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Notiziario Marketpress di Mercoledì 19 Gennaio 2011
ADUSBEF: ARRIVA REGISTRO PER EVITARE LE VENDITE TELEFONICHE  
 
Potenza, 19 gennaio 2011 - “Arriva il via libera ufficiale anche dal governo al provvedimento che andrà a modificare sensibilmente le nuove norme nei rapporti tra consumatori e le imprese che utilizzano il telemarketing”. Lo rende noto Vittoria Marzioni, Responsabile regionale dell’Adusbef della Basilicata. “Il Consiglio dei Ministri, dopo la proposta del Ministero dello Sviluppo Economico, ha approvato in via definitiva il regolamento che prevede, dal primo febbraio, la creazione di un registro pubblico per gli abbonati che non hanno intenzione di essere contattati via telefono, per fini di inchieste commerciali o promozionali”. “Scordatevi quindi le telefonate promozionali - afferma Vittoria Marzioni - almeno per tutti i cittadini che vorranno iscriversi in questo particolare elenco, non ci sarà più nessuna possibilità di essere disturbato. Si chiama ‘registro pubblico delle opposizioni’ (o meglio detto, Robinson list), che riguarda ovviamente gli utenti telefonici e rientra nelle disposizioni che sono state varate in applicazione del Codice sulla protezione dei dati personali. Gli operatori del settore potranno contattare esclusivamente gli abbonati non iscritti nel registro che sarà istituito e gestito dal Ministero dello Sviluppo Economico”. Marzioni, promuove “una campagna informativa - ed espone - l´iscrizione nel registro che è totalmente gratuita e libera, mentre diverse sono le modalità previste per l´attivazione: dalla compilazione del modulo sul web, oppure via fax, con raccomandata, ma anche email e telefono. Basterà inserire i propri dati personali e, ovviamente, il numero di telefono fisso da registrare nella ‘Robinson list’. Inoltre comunichiamo a tutti gli utenti, soprattutto anziani, esasperati e stufi di ricevere telefonate importune a qualsiasi ora della giornata che violano il loro diritto alla riservatezza, che gli addetti dell’Adusbef sono disponibili per ogni chiarimento presso le nostre sedi”.  
   
   
TELECOM ITALIA: CONCLUSO CON SUCCESSO IL LANCIO DI UN’EMISSIONE OBBLIGAZIONARIA A 5 ANNI PER 1 MILIARDO DI EURO L’ AMMONTARE E LA QUALITÀ DEGLI ORDINI RICEVUTI, HANNO CONSENTITO DI RACCOGLIERE FONDI AL LIMITE INFERIORE DELLA GUIDANCE DI PREZZO INIZIALE  
 
 Milano, 19 gennaio 2011 - Telecom Italia ha concluso con successo il lancio di un’emissione obbligazionaria a tasso fisso per Euro 1 miliardo, destinata ad investitori istituzionali. L’amplia platea di investitori che vi ha partecipato conferma il favore della comunità finanziaria europea verso il credito Telecom Italia. L’emissione si inserisce nel processo di rifinanziamento del debito in scadenza. Le caratteristiche dell’emissione obbligazionaria sono: Emittente: Telecom Italia S.p.a. Importo: 1 miliardo di Euro; Data di regolamento: 25 gennaio 2011; Scadenza: 25 gennaio 2016; Cedola: 5,125%; Prezzo di emissione: 99,686%; Prezzo di Rimborso: 100%. Il rendimento effettivo a scadenza è pari a 5,198%, corrispondente ad un rendimento di 250 punti base sopra il tasso di riferimento (mid swap). I titoli saranno emessi nell’ambito del programma Emtn da Euro 20 miliardi del Gruppo e saranno quotati presso la Borsa del Lussemburgo.  
   
   
TELECOM ITALIA SUCCESSFULLY COMPLETES THE LAUNCH OF A 5 YEAR BOND FOR 1 BLN EURO THE AMOUNT AND QUALITY OF THE ORDERS ALLOWED THE RAISING OF FUNDS AT THE TIGHT END OF THE INITIAL PRICE GUIDANCE  
 
Milan, 19 January 2011 - Telecom Italia successfully completed a Euro 1 billion fixed rate bond issue offered to institutional investors. The wide range of investors participating in the transaction confirms the market positive attitude towards Telecom Italia’s credit. The proceeds of this issue will be used to refinance maturing debt. Details are: Issuer: Telecom Italia S.p.a.; Amount: Euro 1 billion; Settlement date: 25 January 2011; Maturity: 25 January 2016; Coupon: 5.125%; Issue price: 99.686%; Redemption price: 100%. The effective yield to maturity is 5.198% per year, which corresponds to a yield of 250 basis points above the reference rate (mid – swap). The notes will be issued under the Group’s Euro 20 billion Emtn Programme and will be listed on the Luxembourg Stock Exchange.  
   
