto voli giornalieri nei feriali e quattro nei fine settimana", spiega l´assessore provinciale alla Mobilità, che ricorda il significato di questo collegamento per l´Alto Adige: "Se il nostro turismo, se le nostre aziende, se la nostra provincia vogliono restare competitivi come sito economico, di ricerca e di formazione, vanno garantiti la raggiungibilità e il collegamento ai principali centri economici e della mobilità, come Vienna o Francoforte. " Prima però vanno creati i presupposti giuridici per poter sostenere i collegamenti internazionali. "Con il contributo pubblico ci muoviamo in ogni caso all´interno delle prescrizioni Ue, che prefigura negli aeroporti regionali un fattore di collegamento per le Regioni e di rafforzamento dell´economia locale e di conseguenza ammette tali sovvenzioni", conclude Widmann. .  
   
   
ELIPORTO, REGIONE LOMBARDIA REPLICA A CONSIGLIERI PD  
 
Milano, 18 novembre 2009 - "Realizzare un eliporto in una zona centrale e nevralgica di Milano come quella dove sorge l´Altra Sede di Regione Lombardia corrisponde alle esigenze di una mobilità moderna ed è perfettamente in linea con quanto succede in tutte le metropoli europee e del mondo avanzato". E´ quanto si legge in una Nota di Regione Lombardia che respinge le critiche dei consiglieri del Pd Monguzzi e Mirabelli, definendole "pretestuose e alquanto passatiste". "Per altro l´elicottero in questione - prosegue la Nota - è predisposto anche per impieghi di soccorso in situazioni di emergenza, quindi a vantaggio della collettività e non certo di pochi". "Dovrebbero sapere i sullodati consiglieri - si legge ancora nella Nota - che simile impianto non è certo stato realizzato senza l´accurata verifica e l´approvazione dell´organismo nazionale preposto alle autorizzazioni e alle regole del trasporto aereo, che è l´Enac. Anche la sua collocazione è determinata dal rispetto delle norme Enac. Dire, come fa Monguzzi, che la Torre dell´Altra Sede non reggerebbe il peso dell´elicottero è tanto incredibilmente ridicolo che si commenta da sé". "Quanto infine alla palazzina di via Belleni - conclude la Nota - Infrastrutture Lombarde spa ha non solo pagato nuove tapparelle e nuove antenne tv, ma offerto di acquistarla ai prezzi di mercato del 2008: cioè i prezzi assai vantaggiosi di prima della crisi economica ed immobiliare". .  
   
   
TRASPORTI: PROTOCOLLO D´INTESA PER CENTRO REGIONALE SICILIANO PER LA SICUREZZA STRADALE  
 
Palermo, 18 novembre 2009 – E´ stato stipulato l´altro ieri un protocollo d´intesa per l´avvio di un progetto regionale finalizzato alla realizzazione di un Centro di programmazione, pianificazione, gestione e monitoraggio della sicurezza stradale regionale. Firmatari dell´atto di concerto il dipartimento regionale Trasporti , il dipartimento di Ingegneria civile e ambientale dell´Università di Catania, i compartimenti della Polizia stradale per la Sicilia orientale e per la Sicilia occidentale, l´Ufficio scolastico regionale della Sicilia, Anci Sicilia e Urps. Il costo complessivo del progetto è di un milione 500 mila euro, di cui 450 mila già disponibili nell´apposito capitolo del bilancio regionale, mentre il restante 70% lo Stato li ha assegnati alla Regione con decreto interministeriale, qualche settimana fa. Il Dipartimento Trasporti, assume il ruolo di ente capofila e coordinatore del progetto di istituzione del Centro di gestione e monitoraggio regionale della sicurezza stradale per contrastare il fenomeno dell´incidentalità stradale. "Questo progetto - ha detto l´assessore ai Trasporti Nino Strano - intende promuovere un sistema integrato di strategie attraverso il confronto organico e strutturato tra le diverse parti istituzionali interessate al miglioramento della sicurezza stradale e per la realizzazione di progetti innovativi a favore degli automobilisti e degli stessi pedoni". .  
   
