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Notiziario Marketpress di Giovedì 17 Febbraio 2005
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UE: PATTO DI STABILITÀ: GLI STATI MEMBRI S'IMPEGNINO DI PIÙ  
 
Bruxelles, 17 febbraio 2005 - Gli Stati membri devono fare di più per rispettare i criteri del Patto di stabilità e di crescita. E' quanto chiedono i deputati della commissione per i problemi economici e monetari con la relazione d'iniziativa di Othmar Karas (Ppe/de, At) sulle finanze pubbliche dell'Uem che sarà sottoposta all'esame della Plenaria. «Non esiste alcuna eccezione alle norme e procedure del Patto di stabilità e di crescita», essi ammoniscono, invitando tutte le istituzioni dell'Unione europea «ad assumere la propria responsabilità in merito all'applicazione, al controllo e all'osservanza» del Patto. Occorre quindi che gli Stati membri riducano il loro disavanzo e, parallelamente, procedano con le riforme strutturali, la promozione delle attività di investimento, il miglioramento dell'imposizione fiscale e il riorentamento delle spese pubbliche. La relazione adottata con 28 voti favorevoli, 2 contrari e 15 astensioni, sottolinea come, nel corso dell'ultimo decennio, l'economia dell'Ue abbia registrato una crescita ben inferiore al suo potenziale e come, anche a causa della mancanza di riforme strutturali e di investimenti in molti Stati membri, il tasso di crescita del Pil per la zona euro sia stato inferiore alle previsioni. I deputati, notano inoltre che, nel 2004, solo cinque Stati membri della zona euro avevano conseguito una posizione di bilancio vicina all'equilibrio, mentre sono passati da tre a quattro gli Stati membri della zona euro che hanno registrato un deficit di bilancio superiore al 3% del Pil. Dall'entrata in vigore del Patto di stabilità e di crescita, poi, le sue regole sono state infrante da dodici Stati membri, di cui cinque della zona euro (Portogallo, Germania, Francia, Paesi Bassi e Grecia). Osservando come, secondo la Commissione, i più elevati disavanzi nominali siano soprattutto il risultato di «un allentamento volontario della politica di bilancio di taluni Stati membri» e siano solo in parte imputabili al ciclo economico sfavorevole, la relazione sottolinea che alcuni Stati membri non hanno risposto adeguatamente all'avvio nei loro confronti della procedura per disavanzi eccessivi, mentre permangono «sufficienti motivi di preoccupazione quanto alle loro possibilità di ridurre tali disavanzi al di sotto del 3% del Pil nell'immediato futuro». Gli Stati membri che non l'hanno ancora fatto sono quindi sollecitati a ridurre il loro disavanzo ben al di sotto del 3% del Pil, «così da garantire la stabilità di bilancio e dei prezzi (...), e permettere la costituzione di riserve finanziarie sufficienti in periodi di congiuntura favorevole, in maniera tale che nei periodi difficili possano essere prese misure economiche che non mettano a rischio o infrangano le regole del Patto di stabilità e di crescita». Secondo i deputati, infatti, evitando disavanzi eccessivi si contribuisce alla stabilità dei prezzi e si garantisce la sostenibilità delle finanze pubbliche, mentre spese pubbliche esagerate pregiudicano le aliquote dei tassi di interesse e i livelli di investimenti pubblici, limitando inoltre la capacità di affrontare la sfida rappresentata dai cambiamenti demografici e dall'invecchiamento della popolazione nell'Unione europea. D'altra parte, la relazione raccomanda che il Patto di stabilità e di crescita «ponga un maggior accento sugli sviluppi economici e conferisca una maggiore attenzione alla salvaguardia della sostenibilità delle finanze pubbliche». I deputati, poi, sottolineano la necessità di statistiche di bilancio migliorate, con definizioni, metodi di calcolo e procedure più precise e normalizzate. Essi, inoltre, chiedono un metodo chiaro, che preveda una definizione della nozione di spese pubbliche di buona qualità, «per quantificare le posizioni di bilancio pubbliche e il loro contributo alla crescita e all'investimento, così da contribuire positivamente alla realizzazione degli obiettivi di Lisbona». Gli Stati membri, dal canto loro, dovrebbero introdurre pacchetti di riforme strutturali e attività di investimento che, a medio e a lungo termine, «si riveleranno essenziali per la sostenibilità finanziaria, la competitività dell'economia europea e la crescita». Vanno poi effettuati costanti miglioramenti nell'amministrazione fiscale e della messa a punto di un efficace sistema d'imposizione «al fine di promuovere una cultura imprenditoriale e di incoraggiare la creazione di imprese». La spesa pubblica, infine, deve essere riorientata in maniera tale da garantire che le varie rubriche di bilancio, a livello europeo e nazionale, riflettano le principali priorità politiche fissate per il 2010. Si ricorda che, sulla base della comunicazione della Commissione Finanze pubbliche nell'Uem – 2004, il Consiglio esaminerà le norme di funzionamento e d'attuazione del Patto di stabilità. Il prossimo appuntamento è per il 17 febbraio, quando il Consiglio Ecofin cercherà di progredire sulla riforma del Patto con l'obiettivo di trovare precisi orientamenti nella riunione dell'8 marzo da trasmettere poi ai Capi di Stato e di governo che si incontreranno al Vertice il 22 e 23 marzo. Il Parlamento europeo, d'altra parte, dovrà approvare una risoluzione sulle eventuali modifiche dei regolamenti e delle norme di condotta relative alla sua applicazione.  
   