   
ACCREDITAMENTO ECM PER ATTIVITÀ FORMATIVE DI SANICADEMIA  
 
Trieste, 19 gennaio 2011 - L´accademia internazionale per la formazione dei professionisti della salute (Sanicademia), costituita dalle Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto e dal Land austriaco della Carinzia, ha ottenuto dal Ministero italiano della Salute l´accreditamento istituzionale per il ruolo di "provider" per l´organizzazione di programmi ed eventi per l´educazione continua in medicina (Ecm). Sanicademia è un Gruppo europeo di interesse economico, con sede principale a Villaco (Carinzia) avviato dal 2006 sulla base dell´esperienza maturata nell´ambito del progetto Interreg "Collaborazione internazionale per la cura del malato", per favorire la collaborazione medico-scientifica tra le regioni partner e creare una piattaforma comune di informazioni. A breve è prevista l´adesione anche della Slovenia. Attualmente Sanicademia è impegnata in particolare in due progetti di educazione sanitaria che vedono il coinvolgimento anche dell´Università di Udine, e in un programma europeo di salute pubblica volto ad elaborare un´azione congiunta per contribuire alla lotta all´obesità. Ha inoltre all´attivo un´intensa attività congressuale. Nel commentare con soddisfazione la notizia dell´accreditamento, l´assessore regionale alla Salute, Vladimir Kosic, sottolinea come Sanicademia è il primo ente transfrontaliero ad aver ottenuto questo importante riconoscimento, che non mancherà di agevolarne l´attività, rivolta ai medici e agli operatori sociosanitari di tutte le regioni interessate.  
   
   
GENOVA, COME AFFRONTARE IL LUTTO E LA PERDITA DEGLI AFFETTI OGGI AL TEATRO DELLA GIOVENTÙ UN’INIZIATIVA DELL’ASSESSORATO ALLA SALUTE  
 
Genova, 19 gennaio 2011 – Oggi alle 9 presso il Teatro della Gioventù di Genova viene proiettato il film di Paolo Virzì, candidato agli Oscar, “La prima cosa bella” nell’ambito del progetto “Terre di confine, gli studenti, la malattia e le cure palliative”, organizzato dall’assessorato alla salute della Regione Liguria e dal coordinamento regionale cure palliative dell’Istituto nazionale per la ricerca sul cancro. L’iniziativa che ha visto il coinvolgimento di 5 istituti superiori genovesi e il coinvolgimento di 100 studenti delle classi quarte (liceo scientifico Leonardo da Vinci, liceo artistico Paul Klee, Istituto tecnico Majorana, istituto tecnico Giorgi, istituto alberghiero Nino Bergese) vuole affrontare il tema del lutto e delle implicazioni culturali ed emotive. L’obiettivo è quello di aprire un confronto e offrire stimoli di riflessione legati alle tematiche delle malattie gravi e delle cure palliative, coinvolgendo attivamente gli studenti. Al termine della proiezione interverranno alcuni esperti per dialogare con i ragazzi e approfondire alcune impressioni sul film. Successivamente in ogni classe sono previsti due incontri di approfondimento condotti da uno psicologo del coordinamento regionale cure palliative e da un infermiere dell’hospice “Maria Chighine” (Ist), per arrivare alla realizzazione di un prodotto multimediale della durata di 15 minuti sul tema “La malattia grave e le risorse per affrontarla”.  
   
