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MERCOLEDI

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Notiziario Marketpress di Mercoledì 12 Febbraio 2014
ENERGIA, ZANONATO A HEDEGAARD: PERCORSO EQUILIBRATO PER SOSTENERE L’INDUSTRIA AL MISE INCONTRO CON LA COMMISSARIA EUROPEA AL CLIMA  
 
Roma, 12 febbraio 2014- E’ importante definire un target per la riduzione di emissioni di gas serra per raggiungere un accordo globale equilibrato nel 2015 e un nuovo quadro della politica energetica europea coerente con il rilancio della competitività della nostra industria. Di questo si è discusso nel corso dell’incontro tra il Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato e il Commissario europeo al clima Connie Hedegaard. Zanonato ha espresso apprezzamento per la decisione della Commissione europea di presentare contemporaneamente la Comunicazione sul Rinascimento Industriale e la Comunicazione sul quadro energia e clima al 2030 per evidenziare che le due iniziative vanno valutate congiuntamente “con l’obiettivo- ha sottolineato- di pervenire al giusto equilibrio tra le istanze di una ambiziosa politica climatica europea e le esigenze di contenimento dei prezzi dell’energia e di ripresa dello sviluppo dei nostri settori industriali”. Così si sono espressi, ha ricordato Zanonato, i 17 Stati membri firmatari della Dichiarazione finale della Conferenza che ha riunito a Roma 24 Paesi Ue Amici dell’Industria il 30 gennaio scorso. Il Ministro ha informato il Commissario che il Governo italiano è impegnato in una verifica sugli impatti economici del nuovo quadro proposto dalla Commissione al 2030 che include gli effetti complessivi sul sistema economico, compresa la valutazione del volume di risorse da investire in innovazione e la verifica delle misure di mitigazione degli effetti sui prezzi dell’energia. “Sui temi di maggiore interesse - ha dichiarato Zanonato - abbiamo convenuto che lo sviluppo delle rinnovabili e dell’efficienza energetica vada perseguito con convinzione e che gli obiettivi europei dovrebbero riconoscere, agli Stati membri, la flessibilità di adottare la strategia più efficiente. Per l’Italia la strada maestra rimane quella della cooperazione internazionale per la definizione, possibilmente alla Conferenza di Parigi del 2015, di accordi che vincolino tutti i principali sistemi economici a dotarsi di misure per internalizzare i costi dei cambiamenti climatici nei processi produttivi”. In tale contesto, il nostro Paese- durante il Semestre di Presidenza italiana dell’Ue- è pronto a svolgere un ruolo importante sia per quanto riguarda le nuove proposte programmatiche contenute nel Pacchetto sul quadro clima/energia 2030 che per quanto riguarda i contenuti delle Comunicazioni sulla politica industriale.  
   
   
PREZZI MINIMI GARANTITI: IL GOVERNO NON ASCOLTA I PICCOLI PRODUTTORI E CONTINUA A COLPIRE LE RINNOVABILI  
 
Milano, 12 febbraio 2014 - Nonostante le ripetute proteste dei piccoli produttori e l’impegno profuso da diversi parlamentari a salvaguardia della generazione distribuita, il Governo va dritto per la sua strada confermando in prima lettura alla Camera l’esclusione dal regime dei prezzi minimi garantiti della grande maggioranza degli impianti interessati e accanendosi inutilmente sui soggetti più deboli. Infatti anche l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas ha già illustrato, in audizione a gennaio presso la 6° e 10° Commissione, il raggiungimento dell’obiettivo di risparmio e riduzione sulla bolletta di 170 milioni e ha richiesto il ripristino del quadro di regole precedente la pubblicazione del Dl al fine di tutelare impianti marginali e residuali fino a 1 Mw che altrimenti non potrebbero coprire i propri costi di gestione. "Con una perseveranza che fa purtroppo pensare sempre di più ad un disegno preordinato, il Governo continua a emanare misure contro le rinnovabili.” - dichiara Agostino Re Rebaudengo, Presidente di assoRinnovabili - "In più questa volta ci troviamo in evidente ‘odore’ di incostituzionalità dal momento che si introduce un iniquo trattamento differenziato tra fonti". Assorinnovabili auspica ancora che il Senato possa intervenire con lo stralcio completo del comma 2 Art. 1 del Destinazione Italia il cui mantenimento si configurerebbe come l’ennesima perdita di credibilità del sistema Paese, che, invece di favorire nuovi investimenti, colpisce retroattivamente quelli passati.  
   
   
BOLZANO.: CRISI SUNEDISON, TAVOLO PERMANENTE SULL´OCCUPAZIONE  
 
Bolzano, 12 febbraio 2014 - La crisi della Sunedison di Sinigo è stato uno dei temi al centro della riunione della Giunta provinciale. L´assessore Martha Stocker, ha espresso vicinanza ai lavoratori della ex Memc, annunciando non solo "il massimo impegno per riqualificazione e ricollocamento", ma anche "l´istituzione di un tavolo permanente sull´occupazione". Dopo la doccia gelata di ieri, con l´annuncio di Sunedison della chiusura definitiva del reparto polisilicio che dà lavoro a circa 200 persone, la Giunta provinciale ha affrontato la situazione e i primi passi da compiere. "Il momento è drammatico per i lavoratori e le loro famiglie - ha sottolineato l´assessore Martha Stocker - da parte nostra cercheremo di fare tutto il possibile per dare un segnale di speranza". La Stocker, annunciando che l´azienda ha chiesto la cassa integrazione straordinaria sino al mese di novembre, ha puntato l´attenzione sui percorsi di accompagnamento dei lavoratori. "Mi riferisco in maniera particolare alle iniziative di formazione e riqualificazione - ha spiegato l´assessore - in un´ottica di possibile ricollocamento sul mercato del lavoro. Da questo punto di vista, ritengo anche fondamentale dare alle persone le necessarie competenze linguistiche: conoscendo entrambe le lingue, e non solo una, è molto più semplice trovare nuovamente un´occupazione. Oltre agli operai ex Memc, inoltre, non dobbiamo dimenticarci di tutte le piccole imprese artigiane dell´indotto: la crisi Sudedison ha effetti pesantissimi anche su di loro". A breve la Giunta provinciale vuole mettere attorno a un tavolo azienda e sindacati con l´obiettivo di approfondire i singoli casi delle persone interessate dalla chiusura, mentre in un´ottica più ampia si punta a coinvolgere la nuova commissione provinciale del lavoro che verrà insediata a breve. "Dovrà trasformarsi in un vero e proprio tavolo permanente sull´occupazione - ha concluso Martha Stocker - in grado di affrontare a 360 gradi i problemi del lavoro in tutta la Provincia".  
   