   
POLITICHE ECONOMICHE AL SERVIZIO DELLA STRATEGIA DI LISBONA  
 
Bruxelles, 17 febbraio 2005 - La Plenaria è chiamata ad adottare una risoluzione in merito alla situazione dell'economia europea e alla relazione preparatoria sugli indirizzi di massima per le politiche economiche (Impe) in vista della riunione del Consiglio europeo di primavera, i cui lavori in materia saranno preparati dal Consiglio Ecofin il 17 febbraio e l'8 marzo prossimi. Più impegno degli Stati membri nell'applicazione della Strategia di Lisbona, garanzia della stabilità finanziaria, riforma del mercato del lavoro, maggiore concorrenza e promozione di un ambiente favorevole all'imprenditoria, riduzione della dipendenza energetica, più investimenti nella ricerca e nei servizi sociali, crescita del commercio internazionale. E' questa la ricetta che suggeriscono i deputati per rilanciare l'economia e creare nuova e migliore occupazione nell'Unione. Più in particolare essi deplorano i ritardi considerevoli accumulati nell'attuazione della strategia di Lisbona, «soprattutto nel settore delle riforme strutturali e del risanamento delle finanze pubbliche in un certo numero di Stati membri». Considerando che tali ritardi sono in parte attribuibili alla molteplicità degli obiettivi, i deputati accolgono con favore la fissazione delle priorità centrali da parte del gruppo presieduto da Wim Kok ed esortano gli Stati membri ad attuarle con determinazione. Nel ritenere poi che gli indirizzi di massima definiti negli Impe 2003-2005 non siano stati incorporati nella politica economica degli Stati membri, i deputati raccomandano di annettere una maggiore importanza alla crescita e alla creazione di posti di lavoro «attraverso l'incremento della concorrenza e della competitività nel quadro della strategia di Lisbona». L'articolazione dei diversi strumenti a disposizione dell'Unione, inoltre, va semplificata e migliorata, mentre il numero di relazioni o programmi va ridotto «avendo come obiettivo un maggiore impegno da parte degli Stati membri». La Commissione, poi, deve intensificare i propri sforzi volti a completare il mercato interno «in settori tuttora caratterizzati da compartimentazioni e restrizioni commerciali» e garantire eque condizioni di concorrenza in tutti i settori. I deputati intendono anche sottolineare che la stabilità finanziaria e il risanamento delle finanze pubbliche nonché i bassi tassi d'interesse derivanti dalla politica di stabilità della Bce «sono espliciti pilastri della strategia di Lisbona». Essi, poi, sostengono pienamente l'indipendenza della Banca centrale europea da «ogni influenza degli organi che determinano le politiche economiche sulla politica monetaria» e propongono di armonizzare le ipotesi economiche poste a base dell'elaborazione dei bilanci e i calendari di bilancio degli Stati membri della zona euro, tenendo conto delle scadenze fissate per l'elaborazione degli Impe e degli orientamenti per l'occupazione. La risoluzione ribadisce la richiesta che si proceda all'attuazione di riforme del mercato del lavoro«in uno spirito che assicuri equilibrio tra flessibilità e sicurezza», sottolineando che lo sviluppo di impieghi di qualità andrà di pari passo con un miglioramento della produttività del lavoro in Europa. Ma l'incremento della produttività, per i deputati, non basterà da solo a generare la crescita necessaria per coprire tutte le esigenze economiche e sociali nonché ad ovviare alle conseguenze dell'evoluzione demografica, soprattutto per i sistemi pensionistici e sanitari, pertanto si «rende ineluttabile un aumento generale dell'orario di lavoro». D'altra parte, preoccupati per la persistenza di un elevato tasso di disoccupazione e le insufficienti prospettive di aumento del tasso di occupazione, i deputati insistono affinché venga compiuto uno sforzo speciale «per consentire a tutte le persone disoccupate da più di sei mesi l'accesso ai servizi di consulenza e alla riconversione professionale» e, in tale contesto, sottolineano anche il ruolo cruciale delle piccole e medie imprese nella creazione di posti di lavoro. Inoltre, giudicando con favore la realizzazione di politiche volte a creare un ambiente favorevole alla promozione dell'imprenditoria e dello spirito d'iniziativa, dell'innovazione e della competitività industriale, i deputati ritengono che debba essere alleggerito «il fardello amministrativo» che grava sulle imprese ed eliminati gli ostacoli connessi alla fiscalità delle imprese, con un occhio di riguardo alle Pmi. Pertanto va semplificato il contesto regolamentare, diminuendo il livello generale della pressione fiscale nell'Unione europea e migliorando l'accesso delle Pmi alle fonti di finanziamento, in particolare ai capitali di rischio. Ma anche il settore dei servizi, che riveste notevole importanza per il Pil europeo in termini di occupazione, deve beneficiare della dovuta attenzione. Pertanto, oltre alla necessità di promuovere gli investimenti e l'innovazione nelle tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni, i deputati ritengono che si debba «aprire maggiormente tale settore ai privati e di incoraggiarvi lo spirito imprenditoriale». Nel ribadire poi l'auspicio di vedere l'Unione liberarsi gradualmente della sua dipendenza energetica grazie alla promozione di energie rinnovabili e al sostegno allo sviluppo di energie alternative al petrolio, come l'idrogeno, i deputati ritengono necessario aumentare l'efficienza delle forme di energia classiche e specialmente quelle che non mettono in pericolo gli obiettivi del protocollo di Kyoto. Gli Stati membri sono poi invitati promuovere gli investimenti nella ricerca e ad aumentare il finanziamento pubblico a favore della scienza e della ricerca. Ma anche gli investimenti nei servizi sociali per i deputati non vanno tralasciati. Essi insistono infatti sulla necessità di investire in posti di lavoro nel settore dei servizi e in particolare in quelli dell'istruzione, dei servizi sociali di prossimità, dell'assistenza all'infanzia e alle persone anziane e della collaborazione domestica. Nel constatare, infine, che un numero crescente di concorrenti, soprattutto Cina, India e Brasile, riescono spesso a fornire beni e servizi di analoga qualità a prezzi più competitivi di quelli europei, i deputati ritengono che la crescita del commercio internazionale libero e paritario sia al tempo stesso fonte di sviluppo per i paesi poveri e di creazione di nuovi mercati per i paesi sviluppati. La Commissione, pertanto, dovrà tener conto di tali considerazioni nei prossimi Impe.  
   
   
PROGRAMMA LEGISLATIVO 2005 DELLA COMMISSIONE EUROPEA E ORIENTAMENTI STRATEGICI 2005-2009  
 
Bruxelles, 17 febbraio 2005 - Il Parlamento adotterà una risoluzione sugli obiettivi strategici nel periodo 2005-2009 e sul programma di lavoro 2005 della Commissione che il Presidente dell'Esecutivo ha illustrato ai deputati nel corso della seduta plenaria del 26 gennaio scorso. In occasione del dibattito che aveva seguito in Aula, i rappresentanti del Ppe/de, del Pse, dell'Alde e dell'Uen si erano detti sostanzialmente favorevoli alle indicazioni di Barroso. D'altra parte, se il rappresentante dei Verdi e del gruppo Ind/dem avevano assunto una posizione più prudente, l'omologo della Gue/ngl si era detto assolutamente contrario. Quasi tutti, peraltro, avevano colto l'occasione per formulare critiche più o meno marcate su taluni aspetti del programma.  
   