   
IO TIFO POSITIVO, PROGETTO PER LA SPORTIVITA´ COINVOLTI STUDENTI DA 10 A 13 ANNI DI MILANO, MONZA E BRIANZA  
 
Milano, 19 gennaio 2011 - Insegnare ai ragazzi dai 10 ai 13 anni la ´cultura della sportività´ attraverso un percorso educativo che prevenga il tifo violento e che li coinvolga nell´imparare il rispetto reciproco. E´ questo l´obiettivo del progetto ´Io tifo positivo. Nel segno di Candido Cannavò´, presentato ieri mattina allo Stadio Giuseppe Meazza di Milano. L´iniziativa, sostenuta da Regione Lombardia e Provincia di Milano, è stata ideata da Comunità Nuova Onlus, l´associazione che opera nel campo del disagio e della promozione delle risorse dei più giovani. Oltre all´assessore regionale allo Sport e Giovani Monica Rizzi sono intervenuti anche Cristina Stancari, assessore allo Sport della Provincia di Milano, Giorgio Puricelli, consigliere regionale, don Gino Rigoldi, presidente di Comunità Nuova, Alessandro Cannavò, della Fondazione Cannavò, e diversi rappresentanti di società sportive, che hanno dato la loro adesione all´iniziativa. "Con questo progetto - ha detto l´assessore Monica Rizzi - intendiamo educare i ragazzi a un tifo sano e corretto. La fascia d´età a cui l´iniziativa si rivolge va dai 10 ai 13 anni, un passaggio della vita delicato che, se ben seminato, può far raccogliere ai tifosi di domani frutti sani. Ogni sportivo, dal bambino all´anziano al disabile, deve poter andare allo stadio senza il timore di trovarsi coinvolto in episodi di tifo violento e scorretto, grazie a questa iniziativa sono convinta che i nostri stadi torneranno a essere luoghi per tutta la famiglia, sicuri e in grado di accogliere tutti". "Promuovere tra i più piccoli un´idea dello sport, praticato e tifato, quale veicolo di valori positivi - ha proseguito l´assessore - è infatti il primo passo per la costruzione di una società più sana, più tollerante e rispettosa della diversità, nonché capace di vivere l´evento sportivo come momento di divertimento, confronto e socializzazione". Il progetto, avviato per la prima volta nel 2009 e dedicato alla memoria di Candido Cannavò, prevede incontri formativi nelle scuole ed eventi di gioco tra gli studenti che si cimenteranno a tifare in modo spontaneo e sano. I ragazzi coinvolti incontreranno degli atleti, che si racconteranno e li inviteranno a guardarli in azione sul campo con i loro genitori. Hanno già aderito diverse società sportive tra cui F.c Internazionale, A.c. Milan, Brescia Calcio, Armani Jeans, Hockey Milano, Volley Gabeca e Rugby Monza. Hanno inoltre già aderito diversi Comuni della provincia di Milano (Bresso, Cinisello Balsamo, Cisliano, Rozzano, Cornaredo, Milano, San Donato Milanese), con 47 classi e una stima di 1.100 ragazzi coinvolti, e della provincia di Monza e Brianza (Monza, Concorezzo, Agrate, Arcore, Vimercate e Villasanta), con 39 classi e una stima di 700 ragazzi. Saranno coinvolte anche le città di Brescia e Catania e altri Comuni in provincia di Milano. "Nel mondo dello sport - ha ricordato Monica Rizzi - il successo si assapora di più se si è conosciuta anche la sconfitta. Lo sport e il tifo, in questo senso, non sono solo gioco e divertimento, ma anche esperienza di vita. Un campo neutro e protetto dove i più piccoli possono imparare i valori della sana competizione e il rispetto degli altri. Un obiettivo centrato in pieno da questa iniziativa".  
   
   
PROVINCIA MATERA, 220 MILA EURO PER IL LICEO DI POLICORO  
 
Matera, 19 gennaio 2011 - La giunta provinciale di Matera ha approvato la delibera relativa ai lavori di manutenzione straordinaria per il liceo scientifico di Policoro. “L’investimento, che supera i 220 mila euro, andrà a risolvere i problemi di impermeabilizzazione di cui soffre l’immobile del liceo scientifico di Policoro, condizioni di disagio che gli eventi calamitosi dei primi di novembre avevano ulteriormente aggravato. I lavori – ha informato l’assessore alle Reti e infrastrutture strategiche Giovanni Rondinone - riguarderanno la sostituzione del manto impermeabile e di infissi; interventi che garantiranno una migliore fruizione del Liceo e un maggior livello di sicurezza dei locali.” “Il primo investimento del 2011 nel segno dell’edilizia scolastica. Una dimostrazione tangibile – ha sottolineato il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella – della volontà della Provincia di salvaguardare gli studenti anche in una fase difficile come quella attuale. Il Patto di stabilità, che di fatto sta boicottando il rilancio del territorio, continua a gravare pesantemente sulla azione amministrativa di questo Ente che non si arrende e prova a individuare percorsi alternativi per dare riscontro alle molteplici istanze che provengono dai numerosi comuni.”  
   