   
BOLZANO: GRUPPO DI ESPERTI SUL FUTURO DELLA POLITICA ENERGETICA IN ALTO ADIGE  
 
Bolzano, 12 febbraio 2013 - Gettare le basi per una nuova politica dell´energia in Alto Adige: a raggiungere questo obiettivo dovrà contribuire anche il nuovo gruppo di lavoro composto da 16 esperti attivi nel settore energetico locale. Il gruppo è stato istituito l’ 11 febbraio) dalla Giunta provinciale su proposta dell´assessore all´energia Richard Theiner. Il team di 16 esperti insediato dalla Giunta provinciale, in rappresentanza di 14 aziende e istituzioni locali, è chiamato ad elaborare una strategia per disciplinare in futuro la produzione e la distribuzione di energia in Alto Adioge. "Il compito non è quello di trovare una soluzione agli attuali contenziosi, bensì di individuare una base condivisa su cui costruire una nuova legge per l´assegnazione delle concessioni", hanno spiegato il presidente Arno Kompatscher e l´assessore Theiner dopo la seduta di Giunta. Il primo incontro del gruppo di esperti è previsto per la prossima settimana, entro marzo la Giunta provinciale si attende una proposta relativa alle grandi concessioni idroelettriche, che dovrà fungere da base per il nuovo ddl da presentare al Consiglio provinciale. "Anche in futuro la Provincia rilascerà le concessioni di grandi derivazioni idroelettriche e vogliamo farlo alla luce di una legge che poggi sul massimo consenso dei player nel settore", ha riassunto Theiner. A coordinare il gruppo di esperti, ("in cui sono rappresentate tutte le parti interessate", ha detto l´assessore), sarà Georg Wunderer, Obmann della cooperativa idroelettrica di Prato Stelvio e vicepresidente dell´Unione energia Alto Adige (Sev). Gli altri componenti sono Hanspeter Fuchs, Obmann della centrale di teleriscaldamento di Dobbiaco-san Candido e presidente del Sev, Norbert Kosta, direttore dell´Azienda pubbliservizi di Brunico, Alexander Mühlsteiger, direttore dell´Azienda servizi comunali di Vipiteno, Karl Pichler (Eisackwerk Srl), Florian Pinggera del Consorzio energia Venosta, Konrad Pfitscher, presidente della società consortile Enerpass, Wolfgang Plank, direttore generale dell´Asm Bressanone, Hansjörg Rainer del Consorzio dei Comuni, Rudi Rienzner, direttore del Sev, il direttore dell´Agenzia provinciale per la protezione dell´ambiente Flavio Ruffini, Wolfram Sparber, presidente di Sel Spa, Albert Stuflesser, direttore generale di Sel Spa, Massimiliano Sturaro, presidente di Azienda energetica Spa, Siegfried Tutzer, membro del Cda di Ae, e Hubert Variola, direttore dei Servizi municipalizzati della media e bassa Venosta.  
   
   
FVG: IL 17 FEBBRAIO INCONTRO SULLA RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI  
 
Trieste, 12 febbraio 2014 - "L´energia per uscire dalla crisi: le opportunità per la riqualificazione energetica degli edifici" saranno al centro dell´incontro che la Regione ha promosso a Gorizia ("Sala Europa", Istituto Galilei, via Puccini 22) il prossimo 17 febbraio, con inizio alle ore 16.15. "Migliorare le prestazioni energetiche degli immobili, attraverso la riduzione dei consumi e l´integrazione di sistemi di produzione di energia a fonti rinnovabili, costituisce un obbligo stabilito a livello comunitario ed una necessità indifferibile nell´ottica di una politica energetica sostenibile", segnala in sede di presentazione l´assessore regionale all´Ambiente e all´Energia Sara Vito. "La riduzione del consumo energetico e l´abbattimento delle emissioni di biossido di carbonio portano infatti a benefici ambientali - sottolinea l´assessore - ad un miglioramento generale della salute e del benessere dei cittadini e possono costituire elementi strategici per stimolare l´economia in un periodo di grave crisi congiunturale come quello attuale". Il raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica presuppone, infatti, lo sviluppo di materiali, di tecniche di costruzione, di apparecchiature e di tecnologie sostenibili nei diversi settori produttivi interessati, i cosiddetti ´green job´, e costituisce un aiuto alle famiglie e alle imprese che possono ridurre i loro costi fissi. A tali vantaggi si aggiungono le detrazioni fiscali stabilite dallo Stato in favore degli interventi di recupero edilizio e soprattutto della riqualificazione ed efficienza energetica degli edifici, attività a cui è riconosciuto il beneficio massimo del 65 per cento sulle spese sostenute. L´incontro di Gorizia intende dunque promuovere l´utilizzo razionale dell´energia e informare i cittadini, i professionisti e le imprese delle opportunità riconosciute dalla recente normativa in materia. All´intervento dell´assessore Vito seguiranno le relazioni (su agevolazioni e detrazioni fiscali, nuove regole per gli impianti termici, attestato di prestazione energetica) da parte di funzionari e responsabili tecnici della Regione. L´accesso all´incontro sarà consentito fino al raggiungimento dei posti disponili. All´evento è possibile iscriversi on-line, sino alle ore 24.00 del 16 febbraio 2014. Http://eventi.regione.fvg.it/eventi/dettaglioevento.asp?evento=4061    
   
   
PMI, MISE: AL VIA LE AGEVOLAZIONI DELLA “NUOVA SABATINI” IN CAMPO FONDO DI GARANZIA FINO ALL’80 DEL FINANZIAMENTO  
 
Roma 11 febbraio 2014- Diventano operativi gli incentivi alle piccole e medie imprese per nuovi investimenti nel processo produttivo. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha emanato infatti la Circolare di attuazione per la concessione e l’erogazione del contributo di cui al decreto interministeriale 27 novembre 2013 recante la disciplina sulla “Nuova Sabatini”. La circolare definisce i termini e le modalità di presentazione delle domande di agevolazione previsti dalla cosiddetta “Nuova Sabatini” a favore di micro, piccole e medie imprese per l’acquisto di nuovi macchinari, impianti e attrezzature. Con la stipula della convenzione Abi/cdp che sarà firmata nei prossimi giorni, le imprese potranno finalmente beneficiare delle agevolazioni sul rinnovo dei loro processi produttivi. “Ci siamo- commenta il Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato- La Nuova Sabatini è pronta per diventare pienamente operativa. Le aziende potranno presentare la domanda per accedere agli incentivi e troveranno un sostegno concreto per il rinnovo dei processi produttivi”. L’intervento a sostegno degli imprenditori è articolato in diverse fase. Innanzitutto è prevista la costituzione, presso la Cassa Depositi e Prestiti, di un plafond di 2,5 miliardi di euro che le banche e altri intermediari finanziari possono utilizzare per concedere finanziamenti alle Pmi per investimenti in macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature da destinare al processo produttivo, nonché investimenti in hardware, in software e in tecnologie digitali. Il Mise provvede alla concessione di un contributo in favore delle Pmi che hanno ottenuto il finanziamento a parziale copertura degli interessi a carico delle imprese. C’è inoltre la possibilità di beneficiare del Fondo di Garanzia per le Pmi fino alla misura dell’80% sul finanziamento bancario ottenuto dall’impresa, con priorità di accesso. I moduli saranno disponibili per la compilazione entro il 10 marzo 2014 sul sito www.Mise.gov.it nella sezione “Beni strumentali (Nuova Sabatini)”. A partire dalle ore 9.00 del 31 marzo 2014 le imprese potranno presentare le domande per la richiesta dei finanziamenti e dei contributi.  
   
   
LEGGE IMPRESE, MARONI: AVANTI CON RIVOLUZIONE CONCRETEZZA  
 
Milano, 12 febbraio 2014 - "Dal programma ai fatti. L´approvazione da parte del Consiglio regionale, con voto unanime, del Progetto di legge sulla ´Libertà di impresa e competitività´ rappresenta un´altra risposta concreta della Regione Lombardia al mondo delle imprese in difficoltà". Lo ha dichiarato ilpresidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, commentando il voto unanime con cui il Consiglio regionale ha approvato il Progetto di legge sulla ´Libertà di impresa e competitività´. "Ringrazio, per l´ottimo lavoro svolto, l´assessore Mario Melazzini, il presidente della commissione Attività Produttive Angelo Ciocca, il relatore del provvedimento Carlo Malvezzi e tutti i Gruppi consiliari che hanno aderito all´iniziativa della Giunta regionale, votando all´unanimità questo importante provvedimento atteso dal settore produttivo - ha detto il presidente -". "Nei prossimi giorni - ha concluso - convocherò le parti sociali, per dare rapida attuazione a queste misure, che garantiranno un sostegno adeguato e rapido per le imprese lombarde". Melazzini:esempio Buona Politica - "Abbiamo risposto tutti insieme a un bisogno sentito, agendo per garantire il bene comune e dare risposte concrete. Abbiamo dato un esempio di buona politica. Questo deve essere il metodo di lavoro da attuare su tutti i provvedimenti. Giunta e Consiglio devono confrontarsi quotidianamente in questo modo, per dare risposte rapide e concrete ai bisogni che arrivano dal territorio". Lo ha detto l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione della Regione Lombardia Mario Melazzini, dopo l´approvazione all´unanimità in Consiglio regionale della legge ´Impresa Lombardia: per la libertà di impresa, il lavoro e la competitività´.  
   
