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MERCOLEDI

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Notiziario Marketpress di Mercoledì 22 Maggio 2013
MILANO, UN QUINTO DELL´EXPORT ALIMENTARE VIENE DALLA LOMBARDIA  
 
13,4 miliardi di euro: è il valore dell’interscambio italiano di prodotti agricoli nel 2012. La Lombardia da sola pesa circa il 17% sull’import (1,4 miliardi, -7,8% in un anno) e il 6% sull’export (285 milioni, +2,2%). Milano, Brescia e Bergamo le province che importano di più, seguite da Mantova. E, tra le zone del mondo, l’Africa mediterranea ha pesato sull’interscambio lombardo per circa 12,6 milioni di euro, di cui oltre 10 milioni di prodotti agricoli che la Lombardia ha importato soprattutto dall’Egitto (76,1%) e dalla Tunisia (12,7%). Verso questi stessi due Paesi arabi si sono poi diretti rispettivamente il 33,5% e il 20,3% delle esportazioni agricole lombarde. E sono oltre 400 gli imprenditori provenienti da Egitto e Tunisia che operano nel settore agricolo in Italia, per il 91% tunisini. Un imprenditore su due (54,3%) è attivo in Sicilia, uno su sette (14,5%) in Lazio e la Lombardia ha il record per gli imprenditori egiziani (uno su quattro). Emerge da un’elaborazione Camera di Commercio di Milano su dati Istat al quarto trimestre 2012 e 2011 e su dati registro impreso al primo trimestre 2013.  
   
   
MILANO - PIATTAFORMA TELEMATICA PER TRANSAZIONE PRODOTTI AGRICOLI  
 
Partendo dall´esperienza della Borsa Merci Telematica Italiana, Bmti S.c.p.a., Farm Computer System S.r.l. E Agrimercati S.c.p.a. Hanno realizzato una piattaforma telematica regolamentata per la transazione dei prodotti agricoli e agroalimentari a livello internazionale. In un mercato sempre più globale dove c´è la necessità di creare le condizioni per agevolare l´incontro tra domanda e offerta, dove la chiarezza e la trasparenza della contrattazione sono esigenze particolarmente sentite, una piattaforma telematica offre nuove opportunità agli operatori per accedere al mercato internazionale. In occasione del Convegno "Una piattaforma telematica per entrare nel mercato internazionale dei prodotti agricoli", che si terrà a Milano il 21 maggio prossimo, a partire dalle ore 15.00, nella Sala Consiglio di Palazzo Turati, verrà presentato questo nuovo strumento già sperimentato per i prodotti ortofrutticoli nell´area del Mediterraneo. Interverrà ai lavori anche la Regione Lombardia. L´ingresso è libero. In allegato invito e programma.  
   
   
LOMBARDIA.PRODOTTI DOP, ASSESSORE:REGOLE CONTRO I SIMILARI EXPO SERVA A FISSARE I PRINCIPI DA RISPETTARE RECIPROCAMENTE  
 
Milano - ´Fino a oggi la Ue ha stentato a riconoscere le specificità locali e ha sostanzialmente bocciato ogni percorso normativo, che tentava di ´identificare´ i prodotti. Così, i tentativi di arrivare alla tracciabilità sono stati soffocati da chi preferisce i volumi di vendita, come nella grande distribuzione, a scapito della qualità´. Lo ha ribadito l´assessore regionale all´Agricoltura, oggi, nel corso del convegno organizzato dal Consorzio per la tutela del Grana Padano sul tema della contraffazione alimentare, nella penultima giornata di svolgimento di Tuttofood, rassegna biennale dell´agroalimentare. Forte Crescita Delle Imitazioni Nella Gdo - ´Nei negozi e nei supermercati è forte e in continua crescita la presenza di prodotti che, per aspetto, presentazione e packaging, sembrano uguali a quelli Dop - ha detto Nicola Cesare Baldrighi, presidente del Consorzio Grana Padano -, ma che nulla hanno a che vedere con il livello qualitativo degli stessi. La confusione causata dai generi alimentari ´similari´, di ignota provenienza e in vendita sugli scaffali al fianco di eccellenze nostrane, penalizza in maniera pesante i consumatori, il made in Italy e le aziende produttrici. Un danno che, solo per il Grana Padano, vale 1 miliardo di euro, 700 milioni all´estero e 300 milioni in Italia´. Italian Sounding, Danno Ma Anche Opportunità - Perché il cosiddetto ´italian sounding´, che di italiano può avere solo i colori sull´etichetta, vale in giro per il mondo qualcosa come 60 miliardi di euro, più del doppio di quello che vale il nostro export alimentare complessivo. ´Un danno - ha detto l´assessore regionale - ma anche un´opportunità: vuol dire che c´è spazio per riaffermare la qualità delle Dop. Un tema su cui il nostro impegno come Regione Lombardia sarà totale´. Impegno Totale A Protezione Delle Dop - All´orizzonte c´è Expo 2015. ´La contraffazione alimentare - ha ricordato il responsabile dell´Agricoltura - dovrà essere affrontata con la messa a punto di un protocollo di regole, che consentano una ´protezione´ dei prodotti. Iniziative e contenuti ad hoc, in vista dell´appuntamento del 2015, necessarie per contrastare la piaga dell´elusione dei marchi, che saranno presentati nel corso di un evento in programma a luglio´. Perché il consumatore, libero di scegliere, deve poter essere informato correttamente, per acquistare consapevolmente. ´In Italia come sui mercati esteri - ha aggiunto l´assessore - che in questa fase di contrazione interna stanno sostenendo le nostre produzioni. E nel rispetto del principio di reciprocità, dove le regole devono essere uguali per tutti´. Confusione È Già Forma Di Inganno - ´Non contestiamo il diritto di fare prodotti ´indifferenziati´ - ha specificato l´assessore regionale - quanto il fatto che troppo spesso si fa confusione per assomigliare il più possibile all´originale. Il consumatore merita di fare scelte consapevoli, scegliendo la qualità delle nostre produzioni oppure no. Fino a oggi, però, le carenze normative europee hanno messo in difficoltà il consumatore. Io, però, scelgo di tutelare chi lavora tutti i giorni dell´anno per affermare il valore della qualità. Se le leggi son sbagliate, bisogna avere il coraggio di cambiarle´.  
   
   
MOLISE: FILIERA AVICOLA, AVVIATO IL PERCORSO DI RILANCIO CON IL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO E IL MINISTERO DEL LAVORO  
 
Il percorso di rilancio della filiera avicola molisana è stato avviato con l´obiettivo principale di coinvolgere un nuovo soggetto industriale che dovrà subentrare alla Regione nell´attività imprenditoriale. La Regione Molise e il Ministero dello sviluppo economico hanno trovato l´intesa. Condurranno iniziative finalizzate all´individuazione di soci potenzialmente interessati alla continuità aziendale in un comparto strategico per l´economia molisana. È, questo, l´importante risultato che il presidente Paolo di Laura Frattura, assieme agli assessori Petraroia, Scarabeo e Facciolla e ai parlamentari molisani del Partito democratico, Roberto Ruta e Laura Venittelli, ha ottenuto a Roma al tavolo istituzionale presso il Ministero dello sviluppo economico convocato per affrontare e superare le principali criticità legate alla Solagrital, la società di Bojano in liquidazione coatta amministrativa. All´incontro con i rappresentanti dei Ministeri di sviluppo economico e lavoro erano presenti il commissario liquidatore della società, Danilo Tacchilei, le organizzazioni sindacali nazionali e regionali di Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil, Ugl agroalimentare, Fisascat Cisl, Filcams Cgil e le Rsu aziendali. Durante l´incontro è stata formulata una proposta di soluzione per una delle principali problematiche, quella legata alla messa in sicurezza dei lavoratori dell´azienda, oggi non adeguatamente tutelati in caso di persistenti difficoltà aziendali: ai dipendenti diretti di Gam e ai lavoratori del resto della filiera si cercherà adesso di assicurare un adeguato sostegno al reddito attraverso ammortizzatori sociali concessi per il tempo necessario a proseguire con l´attività di rilancio. La Regione Molise, a tale scopo, attiverà la necessaria strumentazione, sostenendo in parallelo, con idonee misure, eventuali programmi di investimento da parte dei soggetti interessati. «Portiamo a casa - commenta il presidente Frattura -, un risultato per noi significativo, perché ci consente, attraverso l´eventuale retrocessione in Solagrital utile all´attivazione della cassintegrazione, di tutelare i nostri lavoratori per il tempo necessario a mettere in atto il percorso di rilancio di tutta la filiera avicola molisana. Oltre a questi impegni ottenuti con il Ministero - aggiunge il governatore -, abbiamo avviato questa mattina a Campobasso un percorso di condivisione del nostro progetto con gli allevatori molisani che sono la parte fondamentale per la esistenza stessa del comparto. Con loro andremo avanti nei prossimi giorni per tentare di definire in maniera certa le possibili tappe di questo processo, iniziando a confrontarci subito con nuovi imprenditori interessati. Il prossimo 5 giugno - conclude il presidente Frattura -, ci incontreremo di nuovo con i rappresentanti dei Ministeri per fare il punto su tutte le iniziative nel frattempo intraprese per assicurare le attività di filiera, comprese quelle di salvaguardia del marchio Arena».  
   
