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VENERDI

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Notiziario Marketpress di Venerdì 30 Novembre 2007
TURISMO LIGURE, BENE GLI STRANIERI, IN CALO GLI ITALIANI CON VACANZE PIÙ CORTE MIGLIORI PERFORMANCE NELLO SPEZZINO E CINQUE TERRE, NELLA RIVIERA DEI FIORI E NEL TIGULLIO NEL REPORT GENNAIO- SETTEMBRE 2007  
 
Cresce la presenza di ospiti stranieri, segna una flessione, invece quella degli italiani, che confermano vacanze più brevi rispetto al passato. Ma i dati generali complessivi del turismo ligure da gennaio a settembre 2007, se confrontati con lo stesso periodo dello scorso anno, sono sostanzialmente allineati a quelli delle altre regioni italiane, con cali di presenze diffusi degli ospiti di casa nostra. Rispetto al 2006 i dati sono in crescita consistente per quanto riguarda gli arrivi degli stranieri che indicano un +3. 06% e le presenze con un + 0,50%,pari a oltre 3 milioni e mezzo , oltre 18 mila in più dello scorso anno. Arrivi che per gli italiani segnano un -0,17% e un -1,20% per le presenze che sono state poco meno di 9 milioni e 173 mila 349, circa centomila in meno dello scorso anno. Secondo l´assessore al Turismo Margherita Bozzano il calo delle presenze nazionali negli alberghi è legato alla brevità delle vacanze ma anche all´extralberghiero, soprattutto all´affitto delle seconde case, un fenomeno, peraltro, al centro del confronto sulle politiche turistiche regionali della Liguria. I turisti provenienti dall´estero, da gennaio a settembre 2007 indicano percentuali in aumento nella Riviera dei Fiori (+2,17 % per le presenze) e nella Provincia di Imperia (+5,99% negli arrivi). Gli stranieri sono in flessione nella Riviera delle Palme (-4,74% le presenze ) e in Provincia di Savona (-0,76% gli arrivi), e a Genova (-66% le presenze e arrivi a -0,31%). Di segno largamente positivo lo Spezzino con le Cinque Terre (presenze +8,95%, arrivi +9,28%) e il Tigullio (+1,54 presenze e +1,59% gli arrivi). "Il turismo ligure ha sostanzialmente tenuto, nonostante un quadro generale difficile, ma le ragioni della leggera flessione degli italiani possono essere diverse, dai fattori economici, alla scelta di progettare più vacanze nel corso dell´anno, ognuna delle quali più corta rispetto al passato. E poi bisogna ricordare che questi dati, che si fermano a settembre, non comprendono grandi eventi, che hanno interessato soprattutto il Genovesato, come il Salone Nautico Internazionale e il Festival della Scienza, due grandi appuntamenti che hanno richiamato nel capoluogo ligure migliaia di visitatori. . .  
   
   
SARDEGNA: L´ASSESSORATO CONTESTA LA RICERCA CONFTURISMO  
 
L´assessorato regionale del Turismo sardo non conferma e disattende le cifre rilasciate dalla Confturismo relative alla spesa della Sardegna per la promozione turistica. I dati generali resi noti i giorni scorsi sulla spesa delle Regioni italiane per la promozione turistica, come tutti i numeri, possono essere soggetti a interpretazioni e analisi molto diverse, a seconda dei messaggi che si intende lanciare e del risultato che si desidera ottenere. Per esempio non si capisce attraverso quale criterio la Confturismo sostenga che la Regione Sardegna abbia destinato nel 2006 la cifra di 129,3 milioni alla promozione turistica. Al momento non è stato comunicato all´Assessorato regionale del Turismo alcun elemento utile per comprendere come lo studio della Confturismo sia giunto a tale risultato. Per restare al 2006, non si capisce se la cifra di 129,3 milioni comprenda le spese riconducibili genericamente alla promozione turistica desumibili dall´Assessorato del Turismo oppure da tutta l´Amministrazione regionale, quindi anche da altri assessorati, Relativamente all´Assessorato del Turismo, nel 2006 sono stati stanziati per finalità specifiche di promozione turistica 10milioni di euro. Oltre a questo, altre spese riconducibili indirettamente alla promozione turistica sono quelle previste dalla legge 7/55, ovvero 3,5 milioni di euro destinati nel 2006 agli eventi di interesse turistico erogati anche a favore di altri Enti locali. Altra voce di spesa di particolare rilevanza di competenza dell´Assessorato del Turismo, ma non riconducibile alla pura promozione turistica, è quella collegata ai Fondi Por (Piani operativi regionali) indirizzati agli interventi sul territorio. Si tratta del recupero di luoghi, monumenti, piazze, palazzi, itinerari della Sardegna situati in località a particolare vocazione turistica. Sommando tutte queste voci si è davvero molto distanti dai 129,3 milioni di euro calcolati dalla Confturismo. Si sottolinea infine che anche la cifra delle presenze turistiche annuali in Sardegna, se si considera il sommerso delle seconde case, supera di gran lunga i 10 milioni avvicinandosi bensì ai 30 milioni. Ragione in più per dubitare delle classifiche stilate da Confturismo. . .  
   
