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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Settembre 2010
MILANO; NIGUARDA, FORMIGONI: ESEMPIO SANITA´ CON PERSONA AL CENTRO, OPERATIVO IL NUOVO BLOCCO SUD  
 
Milano, 15 settembre 2010 - Il nuovo Blocco Sud dell´ospedale di Niguarda - primo grande intervento di una più ampia operazione di ammodernamento che coinvolgerà nei prossimi mesi e anni tutta la struttura - è in piena attività. Molti gli ambulatori e i reparti già operanti, grazie ai trasferimenti del periodo estivo, avvenuti senza criticità e senza aver mai interrotto le attività. Circa il 70% del Blocco è operativo, mentre il restante 30% lo sarà a breve. La struttura è stata visitata oggi dal presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni e dall´assessore alla Sanità, Luciano Bresciani, che sono stati accompagnati dal direttore generale di Niguarda, Pasquale Cannatelli. Dalla sala mensa al piano terra, Formigoni e Bresciani sono saliti al secondo piano, dove hanno visitato la cardiologia e la terapia intensiva, per poi scendere nell´area dei poliambulatori e nella hall. A fine luglio, infatti, si sono trasferite nel Blocco Sud tutte le attività ambulatoriali e l´intera attività cardiologica e cardiochirurgia. Nei giorni scorsi è stato completato il trasferimento dell´endoscopia, dell´attività dei trapianti e delle attività chirurgiche (chirurgia generale e chirurgia specialistica). A ottobre il completamento del trasferimento con le attività oncologiche ed ematologiche. Formigoni - insieme all´assessore Bresciani - ha voluto ringraziare il personale che, magari rinunciando a parte delle ferie, ha reso possibile il trasloco nei mesi estivi. "Si completa oggi - ha detto Formigoni - la prima fase con l´operatività di questo blocco di modernissima concezione con 470 posti letto, organizzato secondo un nuovo modello assistenziale per intensità di cura e con spazi molto più grandi. Oggi è un giorno molto bello e importante per tutti quelli che lavorano in questo ospedale e per tutti i cittadini, perché il profondo rinnovamento di Niguarda è veramente un´operazione in grado di cambiare, modernizzare e rendere più efficiente la sanità in Lombardia e in particolare nella città di Milano". "La nostra sanità - ha proseguito Formigoni - è centrata sulle esigenze della persona, oltre che sul fornire ai medici e agli operatori sanitari gli strumenti per agire nelle migliori condizioni. Regione Lombardia ha sempre investito risorse importantissime per l´edilizia sanitaria e per i nuovi e più moderni macchinari anche in un momento difficile per i bilanci pubblici". "Grazie all´impegno di tutti i professionisti - ha aggiunto l´assessore Bresciani - il Niguarda è arrivato primo. L´innovazione dell´intensità di cura è molto importante ed è un passo avanti verso l´avanzamento tecnologico, strutturale e organizzativo della sanità. Qui c´è il primo esempio di un nuovo processo in grado di sviluppare la scienza delle cure. Da questo nucleo occorre portare più medicina verso il territorio, nell´ambito di una rete funzionale di ospedali che operano in una logica di integrazione". Blocco Sud/scheda - Nella hall sono operanti 28 sportelli di prenotazione e accettazione, per favorire l´accoglienza e l´accessibilità. Sono in funzione i sistemi di gestione dei flussi mediante "totem elimina code" e accesso a prestazione per colore. Nel Blocco Sud sono concentrate in un´unica sede tutte le fasi del percorso assistenziale di cui il paziente ha bisogno: accettazione e prenotazioni, la visita (negli spaziosi e funzionali poliambulatori), le indagini diagnostiche, l´attività chirurgica, fino al ricovero, nelle stanze doppie, in linea con gli standard di livello europeo. Hanno sede nel Blocco Sud: oncologia, ematologia, tutto il dipartimento cardiologico con la cardiochirurgia, tutta l´attività dei trapianti e la chirurgia (chirurgia generale, chirurgia toracica, chirurgia vascolare, chirurgia plastica, ortopedia, ginecologia, urologia, terapia del dolore). Tutte specialità accomunate dal fatto che richiedono un´alta intensità di cura, caratteristica alla base dell´organizzazione logistica e sanitaria per l´intero nuovo Blocco. Il ricovero non avviene più per aree di specialità, ma i pazienti sono seguiti in aree suddivise sulla base dell´assistenza richiesta. In pratica il medico non ha più uno specifico reparto in cui visitare i "suoi pazienti". Tutto il Blocco diventa potenzialmente di sua competenza e sta a lui dunque muoversi andando al letto del degente in questa o quell´altra area, secondo il livello di cura richiesto. Il nuovo Blocco conta su una tecnologia biomedica di altissimo livello. Tra le novità la sala ibrida (sala operatoria con apparecchiature radiologiche che consentono di svolgere sia l´attività chirurgica tradizionale che quella interventistica a guida radiologica) e la sala di chirurgia robotizzata. Gran parte delle sale operatorie sono "integrate": le apparecchiature medicali sono collegate tra loro mediante dispositivi di controllo ambientale che consentono l´utilizzo di tecnologie per videoconferenza, riprese del campo operatorio in alta risoluzione con la possibilità per gli operatori di utilizzare schermi di ampie dimensioni e schermi di controllo touch screen integrati nelle pareti. Tecnologie d´avanguardia per garantire una sempre maggiore sicurezza a pazienti e operatori. I numeri del Blocco Sud: - 469 posti letto complessivi - 27 postazioni di terapia intensiva - 77 ambulatori - 17 sale operatorie - 6 sale di interventistica cardiovascolare - 2 risonanze magnetiche - 2 Tac - 7 radiologie.  
   
