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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Ottobre 2009
ENZIMA POTREBBE CONTRIBUIRE ALLA RIGENERAZIONE DEL SISTEMA NERVOSO  
 
Bruxelles, 28 ottobre 2009 - Un team di ricercatori britannici e statunitensi, finanziati dall´Ue, ha individuato un enzima che riveste un ruolo centrale nella rigenerazione delle fibre nervose (o assoni). L´enzima Mst3b (mammalian sterile 20-like kinase-3b) si è rivelato un attivatore della crescita degli assoni nel sistema nervoso centrale (Cns) e periferico (Pns). I risultati della ricerca - pubblicati nella rivista Nature Neuroscience - potrebbero aprire nuove possibilità per il trattamento dell´ictus, dei danni al midollo spinale e al cervello causati da incidenti. L´autore principale dello studio, la dott. Ssa Barbara Lorber, ha ricevuto un sostegno finanziario dal progetto Axon Growth Kinase ("Role of N-kinase in regulating central nervous system regeneration"). La borsa internazionale per un soggiorno all´estero Marie Curie ha permesso alla dottoressa Lorber, impiegata presso l´Univeristà di Birmingham nel Regno Unito, di eseguire la propria ricerca al rinomato Children´s Hospital di Boston, negli Stati Uniti. Già si sapeva che l´enzima Mst3b regola l´estensione assonale nei neuroni corticali embrionali nelle colture cellulari. Questo nuovo studio conferma che esso ha una funzione simile nei sistemi nervosi maturi. Di solito, il Cns non è in grado di rigenerare le fibre nervose danneggiate, e questo impedisce la guarigione dei danni riportati al cervello e al midollo spinale. Attraverso l´esame di topi vivi che presentavano danni del nervo ottico, i ricercatori hanno constatato che la rigenerazione assonica aumentava se nei neuroni era presente l´enzima Mst3b. Dove l´enzima era assente, invece, gli assoni mostravano una scarsa rigenerazione. Quando l´enzima viene attivato, esso stimola a sua volta i segnali per l´attivazione dei geni necessari alla crescita assonale. "Si osserva una tempestiva rigenerazione assonale nel sistema nervoso periferico maturo [. ], ma non in quello centrale", si legge nell´articolo. "Il nervo ottico è un modello classico di percorso Cns che non si rigenera dopo essere stato danneggiato". "Abbiamo dimostrato che Mst3b [. ] è un regolatore centrale della rigenerazione assonale del nervo ottico e del nervo radiale adulto", conclude l´articolo. "Sarebbe importante indagare se Mst3b regola la rigenerazione assonale in altre parti del Cns e del Pns, e se l´espressione di una forma costituzionalmente attiva del Mst3b possa aumentare il livello di crescita attualmente raggiungibile dopo un danno del Cns. Questi e altri studi sui meccanismi molecolari attraverso i quali Mst3b funziona potrebbero aprire nuove vie per il trattamento dei danni del sistema nervoso centrale". Ricerche future dovranno determinare se Mst3b sia il migliore stimolatore della crescita assonale, in prospettiva dello sviluppo di nuovi farmaci, dicono i ricercatori. La borsa di studio Axon Growth Kinase è stata finanziata con 250. 000 euro nell´ambito del Sesto programma quadro (6° Pq) ed era incentrata sul ruolo del Mst3b nella rigenerazione del nervo ottico in vivo. Per ulteriori informazioni, visitare: Nature Neuroscience: http://www. Nature. Com/neuroscience/ Children´s Hospital Boston: http://www. Childrenshospital. Org/ .  
   
   
RADIAZIONI A BASSE DOSI POTREBBERO CAUSARE CARDIOPATIA E ICTUS  
 
Bruxelles, 28 ottobre 2009 - Il rischio di cardiopatia e ictus legato alle radiazioni a basse dosi - come quelle usate per le lastre a raggi-X - potrebbe essere stato fortemente sottovalutato, secondo uno studio in parte finanziato dalla Commissione europea. I risultati, pubblicati la scorsa settimana nella rivista Public Library of Science (Plos) Computational Biology, sono in linea con i livelli di rischio riportati da studi sulle radiazioni precedenti, che avevano coinvolto i lavoratori del settore nucleare. Il team di ricerca dell´Imperial College London (Regno Unito) hanno creato un modello matematico per prevedere il rischio di cardiopatia associato alle radiazioni di basso livello. I risultati hanno mostrato che il rischio di malattia coronarica e ictus - oggi due delle maggiori cause di decesso nel mondo industrializzato - varia a seconda della dose di radiazione. Lo studio fa parte del progetto quinquennale Cardiorisk ("The mechanisms of cardiovascular risks after low radiation doses"), finanziato dall´Ue con 3,8 milioni di euro attraverso l´area tematica Euratom-fission del Settimo programma quadro (7° Pq). La cardiopatia e l´ictus - malattie mortali e disabilitanti - gravano fortemente sul bilancio delle organizzazioni sanitarie di tutti i paesi del mondo industrializzato. Nel Regno Unito, ad esempio, la cardiopatia è la maggiore singola causa di morte, uccidendo ogni anno oltre 125. 000 persone prematuramente. I fattori legati alla dieta sono spesso implicati nella malattia cardiaca, ma gli autori dello studio avanzano prove sulla sua aumentata incidenza in gruppi di persone "esposte professionalmente", come ad esempio i lavoratori del settore nucleare. Da tempo gli scienziati sapevano che l´incidenza di cardiopatia vascolare era maggiore nei gruppi di pazienti che erano stati sottoposti a radioterapia ad alte dosi, perché la radioterapia può causare l´infiammazione del cuore e delle arterie. Studi recenti hanno però mostrato il collegamento tra la cardiopatia vascolare e dosi molto più basse di radiazione in gruppi come i lavoratori del settore del nucleare. Le ragioni alla base di questi collegamenti non sono conosciute. Il dottor Mark Little e il gruppo di ricercatori presso l´Imperial College London hanno avanzato l´ipotesi che le radiazioni uccidono i monociti (un tipo di leucociti) nelle pareti delle arterie che altrimenti si legherebbero alla proteina chemiotattica per i monociti (Mcp-1). Il conseguente aumento dei livelli di Mcp-1 causerebbe l´infiammazione che porta alla cardiopatia vascolare. Gli autori dello studio hanno detto: "Stanno emergendo delle prove sul rischio aumentato di cardiopatia vascolare in determinati gruppi di lavoratori esposti a irradiazione frazionata a bassa dose/frazione. I meccanismi d´azione dell´irradiazione frazionata a bassa dose sulla cardiopatia vascolare rimangono comunque poco chiari". Sono ora in programma ulteriori ricerche sulla cardiopatia vascolare causata da radiazione, per riuscire a scoprire il processo biologico che la determina. Per maggiori informazioni, visitare: Imperial College Londra: http://www3. Imperial. Ac. Uk/ Plos Computational Biology: http://www. Ploscompbiol. Org/home. Action Maggiori informazioni sulla ricerca sulla salute finanziata dall´Ue. Http://ec. Europa. Eu/research/health/index_en. Html .  
   
