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Notiziario Marketpress di Mercoledì 22 Maggio 2013
IMMUNOLOGIA, ALL’UNIVERSITÀ DI MILANO-BICOCCA ARRIVANO I MAGGIORI ESPERTI MONDIALI  
 
Miano, 22 maggio 2013 - Quali sono i meccanismi molecolari dell´immunità umana? Perché alcuni recettori umani sono coinvolti nella generazione di tumori e malattie neurodegenerative? E’ possibile curare una serie di patologie grazie a delle speciali molecole? Scienziati provenienti dai maggiori Centri di ricerca di tutto il mondo ne discutono nel corso del meeting Endotoxin, Tlr4 signaling and beyond in programma il 21 agosto presso Villa di Breme Forno, sede dell’Università di Milano-bicocca nel comune di Cinisello Balsamo. «Avremo un gruppo di scienziati di chiara fama dell´immunologia e della biochimica provenienti da tutto il mondo – spiega Francesco Peri, docente di Chimica organica dell’Università di Milano-bicocca -. Nel corso del meeting, rivolto soprattutto ai giovani ricercatori e ai giovani studenti del dottorato, discuteremo degli aspetti molecolari legati all´immunità innata e all´infiammazione». Nato come evento satellite del congresso mondiale di immunologia in programma a Milano dal 22 al 27 Agosto (Ici 2013, http://www.Ici2013.org/home ), il meeting sarà l’occasione per fare il punto sulle nuove frontiere dell’immunologia. Tra i relatori del meeting, Julie Blander, The Mount Sinai Hospital, Usa; Marco Colonna, Washington University, Usa; Douglas Golenbock, University of Massachusetts, Usa; Otto Holst, Research Center Borstel, Germania; Roman Jerala, National Institute of Chemistry, Slovenia; Jonathan Kagan, Harvard Medical School, Usa; Carsten J. Kirschning, University of Duisburg Essen, Germania; Roland Lang, Erlangen University, Germania; Antonio Molinaro, Università Federico Ii di Napoli e Jerrold Weiss, University of Iowa, Usa. Modalità di iscrizioni e scadenze - E’ possibile iscriversi al meeting e presentare un proprio contributo scientifico come comunicazione orale o poster, fino al prossimo primo giugno. Il costo dell’iscrizione è di 15 euro. Per maggiori informazioni clicca qui, per il programma completo clicca qui. Http://www.unimib.it/upload/pag/45004/fl/flyerendotoxtlr4meeting.pdf    
   
   
FIRENZE: DA ORA ON LINE I REFERTI DELLE ANALISI TUTTI GLI ESAMI COMODAMENTE A CASA PER I CITTADINI DELL´ASL 10  
 
Firenze, 22 maggio 2013 - Il prelievo di sangue o la consegna del campione di urina bisogna ancora farli andando in uno degli oltre 60 punti sparsi sul vasto territorio dell’Azienda sanitaria di Firenze dove vengono effettuate le accettazioni, anche in convenzione, per gli esami di laboratorio. Ma ora, chi ha un computer e una connessione internet, non ha più bisogno di tornarci per ritirare il referto: un bel risparmio di tempo, carta, benzina, inquinamento, niente code, arrabbiature, attese. I referti degli esami di laboratorio – all’incirca 3.400 al giorno – si possono scaricare on line. Basta andare sul sito della Asl, www.Asf.toscana.it  accreditarsi schiacciando il bottone “Richiedere credenziali” che si trova in alto a destra dove c’è scritto “Servizi on line”, compilare il modulo dove vengono richiesti nome, cognome, codice fiscale, luogo e data di nascita, indirizzo e luogo di residenza, telefono e e-mail, firmarlo allegando copia fronte-retro di un documento di identità valido, e spedire per posta elettronica all’indirizzo accedionline@asf.Toscana.it  L’accredito è indispensabile anche per rispetto della privacy, per impedire cioè che un estraneo possa sapere quanto uno ha di colesterolo o di creatinina e, quindi, quali sono i propri problemi di salute. Una volta accreditati, sempre sul sito internet della Asl 10, si accede alla sezione “Consulta referti” e lì compaiono tutti i risultati delle analisi fatte: dai globuli rossi alle transaminasi, dalla proteinuria nelle urine alla glicemia. Per poter vedere però il referto del proprio esame è indispensabile aver pagato il ticket e prima di accedere a quel documento sanitario viene chiesto se si è provveduto al proprio dovere. Chi ha una carta di credito può farlo direttamente on line, viene indirizzato alla pagina su cui saldare il debito. La risposta per l’80-90% degli esami è in genere pronta la sera stessa del giorno in cui sono stati eseguiti, fra le 13 e le 19, ma in alcuni casi possono occorrere anche più giorni: per esempio per esami colturali, nella ricerca di anticorpi, per indagini rare e mirate. Particolare scrupolo per garantire la risposta a poche ore dall’esame riguarda ovviamente il referto per il tempo di protrombina nei pazienti in terapia anticoagulante orale (Inr), di cui si fanno circa 850 esami al giorno. La richiesta delle credenziali per poter usufruire dei servizi on line dell’Azienda sanitaria, oltre che per e-mail può essere fatta rivolgendosi a uno dei 37 Cup aziendali attivi sul territorio fiorentino il cui elenco è consultabile sempre sul sito della Asl, alla voce “Prenotare visite e esami”. Può essere fatta anche servendosi della tessera sanitaria: le modalità per l’attivazione elettronica di quest’ultima con il rilascio del relativo Pin, si possono leggere a questo indirizzo: www.Regione.toscana.it/servizi-online/  Dal giugno 2012 ad oggi sono state rilasciate 14.482 credenziali sia direttamente dai front office territoriali che via mail, ma la percentuale di quest’ultima modalità nel primo trimestre 2013 ammonta a circa il 55% del totale dei rilasci).  
   
