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Notiziario Marketpress di Mercoledì 08 Maggio 2013
LA COMMISSIONE EUROPEA VUOLE RECUPERARE 230 ML DI € DI SPESE DELLA PAC DEGLI STATI MEMBRI  
 
Bruxelles - Un totale di 230.000.000 € di fondi comunitari di politica agricola, indebitamente spesi dagli Stati membri, è stato chiesto il rimborso da parte della Commissione europea il 2 maggio sotto la cosiddetta procedura di liquidazione dei conti. Tuttavia, perché alcuni di questi importi sono già stati recuperati dagli Stati membri l´impatto finanziario della decisione odierna sarà qualche € 227.000.000. Questo denaro ritorna al bilancio dell´Ue a causa del mancato rispetto delle norme dell´Unione europea o di procedure di controllo della spesa agricola. Gli Stati membri sono responsabili del pagamento e della verifica delle spese della politica agricola comune (Pac), e la Commissione deve garantire che essi abbiano fatto un uso corretto dei fondi. Principali rettifiche finanziarie In base a tale ultima decisione, saranno recuperati fondi dai 14 Stati membri: Belgio, Repubblica Ceca, Germania, Irlanda, Grecia, Spagna, Lituania , Ungheria, Malta , Polonia, Portogallo, Slovenia, Slovacchia e Regno Unito . Le principali rettifiche sono: 83.600.000 € a carico della Grecia per la riduzione non conforme del rendimento minimo per le uve secche; 79.900.000 € a carico della Polonia per carenze nel controllo della domanda iniziale e l´approvazione del piano industriale per il semi-sussistenza Aziende misura; € 24,0 milioni (impatto finanziario 1 : 23.900.000 €) a carico della Grecia per carenze nei registri genealogici e controlli in loco per i premi per gli animali; 10.300.000 € a carico della Gran Bretagna per debolezza identificazione degli animali e nei controlli in loco per i premi per gli animali.  
   
   
ATTIVITÀ MULTIFUNZIONALI IN AGRICOLTURA, OK GIUNTA BASILICATA A GRADUATORIE  
 
Su proposta dell’assessore regionale all’Agricoltura e Sviluppo rurale Nicola Benedetto, la Giunta regionale ha approvato le graduatorie provvisorie delle domande ammesse ai finanziamenti previsti dalle azioni A (Investimenti in aziende agricole dedicate all’attività agrituristica) e B (Investimenti in aziende agricole per la creazione e l’ampliamento di fattorie multifunzionali”, del Bando per la “Diversificazione in attività non agricole” del Psr – Fears Basilicata 2007-2013 (azione 3.1.1). Le istanze finanziate sono 201 per una spesa complessiva, tra le due azioni, di circa 12 milioni di euro. Con lo stesso provvedimento, la Giunta ha inoltre stabilito che eventuali ricorsi dovranno essere recapitati all’Ufficio Politiche di Sviluppo Rurale del Dipartimento Agricoltura della Regione entro e non oltre trenta giorni successivi alla data di pubblicazione della delibera sul Bur della Regione Basilicata.  
   
   
FORMAZIONE GIOVANI AGRICOLTORI, GIUNTA BASILICATA APPROVA FINANZIAMENTO  
 
Ampliare la platea dei giovani agricoltori e incrementare le conoscenze per lo sviluppo delle aziende. Si pone questo obiettivo il provvedimento per la promozione della formazione professionale e dell’informazione in agricoltura approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura e Sviluppo rurale Nicola Benedetto. La delibera destina circa 728 mila euro per la “prima formazione” dei giovani imprenditori agricoli prevista dal Psr Basilicata 2007 2013 e inserita tra le Azioni della formazione professionale e dell’informazione. Si tratta di un’integrazione finanziaria a un precedente bando che consente lo scorrimento della graduatoria per ulteriori 10 enti di formazione. L’elenco degli ammessi sarà pubblicato sul Bur della Regione Basilicata e sui siti web www.Basilicatanet.it  e www.Basilicatapsr.it  
   
   
VENETO: PRESENTATO A PALAZZO BALBI IL 4° FESTIVAL REGIONALE DELLE SCUOLE DI RISTORAZIONE CHE SI TERRA’ IL 10 E E L’11 MAGGIO A VILLA CONTARINI DI PIAZZOLA SUL BRENTA  
 
Venezia - “Il 4° Festival regionale delle scuole di ristorazione del Veneto che si aprirà venerdì a Piazzola sul Brenta (Padova a Villa Contarini si conferma come un sicuro punto di riferimento nella strategia della Regione per valorizzare e aggiornare costantemente la formazione professionale, culturale e umana dei nostri ragazzi nel settore fondamentale per la nostra economia del turismo e dell’enogastronomia”. Lo ha detto il 7 maggio a Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, l’Assessore all’istruzione formazione e lavoro Elena Donazzan presentando alla stampa il programma e le finalità dell’evento. “Siamo consapevoli che i ragazzi delle scuole di ristorazione, saranno i futuri ristoratori del Veneto e diventeranno i primi ambasciatori del gusto e delle bellezze della nostra terra – ha aggiunto l’Assessore -: per farlo stanno ricevendo una formazione professionale solida, ancorata alle nostre imprescindibili radici e tradizioni, che li può mettere in grado di affrontare i grandi eventi, gli appuntamenti nazionali e internazionali della ristorazione”. Il 4° Festival sarà aperto al pubblico e offrirà gratuitamente a tutti gli ospiti e visitatori oltre 2000 menù-degustazione in due giorni. Sabato convegno “Chi lavora la vince: testimonianze di maestri e di giovani del mondo della ristorazione“. Saranno centinaia gli studenti di 14 Istituti impegnati nella quarta edizione del “Festival Regionale delle Scuole di Ristorazione”, il 10 e 11 maggio prossimo a Villa Contarini a Piazzola sul Brenta (Pd). La manifestazione è promossa dall’Assessorato alla Formazione ed all’Istruzione della Regione del Veneto in collaborazione con il Cpv – Fondazione Rumor e coinvolge gli Istituti Professionali di Stato per i Servizi Alberghieri (I.p.s.a.r.r.) ed i Centri di Formazione Professionale (Cfp) del settore della Ristorazione del Veneto. L’obiettivo è incentivare la conoscenza e il confronto tra esperienze formative diverse e stimolare, grazie alla competizione, la spinta verso l’eccellenza dei nostri allievi e dei nostri istituti che già si distinguono a livello nazionale per l’alto livello di formazione. L’ appuntamento è unico nel suo genere, che non si esaurisce in due giorni di evento: l’edizione 2013 del Festival sarà infatti caratterizzata dalla valorizzazione del rapporto tra le Scuole di Ristorazione e le aziende del settore. La formula del Festival prevede un abbinamento tra le Scuole e i Ristoranti dove gli allievi hanno svolto l’esperienza dello stage nel corso dell’anno formativo. Ogni scuola utilizza i prodotti tipici della tradizione enogastronomica veneta, studiati nelle loro proprietà organolettiche e di gusto grazie a incontri con i produttori, ricerche sul campo e prove di laboratorio. Alla fine di questo percorso gli studenti hanno preparato un menù degustazione che proporranno nel corso della due-giorni di Piazzola sul Brenta. Saranno chiamati a curare non solo la realizzazione in cucina ma anche il servizio in sala in tutti i suoi dettagli, mettendo alla prova sia le loro abilità singole che la capacità di lavorare in squadra; sarà premiata anche la capacità di presentare il tutto in una lingua straniera. A “giudicare” le performance sarà una giuria qualificata, guidata dal gastronomo Federico Menetto e composta da 20 esperti a livello nazionale, scelti tra produttori, ristoratori, giornalisti. Ai loro voti si affiancheranno i 120 voti della giuria popolare, composta da coloro che si iscriveranno gratuitamente sul sito www.Festivaldellaristorazione.it e potranno partecipare a una o più degustazioni. Saranno serviti circa 2000 menu degustazione. Lo spazio di Villa Contarini sarà arricchito inoltre con gli stand delle aziende produttrici dei vini e dei prodotti tipici utilizzati nella gara, spazi dedicati alle scuole (che potranno quindi fornire informazioni a semplici curiosi o futuri studenti) e laboratori di approfondimento su temi come il cake design, la pizza o il formaggio, aperti sia al pubblico che agli studenti. Sabato mattina alle 10:30 il convegno “Chi lavora la vince: testimonianze di maestri e di giovani del mondo della ristorazione” offrirà un momento di riflessione sulla situazione attuale del settore ristorazione e le opportunità che si aprono per i giovani, con testimonianze di ristoratori affermati e giovani entrati di recente nel mercato del lavoro. Per informazioni: www.Festivaldellaristorazione.it    
   
   
LOMBARDIA. AGRICOLTURA, APPROVATI BANDI SU MISURE DEL PSR  
 
L´assessorato all´Agricoltura di Regione Lombardia ha aperto tre Misure di intervento previste dal Piano di sviluppo rurale (Psr). Nel dettaglio, è stato approvato il nuovo bando della Misura 214 ´Pagamenti agroambientali´ per il 2013. Le domande possono essere presentate fino al 15 maggio 2013. Le risorse disponibili ammontano a 35.000.000 di euro. Il secondo provvedimento riguarda l´approvazione del nuovo bando della Misura 132 ´Sostegno agli agricoltori che partecipano ai sistemi di qualità alimentare´ per il 2013. Il bando è aperto solo per le domande di conferma, che potranno essere presentate fino al 30 settembre 2013. E´ stato infine approvato il secondo riparto aggiuntivo delle risorse finanziarie alle Amministrazioni provinciali per il 6° periodo di presentazione delle domande della Misura 121 ´Ammodernamento delle aziende agricole´. I beneficiari finanziati sono 101, per un contributo totale di 8.387.776,61 euro. ´Si tratta - afferma l´assessore regionale all´Agricoltura - di risorse importanti per il comparto agricolo, che auspico possano dare un po´ di respiro al settore; sono comunque al lavoro per reperirne altre, da destinare alle aziende lombarde´.  
   
