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Notiziario Marketpress di Mercoledì 19 Gennaio 2011
"MUCCA PAZZA": UNO STUDIO CONFERMA CHE I PRIONI SONO TRASMISSIBILI PER VIA AEREA  
 
Alcuni ricercatori tedeschi e svizzeri hanno scoperto che i prioni, gli agenti infettivi che provocano la malattia di Creutzfeldt-jakob (Mcj) e l´encefalopatia spongiforme bovina (Bse o malattia della "mucca pazza"), sono trasmissibili per via aerea. I risultati, presentati sulla rivista Plos Pathogens, potrebbero portare allo sviluppo di nuove misure difensive da applicarsi da parte di scienziati ed esperti di animali. Lo studio è stato in parte finanziato dai progetti dell´Ue Anteprion e Priority. I ricercatori sanno già da qualche tempo che i prioni sono trasmissibili attraverso strumenti chirurgici contaminati, cibo, latte, saliva, feci, urina e trasfusioni di sangue, anche se queste ultime solo in casi rari. Non si sapeva però se i prioni potessero essere trasmessi attraverso l´aria. Gli scienziati dell´Università di Zurigo in Svizzera e dell´Istituto di immunologia, Friedrich-loaffer-institut, Tübingen in Germania hanno testato topi immunodeficienti e immunocompetenti per determinare se fossero suscettibili a prioni trasportati dall´aria. Hanno messo i topi in speciali camere di inalazione e li hanno esposti ad aerosol contenenti prioni, il che ha avuto come risultato la malattia. Hanno scoperto che appena 1 minuto di esposizione agli aerosol era sufficiente per provocare la malattia in ciascun soggetto. Inoltre più a lungo rimanevano esposti agli aerosol più velocemente comparivano i primi sintomi. La ricerca da loro condotta dimostra che i prioni possono essere trasportati dall´aria. Secondo i ricercatori sembra che i prioni si trasferiscano dalle vie respiratorie e colonizzino direttamente il cervello, aggiungono che una serie di difetti del sistema immunitario ha impedito la prevenzione dell´infezione. "Un sistema immunitario funzionalmente intatto non è strettamente necessario per l´infezione aerogenica da prioni," scrivono gli autori dello studio. Il team ha sottolineato che i prioni sono responsabili dell´epidemia della malattia della mucca pazza che ha paralizzato l´industria della carne bovina britannica nei primi anni 1990. Oltre 280.000 mucche sono morte di Bse. La trasmissione della Bse agli esseri umani, che può verificarsi quando una persona consuma cibo derivato da mucche infette con Bse, provoca la variante umana, cioè la malattia di Creutzfeldt-jakob (Mcj), caratterizzata da un progressivo e invariabilmente letale cedimento delle cellule del cervello. Quasi 300 persone sono morte dopo aver mangiato cibi prodotti a partire da mucche infettate con Bse. I ricercatori sostengono che le misure precauzionali contro le infezioni da prioni nei laboratori scientifici, mattatoi e impianti per la produzione di alimenti per animali non comprendono misure rigide per proteggersi dagli aerosol. Questa recente ricerca potrebbe obbligare gli scienziati e il settore alimentare a pensare a come i prioni vengono trasmessi attraverso l´aria e a sviluppare regolamenti che potrebbero minimizzare il rischio di infezione da prioni sia negli esseri umani che negli animali. "Questi risultati suggeriscono che le attuali linee guida di biosicurezza applicate nei laboratori diagnostici e scientifici dovrebbero comprendere aerosol a prioni come potenziale vettore di infezioni da prioni," scrivono gli autori. Anteprion (´Development of a preclinical blood test for prion diseases´) ha ricevuto 2,45 milioni di euro nell´ambito dell´area tematica "Scienze della vita, genomica e biotecnologia per la salute" del Sesto programma quadro (6° Pq), mentre Priority (´Protecting the food chain from prions: shaping European priorities through basic and applied research´) è sostenuto nell´ambito del tema "Alimentazione, agricoltura e pesca e biotecnologia" del Settimo programma quadro (7° Pq) con ben 6 milioni di euro. Per maggiori informazioni, visitare: Università di Zurigo: http://www.Uzh.ch/index_en.html/  Institute of Immunology, Friedrich-loeffler-institut, Tübingen: http://www.Fli.bund.de/en/startseite/research-institutes/institut-fuer-immunologie.html  Plos Pathogens: http://www.Plospathogens.org/home.action  Anteprion: http://anteprion.Vitamib.com/  Priority: http://www.Prion-priority.eu/web/index.php    
   