   
IN VENETO DIVENTERANNO MENSILI I CONTRIBUTI PER LE PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI ASSISTITE A DOMICILIO  
 
Venezia, 22 maggio 2013 - A partire dal 2014 gli assegni di cura, che attualmente vengono versati dalla Regione in un’unica soluzione annuale per le cure domiciliari alle persone non autosufficienti, si chiameranno Impegnative di Cura Domiciliare (Icd) e, una volta verificato il diritto di ciascun soggetto alla prestazione, i relativi importi saranno versati con cadenza mensile. “Tutti i cittadini che ne avranno diritto, riceveranno ogni mese quanto gli spetta”: lo ha detto l’assessore regionale ai servizi sociali Remo Sernagiotto insieme al presidente della Regione Luca Zaia, in occasione del consueto incontro con la stampa al termine della seduta di giunta. “E’ un atto di grandissima civiltà - ha commentato lo stesso Zaia – per arrivare al quale la Regione ha svolto un lavoro immane”. Il provvedimento è attualmente all’esame della competente commissione consiliare per a l’acquisizione del parere. Nel frattempo la Regione sta mettendo a punto il sistema informatico che consentirà di gestire in proprio la residenzialità extraospedaliera. “L’obiettivo di questo provvedimento – ha spiegato l’assessore – è di superare la differenziazione del regime esistente tra i soggetti non autosufficienti ricoverati nelle strutture socio-sanitarie e quelli che con le stesse patologie vengono assistiti a domicilio”. Nella sostanza, Sernagiotto ha detto che queste, che erano considerate prima come prestazioni extra Lea (Livelli Essenziali di Assistenza), entrano invece come interventi compresi nel paniere della domiciliarità in ambito socio-sanitario e assumono la denominazione di Impegnativa di Cura Domiciliare. L’icd sarà strutturata in diverse categorie. Sulla base delle risorse messe a riparto annualmente, sarà definito il numero di impegnative per ciascuna Ulss. “Otterremo così un effetto di semplificazione – ha affermato Sernagiotto – che consentirà di poter erogare con celerità l’Icd sotto forma di contributo economico, senza dover attendere il conteggio semestrale delle domande per dividere la disponibilità fra gli aventi diritto”. “Siamo l’unica Regione in Italia ad aver intrapreso questa strada – ha concluso Sernagiotto – e l’abbiamo già presentata a Roma alle altre Regioni che la stanno apprezzando. E’ il superamento del principio che l’assistenza per chi è ricoverato in strutture è di carattere sanitario e per chi è a casa non lo è. Una volta riconosciuto il diritto, ogni mese arriverà il contributo per l’assistenza a domicilio, anche con il supporto di assistenti familiari, impropriamente chiamate badanti”  
   
   
SANITA´ NELLAZIO: PROCEDURE PIU´ VELOCI PER ACCREDITAMENTO PER DARE CERTEZZE A IMPRESE E LAVORATORI  
 
Roma, 22 maggio 2013 - Prosegue a ritmi sostenuti lo smaltimento delle pratiche di accreditamento definitivo per le strutture sanitarie della Regione. La velocizzazione delle procedure voluta dal presidente Nicola Zingaretti, in qualità di Commissario ad acta, inizia a produrre risultati concreti. Nei giorni scorsi hanno ricevuto il via libera definitivo altre 50 strutture che così, dopo anni di attesa, escono dal limbo della precarietà normativa ed istituzionale. Si tratta di cliniche, case di cura, poliambulatori centri psichiatrici. Tra i centri interessati ci sono le strutture psichiatriche di Colle Cesarano, gestite dall´Italian Hospital Group a Guidonia Montecelio, il laboratorio Pasteur a Roma, la Comunità Maieusis a Capena (Rm), la Comunita il Chicco Onlus a Ciampino, il presidio Carvital a Roma, la Casa di Cura Città Bianca a Veroli (Fr), il S. Raffaele di Trevignano, Villa delle Querce, la Rsa Villa Clara a Fiumicino, il presidio Capodarco di via Lungro a Roma. Complessivamente nella Capitale le strutture che con gli ultimi provvedimenti hanno avuto l´accreditamento definitivo sono 21, di queste 18 quelle con sede nei comuni della provincia romana, 3 nell´area del frusinate, 6 a Latina e 2 nella nell´area di Viterbo. A questi si aggiungono 27 centri accreditati lo scorso aprile. In totale dal 9 aprile al 9 maggio il Commissario ad acta ha firmato 104 decreti e per oltre il 70% dei casi (77 centri) hanno avuto come oggetto la chiusura del processo di accreditamento. Così si restituisce certezza alle imprese, si garantiscono i posti di lavoro e si riduce l´area del contenzioso.  
   