   
EVENTO DI PARTENARIATO PER LE TECNOLOGIE MEDICHE  
 
Innsbruck, 28 ottobre 2009 - Il 24 novembre si terrà a Innsbruck (Austria) l´evento "Medtech Partnering Day 2009". L´evento di mediazione vi offrirà la possibilità di presentare le esperienze e necessità della vostra organizzazione a partner internazionali del settore della tecnologia medica. Benché gran parte dei partecipanti appartiene alle regioni alpine, l´evento è anche aperto a partecipanti di altre regioni. L´obiettivo è di creare contatti e partenariati di alto livello al fine di avviare progetti congiunti. La lingua di lavoro della conferenza sarà l´inglese L´evento è organizzato nell´ambito del progetto Alps Bio Cluster, che mira al collegamento di ricerca, industria e risorse di formazione nei settori della biotecnologia e tecnologia medica. Per ulteriori informazioni, visitare: http://www. B2match. Com/medtech09/ .  
   
   
SANITA’: ASSEGNATA INDENNITA’ DI RISULTATO A DIRETTORI GENERALI ULSS E A.O. VENETE  
 
Venezia, 28 ottobre 2009 - La Giunta regionale, nella sua seduta di ieri su proposta dell’Assessore alla Sanità Sandro Sandri, di concerto con i colleghi Stefano Valdegamberi (Politiche Sociali) ed Elena Donazzan (Tutela del Consumatore, Sicurezza Alimentare e Servizi Veterinari), ha assegnato ai Direttori Generali delle Ullss e Aziende Ospedaliere venete ed al Commissario straordinario dell’Istituto Oncologico Veneto l’indennità di risultato relativa all’anno 2008 che, come previsto dal contratto di lavoro a suo tempo sottoscritto dagli interessati, può arrivare ad un massimo del 20% dello stipendio. “Dopo un approfondito confronto svolto sia in Giunta sia a livello politico – dice Sandri – si è scelto assegnare ad ognuno una percentuale del 10%, riservando l’integrazione al completamento del percorso valutativo triennale 2008-2009-2010 indicato dalla delibera 2860 del 2008, che fissava anche tutta una serie di parametri oggettivi ai quali riferirsi”. “Tutti, nessuno escluso – tiene a far notare Sandri - hanno ampissimamente superato la prima valutazione tecnica e questo è motivo di soddisfazione e di orgoglio per l’intero sistema sanitario veneto che, anche grazie all’opera dei suoi managers, continua a mantenere standard qualitativi eccellenti e conti in ordine”. Sandri sottolinea anche che “per la prima volta si è iniziato ad introdurre un nuovo ed articolato sistema di giudizio dei risultati raggiunti, basato sull’assegnazione di obiettivi per aree omogenee, collegati ad indicatori, ciascuno con una propria incidenza specifica, puntualmente ed oggettivamente verificati dagli Uffici della Segreteria Regionale Sanità e Sociale competenti per materia. Questo meccanismo farà vedere i suoi effetti completi nelle prossime annualità – tiene a precisare Sandri – anche perché, essendo il primo anno di applicazione, non poteva esistere un termine di paragone”. Nella stessa seduta, la Giunta, su proposta di Sandri, ha anche deciso di assegnare al Direttore Generale dell’Ulss 12 Veneziana Antonio Padoan il compenso relativo all’incarico ad interim di direzione dell’Ulss 14 di Chioggia, fissato nel 50% delle stipendio totale di un Dg. .  
   
   
CONFERENZA DI CONSENSO SULLO SCREENING DEL CANCRO ALLA PROSTATA UN TEMA RILEVANTE E CONTROVERSO ALL´ATTENZIONE DEL MONDO SCIENTIFICO  
 