   
VIABILITÀ: LAVORI A4, QUARTO D´ALTINO-S.DONÀ E CASELLO MEOLO  
 
Portogruaro, 18 novembre 2009 - Il primo lotto Quarto d´Altino-san Donà di Piave si sviluppa per una lunghezza di 18,550 chilometri. È un intervento di particolare impegno, ha segnalato l´assessore alla Viabilità e Trasporti del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi (vice commissario per l´emergenza sulla A4), per la presenza di una quarantina di enti interferenti (cinque i principali corsi d´acqua da attraversare: Sile, Musestre, Vallio, Meolo e Piave), di 9 cavalcavia e 4 sottopassi e circa 980 pratiche espropriative: il tutto, tra l´altro, in un territorio intensamente urbanizzato e "difficile" dal punto di vista idraulico. L´investimento complessivo è pari a 427,4 milioni di euro, di cui 34 milioni per gli espropri. L´avvio del cantiere è previsto nei primi mesi del 2010; la conclusione lavori è indicata a fine 2013/inizio 2014. La procedura espropriativa è partita il 21 dicembre 2008, con la pubblicazione dell´elenco degli espropriati sulla stampa quotidiana. Il 9 gennaio scorso è stata aperta, a Meolo, la Conferenza dei Servizi (chiusa dopo 30 giorni). Il percorso, ha ancora indicato Riccardi, ha riproposto il modello già utilizzato per la riqualificazione autostradale della Villesse-gorizia. Il confronto con le Associazioni di categoria degli Agricoltori e con gli Enti locali coinvolti ha permesso di individuare un percorso comune che ha portato alla sottoscrizione di un accordo condiviso sulle procedure per gli espropri, ha poi ricordato l´assessore. Il 2 ottobre scorso, l´apertura delle buste da parte della commissione di gara per l´appalto del primo lotto ha visto l´aggiudicazione dei lavori a un´Associazione temporanea d´imprese guidata da "Impregilo" con un ribasso d´asta pari al 28,40 per cento. La realizzazione del casello di Meolo fa parte del primo lotto di lavori Quarto d´Altino-san Donà. Il casello di Meolo, con il relativo svincolo, connetterà la A4 alla strada regionale "Treviso Mare". Posizionato a cavallo tra i comuni di Meolo e Roncade (tra le province di Venezia e Treviso), dispone di 9 porte in uscita (più una per i carichi eccezionali), 4 in entrata (più una per i carichi eccezionali) e di un parcheggio scambiatore. Si prevedono 3 anni di lavori. L´investimento è pari e 40 milioni di euro, di cui 7,7 milioni di euro per gli espropri. L´importo a base d´asta era pari a circa 24 milioni di euro, a cui verrà applicato il ribasso d´asta offerto dalla ditta vincitrice, l´impresa "Vidoni" di Tavagnacco, pari al 21,60 per cento. La costruzione della terza corsia sulla A4 riguarda circa 95 chilometri, di cui 55 in Veneto e 40 in Friuli Venezia Giulia, con la ristrutturazione di 7 svincoli autostradali, la realizzazione di due nuovi svincoli autostradali (caselli di Meolo e Alvisopoli), la ristrutturazione del nodo di interconnessione con la A23 (nodo di Palmanova), la costruzione di alcuni tratti di viabilità di adduzione (variante alla strada regionale 352), la ristrutturazione dei caselli di Portogruaro e del Lisert. L´investimento complessivo ammonta a circa 2,3 miliardi di euro, comprensivo dell´intervento per la riqualificazione autostradale della Villesse-gorizia. Cinque i lotti previsti: accanto al lotto Quarto d´Altino-san Donà/casello di Meolo, la San Donà di Piave-alvisopoli (35 km, inizio lavori I semestre 2011, conclusione lavori fine 2014/inizio 2015), il nuovo casello di Alvisopoli e collegamento con la statale 14 (inizio lavori I semestre 2010, fine lavori Ii semestre 2013), dal ponte sul Tagliamento a Gonars, (24 km, inizio lavori Ii semestre 2010, fine lavori Ii semestre 2014) e la Gonars-villesse (17 km, inizio lavori Ii semestre 2010, fine lavori I semestre 2014). .  
   
