Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 







MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web




 


MARTEDì

Pagina1  Pagina2  Pagina3  Pagina4  Pagina5  Web Prodotti e Novità  Pagina7-PolEst 
Notiziario Marketpress di Martedì 09 Marzo 2004
Pagina1
LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA CONTRADDISTINTA DA INIZIATIVE PER INCORAGGIARE LE IMPRENDITRICI  
 
Bruxelles, 9 marzo 2004 - La Giornata internazionale della donna, che si celebra l'8 marzo, ha avuto un effetto catalizzatore sulle iniziative mirate per incoraggiare le imprenditrici. Nello stesso giorno la Commissione europea ha ospitato la manifestazione 'Enterprising Women', mentre già dal 5 marzo la Germania aveva annunciato la nascita di una nuova agenzia per sostenere le donne che creano una nuova attività. Il Commissario europeo per le Imprese e la Società dell'informazione Erkki Liikanen ha presenziato alla manifestazione della Commissione ed ha presentato il Piano di azione Imprenditorialità, adottato il 2 marzo. La nuova agenzia tedesca è un'iniziativa congiunta di tre ministeri (Istruzione e ricerca; Famiglia, cittadini anziani, donne e giovani, e Economia e lavoro), che riceverà finanziamenti dal governo tedesco (per un importo di 3,146 milioni di euro) e dal Fondo sociale europeo. L'agenzia aiuterà le donne intenzionate a creare la loro propria impresa. Il governo spera anche che l'iniziativa serva a ridurre il divario tra il numero di start-up dirette da donne e il numero di start-up lanciate da uomini. Solo un quarto delle nuove aziende create in Germania lo sono ad opera di donne, e la cifra scende ancora per le aziende a orientamento tecnologico, oscillando tra il 10 e il 15%. Mentre circa il 12% dei tedeschi sono i datori di lavoro di se stessi, ancora una volta il dato è nettamente inferiore per le donne, appena il 6%. L'agenzia offrirà contatti con esperte di settore e offerte di coaching. Inoltre raccoglierà dati specifici relativi al genere per quanto riguarda le start-up.  
   
   
FLASH EUROBAROMETRO SU GIUSTIZIA E AFFARI INTERNI: I CITTADINI DELL’UE SONO FAVOREVOLI AD UNA POLITICA COMUNE IN MATERIA DI ASILO E IMMIGRAZIONE  
 
 Bruxelles, 9 marzo 2004 - I cittadini europei sono manifestamente a favore di una politica comune in materia di asilo e immigrazione: il 56% dei cittadini riconosce le necessità economiche degli immigrati e il 66% spera che questi possano godere di pari diritti. Tuttavia, l’80% delle persone intervistate è favorevole al rafforzamento dei controlli all’entrata nel territorio Ue da parte di cittadini di paesi terzi. Inoltre, nove cittadini europei su dieci sperano in una cooperazione giudiziaria in materia civile e familiare. Ecco alcuni dei principali risultati di un sondaggio realizzato dalla Commissione europea sulle attitudini e le opinioni dei cittadini europei in materia di giustizia e affari interni in due settori specifici: immigrazione e asilo, da una parte, e cooperazione giudiziaria, dall’altra. Questo sondaggio Flash Eurobarometro è stato realizzato tra l’8 e il 16 dicembre 2003, intervistando in totale 7514 cittadini. Sembrerebbe proprio che, pur approvando pienamente una politica in materia di immigrazione, i cittadini europei raccomandano allo stesso tempo controlli più rigidi all’entrata nell’Ue da parte dei cittadini di paesi terzi. In altre parole, i cittadini europei sono favorevoli al controllo dell’immigrazione, che permetterà di migliorare le condizioni degli immigrati regolari e faciliterà la loro integrazione. In materia di asilo, i cittadini sono contrari ai movimenti secondari dei richiedenti asilo attraverso lo sfruttamento delle divergenze dei sistemi di applicazione nei diversi Stati membri e l’85% si dichiara in favore di regole comuni per tutta l’Ue. Per quanto riguarda la cooperazione giudiziaria, l’opinione pubblica domanda con forza protezione transfrontaliera e difesa dei diritti dei cittadini: nove persone su dieci vorrebbero la realizzazione della cooperazione giudiziaria in materia civile e familiare, nonché della parità dei diritti alla protezione in tutti gli Stati membri. Per proteggere i cittadini nei loro spostamenti all’interno dell’Ue e tenere conto degli scambi transfrontalieri a livello interpersonale, la struttura giuridica deve evolvere. Con l’esplosione della criminalità transfrontaliera, i cittadini sono perfettamente coscienti del fatto che, da soli, gli Stati membri non sono in grado di affrontare il problema. I risultati del sondaggio mostrano che il 71% dei cittadini dell’Ue pensa che le decisioni e le azioni comuni costituiscano il modo migliore per prevenire e combattere la criminalità nell’Unione europea. Un elemento particolarmente evidente è costante in tutto il sondaggio: la proporzione elevata delle persone che sono totalmente favorevoli ad una cooperazione e ad una azione comune su scala europea. Tassi così elevati sul lato positivo della scala delle risposte sono poco usuali. Questo dimostra che i cittadini dell’Unione europea hanno forti convinzioni in materia di giustizia e di immigrazione e asilo e che credono ad un approccio comune nei confronti dei problemi.  
   
   
IL SITO INTERNET “TRATTATO DI NIZZA: ISTRUZIONI PER L’USO”  
 
Bruxelles, 9 marzo 2004 - Il trattato di Nizza, concluso dai capi di Stato o di governo al Consiglio europeo di Nizza l'11 dicembre 2000 e firmato il 26 febbraio 2001, è il risultato di undici mesi di negoziati condotti nel corso di una conferenza intergovernativa (Cig) aperta nel febbraio 2000. Esso è entrato in vigore il 1° febbraio 2003, dopo la sua ratifica da parte dei quindici Stati membri dell'Unione europea (Ue) in conformità alle loro rispettive norme costituzionali. Questo sito vuole sintetizzare in parole semplici e chiare le principali modifiche introdotte dal trattato di Nizza. Le schede tematiche in esso contenute hanno vocazione puramente informativa, non impegnano giuridicamente la Commissione europea e non intendono fornire un'interpretazione autentica del testo dei trattati. La definizione di alcuni termini contenuti nelle schede si può ottenere cliccando sui rimandi al glossario. Inoltre, ove pertinenti, vengono proposti rimandi alla pagina "Il trattato di Amsterdam: istruzioni per l'uso" e al testo integrale degli articoli dei vari trattati (Ce, Ue e Nizza). Le schede disponibili sono:
Introduzione
Le questioni istituzionali
Il Consiglio dell'Unione europea

La Commissione europea
Il sistema giurisdizionale dell'Unione europea
Altri organi e istituzioni dell'Unione
Il processo decisionale
Le cooperazioni rafforzate

Il voto a maggioranza qualificata
Le altre riforme
Le disposizioni tematiche
Le dichiarazioni e i protocolli allegati al trattato
 
   
   
R&S PUBBLICA LA NONA EDIZIONE DELL´INDAGINE SULLE MULTINAZIONALI (1993-2003)  
 
Milano, 9 marzo 2004 - E´ la nona edizione dell´indagine annuale di R&s sulle maggiori imprese multinazionali. Essa copre 276 grandi gruppi, dei quali 238 hanno una prevalente attività industriale (manifatturiera ed energetica), 23 prestano servizi di telecomunicazione e 15 sono rappresentati da utilities attive su scala internazionale. Nel 2002 il fatturato aggregato di tutte queste società è stato pari a circa 6 mila miliardi di euro (di cui 5.400 miliardi riferibili ai gruppi più propriamente industriali, 600 miliardi circa a quelli di telecomunicazione e 280 miliardi circa alle utilities) e il totale attivo di 6.900 miliardi di euro; nel loro insieme, queste imprese occupano 21,5 milioni di persone. Le società con sede in Europa hanno realizzato nel 2002 un valore aggiunto pari all'11% del prodotto interno lordo della stessa area. Infolink: www.Mbres.it  
   
   
MILANOTECH2004 MILANO, - MAY 19-20, 2004 : UNIVERSAL TRANSLATION - MICROFLUIDIC OPTICAL FIBERS - RNAI THERAPY - NANOWIRES - PERSONAL GENOMICS  
 
Milano, 9 marzo 2004 - Following our successful Biomilano 2003 conference, the Milano Group is organizing for May of 2004 a technology partnering conference. Our conferences are a unique approach to presenting that will give participating companies access to the Italian financial and industry sectors. This select group will have the opportunity to develop new contacts and to interact with representatives focusing on emerging and established technologies. Milanotech 2004 will be held in Milano, Italy on May 19 and 20, 2004. Day one of the conference will include general presentations to the financial community followed up on day two with one-on-one meetings with industry sector representatives and financial institutions who have expressed an interest in your company. Universal Translation - Distinct from speech recognition and synthesis, the technology behind universal translation has matured in recent years, driven in part by global business and security needs. In 10 years, everyone may have universal-translation software on their handheld or cell phone. A universal translator would benefit not only the military, but would also be valuable to tourists, airport personnel, phone operators, and border patrol and customs agents. In the future, we may all wear a tiny wearable translator in order to remove one of the biggest barriers to communication across cultures. Microfluidic Optical Fibers - The blazing-fast Internet access of the future--imagine downloading movies in seconds--might just depend on a little plumbing in the network. Tiny droplets of fluid inside fiber-optic channels could improve the flow of data-carrying photons, speeding transmission and improving reliability. Prototype devices, called microfluidic optical fibers, may be the key to superfast delivery of everything from email to Web-based computer programs, once "bandwidth" again becomes the mantra. While the optical fibers that carry today's phone and data transmissions consist of glass tubing that is flexible but solid, microfluidic fibers are bored through with microscopic channels, ranging from one to 300 micrometers in diameter, depending on their use. Rnai Therapy - From heart disease to hepatitis, cancer to Aids, a host of modern ailments are triggered by our own errant genes--or by those of invading organisms. So if a simple technique could be found for turning off specific genes at will, these diseases could--in theory--be arrested or cured. Once such solution is Rna inferference. It was discovered that tiny double-stranded molecules of Rna designed to target a certain gene can, when introduced into human cells, specifically block that gene's effects. The implications of Rnai are breathtaking, because living organisms are largely defined by the exquisitely orchestrated turning on and off of genes. For example, a cut on a finger activates blood-clotting genes, and clot formation in turn shuts them down. Pharmaceutical companies are already using Rnai to discover drug targets, by simply blocking the activity of human genes, one by one, to see what happens. Nanowires - Few emerging technologies have offered as much promise as nanotechnology, touted as the means of keeping the decades-long electronics shrinkfest in full sprint and transfiguring disciplines from power production to medical diagnostics. Companies from Samsung Electronics to Wilson Sporting Goods have invested in nanotech, and nearly every major university boasts a nanotechnology initiative. Red hot, even within this R&d frenzy, are researchers learning to make the nanoscale wires that could be key elements in many working nanodevices. As their name implies, nanowires are long, thin, and tiny--perhaps one-ten-thousandth the width of a human hair. Researchers can now manipulate the wires' diameters (from five to several hundred nanometers) and lengths (up to hundreds of micrometers). Wires have been made out of such materials as the ubiquitous semiconductor silicon, chemically sensitive tin oxide, and light-emitting semiconductors like gallium nitride. Personal Genomics - Three Billion. That's the approximate number of Dna "letters" in each person's genome. The Human Genome Project managed a complete, letter-by-letter sequence of a model human--a boon for research. But examining the specific genetic material of each patient in a doctor's office by wading through those three billion letters just isn't pratical. So to achieve the dream of personalized medicine--a future in which a simple blood test will determine the best course of treatment based on a patient's genes--many scientists are taking a shortcut: focusing on only the differences between people's genomes. Genetic tests can already tell who carries genes for certain rare diseases like Huntington's, and who will experience the toxic side effects of a few particular drugs, but each of these tests examines only one or two genes. Most common diseases and drug reactions, however, involve several widely scattered genes, so researchers want to find ways to analyze an individual's whole genome. Since most genetic differences between individuals are attributable to single-letter variations called single-nucleotide polymorphisms, or Snps, scientists believe that identifying genomewide patterns of these variants that correspond to particular diagnoses or drug reponses is the quickest, most cost-effective way to make patients' genetic information useful. Infolink: http://www.Milanogroup.com/modules.php?name=milanotech2004  
   
   
ASSOCONSULENZA: MIGLIORARE LA REDDITIVITA’ CON LA MODERNA FINANZA D’IMPRESA.  
 
