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Notiziario Marketpress di Mercoledì 18 Novembre 2009
STUDIO GETTA LUCE SULL´ALBERO GENEALOGICO DEI RUMINANTI  
 
Un team internazionale di scienziati ha creato un albero genealogico delle specie ruminanti esistenti e già estinte. I risultati, presentati sulla rivista Pnas (Proceedings of the National Academy of Sciences), mettono in correlazione il patrimonio di un variegato gruppo di specie. Per molto tempo i ricercatori hanno ritenuto che i ruminanti derivanti da speciazione (ovvero che si sono evoluti dando vita a una nuova specie) appartenenti all´infraordine Pecora durante l´Eocene medio abbiano dato vita a cinque specie distinte: Antilocapridae, Bovidae, Cervidae, Giraffidae e Moschidae. Tuttavia, fino ad oggi, non si era riusciti a decifrare la sequenza di eventi che ha portato allo sviluppo evolutivo di questo infraordine. Nonostante le evidenti differenze esistenti tra giraffe e bisonti, per esempio, i ricercatori hanno rilevato che questi animali condividono lo stesso patrimonio genetico. Il team, coordinato dall´Università del Missouri (Stati Uniti) ha dimostrato che la piattaforma genotipica caratterizzata da polimorfismo a singolo nucleotide (Snp) che interessa l´intero genoma, pur essendo sviluppata per una determinata specie, può essere utilizzata per le genotipizzazione del Dna (acido deossiribonucleico) delle specie estinte, come anche per il Dna delle specie che si sono evolute in modo divergente più di 29 milioni di anni fa. L´approccio scelto per questo studio potrebbe rivoluzionare gli studi sull´evoluzione e sull´addomesticamento grazie alla produzione di dati, veloce ed economica, sulle relazioni evolutive tra le varie specie. "Abbiamo studiato 678 animali diversi, che rappresentavano 61 specie diverse. Grazie al nuovo chip per Snp (polimorfismo a singolo nucleotide) di Illumina, pensato per le mucche, abbiamo avuto modo di generare genotipi di alta qualità in specie diverse da quelle a cui era destinato originariamente il chip", ha spiegato Jerry Taylor, professore di Genetica e Scienze animali presso l´Università del Missouri, nonché primo autore dello studio. Il team ritiene che i chip per Snp consentano ai ricercatori di valutare contemporaneamente un ampio numero di posizioni specifiche relative all´intero genoma dell´animale. Le analisi condotte possono essere utili ai ricercatori per la rilevazione delle basi del Dna esistenti nei vari punti. "È con sorpresa che abbiamo scoperto che il chip era in grado di generare dati qualitativamente validi per specie diverse dalle vacche" ha sottolineato il professor Taylor. "Nell´arco di meno di una settimana siamo riusciti ad ottenere una quantità di informazioni cinque volte maggiore alla quantità utilizzata in passato per la ricostruzione dell´albero genealogico dei ruminanti". I ricercatori - provenienti da Australia, Canada, Corea del sud, Finlandia, Kenya, Stati Uniti e Regno Unito - hanno inoltre dimostrato la possibilità di procedere alla genotipizzazione high-throughput di campioni del passato. I ricercatori hanno genotipizzato campioni riprodotti a partire dall´osso fossilizzato di un bisonte e hanno dimostrato che il Bison priscus, ovvero il bisonte della steppa, e l´odierno bisonte sono specie sorelle. "I nostri risultati suggeriscono in modo evidente che i ricercatori possono valutare l´affidabilità dei genotipi che ottengono da antichi campioni esaminando in che punto dell´albero, frutto dello studio, si posizionano le specie. I campioni dai quali derivano genotipi non affidabili, invece, possono essere identificati e rimossi dalle analisi successive", ha affermato il professor Taylor. "Applicando questo chip a 28 specie riconosciute di bestiame, siamo stati in grado di costruire un albero basato sulla percentuale di analogia o di divergenza tra il Dna dei membri delle diverse specie. Questo ci ha consentito di ricostruire la storia dell´addomesticamento del bestiame e della formazione dello stesso a livello globale", ha poi aggiunto. La ricerca dimostra che la migrazione dalla Mezzaluna Fertile (la regione mediorientale in cui ha preso il via il processo di civilizzazione del Medio Oriente e del bacino del Mediterraneo) ha probabilmente rivestito un ruolo determinante per l´addomesticamento del bestiame europeo. Il bestiame addomesticato si è mosso progressivamente passando dalla Turchia, ai Balcani e infine all´Italia, per poi diffondersi in Francia e nelle regioni dell´Europa centrale fino a raggiungere le isole britanniche. Il professor Taylor ha spiegato che questa tecnologia potrebbe essere utilizzata per meglio comprendere i processi evolutivi che hanno interessato esseri umani e piante. I ricercatori potrebbero iniziare ad analizzare l´evoluzione del genoma e quella della funzione biologica da una prospettiva filogenetica (lo studio della relazionalità tra i vari organismi) ha aggiunto. Il professor Taylor ha poi continuato dicendo che la ricerca può essere utile anche agli scienziati impegnati a individuare modelli animali per le patologie che colpiscono l´uomo. "Tutti siamo interessati a ricostruire il nostro albero genealogico", ha detto. "In fondo, in questo caso si tratta della stessa cosa. Se non fosse che abbiamo la possibilità di analizzare dati che risalgono a milioni di anni fa e di coinvolgere ´parenti´ morti davvero da parecchio tempo". Per maggiori informazioni, visitare: Pnas: http://www. Pnas. Org/ Università del Missouri: http://www. Missouri. Edu/ .  
   
   
TRENTO: CERIMONIA DI APERTURA DEL CORSO 600 ORE E CONSEGNA DEI BREVETTI AI NUOVI IMPRENDITORI AGRICOLI GIOVANI IMPRENDITORI, MOTORE DELL’AGRICOLTURA  
 