   
AFFIDATI I LAVORI PER LA REALIZZAZIONE DEL NUOVO CASELLO DI MEOLO  
 
 Meolo (Ve) 18 novembre 2009 - “Quello di Meolo non sarà un casello qualsiasi, perché qui c’è qualcosa di più, perché qui c’è un futuro e il Sindaco ha un grande compito che è quello di gestirlo bene”. Lo ha sottolineato il presidente della Regione del Veneto, Giacarlo Galan, intervenuto ieri a Meolo, assieme all’assessore alle politiche della mobilità, Renato Chisso, al presidente del Friuli Venezia Giulia e commissario per l’emergenza in A4, Renzo Tondo, e l’assessore ai trasporti e vice commissario Riccardo Riccardi, all’affidamento dei lavori per la progettazione e realizzazione del nuovo casello di Meolo. “Attorno ai nodi autostradali – ha poi precisato Galan – si è sempre sviluppata una forte economia, si è sviluppato il progresso. Qui c’è una delle arterie più importanti del paese, il casello che porterà alle spiagge più ambite e ricercate del mondo, un paesaggio e un territorio che non hanno eguali in nessun’altra parte e che noi abbiamo il dovere di sfruttarlo bene. Da parte sua l’assessore Chisso si è detto soddisfatto perché oggi finalmente si affidano i lavori per la realizzazione del casello di Meolo, un’opera attesa da anni e che riuscirà a dare una risposta ai problemi di fluidità del traffico, sia in termini locali sia turistici. Il percorso scelto dal Veneto e dal Friuli Venezia Giulia – ha poi sottolineato Chisso – ci permetterà di correre rispetto alle procedure ordinarie, consentendoci di realizzare quest’opera in una località strategica come quella a cavallo tra le provincie di Venezia e Treviso, lungo la Treviso-mare e in comune di Meolo, d’intesa con l’amministrazione locale”. L’assessore Chisso, terminando il suo intervento, ha ricordato che per quanto attiene le procedure espropriative connesse alla realizzazione dei lavori, verrà applicato l’Accordo Quadro sottoscritto con le associazioni di categoria del mondo agricolo a Ronchi dei Legionari nell’aprile scorso e che riprende l’analogo Accordo Quadro utilizzato con ottimi risultati nella realizzazione del passante di Mestre. .  
   
   
LIGURIA, ANAS: AGGIUDICATI I LAVORI DI SISTEMAZIONE E CONSOLIDAMENTO DELLA STRADA STATALE 28 ` DEL COLLE DI NAVA `, AL KM 110.77, IN PROVINCIA DI IMPERIA  
 
Genova, 18 novembre 2009 - Viene pubblicato oggi dall`Anas in Gazzetta Ufficiale l`esito del bando di gara per l`aggiudicazione in via definitiva dei lavori di sistemazione e di consolidamento della strada statale 28 “del Colle di Nava”, versante di monte in frana al Km 110,77, in provincia di Imperia. L`impresa aggiudicataria è la M. G. A. Srl. Con sede a Licciana Nardi, in provincia di Massa Carrara. L`intervento, il cui importo è di circa 820 mila euro, prevede la realizzazione delle opere di contenimento, consolidamento e regimazione delle acque profonde e superficiali per il controllo dell`erosione superficiale del versante franoso. .  
   