 Fireenze, 28 ottobre 2009 - Oltre 50 tra società scientifiche e associazioni discuteranno a Firenze il 29 ottobre prossimo (Auditorium Al Duomo, via Cerretani 54r, dalle ore 11. 45) un documento sullo screening del cancro della prostata. Il documento è stato prodotto da un gruppo di professionisti esperti su incarico dell´Osservatorio Nazionale Screening (Ons), che ha sede presso l’Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica (Ispo) di Firenze. Questa “conferenza di consenso” ha una grande importanza dal punto di vista della sanità pubblica. Il tumore della prostata è diventato infatti il primo tumore per frequenza in Italia. A livello nazionale colpisce più di 40. 000 persone all’anno (il 18,5% di tutti i tumori) e causa quasi 7. 500 morti. Questo risultato è dovuto alla introduzione al vastissimo uso (molto spesso senza criterio) del test per la ricer ca dell’Antigene Prostatico Specifico (Psa) nella popolazione maschile. Tutto questo è avvenuto fino a oggi senza una dimostrazione di efficacia sull’utilità della diagnosi precoce. Due grandi studi randomizzati sull’efficacia dello screening con Psa sono stati condotti negli anni passati. Allo studio europeo (uno dei più grandi studi randomizzati mai condotti) ha partecipato come unico centro Italiano l’Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica, coordinatore il dottor Stefano Ciatto. Nel marzo scorso i trials hanno pubblicato i primi risultati: una riduzione di mortalità del 20% è stata osservata nello studio condotto in Europa (Erspc), ma non in quello condotto negli Stati Uniti (Plco), gravato da importanti limiti metodologici. Questi dati sono sufficienti per chiarire i risultati contraddittori dei numerosi studi osservazionali pubblicati negli anni precedenti? La dimostrazione che lo screening con Psa riduce la mortalità è sufficiente per raccomandarne l’uso come pratica individuale o come programma di sanità pubblica? La “conferenza di consenso” metterà a confronto opinioni e valutazioni, sulla base del documento elaborato. Tale documento propone che al momento attuale non siano proponibili programmi di screening per il carcinoma della prostata e che la persona che volesse comunque eseguire il test dovrebbe essere informato degli effetti collaterali negativi. Infatti sia il Plco che Erspc hanno confermato l’esistenza di una importante sovradiagnosi (48 casi sovradiagnosticati per una vita salvata), e quindi di un elevato sovratrattamento. Per giustificare l’uso di un test preventivo è necessario che esso induca più benefici che danni. Per capire se questo è il caso dello screening con Psa occorrerà attendere i risultati degli studi sulla qualità della vita d ei soggetti trattati e quelli del follow-up di Erspc e Plco. Per sviluppare il confronto è stato attivato anche un blog. .  
   
   
POVERI E STRANIERI PIÙ INDIFESI DI FRONTE AL RISCHIO TUMORE SE NE PARLA IL 29 OTTOBRE A FIRENZE IN UN SEMINARIO DELL´ISPO E DELL´ITT ANALIZZATO IL PESO DEI FATTORI SOCIO-ECONOMICI SULLA SOPRAVVIVENZA  
 
 Firenze, 28 ottobre 2009 - E´ abbastanza intuitivo: i fattori sociali ed economici influiscono sull´insorgenza dei tumori e sui successivi percorsi di cura. Ma questo “influsso” è misurabile? E cosa è possibile mettere in campo per correggere questa forbice che colpisce proprio le fasce di popolazione più deboli? Se ne parlerà a Firenze il 29 ottobre, nel corso di un Seminario organizzato dall’Istituto per lo Studio e la Prevenzione Oncologica (Ispo) e dall’Istituto Toscano Tumori (Itt), che si svolgerà dalle ore 8. 30 presso l´Auditorium Al Duomo di via Cerretani 54r. Il primo scopo del Seminario è quello di misurare se, dal punto di vista della diagnosi e della cura dei tumori, vi sono differenze fra i diversi strati sociali. A questo scopo saranno presentate le prime analisi del differenziale della sopravvivenza dei tumori, che p er ragioni tecniche è stato concentrato per il momento sul comune di Firenze. Per differenziare il livello socio economico dei singoli casi di tumore si è utilizzato il livello socio-economico della sezione di censimento di residenza del soggetto. Il confronto è stato effettuato analizzando gli esiti di salute (incidenza e sopravvivenza dei tumori) fra il terzo più deprivato con gli altri due terzi. Quello che si osserva considerando i tumori insorti negli anni 1997-2002 nel comune di Firenze è che i casi di tumore insorti in soggetti residenti nel terzile più deprivato avevano una probabilità di sopravvivere a 10 anni inferiore rispetto a tumori occorsi in soggetti meno deprivati. Interessante notare che tale differenziale negativo (dell’ordine del 20% ) era presente solo nei casi di tumore a discreta o buona prognosi (definiti come quelli con sopravvivenza a 10 anni superiore rispettivamente al 33% o al 66%), mentre nessuna differenza viene riscontrata per i tumori a prognosi pessima (sopravvivenza relativa a 10 anni < 33%). Bisogna inoltre tenere conto che il metodo di analisi (aggregato della sezione di censimento) tende a sottovalutare la differenza reale. Se dunque un differenziale esiste, ci sono azioni, che possono ridurlo e contrastarlo? Una possibile azione di contrasto èquella dei Programmi di screening. Sarà presentato il caso del programma di screening mammografico nel comune di Firenze. Sono stati studiati i casi di tumore della mammella incidenti in un periodo prima dello screening (1985-1986) e quelli successivamente alla attivazione del programma di screening (il programma di screening inizia a Firenze nel 1991). Inoltre sono state considerate 2 fasce di età: una interessata dallo screening (50-74 anni) una no (0-49 anni). Nel 1985-86 un caso insorto nel terzile pi&ug rave; deprivato aveva una probabilità di sopravvivere a 10 anni di quasi 12 punti percentuali inferiore rispetto agli altri due terzili sotto i 50 anni e di 15 punti fra i 50 e i 74 anni. Dopo 12 anni tale differenza è sostanzialmente ancora presente sotto i 50 anni, mentre è scomparsa sopra tale età. Questo dimostra l’efficacia dello screening mammografico nel ridurre la disuguaglianza nell’esito di salute. La disuguaglianza nel campo della salute però assume anche altri contorni. Uno di questo deriva da fattori etnici e migratori. Nel Seminario verrà presentato il caso dell’incidenza del tumore cervicale nelle Province di Firenze e Prato suddiviso per luogo di nascita. Sono stati esaminati i casi incidenti di carcinoma cervicale in queste due province e calcolati i tassi di incidenza suddivisi per luogo di nascita. E’emerso che rispetto alle donne nate in Italia le donne nate in un paese dell&rsqu o;Est Europa avevano un rischio quasi 4 volte maggiore, e quelle nate in Sud America più di 6 volte maggiore. Due sono, verosimilmente le cause di questa maggiore incidenza: la maggior prevalenza dell’infezione da Hpv, e il minor ricorso allo screening organizzato Infine nel corso del Seminario saranno illustrate le nuove Linee Guida regionali sul tabagismo che intendono facilitare e incrementare lo sviluppo di azioni intersettoriali per la prevenzione primaria e secondaria del tabagismo. Saranno presentati alcuni degli interventi in corso sulla prevenzione del fumo attivo e passivo in ambiente di lavoro, in ambiente domestico o rivolti a specifiche categorie di popolazione maggiormente a rischio, quali le donne ed i giovani. .  
   