   
“LE MARCHE IN TAVOLA” – LE ECCELLENZE ENOGASTRONOMICHE MARCHIGIANE SI PRESENTANO A ROMA.  
 
Al via, da giovedì 9 maggio, a Roma, l’iniziativa “Le Marche in Tavola”, una kermesse di sapori e di gusti, dedicata alla cultura enogastronomica marchigiana Il primo appuntamento, in programma nella giornata inaugurale del 9 maggio, per le ore 17, sarà il seminario dal titolo “Il vino - ambasciatore dell’eccellenza marchigiana nel mondo”. Parteciperanno il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca e il presidente del Pio Sodalizio dei Piceni Giovanni Castellucci. Si parlerà dello scenario nazionale e della specifica realtà marchigiana con il direttore dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini, Alberto Mazzoni e con il presidente del Consorzio Vini Piceni, Massimiliano Bartolomei, mentre una degustazione di prodotti marchigiani sarà condotta dall’Istituto Ipsar Panzini di Senigallia. La manifestazione “Le marche in Tavola”, organizzata dalla Regione Marche in collaborazione con il Pio Sodalizio dei Piceni, avrà una cornice di grande suggestione, ricca di storia e cultura: il Complesso Monumentale di San Salvatore in Lauro, nell’omonima Piazza, al civico 15, messo gentilmente a disposizione dallo stesso Pio Sodalizio dei Piceni, la più antica istituzione marchigiana operante nella capitale. L’iniziativa vuol far conoscere, al di fuori dei confini regionali, le bontà marchigiane attraverso un viaggio nel gusto e nei sapori, un magnifico itinerario in ogni senso, interamente dedicato alle eccellenze enogastronomiche della Regione e alla bellezza del suo territorio. Il programma degli eventi prevede, a seguito dell’appuntamento del 9 maggio, altri tre seminari: sui prodotti del mare, il 16; sulla razza bovina marchigiana di Alta Qualità certificata, il 23; sul prezioso tartufo di Acqualagna, il 30 maggio. Dal 5 all’8 giugno, invece, nel Chiostro del Complesso Monumentale di San Salvatore in Lauro, sarà allestita la manifestazione espositiva con il meglio della produzione vitivinicola, mentre, nelle sale interne, troveranno spazio i prodotti della filiera del biologico e della micro-filiera della tartuficoltura, i prodotti a marchio Qm (Qualità Garantita dalle Marche), l’olio mono-varietale, nonché particolari eccellenze regionali. Sarà un’opportunità unica per conoscere e assaggiare le eccellenze enogastronomiche marchigiane nel cuore di Roma. L’occasione per un viaggio speciale attraverso il gusto e i sapori marchigiani, veri ambasciatori di un territorio che sa offrire “nutrimento” a 360 gradi, tra cultura, arte, paesaggio e sostenibilità ambientale. Quell’insieme prezioso che fa delle Marche un luogo da assaporare in tutte le sue espressioni e che non mancherà di soddisfare le attese del pubblico capitolino, dei corregionali residenti nel Lazio e degli stranieri presenti a Roma.  
   
   
GRU RITARDATARIE POSSONO ARRECARE DANNO ALLE COLTURE  
 
Trieste - Singolare segnalazione quella ricevuta il 6 maggio dalla Stazione Forestale di Coseano. Un coltivatore di Dignano ha segnalato di aver trovato il suo campo di mais, nella zona del riordino fondiario, con tutte le pianticelle divelte. In pratica dovrà riseminare tutto. Il danno potrebbe essere stato arrecato da un piccolo stormo di gru ritardatarie. Non è insolito infatti che durante il mese di marzo qualche stormo di gru in migrazione stazioni per qualche giorno sul territorio del Friuli Venezia Giulia, ma in questo periodo solitamente le gru hanno già raggiunto le loro destinazioni. Il personale forestale aveva già osservato lo stormo nella giornata di venerdì e stamani le gru erano ancora presenti nei dintorni del Sic "Prati di Coz". Allo sfortunato coltivatore sono stati comunque forniti i modelli per la richiesta risarcimento danni da fauna selvatica.  
   
   
PESCA VONGOLE: REGIONE INCONTRA CONSORZIO COOPERATIVE PESCATORI DEL POLESINE  
 
Venezia - L’assessore alla pesca del Veneto Franco Manzato ha ricevuto ieri mattina a Palazzo Balbi i rappresentanti del Consorzio Cooperative Pescatori del Polesine per esaminare le iniziative possibili che permettano di fronteggiare la moria delle vongole che ha recentemente colpito la Sacca del Canarin, nel Delta del Po. L’abbassamento del grado di salinità dell’acqua, dovuto all’ingresso di acqua dolce nelle aree di sviluppo e crescita della vongola “ha avuto un impatto disastroso – hanno affermato alcuni esponenti del Consorzio – con una perda quantificabile in in quasi 7 milioni di euro, in un settore che produce un fatturato di circa 35 milioni in Polesine”. “Per aiutare i pescatori professionali che operano in questo settore, abbiamo coinvolto alcuni consiglieri regionali – ha affermato Manzato – con l’obiettivo di creare un fronte comune coeso e compatto, in grado di supportare ed incoraggiare questo settore. Chiederemo entro la settimana un incontro in prefettura di Rovigo, per mettere a fuoco la situazione e una sinergia tra gli uffici e le strutture competenti ai vari livelli. Puntiamo a formulare altresì un programma – ha concluso l’assessore – che intervenga economicamente sulla situazione di emergenza, ma soprattutto che possa strutturare il comparto anche in vista di futuri momenti di crisi e difficoltà”.  
   
   
MALATTIA DEL CASTAGNO LA LOTTA CONTRO IL “CINIPIDE” LIGURIA NUOVI LANCI IN TUTTO IL TERRITORIO DELL’ANTAGONISTA “TORYMUS SINENSIS”  
 
Genova. Nuove misure della Regione Liguria, nella lotta contro il cinipide, il parassita che sta compromettendo la salute di molti castagneti anche nella nostra regione. L’assessorato all’Agricoltura, che da tempo ha messo a disposizione mezzi e risorse per lo studio e l’esecuzione di piani di contrasto per ostacolare e sconfiggere l’aggressività del parassita, informa che nei primi giorni di maggio verranno effettuati nuovi “lanci”, in molte località del territorio, di esemplari di “ Torymus sinensis”, l’antagonista naturale del cinipide, “l’unico mezzo valido messo a disposizione dalla ricerca per la lotta contro la “vespa cinese” che ha infestato il territorio danneggiandone lo sviluppo vegetativo e riducendo dell’85 per cento la produzione dei frutti”, spiega l’assessore Giovanni Barbagallo. I boschi scelti si trovano in posizioni strategiche del territorio. I nuovi rilasci del parassitoide cominceranno giovedì 2 maggio in una quindicina di località. Le operazioni sul territorio saranno condotte dai funzionari degli uffici di Sanremo e Genova, con materiale il cui costo è sostenuto dal Ministero delle Politiche agricole su richiesta della Regione Liguria. Si proseguirà lunedì 6 maggio in altre venti località. In questo caso le operazioni saranno effettuate dai tecnici del Dipartimento di valorizzazione e protezione delle risorse agroforestali dell’Università di Torino con materiali acquistati e forniti dall’assessorato all’agricoltura ligure. Le zone interessate sono in Val Nervia e Valle Arroscia nell’Imperiese, in Valle del Quiliano, Valle Pennavaire e nell’Area del Giovo, Val Bormida, Valle Orba, Alta Valle torrente Aquila, in provincia di Savona, in Valle Stura, in Valle Scrivia e in Valtrebbia in provincia di Genova, in Val di Vara e in Val di Magra nello Spezzino. Con i nuovi lanci del parassitoide, la Regione Liguria spera di raggiungere rapidamente, un equilibrio biologico che porti ad una regressione dell’infestazione del cinipide nei castagneti, come già sta avvenendo in altre realtà italiane.  
   
