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MERCOLEDI

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Notiziario Marketpress di Mercoledì 12 Febbraio 2014
EXPO, MARONI: SUPERFICIALE PARLARE DI RITARDI SENZA DATI  
 
Milano- "Vorrei sapere, dati alla mano, quali sarebbero questi ritardi. Qui tutti parlano, senza approfondire. E mi pare che questo esercizio di dire che non si farà in tempo a realizzare le opere per il 2015, sia un po´ superficiale". Così il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, conversando con i cronisti a margine della ´Mobility conference´ in corso a Milano, ha risposto alle preoccupazioni espresse da alcuni circa possibili ritardi nelle infrastrutture per l´Esposizione universale. "Esistono dei cronoprogramma - ha fatto notare il presidente - delle questioni finanziarie e delle procedure. Tutti aspetti che noi affrontiamo quotidianamente". "Come Regione - ha assicurato - stiamo seguendo le opere e il prossimo 17 febbraio abbiamo già convocato il sotto-Tavolo Infrastrutture, per fare il punto della situazione". "Dire che non si arriverà in tempo senza avere dati alla mano - ha ribadito Maroni - è un po´ superficiale".  
   
   
BIODIGESTORI. ZAIA: COLDIRETTI HA RAGIONE. MA LE REGOLE REGIONALI SONO CHIARE  
 
 Venezia - “Coldiretti ha ragione: l’utilizzo energetico delle produzioni agricole non può prendere il sopravvento sulle finalità alimentari. E’ un problema che ho affrontato da ministro e ripreso anche da presidente della Regione, quanto si è trattato di definire i siti non idonei alla costruzione e all’esercizio di impianti per la produzione di energia da prodotti e materiali di origine agricola”. Il governatore Luca Zaia conferma la sua netta posizione in relazione alla richiesta di Coldiretti Vicenza di verificare il business che ruota attorno a questi impianti di produzione energetica che utilizzano biomasse agricole. “Nella delibera proposta dalla Giunta e approvata dal Consiglio regionale nel maggio scorso con la quale sono fissate le linee guida per l’autorizzazione degli impianti a fonti rinnovabili – ha ricordato Zaia – cioè quelli alimentati a biomasse, da biogas e per la produzione di biometano, abbiamo previsto delle norme di salvaguardia e dei limiti, tenuto conto che gli impianti che utilizzano biomasse vegetali dedicate rischiano di produrre una profonda trasformazione degli ordinamenti colturali. In particolare, sono state considerate inidonee all’ubicazione di impianti di questo tipo le aree ad elevata utilizzazione agricola e le aree agropolitane di pianura, qualora il piano di approvvigionamento degli impianti stessi contempli una frazione superiore al 30 di biomasse vegetali dedicate. Rimangono esclusi gli impianti fino a 1 Mwt, perché funzionano con esclusivo o prevalente utilizzo di biomasse aziendale”. “La questione è in ogni caso inserite dentro la grande problematica circa le finalità dell’agricoltura moderna: energetiche o alimentari?. Come Paese siamo carenti in entrambi settori, ma come regione realizziamo reddito, valore e immagini sull’agroalimentare. In ogni caso, su tali questioni non va abbassata la guardia, e questo non solo in relazione alle distorsioni che possono riguardare la nostra agricoltura regionale e le nostre aziende agricole, ma anche rispetto ai rischi di un approvvigionamento di “combustibile energetico” da Paesi dove lo si ottiene comunque a costo più basso che da noi, con una duplice penalizzazione. Tema anche questo che è stato discusso quando si è trattato di attuare l’Ocm zucchero e la conversione degli zuccherifici da chiudere in impianti di produzione di bioetanolo”.  
   