   
MARCHE: RICONVERSIONE DEI PICCOLI OSPEDALI E RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE D’EMERGENZA, APPROVATA LA DELIBERA .  
 
Ancona, 22 maggio 2013 - La Giunta regionale ha approvato ieri la delibera sulla riconversione dei piccoli ospedali in Case della salute e sul potenziamento della rete dell’emergenza (118). Il provvedimento prende atto dei “suggerimenti” che la V Commissione consiliare ha formulato sul provvedimento “per qualificare risposte adeguate ai bisogni espressi dai territori”. La riorganizzazione prevede una rimodulazione dei posti letto ospedalieri sulla base delle indicazioni nazionali che obbligano al loro contenimento. Nelle Marche i posti letto si riducono di 550 unità, passando da 6.251 a 5.701, con un taglio dell’8,8%. La riduzione è dovuta a un taglio di 790 posti letto per acuti, pari a meno 14,82% e a un incremento di 240 posti letto di lungodegenza e riabilitazione, pari a più 25,9%. La distribuzione, per Azienda, dei tagli è diversificata: quella per acuti si applica a Inrca e Asur nell’ordine del 15%, mentre Marche Nord e Torrette hanno un taglio del 6%, il Privato del 36%. Poiché l’incremento dei posti letto di lungodegenza e riabilitazione è anch’esso diversificato, con un valore più elevato per l’Asur, il risultato finale della riduzione all’8,8% è legato a una riduzione complessiva di posti letto per le Aziende ospedaliera e l’Inrca nell’ordine del 4-5%, mentre per l’Asur e attorno al 10%, così come per il Privato accreditato. Caposaldo della nuova riorganizzazione è la Casa della Salute che viene realizzata attraverso la riqualificazione dei piccoli ospedali: 15 strutture con posti letto totali compresi tra 20 e 68, di cui solo 5 con posti letto superiori a 50. Mentre Pergola e Amandola mantengono la qualifica ospedaliera (già prevista nei precedenti atti di programmazione sanitaria) sono riconvertite in Case della Salute le strutture di: Sassocorvaro, Cagli, Fossombrone, Chiaravalle, Cingoli, Sassoferrato, Loreto, Recanati, Tolentino, Treia, Matelica, Montegiorgio, Sant’elpidio a Mare. Le Case della Salute garantiranno le cure primarie e quelle intermedie. Vedranno potenziati i servizi di emergenza territoriale. Complessivamente la Rete di soccorso vede schierati più mezzi rispetto agli standard nazionali per favorire la riconversione dei piccoli ospedali in Case della Salute. È prevista una diversa distribuzione degli automezzi e una postazione aggiuntiva (Mezzo di soccorso avanzato) per ciascuna Centrale operativa territoriale del 118.  
   
   
INAUGURATO IL REPARTO DI GINECOLOGIA ED OSTETRICIA DELL´OSPEDALE DI POLISTENA  
 
Catanzaro, 22 maggio 2013 - Il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti ha inaugurato il reparto di ginecologa ed ostetricia, dotato di venti posti letto e di un’area nido per i più piccoli, ed il servizio di immunoematologia e medicina trasfusionale dell´ospedale di Polistena. Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte, tra gli altri, oltre al Presidente Scopelliti, il direttore generale dell´asp di Reggio Calabria Rosanna Squillacioti ed il sindaco Michele Tripodi. “Inauguriamo quest’oggi qui un altro reparto – ha dichiarato il Presidente della Regione Giuseppe Scopelliti - a dimostrazione che quella che stiamo vivendo non è soltanto la stagione dei tagli, giusti e doverosi, per porre rimedio allo sperpero che negli anni passati si è realizzato nella nostra regione in questo comparto. Noi siamo in grado di mettere in campo azioni positive segno di estrema sensibilità di questa classe dirigente che opera nell’interesse dei cittadini e nella direzione della salvaguardia del diritto alla salute di tutti i calabresi. Dobbiamo continuare a produrre sforzi e mettere in campo iniziative tese al conseguimento di standard di qualità dei servizi erogati. Nel nosocomio di Polistena - ha concluso Scopelliti - abbiamo rafforzato e migliorato sensibilmente l’offerta sanitaria complessiva".  
   
   
DISABILI AL LAVORO: DALLA PROVINCIA DI PARMA QUASI 130MILA EURO L’ENTE DI PIAZZA DELLA PACE METTE A DISPOSIZIONE CONTRIBUTI PER IL TRASPORTO. NEL 2012 342 NUOVE ASSUNZIONI DI PERSONE DISABILI PROMOSSE DAL SILD.  
 
