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Notiziario Marketpress di Giovedì 16 Settembre 2004
Pagina1
L'UNIONE EUROPEA DOVREBBE CONCENTRARSI SULLA LEADERSHIP INVECE CHE SULLA COMPETITIVITÀ: È QUANTO AFFERMA UNA ESPERTA D'INNOVAZIONE AMERICANA  
 
Bruxelles, 16 settembre 2004 - Oggi l'obiettivo di Lisbona dell'Ue, divenire entro il 2010 'la società basata sulla conoscenza più competitiva del mondo', è familiare un po' a tutti. I leader nazionali e i decisori politici dell'Ue sono concordi: se l'Europa vuole conservare ed estendere la sua posizione nell'economia globale, la creazione e lo sfruttamento della conoscenza sono condizioni previe vitali. Per Debra Amidon, esperta di vaglia americana nel campo dell'innovazione e portavoce politico alla conferenza Baltic Dynamics 2004 di Riga, in Lettonia, tenutasi dal 10 al 12 settembre, l'obiettivo dell'Europa di creare per il Xxi secolo un'economia basata sulla conoscenza è giusto. La Amidon è stata descritta come uno degli architetti dell'economia della conoscenza, e la sua rete di consulenza internazionale Entovation 100 si estende adesso a 90 paesi in tutto il mondo. Ma sebbene approvi la mira dell'Europa all'economia della conoscenza, la Amidon identifica allo stesso tempo certi elementi di questa strategia a suo avviso datati e controproduttivi. La teoria economica tradizionale, ha detto alla conferenza, è basata sul concetto di scarsità, data la natura finita di risorse come mano d'opera, capitale e suolo. La conoscenza invece sfida questo principio perché prolifera, e quanto più è usata tanto più si diffonde. Inoltre si crea valore reale solo quando la conoscenza fluisce dal punto in cui è creata al punto in cui si avverte di essa il massimo bisogno. Dopo avere sottolineato i principi informatori dell'economia della conoscenza, la Dott.ssa Amidon ha fatto notare che alcuni punti dell'Agenda di Lisbona sono superflui. 'Il linguaggio della concorrenza taglia fuori le persone, mentre l'Europa deve estendersi al mondo. Nell'economia globale, il successo dell'Europa dipende da quello degli Usa, dell'Asia, dell'Africa, ecc. Dopo tutto, l'Europa è costruita su una piattaforma di cooperazione che desta l'invidia del mondo', ha detto. 'È opinione comune che la maggior parte di quello di cui una società, un paese o una regione hanno bisogno per essere innovativi sta al di là dei confini, per esempio clienti o partner internazionali. Pertanto poco importa quanto si sia grandi, anche l'Europa deve fondarsi sulla collaborazione internazionale e ricavare lezioni da tutto il mondo', ha proseguito la Amidon. Invece di puntare alla concorrenza e alla competitività, ha detto la Amidon al Notiziario Cordis, l'Ue dovrebbe puntare alla leadership: 'Voler essere un leader mondiale è un'ottima cosa, la leadership non chiude la porta alla collaborazione come fa invece la competitività. Incidentalmente, anche le politiche americane sono orientate alla competitività, la nostra iniziativa nazionale per l'innovazione per esempio è coordinata da un consiglio competitività', ha aggiunto. Rispondendo alle argomentazioni della Dott.ssa Amidon, Renate Weissenhorn, capo dell'unità reti per l'innovazione della Dg Imprese della Commissione, ha sottolineato che: 'Competitività non significa tanto concorrenza quanto diventare migliori. In questo contesto, il termine non ha connotazioni negative e la strategia dell'Ue non preclude la cooperazione, anzi, si basa sulla cooperazione'. Anche se molti indicatori mostrano effettivamente che il divario si va allargando tra i risultati economici di Unione europea e Stati Uniti, per esempio in settori come la produttività e l'investimento privato nella ricerca, la Amidon ritiene che in molto altre aree 'intangibili' l'Europa ha già un ruolo di leadership. 'La collaborazione internazionale, il rispetto della diversità, la creazione di una visione condivisa e di un linguaggio comune: tutte aree di grande forza per l'Ue', ha affermato. A conclusione della conferenza Baltic Dynamics 2004, la Dott.ssa Amidon si è detta 'colpita' per non aver sentito riferimento alcuno alla società dell'informazione. 'Credo che questo dimostri come gli esperti qui riuniti abbiano ben capito la differenza tra informazione e conoscenza. La conoscenza è essenzialmente umana - una funzione per l'apprendimento, lo scambio e l'adattamento - mentre l'informazione è semplicemente una cosa'. Si è anche sentita stimolata dal fatto che il fulcro delle discussioni all'avvenimento fossero le condizioni necessarie per l'innovazione invece dei prodotti finali o delle tecnologie. Affinché il settore pubblico possa effettivamente sostenere lo sviluppo di un'economia innovativa basata sulla conoscenza, la Amidon ha ribadito: 'Non è semplicemente questione di finanziare la R&s [ricerca e sviluppo], specificare tecnologie o generare idee; si tratta di creare la cultura e le condizioni per essere innovativi, promuovendo l'assunzione responsabile dei rischi e permettendo alle persone di imparare dai loro errori'. Non vi è un modello unico per un'economia della conoscenza di successo, ritiene la Amidon, perché anche se gli scopi possono essere identici, differenti città, regioni e paesi debbono studiare approcci differenti per concatenare la cultura, l'economia e l'istruzione fino a formare la base delle loro società della conoscenza. Considerata questa premessa, uno dei compiti della sua rete Entovation è monitorare e pubblicizzare l'emergere di 100 differenti 'zone della conoscenza' in tutto il mondo. 'L'idea è renderle visibili, e far risaltare quello che funziona e quello che no. Le amministrazioni delle varie città possono scambiare note e imparare l'una dall'altra, tutto per arrivare ad un migliore uso delle loro risorse tangibili e intangibili', ha spiegato. La Amidon ha infine concluso affermando che 'le regole del gioco sono molto cambiate. Stiamo creando un nuovo ordine economico mondiale, basato sul fluire della conoscenza invece che sulla tecnologia; sull'innovazione invece che sull'informazione, sulla collaborazione invece che sulla concorrenza'. Infolink: http://www.Entovation.com  
   
   
L'UNIONE EUROPEA DOVREBBE CONCENTRARSI SULLA LEADERSHIP INVECE CHE SULLA COMPETITIVITÀ: È QUANTO AFFERMA UNA ESPERTA D'INNOVAZIONE AMERICANA  
 
Bruxelles, 16 settembre 2004 - Oggi l'obiettivo di Lisbona dell'Ue, divenire entro il 2010 'la società basata sulla conoscenza più competitiva del mondo', è familiare un po' a tutti. I leader nazionali e i decisori politici dell'Ue sono concordi: se l'Europa vuole conservare ed estendere la sua posizione nell'economia globale, la creazione e lo sfruttamento della conoscenza sono condizioni previe vitali. Per Debra Amidon, esperta di vaglia americana nel campo dell'innovazione e portavoce politico alla conferenza Baltic Dynamics 2004 di Riga, in Lettonia, tenutasi dal 10 al 12 settembre, l'obiettivo dell'Europa di creare per il Xxi secolo un'economia basata sulla conoscenza è giusto. La Amidon è stata descritta come uno degli architetti dell'economia della conoscenza, e la sua rete di consulenza internazionale Entovation 100 si estende adesso a 90 paesi in tutto il mondo. Ma sebbene approvi la mira dell'Europa all'economia della conoscenza, la Amidon identifica allo stesso tempo certi elementi di questa strategia a suo avviso datati e controproduttivi. La teoria economica tradizionale, ha detto alla conferenza, è basata sul concetto di scarsità, data la natura finita di risorse come mano d'opera, capitale e suolo. La conoscenza invece sfida questo principio perché prolifera, e quanto più è usata tanto più si diffonde. Inoltre si crea valore reale solo quando la conoscenza fluisce dal punto in cui è creata al punto in cui si avverte di essa il massimo bisogno. Dopo avere sottolineato i principi informatori dell'economia della conoscenza, la Dott.ssa Amidon ha fatto notare che alcuni punti dell'Agenda di Lisbona sono superflui. 'Il linguaggio della concorrenza taglia fuori le persone, mentre l'Europa deve estendersi al mondo. Nell'economia globale, il successo dell'Europa dipende da quello degli Usa, dell'Asia, dell'Africa, ecc. Dopo tutto, l'Europa è costruita su una piattaforma di cooperazione che desta l'invidia del mondo', ha detto. 'È opinione comune che la maggior parte di quello di cui una società, un paese o una regione hanno bisogno per essere innovativi sta al di là dei confini, per esempio clienti o partner internazionali. Pertanto poco importa quanto si sia grandi, anche l'Europa deve fondarsi sulla collaborazione internazionale e ricavare lezioni da tutto il mondo', ha proseguito la Amidon. Invece di puntare alla concorrenza e alla competitività, ha detto la Amidon al Notiziario Cordis, l'Ue dovrebbe puntare alla leadership: 'Voler essere un leader mondiale è un'ottima cosa, la leadership non chiude la porta alla collaborazione come fa invece la competitività. Incidentalmente, anche le politiche americane sono orientate alla competitività, la nostra iniziativa nazionale per l'innovazione per esempio è coordinata da un consiglio competitività', ha aggiunto. Rispondendo alle argomentazioni della Dott.ssa Amidon, Renate Weissenhorn, capo dell'unità reti per l'innovazione della Dg Imprese della Commissione, ha sottolineato che: 'Competitività non significa tanto concorrenza quanto diventare migliori. In questo contesto, il termine non ha connotazioni negative e la strategia dell'Ue non preclude la cooperazione, anzi, si basa sulla cooperazione'. Anche se molti indicatori mostrano effettivamente che il divario si va allargando tra i risultati economici di Unione europea e Stati Uniti, per esempio in settori come la produttività e l'investimento privato nella ricerca, la Amidon ritiene che in molto altre aree 'intangibili' l'Europa ha già un ruolo di leadership. 'La collaborazione internazionale, il rispetto della diversità, la creazione di una visione condivisa e di un linguaggio comune: tutte aree di grande forza per l'Ue', ha affermato. A conclusione della conferenza Baltic Dynamics 2004, la Dott.ssa Amidon si è detta 'colpita' per non aver sentito riferimento alcuno alla società dell'informazione. 'Credo che questo dimostri come gli esperti qui riuniti abbiano ben capito la differenza tra informazione e conoscenza. La conoscenza è essenzialmente umana - una funzione per l'apprendimento, lo scambio e l'adattamento - mentre l'informazione è semplicemente una cosa'. Si è anche sentita stimolata dal fatto che il fulcro delle discussioni all'avvenimento fossero le condizioni necessarie per l'innovazione invece dei prodotti finali o delle tecnologie. Affinché il settore pubblico possa effettivamente sostenere lo sviluppo di un'economia innovativa basata sulla conoscenza, la Amidon ha ribadito: 'Non è semplicemente questione di finanziare la R&s [ricerca e sviluppo], specificare tecnologie o generare idee; si tratta di creare la cultura e le condizioni per essere innovativi, promuovendo l'assunzione responsabile dei rischi e permettendo alle persone di imparare dai loro errori'. Non vi è un modello unico per un'economia della conoscenza di successo, ritiene la Amidon, perché anche se gli scopi possono essere identici, differenti città, regioni e paesi debbono studiare approcci differenti per concatenare la cultura, l'economia e l'istruzione fino a formare la base delle loro società della conoscenza. Considerata questa premessa, uno dei compiti della sua rete Entovation è monitorare e pubblicizzare l'emergere di 100 differenti 'zone della conoscenza' in tutto il mondo. 'L'idea è renderle visibili, e far risaltare quello che funziona e quello che no. Le amministrazioni delle varie città possono scambiare note e imparare l'una dall'altra, tutto per arrivare ad un migliore uso delle loro risorse tangibili e intangibili', ha spiegato. La Amidon ha infine concluso affermando che 'le regole del gioco sono molto cambiate. Stiamo creando un nuovo ordine economico mondiale, basato sul fluire della conoscenza invece che sulla tecnologia; sull'innovazione invece che sull'informazione, sulla collaborazione invece che sulla concorrenza'. Infolink: http://www.Entovation.com  
   
   
STANCA: "UN IMPEGNO SENZA PRECEDENTI DEL GOVERNO PER LO SVILUPPO DELLA SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE NEL SUD"  
 
 Bari, 16 settembre 2004 - "Non è vero che il Governo non ha investito risorse nel Mezzogiorno. Anzi, per la prima volta nel nostro Paese abbiamo una politica specifica per lo sviluppo della Società dell'Informazione nel Sud e l'Accordo di Programma Quadro con la Regione Puglia è una ulteriore dimostrazione dell'impegno del Governo, con particolare riguardo all'accelerazione dei progetti di alfabetizzazione informatica dei cittadini, delle misure per la competitività delle imprese e per l'ammodernamento della pubblica amministrazione locale". Così, nel corso di una conferenza stampa a Bari, Lucio Stanca, Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, ha sottolineato la novità dell'iniziativa presentata con il Presidente della Regione, Raffaele Fitto, per dotare la Puglia di strumenti innovativi, moderni ed efficaci. Anzi, ha aggiunto il Ministro, "in questa strategia oggi si realizza un momento importante perché c'è la firma del primo Accordo di Programma Quadro (Apq) con il finanziamento del mio ministero". Il Ministro ha ricordato che "solo nel 2003 il Cipe ha assegnato alla Società dell'Informazione nel Sud tre rilevanti tranche di finanziamenti per un totale di ben 526 milioni di € in tre anni. Ed a queste risorse si devono poi aggiungere i fondi regionali, che consentono una più capillare attuazione dei progetti sul territorio in materia di innovazione tecnologica per la Pubblica amministrazione locale, i cittadini e le imprese". Ad esempio, Stanca ha sottolineato che "i 14,6 milioni di € che la Regione Puglia ha ricevuto dal Cipe per l'Accordo di Programma Quadro, assieme alle risorse da me stanziate e quella comunitarie assommano a ben 67,4 milioni di €". Non solo, ma l'esponente di Governo ha assicurato che "l'intesa odierna non esaurisce le risorse per la realizzazione della Società dell'Informazione in Puglia in quanto ci sono quelle disponibili per la 2.A fase di e-Government e nei prossimi mesi promuoveremo iniziative per alcune decine di milioni di €". Il Ministro Stanca ha inoltre messo in evidenza che "per queste iniziative abbiamo adottato un originale metodo, già sperimentato con successo nella 1.A fase di e-Government, per Regioni ed enti locali, basato sulla condivisione della strategia e sulla cooperazione con le autonomie locali, sulla definizione di un quadro di riferimento condiviso e, non ultimo, sul rispetto delle specificità e della vocazione di ogni realtà territoriale". Così che, ha annunciato Stanca, "entro il dicembre prossimo tutte le Regioni del Sud, come la Regione Puglia, avranno sottoscritto con il mio ministero gli Accordi di Programma Quadro per la Società dell'Informazione". Per quanto riguarda l'Apq con la Regione Puglia, il Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie ha spiegato che esso si sviluppa lungo tre assi programmatici: 1) infrastruttura di comunicazione a banda larga; 2) lo sviluppo della Pubblica amministrazione digitale (e-Government); 3) innovazione digitale nelle imprese. Questa, nello specifico, la ripartizione delle aree di intervento :
Milioni di Euro
1 Infrastrutture Comunicazione Larga Banda - Realizzazione di infrastrutture in larga banda che saranno rese disponibili agli operatori del settore per offrire servizi alle imprese, Pubblica amministrazione e cittadini nelle aree dove i ritorni sono insufficienti a attirare l'iniziativa privata. La Regione Puglia ha individuato le zone più svantaggiate in cui sviluppare il progetto: Sub Appennino Dauno; Gargano; Sud Salento 18,0
2 Sistema Pubblico Connettività Della Puglia (Rupar 2) per poter far parte del Sistema Pubblico 12,5
3 Centri Accesso Pubblico A Servizi Digitali Avanzati - Si prevede la realizzazione di 20 (uno ogni circa 3 Comuni) Centri di accesso per i cittadini e 40 Punti di accesso (chioschi), per i Comuni delle aree del Sub Appennino Dauno e del Sud Salento, che risultano le meno servite. 5,7
4 Progetto Pilota Procura Della Repubblica Lecce 2,9
5 Centri Servizio Territoriali Di E-gov Per Piccoli/medi Comuni Vista la distribuzione sul territorio dei Comuni piccoli e medi meno presenti o attrezzati, si individuano nelle province di Foggia, Taranto e Lecce i territori dove creare 3 Centri Servizi Territoriali. 4,8
6 Centro Territoriale Per Aggregazione Processi Acquisto Degli Enti Locali - La Regione Puglia, titolare del progetto, si avvarrà della collaborazione di Innovazione Italia Spa 3,5
7 Rete Di Accesso Al Sistema Sanitario Regionale - si prevede la costituzione di un sistema integrato di comunicazione e condivisione delle informazioni, sia di tipo amministrativo-contabile che di tipo medicale, tra gli attori del sistema sanitario regionale. 11,5
8 Rete Dei Medici Di Medicina Generale 4,8
9 Osservatorio Società Dell'informazione 0,6
10 Distretto Digitale A Supporto Della Filiera Produttiva Del Tessile-abbigliamento In Puglia - Il Progetto ha natura interregionale e vede coinvolti il Dipartimento per l'Innovazione e le Tecnologie, le Regioni Puglia, Campania, Sicilia. 3,1
 
   
   
STANCA: "UN IMPEGNO SENZA PRECEDENTI DEL GOVERNO PER LO SVILUPPO DELLA SOCIETÀ DELL'INFORMAZIONE NEL SUD"  
 
 Bari, 16 settembre 2004 - "Non è vero che il Governo non ha investito risorse nel Mezzogiorno. Anzi, per la prima volta nel nostro Paese abbiamo una politica specifica per lo sviluppo della Società dell'Informazione nel Sud e l'Accordo di Programma Quadro con la Regione Puglia è una ulteriore dimostrazione dell'impegno del Governo, con particolare riguardo all'accelerazione dei progetti di alfabetizzazione informatica dei cittadini, delle misure per la competitività delle imprese e per l'ammodernamento della pubblica amministrazione locale". Così, nel corso di una conferenza stampa a Bari, Lucio Stanca, Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, ha sottolineato la novità dell'iniziativa presentata con il Presidente della Regione, Raffaele Fitto, per dotare la Puglia di strumenti innovativi, moderni ed efficaci. Anzi, ha aggiunto il Ministro, "in questa strategia oggi si realizza un momento importante perché c'è la firma del primo Accordo di Programma Quadro (Apq) con il finanziamento del mio ministero". Il Ministro ha ricordato che "solo nel 2003 il Cipe ha assegnato alla Società dell'Informazione nel Sud tre rilevanti tranche di finanziamenti per un totale di ben 526 milioni di € in tre anni. Ed a queste risorse si devono poi aggiungere i fondi regionali, che consentono una più capillare attuazione dei progetti sul territorio in materia di innovazione tecnologica per la Pubblica amministrazione locale, i cittadini e le imprese". Ad esempio, Stanca ha sottolineato che "i 14,6 milioni di € che la Regione Puglia ha ricevuto dal Cipe per l'Accordo di Programma Quadro, assieme alle risorse da me stanziate e quella comunitarie assommano a ben 67,4 milioni di €". Non solo, ma l'esponente di Governo ha assicurato che "l'intesa odierna non esaurisce le risorse per la realizzazione della Società dell'Informazione in Puglia in quanto ci sono quelle disponibili per la 2.A fase di e-Government e nei prossimi mesi promuoveremo iniziative per alcune decine di milioni di €". Il Ministro Stanca ha inoltre messo in evidenza che "per queste iniziative abbiamo adottato un originale metodo, già sperimentato con successo nella 1.A fase di e-Government, per Regioni ed enti locali, basato sulla condivisione della strategia e sulla cooperazione con le autonomie locali, sulla definizione di un quadro di riferimento condiviso e, non ultimo, sul rispetto delle specificità e della vocazione di ogni realtà territoriale". Così che, ha annunciato Stanca, "entro il dicembre prossimo tutte le Regioni del Sud, come la Regione Puglia, avranno sottoscritto con il mio ministero gli Accordi di Programma Quadro per la Società dell'Informazione". Per quanto riguarda l'Apq con la Regione Puglia, il Ministro per l'Innovazione e le Tecnologie ha spiegato che esso si sviluppa lungo tre assi programmatici: 1) infrastruttura di comunicazione a banda larga; 2) lo sviluppo della Pubblica amministrazione digitale (e-Government); 3) innovazione digitale nelle imprese. Questa, nello specifico, la ripartizione delle aree di intervento :
Milioni di Euro
1 Infrastrutture Comunicazione Larga Banda - Realizzazione di infrastrutture in larga banda che saranno rese disponibili agli operatori del settore per offrire servizi alle imprese, Pubblica amministrazione e cittadini nelle aree dove i ritorni sono insufficienti a attirare l'iniziativa privata. La Regione Puglia ha individuato le zone più svantaggiate in cui sviluppare il progetto: Sub Appennino Dauno; Gargano; Sud Salento 18,0
2 Sistema Pubblico Connettività Della Puglia (Rupar 2) per poter far parte del Sistema Pubblico 12,5
3 Centri Accesso Pubblico A Servizi Digitali Avanzati - Si prevede la realizzazione di 20 (uno ogni circa 3 Comuni) Centri di accesso per i cittadini e 40 Punti di accesso (chioschi), per i Comuni delle aree del Sub Appennino Dauno e del Sud Salento, che risultano le meno servite. 5,7
4 Progetto Pilota Procura Della Repubblica Lecce 2,9
5 Centri Servizio Territoriali Di E-gov Per Piccoli/medi Comuni Vista la distribuzione sul territorio dei Comuni piccoli e medi meno presenti o attrezzati, si individuano nelle province di Foggia, Taranto e Lecce i territori dove creare 3 Centri Servizi Territoriali. 4,8
6 Centro Territoriale Per Aggregazione Processi Acquisto Degli Enti Locali - La Regione Puglia, titolare del progetto, si avvarrà della collaborazione di Innovazione Italia Spa 3,5
7 Rete Di Accesso Al Sistema Sanitario Regionale - si prevede la costituzione di un sistema integrato di comunicazione e condivisione delle informazioni, sia di tipo amministrativo-contabile che di tipo medicale, tra gli attori del sistema sanitario regionale. 11,5
8 Rete Dei Medici Di Medicina Generale 4,8
9 Osservatorio Società Dell'informazione 0,6
10 Distretto Digitale A Supporto Della Filiera Produttiva Del Tessile-abbigliamento In Puglia - Il Progetto ha natura interregionale e vede coinvolti il Dipartimento per l'Innovazione e le Tecnologie, le Regioni Puglia, Campania, Sicilia. 3,1
 
   
   
DATI DI SINTESI DEL CONTO DEL SETTORE STATALE – LUGLIO 2004  
 
Roma, 15 settembre 2004  - Il Mef i dati di sintesi del conto del settore statale del mese di luglio 2004. Fabbisogno del settore statale del mese di luglio 2004
Milioni di euro
Formazione del fabbisogno
Entrate 40.117
Spese 40.004
di cui: spesa per interessi 8.438
Fabbisogno (-) / Disponibilità (+) 113
Copertura
Totale -113
Titoli a breve termine -320
Titoli a medio-lungo termine -4.829
Titoli esteri -428
Altre operazioni (1) 5.464
Comprendono la raccolta postale e il conto di disponibilità.
 
   
   
DATI DI SINTESI DEL CONTO DEL SETTORE STATALE – LUGLIO 2004  
 
Roma, 15 settembre 2004  - Il Mef i dati di sintesi del conto del settore statale del mese di luglio 2004. Fabbisogno del settore statale del mese di luglio 2004
Milioni di euro
Formazione del fabbisogno
Entrate 40.117
Spese 40.004
di cui: spesa per interessi 8.438
Fabbisogno (-) / Disponibilità (+) 113
Copertura
Totale -113
Titoli a breve termine -320
Titoli a medio-lungo termine -4.829
Titoli esteri -428
Altre operazioni (1) 5.464
Comprendono la raccolta postale e il conto di disponibilità.
 
   
   
ASTE TITOLI DI STATO A MEDIO/LUNGO TERMINE DEL 17 SETTEMBRE 2004  
 
btp 3,00 % btp 5,00%
Scadenza 15.04.2009 01.08.2034
Cod./tranche it0003652077/9 it0003535157/7
Imp.offerto 2000 2500
Regolamento 17.09.2004 17.09.2004
Imp.domandato 4454 4976
Imp.assegnato 2000 2500
Prezzo aggiudicazione 98,90 102,55
Prezzo esclusione 96,941 99,618
Rendimento lordo 3,29 4,89
Variazione Rend.asta prec.(*) -0,2 -0,36
Rendimento netto 2,87 4,26
Riparto 11,872 94,981
Importo in circolazione (mln) 13750 18541
Riapertura (mln) 200 250
Prezzo nettisti 98,885357 102,541365
(*) raffronto con titolo di pari durata
Elaborazione Assiom
 
   
   
ASTE TITOLI DI STATO A MEDIO/LUNGO TERMINE DEL 17 SETTEMBRE 2004  
 
btp 3,00 % btp 5,00%
Scadenza 15.04.2009 01.08.2034
Cod./tranche it0003652077/9 it0003535157/7
Imp.offerto 2000 2500
Regolamento 17.09.2004 17.09.2004
Imp.domandato 4454 4976
Imp.assegnato 2000 2500
Prezzo aggiudicazione 98,90 102,55
Prezzo esclusione 96,941 99,618
Rendimento lordo 3,29 4,89
Variazione Rend.asta prec.(*) -0,2 -0,36
Rendimento netto 2,87 4,26
Riparto 11,872 94,981
Importo in circolazione (mln) 13750 18541
Riapertura (mln) 200 250
Prezzo nettisti 98,885357 102,541365
(*) raffronto con titolo di pari durata
Elaborazione Assiom
 
   
   
L’ANDAMENTO DEI MERCATI E PROSPETTIVE DI SVILUPPO DEL FAR EAST RAPPORTO SEMESTRALE DI UNION INVESTMENT  
 
Milano, 16 settembre 2004 - Contrariamente a Usa ed Europa, il mercato azionario giapponese negli ultimi 6 mesi ha registrato un andamento decisamente positivo. L’indice Nikkei ha registrato una performance pari all’11% e uno dei fattori determinanti di tale sviluppo é rappresentato dal quadro macroeconomico generale che mostra una solida ripresa della congiuntura locale. Se inizialmente si attribuiva questo trend unicamente alle intense attivitá di export, successivamente si sono evidenziati segnali di crescita anche per la domanda interna, presupposto essenziale per una ripresa duratura. Non solo é calato il tasso di disoccupazione (attualmente al di sotto del 5%) ma la produzione industriale, i consumi dei privati e le nuove costruzioni hanno registrato aumenti significativi e oltre a impulsi di carattere macroeconomico, le imprese hanno beneficiato del flusso di notizie positive. Profonde ristrutturazioni hanno migliorato la situazione delle imprese giapponesi e i dati aziendali si sono spesso rivelati migliori delle aspettative. In maggio il mercato giapponese ha subito forti perdite a causa delle ormai note manovre del Governo cinese volte a frenare il boom congiunturale che hanno colpito l’economia deputata a essere il motore trainante per la crescita del continente asiatico. La difficile di difficoltà ora é stata però superata e il trend positivo sembra continuare, tanto che gli operatori non sembrano credere che un “raffreddamento” dell’economia cinese possa influenzare negativamente le attività di export del Giappone. Nel recente rapporto „Tankan“, che riporta ogni trimestre il sentiment delle imprese, la Banca del Giappone ha voluto evidenziare che, se pur per le imprese si sia aperta una fase di ripresa, gli investimenti languono e vengono intrapresi con estrema cautela. Non é da escludere che verso la fine dell‘estate, quando saranno pubblicate le previsioni degli utili relativi alla seconda metà dell’anno fiscale che si chiude nel 2005, si possano avere sorprese in merito agli utili aziendali. Poiché infatti le ultime previsioni relative all´anno in corso si sono dimostrate piuttosto conservative non sono da escludere revisioni (al rialzo), il che potrebbe determinare un rally di fine anno. Per quanto riguarda il mercato giapponese suggeriamo di sfruttare eventuali fasi di debolezza dovute anche alla relativa calma dei periodi estivi per aprire o incrementare posizioni in titoli azionari. Favoriamo i titoli dei settori ciclico (late cyclical) e i consumi, l’immobiliare, il finanziario e i servizi. Passando all’analisi dei mercati emergenti dell’area asiatica dobbiamo rilevare che hanno vissuto 6 mesi piuttosto difficili. Il contesto macroeconomico favorevole, gli utili aziendali positivi e i forti impulsi di crescita facevano credere che anche il 2004 potesse registrare una performance brillante come avvenuto nel 2003, rendendo questa regione una delle più ambite per gli investitori internazionali. Invece il trend positivo é proseguito sino alla fine di aprile, dopodiché si sono registrate forti correzioni dipese principalmente dalle manovre decise della Cina e volte ad evitare un surriscaldamento congiunturale. La paura che la Cina potesse perdere il ruolo di motore per la crescita economica dell’intera regione asiatica ha provocato panic-sellings e un’inversione del sentiment, accentuati poi dai timori relativi a un´aumento del tasso di sconto da parte della Fed e dal rincaro del greggio. Il risultato é stato un azzeramento della crescita registrata sui listini sino a quel momento. La Cina e la Tailandia hanno perso di più rispetto agli altri paesi (in particolare il segmento cinese delle azioni H-shares), mentre anche l’India ha subito forti perdite amplificate dalle notizie di carattere politico. Nonostante la volatilità a breve termine non temiamo però sviluppi negativi per questa regione. Al contrario, a lungo termine, riteniamo che il continente asiatico offra solide opportunità di sviluppo, confortate da previsioni ottimistiche circa il tasso di crescita del Pil per l´Asia (previsto al 5% per il 2004).  
   