   
SANITA´ IN ABRUZZO: CHIODI, ASL PAGHERANNO OLTRE 6 MLN A GRUPPO ANGELINI  
 
Pescara, 28 ottobre 2009 - Sarà di 6 milioni 350 mila euro la somma che le Asl regionali liquideranno al Gruppo Angelini a parziale anticipo dell´intero ammontare del debito che le sei aziende sanitarie hanno nei confronti del Gruppo che opera nel campo dell´ospedalità privata. Lo hanno annunciato il presidente della Regione, Gianni Chiodi, e l´assessore alla Sanità, Lanfranco Venturoni, ai rappresentanti sindacali dei lavoratori del Gruppo Angelini senza stipendio da oltre 9 mesi. "Si tratta di una stima assolutamente prudenziale", ha spiegato il presidente Chiodi ai rappresentanti sindacali e ai lavoratori del Gruppo Angelini che fin dalla mattina hanno presidiato la sede dell´assessorato alla Sanità. "Nel senso che questa cifra che le Asl e dunque la Regione Abruzzo possono liquidare al Gruppo Angelini deve tener conto dei controlli dei Nas e delle verifiche dei verbali della Commissione ispettiva permanente (Cip). Per completare questi controlli è necessario almeno una settimana". Nello specifico, secondo la tabella che il Presidente ha comunicato ai sindacati e alla proprietà, la Asl di Chieti liquiderà un milione 500 mila euro; la Asl di L´aquila-sulmona-avezzano si è detta disponibile a liquidare la somma di 4 milioni di euro, mentre la Asl di Teramo liquiderà 850 mila euro solo dopo firma del contratto 2009. Prima della riunione pubblica con sindacati e lavoratori il presidente Gianni Chiodi e l´assessore alla Sanità, Lanfranco Venturoni, insieme con gli assessori Mauro Febbo e Paolo Gatti, hanno avuto una lunga riunione tecnica con i commissari delle quattro Asl e i rispettivi direttori generali per verificare le condizioni del rapporto contrattuale, economico e finanziario con il Gruppo Angelini. Alla luce dei contratti che devono ancora essere firmati per il 2009 e i saldi del 2008, nei prossimi giorni le Asl dovranno presentare all´Agenzia sanitaria regionale il quadro completo, aggiornato alla data di ieri e comprendente tutte le verifiche sull´appropriatezza dei ricoveri e delle prestazioni degli organi tecnici, dei debiti e crediti che ogni azienda vanta nei confronti del Gruppo Angelini. .  
   
   
A BETLEMME POSTA LA PRIMA PIETRA DELLA CLINICA PER BAMBINI  
 
Firenze, 28 ottobre 2009 - L´assessore alla cooperazione internazionale, pace e riconciliazione fra i popoli, Massimo Toschi, ha preso parte ieri alla cerimonia della posa della prima pietra per la nuova Clinica di chirurgia pediatrica della Palestina. Alla cerimonia hanno partecipato le autorità della zona, dal Patriarca latino di Gerusalemme, Fouad Toual, al Primo Ministro dell´Autorità Palestinese, Salam Fayad, al Ministro della sanità Abu Moghli. In rappresentanza della Conferenza Episcopale Toscana c´era il vescovo di Montepulciano, Rodolfo Cetoloni, e padre Ibraim Faltas, per la Fondazione Giovanni Paolo Ii. Complessivamente erano presenti circa 300 persone, fra le quali l´amministratore delegato di Unicoop, Riccardo Sale, e il presidente italiano delle Misericordie, Gabriele Brunini, il governatore e il sindaco di Betlemme e il governatore di Gerusalemme. La cerimonia si è svolta a Beit Jala, nel circondario di Betlemme, nei territori dell´Autonomia palestinese. La nuova clinica, porterà il nome del papa benedetto Xvi, sarà pronta in circa 2 anni, e sarà il frutto dell´impegno congiunto della Regione Toscana e della Conferenza Episcopale della Toscana, che hanno firmato in proposito un protocollo d´intesa due giorni fa. La clinica, che sarà dotata di 40 posti letto per i piccoli degenti con la possibilità di ospitare anche le famiglie, viene realizzata nell´ambito del plesso, già esistente, della Bethlehem Arab Society for Rehabilitation, specializzata in riabilitazione, che offrirà il proprio supporto come struttura ospedaliera già operante. La nuova clinica è pensata come una struttura chirurgica d´eccellenza, con sale operatorie e dotazioni specialistiche per interventi di chirurgia su bambini e adolescenti fino a 14 anni, esclusa soltanto la fascia di neonatologia da 0 a 1 anno di età. Il plesso sarà anche attrezzato per consentire un´adeguata assistenza pre e post operatoria, con locali ambulatoriali che saranno dotati delle tecnologie mediche più avanzate. Regione Toscana e Conferenza Episcopale Toscana contribuiscono ciascuna con 1 milione e mezzo di euro, per un progetto che, complessivamente, costerà 5 milioni di euro. La Regione Toscana inoltre attraverso il servizio sanitario regionale e l´azienda ospedaliera Meyer si impegna inoltre ad attivare un programma di formazione professionale per il personale medico e paramedico che opererà nella struttura. La Fondazione Giovanni Paolo Ii, che già opera nei territori palestinesi con azioni di cooperazione internazionale, si occuperà di coordinare gli interventi e reperire ulteriori risorse e disponibilità. Da p arte dei presenti alla cerimonia di posa della prima pietra è stato sottolineato e apprezzato il ruolo svolto dalla Regione Toscana nella costruzione della nuova clinica che rappresenta un punto di svolta per la situazione sanitaria di tutta la zona. L´assessore Toschi ha sottolineato come questo sia «coerente con tutta l´azione della Regione Toscana in Palestina e in Medioriente. Un´azione di riconciliazione che parte dai bambini, le persone più ferite in questo contesto. Da Gaza a Nablus, da Gerico a Gerusalemme est e in tutta l´area – ha detto Toschi – l´ospedale dedicato a Benedetto Xvi segna una nuova cultura che mira a superare i conflitti e ricomporre la società». .  
   
