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Notiziario Marketpress di Mercoledì 12 Febbraio 2014
GLOBALE SAFER INTERNET DAY 2014: "CREIAMO UN INTERNET MIGLIORE INSIEME"  
 
Bruxelles, 12 febbraio 2014 - Safer Internet Day celebrato ieri in oltre 100 paesi ( compresi gli Stati Uniti per la prima volta.) In una delle migliaia di eventi che si svolgono europea vicepresidente della Commissione Neelie Kroes premierà i creatori del miglior contenuto on-line per i bambini e, insieme con Insafe , lancerà un Manifesto della gioventù su come fare un Internet migliore basato sulle idee di giovani. Neelie Kroes ha dichiarato: " Questa iniziativa è entusiasmante - è giovani si parla direttamente di ciò che vogliono dalla infrastruttura più importante nel nostro mondo di oggi, internet. Non ho alcun dubbio che seguiranno attraverso con l´azione ". Safer Internet Day 2014 è tutto un Internet migliore per incoraggiare le persone di tutte le età per creare buoni contenuti on-line per i giovani. I vincitori dei migliori contenuti online vengono scelti da 1.100 voci. I premi saranno consegnati ai adulti e bambini provenienti da Belgio, Repubblica Ceca, Ungheria, Islanda, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Russia e Regno Unito. Neelie Kroes ha dichiarato: " Vedo i bambini ei giovani che fanno cose incredibili con strumenti digitali Dobbiamo incoraggiare che, aiutarli ad essere al sicuro, e dare loro modi per creare un internet meglio se stessi - e di resistere contro i cyber-bulli. " I vincitori dei migliori premi di contenuti online in quattro categorie: Individui giovani - ragazza di 15 anni olandese Jiami Xili Jongejan per il suo blog Lifesplash sulla moda, scuola, cucina e sport. Giovani gruppi - Video blog su lingua polacca creata dagli alunni di San Giovanni Cantius Scuola Primaria in Bestwina, Polonia. Adulti non professionale - Paxel 123 giochi per divertenti, giochi educativi per bambini a scuola materna e scuola elementare, sviluppato da un insegnante Anna Margrét Ólafsdóttir dall´Islanda. Adulto professionale - I creatori cechi del sito Web un Webik - Junior Radio propongono giovani registrati fiabe, giochi online e altre caratteristiche interattive. Sfondo Come parte della sua strategia per un Internet migliore per i bambini , la Commissione europea sostiene la Insafe rete / Inhope del Safer centri Internet in tutti gli Stati membri. Ha inoltre convocato l´ amministratore delegato della Coalizione , in base al quale 31 aziende Top Tech completato una serie di modifiche e gli strumenti introdotti per una migliore tutela dei consumatori. Le opere in una serie di settori per rendere Internet più sicuro, anche contro la criminalità informatica. Una nuova direttiva Ue è stata adottata per combattere attacchi su larga scala sui sistemi informativi, insieme ad una strategia globale di sicurezza informatica dell´Unione europea viene presentato dalla Commissione. In parallelo, presso la sede dell´Europol all´Aia, il Commissario Malmström ha istituito il Centro europeo criminalità informatica, o Ec3, dedicata al rafforzamento delle difese dell´Unione europea contro la criminalità on-line organizzata - frode, furto dei dati della carta di credito, estorsioni attraverso attacchi di virus e reati simili . La direttiva è stata adottata anche per affrontare lo sfruttamento sessuale dei bambini, che copre il perseguimento dei reati, la protezione delle vittime e misure di prevenzione. Inoltre, nel dicembre 2012, i ministri della Giustizia e rappresentanti di 52 paesi si sono incontrati a Bruxelles per formare una Global Alliance against Child Sexual Abuse Online. Impostare in seguito ad un´iniziativa da Cecilia Malmström e il procuratore generale, l´alleanza - composta da paesi dagli Stati Uniti alla Nuova Zelanda in Cambogia, a tutti i membri della Ue - si sono impegnati a rafforzare le risorse per identificare più del vittime di abusi sui minori appare in foto e video on-line. La Commissione sta inoltre attuando un piano d´azione per costruire la fiducia nel mercato unico digitale più ampia per l´e-commerce e servizi on-line ( Ip/12/10 ). Che la fiducia sarà raggiunto migliorando la certezza giuridica circa i diritti e gli obblighi delle imprese e dei consumatori, migliorando la qualità e l´affidabilità delle varie attività e servizi online, affrontando problemi di sicurezza quando si tratta di pagamenti online e la lotta contro l´abuso e la risoluzione delle controversie più efficacemente.  
   
   
CYBER BULLISMO 800 RAGAZZI IMPARANO A DIFENDERSI AL SAFER INTERNET DAY PRESENTATO IL “DECALOGO” PER NAVIGARE SICURI: CONSIGLI UTILI PER STUDENTI, INSEGNANTI E FAMIGLIE  
 
Milano, 12 febbraio 2014 – Come difendersi dal cyber bullismo e fare un uso consapevole del web. Oltre 800 ragazzi delle scuole medie di Milano con i loro insegnanti hanno partecipato ieri all’Internet School Day al Teatro Strehler, dove è stato presentato il “decalogo” per navigare sicuri in Rete: alcuni utili consigli per studenti, insegnanti e genitori redatti dall´Associazione Cuore e Parole Onlus in collaborazione con il Comune di Milano, per prevenire gli episodi di cyber bullismo e individuare i casi “sospetti”. “Per chiunque abbia responsabilità educative è importante un´educazione nuova per l´utilizzo dei media: agli adulti spetta infatti la responsabilità di vigilare sui messaggi che arrivano ai bambini e la scuola può svolgere un ruolo importante nella prevenzione di ogni fenomeno di abuso”, ha detto Francesco Cappelli, assessore all’Educazione e Istruzione. Ecco le “regole”: 1) Per avere un profilo su Facebook è obbligatorio avere 13 anni. Le informazioni devono essere visibili solo agli amici, impostando la privacy per garantire il massimo della riservatezza. 2) Non pubblicare mai le informazioni private: indirizzi di casa e dei luoghi frequentati abitualmente, dati anagrafici anche dei familiari, ecc. 3) Scegliere gli “amici” con attenzione, meglio se tra quelli che si conoscono di persona. 4) Prudenza nell’esprimere sentimenti e opinioni, perché potranno essere copiati e diffusi anche sulla bacheca di altri. 5) Scegliere con prudenza le foto da pubblicare e chiedere sempre l’autorizzazione alla pubblicazione di foto altrui. Gli altri consigli sono: 6) Usare la webcam solo con qualcuno che si conosce già di persona e che si può vedere. 7) Evitare di scambiare foto, video e informazioni con qualcuno conosciuto solo in rete, perché potrebbe essere una persona completamente diversa dal suo account o nickname. 8) Evitare di incontrare da solo qualcuno che si è conosciuto solo sul web o organizzare l’incontro di giorno, in gruppo e in un luogo pubblico. Infine, le due regole più importanti: 9) in presenza di un video o di un’immagine violenta o imbarazzante sul web, avvisare un adulto di fiducia e segnalare all’amministrazione del social network la pubblicazione affinché venga cancellata. 10) Se si pensa di essere vittima di un abuso o di avere un problema, segnalarlo immediatamente a una persona adulta e fidata. Per le emergenze ci si può rivolgere alla Polizia Postale e delle Comunicazioni trovando i recapiti utili sul sito http://www.poliziadistato.it/  Durante l’incontro, organizzato da Cuore e Parole Onlus in occasione dell’undicesima edizione del “Safer internet day” e promosso dall’Unione europea, insieme all’assessore Cappelli hanno dialogato con i ragazzi anche l’ex magistrato Gherardo Colombo, Luca Bernardo e il team di psicologi dell’Ambulatorio per il Disagio degli Adolescenti dell’Ospedale Fatebenefratelli di Milano, Daniela Novo, formatrice motivazionale, Paola Brodoloni e Silvia Monetti di Cuore e Parole Onlus e un rappresentante della Polizia Postale e delle Comunicazioni.  
   