   
L’ANDAMENTO DEI MERCATI E PROSPETTIVE DI SVILUPPO DEL FAR EAST RAPPORTO SEMESTRALE DI UNION INVESTMENT  
 
Milano, 16 settembre 2004 - Contrariamente a Usa ed Europa, il mercato azionario giapponese negli ultimi 6 mesi ha registrato un andamento decisamente positivo. L’indice Nikkei ha registrato una performance pari all’11% e uno dei fattori determinanti di tale sviluppo é rappresentato dal quadro macroeconomico generale che mostra una solida ripresa della congiuntura locale. Se inizialmente si attribuiva questo trend unicamente alle intense attivitá di export, successivamente si sono evidenziati segnali di crescita anche per la domanda interna, presupposto essenziale per una ripresa duratura. Non solo é calato il tasso di disoccupazione (attualmente al di sotto del 5%) ma la produzione industriale, i consumi dei privati e le nuove costruzioni hanno registrato aumenti significativi e oltre a impulsi di carattere macroeconomico, le imprese hanno beneficiato del flusso di notizie positive. Profonde ristrutturazioni hanno migliorato la situazione delle imprese giapponesi e i dati aziendali si sono spesso rivelati migliori delle aspettative. In maggio il mercato giapponese ha subito forti perdite a causa delle ormai note manovre del Governo cinese volte a frenare il boom congiunturale che hanno colpito l’economia deputata a essere il motore trainante per la crescita del continente asiatico. La difficile di difficoltà ora é stata però superata e il trend positivo sembra continuare, tanto che gli operatori non sembrano credere che un “raffreddamento” dell’economia cinese possa influenzare negativamente le attività di export del Giappone. Nel recente rapporto „Tankan“, che riporta ogni trimestre il sentiment delle imprese, la Banca del Giappone ha voluto evidenziare che, se pur per le imprese si sia aperta una fase di ripresa, gli investimenti languono e vengono intrapresi con estrema cautela. Non é da escludere che verso la fine dell‘estate, quando saranno pubblicate le previsioni degli utili relativi alla seconda metà dell’anno fiscale che si chiude nel 2005, si possano avere sorprese in merito agli utili aziendali. Poiché infatti le ultime previsioni relative all´anno in corso si sono dimostrate piuttosto conservative non sono da escludere revisioni (al rialzo), il che potrebbe determinare un rally di fine anno. Per quanto riguarda il mercato giapponese suggeriamo di sfruttare eventuali fasi di debolezza dovute anche alla relativa calma dei periodi estivi per aprire o incrementare posizioni in titoli azionari. Favoriamo i titoli dei settori ciclico (late cyclical) e i consumi, l’immobiliare, il finanziario e i servizi. Passando all’analisi dei mercati emergenti dell’area asiatica dobbiamo rilevare che hanno vissuto 6 mesi piuttosto difficili. Il contesto macroeconomico favorevole, gli utili aziendali positivi e i forti impulsi di crescita facevano credere che anche il 2004 potesse registrare una performance brillante come avvenuto nel 2003, rendendo questa regione una delle più ambite per gli investitori internazionali. Invece il trend positivo é proseguito sino alla fine di aprile, dopodiché si sono registrate forti correzioni dipese principalmente dalle manovre decise della Cina e volte ad evitare un surriscaldamento congiunturale. La paura che la Cina potesse perdere il ruolo di motore per la crescita economica dell’intera regione asiatica ha provocato panic-sellings e un’inversione del sentiment, accentuati poi dai timori relativi a un´aumento del tasso di sconto da parte della Fed e dal rincaro del greggio. Il risultato é stato un azzeramento della crescita registrata sui listini sino a quel momento. La Cina e la Tailandia hanno perso di più rispetto agli altri paesi (in particolare il segmento cinese delle azioni H-shares), mentre anche l’India ha subito forti perdite amplificate dalle notizie di carattere politico. Nonostante la volatilità a breve termine non temiamo però sviluppi negativi per questa regione. Al contrario, a lungo termine, riteniamo che il continente asiatico offra solide opportunità di sviluppo, confortate da previsioni ottimistiche circa il tasso di crescita del Pil per l´Asia (previsto al 5% per il 2004).  
   
   
L’ANDAMENTO DEI MERCATI E LE PROSPETTIVE DI SVILUPPO DEI MERCATI USA ED EUROPEI RAPPORTO SEMESTRALE DI UNION INVESTMENT  
 
Milano, 16 settembre 2004 - Nella prima metà del 2004 i mercati azionari internazionali sono stati caratterizzati da una fase piuttosto turbolenta, caratterizzata da estrema volatilità, determinata da numerosi fattori quali attentati, il preoccupante rialzo del prezzo del greggio, la “sindrome cinese” e l´inversione dei tassi negli Usa. La congiuntura statunitense ha svolto una funzione determinante per l´economia mondiale e il bilancio finale é stato positivo, nonostante i risultati varino estremamente da regione a regione. I mercati azionari in Usa e in Europa lasciano alle spalle un primo semestre che, eccezion fatta per l’elevata volatilità, non hanno registrato trends significativi. L´attenzione degli operatori si é concentrata verso gli sviluppi della congiuntura statunitense responsabile dell’andamento altalenante dei mercati azionari. I dubbi iniziali circa la solidità della ripresa sono stati fugati dai positivi dati sul mercato del lavoro, che hanno rafforzato la fiducia nell’economia americana e contribuito alla formazione di un sentiment positivo. Oltre all’ottimismo circa la congiuntura, sono però cresciute anche le paure relative a un aumento dei tassi, poiché le riprese economiche sono sempre accompagnate da tendenze inflazionistiche. E l´occasione, da parte della Fed, per alzare i tassi é stata colta alla fine di giugno. La Banca Centrale statunitense ha alzato di 25 punti base il tasso di sconto, ora attestato a 1,25%, lasciando la porta aperta a ulteriori rialzi. Il contesto macroeconomico del Vecchio Continente é stato invece caratterizzato da un clima complessivamente positivo malgrado l’incapacità della domanda interna di stimolare l´industria locale. Inoltre, l´inatteso calo dell’indice del sentiment tedesco (Ifo) ha dimostrato che la Germania non é riuscita a consolidare il trend di ripresa. Da parte delle imprese, infine, si sono avuti dati sostanzialmente positivi alternati però a una serie di dati macroeconomici controversi. Sono stati soprattutto i mesi di marzo e maggio (che hanno fatto registrare rispettivamente dati deludenti e l´attentato di Madrid) a innervosire i mercati; i timori circa un rialzo dei tassi e l´aumento del prezzo del greggio hanno poi spinto ulteriormente al ribasso i listini. Il quadro finale é neutrale: il Djia ha registrato un moderato + 0,2% nei primi 6 mesi del 2004, mentre il Dax é cresciuto del 2%. Ll settore tecnologico ha registrato la performance migliore: il Nasdaq ha concluso il semestre con una crescita di poco superiore al 2% mentre il Tecdax ha registrato un +6%. Rimaniamo comunque positivi sia sul mercato azionario statunitense che su quello europeo: la robustezza della congiuntura Usa appare intatta (nonostante le previsioni del Bip per il primo trimestre 2004 siano state abbassate al 3,9%) grazie al miglioramento della fiducia dei consumatori, all‘aumento degli investimenti delle imprese, alla situazione utili e al miglioramento del mercato del lavoro. Tutti questi elementi forniscono uno stimolo ideale, perchè i mercati azionari nei prossimi 6 mesi possano performare positivamente. Contrariamente all´Europa, le valutazioni di molti titoli americani ci sembrano però già troppo elevate inducendoci ad adottare uno stock picking altamente selettivo che tenga conto dell’attuale scenario. Anche per quanto riguarda l´Europa, siamo convinti che siano presenti gli elementi necessari per una ripresa duratura. Ciò che più ci convince della ripresa del Vecchio Continente é la dinamica degli utili aziendali in relazione alle basse valutazioni rispetto ai concorrenti Usa; consigliamo quindi di mantenere gli investimenti attuali in titoli europei e di sfruttare eventuali fasi di debolezza o correzione per incrementare le posizioni. Oltre a preferire quindi i titoli europei a quelli americani, nello specifico sul mercato europeo privilegiamo i titoli tedeschi.  
   
   
L’ANDAMENTO DEI MERCATI E LE PROSPETTIVE DI SVILUPPO DEI MERCATI USA ED EUROPEI RAPPORTO SEMESTRALE DI UNION INVESTMENT  
 
Milano, 16 settembre 2004 - Nella prima metà del 2004 i mercati azionari internazionali sono stati caratterizzati da una fase piuttosto turbolenta, caratterizzata da estrema volatilità, determinata da numerosi fattori quali attentati, il preoccupante rialzo del prezzo del greggio, la “sindrome cinese” e l´inversione dei tassi negli Usa. La congiuntura statunitense ha svolto una funzione determinante per l´economia mondiale e il bilancio finale é stato positivo, nonostante i risultati varino estremamente da regione a regione. I mercati azionari in Usa e in Europa lasciano alle spalle un primo semestre che, eccezion fatta per l’elevata volatilità, non hanno registrato trends significativi. L´attenzione degli operatori si é concentrata verso gli sviluppi della congiuntura statunitense responsabile dell’andamento altalenante dei mercati azionari. I dubbi iniziali circa la solidità della ripresa sono stati fugati dai positivi dati sul mercato del lavoro, che hanno rafforzato la fiducia nell’economia americana e contribuito alla formazione di un sentiment positivo. Oltre all’ottimismo circa la congiuntura, sono però cresciute anche le paure relative a un aumento dei tassi, poiché le riprese economiche sono sempre accompagnate da tendenze inflazionistiche. E l´occasione, da parte della Fed, per alzare i tassi é stata colta alla fine di giugno. La Banca Centrale statunitense ha alzato di 25 punti base il tasso di sconto, ora attestato a 1,25%, lasciando la porta aperta a ulteriori rialzi. Il contesto macroeconomico del Vecchio Continente é stato invece caratterizzato da un clima complessivamente positivo malgrado l’incapacità della domanda interna di stimolare l´industria locale. Inoltre, l´inatteso calo dell’indice del sentiment tedesco (Ifo) ha dimostrato che la Germania non é riuscita a consolidare il trend di ripresa. Da parte delle imprese, infine, si sono avuti dati sostanzialmente positivi alternati però a una serie di dati macroeconomici controversi. Sono stati soprattutto i mesi di marzo e maggio (che hanno fatto registrare rispettivamente dati deludenti e l´attentato di Madrid) a innervosire i mercati; i timori circa un rialzo dei tassi e l´aumento del prezzo del greggio hanno poi spinto ulteriormente al ribasso i listini. Il quadro finale é neutrale: il Djia ha registrato un moderato + 0,2% nei primi 6 mesi del 2004, mentre il Dax é cresciuto del 2%. Ll settore tecnologico ha registrato la performance migliore: il Nasdaq ha concluso il semestre con una crescita di poco superiore al 2% mentre il Tecdax ha registrato un +6%. Rimaniamo comunque positivi sia sul mercato azionario statunitense che su quello europeo: la robustezza della congiuntura Usa appare intatta (nonostante le previsioni del Bip per il primo trimestre 2004 siano state abbassate al 3,9%) grazie al miglioramento della fiducia dei consumatori, all‘aumento degli investimenti delle imprese, alla situazione utili e al miglioramento del mercato del lavoro. Tutti questi elementi forniscono uno stimolo ideale, perchè i mercati azionari nei prossimi 6 mesi possano performare positivamente. Contrariamente all´Europa, le valutazioni di molti titoli americani ci sembrano però già troppo elevate inducendoci ad adottare uno stock picking altamente selettivo che tenga conto dell’attuale scenario. Anche per quanto riguarda l´Europa, siamo convinti che siano presenti gli elementi necessari per una ripresa duratura. Ciò che più ci convince della ripresa del Vecchio Continente é la dinamica degli utili aziendali in relazione alle basse valutazioni rispetto ai concorrenti Usa; consigliamo quindi di mantenere gli investimenti attuali in titoli europei e di sfruttare eventuali fasi di debolezza o correzione per incrementare le posizioni. Oltre a preferire quindi i titoli europei a quelli americani, nello specifico sul mercato europeo privilegiamo i titoli tedeschi.  
   
   
L’ANDAMENTO DEI MERCATI E PROSPETTIVE DI SVILUPPO DEI MERCATI DELL’EST RAPPORTO SEMESTRALE DI UNION INVESTMENT  
 
Milano, 16 settembre 2004 - A parte il mese di maggio, mese in cui non sono riusciti a sottrarsi al sentiment negativo generale, i mercati emergenti dell’Europa orientale mostrano ancora prospettive di crescita eccellenti. Oltre alla borsa ceca anche il listino ungherese ha evidenziato una performance positiva. In Ungheria si sono registrati diversi segnali di ripresa e i cambiamenti politici di inizio 2004 sono stati accolti positivamente dal mercato lasciando ben sperare in un contenimento del deficit di bilancio e nella stabilizzazione della valuta locale. In questo scenario positivo é stata comunque la Russia a brillare, grazie alla sua performance nettamente superiore rispetto agli altri paesi dell'area. Una serie di notizie positive, quali i dati macroeconomici e aziendali favorevoli, prezzi del greggio e dei metalli in rialzo e il rating-upgrade da parte di Standard&poor’s a Bb+ (di un solo livello inferiore all´Investment Grade) hanno stimolato l´attivitá borsistica e focalizzato l’attenzione di molti investitori istituzionali. Oltre a ció, la rielezione di Putin ha rafforzato le speranze relative al proseguimento del processo di riforme in atto. Nel solo mese di Aprile l´indice Rts ha registrato una crescita di ben +38%, poi annullata dalle notizie relative a Yukos. Infatti Il pericolo di insolvenza del player petrolifero locale ha pesato fortemente sul mercato russo. Un altro fattore che ha inciso ulteriormente è stato il crollo dei prezzi delle materie prime (soprattutto di nichel, rame e alluminio) provocato dalle manovre della Cina, con il risultato che l´indice Rts ha perso quasi tutti i guadagni conquistati fino a metà anno, registrando una crescita limitata al solo 3%. I dati macroeconomici (in particolare le previsioni di crescita del Pil per il 2004 a + 6,5%) come pure un intenso flusso di notizie relativo ai programmi di riforma per l´economia e l´industria ci rendono però fiduciosi sugli sviluppi del mercato russo a lungo termine. Oltre alla Russia prediligiamo il mercato azionario ungherese, che con un rapporto prezzo/utili intorno a 10 sulla base delle stime utili 2005, offre titoli fortemente sottovalutati. Confidiamo inoltre sulla capacità del Governo ungherese di risolvere il problema del budget deficitario e della ristabilizzazione della valuta locale. Per quanto riguarda la Polonia la ripresa si delinea sempre più chiara, offrendo interessanti prospettive d'investimento. Siamo però più cauti circa il listino di Varsavia perché crediamo che il mercato abbia giá scontato in buona parte questi sviluppi positivi. Se si considera, inoltre, il rapporto prezzo/utili di circa 15 sulla base delle stime utili per il 2005, la borsa polacca presenta valutazioni piú elevate rispetto ad altre.  
   
   
L’ANDAMENTO DEI MERCATI E PROSPETTIVE DI SVILUPPO DEI MERCATI DELL’EST RAPPORTO SEMESTRALE DI UNION INVESTMENT  
 
Milano, 16 settembre 2004 - A parte il mese di maggio, mese in cui non sono riusciti a sottrarsi al sentiment negativo generale, i mercati emergenti dell’Europa orientale mostrano ancora prospettive di crescita eccellenti. Oltre alla borsa ceca anche il listino ungherese ha evidenziato una performance positiva. In Ungheria si sono registrati diversi segnali di ripresa e i cambiamenti politici di inizio 2004 sono stati accolti positivamente dal mercato lasciando ben sperare in un contenimento del deficit di bilancio e nella stabilizzazione della valuta locale. In questo scenario positivo é stata comunque la Russia a brillare, grazie alla sua performance nettamente superiore rispetto agli altri paesi dell'area. Una serie di notizie positive, quali i dati macroeconomici e aziendali favorevoli, prezzi del greggio e dei metalli in rialzo e il rating-upgrade da parte di Standard&poor’s a Bb+ (di un solo livello inferiore all´Investment Grade) hanno stimolato l´attivitá borsistica e focalizzato l’attenzione di molti investitori istituzionali. Oltre a ció, la rielezione di Putin ha rafforzato le speranze relative al proseguimento del processo di riforme in atto. Nel solo mese di Aprile l´indice Rts ha registrato una crescita di ben +38%, poi annullata dalle notizie relative a Yukos. Infatti Il pericolo di insolvenza del player petrolifero locale ha pesato fortemente sul mercato russo. Un altro fattore che ha inciso ulteriormente è stato il crollo dei prezzi delle materie prime (soprattutto di nichel, rame e alluminio) provocato dalle manovre della Cina, con il risultato che l´indice Rts ha perso quasi tutti i guadagni conquistati fino a metà anno, registrando una crescita limitata al solo 3%. I dati macroeconomici (in particolare le previsioni di crescita del Pil per il 2004 a + 6,5%) come pure un intenso flusso di notizie relativo ai programmi di riforma per l´economia e l´industria ci rendono però fiduciosi sugli sviluppi del mercato russo a lungo termine. Oltre alla Russia prediligiamo il mercato azionario ungherese, che con un rapporto prezzo/utili intorno a 10 sulla base delle stime utili 2005, offre titoli fortemente sottovalutati. Confidiamo inoltre sulla capacità del Governo ungherese di risolvere il problema del budget deficitario e della ristabilizzazione della valuta locale. Per quanto riguarda la Polonia la ripresa si delinea sempre più chiara, offrendo interessanti prospettive d'investimento. Siamo però più cauti circa il listino di Varsavia perché crediamo che il mercato abbia giá scontato in buona parte questi sviluppi positivi. Se si considera, inoltre, il rapporto prezzo/utili di circa 15 sulla base delle stime utili per il 2005, la borsa polacca presenta valutazioni piú elevate rispetto ad altre.  
   
   
INTERNAZIONALIZZAZIONE: PRIMO INCONTRO TRA LA TASK FORCE CONFINDUSTRIA E IL VICE MINISTRO URSO AL CENTRO DEL COLLOQUIO LE PRIORITÀ PER LA PROMOZIONE DEL MADE IN ITALY  
 
Roma, 16 settembre 2004 – Il presidente Luca di Montezemolo insieme ai membri della Task Force Internazionalizzazione di Confindustria, Andrea Riello, Alessandro Benetton e Adolfo Guzzini, ha incontrato ieri mattina il Vice Ministro Adolfo Urso accompagnato da una delegazione del Ministero delle Attività Produttive. L'obiettivo dell'incontro è stato quello di concordare priorità e programmi per la promozione del Made in Italy, con particolare attenzione alle politiche di supporto per le Pmi. Nel corso dell'incontro è stata discussa la fitta agenda degli appuntamenti internazionali che vedranno i membri della Task Force impegnati in prima persona nei prossimi mesi. La Task Force di Confindustria, composta da Andrea Riello con delega sui mercati dell'Est Europa e sulla Russia, Adolfo Guzzini, con delega su Medio Oriente, Paesi del Mediterraneo ed Africa, Alessandro Benetton e Leonardo Ferragamo che dividono la responsabilità sulle Americhe e sull'Estremo Oriente, ha l'obiettivo di affiancare il Presidente Montezemolo nella definizione e nell'arricchimento delle attività legate all'internazionalizzazione delle imprese.  
   
   
INTERNAZIONALIZZAZIONE: PRIMO INCONTRO TRA LA TASK FORCE CONFINDUSTRIA E IL VICE MINISTRO URSO AL CENTRO DEL COLLOQUIO LE PRIORITÀ PER LA PROMOZIONE DEL MADE IN ITALY  
 
Roma, 16 settembre 2004 – Il presidente Luca di Montezemolo insieme ai membri della Task Force Internazionalizzazione di Confindustria, Andrea Riello, Alessandro Benetton e Adolfo Guzzini, ha incontrato ieri mattina il Vice Ministro Adolfo Urso accompagnato da una delegazione del Ministero delle Attività Produttive. L'obiettivo dell'incontro è stato quello di concordare priorità e programmi per la promozione del Made in Italy, con particolare attenzione alle politiche di supporto per le Pmi. Nel corso dell'incontro è stata discussa la fitta agenda degli appuntamenti internazionali che vedranno i membri della Task Force impegnati in prima persona nei prossimi mesi. La Task Force di Confindustria, composta da Andrea Riello con delega sui mercati dell'Est Europa e sulla Russia, Adolfo Guzzini, con delega su Medio Oriente, Paesi del Mediterraneo ed Africa, Alessandro Benetton e Leonardo Ferragamo che dividono la responsabilità sulle Americhe e sull'Estremo Oriente, ha l'obiettivo di affiancare il Presidente Montezemolo nella definizione e nell'arricchimento delle attività legate all'internazionalizzazione delle imprese.  
   
