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Notiziario Marketpress di Mercoledì 15 Settembre 2010
PER L’IT È ANCORA CRISI: - 2,5% A FINE GIUGNO 2010 … MA CI SONO SEGNALI DI RISVEGLIO PRESENTATA A MILANO L’ANTICIPAZIONE DEL RAPPORTO ASSINFORM SUI PRIMI SEI MESI DELL’ANNO RISPETTO AL 1° SEMESTRE 2009 (-9,0%), IL RECUPERO È DI 6,5 PUNTI PERCENTUALI.  
 
Milano, 15 settembre 2010 - “Per l’It l’emergenza non è finita, anche se si riscontra un’inversione di tendenza. Il bilancio di fine giugno 2010 è ancora in rosso e il trend negativo penalizzerà il settore fino alla fine dell’anno. L’informatica italiana continua a patire gli effetti della crisi, della totale assenza di una politica per l’innovazione e del clima di incertezza che vive il Paese. Pur nella consapevolezza che molte imprese, soprattutto quelle esposte alla competizione internazionale, non hanno gettato la spugna e stanno tornando a investire nelle tecnologie informatiche e nell’innovazione dei processi, il settore It manifesta nel suo complesso grande fatica a beneficiare della piccola ripresa in atto.” E’ l’esordio di Paolo Angelucci, Presidente di Assinform, nell’aprire la conferenza stampa di anticipazione dei dati sull’andamento dei settori It e Tlc nel primo semestre 2010. Un andamento che ha visto l’It chiudere il primo semestre di quest’anno a - 2,5% e le Tlc fermarsi a – 2,3%, rispetto allo stesso periodo del 2009. “Oggi, tuttavia, la nostra preoccupazione non riguarda tanto le performance dell’anno in corso, che già prevedevamo ridotte, date le condizioni di oggettiva difficoltà del mercato – ha continuato Angelucci – quanto le iniziative da prendere ora, affinché le grandi potenzialità dell’It, quarto settore industriale italiano con oltre 380.000 addetti, motore dell’innovazione e di occupazione qualificata, possano essere colte dal Paese, per avviare una fase di crescita competitiva nel 2011”. “Se vogliamo che l’informatizzazione infrastrutturale da parte delle imprese - ha sottolineato il Presidente di Assinform - fenomeno importante emerso nei primi sei mesi dell’anno, evolva verso un utilizzo pervasivo dell’It nell’economia italiana generando nuova occupazione qualificata, soprattutto tra i giovani, sono necessari atti di coraggio da parte delle istituzioni, del Governo, della classe politica tutta, per introdurre nuove regole e condizioni quadro capaci di creare un clima che premi l’innovazione a tutti i livelli. Per questo occorrono provvedimenti di politica industriale stabili, che agiscano sul fronte del credito fiscale e degli incentivi, accompagnati da misure che facilitino l’accesso a finanziamenti bancari. La finalità deve essere quella di sostenere sia la domanda It, premiando le aziende italiane che usano la leva tecnologica per migliorare la propria efficienza/produttività, sia l’offerta di Made in Italy tecnologico. In questo contesto vanno favorite fusioni e acquisizioni aziendali con un programma straordinario di ammortizzazione fiscale. Al contempo, le addizionali dall’Irap vanno spostate sull’Ire per stemperare il peso sull’occupazione di questa tassa, particolarmente iniqua per un settore ad alto utilizzo di risorse professionali qualificate quale l’It. Infine vanno cambiate le regole delle gare: i servizi informatici non possono essere acquistati al massimo ribasso, ma per la loro qualità, nell’ambito di un giusto rapporto costi/benefici”. I dati Assinform, evidenziano come per la prima volta dall’avvio della crisi, si sia manifestata una tendenza all’attenuazione del calo di mercato. Con il -2,5% segnato a fine giugno 2010, l’It italiana ha recuperato oltre 6 punti percentuali rispetto al -9,0% registrato a fine giugno 2009 (sul 1° semestre dell’anno precedente). Il recupero ha interessato tutte le componenti informatiche, dall’hardware, al software, ai servizi, ma con notevoli differenziazioni e prospettive. Il fenomeno nuovo, oggi potenzialmente più significativo, riguarda la crescita della domanda di Pc e server da parte delle imprese. Nei primi sei mesi dell’anno, infatti, il mercato dei Pc portatili, desktop e server ha registrato, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, un incremento in volume di + 12,9%, pari a oltre 400.000 unità, assorbite per l’80% dalle imprese, la cui domanda è passata da -2,5% del 2009 all’attuale +10,3%. In particolare la domanda di server è salita del 12,3% (era stata -29% nello stesso periodo 2009), quella di desktop del + 13,4% (-21,5% nel 2009), mentre l’incremento dei Pc portatili è stato del 12,7% (simile al +14,8% dell’anno precedente). “Questi dati – ha commentato Angelucci - segnalano l’avvio di processi di rinnovamento delle tecnologie aziendali, di maggior informatizzazione delle imprese italiane, di investimenti in infrastrutture innovative. Processi che la crisi aveva quasi del tutto bloccato e che oggi appaiono sempre più indispensabili a quelle imprese che intendono affrontare la ripresa dei mercati”. I riflessi positivi di questo tipo di strategie aziendali si ritrovano anche nell’andamento del segmento Software, che a fine giugno si è attestato a -1,2% a fronte della perdita di -4,1% raggiunta nello stesso periodo del 2009. Si attende quindi un’amplificazione positiva nei prossimi mesi verso la domanda di nuove applicazioni, spinta anche dalla novità delle scelte che le imprese stanno compiendo, privilegiando per oltre la metà della propria domanda l’acquisto di Pc portatili e quindi portando il focus verso le nuove frontiere tecnologiche e organizzative dettate dalla mobilità. Il segmento dei Servizi, che costituisce la metà dell’intero mercato informatico italiano (pari a 4.215 milioni di euro per i primi sei mesi dell’anno, a fronte di un valore totale di 8.918 mln), passato dal -7,3% del primo semestre 2009, all’attuale -3,7%, continua, al contrario, a essere fortemente penalizzato dalla tendenza sempre più accentuata al calo delle tariffe professionali. “Se è evidente che nella maggioranza delle imprese e della Pa prevalgono tutt’ora le strategie di razionalizzazione finalizzate alla riduzione dei costi – ha concluso il presidente di Assinform - , il ribasso delle tariffe non può rappresentare un percorso sostenibile, ma una semplice valvola di sfogo che comprime i margini dei fornitori, rischia di incidere pesantemente sulla qualità dei servizi dei clienti e preclude lo sviluppo di nuova occupazione”. Anche dalla Vii indagine congiunturale condotta a luglio di quest’anno su un campione significativo di imprese associate Assinform, si ricavano segnali contrastanti, fra potenziali opportunità di ripresa, oscurate da previsioni ancora fosche sull’occupazione. In generale emerge un clima di ripresa di fiducia, con previsioni di crescita dei fatturati per il 43% delle imprese partecipanti (contro il 24% di luglio 2009 e il 27,6% di aprile 2010). Ma le Pmi prevedono, nella maggioranza dei casi, un andamento in calo degli ordinativi e degli utili. Il dato più interessante, che conferma le rilevazioni di mercato, riguarda le valutazioni sull’andamento dei budget da parte delle aziende clienti. Per la prima volta dal luglio 2009 il tasso di crescita medio della spesa destinata allo sviluppo di nuovi progetti informatici raggiunge una valutazione positiva (+ 0,5%, a luglio 2009 era di -14,9%), mentre le spese correnti e per manutenzione guadagnano in stabilità, sebbene ancora in calo (-1,6%, valutazione di -6,1% nel luglio 2009). Sul fronte dell’occupazione, dall’indagine congiunturale non emerge ancora alcuna previsione di ripresa. Continua l’emorragia dei consulenti, soprattutto da parte delle grandi imprese, sebbene in leggera attenuazione . Per i dipendenti sparisce la fascia di valutazione “molto peggiorato”, ma il 15% delle imprese continua a considerare la situazione in peggioramento, tendenza che nelle medie arriva al 33% e nelle grandi al 21%.  
   
   
BANDA LARGA: AL VIA LA SPERIMENTAZIONE DI UNA WOBTL TRENTINA RINNOVATA LA PARTNERSHIP TRA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO, TRENTINO NETWORK, UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO E DISI NEL SETTORE DELLA TRASMISSIONE E COMMUTAZIONE SU FIBRA OTTICA.  
 
Trento, 15 settembre 2010 - Confermata la partnership tra Provincia autonoma di Trento Lorenzo Università degli studi di Trento, Trentino Network Srl e Disi Francesco di Natale ai fini di una sperimentazione per la trasmissione e comunicazione su fibra ottica sul territorio provinciale. Un altro passo significativo verso il progetto provinciale di “Banda Larga” che entro breve renderà l’intero territorio del Trentino cablato e dotato di una rete di trasmissione in fibra ottica e wireless. Nei giorni scorsi - a seguito della fusione dell’allora firmatario Tecnofin Immobiliare Srl in Trentino Network - è stato infatti attualizzato e riconfermato l’accordo tra Provincia autonoma di Trento, Trentino Network, Università degli studi di Trento e Disi in sostituzione della precedente delibera datata 31 agosto 2007. L’amministrazione provinciale ha confermato a Trentino Network Srl l’autorizzazione, a suo tempo data a Tecnofin Immobiliare Srl, per l’acquisto degli apparati necessari nel limite di spesa pari a euro 658.000 e unico impegno a carico dell’amministrazione. Come sede operativa del progetto di sperimentazione della piattaforma di Test-bed è stato individuato il Dipartimento di Ingegnerie e Scienza dell’Informazione dell’ateneo trentino. La realizzazione del Test-bed avverrà attraverso l’utilizzo di una frazione delle fibre posate per la realizzazione della rete di trasmissione su fibra ottica sul territorio provinciale (rete ottica) e consentirà di coprire l’estensione geografica della rete stessa nonché l’accesso in roaming alla rete wireless e la possibilità di sperimentare nuove soluzioni di accesso, in particolare con tecnologie senza fili. Il rinnovo della collaborazione tra i quattro soggetti ha durata di nove anni dalla data della stipula del primo accordo in materia di trasmissione e comunicazione su fibra ottica, avvenuto il 12 ottobre 2007, sostituendosi a tutti gli effetti per il periodo di validità residua del precedente accordo. Obiettivi di tale accordo, della costituzione del Test-bed e della struttura di gestione Wotbl sono quelli di fornire un’infrastruttura sperimentale aperta e, in particolare, di: rafforzare e facilitare lo sviluppo di ricerca e innovazione nel settore delle comunicazioni, in particolare ottiche e wireless, con particolare riguardo alla realtà trentina, ma anche a quella italiana e internazionale; essere una risorsa basilare che incrementi la competitività dei centri di ricerca trentini e, attraverso essi, delle imprese e della società; divenire un punto di riferimento mondiale nella sperimentazione e sviluppo di reti del futuro della Next Generation Internet (Ngi) in particolare.  
   
