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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Ottobre 2009
IL FUTURO DELLE VIE DI TRASPORTO TRANS-EUROPEE  
 
Roma, 28 ottobre 2009 - Si è conclusa la settimana scorsa a Napoli la Conferenza internazionale "Ten-t Days 2009. Il futuro delle vie di trasporto Trans-europee", organizzata dalla Commissione europea e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Le grandi reti di trasporto europee e le loro interazioni con i Paesi che si affacciano nel bacino del Mediterraneo e del Nord-europa sono il fulcro di questo appuntamento che, proprio per il rilievo delle soluzioni che cerca, sarà da ora, per richiesta italiana, un appuntamento fisso a cadenza annuale . Il prossimo incontro è già stato fissato, infatti, per il 2010 in Spagna, a Saragozza. Alla due giorni partenopea hanno partecipato 41 tra ministri, viceministri e rappresentanti dei Paesi europei, africani e dell´area del Mediterraneo, nonché della Federazione Russa e della Turchia. A far gli onori di casa il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, il vicepresidente della Commissione Ue con delega ai Trasporti, Antonio Tajani e il presidente di turno del Consiglio Ue, Asa Torstensson. Nelle numerose tavole rotonde organizzate, le delegazioni dei Paesi invitati si sono confrontate anche con gli esperti e i rappresentanti di aziende del settore, in modo da individuare concretamente i termini dell´obiettivo comune da raggiungere: la continuità territoriale tra i vari Paesi e all’interno degli stessi. Un obiettivo che chiede, innanzitutto, l’accesso alle risorse per attuare gli interventi. Oltre a creare le condizioni per prevedere forme di partenariato Pubblico e Privato, dunque, la Conferenza ha sottolineato l´importanza di ottimizzare le risorse che i singoli Stati destinano sia attraverso i fondi nazionali (Par, Pon, Fas), sia attraverso quelli comunitari (Tacis, Ispa, etc. ). Non meno rilevante è inoltre, l´individuazione dei migliori modi di trasporto: per ridimensionare la congestione o la saturazione di determinati Assi e, al tempo stesso, abbattere i forti costi energetici. Per il raggiungimento di simili finalità diventano allora riferimenti portanti le “Autostrade del mare”, le “Vie d’acqua interne” e l’interoperabilità della rete ferroviaria. In particolare, in un documento prodotto dalla Commissione europea, è emerso che l’Africa offre al continente europeo grandi occasioni di interazione commerciale, sia con i Paesi che si affacciano nel bacino del Mediterraneo, sia con i Paesi interni come il Senegal. Ma soprattutto offre, attraverso alcuni sistemi portuali, condizioni di complementarietà con piastre logistiche dell’Europa. A conclusione dei lavori è stata sottoscritta la Carta di Napoli, un documento che accoglie all´unanimità la proposta italiana alla Commissione Europea di non sottoporre ai vincoli del Patto di Stabilità - previsto dal Trattato di Maastricht - gli interventi infrastrutturali relativi alle reti di trasporto Trans-europee. Tra i punti affrontati nel suo intervento, il ministro Matteoli si è infine soffermato sulla "omogeneità funzionale" delle reti e "sul rischio che l´assenza di omogeneità, l´assenza di continuità e di fluidità degli assi (strade, ferrovie, telecomunicazioni, ecc. ) e dei nodi (porti, interporti ed aeroporti), possa riprodurre, in un sistema ormai globalizzato e sempre più alla ricerca di integrazione ed interazione, assurdi vincoli che distruggono ogni forma di mercato, ogni forma di sana competitività e azzerano l’unica condizione che la nostra generazione persegue: l´interesse comune". .  
   
   
TRASPORTI/ CONSEGNATA AD ENAC E MINISTERO INFRASTRUTTURE LA PRIMA FASE DELLO "STUDIO SULLO SVILUPPO FUTURO DELLA RETE AEROPORTUALE NAZIONALE"  
 
Bologna, 28 ottobre 2009 - Il 29 ottobre il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, e il Presidente dell´Ente Nazionale per l´Aviazione Civile (Enac), Vito Riggio, presenteranno la prima fase dello "Studio sullo sviluppo futuro della rete aeroportuale nazionale", realizzato dalla cordata formata da One Works, Kpmg e Nomisma. La presentazione, ad inviti, avrà luogo a Roma presso il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Lo Studio è in corso di svolgimento e la conclusione delle due ulteriori fasi è prevista per febbraio 2010. Il lavoro di redazione della prima fase dello Studio ha riguardato: le caratteristiche di capacità, funzionalità e livelli di servizio di 47 aeroporti; le relazioni che intercorrono fra gli scali e le aree adiacenti, con riferimento alle caratteristiche insediative, economico-produttive e ambientali dei territori nei quali sono localizzati gli aeroporti; l´accessibilità e i collegamenti territoriali, i livelli di intermodalità già presenti e previsti a breve e medio termine; il traffico passeggeri e merci, le caratteristiche qualitative e quantitative dei flussi e dei movimenti, la tipologia dei collegamenti nazionali e internazionali. La cordata formata da One Works, Kpmg e Nomisma si era aggiudicata l´incarico la scorsa primavera dopo una doppia fase di selezione. Lo Studio, coordinato da Enac, è finanziato per oltre l´80% con fondi stanziati dal Ministero Infrastrutture e Trasporti. .  
   