Milano, 9 marzo 2004 - Fino al recente passato si pensava che organizzare strategicamente la finanza all’interno della propria impresa potesse produrre benefici soltanto per alcune categorie e comunque per aziende dimensionalmente medio grandi. Oggi le cose sono cambiate molto ed anche la medio/piccola impresa puo trarne importanti e talvolta decisivi benefici in termini di contenimento di costi (spesso occulti) ed in generale di efficienza. Infatti le metodologie e gli strumenti disponibili sul mercato sono utilizzabili potenzialmente da chiunque grazie alla facilità di intermediare e di reperire le informazioni. Attenzione perché quando si parla di strumenti spesso ci si puo’ confondere con i “prodotti” che l’ingegneria finanziaria sforna quotidianamente per il collocamento su largo mercato. Gli “strumenti” ed i “prodotti” possono assolvere ai medesimi obbiettivi (es: copertura di un rischio finanziario, investimento ecc.) ma con modalità profondamente diverse dovute alla diversa “provenienza”. Gli strumenti sono reperibili direttamente sui mercati finanziari, costano molto poco, ma di fatto sono utilizzati dagli stessi soggetti (banche, sim, compagnie assicurative ecc.) che “elaborandoli” sfornano poi prodotti- tendenzialmente sempre piu complessi- standardizzati che vengono venduti per produrre utili. Per fare un esempio lo strumento è quello che in farmacia consideriamo “il principio attivo”, il prodotto è lo stesso principio con tanto di scatola, marchio, pubblicità ecc. Distinguere e capire bene Che Cosa si trova sul mercato, Chi e con quali Interessi si muove Nel mercato e con Quali modalità consente fin da subito un Sensibile risparmio di costi. Questo ovviamente come vale per le aziende vale altrettanto per la finanza privata. La confusione nei ruoli attribuiti ai diversi “players” ( banche, Sgr, brokers, promotori, assicuratori, ecc) fa gioco a favore dell’offerta e l’appiattimento/standardizzazione della domanda. Pensiamo anche all’attuale contesto storico e confrontiamolo con il decennio scorso. Oggi i margi ni sono ri dottissi mi poiché le inf ormazioni hanno accelerato esponenzi almente di velocità (concorrenza, efficienza ecc.), nel decennio scorso e ancor di piu in quello precedente i margini erano tali e tanti che le i nefficienze e i costi (spesso occulti) venivano abbondantemente coperti. Oggi i margini servono, specie nell’industria finanziaria, a salvaguardare i bilanci e pertanto fare l’interesse del cliente è sempre piu difficile. Il conflitto d’interessi sempre esistito ma bonariamente accettato in realtà diventa insanabile perché non colmabile con il vecchio “grasso che colava”. Gia’, il conflitto d’interessi: è esploso “efficacemente” nell’ unico mercato dove storicamente i cambiamenti trovano sbocco come negli Usa ; in Italia persiste visto che la vecchia equazione consulenza=vendita prodotti è ancora in auge ma solo all’inizio del declino. Ieri si parlava di “utenti” di servizi finanziari oggi si deve dire “clienti” e nel prossimo futuro aggiungiamo noi “clienti consapevoli”. E’ consapevole colui che è messo nelle condizioni di Conoscere cosa offre il mercato, Valutare E Misurare che cosa viene offerto o esiste già Nel mercato, e quindi solo alla fine di Poter Scegliere cosapevolmente. La mancanza di consapevolezza ha causato gravi disturbi che solo di recente grazie allo scoppio delle bolle sui mercati, alle contrazioni reddituali, alla velocità delle info e dalla nascita della consulenza indipendente, sono affiorati o esplosi. La consapevolezza all’interno della propria azienda potrà dare ottimi risultati: molti gli ambiti applicativi dalla gestione dei rischi finanziari (cambi, tassi, materie prime, ecc), la.Gestione del debito (saper valutare la qualità/caratteristiche tecniche dei mutui dei leasing ecc. In essere o che si volgiono accendere), la tesoreria (saper ottimizare i flussi, la liquidità le riserve i rapporti bancari ecc.). A partire dal prossimo numero inizieremo a trattare ciascuno di questi aspetti partendo dal piu semplice: l’analisi dei rapporti bancari dove spesso si annidano inefficienze e situazioni che creano costi aggiuntivi oggi facilmente eliminabili.  
   
   
BANCA INTESA: RISULTATI DELL'ESERCIZIO 2003: UTILE CONSOLIDATO A 1.214 MLN. DI EURO RISPETTO AI 200 MLN. DEL 2002 DIVIDENDO DI 4,9 CENTESIMI DI EURO ALLE AZIONI ORDINARIE IN CIRCOLAZIONE E DI 6 CENTESIMI DI EURO ALLE AZIONI DI RISPARMIO, PER UN TOTALE DI 330 MLN. DI EURO  
 