   
ROMA - LA DIETA MEDITERRANEA AL CENTRO DEL PROGETTO EUROPEO MEDDIET  
 
Aumentare la consapevolezza della Dieta Mediterranea – riconosciuta come patrimonio dell’umanità dall’Unesco - come parte integrante di uno stile di vita, valorizzando così i prodotti tipici della tradizione alimentare dei Paesi che si affacciano sulle rive del Mediterraneo. A sponsorizzare e sostenere questo obiettivo è l’Unione Europea attraverso il progetto Meddiet, che coinvolgerà, nell’arco di 30 mesi Italia, Grecia, Spagna, Egitto, Tunisia e Libano e che vede Unioncamere impegnata come soggetto capofila. L’evento di lancio dell’iniziativa si svolgerà il 23 maggio a Roma presso la sede di Unioncamere in Piazza Sallustio 21, con inizio alle 15.30, alla presenza di rappresentanti delle diverse istituzioni dei 6 Paesi coinvolti. All’incontro, oltre al presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, prenderanno parte, tra l’altro, Colomba Mongiello (Xiii Commissione Agricoltura della Camera) e, in collegamento video, Paolo De Castro, presidente del Comitato per l’agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento europeo.  
   
   
PESCA: ALLEANZA COOPERATIVE, FEDERPESCA E SINDACATI CHIEDONO ULTERIORI 15MLN PER CIGS 2013 FUMATA NERA PER L’ACCORDO SUL FINANZIAMENTO DELLA CASSA INTEGRAZIONE DESTINATA AL SETTORE PESCA, NEL 2013.  
 
Lo rendono noto L’alleanza delle Cooperative italiane pesca (Agci Agrital, Federcoopesca-confcooperative, Lega Pesca), Federpesca e i rappresentanti sindacali (Fai-cisl, Flai-cgil, Uila-pesca che hanno partecipato all’incontro presso il Ministero del lavoro. Il nodo nevralgico riguarda le domande di accesso agli ammortizzatori sociali relative al 2012 e un plafond a disposizione non sufficiente a dare copertura economica a tutte le richieste che sono state avanzate. Un gap quantificabile in oltre 12 Mln di euro. Secondo le associazioni datoriali e sindacali occorrono almeno ulteriori 15 Mln di euro per sistemare le richieste in sospeso relative allo scorso anno e poter supportare quelle di quest’anno, soprattutto in vista del prossimo fermo obbligatorio di pesca. “E’ importante dare una adeguata copertura ad interventi di sostegno al lavoro. E’ altresì strategico, in un comparto che fatica a trovare un ricambio generazionale e lamenta un grave calo occupazionale, dare risposte immediate ai lavoratori di un settore attraversato da una perdurante e grave crisi che non accenna ad attenuarsi” prosegue la nota.  
   
   
PROSEGUONO I SEMINARI INFORMATIVI DELLA REGIONE CALABRIA ALLA FIERA TUTTOFOOD DI MILANO  
 
Prosegue il ciclo di seminari informativi organizzati dal Dipartimento Agricoltura della Regione Calabria, attraverso la misura 111 del Piano di Sviluppo Rurale, presso la fiera internazionale "Tuttofood", in corso a Milano fino al 22 maggio. Nella mattinata di ieri si è svolto il seminario dal titolo "L´olio extra vergine di oliva calabrese: territorio, ambiente e qualità", moderato dal dirigente del settore Valorizzazione e Promozione Produzioni Agricole e Filiere Produttive Giacomo Giovinazzo. Durante l´incontro il direttore di "Viaggi del gusto" Domenico Marasco ha dialogato con gli imprenditori calabresi fornendo suggerimenti sulle strategie da porre in essere in ambito di comunicazione e marketing, al fine di ottimizzare al meglio la commercializzazione dei prodotti. Il dottor Rosario Franco, inoltre, ha illustrato le azioni e le iniziative promosse dalla Regione, attraverso l´Assessore Trematerra ed il Dirigente Generale Zimbalatti, per favorire la diffusione della cultura del l´olio di qualità, comparto in cui la Calabria può vantare numerose eccellenze. Nel corso del dibattito i produttori di olio hanno espresso apprezzamenti per le attività svolte e per le numerose opportunità, dichiarandosi disponibili a fare rete e a creare un sistema comunicativo unitario, in grado di valorizzare al meglio un settore che ha ancora grandi ed importanti margini di crescita. Soddisfatto l´exibition manager di Tuttofood Paolo Borgio, gradito ospite presso l´area della Regione Calabria: "Stiamo registrando una forte crescita di visitatori rispetto all´edizione precedente - ha commentato - e prevediamo di chiudere la manifestazione con incremento del 40% circa. C´è un crescente interesse del mercato internazionale verso il food italiano e, nel contempo, il commercio nazionale si sta dimostrando molto attento ad allargare i propri orizzonti e le proposte al mercato interno. Questa edizione, inoltre, è molto importante in vista dell´Expo 2015 e, di questo passo, Tuttofood diventerà una delle 3 più importanti manifestazioni del mondo. Abbiamo ancora grande voglia di crescere, tra Expo, Fiera Milano e Tuttofood - ha concluso l´exibition manager di Tuttofood Paolo Borgio - si respira un clima collaborativo e certamente di questo passo raggiungeremo risultati importanti ". I seminari organizzati dalla Regione Calabria proseguiranno nella giornata di domani con l´incontro dal titolo "Psr Calabria e settore primario" durante il quale il Dirigente Alessandro Zanfino presenterà alle aziende le numerose opportunità offerte dal Piano di Sviluppo Rurale.  
   
   
GELATIERE E PASTICCIERE, NUOVI MAESTRI ARTIGIANI  
 
Il mestiere di gelatiere e quello di pasticciere rientrano tra quelli per i quali può essere conferito il titolo di maestro artigiano. Lo ha deciso la Giunta provinciale su proposta dell´assessore all’industria, artigianato, commercio e cooperazione Alessandro Olivi. Contestualmente sono stati definiti i profili professionali delle due nuove figure. Il maestro artigiano è un ruolo molto importante per i giovani e la loro formazione professionale, che può solamente migliorare apprendendo i segreti delle arti e dei mestieri direttamente da chi li pratica da lungo tempo. Sui maestri artigiani è forte l´investimento da parte della Provincia autonoma di Trento, che ne riconosce il ruolo importante nell´ambito dei processi formativi, per la trasmissione di competenze che coniugano apprendimento teorico e pratico. La legge provinciale che disciplina l´impresa artigiana, la numero 11 del 2002, ha istituito il titolo di maestro artigiano "per favorire l´acquisizione di una particolare qualificazione professionale e la trasmissione delle conoscenze del mestiere". La Giunta provinciale, sentito il parere della commissione provinciale per l´artigianato, individua le tipologie di mestieri per le quali il titolo di maestro artigiano può essere conferito e i requisiti per il conseguimento del titolo. A questo proposito è fondamentale l´esperienza maturata in qualità di imprenditore artigiano per almeno 5 anni. Si devono poi acquisire, attraverso corsi di formazione, elevate capacità tecniche, professionali, imprenditoriali e le nozioni fondamentali per l´insegnamento del mestiere. I laboratori delle imprese artigiane diretti da un maestro artigiano possono essere costituiti in bottega-scuola. Il sistema formativo provinciale e l´agenzia del lavoro possono utilizzare le botteghe-scuola per realizzare le proprie attività formative. Le competenze professionali acquisite presso le botteghe-scuola costituiscono crediti formativi. Recentemente, in occasione della manifestazione Artingegna, sono stati insigniti del titolo 53 nuovi maestri artigiani trentini, che hanno raggiunto la qualifica al termine dei corsi promossi dalla Provincia autonoma di Trento.  
   
   
DIETA MEDITERRANEA, INSEDIATO OSSERVATORIO  
 
Napoli - Si è insediato ieri mattina, nella sala giunta di palazzo Santa Lucia, alla presenza del presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, l´Osservatorio per la Dieta mediterranea. Alla riunione erano presenti il presidente dell’Osservatorio Vito Amendolara e l´assessore all´Agricoltura Daniela Nugnes. Fanno parte della struttura 13 persone oltre il presidente, in rappresentanza, tra l´altro, di Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, Centro studi Dieta Mediterranea di Pollica, Associazione Dieta Mediterranea di Pioppi, Associazione Accademia della lunga vita di Ravello e Pollica, Craa (Consorzio regionale ricerca applicata in agricoltura) e Orsa (Osservatorio regionale sicurezza alimentare). I componenti presteranno la loro attività a titolo gratuito. L´organismo ha funzioni consultive, propositive e di monitoraggio delle politiche della Regione per la valorizzazione degli aspetti sociali, economici e storico-culturali della Dieta mediterranea, riconosciuta dall´Unesco come patrimonio immateriale dell´umanità. Tra i compiti dell´Osservatorio, così come previsto dalla legge regionale 6/2012, è prevista l´integrazione tra tutte le attività istituzionali utili alla promozione del modello di sviluppo durevole basato sullo stile di vita mediterraneo.  
   
   
FORESTALE MONITORA RACCOLTA LATTUGA DI MONTAGNA  
 
Trieste - In questo periodo, con lo scioglimento progressivo del manto nevoso alle quote medio alte, in diverse zone della Carnia ha iniziato a germogliare e svilupparsi la cicerbita alpina, detta anche volgarmente lattuga di montagna. La raccolta di questa specie è diventata un fenomeno diffuso e molti sono gli appassionati della montagna che ne approfittano, utilizzandola poi in diversi modi per preparare pietanze raffinate. Il Corpo forestale regionale ricorda che la cicerbita alpina è oggetto di tutela comunitaria e regionale, tanto che la legge stabilisce in un chilo il quantitativo massimo giornaliero raccoglibile per persona. In base all´esperienza maturata in molti anni dal personale forestale, si è riscontrato che la raccolta effettuata continuativamente nelle aree a maggior vocazione ha determinato un indebolimento progressivo della specie che, soprattutto nelle prime fasi di sviluppo, si presenta con un fusto più striminzito rispetto a qualche anno fa. Anche per questo motivo, le stazioni forestali della Carnia, in coordinamento con l´Unità periferica di organizzazione territoriale dell´Alto Friuli, stanno effettuando da alcuni giorni una serie di servizi mirati che verranno ulteriormente intensificati con l´obiettivo di fare rispettare le modalità di raccolta e i quantitativi consentiti dalla normativa vigente.  
   