   
APRE OGGI LA SESTA EDIZIONE DI SMAU BARI: INNOVATORI RIUNITI PER DUE GIORNI AL NUOVO PADIGLIONE DELLA FIERA DEL LEVANTE  
 
Bari, 12 febbraio 2014 - Apre oggi la sesta edizione di Smau Bari che si terrà nel capoluogo pugliese il 12 e 13 febbraio presso il Nuovo Padiglione della Fiera del Levante. L’edizione alle porte attende oltre 3.500 imprenditori e manager della Puglia e accenderà i riflettori sugli innovatori della Regione: oltre 100 realtà tra startup, laboratori e centri di ricerca, fornitori di tecnologie digitali e le delle più innovative Imprese e Pubbliche Amministrazioni della Puglia che, attraverso l’innovazione e le tecnologie digitali, stanno guidando il cambiamento nel proprio territorio e che per tale motivo saranno le protagoniste dei quattro premi in programma in questi due giorni. E sono proprio due premi a dare il via alla sesta edizione di Smau Bari, domani 12 febbraio alle ore 10.30 si terrà la seconda edizione del Premio Smart City, realizzato in collaborazione con Anci e dedicato ai migliori progetti di sviluppo in chiave smart city e smart communities e, novità di questa edizione, a seguire, si terrà il Premio e-Governement i Campioni del Riuso, un premio interamente dedicato alle Pubbliche Amministrazioni realizzato l´Osservatorio e-Government del Politecnico di Milano in collaborazione con Smau per promuovere il meccanismo del riuso sul territorio con l´obiettivo di offrire una panoramica delle soluzioni esistenti e facilitare l´accesso alle competenze necessarie. Ospiti attesi per la prima giornata di Smau, il Sindaco di Bari, Michele Emiliano, che tra l’altro risulta tra i finalisti del Premio Smart City per il progetto Bari città Digitale, Antonella Galdi, Responsabile Innovazione Anci, Luigi Gallo, Responsabile Ricerca e Innovazione di Invitalia, Loredana Capone, Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia. La seconda giornata di Smau Bari sarà invece dedicata al Premio Lamarck, dedicato alle startup e realizzato con il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria e al Premio Innovazione Ict, realizzato in collaborazione con la School of Management del Politecnico di Milano e dedicato alle imprese utilizzatrici di tecnologie digitali. Ospiti attesi per il secondo giorno Lilli Totaro, Presidente Giovani Imprenditori Confindustria Bari e Bat, Alvise Biffi, Vicepresidente Confindustria Piccola Industria, Vincenzo Carpentiere, Presidente Piccola Industria Confindustria Bari Bat i quali annunceranno l’iniziativa Adottup, il programma di Piccola Industria Confindustria per l’adozione delle startup. Il palcoscenico di Smau Bari apre anche al mondo delle startup del Sud Italia - e non solo - che saranno presenti all’interno di un’area interamente dedicata all’innovazione chiamata R2b – Research to Business insieme ai centri di ricerca e ai laboratori provenienti da tutta Italia pronti a presentare i propri prodotti e servizi legati non solo alle tecnologie digitali, ma a tutti i quei settori in cui l’innovazione rappresenta un tassello fondamentale: dall’agrifood alle biotecnologie, dall’edilizia alle energie rinnovabili fino al turismo e alle smart city e smart community. In questa edizione di Smau Bari alle porte saranno 15 i laboratori della Puglia presenti e 3 laboratori provenienti dal Piemonte per incontrare gli imprenditori e manager del Sud. 10 le startup presenti, di cui 6 sono state scelte fra i vincitori del bando sulla Social Innovation promosso dal Miur, con l´obiettivo di promuovere, nelle Regioni a Convergenza (Puglia, Sicilia, Calabria e Campania), progetti che prevedano lo sviluppo di idee tecnologicamente innovative per la soluzione, nel breve-medio periodo, di specifiche problematiche presenti nel tessuto urbano di riferimento. Protagonista di Smau Bari anche il programma formativo dei due giorni che prevede la realizzazione di oltre 50 workshop da 50 minuti ciascuno all’interno delle 4 arene dislocate nel Nuovo Padiglione a cura di scuole di formazione manageriale come School of Management del Politecnico di Milano, Sda Bocconi e associazioni come l’Istituto Italiano di Project Management, Iwa -International Webmasters Association -che, in occasione di Smau Bari riconoscerà crediti formativi a tutti i visitatori che parteciperanno ai workshop dell’Associazione. Andig, invece, l’Associazione Nazionale Docenti di Informatica Giuridica consegnerà un attestato ai visitatori che parteciperanno ad almeno uno dei quattro workshop in programma. Tra i temi trattati spiccano la sicurezza informatica, i bandi e finanziamenti per imprese e startup, le ultime novità in tema di marketing digitale e il project management. Un focus specifico sarà dedicato al tema delle Smart City e Smart Community attraverso un calendario di workshop in cui saranno messe a fattor comune le esperienze di comuni ed enti del territorio che hanno realizzato progetti di sviluppo del territorio in chiave Smart City e Smart Community. All’interno dell’area espositiva non mancheranno le aziende fornitrici di tecnologie digitali: grandi player del settore come Aruba, Avaya, Cisco, Dell,fujitsu, Oracle, Sap, Teamsystem, Telecom Italia, Vodafone, Zucchetti e aziende del territorio che presenteranno le ultime novità in ambito cloud computing, soluzioni per lo smart working, per il mondo della grande distribuzione, applicazioni per la Business Intelligence e gli Analytics, la sicurezza informatica, la fatturazione elettronica, la dematerializzazione dei documenti, i social network e social commerce, l’e-commerce e pagamenti digitali e molto altro.  
   
   
CREARE INSIEME UN INTERNET MIGLIORE  
 
Trento, 12 febbraio 2014 - È giunta all’undicesima edizione la manifestazione internazionale "Safer Internet Day" (Sid), il cui appuntamento cade, ogni anno, l’11 febbraio. Anche domani verranno organizzati centinaia di eventi in tutto il mondo riguardanti la prevenzione dei pericoli legati alla navigazione in internet. Il tema scelto per questa edizione è stato “Creiamo insieme un internet migliore”. In Trentino l’iniziativa, promossa dall´Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili della Provincia di Trento e il Tavolo di lavoro per l´educazione ai nuovi media e alla cittadinanza digitale, si terrà per l’intero mese di febbraio, con workshop territoriali e nelle biblioteche trentine, diventando il Safer Internet Month. La ricchezza e lo spessore dell’offerta è resa possibile dalla rete costituitasi tra soggetti diversi impegnati sul medesimo fronte di sensibilizzazione. La Commissione europea ha istituito ogni 11 febbraio il Safer Internet Day" (Sid) allo scopo di sensibilizzare la popolazione all’uso responsabile e sicuro delle nuove tecnologie, in particolare legate all’uso di internet. Anche quest’anno saranno oltre 80 i Paesi che daranno vita ad iniziative legate dal tema “Let’s create a better internet together”, Creiamo insieme un interne migliore. Il Sid si inserisce nel programma Safer Internet, che dal 1999 promuove strategie finalizzate a rendere internet un “luogo” più sicuro per gli utenti più giovani in tutti i paesi dell’Unione ed è diventato ormai un evento mondiale. L’obiettivo è proprio quello di utilizzare questo momento per incoraggiare la comunicazione tra le generazioni sui temi dei nuovi media. In sintonia con l’iniziativa internazionale, in Trentino si promuovono progetti volti a sensibilizzare la cittadinanza, e in particolare i giovani, sulle tematiche relative a una navigazione sicura e consapevole. La “formula trentina” resta invariata per questo Safer Internet Month e vede, come gli anni scorsi, la collaborazione tra Tavolo di lavoro per l’educazione ai nuovi media, l’Apf ed i Distretti Famiglia a superamento di una singola giornata ritenuta insufficiente ad adempiere ad un’azione sinergica di sensibilizzazione così complessa. Tra le iniziative in programma, preme segnalare l’innovativa proposta prevista per il 21 febbraio 2014. La conferenza del mattino “Dialogo verso l´indicazione di come conciliare sicurezza personale, privacy, corretta informazione e presenza positiva sulla Rete con uno sguardo particolare sull´uso delle parole, quanto pesano e quali siano i luoghi virtuali protetti potrà essere seguita in diretta streaming dall’ Itt “Marconi”, sede e ideatore degli eventi del giorno. La giornata si svilupperà con due conferenze e con il susseguirsi di una serie di workshop come “Cercare, valutare, utilizzare l´informazione in rete: l´esperienza di una biblioteca scolastica” a cura della fondazione E. Mach di San Michele all’ Adige, “Esperienza Netbook del “Marconi”: punti di forza e di debolezza del progetto e dimostrazione pratica di come i netbook siano utilizzati per l’apprendimento” ed infine “Security e reti informatiche scolastiche”. Anche l’Associazione Italiana Biblioteche per il Trentino Alto Adige (Aib Taa) patrocina l’estensione dell’iniziativa del Safer Internet Day nel mese successivo la giornata del 21 febbraio 2014 promuovendo in numerose biblioteche del territorio trentino un workshop. Il workshop presenterà dei percorsi di alfabetizzazione informativa attivati dalla biblioteca della Fondazione Edmund Mach per gli studenti dell´Istituto Agrario di S. Michele all´Adige. Le biblioteche come luoghi del pluralismo politico, sociale, culturale, etnico e religioso con l’adesione e la diffusione del Safer Internet day diventano così anche il luogo della consapevolezza e del buon uso della libertà di informazione in un momento storico dove il facile accesso a svariate fonti informative rischia di banalizzare il sapere rendendolo un mero copia/incolla di parole non più studiate e comprese. Infine, una novità introdotta per questo Safer Internet Month, è il ruolo di primo piano affidato ai social media. Infatti, oltre alla parte svolta da Youtube e Twitter nell’attuazione dell’evento, è partita il 3 febbraio una campagna social di sensibilizzazione e consapevolezza riguardo il tema del digitale. La linea editoriale prevede costanti aggiornamenti e informazioni su eventi ed iniziative, intervallati da contenuti rilevanti, curiosità e approfondimenti sul tema della cittadinanza digitale e dei nuovi paradigmi che governano il mondo “social”. La campagna si svolgerà su Facebook, attraverso una pagina dedicata specificamente al mondo del web, e su Twitter, all’interno di un profilo di nuova creazione che tratta il tema generale del benessere familiare. Per seguire gli sviluppi della campagna, si rimanda alla pagina Facebook “Famiglia & Nuove Tecnologie” e al profilo Twitter @Trentino_family.  
   