   
"FRUTTA NELLE SCUOLE" PER 25MILA ALUNNI DEL FVG  
 
Udine, 19 gennaio 2011 - Un´azione importante, volta a trasmettere ai bimbi l´abitudine alla piacevolezza del consumo della frutta e della verdura, tipo di alimentazione che si abbina a provati risvolti salutistici è quella promossa dal progetto finanziato dalla Comunità europea, e sostenuto dalla Regione, per la distribuzione della frutta nelle scuole. Progetto che è stato presentato ieri a Udine, nella sede dell´Amministrazione, dall´assessore regionale alle Risorse Rurali, Agroalimentari e Forestali, Claudio Violino. La campagna Frutta nelle scuole, che ha per sottotitolo "benessere a colori per la frutta nelle scuole" perché insegna ai bimbi ad abbinare i colori della frutta alla salute, raggiungerà nei prossimi mesi circa un milione e 350 mila alunni delle elementari in Italia; nel Nord Est 1300 scuole e 135 mila alunni; nel Friuli Venezia Giulia 75 scuole e circa 25 mila bambini. E come è stato specificato sarà accompagnata da iniziative di sensibilizzazione e formazione degli insegnanti, da una giornata a tema di attività didattica, da visite guidate dei ragazzi alle fattorie didattiche, al musei dell´agricoltura e dell´alimentazione, ai centri di trasformazione della frutta, alla realizzazione di orti scolastici e di laboratori, alla distribuzione di gadget mirati nelle scuole, alla diffusione di un simpatico ed esplicativo cartone animato appositamente realizzato dal ministero delle Politiche Agricole, alimentari e forestali che coordina l´intera iniziativa, alla quale hanno aderito cinque realtà del mondo rurale: Brio, che produce frutta biologica; Friulfruct, Mela Friulana; Op Kiwi Sole Latina; Uno Lombardia, Veneto Ortofrutta. Si tratta di un´azione importante, secondo Violino, che nel Friuli Venezia Giulia è organizzata in collaborazione con la direzione regionale Salute, e se è volta a incentivare il consumo tra i pù giovani, cittadini del domani, di frutta e verdura fresca, di stagione, del territorio, sana e certificata, d´altro canto rappresenta un evento di comunicazione positiva a vantaggio del mondo rurale tra i più giovani e tra i loro genitori. Violino ha infatti colto l´occasione per rivolgere ai media un invito a una comunicazione attenta e coerente nei confronti del mondo rurale e della civiltà contadina. La diffusione di notizie e dati che riguardano emergenze del mondo agricolo o agroalimentare, anche se non coinvolgono direttamente il nostro territorio, hanno spesso, com´è stato anche per il caso dei suini alla diossina, effetti fortemente negativi anche per realtà che non sono affatto interessate da tali problematiche. Ben vengano, dunque, per Violino, le campagne di comunicazione puntuale, e ancor di più a vantaggio della salute dei cittadini, partendo dalla più giovane età. Perché in questo modo si abituano i ragazzi a cibarsi in modo sano e a valorizzare le tradizioni del proprio territorio. E a crescere con la consapevolezza alimentare. Una campagna di promozione come questa, secondo l´assessore, rappresenta altresì un investimento per l´intera comunità del Friuli Venezia Giulia. Perché si riflette sulla salute, e consente in prospettiva di ridurre la spesa sanitaria. E´ infatti provato che il consumo di cinque porzioni di frutta e verdura al giorno reca beneficio alla salute dell´organismo. Ma nella fase preliminare e nella prima attuazione del progetto ´Frutta nelle scuole´ è emerso che l´abitudine al consumo di frutta e verdura tra i bimbi e i ragazzi italiani è invece molto ridotto. A illustrare i dettagli del progetto che partirà già nei prossimi giorni, sono stati Mario Cavazzuti, rappresentante del Ministero, Vittore Urban e Guido Geretti, presidente e direttore della Cooperativa Friufruct di Spilimbergo, Fausto Bertaiola, presidente di Veneto Ortofrutta, e Cecilia Savonitto, della direzione regionale della Salute.  
   
   
VALLE D’AOSTA: PRESENTAZIONE DEL PROGRAMMA FRUTTA NELLE SCUOLE  
 
Aosta, 19 gennaio 2011 - Gli Assessorati agricoltura e risorse naturali e istruzione e cultura invitano gli organi di informazione alla conferenza stampa di presentazione del programma “Frutta nelle scuole”, che avrà luogo giovedì prossimo, 20 gennaio, alle ore 11, nella Saletta delle Manifestazioni di Palazzo regionale. L’iniziativa, sostenuta dall’Unione Europea e dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali – in collaborazione con i Ministeri della Salute e dell’Istruzione e la Regione autonoma Valle d’Aosta – è nata con l’obiettivo di diffondere fra i bambini delle scuole primarie un adeguato consumo di frutta e verdura fresca. Durante l’incontro sarà presentato il programma delle azioni che saranno realizzate nella nostra regione dal raggruppamento tra imprese “Benessere a colori per frutta nelle scuole L.2”, aggiudicatario del bando in Valle d’Aosta. Oltre ai dettagli sulla qualità dei prodotti ortofrutticoli distribuiti e sulla logistica dell’operazione, saranno illustrate le misure di accompagnamento (orti botanici, visite a fattorie locali, ecc.) dedicate agli studenti. Sarà, infine, proiettata in anteprima una sequenza del cartone animato I colori del benessere appositamente realizzato per la campagna, con i personaggi di Pietro e Raimondo, già noti al pubblico per una fortunata serie televisiva trasmessa dalla Rai. Alla conferenza interverranno Stefano Schiabel, delegato Unolombardia, Marisa Valente, igienista, Mario Cavazzuti, esperto di comunicazione socio-istituzionale e, per gli Assessorati regionali coinvolti, il Direttore delle produzioni vegetali e servizi fitosanitari Corrado Adamo e la Sovraintendente agli Studi Patrizia Bongiovanni.  
   