   
NUOVA PAC: MASSIMA ATTENZIONE DELLA REGIONE E NIENTE MODIFICHE CHE PENALIZZINO LA SARDEGNA  
 
"Sarò presente in tutti i tavoli istituzionali della Conferenza Stato-regioni per vigilare che la struttura della prossima Pac, la Politica Agricola Comunitaria, venga mantenuta così come finora prospettata e non ci siano rischi di improbabili, ma pur sempre possibili cambi in corso d´opera". Lo ha detto l´assessore regionale dell´agricoltura, Oscar Cherchi, intervenendo al convegno "La nuova Pac per la Sardegna", organizzato dall´Asa, Associazione Studenti di Agraria che si e´ tenuto ieri nell´Aula Magna del dipartimento di agraria, a Sassari. "Dall´attuale impalcatura progettuale della Pac - continua l´assessore - la Sardegna può trarre notevoli vantaggi. Ovviamente questi benefici saranno evidenziati con il prossimo Psr, il Programma di Sviluppo Rurale che dovrà essere snellito per renderlo più efficace e meno "burocratico", in modo che le imprese possano dedicarsi maggiormente alla competitività e meno alle carte da compilare per l´accesso agli aiuti comunitari. Un argomento meritevole di particolare attenzione - prosegue l´esponente dell´esecutivo regionale - è quello della rimodulazione dei pagamenti diretti, sia fra Paesi che fra gli stessi agricoltori. Il sostegno sarà più premiante per gli agricoltori attivi stabilendo dei tetti aziendali e soglie minime. Il sostegno sarà finalizzato a garantire un reddito di base e a sostenere criteri ambientali attraverso sei tipologie di intervento. Come previsto a breve riprenderemo le interlocuzioni con le associazioni di categoria, alle quali conto di comunicare entro la prossima settimana il calendario degli incontri per proseguire nell’analisi dei pregi e difetti del Psr in vigore per predisporre al meglio quello successivo".  
   
   
E’ STATA PRESENTATA AD ACRI LA NUOVA AZIENDA REGIONALE PER LA FORESTAZIONE “CALABRIA VERDE”  
 
L’assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra ha presieduto nel palazzo “Sanseverino” di Acri un incontro nel corso del quale è stata presentata la nuova azienda regionale per la forestazione e per le politiche della montagna “Calabria verde”. L’assessore Trematerra, dopo aver salutato gli intervenuti, si è detto lieto, dopo un durissimo lavoro di tre anni, di poter celebrare il raggiungimento di un obbiettivo tanto importante, proprio nella sua comunità. “Non si tratta di campanilismo - ha affermato l’assessore - ma è bello festeggiare un nuovo inizio da dove sono partito”. Con la nuova azienda “Calabria Verde”, fortemente voluta dall’Assessorato e dal Presidente Scopelliti si è anche data attuazione alla legge forestale di riferimento. “Siamo riusciti – ha detto Trematerra - a dare un segnale di discontinuità col passato e, nonostante avessimo ricevuto un’eredità pesante, abbiamo dato il via ad una stagione di riforme, al passo con le linee guida del governo nazionale. Traguardi che, nonostante le numerose difficoltà incontrate, abbiamo raggiunto grazie ad un lavoro certosino e di squadra, ed alla cultura del confronto, volta non all’interesse personale, bensì a ciò che era necessario fare nell’interesse del territorio e della comunità”. A questo proposito, l’Assessore ha sottolineato l’importanza di dare una nuova immagine della nostra regione, troppo spesso marchiata negativamente ma che ora ha la possibilità ed il dovere di riscattarsi nei confronti delle altre regioni italiane, dimostrando d’essere capace di “tagliare i rami secchi”, di sfruttare al meglio le risorse, di ottimizzare il lavoro degli enti e di legiferare alla stessa maniera delle altre realtà del Paese. Trematerra facendo, poi, riferimento al nome della nuova azienda, ha sottolineato come la Calabria non sia solo mare ed ha auspicato la nascita di una seria politica della montagna. Nel corso della manifestazione è anche intervenuto l’Assessore all’Urbanistica Alfonso Dattolo per il quale “La forestazione in Calabria ha avuto sì momenti di criticità, ma non bisogna dimenticare le pagine positive, le professionalità e le competenze locali”. Dattolo ha esternato la propria soddisfazione per la nascita di un’opera, “fortemente voluta dall’assessore Trematerra, e dal suo dipartimento, che è partita da lontano e che, attraversando varie vicissitudini, è stata poi largamente condivisa dal consiglio regionale”. Di perfetto connubio tra politica e parte tecnica, invece, ha parlato il presidente della “Federazione regionale dei dottori agronomi e forestali” Stefano Poeta. “Un connubio che ha dato vita ad una legge forestale per l’utilizzazione di una risorsa che non può assolutamente rimanere improduttiva”. Secondo Poeta, infatti, le risorse boschive della Calabria, insieme alla legge attuata ed alla nuova azienda, potrebbero incidere positivamente sul Pil della regione, tenuto presente il concetto di multifunzionalità di bosco, con riferimento ad esempio alle possibilità occupazionali ed al turismo. Per il commissario liquidatore dell’Afor Federico Postorino “Calabria Verde, dove confluirà il personale degli anti enti che si occupano della montagna, “restituirà dignità al settore della forestazione ed alle tante professionalità del nostro territorio”. Di difesa del patrimonio forestale, invece, ha parlato Giuseppe Graziano, comandante regionale del Corpo Forestale dello Stato. Il Dirigente generale del Dipartimento “Agricoltura” Giuseppe Zimbalatti ha illustrato i contenuti principali della legge forestale. “Grazie alla ferma volontà politica dell’assessore Trematerra – ha detto - potremo finalmente ripristinare l’ordine amministrativo e quello tecnico, esaltando le grandi potenzialità delle foreste calabresi, che si distinguono per qualità e straordinaria biodiversità. L’assorbimento, poi, dei dipendenti all’interno di Calabria Verde – ha affermato Zimbalatti – assicurerà loro maggiore sicurezza economica e soprattutto valorizzazione delle loro competenze, nella promozione di una nuova politica della montagna”. Il dirigente generale ha, inoltre, sottolineato che il management della nuova azienda sarà molto snello poiché non ci sarà un consiglio di amministrazione, ma è previsto un comitato tecnico di indirizzo per raccordarsi con la Regione ed un collegio dei sindacati”. Molti gli interventi tra cui quello di Silvano Avolio, del dirigente regionale del Settore “Foreste e Forestazione” Giuseppe Oliva e di Giuseppe Bombino, ricercatore dell’Università “Mediterranea” di Reggio Calabria.  
   