Milano, 9 marzo 2004 Si è riunito ieri sotto la presidenza di Giovanni Bazoli il Consiglio di Amministrazione di Banca Intesa che ha approvato il progetto di bilancio d’esercizio e il bilancio consolidato relativi all’anno 2003. I risultati segnano una decisa svolta, in linea con quanto previsto nel Piano d’Impresa 2003-2005, riassunta nella crescita dell’utile netto consolidato, che sale a 1.214 milioni di euro dai 200 milioni del 2002. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea ordinaria degli Azionisti la distribuzione di un dividendo per azione di 4,9 centesimi di euro alle azioni ordinarie in circolazione e di 6 centesimi di euro alle azioni di risparmio (rispetto a 1,5 centesimi e 2,8 centesimi, rispettivamente, del precedente esercizio), per un totale di 330 milioni di euro (rispetto ai 108 milioni del precedente esercizio), e la distribuzione a tutti i soci delle azioni proprie ancora detenute in portafoglio da Banca Intesa, ovvero circa 318 milioni di azioni (159 milioni le azioni proprie distribuite nel precedente esercizio). Più precisamente, viene proposta l’assegnazione di 318.486.977 azioni proprie (procedendo alla cessione delle residue 727.771 azioni proprie in portafoglio secondo quanto deliberato dall’Assemblea del 17 dicembre 2002) nella misura di due azioni ordinarie Banca Intesa, godimento 1° gennaio 2004, ogni 41 azioni Banca Intesa ordinarie e/o di risparmio in circolazione, con contestuale riduzione della riserva azioni proprie in ragione di 3,18 euro per ogni azione assegnata, valore corrispondente a quello di carico unitario nel bilancio al 31 dicembre 2003. Tenendo conto di tale valore di carico (3,18 euro), l’assegnazione ai soci delle azioni proprie equivale alla distribuzione di un dividendo complessivo unitario di 20,4 centesimi di euro per le azioni ordinarie e di 21,5 centesimi di euro per quelle di risparmio (in confronto a 6,6 centesimi e 7,9 centesimi, rispettivamente, del precedente esercizio, considerando il valore di carico unitario di 2,049 euro della scorsa assegnazione di azioni proprie). Rapportando questo dividendo complessivo unitario al prezzo medio annuo dell’azione registrato nel 2003, risulta un rendimento (dividend yield) del 7,8% per le azioni ordinarie e dell’ 11,4% per le azioni di risparmio; considerando il prezzo dell’azione registrato lo scorso 5 marzo (anche per il dividendo complessivo unitario), risulta un dividend yield del 6,5% per le azioni ordinarie e del 9,1% per le azioni di risparmio. L’elevato pay-out complessivo di 1.343 milioni di euro (434 milioni di euro del precedente esercizio), non pregiudica il continuo rafforzamento dei coefficienti patrimoniali: il Tier I ratio al 31 dicembre 2003 - calcolato sulla base delle suddette proposte - sale al 7,8%, rispetto al 6,8% di fine 2002. Il Consiglio ha convocato l’Assemblea ordinaria e straordinaria per i giorni 14 aprile 2004 in prima convocazione e 15 aprile 2004 in seconda convocazione. Il pagamento del dividendo e l’assegnazione delle azioni proprie, se approvati dall’Assemblea, avranno luogo a partire dal giorno 22 aprile 2004 (con stacco cedole il 19 aprile). I risultati dell’esercizio 2003 Il conto economico consolidato del 2003 registra un margine d’interesse pari a 5.160 milioni di euro, con un calo del 6,3% rispetto ai 5.506 milioni del 2002 quasi interamente dovuto a decisioni strutturali riguardanti la riduzione del portafoglio titoli - connessa al riposizionamento strategico dell’attività di capital markets dalle operazioni che generano margine d’interesse a quelle che generano margine da servizi - e la diminuzione dell’esposizione verso la clientela Large Corporate oltre che alla chiusura dello spread tra tassi di mercato e costo della raccolta. Fattori che sono stati solo in parte compensati dalla crescita dei prestiti alle famiglie e alle piccole-medie imprese. Le commissioni nette segnano un aumento del 3%, salendo a 3.331 milioni di euro da 3.233 milioni, dovuto principalmente alla crescita della componente relativa ai servizi esattoriali (+42%), alla bancassicurazione (+35,4%), all’attività di intermediazione e collocamento titoli (+17,4%) e ai conti correnti (+7,8%), a fronte dell’andamento negativo della componente connessa a fondi comuni e gestioni patrimoniali (-11,5%). I proventi da operazioni finanziarie crescono a 830 milioni, rispetto ai 166 milioni del precedente esercizio, anche grazie all’apporto dell’offerta di obbligazioni strutturate e di corporate derivatives quasi del tutto assente nel 2002. Complessivamente, il margine d’intermediazione raggiunge i 9.708 milioni, in crescita del 4,1% rispetto ai 9.324 milioni del 2002. I costi operativi ammontano a 6.135 milioni di euro, in calo del 4,2% rispetto ai 6.403 milioni del 2002. In quest’ambito, i costi del personale diminuiscono del 4,6% e le altre spese amministrative del 5%, mentre gli ammortamenti risultano invariati rispetto al precedente esercizio. Conseguentemente, il risultato di gestione sale a 3.573 milioni di euro, in crescita del 22,3% rispetto ai 2.921 milioni del 2002, con un rilevante miglioramento del cost/income ratio, sceso al 63,2% dal 68,7% del precedente esercizio. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche di valore (escluso l’ammortamento del goodwill) è pari a 1.633 milioni, in calo del 41% rispetto ai 2.770 del 2002, e include 288 milioni di stanziamenti a fronte dell’esposizione Parmalat (con una copertura dell’80%) e 152 milioni di svalutazione dell’interessenza in Banco Comercial Portugues (Bcp), nonché 135 milioni dovuti all’America Latina. L’utile delle attività ordinarie è quindi salito a 1.810 milioni dagli 11 milioni del 2002. Le componenti straordinarie evidenziano un utile pari a 202 milioni, rispetto ai 228 milioni del precedente esercizio, e includono, da un lato, proventi per 361 milioni derivanti dalla valutazione al mercato delle azioni proprie detenute in portafoglio, 134 milioni dal conferimento di Banca Primavera a Banca Generali e 112 milioni dalla costituzione della nuova Intesa Vita, dall’altro oneri per 287 milioni relativi al Fondo di Solidarietà per la prevista riduzione del personale, circa 140 milioni connessi al disimpegno dall’America Latina e 60 milioni dovuti alla cessione di Bankhaus Loebbecke L’utile netto consolidato cresce a 1.214 milioni di euro rispetto ai 200 milioni del 2002, con un utile netto della Capogruppo di 1.359 milioni di euro rispetto ai 12 milioni del precedente esercizio. I risultati del quarto trimestre 2003 Il conto economico consolidato del quarto trimestre 2003 registra interessi netti pari a 1.217 milioni, con una flessione del 2,3% rispetto al trimestre precedente determinata dalla componente estera; il confronto con i 1.326 milioni del quarto trimestre 2002 evidenzia un calo dell’ 8,2% dovuto alle decisioni strutturali di ridurre il portafoglio crediti non strategico e il portafoglio titoli di proprietà oltre che al calo dei tassi d’interesse di mercato. Le commissioni nette salgono a 881 milioni, con un incremento del 5,3% rispetto al precedente trimestre e del 10,4% rispetto al quarto trimestre 2002, determinato soprattutto dalla sostenuta dinamica delle componenti relative all’attività di intermediazione e collocamento titoli e alle esattorie. I proventi da operazioni finanziarie ammontano a 140 milioni, rispetto ai 187 milioni del precedente trimestre e al risultato negativo di 18 milioni del quarto trimestre 2002, cui hanno concorso da un lato l’offerta di obbligazioni strutturate e di corporate derivatives e il miglioramento strutturale dell’attività di capital markets e di gestione del portafoglio di proprietà, dall’altro circa 70 milioni di svalutazioni. Complessivamente, il margine d’intermediazione è di 2.374 milioni, in flessione dell’1,4% rispetto al precedente trimestre e in crescita del 3% rispetto al quarto trimestre 2002. I costi operativi ammontano a 1.599 milioni di euro, con una crescita del 6,5% rispetto al precedente trimestre di natura stagionale, dovuta alle spese diverse da quelle per il personale e agli ammortamenti, e con un calo del 4,1% rispetto al quarto trimestre 2002, determinato da una riduzione del 2,9% dei costi del personale, del 5,6% delle altre spese amministrative e del 4,2% degli ammortamenti. Conseguentemente, il risultato di gestione ammonta a 775 milioni di euro, in flessione del 14,4% rispetto al precedente trimestre e in crescita del 21,7% rispetto al quarto trimestre del 2002. Il complesso degli accantonamenti e delle rettifiche di valore (escluso l’ammortamento del goodwill) è pari a 706 milioni, a fronte dei 249 milioni del precedente trimestre e dei 1.167 milioni del quarto trimestre 2002, e include i già citati stanziamenti effettuati nel quarto trimestre a fronte dell’esposizione Parmalat per 288 milioni (copertura all’80%) e della svalutazione dell’interessenza in Bcp per 152 milioni. Le componenti straordinarie evidenziano un saldo positivo di 103 milioni (rispetto al saldo negativo di 12 milioni del precedente trimestre e ai proventi netti di 560 milioni del quarto trimestre 2002) e includono, da un lato, 126 milioni derivanti dalla valutazione al mercato delle azioni proprie in portafoglio, oltre ai già citati proventi per 134 milioni dal conferimento di Banca Primavera a Banca Generali e per 112 milioni dalla costituzione della nuova Intesa Vita, dall’altro oneri per 277 milioni relativi al Fondo di Solidarietà per la prevista riduzione del personale, oltre ai già citati 60 milioni dovuti alla cessione di Bankhaus Loebbecke. L’utile netto consolidato è di 176 milioni di euro, rispetto ai 328 milioni del precedente trimestre e ai 144 milioni del quarto trimestre 2002, con un utile netto della Capogruppo di 371 milioni di euro rispetto ai 314 milioni del precedente trimestre e ai 64 milioni del corrispondente periodo dell’esercizio precedente. * * * Per quanto riguarda lo stato patrimoniale consolidato, al 31 dicembre 2003 i crediti verso la clientela ammontano a 155 miliardi di euro, in diminuzione del 5,7% rispetto al 31 dicembre 2002; gli elementi principali di questo calo sono collegati alla decisione di ridurre l’esposizione verso la clientela Large Corporate soprattutto internazionale senza rapporti con l’Italia e alla securitisation di circa 2 miliardi di euro di mutui ipotecari residenziali finalizzata all’inizio dell’esercizio. I crediti in sofferenza al netto delle rettifiche di valore sono scesi sotto i 4,6 miliardi di euro, in calo del 9,8% rispetto al 31 dicembre 2002, con un’incidenza sui crediti complessivi pari al 3% e un grado di copertura del 65%. La massa amministrata per conto della clientela risulta pari a 459 miliardi, in flessione del 2,3% rispetto al 31 dicembre 2002; in quest’ambito, la raccolta diretta ammonta a 172 miliardi, in diminuzione del 2,4%, e il risparmio gestito a 121 miliardi, in linea con il 31 dicembre 2002. I coefficienti patrimoniali al 31 dicembre 2003 sono risultati pari al 6,9% per il Core Tier 1 ratio (rispetto al 5,9% del 31 dicembre 2002), al 7,8% per il Tier 1 ratio (rispetto al 6,8%), e all’ 11,7% per il coefficiente patrimoniale totale (rispetto all’ 11,1%). Al 31 dicembre 2003, la struttura operativa del Gruppo Intesa si articola in 3.730 sportelli bancari - di cui 3.087 in Italia e 643 all’estero - con 60.040 dipendenti, 4.565 persone in meno rispetto al 31 dicembre 2002. * * * In merito alle prospettive per l’esercizio in corso, si confermano gli obiettivi del Piano d’Impresa, volti a un ulteriore miglioramento della redditività, con risultati attesi tali da consentire un’adeguata remunerazione del capitale. * * * Il bilancio che si è chiuso al 31 dicembre 2003 segna per il Gruppo Intesa la conclusione del primo anno del Piano d’Impresa 2003- 2005, con il raggiungimento dei principali obiettivi indicati, sia sul versante reddituale e patrimoniale, sia su quello della ristrutturazione e del rilancio del Gruppo. Con le previste azioni di risanamento sono stati raggiunti gli obiettivi indicati nel Piano in merito alla riduzione del profilo di rischio, al miglioramento della qualità dell’attivo, al disimpegno dall’America Latina e al rafforzamento del livello di patrimonializzazione. Insieme alle azioni di risanamento hanno preso avvio anche le iniziative per il rilancio, che si articolano in oltre 100 progetti finalizzati a costituire la “piattaforma per la crescita”. Il progetto più importante in questa fase - la realizzazione di un unico sistema informatico integrato, a supporto della rete commerciale, al posto dei tre precedenti - è stato regolarmente completato nell’ottobre 2003, mese a partire dal quale tutte le filiali stanno lavorando sull’unico sistema target. Molti progetti e molti investimenti hanno come obiettivo il forte miglioramento del servizio alla clientela e riguardano tre principali aree d’intervento: 1. Nuovi prodotti: dopo l’unificazione dei sistemi informatici, sono stati lanciati numerosi prodotti, dal Conto Intesa alla carta di credito con possibilità di controllo on line delle spese, a Prestintesa (prestito personale fino a 30.000 euro erogabile in 48 ore), al nuovo mutuo, a numerosi prodotti di investimento. In particolare, nel settore dell’assicurazione vita, dal 1° gennaio di quest’anno è pienamente operativa la nuova compagnia Intesa Vita costituita in joint venture dal Gruppo Intesa e dal Gruppo Generali; 2. Nuovo modello di filiale: il modello di servizio e di accoglienza della filiale è in fase di profonda rivisitazione, con 8 filiali pilota attualmente operative secondo un modello di design e di disposizione degli spazi profondamente innovativo che verrà adottato già nel 2004 da circa 150 filiali; 3. Formazione: nel 2003 sono state erogate oltre 255 mila giornate di formazione delle 800 mila giornate previste nel triennio dal Piano d’Impresa; in quest’ambito rientra il Progetto “Arcobaleno” di formazione alla vendita, che ha già coinvolto 3.000 persone delle 10.000 interessate. Nel quadro delle strategie previste nel Piano per il rafforzamento del Gruppo Intesa, che includono la presenza sui mercati dell’Europa centro-orientale e del Mediterraneo e l’attività di private banking, il Consiglio di Amministrazione odierno ha autorizzato trattative in esclusiva, rispettivamente, con Dogus Holding per l’acquisizione del controllo di Garanti Bank in Turchia e con Crédit Agricole Indosuez per l’acquisizione del 100% di Crédit Agricole Indosuez Private Banking Italia. L’acquisizione di Garanti Bank permetterebbe di cogliere le opportunità offerte dal posizionamento geografico strategico - al crocevia tra Europa, Medio Oriente e Asia Centrale - e di integrare considerevolmente il presidio dell’Europa Centro Orientale, dove il Gruppo Intesa è già presente con banche controllate in Ungheria, Croazia e Slovacchia. Garanti Bank, quarta banca turca in termini di depositi, ha elevate quote di mercato nei settori di attività più interessanti e presenta una situazione economico-patrimoniale rispondente alle indicazioni del Piano d’Impresa che prevedono selettivi investimenti sui mercati esteri nel rispetto degli obiettivi di redditività complessiva del Gruppo. L’acquisizione di Crédit Agricole Indosuez Private Banking Italia rientra tra le azioni indicate nel Piano d’Impresa per il rafforzamento del Gruppo Intesa nell’attività di private banking in Italia, anche mediante l’alleanza strategica con il Gruppo Crédit Agricole. L’alleanza è finalizzata ad ottenere le migliori economie di scala e di scopo per assistere in modo specializzato e integrato la clientela private di entrambi i Gruppi, avvalendosi dei servizi del Gruppo Intesa sul mercato italiano e di quelli del Gruppo Crédit Agricole sugli altri mercati. In questa luce, all’inizio del 2003 era stata ceduta dal Gruppo Intesa a Crédit Agricole Indosuez la controllata Intesabci Bank (Suisse).  
   