   
REGGIO EMILIA: DUE INCONTRI SULLE RETI A BANDA LARGA  
 
Reggio Emilia, 12 febbraio 2014 - E’ ormai riconosciuto che i servizi innovativi generati da Internet apportano grande valore sociale ed economico in termini di qualità della vita e produttività. Internet diffonde potenzialmente a tutti cultura e conoscenza, offrendo servizi essenziali e nuove opportunità in aree come il lavoro, l’istruzione, la salute, i rapporti sociali e quelli con le istituzioni. L’evoluzione delle reti di telecomunicazioni verso capacità sempre maggiori - ovvero la banda larga e la banda ultralarga - è la condizione necessaria per lo sviluppo e la diffusione di servizi innovativi, con crescenti livelli di integrazione, multimedialità e interattività. In effetti, le reti di telecomunicazioni rappresentano l’infrastruttura di base per consentire lo scambio di informazioni e contenuti tra tutti i soggetti coinvolti nella Società dell’Informazione: cittadini, imprese, istituzioni. Con questa consapevolezza e la ferma intenzione di dare un contributo sia allo sviluppo della rete, in funzione della localizzazione delle imprese, che alla loro sensibilizzazione all´utilizzo dei servizi resi disponibili da broadband e ultrabroadband, la Camera di Commercio di Reggio Emilia, che sostiene da sempre lo sviluppo del territorio, sta operando attivamente. La Camera di Commercio di Reggio Emilia, proseguendo gli incontri formativi svoltisi nel 2013, organizza ora due incontri gratuiti avanzati il giorno 27 febbraio 2014 con il seguente programma - ore 10-13: Il Digital Marketing - ore 14-17: Il Cloud Computing Relatore: Prof. Ing. Paolo Lasagni I.f.o.a. A discrezione la partecipazione ad entrambe le fasi o ad una sola di esse.  
   
   
DALLA RICERCA MACH UN MODELLO DI CONFERENZA PER GLI SCIENZIATI  
 
Trento, 12 febbraio 2014 - Come far emergere nuove idee nell’ambito una conferenza scientifica? Per 450 anni è stata un’impresa, ma da oggi sarà più semplice per i giovani ricercatori “rompere il ghiaccio” ed affermare le proprie teorie. E questo grazie al modello matematico messo a punto dai ricercatori della Fondazione Edmund Mach e dell’Università di Cambridge che consente di massimizzare l´efficienza delle conferenze come "incubatori" di innovazione. Pubblicato sulla prestigiosa rivista eLife, sarà presto pubblicizzato online da prestigiosi istituti del calibro della Cambridge University, King´s College London, Royal Society e Human Frontiers Science Program. L’articolo scientifico, intitolato “A Network Approach to mixing Delegates at Meetings” ovvero “Un approccio basato sulla teoria dei grafi per mescolare delegati a conferenze scientifiche” ha come primo firmatario Federico Vaggi e ultimi firmatari a pari merito Attila Csikasz-nagy della Fondazione Mach e Rafael Edgardo Carazo Salas della Cambridge University . L´obiettivo di una conferenza dovrebbe essere quello di stimolare il dibattito e nuove idee ma spesso accade che i ricercatori più giovani non riescono a partecipare a discussioni. Questo perché o la scena è dominata dal peso scientifico di ricercatori più esperti o anche perché la diversità degli ambiti di ricerca rende difficoltoso individuare spazi comuni su cui instaurare una discussione. Ebbene, il lavoro di Vaggi e Csikasz-nagy, che include anche il contributo di Tommaso Schiavinotto che opera in una start-up trentina e si è avvalso della somministrazione di un questionario nell’ambito di alcune conferenze, riguarda la sviluppo di un modello basato su algoritmi che mette in relazione i partecipanti che hanno la maggiore possibilità di avere interessi comuni e con i quali non vi sono precedentemente state occasioni di incontro. “Un approccio –spiegano gli autori- che per la comunità scientifica potrebbe effettivamente rivelarsi vincente - perché funziona da ´rompi ghiaccio´ per favorire interazioni tra gruppi che normalmente non interagiscono facilmente”.  
   
   
UNIVERSITÀ I PREMI AMBROSOLI A DUE LAUREATI DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO E DEL SALENTO PISAPIA: “PASSIONE CIVILE DEI GIOVANI STUDIOSI GARANZIA PER IL RISCATTO DEL PAESE”  
 
Milano, 12 febbraio 2014 – Due giovani laureati dell’Università degli Studi di Milano e dell’Università del Salento sono stati insigniti ieri del premio istituito dal Comune in memoria dell’avvocato Giorgio Ambrosoli assassinato nel 1979. La consegna dei riconoscimenti si è svolta a Palazzo Marino alla presenza del Sindaco Giuliano Pisapia e del presidente del Consiglio comunale Basilio Rizzo. Alla cerimonia è intervenuto anche l’avvocato Umberto Ambrosoli, componente della Commissione di valutazione insieme all’avvocato Tiziano Barbetta, all’ex magistrato Gherardo Colombo e al professorVittorio Coda dell’Università Bocconi. I premi Ambrosoli, del valore di 5.163,33 euro ciascuno, sono andati a due neo laureati che, tra tutti i 22 partecipanti a questa edizione, hanno approfondito il tema “sempre più vitale per una Nazione libera e democratica”, dell’etica applicata all’attività economica, con un’attenzione particolare rivolta a tre aspetti: i fenomeni di corruzione nel senso più ampio, ancorché non perseguibili penalmente, che inquinano la vita economica nella sfera pubblica e privata; il rapporto tra economia legale ed economia criminale anche di stampo mafioso con tutte le implicazioni di carattere giuridico, o economico finanziario, o socio politico; i rimedi volti a contrastare comportamenti criminosi, illegali e comunque contrari all’etica. “La cerimonia di oggi rappresenta una risposta della Milano onesta e democratica a tutte le forme di illegalità, di corruzione, di malaffare che purtroppo segnano ancora oggi la vita del nostro Paese. Un fenomeno gravissimo, quello della corruzione, che conferma e ribadisce ciò che Giorgio Ambrosoli aveva saputo riconoscere, indagare e denunciare con il suo lavoro e che aveva cercato di combattere anche, consapevolmente, a costo della propria vita. I premi che abbiamo consegnato oggi sono quindi un importante segnale di attenzione della Istituzione verso questi fenomeni criminali”. Lo ha detto il Sindaco di Milano Giuliano Pisapia intervenendo alla cerimonia di consegna dei Premi di Laurea Giorgio Ambrosoli a Giovanni Valente dell’Università del Salento e a Giovanni Morgese dell’Università degli Studi di Milano. “Si tratta di un premio che rispecchia bene i motivi ispiratori dell’azione di questa Amministrazione per il contrasto della corruzione e dell’illegalità e nell’introduzione di pratiche e modelli innovativi . Ciò dimostra come Milano, la città di Giorgio Ambrosoli, è oggi all’avanguardia su questi temi. La capacità, la competenza, la passione civile di questi giovani studiosi e di tanti altri ragazzi che dedicano il proprio ingegno alla affermazione e alla diffusione della cultura della legalità sono la garanzia di un riscatto civile del nostro Paese. Quel riscatto a cui aspirava proprio Giorgio Ambrosoli”. E per ricordare Giorgio Ambrosoli sarà posta nuovamente una targa in sua memoria in via Morozzo della Rocca 1, nel luogo in cui nel 1979 fu ucciso. La targa era stata rimossa quattro anni fa a causa di alcuni lavori del condominio. Giovanni Morgese, dell’Università degli Studi di Milano, è stato premiato per una tesi su “La tutela dell’informazione societaria nel diritto penale d’impresa”, un tema – si legge nella motivazione - sempre più rilevante nell’economia. Il lavoro, con un taglio giuridico penale costruito sul fondamento di buona dottrina, analizza l’articolata legislazione nazionale anche in riferimento agli obblighi assunti dall’Italia nell’ambito dell’ordinamento internazionale. Inoltre, si caratterizza per un apporto critico alla legislazione vigente in maniera propositiva nell’identificazione, quasi nella rivendicazione, del valore della trasparenza dell’informazione societaria nella moderna realtà d’impresa. Giovanni Valente, dell’Università del Salento, ha ricevuto il premio Ambrosoli per un lavoro su “La corruzione pubblica in Italia: tipicità formale, indagine empirica, richieste europee di criminalizzazione”. Una tesi di ampio respiro, capace di fornire un quadro ragionato sul tema della corruzione pubblica in Italia, anche con riferimento alle richieste di criminalizzazione provenienti dall’Europa.  
   