   
CONCLUSO CON PROCLAMAZIONE VINCITORI IL 2° CONCORSO NAZ. VINI ROSATI  
 
Sono 19 i vini premiati del secondo Concorso enologico nazionale dei vini Rosati, promosso dall’assessorato alle Risorse agro-alimentari della Regione Puglia, in partenariato con Assoenologi, Accademia Italiana della Vite e del Vino e Unioncamere Puglia e autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole. Nel corso della cerimonia tenutasi sabato al Castello Aragonese di Otranto (Le) il giornalista nonché produttore di vini Rosati Bruno Vespa, il senatore Dario Stefàno, ideatore dell’iniziativa, e l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari Fabrizio Nardoni hanno premiato con medaglie d’oro, d’argento e di bronzo i tre migliori vini (con un ex aequo) di ognuna delle sei categorie previste dal Concorso, al quale hanno partecipato 292 cantine di tutte le 20 Regioni per 363 etichette totali. «I riconoscimenti di quest´anno delineano una mappa delle eccellenze italiane e confermano la statura del Premio e la sua serietà - ha spiegato l´assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni – trattandosi di riconoscimenti che riconsegnano alla storia e alla tradizione dell´enologia nazionale il giusto ruolo a vini e processi di vinificazione delicati e di pregio». Con la conduzione di Antonio Stornaiolo e Adua Villa, sommelier Master Class e testimonial del concorso insieme al direttore delle Guide dell’Espresso Enzo Vizzari, la cerimonia ha consacrato i migliori vini Rosati d’Italia; ad aggiudicarsi il primo premio nella categoria ‘Vini rosati tranquilli Doc - Dop’ il ‘Cerasuolo d’Abruzzo Doc “Fantini” 2012’ della Farnese Vini di Ortona (Ch), risultato anche il vino col punteggio più alto in assoluto, in pratica la “maglia rosa dei Rosati d’Italia”. Si tratta di un’autorevole conferma per la cantina abruzzese, che l’anno scorso si era classificata seconda in questa categoria. Medaglia d’argento all’‘Irpinia Doc rosato 2012’ di Borgodangelo Società agricola di Sant’angelo all’Esca (Av) e di bronzo al ‘Bardolino Doc Chiaretto classico 2012’ della Cantina Caorsa Consorzio Agrario Lombardo Veneto di Affi (Vr). Sono tutti pugliesi, invece, i vini che si sono aggiudicati il podio nella categoria ‘Vini rosati tranquilli Igt – Igp’ , rimarcando così la stretta relazione tra l’elevata qualità di questi vini e il territorio in cui sono prodotti: medaglia d’oro al ‘Salento Igp rosato “Merula Rosa” 2012’ dell’azienda agricola Carvinea di Carovigno (Br), d’argento al ‘Salento Igp Negramaro Rosato 2012’ della Cantina Società Cooperativa Vecchia Torre di Leverano (Le) e di bronzo al ‘Salento Igt Negramaro Rosè “Rosaro” 2012’ dell’azienda agricola Feudi di Guagnano di Guagnano (Le). L’emilia Romagna (che in totale conquista cinque medaglie, alle spalle del Veneto che, con sei, è la più “medagliata” tra le Regioni) resta leader indiscussa nella categoria ‘Vini rosati frizzanti Doc –Dop’: “doppietta” della Cantina di Carpi e di Sorbara di Carpi (Mo), che ha ottenuto la medaglia d’oro con il ‘Lambrusco di Modena Doc rosato frizzante semisecco “Rosa di primavera” 2012’ e la medaglia d’argento con il ‘Lambrusco di Sorbara Doc rosato frizzante amabile “Allegro” 2012’, quest’ultima ex-aequo con il ‘Lambrusco di Sorbara Dop rosato frizzante secco “Rosa” 2012’ dell’azienda agricola Garuti Elio ed eredi Garuti Romeo di Sorbara (Mo). Terzo classificato il ‘Colli di Scandiano e di Canossa Dop Lambrusco rosato frizzante “Rosso Spino” 2012’ della Cantina Sociale Arceto Società Cooperativa di Arceto di Scandiano (Re). D’altra parte, già nel 2012, la cantina di Carpi e Sorbara, con la denominazione Cantina di Sorbara, aveva conquistato argento e bronzo nella stessa categoria. La categoria ‘Vini rosati frizzanti Igt – Igp’ vede invece sul podio i vini del Lombardo-veneto: si è aggiudicato la medaglia d’oro il ‘Provincia di Pavia Igt rosato frizzante dolce “Mosca Rosa” 2011’ di Giorgi Fratelli & C. Di Canneto (Pv); medaglia d’argento e di bronzo rispettivamente al ‘Delle Venezie Igt rosato frizzante “Tura”’ del Gruppo Italiano Vini – Lamberti di Pastrengo (Vr) e al ‘Verona Igp rosato frizzante “Monte Fiaschetto” 2012’ dell’azienda agricola Righetti Enzo di Cavaion Veronese (Vr). Conquista la medaglia d’oro nella categoria ‘Vini rosati spumanti Doc – Dop’ il ‘Venezia Doc vino spumante dry rosè “Canal Grando’’della Casa vinicola Bosco Malera di Salgareda (Tv); medaglia d’argento al ‘Lambrusco di Sorbara Dop rosato vino spumante di qualità extra dry “Gioia” 2011’ dell’azienda agricola Garuti Elio ed eredi Garuti Romeo di Sorbara (Mo), cantina premiata anche nella categoria ‘Vini rosati frizzanti Doc –Dop’, e medaglia di bronzo al ‘Bardolino Dop Chiaretto Vino Spumante Brut 2012’ dell’Azienda agricola Benazzoli Fulvio di Pastrengo (Vr). Nella categoria ‘Vini rosati spumanti Igt e Vsq’ ha ottenuto la medaglia d’oro il ‘Manzoni Moscato vino spumante di qualità aromatico dolce 2012’ della cantina Colli Euganei di Vò (Pd); medaglia d’argento e di bronzo rispettivamente al ‘Vino spumante di qualità extra dry rosè “Jacarando” 2011’ della San Paolo Azienda agraria di Torrioni (Av) e al ‘Pinot nero rosato vino spumante di qualità extra dry’ dell’azienda vitivinicola Vanzini di Antonio, Michela e Pier Paolo Vanzini di San Damiano al Colle (Pv). Il Premio speciale della critica della Regione Puglia e dei suoi partner Assoenologi, Accademia della Vite e del Vino e Unioncamere Puglia costituito da una scultura dell’artista salentino Simone Fersino, è andato all’Azienda agricola Primis di Stornarella (Fg) per il ‘Puglia Igt Rosato “Monrose”, vino che ha conseguito il punteggio più alto tra tutti i classificati al quarto posto. Il premio è stato consegnato alla cantina dall’enologo Massimiliano Apollonio, presidente dell’Assoenologi Puglia-calabria-basilicata, che ha portato alla manifestazione otrantina il saluto dell’associazione nazionale di categoria dei tecnici vitivinicoli più antica e numerosa al mondo. «Siamo qui a Otranto - ha dichiarato in un video-messaggio il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola – per premiare il lavoro dell’ingegno, questa capacità di mescolare continuamente tradizione e innovazione, come eravamo e come saremo, e come potremo essere; di recuperare vecchi vitigni e convocare le migliori competenze della ricerca, dell’innovazione, dell’Università: perché un processo di vinificazione è sempre un processo di reinvenzione. Parliamo di come proteggere la nostra identità e di come farla vivere non in una campana di vetro, ma dentro i processi reali della vita. E la vita è mutamento». «La grande attestazione di forza delle cantine pugliesi nella categoria dei vini rosati tranquilli Igp – ha aggiunto l’assessore Nardoni – rappresenta la medaglia al merito del sistema produttivo della Puglia, quello che ha continuato ad investire e a crederci. Ora compito del mio assessorato è quello di andare oltre il premio, trasformando tutte queste eccellenze in politiche per il sostegno alla viticoltura pugliese e in buone performance di vendita ed export». «Quando le buone idee hanno buone gambe per camminare – ha dichiarato il Senatore Dario Stefàno - allora è più facile centrare anche gli obiettivi più ambiziosi. La solidità delle gambe è tutta nella qualità delle cantine e dei vini che hanno partecipato anche a questa seconda edizione del Concorso, condividendo con noi l’aspirazione di consolidare una specificità ed un target produttivo che ha crescenti chance di affermazione sul mercato internazionale. Per me naturalmente l’orgoglio è doppio, non solo per la ulteriore conferma di una intuizione vincente, ma perché il Concorso è un vero e proprio trampolino di lancio, e non solo per le etichette vincitrici, verso un percorso di promozione che non si ferma oggi qui». Per informazioni http://www.Concorsorosatiditalia.it/  - tel. 080.5538860 - email info@concorsorosatiditalia.It    
   
   
IL PROSCIUTTO DI PARMA DIFENDE LA TUA QUALITÀ DELLA VITA, ALMENO A TAVOLA. PRESENTATA IN ANTEPRIMA LA NUOVA CAMPAGNA FIRMATA CAYENNE  
 
E’ stata presentata la nuova strategia di comunicazione del Consorzio del Prosciutto di Parma per il 2013: il progetto curato da Cayenne è basato sulla difesa del diritto del consumatore alla qualità rappresentata dal Prosciutto di Parma che difende la qualità della vita. Almeno a tavola. Questo il concept. Un focus sulla qualità che prende il via da un’analisi delle abitudini alimentari dei consumatori che in un momento di crisi come quello attuale evitano innanzitutto gli sprechi e preferiscono investire sulla qualità con un consumo più consapevole rispetto al passato. La campagna Difendi la qualità, on air dal 19 maggio, sarà declinata su tutti gli strumenti di comunicazione sia su quelli più tradizionali come radio e tv, sia sul web per interagire con gli utenti, ma anche attraverso specifici eventi per avvicinare il prodotto al consumatore, con l’obiettivo di creare una vera e propria piattaforma di comunicazione intorno al brand. La difesa della qualità sulle nostre tavole è un tema di estrema attualità e da sempre il nostro impegno nei confronti dei consumatori – dichiara Paolo Tanara presidente del Consorzio. Siamo consapevoli di avere delle grosse responsabilità, ma ci rende anche profondamente orgogliosi poter garantire ogni giorno un prodotto che incarna principi importanti quali sicurezza, salubrità e piacere che guidano le scelte alimentari di oggi. Siamo convinti che il Prosciutto di Parma sia l’ambasciatore ideale di uno stile di vita che punta al benessere e alla qualità. Il progetto nasce da un’analisi approfondita delle ricerche sulla qualità della vita degli italiani – commentano i direttori creativi Federico Bonriposi e Matteo Airoldi. I dati sottolineano quanto questo particolare momento storico abbia portato a modificare le proprie abitudini quotidiane. Cosa può fare Prosciutto di Parma per rispondere a questo fenomeno? Certo non può fare miracoli, ma può regalare agli italiani, almeno a tavola, momenti di qualità in cui riappropriarsi del proprio stile di vita. Attraverso l’eccellenza del prodotto stesso. L’incontro con la stampa ha permesso di mostrare in anteprima anche il nuovo spot pubblicitario – con la regia del noto regista cinematografico Paolo Genovese, per la casa di produzione Brw Filmland – che sviluppa il tema mettendo in evidenza delle abitudini e comportamenti che invece peggiorano la qualità della vita e posizionando il Prosciutto di Parma come garante della qualità della vita a tavola. Tre le situazioni rappresentate che negli ultimi anni hanno accumunato molti italiani: la fretta della vita contemporanea, il parlarsi meno e orari di lavoro sempre più lunghi. La pianificazione media prevede la presenza del nuovo spot in televisione nei formati da 20”, 15”, 10” e 7” dal 19 maggio al 9 giugno. Nello stesso periodo, sono programmate anche attività di sponsorizzazione e alcune presenze nell’area cooking attraverso il product placement in trasmissioni tv dedicate alla cucina. I soggetti saranno poi sviluppati anche per la messa in onda radiofonica nei formati da 30” e 15” dal 26 maggio all’8 giugno. A completamento della campagna comunicazionale, non poteva mancare la pianificazione web e social che avrà il compito di creare una maggiore interazione con il consumatore e raggiungere nuovi target. Il periodo di pianificazione partirà dal 20 maggio per concludersi alla fine di giugno. A seguire ci sarà una ripresa in comunicazione nel periodo autunnale. Oltre alla pianificazione media, Difendi la qualità si arricchirà anche di eventi con attività di degustazione e animazione, organizzati nelle principali piazze di quattro città italiane supportati da una campagna locale (radio, quotidiani e web): Lucca, Bari, Milano e Roma. Ma non solo. Ci sarà una grande novità a coronare il progetto. Per fare da connettore a tutte le diverse attività è stato sviluppato il minisito dedicato difendilaqualità.It online a partire da oggi 17 maggio. Il portale avrà il compito di coinvolgere tutti gli utenti in un simpatico test che riguarderà 4 aree tematiche legate alla qualità della vita e metterà in palio ogni settimana numerosi premi. Il concorso si concluderà con un’estrazione finale per tutti i partecipanti  
   