Cinquantatré nuovi imprenditori agricoli hanno concluso, ieri pomeriggio, il corso di formazione delle 600 ore necessario ad acquisire le competenze e le conoscenze adeguate per avviare e gestire un’impresa agricola, ma anche per ottenere il premio di insediamento previsto dal Piano di Sviluppo Rurale. Contestualmente alla cerimonia di consegna dei brevetti, ha aperto i battenti il nuovo biennio formativo per altri 64 giovani. Alla cerimonia è intervenuto l’assessore provinciale Tiziano Mellarini, accanto al presidente Francesco Salamini, al dirigente del Centro istruzione e formazione, Marco Dal Rì, al responsabile della formazione professionale, Michele Covi e agli organizzatori del corso Paolo Dalla Valle e Carlo Micheli. Mellarini ha sottolineato l’importanza strategica della formazione in un comparto come quello agricolo che trova nella qualità la sua parola chiave. “Qualità di un settore -ha detto- che va valorizzata con intelligenza puntando sulle risorse umane, attraverso la formazione e l’aggiornamento continuo”. Il presidente Francesco Salamini ha invitato i giovani imprenditori a cogliere le opportunità offerte da questo percorso formativo, in particolare per stabilire rapporti importanti con il personale dell’Istituto, dai docenti ai ricercatori e ai tecnologi, al fine di valorizzare il proprio patrimonio di conoscenze e preparazione professionale. Dall’anno di attivazione (1986) ad oggi, il corso per la qualificazione professionale dei giovani imprenditori agricoli ha registrato quasi duemila iscritti. L’iniziativa si inserisce nell’ambito dell´attività di qualificazione professionale agricola programmata dal Centro istruzione e formazione Scolastico grazie al finanziamento del Piano di Sviluppo Rurale della Provincia autonoma di Trento. Il percorso formativo è rivolto ai giovani di età compresa tra 18 e 40 anni che intendono insediarsi in agricoltura e quindi ottenere il premio di primo insediamento in azienda agricola, ma non sono in possesso di un titolo di studio rilasciato da una scuola superiore agraria. I 53 imprenditori agricoli che hanno ricevuto il brevetto sono: Fausto Angeli, Campodenno; Lorenzo Benoni, Trento; Renato Bertoldi, Samoclevo di Caldes; Nicola Betta, Mezzocorona; Tiziano Bonapace, Roncone; Katia Branda, Castello Tesino; Rita Caldinelli, Monte Terlago; Matteo Campostrini, Sabbionara d´Avio; Mattia Carli, Mezzocorona; Dennis Casatta, Rovere´ Della Luna; Franco Cescato, Strigno; Carlotta Chiellino, Sarche di Calavino; Flavia Cimadon, Villa Agnedo; Alan Corradi, Meano; Mirko Crosina, Bleggio Superiore; Moreno Dallapiazza, Garniga; Serena De Vescovi, Mezzocorona; Mattia Detomas, Vigo di Fassa; Stefano Ferrari, Calceranica; Luciana Genetti, Ronzone; Rita Ghezzi,caderzone; Matteo Ghirardini, Samoclevo di Caldes; Tobias Giovannini, Mezzocorona; Umberto Gremes, Sanzeno; Matteo Leonardi, S. Antonio di Mavignola (Pinzolo); Tomas Leonardi, Mechel di Cles; Angelina Daniela Loss, Villa Lagarina; Lorenza Luchetta, Pergolese di Lasino; Massimo Maines, Campodenno; Chiara March, Ravina; Marco Martini, Revo´; Paolo Matteotti, Dro; Cristian Oradini, Bezzecca; Giulia Pallaoro, Novaledo; Marco Paolazzi, Faver; Giuseppe Pedrotti, Dambel; Gregorio Pedrotti, Cavedine; Giovanni Pernigo, Marco di Rovereto; Luciano Petri Anderle, Grumo-s. Michele A/a; Federico Rosina, Isera; Martino Schwarz, Smarano; Alessandro Signoretti, Arco; Michela Simonini, Carisolo; Barbara Telch, Faver; Denise Telch, Lavis; Michele Toccoli, Pietramurata; Denis Tonelli, Gardolo; Luca Tonon, San Michele All´adige; Michele Trentinaglia, Ronchi Valsugana; Taddeo Turri, Dovena di Castelfondo; Stefano Valentinotti, Caldes; Luca Zambotti, Fiavè; Tiziano Zanotelli, Cembra. .  
   
   
AGRICOLTURA, IL GOVERNO RECEPISCE IN TOTO PIATTAFORMA SULLO STATO DI CRISI  
 
Cagliari - Il Governo ha recepito in toto la piattaforma proposta dalla Sardegna nella delibera sullo stato di crisi dell’agricoltura approvata la scorsa settimana dalla Giunta e avanzata ieri a Roma dalla Conferenza delle Regioni. È il risultato del vertice tra il Governo e le amministrazioni regionali svoltosi a Palazzo Chigi e al quale erano presenti il sottosegretario Gianni Letta, i ministri dell´Agricoltura Luca Zaia e degli Affari regionali Raffaele Fitto e il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani. Al termine dell’incontro l’assessore regionale dell’Agricoltura Andrea Prato si è detto fiducioso sulle risposte che Roma darà alle richieste delle Regioni: “Da sempre sono stati sostenuti con strumenti finanziari straordinari gli altri comparti e in particolare le grandi industrie del nord del Paese, vedi il settore auto. Ora è arrivato il momento - ha proseguito l’esponente dell’Esecutivo - di aiutare concretamente anche l’agricoltura che rappresenta il tessuto vitale della nostra economia. Questa piattaforma - ha concluso Prato - è il frutto di un grande lavoro al quale contribuiscono in maniera puntuale e preziosa le associazioni di categoria Coldiretti, Confagricoltura e Cia e che dimostra come Regioni e Governo siano impegnati al massimo per affrontare la crisi senza dare conto di alcune manifestazioni di piazza poco seguite e inutili”. Tra le misure avanzate all’esecutivo nazionale la moratoria delle esecuzioni e delle procedure di pignoramento per la riscossione in un’ottica di ripianamento delle passività onerose; sostegno al credito potenziando i Consorzi fidi in agricoltura; moratoria su alcuni adempimenti Inps; rifinanziamento fino al 2010 del Fondo assicurativo come unica risposta alle calamità naturali; recupero dell’Iva per interventi pubblici nei Programmi di sviluppo rurale; accise sul gasolio; rifinanziamento del Fas nazionale; maggiori controlli alle frontiere nell’immissione di prodotti nel territorio. A parte queste misure legate al grave momento di emergenza, dalle Regioni sono stati sollecitati interventi strutturali per ridistribuire la redditività su tutta la filiera, con la massima attenzione alle imprese produttrici, cioè a quelle di conduzione agricola. .  
   
   
AGRICOLTURA: LE MISURE ANTICRISI CONCERTATE IN SEDE STATO-REGIONI  
 
Palermo – Il 16 novembre , in sede di Conferenza Stato Regioni, a Palazzo Chigi, alla presenza dei ministri Raffaele Fitto e Luca Zaia, e dei sottosegretari Antonio Bonfiglio ed Enrico Letta, l’assessore all’Agricoltura della Regione siciliana, Michele Cimino, ha ribadito le misure anticrisi più urgenti per superare le difficoltà finanziarie delle aziende agricole siciliane. “Una crisi - ha detto Cimino nel corso dell’incontro - di proporzioni drammatiche, talmente degenerata in tutti i settori produttivi che rischia di compromettere in modo irreversibile il lavoro e gli investimenti di intere generazioni del mondo contadino siciliano”. Oltre alle richieste concertate con le altre Regioni, l’assessore ha rimarcato l’importanza per la Sicilia di intervenire urgentemente sul fronte dei controlli per combattere la contraffazione delle nostre produzioni, e sul fronte della restituzione delle accise che la Ue ha chiesto ai serricoltori per gli anni 2000, 2003 e 2004. “Un bonus più che legittimo, che per i nostri agricoltori è vitale perché la produzione in serra si estende su oltre 8mila ettari e richiede una quantità di gasolio notevolissima”. In sede di conferenza, le Regioni hanno chiesto unanimemente: una moratoria delle procedure di pignoramento e la possibilità ripianare i debiti rateizzando le passività; la rimodulazione delle modalità per chiudere i contenziosi delle imprese con l’Inps; il potenziamento dei Confidi agricoli o Ismea attraverso un intervento finanziario nazionale che non si configuri come aiuto di Stato e il reintegro degli 850 milioni di fondi Fas destinati all’agricoltura per attivare gli interventi che non possono essere finanziati con le risorse del Psr o con altri fondi strutturali. “Non potere utilizzare questi fondi – ha puntualizzato l’assessore – è un danno molto grave perché non si possono mettere in campo programmi di assoluta emergenza e neppure i Piani di settore per sviluppare le filiere a medio e lungo termine”. Sono state chieste inoltre altre misure anticrisi, come: la copertura finanziaria del Piano assicurativo nazionale, di cui vanno innanzitutto recuperate le risorse per coprire le annualità dal 2008 al 2010, e il recupero dell’Iva per interventi pubblici negli investimenti del Psr. “Di fatto nelle misure attivate paghiamo l’Iva con i nostri fondi – ha spiegato Cimino –. Non si capisce perché in agricoltura debba esserci la disparità rispetto ad altri fondi Comunitari e nazionali, bisogna trovare un’altra soluzione riprendendo il negoziato con la Commissione europea”. .  
   