   
IMPRESE: LA NUOVA LEGGE È UN AIUTO ALLA RIPRESA  
 
Milano, 12 febbraio 2014 - Il fatto che il Progetto di legge ´Impresa Lombardia´ sia arrivato in Aula in tempi così rapidi "è segno di una Giunta e di un Consiglio sensibili alle necessità del sistema produttivo lombardo, che con insistenza ci chiede di agire, per incrementare la competitività e l´attrattività del nostro territorio". Lo ha detto l´assessore alle Attività produttive, Ricerca e Innovazione Mario Melazzini, intervenendo in Consiglio regionale durante la discussione sul Pdl 111, dedicato a libertà d´impresa, lavoro e competitività e sottolineando "la concretezza degli interventi e delle azioni messe in campo da Regione Lombardia". Metodo Del Confronto - Melazzini ha poi richiamato "il metodo dell´ascolto e del confronto" che ha caratterizzato l´iter del progetto di legge, che "testimonia la volontà di non calare dall´alto le norme che devono regolare il sistema delle attività produttive, ma di costruirle insieme a chi quotidianamente opera all´interno del quadro regolatorio che ci accingiamo a disegnare". L´assessore ha ricordato "il lavoro sinergico svolto con il vice presidente e il presidente della Iv Commissione consiliare", che ha ringraziato per la loro azione. I capisaldi della legge, ha ricordato l´assessore, sono fiducia, responsabilità, sussidiarietà e innovazione. "I nostri imprenditori - ha spiegato Melazzini - meritano fiducia, perché sono il cuore pulsante del nostro sistema economico e anche di quello sociale. Dalla loro capacità di intraprendere e di innovare dipende il benessere di tutto il territorio lombardo. Fare impresa significa creare ricchezza, dare lavoro, generare sviluppo". Responsabilità Condivisa - "La fiducia - ha proseguito - deve sempre essere accompagnata dalla responsabilità, una responsabilità che sia gli imprenditori sia la Pubblica amministrazione sono chiamati a mettere in campo. Questa legge dunque si caratterizza come una vera e propria chiamata a una corresponsabilità, specialmente attraverso uno strumento, quello degli Accordi per la competitività, che mira a mettere allo stesso tavolo le imprese e le autorità amministrative, per disegnare insieme gli interventi più appropriati rispetto ai casi di nuovi insediamenti produttivi ma anche di ampliamento di insediamenti già esistenti". Melazzini ha rivolto "un invito forte anche agli Enti locali, affinché partecipino agli Accordi per la competitività e inizino a sperimentare su questi casi quei percorsi di ´burocrazia zero´ che poi vorrebbero estendere ad aree più ampie". Sussidiarietà - La sussidiarietà, altro principio cardine della legge, ha argomentato Melazzini "significa partire dal basso, riconoscere, da un lato, il valore di quanto le persone, singole o in forma associata, realizzano per il bene comune e mettere l´azione amministrativa al loro servizio; dall´altro lato, riconoscere che c´è un ruolo imprescindibile da parte dei livelli di governo più vicini al territorio". "Siamo i primi a realizzare una legge simile - ha detto ancora Melazzini - e abbiamo l´ambizione di incidere su quegli elementi, che storicamente frenano lo sviluppo nel nostro Paese: le lungaggini burocratiche, la diffidenza verso chi fa impresa, l´immobilismo in tema di politica industriale". Gli Obiettivi Principali - "Questa legge - ha aggiunto Melazzini - offre il quadro regolatorio più adeguato, nei limiti di quanto è di competenza regionale, per raggiungere gli obiettivi di creare un ambiente favorevole per le imprese attraverso una decisa spinta alla semplificazione e sburocratizzazione, sostenere la crescita delle imprese esistenti e favorire la nascita di nuove imprese innovative". Su questi punti però Regione Lombardia è già intervenuta con alcune azioni, come ad esempio il Programma Start up e Re-start, che ha messo a disposizione 30 milioni di euro. Capitale Umano - "Abbiamo voluto mettere al centro anche di questo intervento normativo - ha sottolineato Melazzini - il capitale umano e l´innovazione, cioè quei fattori che permettono a qualsiasi sistema, piccolo o grande, semplice o complesso, di fare un salto di qualità e di innescare processi di crescita nuovi e duraturi. Scommettere sulle persone, valorizzare le risorse professionali, diffondere la conoscenza, favorire l´incontro e la collaborazione tra il mondo dell´impresa e quello della ricerca è la strada anche per la ripresa economica". Sostenere La Ripresa - "Gli ultimi dati congiunturali - ha concluso Melazzini - ci parlano di un sistema produttivo che ha ricominciato a camminare, con una crescita della produzione industriale (+2,6 per cento) e del fatturato (+1 per cento). Noi dobbiamo aiutare questo sistema, che ha iniziato a camminare, a correre, perché solo così potranno rivedersi segnali positivi anche in quelle variabili, come l´occupazione, che ci vedono ancora in sofferenza".  
   
   
LOMBARDIA.LEGGE IMPRESE/3, SCHEDA CONTENUTI PROVVEDIMENTO  
 
Milano, 12 febbraio 2014 - Questi i contenuti principali della legge, che ha una dotazione finanziaria di 20 milioni di euro. Accordo Per La Competitività - Permette l´abbattimento di tutti gli oneri burocratici conseguenti l´avvio o l´ampliamento di una attività di impresa, la riduzione del carico fiscale, la contestuale valutazione (in via preventiva) degli interessi pubblici e privati, la concentrazione di agevolazioni e contributi. Riduzione Del Carico Fiscale - Progressiva riduzione del carico fiscale, regionale e locale, per le Mpmi. Accesso Al Credito E Finanziamenti - I punti principali sono: potenziamento degli interventi di garanzia per le Micro piccole imprese tramite l´ottimizzazione della filiera delle garanzie e la riorganizzazione del sistema regionale dei Confidi; differenziazione degli interventi per Micro piccole e medie grandi imprese (esempi: minibond, fondi di investimento in capitale di rischio), promuovendo modelli sperimentali alternativi di finanziamento per le medie e grandi imprese; sperimentazione della moneta complementare (sistema elettronico di compensazione multilaterale). Razionalizzazione Dei Suap - Definizione dei criteri per la gestione associata delle relative funzioni e progressiva delega delle stesse alle Camere di commercio. Comunicazione Unica - Con un´unica dichiarazione in via telematica al Registro delle imprese si avvia l´attività; la documentazione viene conservata presso la sede dell´impresa e successivamente acquisita al Fascicolo elettronico d´impresa. Fascicolo Elettronico D´impresa - Viene istituito presso le Camere di commercio il ´Fascicolo elettronico´ con lo scopo di raccogliere in un unico punto tutte le informazioni, i documenti e gli atti concernenti la vita dell´impresa. Ogni Amministrazione, comprese quelle preposte ai controlli, non potrà richiedere all´impresa documenti, autorizzazioni, atti e certificazioni che sono depositati presso il fascicolo elettronico e sono telematicamente consultabili. Conferenza Di Servizi Telematica - La valutazione degli interessi pubblici complessi connessi al rilascio di autorizzazioni e permessi 4 avviene in sede di Conferenza di servizi, da espletarsi in una sola seduta e in via telematica. Ciascuna Amministrazione rilascia il proprio parere contestualmente ed esclusivamente in via telematica. Sistema Dei Controlli - Il ricorso a controlli e verifiche presso le aziende non può avvenire se non dopo aver esperito l´esame dei documenti archiviati nel ´Fascicolo elettronico´. L´attività di verifica e controllo non può sospendere l´attività di impresa, anche qualora siano riscontrate difformità deve essere concesso all´impresa un termine per sanare i vizi rilevati. Di norma le attività di controllo, specie quelle dipendenti da autorità amministrative regionali (Arpa e Asl), avvengono sulla base di "cheklist" previamente definite, condivise e pubblicate dalla Giunta regionale. La definizione di ruoli e compiti per evitare inutili e costose sovrapposizioni, vale il principio secondo cui ciò che è stato già oggetto di controllo da parte di una autorità amministrativa, salvo modifiche intervenute, si considera positivamente verificato. Si riconosce pieno valore legale alle certificazioni rilasciate dagli enti di certificazione, sollevando l´impresa e l´imprenditore dalla conseguente responsabilità: si sposta l´asse del controllo dall´impresa all´ente certificatore (società o professionista). Made In Lombardy - La Legge istituisce il riconoscimento del ´Made in Lombardy´ finalizzato alla certificazione della provenienza del prodotto da attribuirsi secondo i requisiti definiti dalla Giunta.  
   