   
LA PUGLIA A TORINO PER AEROSPACE&DEFENCE MEETING  
 
Bari, 28 ottobre 2009 - La Regione Puglia, assessorato allo Sviluppo Economico e Innovazione Tecnologia, in collaborazione con lo Sprint Puglia e il Distretto Aerospaziale Pugliese, accompagnerà una selezione di aziende pugliese del settore aerospaziale alla seconda edizione di “Aerospace & Defence Meetings”, la business convention che si tiene al Lingotto di Torino il 28 e 29 ottobre. L’evento è strutturato come un’importante borsa d’affari dove fornitori e committenti si incontrano e dialogano per definire opportunità di collaborazione e d’affari, rivolte sia alle grandi e sia alle piccole imprese del settore. Alla prima edizione hanno partecipato 300 aziende provenienti da 18 Paesi di 4 continenti che hanno promosso oltre 6. 000 appuntamenti e incontri tra protagonisti industriali e istituzionali. La trasferta a Torino della Puglia aerospaziale sarà guidata dalla vice Presidente e Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, Loredana Capone e dal Presidente del Distretto Aerospaziale Pugliese, Giuseppe Acierno. “A poche ore dalla conclusione della rilevante missione che ha condotto in questi giorni nella nostra regione una nutrita e autorevole delegazione di operatori stranieri dell’aerospaziale, la Regione Puglia – ha detto Loredana Capone - è già pronta ad accompagnare le Pmi pugliesi del settore a Torino, dopo aver definito con gli organizzatori dell’evento, una fitta agenda di incontri commerciali tra le stesse aziende pugliesi e selezionati potenziali partner italiani e stranieri. .  
   
   
FINANZIAMENTO AEROPORTO AGRIGENTO  
 
Palermo, 28 ottobre 2009 – Grande soddisfazione è stata espressa dai tre assessori della giunta regionale siciliana, Michele Cimino, Roberto Di Mauro e Luigi Gentile, per il finanziamento di 30 milioni di euro di fondi Fas, per l’aeroporto di Agrigento. La delibera di giunta prevede, inoltre, la possibilità di utilizzare personale regionale o degli enti controllati dalla Regione nella gestione dello scalo. “Siamo estremamente soddisfatti - ha detto l’assessore al Bilancio, Di Mauro – perché, dopo l’autorizzazione del sito, arriva il finanziamento per la realizzazione dello scalo. Entro giovedì iscriveremo il progetto nell’Apq Trasporti. È l’ultimo atto che prelude alla realizzazione dell’aeroporto. Il governo regionale ha fatto tutto quanto gli spettava fare. Un risultato ottenuto anche grazie al realismo e alla tenacia del presidente della provincia di Agrigento, D’orsi, che ha sempre creduto alla possibilità di realizzare uno scalo nell’agrigentino”. “Ho sempre ribadito, prima da assessore alla Programmazione e poi al Bilancio – ha detto l’assessore all’Agricoltura, Cimino – che l’aeroporto di Agrigento poteva diventare una realtà. Finalmente, abbandonati i progetti faraonici e velleitari che non avevano i piedi per camminare, si sono create le condizioni per dare una risposta concreta e non falsi annunci ed illusioni alla provincia di Agrigento”. “Finalmente – ha aggiunto l’assessore al Lavoro, Gentile – si apre un nuovo capitolo per la provincia di Agrigento, per uscire dalla marginalità geografica che ne ha frenato lo sviluppo economico. Mi auguro che i tempi siano celeri per la realizzazione di una struttura che, insieme all’autostrada Agrigento – Caltanissetta farà uscire la nostra provincia dall’isolamento”. .  
   
   
AEROPORTO AGRIGENTO SVILUPPERA´ TURISMO  
 
Palermo, 27 ottobre 2009 – E´ stata affidata alla provincia regionale di Agrigento l´attuazione delle infrastrutture destinate alla realizzazione di uno scalo aeroportuale nel territorio agrigentino. Lo prevede una delibera, proposta dall´assessore regionale ai Trasporti, Nino Strano, e approvata ieri in giunta, che destina 30 milioni di euro di risorse Fas per opere e interventi finalizzati ad infrastrutture per il trasporto aereo nell’area centro meridionale della Sicilia. "Abbiamo sostenuto il progetto - ha spiegato Strano - nella convinzione che in un processo di sviluppo turistico questo aeroporto potrà soddisfare le richieste di un area non servita da alcun scalo, ed essere un volano per la crescita di quel territorio”. Il dipartimento Trasporti della Regione proporrà adesso al tavolo dei sottoscrittori l´inserimento del progetto nell’Accordo di programma quadro del trasporto aereo. .  
   