   
UE, AGRICOLTURA: UNA POLITICA AGRICOLA FORTE PER GARANTIRE LA SICUREZZA ALIMENTARE  
 
Per assicurare un approvvigionamento sicuro di prodotti alimentari a prezzi accessibili, l´Ue deve dotarsi di una forte politica agricola comune che scoraggi la speculazione su materie prime alimentari e aiuti i giovani a intraprendere l´attività d´agricoltore. É quanto afferma il Parlamento in una risoluzione, approvata martedì, che sottolinea l´importanza del tema della sicurezza alimentare, con la domanda mondiale in ascesa e il 16% dei cittadini europei al di sotto la soglia di povertà. I deputati, approvando martedì una risoluzione preparata da Daciana Octavia Sârbu (S&d, Ro), chiedono che la Politica agricola comune (Pac) futura, attualmente discussa dalle Istituzioni comunitarie, garantisca la sicurezza dell´approvvigionamento alimentare a tutti i cittadini europei, mantenga la vitalità delle zone rurali e assicuri la produzione alimentare in tutta l´Ue. La Pac del futuro dovrà anche offrire ai cittadini, secondo il Parlamento, l´accesso a un adeguato approvvigionamento di cibo, permettere la diffusione d´informazioni nutrizionali e migliorare le condizioni per la realizzazione di programmi quali Latte nelle scuole e Frutta nelle scuole. Contro la speculazione, disciplinare i prodotti finanziari - I deputati ritengono che i derivati su merci e prodotti alimentari siano diversi dagli altri strumenti finanziari e propongono che i primi siano trattati solo "da operatori che hanno il legittimo interesse a proteggere i prodotti agricoli da rischi", sottolineando che il comportamento speculativo "ha inciso fino al 50% sulle recenti impennate dei prezzi", con, ad esempio, un aumento di prezzo dei contratti per il frumento del 70% in soli due mesi. Al fine di garantire che gli strumenti finanziari esistenti aiutino gli agricoltori a far fronte alle crisi, piuttosto che aiutare gli speculatori a provocare una volatilità estrema dei prezzi, i deputati chiedono una revisione della legislazione europea in materia di prodotti finanziari per rendere le negoziazioni più trasparenti. I deputati hanno anche espresso sostengo per le proposte fatte dall´attuale Presidenza del G20. Incentivi per i giovani agricoltori - La Pac di domani dovrà fare di più per i giovani agricoltori. Solo il 7% degli agricoltori europei ha meno di 35 anni, mentre l´Ue avrà bisogno di 4.5 milioni di agricoltori nei prossimi 10 anni. I deputati chiedono pertanto di rafforzare le misure esistenti per attrarre i giovani verso l´agricoltura, come i premi d´installazione e i tassi d´interesse agevolati sui prestiti. Sicurezza alimentare globale - I deputati propongono la creazione di un "sistema globale mirato di riserve alimentari" con riserve di emergenza per combattere la fame e riserve invece da utilizzare per regolare i prezzi delle materie prime, gestito dalle Nazioni Unite o dalla Fao; essi chiedono alla Commissione di vagliare il modo più efficace per realizzare tale obiettivo.  
   
   
OBBLIGATORIA L’INDICAZIONE DELL’ORIGINE SUI PRODOTTI ALIMENTARI.  
 
Venezia - “Una pietra miliare a tutela dei consumatori e dei produttori agricoli; un traguardo del quale vantarsi e da pretendere da parte di tutti coloro che preferiscono celarsi dietro l’anonimato”. E’ entusiasta l’assessore all’agricoltura del veneto per il varo definitivo e all’unanimità, da parte della commissione agricoltura della Camera in sede legislativa, del disegno di legge sull’etichettatura, che rende obbligatoria l’indicazione dell’origine sui prodotti alimentari. “Ringrazio il Governo per aver sostenuto questa legge – ha aggiunto Manzato – che oggi diventa un principio sacrosanto e sulla quale un paio di anni fa non si era trovata una sufficiente maggioranza parlamentare. Ma si vede che di acqua sporca ne è passata sotto i ponti e che oggi è sotto gli occhi di tutti quello che ad alcuni sembrava un’inutile incombenza burocratica e che invece deve diventare un obiettivo irrinunciabile e ineludibile. Altro che inutile incombenza: evidentemente c’erano e ci sono potentati che temono il confronto con i prodotti del territorio. La concorrenza leale è confronto senza che si debba temere alcuna verità o che si debba nascondere nulla. Il principio liberale della libertà di commercio non può essere inteso come parità di qualità tra produzioni diverse. Noi abbiamo voluto eliminare il dubbio circa l’origine della materia prima dell’alimentazione: cioè di prodotti per nulla banali, anche se quotidiani, per la nostra salute e per quella dei campi. Abbiamo dato più libertà ai consumatori, che sono i primi interlocutori”. “Ho letto che a fronte di questo successo collettivo e unitario è intanto decaduta la norma sulle frodi alimentari. L’auspicio – ha concluso Manzato – è che questo vuoto venga immediatamente colmato”.  
   
   
AGRICOLTURA BASILICATA: CIA, MODIFICHE A LINEE GUIDA SU ENERGIA  
 
Il presidente regionale della Cia-confederazione Italiana Agricoltori, Donato Distefano, in una lettera inviata ai vertici regionali ha presentato la richiesta di modifiche alla delibera della Giunta regionale sulle linee guida per la progettazione degli impianti di produzione di energia alternativa. “Le modifiche proposte – sottolinea il presidente della Cia - a nostro parere disciplinano in forma più consona le procedure attuative declinando nel contempo meglio e con maggior coerenza i fabbricati e le strutture, in presenza delle quali scattano preventivamente alcuni prerequisiti e prescrizioni, nel caso di avvio di opere destinate alla costruzione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili in questo caso eolici. L’obiettivo è quello di favorire e garantire senza particolari divieti e rigidità, standard di sicurezza verso i cittadini tesi a garantire, l’incolumità della loro salute, la contestuale salvaguardia, tutela e preservazione dei nostri territori rurali, delle aziende agricole e loro annessi, cioè tutto quel complesso di opere che caratterizza e contraddistingue siti e paesaggio agrario della Basilicata”. “La capacità competitiva della nostra economia agricola –continua Distefano - passa tramite l’adozione in forma diffusa di metodologie produttive e di tecniche imperniate su processi produttivi che fanno della qualità, della sicurezza, della sostenibilità e distintività i perni di una nuova cultura dei consumi specie quelli alimentari, l’adozione di nuovi e più rispettosi stili di vita. Per poter continuare a garantire tali condizioni sono necessari per ogni tipo di intrapresa e programmi di investimento e sviluppo attivabile nella nostra regione, coerenti opzioni e consequenziali comportamenti, mettendo stabilmente al primo posto la tutela e la sicurezza dei nostri corregionali, quale bene non negoziabile, di vitale importanza ed alla base di una società progredita e di comunità armoniose, non cedendo mai a possibili percorsi speculativi, tesi a mettere in discussione tali beni. Per la Cia questo vale anche in caso di produzioni di energia elettrica da impianti eolici”.  
   