   
REGIONE ABRUZZO, AE;CASTIGLIONE,MAI AFFIDATO INCARICHI  
 
Pescara, 15 settembre 2010 - L´assessore alle Strutture informatiche, Alfredo Castiglione, è intervenuto con una nota per "un contributo di chiarezza su Abruzzo Engineering Spa e sulle competenza dell´Assessorato all´Informatica rispetto alla stessa società. Ae - spiega Castiglione - è stata costituita, con legge regionale, nel corso della precedente consiliatura (che mi vedeva sedere tra i banchi dell´opposizione) ed aveva, ed ha, tra gli scopi statutari, la sicurezza ambientale e territoriale, oltre alla Protezione Civile ed E-government. Sempre dal precedente governo aveva ricevuto incarichi di assistenza alle varie Direzioni regionali che seguivano, appunto, la sicurezza ambientale e territoriale, la Protezione Civile. Con la legge n.34 art.11 del 2007 la Regione Abruzzo ha conferito, sempre ad Ae, "diritti speciali ed esclusivi al fine di dare concreta attuazione alle funzioni ed attività relative alla sicurezza ambientale e territoriale, nonché per la realizzazione e gestione di una infrastruttura a banda larga e la realizzazione dei servizi ad essa connessi". Di conseguenza - prosegue l´Assessore - aveva avuto incarichi per la realizzazione dell´anello principale e secondario per la banda larga, oltre che per la realizzazione di un centro servizi ed un centro tecnico per un importo pari a circa 53 milioni di euro, a valere sui programmi Docup e Por Fesr, oltre ad un progetto finanziato dal Cipe. Questi progetti sono stati in gran parte realizzati ed in parte in fase di completamento. Il mio assessorato - sottolinea il Vicepresidente - non ha conferito alcun incarico alla società e, circa tre mesi fa, si stava valutando la possibilità di affidare, attraverso la procedura dell´House Providing, l´incarico di redigere il piano cave, vista la competenza in materia di territorio e l´esigenza, più volte manifestata dalla società e dai sindacati, di impegnare i lavoratori a rischio di licenziamento, ma lo stesso affidamento non c´è stato perché il dirigente rilevava l´impossibilità di considerare Ae società, appunto, "in House Providing". In ordine alla composizione del cda - conslude l´Assessore - informo che il direttore regionale dell´Informatica ha da subito rinunciato all´incarico che, dunque, non ha mai svolto nello stesso Consiglio di amministrazione".  
   
   
PUGLIA: GOVERNO NAZIONALE LASCIA SOLO LAVORATORI AGILE-EUTELIA  
 
Bari, 15 settembre 2010 - Ancora interlocutorio il confronto tra governo e sindacato sul futuro dei lavoratori di Agile - Eutelia. "Dopo mesi di confronto - spiega l´assessore al Welfare Elena Gentile - il tema della sopravvivenza dell’azienda non ha ottenuto di fatto alcuna risposta in merito alla possibilità di prorogare le importanti commesse pubbliche in corso, sulla legittimità della partecipazione a bandi pubblici per le aziende in amministrazione controllata e sulla attivazione in tempi rapidi del fondo di garanzia istituito dal governo Prodi . Ieri al capezzale delle aziende lasciate da mesi senza alcuna risposta il governo chiama le regioni con la poco celata intenzione di trasferire sui territori il destino dei lavoratori". L’esecutivo regionale pugliese, come sempre, farà la sua parte intervenendo al tavolo nazionale proposto e sostenuto dall’assessorato al welfare: “Intendiamo svolgere un ruolo attivo di proposta, ma anche di verifica delle procedure eventualmente indicate dal Ministero perché nessuno fugga dalle sue responsabilità e affinchè ciascuno svolga fino in fondo il compito a cui è chiamato – sostiene l’assessore Elena Gentile - il 5 ottobre, dunque, saremo a Roma a quel tavolo per contribuire a rendere meno nebuloso il quadro della vertenza che interessa circa 1.800 lavoratori di cui 500 pugliesi”.  
   
   
FORMAZIONE IN ABRUZZO: TECNICO IN 3D OPPORTUNITA´ PER GIOVANI PRESENTATI CORSI UNICI IN ITALIA  
 
 Pescara, 15 settembre 2010 - Una opportunità di crescita per i giovani abruzzesi. Questo l´obiettivo dei quattro corsi di alta formazione professionale, nell´ambito dell´elaborazione virtuale 3D, tecnica che viene già utilizzata con successo nei vari campi scientifici, fra cui medicina e veterinaria, e il cui profilo professionale è fra i primi sei del mercato del lavoro. L´iniziativa è stata presentata questa mattina nella sala blu della regione Abruzzo dall´assessore alla Formazione, Paolo Gatti, dal preside della facoltà di Scienze della Comunicazione dell´Università di Teramo, Luciano D´amico, e da Antonio De Lorenzo, responsabile dei corsi. "Il messaggio che voglio lanciare ai giovani ? ha dichiarato l?assessore Gatti - è questo: in Abruzzo in futuro ci saranno sempre meno posti da uscieri e più da esperti, tecnici informatici e persone che hanno voglia di crescere con le nuove conoscenze. Mi piace sottolineare che questi corsi rappresentano una prima assoluta nel nostro Paese, perché se è vero che progetti simili partiranno a breve a Firenze e Trento, la partnership dell´Università è invece una novità assoluta". Secondo l´Assessore, la Regione "ha messo al primo posto l´attenzione per l´alta formazione e le nuove tecnologie, recuperando anche 50 miliardi di vecchie lire dai Fondi Europei, nella convinzione che in Abruzzo si debba fare ancora tanto sul versante dell´innovazione. In Abruzzo come in Italia - ha commentato - siamo indietro nella ricerca e a me piace prendere ad esempio quanto fatto nella regione spagnola dei Paesi Baschi, dove grazie al grande impegno nel campo di innovazione e nuove tecnologie, si è riusciti a creare nuovi posti di lavoro, arrivando ad un 8 per cento di disoccupati, a fronte del 20 per cento del resto della Spagna. Questo ? ha detto ancora l´assessore Paolo Gatti ? deve essere l´esempio da seguire nell´ottica di un rinnovamento del tessuto socio-economico, puntando sullo svecchiamento dell´Abruzzo, grazie all´impiego di giovani con competenze e creatività". Questo obiettivo è primario nell´ambito del Piano Operativo del Fondo Europeo. Il preside D´amico, dopo aver ringraziato per la collaborazione il Comune di Giulianova (i corsi si terranno infatti presso i locali dell´Istituto Gualandi) , ha evidenziato come sia strategico per l? Università di Teramo questo progetto che ha l´obiettivo di "affiancare ad attività formative altre attività più tecniche e pratiche, in modo da mettere in condizione i ragazzi di acquisire conoscenze innovative e abilità e adeguare così le modalità della didattica". I corsi (a numero aperto, con moduli di 15 studenti) avranno inizia a fine ottobre, in concomitanza con il nuovo Anno Accademico.  
   
   
PROGETTARE LA RETE PER INNOVARE LA DIDATTICA: INIZIATIVE PER LA BANDA LARGA NELLE SCUOLE FERRARESI  
 
 Ferrara, 14 settembre 2010 - «Un progetto che consentirà di vedere le scuole superiori ferraresi da Goro fino a Cento come un´unica grande e moderna scuola». Ha presentato così la presidente della Provincia di Ferrara, Marcella Zappaterra, l´iniziativa ´Progettare la rete per innovare la didattica´, con cui si è voluto fare il punto sulle attività di innovazione tecnologica e didattica nelle scuole, alla vigilia dell´inizio del nuovo anno scolastico. Presenti all´incontro, oltre alla Presidente della Provincia, l´assessore regionale alla Scuola, Patrizio Bianchi, il direttore di Lepida spa, Gianluca Mazzini, il dirigente scolastico dell’istituto “Bassi-burgatti” di Cento, Mauro Borsarini, e gli assessori provinciali alla Pubblica istruzione e all´Innovazione tecnologica, Tonino Zanni e Carlotta Gaiani. L’appuntamento, pensato per gli addetti ai lavori a partire dal mondo della Scuola, è stata l’occasione per illustrare le attività che la Provincia di Ferrara sta realizzando in collaborazione con la Regione e Lepida spa, per creare le condizioni per una scuola moderna in grado di supportare adeguatamente l’accesso al sapere. Nonostante la situazione drammatica dei bilanci pubblici e l´instabilità legata alle riforme in corso, infatti, la Provincia ritiene prioritaria la diffusione della banda larga e lo sviluppo delle tecnologie, e ha saputo convogliare importanti opportunità di finanziamento per dare concreta realizzazione alla rete delle Scuole superiori, inserita nel più ampio progetto di cablaggio del territorio ferrarese. Questo risultato è stato possibile anche grazie ad una positiva azione di raccordo istituzionale che ha permesso la condivisione di un progetto unitario, con sinergie finanziarie e tecniche che si concretizzeranno anche in minori disagi per i cittadini (per esempio, si scaverà una volta sola per posare i cavi di tutti). Per rendere immediatamente utilizzabile la rete non appena disponibile, affermando un approccio secondo cui la tecnologia deve essere funzionale ai contenuti che veicola, la Provincia di Ferrara ha inoltre aderito ad alcune iniziative regionali volte ad innovare la didattica. In particolare, con l´Accordo attuativo per lo sviluppo di una strategia coordinata e integrata verso la “scuola digitale emiliano-romagnola” e il progetto “Centri tecnologici di supporto alla didattica”, si sta già sperimentando come i materiali didattici prodotti, raccolti, catalogati e manutenuti dalla rete dei docenti, possano essere delocalizzati rispetto all’attività didattica, consentendo sinergie e collaborazioni economiche e culturali. L’insieme di questi interventi consentirà di servire 19 strutture scolastiche distribuite su 8 Comuni, con una popolazione scolastica di 13.339 studenti (Fonte: anagrafe regionale degli studenti, rilevazione 30 giugno 2009), oltre ai docenti e alle segreterie. Ciò contribuirà a garantire alla scuola pubblica standard di qualità elevati, con un indubbio vantaggio per la crescita culturale ed economica del territorio nel suo complesso. “E´ impegno ed interesse di tutti – ha concluso l’assessore Gaiani - portare a termine i progetti in breve tempo, per avere una scuola al passo coi tempi e al passo con gli studenti, e dotata di tutte le tecnologie necessarie”.  
   