   
INAUGURATA LA ROTATORIA DI GOITO  
 
Mantova, 18 novembre 2009 - Taglio del nastro alla nuova rotatoria di Goito. L´opera è stata inaugurata sabato 14 novembre, dal presidente della Provincia Maurizio Fontanili, insieme al suo vice Claudio Camocardi e al primo cittadino goitese Anita Marchetti. "L´opera rappresenta uno dei nodi cruciali della viabilità mantovana - ha spiegato in seguito il presidente Fontanili - un´arteria sulla quale transitano mediamente dai 25 ai 26 mila veicoli al giorno, di cui buona parte mezzi pesanti". Anche il vice presidente Camocardi ha espresso tutta la sua soddisfazione per la realizzazione dell´infrastruttura, allargando il discorso alle tangenziali di Marmirolo e Guidizzolo. "Il 2010, per motivi diversi - ha chiarito Camocardi - sarà l´anno di queste due opere. La prima, vedrà l´apertura effettiva dei cantuieri, la seconda l´avvio degli espropri". Ancora in stand by, invece, la rotatoria che dovrebbe essere realizzata a Goito, dove la ex statale intercetta la Postumia, a poca distanza da quella appena portata a termine. Il costo complessivo dell´opera si aggira sui 650 mila euro, finanziati dalla Provincia con il contributo di un venti per cento del comune di Goito. .  
   
   
PROTEZIONE CIVILE, ACCORDO TRA REGIONE LIGURIA E FERROVIE DELLO STATO  
 
Genova, 18 Novembre 2009 - L´assessore all´Agricoltura e Protezione Civile della Regione Liguria Giancarlo Cassini e Franco Fiumara, direttore Protezione Aziendale del Gruppo Ferrovie dello Stato, hanno siglato ieri, nella sede della Regione Liguria, il protocollo d´intesa che stabilisce le modalità per un´azione coordinata d´intervento nella previsione e prevenzione dei rischi e nella gestione delle emergenze. Il documento, facendo seguito all´intesa raggiunta lo scorso 15 luglio 2008 tra il Gruppo Fs e il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, definisce le necessarie sinergie per fronteggiare in modo efficace in tutta la Liguria eventuali criticità derivanti da eventi emergenziali. In particolare, punta su una reciprocità operativa di Ferrovie dello Stato e Protezione civile regionale mediante l´utilizzo di uomini, mezzi e tecnologie e disciplinando i seguenti aspetti: scambio di informazioni fra le rispettive sale operative in caso di emergenze ferroviarie con l´adozione di una scheda predefinita per gli avvisi di anormalità e codici di allertamento, attivazione di un programma di formazione congiunta per la gestione degli interventi in emergenza, scambio di informazioni tra Gruppo Fs e Protezione civile regionale per la prevenzione e previsione del rischio in ambito ferroviario quali ad esempio i dati meteo, i bollettini relativi agli incendi boschivi, i dati sul rischio sismico, le informazioni sulla rete ferroviaria provenienti da "Erasm", un sistema informatizzato per il monitoraggio dell´infrastruttura che consente la rapida localizzazione di una criticità. E inoltre, la gestione pianificata per gli spostamenti di grandi masse, i servizi richiesti dalla Protezione Civile e prestati da Rete Ferroviaria Italiana e Trenitalia, società del Gruppo Ferrovie dello Stato. Il protocollo conferma e intende, inoltre, proseguire le intese già sottoscritte con il Servizio Sanitario territoriale 118 per il soccorso ai passeggeri e al personale di bordo. Viene rimandata a una fase successiva, con la costituzione di gruppi di lavoro, la definizione dei costi delle prestazioni. .  
   
   
AL VIA I LAVORI DEL PRIMO LOTTO A LIVORNO. PER IL 2013 PREVISTA CHIUSURA LAVORI FIRMATO QUESTA MATTINA L´ACCORDO PER LO SCOLMATORE UN PASSO AVANTI PER LA RETE NAVIGABILE PER IL TRASPORTO MERCI  
 