   
“ARTICOLI PER SUTURE E LAPARASCOPIA” – EDIZIONE 2009 SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
Milano, 28 ottobre 2009 - Nel 2008 il valore del mercato italiano ha raggiunto i 427 Mn. Euro con una crescita dell’1,4%, in flessione rispetto alla media dell’ultimo quinquennio, in presenza di prezzi mediamente in calo. In leggera crescita la domanda di suture grazie ad un maggiore consumo di fili specialistici; più dinamiche le reti chirurgiche (+6,6%) grazie al successo delle mesh biologiche, composite ecc. E gli articoli monouso per laparoscopia e chirurgia mininvasiva, grazie alla sempre maggiore diffusione delle tecniche Mis; stabile la domanda di suturatrici e sistemi per emostasi (meccanica). Gli adesivi tissutali (+2,9% per 3,5 Mn. €) restano un mercato di nicchia La competizione vede il permanere di un duopolio (composto dalla leader Johnson & Johnson Medical e dalla inseguitrice Convidien Italia) che, per livello di ampiezza di gamma, contenuto tecnologico dei prodotti, presenza territoriale, risorse da investire nella promozione dei prodotti e nell’education, non può essere intaccato dai competitors se non per specifici segmenti/prodotti. Il posizionamento delle imprese nazionali rimane poco significativo e legato soprattutto a prodotti ormai da considerare commodities (suture, mesh tradizionali in Pp). Nel 2009 non sono prevedibili inversioni di tendenza: la centralizzazione delle gare favorirà ancora la tendenziale erosione dei prezzi e, almeno in parte, ostacolerà la fisiologica introduzione di prodotti innovativi. La domanda in volume evidenzia una sostanziale stabilità per suture, suturatrici per chirurgia open e mesh in Pp e una discreta crescita per mininvasiva monouso, adesivi tissutali e reti specialistiche. Dati Di Sintesi
Numero di imprese 30
Numero di addetti specifici 780
Numero di addetti per impresa 26
Valore del mercato 2008 a prezzi ex-fabrica (Mn. Euro) 427,0
Variazione media annua del mercato 2008/2004 (%)(a) 3,2
Fatturato per addetto (‘000 euro) 547,4
Valore aggiunto (Mn. Euro) 114,8
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro) 147,2
Quota di mercato prime 2 imprese (%)(a) 81,7
Quota di mercato prime 4 imprese (%)(a) 89,8
Previsioni di sviluppo del mercato 2009/2008(b):
· suture =
· suturatrici e sistemi per emostasi 0/1
· chirurgia mininvasiva monouso 3/4
· reti chirurgiche 2/3
· adesivi tissutali 4/5
Tendenza di medio periodo crescita differenziata
a) - in valore b) - in volume Fonte: Databank . .
 
   
   
SOS INFOMONDO AL GALLIERA DI GENOVA TRIAGE TELEFONICO MULTILINGUE 7 GIORNI SU 7 – 24 H  
 
Genova, 28 ottobre 2009- Da l’altro ieri presso il Pronto Soccorso del Galliera è attivo il primo servizio metropolitano di interpretariato telefonico multilingue per favorire la comunicazione tra il personale medico e infermieristico dell´Ospedale e i cittadini di nazionalità e lingua straniera. Il progetto, in fase sperimentale, si pone l´obiettivo di assicurare un intervento sanitario immediato, eliminando le barriere linguistiche e culturali, fornendo ai professionisti uno strumento che consenta di capire con chiarezza i sintomi e garantendo al paziente straniero di interpretare correttamente le informazioni sanitarie e le eventuali indicazioni terapeutiche. Il tutto sette giorni su sette e 24 h e per le lingue: inglese, spagnolo, francesce, cinese, arabo, albanese, rumeno, tedesco portoghese, ucraino. “Il servizio– spiega Roberto Tramalloni, Direttore Sanitario dell´Ente-, che a breve sarà esteso anche alle sale di degenza, si inserisce in un contesto più ampio finalizzato a promuovere e sviluppare una migliore cultura dell´assistenza e dell´accoglienza. L´accesso dei pazienti stranieri in Pronto Soccorso è di circa 10. 000 all´anno su un totale di oltre 50. 000. Una realtà che lavora quotidianamente a pieno ritmo e che si trova sempre più spesso a interloquire con persone di nazionalità, lingua ma anche consuetudini comunicative diverse. Con il triage telefonico multilingue, con il mediatore culturale a chiamata programmata e con la presenza di uno psicologo dedicato alle problematiche dei cittadini stranieri, l´Ospedale propone alla persona un vero e proprio servizio di mediazione integrata”. Come funziona? Attraverso due telefoni – uno per l´operatore sanitario e uno per il paziente - programmati per la scelta delle lingue (con rubrica dedicata). Selezionata la lingua il professionista viene messo in collegamento con un operatore madrelingua che traduce simultanemente ciò che dirà all´assistito, attivando una conversazione a tre (sanitario – mediatore – paziente). Il servizio consente in ogni momento della giornata, uno scambio informativo corretto ed esauriente per l´iter clinico-diagnostico del paziente. Sos Infomondo è un servizio specializzato di mediazione linguistica e culturale certificato Uni Es Iso 9001:2000. .  
   
   
NASCE IL LIBRETTO SANITARIO SPORTIVO INFORMATIZZATO DELLA REGIONE MARCHE.  
 