   
DAL 31 MAGGIO AL 2 GIUGNO ANCHE FARINA PETRA® A FRANCIACORTANDO IL MOLINO QUAGLIA RILANCIA LO STORICO PANADÌ IL PANE DELLA TRADIZIONE DELLE CASE DI FRANCIACORTA  
 
Dal 31 maggio al 2 giugno il Molino Quaglia sosterrà con grande entusiasmo l´edizione 2013 di Franciacortando: un vero e proprio percorso alla scoperta dei sapori, dei saperi e della cultura di una fra le più pregiate zone vinicole italiane. Un lungo weekend animato da numerosi eventi, che avranno come fil rouge il tema della strada. Al pubblico verrà offerto un percorso che si svilupperà dal venerdì alla domenica attraverso la Franciacorta, offrendo la possibilità di avvicinarsi alla cultura, all´arte ed al gusto grazie a esperienze dirette che coinvolgono artisti, associazioni, enti e circoli culturali. Momenti di aggregazione e di coinvolgimento in cui si intende sottolineare l´importanza dell´essere in cammino, la necessità dell´esserci per partecipare, della voglia di condividere che si trasforma poi in ricchezza per tutti. In quest´ottica si colloca la partecipazione del Molino Quaglia di Vighizzolo d´Este (Pd) pensata per contribuire alla campagna di sensibilizzazione verso il benessere del corpo e della mente che nasce da un´alimentazione sana e gustosa accompagnata da uno stile di vita dinamico. "Questa iniziativa - spiega Piero Gabrieli, responsabile marketing Molino Quaglia - sarà un´occasione importante per far vivere agli ospiti della Franciacorta un´esperienza di "contemporary food" che riporta alla luce prodotti della tradizione in una cornice nutrizionale moderna. Petra, la farina di grano tenero 100% italiano macinata a pietra nel molino tecnologico della famiglia Quaglia, è da anni l´espressione tangibile di questo lavoro di ricerca, che ha permesso di riportare sulla tavola dei consumatori più attenti i benefici nutrizionali e i profumi di una volta con la massima sicurezza alimentare oggi possibile". Petra è infatti l´alfiere di un attento lavoro di riabilitazione di ingredienti e alimenti caduti in disuso nella seconda metà del secolo scorso, perché ritenuti sempre meno adeguati in un contesto economico e sociale che si lasciava alle spalle uno stato di povertà diffusa. Diversamente da allora, oggi si guarda a un futuro di consumi alimentari da tenere sotto controllo, a modelli di spesa "consapevole" che danno valore a una tavola sobria, imbandita con alimenti semplici, sani e gustosi che si consumano nelle giuste dosi quotidiane e senza sprechi. Emblema di questo rinato stile di vita è certamente il pane, quello di una volta, con farine, lieviti e dimensioni che lo fanno durare naturalmente più giorni senza che vengano meno il gusto e la fragranza. Così torna alla luce Panadi´, il pane della tradizione delle case della Franciacorta, una forma di pane tradizionale che grazie alla farina Petra rivive in chiave contemporanea. Pensato da Molino Quaglia e dalla Strada del Franciacorta, verrà offerto in anteprima agli ospiti di Franciacortando per accompagnare vini e companatici del territorio. Petra nasce nel moderno impianto di macinazione del Molino Quaglia, dove le antiche macine di pietra dei tempi in cui il capostipite Angelo incideva a mano i solchi che lasciavano passare la farina convivono con l´ultima generazione del molino a pietra, più efficiente, più pulito e più rispettoso dei preziosi chicchi di grano. A monte un sistema di selezione e pulitura del grano avanzatissimo, fino ad oggi unico in Italia, che garantisce la purezza finale e l´assenza totale di infestanti. Molino Quaglia è infatti l´unico molino italiano ad utilizzare una selezionatrice ottica di seconda generazione che scarta uno per uno i chicchi di grano con difetti anche microscopici. Successivamente il grano è macinato da pietre composte da una mescola durissima che non lascia residui, in un ambiente dove il contatto con l´aria è praticamente nullo nelle diverse fasi della molitura. Insieme alla pulizia periodica e accurata dei silos dove riposa la farina sono strumenti indispensabili per garantire l´assoluta sicurezza alimentare del prodotto. Per questo motivo le farine della linea Petra hanno caratteristiche tecniche costanti come le farine industriali e il profumo e il gusto spiccato di grano delle farine macinate a pietra dell´antica tradizione italiana  
   
   
RICOLA A CHIOSTRO IN FIERA AL MUSEO DIOCESANO DI MILANO  
 
Al Museo Diocesano di Milano, da venerdì 24 a domenica 26 maggio, si terrà l’ottava edizione di Chiostro In Fiera, una mostra mercato di natura, alto artigianato e buon cibo a favore dei progetti didattici del Museo Diocesano. Lo storico Chiostro del Museo Diocesano, uno dei luoghi più affascinanti di Milano, si animerà per tre giorni con il mercato di Bazar, con 80 espositori che presentano i prodotti più vari: abbigliamento, borse, scarpe, bijoux, costumi oggetti per la casa e la vita quotidiana con particolare attenzione al benessere. I vivaisti di Orticola di Lombardia si sono prodigati a fare una selezione di vivaisti specializzati in piante aromatiche e da fiore dalle varietà più affascinanti. Per i più consapevoli possibilità d’acquisto sostenibile presso le rappresentanze di piccole realtà agricole che saranno presenti con una scelta dei migliori prodotti. Tanti appuntamenti in programma: giochi, spettacoli teatrali, laboratori di architettura e la tradizionale caccia al tesori per i più piccoli. Tutti i giorni laboratori di cup cake design per adulti, partecipazione di Assomensa che darà consigli e spunti per prevenire e rallentare l’invecchiamento mentale e potenziare le funzioni cognitive a tutte le età. Gli specialisti di La Stazione delle Biciclette dispenseranno invece pillole utilissime per la bicicletta. Anche quest’anno Ricola, sinonimo di qualità nella produzione di specialità a base di erbe officinali naturali coltivate in territorio alpino elvetico, allieterà i visitatori del chiostro facendo degustare le caramelle e le tisane Ricola. Www.ricola.it Non può mancare la Cultura: l’ingresso a Chiostro in Fiera consente anche la visita alle mostre “Vincenzo Foppa. I tre crocefissi” e “Mario Raciti. Opere 1962-2012” e alle collezioni permanenti del Museo Diocesano. Entra In Museo. Visita Le Mostre!! Ingresso € 5,00 (gratuito per i ragazzi fino a 18 anni) Milano, Museo Diocesano (Corso di Porta Ticinese, 95) Da venerdì 24 a domenica 26 maggio 2013. Orari: dalle 10.30 alle 19.30. Www.chiostroinfiera.it facebook.Com/chiostroinfiera  
   
   
LA TENUTA COLOMBARA IN LIVORNO FERRARIS (VERCELLI): UN ESEMPIO DI ECCELLENZA ITALIANA ACQUERELLO: IL PRIMO RISO INVECCHIATO IN ITALIA  
 