   
RICERCA, FVG: ´HORIZON 2020´ OPPORTUNITÀ DA COGLIERE  
 
Udine, 12 febbraio 2014 - "Il Programma europeo per la ricerca ´Horizon 2020´ rappresenta un´opportunità da cogliere, con l´obiettivo di mettere in relazione le eccellenze del Friuli Venezia Giulia, e di iniziare un percorso di trasmissione della conoscenza, finalizzato alla creazione di fonti stabili di reddito e di occupazione". Lo ha affermato l´assessore regionale a Lavoro, Formazione, Istruzione, Pari Opportunità, Politiche giovanili e Ricerca Loredana Panariti aprendo a Udine, nell´Auditorium dell´Amministrazione regionale la prima conferenza che aveva l´obiettivo di illustrare le opportunità e i finanziamenti possibili a favore della ricerca e dell´innovazione, previsti da ´Horizon 2020´ che, come ha commentato Panariti, "è il più importante strumento finanziato dalla Ue a sostegno della ricerca e dell´innovazione". Nel periodo di Programmazione 2014-2020 disporrà infatti di 80 miliardi di euro, con lo scopo di attuare l´"Innovation Union", una delle iniziative prioritarie presentate dalla Commissione Europea nell´ambito della strategia ´Europe 2020´, indirizzate a favorire la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva dell´Unione. L´evento, organizzato dalla Regione, era rivolto a istituzioni, Enti di ricerca, consulenti, imprenditori, istituti di credito e, come ha precisato l´assessore Panariti, "si poneva l´obiettivo di gettare le basi di un percorso che dovrà vederci pronti e attenti a cogliere questa grande e nuova opportunità comunitaria per poter mettere in relazione e far crescere ulteriormente tutte quelle che sono le eccellenze del Friuli Venezia Giulia e, specialmente, creare un sistema locale capace di generare nuove strategie di conoscenza e diffusione della ricerca e della innovazione". "Le risorse disponibili sono importanti - ha aggiunto Panariti - ed è ora essenziale comprendere come le Piccole e Medie Imprese potranno divenire partner delle Università e dei Centri di ricerca ed entrare a far parte del programmi previsti". "Perché l´obiettivo che la Regione si pone - ha soggiunto l´assessore - attraverso ´Horizon 2020´ è quello di far crescere il tessuto economico del Friuli Venezia Giulia attraverso la sinergia e la collaborazione con le potenzialità del mondo della ricerca che, nel nostro territorio, sono comprovate". ´Horizon 2020´, com´è stato spiegato nel corso dei lavori, anche in videoconferenza con Bruxelles e nell´ambito di una Tavola rotonda sviluppatasi nella mattinata imperniata sull´illustrazione di esempi di buone prassi attuate dalle Università del Friuli Venezia Giulia, raggruppa per la prima volta in un unico strumento tutti i finanziamenti europei a favore della ricerca e dell´innovazione che in precedenza erano attribuiti a Vii Programma Quadro, Programma Quadro per la Competitività e l´Innovazione (Cip) e Istituto Europeo per l´Innovazione e la Tecnologia (Eit). Il Programma mira a porre particolare attenzione alle sfide sociali che l´Europa dovrà affrontare nei prossimi anni, finanziando la ricerca in tutte le sue forme. Per il primo biennio ´Horizon 2020´ metterà a disposizione 15 milioni di euro, per interventi che saranno rivolti all´eccellenza scientifica; alla leadership industriale nell´innovazione; alle sfide della società per progetti innovativi nella sanità, nell´agricoltura, nella ricerca marittima e nella bioeconomia; nell´energia; nei trasporti; nell´azione per il clima, l´ambiente, l´efficienza delle risorse e delle materie prime; nelle società riflessive; nella sicurezza.  
   
   
VENETO SCRIVE A MINISTRO CARROZZA ESPRIMENDO RAMMARICO PER RIDUZIONE UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE E CHIEDE DI RIVEDERE DECISIONE  
 
Venezia, 12 febbraio 2014 - “E’ con rammarico che apprendo, leggendo il testo approvato del Dpcm recante il regolamento di organizzazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che ancora una volta, nonostante il nostro interessamento al problema, il Veneto ha subito drastiche riduzioni nella articolazione dell’Ufficio Scolastico Regionale”. Lo scrive Elena Donazzan, Assessore regionale all’istruzione, in una lettera invita ieri al Ministro Maria Chiara Carrozza. “I criteri che sono alla base di tali scelte non sono del tutto chiari - sottolinea l’Assessore veneta - e quand’anche fossero rapportati, fra l’altro, al dato oggettivo delle province esistenti, risulta di difficile lettura e comprensione il numero degli uffici concessi a talune regioni (un esempio fra tutti la Campania che con 5 province otterrebbe n° 10 uffici e 14 posizioni dirigenziali!). Ciò premesso mi permetto di ricordare che già in data 8 novembre 2013 il problema era stato posto con una mia comunicazione che evidenziava l’ottimo e costruttivo rapporto tra l’Usrv e la Regione del Veneto, che ha prodotto in questi anni azioni congiunte e concordate tali da consentire, nella gestione del Sistema Istruzione, al Veneto di posizionarsi, non solo secondo le rilevazioni Invalsi, al livello di eccellenza nazionale”. Nella missiva Donazzan osserva inoltre, tra l’altro, che “se non si riesce ad operare un salto di qualità uniforme sul territorio non è che penalizzando il sistema migliore si aiuti ad aumentare i livelli esistenti, sembra invece, e spero così non sia, si tenti di operare una giustizia distributiva secondo cui eventualmente il “peggiore” deve essere equamente ripartito e assumere il rango di riferimento”. E, ancora, l’Assessore veneta segnala che “scendere “sotto soglia” il più delle volte crea un collasso di cui tutti noi, ma chi ha maggiore responsabilità ovviamente in parte maggiore, dovremmo rispondere”. “Si auspica pertanto - conclude - che la decisione possa essere rivista, anche per dare un segnale concreto di corrispondenza tra le affermazioni di principio della sfera politica e la loro traduzione nella realtà operativa delle azioni quotidiane, almeno secondo le nostre possibilità”.  
   
   
LA SEDE DEL TRIBUNALE DI BASSANO APERTA PER ALTRI CINQUE ANNI. ZAIA: “ABBIAMO VINTO UNA BATTAGLIA, UN PASSO AVANTI PER VINCERE LA GUERRA”  
 
 Venezia, 12 febbraio 2014 - “Oggi abbiamo vinto, insieme a tutta la città di Bassano, una battaglia, importante perché blocca di fatto un inaccettabile e penalizzante trasferimento ‘materiale’, ma la guerra dobbiamo ancora vincerla e questo deve essere il nostro obiettivo”. Commenta così il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, la decisione del Ministro della Giustizia, Annamaria Cancellieri, di prorogare per cinque anni con un suo Decreto l’utilizzo degli uffici del Tribunale di Bassano del Grappa (Vi). “Non posso che accogliere con grande piacere questa decisione che premia l’impegno che abbiamo profuso in tanti per salvaguardare questo presidio di buona giustizia, rapida ed efficiente, al servizio di un territorio di primo piano per l’economia italiana – prosegue Zaia –, ma potrò dirmi del tutto soddisfatto solo quando scomparirà per sempre dalle norme e dagli atti ministeriali la parola ‘soppressione’ riferita al Tribunale bassanese”. La decisione del Ministro è motivata dalle “sopravvenute ulteriori criticità organizzative e funzionali in ordine al già programmato utilizzo del nuovo palazzo di giustizia di Vicenza”. E poiché “dette problematiche possono incidere negativamente sulla funzionalità del Tribunale di Vicenza a seguito dell’accorpamento del soppresso Tribunale di Bassano del Grappa”, è necessario autorizzare per un periodo di cinque anni, in applicazione di una legge del 1941 e in deroga alla riorganizzazione delle sedi giudiziarie, l’utilizzo a servizio del Tribunale di Vicenza dei locali ospitanti quello di Bassano. “Per dirla in parole semplici – continua Zaia – si autorizza il Tribunale di Vicenza a utilizzare gli spazi di quello di Bassano. Ma noi dobbiamo spostare la questione oltre i problemi strutturali: la sede di Bassano deve tornare a essere autonoma anche dal punto di vista giurisdizionale, altrimenti continuerà a incombere sulla testa dei cittadini e sull’economia del territorio l’inaccettabile spada di Damocle della chiusura del Tribunale. Questo ho sempre spiegato al Ministro Cancellieri e mi auguro che il Decreto di proroga serva da apripista a una vera e decisiva rivisitazione della riforma della geografia giudiziaria che ha ingiustamente e assurdamente tagliato uno dei Tribunali italiani che funzionavano meglio”.  
   