   
TRASPORTI DAL VOLTO UMANO: NUOVI DIRITTI PER I PASSEGGERI  
 
Bruxelles, 17 febbraio 2005 - La Commissione europea ha adottato un piano per rafforzare i diritti dei passeggeri in tutti i modi di trasporto pubblico. Inoltre ha adottato due proposte legislative riguardanti il trasporto aereo. La prima garantisce alle persone a mobilità ridotta le stesse possibilità di accesso al trasporto aereo degli altri passeggeri. La seconda intende garantire ai passeggeri il diritto di essere informati anticipatamente sull’identità del vettore aereo che opererà il volo. Questo piano d’azione globale completa i diritti già istituiti a favore dei passeggeri del trasporto aereo, che entrano in vigore oggi 17 febbraio (cfr. Ip/05/181), e le proposte riguardanti i diritti dei passeggeri nel trasporto ferroviario internazionale attualmente all’esame del Consiglio e del Parlamento europeo. «L’europa rafforza i diritti dei cittadini. La proposta della Commissione rappresenta un’importante misura sociale che permetterà agli anziani e alle persone a mobilità ridotta di viaggiare in Europa nelle migliori condizioni possibili», ha dichiarato Jacques Barrot, vicepresidente della Commissione europea e responsabile dei trasporti. Nel Libro bianco «La politica europea dei trasporti fino al 2010: il momento delle scelte» la Commissione si è impegnata a porre gli utenti al centro della politica dei trasporti. Una migliore protezione dei diritti dei passeggeri dovrebbe servire a migliorare l’immagine dei trasporti collettivi rispetto all’automobile individuale e a favorire una sana concorrenza fra gli operatori tale da sviluppare servizi di trasporto europei competitivi ed efficienti. La proposta di regolamento relativo ai diritti delle persone a mobilità ridotta nel trasporto aereo vieta agli operatori di rifiutare la prenotazione o l’imbarco di un passeggero a causa della sua disabilità o dell’età. Inoltre garantisce a questo gruppo di utenti il diritto di usufruire di assistenza gratuita negli aeroporti e a bordo degli aerei. Gli Stati membri sono tenuti a prevedere sanzioni e a istituire organismi indipendenti incaricati di trattare le denunce. L’assistenza sarà fornita dai gestori degli aeroporti, che riceveranno a tal fine un finanziamento da parte delle compagnie aeree. L’altra proposta di regolamento adottata oggi intende garantire ai passeggeri il diritto di essere informati sull’identità del vettore aereo con cui viaggeranno e di avere la certezza che tutte le informazioni riguardanti la sicurezza dei vettori circolino efficacemente e rapidamente fra gli Stati membri. Nel 2004 un incidente a Sharm el-Sheikh ha provocato la morte di 148 persone, quasi tutti turisti europei. Indipendentemente dalle cause dell’incidente, alcuni passeggeri non sapevano che il volo sarebbe stato operato dalla compagnia Flash Airlines e ignoravano inoltre che al vettore fosse stato temporaneamente vietato l’utilizzo degli aeroporti svizzeri per problemi di sicurezza. Il regolamento adottato completa le misure di sicurezza esistenti e rigorosamente applicate, come per esempio il sistema di ispezione armonizzata degli operatori di paesi terzi che utilizzano gli aeroporti europei e la certificazione dei velivoli da parte dell’Agenzia europea per la sicurezza aerea. In caso di carenze in materia di sicurezza, gli Stati membri devono adottare tutte le misure di protezione necessarie, provvedendo eventualmente a bandire le compagnie aeree interessate. La Commissione europea propone anche di estendere i diritti dei passeggeri a tutti i modi di trasporto, in particolare al trasporto marittimo e al trasporto stradale internazionale effettuato in pullman, per garantire ai cittadini norme precise e valide in tutto il territorio dell’Unione. Quanto al trasporto ferroviario, la Commissione invita il Parlamento europeo e gli Stati membri ad adottare quanto prima le misure proposte nel marzo 2004.  
   
   
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA PRESENZIA ALL’INAUGURAZIONE DI UN NUOVO LABORATORIO CIAMPI ALL’ICGEB A NEW DELHI CONCLUSA LA VISITA IN INDIA NEL PRESTIGIOSO CENTRO DI RICERCA  
 
New Delhi , 17 febbraio 2005 - Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, accompagnato dal Ministro all’Istruzione, Università e Ricerca Letizia Moratti e dal Ministro per le Attività Produttive Antonio Marzano, ha concluso ieri la visita ufficiale in India presenziando all’inaugurazione di un nuovo laboratorio presso la sede locale del Centro Internazionale di Ingegneria Genetica e Biotecnologia (Icgeb). Il Presidente Ciampi è stato ricevuto dal Ministro Indiano per la Ricerca Scientifica J. Sibal, dal Direttore Generale del Centro, che ha la sede centrale a Trieste, Francisco Baralle e dal Direttore della sede di New Delhi Virander Chauhan; al Presidente è stata illustrata l’attività del centro che si concentra sugli aspetti collegati alla salute umana e sull’utilizzo delle biotecnologie per il miglioramento dell’agricoltura. Per quanto riguarda le attività relative alla salute umana infatti, il laboratorio indiano dell’Icgeb è diventato un punto di riferimento a livello internazionale per la ricerca nel settore di nuovi vaccini, specialmente contro la malaria, l’epatite E, la dengue e la tubercolosi. Il nuovo laboratorio inaugurato dai Ministri Moratti e Sibal ha una superficie di 400 metri quadrati e vi opereranno una ventina di ricercatori. Il laboratorio di New Delhi dell’Icgeb occupa complessivamente un’area di 10.000 metri quadrati e vi operano circa 200 ricercatori e tecnici, con una folta rappresentanza di scienziati provenienti da altri paesi. Il Presidente della Repubblica si è complimentato con tutti i ricercatori e con la dirigenza dell’Icgeb, ricordando in particolare l’importanza di centri come quello italo-indiano nel trasferimento della conoscenza verso i paesi in via di sviluppo.  
   