   
PESCA: ADOTTATI DALL’ITALIA PIANI DI GESTIONE PER PESCHE SPECIALI. FEDERCOOPESCA: PASSO IMPORTANTE MA NON RISOLUTIVO  
 
Adottati formalmente dall’Italia i piani di gestione nazionali per la cosiddette pesche speciali. Lo rende noto la Federcoopesca-confcooperative che sottolinea come la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale italiana di due diversi piani di gestione sia una “un ulteriore passo in avanti, importante ma non risolutivo, per l’autorizzazione di questo tipo di pesche tradizionali”. L’associazione ricorda che dopo l’entrata in vigore del Regolamento del Mediterraneo 1967/2006, per attuare questo tipo di pesca è necessario per lo Stato membro ottenere dall’Unione europea una specifica autorizzazione che ha come presupposto l´adozione, appunto, di piani di gestioni. “L’adozione formale dei piani da parte del nostro Paese è un passo importante e ci auguriamo che possa portare ad una accelerazione nei complicati e non brevi processi comunitari di adozione. E’ indispensabili consentire agli operatori di iniziare a pescare per salvare almeno in parte la campagna di pesca."  
   
   
PASTA E FAGIOLI AL BALBI PER RIBADIRE L’ALLEANZA TRA REGIONE VENETO E RISTORAZIONE DEL TERRITORIO  
 
Venezia - Una tradizionale pasta e fagioli alla veneta, con legumi di territorio e fettucce fatte a mano, ha suggellato l’alleanza e l’identità di vedute sulla qualità e sul primato della cucina tipica tra il presidente del Veneto Luca Zaia e i ristoratori padovani coinvolti, all’inizio di gennaio, in un caso giornalistico circa l’impropria frequentazione presidenziale della cucina cinese. “Spiace che qualcuno abbia ricamato su un problema che non esiste – ha ribadito Zaia – e sono davvero lieto che siano oggi nella sede della Giunta veneta ristoratori che ho sempre difeso e che continuo a difendere”. Tutto è nato da una forzatura costruita su una foto che ritraeva Luca Zaia assieme ad un ristoratore cinese, la cui didascalia parlava di cena di Capodanno. Nessuna preferenza e nessuno spot di Capodanno, trascorso invece dal presidente del Veneto in un ristorante assolutamente tipico, mentre era stato invitato per il giorno successivo dall’amico cinese “Marco”, che gli aveva fatto trovare sul posto giornalisti e fotografi. Un equivoco giornalistico, insomma, ha ribadito il ristoratore Ivan Berton, già interlocutore di Zaia a Caterpillar sulla questione, a nome di tutti e otto i firmatari della lettera con la quale si invitava il presidente della Regione a frequentare “pure i nostri locali”. Il gruppo di ristoratori era accompagnato dal segretario della Fipe Federazione Italiana Pubblici Esercizi del Veneto Angelo Luni e per il quale è intervenuto a nome degli otto firmatari della lettera Ivan Berton. “Conosciamo bene la pluridecennale attività di Zaia, in ogni situazione, a favore della ristorazione di tradizione e della cultura agroalimentare veneta – ha fatto presente Berton – e oggi lo vogliamo ribadire”. “Il Veneto ha oltre 350 prodotti tipici, una ventina di prodotti Dop e Igp, ormai 10 vini a Docg e 26 Doc – gli ha fatto eco Zaia – e se questo giacimento di sapori è conosciuto a livello internazionale ed è una delle principali motivazioni agli oltre 60 milioni di presenze turistiche, lo dobbiamo proprio ai nostri ristoratori”.  
   
   
PECORINO ROMANO, PUBBLICATO IL PRIMO BANDO AGEA RIDURRÀ SCORTE E FARÀ CRESCERE PREZZO LATTE OVINO  
 
Cagliari - Nuovo importante passaggio per la riduzione nei caseifici sardi delle giacenze di Pecorino Romano Dop. Agea (l’Agenzia nazionale per le erogazioni in agricoltura), d’intesa con la richiesta della Regione Sardegna avanzata al tavolo ministeriale di alcuni mesi fa, ha pubblicato il primo dei bandi 2011 per la fornitura di pecorino agli indigenti. Il provvedimento ha come obiettivo di contribuire a stabilizzare la crescita del prezzo del Pecorino Romano e generare entro il 2011 una significativa crescita del prezzo del latte ovino e caprino, a tutto vantaggio del mondo della produzione. Secondo una prima stima, saranno smaltiti grazie a questo primo bando oltre 20mila quintali di pecorino. Soddisfatto l’assessore dell’Agricoltura Andrea Prato: "Si tratta di una buona notizia, peraltro molto attesa, per il nostro comparto agropastorale. Dopo gli aiuti alle aziende per aggregare il latte e l´offerta di pecorino, ora si procede con la riduzione delle scorte che avrà come prima e decisiva conseguenza rimettere in moto le nostre imprese cooperative e private che nella stagione casearia in corso avevano rischiato di chiudere. Il primo bando Agea è stato diviso in più tranche come avevamo chiesto. A questo si aggiungerà l’attuazione in tempi brevi del piano di diversificazione e innovazione dell’offerta casearia studiato dalla Regione, il quale contribuirà alla riduzione degli eccessi di produzione di Romano”. “Con questi primi ma strategici provvedimenti per la pastorizia sarda – continua l’assessore - da una parte si è affrontata l’emergenza lasciando alle spalle la fase più acuta della crisi, dall’altra si sono poste le basi per attuare interventi strutturali e duraturi sui quali la Giunta Cappellacci e la maggioranza, resistendo alle sirene dei soliti aiuti a pioggia, stanno investendo tutto per una seria riforma agraria in Sardegna”. Le aziende interessate alla partecipazione al bando dovranno presentare domanda entro il prossimo 30 gennaio. Tutti i dettagli sul bando sono consultabili sul sito web di Agea: www.Agea.gov.it/    
   