 Ancona, 28 Ottobre 2009 - Diventa attivo dal 26 ottobre su tutto il territorio marchigiano il Registro Regionale Informatico Centralizzato (Rric) - Libretto sanitario sportivo - Registro Epidemiologico della Regione. La presentazione ufficiale si e` svolta ad Ancona. La Zona Territoriale 7 di Ancona, tramite l´Unita` operativa di Medicina Dello Sport e Promozione dell´attivita` fisica, e` coordinatrice del progetto esecutivo e gestionale. In pratica, tutte le strutture sanitarie pubbliche e private in regime di autorizzazione/accreditamento, all´atto del rilascio della certificazione di idoneita` alla pratica sportiva agonistica, dovranno tempestivamente o al massimo entro il mese di effettuazione, registrare l´idoneita` nell´apposito Rric delle idoneita` sportive che sostituisce su tutto l´ambito regionale il ´Libretto sanitario dello sportivo´. ´Si tratta ´ ha spiegato il dottor Francesco Di Matteo, responsabile della U. O. Di Medicina dello Sport e Promozione dell´attivita` fisica - Z. T. 7 Ancona Asur Marche e coordinatore del progetto - di uno strumento fondamentale di consultazione e di analisi su scala regionale dei reali bisogni del movimento sportivo marchigiano. Le Marche sono le uniche in Italia a possedere tale Registro che andra` a costituire una potente banca dati utile al monitoraggio dello stato di salute di larga parte della popolazione e uno strumento di rete tra gli operatori del settore´. ´Il registro ´ ha continuato il dirigente regionale alla Sanita` pubblica, Giuliano Tagliavento ´ allo stesso tempo contribuisce ad esercitare una funzione di vigilanza e controllo sul rilascio delle certificazioni´. Collegandosi al sito www. Marcheinsalute. It &gt; Medicina dello sport &gt; Rric l´elenco sara` consultabile da parte di soggetti ed enti preposti, permettendo allo stesso tempo ai medici autorizzati di consultare un apposito settore Web dove accedere anche ad informazioni di tipo clinico-strumentale. In caso di non idoneita` o accertamenti strumentali aggiuntivi sara` annotato anche il codice diagnostico (Icd 9) che ha determinato il parere negativo o la motivazione degli accertamenti integrativi richiesti e si andra` cosi` a creare una sezione separata della banca dati che costituira` il Registro epidemiologico delle patologie sportive della Regione Marche. Il personale sanitario interessato potra` richiede la password di accesso al Rric Webwinners al seguente indirizzo: Z. T. 7 Ancona ´ Asur Marche, U. O. Medicina dello Sport e Promozione attivita` fisica, viale della Vittoria, 6 - Ancona. .  
   
   
ALZHEIMER. ASSESSORE VALDEGAMBERI PREMIA A BRUXELLES I.S.R.A.A. TREVISO VINCITORE 2° PREMIO EUROPEO RETE ELISAN PER PROGETTO INNOVATIVO  
 
Venezia, 28 ottobre 2009 - L’assessore alle politiche sociali della Regione Veneto Stefano Valdegamberi ieri a Bruxelles ha consegnato il premio europeo della rete Elisan e della Fondazione Médéric Alzheimer al Presidente dell’I. S. R. A. A. Di Treviso Fausto Favaretto per il progetto innovativo presentato sul tema del “vivere con e nonostante la malattia d’Alzheimer”. La cerimonia di premiazione è avvenuta nel corso dell’incontro della rete Elisan di cui Valdegamberi è vicepresidente e che rappresenta 1011 tra città e regioni e 28 milioni d’abitanti d’Europa. “Questo riconoscimento europeo valorizza il lavoro svolto dalla struttura di Treviso e da chi ha proposto questo moderno progetto – ha dichiarato Valdegamberi - che si riferisce alla realizzazione di una rete Alzheimer in una comunità locale del Veneto. Gli esperti europei hanno apprezzato la completezza della proposta presentata dall’ Israa che rappresenta molto bene l’esperienza del Veneto, all’avanguardia per il modello d’integrazione sociosanitario attuato in questo delicatissimo settore. Un modello che punta a mettere in collegamento i servizi pubblici e del privato-sociale, il volontariato e le famiglie, sia sul versante della domiciliarità che su quello della residenzialità, con schede di valutazione multidimensionali che situano al centro degli interventi la dignità della persona malata affiancando la famiglia con servizi di sollievo. Il concorso – ha ricordato l’Assessore veneto - aperto a tutti gli aderenti all’Elisan, ha premiato i progetti ritenuti più innovativi sia nel contesto domiciliare che in quello delle strutture residenziali che ospitano i malati, dei supporti medici e della formazione degli operatori”. L’esponente del governo veneto ricorda che le demenze senili e la patologia di Alzheimer sono in costante, allarmante, esponenziale crescita e costituiscono già oggi una delle sfide principali per la tenuta del welfare nei diversi Paesi e incideranno sempre più in futuro sui bilanci degli Stati. Per quanto riguarda il Veneto, il numero di casi di patologie cognitive nel 2000 è di oltre 70 mila di cui almeno 30 mila imputabili all’Alzheimer e con oltre 10 mila nuovi casi l’anno di questa malattia. .  
   