La Tenuta Colombara si trova su un’antica strada romana, la strada liburnasca, che da Casale Monferrato portava a Ivrea. -1298: vi era un ostello per i viandanti; -1500: inizia la coltivazione del riso; -1571: la chiesa viene eretta a parrocchia; -1600: i fabbricati sono ampliati con un secondo complesso, anch’esso a corte chiusa, denominato Torrone della Colombara; -1800: in epoca napoleonica, viene costruito il camposanto a distanza di 100 metri dai fabbricati; -1875 al 1898: il complesso del Torrone della Colombara viene ampliato e in parte ricostruito. Vi risedevano 30 famiglie; -1920: viene costruito il dormitorio per le mondine; -1935: Cesare Rondolino trasloca la vecchia osteria e ristruttura ad abitazione personale il fabbricato; -1970: viene chiusa la scuola elementare con relativo seggio elettorale; -1971: Piero inizia a coltivare con il papà; -1992: inizio della produzione di Acquerello; -2000: coltivazione in tutta la proprietà delle sola varietà Carnaroli; -2002: costruzione dei silos e la riseria; -2009: realizzazione del brevetto di reintegro del riso con la gemma. -1630: la proprietà passa dai Marchesi del Monferrato ai Savoia e, sempre attraverso discendenze dirette, a Carlo Emanuele Filiberto, Marchese di Pianezza, e poi ai Conti Solaro Del Borgo; -1868: la proprietà è acquistata dal Cavalier Ingegner Pietro Magnani; -1935: la proprietà è acquistata da Cesare Rondolino. Dal 2002 nella Tenuta Colombara la filiera del riso è ritornata completa, dalla coltivazione dei campi alla trasformazione del risone in riso bianco e al suo confezionamento. Con le migliori tecniche antiche, moderne e innovative viene prodotto Acquerello Il Riso (www.Acquerello.it). La perfetta conservazione dei fabbricati, che non hanno subìto restauri o trasformazioni, ha consentito la realizzazione di un percorso museale tematico sulla civiltà risicola. Le antiche attrezzature agricole e gli oggetti di uso comune – tutti provenienti dal comune di Livorno Ferraris - sono stati riallestiti nei laboratori, nelle abitazioni, nel dormitorio delle mondine, e nella scuola, e permettono quindi di rivivere i tratti della cultura materiale e locale nella prima metà del Novecento. Dal 1991 vive e lavora nella Tenuta Colombara la scultrice tedesca Claudia Haberkern che è presente con una sua mostra permanente. Dal 2004 la Tenuta Colombara è sede didattica dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Bra). Acquerello Il primo riso invecchiato in Italia "i grani, un anno dopo il loro raccolto, si sa che sono sani perché il tempo li rende migliori per l’alimentazione” (Chowkhamba Sanskrit Studies, Volume I, Sutra Sthana) Non è solo l’antico testo sanscrito che scopre l’invecchiamento e che vanta la stagionatura del risone: ancora prima, nella non lontana Cina, poiché l’imperatore non poteva restare senza riso anche in caso di siccità, venivano conservati per lui tre anni di raccolto; semplicemente così si era venuto a scoprire che quello più vecchio era il migliore. Ancora oggi, il riso invecchiato 3 anni è conosciuto come “il riso dell’imperatore”. Nell’asia del sud continua a essere considerato un regalo di pregio donare un sacchetto di riso invecchiato due anni. In Italia nelle zone tipiche di produzione si è sempre saputo che il migliore era il “riso vecchio lavorato fresco” intendendo quello del raccolto precedente da consumare subito dopo la lavorazione. L’invecchiamento del risone rimane il punto di passaggio chiave della qualità: indispensabile anche se sempre meno adempiuto. Da una parte le tradizioni, anche in Asia, sono ormai considerate un lusso e, dall’altra, le spese di stoccaggio, di refrigerazione, il naturale calo peso del risone e infine l’immobilizzo finanziario si possono ripagare solo per i risi di massima qualità. Per invecchiare bene, il risone deve essere conservato al fresco nei magazzini di deposito per un tempo più lungo possibile perché al momento della raccolta, conclusa la maturazione agraria delle cariossidi, la pianta ha terminato il suo ciclo vegetativo ma non ha ancora perfezionato le qualità organolettiche del chicco. I granuli d´amido contenuti nel riso, al termine della sua definitiva formazione, non hanno ancora raggiunto una perfetta stabilità; infatti l’attività respiratoria del risone non cessa una volta staccato dalla pianta ma continua in magazzino per mezzo dell’ossigeno presente nella massa che provoca dei mutamenti all’interno del chicco ancora da raffinare, migliorando le caratteristiche delle proteine e dell’amido, consentendo quindi di raggiungere un superiore grado di uniformità e di assestamento qualitativo. Questo è il segreto di Acquerello. Nel tempo, progressivamente, l’invecchiamento regala tre magiche virtù:  le proteine, le vitamine e l’amido di Acquerello, nell’acqua di cottura hanno minore dispersione (e si vede, perché i chicchi non si attaccano sul fondo della pentola);  Acquerello assimilando meglio il liquido di cottura, ottiene un maggior assorbimento dei condimenti e dei sapori (e si sente già al primo assaggio);  Acquerello ha una maggiore consistenza e una minore collosità (è più sgranato) con tutti i vantaggi di un gusto morbido ma deciso. Acquerello l’unico riso al mondo lavorato con l’Elica La lavorazione, raffinazione o sbiancatura del riso è frutto di un’operazione esclusivamente meccanica di sfregamento e selezione del prodotto che non modifica le caratteristiche del chicco che sarà poi consumato tal quale il campo l’ha prodotto. Quanto più il riso è stato raffinato e reso apparentemente più bello e bianco, tanto più diminuiscono i valori nutrizionali e durante la cottura perde consistenza, amido e acquista maggior collosità. Per Acquerello l’operazione è svolta con l’Elica, tecnica messa a punto nel 1875. L’elica:  è formata da un invaso simile a quello di una betoniera con pareti interne di smeriglio di pietra abrasiva;  all’interno è posizionata verticalmente a 20 centimetri dalle pareti una vite elicoidale senza fine che impone al riso un delicato e lento movimento rotatorio e ascendente costringendo per 10 minuti i grani allo sfregamento tra loro e contro le pareti; (con altri macchinari usati oggi dalle industrie, il riso è costretto in un passaggio di 6 mm e si sbianca in 6 secondi);  gli elementi nutritivi più preziosi (sali minerali, proteine e vitamine) contenuti in maggiore percentuale nella parte esterna del chicco, compenetrano per l’attrito e il calore che il movimento sviluppa all’interno del chicco e non si disperdono nelle farine, come avviene invece negli altri sistemi di sbiancatura;  il riso risulta arricchito, perfettamente integro e di aspetto mielato. Sul piano nutritivo, gastronomico e organolettico questo strumento è ancora oggi considerato il migliore; ciò nonostante per le industrie risiere è certamente il meno economico a causa della complessità e della notevole lentezza delle operazioni. Acquerello è attualmente l’unico riso extra, denominazione consentita solo per i risi che hanno difetti inferiori a 1/3 rispetto a quelli consentiti dalla legge e grani rotti inferiori al 1,5% invece del 5%. Per meglio preservare le particolari caratteristiche di Acquerello è stata scelta una confezione senza eguali per il riso: la lattina smaltata in sottovuoto, perché è quella che dà le migliori garanzie di conservazione. Lavorazione e confezionamento sono fatti direttamente in cascina, completando così la filiera dal seme fino alla vendita. Acquerello: L’unico Riso Gemmato Il chicco del riso integrale, o semigreggio, è rivestito da uno strato detto pula, normalmente di colore marrone chiaro e più raramente rosso o nero. La pula, essendo grassa e fibrosa, rallenta di molto il tempo di cottura del riso integrale e impedisce un buon assorbimento dei condimenti; queste sono i limiti nell’utilizzo gastronomico del riso integrale. Il chicco del riso integrale contiene la gemma, germe o embrione e, sotto lo strato di pula, il riso bianco. La gemma, che in peso è circa il 3% del riso bianco, si presenta come un piccolo granello di colore giallo scuro ed è posta in una piccola sacca in corrispondenza del cosiddetto dente del chicco. La gemma è la parte vitale del riso, l’embrione composto dagli abbozzi primari delle radici e foglie della nuova pianta che si svilupperebbero se il chicco venisse seminato. La gemma ha il sapore di una nocciolina dolce e contiene in grande quantità molte preziose sostanze nutritive, in particolare proteine con tutti gli aminoacidi, lipidi, vitamine, fitina, minerali quali fosforo, potassio, calcio, magnesio e molti preziosi microelementi: per questo risulta di grande interesse sotto l’aspetto nutrizionale. Nel raffinare, ossia sbiancare, il riso, la gemma inevitabilmente si separa assieme alla pula e, viene quindi eliminata impoverendo il riso proprio della sua parte migliore. In Acquerello invece, la gemma viene separata dalla pula, integralmente recuperata e successivamente, con un procedimento brevettato, miscelata lentamente al riso bianco: in questo modo la gemma, molto tenera, si scioglie e, in parte penetra all’interno del chicco e, per la parte restante, aderisce alla superficie del chicco. Solo Acquerello unisce le parti nutrizionali più preziose, contenute altrimenti solo nel riso integrale, alle caratteristiche del riso bianco: assorbimento dei condimenti, facilità di cottura, versatilità e inoltre ne risulta migliorato nel sapore. Si può quindi dire che Acquerello reintegrato con la sua gemma sia il punto d’arrivo del riso.  
   
   
NUOVA CAMPAGNA MULTIMEDIALE PER I “SAPORI DI NATURA” PLASMON LA CREATIVITÀ È STATA REALIZZATA DALL’AGENZIA PICNIC  
 
Ha appena preso il via la nuova campagna Adv di Plasmon (Heinz Italia) a supporto degli omogeneizzati Sapori di Natura: annunci stampa sui principali media nazionali per mamme e bambini da qui a tutto agosto e visibilità sui più importanti portali di riferimento con skin animati, banner e box. Tre i soggetti: omogeneizzati Sapori di Natura di frutta, di carne e di pesce. La creatività è stata realizzata dall’agenzia Pic Nic di Milano. Il target sono le donne 22-44 con bambini 0-3 anni. Previsti 1,3 milioni di contatti per una copertura del 70%. Sapori di Natura è la nuova linea di omogeneizzati Plasmon prodotti con una tecnologia innovativa che permette una lavorazione degli ingredienti ancora più breve e delicata e che mantiene così al meglio la naturale ricchezza di sapori, colori ed elementi nutrizionali delle materie prime per offrire ai bambini un’esperienza di gusto davvero autentica. Ed è proprio da questo concetto di autenticità che Picnic ha sviluppato la nuova campagna multisoggetto. I soggetti della campagna mostrano dei packshot di prodotto con dei titoli che ribaltano con ironia il concetto dell’opera surrealista di Matisse La Trahison des images in cui l’immagine di una pipa è accompagnata dal titolo che dice “Questa non è una pipa”. Al contrario, in questi annunci vedremo, ad esempio, una confezione di Sapori di natura al gusto mela accompagnata dal titolo ‘Questa è una mela’. “Quello che abbiamo voluto esprimere” spiega Niccolò Brioschi, partner di Picnic e direttore creativo della campagna “ è che un alimento può avere una forma diversa da quella che conosciamo ma mantenere lo stesso sapore, lo stesso profumo e le stesse sostanze nutritive. Per i più piccoli questo è possibile grazie ai nuovi Sapori di Natura Plasmon.” “Un’idea semplice quella di Picnic, di cui ci siamo subito innamorati,” dice Carla Vieites direttore marketing di Plasmon “perché esprime perfettamente quella che è l’essenza innovativa del nostro prodotto”. Si tratta infatti di prodotti formulati con l’obiettivo di ampliare l’orizzonte gustativo e sensoriale dei piccoli. Sin dalle prime fasi dello svezzamento è importante non solo nutrire correttamente il bebè, ma anche abituarlo, gradualmente, alla varietà dei sapori freschi e autentici che la natura spontaneamente offre. Sapori di Natura sono disponibili nelle farmacie e in tutti i principali punti vendita  
   
   
A TUTTOFOOD LA RICETTA LIVE DEGLI SCIALATIE’® RUMMO LENTA LAVORAZIONE® UN NUOVO FORMATO DI PASTA IN UNA NUOVA CONFEZIONE IN CARTA.  
 