   
CAPPELLACCI CONSEGNA LA "DEA MADRE" ALLA PSICOLOGA CHE PORTA AVANTI LA MULTISENSORIALITÀ PER I PICCOLI SORDOCIECHI  
 
Cagliari, 12 febbraio 2014 - "Siamo orgogliosi di consegnare un premio ad una donna sarda volitiva che ha ottenuto risultati importantissimi a livello nazionale e internazionale senza aiuti ma esclusivamente grazie alla preparazione e alle proprie capacità e meriti. La "Dea Madre" rappresenta per noi l´essenza della Sardegna, la continuità e il senso della vita". E´ quanto affermato dal presidente della Regione, Ugo Cappellacci, nel consegnare ieri, a Villa Devoto, insieme all’assessore della Programmazione, Alessandra Zedda, al direttore Generale della Presidenza, Gabriella Massidda e al capo di Gabinetto della Presidenza, Ada Lai, la "Dea Madre" alla psicologa Stefania Fadda, direttore del centro Assistenza per Bambini Sordi e Sordociechi Onlus (Cabbs) di Roma. Grazie al metodo ideato per favorire la multisensorialità dei bambini sordi e sordociechi, la psicologa sarda ha vinto nello scorso giugno il premio R.o.s.a. (Risultati Ottenuti Senza Aiuti) che premia le donne che si sono maggiormente distinte nei diversi campi di competenza e ottenuto nel 2012 una medaglia di rappresentanza dal presidente della Repubblica Napolitano. "Nella nostra società, ancora oggi, per le donne è sempre un po´ più difficile affermarsi rispetto agli uomini sia nel settore politico a quello del lavoro - ha sottolineato l’assessore Zedda - per questo abbiamo voluto riconoscere la grande opera svolta da una rappresentante di quelle eccellenze femminili che per quello che sta facendo rappresenta un esempio unico al mondo. Insieme all´assessore della Sanità, Simona De Francisci, abbiamo anche definito una strada per arrivare all’apertura, anche in Sardegna, di un centro che sperimenti questo metodo multisensoriale". Visibilmente emozionata, Stefania Fadda, dedicando il riconoscimento ai suoi piccoli pazienti, ha evidenziato l’importanza di ricevere un premio nella propria terra per un metodo che, portato avanti nella Capitale, vede arrivare piccoli sordi e sordo ciechi da tutta Italia.  
   
   
ALLUVIONI. APPELLO DI ROSSI: "LO STATO FACCIA LA SUA PARTE. DA SOLI NON CE LA FACCIAMO"  
 
Firenze, 12 febbraio 2014 - "Non si può morire per Maastricht e neppure per il Fiscal Compact, non si può morire affogati o franati". Così il presidente Enrico Rossi intervenendo, in Consiglio Regionale, nel dibattito che ha seguito la comunicazione dell´assessore alla presidenza Vittorio Bugli in merito alle più recenti situazioni legate al maltempo che ha colpito tante zone della Toscana. Rossi ha sottolineato, in particolare, la necessità che lo Stato intervenga sulle azioni di prevenzione mettendo a disposizione della Regione risorse annue, per almeno un decennio, almeno pari a quelle stanziate dalla Regione stessa. "Siamo disponibili - ha spiegato Rossi - a stanziare 50 milioni ogni anno e se una cifra almeno analoga arrivasse dallo Stato, nel giro di un decennio avremmo reso sostenibile una adeguata attività di prevenzione su un territorio che ne ha evidente bisogno". Il presidente ha ricordato lo stanziamento sulla prevenzione, già deciso dalla Regione, di 50 milioni per il 2014 ("Questa è la strada giusta su cui continuare, la strada ragionevole") ed ha rivolto un appello ai parlamentari toscani ricordando come, per le attività di prevenzione, il Parlamento abbia stanziato nell´anno in corso appena 40 milioni per tutta Italia mentre sarebbe necessario almeno un miliardo ogni anno ("fuori dal patto di stabilità - ha sottolineato - qualcuno vada a Bruxelles a dirlo"). Il presidente ha quindi analizzato altri aspetti sempre legate alle situazioni in cui si trovano, in Toscana e non solo, tanti territori in seguito ad eventi alluvionali: il pagamento dallo Stato sulle somme urgenze ("Lo Stato non può sottrarsi: i Comuni devono essere aiutati e dobbiamo stare a fianco dei sindaci"), un migliore funzionamento nel sistema dei Consorzi ("La nostra legge dice con chiarezza a chi spettano le competenze"), l´utilizzo del territorio agricolo ("E´ davvero l´ora di dire basta a lottizzazioni e cementificazioni: la vera prevenzione primaria sta nel blocco delle edificazioni sui terreni ancora intonsi") con una rapida approvazione della proposta di legge da tempo varata dal governo regionale. Su questo "pacchetto" di azioni, Rossi ha quindi proposto al Consiglio un "percorso unitario", anche riferito a un ravvicinato incontro con i sindaci (previsto lunedì 17 febbraio) e con i parlamentari. A questi ultimi - ha aggiunto - va chiesto anche un particolare impegno affinchè lavorino perchè lo Stato faccia davvero per intera la sua parte nei confronti di una Toscana non sempre trattata in modo equo rispetto ad altre regioni (per esempio sul pagamento delle scorte e sullo slittamento delle tasse per i soggetti privati che hanno subito danni per alluvioni). In apertura di seduta era stato Vittorio Bugli, assessore alla Presidenza, a fornire alcune cifre sottolineando la necessità di un urgente e significativo intervento dello Stato. Dall´ottobre 2011 al gennaio 2014 - ha detto Bugli - i danni complessivi che ha subito la Toscana in seguito a eventi alluvionali raggiungono un miliardo e mezzo di euro: solo per gli eventi di gennaio, ed escludendo quelli delle ultimissime ore, la stima prevista raggiunge i 250 milioni di euro. "Non possiamo - ha aggiunto - continuare a intervenire da soli: lo Stato sarebbe l´ora si accorgesse che l´emergenza c´è sul serio". Il Consiglio ha quindi approvato una legge che stanzia tre milioni di risorse regionali con contributi fino a 5 mila euro per le famiglie in difficoltà colpite dalle piogge e dalle frane di questo gennaio.  
   
   
MALTEMPO. ZAIA AI PARLAMENTARI VENETI: “CHIEDO TUTTA LA VOSTRA COLLABORAZIONE”  
 