   
PESCA: LA CAMPANIA HA RAGGIUNTO L´OBIETTIVO DI SPESA DEL FONDO EUROPEO DELLA PESCA 2007-2013. A DISPOSIZIONE 8,5 MILIONI DI EURO  
 
 La Regione Campania ha realizzato la migliore performance in termini di spesa, tra le regioni dell´Obiettivo Convergenza, nel settore della pesca. Lo ha certificato l´Autorità di Gestione del Fondo Europeo della Pesca 2007-2013, che ha fornito i risultati conseguiti dalle Regioni a dicembre 2010 nel corso della riunione della Cabina di Regia. In base ai dati forniti dall´Adg, la Regione Campania ha realizzato il 104,82 in termini percentuali, corrispondenti a euro 3.598.661,17 di spesa. "Intenso - dichiara l´assessore all´Agricoltura della Regione Campania Vito Amendolara - è stato lo sforzo della struttura regionale, così come è accaduto per il Piano di Sviluppo Rurale, per dare celere e tempestiva attuazione agli interventi previsti dal programma, al fine di investire ingenti risorse finanziare, che consentiranno di riavviare la crescita economica dell´intero settore. “Un traguardo importante, ma dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione. Infatti, secondo i dati forniti dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali entro il 31 dicembre 2011 la previsione di spesa della Regione Campania è di circa 8, 5 milioni di euro solo di risorse comunitarie. "Ci sono le condizioni - ha concluso l´assessore - affinchè la pesca e l´agricoltura, insieme al turismo possano rappresentare i driver con i quali rilanciare l´economia della nostra Regione".  
   
   
15 AZIENDE ZOOTECNICHE CANCELLARA IN MARCHE E EMILIA ROMAGNA  
 
Un’occasione di confronto e scambio di esperienze su metodi e modelli organizzativi tra aziende zootecniche che hanno scelto di dare un valore aggiunto alla produzione agricola, ovvero di associarsi in una associazione temporanea d’impresa “Ati salumi cancellaresi” per trasformare e commercializzare la carne di suino prodotta nei propri allevamenti. Sarà questo lo scopo del viaggio-studio organizzato dall’Azienda Agraria Sperimentale Dimostrativa “Pantano” di Pignola dell’Alsia, per le giornate di giovedì 20, venerdì 21e sabato 22 gennaio, che vedrà protagoniste 15 di aziende zootecniche della montagna di Cancellara in visita alla realtà di produzione e trasformazione di suini in Marche e in Emilia Romagna. Il programma del viaggio-studi prevede nella giornata di giovedì l’incontro tra la delegazione composta da allevatori di Cancellara e funzionari Alsia con il tecnico dott. Ugo Testa dell’Assam (Agenzia Servizi Settore Agroalimentare Marche) che segue l’allevamento del suino “della Marca”. Le giornate di venerdi 21 e sabato 22 proseguiranno a Parma con l’incontro presso l’Apa (Associazione Provinciale Allevatori) del dott. Raffaele Manini e del suo staff tecnico di veterinari impegnato nella selezione genetica del suino “Nero di Parma” e presso il Ssica (Stazione Sperimentale per le Industrie Conserviere Alimentari) con il dott. Pietro Baldini per capire le peculiarità della trasformazione delle carni di suino nero di Parma. In entrambe le giornate sono in programma le visite ad allevamenti suini e di trasformazione, per conoscere come i “colleghi marchigiani e emiliani” sono riusciti a farsi conoscere e apprezzare dai consumatori la loro produzione di nicchia attraverso una specifica valorizzazione, in quanto produzione limitata che trova il giusto spazio nella ristorazione di alto profilo e nella trasformazione in salumi di straordinaria unicità, commercializzati, soprattutto, attraverso la vendita diretta.  
   
   
BONDENO, LA NUOVA PROPOSTA DI RICONVERSIONE DELL´EX ZUCCHERIFICIO.  
 
 Bologna - "E’ una buona proposta, che in tempo di crisi offre al territorio un’ importante prospettiva occupazionale e produttiva e rafforza la vocazione agroalimentare della provincia e della regione. Ora è importante che il 28 gennaio si sottoscriva il nuovo Accordo di riconversione e si osservi una rigorosa tempistica di avvio ed esecuzione dei lavori”. Così l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni ha commenta ieri la nuova proposta per la riconversione dell’ex zuccherificio di Bondeno nel ferrarese, che prevede la realizzazione di uno stabilimento per la produzione di pasta fresca, piatti pronti, pizza. “Gli investitori– sottolinea tra l’altro Rabboni - prevedono che il nuovo impianto possa acquisire materie prime dalle filiere agricole locali e dare lavoro a circa 300 persone. Si tratta dunque di una iniziativa di grande valore perché oltre a rioccupare i dipendenti dell’ex zuccherificio creerà nuova occupazione per giovani ed adulti, ed offrirà nuove possibilità di sbocco alle produzioni agricole del territorio. Il nuovo pastificio rafforzerà inoltre la vocazione del nostro territorio all’agroalimentare, settore trainante la ripresa economica e l’export regionale.” Nella riunione svoltasi ieri presso la sede della Regione - cui hanno partecipato oltre a Rabboni l’assessore della Provincia di Ferrara Davide Nardini, il sindaco di Bondeno Alan Fabbri, Guido Vivarelli Colonna di Finbieticola, Fabrizio Panziera e Franco Lelli di Progenal (insieme a Finbieticola la società che realizzerà l´intervento), Alessandro Bruni del´Università di Ferrara, i rappresentanti dei Sindacati e della Camera di Commercio - è stato firmato un verbale propedeutico. L’accordo vero e proprio verrà sottoscritto il 28 gennaio. In questa data verranno anche definite puntualmente le modalità e i tempi di riassunzione dei 16 lavoratori che sono ancora alle dipendenze di Finbieticola. Il precedente accordo prevedeva la realizzazione, nell’area dell’ex zuccherificio, di una centrale a biomasse.  
   