Firenze, 18 novembre 2009 - Oltre 108 milioni di euro per la navigabilità e la sicurezza idraulica dello Scolmatore d´Arno, necessari per ridurre il rischio idraulico a Pisa e Collesalvetti, ed assicurare un collegamento navigabile fra la Darsena Toscana e l’Interporto Vespucci, garantendo la continuità della navigazione del Canale dei Navicelli. Questi i punti centrali dell´accordo di programma per la realizzazione del primo lotto funzionale del progetto che prevede l´adeguamento idraulico e la navigabilità del Canale Scolmatore d´Arno firmato questa mattina nella Sala delle cerimonie del Comune di Livorno. L´accordo è stato firmato dall´assessore regionale a trasporti e infrastrutture Riccardo Conti, dal sindaco di Livorno Alessandro Cosimi e dai rappresentanti dell’Autorità di Bacino del fiume Arno, della Provincia di Pisa, dei comuni di Collesalvetti e Pisa, dell´Ente Parco Migliarino-san Rossore-massaciuccoli, delle Camere di Commercio di Livorno e Pisa, dell´Autorità portuale di Livorno e dell´Interporto Amerigo Vespucci. «Quello di oggi – ha commentato l’assessore Conti - è un traguardo importante, che va visto in un contesto più ampio rispetto ai lavori del primo lotto. Il puzzle della mobilità toscana acquista un nuovo importante tassello. I lavori dello Scolmatore contribuiranno, infatti, a creare una rete navigabile idonea al trasporto merci ed utilizzabile in futuro fino a Pontedera, che permetterà di ottimizzare gli interscambi tra i siti logistici della Toscana. L’inizio dei lavori è previsto per fine 2010 e la conclusione entro il 2013. Questa la tempistica della realizzazione dello scolmatore dei Navicelli, a cui la Regione contribuisce con uno stanziamento di oltre 88 milioni di euro». «Il progetto – h a concluso Conti - costituisce un elemento concreto per aumentare la plurimodalità del trasporto merci e la competitività della logistica toscana, in linea con uno sviluppo ecocompatibile». L´accordo di programma - Il progetto dello Scolmatore prevede un collegamento navigabile tra la Darsena Toscana del porto di Livorno e l’Interporto Vespucci. Lo Scolmatore è il primo stralcio funzionale di un progetto più ampio che individua come indispensabile la realizzazione di una diga sulla sponda livornese dello Scolmatore, di una foce armata dello stesso Scolmatore ed un nuovo sbocco del canale Navicelli nel porto livornese. L´accordo di oggi prevede l´inizio dei lavori nel tratto del Canale Scolmatore, compreso fra il Fosso dei Navicelli e l’Interporto A. Vespucci e le opere previste sul torrente Tora, per un corretto raccordo idraulico con l’alveo di monte. Il progetto preliminare, come inserito nell´accordo, prevede che per l´adeguamento idraulico e la navigabilità del Canale Scolmatore d’Arno siano stanziate risorse pari a 200 milioni di euro (di cui quasi 92 milioni per la tratta Darsena-interporto; oltre 77 milioni per il tratto successivo Interporto–autoparco; circa 30 milioni per le opere accessorie). In questo quadro le risorse regionali, che ammontano a oltre 88 milioni di euro, derivano da risorse Fesr (oltre 20 milioni), stanziamenti Cipe (oltre 32 milioni di euro), risorse del bilancio regionale (13 milioni di euro) e risorse derivanti dall´ex Accordo di Programma fra Regione Toscana e Ministero dell’ambiente del 2005 (22 milioni). L´accordo assegna alla Regione la responsabilità del procedimento di attuazione ed il compito di interfacciarsi con gli altri Enti. La Provincia di Pisa, invece, si assume la progettazione del primo lotto funzionale, nonché ogni altro adempimento correlato alla sua approvazion e, le funzioni di stazione appaltante e quelle necessarie per la realizzazione dei lavori, le funzioni di soggetto beneficiario delle risorse europee, il compimento del procedimento tecnico-amministrativo per l’autorizzazione della stazione di trattamento degli escavi, l’espletamento delle attività connesse all’attività espropriativa e la realizzazione del cronoprogramma del progetto definitivo. L´accordo stabilisce, inoltre, che la procedura di Via venga espletata dall’Ente Parco, ai sensi della normativa vigente in materia di valutazione di impatto ambientale. La Provincia di Pisa e il Comune di Pisa si impegnano, inoltre, a tenere costantemente aggiornate la Regione e l’Autorità di Bacino del fiume Arno, al fine di coordinare la progettazione e gli interventi relativi al Canale dei Navicelli, previsti dall’Accordo di Programma relativo alla piattaforma del gas sottoscritto nel settembre 2005 con Olt spa. La Provincia di Li vorno, nel quadro delle proprie competenze in materia di programmazione e pianificazione territoriale, coordina le azioni conseguenti l’attuazione del presente accordo, nell’ambito del sistema logistico pertinente il territorio dei comuni di Livorno e Collesalvetti. Mentre, l’Interporto Vespucci Spa collabora con la Provincia di Pisa per la definizione degli approfondimenti progettuali da inserire nel progetto relativamente alle parti che riguardano le aree dell’Interporto. Cronoprogramma dei lavori - Entro fine 2009 è previsto il progetto di impianto per il trattamento degli escavi, la realizzazione delle indagini integrative per la redazione del progetto definitivo in materia di opere idrauliche e navigabilità. Il 2010 sarà l´anno in cui verrà conclusa la fase di progettazione e dovranno essere approvati la valutazione di impatto ambientale e gli impegni di spesa; inoltre la conferenza dei servizi sarà a conclusione. Entro i primi 6 mesi del 2010 ci sarà l´affidamento dell´appalto integrato. Il 2011 sarà dedicato al progetto esecutivo, ai lavori dell´impianto di trattamento delle terre ed ai procedimenti di appalto. Negli ultimi due anni (2012 e 2013) saranno completati i lavori. Impegni finanziari - Il costo complessivo del primo lotto è stimato in 108 milioni e 707 mila euro. Oltre agli 88 milioni della Regione, le province interessate stanzieranno 3 milioni di euro ciascuna, i comuni di Livorno e Pisa 1 milione e mezzo ciascuno, mentre quello di Collesalvetti metterà a disposizione 524 mila euro. Le Camere di Commercio delle due città contribuiranno alla realizzazione dell´opera con 1 milione e mezzo ciascuna e l´Autorità portuale e l´Interporto stanzieranno 4 milioni di euro a testa. Tutte le parti coinvolte si impegnano entro il 2010 a rivedere la ripartizione degli impe gni, nell’eventualità che si rendessero disponibili risorse aggiuntive da allocare sul progetto del medesimo lotto. .  
   