   
APPROCCIO INTEGRATO E RAPIDO ADEGUAMENTO ALLE NORMATIVE SONO GLI STRUMENTI VINCENTI PER I SERVIZI FINANZIARI  
 
Milano, 16 settembre 2004 - Filenet, leader nelle soluzioni di Enterprise Content Management (Ecm), annuncia che è disponibile la sua ultima ricerca, commissionata a Datamonitor, sugli effetti degli adeguamenti normativi dei servizi finanziari all'interno del mercato europeo dal titolo “Process Excellence in European Financial Services”. Secondo Datamonitor, i nuovi ostacoli normativi sono le principali sfide che le istituzioni finanziarie europee devono affrontare oggi, oltre alla crescente pressione sui margini e alla necessità di miglioramenti nell’efficienza operativa, servizio al cliente e agilità organizzativa. In particolare, i nuovi obblighi di conformità, richiedono significativi investimenti sia nell’infrastruttura tecnologia che nell’organizzazione aziendale. “Finora, società operanti nei servizi finanziari hanno attuato una strategia di adeguamenti normativi di breve termine, avvalendosi di soluzioni predisposte di volta in volta per ogni nuova legislazione” - commenta Sian Jones, managing analyst di Datamonitor. “Per restare competitivi è invece essenziale adottare un approccio integrato e il primo passo è l’introduzione di un framework aziendale che possa consentire le normali necessità di adeguamento.” Secondo Datamonitor, infatti, la maggior parte delle società che operano nel settore dei servizi finanziari in Europa ha attuato solo in minima parte l’adeguamento normativo, e ciò per differenti ragioni. Anzitutto la maggior parte dei processi si basa ancora su documenti cartacei, la gestione dei contenuti non è efficace, hanno sistemi legacy di front-office, una scarsa integrazione dei dati e difficoltà nella logica dei processi di estrazione e modifica dei dati stessi. “Le nuove disposizioni normative chiedono contenuti e processi più trasparenti e tracciabili, per questo riteniamo che le società che operano nel settore dei Servizi Finanziari debbano raggiungere, dimostrare e mantenere un adeguamento a normative in costante evoluzione”- aggiunge Stephan Van Herck, senior vice presidente Emea, Filenet. “Talvolta questo processo è vissuto come distrazione dai principali obiettivi di business, ma solo chi si adegua rapidamente ottiene un reale vantaggio competitivo.” Il punto chiave è che l’adeguamento normativo non dovrebbe essere l’unica ragione per investire, al contrario il raggiungimento dell’eccellenza nei processi dovrebbe essere il cuore di queste strategie. Processi ottimizzati, infatti, favoriscono maggiore soddisfazione nei clienti, efficienza operativa e, in definitiva, una maggiore profittabilità. Gli adempimenti normativi potrebbero essere il catalizzatore degli investimenti iniziali sui processi, ma le società non dovrebbero mai perdere di vista il vantaggio competitivo di lungo termine che un investimento di questo tipo può generare. Alle aziende che si trovano oggi a dover affrontare il problema normativo, Filenet propone il suo “Compliance Framework”, una piattaforma unica progettata per risolvere le problematiche più comuni in tema di adeguamento normativo e per realizzare soluzioni specifiche. Compliance Framework di Filenet include le funzionalità di gestione automatizzata dei processi aziendali (Bpm), dei contenuti (Content Management), dei record (Records Management) e dei formulari (Forms Management) e ha l’obiettivo di ridurre costi e tempi che l'adeguamento normativo comporta, soprattutto quando viene gestito con soluzioni ad hoc. Per informazioni o per scaricare i dati completi della ricerca di Datamonitor: www.Filenet.com/fscompliance_it  
   
   
APPROCCIO INTEGRATO E RAPIDO ADEGUAMENTO ALLE NORMATIVE SONO GLI STRUMENTI VINCENTI PER I SERVIZI FINANZIARI  
 
Milano, 16 settembre 2004 - Filenet, leader nelle soluzioni di Enterprise Content Management (Ecm), annuncia che è disponibile la sua ultima ricerca, commissionata a Datamonitor, sugli effetti degli adeguamenti normativi dei servizi finanziari all'interno del mercato europeo dal titolo “Process Excellence in European Financial Services”. Secondo Datamonitor, i nuovi ostacoli normativi sono le principali sfide che le istituzioni finanziarie europee devono affrontare oggi, oltre alla crescente pressione sui margini e alla necessità di miglioramenti nell’efficienza operativa, servizio al cliente e agilità organizzativa. In particolare, i nuovi obblighi di conformità, richiedono significativi investimenti sia nell’infrastruttura tecnologia che nell’organizzazione aziendale. “Finora, società operanti nei servizi finanziari hanno attuato una strategia di adeguamenti normativi di breve termine, avvalendosi di soluzioni predisposte di volta in volta per ogni nuova legislazione” - commenta Sian Jones, managing analyst di Datamonitor. “Per restare competitivi è invece essenziale adottare un approccio integrato e il primo passo è l’introduzione di un framework aziendale che possa consentire le normali necessità di adeguamento.” Secondo Datamonitor, infatti, la maggior parte delle società che operano nel settore dei servizi finanziari in Europa ha attuato solo in minima parte l’adeguamento normativo, e ciò per differenti ragioni. Anzitutto la maggior parte dei processi si basa ancora su documenti cartacei, la gestione dei contenuti non è efficace, hanno sistemi legacy di front-office, una scarsa integrazione dei dati e difficoltà nella logica dei processi di estrazione e modifica dei dati stessi. “Le nuove disposizioni normative chiedono contenuti e processi più trasparenti e tracciabili, per questo riteniamo che le società che operano nel settore dei Servizi Finanziari debbano raggiungere, dimostrare e mantenere un adeguamento a normative in costante evoluzione”- aggiunge Stephan Van Herck, senior vice presidente Emea, Filenet. “Talvolta questo processo è vissuto come distrazione dai principali obiettivi di business, ma solo chi si adegua rapidamente ottiene un reale vantaggio competitivo.” Il punto chiave è che l’adeguamento normativo non dovrebbe essere l’unica ragione per investire, al contrario il raggiungimento dell’eccellenza nei processi dovrebbe essere il cuore di queste strategie. Processi ottimizzati, infatti, favoriscono maggiore soddisfazione nei clienti, efficienza operativa e, in definitiva, una maggiore profittabilità. Gli adempimenti normativi potrebbero essere il catalizzatore degli investimenti iniziali sui processi, ma le società non dovrebbero mai perdere di vista il vantaggio competitivo di lungo termine che un investimento di questo tipo può generare. Alle aziende che si trovano oggi a dover affrontare il problema normativo, Filenet propone il suo “Compliance Framework”, una piattaforma unica progettata per risolvere le problematiche più comuni in tema di adeguamento normativo e per realizzare soluzioni specifiche. Compliance Framework di Filenet include le funzionalità di gestione automatizzata dei processi aziendali (Bpm), dei contenuti (Content Management), dei record (Records Management) e dei formulari (Forms Management) e ha l’obiettivo di ridurre costi e tempi che l'adeguamento normativo comporta, soprattutto quando viene gestito con soluzioni ad hoc. Per informazioni o per scaricare i dati completi della ricerca di Datamonitor: www.Filenet.com/fscompliance_it  
   
   
ANTONVENETA CEDE DUE SPORTELLI A UNIPOL BANCA  
 
Padova, 16 settembre 2004 - Nell’ambito del programma di razionalizzazione e ottimizzazione della rete distributiva, previsto dal piano triennale, la Banca Antonveneta ha stipulato in data odierna l’atto di cessione a Unipol Banca S.p.a. Del ramo di azienda relativo alle filiali Antonveneta di Milano, Piazza Missori, 2 e di Cagliari, Viale Trieste, 38. Unipol Banca, d’altro canto, è interessata, nell’ambito del proprio progetto di sviluppo, a potenziare la propria presenza operativa sulla piazza di Milano, dove con questa acquisizione i punti operativi diventano 9 e di Cagliari, dove salgono a 4 sportelli. La cessione avrà effetto dal 1° ottobre 2004, subordinatamente all’ottenimento delle previste autorizzazioni della Banca d’Italia. Al 31.12.2003, il ramo d’azienda presentava i seguenti dati patrimoniali: Raccolta diretta 57,9 milioni di Euro; Raccolta indiretta 22 milioni di Euro; Impieghi 49,5 milioni di Euro. L’avviamento del ramo d’azienda è stato valutato complessivamente pari a € 12,6 milioni, salvo successivo aggiustamento sulla base della situazione definitiva di cessione. La cessione prevede anche la vendita contestuale a Aurora Assicurazioni, società del gruppo Unipol, da parte di Antonveneta Immobiliare, società interamente controllata da Antonveneta, dell’immobile in cui è ubicato lo sportello di Milano. L’operazione comporta per Antonveneta una plusvalenza lorda complessiva di circa € 14,5 milioni.  
   
   
ANTONVENETA CEDE DUE SPORTELLI A UNIPOL BANCA  
 
Padova, 16 settembre 2004 - Nell’ambito del programma di razionalizzazione e ottimizzazione della rete distributiva, previsto dal piano triennale, la Banca Antonveneta ha stipulato in data odierna l’atto di cessione a Unipol Banca S.p.a. Del ramo di azienda relativo alle filiali Antonveneta di Milano, Piazza Missori, 2 e di Cagliari, Viale Trieste, 38. Unipol Banca, d’altro canto, è interessata, nell’ambito del proprio progetto di sviluppo, a potenziare la propria presenza operativa sulla piazza di Milano, dove con questa acquisizione i punti operativi diventano 9 e di Cagliari, dove salgono a 4 sportelli. La cessione avrà effetto dal 1° ottobre 2004, subordinatamente all’ottenimento delle previste autorizzazioni della Banca d’Italia. Al 31.12.2003, il ramo d’azienda presentava i seguenti dati patrimoniali: Raccolta diretta 57,9 milioni di Euro; Raccolta indiretta 22 milioni di Euro; Impieghi 49,5 milioni di Euro. L’avviamento del ramo d’azienda è stato valutato complessivamente pari a € 12,6 milioni, salvo successivo aggiustamento sulla base della situazione definitiva di cessione. La cessione prevede anche la vendita contestuale a Aurora Assicurazioni, società del gruppo Unipol, da parte di Antonveneta Immobiliare, società interamente controllata da Antonveneta, dell’immobile in cui è ubicato lo sportello di Milano. L’operazione comporta per Antonveneta una plusvalenza lorda complessiva di circa € 14,5 milioni.  
   
   
MARIO CUCCIA NOMINATO DIRETTORE GENERALE DI BANCA FIDEURAM  
 
Roma, 16 settembre 2004 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Fideuram S.p.a. (Gruppo Sanpaolo Imi) si è riunito il 13 settembre in seduta straordinaria e ha nominato all’unanimità Mario Cuccia Direttore Generale. Il Consiglio di Amministrazione, nella stessa seduta, ha provveduto al conferimento dei poteri al Direttore Generale Mario Cuccia (già Condirettore Generale di Banca Fideuram) e al Presidente Vincenzo Pontolillo, al fine di assicurare la continuità nella gestione e nello sviluppo del business della Banca e delle sue controllate.  
   
   
MARIO CUCCIA NOMINATO DIRETTORE GENERALE DI BANCA FIDEURAM  
 
Roma, 16 settembre 2004 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Fideuram S.p.a. (Gruppo Sanpaolo Imi) si è riunito il 13 settembre in seduta straordinaria e ha nominato all’unanimità Mario Cuccia Direttore Generale. Il Consiglio di Amministrazione, nella stessa seduta, ha provveduto al conferimento dei poteri al Direttore Generale Mario Cuccia (già Condirettore Generale di Banca Fideuram) e al Presidente Vincenzo Pontolillo, al fine di assicurare la continuità nella gestione e nello sviluppo del business della Banca e delle sue controllate.  
   
   
BSI IN PRIMA LINEA AD ELISSI IL CONVEGNO SPECIALIZZATO NELLE SCIENZE DELLA VITA  
 
Lugano, 16 settembre 2004 - Bsi, da tempo attiva con una gamma di servizi e prodotti nel settore delle biotecnologie, partecipa in prima linea ad Elissi, la fiera-evento completamente dedicata alle scienze della vita in Ticino. La manifestazione si tiene il 17 settembre dalle 13:30, all’Accademia d’Architettura a Mendrisio nello stabile Canavée. Elissi, Expo Life Science della Svizzera Italiana, si articola lungo il filo conduttore dell’imprenditorialità, della creazione di aziende start-up in Ticino e della finanza e opportunità d’investimento nel Biotech. In particolare si analizzeranno quali sono le opportunità per l’industria delle scienze della vita nel nostro Cantone. La manifestazione vede la partecipazione del team Biotech Bsi, fondo di finanziamento che gestisce circa 100 milioni di dollari. Il fondo della Bsi “New Biomedical Frontier” investe in società biotecnologiche soprattutto negli Stati Uniti. Il gestore Raoul Paglia, con esperienza decennale nel campo, si avvale della collaborazione dell’Istituto di Ricerca in Biomedicina di Bellinzona e del suo direttore Prof. Antonio Lanzavecchia. Oltre alla gestione del fondo il team biotech della Bsi offre anche altri tipi di servizi come consulenza all’investimento nel settore o consulenza a società “start-up”. La partecipazione di Bsi a Elissi conferma l’impegno dell’istituto bancario più antico del Cantone Ticino nel campo delle biotecnologie con una particolare attenzione alle soluzioni di punta anche al di fuori dei nostri confini, per cogliere maggiori opportunità alla luce di una sicura crescita del settore.  
   
   
BSI IN PRIMA LINEA AD ELISSI IL CONVEGNO SPECIALIZZATO NELLE SCIENZE DELLA VITA  
 
Lugano, 16 settembre 2004 - Bsi, da tempo attiva con una gamma di servizi e prodotti nel settore delle biotecnologie, partecipa in prima linea ad Elissi, la fiera-evento completamente dedicata alle scienze della vita in Ticino. La manifestazione si tiene il 17 settembre dalle 13:30, all’Accademia d’Architettura a Mendrisio nello stabile Canavée. Elissi, Expo Life Science della Svizzera Italiana, si articola lungo il filo conduttore dell’imprenditorialità, della creazione di aziende start-up in Ticino e della finanza e opportunità d’investimento nel Biotech. In particolare si analizzeranno quali sono le opportunità per l’industria delle scienze della vita nel nostro Cantone. La manifestazione vede la partecipazione del team Biotech Bsi, fondo di finanziamento che gestisce circa 100 milioni di dollari. Il fondo della Bsi “New Biomedical Frontier” investe in società biotecnologiche soprattutto negli Stati Uniti. Il gestore Raoul Paglia, con esperienza decennale nel campo, si avvale della collaborazione dell’Istituto di Ricerca in Biomedicina di Bellinzona e del suo direttore Prof. Antonio Lanzavecchia. Oltre alla gestione del fondo il team biotech della Bsi offre anche altri tipi di servizi come consulenza all’investimento nel settore o consulenza a società “start-up”. La partecipazione di Bsi a Elissi conferma l’impegno dell’istituto bancario più antico del Cantone Ticino nel campo delle biotecnologie con una particolare attenzione alle soluzioni di punta anche al di fuori dei nostri confini, per cogliere maggiori opportunità alla luce di una sicura crescita del settore.  
   
   
NEXTRA INVESTMENT MANAGEMENT SGR S.P.A. ACQUISTA COMPLESSO IMMOBILIARE  
 
Milano, 16 settembre 2004 - Ieri Nextra Investment Management Sgr S.p.a: , per conto del fondo Nextra Sviluppo Immobiliare, ha acquistato dalla Jupiter 23 Srl Piazzale Jacopo Sanvitale n° 11  Parma, società veicolo detenuta dal Fondo Carlyle Europe Real Estate Partners, un complesso immobiliare destinato ad uso uffici, sito in Via Marin n° 3 a Bari. L’immobile, dal costo di Euro 20.050.000,00 più Iva, interamente pagato senza ricorrere a finanziamenti, vanta una superficie lorda commerciale di 14.200 mq e 214 posti auto, ed è costituito da 15 piani fuori terra e da 3 piani interrati. Attualmente è occupato da tre conduttori: Ministero del Tesoro (Dipartimento Provinciale), Ministero di Grazia e Giustizia (Polizia Penitenziaria) e Ministero per i Beni Culturali (Archivio di Stato). L’acquisizione si colloca nell’asset allocation del fondo sia per destinazione d’uso che per ubicazione e a seguito della stessa il patrimonio investito in immobili raggiunge l’87,6% circa del totale delle attività.  
   
   
NEXTRA INVESTMENT MANAGEMENT SGR S.P.A. ACQUISTA COMPLESSO IMMOBILIARE  
 
Milano, 16 settembre 2004 - Ieri Nextra Investment Management Sgr S.p.a: , per conto del fondo Nextra Sviluppo Immobiliare, ha acquistato dalla Jupiter 23 Srl Piazzale Jacopo Sanvitale n° 11  Parma, società veicolo detenuta dal Fondo Carlyle Europe Real Estate Partners, un complesso immobiliare destinato ad uso uffici, sito in Via Marin n° 3 a Bari. L’immobile, dal costo di Euro 20.050.000,00 più Iva, interamente pagato senza ricorrere a finanziamenti, vanta una superficie lorda commerciale di 14.200 mq e 214 posti auto, ed è costituito da 15 piani fuori terra e da 3 piani interrati. Attualmente è occupato da tre conduttori: Ministero del Tesoro (Dipartimento Provinciale), Ministero di Grazia e Giustizia (Polizia Penitenziaria) e Ministero per i Beni Culturali (Archivio di Stato). L’acquisizione si colloca nell’asset allocation del fondo sia per destinazione d’uso che per ubicazione e a seguito della stessa il patrimonio investito in immobili raggiunge l’87,6% circa del totale delle attività.  
   
   
NASCE ETNOTEAM.F, IL NUOVO PLAYER DI RIFERIMENTO PER LE BANCHE ITALIANE  
 
Milano, 16 settembre 2004 - Etnoteam, il principale Business Solution Aggregator italiano per lo studio, la realizzazione e la gestione di soluzioni e servizi Ict, annuncia la nascita di Etnoteam.f, l’azienda del Gruppo creata per rispondere alle esigenze più attuali delle banche. Etnoteam.f, nata dalla joint venture fra il know-how tecnologico del gruppo Etnoteam e le competenze applicative bancarie possedute da Filmeco (un incubatore bresciano guidato da Franco Bogetti), si propone come il nuovo player informatico/applicativo, capace di fornire una risposta concreta e innovativa ai due principali problemi con cui le banche oggi devono confrontarsi: l’introduzione di una nuova “filosofia” imposta da Basilea2 che rende indispensabile, sia nelle singole banche sia nelle holding, l’adozione di sistemi informativi direzionali integrati; la necessità di ridurre e razionalizzare i costi legati agli investimenti It e alla gestione delle informazioni. La soluzione proposta va sotto l’acronimo di Icb (Infrastruttura Connettiva Bancaria) e si basa su una sofisticata logica informatica ed applicativa in grado di conciliare il momento dell’operatività corrente e quello della sintesi direzionale, garantendo l’assoluta qualità ed integrità delle informazioni. “Etnoteam.f rappresenta il principale player presente oggi sul mercato italiano ed europeo con esperienze e competenze specifiche e qualificate” afferma Valentino Bravi, Amministratore Delegato di Etnoteam. A sua volta, Alessandro Schiesari, chiamato a guidare la nuova società, afferma: “Etnoteam offre una soluzione modulare e scalabile in grado di realizzare quei sistemi di governo integrati che i più recenti standard derivanti da Ias e Basilea2 rendono indispensabili per garantire e sviluppare la capacità competitiva della moderna ‘banca impresa’”. “Filmeco aveva chiaro fin dall’inizio che il successo di Icb sarebbe dipeso in ugual misura dalle competenze delle persone coinvolte nella progettazione, dalla capacità di delivery e dalla capillarità della distribuzione che solo un gruppo articolato ed efficiente, quale il gruppo Etnoteam, può garantire” conclude Andrea Mascetti, che ha guidato fin dall’ inizio il gruppo di progetto. E aggiunge: “Etnoteam forte di una profonda preparazione tecnologica e di esperienze consolidate sul mercato è in grado di mettere a frutto le potenzialità della piattaforma Icb e di offrire parallelamente alle banche italiane ed europee servizi complementari che ne esaltino le funzionalità”.  
   
   
NASCE ETNOTEAM.F, IL NUOVO PLAYER DI RIFERIMENTO PER LE BANCHE ITALIANE  
 
Milano, 16 settembre 2004 - Etnoteam, il principale Business Solution Aggregator italiano per lo studio, la realizzazione e la gestione di soluzioni e servizi Ict, annuncia la nascita di Etnoteam.f, l’azienda del Gruppo creata per rispondere alle esigenze più attuali delle banche. Etnoteam.f, nata dalla joint venture fra il know-how tecnologico del gruppo Etnoteam e le competenze applicative bancarie possedute da Filmeco (un incubatore bresciano guidato da Franco Bogetti), si propone come il nuovo player informatico/applicativo, capace di fornire una risposta concreta e innovativa ai due principali problemi con cui le banche oggi devono confrontarsi: l’introduzione di una nuova “filosofia” imposta da Basilea2 che rende indispensabile, sia nelle singole banche sia nelle holding, l’adozione di sistemi informativi direzionali integrati; la necessità di ridurre e razionalizzare i costi legati agli investimenti It e alla gestione delle informazioni. La soluzione proposta va sotto l’acronimo di Icb (Infrastruttura Connettiva Bancaria) e si basa su una sofisticata logica informatica ed applicativa in grado di conciliare il momento dell’operatività corrente e quello della sintesi direzionale, garantendo l’assoluta qualità ed integrità delle informazioni. “Etnoteam.f rappresenta il principale player presente oggi sul mercato italiano ed europeo con esperienze e competenze specifiche e qualificate” afferma Valentino Bravi, Amministratore Delegato di Etnoteam. A sua volta, Alessandro Schiesari, chiamato a guidare la nuova società, afferma: “Etnoteam offre una soluzione modulare e scalabile in grado di realizzare quei sistemi di governo integrati che i più recenti standard derivanti da Ias e Basilea2 rendono indispensabili per garantire e sviluppare la capacità competitiva della moderna ‘banca impresa’”. “Filmeco aveva chiaro fin dall’inizio che il successo di Icb sarebbe dipeso in ugual misura dalle competenze delle persone coinvolte nella progettazione, dalla capacità di delivery e dalla capillarità della distribuzione che solo un gruppo articolato ed efficiente, quale il gruppo Etnoteam, può garantire” conclude Andrea Mascetti, che ha guidato fin dall’ inizio il gruppo di progetto. E aggiunge: “Etnoteam forte di una profonda preparazione tecnologica e di esperienze consolidate sul mercato è in grado di mettere a frutto le potenzialità della piattaforma Icb e di offrire parallelamente alle banche italiane ed europee servizi complementari che ne esaltino le funzionalità”.  
   
   
DISPONIBILE FINO AL 16 OTTOBRE IN OLTRE 11.000 UFFICI POSTAL POLIZZA VITA "ALLORO OLIMPICO"  
 
Roma, 16 settembre 2004 - Fino al 16 ottobre in oltre 11.000 uffici postali, con un investimento minimo di 1.500 euro, si può sottoscrivere "Alloro Olimpico" prodotto di Poste Vita, la compagnia assicurativa di Poste Italiane. "Alloro Olimpico" è una polizza vita della durata di sette anni che restituisce a scadenza un capitale indicizzato all'andamento di sei indici azionari (Dow Jones Eurostoxx; S&p 500; Nikkei 225; Hang Seng; Swiss Market Index; Ftse 100) e che, alla scadenza, garantisce la restituzione del capitale investito e un rendimento minimo certo, del tutto indipendente dall'andamento degli Indici di Riferimento. Inoltre, prevede il reinvestimento della somma maturata nella Gestione Separata di Poste Vita qualora al 5º o al 6º anno di vita del contratto gli indici non registrino variazioni inferiori al -10% rispetto al valore iniziale. La Gestione Separata Posta Più di Poste Vita investe prevalentemente in Titoli a reddito fisso e obbligazioni aziendali di rating elevato. La formula di "Alloro Olimpico" è semplice: viene rilevato il valore iniziale degli indici di riferimento; al 5º anno sarà liquidato il premio investito più un rendimento del 30% se gli indici di riferimento non registrano una variazione inferiore al -10% rispetto al valore iniziale. Se questa condizione non si verifica e al 6º anno gli indici di riferimento non registrano una variazione inferiore al -10% rispetto al loro valore iniziale, sarà liquidato il premio investito più un rendimento del 40%. In entrambi i casi, capitale investito e rendimento conseguito vengono automaticamente reinvestiti, senza spese di ingresso, nella "Gestione Separata Posta Più" di Poste Vita permettendo così al risparmiatore di ricevere un ulteriore rendimento annuale fino alla scadenza della polizza. Se al quinto o al sesto anno non si verificano le condizioni indicate, alla scadenza dei sette anni il risparmiatore riceverà il 100% del capitale investito più un rendimento pari al 65% della media delle variazioni dei sei indici. E' comunque garantito un rendimento minimo dell'11% a scadenza (pari all'1,5% lordo annuo composto). "Alloro Olimpico" presenta altri vantaggi: offre la possibilità di modificare i beneficiari del contratto in qualsiasi momento, di convertire alla scadenza il capitale in una rendita anche a favore di una terza persona, di disinvestire il capitale, già dopo il primo anno, al valore di mercato del momento. Inoltre è prevista una specifica garanzia in caso di premorienza dell'assicurato: se il valore di mercato dell'investimento fosse, in quel momento, inferiore al premio versato Poste Vita integrerà la differenza tra il valore di mercato e il premio versato fino a un massimo di 5.000 euro. Naturalmente, come per ogni prodotto assicurativo, le somme investite non sono né pignorabili né sequestrabili (salvo i casi previsti dalla legge). Poste Vita è operativa dal 1999 e ha raccolto premi per oltre 14 miliardi di euro. La polizza assicurativa "Alloro Olimpico" fa parte del "Programma Dinamico" di Poste Vita che permette a tutti i risparmiatori di accedere con tranquillità ai mercati finanziari più sofisticati, unendo la sicurezza e le garanzie dei prodotti assicurativi alle prospettive di crescita dei mercati azionari.  
   
   
DISPONIBILE FINO AL 16 OTTOBRE IN OLTRE 11.000 UFFICI POSTAL POLIZZA VITA "ALLORO OLIMPICO"  
 
Roma, 16 settembre 2004 - Fino al 16 ottobre in oltre 11.000 uffici postali, con un investimento minimo di 1.500 euro, si può sottoscrivere "Alloro Olimpico" prodotto di Poste Vita, la compagnia assicurativa di Poste Italiane. "Alloro Olimpico" è una polizza vita della durata di sette anni che restituisce a scadenza un capitale indicizzato all'andamento di sei indici azionari (Dow Jones Eurostoxx; S&p 500; Nikkei 225; Hang Seng; Swiss Market Index; Ftse 100) e che, alla scadenza, garantisce la restituzione del capitale investito e un rendimento minimo certo, del tutto indipendente dall'andamento degli Indici di Riferimento. Inoltre, prevede il reinvestimento della somma maturata nella Gestione Separata di Poste Vita qualora al 5º o al 6º anno di vita del contratto gli indici non registrino variazioni inferiori al -10% rispetto al valore iniziale. La Gestione Separata Posta Più di Poste Vita investe prevalentemente in Titoli a reddito fisso e obbligazioni aziendali di rating elevato. La formula di "Alloro Olimpico" è semplice: viene rilevato il valore iniziale degli indici di riferimento; al 5º anno sarà liquidato il premio investito più un rendimento del 30% se gli indici di riferimento non registrano una variazione inferiore al -10% rispetto al valore iniziale. Se questa condizione non si verifica e al 6º anno gli indici di riferimento non registrano una variazione inferiore al -10% rispetto al loro valore iniziale, sarà liquidato il premio investito più un rendimento del 40%. In entrambi i casi, capitale investito e rendimento conseguito vengono automaticamente reinvestiti, senza spese di ingresso, nella "Gestione Separata Posta Più" di Poste Vita permettendo così al risparmiatore di ricevere un ulteriore rendimento annuale fino alla scadenza della polizza. Se al quinto o al sesto anno non si verificano le condizioni indicate, alla scadenza dei sette anni il risparmiatore riceverà il 100% del capitale investito più un rendimento pari al 65% della media delle variazioni dei sei indici. E' comunque garantito un rendimento minimo dell'11% a scadenza (pari all'1,5% lordo annuo composto). "Alloro Olimpico" presenta altri vantaggi: offre la possibilità di modificare i beneficiari del contratto in qualsiasi momento, di convertire alla scadenza il capitale in una rendita anche a favore di una terza persona, di disinvestire il capitale, già dopo il primo anno, al valore di mercato del momento. Inoltre è prevista una specifica garanzia in caso di premorienza dell'assicurato: se il valore di mercato dell'investimento fosse, in quel momento, inferiore al premio versato Poste Vita integrerà la differenza tra il valore di mercato e il premio versato fino a un massimo di 5.000 euro. Naturalmente, come per ogni prodotto assicurativo, le somme investite non sono né pignorabili né sequestrabili (salvo i casi previsti dalla legge). Poste Vita è operativa dal 1999 e ha raccolto premi per oltre 14 miliardi di euro. La polizza assicurativa "Alloro Olimpico" fa parte del "Programma Dinamico" di Poste Vita che permette a tutti i risparmiatori di accedere con tranquillità ai mercati finanziari più sofisticati, unendo la sicurezza e le garanzie dei prodotti assicurativi alle prospettive di crescita dei mercati azionari.  
   
   
FITCH MODIFICA IL RATING A MEDIO TERMINE DI FIAT SPA  
 
Torino, 16 settembre 2004 - In ottemperanza al regolamento di Borsa Italiana Fiat rende noto che l’agenzia Fitch Ratings ha oggi modificato il rating a medio termine di Fiat Spa portandolo da Bb a Bb- (Bb meno), confermando il rating a breve termine (B).  
   
   
FITCH MODIFICA IL RATING A MEDIO TERMINE DI FIAT SPA  
 
Torino, 16 settembre 2004 - In ottemperanza al regolamento di Borsa Italiana Fiat rende noto che l’agenzia Fitch Ratings ha oggi modificato il rating a medio termine di Fiat Spa portandolo da Bb a Bb- (Bb meno), confermando il rating a breve termine (B).  
   
   
MODIFICA DEL CALENDARIO 2004 DEGLI EVENTI SOCIETARI DI AEM S.P.A.  
 
 Milano, 16 settembre 2004 – Aem S.p.a. Rende noto che le date di prima e seconda convocazione dell’Assemblea degli azionisti di informativa sull’andamento e sui programmi della società, ai sensi dell’art. 12, secondo comma, dello statuto sociale sono state anticipate rispettivamente al 25 e 28 ottobre 2004. Si comunica, pertanto, di seguito il calendario aggiornato dei prossimi principali eventi societari dell’anno 2004 di Aem S.p.a.: 25 ottobre 2004 (lunedì) 1° convocazione – 28 ottobre 2004 (giovedì) 2° convocazione Assemblea degli azionisti di informativa sull’andamento e sui programmi della società, ai sensi dell’art. 12, secondo comma, dello statuto sociale. 9 novembre 2004 (martedì) Consiglio di Amministrazione per l’approvazione della relazione trimestrale al 30 settembre 2004.  
   