   
FESTIVAL DELLE DOP VENETE PER CELEBRARE L’EUROPA GIOVEDÌ 9 MAGGIO AD ARZARELLO DI PIOVE DI SACCO  
 
Venezia - Il Veneto agricolo festeggerà il 9 maggio, Festa dell’Unione Europea, con la prima rassegna dei prodotti a denominazione comunitaria: Dop, Igp, Doc, Docg, Igt. La manifestazione, denominata “Festival delle Dop Venete”, si svolgerà al Circolo di Campagna Wigwam di Arzerello di Piove di Sacco (Via Porto, 8), in provincia di Padova, per iniziativa di Veneto Agricoltura – Europe Direct con il patrocinio della Regione. Al Festival, aperto con ingresso gratuito dalle 10 alle 19, presenteranno i loro prodotti oltre una ventina di Consorzi di Tutela, proposti nella elaborazione degli allievi dell’Istituto Enogastronomico Alberghiero per il Turismo “Andrea Barbarigo” di Venezia. Nel corso della mattinata, presenti l’Assessore regionale all’Agricoltura Franco Manzato e il Commissario Straordinario di Veneto Agricoltura Paolo Pizzolato, sono attesi gli alunni e gli insegnanti delle scuole elementari del comprensorio, nonché gli studenti dell’Istituto Agrario di Piove di Sacco, ai quali saranno illustrati le finalità e il funzionamento dell’Unione Europea e le sue principali politiche, a partire da quella agroalimentare. Nel pomeriggio i Consorzi di Tutela si confronteranno invece sui nuovi orientamenti della politica agricola comunitaria: Alessandra Scudeller della Regione Veneto farà il punto sullo stato dell’arte delle denominazioni e i marchi europei alla vigilia della nuova programmazione 2014-2020, mentre Flavio Innocenzi (Consorzio di Tutela Formaggio Asiago) e Luciano Piona (Uvive) illustreranno il possibile ruolo dei Consorzi nelle strategie future. Banca Fiuladria spiegherà la situazione del credito a favore delle aziende. “Il Veneto è in assoluto la regione d’Europa con il maggior numero di produzioni di qualità certificate Dop (17) e Igp (18) – ha ricordato Manzato – cui si aggiungono 28 Doc di vini, 14 vini a Docg e 10 Igt, espressione del primato produttivo nazionale di vino, che diventa anche primato delle esportazioni enologiche italiane delle quali occupa quasi il 31 per cento, per un valore che nel 2013 ha superato il miliardo 443 milioni. Voglio inoltre citare i circa 370 prodotti tipici, dove pure siamo nella parte più alta della classifica nazionale, secondi solo alla Toscana”.  
   
   
SARDEGNA: DUE MILIONI DI EURO AGLI ALLEVATORI PER FRONTEGGIARE LA BLUE TONGUE  
 
Aperti i termini per la presentazione delle domande di aiuto a sostegno degli allevatori di ovini e caprini colpiti dalla nuova epidemia di febbre catarrale (blue tongue) causata dal sierotipo Btv1. Destinatarie dell´intervento sono le imprese che ricadono nella competenza territoriale delle aziende sanitarie n. 7 (Carbonia), n. 8 (Cagliari) e n. 4 (Lanusei), dichiarate sede di focolaio di febbre catarrale degli ovini dal mese di ottobre del 2012 con provvedimento dell´autorità sanitaria. L´aiuto è concesso a condizione che le aziende interessate abbiano applicato tutte le misure restrittive imposte per impedire la diffusione della malattia. In particolare, l´indennizzo è destinato: a) alla ricostituzione del patrimonio zootecnico aziendale perduto a causa della malattia; b) al sostegno del reddito aziendale nel periodo compreso fra la morte o abbattimento degli animali e la ricostituzione dell’allevamento; c) al sostegno al reddito aziendale conseguente alla minore produzione dei capi dichiarati infetti. Dagli aiuti saranno detratti gli importi eventualmente percepiti nell´ambito di regimi assicurativi. Le domande dovranno essere presentate al Servizio territoriale di Argea Sardegna entro le ore 12 del 25 giugno 2013.  
   
   
AGRICOLTURA – DANNI EMERGENZA NEVE/MARCHE – APPROVATO L’ELENCO PROGETTI AMMESSI A CONTRIBUTO .  
 
Approvato l’elenco progetti ammessi a contributo proposti dalle aziende agricole danneggiate dalle eccezionali precipitazioni nevose dell’inverno 2012. Si tratta di circa quattro milioni di euro destinati al ripristino delle strutture adibite all’allevamento degli animali. Ne dà notizia il presidente della Regione Marche e assessore all’Agricoltura, Gian Mario Spacca. “L’agricoltura marchigiana – ricorda Spacca – aveva subito gravi danni, specie nel settore dell’allevamento, dove molte stalle, fienili e ricoveri, avevano ceduto all’enorme carico nevoso. Danni che hanno comportato la compromissione della stabilità delle strutture, la perdita del patrimonio zootecnico, con la morte di numerosi capi. Abbiamo stilato un elenco dei progetti di recupero avanzati dalle aziende agricole che avranno ora 90 giorni per passare alla progettazione esecutiva. Eroghiamo così i primi quattro milioni di euro dei sette messi a disposizione tramite il Psr, dopo l’immediato confronto con Commissione europea e associazioni agricole. Le ulteriori risorse regionali andranno alle altre strutture e alle altre tipologie di ripristini, mentre sono in corso le procedure per l’utilizzo delle risorse statali messe a disposizione dal Fondo di solidarietà nazionale”. Il bando regionale permette di fruire dei contributi a chi ha subito un danno superiore al 30 per cento del ricavato annuo. Una premialità è riservata alla zootecnia, particolarmente danneggiata dalle forti nevicate, a cui è riservata una percentuale di aiuto pari all’80 per cento (60 per cento negli altri casi). A differenza di quanto avviene in genere, in questo caso sono considerate anche le spese di chi è voluto intervenire subito per riparare i danni. Sono infatti state ammesse le spese retroattivamente, fino al 13 febbraio 2012. “Gli interventi – conclude Spacca – sono una boccata d’ossigeno per un settore che già prima della crisi mostrava segni di difficoltà che il maltempo aveva aggravato. Accanto a questa azione andiamo avanti con altri strumenti di sostegno, promozione e diversificazione, per aiutare il comparto agricolo a ritrovare la via della crescita. Per il 2013 si tratta di risorse per 18 milioni di euro, che, una volta registrate le economie di spesa emerse dalla gestione dei bandi Psr emanati negli ultimi anni, possono salire a ben 30 milioni di euro. Risorse rilevanti in tempi di spending review, non solo direttamente per le imprese agricole, ma anche per la manutenzione del territorio e la protezione ambientale”.  
   
   
PROGETTO "CANAPUGLIA", PER LA PROMOZIONE DELLA CANAPA  
 
L’assessore alle Risorse Agroalimentari, Fabrizio Nardoni, ha partecipato questa mattina alla presentazione del progetto “Canapuglia”, per la coltivazione industriale di canapa. Insieme a Nardoni, Claudio Natile, rappresentante del progetto vincitore del bando “Principi Attivi”, nell’ambito del programma “Bollenti Spiriti”, che ha avviato le attività di promozione per la produzione e la trasformazione di canapa, antica coltivazione vegetale già molto diffusa in Puglia, ma trascurata negli ultimi anni anche a causa di pregiudizi. E’ da sottolineare infatti che la produzione nulla ha a che fare con quanto non previsto dalla legge, ma che invece potrà essere utile per le bonifiche, per le costruzioni, la difesa del suolo, la produzione tessile e di accessori per l’abbigliamento e anche per l’alimentazione. 120 gli ettari seminati in Puglia e con il progetto sarà avviata una ricerca a cura del Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura (Cra) e si prevede inoltre l´installazione di un impianto di prima trasformazione. Secondo Nardoni, coordinatore nazionale degli assessori regionali all´agricoltura, che ha ringraziato per il lavoro svolto l’assessore Minervini e l’ex assessore Fratoianni “si può pensare agli usi ambientali della canapa, per la tutela del territorio e per l´assetto idrogeologico (la canapa ha fitte radici che arrivano molto in profondità) senza dimenticare che riduce le emissioni di Co2, aiuta a bonificare aree inquinate – penso a Taranto e alle sue zone industriali - ed e´ utilizzata non solo nel campo della bioedilizia. Inoltre potrebbe essere piantata sui cigli dei canali, evitando l’uso di cemento nelle opere idrauliche. Questo è un progetto che viene dai giovani, che con un modesto investimento economico può dare rilevanti risultati anche in termini di occupazione: lo proporrò in sede di coodinamento nazionale degli assessori. La start up che presentiamo può essere un esempio che parte dalla Puglia e si ramifica in altre regioni”. Info: www.Canapuglia.it    
   