   
EFIBANCA: APPROVATO IL PROGETTO DI BILANCIO DEL 2003 DELLA MERCHANT BANK DEL GRUPPO BIPIELLE UTILE NETTO D’ESERCIZIO 21,1 MILIONI DI EURO (+30,95%) RISULTATO DI GESTIONE 69,1 MILIONI DI EURO (+6,3%)  
 
Roma, 9 marzo 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Efibanca, a seguito della realizzazione delle note operazioni di fusione e scorporo realizzate in data 31 dicembre 2003 che hanno portato alla nascita di una realtà bancaria focalizzata sull’attività di investment banking e di credito a medio e lungo termine, ieri ha approvato il bilancio della società conferitaria che, per quanto riguarda il 2003, non ha svolto alcuna attività caratteristica, recependo solo i saldi patrimoniali del conferimento. Il Consiglio ha dunque focalizzato l’attenzione sul consuntivo pro-forma relativo ai risultati dell’intero anno trascorso conseguiti dalla incorporata, i quali evidenziano un utile lordo di 36 milioni di euro, +27% rispetto ai 28,4 milioni del bilancio 2002. Tali risultati sono stati conseguiti pur in presenza di un complesso quadro congiunturale dei mercati di riferimento e di un’attenta politica di selezione dell’attività creditizia, che hanno comportato una flessione (-12%) del saldo dei finanziamenti alle imprese, attestatosi a 4.874 milioni, rispetto ai 5.540 milioni del 2002. Positiva è risultata l’attività per quanto concerne il capital market e la banca d’affari. Quest’ultima ha registrato un incremento degli investimenti partecipativi che si sono attestati a oltre 205 milioni di euro, rispetto ai 120 milioni del 2002, anche in presenza di dismissioni per circa 15 milioni, che hanno generato plusvalenze per oltre 6,1 milioni di euro. A tale componente positiva vanno sommate commissioni per attività di advisory pari a 6,5 milioni, che portano i ricavi complessivi a 12,6 milioni (+10% rispetto all’anno precedente). L’attività di capital market (azionario e debito) – in costante crescita - ha generato ricavi per 7,7 milioni, con un incremento del 27% rispetto all’esercizio precedente, mentre le commissioni relative all’attività creditizia sono state pari a € 14,7 milioni. I risultati economici complessivi pro-forma riflettono il positivo andamento delle suddette attività commissionali. Il margine di interesse si è attestato a 75,5 milioni di euro, contro i 77,9 milioni di euro del 2002 (-3%), mentre il margine di intermediazione sale a 108,9 milioni con una crescita del 2,1% (106,6 milioni nel 2002). Il rapporto percentuale tra i proventi netti da servizi ed il margine di intermediazione si è attestato al 31%, rispetto al 27% del 2002; molto positivo anche il cost/income ratio che risulta del 37%, contro il 39% dell’anno precedente. Il processo di riorganizzazione del Gruppo Bipielle ha comportato per la banca una riduzione dell’organico, per numero 59 risorse, con positivi effetti sui costi di gestione che hanno registrato una contrazione del 4,4% (39,8 milioni nel 2003). Il duplice effetto si è riverberato positivamente sul risultato di gestione che ha raggiunto i 69,1 milioni di euro contro i 65 milioni del 2002 (+ 6,3%); l’utile netto d’esercizio è di 21,1 milioni di euro (+30,95%). Il risultato di esercizio di Efibanca, società conferitaria, relativo al periodo temporale fra la data di costituzione (ottobre 2003) e la data del conferimento (31/12/2003), nel quale non ha svolto attività alcuna, dopo generici accantonamenti a fondo rischi, presenta una perdita di 3,2 milioni di euro. Il Consiglio di Amministrazione ha infine esaminato il budget 2004 che, coerentemente con le linee guida del piano triennale, prevede, fra l’altro, un’ulteriore focalizzazione e potenziamento dell’attività di Efibanca del settore della finanza strutturata, del capital market, del private equity ed advisory, in coerenza con il ruolo che la merchant bank è chiamata a svolgere all’interno del Gruppo Bipielle..i dati di budget 2004 indicano un obiettivo di risultato lordo di gestione di € 95 milioni, con significativo incremento (+38,4%) rispetto al consuntivo 2003, ottenuto grazie all’ulteriore sviluppo di ricavi di natura commissionale ed al recupero del margine di interesse. Tali dati di budget si inquadrano all’interno di un piano triennale di sviluppo e rafforzamento del ruolo della banca sul mercato nazionale, che dovrebbe portare, a fine 2006, ad un risultato lordo di gestione pari a 108 milioni di euro (+ 55% rispetto al 2003), un margine di intermediazione di 145 milioni di euro (+34% rispetto al 2003) ed un margine di interesse di 88 milioni (+17% rispetto al 2003).  
   
   
BANCA POPOLARE DI CREMONA: APPROVATO IL PROGETTO DI BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2003. UTILE ORDINARIO “RICLASSIFICATO” 2003 PRESSOCHÉ IN LINEA CON IL PRECEDENTE ESERCIZIO  
 
Cremona, 9 marzo 2004 - In un anno caratterizzato da un andamento economico incerto e da tassi di interesse stabilizzati su livelli minimi, la Banca Popolare di Cremona S.p.a. Ha chiuso l’esercizio 2003, segnando una decisa crescita dei valori patrimoniali e confermando il suo ruolo di banca di riferimento soprattutto nel territorio di elezione. La sviluppo commerciale è stato indirizzato verso le attività tradizionali dell’intermediazione creditizia e della distribuzione dei prodotti/servizi, con una marcata focalizzazione verso la crescita ed il consolidamento del numero dei rapporti di conto corrente e dossier intrattenuti con la clientela. Di particolare rilievo è stato il risultato di una rinnovata e forte presenza sul territorio che ha permesso di invertire decisamente la tendenza negativa degli ultimi esercizi: nel corso dell’anno il saldo netto dei conti correnti accesi è stato superiore a 2.000 posizioni. A testimonianza del positivo lavoro svolto, la gestione caratteristica è riuscita ad assorbire, pressoché totalmente, gli oneri straordinari verificatisi nel corso dell’anno, generando un utile ordinario di 10,8 milioni di euro, in leggero decremento rispetto a quello dell’esercizio 2002. La raccolta complessiva da clientela si è attestata, infatti, a 3.050,4 milioni di euro, con un flusso netto di 169,4 milioni di euro ed un incremento del 5,9% rispetto ai 2.881 milioni di euro dello scorso esercizio. Ancora più significativa è la crescita della raccolta indiretta che, raggiungendo 1.789,8 milioni di euro al 31 dicembre 2003, ha segnato un incremento del 10,7% rispetto ai 1.616,5 milioni di euro dello scorso esercizio. Nell’ambito di questa, il risparmio gestito, pari a 1.109 milioni di euro, cresce in valore assoluto di 44,6 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+4,2%); particolarmente rilevante è l’incremento del comparto dei fondi comuni di investimento che segnano una crescita del 12,1% su base annua. Il risparmio amministrato, con una consistenza di 680,8 milioni di euro al 31 dicembre 2003, registra una crescita ancora più sostenuta, con un flusso netto superiore a 128,6 milioni di euro (+23,3%), rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Infine la raccolta diretta da clientela, al netto degli assegni circolari e dei fondi di terzi, si attesta a 1.255,6 milioni di euro, in leggero incremento (+0,3%) rispetto al 2002; in particolare, ad un arretramento del comparto obbligazionario (-6,5%), determinato dall’esigenza di una migliore ricomposizione del costo della provvista, fa riscontro una crescita della raccolta in conto corrente (+16,6%), con un flusso netto di 82,4 milioni di euro. Gli impieghi netti alla clientela si attestano a 1.398,6 milioni di euro, in aumento del 5,1% su base annua (ricostruendo i valori in termini omogenei, al lordo quindi dell’operazione di cartolarizzazione di 157,5 milioni di euro effettuata ad inizio anno, tale incremento si colloca al 20,2%). A testimonianza della vocazione retail, la crescita si concentra prevalentemente nella componente dei prestiti a medio e lungo termine per i privati, in particolare i mutui e gli altri finanziamenti rateali. Questo comparto presenta una dinamica particolarmente sostenuta, con una variazione incrementale del 53,8% su base annua ed un flusso netto di 143,5 milioni di euro. I mutui ipotecari erogati nel corso dell’anno sono stati destinati, soprattutto, all’acquisto di abitazioni (59,2 milioni di euro) ed alle imprese, in prevalenza costruttrici, e quindi oggetto di successivi accolli da parte di privati (75 milioni di euro). Il significativo impulso commerciale si è tradotto solo in parte nei risultati economici, in considerazione delle significative componenti straordinarie e della particolare attenzione posta nella valutazione dei rischi potenziali. I risultati economici potranno trovare positiva manifestazione nell’esercizio 2004, anche in considerazione del contributo in termini di prodotti/servizi di cui la Banca potrà usufruire in virtù dell’ingresso nel gruppo Bipielle. Il margine di interesse, attestandosi a 40,2 milioni di euro, arretra del 16% rispetto allo scorso esercizio, a causa dei mancati proventi sui mutui in bonis cartolarizzati e dei minori dividendi dalle società partecipate per 927 mila euro. Il margine di intermediazione, stante il consistente recupero delle commissioni nette da servizi, incrementatesi del 20,6%, si attesta ad 83,4 milioni di euro, a fronte di 92,7 milioni di euro del 2002 (-10%). In termini omogenei, non considerando per l’esercizio 2002 i proventi della cartolarizzazione già citata (pari a 9,4 milioni di euro), il margine di intermediazione si colloca sugli stessi valori dell’esercizio precedente. Le spese per il personale, al netto dell’importo del premio “una tantum” assegnato ai dipendenti, e riclassificato nel conto economico pro-forma fra gli oneri straordinari, si incrementano dell’1,8% rispetto allo scorso esercizio. Le altre spese amministrative, escludendo i costi corrisposti all’advisor finanziario che ha seguito l’operazione di partnership, riclassificati nel conto economico pro- forma fra gli oneri straordinari, segnano una diminuzione del 3,7% rispetto al 31 dicembre 2002. La congiuntura economica negativa ha suggerito una rigorosa valutazione del grado di copertura dei rischi creditizi, orientata alla salvaguardia della stabilità futura della Banca. Conseguentemente le rettifiche di valore sui crediti per cassa e di firma assommano, al netto delle riprese, a 12,9 milioni di euro; sono stati, inoltre, effettuati ulteriori accantonamenti al fondo rischi ed oneri, a vario titolo, per un importo complessivo di 0,7 milioni di euro e sono state rettificate le immobilizzazioni finanziarie per 1 milione di euro circa. Le sofferenze nette complessive ammontano a 24,1 milioni di euro a fronte di 20,9 milioni dell’esercizio 2002 (+15,1%); comprendendo anche il credito verso la Parmalat S.p.a., rettificato per il 60% del suo importo. Il grado di copertura complessivo sulle sofferenze sale dal 59,3% del 31 dicembre 2002 al 60,5% del 31 dicembre 2003. Per effetto delle citate componenti, l’utile ordinario “riclassificato” si attesta a 10,8 milioni di euro, con una diminuzione del 6,4% rispetto agli 11,5 milioni di euro dello scorso esercizio. E’ di tutta evidenza che sui valori del conto economico incidono, in misura molto significativa, gli oneri e gli accantonamenti di carattere straordinario, non attinenti alla gestione caratteristica della Banca. Pertanto, dopo la registrazione del saldo negativo per 4,2 milioni di euro dei profitti ed oneri straordinari prima richiamati, che si compara ad un valore positivo di 3.365 milioni di euro del 2002, la rilevazione di 3,6 milioni euro a titolo di imposte e l’utilizzo del fondo rischi bancari generale per 0,5 milioni di euro, l’utile netto si attesta a 3,3 milioni di euro. Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di sottoporre all’Assemblea dei soci, convocata in prima convocazione per il 14 aprile alle ore 14,30 in prima convocazione ed in seconda convocazione per il 15 aprile alle ore 14,30, un dividendo di 0,084 euro per azione.  
   