   
ACCORDO DI COLLABORAZIONE SCIENTIFICA TRA ITALIA E INDIA  
 
Nuova Delhi, 17 febbraio 2005 - Durante la visita ufficiale di cinque giorni in India del presidente italiano Carlo Azeglio Ciampi, i due paesi hanno firmato una serie di accordi di collaborazione in vari settori, tra cui scienza e tecnologia, spazio, istruzione. Nel settore scienza e tecnologia, sono stati sottoscritti un memorandum d'intesa e otto accordi per una maggiore collaborazione tra i due paesi in laboratori comuni di ricerca. Verranno inoltre assegnate 180 borse di studio, che consentiranno a scienziati indiani con postgraduato o dottorato di proseguire le ricerche in Italia. L'accordo individua 92 aree di alta tecnologia, tra cui osservazione della Terra, cambiamento climatico, ricerca agricola, Tic (Tecnologie dell'informazione e delle comunicazioni), bio e neuroinformatica, matematica applicata e informatica, elettronica, automazione e agroalimentare. 'Sono molto soddisfatta', ha dichiarato Letizia Moratti (ministro italiano dell'Istruzione, università e ricerca scientifica) commentando la firma dell'accordo. 'I nuovi accordi rafforzano la nostra politica internazionale di ricerca, orientata alla collaborazione internazionale e alla creazione di laboratori comuni su base di parità, scientifica o finanziaria che sia', ha aggiunto. È stato anche sottoscritto un accordo tra G Madhavan Nair, presidente dell'Isro (Indian Space Research Organisation) e Sergio Vetrella, presidente dell'Asi (Agenzia spaziale italiana) su cooperazione spaziale, scienza, tecnologia e applicazioni.  
   
   
BOND ARGENTINA: ABI, CORRETTO COMPORTAMENTO BANCHE  
 
Roma, 17 febbraio 2005 - Le banche non hanno venduto di più in coincidenza con il peggioramento del quadro. L’andamento delle vendite si è invece ridotto come risulta dall’analisi del portafoglio titoli della clientela. E’ quanto emerge da una analisi sui dati forniti da un campione rappresentativo di banche italiane, nel biennio 2000-2001. Nella prima metà del 2001 l’interesse dei clienti per i titoli argentini è diminuito di oltre un terzo rispetto al semestre precedente ed è venuto sostanzialmente meno dopo che a giugno 2001 le maggiori agenzie di rating internazionali hanno ridotto il merito di credito della Repubblica Argentina. Conti amministrati della clientela Incremento percentuale dei titoli Argentina in portafoglio
I semestre 2000 22,8%
Ii semestre 2000 19,2%
I semestre 2001 6,1%
Ii semestre 2001 0,8%
Fonte: elaborazioni Abi su dati forniti da un campione di banche i cui clienti detenevano, a dicembre 2001, il 27% dei titoli Argentina.
Rispetto ad una crescita del 20% nei due semestri del 2000, la propensione all’investimento in titoli argentini – e quindi le vendite delle banche ai clienti è rallentata, facendo registrare tassi di crescita del 6,1% e dello 0,8% del 2001. Non corrisponde alla realtà che le banche italiane avessero titoli argentini in portafoglio da molto tempo e abbiano deciso di venderli solo al peggioramento dello scenario. La negoziazione di titoli argentini, non essendo trattati in borsa, avviene con la modalità della negoziazione in proprio. Ciò significa che l’intermediario acquista sul mercato i titoli che in un secondo momento trasferisce. E’ quindi necessario che i titoli passino per il suo portafoglio/magazzino. Le banche hanno tenuto i bond nei propri portafogli in media tra 1 e 7 giorni. E’ quanto risulta dalle informazioni ricevute da un campione rappresentativo di banche italiane in merito alla giacenza media dei titoli di emittenti argentini. Pochi giorni per fare le transazioni, quindi, non certo mesi o anni. Per verificare questa risposta con i dati delle banche si è rilevato nei loro bilanci che al 31 dicembre degli anni 2000, 2001 e 2002 il portafoglio dei titoli argentini secondo la Bri (Banca internazionale dei regolamenti) era dell’intera consistenza in circolazione sul mercato internazionale rispettivamente pari a: 1,7% 2000; 0.8% 2001; 1,1% 2002. A giudizio degli esperti si tratta di “scorte” necessarie per svolgere operazioni di intermediazione e non certo per seguire finalità di investimento. In altre parole, le banche italiane non solo non hanno avuto per lungo tempo grandi quantità di titoli della Repubblica Argentina, ma soprattutto non hanno rivenduti ai clienti i bond all’emergere della crisi.
 
   
   
MONTE TITOLI: EXPRESS II COMPIE UN ANNO ALLO STUDIO NUOVE FUNZIONALITÀ PER ASSICURARE LA SUA INTERAZIONE CON SISTEMI DI ALTRI PAESI  
 
Milano, 17 febbraio 2005 - Express Ii, il sistema di liquidazione delle operazioni su strumenti finanziari, compie il suo primo anno di vita. Progettato da Monte Titoli, società di gestione accentrata e gestore di servizi di post-trading del Gruppo Borsa Italiana, l’innovativo sistema di liquidazione delle operazioni Express Ii ha integrato il servizio di liquidazione su base netta1 al servizio di liquidazione su base lorda. Sono circa 130 gli operatori che partecipano ai sistemi di liquidazione Express Ii. “Con Express Ii, frutto di una stretta cooperazione fra Autorità, mercati, controparti centrali e operatori, abbiamo raggiunto il duplice obiettivo di rispondere alle esigenze dei partecipanti di un mercato finanziario globale e di definire un nuovo benchmark a livello internazionale nel settore del post-trading, come dimostrano funzionalità quali la riserva dedicata e la selfcollateralisation” ha dichiarato Paolo Cittadini, Direttore Generale di Monte Titoli. “Il prossimo passo sarà l’implementazione di nuove funzionalità per assicurare l’interazione con sistemi di regolamento titoli e sistemi di pagamento di altri Paesi”. Già ad aprile sarà infatti possibile inoltrare istruzioni di regolamento anche a sistemi esteri di regolamento titoli. Euromot, il comparto del mercato telematico di Borsa Italiana dove vengono negoziate euro-obbligazioni e asset backed securities (Abs), sarà il primo mercato a sfruttare questa nuova opportunità, che sarà presto estesa anche ad alcune istruzioni relative a transazioni effettuate sull’Otc (over the counter). “Grazie all’introduzione di Express Ii, anche la funzione di Controparte Centrale, che già ha allineato i mercati italiani alla best practice internazionale, ha prodotto importanti benefici quali l’anonimato delle transazioni e il netting”, ha aggiunto Renato Tarantola, Amministratore Delegato di Cc&g (Cassa di Compensazione e Garanzia) - Gruppo Borsa Italiana. A partire dal suo avvio a pieno regime, dal nuovo servizio di liquidazione netta di Express Ii sono state regolate oltre 23 milioni di operazioni, per un controvalore di circa 47.500 miliardi di euro. A conferma dell’elevato grado di affidabilità operativa raggiunto, il 27 ottobre 2004 il sistema Express Ii ha registrato - rispetto a una media giornaliera di circa 87.000 operazioni in regolamento – il record di operazioni elaborate (444.971), di cui il 99,9% regolate al termine del ciclo diurno di liquidazione netta. In termini di valore di mercato, la consistenza degli strumenti finanziari accentrati da Monte Titoli ha superato, a fine dicembre 2004, i 2.200 miliardi di euro (di cui il 99.8% in forma dematerializzata) con oltre 44.000 tipologie di titoli accentrate.  
   