   
FALSO MEDICO SCOPERTO A VERONA  
 
 Venezia, 15 settembre 2010 - “I miei più sinceri complimenti ai Nas dei Carabinieri ed alla Polizia Municipale di Verona che hanno abilmente smascherato questo impostore, responsabile di un reato molto grave perché con i suoi imbrogli ha rischiato di mettere a repentaglio la salute della gente”. Lo sottolinea l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto, commentando l’operazione che ha portato alla scoperta di un falso medico che esercitava in strutture delle province di Verona, Brescia, Torino e Pordenone. “Per quanto riguarda l’attività svolta da questo signore in eventuali strutture pubbliche o convenzionate in Veneto – aggiunge Coletto – chiederò immediatamente ai responsabili di verificare dove ha esercitato, con che mansioni, e se è stato seguito il corretto iter per l’accensione del rapporto di lavoro o di collaborazione. Se emergerà qualche mancanza – conclude Coletto – prenderemo le determinazioni del caso”.  
   
   
BIOTERAPIA, LA “VIA ITALIANA” CONTRO IL MELANOMA COMBATTERE IL TUMORE POTENZIANDO LE DIFESE DELL’ORGANISMO PARTE UNO STUDIO, IL PRIMO AL MONDO CON QUESTO APPROCCIO, CHE COINVOLGERÀ 8 CENTRI DELLA PENISOLA  
 