   
LE QUESTIONI DEL MARE TOSCANO APPRODANO A BRUXELLES  
 
Firenze, 18 novembre 2009 - La continuità territoriale con le isole, le politiche marittime integrate, il passaggio di Toremar alla Regione Toscana. Sono stati questi i temi trattati nel corso della Consulta del mare, che si è tenuta ieri al Museo di storia naturale di Livorno, e alla quale hanno partecipato gli assessori al bilancio e alle politiche del mare Giuseppe Bertolucci e ai trasporti Riccardo Conti. Protagonisti della Consulta, presieduta dall´assessore Bertolucci, i comuni dell´arcipelago toscano. Erano presenti, tra gli altri, i sindaci del Giglio e di Capraia, dei comuni elbani di Campo nell´Elba, Marciana, Porto Azzurro e Rio Marina. In base all´ordine del giorno, che prevedeva una informativa sui servizi di trasporto Toremar, l´assessore ai trasporti Riccardo Conti ha svolto una puntuale relazione sulla delicata fase del passaggio di Toremar alla Regione Toscana, nell´ambito della privatizzazione di Tirrenia e della gara che avrà per oggetto il pacchetto di servizi per garantire la continuità territoriale e la proprietà dell´azienda. L´assessore Bertolucci ha quindi illustrato i contenuti del documento sulla governance toscana per le politiche marittime integrate. Il documento, che vuole essere un contributo originale della Regione Toscana per le nuove politiche di coesione, verrà presentato a Bruxelles, nell´ambito della missione in programma domani e giovedì, 18 e 19 novembre, alla quale parteciperanno l´assessore Bertolucci e dirigenti della Regione Toscana. «Una missione - ha sottolineato l´assessore Bertolucci - che vuole richiamare un´attenzione sempre maggiore da parte della Comunità europea sulle questioni che riguardano il mare della Toscana, e in particolare le problematiche inerenti ad assicurare servizi e continuità territoriale con le isole, e la piattaforma logistica costiera. Quelli delle isole - ha aggiunto - sono territori che hanno grandi potenzialità, e che vanno valorizzati, offrendo loro pari opportunità nei settori della sanità, della scuola, dei servizi. Questo, nell´interesse di tutta la regione». In occasione della riunione della Consulta è stato presentato anche il volume degli atti di Insulae 2009, la seconda Conferenza europea delle piccole isole, che si è tenuta a Portoferraio nel settembre scorso. .  
   