   
GRUPPO FONDIARIA-SAI: PRIMI RISULTATI 2004 POSITIVO ANDAMENTO DELLA RACCOLTA PREMI  
 
Raccolta premi 2004 Gruppo Fondiaria-sai:
Raccolta premi Auto lavoro diretto € 4.898 mil. (+ 1,7%)
Raccolta premi Non Auto lavoro diretto € 2.093 mil. (+ 5,5%)
Raccolta premi Vita lavoro diretto € 2.797 mil. (+16,1%)
Totale € 9.788 mil. ( +6,3%)
Raccolta premi 2004 Fondiaria-sai S.p.a.: Raccolta premi Auto lavoro diretto
€ 2.693 mil. (+ 0,7%)
Raccolta premi Non Auto lavoro diretto € 1.145 mil. (+ 2,9%)
Raccolta premi Vita lavoro diretto € 1.161 mil. (+23,4%)
Totale € 4.999 mil. ( +5,8%)
Milano, 16 febbraio 2005. Sotto la presidenza di Jonella Ligresti si è riunito ieri il Consiglio di Amministrazione della Fondiaria-sai S.p.a. Che ha esaminato i primi risultati relativi all’esercizio appena concluso, che confermano le stime già rese note nel comunicato stampa emesso lo scorso 3 Febbraio. A livello consolidato la raccolta premi complessiva del lavoro diretto ha raggiunto € 9.788 milioni con un incremento del 6,3%. La raccolta nei rami Danni ammonta a € 6.991 milioni con un incremento del 2,8%, mentre nei Rami Vita ha raggiunto € 2.797 milioni, con un incremento del 16,1%. La raccolta premi lavoro diretto della Capogruppo ha raggiunto, al termine dell’esercizio 2004, € 4.998,5 milioni, con un incremento del 5,8%. Nei Rami Danni sono stati raccolti € 3.837,6 milioni con un incremento del 1,4%, con una raccolta pari a € 2.693 milioni (+ 0,7%) nei Rami Auto e pari a 1.144,6 nei Rami Non Auto (+ 2,9%). I sinistri denunciati hanno registrato complessivamente un decremento dell’1,1 %, mentre, per ciò che concerne la Rc. Auto, i sinistri denunciati registrano un decremento del 4,7%. Nei Rami Vita la raccolta premi del lavoro diretto ha superato € 1.160 milioni, con un incremento del 23,4%, superando le aspettative, grazie anche al significativo contributo della rete agenziale focalizzata sulla vendita di prodotti tradizionali. Il Consiglio, analizzando le prime stime riguardanti i risultati dell’esercizio, ha potuto apprezzare l’andamento positivo della gestione che si ritiene possa migliorare gli obiettivi contenuti nel piano industriale del Gruppo presentato alla comunità finanziaria.
 
   
   
NAVALE ASSICURAZIONI ACQUISISCE LE COMPAGNIE MMI DANNI, MMI ASSICURAZIONI E MMI VITA DAL GRUPPO FRANCESE MUTUELLES DU MANS ASSURANCES  
 
Ferrara, 17 febbraio 2005 - Navale Assicurazioni (società del Gruppo Unipol) comunica che, ottenute le prescritte autorizzazioni di legge, si è data esecuzione ai contratti d’acquisto delle compagnie Mmi Danni S.p.a., Mmi Assicurazioni S.p.a. E Mmi Vita S.p.a. Dal Gruppo francese Mutuelles du Mans Assurances. Ieri è stata versata parte del corrispettivo, mentre il saldo verrà pagato in seguito alla conclusione delle verifiche contrattualmente previste. Il corrispettivo sarà in ogni caso pari al patrimonio netto rettificato delle società quale risulterà al 31/12/2004 (sulla base dei dati al 31/12/2003 tale corrispettivo sarebbe stato pari a 52,2 milioni di euro). La suddetta acquisizione è finanziata da un apposito aumento di capitale sociale, già deliberato e attualmente in corso di esecuzione.  
   
   
ALLEANZA ASSICURAZIONI: A LIVELLO CONSOLIDATO NEL 2004 PREMI LORDI OLTRE 8,7 MILIARDI DI EURO, NUOVA PRODUZIONE A 6,4 MILIARDI DI EURO  
 
Milano, 17 febbraio 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Alleanza Assicurazioni si è riunitosi il 15 febbraio sotto la Presidenza di Amato Luigi Molinari e ha esaminato i dati preliminari di raccolta premi e nuova produzione dell'esercizio 2004. Il Consiglio di Amministrazione di Alleanza Assicurazioni si è riunito in data odierna sotto la Presidenza di Amato Luigi Molinari e ha esaminato i dati preliminari di raccolta premi e nuova produzione dell'esercizio 2004. I premi e accessori di Alleanza Spa hanno superato i 2.940 milioni di euro, con un incremento del 4% verso il 2003 a perimetro societario omogeneo. I premi e accessori a livello consolidato hanno raggiunto oltre 8.700 milioni di euro (circa +28% rispetto al precedente esercizio) compresa la Bancassurance. La nuova produzione di Alleanza Spa, a termini omogenei, alla fine dell'esercizio è ammontata a 956,1 milioni di euro (+ 9,4% rispetto allo scorso esercizio). I premi annui hanno concorso per 251,1 milioni di euro (+2,9% rispetto allo scorso esercizio), i premi ricorrenti (produzione derivante dalla sottoscrizione del nuovo piano di accumulo "Metodo") hanno contribuito per 66 milioni di euro (non presenti nell'esercizio precedente), i premi unici raccolti hanno raggiunto i 639 milioni di euro (+1,4% rispetto allo scorso esercizio). La nuova produzione consolidata si è attestata ad oltre 6.420 milioni di euro (+43% rispetto al 2003). Il Consiglio di Amministrazione per l'approvazione del bilancio 2004 è stato fissato per il 22 marzo 2005. L'assemblea ordinaria degli Azionisti è stata indetta per il giorno 28 aprile 2005 alle ore 10,30 in prima convocazione e per il 29 aprile 2005, stessa ora, in seconda convocazione.  
   