   
ERGO PREVIDENZA S.P.A.: CONFERMATI I RISULTATI PRELIMINARI GIÀ COMUNICATI AL MERCATO UTILE D’ESERCIZIO PARI A € 19,3 MILIONI (€ 3,7 MILIONI NEL 2002) RETURN ON EQUITY (ROE) PARI ALL’8,2% (1,6% NEL 2002)  
 
 Milano, 9 marzo 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Ergo Previdenza S.p.a., società appartenente al gruppo assicurativo tedesco Ergo Versicherungsgruppe Ag di Düsseldorf, holding a sua volta controllata da Münich Re, primo riassicuratore internazionale, si è riunito oggi per approvare il progetto di bilancio 2003.Confermati i risultati preliminari già comunicati al mercato; Realizzati i target previsti dal piano strategico triennale Sono stati confermati i dati preliminari già comunicati e il raggiungimento dei target previsti dal piano strategico triennale 2003-2005. Il bilancio di Ergo Previdenza S.p.a al 31 dicembre 2003 evidenzia un utile netto di € 19,3 milioni, rispetto all’utile di € 3,7 milioni dell’esercizio 2002, con un incremento pari al 422,8%. L’utile dell’esercizio risulta ampiamente superiore al target prefissato. Più che positivo il risultato del Roe (Return on Equity), che è stato pari all’8,2%, contro l’1,6% del 2002. La capacità di creazione di valore per gli azionisti è ulteriormente evidenziata dalle prime valutazioni effettuate da Tillinghast-towers Perrin, società di consulenza attuariale, che indicano un valore intrinseco (embedded value) della società al 31 dicembre 2003 pari a circa € 648,3 milioni, con un incremento del 2,9% (€ 630 milioni al 31 dicembre 2002). I risultati definitivi della valutazione indipendente effettuata da Tillinghast-towers Perrin saranno inclusi nel fascicolo di bilancio sottoposto all’approvazione dell’Assemblea degli Azionisti, prevista il 23 aprile p.V.. Come già evidenziato, la gestione finanziaria ha contribuito significativamente al risultato dell’esercizio ed al raggiungimento anticipato degli obiettivi reddituali del piano strategico triennale. Il reddito ordinario degli investimenti, al netto dei relativi oneri, si attesta a € 83,2 milioni, a fronte di quello del 2002 pari a € 31,3 milioni (+166%). Tali risultati derivano dall’attenta politica di Asset Liability Management e Strategic Asset Allocation che la Società ha rigorosamente perseguito a partire dall’esercizio 2002 e che si è dimostrata la migliore scelta per supportare uno stabile e profittevole sviluppo di medio e lungo periodo, combinato con un basso livello di rischio del portafoglio investimenti. Nel corso del 2003 è stato ottenuto un risultato più che positivo attraverso una raccolta complessiva di € 665,9 milioni, con un incremento del 2,7% rispetto al 2002. La nuova produzione, pari a € 142,4 milioni, registra un incremento del 54,1% rispetto all’esercizio 2002 e ha consentito il raggiungimento dei target previsti dal piano triennale. Nel corso del 2003 é stato avviato il nuovo modello distributivo multicanale e multiprodotto. Il portafoglio premi di nuova produzione si è distribuito coerentemente con le linee strategiche, evidenziando un diverso mix rispetto a quello degli esercizi precedenti, con un incremento dei premi unici (da € 23,6 milioni del 2002 a € 103,9 milioni del 2003) a fronte di una diminuzione dei premi annui (da € 68,7 milioni dello scorso esercizio a € 38,5 milioni del 2003). L’esercizio 2003 ha visto il significativo evolversi della politica riassicurativa della Compagnia, tesa a massimizzare la redditività prospettica. Come già evidenziato nel corso dell’esercizio, la disponibilità delle necessarie capacità economiche e finanziarie ha consentito di poter giungere alla ritenzione integrale della nuova produzione a premi annui rispetto alla cessione pari al 50% dell’esercizio precedente. Questa politica, unitamente al diverso mix di nuova produzione, ha consentito di ottenere un aumento dei premi conservati pari al 28,3% rispetto al 2002. Contestualmente, nell’ambito dei principi e criteri previsti dalle disposizioni normative di riferimento, ed in particolare dal D.lgs. 173/1997 e dalla collegata normativa regolamentare, si è provveduto all’attivazione dell’ammortamento delle provvigioni sulla nuova produzione. Tali operazioni evidenziano il raggiunto grado di autonomia operativa ed il conseguimento della stabilità dell’attività assicurativa, volti entrambi alla creazione di valore. La variazione netta delle riserve tecniche e dei pagamenti è pari a € 395,4 milioni contro € 251,1 milioni del precedente periodo (+ 57,5%). Le riserve tecniche lorde al 31 dicembre 2003, comprensive delle somme da pagare, ammontano a € 3.010,7 milioni, con un incremento del 19,7% rispetto alle riserve a fine 2002, ammontanti globalmente a € 2.516,0 milioni. I costi generali e di acquisizione evidenziano una diminuzione netta del 18,4%, passando da € 47,8 milioni del 2002 a € 38,9 milioni alla fine del 2003. L’andamento degli oneri di acquisizione diretti connessi alla raccolta complessiva prosegue il trend decrescente dell’esercizio precedente, attestandosi a 6,5% (12,2% nel 2002). Tale riduzione è principalmente dipesa sia dall’introduzione del differimento (ammortamento) delle provvigioni di acquisizione pluriennali che dal diverso mix della nuova produzione. I profondi interventi strutturali e le importanti iniziative di investimento previste nel piano strategico triennale a supporto delle attività di sviluppo, miglioramento dell’efficienza e incremento della profittabilità, hanno generato un incremento del valore delle “Altre spese di amministrazione” (spese generali) pari al 18,6% rispetto al 2002. Il positivo risultato dell’attività ordinaria, considerando anche gli altri proventi ed oneri, tecnici e non tecnici, ammonta a € 37,1 milioni contro € 25,3 milioni del passato esercizio, con un incremento del 46,2%. In assenza di significativi oneri e proventi straordinari netti, il risultato ante imposte, pari a € 32,9 milioni, è sostanzialmente attribuibile al risultato della gestione ordinaria. Diversamente, il risultato ante imposte dello scorso esercizio (€ 10,0 milioni) era influenzato da una significativa componente straordinaria negativa netta (€ – 15,4 milioni rispetto agli € –4,2 milioni del 2003). A completamento del quadro complessivo attuale e prospettico, va aggiunto che la strategia complessiva, e quindi l’intera gestione, continua a svolgersi in un contesto di elevata solidità patrimoniale, improntata alla crescita di valore per gli azionisti, in un business che per caratteristiche intrinseche richiede una visione di medio/lungo periodo. In questo ambito giova ricordare la conferma da parte dell’agenzia londinese Fitch Ratings del rating “Aa-“ con “outlook stabile”. E’ dunque con soddisfazione che il Consiglio di Amministrazione approva il progetto di bilancio 2003, che conferma il positivo avvio del nuovo corso della Società, manifestando nei numeri, nelle azioni e nei valori la concretezza di quanto previsto dal piano strategico triennale 2003-2005. Le azioni volte al conseguimento degli obiettivi proseguono con intensità e nel mese di febbraio 2004 è stato definito l’accordo di distribuzione bancassicurativa con la Banca Popolare di Intra (78 sportelli), significativa banca di medie dimensioni situata nel Nord Italia, in una zona geografica di interessante sviluppo economico. Tale accordo fa seguito a quello già concluso con la Banca Popolare di Spoleto (85 sportelli) nell’ultimo trimestre 2003. Coerentemente alla politica dei dividendi perseguita, il Consiglio d’Amministrazione della Compagnia ha deliberato di proporre un dividendo pari a circa € 0,086 per azione, da porsi in pagamento in data 6 maggio p.V., con stacco cedola in data 3 maggio 2004. Il dividendo proposto, segno tangibile per gli azionisti dei risultati raggiunti, risulta significativamente superiore a quello distribuito lo scorso esercizio (€ 0,030 per azione).  
   
   
COIN - CEDUTA LA PARTECIPAZIONE NEL IL GAZZETTINO  
 
Venezia, 9 marzo 2004 - Gruppo Coin S.p.a., proseguendo nella strategia di concentrazione nel “core business” della distribuzione in Italia, ha ceduto oggi ad importanti gruppi industriali e imprenditori del Veneto, tutte le 981.428 azioni possedute della Società Editrice Padana – Sep S.p.a., società che controlla “Il Gazzettino”. La cessione si è concretizzata ad un prezzo di 13,00 Euro per azioni e consente a Gruppo Coin di realizzare una plusvalenza pari a circa 6,3 milioni di Euro ed un incasso netto di 12,8 milioni di Euro.  
   