 Milano, 15 settembre 2010 – Si chiama bioterapia e rappresenta una nuova arma per sconfiggere il cancro. Agisce potenziando le difese immunitarie dell’organismo del paziente per poter meglio vincere la neoplasia. Uno studio italiano (“Nibit M1”) la sperimenterà contro il melanoma, un tumore della pelle particolarmente aggressivo e in costante crescita che ogni anno nel nostro Paese fa registrare 7000 nuovi casi e 1500 decessi. La ricerca è condotta dal Nibit, il Network Italiano per la Bioterapia dei Tumori, costituito nel 2004 con la finalità di riunire in rete i più importanti centri italiani che si occupano di questo tipo di trattamento, ed è realizzata grazie alla partnership con Bristol-myers Squibb (Bms). “Nibit M1” utilizzerà ipilimumab, un nuovo anticorpo monoclonale di Bms, associandolo alla fotemustina, un chemioterapico standard per il melanoma. È la prima volta al mondo che viene realizzata una sperimentazione di questo tipo, una via tutta italiana contro questo tumore, presentata ieri a Milano in un incontro con la stampa. “Finora ipilimumab è stato studiato prevalentemente in monoterapia con ottimi risultati – spiega il prof. Michele Maio, direttore dell’Immunoterapia Oncologica del Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena-istituto Toscano Tumori e coordinatore dello studio -. Le potenzialità di questa nuova molecola sono enormi e la stiamo utilizzando anche nel cancro della prostata e del polmone. Dal 4 giugno scorso Bms l’ha resa disponibile per uso compassionevole per i pazienti affetti da melanoma anche in Italia. Quanto già emerso dai trial internazionali evidenzia che siamo di fronte al primo significativo passo in avanti nella lotta contro questa neoplasia, che negli ultimi 30 anni non ha fatto registrare alcun progresso. Il nostro studio arruolerà 84 pazienti colpiti da melanoma in fase metastatica, includendo sia quelli mai trattati prima sia quelli già sottoposti in precedenza a una terapia”. “Nibit M1” è uno studio cooperativo e multicentrico e coinvolge 8 centri italiani. “Con il nostro Network – sottolinea il prof. Giorgio Parmiani, presidente del Nibit e direttore dell’Unità di Immuno-bioterapia del Melanoma e Tumori Solidi dell’Istituto Scientifico Fondazione San Raffaele – vogliamo favorire l’interazione scientifica e operativa dei ricercatori pre-clinici e clinici impegnati nella definizione di nuovi studi per combattere il cancro con un approccio immuno-biologico. In particolare l’immunoterapia rappresenta una forma di bioterapia: quest’ultima comprende tutti quei trattamenti che inducono modificazioni nel nostro organismo per favorire una forte reazione contro il tumore, senza distruggere direttamente le cellule malate. ‘Nibit M1’ è il primo studio clinico al mondo destinato a valutare in maniera prospettica nuovi criteri di risposta clinica, quelli caratteristici dell’immunoterapia. Un approccio che nei prossimi 5 anni potrà cambiare in maniera significativa le modalità di valutazione della efficacia delle terapie biologiche in oncologia. Ed il melanoma rappresenta il candidato ideale per la sua applicazione”. “Con questo studio - continua il prof. Maio - vogliamo valutare l’efficacia clinica dell’aggiunta di ipilimumab alla fotemustina impiegata come trattamento standard. Inoltre, valuteremo l’efficacia del trattamento anche in pazienti con metastasi cerebrali che di norma sono esclusi dalle sperimentazioni cliniche. Per fare questo utilizzeremo anche nuovi criteri per l’analisi della risposta al trattamento identificati proprio sulla base delle risposte cliniche alla bioterapia del cancro. Ad esempio, al contrario di quanto avviene con i criteri convenzionalmente utilizzati per la chemioterapia, l’iniziale progressione di malattia non significherà più il fallimento del trattamento e la necessità di interromperlo in quanto la risposta clinica potrebbe essere osservata anche proseguendo il trattamento stesso e quindi in fasi più tardive”. Il melanoma rappresenta il 4% dei tumori della pelle ma è responsabile dell’80% dei decessi per cancro della cute. Un paziente su cinque sviluppa la forma aggressiva e avanzata della malattia, con una prognosi infausta, caratterizzata da una sopravvivenza mediana di circa 6 mesi. La sua incidenza è cresciuta ad un ritmo superiore a qualsiasi altro tipo di tumore, ad eccezione delle neoplasie maligne del polmone nelle donne, con un aumento di 10 volte nell’ultimo mezzo secolo. E colpisce persone sempre più giovani, di età compresa tra i 30 e i 50 anni. Non emergono significativi miglioramenti nel trattamento della malattia da 30 anni. “Con ipilimumab – afferma il prof. Maio – assistiamo a una svolta, perché questo anticorpo ha un meccanismo d’azione ‘rivoluzionario’. Agisce, infatti, al livello delle cellule del sistema immunitario, attraverso un meccanismo che rimuove i ‘blocchi’ della risposta immunitaria antitumorale. L’italia ha svolto un ruolo essenziale nello sviluppo clinico della molecola: è l’unica terapia che ha dimostrato di migliorare in maniera statisticamente significativa la sopravvivenza delle persone colpite da melanoma metastatico”. Una ricerca presentata all’ultimo congresso americano di oncologia (Asco), che si è svolto a Chicago lo scorso giugno, ha messo in luce i risultati straordinari ottenuti grazie a ipilimumab: la sopravvivenza a un anno è quasi raddoppiata, passando dal 25% al 46%. Alla luce di questi dati, l’ente regolatorio americano per i farmaci (Fda) ha sottoposto ipilimumab a una procedura di controllo prioritario: un meccanismo riservato solo a quelle molecole che offrono importanti avanzamenti terapeutici. Anche in Europa Bms ha avviato le procedure per l’approvazione. “Il nostro studio – conclude il prof. Parmiani – è la naturale continuazione di importanti trial internazionali ed è la conferma dell’eccellenza raggiunta dalla ricerca scientifica italiana, in grado di farsi valere grazie alla qualità del lavoro svolto”.  
   
   
PRATICHE DI INVALIDITA´ ALL´INPS DALL’ 1 OTTOBRE, FIRMATA IERI LA CONVENZIONE TRA REGIONE LOMBARDIA ED ENTE PREVIDENZIALE  
 