   
RISTORNI FRONTALIERI, MARONI A LETTA: NOI A TAVOLO TRATTATIVA  
 
Milano, 12 febbraio 2014 - "Letta viene a Milano e lo incontrerò. Chiederò che la Lombardia sia al tavolo della trattativa perché non può essere che noi subiamo solo le decisioni di Roma". Così il presidente della Regione Roberto Maroni, intervenendo a Radio 24, in merito alla revisione del trattato con la Svizzera sui ristorni dei frontalieri, alla luce dell´esito del referendum elvetico sul tetto all´ingresso dei lavoratori dall´Unione europea. Trattato Bilaterale - "Non mi preoccupa tanto la possibilità di rivedere i trattati internazionali; il Governo svizzero avrà tempo tre anni, non c´è nessuna ricaduta immediata - ha spiegato Maroni - Quello che mi preoccupa è la necessità di rivedere il trattato bilaterale che riguarda 60.000 frontalieri lombardi che ogni giorno vanno a lavorare in Svizzera perché a ottobre ci sarà da rivederlo. I Comuni lombardi si vedrebbero fortemente penalizzati e, siccome la trattativa la fa il Governo italiano, di questo sono preoccupato". Presidente Del Consiglio Impegnato In Trattattiva - Il governatore lombardo, intervistato nel corso della trasmissione ´24 Mattino´ ha ribadito la necessità che il presidente del Consiglio sia impegnato in prima persona nella trattativa. "Siccome la questione non riguarda solo i conti ma la sussistenza stessa del bilancio dei Comuni lombardi, penso sia utile che a trattare sia chi ha una visione complessiva e non solo dei conti", ha precisato. Sperimentare Zona Franca - Sempre dai microfoni di Radio 24, Maroni ha inoltre anticipato la proposta che farà a Letta: "Proporrò una sperimentazione, una zona franca di confine per abbassare la pressione fiscale per le imprese che lì soffrono la concorrenza del Canton Ticino che ha tasse più basse", ha spiegato, citando come esempio lo sconto benzina già attivo in Lombardia per un´area di 20 km dal confine con la Svizzera. "Questo servirebbe alle imprese - ha concluso - per avere una boccata di ossigeno, ma soprattutto consentirebbe loro di assumere e quindi ridurrebbe il fenomeno del frontalierato".  
   
   
PISA: 1,7 MILIONI DI EURO PER SOSTENERE LE IMPRESE DEL TERRITORIO  
 
Pisa, 12 febbraio 2014 - E’ pari a 1.710.000 euro, la cifra che la Camera di Commercio di Pisa mette sul piatto per sostenere, nel corso del 2014, le imprese del territorio attraverso cinque bandi che a giorni saranno pubblicati sul sito della Camera di Commercio di Pisa. Si tratta, nello specifico, di due azioni dedicate all’innovazione (per un totale di 180mila euro) e di tre alla finanza d’impresa e agli investimenti (circa 1,5milioni di euro). Ma andiamo nel dettaglio. Brevetti. 40mila euro saranno destinati alle Pmi che intendono estendere all’estero la tutela dei loro brevetti, disegni o modelli, ma anche per incentivare il deposito di brevetti e modelli di utilità “Verdi” (risparmio energetico, produzione di energia da fonti rinnovabili). In concreto si tratta di un contributo in conto esercizio del 50% delle spese ammissibili fino ad un massimo di 4mila euro. Adozione Sistemi Di Qualita’. 140mila euro andranno invece alle imprese pisane che, per la prima volta, intendono adottare sistemi di gestione della qualità sia questa relativa ai processi (Iso 9001:2008), alla sicurezza e della salute dei lavoratori (Ohsas 18001:2007), alla gestione ambientale (Iso 14001:2004), alla responsabilità sociale (Sa 8000:2001), all’energia (Iso 50001), all’accreditamento S.o.a. (la certificazione obbligatoria per la partecipazione a gare d’appalto per l’esecuzione di appalti pubblici di lavori). La novità del 2014 è il contributo concesso per ottenere il “patentino del frigorista” (Iso 10005:2007). Diversi, da 2.500 a 5.000 euro, i massimali dei contributi concedibili a ciascuna impresa, che possono coprire fino al 50% delle spese ammissibili. Contributi Su Micro-finanziamenti. 30mila euro andranno a pagare gli interessi del primo anno alle Pmi che hanno ottenuto prestiti fino ad un massimo 25mila euro e senza garanzia, da banche appositamente convenzionate con laCamera di Commercio di Pisa. Il contributo, commisurato ad un importo massimo di finanziamento di 25mila euro, è pari agli interessi gravanti sul prestito per il primo anno. Sostegno Confidi Per Contributi In Conto Interessi E A Fondo Di Garanzia. Ben 700mila euro sono riservati ai Confidi (soggetti che prestano garanzie agli istituti di credito) per sostenere l’accesso ai finanziamenti da parte delle Pmi pisane. Con il bando si intendono selezionare i Confidi chiamati a gestire le istruttorie delle istanze che le imprese presenteranno per ottenere le garanzie. Il contributo della Camera abbatterà i costi per gli interessi passivi del prestito. Investimenti A Fondo Perduto. Piatto forte sono gli 800mila euro a fondo perduto destinati a sostenere gli investimenti delle imprese della provincia di Pisa. Si tratta di un contributo del 10%, fino ad un massimo di 10mila euro, per investimenti di almeno 5mila euro in macchinari, attrezzature, impianti, hardware, software ed in alcuni casi arredi e mezzi di trasporto, escludendo però le opere murarie. Considerando come da sempre questa iniziativa sia stata la più gettonata, e considerato l’ordine cronologico come criterio di priorità, il clik-day è stato fissato per il prossimo 11 marzo. Tutti i bandi saranno pubblicati sul sito www.Pi.camcom.it nella sezione Sostegno alle imprese / Contributi e finanziamenti. Per informazioni relative al bando sui Brevetti è possibile contattare l’Ufficio Brevetti allo 050512227 ovvero scrivere una mail a brevetti@pi.Camcom.it, per tutte le altre iniziative è necessario contattare l’Azienda speciale della Camera di Commercio Assefi allo 050503275 o scrivendo una mail a assefi@pi.Camcom.it Il commento del Presidente Pierfrancesco Pacini “La Camera di Commercio di Pisa, da sempre sensibile ai temi dello sviluppo d’impresa e nell’ambito della programmazione annuale - dichiara il Presidente Pierfrancesco Pacini – mette a disposizione 1,7 milioni di euro per sostenere l’accesso al credito, gli investimenti, ma anche la brevettazione e le certificazioni di qualità. Siamo profondamente convinti – prosegue Pacini - che in una situazione di estrema difficoltà come quella che stiamo attraversando, non si debba star fermi, ma si debba lavorare con maggior determinazione non solo sui i temi che pressano le imprese, come ad esempio l’accesso al credito, ma anche su questioni che possono rilanciarne la competitività come la brevettazione e il conseguimento di certificazioni di qualità. Si tratta di risorse che incidono pesantemente sul nostro budget – conclude Pacini – e che si aggiungono ai 750mila euro già destinati alla realizzazione del Piano promozionale per il turismo ed il commercio presentato lo scorso mese di gennaio.”  
   