   
LEZIONI DI TECNOLOGIA GIS (SISTEMA INFORMATIVO GEOGRAFICO) PER GLI INSEGNANTI DEGLI ISTITUTI TECNICI  
 
Forlì-cesena, 15 settembre 2010 - La Provincia collabora con il mondo della scuola sul terreno dell´innovazione didattica. Dal 10 al 13 settembre , nella sede dell´Istituto tecnico per Geometri “Leonardo da Vinci” di Cesena, ha preso avvio un primo ciclo formativo rivolto ad un gruppo consistente di docenti dello stesso istituto e dell´Istituto tecnico Agrario “Giuseppe Garibaldi”, sempre di Cesena, per approfondire le tecnologie Gis (Sistema Informativo Geografico), così da trasfondere queste conoscenze nelle didattiche scolastiche. Lo stesso corso è stato attivato questa settimana anche ai docenti dell´Istituto tecnico per Geometri “Leon Battista Alberti” di Forlì. Commenta l’assessore ai Sistemi informativi Gianfranco Francia: “Il progetto formativo messo a punto dalla Provincia rientra nel progetto di costituzione del ‘polo cartografico didattico provincial’” per diffondere la cultura Gis e promuoverne l’utilizzo nelle scuole, a partire dagli Istituti tecnici per Geometri, per formare tecnici in grado di colloquiare con la pubblica amministrazione, utilizzando gli stessi strumenti software che costituiscono ormai da tempo uno standard di lavoro degli enti pubblici”. Il progetto, unico nel suo genere sul territorio nazionale, coinvolge ad oggi, oltre alla Provincia, la Regione Emilia-romagna, l´Università di Bologna (Facoltà di Architettura sede di Cesena), la Fondazione Cassa dei Risparmi di Cesena (che ha fornito l´allestimento tecnologico della sala corsi-didattica della scuola), Esri Italia (che ha fornito gratuitamente il programma Gis utilizzato nei corsi), Semenda, Business Partner Esri Italia (che gestisce i corsi formativi). Il progetto appena avviato è comunque aperto ad ulteriori contributi sia metodologici che di sponsorizzazione da parte di altri soggetti potenzialmente coinvolti. Nella progettazione, realizzazione e valutazione di quest’esperienza l´amministrazione provinciale di Forlì-cesena si è impegnata a garantire la trasferibilità in altri contesti del territorio regionale di tutti i materiali formativi e i modelli didattici, che entreranno così a far parte del patrimonio condiviso di strumenti e servizi degli enti emiliano-romagnoli. Le conoscenze Gis saranno quindi trasmesse dai docenti agli studenti nel corso dell’anno scolastico, e saranno completate con uno stage dei ragazzi presso le amministrazioni locali del territorio. In tal modo gli studenti avranno modo di confrontarsi con la realtà del mondo del lavoro.  
   
   
"YOUTH ON THE MOVE", UNA DELLE PRINCIPALI INIZIATIVE DELLA STRATEGIA EUROPA 2020, VIENE LANCIATA OGGI 15 SETTEMBRE 2010. PARTECIPA IL 17 SETTEMBRE AL DIBATTITO ONLINE SU "YOUTH ON THE MOVE"  
 
Bruxelles, 15 settembre 2010 - La commissaria europea Vassiliou prenderà parte al dibattito sull´iniziativa "Youth on the Move", che si terrà a Bruxelles il 17 settembre 2010, dalle ore 15.00 alle ore 16.00. Il dibattito sarà trasmesso in streaming e aperto a tutti gli interessati. È la tua occasione per informarti sulla politica promossa dall´Ue nel campo dell´istruzione, della formazione e della mobilità dei giovani. Le domande possono essere formulate in qualsiasi lingua ufficiale dell´Unione europea. Ulteriori informazioni sull´iniziativa "Youth on the Move" saranno pubblicate su questa pagina dal 15 settembre in poi. Facci sapere quello che apprezzi o meno dell´iniziativa. Forse hai già partecipato ad uno scambio Erasmus, Leonardo da Vinci o Comenius: è un´esperienza che raccomanderesti ad altri? L´ue dovrebbe fare di più per promuovere la mobilità degli studenti? Se desideri partecipare all´evento a Bruxelles, invia un´e-mail a: Eac-yom@ec.europa.eu  Se non ti è possibile partecipare, ma hai a disposizione un computer puoi: •seguire il dibattito online ed inviare le tue domande in tempo reale alla commissaria Vassiliou su: http://webcast.Ec.europa.eu/eutv/portal/index.html  •inviare le tue domande in anticipo all´indirizzo: Eac-yom@ec.europa.eu  
   
   
PRIMO GIORNO DI SCUOLA CON DIRETTA WEB. "UNA SCUOLA GRANDE COME LA REGIONE" COINVOLGE GLI ISTITUTI SCOLASTICI E DÀ VOCE A STUDENTI E DOCENTI. IL PRESIDENTE ERRANI: "LA REGIONE HA INVESTITO E CONTINUERÀ AD INVESTIRE NELLA SCUOLA E NELLA FORMAZIONE".  
 
Bologna, 15 settembre 2010 – Una diretta web seguita dalle scuole sui siti della regione e trasmessa anche da diverse tv locali e da dodici micro web tv, ha inaugurato ieri mattina la scuola dell’Emilia-romagna. L’iniziativa, intitolata “Una scuola grande come la regione”, ha coinvolto dalle 10 alle 12 in una vera e propria trasmissione internet una decina di istituti scolastici, dando voce ai veri protagonisti del sistema educativo, gli insegnanti e gli studenti. In collegamento dall’Istituto “Aldini-valeriani” di Bologna il presidente della Regione Vasco Errani ha salutato il mondo della scuola e ha augurato buon lavoro. “Con questa iniziativa che ha messo in rete tutti gli istituti scolastici abbiamo voluto sottolineare il valore della scuola che c’è, il valore dei docenti e del personale che ogni giorno lavorano e sono impegnati a far crescere la nostra scuola – ha detto il presidente Errani - Dobbiamo volere bene alla scuola pubblica, la nostra vera grande risorsa è il sapere e la conoscenza, non ci interessano le polemiche ma la Regione Emilia-romagna ha investito e continuerà ad investire nella scuola e nella formazione”. “La scuola non è dello Stato e non è della Regione, ma è dei bambini e dei ragazzi che hanno il diritto di avere una istruzione di qualità – ha detto l’assessore regionale alla Scuola Patrizio Bianchi, collegato dall’Istituto comprensivo di Santa Sofia, in provincia di Forlì-cesena – La scuola è un bene pubblico prezioso che la regione intende tutelare, perché è nella qualità dell’istruzione e della formazione che nasce il futuro”. La diretta web per l’inaugurazione dell’anno scolastico questa mattina è stato trasmesso on line oltre che sui siti della Regione anche da 12 micro web tv geolocalizzate nell’osservatorio Altratv.tv. La trasmissione è andata in onda anche su diverse televisioni locali: E’ Tv, Trc-telemodena, Telestense, Teleromagna, Teleducato Parma, Teleducato Piacenza ed anche su Sky nel canale 926. Stasera verrà trasmesso da Nuovarete dalle 21 alle 23 e giovedì 16 su Telecentro Odeon dalle ore 12 alle 14, mentre Telesanterno realizzerà uno speciale che sarà in onda nei prossimi giorni. Le visualizzazioni totali della home page di scuolaer.It oggi sono state circa 5 mila, gli accessi alle micro web tv sono stati 5.500. L’assessore Bianchi, a margine dell’iniziativa, ha voluto respingere le polemiche sollevate ieri dall’Ufficio scolastico regionale. “Non possiamo francamente ammettere questi toni, ma non vogliamo essere coinvolti in inutili polemiche – spiega - Dal 2003 la Regione con la legge 12 adotta politiche di sostegno alle parti più deboli della comunità scolastica. Abbiamo stanziato 4 milioni di euro per gestire le differenze e sostenere l’integrazione delle disabilità e degli stranieri e 2 milioni per la qualità della scuola dell’infanzia. Senza alcuna intenzione di surrogare gli obblighi e i compiti a cui è tenuto lo Stato, insieme alla Conferenza regionale per il sistema formativo che è la sede di consultazione e di confronto prevista dalla legge regionale, valuteremo gli strumenti attuativi opportuni per dare corso agli interventi sulla scuola dell’infanzia, nel rispetto degli insegnanti coinvolti e delle famiglie a cui vogliamo essere vicini”.  
   
   
SCUOLA IN VENETO: SI’ A BIBBIA IN CLASSE IN MONDO GLOBALIZZATO CULTURALMENTE  
 
Venezia, 15 settembre 2010 - “Un’identità profonda si afferma con la consapevolezza della propria storia, delle tradizioni e quindi delle radici culturali che necessariamente, se parliamo dell’Europa e dell’Italia, sono cristiane”. Commenta così Elena Donazzan, assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro, le dichiarazioni del ministro Mariastella Gelmini, che la vedrebbero favorevole alla lettura della Bibbia a scuola e aggiunge: “Oggi è certamente un’emergenza, in un mondo globalizzato non solo economicamente ma soprattutto culturalmente, quella di riconoscere la propria identità e certamente la scuola, con chiarezza, deve affrontare quegli approfondimenti un tempo scontato patrimonio personale e capaci di costruire un orizzonte comune di riferimento”. “La cultura cristiana- precisa Donazzan-, cioè i principi ispiratori del Cristianesimo e i precetti religiosi, ha intriso il vivere sociale e civico dell’Italia e dell’Europa, ha costruito un linguaggio comune fatto di consuetudini e di tradizioni”. “Questo- sottolinea l’assessore regionale- è il comune denominatore che tiene insieme l’Europa, e che deve vedere i nostri giovani più consapevoli della storia che ci ha preceduto, ma soprattutto di quella che abbiamo di fronte”. “A scuola- conclude Donazzan- si sviluppa la conoscenza, il linguaggio comune, le regole della convivenza che fanno di noi una comunità, un popolo, e credo che, come avevo già proposto in precedenza, lo studio della religione cristiana sia materia capace certamente di integrare chi giunge nel nostro paese da fuori, ma soprattutto di renderci responsabili e consapevoli cittadini del futuro dell’Italia e dell’Europa”.  
   