   
AGRICOLTURA: ASSICURAZIONE OBBLIGATORIA PER COSTI DI SMALTIMENTO DEGLI ANIMALI DECEDUTI IN ALLEVAMENTO UN FORTE SOSTEGNO DALLA REGIONE PIEMONTE STANZIATI OLTRE 3,6 MILIONI DI EURO  
 
 Dal 2010 il sistema di indennizzo dei danni per la morte di animali in allevamento passerà da un regime a contributo diretto a un regime assicurativo, ovvero gli allevatori dovranno stipulare obbligatoriamente una assicurazione attraverso il Co. Sm. An (Consorzio obbligatorio per lo smaltimento e il recupero dei rifiuti di origine animale, provenienti da allevamenti o da industrie alimentari). Per questo riceveranno un consistente contributo sul costo del premio assicurativo dalla Regione Piemonte, che ha stanziato a questo fine oltre 3,6 milioni di euro. La Giunta Regionale ha infatti approvato oggi il programma di attività 2010 del Consorzio, che prevede, per tutti gli allevatori consorziati, l’esclusivo ricorso allo strumento assicurativo, alle seguenti condizioni: - polizza obbligatoria per i costi sostenuti per lo smaltimento di animali morti in caso di epizozia e calamità naturali, con un contributo regionale fino al 100% del premio assicurativo; - polizza obbligatoria per i costi sostenuti per lo smaltimento di animali morti per mortalità ordinaria, con contributo regionale fino al 70%; - altre polizze volontarie per il valore dei capi e il mancato reddito, a seguito di epizozie e calamità naturali, con contributo regionale fino al 50%. “Sin dal 2008, quando abbiamo introdotto il programma assicurativo per copertura dei rischi di malattia e morte degli animali – sottolinea l’assessore all’Agricoltura Mino Taricco - l’obiettivo è stato quello di verificare la propensione degli allevatori a sperimentare forme assicurative, non solo per coprire i costi di smaltimento degli animali deceduti, ma anche per tutelare il patrimonio e il reddito dell’impresa contro i rischi di malattie. Si è trattato sin dall’inizio di un progetto all’avanguardia. Oggi lo strumento assicurativo diventa obbligatorio e la Regione ha previsto un forte sostegno finanziario per le aziende zootecniche. Anche questo strumento, accanto ad altri, è un segno tangibile del lavoro che stiamo portando avanti, da un lato a tutela della sicurezza del settore, dall’altro per fornire un sostegno concreto alle aziende. ” Con la legge 11/2001 la Regione Piemonte ha assegnato al Cosman il compito di garantire il ritiro e il corretto smaltimento dei rifiuti di origine animale e di promuovere forme assicurative contro le malattie del bestiame e i danni dell’attività zootecnica. Nel 2008 la Giunta Regionale aveva deliberato un innovativo programma assicurativo a favore del settore zootecnico, per contribuire al costo di smaltimento degli animali morti in allevamento, in seguito a epizoozie o calamità naturali, considerato unico in Europa. Viene ora offerta agli allevatori una polizza assicurativa, che copre tutti i principali rischi da mortalità ordinaria, epizoozie e calamità degli allevamenti, stipulata dal Cosman con una Compagnia Assicuratrice individuata attraverso procedure di pubblico appalto. .  
   
   
AGRICOLTURA: AL VIA A NOVEMBRE IN ABRUZZO I MERCATI DI CAMPAGNA AMICA IMPORTANTE PROGETTO PER UNA FILIERA AGRICOLA ITALIANA  
 
Pescara - "Questa iniziativa ricalca esattamente il lavoro svolto dall´assessorato fin dai primi mesi di attività. Perchè da un lato, tutela l´imprenditore agricolo, che sul campo e con fatica porta avanti il proprio lavoro, e dall´altro, punta a garantire al consumatore certezza di genuinità del prodotto ed un prezzo altamente concorrenziale". Così, l´assessore all´Agricoltura, Mauro Febbo, durante il suo intervento, questa mattina, nella sala Camplone della Camera di Commercio, a Pescara, per la presentazione dei "Mercati di Campagna Amica". L´evento, promosso da Coldiretti Abruzzo e Fondazione Campagna Amica, in collaborazione con i Comuni di Pescara, Montesilvano, Pianella, Città Sant´angelo, Atri, Giulianova, Pratola Peligna, Scurcola Marsicana, Sulmona, Chieti, Atessa, Casoli, Lanciano, Tollo e Vasto, nell´ambito del Progetto nazionale per una "Filiera agricola tutta italiana", sarà protagonista in Abruzzo nel mese di novembre. Presenti in conferenza stampa, il presidente regionale della Coldiretti, Domenico Pasetti ed il direttore, Michele Errico, che hanno illustrato la mappa dei mercati. "Per mercati di Campagna Amica - ha spiegato il direttore Michele Errico - si intendono gruppi di agricoltori associati che vendono direttamente ai consumatori prodotti agricoli nel rispetto di un regolamento interno che prevede la garanzia della provenienza, della tracciabilità e il controllo dei prezzi massimi". Una filiera "firmata" in cui è obbligatoria l´indicazione dell´origine della materia prima in etichetta e il legame con il territorio di origine. "I mercati di Campagna amica rientrano nel progetto confederale che prevede la creazione di un grande sistema agroalimentare alternativo alla Gdo (grande distribuzione organizzata) - ha aggiunto Errico - una filiera che superi le difficoltà del mondo agricolo, costretto ad assistere alla progressiva contrazione dei prezzi alla produzione a fronte dell´aumento dei prezzi al dettaglio". Il primo mercato di Campagna amica della rete Coldiretti verrà inaugurato sabato 21 novembre a Chieti, nell´ex pescheria di via Arniense. Avrà apertura settimanale. A seguire, verranno inaugurati i mercati di: Pratola Peligna (25 novembre, piazza Leonardo da Vinci, ogni mercoledì), Tollo (27 novembre, via Triste, ogni venerdì), Scurcula Marsicana (28 novembre, via Tiburtina, ogni sabato), Pescara (5 dicembre, via dei Bastioni, ogni sabato), Casoli (4 dicembre, centro storico, ogni venerdì), Vasto (11 dicembre, piazza Brigata Maiella, ogni venerdì). Mercatini legati ad un particolare evento sono invece i mercati di Lanciano (Agroalimenta, 21-23 novembre) e Giulianova (San Flaviano, piazza Dante, 20-21 novembre). Hanno, inoltre, aderito i Comuni di Città Sant´angelo, Montesilvano, Pianella, Atri, Atessa, Sulmona, che ospiteranno i mercatini a partire dal 2010. "Un importante Progetto - ha concluso l´assessore Febbo - per una filiera agricola italiana, che noi intendiamo sostenere ed incentivare". .  
   