 Milano, 15 settembre 2010 - Regione Lombardia e Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (Inps) hanno sottoscritto ieri - presso la sede dell´Assessorato alla Famiglia, Conciliazione, Integrazione e Solidarietà Sociale - una convenzione attraverso la quale saranno affidate all´Inps, a partire dal 1 ottobre, le attività amministrative per la concessione delle pensioni, assegni e indennità connessi all´invalidità civile. "Questa convenzione - ha commentato l´assessore regionale Giulio Boscagli - fa parte di quel percorso di semplificazione già in atto in Regione Lombardia. Dal primo ottobre, grazie a questo accordo, sarà facilitato il percorso per i cittadini e sarà garantita una maggiore rapidità per la concessione dei benefici economici per gli invalidi civili del nostro territorio; il periodo di attesa non supererà infatti i 30 giorni dalla definizione dell´accertamento medico legale dell´Inps". L´inps dunque - in qualità di soggetto titolare ultimo dell´accertamento sanitario definitivo - procederà all´attività istruttoria amministrativa di concessione attraverso la richiesta di documentazione e agevolando il cittadino nella consegna della documentazione stessa. Inoltre trasmetterà il provvedimento di concessione o diniego del beneficio economico oltre che al cittadino anche alla Asl di residenza, il tutto in un lasso di tempo medio non superiore ai 30 giorni dalla definizione dell´accertamento medico legale. Questi nuovi adempimenti non comporteranno alcun aumento di costi per i cittadini.  
   
   
SARDEGNA. VISITA STRUTTURE OSPEDALIERE: UN BILANCIO ASSOLUTAMENTE SODDISFACENTE  
 
Cagliari, 15 Settembre 2010 - "Un bilancio assolutamente soddisfacente, di buon auspicio per una compiuta ed efficace realizzazione della riforma sanitaria nell´Isola". E´ il commento dell’assessore regionale della sanità, Antonello Liori, al termine delle visite ad alcune strutture ospedaliere isolane, che per tre giorni lo hanno visto protagonista insieme al suo staff ed a tre consulenti dell’Agenas (Agenzia nazionale Sanità), Emidio Di Virgilio, Francesco Enriquez e Ragnar Gullstrand. Esperti che il Ministero ha messo a disposizione dell’Assessorato per contribuire alla riorganizzazione della rete ospedaliera isolana, secondo le regole imposte dal nuovo Patto per la Salute, e soprattutto in vista dell’approvazione della legge di riforma sanitaria, al momento all’attenzione della Commissione consiliare. L’assessore ed i consulenti hanno fatto tappa ad Ittiri, Thiesi, Ozieri, Sassari, Olbia, Nuoro, Ghilarza, Oristano, Cagliari, Carbonia ed Iglesias, intrattenendosi coi dirigenti delle Aziende sanitarie e delle strutture ospedaliere, così da raccogliere informazioni e dati utili per la stesura di una relazione finale, che sarà pronta entro il mese e contribuirà alla stesura finale del Piano regionale della rete ospedaliera da parte dei tecnici dell’Assessorato. “Un’impressione positiva confortata anche dal parere dei tre consulenti ministeriali – ha proseguito l’assessore Liori – che, anche durante l’incontro avuto col Presidente della Regione, Ugo Cappellacci, hanno avuto parole incoraggianti e di soddisfazione per la situazione generale riscontrata. Inoltre, nonostante le ovvie criticità da affrontare e risolvere al più presto, hanno evidenziato l’ampia e fattiva disponibilità verso una riforma importante del sistema, confortata dalla competenza dimostrata, sia da parte della struttura tecnica dell’Assessorato che del personale all’interno delle strutture visitate. Insieme al Presidente, ho perciò piena fiducia sulle capacità del Sistema sanitario regionale di poter raggiungere un livello di qualità e di efficienza pari agli standard richiesti dal Ministero della Salute.” “Saranno certamente necessarie rimodulazioni o adeguamenti di alcune strutture sanitarie, periferiche o urbane – ha concluso l’assessore Liori - ma tali decisioni si cercherà di condividerle con le parti sociali e coi rappresentanti del territorio, prima di avere il benestare del Consiglio regionale. Comunque, non è ipotizzabile alcun taglio indiscriminato dei servizi sanitari del territorio, tanto meno una diminuzione della qualità dell’offerta sanitaria."  
   