   
ELECTROLUX: SERRACCHIANI, QUI A PORCIA SI FA LA STORIA  
 
Porcia, 12 febbraio 2014 - "Qui a Porcia si fa la storia e io vorrei fosse una bella storia". Lo ha affermato ieri la presidente della Regione, Debora Serracchiani, al presidio di Porcia dei lavoratori dell´Electrolux: "questo è un caso emblematico nazionale e internazionale. Credo sia importante considerare anche la reazione di un Paese che ha guardato a voi con interesse". "Volevo incontravi - ha esordito Serracchiani, accompagnata dal vicepresidente ed assessore alle Attività produttive Sergio Bolzonello - per dirvi di persona che senza di voi non saremmo arrivati dove siamo oggi perchè la forza dei lavoratori è stata importante per ribaltare una situazione che era partita malissimo: noi abbiamo fatto la nostra parte e adesso siamo in grado di trattare con l´azienda in modo completamente diverso dall´inizio". Serracchiani ha ribadito - anche a nome degli altri presidenti delle tre Regioni coinvolte - "il no assoluto al piano industriale come era stato presentato il 27 gennaio: questo - ha detto - è il punto fermo dal quale ripartiamo". Nell´infondere la speranza - "sono convinta che riusciremo a portare a casa un risultato importante, ce la possiamo fare" - la presidente ha poi messo in guardia comunque su un "percorso intricato e difficile: non è che oggi la chiudiamo in bellezza, anzi siamo all´inizio e ognuno deve continuare a fare bene il proprio mestiere". E in merito all´incontro del prossimo 17 febbraio non ha alimentato false illusioni. "E´ l´inizio della trattativa. Le cose importanti si avranno nelle settimane future. A quel punto sapremo di che natura sarà la proposta dell´azienda per lo stabilimento di Porcia. Quando avremo il progetto in mano e tutte le parti avranno messo sul tavolo la loro proposta allora partirà la trattativa vera". Serracchiani ha ricordato che la Regione chiederà alla multinazionale svedese un "impegno chiaro" su investimenti che permettano di guardare al medio e lungo periodo positivamente e ha fatto appello all´unità. "Siamo qui perchè siamo stati compatti. Se riescono a dividerci diventiamo più deboli e se ci indeboliamo diventa più complicato portare fino in fondo la trattativa". Due parole chiare, quindi, rispetto al piano presentato dalla Regione. "Il nostro piano è profondamente diverso da altre proposte: noi siamo pronti anche a compensare il disagio che voi tutti avete già con i contratti di solidarietà. Noi siamo convinti che la soluzione non sia tagliare lo stipendio dei lavoratori. Dietro a questa storia c´è tutta l´anomalia italiana: il nostro Paese ha la busta paga lorda più alta d´Europa e la netta più bassa. E´ qui che bisogna agire". La Regione, ha confermato Serracchiani, supporta la richiesta per la decontribuzione dei contratti di solidarietà, "un istituto - ha sottolineato - sul quale vogliamo insistere perchè permette ai lavoratori di non uscire dal processo di produzione". "E perchè - ha aggiunto - è un taglio effettivo del costo del lavoro e non dello stipendio ed è una partita immediata, dopo si potrà fare un percorso di più ampio respiro sul processo lavorativo, sull´innovazione e sulle altre richieste oggettive che siamo d´accordo di supportare".  
   
   
TRENTINO SVILUPPO DOVRA’ ACCOMPAGNARE LE IMPRESE OLTRE L’EMERGENZA  
 
 Trento, 12 febbraio 2014 - "Un Consiglio di amministrazione in grado di assicurare alla società un assetto stabile, ma anche una buona dose di innovazione grazie a persone nuove, con profonda conoscenza delle dinamiche di impresa e al tempo stesso in grado di garantire indipendenza e terzietà". Così Ugo Rossi, presidente della Provincia autonoma di Trento, ha presentato nella tarda mattinata di oggi all’Assemblea dei soci la terna di nomi scelti dalla Giunta provinciale per comporre il nuovo Cda di Trentino Sviluppo. A Flavio Tosi, già consigliere ed ora indicato come presidente, si affiancano Giovanna Flor e Fulvio Rigotti. Dureranno in carica fino all’assemblea di approvazione del bilancio 2014 che si terrà indicativamente nei mesi di maggio-giugno 2015. Ribadito anche l’assetto economico del precedente Cda, all’insegna del contenimento della spesa: nessun gettone di presenza per le riunioni del Cda e un monte indennità massimo che scende da 200 a 160 mila euro l’anno per l’intero board, con una riduzione pari al 20 per cento. Con la ratifica di oggi, da parte dell’Assemblea di Trentino Sviluppo, del nuovo Consiglio di amministrazione nella composizione indicata ieri, lunedì 10 febbraio, dalla Giunta provinciale, la più importante società di sistema della Provincia autonoma di Trento torna quindi pienamente operativa dopo le dimissioni rassegnate il 16 gennaio scorso da Diego Laner, presidente uscente, che avevano portato alla decadenza dell’intero Cda. Per dare un segnale forte di rilancio il presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, accompagnato dal direttore generale Paolo Nicoletti, ha voluto intervenire di persona all’Assemblea di Trentino Sviluppo convocata alle 11.30 di oggi presso il Polo Tecnologico di Trento dal presidente del Collegio sindacale Alessandro Tonina. «Il primo obiettivo che ci siamo dati, in perfetta sintonia con l’intera Giunta provinciale – ha sottolineato il presidente Ugo Rossi – è stato quello di essere il più veloci possibile nel fare una scelta che garantisca alla società un assetto stabile, cosa molto importante in questo momento economico non facile». «Quindi – ha proseguito Rossi – abbiamo cercato di puntare su un mix di competenze in grado di garantire continuità con il passato ma anche con una certa dose di innovazione, con un Cda semplificato a tre componenti e con persone che conoscono molto bene il territorio ed il mondo delle imprese, dotate al tempo stesso della capacità di essere terze ed indipendenti rispetto a certe dinamiche». «Un Cda – ha osservato ancora Rossi – al quale la Giunta provinciale affida un mandato preciso: quello di far sì che Trentino Sviluppo possa intensificare il proprio ruolo a sostegno delle imprese, del sistema produttivo e territoriale, andando oltre una logica di emergenza per riuscire davvero a mettere assieme le imprese, a fare rete, ad accompagnarle fuori dai confini provinciali ma anche ad attrarre in Trentino nuovi investimenti ed opportunità di mercato». Rispetto ad alcune decisioni in merito alle quali la Provincia ed il nuovo Cda saranno chiamati a confrontarsi a breve, il presidente Ugo Rossi ha ribadito come ogni scelta in merito al ruolo della Divisione Turismo e Promozione dentro Trentino Sviluppo verrà presa prima della prossima estate, in occasione dell’Assemblea di approvazione del bilancio. In ogni caso, qualora ci si orientasse verso la creazione di un’agenzia specifica per la promozione turistica, gli asset turistici quali impianti a fune e quote di partecipazione nelle società turistiche rimarrebbero comunque in capo a Trentino Sviluppo per utilizzare al meglio le competenze tecniche storiche maturate in quest’ambito. Al tempo stesso, a fronte di un Cda ridotto, verrà valorizzata l’importante competenza professionale presente all’interno della struttura di Trentino Sviluppo, valutando nelle prossime settimane, assieme al nuovo Consiglio di amministrazione, la possibilità di fare ricorso a risorse manageriali esterne per rafforzare l’efficacia della società verso le importanti sfide che la attendono.  
   