   
VENETO – ZAIA: IMPEGNO DELLA REGIONE PER LA MONTAGNA  
 
“Il Veneto crede nelle potenzialità turistiche delle sue montagne, per la promozione e valorizzazione delle quali la Giunta regionale ha approvato uno specifico Piano di promozione e valorizzazione, che mette a disposizione risorse per un milione 614 mila euro complessivi”. Lo ha annunciato il vicepresidente Luca Zaia. “La montagna veneta è una meta dalle caratteristiche straordinarie per il turismo estivo ed invernale – ha ricordato Zaia – basti pensare che nel territorio regionale si trova la gran parte delle Dolomiti, accanto alle quali ci sono altre bellissime montagne, con attrezzature e circuiti di prim’ordine per gli sport invernali, ambienti suggestivi e unici, e anche oasi di pace. Tutto questo rappresenta un importante biglietto da visita per l’economia turistica di tutta la regione”. “Vogliamo fare di questo Piano – ha aggiunto il vicepresidente – un modello di concertazione operativa, organizzativa e funzionale fra operatori del settore, strumento di pianificazione delle attività delle aree turistiche anche in una logica di sviluppo delle azioni per specifici segmenti di offerta. In questa direzione finanzieremo azioni di carattere strutturale per diversificare e qualificare le attività turistiche, con riferimento allo sviluppo turistico dell’area dell’Alpago, al Progetto Cadore e Comelico Sappada e al progetto “Percorso dei borghi antichi” della Comunità Montana delle Prealpi Trevigiane. Nell’alpago verrà finanziata una serie di iniziative di valorizzazione turistica dei comuni di Tambre e Chies d’Alpago, collocate nell’ambito del programma interregionale Monte Cavallo, per un totale di 406 mila euro. E’ di 308 mila euro il finanziamento regionale per il progetto Cadore e Comelico Sappada destinato a creare nuove prospettive per una concreta valorizzazione e fruizione sostenibile del patrimonio naturalistico e ambientale di grandissimo pregio. Con 420 milioni infine sarà finanziato il Percorso dei Borghi antichi – ha detto ancora Zaia – che punta a valorizzare il patrimonio di natura e di memoria presente nell’ampia fascia prealpina del trevigiano”. . .  
   