   
UN ANNO SCOLASTICO ALL’ESTERO CON LA BORSA DI STUDIO DELLA REGIONE TRENTINO ALTO ADIGE  
 
Trento, 15 settembre 2010 - Sono partiti nello scorso fine settimana da Milano gli ultimi 18 ragazzi che hanno ottenuto una borsa di studio dalla Regione Trentino-alto Adige per frequentare l´intero anno scolastico all´estero. Il gruppo, composto da studenti trentini e altoatesini che frequenteranno la quarta superiore, è arrivato a Bournemouth in Inghilterra dove i ragazzi sono stati accolti dalle famiglie che li ospiteranno per l’intera durata del soggiorno. Precedentemente era partito un gruppo di altri 18 studenti con destinazione Carlow, in Irlanda ed un altro di 15 ragazzi che frequenterà l’anno scolastico a New Milton, sempre in Inghilterra. Oltre a questi ci sono studenti che hanno ottenuto la borsa di studio e sono partiti autonomamente per la Francia alla fine del mese di agosto ed altri che proprio in questi giorni cominciano la loro avventura a Graz in Austria e a Regensburg ed Augsburg in Baviera.  
   
   
VALLE D’AOSTA: PROGETTI FORUM GENITORI E FORUM SCUOLA  
 
 Aosta, 15 settembre 2010 - L’assessorato dell’istruzione e cultura informa che, per l’anno scolastico 2010-2011, ha organizzato il progetto Forum genitori, rivolto a tutti i genitori degli alunni frequentanti le scuole di ogni ordine e grado della Valle d’Aosta e il progetto Forum scuola, realizzato allo scopo di rispondere alle esigenze di formazione al ruolo di docente/dirigente scolastico. Il programma Forum genitori prevede la realizzazione di diciotto seminari, di cui nove rivolti ai genitori i cui figli frequentano la scuola dell’infanzia e la scuola primaria e nove rivolti ai genitori di alunni frequentanti la scuola secondaria di 1° e di 2° grado, entrambi suddivisi in due moduli formativi di diciotto ore - da tenersi rispettivamente ad Aosta e a Verrès - in orario extrascolastico. Nel corso degli incontri saranno sviluppate tematiche inerenti sia le funzioni genitoriali sia lo sviluppo adolescenziale nelle sue molteplici sfaccettature e verrà utilizzata una metodologia interattiva per stimolare l’attenzione e la riflessione comune. Il percorso Forum scuola si comporrà complessivamente di nove incontri nel corso dei quali saranno sviluppate tematiche atte a stimolare nelle figure adulte la consapevolezza del loro ruolo e degli strumenti educativi, nonché a sollecitare il confronto aperto e la discussione di situazioni concrete vissute dagli adulti nella relazione con l’adolescente. Entrambi i progetti si concluderanno nel mese di giugno 2011 con un incontro comune alla presenza di tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione dell’iniziativa, per condividere le tematiche emerse nei singoli seminari e la restituzione dei risultati delle attività svolte. «Lo scorso anno il percorso "Forum genitori", rivolto ai genitori degli alunni frequentanti le scuole secondarie di 1° e 2° grado, ha conseguito una partecipazione e un riscontro tali da delinearne la prosecuzione e da ampliare l’utenza coinvolgendo anche i genitori degli alunni frequentanti la scuola dell’infanzia e primaria – dichiara l’Assessore Laurent Viérin -. Per l’anno scolastico 2010-2011, abbiamo proposto la realizzazione di un percorso parallelo a "Forum genitori" denominato "Forum scuola", teso a rispondere alle esigenze di formazione al ruolo del personale docente/dirigente della scuola sulla cui collaborazione e fiducia reciproca si fonda l’efficacia della scuola. Dall’iniziativa “Forum” emerge l’importanza di proseguire ed ampliare le iniziative attivate lo scorso anno scolastico per rispondere alle esigenze di formazione, di condivisione e di partecipazione consapevole al processo educativo da parte di tutte le figure naturalmente preposte all’educazione dei giovani. Vogliamo puntare – conclude Viérin - alla realizzazione di un nuovo modello d’intervento, integrato e multidisciplinare, formativo ed informativo, rivolto ai genitori e agli insegnanti. Un “tempo” e un “luogo” in cui trovare un sostegno, uno scambio, un confronto». Il 30 luglio alla chiusura delle iscrizioni hanno aderito: Progetto rivolto ai genitori degli alunni frequentanti la scuola dell’infanzia e primaria: 119 iscritti; Progetto rivolto ai genitori degli alunni frequentanti la scuola secondaria di I e Ii grado: 62 iscritti; Progetto rivolto ai docenti e ai dirigenti scolastici delle scuole di ogni ordine e grado: 20 iscritti. I genitori e i docenti interessati che non avessero ancora perfezionato l’iscrizione possono rivolgersi alle segreterie delle istituzioni scolastiche o all’Ufficio supporto autonomia scolastica dell’Assessorato Istruzione e Cultura, Via Giorgio Elter n.6 -11100 Aosta ( Tel.0165274447, Fax. 0165274445, e-mail l.Ottolenghi@regione.vda.it ). Calendario degli incontri: Percorso Forum genitori rivolto a tutti i genitori degli alunni frequentanti, nell’A. S. 2010-2011, le scuole dell’infanzia e le scuole primarie della Valle d’Aosta:
Sede Di Verres Sede Di Aosta Tema
Martedi’ 5 Ottobre 2010 Giovedi’ 7 Ottobre 2010 La gestione del tempo e dello spazio
Martedi’ 2 Novembre 2010 Giovedi’ 4 Novembre 2010 La differenza come arricchimento
Martedi’ 14 Dicembre 2010 Giovedi’ 16 Dicembre 2010 La gestione delle regole
Martedi’ 11 Gennaio 2011 Giovedi’ 13 Gennaio 2011 Lo spirito giocoso nella vita quotidiana
Martedi’ 1 Febbraio 2011 Giovedi’ 3 Febbraio 2011 L’ascolto attivo e l’osservazione delle problematiche dei figli (n.1)
Martedi’1 Marzo 2011 Giovedi’ 3 Marzo 2011 L’ascolto attivo e l’osservazione delle problematiche dei figli (n.2)
Martedi’ 5 Aprile 2011 Giovedi’ 7 Aprile 2011 Confronto e costruzione di fiducia
Martedi’ 3 Maggio 2011 Giovedi’ 5 Maggio 2011 Educare ad educare: genitori alla guida!
Mercoledi’ 8 Giugno 2011- Aosta Mercoledi’ 8 Giugno 2011- Aosta L’adulto: un interlocutore attendibile?
Percorso Forum genitori rivolto a tutti i genitori degli alunni frequentanti, nell’A. S. 2010-2011, le scuole secondarie di primo e di secondo grado (medie e superiori) della Valle d’Aosta:
Sede Di Verres Sede Di Aosta Tema
Martedi’ 26 Ottobre 2010 Giovedi’ 28 Ottobre 2010 Come vive la sessualità l’adolescente
Martedi’ 23 Novembre 2010 Giovedi’ 25 Novembre 2010 Bullismo e libertà di scelta
Martedi’ 21 Dicembre 2010 Giovedi’ 23 Dicembre 2010 L’espressione delle emozioni nella relazione con l’adolescente
Martedi’ 25 Gennaio 2011 Giovedi’ 27 Gennaio 2011 La differenza come arricchimento
Martedi’ 22 Febbraio 2011 Giovedi’ 24 Febbraio 2011 Gli incidenti di percorso
Martedi’ 29 Marzo 2011 Giovedi’ 31 Marzo 2011 La nuova arte del comunicare: i social network
Martedi’ 26 Aprile 2011 Giovedi’ 28 Aprile 2011 La paura di chiedere aiuto
Martedi’ 24 Maggio 2011 Giovedi’ 26 Maggio 2011 Educhiamo alla legalità: no alle droghe e all’alcool
Mercoledi’ 8 Giugno 2011- Aosta Mercoledi’ 8 Giugno 2011- Aosta L’adulto: un interlocutore attendibile?
Percorso Forum scuola rivolto a tutti i docenti e i dirigenti scolastici delle scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio regionale
Sede Di Aosta Tema
Mercoledi’ 6 Ottobre 2010 L’espressione delle emozioni nella relazione con lo studente
Mercoledi’3 Novembre 2010 La differenza come arricchimento
Mercoledi’ 1 Dicembre 2010 La libertà di scelta
Mercoledi’ 12 Gennaio 2011 Gli incidenti di percorso
Mercoledi’2 Febbraio 2011 Il mettersi in gioco
Mercoledi’ 2 Marzo 2011 Il non detto e la comunicazione non verbale
Mercoledi’ 6 Aprile 2011 Lo sviluppo di uno stile cooperativo
Mercoledi’4 Maggio 2011 L’alunno in difficoltà
Mercoledi’ 8 Giugno 2011 L’adulto: un interlocutore attendibile?
 