   
ATTIVITA’ SU TUTELA CASTAGNO IN BASILICATA  
 
“Le provette contenenti dodici coppie di Torymus sinensis, insetto utile nel controllo biologico per la lotta più efficace alla principale malattia fitosanitaria del castagno saranno lanciate domani in diverse località della regione in attuazione del Programma di attività dell’Ufficio fitosanitario del Dipartimento regionale Agricoltura. Gli ispettori fitosanitari hanno ricevuto le provette dall’Università di Torino, nell’ambito del progetto “Castanea”, predisposto dal Ministero dell’Agricoltura in collaborazione con le regioni e le province autonome con rilevanti castagneti sul proprio territorio. Il lancio degli insetti costituisce una modalità di controllo biologico che in Giappone ha avuto successo negli anni ottanta. Le aree prescelte sono Castelgrande dove, di fatto, è stato individuato un giovane castagneto per la moltiplicazione dell’”antagonista”; sul Monte Vulture, a Melfi, a Monticchio, a Tramutola, a San Fele e in località Monte Paratiello a Muro Lucano”. E’ quanto dichiara l’assessore all’Agricoltura Nicola Benedetto il quale sottolinea che “la produzione di castagne è estremamente importante per varie zone della Basilicata dove il castagno è elemento primario della flora e rappresenta non solo una fonte di reddito, ma anche una irrinunciabile componente della cultura e del paesaggio in cui è inserito. E’ un comparto di qualità che fa da traino all’intera economia e ne rappresenta un fiore all’occhiello, come testimonia il “marroncino” di Melfi. La qualità delle castagne che si producono lungo i versanti della montagna di Monticchio, sono di qualità superiore per le qualità organolettiche e per l’alto valore nutritivo. La nostra regione, ultimamente, ha investito molto sui prodotti tipici e la castagna è senza dubbio uno dei prodotti valorizzati non solo nella regione. Quanto al programma di tutela fitosanitaria, siamo passati dai 5 lanci della scorsa primavera ai 12 di quest’anno, segno di una maggiore attenzione del Ministero ai problemi della nostra regione – evidenzia l’assessore – ma anche il frutto dell’impegno dei nostri Uffici regionali. Significativo è poi il ruolo che l’Ufficio fitosanitario sta svolgendo in questo specifico segmento, operando in stretta collaborazione con il Mipaaf, l’Università di Basilicata, l’Associazione per la tutela e la valorizzazione dei castagneti e della castagna del Vulture e l’Alsia, l’Agenzia di sviluppo agricolo. In particolare, nell’azienda agricola Incoronata di Melfi dell’Alsia è in fase di realizzazione il primo centro di premoltiplicazione del Torymus, che viene interamente finanziato con le poste di bilancio dell’Ufficio fitosanitario.” “Auspico una sempre maggiore convergenza e collaborazione dei soggetti istituzionali presenti sul territorio lucano – ha concluso Benedetto – per aggredire e risolvere i tanti problemi che affliggono la nostra agricoltura, che però vanta potenzialità inespresse o poco manifeste che se idoneamente valorizzate possono dare luogo a importanti produzioni e significativa occupazione. In tal senso, ho invitato il dirigente generale Freschi a proseguire sul percorso intrapreso”.  
   
   
ALTA MURGIA. VENDOLA SU FESTIVAL RURALITÀ: "PARCO, OCCASIONE CRESCITA ECONOMICA"  
 
“Il Festival della ruralità rappresenta una scelta politica forte, è la dimostrazione pratica dell’idea che il Parco nazionale dell’Alta Murgia è una occasione di crescita economica ed è anche un’opportunità straordinaria per esibire una idea moderna ed evoluta del Parco stesso. C’è un’intuizione che è destinata a diventare una scuola, un percorso e molto più di una sperimentazione”. Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola in conferenza stampa per la presentazione del Festival della ruralità, un Festival itinerante che si svolgerà dall’8 al 12 maggio in alcuni comuni dell’Alta Murgia, organizzato dal Parco nazionale dell’Alta Murgia, in collaborazione con Legambiente. Presenti alla conferenza stampa anche l’assessore alla Qualità del territorio della Regione Puglia Angela Barbanente, il Presidente del Parco Cesare Veronico e il Presidente di Legambiente Francesco Tarantini. Per Vendola “il Festival è un’occasione straordinaria per far vivere il Parco non come una campana di vetro che blocca e mummifica il paesaggio naturale, ma per farlo vivere invece come un sistema che mette in relazione la bellezza di questa natura e di questo paesaggio unico al mondo, i prodotti enogastronomici che vengono tramandati da tradizioni secolari e le occasioni culturali”. A questo proposito Vendola ha aggiunto poi che “il Parco non deve essere vissuto come un sarcogafo che contiene la natura mummificata e musealizzata, intangibile” e ha ricordato che “i nemici del parco sostenevano strumentalmente che l’idea del Parco fosse un freno per le attività civili ed economiche, che fosse una barriera a sviluppare le potenzialità economiche di un territorio straordinario come quello dell’Alta Murgia e invece noi scopriamo che nella pancia del Parco c’è la campagna. Paradossalmente una idea del Parco tutta conservativa è una idea che può non cogliere nella ruralità, che è economia vivente, anche un elemento di peculiarità del Parco medesimo”. Vendola ha poi invitato i 13 comuni del Parco dell’Alta Murgia a predisporsi a diventare “i protagonisti e non i convocati” affinchè, al di là del Festival, possano contribuire a far vivere quotidianamente il Parco come rottura della dimensione di incomunicabilità tra contesto urbano e contesto rurale. “Le città – ha concluso Vendola – quanto più si riappropriano della propria storia, tanto più possono trovare, in tempi di crisi economica, occasioni alternative di crescita e di sviluppo. Il Parco ha un potenziale economico, civile e culturale ancora tutto da esplorare, ecco perchè io penso che il Festival della ruralità che stiamo presentando oggi sia una straordinaria buona pratica”.  
   
   
WELSH LAMB IGP: 10 ANNI DI INDICAZIONE GEOGRAFICA PROTETTA L’IGP HA CONTRIBUITO NOTEVOLMENTE A PROMUOVERE LA QUALITÀ DELL’AGNELLO GALLESE IN TUTTA L’UNIONE EUROPEA. GIÀ AD INIZIO 2013 LE ESPORTAZIONI VERSO L’ITALIA REGISTRANO UN +29%.  
 
Sono passati 10 anni da quando l’agnello gallese, pregiata carne ovina proveniente dai verdi pascoli d’oltremanica, ha ottenuto il marchio di Indicazione Geografica Protetta e da quando, proprio in virtù di questo importante riconoscimento, ha cominciato a tutti gli effetti la sua avventura sui mercati europei e in quello italiano, in modo particolare. Il marchio Igp, come ormai è noto, definisce un prodotto originario di una specifica regione le cui caratteristiche possono essere legate proprio all´origine geografica. Il Welsh Lamb, che ha ottenuto questo riconoscimento nel luglio del 2003, proviene da aziende agricole garantite, da allevamenti nati e cresciuti nel Galles e viene lavorato solo in macelli controllati. “L’ottenimento del marchio Igp è stata una bellissima notizia per tutta l’industria gallese degli ovini” ricorda Jeff Martin, responsabile Hcc Meat Promotion Wales in Italia. “Questa industria è una componente vitale per l’economia rurale del Galles. L’agnello gallese è un prodotto speciale e l’Igp ha contribuito notevolmente a promuovere questa carne in tutta l’Unione Europea. Si è trattato di un vero e proprio suggello della grande qualità che contraddistingue l’agnello delle nostre regioni". Del resto, il marchio Igp conferma il riconoscimento che i produttori di agnello gallese meritano per gli elevati standard qualitativi che sono tenuti a rispettare in tutta la filiera produttiva — dall’allevamento alla macellazione e lavorazione — conferendo al Welsh Lamb una garanzia di origine, qualità e metodo di produzione. L’utilizzo del marchio Igp ha rappresentato per il mercato delle carni in Galles un ulteriore rafforzamento della propria immagine nei confronti dell’Europa e continua a rappresentare, tutt’oggi, un valore aggiunto. Ne sono testimonianza i dati relativi alle esportazioni di Welsh Lamb, sempre in crescita nonostante la difficile situazione economica e nonostante il crollo dei consumi che ha riguardato molto da vicino il comparto carne: già nel mese di gennaio il Galles ha esportato verso l´Italia quasi 300 tonnellate di carne, facendo registrare un aumento del 29% rispetto allo stesso periodo nel 2012 (dati Hcc). In Italia, di fatto, il Welsh Lamb Igp è molto gradito per il suo gusto caratteristico e prelibato, la sua freschezza e genuinità. La qualità di questa carne è data anche dal fatto che l’animale viene cresciuto ed allevato unicamente con l’obiettivo di produrre carne di alto livello e non viene sfruttato per ottenere altri prodotti. L’esclusività è data anche dallo sviluppo muscolare ben definito dell’animale che conferisce alla carne quella tenerezza e quel sapore tanto ricercati. Non solo: il Welsh Lamb è molto apprezzato dal consumatore italiano anche per la qualità e la varietà dei suoi tagli che possono essere preparati e adattati secondo la stagione ed il gusto. Non da ultimo, lo stato di Indicazione Geografica Protetta che garantisce il prodotto anche in termini di provenienza e severità nei controlli. “Il marchio Igp –prosegue Martin- ha una grande forza comunicativa nei confronti del consumatore italiano e veicola la qualità del prodotto stesso. Anche la distribuzione italiana è consapevole del valore aggiunto che rappresenta il marchio di indicazione geografica protetta e il fatto di poter identificare il Welsh Lamb Igp sui punti vendita è per noi un fattore di grande importanza”. Conclude Martin: “L’obiettivo di Hcc è quello di continuare con la politica di promozione di questo prodotto dalle eccezionali qualità organolettiche, fino a farlo diventare un vero e proprio marchio riconosciuto in tutto il mondo”. Hcc, Hibu Cig Cymru, è l’ente responsabile per lo sviluppo, la promozione e la distribuzione delle carni del Galles. Tra i compiti di Hcc vi sono:
la promozione di tutti i prodotti di carne provenienti dal Galles, l’evidenziazione delle caratteristiche che differenziano i prodotti di carne Gallese, la collaborazione con le aziende agricole per diffondere la qualità, ridurre i costi e migliorare la salute degli animali, la collaborazione con tutta la catena di fornitori per migliorare l’efficienza e sviluppare la garanzia di qualità, l’attività per la diffusione e il miglioramento della comunicazione della qualità di questo settore. Hcc rappresenta per vasta parte l’industria agricola del Galles e trae esperienza dai diversi componenti dei suo Board of Directors e dalle aziende a cui essi appartengono  
   