   
NUOVA PAC: PROSEGUE FORMAZIONE PER I TECNICI DELLA REGIONE BASILICATA  
 
 Proseguono i seminari di formazione per i tecnici e i funzionari del Dipartimento regionale Agricoltura sulla nuova Pac (Politica agricola comunitaria) 2014-2020 che si concluderanno con due convegni, aperto a tutto il mondo agricolo, il 21 febbraio e l’otto marzo all’Università di Basilicata. L’argomento dell’ultimo incontro, tenuto a Potenza nella Sala Inguscio della Regione Basilicata, ha riguardato il cosiddetto Secondo pilastro ossia le politiche che attuerà l’Unione europea sullo Sviluppo rurale, a partire dal 2015 anno in cui entrerà in vigore la Pac per il prossimo settennio. Nella sua relazione l’assessore regionale all’Agricoltura, Michele Ottati, ha anzitutto illustrato gli obiettivi del Secondo pilastro che si inquadrano nelle politiche strutturali europee che affidano ai singoli Stati, e per quanto riguarda il nostro Paese anche alle Regioni, i compiti di definire parte delle scelte strategiche. Tutto ciò al fine di assicurare l’amministrazione in un contesto di governance a vari livelli indirizzata, cofinanziata e verificata dagli organismi comunitari. L’assessore ha quindi fatto presente che l’Unione europea ha assegnato una percentuale del 24 per cento di fondi dell’intera Pac allo Sviluppo rurale per cui i Programmi che opereranno nelle varie regioni avranno una buona dotazione economica. Relativamente agli obiettivi strategici di lungo periodo sono tre: economico, ambientale e sociale. E concorrono ad aumentare la competitività, a perseguire un’agricoltura sostenibile e ad uno sviluppo equilibrato anche sotto l’aspetto naturale e climatico delle aree. Le priorità, che sostituiscono i vecchi Assi della Pac 2007-2013, sono sei e precisamente: la promozione e il trasferimento di conoscenze e dell’innovazione nel settore primario e forestale e nelle varie zone rurali; il potenziamento della competitività e del reddito delle imprese agricole; altro punto riguarda l’organizzazione e il potenziamento delle filiere agroalimentari e della gestione dei rischi in agricoltura; la valorizzazione degli ecosistemi territoriali agricoli e forestali; il favorire l’inclusione sociale e la riduzione della povertà nelle aree rurali attraverso gli investimenti in agricoltura; una politica efficiente sul territorio con minori emissioni inquinanti. Il tutto si inserisce in un Quadro strategico di sostegno comune (Qsc) che adegua l’azione di ogni Stato membro agli obiettivi generali dell’Unione europea favorendo il coordinamento territoriale, integrando le strategie alle necessità e curando l’utilità degli investimenti. In questo senso Ottati ha evidenziato come sia importante che i funzionari dipartimentali debbano tenere conto nella valutazione delle pratiche di investimento della cosiddetta “Condizionalità ex ante” che contempla, ai fini del finanziamento per l’avvio delle attività imprenditoriali alcune priorità tra cui strategie innovative e capacità di assistenza tecnica, buone pratiche agronomiche e ambientali, risparmio energetico e accesso ad internet, dotazione di risorse umane. Sono stati, infine, illustrati i cinque regolamenti (dal 1303/2013 al 1308/2013) che riguardano l’intera Pac dallo Sviluppo rurale al primo pilastro, alle Organizzazioni comuni di mercato sino alla gestione, al finanziamento e al monitoraggio.  
   
   
AGRICOLTURA: FVG A CIA, COLLABORARE PER SOSTENERE GIOVANI...  
 