A Tuttofood allo stand Rummo lo chef Riccardo Carnevali della Federazione Italiana Cuochi ogni giorno prepara una ricetta diversa per esaltare il dolce sapore del grano e l’eccezionale tenuta alla cottura certificata dei nuovi formati di pasta Rummo Lenta Lavorazione. Oggi è il giorno degli Scialatié, una rivisitazione del pastificio Rummo degli Scialatielli, un formato di pasta tipico della tradizione campana. Gli Scialatié Rummo Lenta Lavorazione sono una novità assoluta tra le grandi marche di pasta presenti sul mercato e sono caratterizzati da un’estrema versatilità nella preparazione. Trafilati al bronzo, hanno una forma irregolare, come quelli fatti a mano, perché sono “spianati al matterello” e tagliati in punta di coltello. Possono essere mangiati con la forchetta e sono amati dai bambini perché non devono essere avvolti come le comuni paste lunghe. Sono ottimi con tutti i tipi di condimenti: per i primi a base di pesce o con sughi ricchi e corposi, ma anche per minestre a base di ceci o fagioli, perché possono essere mangiati con il cucchiaio e, se si preferiscono più corti, si possono spezzare grossolanamente prima di buttarli in acqua, schiacciandoli con un canovaccio. Una pasta ruvida e versatile con una tenuta in cottura inimitabile, perché prodotta con l’esclusivo Metodo Lenta Lavorazione, frutto dell’esperienza di sei generazioni di maestri pastai che si sono tramandati i segreti e le tecniche per realizzare un prodotto di altissima qualità con un ingrediente segreto: il tempo. Un procedimento esclusivo basato sull’aumento dei tempi di produzione per permettere alle semole di grano duro migliori - con una percentuale di proteine pari al 14,5%, fra le più alte sul mercato - di esprimere tutto il loro potenziale. Il risultato è una pasta sempre al dente e ideale per il salto in padella, l’unica scelta dalla Federazione Italiana Cuochi. Inoltre, grazie alla Certificazione di Prodotto (Bureau Veritas No. 385/003), Rummo garantisce che i Scialatié - come tutti gli altri formati certificati - abbiano sempre la stessa eccezionale tenuta in cottura anche dopo il salto in padella. Rummo Spa Guidate da Cosimo Rummo, Presidente e Amministratore Delegato e dal figlio Antonio, Direttore Vendite Estero, le aziende del Gruppo Rummo producono e commercializzano oltre 140 formati di pasta tra secca, biologica, integrale, all’uovo, vitaminizzata e ai sapori. Con due stabilimenti strategicamente posizionati a Benevento e Novara, 9 linee di produzione, 25 linee di confezionamento e una capacità produttiva di 140.000 tonnellate all’anno, il Gruppo ha raggiunto nel 2012 un fatturato di circa 100 milioni di euro. Grazie a 150 dipendenti diretti e alla garanzia di 7 certificazioni internazionali fra cui Iso 9001:2008, Reg. Ce 834/2007 per la certificazione dei prodotti biologici, Jas (Japaneese agricultural standard) e Kosher, Rummo esporta in più di in 40 paesi tra cui Stati Uniti d’America, Giappone, Australia, Gran Bretagna e Germania. Inoltre, Rummo è da tempo impegnata nella tutela ambientale, grazie all’avvio di un trigeneratore che ha ridotto di oltre il 30% le emissioni di Co2 (Premio Legambiente 2010). Per informazioni: www.Pastarummo.it  
   
   
GUSTO E QUALITÀ INSIEME ORGANIC EXCELLENCE MADE IN ITALY NASCE OM FOOD, IL NUOVO BISTROT E PUNTO VENDITA DEDICATO ALL’ECCELLENZA DEL BIOLOGICO. ATMOSFERA E SAPORI PER SPERIMENTARE LA NATURA NEL CUORE DI MILANO  
 
. Om Officinali di Montauto, azienda agricola biologica che in Maremma coltiva oltre 30 specie di piante per le sue formulazioni cosmetiche, inaugura un innovativo spazio food, allargando l’offerta dello Spaccio Agricolo Om, affermato punto di riferimento per la cosmesi organica a Milano. Om Food è un conviviale luogo di degustazione per colazioni e merende, ma anche piattaforma commerciale per aziende biologiche a salvaguardia dei prodotti tipici e autoctoni. All’interno dello storico palazzo, in Corso Magenta 12, prende vita una formula temporary di “piccola distribuzione” che offre a realtà selezionate l’opportunità di sviluppare la distribuzione attraverso la presenza dei propri prodotti nei menù del bistrot, vendita diretta, raccolta ordini e di incrementare le vendite online. Non solo, le aziende avranno anche la possibilità di promuoversi attraverso degustazioni, eventi ad hoc, attività di comunicazione e media relations. Lo spazio bistrot, aperto dalla mattina per ricche colazioni fino all’ora dell’aperitivo, proporrà piatti gustosi e sani; una pausa da dedicare a se stessi in un’oasi di autentico relax, un ambiente curato e accogliente per sperimentare il contatto con la natura anche nel pieno centro cittadino. Om Food è un prototipo di format replicabile anche in altre città, dall’elevato potenziale commerciale, incrementato da servizi di take away e delivery, organizzazione di eventi, dimostrazioni, degustazioni e l’appuntamento settimanale con il “tisana time” a cura di un’esperta in erboristeria che fornirà consigli e suggerimenti sull’utilizzo delle piante officinali. Dalla condivisione di un’interpretazione coerente del biologico e della qualità è nata la partnership fra Om Food e Oasi di Galbusera Bianca www.Oasidigalbuserabianca.com. Un gemellaggio che prevede la presenza dei prodotti Oasi di Galbusera Bianca distribuiti in esclusiva a Milano da Om Food, che a sua volta è presente con una sua selezione a disposizione dei frequentatori dell’Oasi di Galbusera. La sinergia tra le due realtà nasce dalla condivisione di una filiera produttiva incentrata sul rispetto della terra, delle coltivazioni e degli ingredienti di ogni prodotto. E proprio le prelibatezze dell’Oasi di Galbusera Bianca e di Om Food sono le protagoniste dell’inaugurazione del locale. Un’attenzione al cibo che rappresenta la volontà di vivere in armonia con la natura. Un made in Italy contemporaneo e rinnovato, in grado di rilanciarsi con intelligenza, ripensando se stesso, in linea con le più attuali esigenze di rispetto dell’ambiente, valorizzazione del territorio e della bellezza del nostro Paese. Lo spazio, di grande atmosfera, è curato nel dettaglio. All’interno del cortile del palazzo del 1860 prende vita un luogo che abbina al fascino del passato soluzioni innovative. Il risultato? Uno stile unico, ricercato ma accogliente. Fedele a uno stile innovativo ma legato alla tradizione, per gli arredi Om Food ha scelto il design dalle linee pulite e originali del brand Colè Italia www.Coleitalia.com. Un incontro fortunato, quello tra Om Food e Colè Italia che si è immediatamente concretizzato in virtù di una passione condivisa per tutto ciò che nasce da un’accurata ricerca estetica e dalla valorizzazione del territorio. I complementi d’arredo Colè Italia sono realizzati con maestria artigianale e nascono da un progetto che dialoga con le forme archetipiche più classiche reinterpretate con leggerezza e ironia riflettendo sulla memoria e sulla contaminazione di segni, materiali e culture. I mobili, realizzati con il contributo di diversi designer - tra cui Lorenz/kaz, Emmanuel Gallina, Hagit Pincovici e Aksu/suardi - valorizzano le lavorazioni artigianali e semi-industriali che fanno parte del patrimonio locale. Il mondo Om ha origine in Toscana, a Santa Barbera di Montauto, dove si trovano le coltivazioni biologiche certificate Aiab e Icea. Una terra generosa e incontaminata, ricca di piante tipiche della macchia mediterranea come lavanda, mirto, rosmarino, calendula e ulivo. Per conservare inalterate le virtù di queste piante e garantire un’alta qualità del prodotto finale la lavorazione avviene nelle immediate vicinanze dei campi. Qui, immerso in una natura selvaggia a pochi passi da Saturnia e dalla spiaggia di Capalbio, in un casale ristrutturato che sfrutta soltanto energie naturali, si trova l’agriturismo Om. Un’occasione per sperimentare un’immersione totale nel “mondo Om” con la possibilità di assistere in primavera e in estate alle fasi di raccolta, essiccazione e distillazione delle piante officinali. Om Officinali di Montauto ha scelto l’innovativa carta ecologica certificata derivata dallo scarto della lavorazione della canna da zucchero per la fornitura di materiale cartaceo. Www.officinalidimontauto.it  
   
   
VERTICALE DI CUVÉE LOUISE POMMERY: V EDIZIONE 2013 CINQUE GRANDI MILLESIMI PRESENTATI DA CINQUE GRANDI SOMMELIER A VENEZIA  
 