Venezia, 12 febbraio 2014 - “La drammaticità degli eventi mi porta per questo a chiedere tutta la Vostra collaborazione. La Regione del Veneto con le sue sole forze è, di fatto, impotente”. E’ quanto ha chiesto ieri con una lettera il presidente del Veneto Luca Zaia a tutti i parlamentari del Veneto, inviando loro in copia il dossier mandato a Roma sui danni causati dall’ondata di maltempo dei giorni scorsi, stimati provvisoriamente in mezzo milione di euro, cifra peraltro destinata ad aumentare nei prossimi giorni. “Le condizioni meteorologiche avverse che si sono abbattute nell’ultimo periodo nel nostro Paese hanno particolarmente segnato la Regione del Veneto, con una serie di eventi eccezionali che dal 30 gennaio stanno colpendo tutto il territorio regionale – ha fatto presente Zaia – devastandolo con diffuse alluvioni, con movimenti franosi che stanno facendo cedere gli argini dei fiumi della rete primaria e secondaria e compromettendo la stabilità e la sicurezza delle zone collinari e montane, con mareggiate che hanno spazzato via intere spiagge del litorale adriatico e con copiose nevicate che hanno dimostrato la fragilità delle nostre montagne, provocando danni indefinibili e compromesso una stagione invernale sulla quale il turismo montano tanto contava per riprendersi dalla crisi economica strisciante. Una calamità naturale che pare non avere fine e che ad oggi non può essere ancora considerata cessata”. “Fin da subito ho dichiarato lo stato di crisi regionale con decreto n. 15 del 3 febbraio 2014, attivato il sistema di protezione civile regionale e – ha ricordato il presidente della Regione – stanziato due milioni di euro per affrontare la prima emergenza”. “Tutti – ha evidenziato poi Zaia – si sono impegnati ad affrontare l’emergenza: i singoli cittadini coinvolti hanno cercato di ridurre il danno, le Amministrazioni locali hanno messo in moto la macchina dei soccorsi, l’esercito dei volontari della Protezione civile e del Soccorso alpino sono arrivati ovunque per portare un minimo di sollievo. Le Forze armate, i Vigili del Fuoco e l’Esercito hanno garantito il loro supporto e il pronto intervento”. “Ora dovrà iniziare la conta dei danni che non è assolutamente agevole. Quantitativi di neve accumulata e di acqua sparsa ovunque non rendono il lavoro facile. Le infrastrutture, gli edifici pubblici, le colture, le abitazioni civili e la ripresa del sistema produttivo, là dove colpito, mostrano i segni di una grande devastazione. Per quanto di mia competenza, come previsto per legge, ho provveduto ad inoltrare al Presidente del Consiglio dei Ministri – on. Enrico Letta – e al Capo del Dipartimento della Protezione civile – Prefetto Gabrielli – la richiesta di dichiarazione dello Stato di Emergenza, con una prima stima dei danni quantificata in 500 milioni di euro. Una cifra considerevole ma che rimane del tutto provvisoria e destinata ad aumentare in maniera significativa”. “La drammaticità degli eventi – ha proseguito Zaia – mi porta per questo a chiedere tutta la Vostra collaborazione. La Regione del Veneto con le sue sole forze è, di fatto, impotente”. “Gli eventi calamitosi che dal 2010 si stanno susseguendo con una frequenza quasi matematica nel nostro territorio regionale hanno piegato le nostre genti, dimostrato tutta la fragilità del sistema idraulico e idrogeologico della nostra terra e colpito un sistema produttivo e turistico, disseminato ovunque, che a fatica stava sopravvivendo alla crisi economica del nostro tempo. Le genti venete si aspettano da noi delle risposte e credo che solo agendo in maniera sinergica e concentrando gli sforzi di tutti si riuscirà a far sentire ai cittadini la presenza utile e attenta delle istituzioni”. “All’impegno e allo sforzo finanziario che la Regione saprà comunque dimostrare (basta pensare al “Piano straordinario degli interventi a seguito dell’emergenza alluvionale 2010” che prevede 24 milioni di euro per l’esercizio finanziario 2013 e ulteriori 50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2014 e 2015) bisogna accompagnare altre soluzioni – ha scritto Zaia – da cercare in un contesto generale di forte carenza di risorse pubbliche e caratterizzato da riduzioni di trasferimenti di risorse statali a favore delle Regioni, da tagli apportati dallo Stato ai trasferimenti alla sanità, dalla riduzione dei tetti di spesa dettati dalle norme del Patto di Stabilità. Mi rivolgo, pertanto, alla Vostra sensibilità – ha concluso – e conto sull’azione che ciascuno di Voi potrà promuovere nell’esercizio del proprio mandato”.  
   
   
DIFESA DEL SUOLO, 34 INTERVENTI AUTORIZZATI DALLA REGIONE EMILIA ROMAGNA PER OLTRE 2 MILIONI DI EURO  
 
Bologna, 12 febbraio 2014 - 34 interventi per un totale di oltre 2 milioni di euro. Sono quelli che la Regione Emilia-romagna ha autorizzato, dall’inizio dell’anno ad oggi, per opere di contenimento frane, monitoraggio del dissesto idrogeologico, verifica e interventi su argini, sponde e sezioni idrauliche di alcuni fiumi, ripristino della viabilità. Si tratta sia dei lavori disposti dall’Agenzia regionale di Protezione civile per fronteggiare le conseguenze del maltempo che ha interessato la regione da fine dicembre 2013 ad oggi, sia di quelli richiesti dai Servizi tecnici di bacino per proseguire le opere già avviate in seguito all’ondata di maltempo della primavera scorsa. “I nuovi interventi autorizzati - commenta l’assessore regionale alla Difesa del suoloPaola Gazzolo - dimostrano come sia costante l’impegno della Regione per garantire la sicurezza del territorio emiliano romagnolo di fronte ad eventi meteo e precipitazioni di particolare intensità e straordinarie. Tutto il personale regionale e l’Agenzia di protezione civile stanno presidiando il territorio e le nuove segnalazioni”. Di seguito, la suddivisione per provincia. Bologna - lavori urgenti di ripristino della sezione idraulica e spondale del fiume Reno in località Sperticano, nel comune di Marzabotto (120 mila euro) - lavori urgenti per il ripristino dei alcuni tratti arginali del fiume Reno in vari comuni (60 mila euro) - lavori urgenti di ripristino della sezione idraulica e spondale del torrente Setta in località Loriano nel comune di Marzabotto (40 mila euro) - lavori urgenti per la messa in sicurezza del tratto spondale del torrente Santerno in località Cà del Forno nel comune di Imola (40 mila euro) - lavori di somma urgenza per il ripristino del corpo arginale sinistro del torrente Quaderna per la presenza di tane e fontanazzi, in località Fiorentina nel comune di Medicina e al confine con il comune di Molinella (25 mila euro) - ripristino della strada comunale nel comune di Castiglione dei Pepoli (21 mila euro) - messa in sicurezza della strada comunale per Pianaccio, località campo delle Noci, nel comune di Lizzano in Belvedere (15 mila euro). Ferrara - - lavori urgenti di ricostruzione del pennello in pali di legno di Lido di Spina sud nel comune di Comacchio, demolito dalle mareggiate di novembre 2013 (124 mila euro). Modena - - ripristino, in seguito a eventi franosi, della strada comunale per Tagliole nel tratto Casa Galassini-casa Micheletto (200 mila euro) in comune di Pievepelago e della strada comunale Fondovalle Dolo-ceresola Frassinoro a Montefiorino (100 mila euro) - pronto intervento per la costruzione di una difesa spondale in sponda destra del rio Tagliole in località Ponte Modine nel comune di Pievepelago (70 mila euro) - lavori urgenti di realizzazione di indagini geotecniche per la valutazione del rischio idrogeologico in località S. Giacomo nel comune di Montese e nel capoluogo del comune di Palagano (35 mila euro) - lavori urgenti di realizzazione di indagini geotecniche per la valutazione del rischio idrogeologico in località Le Fontane, frazione di Montecuccoli nel comune di Pavullo nel Frignano (25 mila euro) Parma - - lavori di somma urgenza per la messa in sicurezza della scarpata a protezione della strada provinciale 19 a livello del torrente Manubiola nel comune di Berceto (100 mila euro) - lavori di somma urgenza per il mantenimento della rete scolante e monitoraggio relativo al movimento franoso in località San Biagio, nel comune di Berceto, e in località Torre di Chiastre nel comune di Calestano (130 mila euro) - completamento dei lavori di consolidamento della traversa sul torrente Taro denominata La Diga, in località Gotra nei comuni di Albareto e Borgo val di Taro (80 mila euro) - lavori di somma urgenza per il ripristino della rete scolante in località Il Micone nel comune di Fornovo (70 mila euro) - lavori urgenti per il ripristino dell’officiosità idraulica del torrente Recchio nel comune di Noceto (50 mila euro) - costruzione di opere di difesa e risagomatura dell’alveo a protezione dell’area ecologica in sponda sinistra del torrente Taro, in località Santa Maria del Taro, nel comune di Tornolo (50 mila euro) - lavori urgenti di ripristino viabilità nella strada comunale Lesignano de’ Bagni-rivalta nel comune di Lesignano de’ Bagni (30 mila euro) - lavori urgenti di regimazione e disciplina delle acque all´interno dell´area interessata da cedimento e indagini geognostiche con installazione di strumenti di monitoraggio in località Pietta del comune di Tizzano Val Parma (30 mila euro) - ripristino delle strade comunali Ponteceno-casaleto e della strada comunale in località Chiesiola del comune di Bedonia (28 mila 600 euro) Piacenza - - lavori di somma urgenza per il ripristino delle difese in sponda destra del fiume Trebbia in località Cà Teresa nel comune di Travo (200 mila euro) - nel comune di Cortebrugnatella escavazione e movimentazione di materiale in compensazione sul fiume Trebbia, nel tratto a monte del ponte sulla Statale 45 e consolidamento del cimitero comunale in località Ozzola (25 mila euro) - intervento sul movimento franoso in località Sassi Neri, comune di Farini, con ripristino della struttura stradale (23 mila euro) - messa in sicurezza della strada comunale e dell’abitato di Rondanera nel comune di Travo (15 mila euro) Reggio Emilia - - messa in sicurezza delle infrastrutture, della strada e della rete del gas a Vetto, anche in seguito all’aggravamento del dissesto idrogeologico dopo la recente ondata di maltempo (70 mila euro) - lavori di ripristino e messa in sicurezza di opere pubbliche di consolidamento dell’abitato di Marzano nel comune di Baiso (70 mila euro) - intervento sul movimento franoso in località Le Macchie nel comune di Carpineti, con ripristino della struttura stradale e regimazione delle acque superficiali (30 mila euro) Rimini - - lavori di ripristino dell’arginatura sinistra del fiume Marecchia in località Zona Annonaria alle porte dell’abitato di Rimini (90 mila euro) - lavori di ripristino della scogliera soffolta al confine tra i comuni di Misano Adriatico e Riccione (80 mila euro) - lavori per la ripresa del dissesto in località Cà Guidi-la Petra con interessamento della strada provinciale 84 “Valpiano-miratoio” nel comune di Pennabilli (65 mila euro) - lavori urgenti di fissaggio massi e pulizia di porzioni di pareti incombenti sulla strada comunale Villanova- Maiano nel comune di San Leo (50 mila euro).  
   