   
MILANO E TORINO INSIEME PER PROMUOVERE L’ARTE CONTEMPORANEA  
 
Milano, 28 ottobre 2009 - Le città di Milano e di Torino, con la Regione Piemonte e la Provincia di Torino, promuoveranno insieme iniziative legate all’arte contemporanea. Il progetto di collaborazione, denominato Contemporaryart + Contemporaneamente, è stato presentato ieri mattina a Torino e nel pomeriggio a Milano. “Milano crede nella città come fenomeno culturale – spiega l’assessore Massimiliano Finazzer Flory –. L’arte contemporanea è lo specchio della trasformazione urbana e rende feconde le nostre contraddizioni. Contemporaneamente è un progetto che crede all’innovazione e alla sperimentazione come identità delle nostre città. Con questa iniziativa si viene a creare una delle più grandi aree del mondo dedicate e destinate alla creatività”. Contemporaryart Torino Piemonte è un progetto avviato nel 2007 per dare omogeneità, coordinamento e continuità ai moltissimi eventi legati all’arte contemporanea che ogni fine anno si svolgono a Torino e nelle province piemontesi. La manifestazione - promossa dalla Città di Torino, dalla Regione Piemonte e dalla Provincia di Torino e sostenuta dalla Fondazione Arte Moderna e Contemporane Crt, dalle Camere di Commercio di Torino e Milano e dalle Ferrovie dello Stato - propone occasioni di conoscenza e d’approfondimento con le arti visive, la musica, il teatro, il cinema e le performing arts. “L’arte contemporanea fa sistema coinvolgendo addetti ai lavori e neofiti in un ricco palinsesto all’insegna della cultura e della scoperta – spiegano Fiorenzo Alfieri, Gianni Oliva, Ugo Perone assessori alla cultura di Comune, Regione, Provincia –. Si parte da Artissima 16, la miglior finestra sulla contemporaneità e i giovani artisti, appuntamento di riferimento con le più importanti gallerie italiane e straniere del settore. Si prosegue con la suggestione di Luci d’artista, luminoso esempio di come l’arte contemporanea possa scendere nelle vie e nelle piazze per svelarsi, gratuitamente a tutti. Contemporaryart diventa poi l’occasione per riscoprire gli spazi della Gam, riaperta ai visitatori in una rinnovata veste, oltre che una chance unica per visitare musei e spazi espositivi, in una proposta continua di eventi e appuntamenti che coinvolge non solo il Piemonte ma, in un’ottica di sinergia e scambio, la vicina Milano”. Quest’anno la sinergia tra la Città di Torino e il Comune di Milano ha fatto un passo avanti: le iniziative nell’ambito del contemporaneo previste a Milano nella stagione invernale sono state inserite all’interno del programma torinese di Contemporaryart con il logo Contemporaneamente. Milano 2009. In primavera, in occasione di Miart (26-29 marzo 2010), le posizioni si invertiranno e la programmazione di Milano sarà protagonista e verrà integrata con le iniziative torinesi. Il calendario milanese di Contemporaneamente. Milano 2009 ha in programma quattro grandi mostre promosse dal Comune. A Palazzo Reale fino al 31 gennaio 2010 è protagonista Edward Hopper, con la più grande antologica dedicata all’intera carriera del padre del Realismo statunitense. Dal 28 novembre al 14 febbraio il Pac Padiglione d’Arte Contemporanea consentirà invece di ammirare da vicino la recente produzione di Yayoi Kusama, la più importante artista contemporanea giapponese, nota al grande pubblico per le sue inconfondibili decorazioni a pois e per le enormi installazioni. Nella splendida cornice di Palazzo della Ragione invece, dall’11 novembre al 31 gennaio, saranno in mostra duecento scatti di Steve Mccurry che presentano volti, culture e scenari straordinari del Sud e dell’Est del mondo. L’11 dicembre aprirà invece una rassegna sulla rinascita della creatività artistica negli ultimi anni in Cina. Si rinnova, inoltre, l’appuntamento con Mint, Milano International Antiques and Modern art Fair, ai giardini Montanelli dal 12 al 15 novembre. Infine, nell’ambito dell’iniziativa Twister, grazie alla quale la Regione Lombardia ha prodotto dieci installazioni di arte contemporanea per altrettanti musei, alla Fondazione Stelline sarà esposta un’opera di Mario Airò e a Palazzo Reale un’installazione sonora di Marzia Migliora quale anteprima di una più complessa opera destinata al futuro Museo del Novecento. Lo speciale autunno di Contemporary Art Torino Piemonte raccoglie i patrimoni e le mostre del Museo d’arte contemporanea Castello di Rivoli, della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, della Fondazione Merz, del Parco Arte Vivente, Torino Film Festival, Siggraph 2009 - Computer animation festival, Sotto18 Film Festival, View Festival e View Conference, il festival internazionale di musiche e arti elettroniche Club to Club, visite guidate ai percorsi Arte Contemporanea e Arte Urbana, installazioni, incontri e attività, oltre a iniziative su tutto il territorio torinese e regionale. Tra le novità vi è la sezione dedicata a valorizzare l’eredità di World Design Capital Torino 2008 con Torino Design Week. Come è avvenuto nelle scorse edizioni sarà organizzata la Notte delle Arti sabato 7 novembre, serata ricca di feste, vernissage, performance e incontri con artisti e personaggi del mondo culturale europeo, grazie al coinvolgimento dei musei, delle fondazioni, delle gallerie e delle esposizioni di arte contemporanea della città che per l’occasione rimarranno aperte fino a tarda notte, sotto Luci d’Artista, la mostra open air delle opere luminose di artisti nazionali e internazionali. L’edizione 2009 propone due nuove opere: L’energia che unisce si espande nel blu di Marco Gastini e Mosaico di Enrica Borghi. Tra le iniziative fuori Torino, la Collezione Frac Piemonte – che presenta i lavori di 24 artisti emergenti a livello internazionale - alla Fondazione Pistoletto Cittàdellarte di Biella; il Museo del Presente, sempre alla Fondazione Pistoletto; la mostra di Urs Luthi, artista fondamentale per l’arte concettuale europea, a Villa Giulia, Verbania; e alla Reggia di Venaria, Il Giardino delle Sculture Fluide di Giuseppe Penone. Per informazioni: www. Contemporarytorinopiemonte. It .  
   