   
MODIFICA DEL CALENDARIO 2004 DEGLI EVENTI SOCIETARI DI AEM S.P.A.  
 
 Milano, 16 settembre 2004 – Aem S.p.a. Rende noto che le date di prima e seconda convocazione dell’Assemblea degli azionisti di informativa sull’andamento e sui programmi della società, ai sensi dell’art. 12, secondo comma, dello statuto sociale sono state anticipate rispettivamente al 25 e 28 ottobre 2004. Si comunica, pertanto, di seguito il calendario aggiornato dei prossimi principali eventi societari dell’anno 2004 di Aem S.p.a.: 25 ottobre 2004 (lunedì) 1° convocazione – 28 ottobre 2004 (giovedì) 2° convocazione Assemblea degli azionisti di informativa sull’andamento e sui programmi della società, ai sensi dell’art. 12, secondo comma, dello statuto sociale. 9 novembre 2004 (martedì) Consiglio di Amministrazione per l’approvazione della relazione trimestrale al 30 settembre 2004.  
   
   
RICHARD – GINORI 1735 S.P.A.: AUMENTO DI CAPITALE SOCIALE, FINO AD UN MASSIMO DI EURO 2.360.800  
 
Sesto Fiorentino, 16 Settembre 2004 - Ieri si è tenuta, in prima convocazione, l’Assemblea Straordinaria degli Azionisti della Richard-ginori 1735 S.p.a. Per deliberare sul seguente Ordine del giorno 1. Aumento di capitale sociale, fino ad un massimo di Euro 2.360.800 nominali con determinazione del sovrapprezzo, scindibile, a pagamento da offrire in opzione agli azionisti; 2. Modifica dei seguenti articoli dello statuto: 2 (Sede), 5 e 6 (Capitale Sociale - Azioni), 8, 9, 10 e 13 (Assemblee), 15 e 17 (Amministrazione), 21 (Collegio Sindacale), 23 e 24 (Bilancio e Destinazione degli utili) anche al fine di adeguarne il testo alle nuove disposizioni introdotte dalla riforma del diritto societario. Deliberazioni inerenti e conseguenti. Per quanto riferito al primo punto posto all’ordine del giorno (aumento di capitale) l’Assemblea ha deliberato: l'aumento di capitale sociale a pagamento, scindibile, per complessivi Euro 2.360.800 mediante emissione di n. 9.080.000 azioni ordinarie da nominali Euro 0,26 (zero/ventisei) a ciascuna, godimento regolare, da ofrirsi in opzione agli azionisti in ragione di n. 1 azione di nuova emissione ogni n. 10 azioni possedute, da sottoscriversi entro il 30 marzo 2005 contro corresponsione di un prezzo per azione di Euro 0,52 (zero/cinquantadue) di cui Euro 0,26 (zero/ventisei) a titolo di capitale nominale e Euro 0,26 (zero/ventisei) a titolo di sovrapprezzo, da versarsi integralmente contestualmente alla sottoscrizione; - di conferire mandato al Consiglio di Amministrazione per l'esecuzione dell'aumento in oggetto, stabilendone i tempi e le modalità più opportune, il tutto comunque da efettuarsi entro e non oltre il 30 marzo 2005; di conferire disgiuntamente al Presidente ed al consigliere Dott. Roberto Villa ogni più ampio potere per adempiere ad ogni formalità richiesta per l'esecuzione dell'aumento di capitale, ivi incluso il deposito e la pubblicazione dell'attestazione prevista dall'art. 2444 cod. Civ., ed il potere di modificare l'art. 5 dello statuto sociale della società aumentando il capitale sociale nella misura in cui l'aumento di capitale deliberato sia stato sottoscritto e versato; di conferire disgiuntamente al Presidente ed al consigliere Dott. Roberto Villa ogni più ampio potere per adempiere ad ogni formalità richiesta afinchè all'adottata deliberazione conseguano le approvazioni di legge, con facoltà di introdurvi le eventuali varianti che fossero allo scopo richieste dall'Autorità Giudiziaria o dall'Organo di Vigilanza. Per quanto riferito al secondo punto posto all’ordine del giorno (modifiche statutarie) l’Assemblea ha deliberato: la modificazione degli articoli 2 (Sede), 5 e 6 (Capitale Sociale - Azioni), 8, 9, 10 e 13 (Assemblea), 15 e 17 (Amministrazione), 21 (Collegio Sindacale), 23 e 24 (Bilancio e Destinazione degli utili) dello statuto di conferire disgiuntamente al Presidente ed al consigliere Dott. Roberto Villa ogni più ampio potere per adempiere ad ogni formalità richiesta per modificare lo statuto, ivi incluso il deposito e l'iscrizione a termini dell'art.2436 cod. Civ.; - di conferire disgiuntamente al Presidente ed al consigliere Dott. Roberto Villa ogni più ampio potere per adempiere ad ogni formalità richiesta afinché all'adottata deliberazione conseguano le approvazioni di legge, con facoltà di introdurvi le eventuali varianti che fossero allo scopo richieste dall'Autorità Giudiziaria o dall'Organo di Vigilanza  
   
   
RICHARD – GINORI 1735 S.P.A.: AUMENTO DI CAPITALE SOCIALE, FINO AD UN MASSIMO DI EURO 2.360.800  
 
Sesto Fiorentino, 16 Settembre 2004 - Ieri si è tenuta, in prima convocazione, l’Assemblea Straordinaria degli Azionisti della Richard-ginori 1735 S.p.a. Per deliberare sul seguente Ordine del giorno 1. Aumento di capitale sociale, fino ad un massimo di Euro 2.360.800 nominali con determinazione del sovrapprezzo, scindibile, a pagamento da offrire in opzione agli azionisti; 2. Modifica dei seguenti articoli dello statuto: 2 (Sede), 5 e 6 (Capitale Sociale - Azioni), 8, 9, 10 e 13 (Assemblee), 15 e 17 (Amministrazione), 21 (Collegio Sindacale), 23 e 24 (Bilancio e Destinazione degli utili) anche al fine di adeguarne il testo alle nuove disposizioni introdotte dalla riforma del diritto societario. Deliberazioni inerenti e conseguenti. Per quanto riferito al primo punto posto all’ordine del giorno (aumento di capitale) l’Assemblea ha deliberato: l'aumento di capitale sociale a pagamento, scindibile, per complessivi Euro 2.360.800 mediante emissione di n. 9.080.000 azioni ordinarie da nominali Euro 0,26 (zero/ventisei) a ciascuna, godimento regolare, da ofrirsi in opzione agli azionisti in ragione di n. 1 azione di nuova emissione ogni n. 10 azioni possedute, da sottoscriversi entro il 30 marzo 2005 contro corresponsione di un prezzo per azione di Euro 0,52 (zero/cinquantadue) di cui Euro 0,26 (zero/ventisei) a titolo di capitale nominale e Euro 0,26 (zero/ventisei) a titolo di sovrapprezzo, da versarsi integralmente contestualmente alla sottoscrizione; - di conferire mandato al Consiglio di Amministrazione per l'esecuzione dell'aumento in oggetto, stabilendone i tempi e le modalità più opportune, il tutto comunque da efettuarsi entro e non oltre il 30 marzo 2005; di conferire disgiuntamente al Presidente ed al consigliere Dott. Roberto Villa ogni più ampio potere per adempiere ad ogni formalità richiesta per l'esecuzione dell'aumento di capitale, ivi incluso il deposito e la pubblicazione dell'attestazione prevista dall'art. 2444 cod. Civ., ed il potere di modificare l'art. 5 dello statuto sociale della società aumentando il capitale sociale nella misura in cui l'aumento di capitale deliberato sia stato sottoscritto e versato; di conferire disgiuntamente al Presidente ed al consigliere Dott. Roberto Villa ogni più ampio potere per adempiere ad ogni formalità richiesta afinchè all'adottata deliberazione conseguano le approvazioni di legge, con facoltà di introdurvi le eventuali varianti che fossero allo scopo richieste dall'Autorità Giudiziaria o dall'Organo di Vigilanza. Per quanto riferito al secondo punto posto all’ordine del giorno (modifiche statutarie) l’Assemblea ha deliberato: la modificazione degli articoli 2 (Sede), 5 e 6 (Capitale Sociale - Azioni), 8, 9, 10 e 13 (Assemblea), 15 e 17 (Amministrazione), 21 (Collegio Sindacale), 23 e 24 (Bilancio e Destinazione degli utili) dello statuto di conferire disgiuntamente al Presidente ed al consigliere Dott. Roberto Villa ogni più ampio potere per adempiere ad ogni formalità richiesta per modificare lo statuto, ivi incluso il deposito e l'iscrizione a termini dell'art.2436 cod. Civ.; - di conferire disgiuntamente al Presidente ed al consigliere Dott. Roberto Villa ogni più ampio potere per adempiere ad ogni formalità richiesta afinché all'adottata deliberazione conseguano le approvazioni di legge, con facoltà di introdurvi le eventuali varianti che fossero allo scopo richieste dall'Autorità Giudiziaria o dall'Organo di Vigilanza  
   
   
EUTELIA CONTROLLA NOICOM: GARANTITA LA CONTINUITÀ AZIENDALE  
 
Torino, 16 settembre 2004 – Ieri Aem Torino, conclusa la fase di negoziazione con l’assistenza dell’advisor Lazard, ha ceduto a Eutelia S.p.a. La propria partecipazione del 40,18% detenuta nella Noicom. L’assemblea dei Soci di Noicom, tenutasi in data odierna, ha deliberato un aumento di capitale pari a 2.797.818 euro, anche a copertura delle perdite, sottoscritto per il 71,5% da Eutelia, che ha così acquisito il controllo della società. Aem Torino è quindi uscita dal settore delle telecomunicazioni, garantendo la continuità aziendale di Noicom ed il servizio reso alla Clientela. Eutelia opera nel settore delle telecomunicazioni e si posiziona come primario operatore nazionale per estensione di rete proprietaria (circa 7.000 Km) e per fatturato (592 milioni di euro nel 2003). I principali azionisti di Eutelia sono Banca Etruria, Cassa di Risparmio di San Miniato e Finital.  
   
   
EUTELIA CONTROLLA NOICOM: GARANTITA LA CONTINUITÀ AZIENDALE  
 
Torino, 16 settembre 2004 – Ieri Aem Torino, conclusa la fase di negoziazione con l’assistenza dell’advisor Lazard, ha ceduto a Eutelia S.p.a. La propria partecipazione del 40,18% detenuta nella Noicom. L’assemblea dei Soci di Noicom, tenutasi in data odierna, ha deliberato un aumento di capitale pari a 2.797.818 euro, anche a copertura delle perdite, sottoscritto per il 71,5% da Eutelia, che ha così acquisito il controllo della società. Aem Torino è quindi uscita dal settore delle telecomunicazioni, garantendo la continuità aziendale di Noicom ed il servizio reso alla Clientela. Eutelia opera nel settore delle telecomunicazioni e si posiziona come primario operatore nazionale per estensione di rete proprietaria (circa 7.000 Km) e per fatturato (592 milioni di euro nel 2003). I principali azionisti di Eutelia sono Banca Etruria, Cassa di Risparmio di San Miniato e Finital.  
   
   
GEMINA: IL CONSIGLIO APPROVA LA SEMESTRALE: GEMINA S.P.A. 9,8 MILIONI DI EURO (NEGATIVO PER 1,5 MILIONI DI EURO AL 30 GIUGNO 2003)  
 
Milano, 10 settembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione della Gemina S.p.a. Si è riunito il 10 settembre , sotto la Presidenza del Prof. Paolo Savona, ed ha esaminato ed approvato la relazione sull’andamento della gestione della Società e del gruppo nel primo semestre dell’esercizio 2004. Il risultato della capogruppo Gemina S.p.a. Al 30 giugno 2004 è di 9,8 milioni di euro (negativo per 1,5 milioni di euro al 30 giugno 2003); tale risultato beneficia di dividendi complessivi per 11,4 milioni di euro che attestano la validità e l’efficacia delle azioni di riorganizzazione poste in essere negli ultimi esercizi; gli oneri finanziari sono pari a 4,1 milioni di euro, in sensibile diminuzione rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (6,3 milioni di euro). Nel corso del semestre è stata ceduta l’intera partecipazione non strategica nella Sagim S.r.l. Società proprietaria di una tenuta agricola nei pressi di Siena, al prezzo di euro 9,1 milioni di euro, con una plusvalenza di circa 1,7 milioni di euro. Per quanto concerne la situazione patrimoniale: il portafoglio partecipazioni ammonta a 577,4 milioni di euro, invariato rispetto al 31 dicembe 2003; la posizione finanziaria netta evidenzia un indebitamento di 46,2 milioni di euro. Dopo la chiusura del semestre, come noto, Gemina ha ceduto l’8,6% di Rcs Mediagroup S.p.a. Ad un prezzo complessivo di 277,2 milioni di euro, con una plusvalenza di 33,7 milioni di euro, ed ha concesso, a condizioni di mercato, alla partecipata Impregilo S.p.a. Un finanziamento di euro 100 milioni, assumendo l’impegno a sottoscrivere la quota di sua competenza della deliberanda operazione sul capitale per 400 milioni di euro. La plusvalenza derivante dalla vendita della quota di Rcs Mediagroup, il prezzo incassato per la cessione e i dividendi percepiti tutti in continua crescita in funzione della ritrovata e crescente redditività di tutte le società partecipate lasciano prevedere per Gemina un risultato di esercizio positivo in sostanziale miglioramento ed una posizione finanziaria netta positiva. Il gruppo Gemina nel primo semestre mostra una sensibile crescita del valore della produzione (+6,7% rispetto al primo semestre del 2003) e un Mol del 35,3% (31,5% al 30 giugno 2003) alla crescita del quale hanno contribuito anche le azioni di contenimento dei costi. L’attività aeroportuale mostra segnali di forte ripresa in termini di traffico passeggeri, con un incremento dell’11,4% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. Si confermano i positivi risultati in termini di fatturato già raggiunti dalla controllata Elilario Italia S.p.a.; dopo la chiusura del semestre Elilario ha altresì avviato un’iniziativa di sviluppo sul mercato europeo acquisendo la maggioranza del capitale sociale della società francese Proteus Helicopteres S.a., secondo operatore nel mercato francese dell’elisoccorso. I dati consolidati di gruppo al 30 giugno 2004 che, in ottemperanza alle vigenti disposizioni, comprendono il consolidamento integrale di Elilario Italia, il consolidamento proporzionale del Gruppo Leonardo-adr ed il consolidamento a patrimonio netto delle collegate Impregilo, Sistemi di Energia e Sitti, evidenziano nella situazione economica: ricavi totali per 139,1 milioni di euro (130,3 milioni di euro al 30 giugno 2003, con un margine operativo lordo di 49,1 milioni di euro, pari al 35,3% del fatturato (41 milioni di euro al 30 giugno 2003, pari al 31,5% del fatturato); ammortamenti ed accantonamenti per 26,6 milioni di euro, (24,2 milioni di euro al 30 giugno 2003); oneri finanziari, al netto dei relativi proventi, per complessivi 17,6 milioni di euro derivanti essenzialmente dagli interessi su finanziamenti ricevuti, in riduzione rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (20,5 milioni di euro); - risultato operativo di euro 22,5 milioni di euro, in significativa crescita rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (euro 16,8 milioni); risultato netto consolidato di 9,1 milioni di euro (negativo per 9,8 milioni di euro al 30 giugno 2003), con una quota di competenza di Gemina di 9,1 milioni di euro (negativa per 8,3 milioni di euro al 30 giugno 2003). Nella situazione patrimoniale si evidenzia: un capitale investito netto totale di 1.477,3 milioni di euro, di cui 1.472,6 milioni di euro relativi ad immobilizzazioni che includono il valore della concessione di Aeroporti di Roma; un patrimonio netto totale di 608,9 milioni di euro; una posizione finanziaria negativa di 868,4 milioni di euro in lieve riduzione rispetto a quella al 31 dicembre 2003 (876,9 milioni di euro). Il positivo andamento delle società operative e la plusvalenza realizzata dalla Capogruppo con la vendita delle azioni Rcs Mediagroup S.p.a., che verrà contabilizzata nel secondo semestre, fanno prevedere per l’esercizio in corso un risultato economico consolidato in sostanziale miglioramento; è attesa una significativa riduzione dell’indebitamento finanziario. Si allegano gli schemi contenenti i dati più significativi dello stato patrimoniale e del conto economico della capogruppo e consolidati; i dati in essi riportati non hanno ancora formato oggetto di giudizio da parte della società di revisione.  
   
   
GEMINA: IL CONSIGLIO APPROVA LA SEMESTRALE: GEMINA S.P.A. 9,8 MILIONI DI EURO (NEGATIVO PER 1,5 MILIONI DI EURO AL 30 GIUGNO 2003)  
 
Milano, 10 settembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione della Gemina S.p.a. Si è riunito il 10 settembre , sotto la Presidenza del Prof. Paolo Savona, ed ha esaminato ed approvato la relazione sull’andamento della gestione della Società e del gruppo nel primo semestre dell’esercizio 2004. Il risultato della capogruppo Gemina S.p.a. Al 30 giugno 2004 è di 9,8 milioni di euro (negativo per 1,5 milioni di euro al 30 giugno 2003); tale risultato beneficia di dividendi complessivi per 11,4 milioni di euro che attestano la validità e l’efficacia delle azioni di riorganizzazione poste in essere negli ultimi esercizi; gli oneri finanziari sono pari a 4,1 milioni di euro, in sensibile diminuzione rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (6,3 milioni di euro). Nel corso del semestre è stata ceduta l’intera partecipazione non strategica nella Sagim S.r.l. Società proprietaria di una tenuta agricola nei pressi di Siena, al prezzo di euro 9,1 milioni di euro, con una plusvalenza di circa 1,7 milioni di euro. Per quanto concerne la situazione patrimoniale: il portafoglio partecipazioni ammonta a 577,4 milioni di euro, invariato rispetto al 31 dicembe 2003; la posizione finanziaria netta evidenzia un indebitamento di 46,2 milioni di euro. Dopo la chiusura del semestre, come noto, Gemina ha ceduto l’8,6% di Rcs Mediagroup S.p.a. Ad un prezzo complessivo di 277,2 milioni di euro, con una plusvalenza di 33,7 milioni di euro, ed ha concesso, a condizioni di mercato, alla partecipata Impregilo S.p.a. Un finanziamento di euro 100 milioni, assumendo l’impegno a sottoscrivere la quota di sua competenza della deliberanda operazione sul capitale per 400 milioni di euro. La plusvalenza derivante dalla vendita della quota di Rcs Mediagroup, il prezzo incassato per la cessione e i dividendi percepiti tutti in continua crescita in funzione della ritrovata e crescente redditività di tutte le società partecipate lasciano prevedere per Gemina un risultato di esercizio positivo in sostanziale miglioramento ed una posizione finanziaria netta positiva. Il gruppo Gemina nel primo semestre mostra una sensibile crescita del valore della produzione (+6,7% rispetto al primo semestre del 2003) e un Mol del 35,3% (31,5% al 30 giugno 2003) alla crescita del quale hanno contribuito anche le azioni di contenimento dei costi. L’attività aeroportuale mostra segnali di forte ripresa in termini di traffico passeggeri, con un incremento dell’11,4% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. Si confermano i positivi risultati in termini di fatturato già raggiunti dalla controllata Elilario Italia S.p.a.; dopo la chiusura del semestre Elilario ha altresì avviato un’iniziativa di sviluppo sul mercato europeo acquisendo la maggioranza del capitale sociale della società francese Proteus Helicopteres S.a., secondo operatore nel mercato francese dell’elisoccorso. I dati consolidati di gruppo al 30 giugno 2004 che, in ottemperanza alle vigenti disposizioni, comprendono il consolidamento integrale di Elilario Italia, il consolidamento proporzionale del Gruppo Leonardo-adr ed il consolidamento a patrimonio netto delle collegate Impregilo, Sistemi di Energia e Sitti, evidenziano nella situazione economica: ricavi totali per 139,1 milioni di euro (130,3 milioni di euro al 30 giugno 2003, con un margine operativo lordo di 49,1 milioni di euro, pari al 35,3% del fatturato (41 milioni di euro al 30 giugno 2003, pari al 31,5% del fatturato); ammortamenti ed accantonamenti per 26,6 milioni di euro, (24,2 milioni di euro al 30 giugno 2003); oneri finanziari, al netto dei relativi proventi, per complessivi 17,6 milioni di euro derivanti essenzialmente dagli interessi su finanziamenti ricevuti, in riduzione rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (20,5 milioni di euro); - risultato operativo di euro 22,5 milioni di euro, in significativa crescita rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (euro 16,8 milioni); risultato netto consolidato di 9,1 milioni di euro (negativo per 9,8 milioni di euro al 30 giugno 2003), con una quota di competenza di Gemina di 9,1 milioni di euro (negativa per 8,3 milioni di euro al 30 giugno 2003). Nella situazione patrimoniale si evidenzia: un capitale investito netto totale di 1.477,3 milioni di euro, di cui 1.472,6 milioni di euro relativi ad immobilizzazioni che includono il valore della concessione di Aeroporti di Roma; un patrimonio netto totale di 608,9 milioni di euro; una posizione finanziaria negativa di 868,4 milioni di euro in lieve riduzione rispetto a quella al 31 dicembre 2003 (876,9 milioni di euro). Il positivo andamento delle società operative e la plusvalenza realizzata dalla Capogruppo con la vendita delle azioni Rcs Mediagroup S.p.a., che verrà contabilizzata nel secondo semestre, fanno prevedere per l’esercizio in corso un risultato economico consolidato in sostanziale miglioramento; è attesa una significativa riduzione dell’indebitamento finanziario. Si allegano gli schemi contenenti i dati più significativi dello stato patrimoniale e del conto economico della capogruppo e consolidati; i dati in essi riportati non hanno ancora formato oggetto di giudizio da parte della società di revisione.  
   
   
SNAM RETE GAS: IL CDA APPROVA LA RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2004 CHE CHIUDE CON L’UTILE NETTO DI 273 MILIONI DI EURO  
 
 San Donato Milanese, 16 settembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Snam Rete Gas ha approvato in data odierna la Relazione Semestrale al 30 giugno 2004. Il conto economico consolidato chiude con l’utile operativo di 500 milioni di euro e l’utile netto di 273 milioni di euro; i risultati semestrali erano già stati comunicati il 28 luglio 2004, in occasione dell’approvazione della Relazione Trimestrale al 30 giugno 2004. La Relazione Semestrale, oggetto di revisione contabile limitata da parte della Società di Revisione, è stata messa a disposizione del Collegio Sindacale. Nella pagina seguente sono indicati gli schemi sintetici riclassificati dello Stato Patrimoniale Consolidato e del Conto Economico Consolidato al 30 giugno 2004. Conto Economico Consolidato
(milioni di euro)
1° sem 2003 1° sem 2004 Var.
ricavi Della Gestione Caratteristica 894 897 3
altri Ricavi E Proventi 3 19 16
ricavi Totali 897 916 19
costi Operativi (172) (182) (10)
0
margine Operativo Lordo 725 734 9
ammortamenti E Svalutazioni (232) (234) (2)
utile Operativo 493 500 7
oneri Finanziari Netti (66) (55) 11
utile Prima Delle Componenti Straordinarie E Delle Imposte 427 445 18
proventi (Oneri) Straordinari Netti 1 (1) (2)
utile Prima Delle Imposte 428 444 16
imposte Sul Reddito (169) (171) (2)
utile Netto 259 273 14
Stato Patrimoniale Consolidato
(milioni di euro)
31/12/2003 30/06/2004 Var.
Immobilizzazioni Materali 9.292 9.316 24
Immobilizzazioni Immateriali 89 89 0
Debiti Netti Relativi All'attivita' D'investimento (173) (156) 17
capitale Immobilizzato 9.208 9.249 41
Capitale Di Esercizio Netto (386) (433) (47)
Trattamento Di Fine Rapporto Di Lavoro Subordinato (19) (21) (2)
capitale Investito Netto 8.803 8.795 (8)
Patrimonio Netto 5.683 5.565 (118)
Indebitamento Finanziario Netto 3.120 3.230 110
Coperture 8.803 8.795 (8)
 
   
   
SNAM RETE GAS: IL CDA APPROVA LA RELAZIONE SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2004 CHE CHIUDE CON L’UTILE NETTO DI 273 MILIONI DI EURO  
 
 San Donato Milanese, 16 settembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Snam Rete Gas ha approvato in data odierna la Relazione Semestrale al 30 giugno 2004. Il conto economico consolidato chiude con l’utile operativo di 500 milioni di euro e l’utile netto di 273 milioni di euro; i risultati semestrali erano già stati comunicati il 28 luglio 2004, in occasione dell’approvazione della Relazione Trimestrale al 30 giugno 2004. La Relazione Semestrale, oggetto di revisione contabile limitata da parte della Società di Revisione, è stata messa a disposizione del Collegio Sindacale. Nella pagina seguente sono indicati gli schemi sintetici riclassificati dello Stato Patrimoniale Consolidato e del Conto Economico Consolidato al 30 giugno 2004. Conto Economico Consolidato
(milioni di euro)
1° sem 2003 1° sem 2004 Var.
ricavi Della Gestione Caratteristica 894 897 3
altri Ricavi E Proventi 3 19 16
ricavi Totali 897 916 19
costi Operativi (172) (182) (10)
0
margine Operativo Lordo 725 734 9
ammortamenti E Svalutazioni (232) (234) (2)
utile Operativo 493 500 7
oneri Finanziari Netti (66) (55) 11
utile Prima Delle Componenti Straordinarie E Delle Imposte 427 445 18
proventi (Oneri) Straordinari Netti 1 (1) (2)
utile Prima Delle Imposte 428 444 16
imposte Sul Reddito (169) (171) (2)
utile Netto 259 273 14
Stato Patrimoniale Consolidato
(milioni di euro)
31/12/2003 30/06/2004 Var.
Immobilizzazioni Materali 9.292 9.316 24
Immobilizzazioni Immateriali 89 89 0
Debiti Netti Relativi All'attivita' D'investimento (173) (156) 17
capitale Immobilizzato 9.208 9.249 41
Capitale Di Esercizio Netto (386) (433) (47)
Trattamento Di Fine Rapporto Di Lavoro Subordinato (19) (21) (2)
capitale Investito Netto 8.803 8.795 (8)
Patrimonio Netto 5.683 5.565 (118)
Indebitamento Finanziario Netto 3.120 3.230 110
Coperture 8.803 8.795 (8)
 
   
   
APPROVATA LA SEMESTRALE DI AURORA ASSICURAZIONI: LA RACCOLTA PREMI AUMENTA DEL 7,5% (A 1.500 MILIONI €); IL RISULTATO NETTO È PARI A 61,2 MILIONI (+14,4%)  
 