Udine - Un´occasione utile di confronto, ma anche di raccordo con le rappresentanze del mondo rurale, che ha permesso al Vicepresidente della Regione, Sergio Bolzonello, di affrontare le tematiche salienti dell´agricoltura e dell´agroalimentare del Friuli Venezia Giulia, ma anche di fornire risposte alle attese e alle domande degli agricoltori presenti. La Vi. Assemblea elettiva della Confederazione Italiana Agricoltori (Cia) del Friuli Venezia Giulia, svoltasi a Udine, è infatti stata preceduta da una serie di interventi che si sono articolati attorno allo slogan prescelto per la giornata: ´Più agricoltura per nutrire il mondo, più reddito per gli agricoltori´. Temi, ai quali Bolzonello si è ricollegato per parlare delle sfide che attendono il settore primario regionale. Gli interventi, di esponenti delle componenti del mondo rurale, delle organizzazioni, di agricoltori e allevatori, che hanno messo in luce criticità e prospettive per l´agricoltura regionale. Che è frutto di una civiltà contadina la quale ha saputo crescere attorno alle eccellenze, ma che mantiene i suoi capisaldi nelle colture tradizionali. A Bolzonello, è toccato il compito di concludere la parte pubblica dell´Assemblea. Il vicepresidente ha esordito ricordando il risultato brillante ottenuto nei confronti della Ue per l´agricoltura del Friuli Venezia Giulia, rappresentato dall´incremento di 29 milioni di euro per le assegnazioni inerenti il Psr 2014/2020. E, considerato che quella del prossimo settennio potrebbe essere l´ultima Politica Agricola Comunitaria caratterizzata da una dotazione finanziaria significativa, occorre ora, per Bolzonello, puntare a investire tali risorse nella ristrutturazione dell´intero comparto agricolo. Perché, come ha rimarcato - "Oggi la sfida che si prospetta al sistema economico del Friuli Venezia Giulia orientato verso la ripresa, si sintetizza nell´esigenza di creare i presupposti per ridisegnare i settori manifatturiero, e quello rurale". "E la Regione - ha soggiunto - sta facendo la sua parte". A cominciare dalla ristrutturazione della Direzione regionale, che dispone di personale preparato, ma occorre rendere più funzionale. Mentre la sfida della sburocratizzazione e della riorganizzazione deve vedere compartecipi anche le organizzazioni di categoria. La riorganizzazione avviata dall´Amministrazione passa anche attraverso la revisione del Fondo di Rotazione, che è stato dotato di 10 milioni di euro. E che ora è uno strumento di sostegno reale al settore primario. Inoltre, di recente è stata avviata la chiusura del Crita, mentre la ricerca ritornerà a essere un´attività di eccellenza, per il rilancio del ruolo dell´Ersa anche nel settore della sperimentazione agraria. Il Vicepresidente ha quindi parlato delle colture Ogm, informando che l´Ue ha notificato ieri ai Ministeri competenti e alla Regione l´apertura della procedura di infrazione contro lo Stato italiano rispetto alle norme inerenti la coesistenza tra le colture tradizionali e quelle Ogm. Anticipando che la Regione, che ha scelto la politica del ´no´ agli Ogm´, presenterà alla Ue un Regolamento attraverso il quale si dimostrerà che nel Friuli Venezia Giulia è impossibile la coesistenza tra le colture geneticamente modificate e quelle tradizionali. Bolzonello ha infine rivolto un appello alle organizzazioni agricole, a collaborare con l´Amministrazione per poter individuare al più presto le forme di sostegno più adatte per favorire l´ingresso dei giovani nel settore primario. "Diversamente - ha concluso - non ci potrà essere ricambio nel mondo rurale, né si prospetta un futuro di sviluppo per la nostra agricoltura".  
   
   
LETTA FIRMA DECRETO REGOLAZIONE OFFERTA ASIAGO DOP. PRESIDENTELETTA FIRMA DECRETO REGOLAZIONE OFFERTA ASIAGO DOP. LUCA ZAIA: ESEMPIO DI LUNGIMIRANZA DEI PRODUTTORI DA SEGUIRE  
 
Venezia - “E’ un eccellente esempio di autoregolamentazione del sistema produttivo, finalizzato ad assicurare reddito alle imprese che producono Formaggio Asiago Dop, a incentivare l’export e la qualità, a regolare l’offerta in relazione alla domanda. Mi auguro che possa essere seguito anche da altre produzioni che fanno grande il “made in Italy” nel mondo”. Così il presidente del Veneto Luca Zaia saluta la firma, dal parte del presidente del Consiglio e ministro dell’agricoltura ad interim Enrico Letta, del Decreto che approva il “Piano di regolazione dell’offerta” messo a punto dal Consorzio di tutela del Formaggio Asiago a Denominazione d’Origine Protetta, sulla base di uno specifico regolamento comunitario del 2012 e del conseguente decreto attuativo nazionale. Il Piano prevede, in estrema sintesi, un autocontrollo produttivo in relazione alla domanda del mercato, in modo da favorire una produzione programmata ed evitare casi di sovra o sottoproduzione che penalizzano i produttori e disorientano i consumatori, in uno scenario che vede la prossima fine del regime delle quote latte. “Su questa iniziative e altre analoghe in diversi settori dell’agroalimentare – ha ricordato Zaia – ho operato ancora da ministro delle politiche agricole nella consapevolezza che le nostre produzioni di qualità potrebbero essere sottoposte a forti tensioni che nuocerebbero a tutti. Il risultato di oggi concreta quella linea d’azione”. Il Piano prende in considerazione le due tipologie dell’Asiago fresco e dell’Asiago stagionato e prevede azioni relative alle compensazione delle produzioni, a contribuzioni differenziate; agli incentivi all’export; al “premio qualità” e al legame tra piano produttivo e valorizzazione qualitativa; alle riassegnazioni produttive e ai nuovi ingressi di produttori; ai monitoraggi, alla lavorazione, affitto e cessione; all’acquisizione di stalle già immesse nel sistema di controllo della Dop Asiago.  
   