   
IFM-GEOMAR HA RICEVUTO IL NUOVO ROV  
 
Bruxelles, 19 gennaio 2011 - Scienziati all´Istituto Leibniz di scienze marine (Ifm-geomar) a Kiel, in Germania, hanno ora un nuovo strumento con cui lavorare, un veicolo a comando remoto (Rov) chiamato Phoca (dal latino "foca"). Il sommergibile, che costa 1,2 milioni di euro e pesa 1,5 tonnellate, può lavorare fino a 3000 metri di profondità. Il primo compito del Phoca all´Ifm-geomar sarà quello di installare e fare la manutenzione del nuovo laboratorio sottomarino dell´istituto, il Molab ("Modular multidisciplinary seafloor observatory"). "Noi siamo molto felici di questa ultima aggiunta. Grazie alle nuove capacità offerte dal Phoca, noi saremo in grado di svolgere il nostro compito scientifico in modo molto più flessibile di prima," ha commentato il professor Peter Herzig, direttore dell´Ifm-geomar. "Le apparecchiature tecniche dell´Ifm-geomar, in particolare per quanto riguarda i grandi strumenti progettati per l´impiego sottomarino, sono tra le più moderne in Europa." Grazie alle sue dimensioni ridotte (solo 2 m di lunghezza), Phoca è molto adatto all´impiego da navi per la ricerca di medie dimensioni. I due manipolatori del Phoca permettono ai ricercatori di eseguire varie procedure di campionamento, mentre le videocamere digitali consentono agli scienziati di vedere ciò che sta accadendo nelle profondità dell´oceano e di tracciare il fondo del mare. Inoltre, il dispositivo ha una capacità di carico di 100 kilogrammi (kg), e questo significa che, se necessario, può trasportare attrezzature scientifiche supplementari. Secondo il dott. Olaf Pfannkuche dell´Ifm-geomar, a capo del Centro tecnologico e logistico dell´istituto, "È come se ci fossero cresciuti nuove braccia e nuovi occhi per esaminare le profondità del mare." I dati vengono trasmessi alla superficie in tempo reale. Il dispositivo lavora in quella che i ricercatori chiamano "modalità di navigazione dal vivo". Questo significa che è collegato direttamente alla nave mediante un cavo di fibra ottica con armatura in acciaio. Ifm-geomar già possiede un Rov, il Rov Kiel 6000, che è stato utilizzato a partire dal 2007. Il Phoca può usare gli stessi argani e cavi ombelicali del Kiel 6000, e i due manipolatori del Phoca sono dello stesso tipo di quelli del Kiel 6000. Da un punto di vista pratico, questo significa che sarà più semplice per il personale dell´Ifm-geomar imparare a usare e a curare la manutenzione del Phoca. Il primo compito del Phoca all´Ifm-geomar sarà quello di installare e fare la manutenzione del nuovo laboratorio sul fondo del mare dell´istituto, il Molab; l´inizio di questo lavoro è programmato nella primavera del 2011. "Due terzi della superficie terrestre sono sostanzialmente sconosciuti per noi, poiché sono coperti dagli oceani con profondità di parecchi kilometri," ha detto il dott. Pfannkuche, che è anche il coordinatore del progetto Molab. "Se vogliamo comprendere il funzionamento della Terra, dobbiamo monitorare questi due terzi con maggiore intensità e su una scala temporale a lungo termine. Il Molab è un passo importante in questa direzione." Il Molab comprende una serie di diversi strumenti scientifici progettati per misurare vari aspetti biologici, fisici, chimici e geologici del fondo marino in un area di molti kilometri quadrati e per periodi di parecchi mesi. Il progetto da 3,16 milioni di euro è finanziato dal Ministero federale tedesco dell´istruzione e della ricerca (Bmbf). In una dichiarazione, l´Ifm-geomar spiega che: "Il grande vantaggio del Molab è che può essere dislocato, mantenuto in buone condizioni e recuperato usando navi per la ricerca di medie dimensioni come la Rv Poseidon dell´Ifm-geomar. Inoltre, il sistema è flessibile e può quindi essere spostato in diverse aree di lavoro o adattato a diversi compiti scientifici in breve tempo." Il Phoca è stato fabbricato dall´azienda britannica Sub-atlantic. Per maggiori informazioni, visitare: Istituto Leibniz di scienze marine (Ifm-geomar): http://www.Ifm-geomar.de/  Sub-atlantic: http://www.Sub-atlantic.co.uk/    
   
   
TRENTO: DIRETTORE URBANISTICO/PAESAGGISTICO, IL CONCORSO LE DOMANDE ENTRO LE ORE 15.30 DEL GIORNO 22 FEBBRAIO 2011  
 
Trento, 19 gennaio 2011 - E´ indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami, per l´accesso alla qualifica di Direttore cui affidare l´incarico di preposizione a una struttura del gruppo omogeneo urbanistico/paesaggistico. Il termine per la presentazione delle domande è fissato per le ore 15.30 del giorno 22 febbraio 2011. Il testo integrale del bando di concorso, il fac-simile di domanda e l’elenco titoli sono pubblicati sul B.u. Della Regione Trentino – Alto Adige - parte Iv - di data 24 gennaio 2011 e sono reperibili sul sito internet della Provincia Autonoma di Trento (www.Concorsi.provincia.tn.it/ ). Per ulteriori informazioni rivolgersi Tel. 0461496336  o  0461496370  
   