   
PIANIFICAZIONE: OGGIA UDINE SEMINARIO SULLA MICROZONAZIONE SISMICA  
 
 Trieste, 12 febbraio 2014 - "Indagini di microzonazione sismica" è il titolo del seminario tecnico, rivolto ai professionisti e agli Enti locali, organizzato dalla direzione centrale Infrastrutture, Pianificazione territoriale, Lavori pubblici e Università in programma , mercoledì 12 febbraio, dalle 9.30 alle 17.00 a Udine nell´Auditorium della Regione in via Sabbadini. L´iniziativa servirà ad offrire una panoramica generale di quanto prevedono gli studi, della loro utilizzazione, specialmente nella pianificazione urbana, e di quanto già realizzato dalle altre Regioni, che andrà a beneficio in particolare dei Comuni che hanno ricevuto i contributi statali e regionali per la realizzazione delle indagini di microzonazione sismica. Dopo i saluti dell´assessore regionale alla Pianificazione territoriale Mariagrazia Santoro, del presidente dell´Anci Fvg Mario Pezzetta e del presidente dell´Ordine dei Geologi del Fvg Fulvio Iadarola, gli interventi della mattinata saranno aperti da Sergio Castenetto, della Protezione civile nazionale, che parlerà degli "Studi di microzonazione sismica nel Piano nazionale di riduzione del rischio sismico". Seguiranno gli interventi di Luciano Pozzecco, direttore del servizio Edilizia regionale, su "Normativa di recepimento delle Ordinanze del Presidente del Consiglio dei Ministri della Regione Fvg", di Giuseppe Naso, Protezione civile nazionale su "Problemi e soluzioni emerse nei primi due anni di microzonazioni di primo livello", del prof. Marco Mucciarelli - Ogs Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale su "Esperienze di studi eseguiti in altre regioni - dai prototipi agli Icms". Nel pomeriggio sono previsti gli interventi del prof. Franco Cucchi - Università di Trieste su "Aspetti geologici e tecnici", del prof. Stefano Grimaz - Università di Udine su "aspetti ingegneristici e normativi", di Marco Santulin dell´Ogs su "Sistemi di informatizzazione delle cartografie".  
   
   
SISMA: LA REGIONE LOMBARDIA FA IL SUO DOVERE, LO STATO NO  
 
Milano, 12 febbraio 2014 - "La Regione Lombardia sta facendo la propria parte, lo Stato latita. Non è certo la prima volta che succede, ma la gravità della situazione imporrebbe al Governo Letta di mettere a disposizione le risorse all´interno del Fondo per la ricostruzione delle aree terremotate anche per l´anno 2013, che, colpevolmente, ancora non ha trovato formalizzazione". Il sollecito arriva dall´assessore all´Agricoltura della Lombardia Gianni Fava, che ricorda come sia la Lombardia che le altre Regioni interessate, Emilia-romagna e Veneto, abbiano espresso l´intesa sulle percentuali di riparto del Fondo per la ricostruzione sia per l´esercizio 2013 (aggiornate) che per l´esercizio 2014. Mantova Deve Tornare In Piena Efficienza - "L´agricoltura della Lombardia, che, se Letta non fosse al corrente nonostante l´interim al Ministero delle Politiche agricole, è la prima a livello italiano, - attacca Fava - per svolgere appieno il proprio ruolo di traino del Paese, deve fare in modo che anche la provincia di Mantova possa recuperare la piena efficienza. I Lombardi non vogliono vivere come in Irpinia, hanno il diritto di lasciarsi alle spalle una situazione di precarietà e disagio, per ritornare a vivere serenamente, ad abitare nuovamente le proprie case, a guardare con fiducia al proprio futuro". Sostegno Arrivi Da Anticipo Pac - Come già annunciato nei giorni scorsi a Mantova, Fava ribadisce che "inoltrerà direttamente a Bruxelles la richiesta per l´anticipo della Pac, per assicurare come Lombardia quel sostegno che lo Stato italiano non riesce a dare". L´assessore si interroga, tuttavia, circa "i motivi per cui le proposte di riparto del Fondo per la ricostruzione nei territori colpiti dal sisma del 2012, pur avendo da tempo raggiunto le intese necessarie da parte delle Regioni, non abbiano ancora trovato formalizzazione del decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri".  
   
   
DIFESA DELLA COSTA, LUNEDÌ 17 GIORGI INCONTRA IL MINISTRO ORLANDO ASSIEME AL PRESIDENTE ANCI MARCHE E BALNEARI.  
 
Ancona, 12 febbraio 2014 - Lunedì 17 febbraio, l’assessore alla Difesa della Costa, Paola Giorgi - assieme al presidente Anci Marche, Maurizio Mangialardi e a rappresentanze dei balneari – incontrerà, a Roma, il ministro dell’Ambiente, Andrea Orlando. Al centro dell’incontro, l’assessore porrà il problema della salvaguardia e del ripristino del litorale marchigiano devastato delle violenti mareggiate delle ultime settimane. “Centrale risulta la questione delle risorse necessarie per la tutela del territorio, dopo anni che lo Stato non investe adeguatamente in questo settore - afferma l’assessore - Le sole Regioni e i soli enti locali non possono intervenire con le esigue disponibilità di bilancio, penalizzate dal rispetto del Patto di stabilità. Al ministro chiederò di assumere provvedimenti adeguati alla gravità della situazione, a fronte di una stima di 100 milioni di euro necessaria per la difesa della costa marchigiana”. Giorgi esprime anche solidarietà agli operatori balneari che stanno manifestando a sostegno del proprio lavoro, compromesso dalla violenza del mare e dalle preoccupazioni per la direttiva Bolkestein, che mette a rischio il futuro delle piccole imprese (100mila gli addetti marchigiani interessati). Riferendosi alla manifestazione di Porto Recanati, Giorgi ricorda che la Regione, con proprie risorse, ha in corso interventi per 4,2 milioni di euro nel litorale sud e altri 400mila euro in quello centrale. “Tutta la zona è ben monitorata e registra interventi significativi di rispristino e salvaguardia. Ma è evidente che, con le sole forze regionali, non è possibile giungere a una risoluzione del problema in tutti gli ambiti esposti alle mareggiate, che stanno assumendo sempre più caratteri di estrema violenza. Per questo al ministro Orlando chiederò un’attenzione maggiore da parte del Governo centrale, in quanto le comunità locali non possono essere abbandonate a se stesse nella gestione di un fenomeno che interessa tutta la costa e tutto il territorio nazionale”. Il presidente Sib (Sindacato italiano balneari) Marche, Enzo Monachesi, che sarà presente all´incontro col ministro Orlando, ringrazia “il presidente Spacca e l’assessore Giorgi per la costante opera di monitoraggio della situazione e per l’attenzione mostrato a favore dei balneari”..  
   