Milano, 16 settembre 2004 – Il Consiglio di Amministrazione di Aurora Assicurazioni* ha approvato, nel corso della riunioe del 6 settembre , la relazione semestrale sull’andamento della gestione al 30 giugno 2004. Nel primo semestre 2004 l’attività della Compagnia si è incentrata nell’implementazione del processo di fusione per incorporazione delle società Newwin Assicurazioni S.p.a. E Meieaurora S.p.a., che ha portato alla nascita di Aurora Assicurazioni S.p.a. Gli aspetti maggiormente significativi dell’andamento della gestione della Compagnia al 30 giugno 2004 possono essere così sintetizzati (per confrontare in modo omogeneo i dati relativi alla gestione, gli importi che formano il bilancio semestrale sono stati messi a raffronto con i corrispondenti del 2003 risultanti dalle semestrali aggregate delle compagnie Winterthur Assicurazioni S.p.a., Meieaurora S.p.a. E Newwin Assicurazioni S.p.a., oggetto della summenzionata operazione di fusione): la raccolta premi complessiva è stata pari a € 1.500,2 milioni (€ 1.395,2 milioni al 30 giugno 2003) con un incremento del 7,5%. La raccolta premi nei rami Danni è stata di € 1.117,8 milioni (rispetto a € 1.113,7 milioni al 30 giugno 2003), mentre quella Vita ammonta a € 382,3 milioni (€ 281,5 milioni al 30 giugno 2003); il risultato economico prima delle imposte è pari a € 104,1 milioni (rispetto a € 94,0 milioni al 30 giugno 2003), mentre il risultato netto è pari a € 61,2 milioni (rispetto a € 53,5 milioni al 30 giugno 2003) con un incremento del 14,4%. Le riserve tecniche nette nella gestione Danni ammontano a € 4.093,5 milioni (+3,5% rispetto al 31.12.2003) e a € 1.887,1 milioni (+10,5% rispetto al 31.12.2003) nella gestione Vita; gli investimenti e le disponibilità liquide ammontano complessivamente a € 5.994,2 milioni con un incremento di € 375,6 milioni rispetto al 31.12.2003 (+6,7%); le spese di gestione ammontano a € 272,8 milioni (€ 267,0 milioni al 30 giugno 2003), con una incidenza sui premi che passa dal 19,1% dello scorso anno all’attuale 18,2 %; (segue) il risultato complessivo del conto tecnico della gestione (Danni+vita), è positivo per € 93,7 milioni (rispetto a € 79,1 milioni al 30 giugno 2003) con un incremento del 18,4%; relativamente all’evoluzione prevedibile del Margine di Solvibilità si prevede che questo sia ampiamente coperto dagli elementi costitutivi. * Il Cda di Aurora Assicurazioni è composto da: F. Rindi (Presidente), G. Consorte (Vice Presidente), I. Sacchetti (Amministratore Delegato) e dai Consiglieri U. Bertelè, C. Cimbri, P. A. Colombo, R. Laurora, F. Montebugnoli, S. Petrillo, T. Rampazzi, S. Salvemini, E. San Pietro e S. Scavo  
   
   
APPROVATA LA SEMESTRALE DI AURORA ASSICURAZIONI: LA RACCOLTA PREMI AUMENTA DEL 7,5% (A 1.500 MILIONI €); IL RISULTATO NETTO È PARI A 61,2 MILIONI (+14,4%)  
 
Milano, 16 settembre 2004 – Il Consiglio di Amministrazione di Aurora Assicurazioni* ha approvato, nel corso della riunioe del 6 settembre , la relazione semestrale sull’andamento della gestione al 30 giugno 2004. Nel primo semestre 2004 l’attività della Compagnia si è incentrata nell’implementazione del processo di fusione per incorporazione delle società Newwin Assicurazioni S.p.a. E Meieaurora S.p.a., che ha portato alla nascita di Aurora Assicurazioni S.p.a. Gli aspetti maggiormente significativi dell’andamento della gestione della Compagnia al 30 giugno 2004 possono essere così sintetizzati (per confrontare in modo omogeneo i dati relativi alla gestione, gli importi che formano il bilancio semestrale sono stati messi a raffronto con i corrispondenti del 2003 risultanti dalle semestrali aggregate delle compagnie Winterthur Assicurazioni S.p.a., Meieaurora S.p.a. E Newwin Assicurazioni S.p.a., oggetto della summenzionata operazione di fusione): la raccolta premi complessiva è stata pari a € 1.500,2 milioni (€ 1.395,2 milioni al 30 giugno 2003) con un incremento del 7,5%. La raccolta premi nei rami Danni è stata di € 1.117,8 milioni (rispetto a € 1.113,7 milioni al 30 giugno 2003), mentre quella Vita ammonta a € 382,3 milioni (€ 281,5 milioni al 30 giugno 2003); il risultato economico prima delle imposte è pari a € 104,1 milioni (rispetto a € 94,0 milioni al 30 giugno 2003), mentre il risultato netto è pari a € 61,2 milioni (rispetto a € 53,5 milioni al 30 giugno 2003) con un incremento del 14,4%. Le riserve tecniche nette nella gestione Danni ammontano a € 4.093,5 milioni (+3,5% rispetto al 31.12.2003) e a € 1.887,1 milioni (+10,5% rispetto al 31.12.2003) nella gestione Vita; gli investimenti e le disponibilità liquide ammontano complessivamente a € 5.994,2 milioni con un incremento di € 375,6 milioni rispetto al 31.12.2003 (+6,7%); le spese di gestione ammontano a € 272,8 milioni (€ 267,0 milioni al 30 giugno 2003), con una incidenza sui premi che passa dal 19,1% dello scorso anno all’attuale 18,2 %; (segue) il risultato complessivo del conto tecnico della gestione (Danni+vita), è positivo per € 93,7 milioni (rispetto a € 79,1 milioni al 30 giugno 2003) con un incremento del 18,4%; relativamente all’evoluzione prevedibile del Margine di Solvibilità si prevede che questo sia ampiamente coperto dagli elementi costitutivi. * Il Cda di Aurora Assicurazioni è composto da: F. Rindi (Presidente), G. Consorte (Vice Presidente), I. Sacchetti (Amministratore Delegato) e dai Consiglieri U. Bertelè, C. Cimbri, P. A. Colombo, R. Laurora, F. Montebugnoli, S. Petrillo, T. Rampazzi, S. Salvemini, E. San Pietro e S. Scavo  
   
   
VITTORIA ASSICURAZIONI S.P.A.SEMESTRE 2004: UTILE NETTO DI 9,0 MILIONI DI EURO (7,6 MILIONI DI EURO NELL'ANALOGO PERIODO DELL'ANNO 2003) CON UN INCREMENTO DEL 17,8%  
 
Milano 16 settembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione della Vittoria Assicurazioni riunitosi l’8 settembre a Milano sotto la presidenza del Prof. Luigi Guatri, ha esaminato i risultati relativi al primo semestre 2004. Il consuntivo del primo semestre dell'anno 2004 presenta un utile netto di 9,0 milioni di euro (7,6 milioni di euro nell'analogo periodo dell'anno 2003) con un incremento del 17,8%. L’utile consolidato di Gruppo è pari a 14,5 milioni di euro (9,2 milioni di euro nell'analogo periodo dell'anno 2003). L’incremento è in parte dovuto all’adozione, per le attività immobiliari del Gruppo, del metodo della percentuale di completamento in luogo di quello della commessa completata per le unità immobiliari in costruzione già oggetto di impegno di acquisto. Qualora tale criterio fosse stato costantemente applicato nel tempo, l’utile netto di Gruppo sarebbe stato pari a 11,6 milioni (9,3 milioni al 30 giugno 2003) con un incremento pari al 24,5%. I premi del lavoro diretto ammontano a 255,1 milioni con un incremento del 16,2%. I premi dei Rami Vita si sono incrementati del 20,0%; i premi periodici ricorrenti rappresentano il 42,8% dei premi emessi mentre i premi unici ne rappresentano il 57,2%. I premi dei Rami Danni registrano un incremento complessivo del 15,1%. I premi dei Rami Auto evidenziano un incremento del 18,2% attribuibile prevalentemente alla acquisizione di nuovi clienti. I premi del comparto Rami Elementari evidenziano uno sviluppo del 5,0% e si rileva un incremento dei Rami Speciali pari al 17,9%. Gli investimenti, pari a 1.137,6 milioni di euro (1.082,6 milioni di euro al 31 dicembre 2003) riferiti per 122,7 milioni di euro a investimenti con rischio a carico degli Assicurati e per 1.014,9 milioni di euro a investimenti con rischio a carico della Società, evidenziano un incremento del 5,1% rispetto al 31 dicembre 2003. I proventi ordinari di periodo ammontano a 18,9 milioni di euro. Il portafoglio titoli alla data del 31 agosto 2004 presenta complessivamente una plusvalenza non realizzata di 50,0 milioni di euro. Comunicato stampa Vittoria Assicurazioni S.p.a. – 8.9.2004 I costi di struttura registrano una incidenza sui premi del 9,6% (10,6% nell'analogo periodo dell'anno precedente). In considerazione dell'andamento del periodo e delle attività programmate per il secondo semestre è ragionevole prevedere un risultato di esercizio in progressione rispetto a quello conseguito nell’anno precedente, in linea con gli obiettivi aziendali.  
   
   
VITTORIA ASSICURAZIONI S.P.A.SEMESTRE 2004: UTILE NETTO DI 9,0 MILIONI DI EURO (7,6 MILIONI DI EURO NELL'ANALOGO PERIODO DELL'ANNO 2003) CON UN INCREMENTO DEL 17,8%  
 
Milano 16 settembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione della Vittoria Assicurazioni riunitosi l’8 settembre a Milano sotto la presidenza del Prof. Luigi Guatri, ha esaminato i risultati relativi al primo semestre 2004. Il consuntivo del primo semestre dell'anno 2004 presenta un utile netto di 9,0 milioni di euro (7,6 milioni di euro nell'analogo periodo dell'anno 2003) con un incremento del 17,8%. L’utile consolidato di Gruppo è pari a 14,5 milioni di euro (9,2 milioni di euro nell'analogo periodo dell'anno 2003). L’incremento è in parte dovuto all’adozione, per le attività immobiliari del Gruppo, del metodo della percentuale di completamento in luogo di quello della commessa completata per le unità immobiliari in costruzione già oggetto di impegno di acquisto. Qualora tale criterio fosse stato costantemente applicato nel tempo, l’utile netto di Gruppo sarebbe stato pari a 11,6 milioni (9,3 milioni al 30 giugno 2003) con un incremento pari al 24,5%. I premi del lavoro diretto ammontano a 255,1 milioni con un incremento del 16,2%. I premi dei Rami Vita si sono incrementati del 20,0%; i premi periodici ricorrenti rappresentano il 42,8% dei premi emessi mentre i premi unici ne rappresentano il 57,2%. I premi dei Rami Danni registrano un incremento complessivo del 15,1%. I premi dei Rami Auto evidenziano un incremento del 18,2% attribuibile prevalentemente alla acquisizione di nuovi clienti. I premi del comparto Rami Elementari evidenziano uno sviluppo del 5,0% e si rileva un incremento dei Rami Speciali pari al 17,9%. Gli investimenti, pari a 1.137,6 milioni di euro (1.082,6 milioni di euro al 31 dicembre 2003) riferiti per 122,7 milioni di euro a investimenti con rischio a carico degli Assicurati e per 1.014,9 milioni di euro a investimenti con rischio a carico della Società, evidenziano un incremento del 5,1% rispetto al 31 dicembre 2003. I proventi ordinari di periodo ammontano a 18,9 milioni di euro. Il portafoglio titoli alla data del 31 agosto 2004 presenta complessivamente una plusvalenza non realizzata di 50,0 milioni di euro. Comunicato stampa Vittoria Assicurazioni S.p.a. – 8.9.2004 I costi di struttura registrano una incidenza sui premi del 9,6% (10,6% nell'analogo periodo dell'anno precedente). In considerazione dell'andamento del periodo e delle attività programmate per il secondo semestre è ragionevole prevedere un risultato di esercizio in progressione rispetto a quello conseguito nell’anno precedente, in linea con gli obiettivi aziendali.  
   
   
POLIGRAFIA SAN FAUSTINO: IL CDA APPROVA LA SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2004: INCREMENTO DEL 12% DEL FATTURATO CONSOLIDATO RISPETTO AL PRIMO SEMESTRE 2003  
 
Castrezzato (Bs) 16 settembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Poligrafica San Faustino, società quotata al Nuovo Mercato, ha approvato la semestrale al 30 giugno 2004. Il primo semestre ha registrato un fatturato complessivo pari a 18,5 milioni di euro con una crescita del 12% rispetto al primo semestre 2003 (16,6 milioni di Euro). L’incremento è imputabile allo sviluppo dell’attività “core” della Capogruppo con acquisizione di nuove quote di mercato soprattutto nel settore delle etichette e dell’imballaggio flessibile. Il Margine operativo lordo è pari a Euro 1,52 milioni in linea con l’esercizio precedente (Euro 1,58 milioni nel I semestre 2003). Il Reddito operativo è negativo per Euro 0,19 milioni (negativo di Euro 0,13 milioni nel I semestre 2003), dopo ammortamenti, svalutazioni e leasing finanziari pari a Euro 1,70 milioni. Il risultato consolidato ante imposte è negativo di Euro 0,25 milioni (negativo di 0,13 milioni nel I semestre 2003). La Posizione finanziaria netta consolidata è pari a 3,45 milioni di euro, in miglioramento rispetto al I trimestre 2004 (3,67). La Capogruppo Poligrafica S. Faustino nel primo semestre 2004 ha realizzato un fatturato pari a euro 15,77 milioni, in crescita del 13% rispetto alle vendite del I semestre 2003 (14,00 milioni di euro). Il margine operativo lordo della capogruppo è passato da 1,34 milioni a 1,18 milioni a motivo della diversa incidenza dei consumi alla base dell’incremento delle vendite e dell’aumento del costo del personale. Il risultato operativo è negativo per 0,12 milioni di euro dopo ammortamenti e leasing finanziari per complessivi 1,29 milioni di euro. Il risultato pre-imposte del semestre è negativo per Euro 0,15 milioni (0,04 milioni al 30 giugno 2003). Alberto Frigoli, Presidente di Poligrafica San Faustino, ha così commentato: “Dopo un anno 2003 non favorevole per l’industria grafica italiana, caratterizzato da una continua attesa di segnali di ripresa, il 2004 ha mostrato buoni segnali di ripresa, con un incremento di fiducia da parte degli operatori sul prevedibile andamento del mercato. In tale contesto, per il 2004 il Gruppo Poligrafica S. Faustino ha delineato la propria strategia di espansione produttiva puntando all’acquisizione di nuove quote di mercato soprattutto nel settore delle etichette e dell’imballaggio flessibile. L’importante crescita conseguita anche nel settore degli stampati (che tuttora costituiscono il core business del Gruppo) si è accompagnata ad una iniziale maggiore incidenza dei consumi, derivanti dal diverso e più qualificato mix produttivo e dalla necessaria messa a punto dei nuovi impianti produttivi. L’espansione delle strutture e l’inserimento di nuove risorse umane hanno ridotto la marginalità. I nuovi investimenti e soprattutto le previste acquisizioni di nuove attrezzature da stampa daranno ulteriore impulso alla crescita, già significativamente manifestatasi nel I semestre 2004 (+12%), e consentiranno, una volta utilizzati a regime e tenuto conto del know-how nel frattempo acquisito, maggiori efficienze produttive con un conseguente recupero di marginalità operativa.”  
   
   
POLIGRAFIA SAN FAUSTINO: IL CDA APPROVA LA SEMESTRALE AL 30 GIUGNO 2004: INCREMENTO DEL 12% DEL FATTURATO CONSOLIDATO RISPETTO AL PRIMO SEMESTRE 2003  
 
Castrezzato (Bs) 16 settembre 2004 - Il Consiglio di Amministrazione di Poligrafica San Faustino, società quotata al Nuovo Mercato, ha approvato la semestrale al 30 giugno 2004. Il primo semestre ha registrato un fatturato complessivo pari a 18,5 milioni di euro con una crescita del 12% rispetto al primo semestre 2003 (16,6 milioni di Euro). L’incremento è imputabile allo sviluppo dell’attività “core” della Capogruppo con acquisizione di nuove quote di mercato soprattutto nel settore delle etichette e dell’imballaggio flessibile. Il Margine operativo lordo è pari a Euro 1,52 milioni in linea con l’esercizio precedente (Euro 1,58 milioni nel I semestre 2003). Il Reddito operativo è negativo per Euro 0,19 milioni (negativo di Euro 0,13 milioni nel I semestre 2003), dopo ammortamenti, svalutazioni e leasing finanziari pari a Euro 1,70 milioni. Il risultato consolidato ante imposte è negativo di Euro 0,25 milioni (negativo di 0,13 milioni nel I semestre 2003). La Posizione finanziaria netta consolidata è pari a 3,45 milioni di euro, in miglioramento rispetto al I trimestre 2004 (3,67). La Capogruppo Poligrafica S. Faustino nel primo semestre 2004 ha realizzato un fatturato pari a euro 15,77 milioni, in crescita del 13% rispetto alle vendite del I semestre 2003 (14,00 milioni di euro). Il margine operativo lordo della capogruppo è passato da 1,34 milioni a 1,18 milioni a motivo della diversa incidenza dei consumi alla base dell’incremento delle vendite e dell’aumento del costo del personale. Il risultato operativo è negativo per 0,12 milioni di euro dopo ammortamenti e leasing finanziari per complessivi 1,29 milioni di euro. Il risultato pre-imposte del semestre è negativo per Euro 0,15 milioni (0,04 milioni al 30 giugno 2003). Alberto Frigoli, Presidente di Poligrafica San Faustino, ha così commentato: “Dopo un anno 2003 non favorevole per l’industria grafica italiana, caratterizzato da una continua attesa di segnali di ripresa, il 2004 ha mostrato buoni segnali di ripresa, con un incremento di fiducia da parte degli operatori sul prevedibile andamento del mercato. In tale contesto, per il 2004 il Gruppo Poligrafica S. Faustino ha delineato la propria strategia di espansione produttiva puntando all’acquisizione di nuove quote di mercato soprattutto nel settore delle etichette e dell’imballaggio flessibile. L’importante crescita conseguita anche nel settore degli stampati (che tuttora costituiscono il core business del Gruppo) si è accompagnata ad una iniziale maggiore incidenza dei consumi, derivanti dal diverso e più qualificato mix produttivo e dalla necessaria messa a punto dei nuovi impianti produttivi. L’espansione delle strutture e l’inserimento di nuove risorse umane hanno ridotto la marginalità. I nuovi investimenti e soprattutto le previste acquisizioni di nuove attrezzature da stampa daranno ulteriore impulso alla crescita, già significativamente manifestatasi nel I semestre 2004 (+12%), e consentiranno, una volta utilizzati a regime e tenuto conto del know-how nel frattempo acquisito, maggiori efficienze produttive con un conseguente recupero di marginalità operativa.”  
   
   
FINALMENTE OPERATIVI I P.I.A. “PACCHETTI INTEGRATI DI AGEVOLAZIONE” PROMOSSI DALLA REGIONE E PRESENTATI AD ARTIGIANCREDIT E ALLE ASSOCIAZIONI DI ARTIGIANATO E PMI  
 
Milano, 16 settembre 2004 - Presentati ieri a Milano i “Pacchetti Integrati di Agevolazione” P.i.a., nuove e interessanti opportunità di finanziamento per le 250.000 imprese artigiane lombarde e per le Pmi del territorio. I P.i.a. Aiuteranno le piccole imprese della regione a nascere, consolidarsi, aprirsi alle nuove tecnologie e alla new economy. All’ incontro, promosso da Artigiancredit Lombardia e presieduto dal presidente Roberto Villa, sono intervenuti l’Ing. Amadori, direttore generale Assessorato Artigianato, il Dott. Bisignani, dirigente Assessorato Artigianato e l’Arch. Cucchi, condirettore centrale di Finlombarda Spa. L’ampia partecipazione delle associazioni artigiane, Confartigianato Lombardia, Cna Lombardia, Casa Lombardia e Claai, ha offerto anche la possibilità di una valutazione di tutti gli strumenti di agevolazione attualmente attivi, predisposti per le micro aziende. L’obiettivo dei P.i.a. È quello di attivare nuove modalità di incentivazione per semplificare le procedure di accesso agli interventi di agevolazione, integrando le specifiche leggi regionali e quelle nazionali trasferite alle regioni, e di promuovere e sostenere progetti di sviluppo imprenditoriale e tecnologico – per nuove imprese e aziende consolidate – mediante forme di finanziamenti agevolati a medio-lungo termine, contributi a fondo perso, contributi in conto interessi e garanzie su fondi regionali. L’imprese artigiane possono accedere ai seguenti pacchetti agevolativi: 1) P.i.a. Nuove imprese Artigiane Investimento Semplice: pacchetto di agevolazioni rivolto alle nuove imprese (Pmi con non più di 12 mesi di attività alla data di presentazione della domanda), per programmi di investimento tesi all’acquisto di macchine utensili, di produzione e per interventi legati alla loro installazione, utilizzazione e operatività. 2) P.i.a. Imprese Artigiane Innovazione Organizzativa: pacchetto di agevolazioni rivolto a imprese artigiane, consorzi, società consortili, anche in forma cooperativa, per programmi di investimento tesi a rafforzare le strutture organizzative di produzione o commercializzazione di imprese artigiane, mediante iniziative imprenditoriali. La Regione ha, inoltre, attivato i seguenti pacchetti per le altre categorie di imprese: 3) P.i.a. Nuove Imprese Investimento Semplice. 4) P.i.a. Sviluppo Turistico Alberghiero. 5) P.i.a. Innovazione Investimento – New Economy. 6) P.i.a. Innovazione – Investimento in Tecnologia Avanzata. Le imprese interessate, a partire dal 15 settembre 2004, potranno presentare le domande di contributo (modulistica disponibile online ai siti www.Artigiani.regione.lombardia.it  e www.Finlombarda.it ) a: Finlombarda Spa, via Oldofredi 23, 20124 Milano, tel.02.607441. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi direttamente alle associazioni di artigianato e Pmi.  
   
   
FINALMENTE OPERATIVI I P.I.A. “PACCHETTI INTEGRATI DI AGEVOLAZIONE” PROMOSSI DALLA REGIONE E PRESENTATI AD ARTIGIANCREDIT E ALLE ASSOCIAZIONI DI ARTIGIANATO E PMI  
 
Milano, 16 settembre 2004 - Presentati ieri a Milano i “Pacchetti Integrati di Agevolazione” P.i.a., nuove e interessanti opportunità di finanziamento per le 250.000 imprese artigiane lombarde e per le Pmi del territorio. I P.i.a. Aiuteranno le piccole imprese della regione a nascere, consolidarsi, aprirsi alle nuove tecnologie e alla new economy. All’ incontro, promosso da Artigiancredit Lombardia e presieduto dal presidente Roberto Villa, sono intervenuti l’Ing. Amadori, direttore generale Assessorato Artigianato, il Dott. Bisignani, dirigente Assessorato Artigianato e l’Arch. Cucchi, condirettore centrale di Finlombarda Spa. L’ampia partecipazione delle associazioni artigiane, Confartigianato Lombardia, Cna Lombardia, Casa Lombardia e Claai, ha offerto anche la possibilità di una valutazione di tutti gli strumenti di agevolazione attualmente attivi, predisposti per le micro aziende. L’obiettivo dei P.i.a. È quello di attivare nuove modalità di incentivazione per semplificare le procedure di accesso agli interventi di agevolazione, integrando le specifiche leggi regionali e quelle nazionali trasferite alle regioni, e di promuovere e sostenere progetti di sviluppo imprenditoriale e tecnologico – per nuove imprese e aziende consolidate – mediante forme di finanziamenti agevolati a medio-lungo termine, contributi a fondo perso, contributi in conto interessi e garanzie su fondi regionali. L’imprese artigiane possono accedere ai seguenti pacchetti agevolativi: 1) P.i.a. Nuove imprese Artigiane Investimento Semplice: pacchetto di agevolazioni rivolto alle nuove imprese (Pmi con non più di 12 mesi di attività alla data di presentazione della domanda), per programmi di investimento tesi all’acquisto di macchine utensili, di produzione e per interventi legati alla loro installazione, utilizzazione e operatività. 2) P.i.a. Imprese Artigiane Innovazione Organizzativa: pacchetto di agevolazioni rivolto a imprese artigiane, consorzi, società consortili, anche in forma cooperativa, per programmi di investimento tesi a rafforzare le strutture organizzative di produzione o commercializzazione di imprese artigiane, mediante iniziative imprenditoriali. La Regione ha, inoltre, attivato i seguenti pacchetti per le altre categorie di imprese: 3) P.i.a. Nuove Imprese Investimento Semplice. 4) P.i.a. Sviluppo Turistico Alberghiero. 5) P.i.a. Innovazione Investimento – New Economy. 6) P.i.a. Innovazione – Investimento in Tecnologia Avanzata. Le imprese interessate, a partire dal 15 settembre 2004, potranno presentare le domande di contributo (modulistica disponibile online ai siti www.Artigiani.regione.lombardia.it  e www.Finlombarda.it ) a: Finlombarda Spa, via Oldofredi 23, 20124 Milano, tel.02.607441. Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi direttamente alle associazioni di artigianato e Pmi.  
   