   
AVVISO INTERNAZIONALIZZAZIONE A BARI RETI E PROJECT MANAGER PER PROMUOVERE LE AZIENDE ALL’ESTERO  
 
Bari, 12 febbraio 2014 - “Internazionalizzare sta diventando sempre più una delle più valide strategie anticrisi. Tuttavia è importante che le aziende siano preparate e strutturate per affrontare i mercati esteri”. Così l’assessore regionale allo Sviluppo economico Loredana Capone ha introdotto l’incontro che si è svolto ieri a Bari, nella sede della Camera di Commercio, dedicato ad illustrare le opportunità offerte dall’Avviso Internazionalizzazione le modalità di accesso e le agevolazioni previste. Si è trattato del secondo appuntamento, di un ciclo di incontri (il primo si è svolto a Lecce), curati dal Servizio Internazionalizzazione e da Puglia Sviluppo, per illustrare alle aziende le opportunità offerte dal bando, le modalità di accesso e le agevolazioni previste.(...) “L’avviso Internazionalizzazione – ha spiegato Loredana Capone – offre un’importante sostegno a quanti desiderano promuovere la propria azienda all’estero. L’avviso ha una dotazione di 20 milioni di euro e si propone di aumentare il numero degli esportatori che operano in Puglia. Le imprese possono realizzare progetti di promozione internazionale che prevedano la partecipazione a fiere internazionali, la ricerca di partner, la gestione di centri comuni di servizi di promozione, logistica ed assistenza ai clienti, l’organizzazione di esposizioni temporanee e di presentazioni di prodotti. Le piccole e medie imprese hanno tempo fino al 30 settembre 2014 per partecipare, ma devono essere riunite in reti di almeno tre aziende e prevedere la figura del “project manager”. L’assessore si è poi soffermata proprio sull’identificazione di questa figura. “Per permettere alle imprese di individuare agevolmente i project manager per l’internazionalizzazione – ha detto – la stessa Regione sta costituendo con una procedura di evidenza pubblica un “roster” ad hoc, cioè una lista con tutte le candidature valide. Da questo elenco le reti di imprese intenzionate a partecipare all’Avviso Internazionalizzazione, se vorranno, potranno attingere”. “I requisiti per poter essere inseriti nel roster è un’esperienza professionale di almeno 5 anni nella gestione e nella realizzazione di progetti di promozione e marketing internazionale e la conoscenza di una lingua tra inglese, francese, tedesco, spagnolo, russo e cinese”. “Entrambi gli avvisi sono sul portale www.Sistema.puglia.it e scadono il 30 settembre di quest’anno. Per il Roster Esperti l’accesso è on line, attraverso lo stesso portale”. “Le aziende interessate – ha infine specificato l’assessore – contatteranno autonomamente i candidati selezionati senza alcuna intermediazione della Regione Puglia”. Il prossimo incontro dedicato alla promozione del bando si svolgerà a Taranto il 13 febbraio, alle ore 15,30, nella sede della Camera di Commercio (viale Virgilio, 152).  
   
   
FERRIERA DI TRIESTE: SOTTOSCRITTO L´ACCORDO CIGS PER I LAVORATORI DELLA LUCCHINI  
 
Trieste, 12 febbraio 2014 - È stato sottoscritto ieri a Trieste, nella sede dell´assessorato regionale al Lavoro, l´accordo relativo all´utilizzo della Cigs-cassa Integrazione Guadagni Straordinaria da parte della Lucchini Spa in amministrazione straordinaria per il sito industriale di Servola (Trieste). La cassa verrà utilizzata per due mesi a decorrere dal prossimo 19 febbraio per un numero massimo di 285 lavoratori a rotazione su un organico in forza pari a 476 lavoratori. "Ritengo importante - sottolinea l´assessore regionale al Lavoro Loredana Panariti - che un passaggio molto delicato come quello odierno sia stato definito con l´accordo di tutte le parti presenti al Tavolo, delle quali va apprezzato il senso di responsabilità dimostrato". "Altrettanto importante - prosegue l´assessore regionale - è che i rappresentanti dei lavoratori abbiano evidenziato la necessità di accompagnare fin da subito l´ammortizzatore sociale con percorsi di riqualificazione per il tramite di interventi formativi. In questo senso, la sollecitazione dei lavoratori troverà puntuale riscontro da parte degli uffici competenti". Anche ieri la procedura ha confermato che il bando di gara per la vendita del sito di Trieste sarà pubblicato entro la fine del mese di febbraio. "L´amministrazione regionale - conclude Panariti - continuerà ad impegnarsi perché la cessione sia perfezionata quanto prima possibile, forte di quella credibilità che le deriva dall´avere favorito la sottoscrizione in tempi estremamente contenuti dell´Accordo di Programma propedeutico alla cessione stessa".  
   
   
REGGIO EMILIA, MANIFATTURIERO, RALLENTA LA CADUTA  
 
Reggio Emilia, 12 febbraio 2014 - Anche nel quarto trimestre 2013 è proseguita la decelerazione della caduta della produzione manifatturiera reggiana. Lo rileva l’indagine congiunturale trimestrale condotta dal sistema camerale ed analizzata dall’ufficio Studi della Camera di Commercio. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, i volumi produttivi sono diminuiti dell’1,2% dopo il -2,6% ed il -5,6% rilevati rispettivamente nel terzo e nel secondo trimestre dell’anno. Dall’indagine emerge nuovamente la conferma che sono ancora una volta i mercati esteri a consentire alle nostre imprese di contenere la caduta. Il fatturato oltre frontiera risulta infatti cresciuto dell’1,6% e gli ordini del 5,2%. Nonostante queste buone performance sull’estero, il fatturato e gli ordini analizzati nel loro complesso registrano ancora un tendenziale calo (rispettivamente -1,2% e -0,9%) dovuto alla stagnazione del mercato interno. Il periodo di produzione assicurato dal portafoglio ordini, così come il grado di utilizzo impianti tende lentamente a crescere. Le settimane di produzione assicurate in media hanno raggiunto quota 7,8 a fronte delle 6,7 di un anno prima e gli impianti risultano utilizzati all’84,2% della loro capacità produttiva (era il 78,9% un anno prima) Dall’analisi dell’andamento dei principali comparti del manifatturiero emerge poi che la produzione dell’ultimo quadrimestre 2013 è risultata in aumento rispetto all’anno precedente solo per l’elettrico-elettronico e per le materie plastiche. Per gli altri comparti i cali oscillano fra l’1,1% dell’alimentare e il 4,2% dell’abbigliamento. Distintamente per classe dimensionale, sono solo le grandi aziende (quelle con 50 dipendenti ed oltre) a registrare un’evoluzione leggermente in aumento (+0,4%). In calo, anche se in decelerazione rispetto al passato, la produzione per le medie (-1,7%, mentre era -5,9% un anno prima) e le piccole imprese (-5,1%, quando era -7,9% nel 4° trimestre 2012). Le previsioni circa l’immediato futuro restano improntate al pessimismo. Il saldo tra la percentuale di aziende che prevedono aumenti e quelle che prevedono flessioni è infatti negativo per tutte le variabili prese in considerazione: produzione, fatturato, ordini, inclusi gli esteri.  
   
   
TARGETTI, PROSEGUE IL CONFRONTO FRA REGIONE TOSCANA, ISTITUZIONI, SINDACATI E AZIENDA  
 
Firenze, 12 febbraio 2014 - Proseguirà nei prossimi mesi il confronto del tavolo composto da Regione, istituzioni, azienda e organizzazioni sindacali sul futuro dell´azienda Targetti, mentre a breve sarà invece indetto un nuovo incontro in sede sindacale. Questo il programma tracciato dall´assessore alle attività produttive lavoro e formazione Gianfranco Simoncini al termine dell´incontro, convocato ieri in Regione, con sindacati, rappresentanti di Comune e Provinca di Firenze e vertici aziendali. "Abbiamo chiesto all´azienda di informarci sul piano industriale in via di definizione e dell´andamento del confronto in corso con il sistema creditizio per la ristrutturazione del debito. Dopo aver ricevuto le prime risposte, abbiamo deciso di proseguire il confronto anche a questo tavolo e di mettere in calendario ulteriori incontri, con l´obiettivo di garantire il rafforzamento dell´azienda e la tenuta occupazionale". L´assessore Simoncini ha fra l´altro rassicurato il tavolo sul fatto che, anche per il 2014 e a prescindere dal taglio preannunciato dal governo nazionale, la Regione Toscana manterrà i livelli di integrazione regionale per quanto riguarda il contributo ai lavoratori con contratto di solidarietà.  
   