   
SANITA´IN ABRUZZO: CHIODI, I CONSENSI CI AIUTANO AD ANDARE AVANTI  
 
L´aquila, 15 settembre 2010 - L´abruzzo quale "esempio" verso le altre regioni del Sud per percorrere con successo la strada del risanamento della sanità. È la tesi di un autorevole quotidiano nazionale che in un articolo di fondo, a firma di Mario Pirani, affrontando i problemi legati al risanamento della sanità delle regioni, ha dato atto alla Regione Abruzzo di aver avviato con successo il difficile percorso del risanamento dei conti sanitari, al pari delle regioni del Nord e del Centro che questa strada l´hanno già battuta con ottimi risultati. "Non può che far piacere - ha commentato il commissario per la Sanità, Gianni Chiodi - che una firma autorevole e con una competenza riconosciuta da tutti come Mario Pirani condivida il difficile e ineludibile percorso avviato dalla Regione sul fronte dei conti sanitari. Questo giudizio, insieme a quello dei cittadini e degli addetti ai lavori, ci spinge ad andare avanti, nella convinzione che così facendo si sta lavorando per il bene degli abruzzesi". La Regione, scrive Pirani, "ha affrontato la chiusura, malgrado opposizioni ai Tar ed altri ostacoli, dei primi cinque piccoli ospedali e il loro inserimento nel nuovo modello di Pta (presidio territoriale di assistenza). Né è risultato un risparmio a lungo termine e un servizio migliore". Nell´articolo viene poi affrontato il nodo della sanità privata convenzionata e anche in questo campo viene evidenziata la decisa azione del Commissario e del sub-commissario in materia di riduzione dei costi. "L´altro ostacolo - scrive ancora l´editorialista -, affrontato con determinazione, è stata la resistenza delle case di cura private restie ad accettare i tetti di spesa concordati con la Regione". Di fronte "all´annuncio che a chi non firmava sarebbe stata cancellata la convenzione, le cliniche private sono subito venute a più saggi consigli. Dunque - conclude Pirani -, anche nel Sud si può dire ´Yes, we can!´. Tutto sta a provarci".  
   
   
SANITÀ IN CALABRIA: IL GOVERNATORE SCOPELLITI HA INCONTRATO ASSESSORI E CONSIGLIERI REGIONALI COSENTINI  
 
Reggio Calabria, 15 settembre 2010 - La sanità è stata al centro dell’incontro tra il Presidente della Regione Calabria Giuseppe Scopelliti e gli assessori e consiglieri regionali di maggioranza della provincia di Cosenza. Nel corso della riunione, tenutasi nel pomeriggio del 13 settembre a Palazzo Campanella a Reggio calabria, ed alla quale ha preso parte il senatore Antonio Gentile, sono state approfondite le problematiche connesse alla razionalizzazione del Sistema Sanitario calabrese con particolare riguardo alle chiusure previste dal piano di rientro che, in qualità di commissario, il Presidente Scopelliti deve attuare. Specificatamente si è analizzata la situazione che interessa il territorio cosentino, relativamente alla rete ospedaliera. Scopelliti ha trovato pieno appoggio da parte dei presenti sia per quanto concerne la necessaria riconversione di alcuni ospedali sia per la necessaria ed improcrastinabile chiusura di quelle dove non si eroga alcun servizio sanitario e dove non è garantita la sicurezza. Il piano prevede comunque, la implementazione ed il potenziamento dei servizi territoriali di base che assicurano il soddisfacimento della domanda sanitaria, puntando ad una qualificazione dell’offerta, anche in termini di efficacia ed efficienza, utilizzando razionalmente le risorse ed eliminando gli sprechi. Si è ribadita la volontà di coinvolgere, contrariamente al passato, amministratori locali e territorio. Sul piano di rientro, il cui percorso attuativo è obbligatorio per il commissario Scopelliti, gli assessori ed i consiglieri di maggioranza hanno particolarmente apprezzato il modus operandi di Giuseppe Scopelliti. “Un piano di rientro pesante, che prevede grandi responsabilità attuative, che in passato sono mancate – è stato detto al termine dell’incontro. Va dato atto al decisionismo costruttivo del Governatore Scopelliti che sin dai primi giorni dall’insediamento ha affrontato in modo deciso, serio e responsabile questo delicatissimo problema, coinvolgendo sindacati, ordini professionali, organizzazioni rappresentative, operatori e parti sociali. Se vogliamo strutture di qualità e garanzie serie per i calabresi, questo è il percorso”. Orario: 17.00/19.00 Conduttori: Dott.ssa Roberta Greco - Dott.ssa Laura Ottolenghi Supervisione Prof. Maurizio Gasseau  
   