   
6 MILIONI DI EURO GIÀ INVESTITI PER L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO L’IMPEGNO DELLE CAMERE DI COMMERCIO PER PORTARE I GIOVANI A SCUOLA NELLE IMPRESE PREVISTO UN INVESTIMENTO ANALOGO PER IL BIENNIO 2004/2005  
 
Roma, 16 settembre 2004 – 277 percorsi realizzati o in corso di realizzazione; 294 scuole superiori attive (168 tra istituti tecnici, istituti professionali e istituti d’arte e 126 Licei); 5.520 studenti di 93 province coinvolti con altrettanti sportelli stage attivati, creati a seguito del Protocollo d’intesa del 27 giugno 2003 tra Ministero dell’Istruzione e Unioncamere, connessi in rete grazie a Polaris, il Portale per l’orientamento al lavoro, l’alternanza ed il raccordo tra imprese e sistemi formativi (www.Polaris.unioncamere.it). Il tutto anche grazie ad un investimento del sistema camerale pari a 6 milioni di euro in due anni. Mentre le scuole italiane stanno per aprire i battenti, è questo il primo bilancio del contributo fornito dalle Camere di Commercio all’introduzione, prevista dalla Riforma della scuola1, dell’alternanza scuola-lavoro già a partire dallo scorso anno scolastico. I dati si riferiscono ai percorsi formativi sperimentali in alternanza, coprogettati, cofinanziati e realizzati dalle Camere di Commercio e dagli Uffici scolastici regionali nel corso del 2003-2004. L’impegno delle Camere di Commercio per l’introduzione di questa importante innovazione della scuola, grazie alla quale giovani di 15-18 anni potranno acquisire competenze e capacità, coniugando formazione ed esperienza diretta in ambiente lavorativo, si replica anche quest'anno. Anche per il prossimo biennio, infatti, si prevede un investimento di analoga portata. “Abbiamo sempre creduto nell’opportunità di avvicinare la scuola al mondo del lavoro d’impresa”, commenta Giuseppe Tripoli, segretario generale di Unioncamere, “sia per dare risposte e orientamento concreto ai giovani, sia perché questo consente all’impresa di conoscere, valutare e formare in anticipo le risorse anche in vista di una possibile assunzione. E’ per questa ragione – aggiunge Tripoli - che abbiamo messo subito a disposizione del Ministro Moratti la nostra esperienza acquisita nel corso degli anni ed abbiamo investito risorse umane e finanziarie per rendere possibile l’introduzione dell’alternanza, fatto che allinea la scuola italiana a quella europea. Inoltre, stiamo elaborando un progetto nazionale per la creazione di Osservatori provinciali per l’orientamento, che valorizzino al meglio le esigenze ed i fabbisogni professionali che le imprese dei diversi settori esprimono”. Un’attenzione costantemente in crescita: il quadro fornito da Polaris La grande attenzione che il mondo della scuola sta mostrando nei confronti dell’introduzione dell’alternanza scuola-lavoro è dimostrata anche dal cospicuo (e crescente) patrimonio informativo in possesso di Polaris. La banca dati allo stato attuale contiene 660 proposte di tirocinio già presentate dalle imprese per totali 1.100 posti; quasi 5.200 curricula di giovani fortemente motivati; 387 scuole superiori ed enti formativi attivi; 93 Camere di Commercio impegnate. Polaris conta inoltre, a meno di un anno dalla sua attivazione, quasi 37mila visitatori e un totale di 450 utenti registrati. Analizzando i dati di Polaris, emerge che i più fortemente interessati all’avvio di stage sono gli istituti tecnici (che rappresentano il 53% delle 387 scuole inserite nella banca dati), seguiti dagli istituti professionali (20%), dai licei (18%), e da tutti gli altri indirizzi (istituti d’arte, istituti comprensivi e con più titoli di studio), che rappresentano il 9%. A candidarsi al ruolo di stagista o tirocinante presso un’impresa sono soprattutto gli studenti delle ultime classi della scuola secondaria superiore (cui si deve il 66% dei quasi 5.200 curricula), seguiti dai laureati (22%), diplomati (7%) e dagli studenti universitari (4%). La maggioranza dei curricula (53%) proviene dagli studenti di 17-18 anni che frequentano il quarto e quinto anno della scuola superiore. Nella maggior parte (56%) si tratta di ragazze. Il 52% delle aziende interessate ad ospitare stagisti (795 quelle fino ad ora registrate) sono di piccole dimensioni (fino a 9 addetti). Seguono le offerte provenienti da imprese con 10-49 addetti (33%), quindi da aziende con oltre 50 addetti. Il maggior numero di proposte di stage proviene da imprese dei settori Sanità e servizi sociali (18%), Altre industrie manifatturiere (15%), Servizi avanzati alle imprese (11%) e Agricoltura (10%). 126mila imprese già favoriscono l’alternanza La pratica degli stage, e con essi dell’alternanza, si sta del resto affermando finalmente anche in Italia, come è già avvenuto in altri paesi europei, primi tra tutti Danimarca, Germania e Svizzera. 126.700 imprese italiane (pari al 10,6% di tutte le aziende con almeno un dipendente) hanno ospitato nel 2003 tirocini formativi o stage presso le proprie unità produttive. Lo ha rilevato il Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro, che analizza i fabbisogni professionali e le previsioni di assunzione delle imprese italiane2. Il dato conferma come il sistema imprenditoriale italiano consideri importante il completamento del percorso formativo attraverso esperienze di lavoro e, non di rado, utilizzi questo canale anche per verificare attitudini e capacità dei giovani cui intende proporre, alla fine del percorso scolastico o universitario, un contratto di lavoro. Ad ospitare tirocini formativi o stage sono state in prevalenza le aziende di grandi dimensioni (il 68,1% di quelle con oltre 500 dipendenti e il 55,4% di quelle con 250-499 dipendenti), localizzate prevalentemente nel Nord. Ancora sensibile il ritardo del Mezzogiorno rispetto alle altre aree, sebbene i dati di Excelsior mostrino un recupero rispetto allo scorso anno (7,5% a fronte del 6,4% della precedente rilevazione).  
   
   
6 MILIONI DI EURO GIÀ INVESTITI PER L’ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO L’IMPEGNO DELLE CAMERE DI COMMERCIO PER PORTARE I GIOVANI A SCUOLA NELLE IMPRESE PREVISTO UN INVESTIMENTO ANALOGO PER IL BIENNIO 2004/2005  
 
Roma, 16 settembre 2004 – 277 percorsi realizzati o in corso di realizzazione; 294 scuole superiori attive (168 tra istituti tecnici, istituti professionali e istituti d’arte e 126 Licei); 5.520 studenti di 93 province coinvolti con altrettanti sportelli stage attivati, creati a seguito del Protocollo d’intesa del 27 giugno 2003 tra Ministero dell’Istruzione e Unioncamere, connessi in rete grazie a Polaris, il Portale per l’orientamento al lavoro, l’alternanza ed il raccordo tra imprese e sistemi formativi (www.Polaris.unioncamere.it). Il tutto anche grazie ad un investimento del sistema camerale pari a 6 milioni di euro in due anni. Mentre le scuole italiane stanno per aprire i battenti, è questo il primo bilancio del contributo fornito dalle Camere di Commercio all’introduzione, prevista dalla Riforma della scuola1, dell’alternanza scuola-lavoro già a partire dallo scorso anno scolastico. I dati si riferiscono ai percorsi formativi sperimentali in alternanza, coprogettati, cofinanziati e realizzati dalle Camere di Commercio e dagli Uffici scolastici regionali nel corso del 2003-2004. L’impegno delle Camere di Commercio per l’introduzione di questa importante innovazione della scuola, grazie alla quale giovani di 15-18 anni potranno acquisire competenze e capacità, coniugando formazione ed esperienza diretta in ambiente lavorativo, si replica anche quest'anno. Anche per il prossimo biennio, infatti, si prevede un investimento di analoga portata. “Abbiamo sempre creduto nell’opportunità di avvicinare la scuola al mondo del lavoro d’impresa”, commenta Giuseppe Tripoli, segretario generale di Unioncamere, “sia per dare risposte e orientamento concreto ai giovani, sia perché questo consente all’impresa di conoscere, valutare e formare in anticipo le risorse anche in vista di una possibile assunzione. E’ per questa ragione – aggiunge Tripoli - che abbiamo messo subito a disposizione del Ministro Moratti la nostra esperienza acquisita nel corso degli anni ed abbiamo investito risorse umane e finanziarie per rendere possibile l’introduzione dell’alternanza, fatto che allinea la scuola italiana a quella europea. Inoltre, stiamo elaborando un progetto nazionale per la creazione di Osservatori provinciali per l’orientamento, che valorizzino al meglio le esigenze ed i fabbisogni professionali che le imprese dei diversi settori esprimono”. Un’attenzione costantemente in crescita: il quadro fornito da Polaris La grande attenzione che il mondo della scuola sta mostrando nei confronti dell’introduzione dell’alternanza scuola-lavoro è dimostrata anche dal cospicuo (e crescente) patrimonio informativo in possesso di Polaris. La banca dati allo stato attuale contiene 660 proposte di tirocinio già presentate dalle imprese per totali 1.100 posti; quasi 5.200 curricula di giovani fortemente motivati; 387 scuole superiori ed enti formativi attivi; 93 Camere di Commercio impegnate. Polaris conta inoltre, a meno di un anno dalla sua attivazione, quasi 37mila visitatori e un totale di 450 utenti registrati. Analizzando i dati di Polaris, emerge che i più fortemente interessati all’avvio di stage sono gli istituti tecnici (che rappresentano il 53% delle 387 scuole inserite nella banca dati), seguiti dagli istituti professionali (20%), dai licei (18%), e da tutti gli altri indirizzi (istituti d’arte, istituti comprensivi e con più titoli di studio), che rappresentano il 9%. A candidarsi al ruolo di stagista o tirocinante presso un’impresa sono soprattutto gli studenti delle ultime classi della scuola secondaria superiore (cui si deve il 66% dei quasi 5.200 curricula), seguiti dai laureati (22%), diplomati (7%) e dagli studenti universitari (4%). La maggioranza dei curricula (53%) proviene dagli studenti di 17-18 anni che frequentano il quarto e quinto anno della scuola superiore. Nella maggior parte (56%) si tratta di ragazze. Il 52% delle aziende interessate ad ospitare stagisti (795 quelle fino ad ora registrate) sono di piccole dimensioni (fino a 9 addetti). Seguono le offerte provenienti da imprese con 10-49 addetti (33%), quindi da aziende con oltre 50 addetti. Il maggior numero di proposte di stage proviene da imprese dei settori Sanità e servizi sociali (18%), Altre industrie manifatturiere (15%), Servizi avanzati alle imprese (11%) e Agricoltura (10%). 126mila imprese già favoriscono l’alternanza La pratica degli stage, e con essi dell’alternanza, si sta del resto affermando finalmente anche in Italia, come è già avvenuto in altri paesi europei, primi tra tutti Danimarca, Germania e Svizzera. 126.700 imprese italiane (pari al 10,6% di tutte le aziende con almeno un dipendente) hanno ospitato nel 2003 tirocini formativi o stage presso le proprie unità produttive. Lo ha rilevato il Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Ministero del Lavoro, che analizza i fabbisogni professionali e le previsioni di assunzione delle imprese italiane2. Il dato conferma come il sistema imprenditoriale italiano consideri importante il completamento del percorso formativo attraverso esperienze di lavoro e, non di rado, utilizzi questo canale anche per verificare attitudini e capacità dei giovani cui intende proporre, alla fine del percorso scolastico o universitario, un contratto di lavoro. Ad ospitare tirocini formativi o stage sono state in prevalenza le aziende di grandi dimensioni (il 68,1% di quelle con oltre 500 dipendenti e il 55,4% di quelle con 250-499 dipendenti), localizzate prevalentemente nel Nord. Ancora sensibile il ritardo del Mezzogiorno rispetto alle altre aree, sebbene i dati di Excelsior mostrino un recupero rispetto allo scorso anno (7,5% a fronte del 6,4% della precedente rilevazione).  
   
   
PMI E ARTIGIANI, OLTRE 23 MILIONI DI CONTRIBUTI DAL 15 SETTEMBRE LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE PER LE AGEVOLAZIONI  
 
Milano, 16 settembre 2004 - La Regione Lombardia attraverso i "pacchetti integrati di agevolazioni" (Pia) attiva una nuova modalità di incentivazione delle imprese, soprattutto di quelle che attuano l'innovazione tecnologica, e stanzia oltre 23 milioni di euro di contributi. Mercoledì 15 settembre si aprono i termini per la presentazione delle domande per l'erogazione dei contributi. Con un'unica procedura di accesso alle agevolazioni vengono attivate le risorse previste dalle leggi. L'iniziativa è rivolta alle imprese che intendono realizzare programmi significativi di sviluppo aziendale articolati in investimenti diversi o in differenti tipologie di spese singolarmente ammissibili alle specifiche leggi. Sono 6 i "pacchetti" per cui sono previste incentivazioni: nuove imprese, sviluppo turistico - alberghiero (settore Industria e turismo), nuove imprese artigiane, innovazione organizzativa nelle imprese artigiane, new economy e investimenti in tecnologia avanzata (settore Artigianato e nuova economia). Soggetti beneficiari: Imprese industriali di nuova costituzione avviate da non oltre 12 mesi antecedenti la data di presentazione della domanda, operanti nei settori D, E, ed F (classificazione Istat 1991). Piccole e medie imprese operanti nel settore turistico alberghiero di cui all'art. 2 primo comma lettera a) della legge regionale 36/88, con sede o unità locale situata in Lombardia, purché l'investimento oggetto di agevolazione sia localizzato in Lombardia. Sono ammessi anche soggetti diversi dai proprietari del bene oggetto dell'investimento purché abbiano la disponibilità del bene destinato all'attività turistico-alberghiera. Imprese artigiane di nuova costituzione avviate da non oltre 12 mesi, con le stesse caratteristiche delle imprese industriali. Imprese artigiane, consorzi, società consortili, anche in forma cooperativa, società a responsabilità limitata iscritte all'Albo imprese artigiane e alla sezione speciale dello stesso Albo, attive nel settore manifatturiero con sede legale e unità operativa in Lombardia. Piccole e medie imprese con almeno 12 mesi di vita, rispetto alla data di presentazione della domanda, con le caratteristiche previste per le imprese industriali e artigiane.  
   
   
PMI E ARTIGIANI, OLTRE 23 MILIONI DI CONTRIBUTI DAL 15 SETTEMBRE LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE PER LE AGEVOLAZIONI  
 
Milano, 16 settembre 2004 - La Regione Lombardia attraverso i "pacchetti integrati di agevolazioni" (Pia) attiva una nuova modalità di incentivazione delle imprese, soprattutto di quelle che attuano l'innovazione tecnologica, e stanzia oltre 23 milioni di euro di contributi. Mercoledì 15 settembre si aprono i termini per la presentazione delle domande per l'erogazione dei contributi. Con un'unica procedura di accesso alle agevolazioni vengono attivate le risorse previste dalle leggi. L'iniziativa è rivolta alle imprese che intendono realizzare programmi significativi di sviluppo aziendale articolati in investimenti diversi o in differenti tipologie di spese singolarmente ammissibili alle specifiche leggi. Sono 6 i "pacchetti" per cui sono previste incentivazioni: nuove imprese, sviluppo turistico - alberghiero (settore Industria e turismo), nuove imprese artigiane, innovazione organizzativa nelle imprese artigiane, new economy e investimenti in tecnologia avanzata (settore Artigianato e nuova economia). Soggetti beneficiari: Imprese industriali di nuova costituzione avviate da non oltre 12 mesi antecedenti la data di presentazione della domanda, operanti nei settori D, E, ed F (classificazione Istat 1991). Piccole e medie imprese operanti nel settore turistico alberghiero di cui all'art. 2 primo comma lettera a) della legge regionale 36/88, con sede o unità locale situata in Lombardia, purché l'investimento oggetto di agevolazione sia localizzato in Lombardia. Sono ammessi anche soggetti diversi dai proprietari del bene oggetto dell'investimento purché abbiano la disponibilità del bene destinato all'attività turistico-alberghiera. Imprese artigiane di nuova costituzione avviate da non oltre 12 mesi, con le stesse caratteristiche delle imprese industriali. Imprese artigiane, consorzi, società consortili, anche in forma cooperativa, società a responsabilità limitata iscritte all'Albo imprese artigiane e alla sezione speciale dello stesso Albo, attive nel settore manifatturiero con sede legale e unità operativa in Lombardia. Piccole e medie imprese con almeno 12 mesi di vita, rispetto alla data di presentazione della domanda, con le caratteristiche previste per le imprese industriali e artigiane.  
   
   
ACCORDO ALITALIA  
 
Rooma, 16 settembre 2004 - Alitalia comunica di aver raggiunto l'accordo con le 6 sigle sindacali (Anpac, Filt-cgil, Fit-cisl, Uilt, Ugl e Up) che rappresentano i piloti della Compagnia sulla normativa e sui nuovi limiti d'impiego del personale. Le parti principali dell'intesa raggiunta oggi, dopo una lunga trattativa notturna, riguardano l'incremento della quota retributiva variabile dal 13 al 22% come incentivo a volare di piu', a fronte della quota fissa passata Ball' 86 al 78%; l'innalzamento dei limiti d'impiego annuali a 900 ore di volo con un incremento dell'attivita' del 22% sia sul medio che sul lungo raggio. L'intesa, che pone Alitalia a livelli produttivi pari o superiori alle maggiori compagnie aeree europee, disciplina anche le nuove composizioni equipaggio e la flessibilità operativa con l'obiettivo di ottimizzare l'impiego dei piloti nei periodi di maggiore attivita' e prevede una semplificazione della struttura contrattuale attraverso il superamento di molti istituti. Alitalia sottolinea l'importanza dell'accordo siglato oggi che si pone come un ulteriore significativo passo verso il risanamento e il rilancio della Compagnia. Proseguono intanto gli incontri con i rappresentanti di categoria degli assistenti di volo e del personale di terra per il tempestivo completamento delle intese sul progetto industriale. Per il giorno 20 settembre p.V., è stato convocato il Consiglio di Amministrazione della Compagnia con all'ordine del giorno, tra l'altro, la definizione del confronto sindacale sul Piano Industriale 2005-2008 e l'approvazione definitiva di detto Piano Industriale.  
   
   
ACCORDO ALITALIA  
 
Rooma, 16 settembre 2004 - Alitalia comunica di aver raggiunto l'accordo con le 6 sigle sindacali (Anpac, Filt-cgil, Fit-cisl, Uilt, Ugl e Up) che rappresentano i piloti della Compagnia sulla normativa e sui nuovi limiti d'impiego del personale. Le parti principali dell'intesa raggiunta oggi, dopo una lunga trattativa notturna, riguardano l'incremento della quota retributiva variabile dal 13 al 22% come incentivo a volare di piu', a fronte della quota fissa passata Ball' 86 al 78%; l'innalzamento dei limiti d'impiego annuali a 900 ore di volo con un incremento dell'attivita' del 22% sia sul medio che sul lungo raggio. L'intesa, che pone Alitalia a livelli produttivi pari o superiori alle maggiori compagnie aeree europee, disciplina anche le nuove composizioni equipaggio e la flessibilità operativa con l'obiettivo di ottimizzare l'impiego dei piloti nei periodi di maggiore attivita' e prevede una semplificazione della struttura contrattuale attraverso il superamento di molti istituti. Alitalia sottolinea l'importanza dell'accordo siglato oggi che si pone come un ulteriore significativo passo verso il risanamento e il rilancio della Compagnia. Proseguono intanto gli incontri con i rappresentanti di categoria degli assistenti di volo e del personale di terra per il tempestivo completamento delle intese sul progetto industriale. Per il giorno 20 settembre p.V., è stato convocato il Consiglio di Amministrazione della Compagnia con all'ordine del giorno, tra l'altro, la definizione del confronto sindacale sul Piano Industriale 2005-2008 e l'approvazione definitiva di detto Piano Industriale.  
   
   
LA SVIZZERA SI UNISCE ALLA FRANCIA E ALL’ITALIA PER LO SVILUPPO DI UN NUOVO EUROPEAN FLIGHT DATA PROCESSING SYSTEM  
 
Ginevra, 16 settembre 2004 - skyguide, la società di controllo del traffico aereo svizzera, ha firmato un accordo con gli enti per l’aviazione civile italiano e francese (Dna e Enav S.p.a.*) per il programma European Flight Data Processing (Fdp), lanciato nel febbraio 2003. I partners industriali, Thales* e Ams* stanno sviluppando e fornendo la nuova generazione di sistemi Fdp che andranno a sostituire quelli già esistenti nei centri di controllo del traffico aereo francesi, italiani e ora anche svizzeri e che saranno in linea con le ultime specifiche Eurocontrol. Questa cooperazione tra Francia, Italia e Svizzera apre la strada ai futuri sviluppi in questo campo e indica il percorso in direzione dell’interoperabilità dei sistemi di Flight Data Processing in Europa, consentendo agli enti per l’assistenza e il controllo del traffico aereo di migliorare la sicurezza e l’efficienza dei servizi di gestione del traffico aereo nei prossimi 20 anni. Da quando è stato lanciato dagli enti per il traffico aereo civile italiano e francese, il programma denominato eFdp/fi ha previsto la partecipazione di altri gestori dello spazio aereo. Con l’ingresso di skyguide in questo accordo di cooperazione, si è deciso di trovare un nome nuovo al programma eFdp/fi, ribattezzandolo Coflight (la sigla sta per Co-operative Flight), in linea con lo spirito di cooperazione nella gestione dello spazio aereo che anima il programma stesso. Jean-yves Delhaye, Direttore di Dna ha detto: “Ora che skyguide si è unita a Dna e Enav, il sistema eFdp Coflight potrà gestire una buona porzione del traffico europeo (oltre 5.000.000 di controlli nel 2003), aumentando in tal modo la sicurezza, l’efficienza e l’interoperabilità in questa aerea." Bruno Nieddu, presidente di Enav ha commentato: “Quando abbiamo deciso di lanciare una sfida all’industria europea perchè arrivasse a fornire, nei tempi dovuti, un prodotto all’avanguardia per l’Atm, ci siamo basati su tre principi fondamentali: la migliore tecnologia disponibile rispetto ai requisiti di Eurocontrol’s e dell’Fdp, la joint-venture, costituita fin dalle prime battute dai tre maggiori enti di assistenza al volo, e le forniture di industrie leader a livello europeo”. Il Ceo di Skyguide, Alain Rossier, ha affermato: “Lo spazio aereo gestito da skyguide – con settori in Germania, Francia, Italia e Austria – risponde, su scala minore, a tutti i criteri dell’European Single Sky. Con l’Europa come obiettivo, siamo più che lieti di unirci al programma Coflight, in quanto progresso significativo verso il più vasto progetto dell’European Single Sky perseguito dall’Unione Europea”. Il programma Coflight prevede importanti miglioramenti a livello operativo pienamente in linea con gli obiettivi dell’European Single Sky, quali: Condivisione costante e coerente dei dati di volo tra tutti i gestori Atm (civili e militari, aeroporti e aeromobili) per assicurare la fluidità e la sicurezza del traffico aereo Uso flessibile dello spazio aereo in base a una gestione dinamica delle rotte e delle aree civili/militari Maggiore controllo strategico supportato da più alta predizione della traiettoria unita a strumentazione per la separazione del traffico in arrivo e in partenza L’introduzione di queste caratteristiche operative, che corrispondono ad un concetto globale di Atm, richiede una visione unita alla capacità di progettare un’architettura aperta e modulare. L’architettura Coflight offre una performance nuova, flessibilità e adattabilità ai requisiti di gestori dei servizi per l’assistenza e il controllo del traffico aereo. Coflight è l’avanguardia nel campo della interoperabilità Fdp a livello europeo.  
   
   
LA SVIZZERA SI UNISCE ALLA FRANCIA E ALL’ITALIA PER LO SVILUPPO DI UN NUOVO EUROPEAN FLIGHT DATA PROCESSING SYSTEM  
 
Ginevra, 16 settembre 2004 - skyguide, la società di controllo del traffico aereo svizzera, ha firmato un accordo con gli enti per l’aviazione civile italiano e francese (Dna e Enav S.p.a.*) per il programma European Flight Data Processing (Fdp), lanciato nel febbraio 2003. I partners industriali, Thales* e Ams* stanno sviluppando e fornendo la nuova generazione di sistemi Fdp che andranno a sostituire quelli già esistenti nei centri di controllo del traffico aereo francesi, italiani e ora anche svizzeri e che saranno in linea con le ultime specifiche Eurocontrol. Questa cooperazione tra Francia, Italia e Svizzera apre la strada ai futuri sviluppi in questo campo e indica il percorso in direzione dell’interoperabilità dei sistemi di Flight Data Processing in Europa, consentendo agli enti per l’assistenza e il controllo del traffico aereo di migliorare la sicurezza e l’efficienza dei servizi di gestione del traffico aereo nei prossimi 20 anni. Da quando è stato lanciato dagli enti per il traffico aereo civile italiano e francese, il programma denominato eFdp/fi ha previsto la partecipazione di altri gestori dello spazio aereo. Con l’ingresso di skyguide in questo accordo di cooperazione, si è deciso di trovare un nome nuovo al programma eFdp/fi, ribattezzandolo Coflight (la sigla sta per Co-operative Flight), in linea con lo spirito di cooperazione nella gestione dello spazio aereo che anima il programma stesso. Jean-yves Delhaye, Direttore di Dna ha detto: “Ora che skyguide si è unita a Dna e Enav, il sistema eFdp Coflight potrà gestire una buona porzione del traffico europeo (oltre 5.000.000 di controlli nel 2003), aumentando in tal modo la sicurezza, l’efficienza e l’interoperabilità in questa aerea." Bruno Nieddu, presidente di Enav ha commentato: “Quando abbiamo deciso di lanciare una sfida all’industria europea perchè arrivasse a fornire, nei tempi dovuti, un prodotto all’avanguardia per l’Atm, ci siamo basati su tre principi fondamentali: la migliore tecnologia disponibile rispetto ai requisiti di Eurocontrol’s e dell’Fdp, la joint-venture, costituita fin dalle prime battute dai tre maggiori enti di assistenza al volo, e le forniture di industrie leader a livello europeo”. Il Ceo di Skyguide, Alain Rossier, ha affermato: “Lo spazio aereo gestito da skyguide – con settori in Germania, Francia, Italia e Austria – risponde, su scala minore, a tutti i criteri dell’European Single Sky. Con l’Europa come obiettivo, siamo più che lieti di unirci al programma Coflight, in quanto progresso significativo verso il più vasto progetto dell’European Single Sky perseguito dall’Unione Europea”. Il programma Coflight prevede importanti miglioramenti a livello operativo pienamente in linea con gli obiettivi dell’European Single Sky, quali: Condivisione costante e coerente dei dati di volo tra tutti i gestori Atm (civili e militari, aeroporti e aeromobili) per assicurare la fluidità e la sicurezza del traffico aereo Uso flessibile dello spazio aereo in base a una gestione dinamica delle rotte e delle aree civili/militari Maggiore controllo strategico supportato da più alta predizione della traiettoria unita a strumentazione per la separazione del traffico in arrivo e in partenza L’introduzione di queste caratteristiche operative, che corrispondono ad un concetto globale di Atm, richiede una visione unita alla capacità di progettare un’architettura aperta e modulare. L’architettura Coflight offre una performance nuova, flessibilità e adattabilità ai requisiti di gestori dei servizi per l’assistenza e il controllo del traffico aereo. Coflight è l’avanguardia nel campo della interoperabilità Fdp a livello europeo.  
   
   
SCIOPERO DELLA SPESA E DELL’AUTO, ECCO LE ADESIONI INTESACONSUMATORI DIFFONDE LE GUIDE PER CONSENTIRE AI CITTADINI UN’OTTIMALE PARTECIPAZIONE ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE  
 
Roma, 16 settembre 2004 - Numerose sono le adesioni pervenute al quarto sciopero della spesa (e primo sciopero dell’auto) indetto da Intesaconsumatori. Fino ad oggi, infatti, hanno dato pieno appoggio alla protesta Cgil, Uil, Fnsi (Federazione Nazionale Stampa Italiana), Coldiretti, Vas (Verdi Ambiente e Società), Ds, Rifondazione Comunista, Sunia, Uniat, Comunisti Italiani, Verdi, oltre che centinaia di associazioni, enti, organizzazioni di consumatori e comitati di cittadini di tutta Italia (tra cui l’associazione degli utenti dei servizi telefonici, quella per la difesa dei diritti nella scuola, l’associazione degli utenti dei servizi sportivi, quella dei servizi turistici, l’associazione degli utenti dei servizi finanziari, bancari e assicurativi, quella degli utenti del trasporto aereo, marittimo e ferroviario, l’associazione degli utenti radiotelevisivi e l’associazione per la tutela dei diritti del malato). Molti parlamentari di diversi schieramenti inoltre, hanno fatto sapere che presenzieranno alla manifestazione di domani a Roma, a Piazza Montecitorio. Guida Allo Sciopero Della Spesa - Acquisti E Spese Che Possono Essere Evitati (con conseguente risparmio) evitare di fare la colazione al bar. Prepararsi la colazione comodamente a casa; evitare di ordinare bevande al bar o a domicilio dall’ufficio: portarsi da casa un termos o una bottiglia grande di acqua; utilizzare il telefono cellulare o quello fisso solo per le chiamate urgenti e indispensabili; portarsi il pranzo e la merenda direttamente da casa, senza acquistarlo fuori; evitare di prendere il taxi; utilizzare i mezzi pubblici per gli spostamenti o, ancor meglio, usate la bicicletta; per i brevi tragitti è meglio andare a piedi, camminare è un’attività piacevole e salutare; preferite l’acqua di rubinetto alle altre bevande; non spedire sms dal cellulare; limitare l’utilizzo di internet alle attività strettamente necessarie; non acquistare sigarette e non fumare per un giorno, ne gioverà la vostra salute; non andare dal parrucchiere, shampoo e acconciatura possono essere fatti anche a casa; non effettuare operazioni in banca se non strettamente necessarie; se girando per negozi trovate un paio di scarpe, una maglietta o un qualsiasi altro oggetto di vostro gradimento astenetevi dal comprarlo; non andare al cinema o a teatro: meglio vedersi un bel film alla tv o una videocassetta o un dvd già acquistati; non andare a cena al ristorante: mangiare a casa e se si ha voglia di uscire fare una semplice passeggiata per le vie della città; non andare in discoteca o in locali: passate una serata in casa di amici, oppure in compagnia della famiglia o del partner; limitare al massimo durante il giorno l’uso di apparecchiature elettroniche (impianto hi-fi, televisore, luce, ecc.) e leggersi un buon libro. Acquisti O Spese Che Possono Essere Anticipati O Ritardati - acquistare il giorno prima i biglietti dell’autobus; beni essenziali come pane, acqua, latte e farmaci possono essere acquistati il 15 settembre, idem per i prodotti per neonati; lettere e raccomandate, se possibile, spedirle o il giorno prima o il giorno dopo. Guida Allo Sciopero Dell’auto - Per il 16 settembre Intesaconsumatori ha indetto lo sciopero dell’auto per protestare contro il caro-benzina che da 9 mesi sta falcidiando i redditi degli automobilisti. Ecco alcuni consigli per aderire al meglio allo sciopero: il 16 settembre evitate di prendere l’automobile; per recarsi al lavoro scegliere mezzi di trasporto alternativi; preferire i mezzi pubblici come bus, metro e autobus, ricordandosi di acquistare il giorno prima il biglietto; se l’utilizzo dell’auto per andare a lavoro è indispensabile organizzarsi con colleghi per effettuare viaggi di gruppo utilizzando una sola vettura; per tutti gli altri spostamenti meglio prendere la bicicletta o fare una passeggiata a piedi. Ne gioverà anche il vostro fisico; se vedete amici e colleghi prendere l'auto invitateli a desistere.  
   