   
GRUPPO TARGETTI CONSOLIDATO AL 31/12/2004: FATTURATO A 152,9 MILIONI DI EURO NEL 2004 (+16,0% RISPETTO AL 2003) UTILE ANTE IMPOSTE PARI A 13,1 MILIONI DI EURO (+66,3%).  
 
Firenze, 17 febbraio 2005 - Il Consiglio di Amministrazione di Targetti Sankey S.p.a., riunitosi il 14 febbraio a Firenze, ha approvato i risultati consolidati del quarto trimestre 2004. I principali risultati consolidati del 2004 Nel 2004 il fatturato consolidato ha raggiunto i 152,9 milioni di Euro, facendo registrare un incremento del 16,0% (rispetto ai 131,8 milioni di Euro del 2003), da attribuire per il 15,2% alla crescita organica e per il 0,8% alla variazione dell'area di consolidamento. La crescita è stata trainata da un aumento del fatturato in tutti i settori di attività: l'illuminazione architettonica (+7,9%), che rappresenta il 56,6% del fatturato totale, l'illuminazione di esterni (+23,4%) e le sorgenti luminose (+45,0%). Il fatturato, in aumento in tutti i principali paesi di riferimento, è stato realizzato per il 46,3% in Italia (era il 48,4% nel 2003), per il 30,4% negli altri Paesi Ue e per il 23,3% nei Paesi extra Ue. Il margine operativo lordo consolidato (Ebitda) è stato pari a 21,0 milioni di Euro, in crescita del 25,4% rispetto ai 16,8 milioni di Euro del 2003 e pari ad un'incidenza del 13,8% sul fatturato (a fronte del 12,7% del 2003). A parità di area di consolidamento, il margine operativo lordo avrebbe registrato una crescita del 26,1% rispetto al 2003. Il risultato operativo consolidato (Ebit) si è attestato a 15,0 milioni di Euro, facendo registrare una crescita del 46,6% rispetto ai 10,2 milioni di Euro del 2003. L'utile consolidato ante imposte è stato pari a 13,1 milioni di Euro, a fronte dei 7,9 milioni di Euro del 2003 (+66,3%). * Nell'area di consolidamento sono incluse le partecipazioni in Hangzhou Duralamp Eletronics Co. Ltd. E Ningbo Si Kang International Trading Co. Ltd., che nel 2003 erano state consolidate soltanto per gli ultimi 4 mesi dell'anno. Inoltre, nel 2004 non è incluso il 50% di Tivoli Llc, che nel 2003 era interamente consolidato in quanto incorporato in Targetti North America Inc. La situazione patrimoniale al 31 dicembre 2004 La posizione finanziaria netta è pari a 21,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2004, in netto miglioramento rispetto ai 24,8 milioni di Euro al 31 dicembre 2003 e ai 25,2 milioni di Euro al 30 settembre 2004, grazie al positivo andamento dei flussi di cassa. Alla stessa data, il patrimonio netto risulta pari a 61,4 milioni di euro, in crescita rispetto ai 49 milioni di euro al 31 dicembre 2003 e ai 56,6 milioni di Euro al 30 settembre 2004, grazie al positivo risultato di periodo pari a 3,5 milioni di euro e dell'aumento di capitale di 1,4 milioni di euro. Al 31/12/2004 la capogruppo Targetti Sankey S.p.a. Detiene 131.694 azioni proprie, pari allo 0,72% del capitale sociale. I principali risultati consolidati del quarto trimestre (ottobre-dicembre) Nel quarto trimestre 2004, il migliore dell'anno, Targetti ha fatto registrare un fatturato consolidato di 41,1 milioni di Euro, in crescita del 9,5% rispetto ai 37,6 milioni di Euro del quarto trimestre del 2003; a parità di area di consolidamento la crescita avrebbe raggiunto il 12,4%. Nello stesso periodo, l'Ebitda si è attestato a 6,3 milioni di Euro (+16,4% rispetto al 2003, +19,9% a parità di area di consolidamento), mentre l'Ebit è stato pari a 4,8 milioni di Euro (+38,8% rispetto al 2003). L'utile ante imposte è stato pari a 3,5 milioni di Euro, facendo registrare una crescita del 9,1% rispetto ai 3,2 milioni di Euro del 4° trimestre 2003. Il commento dell'Amministratore Delegato "Il 2004 ha rappresentato per noi un anno ricco di soddisfazioni - afferma Lorenzo Targetti, Amministratore Delegato di Targetti Sankey S.p.a. - che ci ha visto crescere in tutte le nostre aree di attività, nonostante un contesto economico ancora incerto ed ottenere importanti risultati in termini di redditività. E' stato premiato un modello di sviluppo teso a valorizzare la specializzazione delle singole società del Gruppo nei diversi segmenti dell'illuminazione, la stessa strategia che ci ha portato alla recente acquisizione di A2". "Siamo cautamente ottimisti sulle prospettive per il 2005 - ha proseguito Targetti - anno in cui confidiamo di consolidare e rafforzare i risultati ottenuti nell'esercizio passato e di ottenere un ulteriore recupero di marginalità, grazie anche ai benefici attesi dalle recenti azioni volte all'incremento di efficienza industriale, quali ad esempio la rilocalizzazione dello stabilimento della controllata Exterieur Vert, dalla Francia all'Italia, presso i siti produttivi della Capogruppo."  
   