   
PICCOLE DONNE IMPRENDITRICI CRESCONO, MA SEMPRE PIU’ PIANO  
 
Milano, 9 marzo 2004 - Festa della donna: ma l’impresa femminile a Milano cresce sempre più piano. Le ditte individuali tra il 2000 e il 2003 crescono del 2,3% a Milano e provincia, un dato migliore a quello lombardo (-0,6%) e nazionale (+0,6%). Ma, se guardiamo a tutte le imprese al femminile e non solo le ditte individuali, negli ultimi sei mesi le donne lasciano oltre 1.000 attività (-1,6%) arrivando alle attuali 62.873 imprese femminili. In linea con quelle italiane che diminuiscono nello stesso periodo (-1,4%). Il 20% delle imprese milanesi è femminile. Con picchi di imprese femminili sul totale delle imprese a Nosate (13 su 40), Basiglio (129 su 456), Masate (34 su 138), Bareggio (278 su 1149), Boffalora (73 su 294), Magenta (393 su 1671), Lainate (368 su 1568), Castano (178 su 757). E nell’area milanese una residente su 33 si è messa in proprio (3,4%). Molto meno dei colleghi maschi: un uomo su sette è imprenditore. Le imprenditrici milanesi hanno da 30 a 49 anni nel 54,6% dei casi, da 50 a 69 nel 36,2%. Emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio su dati al 2° semestre 2003 del Registro delle Imprese. E per valorizzare l’iniziativa delle donne, la Camera di Commercio è attiva con un Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria Femminile. “Le donne – ha commentato Gianna Martinengo, presidente del Comitato per la Promozione dell’Imprenditoria Femminile della Camera di commercio di Milano - sono sempre più attive e protagoniste sul mercato del lavoro specie grazie alle loro qualità, ma c'è ancora molto da fare per promuovere la presenza femminile. A partire dal lavoro autonomo e dalle imprese che giocano un ruolo importante a Milano. Nella crescita della competitività bisogna premiare il capitale umano, l’istruzione e il lavoro della conoscenza, elementi presenti e diffusi nell’universo in rosa”. Settori in gonnella. Tra le aziende femminili milanesi molte sono dedite al commercio (31% sul totale femminile), alle attività immobiliari e di noleggio (26%), alle attività manifatturiere (14%), ai servizi pubblici e sociali (11%). Più presenti le imprese femminili sul totale del settore nei servizi pubblici e sociali (43%), istruzione (29%), alberghi e ristoranti (28%).
Totale imprese (titolare maschio o femmina) Totale imprese femminili % imprese femminili su tot. Imprese % donne imprenditrici su abitanti donne % maschi imprenditori su abitanti uomini Differenza imprese femminili 2°-1° semestre 2003 imprese femminili crescite rispetto al 1° semestre 2003 crescita % ditte individuali donne 2000-2003
Milano 326.437 62.873 19% 3,4% 15,2% -1.052 -1,6% +2,3%
Lombardia 771.801 153.755 20% 3,3% 14,3% -4.316 -2,7% -0,6%
Italia 4.995.738 1.174.543 24% 4,04% 14% -16.443 -1,4% +0,6%
% Lombardia su Italia 15% 13%
Elaborazione Camera di Commercio di Milano sui dati del registro delle imprese (secondo semestre 2003)
 
   
   
ENI: L'AMMINISTRATORE DELEGATO DELL'ENI VITTORIO MINCATO FIRMA A RIYADH IL CONTRATTO PER L'ESPLORAZIONE E LO SFRUTTAMENTO DI GAS IN ARABIA SA  
 
 San Donato Milanese, 9 marzo 2004 - L'amministratore Delegato dell'Eni , Vittorio Mincato, accompagnato dal Direttore Generale della Divisione Exploration & Production, Stefano Cao, ha firmato ieri a Riyadh con il Ministro del Petrolio Saudita Sua Eccellenza Alì I. Al Naimi, con il Chairman e Ceo della Società spagnola Repsol Ypf , Alfonso Cortina, e con il President e Ceo della Saudi Aramco, Abdallah S. Jum'ah, il contratto per l'attività di esplorazione, sviluppo e produzione di gas nell''Area C' ubicata nel bacino Rub Al Khali, in Arabia Saudita. Le attività saranno eseguite dalla Società mista partecipata da Eni (50%), Repsol (30%) e Saudi Aramco (20%). Eni, in qualità di operatore e in consorzio con la Società spagnola Repsol Ypf, il 28 gennaio scorso è risultata vincitrice della gara internazionale indetta dal Ministero del Petrolio e delle Risorse Minerarie, alla quale hanno partecipato importanti compagnie internazionali. La firma di ieri segna l'avvio dell'attività di esplorazione che consiste nella prospezione geofisica e nella perforazione di 4 pozzi esplorativi in un'area di circa 52.000 chilometri quadrati, che equivale alla superficie complessiva di Lombardia, Piemonte e Valle d'Aosta. Il gas scoperto verrà commercializzato sul mercato interno per la generazione di energia elettrica, desalinizzazione e alimentazione di impianti petrolchimici. Condensati e Ngl estratti dal gas saranno commercializzati sul mercato internazionale. 'Questo importante progetto - ha dichiarato l'Amministratore Delegato dell'Eni Vittorio Mincato - rafforza la presenza dell'Eni in Medio Oriente, regione strategica per il futuro dell'industria degli idrocarburi mondiale e segna la ripresa delle attività upstream in Arabia Saudita, dove la Compagnia aveva operato agli inizi degli Anni Settanta. Eni impiegherà le migliori competenze tecnologiche e professionali e la grande esperienza acquisita come operatore in giacimenti giant in tutto il mondo, dal Kazakhstan alla Libia, per sviluppare in modo efficiente le risorse energetiche del Paese, rispettando allo stesso tempo i più stringenti standard ambientali e di sicurezza'.  
   
   
AEM: VIA LIBERA DEL COMUNE DI MILANO AL NUOVO STATUTO  
 
Milano, 9 marzo 2004 - Dopo otto sedute consiliari (compresa quella di ieri) e quasi 21 ore di dibattito, l’assemblea di Palazzo Marino ha dato stasera il via libera al nuovo Statuto di Aem Spa, con 35 voti favorevoli (Fi, An, Lega, Udc) e 23 contrari (Ds, Margherita, Rifondazione, Lista Di Pietro, Verdi-arancia, Miracolo a Milano, Antoniazzi). Il nuovo Statuto, che dovrà ora essere approvato dall’assemblea dei soci dell’Azienda energetica municipale, prevede che il Comune di Milano mantenga il controllo del cda nonostante la futura cessione del 17,6% delle azioni con conseguente perdita del pacchetto di maggioranza (dal 51% al 33,4%) e - grazie a un’integrazione al testo originario voluta dall’opposizione ma appoggiata da Forza Italia - esprima anche il presidente della società. Si conclude così il lungo iter in Consiglio comunale per la vendita della seconda tranche di azioni Aem detenute dal Comune di Milano: un percorso iniziato il 19 gennaio scorso e che, il 17 febbraio, era stato caratterizzato dal voto favorevole alla delibera che autorizza la privatizzazione di Aem definendone le modalità (8,8% mediante offerta di vendita accelerata a investitori istituzionali italiani ed esteri e 8,8% mediante emissione di prestito obbligazionario convertibile in azioni). In totale, dal 19 gennaio a ieri, 19 sedute sono state dedicate all’Aem per circa 56 ore di discussione.  
   
   
LA BORSA ELETTRICA NEL LIBERO MERCATO ALESSANDRIA 18 MARZO  
 
Alessandria, 9 marzo 2004 - La liberalizzazione dei mercati dell'energia elettrica e del gas naturale ha aperto nuove prospettive per le aziende italiane. Il 2004, con l'avvio della borsa elettrica, rappresenta un anno di radicale cambiamento. Le nuove dinamiche di formazione dei prezzi e delle tariffe ed il ruolo dei nuovi operatori consentiranno alle piccole e medie imprese di conseguire benefici attraverso la riduzione dei costi di approvvigionamento ed un uso efficiente dell'energia. Il seminario vuole illustrare i cambiamenti del mercato energetico con l'avvento della borsa e le opportunità per le imprese, offrendo loro utili strumenti ed indicazioni Per informazioni Tel. 0131201511 - E-mail c.Rossi@unindustria.alessandria.it  
   
   
PIRELLI-DRAKA: ACCORDO NEL MERCATO INGLESE DEI CAVI A BASSA TENSIONE  
 
Milano-Eastleigh, 9 marzo 2004 - Pirelli Cables Ltd - consociata inglese di Pirelli Cavi e Sistemi Energia - e Draka Holding Nv hanno firmato un accordo di lungo periodo in base al quale Pirelli fornirà a Draka cavi a bassa tensione per il mercato inglese, destinati al cablaggio elettrico degli edifici civili e industriali. Grazie a questo accordo, operativo dal 4 di marzo 2004, Pirelli ottimizzerà la capacità produttiva del suo stabilimento di Aberdare, in Galles, sfruttando significative economie di scala in un segmento di mercato caratterizzato da una forte competizione.  
   
   
BENZINA: "BASTA CON QUESTA VERGOGNA" AL GOVERNO: RICHIESTA IMMEDIATA DI INCONTRO!  
 
Roma, 9 marzo 2004 - Per l’Intesaconsumatori è urgente che si apra un tavolo di confronto per porre fine alla scandalosa situazione dei prezzi dei carburanti, che sta falcidiando in maniera diretta le tasche dei cittadini utenti. La ricaduta negativa sul tasso d’inflazione è pari allo 0.2%, poiché tale costo incide sulla determinazione dei prezzi finali dei beni di largo consumo. L’intesaconsumatori conferma la caduta complessiva del potere di acquisto dei cittadini di 126 euro all’anno. L’intesaconsumatori chiede l’intervento del Parlamento anche attraverso una Commissione d’inchiesta che faccia luce sul meccanismo perverso della doppia velocità che caratterizza gli andamenti del prezzo dei carburanti: velocissima al distributore quando il petrolio sale e lentissima in discesa. Infine, l’Intesaconsumatori comunica la preparazione e la realizzazione di boicottaggi mirati alle compagnie petrolifere a partire da quelle che hanno prezzi più alti.  
   
   
ALITALIA: CDA ESAMINA LO STATO DI IMPLEMENTAZIONE DEL PIANO 2004-2006  
 
 Roma, 9 marzo 2004 - Si è svolto ieri il Consiglio di Amministrazione di Alitalia che, fra l’altro, ha attentamente approfondito la situazione della Compagnia in relazione allo stato di implementazione del Piano 2004-2006 e al negativo andamento industriale ed economico dei primi mesi dell’anno, riservandosi di assumere più specifiche determinazioni in merito sulla base delle prospettive che l’esito del confronto sindacale e delle azioni di Governo sui richiesti requisiti di sistema permetteranno. In tale sede, il Consiglio di Amministrazione ha, in particolare, positivamente apprezzato sia l’avvio del confronto con le Organizzazioni Sindacali e, specificatamente, la sospensione del differimento dello sciopero originariamente previsto per il 5 marzo u.S., sia l’impegno formalmente ribadito a livello di Governo in ordine ai richiesti requisiti di sistema.  
   