   
SCIOPERO DELLA SPESA E DELL’AUTO, ECCO LE ADESIONI INTESACONSUMATORI DIFFONDE LE GUIDE PER CONSENTIRE AI CITTADINI UN’OTTIMALE PARTECIPAZIONE ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE  
 
Roma, 16 settembre 2004 - Numerose sono le adesioni pervenute al quarto sciopero della spesa (e primo sciopero dell’auto) indetto da Intesaconsumatori. Fino ad oggi, infatti, hanno dato pieno appoggio alla protesta Cgil, Uil, Fnsi (Federazione Nazionale Stampa Italiana), Coldiretti, Vas (Verdi Ambiente e Società), Ds, Rifondazione Comunista, Sunia, Uniat, Comunisti Italiani, Verdi, oltre che centinaia di associazioni, enti, organizzazioni di consumatori e comitati di cittadini di tutta Italia (tra cui l’associazione degli utenti dei servizi telefonici, quella per la difesa dei diritti nella scuola, l’associazione degli utenti dei servizi sportivi, quella dei servizi turistici, l’associazione degli utenti dei servizi finanziari, bancari e assicurativi, quella degli utenti del trasporto aereo, marittimo e ferroviario, l’associazione degli utenti radiotelevisivi e l’associazione per la tutela dei diritti del malato). Molti parlamentari di diversi schieramenti inoltre, hanno fatto sapere che presenzieranno alla manifestazione di domani a Roma, a Piazza Montecitorio. Guida Allo Sciopero Della Spesa - Acquisti E Spese Che Possono Essere Evitati (con conseguente risparmio) evitare di fare la colazione al bar. Prepararsi la colazione comodamente a casa; evitare di ordinare bevande al bar o a domicilio dall’ufficio: portarsi da casa un termos o una bottiglia grande di acqua; utilizzare il telefono cellulare o quello fisso solo per le chiamate urgenti e indispensabili; portarsi il pranzo e la merenda direttamente da casa, senza acquistarlo fuori; evitare di prendere il taxi; utilizzare i mezzi pubblici per gli spostamenti o, ancor meglio, usate la bicicletta; per i brevi tragitti è meglio andare a piedi, camminare è un’attività piacevole e salutare; preferite l’acqua di rubinetto alle altre bevande; non spedire sms dal cellulare; limitare l’utilizzo di internet alle attività strettamente necessarie; non acquistare sigarette e non fumare per un giorno, ne gioverà la vostra salute; non andare dal parrucchiere, shampoo e acconciatura possono essere fatti anche a casa; non effettuare operazioni in banca se non strettamente necessarie; se girando per negozi trovate un paio di scarpe, una maglietta o un qualsiasi altro oggetto di vostro gradimento astenetevi dal comprarlo; non andare al cinema o a teatro: meglio vedersi un bel film alla tv o una videocassetta o un dvd già acquistati; non andare a cena al ristorante: mangiare a casa e se si ha voglia di uscire fare una semplice passeggiata per le vie della città; non andare in discoteca o in locali: passate una serata in casa di amici, oppure in compagnia della famiglia o del partner; limitare al massimo durante il giorno l’uso di apparecchiature elettroniche (impianto hi-fi, televisore, luce, ecc.) e leggersi un buon libro. Acquisti O Spese Che Possono Essere Anticipati O Ritardati - acquistare il giorno prima i biglietti dell’autobus; beni essenziali come pane, acqua, latte e farmaci possono essere acquistati il 15 settembre, idem per i prodotti per neonati; lettere e raccomandate, se possibile, spedirle o il giorno prima o il giorno dopo. Guida Allo Sciopero Dell’auto - Per il 16 settembre Intesaconsumatori ha indetto lo sciopero dell’auto per protestare contro il caro-benzina che da 9 mesi sta falcidiando i redditi degli automobilisti. Ecco alcuni consigli per aderire al meglio allo sciopero: il 16 settembre evitate di prendere l’automobile; per recarsi al lavoro scegliere mezzi di trasporto alternativi; preferire i mezzi pubblici come bus, metro e autobus, ricordandosi di acquistare il giorno prima il biglietto; se l’utilizzo dell’auto per andare a lavoro è indispensabile organizzarsi con colleghi per effettuare viaggi di gruppo utilizzando una sola vettura; per tutti gli altri spostamenti meglio prendere la bicicletta o fare una passeggiata a piedi. Ne gioverà anche il vostro fisico; se vedete amici e colleghi prendere l'auto invitateli a desistere.  
   
   
CONSUMATORI INDIPENDENTI: SCIOPERO SOLO ARMA SPUNTATA. OGGI DIFFUSIONE DEL LIBRO BIANCO SULLE POLITICHE DEL GOVERNO SU PREZZI E TARIFFE  
 
Milano, 16 settembre 2004 - Quali iniziative ha promosso il Governo per il contenimento di prezzi e tariffe? Verrà diffuso oggi 16 settembre, giornata di mobilitazione nazionale sul problema del “carovita”, il “Libro Bianco sulle politiche del Governo per il contenimento di prezzi e tariffe”, curato da Consumatori Indipendenti (Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori). Il “Libro bianco” raccoglie le iniziative promosse dal Governo per il contenimento in generale di Prezzi e Tariffe, nel settore della concorrenza, della distribuzione commerciale, dei carburanti, dei premi r.C. Auto, del costo delle locazioni, delle tariffe professionali, del costo di farmaci e cure sanitarie, del controllo dei prezzi. Le Associazioni aderenti a Consumatori Indipendenti non aderiscono allo “sciopero della spesa” ritenendolo un’arma spuntata che non ha prodotto finora alcun risultato, e invitano i cittadini a forme di sensibilizzazione sul problema prezzi & tariffe, adottando comportamenti di acquisto critico e responsabile. A tal proposito verranno distribuito nelle principali città migliaia di copie del vademecum sulla “spesa intelligente, spesa conveniente”.  
   
   
CONSUMATORI INDIPENDENTI: SCIOPERO SOLO ARMA SPUNTATA. OGGI DIFFUSIONE DEL LIBRO BIANCO SULLE POLITICHE DEL GOVERNO SU PREZZI E TARIFFE  
 
Milano, 16 settembre 2004 - Quali iniziative ha promosso il Governo per il contenimento di prezzi e tariffe? Verrà diffuso oggi 16 settembre, giornata di mobilitazione nazionale sul problema del “carovita”, il “Libro Bianco sulle politiche del Governo per il contenimento di prezzi e tariffe”, curato da Consumatori Indipendenti (Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino e Unione Nazionale Consumatori). Il “Libro bianco” raccoglie le iniziative promosse dal Governo per il contenimento in generale di Prezzi e Tariffe, nel settore della concorrenza, della distribuzione commerciale, dei carburanti, dei premi r.C. Auto, del costo delle locazioni, delle tariffe professionali, del costo di farmaci e cure sanitarie, del controllo dei prezzi. Le Associazioni aderenti a Consumatori Indipendenti non aderiscono allo “sciopero della spesa” ritenendolo un’arma spuntata che non ha prodotto finora alcun risultato, e invitano i cittadini a forme di sensibilizzazione sul problema prezzi & tariffe, adottando comportamenti di acquisto critico e responsabile. A tal proposito verranno distribuito nelle principali città migliaia di copie del vademecum sulla “spesa intelligente, spesa conveniente”.  
   
   
CARO PREZZI: DOPO AVER RINCARATO I PREZZI DAL 40 AL 100 PER CENTO, PROSCIUGANDO LE TASCHE DEI CONSUMATORI DI 52 MILIARDI DI EURO (4 PER CENTO DEL PIL), PROMETTONO DI ABBASSARE I PREZZI A RATE DEL 2 PER CENTO!  
 
 Roma, 16 settembre 2004 - Dopo 3 scioperi della spesa e le proteste dei cittadini, che si devono indebitare anche per comprare il pane a rate nei supermercati, il governo con 3 anni di ritardo, si è finalmente accorto della questione del carovita e del gravissimo disagio di milioni di famiglie, costrette a stringere i cordoni della borsa, non perché non vogliono spendere rilanciando con questo semplice gesto i consumi, ma perché impossibilitate a farlo per mancanza di materia prima (il denaro), di fiducia, speranze e prospettive per il futuro. Come già sostenuto dinanzi al Vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini, Intesaconsumatori ritiene che l’accordo con i commercianti a Torino, che dopo aver aumentato i prezzi su beni di largo consumo anche del 40-100% con il pretesto dell’euro, promettono di abbassarli “a rate” del 2 per cento, se non attuato con criteri retroattivi o per un lungo periodo di tempo, possa concretizzarsi nell’ennesima iniziativa sterile a danno dei consumatori. Intese di questo tipo – affermano Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori – sono positive solo se i ribassi dei prezzi vengono estesi a tutti i beni venduti, se tali riduzioni hanno effetto retroattivo rispetto al giorno della sottoscrizione dell’accordo o se dureranno almeno un anno. Altrimenti può accadere che all’inizio delle trattative il commerciante, il quale sa di dover in un secondo momento ridurre i prezzi per effetto dell’accordo che sta discutendo, decide di alzare i prezzi praticati al dettaglio, così da non avere perdite per riduzioni future. L’accordo di Torino – sostiene Intesaconsumatori – sarebbe davvero efficace solo se al suo interno contenesse l’obbligo per la grande distribuzione di tornare ai prezzi praticati l’1 luglio 2004, e questi ridurli del 2%. Intesaconsumatori che sarà domani davanti Montecitorio, in occasione del quarto sciopero della spesa e dell’auto per difendere i redditi falcidiati delle famiglie, invita alla protesta anche i partiti di maggioranza e di governo che hanno a cuore la difesa del potere di acquisto, perché la manifestazione del 16 settembre 2004, oltre a sensibilizzare le forze politiche e sociali su una questione grave e drammatica per tanti cittadini, possa contribuire a riparare i gravi errori commessi contro il mercato, primo fra tutti la legge “truffa salvacompagnie” che ha avuto il merito di favorire le assicurazioni contro gli assicurati senza ottenere il risultato promesso di ridurre i premi, nonostante il calo degli incidenti del 18 per cento grazie anche alla patente a punti.  
   
   
CARO PREZZI: DOPO AVER RINCARATO I PREZZI DAL 40 AL 100 PER CENTO, PROSCIUGANDO LE TASCHE DEI CONSUMATORI DI 52 MILIARDI DI EURO (4 PER CENTO DEL PIL), PROMETTONO DI ABBASSARE I PREZZI A RATE DEL 2 PER CENTO!  
 
 Roma, 16 settembre 2004 - Dopo 3 scioperi della spesa e le proteste dei cittadini, che si devono indebitare anche per comprare il pane a rate nei supermercati, il governo con 3 anni di ritardo, si è finalmente accorto della questione del carovita e del gravissimo disagio di milioni di famiglie, costrette a stringere i cordoni della borsa, non perché non vogliono spendere rilanciando con questo semplice gesto i consumi, ma perché impossibilitate a farlo per mancanza di materia prima (il denaro), di fiducia, speranze e prospettive per il futuro. Come già sostenuto dinanzi al Vicepresidente del Consiglio Gianfranco Fini, Intesaconsumatori ritiene che l’accordo con i commercianti a Torino, che dopo aver aumentato i prezzi su beni di largo consumo anche del 40-100% con il pretesto dell’euro, promettono di abbassarli “a rate” del 2 per cento, se non attuato con criteri retroattivi o per un lungo periodo di tempo, possa concretizzarsi nell’ennesima iniziativa sterile a danno dei consumatori. Intese di questo tipo – affermano Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori – sono positive solo se i ribassi dei prezzi vengono estesi a tutti i beni venduti, se tali riduzioni hanno effetto retroattivo rispetto al giorno della sottoscrizione dell’accordo o se dureranno almeno un anno. Altrimenti può accadere che all’inizio delle trattative il commerciante, il quale sa di dover in un secondo momento ridurre i prezzi per effetto dell’accordo che sta discutendo, decide di alzare i prezzi praticati al dettaglio, così da non avere perdite per riduzioni future. L’accordo di Torino – sostiene Intesaconsumatori – sarebbe davvero efficace solo se al suo interno contenesse l’obbligo per la grande distribuzione di tornare ai prezzi praticati l’1 luglio 2004, e questi ridurli del 2%. Intesaconsumatori che sarà domani davanti Montecitorio, in occasione del quarto sciopero della spesa e dell’auto per difendere i redditi falcidiati delle famiglie, invita alla protesta anche i partiti di maggioranza e di governo che hanno a cuore la difesa del potere di acquisto, perché la manifestazione del 16 settembre 2004, oltre a sensibilizzare le forze politiche e sociali su una questione grave e drammatica per tanti cittadini, possa contribuire a riparare i gravi errori commessi contro il mercato, primo fra tutti la legge “truffa salvacompagnie” che ha avuto il merito di favorire le assicurazioni contro gli assicurati senza ottenere il risultato promesso di ridurre i premi, nonostante il calo degli incidenti del 18 per cento grazie anche alla patente a punti.  
   
   
AL VIA LA 1^ EDIZIONE DEL PREMIO “MONDO DEL LAVORO”, PROMOSSO DALL’ASSOCIAZIONE DIRETTORI RISORSE UMANE GIDP/HRDA E REALIZZATO IN PARTNERSHIP CON MANPOWER  
 
Milano, 16 settembre 2004 - Gidp/hrda, Associazione nazionale che riunisce i Direttori delle Risorse Umane delle principali aziende italiane, presenta all’opinione pubblica la 1^ edizione della manifestazione: “premio nazionale “Mondo del Lavoro” che nasce con una duplice valenza: da un lato valorizzare l’innovazione e la creatività nell’ambito del mondo del lavoro; dall’altro promuovere una mentalità innovativa, alimentata dal desiderio di venire a contatto con esperienze nuove ed approcci diversificati nel mondo del lavoro. Si pone quindi l’obiettivo di creare un osservatorio sistematico del mondo del lavoro attraverso il quale segnalare persone/pubblicazioni/enti che si siano distinti per la realizzazione di progetti particolarmente significativi. Partner di questa prima edizione è Manpower, network mondiale che da oltre 50 anni rappresenta una della più grandi realtà aziendali nel settore dei servizi legati alla gestione delle risorse umane e al lavoro temporaneo. Da sempre attenta alle evoluzioni del mercato del lavoro, Manpower si è subito affiancata a Gidp/hrda nella realizzazione di questo progetto, dimostrando una lungimiranza ed una sensibilità assolute. La giuria designatrice (vd. Elenco allegato), composta da personalità di spicco del mondo economico, culturale, universitario, aziendale ha espresso le proprie nominations per le candidature al premio, che verranno presentate nel corso della conferenza stampa. La Giuria per l’edizione 2004, risulta così composta: Università/ Istituzioni - Silvia Bagdadli – Bocconi; Emilio Bartezzaghi – Mip; Luciano Benadusi - La Sapienza Roma; Marella Caramazza – Istud; Umberto Cerqui – Tesi; Vittorio D’amato – Liuc; Vincenzo Ferrante – Cattolica; Francesco Paoletti – Bicocca; Luca Solari – Statale; Carlo Magri - Comune di Milano; Giovanni Facco - Comune di Genova. Giornalisti Milo Goj – Espansione; Marino Longoni - Italia Oggi; Adriano Bonafede - La Repubblica; Enzo Riboni - Corriere Lavoro; Rosanna Santonocito - Il Sole 24 Ore. Partner: Jonas Prising – Manpower; Marziano Manghi – Manpower. Direttori Risorse Umane - Silvio Angeleri – Siemens; Antonio Angioni – Air Liquide Italia; Paolo Citterio – Bureau Veritas; Gianni Diamanti - Unione Commercio di Milano; Piera Marini - Saima Avandero; Giovanni Medi – Galstaff Multiresine; Ersindo Nuzzo – Bindi; Piero Quaroni – Pirola Pennuto Zei & Ass.; Piero Scardillo - Accad. La Scala; Mino Schianchi – Bticino; Luca Vanni – Inaz Paghe. Il regolamento del Premio è disponibile sul sito: www.Gidp.it  
   
   
AL VIA LA 1^ EDIZIONE DEL PREMIO “MONDO DEL LAVORO”, PROMOSSO DALL’ASSOCIAZIONE DIRETTORI RISORSE UMANE GIDP/HRDA E REALIZZATO IN PARTNERSHIP CON MANPOWER  
 
Milano, 16 settembre 2004 - Gidp/hrda, Associazione nazionale che riunisce i Direttori delle Risorse Umane delle principali aziende italiane, presenta all’opinione pubblica la 1^ edizione della manifestazione: “premio nazionale “Mondo del Lavoro” che nasce con una duplice valenza: da un lato valorizzare l’innovazione e la creatività nell’ambito del mondo del lavoro; dall’altro promuovere una mentalità innovativa, alimentata dal desiderio di venire a contatto con esperienze nuove ed approcci diversificati nel mondo del lavoro. Si pone quindi l’obiettivo di creare un osservatorio sistematico del mondo del lavoro attraverso il quale segnalare persone/pubblicazioni/enti che si siano distinti per la realizzazione di progetti particolarmente significativi. Partner di questa prima edizione è Manpower, network mondiale che da oltre 50 anni rappresenta una della più grandi realtà aziendali nel settore dei servizi legati alla gestione delle risorse umane e al lavoro temporaneo. Da sempre attenta alle evoluzioni del mercato del lavoro, Manpower si è subito affiancata a Gidp/hrda nella realizzazione di questo progetto, dimostrando una lungimiranza ed una sensibilità assolute. La giuria designatrice (vd. Elenco allegato), composta da personalità di spicco del mondo economico, culturale, universitario, aziendale ha espresso le proprie nominations per le candidature al premio, che verranno presentate nel corso della conferenza stampa. La Giuria per l’edizione 2004, risulta così composta: Università/ Istituzioni - Silvia Bagdadli – Bocconi; Emilio Bartezzaghi – Mip; Luciano Benadusi - La Sapienza Roma; Marella Caramazza – Istud; Umberto Cerqui – Tesi; Vittorio D’amato – Liuc; Vincenzo Ferrante – Cattolica; Francesco Paoletti – Bicocca; Luca Solari – Statale; Carlo Magri - Comune di Milano; Giovanni Facco - Comune di Genova. Giornalisti Milo Goj – Espansione; Marino Longoni - Italia Oggi; Adriano Bonafede - La Repubblica; Enzo Riboni - Corriere Lavoro; Rosanna Santonocito - Il Sole 24 Ore. Partner: Jonas Prising – Manpower; Marziano Manghi – Manpower. Direttori Risorse Umane - Silvio Angeleri – Siemens; Antonio Angioni – Air Liquide Italia; Paolo Citterio – Bureau Veritas; Gianni Diamanti - Unione Commercio di Milano; Piera Marini - Saima Avandero; Giovanni Medi – Galstaff Multiresine; Ersindo Nuzzo – Bindi; Piero Quaroni – Pirola Pennuto Zei & Ass.; Piero Scardillo - Accad. La Scala; Mino Schianchi – Bticino; Luca Vanni – Inaz Paghe. Il regolamento del Premio è disponibile sul sito: www.Gidp.it  
   
   
I RASOI WILKINSON PUNTANO SU UNA MANAGER-DONNA PER LO SVILUPPO DELLE VENDITE IN ITALIA  
 
Milano, 16 settembre 2004 - Il Gruppo Wilkinson Sword - uno dei leader mondiali nel settore della rasatura "a umido" - ha annunciato la nomina di Laura May a National Account Manager. Laura May che ha precedentemente ricoperto la carica di Trade Manager, sarà responsabile dello sviluppo delle vendite in Italia, con particolare focus sul rivoluzionario rasoio maschile "Quattro", il primo rasoio a quattro lame nel mondo. Quattro che ha fatto il suo ingresso di recente nel mercato italiano è già un successo in diversi paesi. Infatti, il nuovo rasoio è in testa alle classifiche di vendita sia in Germania che negli Usa. E due fra le più importanti riviste internazionali lo hanno selezionato fra le "star" del 2003. La prestigiosa "Fortune" ha inserito Quattro fra i 25 prodotti di maggiore successo del 2003; e anche l'autorevole "Businessweek" ha incluso questo rasoio fra i "best products of the year". La nomina della nuova manager risponde a precisi obiettivi dell'azienda che punta a posizioni di leadership nel mercato internazionale della rasatura e che ha recentemente potenziato la propria struttura commerciale e di marketing. Prima di approdare a Wilkinson Sword Italia Laura May ha operato per 4 anni in Colgate Palmolive dove ha consolidato un solido background nel settore vendite e nel trade marketing. Commentando la sua nomina, Laura May ha affermato: "Sono particolarmente felice che Wilkinson Sword Italia affidi a una donna lo sviluppo di prodotti destinati in prevalenza a un pubblico maschile. "Quattro" è in questo momento il prodotto leader che ci sta già dando risultati eccellenti sia presso la distribuzione che presso i consumatori. Il nuovo incarico è un ulteriore stimolo a procedere verso gli obiettivi che ci siamo prefissati e a continuare a crescere assieme all'azienda. Sappiamo che dobbiamo fronteggiare un mercato complesso e una concorrenza agguerrita ma, questi per Wilkinson Sword sono anni di grandi sfide e sono fermamente determinata a coglierle”.  
   
   
I RASOI WILKINSON PUNTANO SU UNA MANAGER-DONNA PER LO SVILUPPO DELLE VENDITE IN ITALIA  
 
Milano, 16 settembre 2004 - Il Gruppo Wilkinson Sword - uno dei leader mondiali nel settore della rasatura "a umido" - ha annunciato la nomina di Laura May a National Account Manager. Laura May che ha precedentemente ricoperto la carica di Trade Manager, sarà responsabile dello sviluppo delle vendite in Italia, con particolare focus sul rivoluzionario rasoio maschile "Quattro", il primo rasoio a quattro lame nel mondo. Quattro che ha fatto il suo ingresso di recente nel mercato italiano è già un successo in diversi paesi. Infatti, il nuovo rasoio è in testa alle classifiche di vendita sia in Germania che negli Usa. E due fra le più importanti riviste internazionali lo hanno selezionato fra le "star" del 2003. La prestigiosa "Fortune" ha inserito Quattro fra i 25 prodotti di maggiore successo del 2003; e anche l'autorevole "Businessweek" ha incluso questo rasoio fra i "best products of the year". La nomina della nuova manager risponde a precisi obiettivi dell'azienda che punta a posizioni di leadership nel mercato internazionale della rasatura e che ha recentemente potenziato la propria struttura commerciale e di marketing. Prima di approdare a Wilkinson Sword Italia Laura May ha operato per 4 anni in Colgate Palmolive dove ha consolidato un solido background nel settore vendite e nel trade marketing. Commentando la sua nomina, Laura May ha affermato: "Sono particolarmente felice che Wilkinson Sword Italia affidi a una donna lo sviluppo di prodotti destinati in prevalenza a un pubblico maschile. "Quattro" è in questo momento il prodotto leader che ci sta già dando risultati eccellenti sia presso la distribuzione che presso i consumatori. Il nuovo incarico è un ulteriore stimolo a procedere verso gli obiettivi che ci siamo prefissati e a continuare a crescere assieme all'azienda. Sappiamo che dobbiamo fronteggiare un mercato complesso e una concorrenza agguerrita ma, questi per Wilkinson Sword sono anni di grandi sfide e sono fermamente determinata a coglierle”.  
   
   
RANDSTAD ARRIVA AD ALBA  
 
Alba, 16 settembre 2004 - Randstad, multinazionale olandese, attiva da 40 anni nel settore delle risorse umane, presente in 13 diversi Paesi con più di 2.200 sedi tra filiali e uffici che impiega direttamente più di 16.000 persone, ha deciso di rispondere alla forte richiesta di servizi da parte delle aziende del cuneese aprendo una filiale ad Alba (in via Michele Coppino 18, tel. 0173-229024). “L’apertura della filiale ad Alba nasce dall’esigenza di consolidare la posizione di Randstad sul territorio, venendo incontro alla crescente richiesta dei nostri clienti” afferma l’area manager Daniela Carassiti, che aggiunge “Porteremo anche in questo contesto le caratteristiche di attenzione al cliente e al lavoratore che rendono Randstad una delle più importanti e dinamiche realtà del mercato del lavoro temporaneo”. La filiale di Alba al momento è alla ricerca di una persona laureata, per completare il suo organico interno, con una buona predisposizione alle relazioni e con esperienza nelle risorse umane. Randstad ha all’attivo 95 filiali operative, dislocate sul territorio. La capacità di Randstad è quella di riuscire a far incontrare domanda e offerta del mercato, prestando attenzione alle esigenze dei singoli lavoratori e dimostrando massima flessibilità e capacità di risposta alle esigenze dei clienti.  
   