   
“FINANZIAMENTO E LEASING AUTO” – EDIZIONE 2009 SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
 Milano, 28 ottobre 2009 - Unico business in tenuta è quello del noleggio a m/l termine, che sottrae fasce di clientela soprattutto medio-piccola al leasing. Il noleggio, in definitiva, appare lo strumento più efficace per risolvere in un’unica soluzione il problema di acquisto e gestione dell’auto. Per le aziende con un grosso parco auto, i vantaggi della esternalizzazione delle attività amministrative e di gestione sono numerosi. A questi si aggiungono i vantaggi di costo, dovuti al forte potere d’acquisto delle società di noleggio. Tuttavia, la tensione competitiva è elevatissima, soprattutto nelle prime posizioni della classifica, con sorpassi tra i big per aggiudicarsi la leadership. È andata crescendo la pressione sui prezzi, in relazione alla politica di razionalizzazione dei costi intrapresa dalle aziende clienti per far fronte alla crisi economica generale. In generale, la recessione e la riduzione di liquidità avvenuta nel sistema economico hanno comportato un incremento del rischio di credito relativo alla clientela, soprattutto quella piccola, ciò che ha determinato la messa in atto di azioni miranti ad una migliore selezione del rischio sui nuovi clienti e a migliorare le attività di recupero. Il credito finalizzato è in forte calo, in relazione alla marginalità sempre più bassa che spinge gran parte degli operatori alla disintermediazione da questo mercato a favore di altri, in particolare quello dei prestiti diretti, considerati i principali strumenti di mantenimento della redditività. Ancora numerosi i mutamenti degli assetti proprietari, legati alle trasformazioni in atto nel mondo bancario. Gli operatori puntano ad aumentare le loro dimensioni per raggiungere livelli di efficienza superiori, ottimizzare le sinergie, ampliare e diversificare le reti distributive, acquisire portafogli clienti, migliorare la gestione e ridurre i costi operativi. In relazione alla crisi di liquidità del sistema, nel settore nel suo insieme è cresciuta l’importanza del funding; la disponibilità di fondi e il relativo prezzo condiziona in questa fase la scelta di adottare politiche espansive o di consolidamento, così come l’appartenenza o la collaborazione con uno o più gruppi bancari, in grado di garantire liquidità nel medio termine, costituisce un importante fattore per attuare politiche di sviluppo sul mercato. Dati Di Sintesi
Numero di società
· leasing autoveicoli 70
· noleggio a m/l termine 50
· credito al consumo 30
Numero di addetti totali
· leasing autoveicoli 5. 000
· noleggio a m/l termine 3. 000
· credito al consumo 9. 000
Valore dei contratti stipulati nel 2008 (Mn. Di euro)
· leasing autoveicoli 8. 200
· noleggio a m/l termine 3. 620
· credito al consumo 19. 377
Variazione del valore dei contratti stipulati 2008/2007 (%)
· leasing autoveicoli -7,4
· noleggio a m/l termine 7,1
· credito al consumo -13,5
Quote di mercato dei primi 4 operatori (%)
· leasing autoveicoli 37,7
· noleggio a m/l termine 75,3
· credito al consumo 33,3
Previsioni di crescita del valore dei contratti stipulati 2009/2008 (%) 3/5
· leasing autoveicoli -7/-10
· noleggio a m/l termine -2/2
· credito al consumo -12/-13
Fonte: Databank .
 
   
   
FINANZIARE IL TRASPORTO CON L’IVA PER SUPERARE MECCANISMI PERVERSI CHE PENALIZZANO CHI INVESTE SULLA MOBILITÀ SOSTENIBILE  
 