   
BOLZANO: PROROGATA LA CONVENZIONE TRA LA PROVINCIA E LA CLINICA DI BAD HäRING  
 
Bolzano, 15 settembre 2010 - L’assessore provinciale Richard Theiner si dichiara soddisfatto della proroga della convenzione da parte della Provincia di Bolzano con la “Allgemeine Unfallversicherungsanstalt (Auva)“ di Vienna, (che esiste dal 1989), e che garantisce in questo modo ai pazienti dell’Alto Adige, che hanno subito incidenti o traumi, da cui successivamente scaturisce una grave invalidità, le cure riabilitative presso il centro riabilitativo a Bad Häring, nei pressi di Wörgl nel Tirolo. In Alto Adige non esiste nell’ambito della riabilitazione fisica un centro così altamente specializzato come il centro di Bad Häring. Ogni anno, circa 10 pazienti altoatesini vengono inviati nella struttura austriaca citata per poter garantire loro una terapia di altissima specializzazione. Inoltre fino ad un massimo di 20 persone all’anno, già sottoposte a una terapia stazionaria presso il centro di riabilitazione Bad Häring, possono usufruire, nell’ambito dei posti disponibili, di un ricovero all’Ospedale di Ortopedia chirurgica e Riabilitazione di Rovinj in Croazia. Inoltre, l’assessore Theiner ricorda l’importanza di un’altra proroga di convenzione. Si tratta dell’accordo della Provincia di Bolzano con la “Salk – Gemeinnützige Salzburger Landeskliniken" esistente dal 1987, che ha per oggetto cure chirurgiche e terapeutiche, in presenza di schisi-labio-palatine o altre malformazioni maxillo-facciali congenite. Theiner sottolinea che dall’agosto dell’anno scorso gli esperti di Salisburgo vengono due volte l’anno presso l’Ospedale di Bolzano, al fine di garantire ai circa 50 bambini altoatesini affetti da schisi-labio palatina, visite e trattamenti ambulatoriali. Le famiglie dei pazienti in cura sono quindi considerevolmente sollevate a non dover più affrontare un viaggio fino a Salisburgo per brevi visite di controllo.  
   
   
ROMA: VAN GOGH , ARTISTA DEI "DUE MONDI", AL VITTORIANO  
 
 Roma, 15 setttembre 2010 – Bissare il successo della mostra sul Caravaggio, questo l´obiettivo non tanto segreto di "Vincent Van Gogh. Campagna senza tempo - Città moderna" grande mostra dedicata al al tormentato genio del colore in esposizione al complesso del Vittoriano dall´ 8 ottobre al 6 febbraio del prossimo anno. Una mostra che, già nel titolo, rivela la chiave di lettura scelta per ripercorrere un tratto dell´arte e della vita di Van Gogh poco esplorato, quella sorta di ambiguità nel collocarsi al mondo che si svela, ad esempio, nella doppia identità degli autoritratti in cui si ritrae, alternativamente, nei panni di "gentiluomo di città" e di contadino. Universi contrapposti, la campagna fissa e immutabile, e la città centro del movimento e del cambiamento, tra cui l´artista oscilla, nell´impossibilità dolorosa di una scelta definitiva. In mostra settanta capolavori tra dipinti, acquarelli e opere su carta del maestro olandese, tutte opere scelte tra quelle che meglio illustrano il tema della mostra, come "I piantatori di patate" (e i bellissimi disegni di contadine chine al lavoro), "Il viadotto"), "gli Orti a Montmartre", e oltre trenta opere dei grandi artisti che gli furono di ispirazione – tra i quali Millet, Pissarro, Cézanne, Gauguin e Seurat. Presentando la mostra il sottosegretario ai Beni culturali, Francesco Giro, ha messo in luce anche la funzione del complesso del Vittoriano, destinato a diventare " un museo dei musei", mentre la citta´ eterna, per i 150 anni dell´ Unita´ d´ Italia e i 140 di Roma Capitale, sarà protagonista mondiale dell´ arte. A presentare la mostra, oltre al sottosegretario ai Beni culturali, Francesco Giro, il consigliere del presidente della Repubblica per la conservazione del patrimonio artistico, Louis Godart, L´assessore alle Politiche Culturali e alla Comunicazione del Comune di Roma, Umberto Croppi i, l´ assessore alle politiche culturali della Provincia di Roma, Cecilia D´ Elia, l´ assessore alla Cultura, all´ Arte e allo Sport della Regione Lazio, Fabiana Santini, lo scrittore e giornalista Giordano Bruno Guerri e la curatrice, Cornelia Homburg.  
   