   
RANDSTAD ARRIVA AD ALBA  
 
Alba, 16 settembre 2004 - Randstad, multinazionale olandese, attiva da 40 anni nel settore delle risorse umane, presente in 13 diversi Paesi con più di 2.200 sedi tra filiali e uffici che impiega direttamente più di 16.000 persone, ha deciso di rispondere alla forte richiesta di servizi da parte delle aziende del cuneese aprendo una filiale ad Alba (in via Michele Coppino 18, tel. 0173-229024). “L’apertura della filiale ad Alba nasce dall’esigenza di consolidare la posizione di Randstad sul territorio, venendo incontro alla crescente richiesta dei nostri clienti” afferma l’area manager Daniela Carassiti, che aggiunge “Porteremo anche in questo contesto le caratteristiche di attenzione al cliente e al lavoratore che rendono Randstad una delle più importanti e dinamiche realtà del mercato del lavoro temporaneo”. La filiale di Alba al momento è alla ricerca di una persona laureata, per completare il suo organico interno, con una buona predisposizione alle relazioni e con esperienza nelle risorse umane. Randstad ha all’attivo 95 filiali operative, dislocate sul territorio. La capacità di Randstad è quella di riuscire a far incontrare domanda e offerta del mercato, prestando attenzione alle esigenze dei singoli lavoratori e dimostrando massima flessibilità e capacità di risposta alle esigenze dei clienti.  
   
   
IL MINISTRO MORATTI PRESENTA IL "PROGETTO LETTURA - PENSARE L'ITALIA ATTRAVERSO I CLASSICI" DALLE SCUOLE E DALLE PIAZZE DI BARI, BOLOGNA, FERRARA, FIRENZE, MILANO, NAPOLI, PALERMO, ROMA, TORINO E VENEZIA UN INVITO A RIFLETTERE SULL'IDENTITÀ NAZIONALE  
 
Roma, 16 settembre 2004 - Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, intervenendo oggi pomeriggio a Roma agli Stati Generali dell'editoria, ha presentato il "Progetto lettura - Pensare l'Italia attraverso i classici". "è un progetto al quale personalmente tengo molto", ha detto il Ministro, "perché, attraverso esso, intendiamo collegare l'esercizio della lettura con la libertà di scelte individuali sottratte all'obbligatorietà scolastica, ma significative per il potenziamento di una forte e moderna identità collettiva". Il "Progetto Lettura - Pensare l'Italia attraverso i classici", messo a punto con la collaborazione dell'Istituto italiano di Scienze umane, intende promuovere l'interesse per la lettura dei classici della letteratura italiana, al fine di reinterpretarli e trarne spunti e motivazioni per la formazione e il potenziamento di una forte e moderna identità collettiva, quale è oggi richiesta dalle istanze socio-culturali ed etico-civili del nuovo contesto nazionale e di quello europeo. "Con questa nostra iniziativa", ha spiegato Letizia Moratti, "vogliamo coinvolgere gli studenti delle scuole secondarie, e intorno a loro, un pubblico più vasto di cittadini, interessato a scelte di accrescimento del loro sapere, in un esperimento fondato sulla riproposizione non convenzionale e comunicativamente efficace di alcuni grandi Classici della Letteratura Italiana, da Dante a Petrarca, ad Ariosto, a Vico, a Manzoni, a Verga, ognuno sullo sfondo di una città italiana, che gli faccia da cornice e da contesto, e che serva a collocare meglio la sua opera e la sua scrittura". "Non intendiamo", ha aggiunto il Ministro, "collocare questi autori in una prospettiva strettamente "nazionale". Una simile operazione - peraltro di grande dignità intellettuale - è stata già fatta in modo esemplare tra Ottocento e Novecento, in rapporto alla unificazione politica del Paese, allora appena conquistata, e ha avuto i suoi innegabili meriti. Basta pensare alla "Storia della Letteratura Italiana" di De Sanctis, e a tanta critica romantica o positivista". "Ma oggi non avrebbe senso riproporla in una versione più o meno aggiornata. Noi pensiamo a qualcosa di diverso", ha sottolineato il Ministro Moratti. "Cercheremo di presentare i nostri autori come testimoni di un'identità italiana reinterpretata in chiave europea e globale. Attraverso ciascuno di essi è l'umanità tutta intera che acquista voce e anima; e il riferimento "italiano" - che certo non deve essere smarrito, ma sottolineato e valorizzato - significa solo individuare il contributo del nostro Paese alla costruzione di una cittadinanza universale della conoscenza e della bellezza, che non può e non deve avere confini". Il Progetto interesserà dieci città alle quali saranno collegati altrettanti grandi classici. Le città interessate sono: Bari, con Giovanni Boccaccio; Bologna, con Giacomo Leopardi; Ferrara, con Ludovico Ariosto, Firenze, con Francesco Petrarca, di cui celebriamo quest'anno il settimo centenario della nascita; Milano, con Alessandro Manzoni; Napoli, con Giambattista Vico; Palermo, con Giovanni Verga; Roma, con Dante Alighieri; Torino, con Niccolò Machiavelli e Venezia con Carlo Goldoni. "Ci auguriamo", ha concluso il Ministro, "che, accanto alle scuole, altre istituzioni culturali collaborino per la migliore riuscita del nostro Progetto. Le giovani generazioni hanno più che mai bisogno di memoria e di libri. Noi vogliamo creare le condizioni migliori per l'accesso a queste ricchezze. Il nostro obiettivo non è soltanto di formare dei professori. Dobbiamo formare cittadini e persone". In ognuna di queste città si terrà, nel corso dell'anno scolastico, una Giornata articolata in numerose iniziative: lettura dei testi; approfondimento della biografia dell'autore; richiami al contesto storico, culturale, artistico, musicale; rappresentazioni teatrali, concerti, mostre. Un ruolo determinante sarà svolto dalle Università presenti sul territorio, attraverso la partecipazione di docenti universitari. Un elemento di forte novità del Progetto è costituito dall'apertura al territorio e dal coinvolgimento dei cittadini in eventi nelle piazze, nei teatri, nei cinema.  
   
   
IL MINISTRO MORATTI PRESENTA IL "PROGETTO LETTURA - PENSARE L'ITALIA ATTRAVERSO I CLASSICI" DALLE SCUOLE E DALLE PIAZZE DI BARI, BOLOGNA, FERRARA, FIRENZE, MILANO, NAPOLI, PALERMO, ROMA, TORINO E VENEZIA UN INVITO A RIFLETTERE SULL'IDENTITÀ NAZIONALE  
 
Roma, 16 settembre 2004 - Il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Letizia Moratti, intervenendo oggi pomeriggio a Roma agli Stati Generali dell'editoria, ha presentato il "Progetto lettura - Pensare l'Italia attraverso i classici". "è un progetto al quale personalmente tengo molto", ha detto il Ministro, "perché, attraverso esso, intendiamo collegare l'esercizio della lettura con la libertà di scelte individuali sottratte all'obbligatorietà scolastica, ma significative per il potenziamento di una forte e moderna identità collettiva". Il "Progetto Lettura - Pensare l'Italia attraverso i classici", messo a punto con la collaborazione dell'Istituto italiano di Scienze umane, intende promuovere l'interesse per la lettura dei classici della letteratura italiana, al fine di reinterpretarli e trarne spunti e motivazioni per la formazione e il potenziamento di una forte e moderna identità collettiva, quale è oggi richiesta dalle istanze socio-culturali ed etico-civili del nuovo contesto nazionale e di quello europeo. "Con questa nostra iniziativa", ha spiegato Letizia Moratti, "vogliamo coinvolgere gli studenti delle scuole secondarie, e intorno a loro, un pubblico più vasto di cittadini, interessato a scelte di accrescimento del loro sapere, in un esperimento fondato sulla riproposizione non convenzionale e comunicativamente efficace di alcuni grandi Classici della Letteratura Italiana, da Dante a Petrarca, ad Ariosto, a Vico, a Manzoni, a Verga, ognuno sullo sfondo di una città italiana, che gli faccia da cornice e da contesto, e che serva a collocare meglio la sua opera e la sua scrittura". "Non intendiamo", ha aggiunto il Ministro, "collocare questi autori in una prospettiva strettamente "nazionale". Una simile operazione - peraltro di grande dignità intellettuale - è stata già fatta in modo esemplare tra Ottocento e Novecento, in rapporto alla unificazione politica del Paese, allora appena conquistata, e ha avuto i suoi innegabili meriti. Basta pensare alla "Storia della Letteratura Italiana" di De Sanctis, e a tanta critica romantica o positivista". "Ma oggi non avrebbe senso riproporla in una versione più o meno aggiornata. Noi pensiamo a qualcosa di diverso", ha sottolineato il Ministro Moratti. "Cercheremo di presentare i nostri autori come testimoni di un'identità italiana reinterpretata in chiave europea e globale. Attraverso ciascuno di essi è l'umanità tutta intera che acquista voce e anima; e il riferimento "italiano" - che certo non deve essere smarrito, ma sottolineato e valorizzato - significa solo individuare il contributo del nostro Paese alla costruzione di una cittadinanza universale della conoscenza e della bellezza, che non può e non deve avere confini". Il Progetto interesserà dieci città alle quali saranno collegati altrettanti grandi classici. Le città interessate sono: Bari, con Giovanni Boccaccio; Bologna, con Giacomo Leopardi; Ferrara, con Ludovico Ariosto, Firenze, con Francesco Petrarca, di cui celebriamo quest'anno il settimo centenario della nascita; Milano, con Alessandro Manzoni; Napoli, con Giambattista Vico; Palermo, con Giovanni Verga; Roma, con Dante Alighieri; Torino, con Niccolò Machiavelli e Venezia con Carlo Goldoni. "Ci auguriamo", ha concluso il Ministro, "che, accanto alle scuole, altre istituzioni culturali collaborino per la migliore riuscita del nostro Progetto. Le giovani generazioni hanno più che mai bisogno di memoria e di libri. Noi vogliamo creare le condizioni migliori per l'accesso a queste ricchezze. Il nostro obiettivo non è soltanto di formare dei professori. Dobbiamo formare cittadini e persone". In ognuna di queste città si terrà, nel corso dell'anno scolastico, una Giornata articolata in numerose iniziative: lettura dei testi; approfondimento della biografia dell'autore; richiami al contesto storico, culturale, artistico, musicale; rappresentazioni teatrali, concerti, mostre. Un ruolo determinante sarà svolto dalle Università presenti sul territorio, attraverso la partecipazione di docenti universitari. Un elemento di forte novità del Progetto è costituito dall'apertura al territorio e dal coinvolgimento dei cittadini in eventi nelle piazze, nei teatri, nei cinema.  
   
   
STRATEGIC MANAGEMENT ACCOUNTING UN CORSO SDA BOCCONI, CHE PROPONE UN MUTAMENTO DI PROSPETTIVA NELLA GESTIONE STRATEGICA DELL’IMPRESA.  
 
Milano, 16 settembre 2004 – Per affrontare con successo le sfide proprie di ambienti sempre più dinamici e competitivi, le imprese devono elaborare progetti strategici che tengano conto non solo di informazioni e analisi di carattere qualitativo, ma anche di misure e modelli di tipo quantitativo. A questi fini, l’Area Strategia della Sda Bocconi organizza il corso “Strategic Management Accounting”, che si terrà a Milano, dall’8 all’11 novembre 2004. Il corso propone un mutamento di prospettiva nella gestione strategica dell’impresa, evidenziando non solo l’utilità dei risultati economico-finanziari conseguiti in passato, ma anche la capacità dell’impresa di competere con successo nel futuro. Induce, inoltre, al ricorso di misure sia per assumere decisioni di carattere strategico sia per monitorare la realizzazione delle decisioni stesse. In sintesi, il programma“Strategic Management Accounting” è stato progettato per: fornire ai partecipanti lo schema strategico nel quale inserire le valutazioni economico-finanziarie e quantitative; trasmettere le linee guida indispensabili per collegare tali misure fra di loro e con il profilo strategico dell’impresa; presentare un quadro organico e aggiornato delle metodologie e degli strumenti operativi disponibili; evidenziare le eventuali necessità di adattamento della strumentazione classica in considerazione dei mutamenti del contesto ambientale. Destinatari del corso sono tutti coloro che sono coinvolti nell’analisi dei risultati strategici e che svolgono un ruolo di supporto nei processi di formulazione delle strategie (addetti alla pianificazione strategica nelle grandi imprese; assistenti alla direzione generale nelle imprese di medie dimensioni; controller; direttori generali o responsabili di divisione).
 
   
   
STRATEGIC MANAGEMENT ACCOUNTING UN CORSO SDA BOCCONI, CHE PROPONE UN MUTAMENTO DI PROSPETTIVA NELLA GESTIONE STRATEGICA DELL’IMPRESA.  
 
Milano, 16 settembre 2004 – Per affrontare con successo le sfide proprie di ambienti sempre più dinamici e competitivi, le imprese devono elaborare progetti strategici che tengano conto non solo di informazioni e analisi di carattere qualitativo, ma anche di misure e modelli di tipo quantitativo. A questi fini, l’Area Strategia della Sda Bocconi organizza il corso “Strategic Management Accounting”, che si terrà a Milano, dall’8 all’11 novembre 2004. Il corso propone un mutamento di prospettiva nella gestione strategica dell’impresa, evidenziando non solo l’utilità dei risultati economico-finanziari conseguiti in passato, ma anche la capacità dell’impresa di competere con successo nel futuro. Induce, inoltre, al ricorso di misure sia per assumere decisioni di carattere strategico sia per monitorare la realizzazione delle decisioni stesse. In sintesi, il programma“Strategic Management Accounting” è stato progettato per: fornire ai partecipanti lo schema strategico nel quale inserire le valutazioni economico-finanziarie e quantitative; trasmettere le linee guida indispensabili per collegare tali misure fra di loro e con il profilo strategico dell’impresa; presentare un quadro organico e aggiornato delle metodologie e degli strumenti operativi disponibili; evidenziare le eventuali necessità di adattamento della strumentazione classica in considerazione dei mutamenti del contesto ambientale. Destinatari del corso sono tutti coloro che sono coinvolti nell’analisi dei risultati strategici e che svolgono un ruolo di supporto nei processi di formulazione delle strategie (addetti alla pianificazione strategica nelle grandi imprese; assistenti alla direzione generale nelle imprese di medie dimensioni; controller; direttori generali o responsabili di divisione).
 
   
   
EDILIZIA UNIVERSITARIA: LE INIZIATIVE DEL COMUNE DI MILANO  
 
Milano, 16 settembre 2004 - L’assessore allo Sviluppo del Territorio Gianni Verga è intervenuto oggi al convegno organizzato da Meglio Milano “Studiare e Vivere a Milano - quali iniziative per l’edilizia universitaria”. L’assessore Verga ha sottolineato come soddisfare il fabbisogno abitativo degli studenti fuori sede sia una delle priorità di questa Amministrazione che, a tal fine, ha avviato tre tipologie di intervento: la prima consiste nel prevedere edilizia universitaria nei grandi progetti di trasformazione urbanistica. La seconda nel mettere a disposizione aree di proprietà comunale dove realizzare alloggi per studenti. La terza consentire anche ai soggetti privati di impiegare aree di loro proprietà azzonate a servizi comunali e intercomunali per l’edilizia universitaria. “Si tratta di tre modalità di intervento già avviate – ha spiegato Verga - con le quali l’Amministrazione promuove l’edilizia universitaria dando una prima risposta a quella che oggi si configura come una vera e propria emergenza abitativa. Nel grande progetto di Montecity – Rogoredo sono previsti alloggi per 1200 studenti, nelle 5 aree di proprietà comunale potranno essere realizzati altri 630 alloggi per 1260 studenti e, con la delibera approvata ieri dalla Giunta comunale, anche le aree di proprietà privata destinate a servizi potranno essere impiegate per l’edilizia universitaria”. “E’ evidente che gli alloggi per studenti – ha continuato Verga - debbano essere considerati un servizio vero e proprio alla stessa stregua degli altri interventi di interesse pubblico perché gli studenti costituiscono una risorsa e un patrimonio della città. E’ in tale direzione che si sta muovendo questa Amministrazione che ha già promosso il Piano dei Servizi, il Programma Comunale per l’edilizia residenziale pubblica e i criteri per la valutazione di proposte di intervento finalizzate all’insediamento di edilizia residenziale universitaria in aree di proprietà privata”. In queste tre modalità di intervento l’Amministrazione ha indicato come requisiti urbanistici essenziali la necessità che i nuovi alloggi per studenti non siano isolati dal contesto cittadino: le aree dovranno essere adeguatamente accessibili, ben collegate con gli istituti universitari cittadini e dotate di servizi di urbanizzazione secondaria. L’amministrazione ha inoltre indicato, per evitare speculazioni, che per 20 anni rinnovabili ne sia convenzionato l’uso e che, comunque, anche successivamente non possano avere destinazioni diverse se non che a servizi per la collettività.  
   
   
EDILIZIA UNIVERSITARIA: LE INIZIATIVE DEL COMUNE DI MILANO  
 
Milano, 16 settembre 2004 - L’assessore allo Sviluppo del Territorio Gianni Verga è intervenuto oggi al convegno organizzato da Meglio Milano “Studiare e Vivere a Milano - quali iniziative per l’edilizia universitaria”. L’assessore Verga ha sottolineato come soddisfare il fabbisogno abitativo degli studenti fuori sede sia una delle priorità di questa Amministrazione che, a tal fine, ha avviato tre tipologie di intervento: la prima consiste nel prevedere edilizia universitaria nei grandi progetti di trasformazione urbanistica. La seconda nel mettere a disposizione aree di proprietà comunale dove realizzare alloggi per studenti. La terza consentire anche ai soggetti privati di impiegare aree di loro proprietà azzonate a servizi comunali e intercomunali per l’edilizia universitaria. “Si tratta di tre modalità di intervento già avviate – ha spiegato Verga - con le quali l’Amministrazione promuove l’edilizia universitaria dando una prima risposta a quella che oggi si configura come una vera e propria emergenza abitativa. Nel grande progetto di Montecity – Rogoredo sono previsti alloggi per 1200 studenti, nelle 5 aree di proprietà comunale potranno essere realizzati altri 630 alloggi per 1260 studenti e, con la delibera approvata ieri dalla Giunta comunale, anche le aree di proprietà privata destinate a servizi potranno essere impiegate per l’edilizia universitaria”. “E’ evidente che gli alloggi per studenti – ha continuato Verga - debbano essere considerati un servizio vero e proprio alla stessa stregua degli altri interventi di interesse pubblico perché gli studenti costituiscono una risorsa e un patrimonio della città. E’ in tale direzione che si sta muovendo questa Amministrazione che ha già promosso il Piano dei Servizi, il Programma Comunale per l’edilizia residenziale pubblica e i criteri per la valutazione di proposte di intervento finalizzate all’insediamento di edilizia residenziale universitaria in aree di proprietà privata”. In queste tre modalità di intervento l’Amministrazione ha indicato come requisiti urbanistici essenziali la necessità che i nuovi alloggi per studenti non siano isolati dal contesto cittadino: le aree dovranno essere adeguatamente accessibili, ben collegate con gli istituti universitari cittadini e dotate di servizi di urbanizzazione secondaria. L’amministrazione ha inoltre indicato, per evitare speculazioni, che per 20 anni rinnovabili ne sia convenzionato l’uso e che, comunque, anche successivamente non possano avere destinazioni diverse se non che a servizi per la collettività.  
   
   
SIMPOSIO KALEIDOSCOPE SULL'APPRENDIMENTO COLLABORATIVO  
 
Losanna, 16 settembre 2004 - Dal 7 al 9 ottobre si svolgerà a Losanna un seminario sull'apprendimento collaborativo a mezzo computer, organizzato dalla Rete di eccellenza Kaleidoscope finanziata dall'Ue. Tra gli altri obiettivi, Kaleidoscope si propone di strutturare la ricerca nel campo dell'apprendimento collaborativo a mezzo computer nello Spazio europeo della ricerca, e di assicurarne la sostenibilità. Il simposio viene considerato il primo passo in questa direzione. Oltre a interventi specifici, l'evento prevede la presentazione di documenti di studio sull'apprendimento e la mobilità, i giochi e gli ambienti tridimensionali, e su tutti gli altri aspetti dell'apprendimento collaborativo. Infolink: http://www.Noe-kaleidoscope.org    
   
   
SIMPOSIO KALEIDOSCOPE SULL'APPRENDIMENTO COLLABORATIVO  
 
Losanna, 16 settembre 2004 - Dal 7 al 9 ottobre si svolgerà a Losanna un seminario sull'apprendimento collaborativo a mezzo computer, organizzato dalla Rete di eccellenza Kaleidoscope finanziata dall'Ue. Tra gli altri obiettivi, Kaleidoscope si propone di strutturare la ricerca nel campo dell'apprendimento collaborativo a mezzo computer nello Spazio europeo della ricerca, e di assicurarne la sostenibilità. Il simposio viene considerato il primo passo in questa direzione. Oltre a interventi specifici, l'evento prevede la presentazione di documenti di studio sull'apprendimento e la mobilità, i giochi e gli ambienti tridimensionali, e su tutti gli altri aspetti dell'apprendimento collaborativo. Infolink: http://www.Noe-kaleidoscope.org    
   
   
CONOSCERE IL QUADRO COMUNE EUROPEO DELLE LINGUE PER MIGLIORI OPPORTUNITA' DI STUDIO E LAVORO- UN INCONTRO E UNA LEZIONE DEL BRITISH COUNCIL  
 
Milano, 16 settembre 2004 - Inglese: scolastico, buono, molto buono o fluente? Da qualche anno è possibile avere una idea chiara e ampiamente riconosciuta del proprio livello di conoscenza della lingua inglese grazie al "Quadro comune europeo di riferimento per le lingue". Giovedì 16 settembre - Ore 18.00 Presso La Feltrinelli International, Piazza Cavour, 1 – Milano, Sarà presente Simon Creasey, Senior Teacher British Council. Il pubblico potrà partecipare ad una lezione di inglese nella quale verranno spiegate le linee guida raccomandate dal Consiglio d'Europa in materia e nella quale i partecipanti avranno la possibilità di comprendere come auto-valutare le proprie competenze. Il "Quadro comune europeo di riferimento per le lingue: apprendimento, insegnamento, valutazione" è lo schema dei livelli di conoscenza della lingua elaborato dal Consiglio d'Europa. Il quadro è stato elaborato dal Consiglio d'Europa al fine di rendere accessibili strumenti di valutazione chiari e potenzialmente universalmente validi per coloro che studiano le lingue europee come lingue straniere e sta venendo sempre più adotatto da scuole, università e aziende. Il quadro, adottato dal British Council, facilita anche una chiara definizione degli obiettivi di apprendimento e di insegnamento.  
   
   
CONOSCERE IL QUADRO COMUNE EUROPEO DELLE LINGUE PER MIGLIORI OPPORTUNITA' DI STUDIO E LAVORO- UN INCONTRO E UNA LEZIONE DEL BRITISH COUNCIL  
 
Milano, 16 settembre 2004 - Inglese: scolastico, buono, molto buono o fluente? Da qualche anno è possibile avere una idea chiara e ampiamente riconosciuta del proprio livello di conoscenza della lingua inglese grazie al "Quadro comune europeo di riferimento per le lingue". Giovedì 16 settembre - Ore 18.00 Presso La Feltrinelli International, Piazza Cavour, 1 – Milano, Sarà presente Simon Creasey, Senior Teacher British Council. Il pubblico potrà partecipare ad una lezione di inglese nella quale verranno spiegate le linee guida raccomandate dal Consiglio d'Europa in materia e nella quale i partecipanti avranno la possibilità di comprendere come auto-valutare le proprie competenze. Il "Quadro comune europeo di riferimento per le lingue: apprendimento, insegnamento, valutazione" è lo schema dei livelli di conoscenza della lingua elaborato dal Consiglio d'Europa. Il quadro è stato elaborato dal Consiglio d'Europa al fine di rendere accessibili strumenti di valutazione chiari e potenzialmente universalmente validi per coloro che studiano le lingue europee come lingue straniere e sta venendo sempre più adotatto da scuole, università e aziende. Il quadro, adottato dal British Council, facilita anche una chiara definizione degli obiettivi di apprendimento e di insegnamento.  
   
   
NABA: SI APRONO LE ISCRIZIONI ALL’ANNO ACCADEMICO 2004/2005 SI SVOLGERANNO DAL 5 AL 7 OTTOBRE 2004 I TEST DI AMMISSIONE ALLA NUOVA ACCADEMIA DI BELLE ARTI MILANO. IL TERMINE PER LE ISCRIZIONI AGLI ESAMI È IL 1 OTTOBRE  
 
Milano, 16 settembre 2004 - Strutture moderne, spazi ampi; laboratori di progettazione e sperimentazione con attrezzature multimediali innovative; diverse iniziative per proporre sempre maggiori occasioni di incontro con designer, stilisti e artisti tra i più affermati nel panorama internazionale; un corpo docenti che annovera insegnanti e visiting professor di grande prestigio ed esperienza, per un campus universitario tra i più moderni e cosmopoliti. Advertising/graphic Design, Arti e Design, Media Design, Moda e Textile Design, Pittura, Product Design, Scenografia sono i diplomi accademici (equiparati alla laurea di primo livello) rilasciati dall’Accademia. Le iscrizioni ai test di ammissione rimarranno aperte fino a venerdì 1 ottobre, mentre le prove di idoneità - che comporteranno una parte scritta e una orale - si svolgeranno da martedì 5 ottobre a giovedì 7 ottobre (dalle ore 9.00 alle ore 16.00). Per ogni singola scuola il numero massimo di partecipanti ammessi all’esame è di: Scenografia: 40 studenti; Moda e Textile Design: 50 studenti; Arti E Design: 40 studenti; Pittura: 40 studenti; Comunicazione Pubblicitaria E Graphic Design: 50 studenti; Product Design (Industrial – Interior –Exhibition Design): 80 studenti; Media Design (Audiovisivi – Animazione – New Media): 40 studenti. Previo il superamento della prova, la scadenza per le immatricolazioni è fissata al 30 ottobre. Le lezioni inizieranno il 2 novembre 2004. Infolink: www.Naba.it  
   
   
NABA: SI APRONO LE ISCRIZIONI ALL’ANNO ACCADEMICO 2004/2005 SI SVOLGERANNO DAL 5 AL 7 OTTOBRE 2004 I TEST DI AMMISSIONE ALLA NUOVA ACCADEMIA DI BELLE ARTI MILANO. IL TERMINE PER LE ISCRIZIONI AGLI ESAMI È IL 1 OTTOBRE  
 
Milano, 16 settembre 2004 - Strutture moderne, spazi ampi; laboratori di progettazione e sperimentazione con attrezzature multimediali innovative; diverse iniziative per proporre sempre maggiori occasioni di incontro con designer, stilisti e artisti tra i più affermati nel panorama internazionale; un corpo docenti che annovera insegnanti e visiting professor di grande prestigio ed esperienza, per un campus universitario tra i più moderni e cosmopoliti. Advertising/graphic Design, Arti e Design, Media Design, Moda e Textile Design, Pittura, Product Design, Scenografia sono i diplomi accademici (equiparati alla laurea di primo livello) rilasciati dall’Accademia. Le iscrizioni ai test di ammissione rimarranno aperte fino a venerdì 1 ottobre, mentre le prove di idoneità - che comporteranno una parte scritta e una orale - si svolgeranno da martedì 5 ottobre a giovedì 7 ottobre (dalle ore 9.00 alle ore 16.00). Per ogni singola scuola il numero massimo di partecipanti ammessi all’esame è di: Scenografia: 40 studenti; Moda e Textile Design: 50 studenti; Arti E Design: 40 studenti; Pittura: 40 studenti; Comunicazione Pubblicitaria E Graphic Design: 50 studenti; Product Design (Industrial – Interior –Exhibition Design): 80 studenti; Media Design (Audiovisivi – Animazione – New Media): 40 studenti. Previo il superamento della prova, la scadenza per le immatricolazioni è fissata al 30 ottobre. Le lezioni inizieranno il 2 novembre 2004. Infolink: www.Naba.it