   
FORMAGGI DI VINI: UN PERCORSO ALTERNATIVO PER CANTINE APERTE  
 
Il prossimo 26 maggio per Cantine Aperte, tradizionale rassegna dedicata ai wine lovers, la Latteria Perenzin, situata a pochi passi dalla famosa Strada del Prosecco, aprirà le porte ai wine lovers. La giornata prevede numerose visite guidate ai locali di stagionatura già dalla mattinata, con degustazioni di formaggi vaccini e di capra bio creati dal mastro casaro Carlo Piccoli, per concludersi con la passeggiata Rivevive, un percorso sensoriale che si snoda tra le colline. Domenica 26 maggio in occasione della giornata dedicata agli eno-amatori Cantine Aperte, la storica Latteria Perenzin di Bagnolo di San Pietro di Feletto (Tv) apre le porte a tutti coloro che vorranno conoscere da vicino il mondo dei formaggi artigianali, offrendo un percorso alternativo che dal vino approda alla produzione lattiero-caseario d’eccellenza. Per i wine lovers un’occasione da non perdere, quella di poter visitare ed assaggiare i formaggi della storica latteria di Bagnolo, che ha oltre 100 anni di storia alle spalle e che si trova a pochi passi dalla famosa Strada del Prosecco e che proporrà agli ospiti un approccio al mondo dell’arte casearia. Si inizierà già dalla prima mattinata con visite guidate nei locali di stagionatura e di affinamento, tra il profumo del latte appena munto, abbagliati alla vista di centinaia di forme di formaggio messe in fila ordinatamente sui ripiani di legno ad invecchiare: un modo per avvicinarsi a questo mondo di tradizione e di storia. La Latteria Perenzin è il tempio del formaggio in tutti i sensi perché è anche la sede dell’Accademia Internazionale dell’Arte Casearia, dove decine e decine di giovani riempiono le sale tutti i mesi frequentando i corsi dedicati a chi vuole imparare il mestiere del casaro, un mestiere antico che ancora oggi si tramanda da padre in figlio. Tra i formaggi proposti in degustazione da Emanuela e Carlo Piccoli, i titolari della latteria, i bio caprini e vaccini, sia freschi che stagionati, come l’originale San Pietro in cera d’api, formaggio stagionato dal gusto morbido e delicato dalla spiccata aromaticità e leggera nota piccante e tra le novità il Piccolo fiore di bufala, con crosta fiorita dal sapore cremoso e setoso, prodotto con latte di bufala di origine veneta, la Robiola di capra al cuor di tartufo farcito con un leggerissimo strato di tartufo nero estivo e per rimanere in tema vino il Millefoglie al Marzemino di Capra, formaggio caprino ubriacato nel vino Marzemino di Refrontolo passito. Per chi vuole fare shopping quello della latteria è il posto giusto, può trovare il Montasio Dop Mezzano stagionato 5-10 mesi, il Formaggio di Capra al Traminer e la Robiola di Capra, tutti formaggi eccellenti e premiati nei più importanti concorsi del settore. Carlo ed Emanuela con i loro formaggi sempre domenica 26 saranno presenti anche alla passeggiata Rivevive , un affascinante percorso sensoriale tra le colline di Farra di Soligo, dove gli iscritti al percorso Est Collagù assaggeranno i vini della Cantina La Farra in abbinamento alla deliziosa Spuma di robiola di capra bio e il Formaggio di bufala con la mostarda. Www.perperenzin.com  
   
   
CON BALOCCO IN SELLA AL GIRO D’ITALIA: AI NASTRI DI PARTENZA GLI ATLETI DEL GIRO D’ITALIA. PER FARE IL CARICO DI ENERGIA E AFFRONTARE LE FATICHE DELLE TAPPE PIÙ DURE: LO STORICO BRAND BALOCCO  
 
“A colazione fate i buoni”: questo il claim con cui la storica azienda Balocco, nuovo sponsor ufficiale della maglia rosa del Giro d’Italia 2013 e 2014, inciterà gli atleti pronti a partire dalla prima tappa di domani a Napoli fino alla conclusione il 26 maggio a Brescia. La stessa emozione che accompagna i campioni del ciclismo il giorno prima del debutto è condivisa dall’Amministratore Delegato Alberto Balocco, orgoglioso di vedere indossata la maglia rosa con il logo dell’Azienda di famiglia. Il Giro d’Italia non è solo uno dei più grandi eventi sportivi internazionali, ma è anche un pezzo di storia del nostro Paese, uno sport di grandi valori in cui anche Balocco si riconosce: la fatica, la resistenza, l’impegno, la tenacia, il sacrificio e lo spirito di squadra. Balocco proporrà numerose iniziative in tutte le tappe della gara, per atleti, appassionati, operatori del settore e milioni di fan che ogni anno seguono il Giro. Durante le giornate di gara Balocco distribuirà oltre 400.000 sampling di frollini. All’interno del villaggio di partenza al chiuso, Balocco sarà presente con uno stand nei pressi del podio della firma dove tutti i ciclisti confermano la loro partecipazione alla tappa. Nel villaggio di partenza all’aperto, un bus “double decker” Balocco offrirà ogni mattino migliaia di colazioni con i biscotti Balocco e “Vita Mia”, la nuova gamma di frollini pensati per il benessere, accompagnati da latte e caffè per una classica colazione Made in Italy. E ancora: saranno distribuiti numerosi coloratissimi gadget per tutti! Della carovana del Giro d’Italia faranno parte anche 3 pick up personalizzati Balocco con riproduzioni giganti delle confezioni dei frollini più classici e golosi ed un bus “double decker” brandizzato Balocco “Vita Mia”. Ad ogni sosta della carovana, verranno distribuiti tanti prodotti e gadget. Infine, nell’ambito del progetto “Biciscuola”, che ha coinvolto i ragazzi delle scuole primarie italiane, i vincitori, che saranno presenti ad ogni tappa del Giro d´Italia, saranno intrattenuti da una animatrice con il gioco Memory firmato da Balocco e ad ognuno di loro verrà consegnato un omaggio con le monoporzioni dei frollini  
   
   
L’OSTERIA FRANCESCANA DI MODENA CONQUISTA IL PODIO DELLA CLASSIFICA DEI 50 MIGLIORI RISTORANTI AL MONDO. MASSIMO BOTTURA SI POSIZIONA TERZO ALLE SPALLE DEL DANESE RENÈ REDZEPI. E´ IL MIGLIOR RISULTATO DI SEMPRE PER L´ITALIA. PRIMO IN CLASSIFICA IL RISTORANTE SPAGNOLO EL CELLER DE CAN ROCA A GIRONA.  
 