   
   
CIRCOLO DIDATTICO DI CAMPI BISENZIO, PRIMO GIORNO DI SCUOLA: CHIUSO PER ASSEMBLEA, ECCO I PERCHE’  
 
Campi Bisenzio, 15 settembre 2010 - È un’assemblea "per la scuola", e non contro, quella che lascerà chiusi i portoni allo squillo della prima campanella in molte scuole della Toscana. A Campi Bisenzio la quasi totalità dei docenti e del personale Ata della Direzione didattica (1700 alunni) ha deciso di partecipare all’assemblea indetta nella mattina del 15 settembre da Cgil, Cisl e Gilda. Ecco le motivazioni. Si apre un nuovo anno scolastico all’insegna dei tagli di risorse finanziarie e umane alla scuola pubblica come previsto dall’art. 64 della Legge133/2008. In un triennio, tra docenti e personale Ata, perderemo in totale 150.000 posti di lavoro. I tagli riguardano, oltre che il personale, anche il tempo scuola, l’impianto disciplinare, le risorse finanziarie. Tutto ciò di conseguenza va a danneggiare i diritti degli alunni all’apprendimento che ne escono gravemente compromessi. Le problematiche più evidenti che emergono sono: Dequalificazione dell’offerta formativa: diventa oggettivamente impossibile organizzare laboratori e gruppi di lavoro finalizzati al sostegno, al recupero, al potenziamento, all’alfabetizzazione degli alunni extracomunitari (attività indispensabili in un Circolo dove sono da anni molto accentuati i problemi legati al flusso migratorio). Così pure non potranno essere attuati progetti e visite guidate che arricchiscono il processo formativo degli studenti . Gli insegnanti sono costretti a organizzare l’orario utilizzandole ore della ex-contemporaneità di tutto il Circolo per garantire il tempo scuola previsto per legge, 27 e 40 ore, e per mantenere orari settimanali di 30 e 33 ore. Risultano in tal modo orari spezzati e distribuiti tra un numero elevato di classi che aumenta le disparità tra i carichi di lavoro dei docenti, con la conseguenza che in molte classi ci sarà l’intervento di diversi insegnanti che lavorano soli in un rapporto unicamente frontale. Il modello di docente che ne risulta è ben lontano da quello di “ maestro unico” promesso alle famiglie. Una buona didattica ha bisogno anche di confronto professionale e progettazione ma questo non è più possibile. Diminuzione del tempo scuola poiché le richieste dei genitori delle 7 classi prime che chiedevano il tempo pieno non sono state soddisfatte. La diminuzione degli insegnanti di sostegno che è calcolata su parametri quantitativamente astratti, lontani dalle singole realtà, incide pesantemente sui diritti degli alunni diversamente abili che si trovano ad avere dedicate un numero ridotto di ore rispetto a quello che veniva garantito negli anni precedenti sulla base di precise certificazioni. In questo quadro già complesso si assiste inoltre all’aumento di alunni per classe che da un lato comporta maggiori difficoltà gestionali e dall’altro non garantisce il livello minimo di sicurezza dentro la scuola. La riduzione drastica del personale Ata inoltre non assicura i servizi essenziali di assistenza, accoglienza e sorveglianza necessari alle diverse tipologie di scuola creando situazioni di effettivo rischio. La scelta della quasi totalità dei docenti e non docenti del Circolo di partecipare all’assemblea sindacale provinciale del 15 Settembre 2010, primo giorno del nuovo anno scolastico, ha tra le altre motivazioni quella di rendere evidente la situazione esposta, nella convinzione che la scuola pubblica debba essere di qualità ed adempiere alla funzione che la Costituzione le ha assegnato.  
   
   
SCUOLA IN SARDEGNA: MESSAGGIO ASSESSORE BAIRE AGLI STUDENTI  
 
Cagliari, 15 Settembre 2010 - "Cari ragazzi e ragazze, docenti e collaboratori, genitori, l´augurio di buon anno scolastico che Vi rivolgo è segnato da un momento di profonda trasformazione della scuola italiana. L´occasione mi è gradita per formulare una breve riflessione sul ruolo e sull´importanza della funzione educativa e culturale dell’istruzione, anche in una fase di transizione, come l’attuale, che ci consegna un processo di riforma da calare nella nostra realtà sarda". Così il messaggio di saluto che l’assessore della Pubblica Istruzione, Maria Lucia Baire, ha voluto trasmettere agli studenti e agli operatori del mondo della scuola in occasione della riapertura dell’anno scolastico. "La scuola, ancora oggi, infatti, risente degli effetti di una crisi che ha avuto riflessi anche in Sardegna. La necessità di superare divari digitali, territoriali, economici e sociali - ha sottolineato l’esponente della Giunta regionale - ci chiama a un ulteriore sforzo, a un cambiamento che non ci può e non ci deve cogliere impreparati. L’architettura istituzionale del mondo della scuola è in profonda evoluzione, richiede, a tutti noi, fatica e impegno per raggiungere l’obiettivo del miglioramento della qualità dell’istruzione". Per l’assessore Baire “l’obiettivo è quello di garantire una scuola competitiva, di offrire un ambiente sicuro, di assicurare un’offerta formativa qualificata con livelli di conoscenza adeguati e in linea con gli standard europei, di difendere il diritto allo studio”. “Ecco perché desidero che sappiate che la Regione Sardegna - ha proseguito - guarda con fiducia a voi, studenti e operatori del mondo della scuola. Ogni Vostro impegno attuale è destinato a riflettersi con beneficio sulla collettività intera. Le Vostre capacità, sono certa, sapranno renderVi protagonisti nella società civile, nel Vostro processo di maturazione, rafforzando il legame tra scuola e tessuto socio-economico". "Care ragazze e cari ragazzi - ha concluso l’assessore Baire - ancora un invito: non sprecate questo prezioso tempo, utilizzatelo al meglio per ampliare le Vostre conoscenze, per approfondire i contenuti e intessere qualificate relazioni umane. Il Vostro successo formativo è anche il nostro. Buon anno scolastico".  
   
   
CORSO DI FORMAZIONE “TECNICHE PER LA REDAZIONE E LA COMUNICAZIONE DEGLI ATTI AMMINISTRATIVI”  
 
Firenze, 15 settembre 2010 - Già negli anni passati alcune esperienze hanno evidenziato l’esigenza e anche l’interesse da parte dei funzionari pubblici di disporre di regole per la redazione degli atti amministrativi in grado di migliorarne l’efficacia, la capacità comunicativa e di facilitarne il trattamento con strumenti digitali. Il manuale “Regole e suggerimenti per la redazione degli atti amministrativi”, presentato nel corso del seminario tenuto presso l´Ittig il 18 giugno 2010 e liberamente scaricabile dal sito www.Pacto.it/  risponde a tale esigenza. Per l’effettiva diffusione e applicazione delle regole del manuale sono però necessarie attività di formazione e aggiornamento ed è per questo che il gruppo di giuristi, linguisti e informatici che ha compilato il manuale ha predisposto un ciclo di corsi sulle tecniche di redazione e comunicazione dei documenti amministrativi. Il gruppo di docenti è costituito dagli esperti in diritto, linguistica, informatica e scienze della comunicazione e documentazione che hanno partecipato alla stesura del manuale. I docenti universitari e ricercatori dell’Ittig-cnr, dell’Accademia della Crusca e di diverse Università italiane (Firenze, Catania, Modena e Reggio Emilia), insieme a dirigenti funzionari pubblici, assicurano la interdisciplinarietà funzionale a una formazione di alto livello in questo campo. È possibile consultare il programma e tutte le modalità per l’iscrizione e la frequenza del corso sul sito di www.Pacto.it. A chi è rivolto: in questa fase il corso è indirizzato al personale delle Regioni e degli enti locali (province, comuni, comunità montane, aziende sanitarie ecc.). È comunque d’interesse anche per i dipendenti di altri enti pubblici, per studenti e per chi sta preparandosi ad entrare nella pubblica amministrazione. È preferibile che ogni corso sia indirizzato a dipendenti di enti diversi per avere una maggiore ricchezza di esperienze. Programma: 1° Modulo, Parte Generale inizia con Cenni storici sull’evoluzione delle tecniche di formazione e redazione degli atti amministrativi e normativi; Le tecniche di redazione degli atti normativi e amministrativi nei contesti regionali, statali ed europei; La redazione degli atti normativi e amministrativi: specificità e regole comuni. 2° Modulo: Il manuale Regole e suggerimenti per la redazione degli atti amministrativi, Genesi del manuale. Finalità, destinatari, tecniche di recepimento da parte dei singoli enti; Il linguaggio degli atti amministrativi: ortografia, morfologia, lessico, sintassi; Uso corretto del linguaggio tecnico e del linguaggio comune; Nozioni di teoria generale dell’atto amministrativo; La struttura formale e l’organizzazione dei contenuti del provvedimento amministrativo; Nessi e riferimenti tra atti normativi e amministrativi; Esercitazioni su atti ben formati e mal formati forniti sia dai docenti che dai partecipanti. 3° Modulo, Tecniche di supporto alla redazione e comunicazione degli atti amministrativi, Tecnologie digitali di supporto alla redazione degli atti amministrativi; Metodi e tecniche per la comunicazione degli atti amministrativi; Il codice dell’amministrazione digitale: nozioni.  
   
   
«SCUOLA STRUMENTO PRINCIPALE PER PROMUOVERE L´ACCOGLIENZA» CONCLUSA LA DUE GIORNI DI PRATO DEDICATI AD ISTRUZIONE E INTERCULTURA  
 
Firenze, 15 settembre 2010 - Due giornate ( 13/14 settembre) all´auditorium del Gramsci-keynes di Prato per approfondire il complesso rapporto tra scuola e diversità culturale, ma anche per verificare i risultati del protocollo rinnovato alla fine del 2009 per l’accoglienza degli alunni stranieri e per lo sviluppo interculturale del territorio pratese. L´intesa, firmata per la prima volta nel 2007, ha permesso la collaborazione di Regione, Ufficio Scolastico Regionale e Provinciale, Provincia di Prato, i 7 Comuni della provincia pratese e gli istituti scolastici di primo e secondo grado della provincia stessa. Un´esperienza che ha permesso alla seconda provincia italiana per numero di studenti stranieri, di creare un vero e proprio modello per promuovere l´inclusione e l´integrazione sociale degli studenti-cittadini. Alla seconda giornata ha partecipato anche l´assessore al welfare Salvatore Allocca che ha tirato le somme a conclusione della sessione pomeridiana. “La scuola – ha detto - può e deve rappresentare l´elemento di fondo, lo strumento per eccellenza per cogliere tutti gli elementi positivi del processo di integrazione di queste persone all´interno di una comunità. Prato sotto questo profilo ha dimostrato che, soprattutto tra i banchi, il processo di integrazione ed accoglienza può diventare reale. Ed i tre anni di attuazione del protocollo hanno fornito risultati molto promettenti in questa direzione. É inutile girare intorno al discorso – ha concluso Allocca - ormai il processo multiculturale è irreversibile e come comunità accogliente dobbiamo essere in grado sicuramente di non trascurare gli elementi di criticità, ma anche e soprattutto di cogliere quelli di positività che da questo scaturiscono”. L´obiettivo principale del prog etto è garantire pari opportunità nell’accesso all’istruzione e nella prosecuzione degli studi agli alunni migranti promuovendo la loro inclusione sociale e favorendo il confronto tra le culture. Tante le azioni che sono state sviluppate: laboratori interculturali e di cittadinanza, laboratori per l´insegnamento della lingua italiana, servizi di formazione e di consulenza per i docenti e il personale Ata, tramite mediatori culturali e facilitatori linguistici, servizi di sostegno alle genitorialità, ed altro ancora. Le scuole coinvolte a partire dal 2007 sono state 57 e soltanto nel 2009 circa 3300 studenti hanno preso parte ai laboratori e 90 insegnanti hanno frequentato i corsi di formazione. La Regione ha messo a disposizione 1 milione di euro (250 mila euro l´anno).  
   