   
BASILICATA, AGROALIMENTARE: APERTURA VERSO MERCATI NORDAMERICANI  
 
“Si apre una frontiera in Nord America che si collega a un’analoga operazione che si sta facendo in Russia e che punta alla valorizzazione dell’esportazione di prodotti lucani di qualità sui mercati non ancora raggiunti”. Lo ha detto il 16 novembre l’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti, partecipando a un incontro con buyers americani e tour operator svoltosi a Naturalmente Lucano, il Salone dell’agroalimentare in corso nei Padiglioni dell’Ente fiera a Tito Scalo. “Lo sforzo fatto in sinergia con le Camere di commercio è teso a ottimizzare e organizzare il sostegno dei produttori rimuovendo questioni di carattere tecnico e interpretativo. Vogliamo creare un disciplinare che consenta ai produttori di non trovare ostacoli nella commercializzazione. Organizzeremo a breve una Conferenza di servizi con l’Ufficio Internazionalizzazione della Giunta per dare sostegno alle produzioni locali e approdare sui mercati esteri. Dobbiamo presentarci in maniera efficace e organizzarci per filiera. I primi di gennaio – ha annunciato Viti – organizzeremo delle giornate a New York, proponendo un’offerta integrata di prodotti e territorio”. .  
   
   
FOODINVEST, LA POSIZIONE DELL´ASSESSORE AL LAVORO FABIO BADIALI.  
 
Ancona - I lavoratori Foodinvest, azienda non piu` in produzione in quanto dichiarata fallita dallo scorso gennaio, hanno usufruito complessivamente di diciotto mesi di cassa integrazione straordinaria (Cigs). Dopo i primi dodici mesi di Cigs ottenuti, infatti, il sedici aprile 2009 e` stato siglato un accordo per la proroga della Cigs di ulteriori sei mesi, in quanto c´erano prospettive di ricollocazione, anche se parziale, dei lavoratori da parte di Ortofrost srl che ha cominciato ad assumere dalle liste di mobilita` in cui i lavoratori, dietro loro richiesta, erano stati collocati. Una volta iscritti nelle liste di mobilita` - legge 223/91 - potranno ricevere l´indennita` per 2 -3 - 4 - 5 anni a seconda dell´eta` anagrafica. Nella zona ex Casmez, infatti, la durata della mobilita` e` di un anno in piu` di cio` che accade nelle altre provincie della Regione (in cui la durata e` 1 -2- 3- 4- anni). In sostanza, nella malaugurata ipotesi che non trovino una ricollocazione, i lavoratori Foodinvest saranno coperti da ammortizzatori sociali da un minimo di 42 mesi ad un massimo di 78, a seconda dell´eta` di ciascun lavoratore. Gli ammortizzatori sociali in deroga vengono gestiti attraverso un Tavolo Regionale ad hoc, da me presieduto e composto da tutte le parti sociali, nessuna esclusa. Con l´accordo del 30 Marzo 2009 il tavolo, come e` naturale ed ovvio in quanto completamente sprovvisti di coperture, ha deciso di destinare le risorse degli ammortizzatori sociali in deroga ai lavoratori delle imprese con meno di 15 dipendenti. I lavoratori di queste non hanno alcuna protezione se non l´indennita` di disoccupazione, quando ne raggiungono i requisiti, che arriva ad un massimo di dieci mesi ed e` meno conveniente della cassa. Dal 1 Gennaio al 31 Dicembre 2009 secondo gli accordi raggiunti nell´ambito del Tavolo le imprese con meno di 15 dipendenti possono usufruire di 4+1+1 mesi di cassa integrazione in deroga fino ad un massimo di sei. Un lavoratore di tali aziende, quindi, potrebbe arrivare al massimo ad una copertura di sedici mesi se la sua azienda artigiana e` iscritta ad un ente bilaterale che ha le risorse per cofinanziare l´operazione, puo` ottenere altri tre mesi. Un totale, quindi, massimo di 19 mesi di copertura, ben diverso dai 78 citati nel caso Foodinvest. Ora, ferma restando la solidarieta` e l´impegno ed anche la comprensione verso tutti i lavoratori che perdono il lavoro, la Regione e tutte le parti sociali non possono creare le condizioni per un trattamento differenziato tra gli stessi lavoratori. Gia` la normativa nazionale ha diverse lacune, che con il massimo sforzo stiamo cercando di colmare. Infatti per la prima volta tutti i lavoratori marchigiani dipendenti avranno un minimo di copertura per affrontare le difficolta` dovute alla crisi. Il cinque novembre scorso, ho portato comunque la questione Foodinvest all´attenzione del Tavolo sugli ammortizzatori sociali in deroga, erano presenti anche il presidente della Provincia di Ascoli Piceno Celani e il vicesindaco del Comune di San Benedetto, Di Francesco. Le parti sociali esaminata la problematica hanno espressamente ritenuto non ci fossero le condizioni per accettare la richiesta dei lavoratori Foodinvest Verde Srl, ritenendo ingiustificato creare un precedente in quanto tante altre aziende nelle stesse condizioni potrebbero avanzare le stesse richieste. Infatti, se e` vero che le risorse assegnate alle Marche sono adeguate alle esigenze, e` altrettanto vero che non sarebbero sufficienti a coprire tutti i lavoratori marchigiani per un numero di mesi pari a quello a cui gia` adesso i lavoratori Foodinvest hanno diritto. Infine faccio notare che la vicenda Foodinvest e` gia` stata da me direttamente illustrata alla segreteria di Bersani, che ringrazio vivamente per l´interessamento, spiegando le ragioni per cui il Tavolo regionale ha ritenuto di non accettare la richiesta. Va infine sottolineato che situazioni come Sadam, Merloni, Palmera e, perche` no, Alitalia vengono definite con accordi nazionali su fondi nazionali oppure per le loro caratteristiche o dimensioni usufruiscono di normative speciali, sempre nazionali. Non voglio assolutamente fare polemica, ma cercare di costruire, Regione Marche in prima fila, Governo nazionale, enti locali e organizzazioni sindacali e imprenditoriali insieme, quelle condizioni indispensabili per creare nuova occupazione che possa riassorbire i lavoratori che purtroppo oggi si vedono estromessi dal mondo del lavoro. E proprio per il Piceno ci stiamo impegnando al massimo, perche` tra Governo nazionale, Regione Marche e Regione Abruzzo si firmi quanto prima l´accordo di programma che porti sul territorio della provincia di Ascoli le risorse necessarie a nuovi investimenti e occupazione. .  
   