   
LOMBARDIA: LA ZOOTECNIA DEL NORD PLURIPREMIATA ALLA FIERAGRICOLA  
 
Milano - "Dalla 111ª edizione di Fieragricola sono emerse in maniera evidente due indicazioni: la centralità dell´agricoltura come asset strategico per la ripresa dell´economia e il ruolo forte della zootecnia nella Macroregione agricola del Nord". È il commento dell´assessore all´Agricoltura della Lombardia Gianni Fava, sulla rassegna internazionale di Verona dedicata al comparto primario, alla quale ha preso parte per interessanti incontri istituzionali con il mondo agricolo e la stampa nazionale ed estera. I Riconoscimenti - Lombardia zootecnica pluripremiata a Fieragricola, con la vittoria alla mostra nazionale della razza Bruna con la bovina "Galby Nesta Ivrea", allevata da Alessandro Galbardi a Zone, in provincia di Brescia (l´animale è stato premiato anche nella categoria miglior mammella della mostra). Riconoscimenti anche per "Isla", allevata nell´azienda agricola Bodengo a Quadrio - Samolaco (Sondrio), che si aggiudica il premio della miglior genetica. Palma per il miglior rapporto "Latte-qualità" a "Taverna Lina", dell´azienda Ciappesoni di Bulciago, in provincia di Lecco. Mattatore della gara organizzata da Anarb è stato l´allevamento Ponte Vecchio di Vidor (Treviso), in una geografia del comparto zootecnico fortemente orientata sull´asse Lombardia, Veneto, ma anche, con riferimento al 13° European Open Holstein Dairy Show, con Piemonte ed Emilia-romagna a tirare la volata. Allevatori Presidio Territori - "Sono risultati esaltanti - osserva l´assessore Fava - perché riconoscono il valore e la passione degli allevatori, che operano in territori talvolta non facili, come quelli di montagna, e di fatto costituiscono le sentinelle e il presidio per la tutela del suolo dal dissesto idrogeologico. Anche di questi aspetti il nostro Programma di sviluppo rurale terrà ampiamente conto". Proprio domani (ore 21) l´assessore all´Agricoltura Fava sarà a Villa di Tirano (Sondrio) all´Auditorium Mascioni per un incontro dedicato al Psr 2014-2020.  
   
   
EMILIA ROMAGNA: 5,2 MILIONI DI EURO PER L’AMMODERNAMENTO DELLE AZIENDE AGRICOLE  
 
Bologna - Nuove risorse dalla Regione per l’ammodernamento delle aziende agricole in tutto il territorio emiliano-romagnolo. Si tratta di oltre 5,2 milioni di euro che permetteranno di finanziare parte delle domande in lista di attesa nelle graduatorie provinciali relative alla misura 121 del Piano di Sviluppo Rurale 2007-2013. Potranno essere finanziati la realizzazione o la ristrutturazione di immobili aziendali così come l’acquisto di macchinari, attrezzature e impianti. “Il nuovo plafond - spiega l’assessore regionale all’Agricoltura Tiberio Rabboni – è stato reso possibile dalla scelta della Regione di chiedere a Bruxelles una modifica del Programma di sviluppo rurale 2007-2013 per dirottare sugli investimenti aziendali economie da precedenti bandi, pari a 10 milioni di euro. Con circa 4,8 milioni euro abbiamo finanziato le domande presentate dai giovani agricoltori. Con le risorse rimanenti finanziamo ora le domande in graduatoria presso le singole Province”. Le risorse sono già state attribuite alle singole amministrazioni provinciali che stanno provvedendo alle assegnazioni.  
   