 Napoli, 28 ottobre 2009 - Finanziare il trasporto pubblico con fonti come il gettito Iva, anziché con l’imposta sui carburanti, e dare alle Regioni pro-quota le risorse in più derivanti dalla riduzione dei consumi della benzina legata all’aumento dell’uso dei mezzi pubblici. Sono le due proposte lanciate ieri dall’assessore ai Trasporti della Regione Campania e coordinatore delle Regioni per la mobilità, Ennio Cascetta, nel corso della 65esima Conferenza del Traffico e della Circolazione, che si chiude oggi a Riva del Garda. "Attualmente – ha spiegato Cascetta – il trasporto pubblico viene finanziato con una quota dell’accisa sulla benzina e sul gasolio. Un autentico paradosso, in quanto se aumenta l’uso dei mezzi pubblici, diminuisce di conseguenza l’uso delle auto private, quindi l’utilizzo dei carburanti e dunque le risorse da destinare ad autobus, tram e metropolitane. Risorse sempre più scarse, poiché i consumi di benzina in Italia sono calati del 35% dal 2000 a oggi, e negli ultimi 2 anni – a causa della crisi - anche quelli di gasolio sono in calo. Ciò significa fondi in meno per il trasporto pubblico: il gettito nel 2007 si è ridotto di 101 milioni di euro, nel 2008 di 116 milioni, e nel 2009 di 127 milioni". "Per superare questo meccanismo perverso – ha aggiunto - che penalizza chi investe sulla mobilità sostenibile come la Campania, non c’è altro da fare che prendere queste risorse da altre fonti più indipendenti da fenomeni esterni come il consumo dei carburanti, quale potrebbe essere ad esempio il gettito Iva". "La seconda proposta – ha poi sottolineato l’assessore regionale - è quella di valutare gli effetti positivi prodotti sulla bilancia dei pagamenti e sui costi esterni dalla riduzione dei consumi di carburante derivante dal corrispondente incremento dei servizi di trasporto pubblico, e destinare pro-quota tali benefici alle Regioni, sempre a sostegno dello sviluppo dei mezzi pubblici". "Tutto questo è necessario – ha quindi concluso Cascetta - perché bisogna aumentare ancora di molto la mobilità sostenibile, diventata ormai irrinunciabile come fattore determinante per tutelare l’ambiente e per garantire la competitività del Paese, visto che nelle città, dove maggiore è il traffico privato, si produce il 70-80% del Pil. La Campania è già avanti su questo tema da anni, a differenza del resto del Paese: grazie alla metropolitana regionale, al biglietto Unicocampania e ad altre iniziative che incentivano l’uso dei mezzi pubblici, negli ultimi otto anni qui i passeggeri del trasporto pubblico sono aumentati del 35%, mentre nello stesso periodo a Napoli il tasso di motorizzazione (ossia di auto in circolazione) è calato del 6%, contro un aumento nelle altre principali città italiane dell’1,2%". .  
   
   
“OPERATORI LOGISTICI, OPREATORI MULTIMODALI E SPEDIZIONIERI” – EDIZIONE 2009 SINTESI DELL’ANDAMENTO DELLA DOMANDA  
 
Milano, 28 ottobre 2009 - Le previsioni di chiusura dell’esercizio 2009 sono decisamente negative; nel primo semestre dell’anno si sono registrati cali di traffico e fatturato del 20-30% rispetto al 2008 e anche le imprese attive nelle spedizioni internazionali hanno fatto ricorso, per la prima volta negli ultimi 10 anni, agli ammortizzatori sociali (cassa integrazione, contratti di solidarietà e mobilità). Si stima che in chiusura d’anno il fatturato complessivo del settore subirà un calo dell’ordine del 20-25%, maggiore nell’area delle spedizioni internazionali, direttamente condizionate dall’andamento delle esportazioni e importazioni, e per le imprese impegnate nei servizi logistici per l’industria (automotive, meccanica, tessile ecc), e minore per le imprese che offrono servizi logistici legati all’industria alimentare (secco e a temperatura controllata) i cui volumi sono difficilmente comprimibili. Strette tra una committenza che cerca di intervenire sui costi logistici per ridurre l’impatto della crisi chiedendo significative riduzioni del prezzo dei servizi, la crescita dei costi operativi (carburante) e la riduzione dei volumi di merce movimentati, le imprese dell’area logistica vedranno ridursi ulteriormente la marginalità operativa, già particolarmente bassa. Unica nota positiva, la crisi economica ha calmierato il mercato dell’immobiliare logistico, che offre ora opportunità di locazione a prezzi più contenuti. La flessione dei traffici, in particolare nel trasporto internazionale, ha costretto buona parte delle imprese a rallentare e/o rimandare i progetti di espansione internazionale avviati nell’ultimo biennio e a concentrarsi nella ridefinizione/razionalizzazione della struttura aziendale (piattaforme, reti distributive ecc. ) al fine di contenere e/o ridurre i costi operativi. Si inasprisce inoltre la concorrenza sugli aspetti tariffari, sia per mantenere la clientela abituale, sia per acquisire nuovi traffici e contrastare la perdita di volumi presso i clienti acquisiti. Il potere negoziale dei clienti, elevato e in crescita, è strettamente legato all’entità dei contratti sottoscritti, del loro peso sull’attività complessiva dell’operatore logistico e della complessità dei servizi richiesti. Dati Di Sintesi
Numero di imprese
· Operatori logistici 300
· Spedizionieri ed Mto 500
Numero di addetti
· logistica 11. 000
· spedizionieri ed Mto 18. 000
Numero di addetti per impresa
· logistica 37
· spedizionieri ed Mto 36
Valore del mercato 2008 (Mn. Euro)
· logistica 4. 050
· spedizionieri ed Mto 5. 180
Variazione media annua del fatturato logistica 2008/2004 (%) 6,5
Variazione del fatturato spedizionieri e Mto 2008/2007 (%) 5,6
Fatturato per addetto (‘000 euro)
· logistica 370
· spedizionieri ed Mto 290
Valore aggiunto 2008 (Mn. Euro)
· logistica 700
· spedizionieri ed Mto 710
Valore aggiunto per addetto (‘000 euro)
· logistica 60
· spedizionieri ed Mto 40
Quota di mercato prime 4 imprese(a) (%)
· logistica 32,9
· spedizionieri ed Mto 38,6
a) - in valore Fonte: Databank .
 