   
PRESENTATO A VENEZIA IL FESTIVAL DELLE ARTI: DAL 16 AL 18 SETTEMBRE ALLA GIUDECCA  
 
Venezia, 15 settembre 2010 - "Nell´isola della Giudecca sono presenti molte associazioni culturali e ricreative e molti sono gli spazi dedicati alla produzione artistica e artigianale: vogliamo che l´isola di qualifichi sempre più come polo culturale importante per la città, e punto di riferimento per la comunità". Con questa dichiarazione il presidente della Municipalità di Venezia-murano-burano, Erminio Viero, ha introdotto la conferenza stampa di presentazione della prima edizione della rassegna "Festival delle Arti", tenutasi ieri Ca´ Farsetti, e alla quale sono intervenuti il delegato alla Produzione culturale della stessa Municipalità, Massimiliano Smerghetto, la responsabile delle Attività culturali, Rossana Papini, e i rappresentanti delle associazioni promotrici dell´evento. Il "Festival delle Arti", promosso dalla Municipalità di Venezia-murano-burano e dagli Assessorati comunali alle Attività culturali e alle Politiche giovanili, prenderà avvio dopodomani, giovedì 16 settembre per chiudersi sabato 18 settembre. Nei tre giorni della kermesse, saranno allestiti in 24 sedi, lungo tutta l´isola, da una trentina di associazioni, 86 spettacoli aperti a tutti e gratuiti che spazieranno dalla musica brasiliana a quella classica, dal Tai Chi al torneo di scopa, a quello di boccette, dalla mostra di pittura allo spettacolo di burattini. Tre gli appuntamenti centrali, tutti serali: il 16 settembre alla Canottieri Giudecca andrà in scena "La Bona mare", il 17 in Fondamenta Zitelle serata musicale anni ´80, e infine sabato 18 settembre alla Corte Cordami musica afro-contemporanea. Sempre sabato, alle ore 9, con partenza dall´Hotel Stucky, è stata organizzata una passeggiata di tre ore dal significativo titolo "Dopo le fabbriche, i luoghi della riconversione industriale alla Giudecca". Accompagnatori di eccezione gli operai che in quelle fabbriche hanno lavorato (è obbligatorio prenotare 347 8536808). Il festival è stato definito una "bella sfida" da Marco Bassi, intervenuto a nome delle associazioni, mentre per Smerghetto è l´occasione per vedere spettacoli interessanti, e per conoscere la storia e i luoghi della Giudecca, le grandi potenzialità dell´isola e la sua bellezza. "Mentre c´è chi continua ad annunciare la morte della città - ha poi sottolineato Viero - Venezia riesce a dar vita a questa interessante rassegna: segno di vitalità, grazie a cui si può guardare al futuro della città con minor preoccupazione. La Municipalità si sta impegnando molto a favore della Giudecca, tant´è che quest´anno è stata riaperta la scuola media chiusa da un trentennio".  
   
   
GUSTAV METZGER. DECADES 1959-2009 TRENTO 8 OTTOBRE 2010 - 16 GENNAIO 2011  
 
Trento, 15 settembre 2010 - Per la prima volta in Italia, presso la Fondazione Galleria Civica di Trento, in collaborazione con una delle più prestigiose istituzioni europee, la Serpentine Gallery di Londra, si inaugura la più ampia mostra personale mai realizzata dedicata ai cinquant’anni di attività di Gustav Metzger (Norimberga, Germania 1926). Una serie di opere, selezionate dall’artista per gli spazi della Fondazione, ripercorrerà le tappe salienti della sua ricerca, attraverso i temi e le metodologie del suo fare arte, dal 1959 a oggi. I temi della globalizzazione, dell’ecologia associata al progresso tecnologico e scientifico e alle dinamiche economiche, del rapporto fra dimensione individuale e dimensione sociale nella storia contemporanea hanno reso Gustav Metzger uno degli artisti più importanti del secolo appena trascorso, molto influente sulle numerose generazioni di artisti a lui contemporanei e successivi, soprattutto per la sua analisi dei meccanismi sociali, politici e economici che regolano la nostra società. Pur rimanendo a latere rispetto alle correnti artistiche che si sono affermate nel Xx secolo, le sue opere hanno numerosi punti di convergenza con l’Azionismo Viennese, l’Arte Cinetica, Fluxus e con le ricerche di Jean Tinguely, oltre che con agli artisti che negli ultimi anni si sono interessati di ambiente e delle sue mutazioni, in un dialogo serrato fra arte e società contemporanea. La mostra presso Fondazione Galleria Civica di Trento includerà le opere “auto-distruttive” e “auto-creative” degli anni ’90 e altri lavori più recenti attraverso i quali l’artista ha approfondito le tematiche ecologiche e le questioni relative alla globalizzazione e alla mercificazione nelle società capitalistiche. Sarà inoltre presentato il noto ambiente di cristalli liquidi (Liquid Crystal Environment, 1988-99) oltre alla serie Historic Photographs, immagini ingrandite dalla stampa quotidiana che riproducono eventi catastrofici del Xx secolo, occasione di analisi e confronto sui meccanismi che presiedono il funzionamento della comunicazione e della memoria collettiva dei grandi eventi. In collaborazione con la Serpentine Gallery di Londra sarà pubblicato un catalogo monografico. Nato da genitori polacchi ebrei a Norimberga, che lascerà per rifugiarsi in Inghilterra, durante gli anni ’40, Gustav Metzger si dedica alla pittura e altre discipline artistiche e, dalla fine degli anni ’50, realizza opere in cui utilizza materiale d’uso quotidiano come cartone, pagine di quotidiani, sacchi in polietilene e ritagli di tessuto. Alla fine degli anni ’50 inizia a tematizzare il potenziale (auto)distruttivo del Novecento: nel 1959 scrive il primo, storico Manifesto dell’Arte Distruttiva che teorizzava l’arte autodistruttiva come forma d’arte pubblica per le società industriali. Nelle opere auto-distruttive e auto-creative, che inizia a realizzare subito dopo, il tempo diventa un mezzo che concorre alla realizzazione/distruzione dell’opera, come in South Bank Demonstration del 1961 dove l’artista distrugge, lentamente, tre larghe “tele” in nylon spruzzandovi sopra dell’acido. Le opere di Gustav Metzger sono state esposte nei maggiori musei internazionali e durante alcuni dei più importanti eventi artistici tra cui si ricordano: documenta 5, Kassel, (1972); Gustav Metzger – Ein Schnitt entlang der Zeit, Kunsthalle Nürnberg (1999), Norimberga; Art in the 60s: This Was Tomorrow, Tate Britain, London (2004); Utopia Station, Haus der Kunst, Monaco (2004-2005); Gustav Metzger, Lund Konsthall, Svezia (2006); Gustav Metzger, Zacheta National Gallery, Varsavia (2007); la 8° Biennale di Sharjah, 2007.  
   