   
PASTA DI MATERA, CCIAA MT: IL 20 UN CONVEGNO CON MIRABELLA  
 
Prospettive di investimento, sempre più concrete dopo l’interessamento di alcuni imprenditori locali, qualità organolettiche, attività promozionali, opportunità di rafforzamento della filiera cerealicola e del settore agroalimentare sono alcuni degli argomenti che saranno affrontati il 20 novembre alle 9,30 a Matera, presso la Sala convegni della Camera di commercio sul tema “La Pasta di Matera: una tradizione da salvare:opportunità di sviluppo’’. Si confronteranno oltre al presidente della Cciaa Angelo Tortorelli, il presidente della giunta provinciale Franco Stella, l’assessore regionale all’Agricoltura Vincenzo Viti, il capo dipartimento del Ministero per lo Sviluppo economico Giuseppe Tripoli e il dirigente del settore Finanze del Comune di Matera, Maria Giovinazzi. Sono previsti gli interventi di Francesco Manfredi, imprenditore e Giampiero Maruggi, direttore generale della Banca Popolare del Mezzogiorno, Le conclusioni sono affidate al presidente della giunta regionale di Basilicata, Vito De Filippo. Coordinerà i lavori il professor Michele Mirabella, noto e brillante conduttore della trasmissione tv della Rai “Elisir’’. Sono previste, inoltre, la presenza dell’Associazione provinciale cuochi e la partecipazione di un esperto nutrizionista, Anna D’eugenio di Roma, autrice di varie pubblicazioni e studi specifici sull’argomento. Nel corso della manifestazione saranno premiate le scuole che hanno partecipato a un concorso sul tema della pasta, gli operatori economici che hanno allestito la vetrina più bella e i 15 ristoratori che hanno contribuito a far conoscere piatti preparati con formati di pasta diversi e ingredienti della cucina locale. “Sono certo - ha detto il presidente della Camera di commercio di Matera, Angelo Tortorelli - che il convegno, con l’apporto di esperienze differenti, contribuirà a consolidare un percorso avviato per la ripresa di un settore importante, come quello pastaio e molitorio, vanto per molti anni della tradizione agroalimentare materana. E’ un segno positivo per coinvolgere tutti, imprenditori ed enti locali, in una fase difficile per l’economia e in particolare per il comparto agricolo, che chiede interventi specifici e una programmazione attenta ai bisogni, alle potenzialità degli investimenti posti in essere. La pasta, e non solo, rappresenta una componente importante dell’offerta enogastronomica e più in generale del turismo e del sistema produttivo materano e della Basilicata, in generale. La Camera di commercio continuerà a svolgere un ruolo di stimolo per favorire e sostenere questo processo’’. .  
   
   
USA: CONFERMATO L’INTERESSE VERSO I PRODOTTI DI QUALITÀ PUGLIESI  
 
Conclusa la missione promossa dalla Regione Puglia in California: il mercato statunitense conferma, anche in questo periodo di crisi, il suo forte interesse verso l’agro-alimentare di qualità made in Puglia. Si è conclusa con un bilancio molto lusinghiero la missione imprenditoriale in California promossa dalla Regione Puglia, Assessorato allo Sviluppo Economico e Innovazione Tecnologica, in collaborazione con l’assessorato alle Risorse Agroalimentari e con il supporto operativo dello Sprint Puglia e della Camera di Commercio italo-americana, con l’obiettivo di valorizzare le nostre eccellenze agro-alimentari ed eno-gastronomiche nell’ampio mercato statunitense. Nelle due tappe di Los Angeles e San Francisco, sono stati circa 80 gli operatori economici californiani, tutti altamente qualificati, presenti agli incontri d’affari con i delegati delle 20 aziende pugliesi rappresentate che hanno accolto l’invito della Regione a partecipare alla missione. Perfettamente riuscita anche la “Serata Pugliese”, ossia l’evento di promozione, realizzato a Los Angeles in collaborazione con l’associazione “Learn About Wine”, caratterizzato da degustazioni guidate che ha suscitato grande interesse tra gli oltre 60 partecipanti, tra cui esperti, intenditori e semplici appassionati del buon vino che hanno molto apprezzato i vini autoctoni pugliesi, accompagnati da proposte culinarie regionali. La missione si è svolta in concomitanza con la 12esima edizione della "Worlds of Flavor International Conference and Festival" (12-14 novembre), la conferenza annuale organizzata dal prestigioso Culinary Institute of America (Cia), presso il campus di Napa Valley (California), dove gli imprenditori pugliesi hanno avuto la possibilità di presentare le rispettive produzioni ad un pubblico altamente qualificato. Considerato il più importante forum professionale negli Stati Uniti sulle tendenze culinarie e sulla cucina internazionale, la conferenza di quest’anno, nonostante il difficile clima economico negli Stati Uniti, ha registrato il tutto esaurito, con la partecipazione di oltre 700 professionisti ed operatori del settore ristorazione del nord America che hanno avuto modo di conoscere a fondo i prodotti eno-gastronomici di qualità pugliesi. La partecipazione della Regione Puglia all’evento, per il secondo anno consecutivo, si è articolata nella realizzazione di una serie di seminari, workshop in cucina e degustazioni nel “marketplace”, nel corso dei quali il “Team Apulia” capitanato dallo Chef Mino Maggi, ha presentato il meglio della cucina pugliese, spiegando le tecniche di preparazione, l’utilizzo dei prodotti di qualità pugliesi in cucina e gli abbinamenti cibi-vini pugliesi. La partecipazione pugliese ha suscitato notevole interesse tra i partecipanti, che hanno apprezzato sia la qualità dei prodotti presentati al marketplace, sia le ricette e la loro esecuzione presentate dagli chef pugliesi (Antonio De Rosa, Corrado De Virgilio, Luzian Palmieri e Sabina Ficco). Molto gradito, inoltre, è risultato il lavoro di panetteria di Vincenzo D’ambrosio che ha preparato, giornalmente, pane di Altamura e focaccia tipica pugliese, nonché del mastro casaro, Riccardo Olanda, che ha presentato le tecniche di produzione dei tipici prodotti caseari pugliesi, tra cui la burrata che sta conoscendo un boom di consensi negli Stati Uniti. Particolarmente soddisfatti i rappresentanti delle aziende pugliesi che durante i quattro giorni di missione hanno potuto constatare il grande interesse degli operatori californiani a conoscere in modo più approfondito le caratteristiche organolettiche dei nostri vini autoctoni, dei nostri oli extra vergine d’oliva e delle nostre specialità gastronomiche e, soprattutto, ad avviare o consolidare rapporti commerciali con le nostre aziende. “Sulla stregua delle numerose relazioni commerciali avviate in terra californiana – ha detto la vice Presidente e Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, Loredana Capone – stiamo valutando la possibilità di promuovere a breve termine una missione incoming riservata agli stessi operatori statunitensi per offrire a loro la possibilità di conoscere direttamente le realtà produttive agro-alimentari espressione del nostro territorio. I risultati ottenuti durante questa missione – ha continuato la Vice presidente – confermano che la qualità e la tipicità delle produzioni agroalimentari sono due fondamentali chiavi per accedere con garanzie di successo ai mercati internazionali evoluti soprattutto in questo periodo di crisi economica mondiale”. .  
   
   
1 MILIONE DI EURO DALLA REGIONE LIGURIA ALLE COMUNITÀ MONTANE.  
 
Genova - Il finanziamento è stato varato il 13 Novembre dalla giunta Regionale, su proposta dell´assessore all´Agricoltura Giancarlo Cassini. Il riparto servirà per l´esercizio delle funzioni in materia di agricoltura, foreste e sviluppo rurale. In base alla Legge Regionale, il riparto dei fondi avviene in relazione al lavoro effettivamente svolto nel 2008 nell´ambito del Piano di Sviluppo Rurale dalle Comunità Montane e dai Consorzi dei Comuni. La delibera permette consente anche di approvare il riparto del Fondo di riequilibrio a favore delle Comunità Montane, per un importo di 4 milioni di euro, che la giunta Burlando dovrebbe varare nelle prossime settimane. .  
   