   
   
CONCLUSO A BARI CONVEGNO SU CICLABILITÀ IN PUGLIA  
 
Bari, 28 ottobre 2009 - Oltre 400 persone hanno partecipato ieri mattina nell’Aula Magna del Politecnico di Bari, per assistere al convegno sul tema "Politiche regionali di Mobilità sostenibile: la Ciclabilità in Puglia". Operatori del settore, tecnici, professionisti, studenti, rappresentanze degli enti locali, hanno seguito le relazioni degli esperti su un tema che la Regione Puglia ha saputo affermare su scala nazionale. Nelle sue conclusioni, l’Assessore Mario Loizzo ha dichiarato: “Negli ultimi 5 anni, nell’ambito della rivoluzione copernicana operata nel comparto dei trasporti in Puglia, anche il settore della mobilità ciclistica ha trovato risposte adeguate. Si è passati da interventi realizzati attraverso le diverse misure del Por senza una guida, senza un criterio generale, senza la verifica di cosa è stato effettivamente realizzato per finire a discutere in Puglia della realizzazione di una Rete Ciclabile Regionale collegata alle altre Regioni e addirittura agli altri paesi del Mediterraneo. Del progetto Cyronmed, infatti, si parla dovunque: a) all´interno dei vari Piani predisposti o in via di predisposizione da parte della Regione Puglia (Prt, Pirp, Piano Paesaggistico); b) all´interno di altre Amministrazioni comunali e provinciali pugliesi, specie nell´ambito della Pianificazione strategica di Area vasta; c) in ambito nazionale, al punto che la Puglia viene chiamata a raccontare la propria esperienza quale unica Regione italiana che in pochi anni ha attivato una serie di processi a favore della mobilità in bicicletta; d) a livello internazionale visto che il progetto Cyronmed è ritenuto una "buona pratica" sia dall´Autorità di gestione greca che ha gestito il programma Interreg Archimed che dal Parlamento europeo che ha finanziato la ricerca, condotta da due università (una inglese e l´altra olandese) sullo sviluppo della Rete ciclabile europea Eurovelo come struttura essenziale per lo sviluppo del cicloturismo in Europa. Stiamo lavorando affinché tutti i provvedimenti che riguardano i trasporti facciano proprie le esigenze del trasporto in bicicletta. Il protocollo d´intesa tra Regione e Ferrovie sta dando i suoi frutti. Compatibilmente con il rinnovo del parco ferroviario le diverse Società stanno iniziando a prevedere spazi attrezzati per il trasporto delle bici sui treni. Sicuramente va recuperato il rapporto con tutti gli Enti proprietari delle strade: Anas, Comuni e Province, ma anche con Anci e Upi affinché venga rispettato quanto scritto nel Codice della Strada agli artt. 13 e 14: quando si realizza una nuova strada o quando si effettuano lavori di miglioramento, allargamento o manutenzione straordinaria di strade esistenti, vanno realizzate piste ciclabili adiacenti. I finanziamenti del Piano Pluriennale Attuativo 2007-2010 dell´Asse V di competenza dei Trasporti sono stati già assegnati. Anche se esiste un´azione specifica che prevede il finanziamento sia di percorsi ciclabili che di parcheggi di interscambio, cercheremo di recuperare economie per aumentare la quota parte destinata ai percorsi ciclabili di Cyronmed. Ma dobbiamo puntare maggiormente verso la rimodulazione del Po 2010-2013. Venti Milioni Di Fondi Fesr verranno sicuramente destinati per dare risposte ai Comuni e alle Province che tramite le Aree Vaste hanno già predisposto i piani sovracomunali della ciclabilità. Ci metteremo all´opera anche per cercare fondi Cipe e fondi del Pon Trasporti . Sembra giusto che la rete ciclabile nazionale Bicitalia di cui Cyronmed è una parte, diventi un´azione strategica del Governo in materia di opere infrastrutturali. Soprattutto dopo che il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione finalizzata ad includere anche il progetto di Rete Ciclabile Eurovelo tra le Reti di trasporto transeuropee Ten-t” .  
   