Il Combal.zero di Davide Scabin rientra in classifica al 40° posto Piazza Duomo, con lo chef Enrico Crippa, fa il suo debutto al 41° posto Le Calandre dei fratelli Massimiliano e Raffaele Alajmo sale di 5 posizioni rispetto al 2011 e si classifica al 27° posto Nadia Santini del ristorante Dal Pescatore di Canneto sull’Oglio si aggiudica il premio Veuve Clicquot World’s Best Female Chef e si posiziona al 74° posto Dopo sette anni di attesa dietro le quinte, i fratelli Joan, Joseph e Jordi Roca sono saliti sul gradino più alto del podio nella classifica The World’s 50 Best Restaurants sponsorizzata da S.pellegrino e Acqua Panna e organizzata dalla rivista britannica Restaurant El Celler de Can Roca di Girona è da tempo osannato dalla stampa e dagli appassionati di tutto il mondo come una delle mete più emozionanti dove consumare un´esperienza gastronomica. Dopo due anni in seconda posizione, El Celler sale al vertice al posto del danese Noma, primo in classifica dal 2010 fino allo scorso anno, ora medaglia d´argento. Per i fratelli Roca, autentici fuoriclasse, la ristorazione è un affare di famiglia: era il 1920 quando i nonni Joan e Angeleta aprirono un piccolo locale a San Martì de Llémena, il 1967 quando i genitori Josep e Montserrat inaugurarono a Girona il Can Roca. Il Celler apre i battenti nel 1986, accanto allo spartano locale di famiglia. Una conchiglia minimalista per una cucina che fa a gara in sottrazione, prendendo forma tecnica dopo tecnica fino a posizionarsi fra i primi ristoranti al mondo. E sono presto due stelle Michelin, che poi diventano tre nel 2010, col secondo posto assoluto nella classifica dei 50 Best a inizio 2011. Immaginifica, avanguardista, tecno-emozionale, così la penna del grande critico spagnolo Pau Arenos ha definito la cucina del Celler che è uno dei 4 ristoranti spagnoli ( le insegne europee sono sono in tutto 29 ) presenti in classifica. Se la Spagna conquista il vertice, l´Italia ha ben più di un motivo per festeggiare quest’anno. Dopo cinque edizioni in classifica, l´Osteria Francescana di Modena, con la sua cucina che abbraccia secoli di tradizione italiana ricostruendola attraverso la lente della modernità, sale sul podio guadagnando due posizioni rispetto al 2012. Le Calandre di Rubano con i fratelli Massimiliano e Raffaele Alajmo sale di 5 posizioni arrivando al 27° posto. Il Combal.zero di Rivoli fa il suo rientro in classifica al 40° posto mentre debutta tra i 50 Best il ristorante Piazza Duomo di Alba con lo chef Enrico Crippa, 41° . Altro importante risultato per l´Italia è il premio Veuve Cliquot World’s Best Female Chef 2013 assegnato quest´anno a Nadia Santini del ristorante Dal Pescatore di Canneto sull’Oglio. La Francia vanta sei ristoranti in classifica, il primo - l’Arpege di Parigi - è 16° , tutti gli altri perdono posizioni in classifica tranne una new entry (Septime a Parigi) che fa il suo ingresso in 49° posizione). Al grande Alain Ducasse è stato conferito il premio alla carriera, il Lifetime Achievement Award 2013. Il contingente britannico rimane immutato; la più alta new entry dello scorso anno, Dinner , sale di due posti e si classifica in 7°posizione, The Ledbury di Brett Graham sale di una posizione, al numero 13, mentre The Fat Duck di Heston Blumenthal si classifica al 33° posto. Ottimi risultati per la ristorazione sudamericana che vanta sei ristoranti tra i primi 50 fra cui il peruviano Astrid Y Gaston, salito di 21 posizioni fino alla 14° aggiudicandosi il premio Highest Climber e il D.o.m di Alex Atala al 6° posto. In seguito al successo riscosso dagli Asia’s 50 Best Restaurants Awards, annunciati per la prima volta la scorsa primavera a Singapore, l´Asia conta ora sette ristoranti nella classifica mondiale, tra cui il Narisawa di Tokyo che guadagna la migliore posizione - 20° posto - e il premio Sustainable Restaurant Award assegnato al ristorante che ha ottenuto la valutazione più alta relativamente alla responsabilità ambientale e sociale. Con sei ristoranti in classifica, gli Stati Uniti si dimostrano ancora una volta una presenza di peso a livello internazionale. La posizione più alta in classifica è occupata dall´Eleven Madison Park di New York al 5° posto. Il premio Chefs’ Choice Award , riconoscimento che gli chef in classifica attribuiscono al collega più stimato, è andato a Grant Achatz dell´Alinea di Chicago, classificatosi 15° . L´australiano Attica si è aggiudicato il premio Highest New Entry debuttando al 21° posto in classifica. Il premio One To Watch, assegnato al ristorante che più di altri potrebbe rivelarsi vincente in futuro, è andato al ristorante sudafricano The Test Kitchen aperto a Cape Town dallo chef di origine britannica Luke Dale-roberts. La classifica The World’s 50 Best Restaurant è redatta in base ai voti della Diners Club World’s 50 Best Restaurants Academy, un gruppo composto da oltre 900 leader internazionali nel settore della ristorazione (critici gastronomici, cuochi, ristoratori e gastronomi di lungo corso ). L´accademia è costituita dai rappresentanti di 26 macro regioni del mondo, ognuna delle quali è composta da una giuria di 36 membri. Ogni membro ha a disposizione sette voti; di questi sette, almeno tre devono essere assegnati a ristoranti situati al di fuori della propria regione di competenza. I membri elencano le proprie scelte in ordine di preferenza, in base all’esperienza vissuta nei diversi ristoranti nei 18 mesi precedenti il voto  
   
   
A SCUOLA DI CIOCCOLATO CON TURISTI PER CASO UN CONCORSO PER VINCERE UN VIAGGIO NEL MONDO DEL CIOCCOLATO CON LA SIMPATIA DI PATRIZIO ROVERSI.  
 
Vivere una golosa esperienza a base di cioccolato, insieme alla simpatia travolgente di uno dei personaggi più amati della televisione italiana, da oggi si può grazie al concorso A Scuola Di Cioccolato Con Patrizio. Fino al 7 giugno sarà possibile registrarsi al sito internet www.Turistipercaso.it e partecipare a questa iniziativa che metterà in palio 6 tour con soggiorno per due persone all’Etruscan Chocohotel di Perugia con tour alla Casa del Cioccolato Perugina e corso della Scuola del Cioccolato Perugina, il tutto in compagnia del conduttore Patrizio Roversi, Il tour alla Casa del Cioccolato Perugina permetterà ai fortunati vincitori di scoprire il Museo Storico Perugina, visitare la Fabbrica e partecipare ad un corso della Scuola del Cioccolato Perugina dove si potrà imparare a creare con le proprie mani, guidati dai Maestri Cioccolatieri Perugina, delle vere e proprie delizie di cioccolato. Competere per aggiudicarsi il premio finale è semplice. Una volta effettuata la registrazione sul sito www.Turistipercaso.it , si potrà caricare un proprio elaborato (fotografie, video, ricette e racconti) su uno dei 6 temi proposti:  Favole e leggende sul cioccolato (anche storie create dai partecipanti)  Diario di viaggio (itinerari del cacao, esperienze al cioccolato)  Foto spiritose con tema cioccolato  Video (itinerari del cacao, esperienze al cioccolato)  Disegni al cioccolato  Le tue creazioni di cioccolato con foto (praline, torte etc…) Per tutto il periodo di durata del concorso, tutti gli utenti iscritti al sito potranno votare gli elaborati pubblicati sul sito, contribuendo così a decretare i vincitori finali. Di seguito il link diretto alla pagina del concorso http://turistipercaso.It/scuoladelcioccolato/ La Scuola del Cioccolato Perugina La Scuola del Cioccolato Perugina, inaugurata nel 2004, è la prima scuola del cioccolato in Italia aperta al pubblico e rappresenta la massima espressione dell’esperienza, della competenza e della creatività Perugina: i Maestri Cioccolatieri Perugina fanno compiere ai partecipanti, grandi e piccoli, un percorso completo attraverso cultura, arte, gusto e creatività. La Scuola del Cioccolato Perugina è dotata di 14 postazioni, complete della strumentazione necessaria alla lavorazione di questo nobile elemento, così che ogni partecipante potrà realizzare con le proprie mani dei piccoli capolavori di bellezza e di bontà. Dal novembre 2010, la Scuola del Cioccolato Perugina accoglie tutti gli appassionati del cioccolato non più solo a Perugia, ma anche a Roma e Napoli presso le Città del Gusto del Gambero Rosso. La Casa del Cioccolato Perugina Inaugurata nel 2007, in occasione del Centenario dell’azienda umbra, la Casa del Cioccolato si è rinnovata nel 2011 per accogliere, in una sede ancora più suggestiva, i numerosi visitatori che, ogni anno, raggiungono questa meta, luogo ambito non solo dagli appassionati di cioccolato ma anche da tutti coloro che riconoscono in Perugina un testimone dell’evoluzione del costume in termini di tendenze, abitudini e mode. Il tour all’interno della Casa comincia con una visita al Museo Storico ricco di foto, documenti, incarti e confezioni provenienti dall’ampio Archivio Storico Buitoni-perugina è uno dei più completi Archivi d’Azienda, arricchito da macchinari d’epoca e tanti filmati dedicati alla storia della comunicazione. Il percorso prosegue con una ricca degustazione delle prelibatezze Perugina e si conclude con la visione della fabbrica attraverso una passerella sospesa sui principali reparti produttivi. Per info e prenotazioni numero verde 800800907 o www.Perugina.it Nestlé digital: www.Perugina.it - www.Nestle.it - www.Buonalavita.it Facebook - Fan Page Scuola del Cioccolato: https://www.Facebook.com/scuoladelcioccolatoperugina Twitter: @Nestléitalia - https://twitter.Com/nestleitalia  
   
   
ICHNUSA LANCIA IL PRIMO BICCHIERE PER CELEBRARE IL RITO DELLA “SBICCHIERATA” PERCHÉ ICHNUSA È LA NUOVA UNITÀ DI MISURA DELL’AMICIZIA IN SARDEGNA!  
 