   
TRENTINO / DUE PASSI NEI DINTORNI DEL GARDA  
 
In ogni periodo dell’anno, in Trentino, ci sono tantissimi luoghi dove poter trascorrere qualche ora per una passeggiata immersi nella natura, nel silenzio, nella tranquillità. La zona del Garda è particolarmente suggestiva, poiché esistono moltissimi percorsi e itinerari, più o meno difficoltosi a seconda delle esigenze, da affrontare a piedi, ma anche in mountain bike o con le ciaspole a seconda della stagione. Inoltre, anche in inverno, la temperatura nella vicinanze del Lago è sempre piuttosto mite. La vecchia strada del Ponale è l’ideale per tutti coloro che si vogliono godere una bella passeggiata con panorami spettacolari sull´alto Garda. A due minuti dal centro di Riva del Garda in direzione Limone, prima dell´ingresso della nuova galleria sulla gardesana, questo percorso, che un tempo congiungeva il lago con la Valle di Ledro, prima della costruzione del lungo tunnel aperto al traffico automobilistico, è adatto a tutta la famiglia. Il sentiero "Giacomo Cis" si presenta sterrato nella sua parte iniziale e con dei tabelloni segnaletici utili per gli escursionisti che lo percorrono per la prima volta. L´itinerario percorre i tunnel scavati nella roccia calcarea e il tracciato a strapiombo sulle acque del Garda. La pendenza della salita si mantiene su un comodo e quasi costante 5%. Il paesaggio domina il basso Sarca, il caratteristico monte Brione, posto tra Riva e Torbole, lo specchio delle acque dell´alto Garda e il monte Baldo. Un altro motivo di interesse è dato dalla presenza lungo la strada di numerose feritoie, gallerie e fortificazioni austro-ungariche erette per impedire la discesa delle truppe garibaldine dalla valle di Ledro verso il Garda e poi a difesa del confine dell´Impero Austro-ungarico con l´Italia prima della I Guerra Mondiale. L´eccezionale sistema fortificatorio in galleria, è costituito da un gomitolo di corridoi e trincee scavato in posizione panoramica e chiamato forte Teodosio o Tagliata del Ponale. Spostandoci sull’altro lato della vallata, troviamo il Parco delle Busatte, prezioso e animato polmone verde che sovrasta l´abitato di Torbole. Dal parco si snoda il sentiero Busatte-Tempesta, uno splendido percorso naturalistico a balcone sul lago di Garda che, attraversando paesaggi incantevoli, porta fino alla località che ai tempi dell´Impero Austroungarico segnava il confine con l´Italia. La spettacolare passeggiata vista lago si snoda per quattro chilometri a mezza costa, supera due costoni, Corno di Bò e Salt de la Cavra, con scalinate di ferro per quasi 400 gradini. Il percorso è caratterizzato da aspetti geologici, floreali e paesaggistici straordinari. Alla fine delle passeggiate è d’obbligo una visita ai vicini centri abitati di Riva, Torbole ed Arco. Quest’ultimo, dal 16 novembre al 23 dicembre, ogni venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 19, ospita il "Mercatino di Natale in Arco asburgica". All’interno dei 30 stand allestiti nella piazza del centro, si possono trovare prodotti tipici del Natale, dai dolci agli addobbi, dai biscotti alle piccole idee regalo, dalle bambole in pezza alle candele, dalle statue di legno agli oggetti in vetro e ceramica, senza dimenticare ovviamente i giocattoli, vera attrattiva per i tanti bambini che attendono l’arrivo di Babbo Natale. Www. Gardatrentinonline. It .  
   
   
CAMPANIA / INCENTIVARE IL TURISMO CAMPANO E RILANCIARE NAPOLI COME CAPITALE DEL MEDITERRANEO. IL CONVEGNO DI LUNEDÌ 3 DICEMBRE 2007 SULLE PROPOSTE ALLA LEGGE QUADRO REGIONALE SUL TURISMO  
 
Gli obiettivi sono ambiziosi. Mentre il Consiglio regionale sta valutando il disegno di legge di riforma del turismo, gli imprenditori e gli operatori turistici del Consorzio “Arcipelago Campano” promuovono un’occasione di riflessione collettiva sui principali punti del testo di legge. Formulando delle proprie proposte di modifica e di integrazione il Consorzio porta la sua specifica esperienza e la mette a servizio dell’interesse comune. Inoltre ancorando al futuro scenario turistico il rilancio della città di Napoli come autentica capitale del Mediterraneo “Arcipelago Campano” assieme al Progetto “Romaneapolis” mira a realizzare una compiuta strategia che valorizzi le enormi opportunità della regione Campania. Nella Sala Dione della Stazione Marittima del Porto di Napoli, lunedì 3 dicembre 2007 alle ore 15 prenderà il via il Convegno dal titolo “Prospettive del turismo euromediterraneo in Campania. Proposte sulla legge quadro regionale sul turismo”. Nella prima sessione dei lavori intitolata “La legge quadro sul turismo in Campania” dopo il saluto di Alessandra Lonardo, presidente del Consiglio regionale, introdurrà i lavori il Presidente di “Arcipelago Campano”, Salvatore Lauro. A seguire gli interventi di Francesco Casillo, presidente della III Commissione Turismo della Regione, Ettore Cucari, presidente Fiavet, Giovanna Martano, assessore al Turismo della Provincia di Napoli, Teresa Naldi presidente della sezione Turismo dell’Unione industriali di Napoli, Giuseppe Russo, consigliere regionale e Salvatore Ronghi, vice presidente del Consiglio regionale. Modererà il giornalista Carlo Franco. Le conclusioni di questa sessione sono affidate a Giuseppe Gargani, presidente della Commissione giuridica del Parlamento europeo. Nella seconda sessione dal titolo “Proposta: Napoli capitale del Mediterraneo”, dopo il saluto del vice presidente del Senato Mario Baccini, introdurrà i lavori Antonio Renda, presidente di Nuova Europa, a cui seguiranno gli interventi di Nicola Cosentino, coordinatore regionale di Forza Italia, Gennaro Ferrara, rettore dell’Università Parthenope, Antonio Greco, magistrato, Pierluigi Mantini, presidente dell’Osservatorio parlamentare sul Turismo e Alberto Mariotti, economista. Modererà il giornalista Alfonso Ruffo. Chiuderà la seconda sessione il presidente del Cnel Antonio Marzano. Www. Arcipelagocampano. Com - www. Romaneapolis. It .  
   