   
INQUINAMENTO DELL´ARIA DA POLVERI SOTTILI:AVVIO INCORAGGIANTE PER ALCUNI COMUNI DELLE MARCHE  
 
Ancona, 19 Gennaio 2011 - L´assessore all´Ambiente della Regione Marche, Sandro Donati, esprime soddisfazione per l´esito incoraggiante che ha avuto l´avvio degli interventi per la riduzione delle polveri sottili in alcuni Comuni come Pesaro, Senigallia e Civitanova Marche. Donati ha ricordato che le misure previste dai Comuni derivano dall´Accordo concertato fra Regioni, Province e Comuni e sono finalizzate a tutelare la salute dei cittadini e partono dall´infrazione europea aperta nei confronti dell´Italia e delle Regioni, tra cui le Marche che impone che l´autorita` competente adotti le misure contingenti di breve periodo. In base alle direttive presenti nell´accordo, sono i singoli Comuni che devono declinare ed adattare l´azione sul proprio territorio a seconda delle diverse esigenze: individuare quindi le zone, le modalita` e come limitare il piu` possibile i disagi alla cittadinanza e alle categorie produttive. L´assessore ricorda anche che la Regione Marche ha messo a disposizione 500mila euro per far fronte alle spese relative all´informazione e a specifici costi di alcune categorie interessate. E` importante, infine, sottolineare che i provvedimenti non riguardano tutti gli automezzi (quelli a benzina ne sono esclusi) ma solo quelli piu` inquinanti.  
   
   
PARMA: FIUME PO, PRONTI ALL’EMERGENZA, PRESENTATO IN PROVINCIA IL PIANO PER POTER GESTIRE IN TEMPO REALE EVENTUALI CRITICITÀ  
 
 Parma, 19 gennaio 2011 – Il censimento delle strutture nelle aree golenali, i fenomeni attesi e il modello di intervento. E’ un quadro molto preciso di come occorre muoversi in caso di situazioni critiche quello contenuto nel Piano di emergenza provinciale per l’area del bacino del Fiume Po che è stato presentato questa mattina in Provincia a tutti gli enti e i Comuni interessati. Proprio a loro la Provincia ha chiesto un attento esame del documento che andrà confermato anche nei minimi dettagli: dai numeri telefonici preziosissimi in casi di allerta alle azioni da concertare. “ Sul Po avevamo un piano realizzato nel 2000, quando abbiamo corso rischi importanti per l’esondazione del fiume. L’aggiornamento era necessario perché sono cambiate cose importanti, ad esempio gli argini sono stati sovra alzati per tutti i cinquanta chilometri, anche grazie all’attività della Provincia – ha spiegato il presidente Vincenzo Bernazzoli aprendo l’incontro il 17 gennaio - Occorre ancora rafforzare le spalle e c’è la presenza di attività e abitazioni in golena. Con questo piano abbiamo individuato puntualmente dove sono queste situazioni e come agire in caso di necessità. Dopo l’approvazione in Consiglio provinciale doteremo la protezione civile del nostro territorio di un elemento in più, dando maggiore sicurezza ai cittadini”. Il Piano illustrato da Cecilia Pisi del Servizio provinciale di Protezione Civile, è stato elaborato sulla base degli indirizzi della Regione Emilia Romagna e con la collaborazione dell’Agenzia Interregionale per il Po (Aipo), dall’Autorità di Bacino del Po e del Consorzio della Bonifica Parmense. Come ha spiegato il dirigente provinciale Ambiente Gabriele Alifraco, il processo di condivisione dovrebbe durare una sessantina di giorni per poi approdare in Consiglio provinciale. L’obiettivo è quello di fornire uno strumento efficace per poter gestire in tempo reale situazioni di criticità. L’area interessata è quella della golena di Po, la fascia che tocca i comuni di Polesine, Zibello, Roccabianca, Sissa, Colorno e Mezzani, tutti interessati direttamente dal rischio delle piene del Grande fiume e dei tratti finali dei suoi affluenti. In questo areale ci sono degli elementi vulnerabili oltre che delle situazioni di criticità arginale, che sono state riportate su un cd interattivo. Una sorta di mappa delle situazioni a rischio che i comuni dovranno vagliare e eventualmente completare. Dall’analisi risultano essere ancora 34 le abitazioni in golena (106 persone di cui 4 disabili), diverse attività produttive fra cui 4 ristoranti con una ventina di addetti, 3 sedi di società nautiche (di cui una con bar) 6 aziende agricole, 2 frantoi (36 persone), un agriturismo e una casa di riposo (20 persone). In un ipotetico scenario di rischio “residuale” i principali fenomeni attesi vanno dall’allagamento completo della fascia golenale (Polesine Parmense, Zibello, Roccabianca, Sissa, Colorno e Mezzani, con riduzione del franco di sicurezza dalla sommità arginale); al rigurgito dei tratti alla foce degli affluenti minori e canali di bonifica, alla sollecitazione alle opere di difesa idraulica ( argini, chiaviche, protezioni spondali), fino all’innesco dei cosiddetti fontanazzi. Per prevenire le conseguenze vengono attivate diverse strutture, secondo un modello di intervento nazionale. A livello provinciale sarà il Centro coordinamento soccorsi, supportato dalla sala operativa provinciale; il centro coadiuva il Prefetto e lì viene coordinata la gestione unitaria degli interventi, in raccordo con l’Agenzia regionale di Protezione Civile. A livello intercomunale vengono attivati i Com (Centro operativo misto), mentre a livello comunale si muovono i Coc (Centro operativo comunale). “L’esperienza della Protezione Civile come organizzazione permanente in una regione come la nostra è diventata un’esperienza molto positiva e presente. Non si fa mai abbastanza e non può però essere considerata una organizzazione che esiste a prescindere. Deve essere fortemente radicata nei territori, per questo l’intreccio con la pianificazione e l’organizazione locale, in particolare il ruolo delle Province e i comuni – ha commentato Alfredo Peri presidente di Aipo - Dovremmo in questo Paese lavorare molto di più sulla prevenzione e avere risorse e competenze che ci consentano di agire prima. In questa regione siamo già in queste condizioni ma ne occorrono molti di più ed è un po’ questo l’intreccio che vorremmo presentare al governo. Come Aipo siamo ancora un ibrido, bisognerebbe cogliere l’occasione del federalismo per dare una nuova carta di identità a questa agenzia in modo da essere collaborativi in modo preventivo e efficaci”. All’incontro di oggi in Provincia, concluso dall’assessore provinciale Andrea Fellini, erano presenti molti rappresentanti dei soggetti coinvolti nel modello di intervento, fra questi Attilio Ubaldi per la Prefettura, Cosimina Ligorio per l’Agenzia regionale di Protezione Civile, Pier Luigi Fedele comandante del Corpo forestale dello Stato, Mirco Carretta presidente del Coordinamento provinciale dei volontari della Protezione Civile , Riccardo Franchini dell’Arpa, amministratori dei comuni rivieraschi, tecnici delle Province di Cremona e Reggio Emilia, del Consorzio di bonifica parmense, Vigili del fuoco, Ausl, Aipo, Adbpo.  
   