   
CONSULTA DEL MARE A LIVORNO, TOREMAR: ENTRO FINE LEGISLATURA PRONTO IL BANDO DI GARA  
 
Firenze, 18 novembre 2009 - «Entro marzo 2010 il bando di gara per l´affidamento di Toremar sarà pronto». Così ieri mattina l´assessore ai trasporti ed infrastrutture della Regione Toscana, Riccardo Conti, ha aperto i lavori della Consulta del mare, convocata a Livorno che aveva tra i temi all´ordine del giorno proprio la vicenda della compagnia marittima toscana. Di fronte ad alcuni sindaci della costa, l´assessore ha fatto il punto sulla vicenda Toremar ribadendo le priorità toscane ed i prossimi passaggi. «I cardini della gara – ha spiegato l´assessore Conti – sono rappresentati dalla linea garantista della Regione, dalla qualificazione di servizi, dal rinnovo della flotta, ma anche dal rispetto per la clausola sociale ed il ribasso, che potrà essere di doppia natura, ossia economico oppure con un´offerta di servizi aggiunt ivi oltre a quelli previsti dal bando stesso. Ci tengo a precisare – ha proseguito Conti – che la Regione non torna sulla sua decisione, non è un armatore. Il percorso di privatizzazione della società va avanti, con un bando a doppio oggetto che stileremo entro fine legislatura; del contenuto ne parleremo anche con le categorie interessate ed i comuni. Nel bando sarà necessario chiarire anche questioni come quella del riservato dominio sulle navi, le sanzioni da fare nell´ipotesi di abbandono del servizio da parte dell´armatore». Infine, durante la Consulta è stato posto il problema delle tariffe e l´assessore Conti ha ricordato che l´accordo firmato il 3 novembre scorso stabilisce il necessario rispetto delle tariffe minime che sono di competenza normativa del Cipe. Il Cipe stabilisce le modalità con cui si forma un tariffa minima, ossia fornisce un metodo di calcolo che tiene conto tra l´altro dei servizi a bordo, del carburante, della lunghezza della tratta. La Regione, dal canto suo, sarà tenuta a vigilare perché tali tariffe e modalità vengano rispettati per tutti i 12 anni di contratto. .  
   