Simbolo di condivisione e socializzazione da oltre un secolo, Ichnusa lancia il primo bicchiere che celebra il rito della “Sbicchierata”. Il “Su ziru” - così è chiamata in Sardegna la tradizione di “smezzare” la birra con gli amici - è un rito squisitamente sardo che consiste nel dividere una birra Ichnusa da 66 cl in tanti bicchieri quanti sono gli amici riuniti al tavolo, per avere una sorsata di birra sempre fresca e condividere un piacevole momento insieme. Questo gesto di condivisione, chiamato “sbicchierata”, è un aspetto del consumo conviviale della birra gradito e valutato in modo molto positivo, così come testimonia una ricerca svolta per Ichnusa da C.r.a. - Customized Research & Analysis* che conferma che “in Sardegna, nel periodo estivo, la quasi totalità (97,5%) di coloro che bevono birra fuori casa preferisce farlo in compagnia, condividendo la stessa bottiglia”. Proprio perché dividere un’Ichnusa è il simbolo più evidente della socialità sarda, la Bionda di Sardegna realizza così il primo bicchiere che permette di smezzare una bottiglia da 66 cl con gli amici senza dover più misurare a occhio la quota di ciascuno. Ed ecco che il classico calice Ichnusa rinnova la sua immagine con apposite tacche sul vetro che indicano la quantità di birra giusta da versare a seconda degli amici con cui viene condivisa. Testimone delle storie dell’isola da oltre un secolo, Ichnusa diventa il nuovo metro di misura dell’amicizia in Sardegna: il rito senza fine della condivisione di un’Ichnusa da 66 ha segnato, e continuerà a segnare, i momenti più spensierati ed emozionanti della vita di intere generazioni, in una staffetta di valori e tradizioni che i sardi si tramandano attraverso la birra. Marchio/azienda produzione: Ichnusa Formati: calice da 30 cl Disponibile da: maggio 2013  
   
   
OTTIMOMASSIMO PRESENTA “LE STELLE NEL PANINO” 9 CHEF STELLATI SI CIMENTANO CON 1 PANINO GOURMET AL MESE  
 
Continua il successo dell’iniziativa di Ottimomassimo “Le Stelle nel panino”, che vede 9 Chef stellati misurarsi con l’ideazione di altrettanti panini gourmet che i clienti troveranno di mese in mese nel menu del locale. Dopo il panino di Paolo Barrale, proposto per tutto il mese di marzo, dalla prossima settimana i clienti di Ottimomassimo potranno assaggiare la novità del mese. È Francesco Apreda, Chef dell’Hassler di Roma a curare per Ottimomassimo la ricetta del Panino Di Maggio. Fior di Focaccia Romana deve il suo nome al tipo di pane scelto, una focaccia, e all’utilizzo della mozzarella fior di latte e della lattuga romana,abbinata ad una frittata bianca ai fiori di zucchina, con crema di acciughe, pesto di fave, blend di pepe e sesamo. Prezzo € 6,50. Le 9 Stelle che per tutto il 2013 realizzeranno un panino gourmet in esclusiva per Ottimomassimo sono (in ordine alfabetico): Andrea Aprea Vun-park Hyatt di Milano Francesco Apreda Hassler di Roma Paolo Barrale Marennà di Feudi San Gregorio Fabio Cucchelli La Siriola di Bolzano Felice Lo Basso Alpenroyal di Selva Alta di Val Gardena Giancarlo Morelli Pomiroeu di Seregno Norbert Niederkofler Rosa Alpina di San Cassiano Davide Palluda All’enoteca di Cuneo Lino Scarallo Palazzo Petrucci di Napoli Ottimomassimo Via Spadari, ang. Via Victor Hugo – Milano - Tel. 02.49457661 www.Ottimomassimogourmet.it - info@ottimomassimogourmet.It Ottimomassimo: Il Locale Che Mancava. A Milano, a due passi da Piazza Duomo il primo bar gourmet “on the go”. “Terzo albero a destra…. Segui il fruscio delle foglie, scoprirai una piccola radura accogliente, un luogo semplice, dove potrai riposare e ristorarti, gustare cose buone, genuine e sfiziose che cambiano con le stagioni. Un luogo tranquillo dove leggere un libro e chiacchierare con il vicino di ramo. Un luogo in cui entri e ti sembra di uscire….” Situato nella centralissima via Spadari, all’angolo con via Victor Hugo, ma allo stesso tempo al riparo dalla “pazza folla” di Piazza Duomo, il bar gourmet Ottimomassimo prende il nome dal bassotto di Cosimo, il protagonista de “Il Barone Rampante” di Italo Calvino, che sceglie di vivere sugli alberi sin da bambino. Una filosofia di vita che evoca il concetto di evasione anche solo momentanea dal quotidiano, per ritrovare se stessi grazie al contatto con la natura, e che Ottimomassimo ha voluto richiamare attraverso un grande albero di castagno che domina il locale e i cui rami raggiungono le vetrine fino ad arrivare al primo piano. Quando si entra da Ottimomassimo il caos della città e il suo ritmo frenetico sembrano lontani mille miglia. Tutto si fa calmo, essenziale e ci si può finalmente concedere una pausa per riscoprire odori e sapori naturali. La Scelta Gourmet L’altissima qualità degli ingredienti e la freschezza delle preparazioni è il fil rouge di tutta la proposta gastronomica di Ottimomassimo, che accompagna i clienti dal mattino nelle varie fasi della giornata. Cuore dell’offerta sono sicuramente i panini gourmet, preparati a vista con materie prime eccellenti, e affiancati da una selezione di piatti caldi e insalate, da accompagnare magari con un calice di buon vino. Tortine, biscotti e cioccolatini rigorosamente artigianali dominano il banco pasticceria; l’offerta caffetteria include inoltre le centrifughe, le spremute, gli smoothies, i frullati, tutti preparati al momento. Menzione speciale spetta al caffè, Rainforest Alliance Certified di Caffè Ottolina, una miscela di altissima qualità prodotta nel totale rispetto delle direttive etiche e ambientali internazionali, che introduce la scelta eco-sostenibile perseguita da Ottimomassimo, anche attraverso l’utilizzo di coppette e contenitori per l’asporto in materiale riciclato e di posate realizzate con amido di mais. Unica concessione alla tradizione, le tazzine di porcellana per il caffè e i calici in cristallo per il vino. I Soci Ottimomassimo è stato ideato da un gruppo di imprenditori e professionisti con la passione comune per la gastronomia di alta qualità. Il locale nasce per offrire al cliente un’esperienza nuova e piacevole della pausa pranzo in cui l’idea è quella di portare il cibo fuori e spingere ad una consumazione esterna, all’americana. Un consumo “on the road” e “on the go”. “Vogliamo diventare un punto di riferimento per tutti gli uffici in zona perché anche una pausa veloce può essere di qualità ”. L’associazione “Spadari Via Del Gusto” ll bar gourmet Ottimomassimo è – insieme a Ladurèe, Noberasco, Pescheria Spadari, Hotel Spadari - tra i soci fondatori dell’Associazione “Spadari via del Gusto”, nata con l’obiettivo di creare un vero e proprio polo milanese dei sapori, promuovendo gli esercizi commerciali di Via Spadari come sintesi delle eccellenze nell’arte gastronomica e dell’ospitalità che Milano offre ai suoi cittadini e a tutti i visitatori. Ad accomunare queste insegne è sicuramente la location prestigiosa ed esclusiva, a due passi da Piazza Duomo e dall’affollato crocevia di Via Torino, che si distingue per l’atmosfera raccolta e rilassata, decisamente più rappresentativa della vera Milano. In comune ci sono anche l’altissima qualità e ricercatezza delle materie prime commercializzate, oltre al livello impeccabile del servizio, che “coccola” il cliente elevando la degustazione ad esperienza plurisensoriale. L’associazione “Spadari Via del Gusto” si propone di valorizzare e sviluppare una realtà estremamente importante e ricca di sfaccettature, che racchiude in poche centinaia di metri importanti realtà enogastronomiche e di accoglienza, sia italiane, sia internazionali: un “concentrato di eccellenze” di altissimo livello, ma anche di rilevanza storica per Milano. Ottimomassimo Via Spadari, ang. Via Victor Hugo – Milano Tel. 02.49457661 www.Ottimomassimogourmet.it info@ottimomassimogourmet.It Aperto Dal Lunedi’ Al Venerdi’ Dalle 7.00 Alle 19.30 Sabato Dalle 10.00 Alle 19.00 Domenica Chiuso  
   