   
PUGLIA: I LAVORI PER LA CONDOTTA DI OTRANTO ENTRO IL PROSSIMO SETTEMBRE  
 
Bari, 19 gennaio 2011 - Commentando l’approvazione da parte della Giunta regionale della delibera che autorizza la prosecuzione delle attività per la realizzazione della condotta sottomarina ad Otranto (vd pastone a parte) per lo smaltimento dei reflui, l’assessore alle Opere Pubbliche, Fabiano Amati, ha detto: “Questa delibera, redatta in collaborazione con l’assessore al Bilancio, Michele Pelillo,riconosce la natura prioritaria del finanziamento da € 3.600.000,00 (fondi Po Fesr 2007 – 2013) e consentirà l’avvio dei lavori per la condotta di Otranto verosimilmente entro il prossimo settembre”. L’assessore ha poi ricordato che lo scorso 10 gennaio si era svolto un incontro tecnico per affrontare l’argomento, al termine egli stesso aveva assunto l’impegno di portare oggi in Giunta una delibera finalizzata ad attribuire priorità al finanziamento per la realizzazione di una nuova condotta a servizio dell’impianto di depurazione di Otranto che, attualmente, scarica nel sottosuolo, procurando non pochi problemi di natura ambientale, ed è per questo che lo scarico a mare è diventata una priorità. Il progetto preliminare della nuova condotta è pronto e la provincia di Lecce ha già espresso il parere di Via . “Nel pieno rispetto dell’impegno preso nel corso dell’incontro tecnico con gli amministratori del Comune di Otranto – ha dichiarato Amati - la Giunta regionale ha dichiarato che è interesse prioritario della Regione Puglia la realizzazione di condotte sottomarine per lo scarico dei reflui volte a determinare la cessazione dello scarico degli stessi nel sottosuolo e che la stessa dichiarazione costituisce atto di indirizzo per la definizione dei criteri di formazione della graduatoria di ammissione dei progetti meritevoli di finanziamento mediante risorse Po Fesr 2007-2013. Questo ci permetterà – ha concluso - di decretare il finanziamento in tempi brevissimi e di sottoscrivere un disciplinare con l’Acquedotto pugliese, che potrà così bandire la gara ed avviare i lavori entro il prossimo autunno”.  
   
   
ROMA, SMOG: DIVIETO TRANSITO VEICOLI PIU’ INQUINANTI, LIMITE 20° PER CALDAIE  
 
Roma, 19 gennaio 2011 - È stato disposto per oggi mercoledì 19 gennaio. Il divieto di circolazione dei veicoli più inquinanti, al fine di contenere i livelli delle polveri sottili (pm10), le cui concentrazioni sono favorite dalle condizioni di alta pressione meteorologica. Dalle 7.30 alle 20.30 all’interno della fascia verde cittadina non potranno circolare: autoveicoli (compresi mezzi commerciali) a benzina "euro 0"; autoveicoli (compresi mezzi commerciali) diesel "euro 0", "euro 1" e "euro 2"; motoveicoli e ciclomotori a due tempi "euro 0"; minicar a benzina "euro 0"; minicar diesel "euro 0" e "euro 1". Inoltre, in tutto l’arco della giornata, gli impianti termici destinati alla climatizzazione degli ambienti dovranno essere regolati in modo da non superare i 20 °C. La Polizia Municipale, infine, sarà impiegata in azioni di fluidificazione del traffico allo scopo di limitare le concentrazioni localizzate di polveri sottili provenienti dai gas di scarico delle vetture. Secondo i dati rilevati dalle centraline di monitoraggio Arpa, il limite di 50 g/m3 come media giornaliera delle concentrazioni di polveri inalabili, è stato superato nelle stazioni di: Preneste (84 g/m3), Francia (87), Ada (63), Tenuta del Cavaliere e Bufalotta (80), Fermi (58), Cipro (64), Tiburtina (81) e Arenula (62). Lo comunica il Dipartimento tutela ambientale e del verde – Protezione civile di Roma Capitale.  
   