   
PESCA: FEDERCOOPESCA TEME SISTEMA A QUOTE PER IL PESCE SPADA  
 
“Si stanno gettando le basi affinché anche la pesca del pesce spada segua le stesse sorti di quella del tonno rosso”. Così Gilberto Ferrari – direttore della Federcoopesca-confcooperative- da Recife, in Brasile dove l’Iccat, la Commissione internazionale per salvaguardia dei grandi pelagici, discuterà, oggi, della gestione della pesca del pesce spada. Dopo le restrizione imposte nel 2008, con una sospensione dell’attività di pesca per due mesi, per la prossima campagna si punta ad un sistema di regole sempre più stringenti, punto di partenza per la messa in opera di un piano di gestione completo e a lungo termine, come richiesto formalmente dall´Ue per la fine del 2010. La vicenda dello spada si inserisce in un ottica più ampia che delinea sempre più un futuro dove i pescatori, come gli agricoltori, saranno alle prese con quote massime di cattura o diritti di pesca trasferibili. E’ quanto vorrebbe veder concretizzato, infatti, l’Unione europea, in un ottica di riforma della Politica comune della pesca. “Il rischio – sottolinea Gilberto Ferrari, direttore Federcoopesca-confcooperative- è che si possa riproporre nel settore ittico quello che è avvenuto in Italia con le quote latte. Il sistema che Bruxelles vorrebbe prendesse piede si adatta alle caratteristiche della pesca nel nord europeo, con una forte connotazione industriale. Per la pesca del Mediterraneo, caratterizzata da un´ampia percentuale di imprese artigianali, sarebbe un problema enorme”. Con il nuovo sistema che Bruxelles vorrebbe proporre ci sarebbero, infatti, oltre ai periodi di fermo obbligatorio per tutelare le risorse, anche quantitativi massimi di catture, come già avviene per il tonno rosso e come potrebbe avvenire per il pesce spada. “Con una quota esigua- conclude Ferrari-, che spetterebbe alle singole imbarcazioni della piccola pesca, chi sarà disposto ad affrontare i costi elevati che una battuta di pesca comporta, quando non si potrà pescare più di un certo quantitativo?”. Ma i rischi non sono solo per la categoria - spiegano alla Federcoopesca-, ma anche per i consumatori, che non potranno contare su una offerta costante e variegata. .  
   
   
PESCA: TONNO ROSSO, FEDERCOOPESCA, ICCAT COLPO A GIRO D’AFFARI DA 100MLN  
 
“Una decisione illogica che colpisce al cuore l’economia del comparto tonniero italiano e un giro d’affare da 100 milioni di euro” . Così da Recife in Brasile, Gilberto Ferrari,direttore Federcoopesca-confcooperative, commenta le decisioni assunte dall’Iccat, la commissione internazionale per la conservazione dei tonnidi, che, tornando sui suoi passi ha deciso, fissando la quota di cattura del tonno rosso nel Mediterraneo e nell´Atlantico Occidentale a 13. 500 tonnellate, un ulteriore taglio di pescato del 39 per cento sulla quota di tonno rosso del 2009, del 32 per cento rispetto a quanto la stessa commissione aveva deciso a Marrakech nel 2008 e del 47 per cento rispetto a quanto aveva deciso per il 2010 a Dubrovnik nel 2006. “Tagli- prosegue Ferrari- che vanno a pesare su un settore già fortemente ridimensionato nel corso degli ultimi anni, praticamente dimezzato nell’ultimo anno”. La flotta, infatti, che in Italia pratica questo tipo di pesca, fiore all’occhiello dell’economia ittica, è composta, oggi, considerati quelli che hanno aderito al bando demolizioni, da circa 25 imbarcazioni. Meno prodotto da poter pescare, ma costi di gestione che restano sempre molto elevati. “Una strada quella intrapresa in Brasile – conclude Ferrari-, che mette davvero in ginocchio gli operatori. Ringraziamo il Sottosegretario Antonio Buonfiglio e l’amministrazione per aver difeso con vigore la categoria e per l’opposizione all’ennesima cronaca di una morte annunciata, quella della pesca al tonno rosso”. .  
   
   
AGRICOLTURA NEI PARCHI: "MODELLO POLLINO" ESPOSTO AD AREZZO  
 
 L’esperienza del Parco Nazionale del Pollino per la valorizzazione dell´agricoltura nelle aree protette, è stata testimoniata nei giorni scorsi dal presidente del Parco, Domenico Pappaterra, ad Arezzo nel convegno svolto nell´ambito di Agri@tour, il salone nazionale dell´agriturismo, su "La sostenibilità economica ed ambientale della multifunzionalità". Durante l´ottava edizione del salone, in apertura del convegno, Pappaterra ha firmato, per conto di Federparchi, il rinnovo della convenzione tra Wwf Italia, Federparchi, Agriturist, Terranostra e Turismo Verde per il progetto "Fattorie del Panda" dedicato alla promozione della multifunzionalità delle imprese agricole nelle aree naturali protette italiane. La convenzione prevede, tra l´altro, l´attivazione presso una rete di imprese agrituristiche di una serie di attività funzionali alla fruizione dei Parchi e delle altre Aree Naturali Protette, all´educazione e informazione ambientale, alla conservazione e valorizzazione sostenibile della biodiversità, alla tutela del paesaggio, alla gestione dei siti Natura 2000, al risparmio energetico e sviluppo delle energie rinnovabili, all´adattamento ai cambiamenti climatici. Obiettivo indicato da Pappaterra “l´allargamento dei campi di attività, dall´agroalimentare alle aziende agrituristiche per costruire una rete di imprese e avviare con loro una serie di attività funzionali alla fruizione del Parco. Chi acquista un prodotto del Pollino - ha spiegato Pappaterra - è garantito sull´origine e la qualità dell´alimento. Inoltre, il consumatore, contribuisce in maniera indiretta a tutelare le risorse naturali di un pezzo dell´Appennino meridionale calabro-lucano e della montagna italiana che è patrimonio di tutti”. Nell´ambito del progetto di valorizzazione dell´agricoltura nel Parco Pappaterra ha illustrato il progetto, finanziato con fondi del Ministero dell´Ambiente, che prevede la creazione di un portale web per l´e-commerce dei prodotti tipici del Parco, al quale sta lavorando l´Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura (Alsia). .  
   
   
SALAME DI FELINO, RABBONI FU LA REGIONE EMILIA ROMAGNA A RICORRERE  
 
Bologna -“Non corrisponde al vero quanto sostenuto dai rappresentanti della Lega Nord di Felino che evidentemente non conoscono i fatti e confondono due provvedimenti diversi, per lanciarsi in una polemica pretestuosa che non ha ragione di essere. Fu proprio la Regione infatti a fare ricorso presso la Corte di giustizia europea contro la Grandi Salumifici Italiani, che vendeva prodotti “tipo felino”. Decidemmo il ricorso proprio per tutelare la denominazione del prodotto che aveva già iniziato l’iter per il riconoscimento europeo. E lo vincemmo”. E’ quanto afferma il 16 novembre l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni in risposta a una nota della Lega Nord di Felino riportata sulla Gazzetta di Parma. “Hanno perso un´occasione per stare zitti. Per noi parlano gli atti. Chiunque può consultarli. Ma evidentemente ai leghisti gli atti e i fatti non interessano. La loro ideologia non li contempla. Nessun doppio gioco dunque - sottolinea Rabboni - ma un impegno convinto e coerente della Regione a tutela dei prodotti tipici dell’Emilia-romagna, una risorsa non solo economica, ma anche culturale e ambientale”. Altra vicenda - spiega poi Rabboni - è quella del Tar del Lazio che aveva bocciato la concessione della Igp transitoria “Salame Felino”. Contro questa sentenza si è effettivamente appellato il Ministro delle politiche agricole Luca Zaia, ottenendo dal Consiglio di Stato la riammissione della indicazione d’origine. “Ma ad onor del vero e sempre per attenersi scrupolosamente ai fatti - aggiunge Rabboni - occorre anche ricordare che fu il precedente Ministro dell’agricoltura De Castro ad approvare il decreto legge di autorizzazione transitoria dell’Igp Salame di Felino. A dimostrazione che quando si tratta di difendere gli interessi dei nostri territori quello che premia è il gioco di squadra e non i distinguo strumentali e le polemichette preelettorali”. .  
   