   
IL BARDOLINO CHIARETTO È IL PORTABANDIERA DELLA PRODUZIONE VINICOLA NAZIONALE “IN ROSA”: TUTTE E SOLO SUE LE TRE MEDAGLIE D’ORO OTTENUTE DALL’ITALIA AL MONDIAL DU ROSÉ A CANNES, IN FRANCIA  
 
L’italia vince tre medaglie d’oro al Mondial du Rosé, in Francia, e tutte e tre sono assegnate al Bardolino Chiaretto della sponda veneta del lago di Garda. Il concorso dell’Unione degli enologi della Francia si svolge a Cannes, in Costa Azzurra, patria dei grandi rosé transalpini. Commissioni miste composte da enologi e giornalisti francesi e internazionali assaggiano vini rosati provenienti da tutto il mondo: sono un migliaio i campioni mediamente in degustazione, forniti da vignaioli di più di venti nazioni. Nell’edizione 2013, svoltasi nei giorni scorsi, l’Italia ha avuto tre medaglie d’oro, attribuite tutte ad altrettanti Chiaretti della doc Bardolino. Due medaglie d’oro le hanno conquistate le sorelle Claudia e Giulia Benazzoli con il Bardolino Chiaretto e con il Bardolino Chiaretto Spumante, una terza medaglia d’oro è andata ai fratelli Fausto, Elena e Federica Zeni con il Bardolino Chiaretto Classico Vigne Alte. Le sorelle Claudia e Giulia Benazzoli, giovanissime (poco più di cinquant’anni in due), sono “figlie d’arte”: il padre Fulvio, membro del consiglio del Consorzio di tutela del Bardolino, nel 2009 ha affidato loro la gestione della produzione col marchio di famiglia, a Pastrengo, nel primo entroterra del Garda veronese. L’esordio fu clamoroso: già con il loro primo Chiaretto Spumante agguantarono la medaglia d’oro a Cannes nel 2010, e ora si sono ripetute, conquistando addirittura un doppio oro col Chiaretto in versione “ferma”. I fratelli Zeni, che hanno preso in mano le redini dell’azienda pochi anni orsono, dopo la prematura scomparsa del padre Gaetano, appartengono a una famiglia “storica” del Bardolino. Sulle colline bardolinesi gestiscono la cantina e un frequentatissimo Museo del Vino. Fausto, consigliere del Consorzio, sovrintende alla produzione, mentre le sorelle Elena e Federica si occupano dell’export. A Cannes hanno ottenuto l’oro con la selezione Vigne Alte del Bardolino Chiaretto Classico, arricchendo ancora il vasto palmares aziendale. Forse anche grazie alla giovane età dei protagonisti, tra le due aziende esiste una forte collaborazione: ad esempio, all’ultima edizione di Taste, la rassegna organizzata a Firenze da Pitti Immagine, le cantine Benazzoli e Zeni erano partner nello stand consortile del Bardolino Chiaretto. “Questo nuovo successo del Chiaretto, oltretutto ottenuto dalle giovani leve della nostra denominazione d’origine – dice Giorgio Tommasi, presidente del Consorzio di tutela del Bardolino –, conferma i passi da gigante compiuti da parte dei nostri vignaioli. Non è un caso che in cinque anni siamo passati da 5 a più di 10 milioni di bottiglie di Chiaretto vendute in Italia e nel mondo. Simili incrementi si raggiungono solo spingendo sulla qualità, e i premi che i nostri produttori conseguono da parte della critica nazionale e internazionale confermano appieno le positive impressioni dei nostri clienti, che in questi anni ci hanno permesso di diventare la denominazione leader nel panorama italiano dei vini rosati”  
   
   
ORNELLAIA 2010 VENDEMMIA D’ARTISTA ‘LA CELEBRAZIONE’ ORNELLAIA E MICHELANGELO PISTOLETTO, INSIEME PER UN SOGNO CONTO ALLA ROVESCIA: IL 16 MAGGIO 8 LOTTI DEL ROSSO DI BOLGHERI SARANNO BATTUTI A LONDRA DA SOTHEBYS IN UN’ASTA IRRIPETIBILE  
 
Vino ed arte - hanno un legame speciale ma raramente si incontrano in una dimensione contemporanea e internazionale come quella che tra pochi giorni avrà luogo a Londra con Ornellaia Vendemmia d’Artista il progetto Giunto al quinto anno capace di rendere unico questo incontro.Il 16 maggio 2013 collezionisti e appassionati potranno godere di una straordinaria sintesi di qualità e bellezza partecipando on-line ad una charity auction nella quale, sotto la guida di Sotheby’s, saranno battuti pochi esclusivi lotti tra cui 8 grandi formati di Ornellaia 2010 creati da Michelangelo Pistoletto: l’unica Salmanazar, 3 Imperiali e 4 Doppio Magnum, - che l’ artista di fama mondiale ha creato per interpretare il tema di Ornellaia 2010 Vendemmia d’Artista “La Celebrazione” dei 25 anni di Ornellaia. Chi desideri aggiudicarsi un lotto potrà lasciare un Bid on-line registrandosi al sito www.25anni.Ornellaia.com oppure http://www.Sothebys.com/en/auctions/2013/ornellaia-2010-vendemmia-artista-celebrazione-l13799/overview.html Con il progetto Ornellaia Vendemmia d’Artista il vino di Bolgheri vuole dare nuova vita al concetto rinascimentale del mecenatismo artistico e in questi anni ha già raccolto, e donato, oltre 800.000 euro, quest’anno la quinta edizione di Ornellaia Vendemmia d’Artista destinerà i proventi dell’asta Royal Opera House Foundation di Londra. Ornellaia, la sua filosofia vede la nascita dei vini come espressione più vera del proprio territorio di origine. Le uve per Ornellaia sono selezionate a mano e raccolti nei vigneti di proprietà a Bolgheri, sita sulla costa toscana. La diversa natura dei terreni della tenuta - marini, alluvionali e vulcanici - è ideale per la coltivazione di Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot. La Tenuta comprende una superficie vitata di 97 ettari sulla costa Toscana, a pochi passi dal borgo medioevale di Bolgheri e dal celebre viale dei cipressi. Il costante lavoro del team e le condizioni microclimatiche e geologiche ottimali hanno portato in un ventennio - il 1985 è stata la prima annata di Ornellaia - i vini della tenuta a grandi successi internazionali. Ornellaia 1998 è stato nominato vino dell’anno nel 2001 dalla rivista americana Wine Spectator. Nel 2011 la testata tedesca Der Feinschmecker ha assegnato ad Ornellaia il suo premio più ambito, il Weinlegande. Numerosi i riconoscimenti ottenuti a livello nazionale e internazionale, soprattutto la presenza costante ai vertici delle principali guide enologiche italiane, Gambero Rosso, Espresso, Veronelli, Duemilavini Ais, Luca Maroni. Michelangelo Pistoletto, nato a Biella nel 1933, è internazionalmente riconosciuto come uno degli artisti più importanti e influenti sulla scena artistica mondiale. Sin dagli anni sessanta l’artista ottiene riconoscimenti internazionali per le sue performance: sculture, installazioni e in particolare per i famosi Quadri specchianti che includono nell’opera la presenza dello spettatore e la dimensione del tempo e che costituiranno la base della sua successiva produzione artistica e teorica. Tra i protagonisti più significativi del movimento Arte Povera, l’artista porta avanti sin dagli esordi una rigorosa ricerca sull’autoritratto, la rappresentazione e la realtà. Personalità carismatica e animatore di movimenti culturali, negli anni novanta crea a Biella Cittadellarte - Fondazione Pistoletto e l’Università delle Idee, per mettere l’arte in relazione con i diversi ambiti del tessuto sociale con il fine di ispirare e produrre una trasformazione responsabile della società  
   
   
PAGO COCCO – SAPORE DELL’ANNO 2013 DA OGGI PUOI TROVARE SUGLI SCAFFALI DELLA GDO PAGO COCCO, UN SUCCO INCREDIBILMENTE CREMOSO E DELICATO E INCORONATO DAI CONSUMATORI SAPORE DELL’ANNO 2013!  
 
Pago Cocco, fin dal primo sorso, ti regala l’esperienza unica di un gusto sfizioso e al contempo ricercato, capace di trasportarti dolcemente verso luoghi lontani e di avvolgerti in un abbraccio dal calore materno! Una novità tutta naturale, un modo diverso di concepire la dolcezza di un gusto tropicale, fresco e trendy, adatto a qualsiasi momento della giornata, perfetto se gustato liscio, eccellente come base per long-drink e impareggiabile se assaporato con ghiaccio! E per dimostrare tutta la vostra dolcezza, perché non sorprendere la mamma con un raffinato e paradisiaco cocktail a base Pago Cocco assolutamente facile da preparare? Sarà un piccolo pretesto per passare po’ di tempo assieme a lei, regalandole una coccola naturale, buona per la salute ma soprattutto per il palato! Formato: 0,20l Prezzo consigliato a scaffale: 1,59€