   
CUNEO - PRESENTATO MONITORAGGIO TARIFFE SERVIZI PUBBLICI LOCALI  
 
Cuneo, 12 febbraio 2014 - Il tema dei servizi pubblici locali è divenuto negli ultimi anni di profonda attualità, sia per le novità sul versante normativo e organizzativo, sia per le tensioni sul versante delle tariffe, favorite dal taglio dei trasferimenti agli enti locali. Ne ha parlato Fulvio Bersanetti, ricercatore della Ref, lunedì 10 febbraio nel salone d´onore dell´ente camerale alla presenza dei tecnici delle associazioni di categorie e amministratori degli enti locali, illustrando l’attività di monitoraggio delle tariffe applicate alle Pmi per consumo di acqua e smaltimento rifiuti nei Comuni piemontesi con più di 5 mila abitanti, realizzato su commissione di Unioncamere Piemonte. Il progetto si è concretizzato nella realizzazione del portale Tasp Piemonte(repertorio Amministrativo delle tariffe e degli atti ufficiali dei servizi pubblici locali), strumento di trasparenza e informazione realizzato per fornire, agli imprenditori che intendano investire in Piemonte, indicazioni su tariffe e agevolazioni relative al servizio idrico e di raccolta e smaltimento dei rifiuti nei Comuni piemontesi. Sul sito è possibile effettuare simulazioni della spesa sostenuta dalle imprese piemontesi e consultare le articolazioni tariffarie, le delibere di approvazione delle tariffe e i regolamenti del servizio dei Comuni con più di 5 mila abitanti. Ad alimentare il dibattito, nel corso del 2013, l’avvento, nel settore idrico, di un’Autorità di regolazione nazionale (Aeeg) chiamata a intervenire sulla definizione dei criteri per la determinazione delle tariffe e sull’approvazione delle stesse, e l’introduzione, nel settore dei rifiuti, della Tares, la tassa sui rifiuti e sui servizi indivisibili. "Garantire la trasparenza del mercato e la tutela di consumatori e imprese costituisce uno dei principali compiti assegnati alle Camere di commercio. Per questo, il sistema camerale piemontese ha deciso prima di effettuare questo monitoraggio, e di investire poi ulteriori risorse per creare un portale che possa aiutare concretamente le imprese del territorio a conoscere i costi di acqua e rifiuti nei vari comuni del Piemonte. Uno strumento che, siamo sicuri, aiuterà i nostri imprenditori a pianificare e orientare i propri investimenti", commenta Ferruccio Dardanello, presidente dellaCamera di Commercio di Cuneo.  
   
   
CAMPANIA: RIUNITO COMITATO REGIONALE SICUREZZA LUOGHI LAVORO  
 
Napoli, 12 febbraio 2014 - Si è riunito il "Comitato regionale di coordinamento per la sicurezza nei luoghi di lavoro", presieduto dall´assessore al Lavoro Severino Nappi. All´ordine del giorno della seduta del Comitato, di cui fanno parte Inps, Inail, le Aziende sanitarie locali della Campania, i Vv.ff, i rappresentanti del ministero del Lavoro, delle prefetture, e delle parti sociali, l’attuazione della legge regionale 11/2013 recentemente approvata dal Consiglio regionale su proposta della Giunta Caldoro, per la disciplina della sicurezza nei luoghi di lavoro. La legge introduce altresì premialità per le aziende che investono in sicurezza e introduce sistemi di integrazione anche amministrativa tra i vari livelli istituzionali che hanno competenza in materia. Il Comitato ha approvato un cronoprogramma di interventi per le seguenti attività: 1. Anagrafe dei cantieri - Per l´istituzione dell´anagrafe è stata prevista l´adozione di criteri e modalità di archiviazione e scambio telematico dei dati acquisiti dalle Asl, funzionali ad incrementare la vigilanza e il controllo dei cantieri attivi per accertarne le violazioni; 2. Sirp (sistema informativo regionale per la prevenzione nei luoghi di lavoro) - E´ stata prevista l´adozione di questo sistema in collaborazione con tutte le istituzioni partners in modo che la Regione possa individuare le strategie e le risorse da mettere in campo, anche attraverso l´unificazione dei sistemi informatici presenti negli altri enti; 3. Sportello per la sicurezza nei luoghi di lavoro istituito presso l´Arlas - Allo sportello possono iscriversi le aziende per accedere, anche in via telematica, ai servizi informativi previsti dalla legge regionale. Sono altresì previste attività di formazione e di promozione e comunicazione delle misure, rivolte ai cittadini, alle imprese e agli altri operatori del settore.  
   
   
"STRUMENTI DI SUPPORTO ALLO START UP D´IMPRESA"  
 
Udine, 12 febbraio 2013 - Sarà l´occasione per parlare di crowdfunding e per approfondire alcuni strumenti finalizzati a favorire lo start up d´impresa ma non solo. L’incontro si terrà martedì 18 febbraio 2014 dalle ore 15.30 presso il Parco Scientifico e Tecnologico di Udine in via Jacopo Linussio 51, Udine. Tra i relatori Matteo Piras, Presidente di Starsup Srl, il primo portale on-line iscritto nel registro della Consob per l´equity crowdfunding, Raffaella Del Bene per la Camera di Commercio di Udine e l´Assessore all´innovazione e allo sviluppo economico del Comune di Udine Gabriele Giacomini. Parteciperanno in conference call Mattia Corbetta della Segreteria tecnica del Ministero dello Sviluppo economico e Chiara Spinelli, Fondatrice di Icn - Italian Crowdfunding Network. Al termine degli interventi è prevista la premiazione della seconda edizione di Bestartup, il premio dedicato alle imprese innovative supportate dall´incubatore certificato Techno Seed che, nei primi anni di vita dopo la conclusione del periodo di incubazione, hanno raggiunto i migliori risultati economici e qualitativi. La partecipazione è gratuita previa iscrizione al seguente link http://www.Friulinnovazione.it/eventi/strumenti-di-supporto-allo-start-up-dimpresa  dove è disponibile il programma dettagliato dell´evento.  
   
   
PADOVA, IN CRESCITA IL COMMERCIO ELETTRONICO  
 
Padova, 12 febbraio 2014 - Nonostante la crisi economica che continua a frenare la propensione ai consumi e il potere d’acquisto dei cittadini, il commercio al dettaglio padovano registra una buona tenuta a livello di numero di imprese attive nella provincia. Il rapporto dell’Ufficio studi della Camera di Commercio di Padova analizza le variazioni del numero di imprese e unità locali del settore al 31 dicembre 2013 rispetto alla stessa data dell’anno precedente, con un focus mirato anche sulle imprese a prevalente partecipazione italiana e straniera. Al 31 dicembre scorso il numero delle imprese operative nel commercio al dettaglio in provincia è pari a 13.431 unità, di cui 9.836 sono sedi legali e 3.595 sono unità locali (sedi secondarie, negozi, depositi). I dati portano Padova a confermarsi al 22° posto nella classifica delle province italiane per numero di imprese del settore, collocandosi al secondo posto in Veneto con il 19,1% sul totale regionale dopo Venezia, che raggiunge le 15.995 unità coprendo il 22,7% sul totale regionale. Seguono Verona (17,2%), Treviso (16%) e Vicenza (14,9%). Sono dati positivi, anche se a livello statistico l’aumento su base annua non è corposo. Confrontando infatti il numero delle imprese alla stessa data degli ultimi due anni, l’aumento è infatti dell’1,2% pari in valore assoluto a 162 unità in più. La variazione denota una tendenza migliore rispetto a quanto avviene in Veneto e in Italia: in entrambi i casi la crescita si ferma a un esiguo +0,1%. Sia pur modesto, l’incremento del tessuto commerciale padovano è un buon segnale di capacità di reagire di fronte alle mille difficoltà economiche e di tenuta della capacità di fare impresa di questo periodo, soprattutto se si considera che nessuna delle altre province venete si avvicina a queste performance. Contrazioni dell’apparato commerciale si registrano infatti a Belluno, Vicenza, Treviso e Rovigo. Per quanto riguarda le sedi di impresa, l’aumento è inferiore (+0,9%) ed è determinato interamente dall’aumento di imprese a prevalente partecipazione straniera, specie per la componente extracomunitaria che fa segnare un +12%. Le imprese a prevalente partecipazione italiana sono in diminuzione (-0,6%). Dinamiche merceologiche E’ in crescita soprattutto il commercio svolto al di fuori dai negozi come ad esempio l’e-commerce (+9,4%), i prodotti dell’informatica e telecomunicazioni (+8%) e in misura inferiore anche gli alimentari e bevande (+3%). Più contenuta risulta la variazione per il commercio svolto in esercizi non specializzati (+1,4%) in cui sono inclusi gli esercizi della media-grande distribuzione con prevalenza di prodotti alimentari. La tendenza positiva per il commercio svolto fuori dai negozi riguarda in particolare le imprese con vendite via internet (+22,2%), tramite i distributori automatici (+16,9%) e porta a porta (+4,6%). Nel commercio di alimentari e bevande il risultato positivo del +3% riflette l’aumento di imprese in tutte le voci merceologiche di questo aggregato, e che riguarda bevande (+12,7%), panetteria-dolci (+5,6%) e frutta-verdura (+5%) e in misura più limitata pesce (+4%) e carni (+1,3%). Per i prodotti di uso domestico è buona la crescita delle imprese legate al tessile (+18,6%), che però va quasi interamente attribuita all’aumento delle attività a conduzione extracomunitaria. Continua invece il calo delle imprese sul Sistema Moda (-0,8%), dove la vendita al dettaglio di abbigliamento fa segnare uno -0,2% e le calzature -2,2%. In flessione anche le imprese del commercio ambulante (-0,4%). Questo parziale arretramento è la conseguenza del trend negativo che ha interessato gli ambulanti di prodotti vari (-3%) e in misura minore gli ambulanti di prodotti alimentari (-0,3%), pur con una crescita di quelli operativi nel Sistema Moda (+1,1%). Imprese extracomunitarie Il tessile è sempre più di matrice extracomunitaria. Per quanto riguarda le imprese a prevalente partecipazione extracomunitaria, la specializzazione merceologica che denota l’aumento maggiore di imprese controllate da queste nazionalità risulta infatti il commercio di prodotti tessili, che aumenta di 70 unità passando da 7 a 77 imprese tra il 2012 e il 2013. Tra le attività con maggiore presenza extracomunitaria, da segnalare anche la crescita delle imprese nel commercio tramite distributori automatici (+9,7%), l’abbigliamento (+13,6%), gli ambulanti dei prodotti alimentari (+10,4%) e gli ambulanti del Sistema Moda (+2%), anche se per queste due ultime specializzazioni gli incrementi in valore assoluto sono nell’ordine rispettivamente delle 8 e 5 unità. In crescita significativa in termini percentuali, ma contenuta in valore assoluto, sono anche le imprese commerciali extracomunitarie che operano nel commercio via internet (+6 unità) e nella frutta-verdura (+2 unità). Dinamiche territoriali A livello territoriale, per il totale delle imprese del commercio al dettaglio le tendenze possono essere così riassunte: nelle 4 aree principali in cui si concentra circa l’80% delle imprese commerciali della provincia, si verifica una crescita nell’area che comprende la città di Padova e i Comuni della cintura urbana (+2,3%), nel Camposampierese (+2,4%) e in misura inferiore nel Cittadellese (+0,6%), mentre si registra una riduzione di imprese nel Monselicense (-2,3%). L’area collinare segna il miglior risultato a livello provinciale (+5,1%). Se si eccettua il Conselvano (+2,3%), negli altri territori della Bassa prevale un declino del numero di imprese, fenomeno che riguarda soprattutto l’Estense (-2,4%) e in misura più contenuta Piovese (-0,6%) e Montagnanese (-0,4%).  
   