   
PALLAVOLO, PARTONO DA MILANO I MONDIALI MASCHILI  
 
Milano, 15 settembre 2010 - Ventiquattro nazionali di cinque continenti, settantotto partite che verranno disputate nelle dieci città italiane coinvolte. Sono questi i numeri della Xvii edizione del Campionato mondiale di pallavolo Maschile che quest´anno, per la seconda volta nella sua storia (la prima fu nel 1978), si disputerà in Italia con la partita d´esordio che si giocherà a Milano, al Mediolanum Forum, il 25 settembre. L´iniziativa - celebrata da Poste Italiane con l´emissione di un francobollo - è stata presentata oggi, al Palazzo della Regione Lombardia, dal presidente Roberto Formigoni, dall´assessore allo Sport e Giovani, Monica Rizzi e dal presidente della Federazione Italiana Pallavolo, Carlo Magri. Erano presenti, tra gli altri, anche gli assessori allo Sport della Provincia di Milano, Cristina Stancari e del comune di Milano, Alan Rizzi. "La nostra regione - ha ricordato Formigoni - diverrà protagonista non soltanto di questo campionato ma anche di altri eventi che sono in preventivo negli anni a venire: gli europei femminili del 2011 e i mondiali femminili del 2014. Tre appuntamenti che permetteranno alla Lombardia di ospitare la grande pallavolo in tutto il prossimo quinquennio". "Il nostro obiettivo - ha aggiunto Formigoni - è fare in modo che il grande sport mondiale di ogni disciplina passi dalla nostra regione. Noi sottolineiamo la dimensione educativa dello sport, senza contrapposizione fra sport di popolare e agonistico. Dobbiamo fare in modo che la dimensione dello sport per tutti come pratica popolare si intersechi e si coniughi sempre di più con lo sport alle dimensioni più alte e più importanti". L´assessore Monica Rizzi ha sottolineato la vocazione e l´impegno di Regione Lombardia per le iniziative sportive. "La scelta di Milano come una delle dieci sedi dei campionati del mondo - ha detto Monica Rizzi - conferma il nostro impegno per le iniziative sportive. Il volley è uno sport di valori e il mondiale è un evento che serve per rafforzare il movimento pallavolistico sia in Italia che nel mondo. Questo mondiale sarà per Milano e la Lombardia uno spettacolo unico, un grande evento che poggerà su un´organizzazione efficiente. La pallavolo è uno sport leale, di grazia e di bellezza che ha i valori del gioco di squadra pur senza il contatto fisico. Forse è per questi motivi che è lo sport di squadra di gran lunga preferito dalle ragazze; basti pensare che più del 60% dei tesserati sono donne". La Lombardia è tra le regioni che vantano il maggior numero di appassionati (quasi un milione), che rappresentano il 16% del totale in Italia. In Lombardia si conta anche il maggior numero di tesserati (75.000, pari al 23%). Presenti 24.000 squadre, 9.000 dirigenti e ben 900 società sportive. Nel corso della conferenza stampa sono stati presentati anche alcuni eventi di avvicinamento fra sport ed il mondo della scuola. In particolare, il presidente Formigoni e l´assessore Rizzi hanno premiato alcuni ragazzi che hanno vinto i concorsi, promossi dal Comitato Organizzatore Locale, per promuovere la pratica della pallavolo. Tre le categorie: il concorso di disegno per le scuole primarie "La Pallavolo, un mondiale di colori"; il concorso di fotografia, fumetti e video per gli istituti secondari di primo grado "Let´s play volleyball - Dai vita al tuo mondiale"; il concorso di video per le scuole secondarie di secondo grado "Con-net-ing People, il mondiale che unisce".