   
FRIULI VENEZIA GIULIA / IN CARNIA, TRA RAVASCLETTO E SUTRIO, IL MONTE ZONCOLAN OFFRE TUTTE LE OPPORTUNITÀ PER CHI HA VOGLIA DI NEVE, RELAX E LE BUONE COSE DI UNA VOLTA  
 
Il polo sciistico di Ravascletto-Zoncolan - a ridosso dei massicci del Crostis e Arvenis, in Friuli Venezia Giulia - è uno dei più amati dagli appassionati della neve. Venticinque i km di piste per lo sci alpino, adatti a tutti i livelli di preparazione, spesso sede di gare nazionali e internazionali. Il monte Zoncolan, celebre anche per l’interminabile salita che ogni due anni conduce in vetta, con una delle tappe più spettacolari, i corridori del giro d’Italia, offre piste affacciate sul magnifico panorama delle montagne carniche e della vicina Austria. Lo sguardo, nelle giornate più limpide, arriva fino alle sponde adriatiche di Lignano, Grado e Trieste. Tredici gli impianti di risalita con quota minima delle piste (suddivise in 5 verdi, 4 azzurre, 2 rosse e 1 nera) che va dai 950 metri del paese ai 2000 del monte Tamai. Il tracciato più lungo è Zoncolan 4 di 2,6 km mentre l’innevamento programmato è del 100%. Snowpark per i bambini. In questo comprensorio lo sci può essere relax e subito dopo slancio agonistico. Ma non c’è solo la discesa. Ideali, per scoprire le foreste, le cime e le ampie malghe in quota (come Tamaia, Marmoreana, Pian delle Streghe, Dimon) che nel periodo estivo sono utilizzate per il pascolo degli animali da latte, sono lo scialpinismo e le racchette da neve (ciaspe). Preferibilmente accompagnati dalle esperte guide locali si percorrono tracciati che si snodano in un ambiente incantato e ricco di sorprese ad ogni passo. A Ravascletto, otre alle strutture sciistiche, c’è una pista per il bob e lo slittino (illuminata per divertirsi la sera), il pattinaggio su ghiaccio, i trampolini per il salto e, all’interno di due hotel, un centro fitness e la piscina. A meno di 15 km si trova Arta Terme la cui fonte termale rappresenta una delle più antiche, conosciute e apprezzate opportunità di vacanza e benessere. Si pratica anche il fondo su un circuito di 2,5 km che, posto a 1300 metri di altezza, si trova sul versante rivolto verso Sutrio, l’altro paese che con Ravascletto è alle pendici dello Zoncolan. Sempre per il fondo nella vicina località di Laghetti di Paluzza ci sono altri 55 km di tracciati. PRESEPI, VECCHI SCI E ARTIGIANI DEL LEGNO – Dopo una giornata di neve è bello concedersi un altro tipo di svago. Ravascletto e Sutrio sono, come ogni borgo della Carnia, dei piccoli scrigni di tradizioni, artigianato e gastronomia che nulla hanno perso dell’atmosfera e della genuina semplicità di una volta. Sono luoghi ideali per chi apprezza - lontano dalla caotica frenesia di tante località invernali - il vero spirito della montagna con i suoi riti popolari. Tra dicembre e gennaio alcune feste e rievocazioni creano un ambiente all’insegna del folclore più autentico. Imperdibile è la rassegna ‘Borghi e presepi’ di Sutrio, il paese dove da secoli si lavora il legno e si costruiscono mobili. Qui c’è la possibilità di vedere i maestri artigiani all´opera mentre chi desidera fare dello shopping acquistando questo tipo di oggettistica artigianale ha l´opportunità di recarsi nella vicina Tolmezzo. A Sutrio, decine di presepi di provenienza italiana, austriaca, tedesca e slovena vengono ospitati nei cortili e sotto i loggiati delle antiche case in pietra, in una sorta di percorso sacro tra le vie del paese. Il grande Presepio di Teno (soprannome del maestro falegname Gaudenzio Straulino che lo ha realizzato) è animato da una serie di perfetti ingranaggi meccanici. L’opera è il faticoso frutto di ben trent’anni di lavoro e riproduce in miniatura usi e costumi tradizionali del paese. Ancora Ravascletto, ma a gennaio, un weekend celebra la ‘Storia dello sci’, quello dei pionieri che poco spartisce con carving, snowboard e microfibra. In paese e sulle piste trionfano gli sci e i bastoncini di legno, gli attacchi di ferro con i lacci, i maglioni e le gonne di lane vecchio stile, berrettoni, cappelli a larghe tese e pantaloni alla zuava. APPUNTAMENTI IN CARNIA – Oltre all’offerta prettamente sciistica e ai presepi, diversi sono gli appuntamenti con la tradizione, la storia e la gastronomia nei dintorni di Sutrio e Ravascletto: dai ´Mercatini di Natale’ di Sauris e Villa Santina a ‘Sapori di Carnia’ a Raveo, dall’antico ‘Mercato di Santa Lucia’ e la ‘Via del Natale’ di Arta Terme a ‘Forni, neve e magica atmosfera’ a Forni di Sopra, dal ‘Carnevale’ di Sauris al ‘Lancio das Cidulas’ (rotelle infuocate di piccole dimensioni) di Comeglians piuttosto che il falò della ‘Femenate’ a Paularo, senza tralasciare le numerose iniziative sportive di vario genere". GASTRONOMIA ECCELLENTE – A Sutrio e Ravascletto e in generale in Carnia, chi ama le delizie della cucina tipica, ha l’imbarazzo della scelta in fatto di ottimi ristoranti, salumerie, aziende e cooperative agricole e casearie. Ingredienti semplici e genuini, quasi sempre legati alla stagionalità, danno vita a piatti antichi e fantasiosi nell’elaborazione culinaria. Difficile così rinunciare ai piatti simbolo di questa tavola, i cjarsons (particolari agnolotti ripieni il cui gusto gioca molto sul contrasto tra dolce e salato) e il frico (sorta di frittata schiacciata fatta di patate e formaggio). RICETTIVITÀ – Alberghi, appartamenti, case private per le vacanze e rifugi alpini sono tutti costruiti nel rispetto dello stile ‘montano’. La ricettività è assicurata anche dal cosiddetto albergo diffuso, ossia la disponibilità di posti letto, dislocati su unità abitative ottenute dalla completa ristrutturazione di antichi edifici rurali, trasformati in strutture ricettive. Un modello di accoglienza assai frequente in Carnia: è possibile infatti soggiornare utilizzando questa originale formula nelle località di Comeglians, Lauco, Ovaro, Sauris e Sutrio. Www. Carnia. It .  
   