 Parma, 22 maggio 2013 – Sfiorano i 130mila euro le risorse stanziate dalla Provincia, attraverso il Fondo regionale disabili, per il trasporto casa-lavoro delle persone con disabilità: risorse che rappresentano un’ulteriore testimonianza dell’attività dell’ente di piazza della Pace per l’inserimento lavorativo dei disabili, nel quadro di un ampio impegno per la coesione sociale e l’inclusione di tutte le fasce della popolazione nel mondo del lavoro. I finanziamenti messi a disposizione dalla Provincia sono destinati al rimborso delle spese sostenute per il trasporto verso i e dai luoghi di lavoro di disabili che (nell’ambito di progetti di inserimento effettuati ai sensi della legge 68/99, che riserva alle persone disabili un certo numero di posti nelle aziende pubbliche e private e che ha introdotto il “collocamento mirato”) manifestino particolari difficoltà nel recarsi sul luogo di lavoro con mezzi propri o con i normali mezzi di trasporto pubblico.“Ci sono tanti disabili per i quali, oltre a tutte le difficoltà che incontrano per la ricerca di un’occupazione, c’è una difficoltà in più: quella a raggiungere il luogo di lavoro in modo autonomo. Si tratta di un vincolo molto forte, perché a volte le disponibilità di lavoro non sono accanto a casa ma richiedono spostamenti, mobilità. Su questo noi investiamo una somma cospicua, attraverso il Fondo regionale disabili, mettendo a disposizione questi contributi”, ha detto nella conferenza stampa di oggi in piazza della Pace l’assessore alla Formazione professionale e alle Politiche attive del lavoro della Provincia, Manuela Amoretti, affiancata dal responsabile del Servizio inserimento lavorativo disabili (Sild) Marco Melegari.sono ammessi agli incentivi i lavoratori disabili con deficit psichico, cognitivo, sensoriale, indipendentemente dalla percentuale di invalidità, o i lavoratori con disabilità fisica di tipo grave superiore al 79%, in fase di assunzione o inseriti al lavoro ai sensi della L. 68/99, con contratti a tempo indeterminato o tempo determinato.Sono inoltre ammessi agli incentivi alcuni soggetti che sostengono in modo continuativo, per conto dei lavoratori disabili, le spese private per il trasporto casa-lavoro, e cioè: datore di lavoro; parenti e affini della persona disabile; associazioni di volontariato; colleghi di lavoro.“È un modo per dare una mano alle persone disabili a trovare un lavoro, e a mantenerlo, ma anche per incoraggiare forme di solidarietà fra le persone – ha osservato l’assessore Amoretti - e crediamo che anche questo sia un aspetto importante e da sottolineare”.Potranno essere rimborsate esclusivamente le spese sostenute per il trasporto casa-lavoro effettuato a partire dal 30 giugno 2012. Il massimo per ogni contributo è di 2mila euro. Le domande saranno sottoposte a un apposito nucleo di valutazione interno al Servizio inserimento lavorativo disabili (Sild) della Provincia, che accanto alla documentazione presentata esaminerà anche eventuale altra documentazione proveniente dai servizi sociali territoriali. Le richieste ritenute ammissibili saranno evase secondo l’ordine cronologico di presentazione.Le risorse dovranno essere utilizzate esclusivamente per la copertura dei costi privati sostenuti per il raggiungimento del posto di lavoro. In questo è compresa anche la messa a punto di ogni iniziativa utile al raggiungimento dell’autonomia negli spostamenti casa-lavoro della persona con disabilità: ad esempio, modifiche dell’autovettura per l’utilizzo da parte del disabile, purché non già finanziate da altri enti, rimborso delle spese private di colleghi di lavoro, car-sharing, spese sostenute per conseguire la patente e così via. 2012: il bilancio del Sild della Provincia Positivo il bilancio di un anno di attività del Sild, il Servizio di inserimento lavorativo disabili della Provincia. Nel 2012 gli avviamenti al lavoro effettuati dal Sild sono stati 342, di cui 82 a tempo indeterminato. Il Sild ha inoltre attivato direttamente o attraverso enti di formazione 122 tirocini formativi. Nel complesso il servizio ha effettuato 1475 colloqui individuali di presa in carico e consulenza orientativa (oltre a 274 colloqui di ricerca attiva del lavoro di gruppo) e 1597 colloqui di altro genere (ad es. Colloqui di selezione, accompagnamento al lavoro, disponibilità a tirocini o a corsi di formazione, tutoraggio, ecc).Nel 2012 sono state anche condotte 52 visite dedicate all’analisi ambientale del posto di lavoro per le nuove aziende soggette agli obblighi imposti dalla legge 68.Al 31 dicembre 2012 gli iscritti al Sild disponibili (persone che hanno chiesto di essere supportate nella ricerca di lavoro attraverso i servizi attivi per il lavoro e che stanno preparandosi all’ingresso nel mondo del lavoro attraverso l’utilizzo dei diversi servizi) sono 3367 (il 48% donne). Ben 445 i nuovi iscritti nel corso del 2012: un dato senz’altro significativo e in progressivo aumento (così come gli iscritti), anche in relazione agli effetti della crisi economica sul nostro territorio; tra questi nuovi soggetti la componente femminile è del 44%.“Il 2012 è stato un anno difficile per il lavoro a Parma, e tuttavia il Sild è riuscito a inserire al lavoro 342 persone, di cui 82 a tempo indeterminato”, ha commentato Manuela Amoretti, che ha aggiunto: “Ad oggi gli iscritti al Sild che sono disponibili al lavoro sono tanti: una grande platea per la quale bisogna lavorare, per darle risposte. Una platea che cresce, perché bisogna considerare il flusso costante di nuovi iscritti con il quale tutti gli anni si fanno i conti”.  
   