   
PESCA: AUDIZIONE SENATO, DA ASSOCIAZIONI CHIESTI INTERVENTI PER USCIRE DA MARGINALITÀ  
 
“Occorrono interventi per fare uscire la pesca dalla marginalità”. Questa l’esigenza espressa dall’Agci Agrital, Federcoopesca-confcooperative e dalla Lega Pesca nel corso dell’audizione di ieri in Commissione agricoltura del Senato. “Gli elevati costi di gestione delle attività di pesca e le produzioni extraeuropee che invadono i mercati nazionali sono la cartina di tornasole di un comparto in forte sofferenza” sottolineano le tre associazioni. “Abbiamo bisogno di rilanciare le produzioni nazionali. In quest’ottica l’approvazione della legge sulla etichettatura è uno strumento utile per qualificare il frutto del lavoro dei pescatori italiani”. Per le associazioni quella di una maggiore tracciabilità del prodotto è la strada da seguire. “Dobbiamo utilizzare tutti gli strumenti legislativi a disposizione per garantire ai consumatori un prodotto di qualità e agli operatori strumenti per valorizzare e tutelare il prodotto made in Italy”.  
   
   
PESCA, LA PUGLIA GUIDA L’AZIONE PER AMMORTIZZARE GLI EFFETTI DEL REGOL. CEE  
 
Bianchetto e Rossetto: al Ministero la richiesta per il fermo volontario con i fondi Fep, il Fondo Europeo per la Pesca. “La Puglia, anche in qualità di regione capofila, sta conducendo un’azione di costante sollecitazione verso il Mipaaf, affinché l’entrata in vigore del regolamento comunitario (Regolamento 1967/06 ) non si abbatta in maniera devastante sul sistema della pesca pugliese e italiano”. Lo dichiara l’Assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Dario Stefàno, a margine della Commissione Politiche Agricole del 13 genniao, di cui è coordinatore. “La prospettiva di un possibile cambio di posizione da parte dell’Unione Europea – aggiunge Stefàno - in merito alla concessione di una deroga alla pesca del bianchetto e del rossetto, scaturisce proprio dall’azione che stiamo svolgendo ormai da mesi, pur in presenza di una dichiarata contrarietà del ministro italiano." Per rimanere in Puglia, ed alle problematiche delle marinerie pugliesi, l’assessore Stefàno annuncia che “ è già all’attenzione della Direzione Generale della Pesca del Ministero, la richiesta da parte della Regione Puglia di utilizzo delle risorse dell’Asse I del Fep (Fondo europeo della Pesca), per un ulteriore fermo volontario, così come fatto efficacemente nel 2010 in coincidenza con la definitiva entrata in vigore del regolamento comunitario". “A chi dal Pdl pugliese – prosegue l’assessore Stefàno - tanto si affanna per cercare visibilità su una vicenda così delicata, propagandando ipotetici suoi "buoni uffici" con il Ministro, consigliamo di studiare un po’ di più prima di rilasciare dichiarazioni piene zeppe di inesattezze, per evitare quantomeno di strumentalizzare a fini propagandistici il disagio dei nostri operatori con i quali condividiamo da tempo preoccupazioni e proposte". “Come pure – incalza Stefàno – consigliamo di non sprecare troppe energie per attaccare la Regione Puglia e Vendola, poiché sbaglierebbe platealmente destinatario: il governo regionale, infatti, non ha competenza né in materia di autorizzazione all´utilizzo di risorse Fep ai fini del sostegno di fermi volontari, stante la gestione in capo al Ministero (e quindi eventuali rischi di disimpegno non sarebbero addebitabili alla giunta Vendola nè a nessuno altro governo regionale), né in materia di deroghe alla pesca”. “Piuttosto, - aggiunge ancora Stefàno – potrebbe sfruttare tempo ed energie per convincere il ministro Galan a cambiare idea, visto che sin dal suo insediamento si è detto sempre contrario alla richiesta di deroghe, indebolendo di fatto la posizione italiana. Come pure, gli consigliamo di usare i suoi buoni uffici affinché l’europarlamentare Barbara Matera, almeno una volta, svolga il suo ruolo in favore della Puglia che l’ha eletta, per farsi parte diligente verso l’Ue, sulla reale esistenza delle condizioni che giustificherebbero la deroga alla pesca del bianchetto nelle acque pugliesi”.  
   