   
NUOVA DATA PER IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DI PIRELLI & C. SPA  
 
Milano, 17 febbraio 2005 - Pirelli & C. Spa rende noto che il Consiglio di Amministrazione per l'esame dei risultati preliminari e non auditati della gestione relativa al 2004 si terrà il 25 febbraio 2005 (e non più il 22 febbraio come in precedenza comunicato).  
   
   
FIAT: STANCA, "TOLTE INCERTEZZE PER FUTURO DEL GRUPPO"  
 
Torino, 17 febbraio 2005 - "La soluzione trovata per la Fiat toglie incertezze per il futuro del gruppo". Così Lucio Stanca, ministro per l'Innovazione e le Tecnologie, ha commentato le vicende della casa automobilistica a margine di un incontro con la Giunta dell'unione industriale del capoluogo piemontese. "È una conclusione molto positiva perchè l'opzione prevista era motivo di insicurezza per le prospettive della Fiat, ma anche per chi lavora al suo interno come pure all'esterno", ha proseguito Stanca sottolineando che "ora abbiamo l'evidenza che la Fiat continua a restare italiana nella proprietà. Tolto questo motivo di incertezza, la società può acquistare fiducia in se stessa ed è più libera di adottare le strategie più efficaci per il suo futuro". Da ex manager di multinazionale, il ministro Stanca ha esortato "anche la politica", a "lasciar lavorare in pace il management visto che ha la responsabilità di gestire un gruppo così importante per il Paese. Un management che ha tutte le capacità per sapere che un mercato così competitivo come è quello dell'auto richiede un alto livello di innovazione tecnologica per presentare con frequenza prodotti tecnologici e modelli con elevate performance". Infine Stanca ha sostenuto che "sarebbe stato sbagliato un intervento pubblico nel capitale della Fiat. Non le avrebbe fatto bene. Nel 2005 non si può parlare di nazionalizzazione delle imprese in quanto l'economia va lasciata al mercato e ai privati".  
   
   
PININFARINA S.P.A.: PRECONSUNTIVO 2004 E PROSPETTIVE  
 
Torino, 17 febbraio 2005 - Il Consiglio di Amministrazione della Pininfarina S.p.a. Si è riunito ieri, sotto la presidenza dell’ing. Sergio Pininfarina, e ha approvato la relazione sui dati di preconsuntivo del Gruppo Pininfarina al 31 dicembre 2004. L’anno 2004 si è chiuso in linea con le previsioni e i dati di preconsuntivo del Gruppo mostrano un valore della produzione pari a 595,6 milioni di euro (779,2 milioni di euro nell’anno precedente) con una riduzione del 23,6%: il calo del valore della produzione è dovuto alla prevista conclusione nel corso del 2004 delle commesse per Alfa Romeo e Peugeot, primo atto del rinnovo del mix produttivo, mentre si sono definiti tutti gli accordi contrattuali per i nuovi modelli che saranno in produzione a partire dal secondo semestre dell’anno in corso. Peraltro, i dati registrano un forte incremento, sia in termini assoluti che in percentuale sul giro d’affari dei settori del design e dell’engineering, che rappresentano complessivamente il 25% del valore della produzione, pari a 151 milioni di euro (102 milioni di euro nel 2003: +48%) confermando il trend di crescita evidenziatosi durante tutto lo scorso anno. Il risultato operativo si attesta a 15,5 milioni di euro (26,5 milioni di euro nel 2003) con un’incidenza sul valore della produzione pari a circa il 2,6% (3,4% nel 2004). La posizione finanziaria netta consolidata è positiva e ammonta a 16 milioni di euro contro i 105,9 milioni di euro del 2003. La sua diminuzione è dovuta principalmente al supporto finanziario necessario per le attività di sviluppo di tutti i nuovi prodotti. Principali dati consolidati:
2004 2003 Variazione
(milioni di euro) preconsuntivo %
Valore della Produzione 595,6 779,2 -23,6
Risultato operativo 15,5 26,5 -41,5
Posizione finanziaria netta 16,0 105,9 -84,9
L’andamento dei settori può così essere sintetizzato: La produzione sta vivendo il previsto periodo di ricambio delle commesse. La già citata conclusione delle produzioni per Alfa Romeo e Peugeot ed il calo degli ordinativi in particolare della commessa Ford Streetka (che insieme ai modelli Mitsubishi terminerà nel corso del 2005), hanno determinato la contrazione del volume d’affari sopra esposto. Giova per altro ricordare che il dato 2003 beneficiava del grande successo della vettura Ford nel suo anno di lancio commerciale. Proseguono in Uddevalla (Svezia) le attività di costruzione prototipi relative alla nuova convertibile per Volvo che sarà prodotta negli stabilimenti della Pininfarina Sverige Ab (Joint Venture con Volvo Car Corporation detenuta al 60%) a partire dal secondo semestre 2005. Negli stabilimenti italiani del Gruppo si stanno approntando le linee di produzione per i nuovi modelli Alfa Romeo coupè e spider, l’inizio produzione delle due versioni è previsto: per il coupè nel secondo semestre dell’anno in corso mentre per lo spider nella primavera dell’anno prossimo. Nei prossimi mesi si darà inoltre inizio all’approntamento delle linee da cui usciranno nel 2006 i nuovi modelli per Mitsubishi e Ford. Il design/engineering ha notevolmente incrementato nell’anno il suo valore della produzione (+48%) grazie a tutte le sue componenti. Le attività di progettazione e sviluppo, relative a progetti sia di produzione interna che esterna al Gruppo, hanno iniziato a raggiungere una dimensione di rilievo con una redditività in crescita. L’ampliamento del numero di clienti in un mercato importante come quello cinese e la sempre maggiore integrazione tra le attività italiane con quelle del gruppo Matra Automobile Engineering (al suo primo anno completo di attività) sono stati fattori determinanti nel processo di crescita del Gruppo nei servizi. Il settore design ha vissuto un anno di successi nei mezzi di trasporto con la presentazione delle Ferrari 612 Scaglietti, F430 e della Peugeot 1007. Motivo di particolare soddisfazione è stato il ricevimento del premio “Red Dot Design” come “Design Team of the Year”. Anche il Product design è stato protagonista di un anno all’insegna di un forte incremento del giro di affari e della redditività; tra gli accordi presi nel corso del 2004 particolarmente importante è quello con Motorola, relativo al design di oltre 20 telefoni cellulari all’anno per il triennio 2004 – 2006. Le prospettive 2005 sono di una riduzione di circa il 10% del valore della produzione consolidato rispetto al dato di preconsuntivo 2004. La diminuzione è interamente dovuta al settore produttivo come sopra esposto. Nel medio termine, ultimata l’attuale fase di transizione , con la messa a regime di tutte le produzioni relative ai nuovi modelli (prevista nel secondo semestre 2006) e con la costante crescita delle attività di design ed engineering, si prevede per il Gruppo una forte crescita del valore della produzione sino a superare, già dal 2006, il miliardo di euro. Di particolare rilevanza nello scorso mese di gennaio la conclusione della trattativa con Webasto A.g. Per la cessione della quota di Pininfarina S.p.a. Nella Joint Venture paritetica Open Air Systems Gmbh che comporterà, nel conto economico 2005 della Capogruppo, una plusvalenza di circa 22 milioni di euro. L’operazione è conseguente alla volontà delle due società di focalizzarsi sui propri core business mantenendo al contempo strette relazioni industriali. Oasys seguiterà ad essere per Pininfarina un fornitore esclusivo di servizi di ingegneria per sistemi tetto, mentre Pininfarina continuerà a produrre sistemi tetto per Oasys. Alcuni dei progetti che rappresentano il prossimo futuro dell’Azienda saranno presentati al Salone di Ginevra per marcare il 75° anno dell’attività di Pininfarina. Tra questi: la Concept Car Maserati, tributo alla Maserati del futuro: design esclusivo, Dna sportivo e innovazione tecnologica realizzata in collaborazione con Motorola per una vettura in grado di interagire con i suoi passeggeri. La Ferrari Superamerica: la berlinetta convertibile più veloce al mondo, che sarà prodotta in serie limitata. La Avichina (Hafei) Saibao: è la quinta vettura nata dalla collaborazione con la società cinese che prosegue con successo dal 1996. La Mitsubishi Colt Coupè - Cabriolet: Mitsubishi e Pininfarina presenteranno un coupé-cabriolet concept della Nuova Colt che anticipa la vettura disegnata e sviluppata congiuntamente a Pininfarina, che la produrrà nei suoi stabilimenti di Torino dalla primavera 2006.
 