   
IN EMILIA-ROMAGNA PIÙ DELLA METÀ DEGLI OVER 65ENNI PARZIALMENTE O TOTALMENTE DISABILI RICEVE AIUTO DAI FAMILIARI NELLE ATTIVITÀ DI BASE QUOTIDIANE. L´APPUNTAMENTO DI CARPI (24 E 25 MAGGIO) CON IL CAREGIVER DAY REGIONALE  
 
Bologna, 22 maggio 2013 - Figli, mogli, mariti, genitori che assistono un familiare con disabilità grave o gravissima, o un anziano malato. Non esiste un dato ufficiale su quanti siano i caregiver familiari presenti in Emilia-romagna, ma le indagini campione a disposizione forniscono un’indicazione sulla loro consistenza. Dall’indagine “Passi d’Argento” sulla “qualità della vita percepita dalle persone con 65 anni e più” residenti al domicilio, emerge che le persone “parzialmente o totalmente disabili” ricevono aiuto nelle attività di base della vita quotidiana (come mangiare, lavarsi, vestirsi, e così via) nel 54% dei casi da familiari, nel 43% da una persona a pagamento e nel 3% da personale dei servizi pubblici. Per quanto riguarda le persone cosiddette “fragili” – autonome nelle attività di base, ma che hanno bisogno di aiuto in almeno un’attività strumentale della vita quotidiana (come prendersi cura della casa, spostarsi fuori casa, fare la spesa, fare il bucato) – ricevono aiuto nel 78% dei casi da familiari, nel 21% da una persona a pagamento e nell’1% da personale dei servizi pubblici. “In genere il caregiver è una donna, che ha più di 50 anni e non necessariamente ha smesso di lavorare: ricopre quindi un ruolo molto faticoso, che dev’essere valorizzato” ha ricordato oggi, presentando il Caregiver Day regionale, l’assessore alle Politiche sociali Teresa Marzocchi. “Con quest’iniziativa – ha aggiunto l’assessore – vogliamo rendere ancora più evidente una figura importante, all’interno del welfare, che c’è, che esiste, e che non va lasciata sola”. Il Caregiver Day regionale 2013 si svolge a Carpi, il 24 e 25 maggio: “Andiamo in un comune che si trova nel cratere: siamo ‘dentro’ il terremoto – ha concluso Marzocchi – con l’impegno a uscirne meglio di prima”. Partendo da una risoluzione votata all’unanimità, l’Assemblea legislativa sta lavorando a una proposta di legge sul caregiver familiare. “Contiamo di depositarla entro un mese” ha annunciato la consigliera regionale Paola Marani. Un provvedimento legislativo che garantisca il “riconoscimento del lavoro che i caregiver svolgono e i diritti che questo comporta”, prevedendo anche una certificazione delle competenze acquisite da parte di chi si occupa del familiare malato. Anziani non autosufficienti e disabili in Emilia-romagna, i dati - All’interno del Fondo regionale per la non autosufficienza (Frna, anno 2011) hanno beneficiato dell’assegno di cura (che va da un minimo di 300 a un massimo di 1000 euro al mese) 18.000 anziani non autosufficienti, 1.600 disabili gravi e 590 persone con gravissima disabilità acquisita per un totale di 53,7 mln di euro di cui 43,2 destinati agli anziani e 10,5 ai disabili. Il 27% dei contratti di assegno di cura prevede l’aiuto di un assistente privato (perlopiù badanti) e il 73% del caregiver familiare. 16.300 anziani non autosufficienti hanno usufruito del servizio di assistenza domiciliare socio-assistenziale; quasi 8.000 sono stati seguiti in percorsi di dimissioni protette. 850 persone disabili hanno utilizzato servizi di assistenza domiciliare socio-assistenziale e 1580 di assistenza domiciliare socio-educativa. Ai centri diurni, presenti su tutto il territorio regionale, hanno avuto accesso 4.800 anziani non autosufficienti, 2.400 disabili (ai centri socio-riabilitativi diurni) e 2.300 disabili ai centri socio-occupazionali e ai laboratori protetti. Servizi di accoglienza temporanea sono stati garantiti a 6.300 anziani non autosufficienti (i cosiddetti “ricoveri di sollievo”) e a 440 disabili. Nel corso degli anni, sempre con le risorse del Fondo regionale per la non autosufficienza, sono stati realizzati 51 Caffè Alzheimer; inoltre, su tutto il territorio dell’Emilia-romagna, sono attivi poco meno di 100 gruppi di auto-mutuo-aiuto. A tutto ciò si aggiunge l’attività formativa (oltre 150 le iniziative) svolta nei 38 distretti socio-sanitari. Il Cargiver Day regionale 2013 Quando un familiare assume volontariamente l’impegno di fornire aiuto e supporto a un proprio congiunto che non è in grado di svolgere autonomamente le “azioni” necessarie alla vita quotidiana a causa dell’età, di una disabilità o di una malattia, si fa carico di un compito difficile e gravoso. Per questo l’azione dei caregiver – figure sempre più centrali nel welfare e nell´assistenza – non può essere spontanea e guidata solo da affetto e buon senso. Spesso il carico assistenziale all’interno della famiglia è gestito da un’unica persona, che rischia di venire via via isolata e di isolarsi emotivamente e socialmente. Ci sono caregiver che devono conciliare lavoro e cura; caregiver anziani; caregiver costretti a conciliare scuola e cura. Di tutto questo si discuterà a Carpi il 24 e 25 maggio, in occasione del Cargiver Day: un’iniziativa a valenza regionale, voluta per sensibilizzare la cittadinanza e valorizzare il ruolo del familiare che si prende cura. Contestualmente, altri ambiti distrettuali della regione hanno organizzato momenti “ad hoc” sul tema dei caregiver: Correggio, Modena, Sassuolo, Pianura ovest (Bo), San Lazzaro, Ferrara, Cesena e Riccione hanno aderito alla giornata regionale valorizzando i servizi/interventi attivi a sostegno dei caregiver a livello locale e promuovendo l’apporto dell’associazionismo e del volontariato.  
   