   
IRRIGAZIONE: INCONTRO A ROMA SU MONTEDOGLIO ED ENTE IRRIGUO  
 
 perugia – Un incontro svoltosi ieri a Roma, presso il ministero per le risorse agricole, tra gli assessori all’agricoltura delle Regioni Umbria e Toscana, Fernanda Cecchini e Gianni Salvadori, con il Commissario ad acta e con il direttore dell’Ente Irriguo Umbro Toscano, nell’ordine Giuseppe Serino e Diego Zurli, ha consentito di fare il punto sui problemi del ripristino della diga di Montedoglio, dopo il crollo delle scorse settimane e sul trasferimento delle funzioni dello stesso ente, di cui una recente legge ha decretato lo scioglimento entro il 6 novembre di quest’anno. Su Montedoglio i due assessori hanno chiesto al Commissario di rinnovare, per parte sua, le sollecitazioni, già rivolte ai due ministri competenti dell’agricoltura e dei lavori pubblici dai Presidenti delle Regioni, affinché il ripristino del manufatto lesionato avvenga nei tempi più rapidi possibili, potendo contare su certezza di risorse finanziarie e qualità di esecuzione tecnica. Fiducia sulla conferma dei fondi disponibili è stata espressa dal commissario Serino, che ha anche assicurato di aver affidato l’elaborazione di un progetto tecnico che dovrà consentire l’inizio degli interventi di restauro immediatamente a ridosso della conclusione della indagine giudiziaria. Nel frattempo la attuale capienza dell’invaso, sebbene ridotta a 80milioni di metri cubi dai 150 della diga a pieno regime, assicura, ha valutato Serino, una certa “tranquillità” nelle forniture di acque tanto per l’uso irriguo che per quello idropotabile. La odierna riunione era stata convocata per svolgere, in tempi utili a scongiurare interruzioni di attività, un approfondimento delle tematiche collegate all’assorbimento delle funzioni dell’ente irriguo. “Le due Regioni – ha detto Fernanda Cecchini – valutano ‘strategiche’ queste funzioni e si candidano, di conseguenza, ad assumerle e gestirle. Umbria e Toscana – ha proseguito l’assessore umbro - pensano che le attività di gestione ed erogazione delle risorse idriche possa essere affidata ad un ente pubblico economico da esse e tra di esse costituito, mentre la proprietà delle strutture principali, dighe e condotte maggiori, dovrebbe rimanere in capo al demanio statale. Al costituendo ente economico, a giudizio delle Regioni, - ha detto ancora Cecchini - andrebbero affidate le risorse e la responsabilità di esecuzione delle opere di completamento programmate, cioè la stabilizzazione del versante destro Casanova di Valfabbrica e i lavori di messa in funzione della diga sul Chiascio e il completamento della condotta dal Montedoglio a Castiglione del Lago, per un investimento totale di circa 130milioni di euro”. Le Regioni – ha riferito infine l’assessore - lavoreranno alla stesura di un protocollo di intesa per la nascita del nuovo ente, mentre il Commissario compirà le verifiche con il demanio statale. Torneremo a vederci il prossimo 8 febbraio”.  
   
   
PESTO GENOVESE NEL DNA DELLA LIGURIA  
 
Genova -  ”Promuovere e tutelare i prodotti tipici di qualità vuol dire valorizzare il territorio. Nel caso del pesto genovese siamo di fronte a un modo di essere fortemente radicato, a un pilastro dell’identità della cultura enogastronomica che insieme alla Marca Liguria costituisce un binomio importantissimo per tutta la regione. Perché oggi, dare concretezza ai prodotti di qualità è un passaggio decisivo per comunicare il territorio. Basti pensare al Trentino con le mele, alle Langhe con i tartufi e alla Toscana, al marchio Tuscany, con l’olio e i vini”. Lo ha detto l’assessore al Turismo della Regione Liguria Angelo Berlangieri, intervenendo alla presentazione del “Pesto- Day’s” nella sede della Regione Liguria.  
   
   
MATERA LE LINEE PER IL CENTRO DIETA MEDITERRANEA  
 
Il Comitato di indirizzo del Centro internazionale per gli studi e la cultura della Dieta Mediterranea, illustrerà le linee guida e le iniziative dell’organismo, nel corso di una conferenza stampa convocata a Matera per sabato 22 gennaio,alle ore 12.00, presso la Camera di commercio. Interverranno amministratori e rappresentanti delle istituzioni locali. L’organismo tecnico,infatti, lavorerà nel corso della settimana alla definizione del programma esaminando e valutando sul campo produzioni tipiche e tecniche di lavorazione, che caratterizzano la tradizione gastronomica del territorio. Il progetto di “Centro Internazionale per gli Studi e la cultura della Dieta mediterranea “, che coinvolge in partenariato oltre alla Camera di Commercio, anche Provincia e Comune di Matera, e con il sostegno della Regione Basilicata, segue al riconoscimento che l’Unesco ha effettuato il 16 ottobre scorso a Nairobi ( Kenya). “Matera –ha detto Tortorelli-con questa iniziativa intende diventare punto di riferimento mondiale di una delle eccellenze e delle risorse più interessanti e appetibili del bacino mediterraneo.Il progetto del Centro internazionale di studi e cultura legherà Matera, città patrimonio dell’umanità, a un “bene’’ come la Dieta mediterranea entrata a far parte della lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale Unesco per “ il valore storico che ha assunto, quale modelli alimentare negli stili di vita e per i benefici sulla salute’’.  
   