   
UMBRIA: MITIGAZIONE RISCHIO IDRAULICO: CONVOCATO TAVOLO COORDINAMENTO FIUME PAGLIA  
 
Perugia, 12 febbraio 2014 - Con l´obiettivo di fare il punto sui lavori realizzati e sullo stato di avanzamento della seconda "tranche" di interventi da realizzare nella zona dell´Orvietano, l´assessore regionale all´Ambiente, Silvano Rometti, ha convocato stamani a Perugia il Tavolo di coordinamento per il Fiume Paglia. Sono intervenuti, rappresentanti della Provincia di Terni, dei Comuni di Orvieto, Allerona e Castel Viscardo, del Consorzio di Bonifica Valdichiana Romana e Val di Paglia, dell´Associazione Val di Paglia, del Comitato 12 novembre, dell´Ati 4 e di alcune associazioni di agricoltori. Nel corso della riunione dai partecipanti è stato espresso apprezzamento per i lavori già realizzati, inoltre è stata condivisa anche la progettazione preliminare per la mitigazione del rischio idraulico dei tratti di Ciconia e Orvieto Scalo. In apertura dell´incontro l´assessore Rometti, dopo aver ricordato che la Regione ha riservato grande attenzione alla soluzione delle problematiche insorte sul reticolo idraulico del fiume Paglia a seguito degli eventi alluvionali di novembre 2012, ha evidenziato che "i lavori appaltati con la prima ordinanza sono in fase di avanzata realizzazione, mentre in seguito alla seconda ordinanza, per un ammontare di 8 milioni 200 mila euro, gli interventi sono in corso di progettazione e permetteranno di ridurre il rischio di esondazione nel tratto compreso tra Ciconia, Orvieto Scalo, Allerona e Castel Viscardo". L´assessore Rometti ha anche annunciato che "sono stati richiesti al Ministero dell´Ambiente ulteriori finanziamenti per il dissesto idrogeologico, di cui 2 milioni di euro, saranno destinati per migliorare ulteriormente la messa in sicurezza di Allerona Scalo, Pianlungo e della parte restante del Bacino del Fiume Paglia. In proposito Rometti ha riferito che il 18 febbraio è in programma un incontro con i Comuni interessati per condividere gli interventi". Concludendo l´assessore, dopo aver espresso soddisfazione per l´apprezzamento da parte dei rappresentanti del Tavolo sui lavori effettuati e sull´impostazione scelta per quelli da realizzare, ha evidenziato che tutti gli interventi puntano a garantire, oltre che la sicurezza dei centri abitati, anche la fruibilità ambientale dell´intera area.  
   
   
DANNI ALLA COSTA, IL PRESIDENTE SPACCA: “RISORSE CONSISTENTI PER IL RIPRISTINO DEL LITORALE DI PORTO RECANATI”.  
 
Ancona, 12 febbraio 2014 - “L’attenzione della Regione Marche per la salvaguardia della costa e la tutela gli operatori balneari danneggiati dalle fortissime mareggiate degli ultimi anni, è massima e dimostrata con fatti concreti. La Regione ha infatti stanziato per il litorale a sud di Porto Recanati 4,6 milioni di euro di risorse per interventi di ripristino. L’entità dei fondi è particolarmente elevata, proprio nella consapevolezza, mai venuta meno, che la nostra costa rappresenta un fattore ambientale ed economico di straordinaria importanza per le Marche”. Nello specifico 4,2 milioni di euro, derivanti dall’Accordo di programma sottoscritto a suo tempo dal presidente Spacca con l’allora ministro dell’Ambiente Prestigiacomo, sono stati stanziati per ripascimenti della zona sud, tra le più colpite dalle recenti mareggiate. I lavori saranno presto aggiudicati dal Comune di Porto Recanati, che ha già concluso la gara ed è in fase di aggiudicazione delle opere. A questa somma si aggiungono ulteriori 400.000 euro di stanziamenti regionali, risorse utilizzate per opere di manutenzione sui pennelli del tratto centrale del litorale di Porto Recanati. “L’impegno della Regione è quindi particolarmente concentrato su un tratto di costa, quello tra Porto Recanati e Porto Potenza Picena, devastato dalle recenti mareggiate”.  
   
   
VENETO: MALTEMPO. IL MATERIALE SPIAGGIATO VA CONSIDERATO RIFIUTO URBANO  
 
Venezia, 12 febbraio 2014 - “Era il minimo che dovevamo e potevamo fare in una situazione come questa, dove al danno materiale già gravissimo causato da maltempo se ne sarebbe aggiunto uno, costoso E di lunga durata, da strabismo burocratico che purtroppo è tipico di un Paese che sa solo vietare”. Renato Chisso commenta con queste parole il provvedimento presentato dal collega Maurizio Conte e approvato stamani dalla Giunta “fuori sacco”, con il quale vengono fornite ai Comuni interessati, e quelli balneari sono in questo letteralmente in trincea, indicazione per la gestione del materiale piaggiato sulle rive del mare, dei laghi e dei corsi d’acqua come conseguenza del maltempo che ha investito il Veneto. Anzitutto, il materiale rimasto giacente sulle rive a seguito di eventi meteorici deve essere considerato come rifiuto urbano e come tale dovrà essere gestito ai fini del successivo smaltimento o recupero. “E’ una dichiarazione fondamentale – ricorda Chisso – perché altrimenti, per il solo fatto di essere arrivato lì portato dall’acqua, ne faceva un rifiuto di altro genere, per il cui smaltimento servono procedure, costi e discariche apposite”. I sindaci sono stati autorizzati ad adottare apposite ordinanze, a tutela dell’ambiente e della salute pubblica; dovrà essere effettuata una preventiva e accurata selezione volta a separare le frazioni recuperabili o riutilizzabili dei rifiuti stessi prima del conferimento presso apposite destinazioni legittimate alla gestione del materiale. Il rifiuto depositato sulle spiagge che non abbia le caratteristiche tali da consentirne il recupero o riutilizzo dovrà essere conferito presso impianti di smaltimento autorizzati. L’eventuale ricorso al conferimento in discarica di tali rifiuti comporta l’applicazione dell’“ecotassa” - tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi - nella misura ridotta del 20 per cento.  
   
   
RIFIUTI SPIAGGIATI. INDICAZIONI REGIONE VENETO PER SMALTIMENTO  
 
Venezia, 12 febbraio 2014 - Il materiale giacente sulle spiagge marittime, lacuali e sulle rive dei corsi d´acqua a seguito di eventi meteorici deve essere considerato come rifiuto urbano e come tale va gestito ai fini del successivo smaltimento o recupero. Lo ha precisato ieri la giunta regionale con un provvedimento, proposto dall’assessore all’ambiente Maurizio Conte, con cui in relazione al carattere di eccezionalità ed urgenza determinatosi a causa degli intensi e ripetuti fenomeni meteorologici che hanno interessato il territorio veneto vengono fornite alle amministrazioni comunali rivierasche prime indicazioni in ordine alle azioni più idonee a garantire la gestione dei materiali depositati sulle spiagge, sulle sponde dei laghi e sulle rive dei corsi d´acqua. I sindaci direttamente interessati potranno quindi adottare apposite ordinanze, a tutela dell´ambiente e della salute pubblica. “Il maltempo che ha colpito la nostra regione – fa rilevare Conte - oltre a provocare gravi danni e dissesti al territorio hanno prodotto un ingente apporto di materiale di natura varia trasportato dai corsi d´acqua in piena soprattutto sulle spiagge del litorale veneto. Un fenomeno che ha assunto rilevanza eccezionale non solo per le conseguenze sul tessuto turistico ma anche per la gravissima compromissione di molti arenili e per l´abbondante deposito di rifiuti prodotti per le forti mareggiate. Il materiale in questione va considerato come rifiuto urbano per quanto riguarda il successivo smaltimento o recupero. La situazione determinatasi, in particolare in alcune realtà comunali, riveste quel carattere di eccezionalità ed urgenza che comporta la necessità di intervenire sollecitamente, a tutela dell´ambiente e della salute pubblica, mediante l’adozione, da parte dei sindaci direttamente interessati, di specifiche ordinanze contingibili e urgenti che, in conformità a quanto previsto dalla disciplina nazionale di settore, potranno consentire il ricorso temporaneo a speciali forme di gestione dei rifiuti, anche in deroga alle disposizioni vigenti, garantendo un elevato livello di tutela della salute e dell´ambiente”. Le indicazioni approvate dalla Regione richiedono che sia effettuata una preventiva e accurata selezione per separare le frazioni recuperabili o riutilizzabili dei rifiuti in questione, da conferire presso apposite realtà in grado di gestire legittimamente il materiale. Qualora invece il rifiuto non presenti caratteristiche tali da consentirne il recupero o il riutilizzo sarà necessario assicurare il conferimento presso impianti di smaltimento autorizzati. Da ultimo, nel caso in cui il rifiuto fosse avviato a discarica sarà applicata la cosiddetta "ecotassa", il tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi, nella misura ridotta del 20%. “Tutto ciò – conclude Conte - per ridurre il costo consistente che i comuni devono sostenere per lo sgombero, recupero e smaltimento della notevole massa di rifiuti depositati sui nostri litorali”.