   
FRIULI VENEZIA GIULIA / ‘NEVE E MAGICA ATMOSFERA’ A FORNI DI SOPRA, A NATALE E IN INVERNO, TRA LE DOLOMITI FRIULANE  
 
La carnica Forni di Sopra, in provincia di Udine, è una delle più belle località turistiche e tra i più attrezzati poli sciistici del Friuli Venezia Giulia. Incorniciata dalla catena delle Dolomiti orientali si trova a un passo dal Cadore, in una conca assolata dalle cui foreste di abeti, faggi e larici nasce il fiume Tagliamento. Qui l’inverno significa naturalmente sci, sole e divertimento ma anche relax, una gastronomia semplice e genuina, fatta dei buoni sapori di una volta. Inoltre arte, con piccole chiese che sono autentici gioielli, un’architettura rustica, essenziale ed elegante, caratterizzata da case circondate da ballatoi e stanghe di legno per essiccare il fieno e storia, con una fornace ottocentesca, il borgo rurale di Andrazza - con i suoi importanti ritrovamenti longobardi - e i resti del castello medievale di Sacuidic, già antica zecca clandestina di falsari. PISTE DA SCI E ATTIVITÀ SULLA NEVE PER TUTTI – Forni di Sopra è un comprensorio ideale per lo sport e lo svago invernali. 15 i km di piste da discesa (quelle del Varmost sono le più lunghe e con maggiore dislivello in Friuli Venezia Giulia), si va dagli 880 metri del paese ai 2065 del monte Crusicalas. 15 anche i km per i fondisti, di cui due illuminati per le notturne. Tutti i tracciati sono serviti da impianti di innevamento programmato. Magnifica la vista che, dalle piste di sci in quota, spazia a 360° sugli imponenti gruppi dolomitici, dal monte Antelao alle Tre Cime di Lavaredo. La zona del fondovalle è un fiore all’occhiello per quanto riguarda gli impianti da sci e le piste, con soluzioni per tutti. Dal vasto campo scuola per i principianti, con minimi cambi di pendenza, alle discese per i più esperti. Altre opportunità attendono gli appassionati. Dallo snowpark con area giochi per grandi e piccini (tubing, figure gonfiabili, gobbe di neve, tappeto trasportatore, gommoni per slittare) al centro multisport (piscina e sauna, palestra, calcetto, basket, pallavolo, tennis, bocce, parete di roccia), dalla pista di pattinaggio su ghiaccio a quella di slittino. Tante, infine, le opportunità per chi pratica l’arrampicata su ghiaccio, lo sci alpinismo e l’escursionismo con le racchette da neve. C’è anche la possibilità di fare biathlon e skiarc (tiro a segno con carabina e arco e sci di fondo). Le guide alpine suggeriscono preziosi consigli. NATALE A FORNI DI SOPRA – Natale porta agli ospiti di Forni di Sopra alcune offerte turistiche ricche di appuntamenti. Dal 22 al 28 dicembre si intrecciano la buona tavola, le attività sulla neve, il divertimento e le gite alla scoperta del territorio. Spazio quindi alle degustazioni dei grandi vini regionali abbinati a polenta e frico alle erbe (sorta di consistente frittata la cui base è fatta di patate e formaggio), all’assaggio dei celebri prosciutto e speck di Sauris (con visita al prosciuttificio dell’omonimo paese che, posto tra i 1200 e i 1400 metri, è il più alto del Friuli Venezia Giulia), alle spaghettate, al pranzo in quota e a quello del 25 dicembre. Inoltre passeggiate in carrozza trainata da cavalli, escursioni con il gatto delle nevi, camminate con le ciaspe (racchette da neve) verso i luoghi più spettacolari dei 37mila ettari del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane. Per le serate si può incontrare uno scrittore naturalista, assistere ad uno spettacolo di cabaret oppure, in concomitanza con il Natale, partecipare alla messa di mezzanotte e al concerto della vigilia. C’è anche un ritrovo con il personale della Croce Rossa, una visita alla vicina Cortina D’Ampezzo, fiaccolate, lotterie, giochi, lezioni gratuite di sci e il Palio di Forni di Sopra in cui si gareggia in sella alle slitte. Il prezzo per il soggiorno di tre notti (in hotel con pensione completa) è di 199 euro. Per quattro notti si spendono 249 euro, 299 per cinque e 349 per sei. Riduzioni prenotando entro il 31 ottobre e per famiglie con bambini. GHIACCIO RICOPERTO DI CIOCCOLATO – Il periodo natalizio significa anche voglia di festa. A Forni di Sopra ci sono alcune divertenti iniziative all’aperto. Si parte con la spiritosa gimcana-slalom in canoa, spettacolare gara di discesa sulla neve. Chi partecipa mascherato, recita e canta poesie in tema natalizio ottiene sconti sui tempi di gara, divisa in due ‘manche’. Nella bella piazza centrale spazio prima ai colori e all’animazione del tradizionale Mercatino dell’artigianato e poi all’irresistibile richiamo goloso della rassegna ‘Plaza del cioco’, ovvero la festa della cioccolata, durante la quale si ammirano e soprattutto degustano tutti, ma proprio tutti, i prodotti a base di cacao. C’è anche una originale esposizione di sculture di neve e ghiaccio ricoperte di cioccolato. Dal campanile della frazione di Cella, invece, si vede scendere la Befana con un piccolo lume. A tutti regala piccoli oggetti e dolciumi. Sempre in piazza grande ritrovo per fare baldoria con panettone e brindisi aspettando il Primo dell’anno, con lo sguardo all’insù per vedere i bagliori dei fuochi d’artificio. Www. Fornidisopra. Net – www. Carnia. It .  
   