   
BOLZANO: APPROVATA LA MINIRIFORMA DELL´AMMINISTRAZIONE SANITARIA  
 
Bolzano, 22 maggio 2013 - Il ddl sulla sanità altoatesina, con diverse modifiche prevalentemente nel settore amministrativo, è stato approvato ieri dalla Giunta provinciale. Vengono snellite le procedure e ridotta la composizione di diversi organi, precisate le competenze tra Azienda sanitaria provinciale e Comprensori sanitari, avviata la parità di trattamento economico tra personale amministrativo provinciale e del settore sanitario. Adeguamenti e modifiche di legge nel settore della sanità approvati dalla Giunta provinciale con il nuovo ddl consentiranno di snellire l´organizzazione e utilizzare meglio le risorse dei servizi sanitari altoatesini. Tra le novità figurano la connessione obbligatoria dei medici alla rete informatica del Servizio sanitario provinciale e disposizioni sulla ricetta elettronica, oltre a modifiche per la Commissione conciliativa: è competente soltanto per presunti danni da servizi medici sul territorio della Provincia di Bolzano e formula non più all´unanimità, ma a maggioranza dei suoi componenti e per iscritto, il suo responso o la sua proposta di conciliazione. Prevista anche una modifica nell´organizzazione interna, che permette ai direttori sanitario, infermieristico ed amministrativo non solo di avere le attuali competenze funzionali e di coordinamento, ma di essere gerarchicamente i diretti superiori dei rispettivi coordinatori dei comprensori sanitari. Il Collegio dei revisori dei conti dell´Azienda sanitaria viene ridotto da 5 a 3 membri, che restano in carica per 3 e non più 5 anni. In tema di promozione e ricerca nella sanità, un´ulteriore modifica di legge rende possibile per l´Azienda sanitaria partecipare tramite convenzioni - sempre previa intesa con la Provincia - a progetti di ricerca. Infine novità anche per il personale dell´amministrazione sanitaria, per il quale in futuro saranno valide le stesse disposizioni che regolano il lavoro del personale provinciale.  
   
   
MILANO: OPEN DAY AL CENTRO DI FORMAZIONE SAN GIUSTO DEDICATO ALLA DISABILITA’  
 
 Milano, 22 maggio 2013 – Oggi dalle ore 10.00 alle 15.30, il Centro di Formazione professionale San Giusto, in via San Giusto 65, apre i suoi spazi per una giornata dedicata a chiunque voglia scoprire l’offerta formativa, le opportunità e i corsi professionali espressamente dedicati alle persone con disabilità e soggetti in condizioni di svantaggio. Nel corso dell’open day, oltre a visitare le aule e i laboratori, gli interessati potranno confrontarsi con il corpo docente e gli operatori che esercitano nella struttura. “Questa giornata consentirà a molti cittadini di scoprire un centro che, nel corso di questi anni, ha saputo elaborare un modello originale di formazione e inserimento lavorativo, nato dalla stretta interconnessione tra il sistema d’impresa e i servizi sociali particolarmente efficace per i soggetti fragili”, così l’assessore alle Politiche per il Lavoro Cristina Tajani commenta l’iniziativa. Un’offerta didattica che spazia dal corso base di formazione e orientamento al lavoro, della durata di due anni specifico per maggiorenni inoccupati, sino ai brevi corsi di formazione e orientamento al lavoro della durata di 50/100 ore destinati ad adulti disoccupati in differenti aree dalla ristorazione, panificazione e pasticceria sino alla formazione degli addetti alla cura e manutenzione del verde o alla creazione di personale addetto alla grande distribuzione; oltre ai corsi d’informatica a vario livello per favorire l’inserimento lavorativo e diminuire il digital divide. Spazio anche alle diverse problematiche lavorative attraverso la creazione di uno sportello d’ascolto utile a consolidare le competenze sociali e pianificare l’intervento in situazioni di crisi attraverso consulenze e supporto in azienda. Il centro San Giusto ha il compito di orientare al lavoro i soggetti particolarmente fragili, consolidando le loro competenze necessarie all’inserimento nelle diverse aree professionali oltre a favorire l’integrazione lavorativa tramite azioni di avvicinamento al lavoro per categorie protette o svantaggiate. Un percorso mirato al mantenimento del posto di lavoro, alla riqualificazione professionale e al reintegro in azienda, oltre a fornire supporto ad aziende del territorio interessate all’inclusione lavorativa.  
   