   
PEDEMONTANA.CATTANEO: BENE IL VIA DA CDA A PIANO ECONOMICO  
 
Milano, 28 ottobre 2009 - L´assessore alle Infrastrutture e Mobilità di Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, ha espresso il proprio apprezzamento "per l´approvazione del piano economico finanziario del progetto Pedemontana. E´ il frutto del lavoro di tutti i soggetti coinvolti, in particolare di quello svolto dal presidente della Provincia Milano, Guido Podestà". L´assessore Cattaneo ha anche anticipato che "con questo atto possiamo confermare che il progetto verrà presentato già alla prossima seduta del Cipe (il comitato interministeriale per la programmazione economica) che, da contatti informali con il Ministero, potrebbe tenersi il prossimo venerdì 6 novembre. Non solo possiamo così confermare che l´apertura dei cantieri avverrà il 10 marzo 2010, come già annunciato da lungo tempo, ma stiamo lavoriamo per anticipare l´avvio dei lavori di qualche settimana". .  
   
   
PONTE BETTOLA – CHISSO: LAVORI ULTIMATI A NOVEMBRE  
 
Venezia, 28 ottobre 2009 - “I lavori per il ponte Bettola sono iniziati il 21 ottobre e verranno ultimati entro novembre”. Un categorico Renato Chisso replica con queste poche parole alle affermazioni dell’ex assessore di Adria Eugenio Migliorini. “Potrei fermarmi qui – aggiunge Chisso – perché chi ha avuto responsabilità amministrative dovrebbe sapere quanti intoppi e trabocchetti ci sono in questo paese in ogni vicenda legata al fare. Nel caso del ponte, che di traversie ne ha viste parecchie, l’attuale ritardo, che considero ormai vicenda chiusa, è stato determinato da motivazioni tecniche riguardanti la firma del collaudo”. “Tanta voglia di stare sull’argomento, a pochi mesi dall’insediamento della nuova giunta e, di fatto, alla vigilia dell’avvio dei lavori, hanno tuttavia il sapore asprigno, comune in chi ha perso il confronto con gli elettori della polemica fine a se stessa, quella che non costruisce e non realizza alcunchè ma fa tanto rumore e tanto fumo. Non entro neppure sulla questione delle richieste di modifiche progettuali proposte dalla giunta sconfitta alle elezioni: le ricorda lo stesso Migliorini, che le chiama “opere migliorative”. Verrebbe da dire: ci mancherebbe solo che fossero state peggiorative. Però in ogni caso hanno richiesto di riprendere in mano l’intera partita progettuale. In ogni caso – conclude Chisso – ci saluteremo alla fine dei lavori del nuovo ponte, cioè tra qualche settimana”. .  
   
   
SECURITY FERROVIARIA: SEMPRE PIÙ STRATEGICO L’IMPEGNO ECONOMICO DEL GRUPPO FS PREVISTI 37 MILIONI DI EURO PER I PROGETTI SECURITY 2009-2011  
 