   
BERGAMO - CONGIUNTURA: PRODUZIONE INDUSTRIALE IN RECUPERO  
 
Bergamo, 12 febbraio 2014 - I risultati dell’ultimo trimestre del 2013 in provincia di Bergamo indicano con nettezza un recupero consistente e significativo della produzione industriale che aumenta del 3,1% nell’arco dei tre mesi e del 3,5% nel confronto con lo stesso periodo dell’anno prima. La svolta del ciclo, dopo il risultato incerto e debole del trimestre estivo, è di dimensioni più marcate rispetto al già ottimo dato medio regionale (+2,6 nel trimestre, +2,4 su base annua). A consuntivo l’intero anno 2013 segna per Bergamo una crescita complessiva del +0,3% contro un risultato medio marginalmente negativo (-0,1%) per l’intera Lombardia. La “velocità di uscita” dal 2013 rende possibile un cambio di passo, necessario per affrontare i rischi e le incertezze del 2014. La fase di ripresa è confermata, oltre che dall’andamento del fatturato e dal ciclo delle scorte, dal grado di diffusione del recupero produttivo. Nella serie della distribuzione delle risposte del campione si nota la costante crescita della quota di imprese industriali (giunta al 41,9% del totale) in forte aumento tendenziale e la diminuzione di quelle (il 25,6% del totale) in calo accentuato, anche se va ricordato che la lunga durata della crisi ha determinato la chiusura di diverse aziende e quindi un’erosione dell’universo di riferimento dell’indagine campionaria. La ripresa di oggi è anche il risultato di una dura selezione e di un difficile adattamento a livelli di capacità produttiva che, come testimonia l’indice di produzione a quota 97,5 (fatto 100 il dato del 2005), sono ancora distanti dalla situazione precedente la crisi finanziaria internazionale (l’indice era a 109,8 all’inizio del 2008). Questa distanza dà anche indirettamente la misura dei problemi da affrontare sul versante dell’occupazione. Nonostante qualche segnale di riduzione del ricorso alla Cassa integrazione, che resta su livelli elevati, gli addetti dell’industria sono diminuiti anche nell’ultima parte del 2013. In media sull’intero anno 2013 la perdita occupazionale è del -1,2%, uguale a quella registrata nel 2012. La tendenza negativa dell’occupazione potrà essere rovesciata solo se la ripresa si manterrà anche nei prossimi trimestri su tassi elevati. Le previsioni delle imprese industriali indicano un proseguimento, anche se non un’ulteriore accelerazione, della fase positiva della produzione e un sostegno ancora forte della domanda internazionale, nonostante il rafforzamento dell’euro e le incertezze sull’evoluzione del quadro globale. Sulla domanda interna le attese stanno migliorando e ci sono spunti positivi delle vendite nell’ultimo trimestre del 2013. Per l’evoluzione dell’occupazione si conferma un tendenziale minor pessimismo. I segnali di ripresa del ciclo dell’industria non si stanno ancora diffondendo all’artigianato manifatturiero. La congiuntura qui resta debole e le variazioni di pochi decimali (+0,5 nel trimestre, -0,4 su base annua) indicano che ancora non si avvertono cambiamenti netti rispetto a un livello di produzione, a quota 72,7 sull’indice in base 2005, che stenta a sollevarsi dai minimi storici. Tuttavia, anche tra le aziende artigiane si conferma per il secondo trimestre consecutivo una leggera prevalenza di variazioni tendenziali positive, a indicare che il peggio dovrebbe essere alle spalle. In media d’anno, il 2013 vede la produzione dell’artigianato manifatturiero di Bergamo perdere l’1,5%, di poco meglio del risultato regionale (-1,9%). Nel commercio al dettaglio si conferma un graduale e relativo miglioramento del giro d’affari in confronto all’anno precedente. L’aumento del +1,1% delle vendite a Bergamo va valutato con qualche riserva e tenendo conto dello scostamento del dato provinciale da quello statisticamente più attendibile (-1%) a livello regionale, in relativo recupero. La dinamica del giro d’affari è in peggioramento nel settore alimentare (-3,8% a Bergamo contro il -2,8% in regione) ed è ancora negativa (-0,6% a Bergamo, invariato in Lombardia) nel commercio non specializzato, dove prevale la grande distribuzione. Il risultato positivo dell’intero settore a Bergamo sarebbe pertanto determinato dal solo commercio non alimentare con una crescita del +3,7%, a fronte di una variazione ancora negativa (-1,6%) per l’intera regione. Più stazionario il quadro che emerge dalla distribuzione delle risposte del campione: si conferma una riduzione delle imprese commerciali con forti flessioni delle vendite e quindi un tendenziale miglioramento della situazione, ma restano pur sempre in netta maggioranza le imprese ancora in fase negativa e che prevedono per il trimestre successivo tempi ancora difficili. Nei servizi i segnali di miglioramento sembrano invece più solidi. Anche in questo caso il dato del giro d’affari complessivo a Bergamo (+0,9% su base annua) è più pronunciato del dato medio regionale (-0,4%) ma è coerente con il costante ampliamento del numero di imprese che stanno migliorando le vendite rispetto all’anno prima e con la corrispondente riduzione (al 35%) delle imprese che registrano una riduzione del giro d’affari. Nell’edilizia, i sussulti del dato provinciale, in caduta nell’ultimo trimestre, consigliano di attenersi al dato medio regionale (-3% su base annua) che posiziona il settore ancora nel quadrante negativo.