   
FRIULI VENEZIA GIULIA / SAURIS: L’INCANTO DELLA NEVE E DELLE VECCHIE CASE IN LEGNO, FRA ANTICHE TRADIZIONI, ESCURSIONI IN QUOTA E UNA GASTRONOMIA DA BUONGUSTAI  
 
In provincia di Udine, Sauris (diviso nelle borgate di Sauris di Sopra, di Sotto, Lateis e nelle località La Maina e Velt) è il comune più alto del Friuli Venezia Giulia, posto fra i 1200 e i 1400 metri di altitudine. A un passo dal Cadore è un’autentica perla della montagna carnica, arricchita dalla presenza di un lago di rara bellezza. Tra il silenzio bianco dei boschi, il grigio azzurro delle vette dolomitiche, il blu del cielo e le calde tonalità del legno delle case sono le malghe (gli alti pascoli che d’estate accolgono gli animali da latte) a giocare il ruolo delle protagoniste. In quota, oltre il limite delle foreste, queste grandi distese e ampi catini prativi tra cima e cima sono anche d’inverno luoghi di pace e tranquillità, adatti alle escursioni. Qui il tempo assume un altro scorrere. Arrampicarsi fino a Sauris, in alta valle Lumiei, significa averlo voluto. Difficilmente ci si passa per caso. Il secolare isolamento (la prima, spettacolare strada rotabile fu infatti costruita solo attorno al 1930) ha trasmesso al paese qualcosa di magico e misterioso. Un’atmosfera che, sospesa tra il fiabesco e l’enigmatico, si coglie anche oggi. Altri elementi contribuiscono a rendere speciale questa località alpina, a partire dal fatto di essere, dalla metà del XIII secolo, un’isola linguistica tedesca. Qui la cultura, seppur integrata alla friulana e all’italiana, è di origine carinziano tirolese. Lo si sente nella parlata, lo si vede nelle tradizioni e negli usi. Notevole poi è la bellezza dell’architettura tradizionale. Case e rustici, circondati da leggeri e armoniosi ballatoi fatti di stanghe sui cui essiccare il fieno, sono una splendida fusione di pietra nella parte inferiore e legno nei piani superiori. Prevale la tecnica del blockbau, con i tronchi ad incastrarsi negli angoli, rigorosamente senza chiodi. A Sauris l’inverno è un piacevole equilibrio tra certezze e sorprese. Dal mercatino natalizio ai riti del Carnevale (uno dei più antichi dell’intero arco alpino), dalla pratica sportiva alla buona tavola. IL NATALE – Il mercatino natalizio, che si tiene ogni anno in concomitanza con la festività dell’Immacolata Concezione, riempie di allegria e colori le vie e le piazzette del paese, imbiancate dalla prima neve della stagione. Decine di bancarelle offrono prodotti nati dalla fantasia e dalle mani di chi l’arte la sente prima di tutto nel cuore, per un trionfo di genuina semplicità fatta di addobbi natalizi, giocattoli in legno, biglietti d’auguri, ‘streghette’ di pezza e bambole di vari materiali, composizioni di fiori secchi, ricami, sculture, tappeti, scarpets (le tipiche e nere calzature in stoffa della Carnia), ma anche dolci, sciroppi, miele, conserve, prodotti tipici e altro artigianato. LA NEVE È SOPRATTUTTO FUORIPISTA – Sauris in inverno non è una località affollata di auto e sciatori schiamazzanti bensì un comprensorio senza frastuono dove cercare relax, silenzio e tranquillità ideale per l’attività fuoripista. Si pratica soprattutto sci escursionismo e sci alpinismo. Si fanno camminate con le racchette da neve o più semplicemente passeggiate a piedi, in slitta trainata da cavalli e gite in quota con il gatto delle nevi. Da soli o accompagnati dalle guide alpine regionali ce n’è per tutti i gusti e i livelli di preparazione. Si può inoltre fare pattinaggio, sci di fondo lungo i due anelli ‘Untervelt’ e ‘Plotze’ o di discesa che qui, con piste esposte al sole, soddisfa soprattutto le famiglie con bambini e i principianti. LA BUONA TAVOLA – I buongustai trovano a Sauris una gastronomia speciale. Dominano il celebre prosciutto e lo speck, lavorati nelle aziende locali secondo tecniche secolari e caratterizzati da un sapore dolce, leggermente affumicato. Si ottiene grazie al metodo che brucia vari tipi di legno e aromatizza la carne con i profumi dei boschi circostanti. Di antica tradizione è anche la produzione del formaggio di malga. Arricchisce la proposta culinaria anche la birra artigianale di montagna. Da non perdere quella tipica di canapa, davvero particolare. IL CARNEVALE – Denso di significato e profondamente legato ai retaggi tradizionali è invece il carnevale di Sauris, che si celebra il sabato precedente il martedì grasso. Un momento che tutti, grandi e piccini, vivono intensamente e non un semplice spettacolo da osservare. Al richiamo di una figura magica e demoniaca di nome Rölar (che scuote rumorosamente il suo cinturone di sonagli e campanelli) la gente si raduna e gira per le vie del paese. Faccia e mani annerite dalla fuliggine, Rölar veste vecchi abiti e ha la testa fasciata con fazzoletto a frange e velette. Avverte la gente che si prepari per la mascherata. Appare Kheirar, re delle maschere, che, armato di scopa, entra nei locali pubblici e nelle case invitando le maschere (belle e brutte) a ballare a turno. Spazza in continuazione il pavimento per scacciare l’inverno e le forze negative. Il corteo (i cui partecipanti indossano indumenti laceri, cappellini con fiori di carta e nastri variopinti e hanno sul volto maschere di legno o il nero della cenere) segue la musica degli infaticabili suonatori. Si prosegue nella notte al lume tremolante delle lanterne, inoltrandosi infine nel bosco alla volta di un gran falò propiziatorio. Tradizione e magia si fondono con il calore e la passione della gente che prepara con amore questa sentita rappresentazione. Ampia la scelta fra alberghi, agriturismo, appartamenti, B&B, case per ferie o rifugi alpini. C’è anche l’albergo diffuso i cui alloggi, ricavati in edifici tradizionali che fungono da stanze, mantengono intatte le originarie caratteristiche architettoniche. Www. Sauris. Com - www. Carnia. It .  
   