   
BOLZANO, LINGUA E CULTURA: L’ITALIANO IN MOVIMENTO ED I LINGUAGGI GIOVANILI  
 
Bolzano, 15 settembre 2010 - “Lingua e cultura: l’Italiano in movimento” progetto pluriennale del Dipartimento alla Cultura italiana della Provincia Autonoma, nato dalla collaborazione tra l’Ufficio Cultura e l’Istituto pedagogico con l’Accademia della Crusca di Firenze è giunto al suo secondo anno di attività. Il primo incontro si svolegrà giovedì 16 settembre, alle ore 15, presso l´Eurac di Bolzano. Il progetto si propone di agevolare la diffusione delle conoscenze linguistiche e di promuovere le competenze comunicative mediante l’approfondimento di alcune varietà dell’italiano contemporaneo. Infatti, oltre a trasmettere un’eredità storica e un patrimonio culturale ricco e articolato, la lingua italiana di oggi esprime nei suoi caratteri anche il contatto con nuove culture e nuove forme espressive. Il progetto si basa sulla considerazione che la lingua non solo sia veicolo per la trasmissione del patrimonio culturale, ma sia anche “testimone“ delle sedimentazioni e dell’evoluzione di questo patrimonio; uno spazio di approfondimento sulla storia e l’evoluzione della lingua italiana, vista da varie angolature, rappresenta quindi un’occasione importante di conoscenza e riflessione sul nostro presente. Obiettivo del progetto è agevolare la diffusione della conoscenza linguistica e promuovere la competenza comunicativa, sviluppando un approccio consapevole e critico alla comunicazione, attraverso una serie di iniziative rivolte ad un pubblico esteso e con un’attenzione particolare ai giovani e alle scuole. “Lingua e cultura: l’italiano in movimento”, come spiega l’assessore alla cultura italiana Christian Tommasini, “è un progetto che indaga il rapporto tra lingua e cultura in alcune significative aree tematiche, quali i linguaggi artistici, i linguaggi giovanili e i linguaggi dei media. L’obiettivo è promuovere la diffusione della conoscenza linguistica e della competenza comunicativa, per sviluppare un approccio attivo, consapevole e critico alla comunicazione, attraverso una serie di iniziative rivolte ad un pubblico esteso e con un’attenzione speciale ai giovani e alle scuole”. Tutti gli incontri pomeridiani (ore 15.00 Eurac) sono rivolti, in particolare, ai docenti e si strutturano come laboratori didattici, in quanto prevedono esercitazioni e attività sui testi, attraverso proposte e suggerimenti di lavoro. Gli incontri serali con il pubblico, (ore 20.30 Centro Trevi) invece, si configurano quali momenti di dialogo sul tema con artisti, autori, esperti e protagonisti della cultura locale. Il Comitato scientifico è composto dalla prof.Ssa Nicoletta Maraschio, presidente dell’Accademia della Crusca, dalla prof.Ssa Stefania Stefanelli, coordinatrice del progetto, dalla prof.Ssa Valeria Saura, docente di Lettere comandata presso l’Accademia della Crusca. L’accademia della Crusca, referente scientifico del progetto, curerà come per lo scorso anno la produzione di un volume annuale con supporto digitale di documentazione e approfondimento dei temi affrontati negli incontri. Il primo degli incontri prevede solo il laboratorio per docenti, che si svolgerà giovedì 16 settembre, alle ore 15, all’Eurac, in viale Druso,1 a Bolzano. L’incontro sarà incentrato sul tema: “L’italiano e i giovani: scritture a confronto” e sarà condotto da Vera Gheno, ricercatrice - Università di Firenze, Valeria Saura, docente di Lettere comandata presso l’Accademia della Crusca, e Stefania Stefanelli, ricercatrice - Scuola Normale Superiore di Pisa. I prossimi incontri si svolgeranno: 15 ottobre: “Forever Young. Lingua dei giovani, linguaggi giovanili” Lorenzo Coveri, docente ordinario - Università di Genova, Lorenzo Spreafico, assegnista ricerca Linguistica - Libera Università di Bolzano. 5 novembre: “Socializzare in rete. Il lessico delle piazze telematiche” Vera Gheno, ricercatrice - Università di Firenze, Lorenzo Spreafico. 26 novembre: “Il parlato-scritto dei giovani autori”, Stefania Stefanelli, ricercatrice - Scuola Normale Superiore di Pisa, Valeria Saura, docente di Lettere comandata presso l’Accademia della Crusca, Luca Giuseppe D’andrea, scrittore. Per ulteriori informazioni: tel. 0471 411230, ufficio.Cultura.italiana@provincia.bz.it  0471 411440, ipi@scuola.Alto-adige.it    
   
   
NUOVE RISORSE PER I PROGETTI MUSICALI A FAVORE DEI GIOVANI FINANZIATO UN PROGETTO DA 60MILA EURO DELL’ASSESSORATO AI SERVIZI SOCIALI DELLA PROVINCIA DI COMO  
 
 Como, 15 settembre 2010 - Dopo il progetto “Musica in rete” e la kermesse “Music on air” (che si concretizzerà proprio da venerdì 17 a domenica 19 settembre a Villa Erba di Cernobbio), una nuovo importante progetto che guarda al mondo della musica e dei giovani potrà essere realizzato nel prossimo futuro con il concorso dell’assessorato ai servizi sociali della Provincia di Como. Il progetto "Notturno Giovani - Interventi a favore della produzione musicale giovanile indipendente” - che vede tra i suoi fautori anche la Provincia di Como - è, infatti, risultato il 1° classificato a livello nazionale nella graduatoria dei progetti approvati da Anci per la assegnazione dei finanziamenti del Dipartimento della Gioventù nel comparto "Comuni grandi". La cifra a disposizione del progetto provinciale ammonta a 60 mila euro, 44 mila dei quali derivanti dalla concessione del finanziamento statale. Il progetto "Notturno Giovani" ha visto impegnati in partenariato la provincia di Como, la provincia di Varese, il comune di Varese e il comune di Verbania ottenendo complessivamente 150mila euro. “L’ottenimento di questo importante finanziamento - spiega l’assessore provinciale ai servizi sociali, Simona Saladini - è una risorsa fondamentale per poter completare i progetti sociali a carattere musicale già avviati e di realizzarne di nuovi, ma rappresenta anche una conferma della bontà del metodo organizzativo che abbiamo costruito in partenariato con altri enti. Mettendo insieme più soggetti qualificati sul territorio, infatti, abbiamo dimostrato di poter dare garanzie importanti al ministero circa l’utilizzo dei fondi pubblici: in altre parole il primo posto in graduatoria significa la capacità di dare certezza che le risorse messe a nostra disposizione saranno usate nel migliore dei modi, con progetti intelligenti che incontrano il favore e il coinvolgimento, da protagonisti, dei nostri giovani.”Fra i progetti che verranno realizzati ricordiamo “Cer.co tot band”, un concorso fra le formazioni locali comasche e destinato a individuare le migliori da mettere successivamente a confronto in area insubrica nella manifestazione “Cer.co top band”. “L’idea - spiega ancora l’assessore Saladini - è quella, già perseguita da tempo-, di lavorare non solo sul talento ma anche sul rafforzamento della personalità dei nostri ragazzi”.  
   
   
AL VIA IL CORSO "RICICLACASA", PERCORSO FORMATIVO PER RAGAZZI IN CONDIZIONE DI MARGINALITÀ  
 
 Roma, 15 settembre 2010 – La prima lezione pratica del percorso formativo "Riciclacasa", realizzato dall´Ama e Confcooperative, ha subito affrontato, nel primo giorno di scuola, alcuni dei temi principali del percorso: imparare ad estrarre le reti metalliche dai materassi, separare i pezzi di una lavastoviglie, differenziare il trattamento dei materiali che compongono una lavatrice, un frigorifero o un forno. L´iniziativa del Comune di Roma si pone nell´ambito del Programma Retis, dedicato alla promozione dei processi d´inclusione sociale delle persone che vivono in condizione di marginalità. Saranno venti i ragazzi che, dopo aver seguito la prima fase del percorso con lezioni teoriche sulla lingua italiana, nozioni di sicurezza sul lavoro ed elementi di educazione civica e cittadinanza attiva, dal 13 settembre e per sei mesi, seguiranno le lezioni sulla differenziazione dei rifiuti solidi ingombranti presso l´isola ecologica di via Collatina. Al termine del percorso, coloro che avranno dimostrato volontà, serietà e capacità, saranno assunti dalla cooperativa sociale "Queens servizi". I partecipanti provengono dai campi nomadi attrezzati - River, Gordiani, Salone, Candoni - dalle case famiglia Vignola e villa Aurelia, e dai centri di accoglienza per migranti via Zurla e Casal Boccone. «La vera integrazione si realizza così, attraverso la formazione, un aiuto concreto all´inserimento lavorativo e soprattutto la responsabilizzazione di questi ragazzi - commenta l´assessore alle Politiche sociali del Comune di Roma, Sveva Belviso – L´obiettivo è dar loro una chance in più e una speranza per un futuro diverso, - aggiunge Belviso - fornendo gli strumenti necessari per accompagnarli in un percorso finalizzato alla progressiva autonomia sociale ed economica».  
   