   
LOMBARDIA. BENEMERENZA AL MILAN CAMPIONE D´EUROPA DEL ´63 PRESIDENTE PREMIA SQUADRA CHE PER PRIMA PORTÒ IN ITALIA COPPA  
 
Milano, 22 maggio 2013 - Il presidente di Regione Lombardia ha attribuito questa sera una speciale benemerenza regionale all´Associazione Calcio Milan, nel 50° anniversario della conquista della prima Coppa dei Campioni, avvenuta nello stadio di Wembley, a Londra, il 22 maggio 1963. Alla società di via Turati è stata consegnata una scultura in bronzo realizzata dall´artista Arnaldo Pomodoro. Per tutti i giocatori di Wembley ´63 una medaglia-ricordo. Celebriamo Eccellenza Di Milano - ´Noi vogliamo celebrare le eccellenze di Milano. E questa squadra lo è: i campioni, i successi, i riconoscimenti che il Milan ha portato in città´ ha detto il presidente della Regione nel suo intervento prima della consegna della benemerenza. ´Questa semplice ma significativa cerimonia - ha proseguito - viene dal cuore. E´ dedicata ai campioni di allora, a quelli che non ci sono più, e a quelli di oggi. Ma, soprattutto, è dedicata ai valori dello sport. Questa per me è la cosa più importante´. Sport: Lealtà E Onestà - Il governatore ha ricordato che a volte lo sport ´è legato a modelli di comportamento che condizionano i giovani non sempre in maniera positiva. Noi, come Regione Lombardia, - ha sottolineato - vogliamo legare lo sport a valori importanti, come la lealtà nei comportamenti e l´onestà. Per questo ho voluto conferire l´incarico di fare l´assessore a un grande sportivo, che ha vinto diverse medaglie olimpiche e che incarna benissimo, in Regione e non solo, questi principi´. ´Valori che - ha proseguito il presidente - sicuramente erano degli undici che nel 1963 combatterono e vinsero la Coppa dei Campioni´. Molti I Ricordi Di Quei Giorni - All´evento, tenutosi all´ultimo piano di Palazzo Lombardia, erano presenti molti volti noti del Milan di ieri e di oggi. Diversi titolari della formazione del ´63, come José Altafini, Gianni Rivera, Cesare Maldini, ma anche ´bandiere´ della società, come capitan Franco Baresi. Nei ricordi dei protagonisti dell´impresa contro il Benfica, anche le ´scuse´ che l´autore della doppietta nella finale ha voluto rivolgere all´amico e collega ´golden boy´. ´Approfitto di questa occasione - ha detto Altafini -, per scusarmi con Gianni Rivera. Il mio secondo goal l´ho segnato rubandogli la palla. Se avesse proseguito lui, avrebbe scartato anche il portiere e segnato a porta vuota´. L´ex attaccante rossonero, scherzando, ha subito replicato: ´Non devi scusarti, José, avresti dovuto farlo solo se non segnavi´. Una Finale Entrata Nella Storia - Il Milan si laureò campione d´Europa battendo il più forte Benfica di tutti i tempi. L´undici portoghese era arrivato in finale per la terza volta consecutiva, dopo aver vinto le precedenti edizioni della coppa a Berna (3 a 2 contro il Barcellona) e ad Amsterdam, in rimontata, sul Real Madrid, per 5-3, con una doppietta di Eusebio. Il match del ´63 non venne dato in diretta tv, i tifosi dovettero seguire l´evento attraverso la radiocronaca di Nicolò Carosio. In svantaggio dal 19° minuto (diagonale rasoterra destro di Eusebio alle spalle del numero uno rossonero Giorgio Ghezzi), il Milan riuscì a recuperare con un secondo tempo ad alta intensità agonistica. Al 58° goal di José Altafini, che, raccogliendo la palla respinta da un difensore dopo un potente tiro di Mario David, riuscì a infilare la palla alle spalle del portiere in maglia rossa, Costa Pereira, con un destro chirurgico. Al 70° il raddoppio, sempre firmato da Altafini, su passaggio di Gianni Rivera. Primo Di Una Serie Di Successi Per Il Calcio Milanese - Il 22 maggio ´63 il Milan spezzò l´egemonia iberica sulla Coppa dei Campioni. Fu infatti la prima squadra italiana ad aggiudicarsi il prestigioso trofeo, dopo 5 vittorie del Real Madrid e 2 del Benfica, inaugurando una stagione di successi per il calcio milanese, proseguita nei due anni successivi dall´Fc Internazionale Milano, che vinse la Coppa dei Campioni nel 1964 e nel 1965, diventando la prima formazione del Belpaese a essersi aggiudicata la competizione fra i più forti club d´Europa per due volte di fila.  
   