   
RISCOPERTE: INCONTRO DI OCCIDENTE E ORIENTE NELLA RETROSPETTIVA DELLA PITTRICE BRUNA BECCHETTI, A PERUGIA FINO ALL’8 NOVEMBRE  
 
Perugia, 28 ottobre 2009 – La chiamò “valorosa collega”, presentandone una mostra nel 1966, Gerardo Dottori, l’artista futurista umbro che aderì al Manifesto dell’Aeropittura, e aggiunse che spettava “al pubblico ed alla critica” il compito di giudicarla. Bruna Lilli Becchetti (nata a Perugia nel 1910, che aveva studiato all’Accademia di Belle Arti, si era dedicata alla vita domestica con famiglia e figli, e in questo ambito lontano dalla mondanità, dopo anni trascorsi ad Asmara nell’Africa Orientale Italiana, aveva continuato ad esercitare l’arte della pittura) si presentò a quella mostra presso la Sala della Vaccara con molte opere nuove. Gerardo Dottori ne descrisse senza retorica né infingimenti la fisionomia artistica, ne liquidò come “naturalmente superate” le prime prove, influenzate com’erano “dai modi di dipingere allora in voga”, e ne colse con esattezza l’originalità della seconda fase produttiva, scaturita – disse – dall’ uscita “dalla grigia cerchia delle mura cittadine e da quella azzurra dei monti dell’Umbria, per spingersi al di là dei confini d’Italia, verso l’Oriente, visitando città e luoghi a lei fino ad allora sconosciuti; vide, assimilò caratteri della vita dei vari ambienti; arricchì la sensibilità di luci, colori, forme per lei nuove…” Meglio di altre nel panorama critico di chi si occupò all’epoca di Bruna Becchetti, le parole di Gerardo Dottori descrivono bene la retrospettiva antologica di Bruna Becchetti, che la figlia Eliana, per la cura di Francesco Maria Becchetti, nipote dell’artista, ha allestito in questi giorni a Perugia in Via dei Priori presso la Bottega d’Arte di Paola Bruschelli (fino all’8 novembre). Accanto alle prime opere “di scuola” e al terzo, ultimo periodo dell’artista perugina, in cui le tematiche religiose dominano la tela e l’ispirazione (che si affievolì per spegnersi del tutto dopo la perdita del marito ed una grave malattia, fino alla morte della pittrice avvenuta nel 1993), il blocco importante di opere individuato da Dottori si offre al visitatore in tutta la sua singolarità: stilizzati villaggi che paiono orientali ma ricordano i borghi umbri si stemperano in geologie fantastiche dai colori chiari, che sanno – neppur tanto vagamente – di deserti e tinte pastello dei colori d’Oriente descritti da Paul Bowles di “The sheltering Sky”. Le lavandaie, le contadine ritratte (figure realistiche ma smussate e senza volto, come a suggerire che l’individualità non è niente rispetto alla natura e ai grandi processi storici) sono immerse in gradazioni di verde e marrone e avorio e beige e ocra, in tinte e luci sabbiate che evocano lontananze esotiche, che si direbbero memorie e nostalgie d’Africa, se non nascesse al tempo stesso la sensazione che sia proprio il paesaggio umbro a generarle. La sensazione è di trovarsi di fronte ad una Umbria trasfigurata in una dimensione orientale, una Umbria in cui la sensibilità di Bruna Becchetti sia riuscita a cogliere quella mistica radice comune fra Oriente e Occidente, che un poeta come Guido Ceronetti ascrive oggi alla fisionomia spirituale della regione, e che ha fatto dire recentemente ai monaci tibetani che Castelluccio di Norcia è il luogo in Italia più adatto alla meditazione. “L’opera di Bruna Lilli Becchetti – dice l’assessore alla Cultura della Regione Umbria Silvano Rometti – fa scoprire tratti dell’Umbria, che sono straordinariamente attuali, in sintonia con l’immagine della regione, come terra di spiritualità, luogo d’incontro e sintesi di culture diverse. Dobbiamo essere grati a questa mostra di averci fornito una originalissima conferma di questa chiave di lettura”. .  
   
   
RUN4MI. TERZI SALUTA I MILANESI IN PARTENZA PER LA MARATONA DI NEW YORK  
 
Milano, 28 ottobre 2009 - Correre con Milano, per Milano. A New York. Una sfida in cui protagoniste saranno la passione sportiva, la solidarietà e la creatività milanese. In occasione del tradizionale appuntamento con la maratona di New York, in programma il 1° novembre, l’assessore alla Moda, Design ed Eventi Giovanni Terzi - che parteciperà alla gara oltreoceano - ha presentato ieri mattina il progetto “Run4mi”. Saranno 450 gli atleti milanesi che correranno la maratona più importante del mondo: avvocati, tipografi, dentisti, medici, idraulici, impiegati, pensionati. Uomini e donne tra i 18 e i 70 anni – tra cui celebrità come Mara Venier, Beppe Bergomi, Alberto Cova, Linus e il vicepresidente della Regione Lombardia Gianni Rossoni - capitanati dall’assessore Terzi. Milano, a New York, corre “con un sogno nel cuore”, come recita lo slogan di “Run4mi”: raccogliere fondi per sostenere l’Associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo. La partenza ‘ideale’ quest’anno è dalla Triennale, spazio espositivo d’eccellenza della nostra città che presto aprirà una nuova sede a New York. “L’idea – ha commentato Terzi – è quella di creare un legame inscindibile tra Milano e New York, attraverso la nostra creatività e la nostra passione sportiva. Non è un caso infatti che quest’anno, per la prima volta, la maratona di Milano si terrà l’11 aprile, a 3 giorni dalla settimana del design”. E proprio l’Associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo sarà una delle associazioni cui la Milano City Marathon 2010 destinerà parte del ricavato. La maratona di New York è un appuntamento molto atteso: i 42 km e 195 metri del percorso, tra il ponte di Verrazzano e Central Park, metteranno alla prova 40. 000 atleti professionisti e amatoriali. Di questi, 3. 500 sono italiani e 450 milanesi. Per numero di partecipanti la nostra città si piazza al terzo posto dopo Parigi e Londra. Lo scorso anno per l’Associazione Bambini Cardiopatici nel Mondo sono stati raccolti 72. 620 euro. Per informazioni: www. Run4mi. It – segreteria@vistamilano. It .