   
AREE NATURALI PROTETTE: RISORSE E STRUMENTI PER VALORIZZAZIONE E SVILUPPO  
 
Perugia, 15 settembre 2010 – “La Giunta regionale è impegnata a valorizzare le Aree naturali protette dell’Umbria, coniugando la loro tutela con le esigenze di sviluppo attraverso un uso sostenibile del territorio”. È quanto ha sottolineato l’assessore regionale alla Promozione e valorizzazione dei sistemi naturalistici e paesaggistici dell’ Umbria, Fernanda Cecchini, nell’incontro che si è svolto nella sede dell’Assessorato con i presidenti delle cinque Comunità montane umbre e con il sindaco di Foligno, referenti istituzionali delle sette Aree naturali protette dell’Umbria (Parco del Monte Cucco, di Colfiorito, del Monte Subasio, del lago Trasimeno, del fiume Tevere, del fiume Nera e Sistema territoriale di interesse naturalistico e ambientale Monte Peglia e Selva di Meana). Durante l’incontro è stato ribadito l’elevato valore che i Parchi rappresentano per l’Umbria, offrendo una varietà di paesaggi, ecosistemi e agrosistemi tra più significativi del territorio. “Una risorsa che contribuisce in modo determinante a comporre l’identità della regione – ha detto l’assessore - che abbiamo inteso intanto sostenere con un contributo complessivo di 120mila euro, che consentiranno di far fronte alle esigenze più pressanti di gestione. Stiamo intanto predisponendo gli strumenti per rafforzare le politiche regionali di tutela e valorizzazione delle Aree naturali protette – ha aggiunto - in cui riveste un ruolo importante lo sviluppo della filiera turismo-ambiente- cultura attraverso l’utilizzo di fondi comunitari”. “Nelle prossime settimane – ha spiegato – predisporremo atti di indirizzo regionali di supporto agli strumenti di pianificazione previsti dalla normativa di settore e definiremo un disegno di legge regionale che riorganizzerà le tematiche inerenti biodiversità, siti ‘Natura 2000’ e Parchi”. In questo modo, “si arriverà alla strutturazione di un ‘dialogo’ tra le Aree protette umbre e altri enti che operano per la conservazione e l’uso sostenibile dell’ambiente – ha detto ancora l’assessore Cecchini - La pianificazione regionale dovrà servire a individuare sinergie e integrazioni culturali, sociali, economiche, evitando interferenze e contrapposizioni tra istituti territoriali che perseguono lo stesso scopo costitutivo: l’uso economico sostenibile coniugato alla conservazione delle risorse territoriali regionali”.  
   
   
RECUPERO DI PASCOLI, SITI-RIFUGIO E ALBERI MONUMENTALI: PROGETTO DELLA PROVINCIA FORLI-CESENA PER LA TUTELA DELLA BIODIVERSITA´  
 
 Forli’ – Cesena, 15 settembre 2010 - Recuperare i pascoli abbandonati, tutelare i cosiddetti alberi monumentali e restaurare a scopi conservativi i ruderi rurali: è il programma ambientale per la conservazione della biodiversità nell’area montana della provincia di Forlì-cesena, nelle zone del versante romagnolo del parco nazionale, approvato nella seduta di martedì della Giunta provinciale. Si tratta di un progetto complessivo che raggruppa numerosi interventi, per un importo di 520.000 euro, di cui 80.000 a carico della Provincia di Forlì-cesena, 40.000 a carico del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna e i rimanenti 400.000 euro da fondi regionali. In particolare, la Giunta provinciale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura Gian Luca Bagnara, ha approvato la progettazione preliminare degli interventi e un protocollo d’intesa che rende più stretta la collaborazione tra l’Ente Parco e la Provincia su questo progetto. La progettazione preliminare è finalizzata all’accesso al finanziamento regionale e già da quest’autunno potranno partire i lavori, che saranno completati entro l’estate 2011. I territori interessati dall’intervento sono di proprietà pubblica (Demanio regionale, Ente Parco, Comuni) e si trovano nelle seguenti macro-aree: area Bidente di Pietrapazza, in Comune di Bagno di Romagna, area Alto Bidente-alto Rabbi, nei comuni di Santa Sofia e Premilcuore e area Torrente Acquacheta e Monte Collina, nei comuni di Portico-san Benedetto e Tredozio. Il programma vede al primo punto il recupero di habitat di prateria e la realizzazione di strutture per piccoli anfibi (abbeveratoi, vasche, pozze, ecc.). Si intende agire in prossimità della dorsale appenninica su terreni tuttora destinati all’attività zootecnica, ma in evoluzione a causa soprattutto del sottoutilizzo o dell’abbandono. In 6 siti, per un totale di 80,6 ettari, si intende procedere alla riduzione della copertura arbustiva e al recupero e manutenzione delle infrastrutture (vasche, pozze, ecc.) connesse alla gestione dell’attività zootecnica, per consentire l’esercizio di un pascolamento maggiormente razionale e regolarizzato sulle varie sezioni di pascolo, ma anche con l’obiettivo di creare e mantenere siti di frequentazione per specie anfibie (tritoni, ululone appenninico, ecc.). Al secondo punto del programma, con il duplice obiettivo di conservare sia la testimonianza storico-architettonica dell’opera dell’uomo, sia un importante habitat di specie animali a rischio di estinzione, si procederà al restauro conservativo dei muri perimetrali dei cimiteri di Casanova dell’Alpe, Strabatenza e Pietrapazza (Bagno di Romagna), San Paolo in Alpe (Santa Sofia) e Castel dell’Alpe (Premilcuore), oltre al recupero del vecchio ponte in pietra di Pietrapazza, in Comune di Bagno di Romagna, all’inizio del sentiero per l’Eremo nuovo. Le costruzioni antropiche di vecchia data costituiscono, assieme alle grotte e alle cavità degli alberi, siti-rifugio elettivi per diverse specie di chirotteri (pipistrelli), al punto che tra le cause della rarefazione ed estinzione di molte colonie legate agli antichi edifici vanno annoverati anche gli interventi di demolizione, recupero e restauro di vecchi manufatti, tanto che una notevole percentuale delle loro specie, oggi presenti nel territorio provinciale, risulta rara e minacciata. Stessa finalità per il terzo punto del programma, la tutela degli alberi monumentali. Le cavità naturali presenti nel tronco degli alberi vetusti o di grandi dimensioni rappresentano, assieme alle strutture antropiche e alle grotte, un importante sito-rifugio per molte specie faunistiche meritevoli di conservazione. L’obiettivo del progetto è pertanto la salvaguardia di tali esemplari arborei, attraverso interventi diretti e indiretti. I principali interventi diretti andranno da modesti interventi di potatura delle parti secche e di alleggerimento della chioma a piccoli interventi di dendrochirurgia; quelli indiretti, invece, comprenderanno la tutela dello spazio minimo vitale, l’asportazione delle specie rampicanti e la creazione di una zona di rispetto. Tali lavori interesseranno circa una ventina di esemplari arborei, localizzati soprattutto nell’alta valle di Pietrapazza (Bagno di Romagna), nella zona di S.paolo in Alpe (Santa Sofia) e nell’area Monte Collina-alto Tramazzo (Tredozio). Tale ubicazione consentirà inoltre di realizzare tre percorsi didattico-divulgativi, in altrettante zone del Parco, per una più corretta conoscenza ed apprezzamento di tali patriarchi della foresta.  
   
   
AMBIENTE E POLITICHE PER LA SALUTE - I PRIMI RISULTATI DI MONITER, PROGETTO REGIONALE DI MONITORAGGIO SUGLI INCENERITORI IN EMILIA-ROMAGNA: EMISSIONI, STIME DELLA RICADUTA DEGLI INQUINANTI, INDAGINE SULLA NATALITÀ.  
 