   
SPORT. DA MILANO LA RICHIESTA DI UN ‘FONDO NAZIONALE ANTIRAZZISTA’ NEL CALCIO IL CONI DEVE FARE DI PIÙ PER TUTELARE LE SECONDE GENERAZIONI, LE FEDERAZIONI SPORTIVE HANNO REGOLAMENTI SUPERATI  
 
Milano, 22 maggio 2013 – La città chiama lo sport e lo fa con una ‘carta’ che verrà firmata giovedì prossimo, a conclusione di ‘Sport & Polis’, i primi ‘Stati generali dello Sport’ dell’Amministrazione Pisapia. Per sollecitare il governo nazionale dello sport a prendere provvedimenti concreti su temi come razzismo e discriminazione, il Comune porta all’attenzione dei vertici sportivi diverse proposte concrete. Innanzitutto la creazione di un ‘fondo’ nazionale antirazzista, utilizzando le centinaia di migliaia di euro che ogni anno le società di calcio sono costrette a pagare per ‘cori ingiuriosi, espressioni di discriminazione razziale o etnica o territoriale’. Un tema particolarmente attuale, viste anche le recenti vicende legate al giocatore del Milan Mario Balotelli. “Ogni domenica si ripete sui campi di calcio l’insulto di stampo xenofobo o apertamente razzista – ha dichiarato l’assessora allo Sport Chiara Bisconti - un fenomeno ancora più raccapricciante e intollerabile quando rivolto verso giocatori di seconda generazione, più o meno famosi. Serve un ruolo attivo di tutte le società di calcio, di tutti gli attori istituzionali, dei Comuni, delle associazioni e dei media che contribuiscono a creare la cultura sportiva e che fanno parte del movimento calcistico e sportivo italiano, e non solo. Ecco quindi la proposta, da portare presso tutti i vertici dello sport italiano, perché si crei un fondo nazionale che possa utilizzare le risorse provenienti dalle multe alle società e che a questo fondo possano attingere i Comuni in accordo con le società di riferimento. Un fondo che possa essere utilizzato per iniziative di sensibilizzazione e di educazione, così che le ammende possano diventare utili risorse per il territorio, per finanziare attività di prevenzione”. Giovedì, durante ‘Sport & Polis’, verrà affrontato anche il tema delle discriminazioni ai danni dei giovani figli di immigrati, nati in Italia, che vogliono intraprendere una carriere sportiva. Ostacoli burocratici, mancanza di chiarezza nelle norme, discrepanze nei regolamenti delle varie federazioni ostacolano l’avvicinamento di questi ‘nuovi italiani’ allo sport. E da Milano partirà una precisa richiesta al Coni perché vi sia un’omologazione delle norme, aprendo e favorendo le possibilità di accesso alla pratica sportiva per questi giovani. “Il Coni deve fare di più per tutelare le seconde generazioni, le federazioni sportive hanno regolamenti superati – continua Bisconti – è impensabile che oggi un ragazzino figlio di immigrati fatichi a tesserarsi in una squadra di calcio o di rugby, è assurdo che chi vuole fare atletica possa gareggiare in competizioni ufficiali solo nella regione d’appartenenza”. ‘Sport&polis’, che vede il contributo di Anci Lombardia, aprirà i battenti giovedì 23, alle ore 9.30, alla Fabbrica del Vapore di via Procaccini 4, con un saluto del sindaco Giuliano Pisapia. Tra i temi affrontati anche le problematiche e le soluzioni legate all’impiantistica nell’ottica di una nuova sensibilità “green”; lo sport e la legalità, con la definizione di un nuovo “codice etico” per le società sportive; lo sport e la scuola, lo sport e la salute. Dalle 18 in poi, aperitivo, musica, dimostrazioni ed esibizioni sportive aperte a tutti. Ea7 Olimpia Milano contribuirà allestendo canestri dove i ragazzi, per i quali sono saranno disponibili dei gadget omaggio, potranno cimentarsi in gare di tiri. Per i ragazzi e le ragazze desiderosi di avvicinarsi al mondo del baseball, gli atleti di Ares Baseball organizzeranno dimostrazioni di lanci. Gli appassionati di tennis potranno invece assistere alle demo dei maestri della scuola Tennis Vavassori, che allestiranno anche delle piccole reti per prove pratiche. Sarà presente anche Renato De Donato, campione italiano Superleggeri che si esibirà in una dimostrazione di boxe. Speedo contribuirà invece attraverso la presenza dei suoi atleti: sullo splendido pavimento acquatico allestito per l’occasione, i visitatori dello stand potranno farsi fotografare assieme ad alcuni tra i migliori nuotatori italiani. L’area ospiterà anche un desk informativo sui campus estivi Milanosport, dove saranno distribuiti gadget, sarà possibile iscriversi ai campus più famosi di Milano per ragazzi e partecipare alle dimostrazioni di primo soccorso.