   
CALABRIA PRESENTAT3 LE LINEE GUIDA DEI PIANI DI CLASSIFICA DEI CONSORZI DI BONIFICA  
 
Catanzaro - L’assessore regionale all’agricoltura Michele Trematerra e il presidente dell’Urbi Marsio Blaiotta hanno illustrato le linee guida per la redazione dei Piani di classifica da parte dei Consorzi di bonifica, approvate recentemente dalla Giunta regionale. Con l’atto deliberativo della Giunta Scopelliti (16 gennaio 2014), si conclude un lavoro che nasce a seguito della legge regionale n. 11 del 23/07/2003 “disposizioni per la bonifica e la tutela del territorio rurale, ordinamento dei Consorzi di bonifica” che prevede che i Consorzi elaborino il piano di classifica “in conformità ai criteri stabili dalla Giunta regionale”. Con deliberazione della Giunta regionale, in data 30/05/2013, è stato nominato un apposito gruppo di lavoro, che ha avuto il compito di predisporre uno specifico studio, elaborando il documento finale. Il Piano di classifica è lo strumento tecnico-amministrativo che individua gli indici tecnici ed economici e la loro relativa combinazione, utili per determinare il diverso grado di beneficio arrecato dalle azioni dei Consorzi agli immobili siti nel comprensorio consortile, nonché i criteri per il riparto delle spese di funzionamento dei Consorzi. “Con la redazione delle linee guida, elaborate dal Dipartimento agricoltura, con l’ausilio dell’Urbi – ha dichiarato l’assessore Trematerra – si conclude un percorso di riforma che aveva visto interessati i Consorzi di bonifica dal 2003. Questo atto, propedeutico all’approvazione dei Piani di classifica dei singoli consorzi, porterà ad una maggiore tranquillità per tutti i consorziati sulla certezza dei dati contenuti delle cartelle loro inviate. Si tratta di un atto molto importante – ha aggiunto l’assessore Trematerra – che conclude un iter di riforma che ci consegna degli Enti in grado di auto sostenersi e quindi di essere maggiormente operativi sul territorio a servizio dell’agricoltura. Sul problema del dissesto idrogeologico, ritengo che si debba pensare e programmare su più livelli di responsabilità. Penso che la spesa più utile e intelligente sia quella in prevenzione piuttosto che quella in emergenza che non offre mai sicurezza”. “Quello che stiamo vivendo qui oggi - ha detto il presidente dell’Urbi Blaiotta - è un fatto storico. Con la redazione dei Piani di classifica che pensiamo di poter fare anche in quattro o cinque mesi, contiamo davvero di rendere in consorzi di bonifica strumenti di supporto ad un´agricoltura di qualità in Calabria”. Nel corso della conferenza erano presenti, inoltre, il vicepresidente dell’Urbi Roberto Torchia e il direttore dell’Urbi Nino Mazzolenno.  
   
   
MALTEMPO E DANNI ALL’AGRICOLTURA IN VENETO: ACCORDI CON QUALCHE ASSICURAZIONE?  
 