 Bologna, 15 settembre 2010 – Valori delle emissioni, per quanto riguarda diossine e furani, 100 volte più bassi rispetto ai limiti di legge; per gli idrocarburi policiclici aromatici, 1000 volte inferiori. Per quanto riguarda la natalità, i dati su gemellarità, piccoli per età gestazionale, nati pretermine, basso peso nei nati a termine non presentano differenze significative rispetto a quelli attesi secondo la media regionale per nessuno dei livelli di esposizione. Sulle nascite pretermine, da cui è emerso un modesto effetto nei confronti interni al gruppo, lo studio verrà replicato analizzando il periodo successivo. Sono, in estrema sintesi, alcuni dei risultati presentati oggi e contenuti nei report sull’attività di indagine ambientale e sanitaria svolta da Moniter, il progetto triennale di monitoraggio promosso dalla Regione e coordinato da Arpa sugli inceneritori di rifiuti urbani in Emilia-romagna. Uno studio senza precedenti per estensione e completezza, fortemente voluto e finanziato dalla Regione, che si avvale di un Comitato scientifico, composto da esperti italiani e stranieri, a garanzia di qualità e trasparenza. “I primi esiti di Moniter ci dicono che i valori delle emissioni sono estremamente bassi, e che c’è stata una riduzione significativa negli anni sia dell’ampiezza delle zone di ricaduta, che della concentrazione degli inquinanti – ha sottolineato l’assessore alle Politiche per la salute Carlo Lusenti – . Dall’indagine sulla natalità non sono emerse differenze tra i bimbi nati da mamme che vivono nel raggio di quattro chilometri dagli inceneritori e il resto della popolazione; sulle nascite pretermine, dove è stato rilevato un modesto effetto nei confronti interni al gruppo, lo studio verrà replicato sul periodo 2007-2010”. I dati presentati oggi “non destano nessuna preoccupazione, né allarme – ha concluso l’assessore – ; la Regione dal canto proprio non verrà meno al suo impegno di analisi e monitoraggio: la salute dei cittadini e la tutela dell’ambiente sono la nostra priorità”. Sul tema dei rifiuti “il nostro obiettivo è incentivare una politica ‘virtuosa’: questo significa diminuirne la produzione, aumentare il riciclo e ridurre la parte che attualmente viene portata in discarica o all’inceneritore” ha spiegato l’assessore all’Ambiente Sabrina Freda. “In questi anni abbiamo già ottenuto buoni risultati, investendo principalmente sulla raccolta differenziata. L’impegno è continuare in una direzione sempre più sostenibile, rispettando la gerarchia delle azioni per una corretta gestione dei rifiuti, così come è previsto dalla normativa europea”. “La presentazione dei primi risultati del progetto Moniter – ha affermato il direttore generale di Arpa Emilia-romagna Stefano Tibaldi – ha riscontrato il pressoché unanime riconoscimento della validità e dell’accuratezza del lavoro che Arpa ha svolto, nonché del carattere innovativo dell’intero progetto. Anche nel proseguimento, Arpa garantirà il proprio impegno con la consueta rigorosa attenzione agli aspetti tecnici e scientifici, oltre che con uno sviluppo dell’attività dei controlli effettuati nell’ambito dell’attività istituzionale, per esempio unificando in un’unica struttura regionale specializzata le attività di monitoraggio diretto degli impianti di incenerimento”. Rifiuti: produzione e gestione - Il totale dei rifiuti prodotti annualmente in Emilia-romagna è di 13,5-14 milioni di tonnellate (medie degli anni 2007-2008): la legge li suddivide in rifiuti urbani e rifiuti speciali a seconda della loro natura e pericolosità. La produzione totale di rifiuti urbani nel 2009 è stata di circa 3 milioni di tonnellate (682 chilogrammi per abitante); di queste il 47,4% (1,4 milioni di tonnellate) è stato raccolto in maniera differenziata. In Emilia-romagna è presente un articolato sistema di impianti costituito da 28 discariche controllate, 8 inceneritori con recupero energetico e 12 impianti di trattamento meccanico biologico. Il sistema di gestione è completato dagli impianti di compostaggio (18 attivi nel 2008) a cui sono destinate le frazioni organiche raccolte in maniera differenziata. Gli inceneritori smaltiscono il 21% dei rifiuti urbani, che corrispondono a meno del 7% del quantitativo totale dei rifiuti prodotti in regione. Il sistema regionale di gestione dei rifiuti, che garantisce controllo e autosufficienza, vede un rilevante aumento della raccolta differenziata e del recupero di materia ed energia; i dati 2009 mostrano anche un decremento della produzione complessiva (-1%) di rifiuti. In linea con quello che sta avvenendo nei Paesi europei più avanzati, l’utilizzo della discarica nei prossimi anni sarà sempre più una modalità di smaltimento residuale. I risultati di Moniter - I risultati parziali presentati oggi riguardano le emissioni in atmosfera, le stime della ricaduta al suolo degli inquinanti e la natalità. Le sofisticate indagini delle emissioni in atmosfera si sono concentrate sull’inceneritore di rifiuti urbani del Frullo, a Granarolo dell’Emilia (Bologna), l’impianto di maggiore potenzialità di smaltimento dell’Emilia-romagna. Nei fumi del Frullo si è riscontrata una presenza estremamente bassa di diossine, furani e idrocarburi policiclici aromatici. Dai campionamenti effettuati nel 2008, le concentrazioni di diossine e furani sono risultate 100 volte inferiori rispetto ai limiti di legge, gli idrocarburi policiclici aromatici 1000 volte inferiori. Dati che confermano quanto è emerso dai controlli previsti dalla legge che periodicamente Arpa effettua sugli impianti di incenerimento dei rifiuti: quelli di nuova generazione (come il Frullo), a cui si stanno adeguando quasi tutti gli inceneritori esistenti, presentano valori molto bassi di emissione di inquinanti. Le analisi di Moniter hanno riguardato anche le dimensioni delle particelle di polveri emesse, che risultano prevalentemente inferiori a 1 micron. All’interno di Moniter sono state inoltre elaborate le mappe di ricaduta delle emissioni degli impianti nelle zone in prossimità degli inceneritori in diversi momenti della loro evoluzione tecnologica, con stime fatte sulla base di modelli matematici che tengono conto anche delle condizioni meteorologiche. Dalle mappe è emersa una significativa riduzione nel tempo sia dell’ampiezza delle zone di ricaduta, sia della concentrazione degli inquinanti. Le mappe hanno costituito la base indispensabile per individuare i diversi livelli di esposizione alle emissioni delle persone che vivono nelle aree attorno agli inceneritori (cumulativamente circa 400 mila) ed effettuare così l’indagine epidemiologica. Circa l’indagine epidemiologica sulla popolazione, oggi vengono presentati i primi risultati che riguardano la natalità nelle vicinanze di tutti gli otto inceneritori di rifiuti urbani nel periodo 2003 - 2006. I risultati si riferiscono a quasi 10.000 nati da donne residenti durante la gravidanza nelle aree di ricaduta delle emissioni. Gli esiti indagati consentono un confronto con i nati nell’intero territorio regionale e con i risultati di indagini analoghe disponibili nella letteratura scientifica: rapporto tra maschi e femmine alla nascita, gemellarità, nati pretermine, piccoli per età gestazionale, basso peso nei nati a termine. I dati osservati non presentano differenze significative rispetto ai dati attesi secondo la media regionale per nessuno dei livelli di esposizione. Tuttavia, effettuando confronti interni al gruppo fra livelli di esposizione crescenti, si evidenzia un modesto effetto sulle nascite pretermine, pur essendo il numero complessivo riscontrato (599) inferiore a quello statisticamente atteso (637); il rischio di nascita pretermine presenta un aumento passando dalle zone meno esposte a quelle più esposte alle emissioni degli inceneritori. I risultati di questo lavoro, che saranno oggetto di approfondimento in ulteriori studi, si aggiungono ai pochi dati esistenti a livello di letteratura scientifica su questo tema. La Regione, in accordo con il Comitato scientifico, si è impegnata a replicare lo studio sul periodo seguente, il 2007-2010, durante il quale la tecnologia di quasi tutti gli impianti presenti sul territorio è stata profondamente innovata. I report completi presentati oggi sono disponibili all’indirizzo internet www.Moniter.it; nei prossimi mesi saranno ultimati e resi pubblici i rapporti finali di tutto il progetto Moniter, comprese le altre attività di indagine epidemiologica sulla popolazione adulta esposta alle emissioni degli inceneritori.  
   
   
FONDI PER LA PULIZIA DELL’ENTELLA E DEL POLCEVERA  
 
Genova, 15 settembre 2010 - Nuovi finanziamenti della Provincia per le manutenzioni idrauliche del fiume Entella e del torrente Polcevera. La Giunta provinciale - su proposta dell’assessore Paolo Perfigli – ha infatti deliberato per i due importanti corsi d’acqua uno stanziamento complessivo di 380.000 euro - dagli introiti dei canoni demaniali sulle concessioni idrauliche - per la pulizia degli alvei, l’eliminazione di materiali alluvionali e altre manutenzioni dei due corsi d’acqua. Gli interventi (280.000 euro per l’Entella e 100.000 per il Polcevera) saranno realizzati dalla stessa Provincia che nel luglio scorso, sempre con i fondi dei canoni demaniali idrici per il 2010, aveva già stanziato 1,4 milioni di euro per manutenzioni di rivi e torrenti su tutto il territorio, affidate a Comunità Montane e Comuni. “Sull’entella e il Polcevera – dice Paolo Perfigli – finanziamo con risorse considerevoli interventi preventivi per la sicurezza di due alvei molto importanti, di competenza diretta della Provincia. Li attiveremo sin dalle prossime settimane, per dare in tempi rapidi soluzioni concrete alle esigenze di manutenzione idraulica e i lavori, con particolare riguardo all’Entella, un sito fluviale di interesse comunitario, saranno realizzati con la massima attenzione anche per la compatibilità ambientale.”  
   
   
RIFIUTI A NAPOLI; GARANTITI DALLA PROVINCIA I FONDI PER GLI STIPENDI DEI LAVORATORI DEL CONSORZIO  
 
Napoli, 15 settembre 2010 - Il presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro, ha tenuto il 13 settembre due riunioni con i rappresentanti di tutte le sigle sindacali dei lavoratori del consorzio unico di bacino, in merito alla vicenda che li vede da giorni in agitazione per la corresponsione degli stipendi di agosto e della quattordicesima. Alla riunione hanno preso parte anche l’assessore all’ambiente Giuseppe Caliendo ed il presidente della Sapna Corrado Catenacci. Il presidente Cesaro, dando seguito agli impegni presi con i lavoratori la scorsa settimana, ha comunicato di aver provveduto a trasferire, attraverso la Sapna, al commissario liquidatore del Consorzio di bacino Gianfranco Tortorano, un milione e settecentomila euro da parte della Provincia di Napoli per il pagamento delle spettanze. Questi fondi fanno seguito ai 5 milioni di euro dovuto dal Governo al Consorzio, che grazie all’interessamento dello stesso Cesaro, sono stati sbloccato e messi nelle disponibilità del commissario liquidatore. Nel contempo il presidente della Provincia ha informato i lavoratori che ulteriori 2 milioni di euro saranno sbloccati a breve sempre da parte del Governo. “Tutto ciò che era nella disponibilità dei responsabili dell’ente di piazza Matteotti per risolvere i problemi connessi a questa emergenza è stato fatto, e tutti gli impegni presi con le maestranze mantenuti”, ha affermato il presidente della Provincia. Nel contempo il presidente Luigi Cesaro ha confermato le proprie intenzioni di chiedere al Governo la deroga al patto di stabilità limitato al comparto ambiente, per consentire all’ente di far fronte alla realizzazione ed alla gestione di diversi impianti nel comparto dei rifiuti. “La vicinanza delle prossime scadenze di legge – ha affermato Cesaro – che vedranno la Provincia direttamente responsabile dal 1° gennaio 2011 nella gestione dei rifiuti sul territorio, impone scelte immediate ed efficaci. Sono particolarmente fiducioso e contento che le mie valutazioni – ha continuato Cesaro – siano state recentemente fatte proprie anche dal sottosegretario Guido Bertolaso, il quale ha convenuto che per far fronte a quella che rischierebbe di ripresentarsi come un’emergenza del territorio, siano necessarie misure quali la deroga al patto di stabilità. Mi sto adoperando in tutte le sedi – ha concluso il Presidente Cesaro - affinchè queste istanze vengano valutate ed approvate anche dal Presidente del Consiglio on. Silvio Berlusconi e dal Ministro all’Economia Giulio Tremonti, in modo da consentire alla Provincia di Napoli di poter utilizzare fondi da destinare all’ambiente che viceversa risulterebbero bloccati”.  
   
   
RIFIUTI IN CAMPANIA, CHIAIANO. ASSESSORE ROMANO E GENERALE MORELLI: "MAI STATO IN PROGRAMMA AMPLIAMENTO DISCARICA"  
 
Napoli, 15 settembre 2010 - "Non è in programma, né è tra le ipotesi intorno a cui si ragiona, l’ampliamento della discarica di Chiaiano”. Lo ha detto l’Assessore all’Ambiente della Regione Campania, Giovanni Romano, d’intesa con il generale Mario Morelli, vice di Guido Bertolaso, a seguito delle proteste dei giorni scorsi. "Le manifestazioni di questi giorni, sfociate in blocchi stradali che hanno impedito o ritardato l’afflusso in discarica, - hanno dichiarato Romano e Morelli - non hanno ragion d’essere, non essendo l’ampliamento della discarica di Chiaiano nei programmi d’intervento legati alla gestione del ciclo integrato dei rifiuti".