 Roma, 28 ottobre 2009 - Come il terrorismo mondiale può incidere sulla sicurezza del Paese e sulla sicurezza del sistema ferroviario nel suo complesso e come è sempre più strategico l’impegno finanziario del Gruppo Fs nella security ferroviaria. Questo è stato il tema del convegno di ieri promosso dalle Ferrovie dello Stato, impresa che punta sempre più alla security delle infrastrutture ferroviarie (binari, gallerie, viadotti). Non solo, nel 2008 sono diminuiti sensibilmente i furti nelle stazioni (-30%) e sui treni (-28%), grazie alla convenzione firmata con il Ministero dell’Interno nel novembre 2007. Dati confermati nel primo semestre del 2009 per una presenza sempre più visibile e capillare della Polizia Ferroviaria e della Protezione Aziendale del Gruppo Fs. La sicurezza legata al materiale rotabile e all’infrastruttura di Ferrovie è un bene di patrimonio comune che si inserisce nel più vasto quadro della sicurezza nazionale. Ad aprire il Convegno l’Amministratore Delegato di Fs, Mauro Moretti, che ha sottolineato la grande attenzione del Gruppo sulle tematiche legate alla sicurezza “tanto che – ha evidenziato Moretti – abbiamo individuato finanziamenti ad hoc per i Progetti di Security: di questi 90 sono già stati completati e 160 sono in corso di realizzazione. Per il prossimo triennio 2009-2011– ha continuato l’ad Fs – sono previsti investimenti fino a 37 milioni di euro”. Tra i progetti di security completati significativo quello legato la realizzazione e la manutenzione degli impianti di security di ben 99 siti ferroviari (grazie alla gara europea security) per un importo complessivo di 18 milioni: ponti, viadotti, gallerie, e stazioni attrezzate di telecamere, sofisticati sensori e controlli selettivi degli accessi. “Abbiamo fatto molto anche per la sicurezza dei convogli non solo quando viaggiano – ha aggiunto Moretti – 1,2 milioni sono già stati investiti per la messa in sicurezza dei siti di sosta dei treni. E per il Piano Parchi – ha specificato l’ad di Ferrovie – il Gruppo Fs investirà 17 milioni d euro mettendo in sicurezza oltre 25 siti che attualmente ospitano oltre 800 convogli (tra Av, trasporto nazionale e regionale). Interessanti progetti e investimenti pari a 3 milioni di euro anche per la sicurezza dei 109 treni della Flotta Etr. Per questi treni il Gruppo Fs ha predisposto una serie di interventi tecnici che impediranno l’accesso ai luoghi sensibili dei convogli (cabine di guida e sale strumenti) alle persone non autorizzate, prevenendo atti di sabotaggio o di attentato al personale di condotta dei treni. A sottolineare come il terrorismo possa diventare una vera e propria minaccia alle infrastrutture fisiche e virtuali è stato il Consigliere Ministeriale della Direzione Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni della Polizia di Stato, Domenico Vulpiani. Andrea Margelletti, esperto di studi strategici e di geopolitica, ha posto l’accento sull’evoluzione del terrorismo e la sua matrice radicale. Importanti le testimonianze dal mondo dell’industria con le ipotesi di soluzione in termini di Railway Security, il tema è stato approfondito da Sergio De Luca Amministratore Delegato Ansaldo Sts. Ritornando alle cause del terrorismo mondiale e ai suoi effetti, l’intervento di Igor Man, grande esperto di queste tematiche, ha messo in luce aspetti e criticità nel mondo islamico. Franco Fiumara, Responsabile Direzione Protezione Aziendale di Ferrovie ha sottolineato, poi, come i pericoli e le miopie organizzative possano precludere le azioni preventive e rallentare la velocità di risoluzione dell’evento. Nell’ambito del Convegno, infine, Roberto Setola dell’Università Campus Bio-medico di Roma, ha presentato il Master di Ii livello in Homeland Security organizzato dalla Scuola di Formazione Continua dell’Università Campus Bio-medico di Roma unitamente al Nitel. Il Corso, di durata annuale e con inizio previsto per il 10 dicembre 2009, mira a formare tecnologi della sicurezza, figure professionali capaci di offrire risposte strutturali alla crisi della sicurezza globale che coinvolge aziende e infrastrutture nazionali e internazionali”. .  
   
   
L´ASSEMBLEA LEGISLATIVA APPROVA IL PROGETTO DI LEGGE PER INCENTIVARE L´USO DELLA FERROVIA NEL TRASPORTO DELLE MERCI IN EMILIA-ROMAGNA.  
 
Bologna, 28 ottobre 2009 - Via libera dall’Assemblea legislativa al progetto di legge della giunta regionale che punta a riequilibrare il sistema di trasporto delle merci in Emilia-romagna incentivando il ricorso alla ferrovia. Per raggiungere quest’obiettivo, la Regione Emilia-romagna si impegna a mettere a disposizione di tutte le imprese logistiche e ferroviarie complessivamente nove milioni di euro di contributi in tre anni (tre milioni per ogni anno), a partire dal 2010. La condizione è che queste ultime “scontino” il contributo dallo schema tariffario applicato ai clienti. “E’ un provvedimento fondamentale – ha dichiarato l’assessore alla Mobilità e Trasporti della Regione Alfredo Peri – : sostenere il trasporto ferroviario delle merci è importante per il sistema economico, per ridurre l’inquinamento e per aumentare la sicurezza della circolazione. In un momento di crisi come questo, dove sul tema del trasporto merci si rischia di perdere il lavoro di anni, bisogna appoggiare chi ancora è convinto che i servizi ferroviari debbano aumentare e non diminuire. Con questa legge, e con ciò che comporta – ha concluso Peri – sappiamo di corrispondere a un’esigenza molto sentita dalle organizzazioni del settore e da tutto il comparto della logistica”. . .  
   