   
ISTITUITA LA “RISERVA NATURALE DEI CALANCHI”  
 
 Potenza, 19 gennaio 2011 - Via libera all’unanimità al ddl della Giunta. Nella prima parte della riunione del Consiglio regionale anche la relazione dell’assessore regionale all’Agricoltura Mazzocco sulla situazione dell’Arbea . Il Consiglio regionale della Basilicata, che si è riunito ieri a Potenza, ha approvato all’unanimità un disegno di legge della Giunta sull’istituzione della riserva naturale speciale dei “Calanchi di Montalbano Jonico”, che assorbe anche una proposta di legge di iniziativa dei consiglieri Santochirico, Dalessandro e Viti (Pd). Obiettivo dell’istituzione dell’area protetta dei Calanchi di Montalbano Jonico è quello di salvaguardarne le specificità geo-morfologighe di notevole valore e consentire lo sviluppo di progetti educativi e didattici. L’area protetta sarà perimetrata e saranno incentivate molteplici attività di valorizzazione. Nel dibattito sul provvedimento sono intervenuti i consiglieri Santochirico e Braia (Pd), Ruggiero (Udc) e Mollica (Mpa). Sempre all’unanimità, l’Assemblea ha approvato un disegno di legge della Giunta che modifica la legge n. 13/2010 di istituzione “dei servizi delle professioni sanitarie infermieristiche, ostetriche, riabilitative, tecnico-sanitarie e tecniche della prevenzione e delle professioni sociali”. Prevista la presenza tra i componenti dell’Osservatorio delle Professioni sanitarie sociali, anche, dell’Ordine regionale degli assistenti sociali della Basilicata. A maggioranza (con 15 voti favorevoli di Pd, Idv, Udc, Pu, Api e Psi, 8 voti contrari di Pdl ed Mpa e le astensioni di Plb e Ial) è stata approvata in sede di controllo una variazione al bilancio di previsione 2010 del Parco delle Chiese rupestri del Materano. In seguito l’assessore all’Agricoltura, Vilma Mazzocco, ha tenuto una relazione sulla situazione dell’Arbea, con riferimento ad una recente comunicazione della Commissione europea.  
   
   
BOLZANO, DALLA GIUNTA: VIA LIBERA AL PROGRAMMA ANTI-INQUINAMENTO  
 
Bolzano19 genniao 2011 - La Giunta provinciale ha approvato il programma per la riduzione dell´inquinamento da biossido di azoto sul territorio provinciale. Lo ha annunciato il 17 gennaio il presidente Luis Durnwalder, precisando che chiederà al Ministero dell´ambiente di prendere provvedimenti per quanto riguarda il percorso altoatesino dell´Autostrada del Brennero. Con la direttiva europea che fissa nuovi criteri per la gestione della qualità dell´aria, le Regioni hanno ottenuto un´ampia serie di competenze in materia. Per quanto riguarda la Provincia di Bolzano, l´unico valore limite che "sfora" i parametri imposti da Bruxelles è quello relativo al biossido di azoto. Le nuove disposizioni legislative prevedono che, nel caso in cui i valori limite non possano essere rispettati se non con il contributo di misure di carattere nazionale, il Ministero dell´ambiente debba presentare un programma adeguato da sottoporre alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Su queste basi, e sulla scorta delle rilevazioni secondo le quali il biossido di azoto è l´unica sostanza che, in Provincia di Bolzano, supera le soglie imposte dall´Unione Europea, è stato predisposto un nuovo piano di valutazione della qualità dell´aria. L´agenzia provinciale per l´ambiente, che ha suddiviso il territorio altoatesino in cinque zone, ha riscontrato che l´area di superamento si estende per poco meno di 100 km. Quadrati, e interessa circa 40mila persone. Per rientrare, entro il 2015, nei valori previsti dalla Ue, sono stati già presi una serie di provvedimenti a livello provinciale e comunale, con le amministrazioni di Bolzano e Bressanone in prima fila. "Il primo problema - ha spiegato il presidente Luis Durnwalder - è l´autostrada. In prossimità del tracciato dell´A22, infatti, i provvedimenti provinciali e comunali non bastano, e i tecnici hanno individuato alcune misure da adottare per far rientrare i valori al di sotto del livello di soglia entro il 2015. Il secondo problema è che la regolamentazione del traffico autostradale è di competenza statale: l´unico strumento a nostra disposizione, dunque, è stato quello di inoltrare al Ministero dell´ambiente la richiesta di adottare le misure necessarie a garantire che su tutto il territorio provinciale venga rispettato il valore limite di concentrazione del biossido di azoto nell´aria".