   
28 MARZO: DEBUTTO DEL NUOVO PROGRAMMA ESTIVO 2004 DI AIR FRANCE NUOVE DESTINAZIONI FORTE SVILUPPO IN ASIA DECOLLANO I PRIMI AEROMOBILI DOTATI DELLE NUOVE CLASSI L'ESPACE PREMIÈRE E L'ESPACE AFFAIRES  
 
Parigi, 9 marzo 2004 - Dopo due anni di un'offerta pressoché stabile, Air France propone un programma estivo caratterizzato da una progressione degli Ask (posti/chilometro offerti) pari al 9% rispetto al programma realizzato la scorsa estate. Canton, Teheran, Pointe-noire, Malabo, Kuwait City, Doha e Tashkent sono i 7 scali che arricchiscono la rete di Air France: Alla fine del mese di gennaio, Air France ha lanciato Dedicate, linee regolari e voli diretti per facilitare i viaggi di lavoro verso i cantieri, siti di produzione e zone economicamente attive situate anche nelle regioni più lontane. Dal 14 giugno, Kuwait City, Doha in Qatar e Tashkent in Uzbekistan si aggiungeranno alle prime linee Dedicate lanciate fine gennaio (Malabo in Guinea Equatoriale e Pointe-noire in Repubblica del Congo). In un primo tempo, dato il tipo di destinazioni, Dedicate interesserà più particolarmente i professionisti dell'energia e dei beni strumentali. Le linee Dedicate, in partenza dall'hub di Roissy-charles de Gaulle, collegano queste destinazioni alla rete mondiale di Air France e dell'alleanza Skyteam. Gli orari, le frequenze, il servizio ed il comfort dei voli Dedicate corrispondono agli standard dei voli lungo raggio della compagnia, malgrado un traffico limitato che non consente di utilizzare aeromobili grandi. Air France ha investito pertanto in un'apposita flotta di Airbus A319: tali aeromobili sono dotati di serbatoi supplementari che ne aumentano il raggio d'azione e sono appositamente allestiti per soddisfare le esigenze degli uomini d'affari. Svelata durante il mese di settembre 2003, la Nuova Dimensione del Viaggio è presente sui primi aeromobili lungo raggio della compagnia. I passeggeri delle linee Parigi - New York (Newark) e Parigi - Bamako possono già beneficiare delle nuove classi l'Espace Première et l'Espace Affaires. Progressivamente tutta la flotta lungo raggio sarà trasformata. Il dinamismo economico del continente asiatico ha spinto Air France ad aumentare in modo significativo l'offerta di voli per questa destinazione: + 34% rispetto al programma realizzato l'estate scorsa, o + 10% rispetto al programma previsto prima della crisi provocata dall'epidemia di polmonite atipica. Programma dei voli lungo raggio - La progressione dell'offerta Air France è dovuta essenzialmente all'attività di lungo raggio (+ 10%). La forte crescita in Asia si traduce in un notevole aumento delle frequenze e della capacità su questo continente. In Cina, Air France ha aperto un nuovo scalo a Canton all'inizio di gennaio, con 5 voli settimanali. Il collegamento diventerà quotidiano in estate e vi si aggiungeranno 3 voli settimanali, grazie ad un accordo di code-share con la compagnia cinese China Southern. L'aumento delle capacità a destinazione di Pechino, previsto la scorsa estate ma differito a causa della diminuzione del traffico legata all'emergenza Sars, diventerà effettivo quest'estate con la messa in servizio di un B747-400. Grazie ad un accordo di code-share tra Air France e Vietnam Airlines, il numero di voli a destinazione di Hanoi e di Ho Chi Minh City aumenta fortemente. Dal 28 marzo, le 2 compagnie proporranno insieme 11 voli settimanali diretti (12 a partire dal 27 giugno) tra la Francia ed il Vietnam. Il collegamento con Manila passa da 3 a 7 voli settimanali con scalo a Bangkok. In India, Air France aumenta il numero di voli per Mumbai, con 5 collegamenti settimanali completati da un accordo di code-share su 2 dei 7 voli operati da Delta Air Lines. Infine, da quest'inverno Tokyo è collegata con 18 voli settimanali, di cui uno effettuato da Japan Air Lines. È in progetto la stipula di un nuovo accordo di code-share con Jal per lanciare un volo quotidiano a destinazione del nuovo aeroporto di Nagoya in febbraio 2005. Il programma per l'America del Nord è in linea con quello realizzato l'estate scorsa, un programma che aveva beneficiato di un trasferimento di capacità dall'Asia in seguito all'emergenza Sars. In America Latina, grazie all'aggiunta di 2 frequenze settimanali per Caracas, tutti gli scali sono ora collegati quotidianamente, tranne Bogotà (5 voli settimanali). In Africa sono stati aperti i due scali Pointe-noire e Malabo con il nuovo prodotto Dedicate e una frequenza supplementare a destinazione di Port-harcourt (Nigeria), che porta a 3 il numero di voli settimanali. Numerose novità in Medio Oriente: in Iran, Air France torna a Teheran dal 14 giugno con 3 voli settimanali operati con un A330 (più 2 ulteriori voli, a patto che si ottengano i necessari diritti di traffico). Doha (Qatar) e Kuwait City verranno collegate rispettivamente 2 e 3 volte a settimana con un A319 Dedicate. I voli per Amman e Damasco, ritornano ad essere diretti con 6 e 5 collegamenti settimanali Il Cairo, oltre ai 6 voli settimanali di prosecuzione per Riyad o Djeddah, usufruisce di un secondo volo 6 volte a settimana, che porta a 12 le frequenze settimanali tra Parigi e la capitale egiziana. Nell'oceano Indiano, Air France aggiunge un volo a destinazione dell'isola della Réunion (10 voli settimanali in partenza da Orly). In totale, aggiungendo i voli in code-share con Air Astral in partenza da Roissy, Air France offre 17 voli settimanali tra Parigi e Saint-denis. Nei Caraibi, il programma si adegua alla diminuzione del traffico estivo: le frequenze settimanali per L'avana e la Repubblica Dominicana diventano rispettivamente 5 (in B747-400) e 6 (di cui 3 per Santo Domingo e 3 per Punta Cana). Nelle Antille francesi, invece, l'offerta aumenta ulteriormente: ogni settimana, 12 voli per la Martinica e 13 voli per la Guadalupa verranno effettuati in partenza da Orly, oltre ai 2 voli settimanali abituali per Fort-de-france e Pointe-à-pitre in partenza da Roissy Charles-de-gaulle. Programma Europa e Africa del Nord L'offerta di Air France sulle linee Europa e Africa del Nord aumenta soprattutto a favore dell'Europa dell'Est (+ 17%). Le due linee aperte quest'inverno, Parigi Roissy Cdg - Brema (3 voli quotidiani operati in franchising da Régional) ed Parigi Orly - Valladolid (2 voli quotidiani), vengono mantenute per la stagione estiva. A partire da giugno, Tashkent in Uzbekistan sarà collegata con un A319 Dedicate 2 volte a settimana. La struttura dei collegamenti tra la Francia e l'Italia è stata riorganizzata e si basa ora su una specializzazione per linea, con suddivisione dei voli tra Air France ed Alitalia, suo partner Skyteam. Ad eccezione degli scali di Roma e Milano Linate, tutte le altre destinazioni sono collegate dall'uno o dall'altro vettore. Ad esempio, tutti i 10 voli della linea Parigi-milano Malpensa vengono operati da Alitalia, tutti i voli della linea Parigi-venezia da Air France. L'offerta globale su Parigi é stata ridotta con la cancellazione di una frequenza da Roma, Milano e Venezia. Il collegamento da Bergamo é stato sospeso per le difficoltà riscontrate dal nostro partner. Lo scalo di Verona beneficia oramai del self check-in che permette ai passeggeri senza bagaglio, con andata e ritorno in giornata, di registrarsi rapidamente senza fare la fila ai banchi. In Spagna, una cooperazione maggiore con Air Europa consente ai passeggeri di Air France di avere accesso, con codice Af, ai voli domestici spagnoli operati da questa compagnia al di là di Barcellona e Madrid. L'accordo di code-share è stato esteso anche ai voli tra Parigi ed Alicante, Bilbao, Palma di Maiorca, Siviglia, Valencia e Valladolid. La 10a frequenza tra Parigi e Francoforte, sospesa l'estate scorsa, è stata ristabilita. È previsto inoltre l'uso di un aeromobile con grande capacità (A321) per i quattro voli quotidiani Parigi - Atene che verranno effettuati in agosto durante i Giochi Olimpici. L'accordo di code-share con la compagnia polacca Lot è sospeso. Pertanto Cracovia non fa più parte delle destinazioni proposte da Air France, mentre Varsavia verrà collegata con 4 voli quotidiani Air France. Un accordo siglato con la compagnia rumena Tarom permetterà di effettuare 4 collegamenti quotidiani con Bucarest. Infine, Air France aggiunge una frequenza per Parigi / Mosca, che porta a 7 il numero di voli quotidiani su questa linea (4 operati da Air France e 3 da Aeroflot). Programma domestico L'offerta aumenta del 7% circa sulle linee domestiche rispetto al programma realizzato la scorsa estate. In partenza da Nizza é notevolmente cresciuta, non solo per Parigi (7 voli al giorno per Roissy e 21 per Orly), ma anche sulle linee trasversali a destinazione di Tolosa, Bordeaux, Nantes, Brest, Lilla e Strasburgo. Un collegamento tra Marsiglia e Brest verrà creato all'inizio della stagione estiva. L'attività dell'hub di Clermont-ferrand è stata stabilmente riorganizzata, con 16 destinazioni francesi e 4 destinazioni europee, ed orari più consoni alla clientela locale. Inoltre il programma verso Parigi è stato incrementato con una nuova frequenza quotidiana a destinazione di Roissy e dal mantenimento del volo aggiuntivo per Orly lanciato quest'inverno. Le altre frequenze aggiuntive riguardano principalmente le linee in partenza da Parigi: Tolosa, con 7 voli da Roissy e 27 da Orly; Tolone, con 7 voli in partenza da Orly; Lourdes, con il mantenimento del volo lanciato quest'inverno (aspettando di conoscere la compagnia che effettuerà questo collegamento come un servizio pubblico).  
   
   
AIR ONE AUMENTA I VOLI E CREA UNA BASE A TORINO OBIETTIVO UN MILIONE DI PASSEGGERI A CASELLE NEL 2004  
 
Milano, 9 marzo 2004 - Air One rafforza la sua posizione di principale vettore a Torino per numero di voli di linea, inaugurando due nuove rotte e aumentando le frequenze verso 6 destinazioni nel centro-sud, durante la stagione estiva 2004. Il 28 marzo Air One inaugura la linea Torino-cagliari, e in estate aprirà anche la linea Torino-olbia. Saranno incrementati i collegamenti con Roma Fiumicino, Napoli, Bari, Lamezia Terme, Palermo e Catania. Complessivamente Air One prevede di aumentare del 57% i posti disponibili sui voli da e per Torino nel 2004 offrendo complessivamente più di 1.700.000 posti e superando così il milione di passeggeri trasportati. Su tutti i nuovi voli sarà possibile guadagnare le miglia del programma frequent flyer Miles & More che lega Air One a Lufthansa. " Il forte potenziamento dei voli Air One in Piemonte è un' ulteriore conferma del nostro impegno in una regione che, per il suo ruolo industriale ed economico, ha assoluto bisogno di servizi aerei capillari ed efficienti" osserva Giorgio De Roni, direttore divisione passeggeri di Air One. Air One si radica nel Piemonte con una base Air One avvia un vero e proprio investimento industriale, costituendo a Torino la sua terza base di armamento dopo quelle di Milano e Roma. " A partire da aprile saranno basati a Torino equipaggi sia di piloti che di assistenti di volo" spiega il comandante Antonio Ferraro, direttore operazioni volo di Air One. " Già quest' anno, fra personale di scalo, equipaggi e tecnici, Air One impiegherà su Torino più di 100 persone per operare i 5 Boeing 737 basati a Caselle" aggiunge Ferraro. " La presenza di equipaggi in base a Torino costituisce un maggiore radicamento nel territorio e, soprattutto nell' ottica del passeggero, una migliore garanzia di puntualità e regolarità nei servizi in partenza da Caselle, associata alla maggiore familiarità che i clienti Air One proveranno incontrando più spesso i nostri colleghi che partono e rientrano su Torino proprio come loro" dice De Roni. Air One collega 21 scali in 13 regioni italiane con una flotta di 27 Boeing 737. La compagnia, partner commerciale di Lufthansa ha circa 1.800 dipendenti, compresi quelli di Eas, società di handling aeroportuale dello stesso gruppo. " L' apertura dei nuovi collegamenti per Cagliari e Olbia, il potenziamento delle frequenze verso il Sud Italia e la costituzione della base di armamento Air One a Torino - dice Marco Morriale, responsabile divisione aeronautica Sagat- sono i risultati del lavoro congiunto svolto da Sagat e Air One per incrementare l' offerta di volo da Torino. Recentemente abbiamo anche avviato con Air One una campagna pubblicitaria per stimolare la domanda di volo utilizzando fra i vari canali d' informazione anche il nuovo sito dell' aeroporto di Torino. La partnership fra Air One e Sagat è da intendersi di lungo respiro poiché si basa su un piano di sviluppo pluriennale". I nuovi voli
Volo da a partenza arrivo frequenza
Ap2224 Torino Cagliari 7.05 8.20 7
Ap2225 Cagliari Torino 9.05 10.20 7
Ap2226 Torino Cagliari 10.50 12.05 1234567
Ap2227 Cagliari Torino 12.50 14.05 1234567
Volo da a partenza arrivo frequenza
Ap6864 Torino Olbia 11.20 12.25 1234567
Ap6865 Olbia Torino 13.10 14.15 1234567
L'aumento frequenze
Roma Fiumicino da 6 a 7 frequenze dal 28 marzo
Bari frequenza supplementare la domenica dal 28 marzo
Palermo da 1 a 2 frequenze dal 1° giugno
Lamezia Terme da 1 a 2 frequenze dal 1° giugno
Catania da 1 a 2 frequenze in agosto
Napoli da 3 a 4 frequenze dal 1° ottobre
 