   
VALLE D’AOSTA / COME PORTARE A PILA MAMMA E PAPÀ  
 
Tanti validi motivi per convincere mamma e papà ad andare a sciare a Pila. ‘Pila for children’ è il programma di “coccole” che la stazione riserva ai campioni di domani. Se si è accompagnati un adulto pagante, fino a 8 anni, lo skipass è gratuito. E per i fratelli maggiori, sconti a pioggia. Nei ristoranti convenzionati fino a 6 anni i bambini mangiano “da portoghesi” (beninteso se si è insieme a un adulto che consuma un pasto). Alla scuola di sci più si è, meno si paga. E chi vuole incontrare un sacco di “bella gente”, basta faccia un salto al Chi non salta scia…, il mini club di stazione dove ci si diverte un mondo. I bambini, in compagnia si divertono i grandi vanno a sciare soli, soletti. E poi, con la Carta Help la mamma non la si perde mai. Se la si dimentica da qualche parte, basta rivolgersi agli uomini in verde degli impianti, esibire la card e in men che non si dica la mamma (o il papà) saltano fuori come per magia. Grandissimi, infine, i ‘Pila Kids’ day’, giornate a misura di bambino (e ce ne sono molte in calendario durante la stagione), con giochi e spettacoli sulla neve, che coinvolgono anche mamma e papà. Www. Pila. It - www. Pilaturismo. It .