   
MILLE E UN… PANETTONE. UN INSOLITO LIBRO SULL’ INSOLITO PANETTONE A CURA DI DARIO LOISON  
 
Passate le feste, non dimenticheremo una delle novità più gradite dell’anno: il libro Mille e un...Panettone a cura della famosa casa di pasticceria Loison. Dalle parole di Dario Loison: “L’idea del panettone a tutto menu ha sempre stuzzicato la creatività e passione ed è così che dal 2003, assieme ad alcuni amici chef, abbiamo iniziato a proporre delle cene a tema. Protagonisti di queste insolite serate, dei menu non ad alto valore glicemico ma con una diversa ripartizione degli zuccheri, che non vengono concentrati appunto solo in dolcissimi dessert ma vengono distribuiti in maniera innovativa anche su fantasiosi antipasti, primi e secondi. Il coinvolgimento di chef da diverse regioni e con diverse culture ha reso possibile una raccolta di piatti che onorano e valorizzano il panettone a 360 gradi. Ci piace ricordare la crema di zucca con crostini di panettone, i cannelloni con panettone, la faraona con salsa e panettone al cioccolato, la quaglia con cipollotti caramellati su bruschetta di panettone, la scaloppa di fegato su crostino di panettone. Creatività e versatilità sono il primo valore strategico di uno chef e rappresentano altrettanto il principio sul quale si basa la nostra attività; essere artigiani, infatti, vuol dire interpretare al massimo tutta la filiera ed è proprio sulla base di questo concetto che con gli stessi chef partecipiamo alla preparazione dei piatti. Abbiamo quindi condiviso con Barbara Carbone questa nostra passione per il più classico dei dolci italiani, e dopo una chiacchierata, con la collaborazione sua e di Trenta Editore è nato “Mille e un… Panettone”, un affascinante viaggio tra passato, presente e futuro di questo dolce. Un libro che partendo dalle più antiche leggende riguardanti le origini del Pan de Toni, ripercorre tutta la storia sua e degli ingredienti di primissima scelta dai quali prende forma, per lasciarsi poi attribuire una veste insolita. Ecco dunque pagina dopo pagina che le ricette dello chef Fabrizio Ferrari (Bergamo, 1 stella Michelin) danno vita ad interi menu che rendono il Panettone protagonista sulle nostre tavole 365 giorni l’anno. Non mancano le ricette straniere, realizzate appositamente per il libro da alcuni chef d’ Europa e del Mondo, da Lugano a New York, passando per Città del Capo. Il tutto impreziosito dall’esperienza e dall’arte pasticcera Loison e dalle immagini d’epoca tratte dal nostro archivio storico.” Mille e un......Panettone. Dolciaria Loison. Www.loison.com  
   
   
UN GRANDE INCONTRO DI VINI A LUGANO AL PALAZZO DEI CONGRESSI, IL 13 – 14 MARZO 2011, SI RITROVANO LE ECCELLENZE DI ITALIA, SVIZZERA E SLOVENIA  
 
Nel 2011 il Ticino rappresenterà il luogo d´unione tra Italia, Svizzera e Slovenia. Merito di Gusto in Scena e di un centinaio di aziende vinicole che a Lugano, il 13 e il 14 Marzo, presenteranno i loro vini. La manifestazione, che prevede tre format Chef in Concerto, congresso di grandi chef, Seduzioni di Gola e I Magnifici Vini, si svolgerà al Palazzo dei Congressi. A I Magnifici Vini, grande banco d’assaggio aperto al pubblico, tra le cantine selezionate saranno presenti alcuni produttori di Merlot del Ticino. Questo vitigno, conosciuto in tutto il mondo, ha trovato qui uno dei terroir più interessanti e le cantine produttrici negli anni hanno raggiunto livelli qualitativi molto alti. Un territorio abbastanza vasto e un numero di cantine di tutto rispetto fanno del Ticino, una delle aree più importanti al mondo per il vitigno Merlot. Grandi protagonisti saranno, inoltre, i vini sloveni e italiani, con diverse decine di aziende, provenienti dalle principali aree vinicole del nostro Paese, dalla Valtellina alla Sicilia. Il pubblico potrà così compiere un giro dell’Italia, della Svizzera e della Slovenia nel bicchiere scoprendo emozioni diverse nei vini dei tre paesi. A Gusto in Scena si potrà inoltre partecipare ad alcuni momenti speciali, come le verticali di vini particolari, dall’Amarone di Tommasi ad altre grandi sorprese che saranno in grado di trasmettere forti emozioni. Dopo due edizioni a Venezia, Gusto in Scena, evento ideato dal giornalista Marcello Coronini, si sposta a Lugano. Una scelta non casuale. Che il vino unisca i due paesi è dimostrato dal fatto che, fino al 1815, la Svizzera includeva nei propri confini anche la Valtellina, oggi uno dei territori viticoli italiani dotati di maggiore fascino. Inoltre, la terra elvetica è da sempre uno dei mercati più importanti per la nostra enologia. Su un’importazione totale di 176 milioni di litri (+ 3,1% rispetto al 2008), l’Italia rappresenta il primo fornitore con una crescita, anche nell’ultimo anno, di + 12,4%. Tra le regioni più apprezzate Veneto, Toscana, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Sicilia. Il mercato Svizzero è considerato uno dei mercati che meglio paga la qualità e questo è dovuto anche al grande lavoro fatto negli anni dagli importatori, che hanno mantenuto il giusto valore del vino. Oggi si può dire che in Svizzera c’è un’ottima cultura del vino. Gusto in Scena non è solo vino. Accanto a I Magnifici Vini, si terrà Chef in Concerto, congresso gastronomico dedicato quest’anno al tema “Cucinare con... Cucinare senza... ”, che permetterà ai cuochi di presentare studi mettendo a confronto situazioni contrastanti, ad esempio “con grassi… senza grassi” oppure “con addensanti… senza addensanti”. Sarà inoltre rafforzato il dialogo fra grande ristorazione e vino. Sul palco, ad ogni piatto presentato dagli chef relatori, sarà suggerito l’abbinamento con alcuni vini delle cantine presenti a I Magnifici Vini, creando così una forte relazione fra i due eventi. Accanto a Chef in Concerto, infine, Gusto in Scena presenterà la selezione di Seduzioni di Gola, dove saranno di scena i produttori di sfizi gastronomici che faranno conoscere sapori rari e prodotti preziosi, dai formaggi ai salumi fino alle mostarde e marmellate, ma anche dolci golosità e pregiatissimi tartufi. Www.gustoinscena.it  
   
   
NESPRESSO HA INAUGURATO LA TERZA BOUTIQUE MILANESE. PER L’INAUGURAZIONE UNA MARATONA BENEFICA A FAVORE DELL’ASSOCIAZIONE FAMILIARI VITTIME DELLA STRADA  
 