Un viaggio sensoriale sotto le stelle di Venezia. Questa è la sintesi di una serata esclusiva dedicata al savoir-faire della Maison Pommery che celebra Cuvée Louise, prestigiosa cuvée simbolo di eccellenza e di purezza assoluta. Si tratta di un rendez-vous molto speciale: a cinque anni dalla creazione della Filiale Italiana di Vranken-pommery Monopole, viene dedicata una Verticale di cinque grandi Millesimi presentati dallo Chef De Cave Thierry Gasco e commentati da cinque celebri Sommelier del panorama internazionale. 2002, 2000, 1999, 1990 e nuovamente il Millesimo 2000 in versione Rosé, queste le annate che saranno degustate da un parterre di selezionatissimi ospiti Vip ed importanti opinion leaders della stampa e della critica enogastronomica. Questa quinta edizione ha riservato una sorpresa conferendo maggiore esclusività: il momento dell’aperitivo con la presentazione in anteprima mondiale del Millesimo 2002 di Cuvée Louise. Teatro di questo speciale evento è stato il Ristorante Terrazza dell’Hotel Danieli di Venezia, prestigiosa e lussuosa firma internazionale appartenente a Starwood Hotels. Nello splendido scenario della Terrazza dell’Hotel Danieli affacciata sul Canal Grande e sulla meravigliosa vista della Laguna di Venezia, è stato esaltato l’incontro magico fra l’Arte dello Champagne, l’Arte della Degustazione con i suoi canoni e l’Arte della Cucina dello Chef Executive Gian Nicola Colucci. I cinque famosi Sommelier, a cui erano affidati il commento e l’analisi sensoriale degustativa, unitamente alla puntuale presentazione dello Chef De Cave della Maison Pommery, sono: Giuseppe Vaccarini: Presidente Aspi e Primo Migliore Sommelier del Mondo 1978, che commenterà la Cuvée Louise 2002; Ivano Boso, Head Sommelier dell’Enoteca Pinchiorri in Firenze, 3 stelle Michelin, ha commentato la Cuvée Louise 2000; Fabrizio Sartorato, Head Sommelier del Ristorante Da Vittorio in Brusaporto, 3 stelle Michelin, che ha commentato la Cuvée Louise 1999; Enrico Bernardo, Miglior Sommelier del Mondo 2004, Owner de Il Vino Restaurant By Enrico Bernardo in Parigi, che ha commentato la Cuvée Louise 1990; Angelo Di Costanzo, Head Sommelier del Capri Palace in Anacapri, Restaurant l’Olivo, 2 Stelle Michelin, che ha commentato la Cuvée Louise Rosé 2000. Giunta alla V Edizione, la Verticale di Millesimi di Cuvée Louise è un appuntamento atteso e consolidato, promosso da Vranken-pommery Italia e sostenuto dalla Casa Madre in edizione speciale per celebrare il V Anniversario della fondazione della sede italiana. Cuvée Louise: Come Nasce Un Capolavoro Cuvée Louise è uno Champagne dal forte valore di artigianalità, che nasce esclusivamente dai tre più importanti Grands Cru, gioielli della Maison Pommery e dell’intera regione della Champagne: Avizé e Cramant per gli Chardonnay, Aÿ per il Pinot Noir. Le parcelle sono selezionate sia per la loro posizione nel cuore di questi terreni, sia per i risultati ottenuti negli anni e la ricchezza aromatica delle loro uve. Nel corso dell’anno, è il lavoro delle persone che, con gesti centenari, sapienti e rispettosi, coltivano questo vigneto come il più bello dei giardini. Solo i grappoli perfetti vengono raccolti, uno ad uno, a mano. In fase di torchiatura, per garantire la purezza, si eliminano i primi litri di succo: la Maison Pommery è l’unica della Champagne ad imporsi tali regole, più rigorose di quelle previste dalla normativa. Dalla torchiatura, i mosti arrivano alla spettacolare ottocentesca “cuverie” nel Domaine Pommery a Reims, dove una singola cantina è riservata esclusivamente alla vinificazione di Cuvée Louise, con dodici vasche di piccole dimensioni, che consentono di svolgere al meglio le prime fermentazioni. Lo Chef de Cave segue attentamente ogni fase di lavorazione, fino all’assemblaggio dei tre Cru, momento topico della creazione di Cuvée Louise. Passo dopo passo, Thierry Gasco perfeziona l’assemblaggio iniziale per giungere all’equilibrio ricercato, finché la Cuvée Louise arriva ad esprimere più fedelmente lo stile Pommery. Il vino è messo in bottiglia con l’aggiunta della “liqueur de tirage”. Le bottiglie vengono chiuse e riposte nelle spettacolari “caves” di gesso, dove trovano la serenità necessaria al lungo affinamento. Il gesso è un fil rouge curioso nella nascita di questo prodotto d’eccellenza: che un terreno povero come il gesso faccia crescere un vigneto di tale qualità è già un primo miracolo! Il secondo è che nella sua profondità esistono tutte le condizioni perché Cuvée Louise, giorno dopo giorno, raggiunga la perfetta maturità. Il gesso è un perfetto regolatore termico: a 10° costanti la “prise de mousse” e la maturazione del vino sono ideali. Quando il vino arriva a piena maturità, arriva il momento di eliminare dalla bottiglia il deposito di lieviti. Per preparare questa fase, attraverso il “remuage”, ogni bottiglia viene fatta regolarmente ruotare e innalzare verticalmente, facilitando l’ammasso dei lieviti nel collo della bottiglia. Questo viene immerso in un bagno refrigerante a – 25° e per effetto della pressione la massa dei lieviti viene espulsa nell’operazione nota come “dégorgement”. Alla fine subentra il “dosaggio”: prima di ritappare la bottiglia viene aggiunta la “liqueur d’expédition”, composta da vini del Grand Cru d’Avize e di zucchero. Nel caso di Cuvée Louise il dosaggio di zucchero è minimo, per mantenere intatto il carattere. Questa scelta si stile ne fa la Cuvée prestige meno dosata della Champagne, con i propri aromi perfettamente conservati. Pommery si impone come regola quella di lasciare riposare ogni bottiglia almeno altri sei mesi in cantina. Puro, raffinato, elegante, sublime e suadente… il più classico e il più statuario degli Champagne Pommery si rivela di estrema delicatezza. Un aroma vivace e delicato su un fondo leggermente agrumato, sottolineando l’apporto del terroir champenois ricco di minerali e calcare. Un finale persistente e vivace di una delicata eleganza, dove si rivela tutta la raffinatezza di un assemblaggio estremamente elegante  
   
   
SHIKI, IN VIA SOLFERINO 35 A MILANO: L’IDEALE PER L’APERITIVO O LA CENA MEDITERRANEORIENTALE  
 
Lo chef Alex, di grande appeal e soprattutto bravissimo, preparato un aperitivo servito all´elegante banco bar all black, tra flutes di champagne e appetizer di sushi reinterpretato in chiave mediterranea, in un ambiente esclusivo e raffinato, un vero e proprio salotto in cui celebrare la convivialità. Cucina Fusion "Mediterraneorientale", apprezzata anche dagli amanti della cucina mediterranea doc, dove la salsa di soia giapponese si mescola con l’olio extravergine, le virtù delle alghe con il profumo del basilico, e il tradizionale roll rivela a sorpresa il sapore delle acciughe, delle olive taggiasche insieme ai capperi, tanti piccoli piatti a piccoli prezzi per un menu a scelta sempre diverso con abbinamenti inconsueti, a base di pesce, tagliato e servito secondo lo stile orientale, ma ritrovato attraverso una cucina mediterranea salutare. Qualche esempio: Hamburger di salmone scottato su riso condito con alghe marinate e salsa teriyaki , Fritto misto Shiki con diverse salse, Tentacoli di piovra ai pistacchi, Tartare di tonno con riso basmati e purea di avocado, Linguine alle vongole con crema di basilico, Verdure di stagione alla brace e misticanza con pesci e crostacei. Il locale è molto alla moda, già scenario di importanti cene del jet set internazionale e molto amato dai vip. Uno dei soci è infatti Mauro Russo della famosa azienda Sweet Years, che di moda e vip se ne intende.

Alex è un bellissimo quarantenne serioso ma dal sorriso inaspettato. Se c’è una figura di tendenza che è andata affermandosi sul panorama internazionale negli ultimi anni è quella del bellissimo chef che non solo ti prepara piattini deliziosi, ma ha anche la faccia che buca il video e quel fare molto sexy che piace alle donne. Che poi si sa, l’abbinamento cibo e amore…

I più famosi, resi celebri anche dalle trasmissioni televisive e dal potere dei media, restano ancora Carlo Cracco, Davide Oldani, Simone Rugiati e Alessandro Borghese, ogni tanto ne spunta uno nuovo e se ha le caratteristiche di cui sopra, ne basta una sola, ecco che diventa un personaggio. Parliamo dello “Chef Alex”-come ha deciso di farsi chiamare-al secolo Alessandro Seveso, nuovo acquisto del bellissimo ristorante milanese Shiki di Via Solferino 35. La sua cucina è proprio così, gli somiglia parecchio, una sorta di fusion fra la tradizione e l’oriente, fra la semplicità e l’ambizione creativa. Il piatto forte del ristorante è sicuramente il pesce, riadattato in diverse situazioni. “Il cibo è moda”, dice Alex e così come il sarto crea il suo oggetto dei desideri, lo chef crea la giusta magia sul suo piatto e poi fa sì che ne veniamo compiaciuti. 

“Il piacere, la passione”, ci spiega mentre fa assaggiare le sue specialità (tartare di orata fusion, mini snack di salmone affumicato con ricotta, caprese di tonno, biscotti di crostacei, roll di tonno scottato, biscotti di scampi con foisgras e cipolla caramellata, polipi con pistacchi, shiki fusion box – riso e varie crudité, tiramisù alex), “…è sia per chi prepara che per chi assaggia”. Il suo piatto preferito, da cucinare, è a base di seppie e orata, meglio crudo, nel privato adora gli spaghetti pomodoro e basilico però. Il basilico, così come i capperi, le olive e le spezie mediterranee sono davvero l’elemento distintivo della sua cucina leggera e attuale proprio per la sua essenzialità. 
“Le persone oggi non vogliono più andare a ristorante per stare seduti a un tavolo a mangiare per tre ore, preferiscono degli assaggi sfiziosi e un buon bicchiere di vino, l’importante è la compagnia”. Questo però non toglie certo l’impegno e la dedizione che Alex mette nel suo lavoro, basti sbirciarlo con la casacca bianco latte da chef all’ultima moda, le scarpette bordeaux stile ciabattine alla Briatore con stemmino e i pantaloni a scacchi Ballantyne curvo sul tavolo centrale laggiù in cucina per capire quanta attenzione e amore ci metta