Venezia - “E’ evidente che il consigliere Bottacin non conosce il sistema assicurativo in agricoltura. Per prima cosa si informi. Ma in secondo luogo questa sua proposta sembrerebbe quasi il preannuncio di una volontà di regalie alle assicurazioni stesse”. Franco Manzato, assessore all’agricoltura del Veneto, non ci sta “a demagogie elettoralistiche e irresponsabili come quelle cavalcate dal consigliere regionale del gruppo misto. Può chiosare sulle mie proposte di investimento, ma non fare campagna elettorale sulle spalle degli agricoltori”. “Da quasi un quindicennio – spiega Manzato – vige in Italia un sistema di intervento in casi di eccezionali avversità basato sul sostegno all’assicurazione. All’inizio di ogni anno, il Ministero delle politiche agricole fissa un elenco di colture cosiddette assicurabili. Gli agricoltori interessati possono, se lo vogliono assicurarsi e una quota di circa l’80 per cento del premio è pagata dallo Stato. In caso di danni, rimborsa l’assicurazione. Per i danni alle strutture e per quelli alle produzioni non assicurabili si interviene con il Fondo di solidarietà nazionale, che in questo momento è prosciugato. Farebbe bene, anzitutto, a chiedere al “suo” governo di rimpinguarlo. Ma non può chiedere alla mano pubblica, Regione o Stato che sia, di sostituirsi agli agricoltori, che devono essere direttamente coinvolti in una partita dalla quale non possono e non devono chiamarsi fuori. Assicurarsi è prevenzione, ma è anche una scommessa. Il Veneto è in testa alle regioni dove gli agricoltori si assicurano, ma anche così una gran parte degli interessati non lo fa. Il vero problema è dunque allargare la base degli assicurati e organizzare meglio le polizze, per spuntare condizioni migliori e premi più bassi, non una sostituzione del privato con il pubblico, di ingloriosa memoria. Il che non significa dire agli agricoltori “arrangiatevi”: non li abbiamo mai lasciati soli e abbiamo sempre operato, direttamente e indirettamente, per fronteggiare le perdite subite: con i sistemi previsti dalle legge e con interventi a carattere straordinario. Ma si vede che lui pensa al bilancio regionale come ad un campo dei miracoli”.  
   
   
INCONTRO FVG CON MOVIMENTO 9 DICEMBRE  
 
Trieste, 11 febbraio 2014 - Il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia ed assessore alle Attività produttive, commercio, cooperazione, risorse agricole e forestali, Sergio Bolzonello, ha incontrato a Trieste, nel Palazzo della Regione, una rappresentanza del movimento spontaneo 9 Dicembre di Orcenico (Pn). La delegazione era formata da Franco Paoletti, presidente del Cospa e della cooperativa Nord-est Latte, da Patrizia Badii, di Solidarietà Veneta, responsabile veneto del movimento, nonché da Alessandra Crestan e Michele De Bortoli, coordinatori del movimento 9 dicembre. I rappresentanti hanno richiesto l´interessamento anche della Regione affinché intervenga nei confronti della presidenza del Consiglio dei ministri per un incontro a livello nazionale nel quale i movimenti spontanei cresciuti in questi mesi nel Paese possano rappresentare la situazione di malessere ed incertezza sociale ed economica in atto sul territorio. Alla richiesta formulata alla Regione per nuove misure finanziarie (linee di credito per le aziende di tutti i settori, defiscalizzazioni), Bolzonello ha illustrato le iniziative promosse in questi mesi dalla Giunta Serracchiani a favore dei settori produttivi, richiamando il provvedimento, approvato ancora lo scorso luglio, per nuove misure anticrisi, che mette a disposizione 180 milioni di euro per imprese e lavoro, in particolare per il sostegno dell´accesso al credito delle aziende, nonché i 10 milioni di euro messi a disposizione del Fondo di dotazione per l´agricoltura. Bolzonello ha inoltre ricordato che entro alcuni mesi la Giunta regionale metterà a punto il Piano per lo sviluppo industriale Fvg (già presentato nella parte riguardante l´industria manifatturiera), dotato nel complesso di un pacchetto di quasi 100 milioni di euro. Infine, per quanto riguarda il problema delle quote latte, anche alla luce della documentazione presentata oggi, la Regione intende procedere chiedendo all´Autorità giudiziaria le dovute informazioni, nel contempo assicurando la sua massima attenzione al tema proposto, sempre nel pieno e totale rispetto della normativa vigente in materia.  
   