Nespresso ha inaugurato una nuova Boutique italiana in grande stile. Nel nuovo spazio di Via Belfiore, 16 a Milano é possibile degustare le varietà di Grand Cru Nespresso, acquistare macchine da caffè e accessori di design, ma soprattutto vivere una vera e propria coffee experience, stuzzicando i sensi attraverso l’esperienza di un percorso alla scoperta del caffè perfetto. L’opening ha avuto due momenti fondamentali, che univano informazione e intrattenimento. Il pubblico ha vissuto un’esperienza sensoriale a 360 gradi. A partire dalle ore 19 e fino alle 22, gli attori Alessandro Preziosi e Cristiana Capotondi, insieme al Dj Alvin, si sono alternati al bancone della Boutique nel ruolo di coffee specialist, per una maratona benefica del caffè. I vip hanno degustato il caffè insieme agli ospiti e ai clienti, dispensando consigli sulle miscele e sulle varietà, e condividendo un momento di piacere sensoriale perfetto. La giornata è stata quindi un’occasione per unire glamour e impegno sociale, in un binomio al sapore di caffè, servito direttamente dalle mani di alcuni fra i giovani attori più celebrati del cinema italiano che, insieme a Nespresso, hanno offerto il proprio sostegno a favore dell’Associazione Familiari vittime della Strada Onlus, organizzazione nata nel 2000, con l’obiettivo di fermare la strage stradale, dare giustizia ai superstiti e supporto ai familiari delle vittime. Nespresso si fa portavoce di un messaggio sociale importante: un semplice caffè, sorseggiato magari al posto di un aperitivo alcolico, diventa l’occasione per risvegliare l’attenzione sulla tragedia degli incidenti stradali, che, nel solo 2009 hanno causato 4.237 morti e 307.258 feriti sulle strade e sulle autostrade italiane. L’allestimento della Boutique di Via Belfiore, dislocata su 120 mq, è stato curato dal prestigioso team di architetti dello studio Parisotto e Formenton di Padova. Il concept ripropone le linee distintive, gli elementi e i dettagli stilistici tipici del mondo Nespresso, studiati per creare un’atmosfera accogliente e discreta, ideale per invitare clienti e visitatori a seguire un percorso e a degustare l’aroma delle 16 varietà Nespresso, o per avvicinarsi la prima volta alla degustazione del caffè. Procede quindi il piano di espansione del brand che inaugura la settima Boutique in Italia, la terza a Milano dopo quelle di Galleria San Babila e Via Verri, a cui si affiancano quelle di Via Roma a Torino, di Piazza San Lorenzo in Lucina a Roma, di Corso di Porta Borsari a Verona e di via Sparano a Bari. L’inaugurazione del nuovo spazio é stata anche l’occasione per degustare e conoscere la nuova gamma Les Variations 2010, una proposta di Flavoured Coffee che Nespresso propone in Edizione Limitata negli ultimi mesi dell’anno e che in occasione del Natale 2010 interpreta lo stile Nespresso con tre aromi particolarmente amati: mandorla, caramello e vaniglia  
   
   
IL BAROLO MARCENASCO 2006 RENATO RATTI CONQUISTA IL PRIMO POSTO DI ‘WINE ENTHUSIAST’ PER LA PRIMA VOLTA UN’ETICHETTA ITALIANA AI VERTICI DELLA CLASSIFICA DEL PRESTIGIOSO MAGAZINE AMERICANO  
 
E’ il Barolo Marcenasco 2006 Renato Ratti a guidare la prestigiosa classifica ‘Top 100 2010’ della rivista ‘Wine Enthusiast’. Fra le più autorevoli testate del settore enologico internazionale, il magazine statunitense ha insignito per la prima volta un vino italiano, scegliendo il celebre rosso prodotto dall’azienda piemontese Renato Ratti. ‘Siamo orgogliosi di questo riconoscimento che premia l’impegno e la dedizione di tutta l’azienda’ afferma Pietro Ratti proprietario della Cantina Renato Ratti che prosegue ’Il Barolo Marcenasco si conferma fra i vini più apprezzati sia nel panorama enologico italiano che in quello internazionale ed è un grande onore poter rappresentare il Barolo e il vino italiano per la prima volta in questa importante classifica’. E’ tra le dolci colline delle Langhe del Barolo che si trovano le vigne del Marcenasco, dal nome di una zona le cui origini antiche sono confermate da alcuni documenti che testimoniano la coltivazione di uva Nebbiolo già nel Xii secolo. Vino dal profumo intenso e dalla grande struttura il Barolo Docg Marcenasco 2006 racchiude le caratteristiche tipiche della zona di La Morra, sede della Cantina Renato Ratti. Non lontano, a Costigliole d’Asti nel Monferrato, la famiglia Ratti prevede per l’estate 2011 l’apertura di Villa Pattono, un’antica residenza di campagna del 1700, destinata a diventare la perfetta location per eventi, celebrazioni e matrimoni grazie alle sue attrezzate sale e al suo scenografico parco secolare di 8.000 m2. Agli eventi business e leisure la Villa affiancherà un’ospitalità di charme con 13 eleganti camere, oltre a un centro benessere, ideale per soggiorni ‘in uso esclusivo’ nel Monferrato a pochi chilometri dalle Langhe. ‘Il recupero di Villa Pattono nasce dalla volontà di riportare al suo splendore questa storica dimora di famiglia e di valorizzare il territorio circostante’ afferma Pietro Ratti che continua ‘Villa Pattono sarà un unicum nel Monferrato a offrire uno spazio per eventi di livello e di prestigio’. Www.villapattono.com