   
   
L'AEROPORTO DI BRESCIA SI LANCIA NELLA LOGISTICA  
 
Milano, 9 marzo 2004 - Con un investimento iniziale di 500 milioni di euro, l'aeroporto di Brescia mira a diventare uno dei più importanti scali commerciali cargo del Sud-europa, attraverso la costituzione di una piattaforma logistica in grado di integrare i sistemi di trasporto aereo, navale, ferroviario e stradale. Per raggiungere l¹obiettivo, verrà creata una newco controllata all¹80% dalla società Gabriele D¹annunzio, che attualmente gestisce l¹Aeroporto Montichiari di Brescia e al 20% dalla società Business Bridge e Partners di Brescia, che opera nel settore della consulenza per la realizzazione di progetti di innovazione imprenditoriale, strategica, commerciale e tecnologica. ³Si tratta della prima iniziativa di questo tipo esistente in Italia², afferma Ugo Gussalli Beretta, presidente della Gabriele D¹annunzio, e aggiunge "e ha lo scopo di servire l¹area più dinamica del paese, nella quale viene realizzato l¹80% del prodotto interno lordo attraverso un tessuto imprenditoriale che coltiva l¹internazionalizzazione quale valore distintivo". Il progetto, che viene attuato d¹intesa con la Provincia e la Camera di Commercio di Brescia, prevede l¹ampliamento in una seconda fase ad altri partner pubblici, a cominciare dagli enti locali e dalla Regione Lombardia. Successivamente, è previsto anche il coinvolgimento di partners industriali e bancari. Infine, la newco promuoverà una serie di aumenti di capitale per dare più spazio ai nuovi partners e dotarsi dei mezzi finanziari adeguati a posizionare la nuova piattaforma logistica quale punto di riferimento per tutto il Sud-europa.  
   
   
RIVESTIMENTI INTELLIGENTI: UN PROGETTO DELL'UE SVILUPPA MATERIALI DA COSTRUZIONE CHE ASSORBONO GLI INQUINANTI ATMOSFERICI  
 
Bruxelles, 9 marzo 2004 - Ricercatori di aziende private, di organismi di ricerca e del Centro comune di ricerca (Ccr) della Commissione stanno attualmente lavorando gomito a gomito per sviluppare materiali da costruzione 'intelligenti', in grado di assorbire ed eliminare l'inquinamento. Il progetto Picada (photocatalytic innovative coverings applications for de-pollution assessment) lavora su materiali quali gesso, malta e calcestruzzo per edifici arricchiti con biossido di titanio (Tio2), in grado di catturare inquinanti atmosferici organici ed inorganici dopo essere stati esposti ai raggi solari ultravioletti. 'I rivestimenti intelligenti possono dar vita a una vera e propria rivoluzione, non solo nel trattamento dell'inquinamento atmosferico, ma anche nel modo in cui architetti e urbanisti affrontano il persistente problema dello smog cittadino', ha dichiarato il Commissario europeo per la ricerca Philippe Busquin. Le reazioni chimiche che rendono possibile l'assorbimento degli inquinanti sono le seguenti: la sostanza inquinante viene assorbita dal rivestimento ed entra in contatto con il Tio2. Il Tio2 assorbe l'energia dei fotoni delle radiazioni ultraviolette e la rilascia nell'atmosfera sotto forma di molecole di acqua creando radicali liberi. I radicali sono ossidanti estremamente reattivi che interagiscono sulle particole inquinanti assorbite. I prodotti acidi che ne derivano sono lavati via dalla pioggia o neutralizzati dal carbonato di calcio alcalino dei materiali. I materiali sono stati finora testati solo in test di laboratorio, ma prove preliminari sul terreno con materiali fotocatalitici dello stesso genere dimostrano che la qualità dell'aria può essere significativamente migliorata. Nel 2002, a Milano, 7.000 metri quadrati di strada sono stati rivestiti con materiale fotocatalitico simile al cemento. Ne è risultata una riduzione fino al 60% della concentrazione di ossido d'azoto a livello del suolo. In Giappone sono stati ottenuti risultati non molto differenti. Il progetto dovrebbe aiutare a raggiungere l'obiettivo dell'Ue di ridurre entro il 2010 i livelli di ossido d'azoto al di sotto delle 21 parti per miliardo. Per il momento ci si sta concentrando sullo sviluppo di materiali innovativi per uso esterno, ma le future ricerche dovrebbero valutare la possibilità di usare materiali e rivestimenti disinquinanti in ambienti chiusi. Infolink: http://www.Picada-project.com/domino/sitepicada/picada.nsf?opendatabase  
   
   
SIGLATA UNA MEDIA PARTNERSHIP TRA IL SOLE 24 ORE SPORT E STUDIO GHIRETTI PER LO SVILUPPO DI ATTIVITA’ FORMATIVE  
 
Parma, 19 febbraio 2004 - Il Sole 24 Ore Sport e Studio Ghiretti hanno sottoscritto nei giorni scorsi un accordo di media partnership che li vedrà impegnati nella realizzazione di un progetto di formazione a moduli dedicato al mondo degli Enti Sportivi e alle Pubbliche Amministrazioni. Studio Ghiretti proporrà infatti moduli formativi rivolti alle Community sportive attraverso il supporto di Il Sole 24 Ore Sport. Obiettivo dei corsi, tenuti da relatori di spicco nelle loro specialità professionali, è quello di rispondere alle esigenze di chi ha la necessità di tenere aggiornata la propria Community. Analizzando le problematiche tipiche delle imprese sportive di servizi, nel rapporto con il mercato e gli utenti, e proponendo modelli interpretativi e gestionali. E’ previsto lo svolgimento di corsi a tipologia modulabile che risponderanno alle esigenze dei fruitori e si avvarranno di servizi aggiuntivi quali la documentazione prodotta dai docenti, abbonamenti convenzionati a Il Sole 24 Ore Sport e agevolazioni sulla produzione editoriale collegata alla rivista. La proposta formativa, nata dalla sinergia tra un giovane ma accreditato Studio di consulenza sportiva e la prestigiosa testata Il Sole 24 Ore Sport, è rivolta agli Enti Pubblici, ai comitati del Coni o delle Federazioni Sportive Nazionali, agli Enti di Promozione Sportiva, alle Federazioni Sportive Nazionali e alle Società Sportive. Attraverso tale accordo Studio Ghiretti conferm la loro volontà e vocazione di rappresentare parte organica al sistema sportivo nazionale nella costruzione di percorsi “completi” e capaci di elaborare strategie e progetti vincenti per gli anni Duemila.  
   
   
OUTPLACEMENT: “I NUOVI STRUMENTI A SUPPORTO DEL RICOLLOCAMENTO PROFESSIONALE” NEL CORSO DEL CONVEGNO SARÀ PRESENTATO IL LIBRO “RI-TROVA LAVORO”, L’ULTIMA PUBBLICAZIONE DI ACTL SULL’ORIENTAMENTO PROFESSIONALE.  
 
Milano, 9 marzo 2004 - Cambiare lavoro è talvolta una necessità imposta, altre volte è una scelta. Tale passaggio, per essere migliorato nell'efficacia delle azioni, può essere sostenuto e accompagnato da organizzazioni e consulenti esperti in processi di ricollocamento professionale. Il convegno intende sollecitare il confronto tra aziende, istituzioni e società di outplacement al fine di esplorare nuovi territori su cui attivare forme di interazione e di collaborazione innovative, in uno scenario del tutto nuovo. Dove la mobilità e la capacità di cambiare sono necessarie, quali risorse mettere a disposizione delle persone, perchè mantengano e facciano crescere una propria identità professionale in grado di rimanere in equilibrio sul filo del cambiamento? Programma: Ore 10.00 Registrazione partecipanti e distribuzione del libro “Ri-trova Lavoro” (fino ad esaurimento copie) e materiale informativo; Ore 10.30 Apertura dei lavori; Cosma Gravina Assessore al Lavoro e alle Attività Economiche Provincia di Milano; Marina Verderajme Presidente Actl; Ore 11.00 “Nuovi strumenti a supporto del ricollocamento professionale” Gianfranco Quadrio Presidente Aiso; Antonio Golini Presidente Aidp- Regione Lombardia; Giuseppe Zingale Resp.le Centri per l’Impiego Provincia di Milano; Bruna Nava Autore dell’opera “Ri-trova Lavoro”. Ore 12.00 Testimonianza società di outplacement nel supporto al ricollocamento – ristrutturazione di gruppo; Ore 12.45 Domande finali; Moderatore: Luisa Adani – Corriere Lavoro. Martedì 9 Marzo 2004 ore 10.00, Centro Congressi Stelline Corso Magenta 61 – Milano Ingresso Libero Segreteria organizzativa - Actl: tel. 02.86464080 e-mail info@actl.It  
   
   
ULTIMA SELEZIONE PER PARTECIPARE AL MASTER IN BANCA & FINANZA DEL CUOA  
 
 Altavilla Vicentina, 9 marzo 2004 - Ultimi giorni per partecipare alle selezioni della 10^ edizione del Master in Banca & Finanza organizzato dalla Fondazione Cuoa (Centro universitario di organizzazione aziendale) di Altavilla Vicentina. L'ultima sessione di selezioni si svolgerà infatti martedì 23 marzo presso la Fondazione Cuoa. Il Master, accreditato Asfor, che si svolgerà dal 15 aprile 2004 al 6 maggio 2005, è un corso full time, a frequenza obbligatoria e prevede 4 mesi di stage presso aziende di credito, società dei financial services, società di consulenza e direzioni finanziarie di altri tipi di impresa. Infolink: www.Cuoa.it