   
SOSTEGNO ALLA FORMAZIONE E ALL’INFORMAZIONE NEL SETTORE AGRICOLO E FORESTALE: PUBBLICATA LA GRADUATORIA DELLA MISURA 111 DEL PSR CALABRIA  
 
Catanzaro - L’assessore regionale all’Agricoltura, Foreste e Forestazione Michele Trematerra ha reso noto che è stata approvata la graduatoria definitiva delle domande relative alle Misura 111 del Psr Calabria 2007-2013, “Azioni nel campo della formazione professionale e dell’informazione ”, annualità 2009. La Misura 111, in particolare, punta a favorire la qualificazione e l’aggiornamento di profili professionali nel settore agricolo e forestale, per soddisfare le esigenze di consulenza e informazione delle imprese agricole e forestali, ma anche per promuovere lo scambio di competenze e buone pratiche per i giovani operanti in questi settori, nonché ad informare gli agricoltori calabresi sulle opportunità di sviluppo offerte dalle politiche comunitarie, nazionali e regionali, ed in generale alla realizzazione di un sistema di informazione a favore del mondo agricolo e rurale calabrese. Sulla base delle risorse disponibili, saranno finanziate sedici ditte per l’azione 1, che riguarda l’organizzazione di corsi di formazione sulla base dei fabbisogni espressi dal mondo agricolo, per l’importo di 1.128.813,21 euro; dieci ditte per l’azione 2, relativa al sostegno per la partecipazione a corsi di formazione, seminari o stage organizzati anche al di fuori della regione, per l’importo di 39.360,00 euro; diciassette ditte per l’azione 3, che riguarda gli interventi informativi per pubblicazioni specialistiche o organizzazioni di convegni, seminari e incontri divulgativi, per l’importo di 1.133.048,67 euro. “Promuovere e sostenere la formazione e l’informazione nel settore dell’agricoltura – ha affermato l’Assessore Trematerra – è uno dei principali obiettivi del dipartimento che guido. Continueremo a muoverci su questa strada, attraverso i preziosi fondi del Psr, perché miriamo ad ampliare il più possibile l’azione formativa nel settore e a creare nuove figure professionali, soprattutto per favorire l’inserimento di giovani calabresi che siano veramente qualificati nel mondo del lavoro e dell’agricoltura in generale”.  
   
   
PIU’ BENESSERE E QUALITA’ PER I PESCI DI ALLEVAMENTO, IL SEMINARIO  
 
Trento - Dall´allevamento del persico reale all´integrazione della dieta della trota con olii essenziali estratti dalle piante, dalla riduzione degli stress dei pesci in allevamento alla qualità dei prodotti di acquacoltura. Sono i temi attorno ai quali si è sviluppato l’incontro tecnico rivolto ai troticoltori trentini, svoltosi in questi giorni alla Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige. Organizzato dal Centro Trasferimento Tecnologico per divulgare i risultati della sperimentazione in acquacoltura realizzata durante l’anno 2013, l’evento ha reso noti i possibili metodi di allevamento del persico reale, a migliorare il benessere dei pesci allevati in cattività, ma anche la qualità e la conservabilità della carne del prodotto ittico di allevamento. Erano presenti tecnologi e ricercatori di San Michele, partner scientifici come le Università di Firenze ed Udine, i responsabili dei reparti ricerca e sviluppo di aziende ed industrie impegnate nel settore dell’acquacoltura, unitamente ai rappresentanti dell’Associazione dei Troticoltori Trentini Astro. “Dopo l´esposizione dei risultati delle ricerche e sperimentazioni, sono stati discussi con i troticoltori le possibili applicazioni pratiche delle nuove tecnologie sviluppate e sugli obbiettivi futuri della sperimentazione in acquacoltura” spiega Fernando Lunelli che coordina l´Unità acquacoltura e Idrobiologia. Ricerche e sperimentazioni sono state realizzate nel centro ittico della Fondazione Mach che dispone di 138 vasche e un incubatoio con avannotteria ed è strutturato nei settori applicativi della sperimentazione e della ricerca applicata. Il centro ittico si propone di sviluppare e migliorare le metodologie d’allevamento delle specie d’interesse naturalistico come il Carpione del Garda, la trota Marmorata, il persico reale e specie commerciali, ma si occupa anche della sperimentazione di vaccini e nuovi farmaci e disinfettanti nonché di ricerche ambientali, monitoraggi ittici, monitoraggi e allevamento del gambero d´acqua dolce nostrano.  
   