   
ARRIVANO GLI YOGURT DA BERE PROBIOTICI SIGMA, UNA GRANDE NOVITÀ ALL’INSEGNA DI NATURALITÀ, QUALITÀ E BENESSERE SIGMA,  
 
Una delle principali organizzazioni italiane di imprenditori indipendenti operante nella distribuzione nazionale, propone una nuova categoria di prodotti a marchio, gli yogurt da bere. Disponibili in quattro gusti, due dei quali arricchiti con Beneo, brand/ingrediente che favorisce l’equilibrio dell’apparato digerente, saranno presenti in tutti i punti vendita Sigma a partire dalla prima settimana di dicembre. Sigma prosegue nella sua strategia di ampliamento e diversificazione dell’assortimento dei prodotti a marchio, una categoria sulla quale il retailer in questi anni ha puntato con convinzione. Basti pensare che l’assortimento a marchio Sigma - il cui peso sul totale fatturato 2008 è cresciuto del 22% rispetto all’anno precedente - supera ormai le 1. 200 referenze e, anche nel 2009, ha continuato ad arricchirsi di nuovi prodotti. L’ultima novità è il lancio della nuova linea di Yogurt da Bere Probiotici Sigma con Lactobacillus Casei: una proposta rivolta a un consumatore dinamico, moderno, sempre più esigente e attento al proprio benessere e alla sfera salutistica. A cominciare da una sana e corretta alimentazione. La novità Sigma punta proprio a soddisfare questa forte tendenza verso il recupero della “naturalità” e della “integrità” degli alimenti. Lo yogurt da bere, infatti, è un derivato della fermentazione del latte che si distingue per una acidità molto limitata: un prodotto più fluido dello yogurt compatto, in quanto ha subito un processo di fermentazione più breve. Grazie a queste loro peculiarità, gli yogurt da bere stanno conoscendo anche in Italia un notevole successo e si iscrivono in una categoria – quella degli alimenti funzionali – che continua a crescere a ritmi molto elevati. La gamma di Yogurt da Bere Probiotici Sigma, prodotti esclusivamente con latte italiano e senza conservanti né coloranti, si compone di quattro referenze. In particolare, Sigma ha arricchito i due prodotti ai gusti Mela e Kiwi e Bianco ai Cereali con Beneo, un ingrediente naturale estratto dalla radice della cicoria, che contiene inulina e oligofruttosio, due zuccheri che attraversano il sistema digestivo senza essere assorbiti o modificati, favorendo l’equilibrio dell’apparato digerente e stimolando le difese naturali dell’organismo. Gli Yogurt da Bere Sigma sono quindi una novità che ha tutte le carte in regola per incontrare i favori dei consumatori. Merito di tre grandi plus: la ricchezza in fibre, che migliorano il transito intestinale; la presenza di sostanze probiotiche, che facilitano la crescita e la moltiplicazione di “batteri buoni” – bifidobatteri e i lactobacilli – a loro volta preziosi per il rafforzamento del sistema immunitario; i benefici effetti di inulina e oligofruttosio sull’assorbimento del calcio. Caratterizzati da un packaging molto “friendly”, gli Yogurt da Bere Sigma sono disponibili sugli scaffali dei punti vendita Sigma a partire dalla prima settimana di dicembre. .  
   
   
FINI: NUOVE, SQUISITE REFERENZE APPENA USCITE SUL MERCATO ITALIANO CHE HANNO GIÀ CONQUISTATO I BUONGUSTAI DI TUTTA ITALIA!  
 
Prima fra tutte l´originale e versatile Glassa Top Down, proposta nella pratica confezione da 250 ml. L´aceto Balsamico di Modena Fini, da sempre usato dagli Chef per le loro preparazioni, spesso deve essere "ridotto" per realizzare glasse per guarnire e decorare i piatti più raffinati. Ecco che oggi Fini ha pensato di creare questa fantastica riduzione balsamica che trasformerà ogni donna in un´abile Chef, in grado di inventare sempre bellissime e gustosissime presentazioni! Un prodotto pratico e innovativo per il mercato italiano è senza dubbio l´Aceto Balsamico di Modena 3 Foglie Spray. Già di grande successo nei mercati esteri (negli Stati Uniti e in Germania è diventato top brand in brevissimo tempo), in Italia è il prodotto che mancava agli estimatori della buona cucina. La qualità speciale di questa bottiglia è contraddistinta dal simbolo delle 3 foglie che sintetizzano un prodotto dal gusto rotondo e corposo, dall´aroma e dai profumi dolci perfettamente bilanciati. Ecco che Fini 3 Foglie si presenta dunque come un prodotto molto versatile da utilizzare con fantasia in tantissime applicazioni. Ottima come dressing, spruzzata sopra i formaggi, pratica per marinare pollo, carne, pesce, verdure, golosa come topping per fragole, fichi e dolci. Si posiziona invece al top della gamma tra gli Aceti Balsamici il nuovissimo Fini Limited Edition contraddistinto dalle 4 Foglie che indicano un prodotto di qualità superiore, presentato in una confezione che già da sola vale l´acquisto! La bottiglia, infatti, taglio diamante e dall´aspetto ricercato, nel formato da 250 ml, contiene l´espressione migliore dell´Aceto Balsamico di Modena Fini. Tre lunghi e preziosi anni di invecchiamento rendono questo prodotto unico nel suo genere. Gusto bilanciato, di una dolcezza fine e gradevole, Fini 4 Foglie è ottimo sia come complemento dolce - sul gelato e sulle fragole - sia con la carne, il pesce e le verdure. Può diventare anche un perfetto regalo per i cultori degli ingredienti ricercati. Ideale per la cucina di tutti i giorni è l´Aceto Balsamico di Modena I. G. P. Riconoscibile dall’ etichetta oro. La bottiglia tonda racchiude un grande aceto balsamico che ha da poco ottenuto la prestigiosa denominazione di Indicazione Geografica Protetta. Una battaglia cominciata nel lontano 1994 e conclusasi nel giugno 2009 quando da Bruxelles è arrivata la "fumata bianca" per la Igp al tipico prodotto modenese. Oggi la bottiglia con l´etichetta oro arriva sugli scaffali dei supermercati italiani per portare sulla nostra tavola solo il meglio della produzione Fini. Le novità dal mondo Fini: ottimi prodotti nella migliore tradizione italiana che vanno ad arricchire il catalogo di Eurofood, il leader in Italia che importa e distribuisce solo le più prestigiose specialità alimentari. .  
   