   
PORTI E NAVIGAZIONE: LE NOVITÀ DELLA LEGISLAZIONE REGIONALE NUOVE DISPOSIZIONI PER ACCELERARE I PROGETTI DEI PORTI TOSCANI  
 
Firenze, 28 ottobre 2009 - «Più semplificazione ed efficienza in un settore quale la portualità regionale che abbiamo promosso con il Pit e il Masterplan dei porti». Così l´assessore ai trasporti ed infrastrutture della Regione Toscana, Riccardo Conti, ha salutato il voto del Consiglio per l´approvazione della disposizione sui porti di rilevanza regionale e la navigazione interna, che modifica la legge regionale 3 gennaio 2005, n. 1, e la n. 88 del 1 dicembre 1998. La legge approvata definisce le funzioni relative al sistema della portualità regionale e della navigazione interna, secondo quanto precedentemente stabilito dalla legge Bassanini, dalla riforma del Titolo V della Costituzione e dalle sentenze della Corte Costituzionale che hanno attribuito con chiarezza le competenze in materia di porti di interesse regionale. «Una legge rivolta ad una necessaria riorganizzazione del settore portuale – ha commentato l´assessore Conti - che non può prescindere da un ‘esigenza di cooperazione sempre più stretta tra autorità di rango statale, regione ed enti locali. Il Masterplan della Regione Toscana - ha concluso Conti - individua la rete dei porti toscani come risorsa unitaria di interesse regionale, con un ruolo centrale nell’organizzazione della mobilità di merci e persone di area vasta. La rete dei porti è fondamentale per lo sviluppo della piattaforma logistica costiera, obiettivo strategico regionale. » Con le modifiche alla legge regionale 1/2005 viene, infatti, inserita la categoria dei porti di interesse regionale nel quadro delle norme sul governo del territorio, e vengono disciplinate le previsioni sui porti regionali attraverso l´accordo di pianificazione in analogia ai porti turistici e le modalità di attuazione del piano regolatore portuale in armonia con le altre disposizioni regionali. Le integrazioni alla legislazione vigente si inseriscono nel quadro della normativa regionale finalizzata a definire il procedimento per il trasferimento delle risorse agli enti locali per le funzioni attribuite. La legge completa l´attribuzione alle province delle funzioni amministrative in materia di navigazione interna, in coerenza con le attribuzioni sul demanio idrico. La legge prevede che la Regione si esprima in merito alla valutazione della idoneità tecnica dei progetti delle opere portuali regionali comprese le “opere di grande infrastrutturazione”, che precedentemente venivano sottoposte al parere del Consiglio Superiore dei lavori pubblici. La proposta di legge, infine, prevede un regolamento sul procedimento di approvazione dei progetti per la realizzazione delle strutture dedicate alla nautica da diporto, oggi gestito a livello statale dal Decreto del Presidente della Repubblica 509/ 1997, che necessita di un aggiornamento per essere reso omogeneo con i procedimenti della legge regionale 1/2005. .  
   
   
DEMANIO LACUALE, CATTANEO:RECUPEREREMO 3,5 MILIONI DI EURO RIEQUILIBRATA SITUAZIONE DEGLI INTROITI CON REGIONI VICINE  
 
Milano, 28 ottobre 2009 - Una "finestra" attraverso la quale recuperare 3,5 milioni di euro di canoni demaniali non riscossi dall´anno 2001-2002 fino al 15 luglio scorso. E regole per consentire una situazione più equilibrata dei canoni demaniali lacuali rispetto alle Regioni vicine. Sono i punti fondanti della legge sul demanio della navigazione e servizi lacuali approvata ieri in Consiglio regionale. L´assessore alle Infrastrutture e Mobilità di Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, subito dopo l´approvazione della legge ha spiegato che "chi non ha pagato fino a ora dovrà pagare i canoni arretrati e gli interessi legali, mentre verranno risparmiate le sanzioni di mancato pagamento. Questa è una soluzione che ci dovrebbe consentire di recuperare 3,5 milioni di euro. Questa legge è il frutto di un lungo e costruttivo confronto sia con i Consorzi dei Comuni che con gli operatori e rappresenta una soluzione di sintesi condivisa". I mancati introiti non derivano da situazioni di abusivismo, che sono 63 su 10. 000 concessioni ma da chi, pur essendo titolare di una regolare concessione demaniale, per motivazioni differenti, non ha mai pagato. "Per questi soggetti che si trovano in uno stato di morosità - ha spiegato l´assessore Cattaneo - è stata aperta questa finestra attraverso la quale potranno pagare i canoni arretrati più gli interessi legali, impegnandosi a rinunciare a ogni tipo di contenzioso". Per il futuro, ossia dal 15 luglio in avanti, vengono reintrodotte le sanzioni, mantenendo però il termine di 60 giorni entro i quali il pagamento avviene in maniera ridotta, così come del resto prevede la legge. La parte più importante della legge, ha spiegato però l´assessore Cattaneo, è quella che riguarda l´uniformità dei canoni. "Attraverso un provvedimento che consente ai Consorzi dei Comuni di variare i canoni demaniali del 30% in più o in meno, in base alle realtà delle Regioni vicine - ha spiegato l´assessore Cattaneo - abbiamo voluto creare una situazione più equilibrata in modo che i canoni demaniali non siano solo una tassa da pagare, ma anche uno strumento di sviluppo". .