   
AGRICOLTURA, FVG: APPROVATA PROGRAMMAZIONE FONDO ROTAZIONE  
 
 Trieste - La Giunta regionale, su proposta del vicepresidente Sergio Bolzonello, ha approvato il documento di programmazione del Fondo di rotazione per interventi nel settore agricolo. L´adozione dell´atto di programmazione delle entrate e delle uscite, che potrà essere prontamente oggetto di adeguamento da parte dell´assessore sia in conseguenza di accresciute disponibilità finanziarie o di nuove esigenze nel loro utilizzo, ha il fine di continuare a garantire la massima flessibilità operativa del Fondo. Le disponibilità attuali ammontano a 55 milioni di euro e la previsione delle uscite è di 48 milioni (con una riserva indisponibile di 7 milioni) comprensive dei finanziamenti agli investimenti nella produzione primaria, alla ristrutturazione finanziaria di imprese di produzione primaria e di trasformazione e commercializzazione, alla molluschicoltura, ai servizi forestali, alle associazioni allevatori e, infine, dei finanziamenti per anticipo di magazzino e per sistemi integrati di sviluppo economico.  
   
   
MARCHE ENDURANCE LIFESTYLE 2014, CONFERMATA COLLABORAZIONE PER LA 3^ EDIZIONE DELL’EVENTO  
 
. Agroalimentare marchigiano a Dubai: i risultati della missione. Marche Endurance Lifestyle 2014: rinnovata la collaborazione con gli Emirati Arabi Uniti per l’edizione di quest’anno dell’evento economico, sportivo, turistico e culturale che ha portato ot-timi risultati in termini di relazioni e business tra aziende regionali e degli Eau. La conferma per la manifestazione, che si svolgerà a giugno sulla Riviera del Conero e che è giunta alla sua terza edizione, è arrivata nel corso della missione di sistema a Dubai che ha coinvolto 10 aziende marchigiane del settore agroalimentare, 16 importatori emiratini, 10 ristoranti italiani operanti negli Eau, 102 persone partecipanti alla serata di degustazione dei prodotti marchigiani e ha visto lo svolgimento di 84 incontri B2b. Numeri significativi per la missione economica, orga-nizzata dalla Regione Marche con la Camera di Commercio Italo-emiratina (Iicuae), che si è svolta questa settimana a Dubai in concomitanza con la visita del presidente del Consiglio Enrico Letta negli Emirati Arabi Uniti. Un evento di successo per l’agroalimentare marchigiano, in forte espansione e in fase favore-vole per l’export. Importanti e proficui anche gli incontri istituzionali. Il Ceo del Khalifa Fund, specializzato nel finanziamento delle Pmi Emiratine, ha elogiato il lavoro svolto dalla Regione Marche durante l´edizione 2013 del Marche Endurance Lifestyle. L´incontro è stato dunque l’occasione per rinnovare la collaborazione per l’edizione 2014 e l´interesse da parte di aziende emiratine a visitare imprese marchigiane e a sviluppare ulteriormente i rapporti già instaurati, soprattutto nel settore agroalimentare in tutti i suoi aspetti: produzione, trasformazione, pac-kaging, conservazione e distribuzione. A Dubai sono stati due giorni intensi e partecipati durante i quali è stato tangibile l’interesse per i prodotti in cui le Marche sanno distinguersi a livello internazionale come le olive ascolane e i maccheroncini di Campofilone. “L’agroalimentare marchigiano – rimarca il presidente della Regione e assessore all’Internazionalizzazione, Gian Mario Spacca – è uno dei settori che mag-giormente incidono nella crescita dell’export marchigiano. Gli Emirati Arabi Uniti, grazie alle re-lazioni avviate con Marche Endurance Lifestyle, pronto per la sua terza edizione, guardano con crescente interesse al made in Italy che proviene dalla nostra regione. La missione negli Eau appena conclusa ne è stata l’ulteriore testimonianza”. La serata di degustazione di prodotti marchigiani ha registrato anche una grande affluenza di ospiti illustri e l’evento si è rivelato come un formidabile momento di promozione, tra gli stake-holders intervenuti per apprezzare il rinomato agroalimentare marchigiano.