   
VINIADI A MONTEGROTTO TERME – I GIOVANI PER L’EDUCAZIONE AL GUSTO  
 
 Montegrotto Terme, in provincia di Padova, si prepara ad ospitare la finalissima delle “Viniadi 2009”, 3ª edizione del Campionato italiano per degustatori di vino non professionisti, in programma nel pomeriggio del 26 novembre nella sede della Strada dei Vini Doc Colli Euganei, in Viale Stazione 60. I diciotto semifinalisti, dai 18 ai 52 anni di età, 9 del centro nord e altrettanti del centro sud, si contenderanno il podio per il Campione assoluto, il più giovane e i primi classificati nelle categorie: junior, senior e “hors d’age”, nel corso di una gara che prevede, tra l’altro, una degustazione alla cieca di sei vini rossi e bianchi dei quali individuare i vitigni e le regioni di provenienza. I premi delle “Viniadi” consistono in filari di vite offerti in usufrutto da aziende di prestigio di tutta Italia, bottiglie di qualità e periodi di vacanze – studio in aziende vinicole. Le “Viniadi” si svolgono nell’ambito della “due giorni” veneta dedicata al progetto “Vino e Giovani”, la campagna di educazione alimentare e comunicazione per le nuove generazioni promossa dal Ministero delle Politiche Agricole in collaborazione con le Regioni e le Università, affidata per l’esecuzione all’Enoteca Italiana di Siena, il cui testimonial è Beppe Fiorello. In questa cornice, venerdì 27 novembre, con inizio alle 9,30, nell’Aula Magna di Agripolis a Legnaro, sempre in provincia di Padova, è in programma il Talk show “Il vino ieri, oggi e domani: la parola ai giovani”, realizzato in collaborazione con la Regione del Veneto e l’Università degli Studi di Padova. “Abbiamo sposato in pieno queste iniziative – ha sottolineato il vicepresidente della Giunta regionale Franco Manzato – perché il vino, bevanda identitaria che ha contrassegnato la storia e la civiltà europee, non va demonizzato ma ne va diffuso un consumo consapevole e intelligente, elemento di stile, straordinario complemento della tavola, eccezionale espressione del territorio”. Alla manifestazione interverranno tra gli altri lo stesso vicepresidente Manzato, il Rettore Giuseppe Zaccaria, il preside della facoltà di Agraria Giancarlo Dalla Fontana, il presidente di Enoteca Italiana Claudio Galletti, il medico Giovanni Merone dell’Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, Omar Calabrese, docente di Semiotica delle Arti all’Università di Siena, Rosa Bianco Finocchiaro coordinatrice del Programma “Cultura che nutre”, il presidente dell’ Istituto Nazionale di Sociologia Rurale Corrado Barberis, Mattia Ardenghi rappresentante degli studenti dell’Università di Padova, il dirigente del Ministero Ludovico Gay. Modererà Susanna Petruni, giornalista e conduttrice del Tg1 Rai. Nel corso della manifestazione saranno premiati i vincitori delle “Viniadi” e del Concorso di idee “Perbacco”, il cui obiettivo è di dare un nuovo volto alla comunicazione e all’immagine del vino presso le nuove generazioni. Nel pomeriggio, sempre ad Agripolis, sono previste una degustazione guidata “Alla scoperta del vino” (su prenotazione), in collaborazione con la sezione veneta dell’Associazione Giovani Imprenditori Vinicoli Italiani e, dalle 15,30 alle 18, la degustazione libera di una selezione di vini tipici veneti in collaborazione con le Strade del Vino e dei Prodotti tipici del Veneto. .  
   
   
BRESCIA - VINI IGT/DOC/DOCG: DENUNCIA UVE ENTRO IL 15 GENNAIO  
 
Con il Regolamento Ce n. 436/2009 della Commissione del 26 maggio 2009 (pubblicato sulla G. U. C. E. L. 128 del 27. 5. 2009), art. 16, comma 1, il termine per la presentazione della dichiarazione annuale di vendemmia è stato fissato al 15 gennaio. Poiché la denuncia delle uve per i vini Docg, Doc e Igt deve essere presentata contestualmente alla dichiarazione generale di produzione, a partire dalla vendemmia 2009-2010, anche il termine di scadenza di questo adempimento è fissato al 15 gennaio di ciascun anno. Le denunce delle uve per la produzione dei vini Igt, Doc e Docg devono essere presentate dai conduttori dei vigneti, iscritti negli appositi Albi regionali, alla Camera di Commercio, la quale, dopo le verifiche di sua competenza e previa acquisizione del parere di conformità dall´organismo di controllo autorizzato dal Ministero, rilascia le ricevute richieste. Per informazioni contattare l´Ufficio Agricoltura (via Einaudi, 23 Brescia - Ii Piano) tel. 0303725257-356 e-mail agricoltura@bs. Camcom. It - sito internet camerale alla pagina Agricoltura e ambiente/Viticoltura/denuncia uve. .  
   
   
ALLA SICILIA 45MLN PER RISTRUTTURARE I VIGNETI  
 
Palermo – In sede di ripartizione ministeriale sono stati assegnati alla Sicilia, per la campagna 2009-2010, oltre 45 milioni di euro delle risorse del Piano nazionale di sostegno (Pns), che ammonta complessivamente a 298 milioni di euro. Le somme saranno impiegate per la ristrutturazione, la riconversione, la distillazione, l’arricchimento dei vini con il mosto e la Vendemmia verde. “Dal 2000 ad oggi – ha spiegato l’assessore regionale all’Agricoltura, Michele Cimino - la Sicilia è stata la regione che più delle altre ha speso i fondi disponibili, utilizzando spesso anche le risorse delle altre Regioni del Paese. Anche le risorse di quest’anno, relative al piano di riconversione, per la campagna 2009, che ammontano a poco meno di 24 milioni, sono state tutte impiegate. Ne hanno beneficiato più di mille agricoltori, che da qualche giorno hanno ricevuto i relativi pagamenti. Oltre ai contributi del Psn, abbiamo speso anche la quota nazionale di 19 milioni assegnata alla Sicilia per estirpare di vigneti”. “Così come sono state spese- ha aggiunto - anche le risorse 2009 pari a circa 20 milioni di euro, relative alla distillazione dell’alcol e alla distillazione di crisi”. L’assessore ricorda che nel 2010 “ci saranno anche gli aiuti di altre due misure nazionali: quelli relativi alle domande presentate dall’assessorato a giugno scorso al ministero destinati all’estirpazione di altri 5000 ettari di superficie vitata e di cui si aspetta solo la comunicazione della relativa graduatoria, e i nuovi aiuti previsti dalle misure per la distillazione di alcol e la distillazione di crisi”. “In particolare – ha sottolineato Cimino - la quota di aiuti destinata all’abbandono definitivo è stata una vera opportunità per le tante piccole aziende che, in gravissime difficoltà, non avendo più la forza economica di stare sul mercato hanno preferito estirpare i propri vigneti piuttosto che cedere i diritti di impianto che sarebbe stato meno remunerativa”. “L’obiettivo, in prospettiva – ha concluso l’assessore all’Agricoltura - è garantire un reddito alle 62 mila aziende agricole vitate diminuendo e orientando la produzione in eccesso verso destinazioni certe di mercato”. .