   
DITENAVE STRUMENTO DI VALORIZZAZIONE DI PMI  
 
Trieste, 18 novembre 2009 - Cantieristica navale e nautica da diporto costituiscono un punto di forza dell´economia in Friuli Venezia Giulia con numerosi operatori economici tra cui Fincantieri, leader mondiale nella costruzione e progettazione di navi ad alto contenuto tecnologico. Attualmente gli addetti impiegati nella cantieristica navale in Italia sono più di 35 mila e il Friuli Venezia Giulia rappresenta oltre il 12 per cento dell´occupazione complessiva. Il sistema regionale della nautica da diporto, invece, è composto da una filiera completa, dove a un´articolata attività di produzione si aggiunge anche una discreta offerta di servizi e una variegata offerta di tipo commerciale. Il settore è caratterizzato dalla presenza di studi di progettazione, cantieri di costruzione, aziende di refitting, aziende dedicate ai servizi per la navigazione per un totale di 370 imprese, 2300 posti di lavoro e un fatturato annuo complessivo di 290 milioni di euro. "Oltre ad aver costituito, insieme a una ventina di altri soci, l´associazione Ditenave il 9 aprile scorso - ricorda l´assessore regionale al Lavoro, Università e Ricerca, Alessia Rosolen, alla vigilia della presentazione di Ditenave, che avviene oggi 18 novembre, alle ore 11, nel Palazzetto Veneto a Monfalcone - l´Amministrazione regionale ha attivato specifiche linee di finanziamento che, costituite da un mix di risorse pubbliche e private, nell´ambito di una programmazione di medio-lungo periodo sosterranno le attività del distretto riguardanti la ricerca, la formazione e l´innovazione". Le risorse stanziate complessivamente per i prossimi anni a favore del potenziamento delle imprese attive in questi settori ammontano a quasi 13,5 milioni di euro. A questi si affiancheranno le altre, tradizionali linee di finanziamento, quali le leggi regionali 26/2005 e 4/2005. "Vogliamo valorizzare, attraverso Ditenave, tutte le imprese, in particolare le Pmi, che costituiscono l´indotto dei settori della cantieristica navale e della nautica da diporto: per questo abbiamo dato vita a un´azione di collaborazione tra diversi soggetti regionali in una prospettiva complessiva di intervento territoriale congiunto" spiega l´assessore Rosolen. Il Distretto Ditenave è stato quindi concepito in modo che i tre assi di intervento di ricerca, innovazione e formazione, portino al conseguimento di livelli superiori di competitività tecnica ed economica dei settori cantieristico e nautico in Friuli Venezia Giulia, in modo da "mantenere e migliorare la competitività internazionale del comparto attraverso strumenti condivisi dai diversi soggetti del nostro territorio" afferma Alessia Rosolen. I processi che favoriscono lo sviluppo territoriale del settore coinvolgono tre fondamentali categorie di soggetti, ossia gli attori istituzionali (Regione, Ministero dell´Istruzione, dell´Università e della Ricerca, Enti Locali), gli attori economici (imprese, anche tramite le proprie associazioni di categoria, e Camera di Commercio) e infine gli attori dei settori della ricerca e della formazione (Università, Enti di ricerca, Enti di formazione, istituti scolastici). In ambito nazionale, Ditenave è coinvolta, tramite la Regione, nel protocollo d´intesa da stipulare con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le Regioni aderenti, il Miur, il Cnr e l´Asi, per la definizione e approvazione di programmi di ricerca e sviluppo riguardanti il settore dell´economia del mare. Tra i vari progetti proposti, la Regione è interessata a candidarsi quale capofila del progetto "Strategie e strumenti per la dismissione delle imbarcazioni in vetroresina al termine del ciclo di vita", azione che si focalizza sul tema dell´impatto ambientale dei prodotti nautici al termine del loro ciclo utile. Inoltre l´amministrazione regionale ha ritenuto che Ditenave possa avere i requisiti per candidarsi a livello ministeriale tra i distretti tecnologici riconosciuti a livello nazionale e per questo ha avviato un importante percorso con il Ministero, che ha avviato un´azione di analisi e valutazione dei distretti tecnologici italiani e delle altre strutture con l´obiettivo di potenziarne l´efficacia e valutare l´opportunità di promuovere gli interventi di riorganizzazione necessari a giustificarne il loro riconoscimento formale o la continuità operativa di quelli esistenti. Per quanto riguarda Ditenave, il Miur ha espresso un suo interesse di massima e giovedì 19 novembre l´Assessore Rosolen sarà a Roma per un incontro con i rappresentanti del Ministero per il riconoscimento formale del Distretto. L´accordo di programma che definiva il modello di governance del Distretto è stato sottoscritto il 25 marzo 2008 dai 36 soggetti fondatori a cui si sono affiancati in seguito altri sei soggetti. Tale accordo è divenuto esecutivo nell´aprile 2008 e il 2 aprile 2009 è stata ufficialmente costituita l´Associazione Ditenave. . .