   
   
LE ACCIAIERIE DI TERNI NUOVAMENTE SOTTO I RIFLETTORI  
 
Bruxelles, 17 febbraio 2005 - La brusca interruzione delle trattative con il governo italiano, le istituzioni umbre e i sindacati ha portato la Thyssenkrupp-ast a chiudere il reparto magnetico e a mettere in cassa integrazione a zero ore, per due anni, 360 addetti delle Acciaierie di Terni. Il blocco dei cancelli dello stabilimento da parte dei dipendenti ha poi indotto la proprietà a annunciare la cassa integrazione per altri 460 addetti degli impianti di Torino e le ferie forzate per alcuni operai delle Fucine, sempre a Terni. La decisione di chiudere il reparto è motivata, secondo il gruppo siderurgico, dalle ingenti perdite registrate negli ultimi due anni. La situazione delle Acciaierie di Terni sarà affrontata in una dichiarazione della Commissione che aprirà un dibattito in Plenaria e porterà, probabilmente, all'adozione di una risoluzione del Parlamento in proposito. Giova ricordare che, esattamente un anno fa, con l'annuncio da parte del gruppo tedesco dell'intenzione di chiudere il reparto magnetico delle Acciaierie di Terni, il Parlamento europeo aveva adottato una risoluzione comune con la quale giudicava necessario «garantire il mantenimento di un settore siderurgico forte e moderno nell'Ue, in grado di soddisfare le esigenze di sviluppo duraturo e di creazione di posti di lavoro». In quell'occasione, nell'esprimere solidarietà ai lavoratori interessati e alle loro famiglie, i deputati ricordavano alla Commissione che rientra nelle sue competenze, dopo l'estinzione della Ceca, trattare le conseguenze economiche e sociali dell'evoluzione della siderurgia europea. L'esecutivo e gli Stati membri erano quindi invitati ad adottare una strategia più determinata di fronte alle ristrutturazioni industriali e al loro impatto sociale. Il Parlamento sosteneva inoltre che tutte le sovvenzioni accordate nel quadro dei fondi pubblici, compresi i fondi Strutturali, dovevano essere subordinate ad accordi sull'occupazione, lo sviluppo locale e gli investimenti destinati a modernizzare la produzione.  
   
   
FIRMATO L'ACCORDO DEFINITIVO PER L'ACQUISIZIONE DA PARTE DEL GRUPPO SEVERSTAL DEL 62% DELLA LUCCHINI S.P.A., IL SECONDO PRODUTTORE SIDERURGICO IN ITALIA.  
 
Milano, 17 febbraio 2005 — Il gruppo Severstal ("Severstal"), secondo produttore siderurgico in Russia, e Lucchini S.p.a. ("Lucchini") annunciano la firma di un accordo definitivo a seguito del quale la società russa acquisirà il 62% del gruppo italiano. L'operazione avverrà tramite un aumento di capitale di 450 milioni di Euro al quale Severstal e gli attuali azionisti della Lucchini concorreranno rispettivamente con 430 milioni e 20 milioni di Euro. Come risultato, Severstal, che finanzierà l'operazione con la sua attuale disponibilità di cassa, deterrà il 62% della Lucchini, mentre la famiglia Lucchini e gli altri azionisti avranno rispettivamente il 29% e il 9% delle azioni. L'operazione dovrebbe essere completata nell'arco di 60 giorni ed è condizionata, tra l'altro, all'approvazione dell'Antitrust. L'accordo giunge nel momento in cui la Lucchini comincia a vedere i risultati del suo intenso programma di investimenti tecnici avviato negli ultimi anni e del piano di ristrutturazione finanziaria introdotto ed avviato nel secondo semestre del 2003 dal suo Vice Presidente ed Amministratore Delegato, Enrico Bondi. Tale piano includeva focalizzazione sul controllo di gestione, operazioni di rifinanziamento e dismissioni di attività non strategiche (quali Lusid, Lutech ed Elettra). I proventi dell'aumento di capitale saranno utilizzati per ridurre ulteriormente l'indebitamento finanziario della Lucchini, che grazie all'operazione recupererà la flessibilità finanziaria necessaria a rafforzare la propria presenza sul mercato italiano ed internazionale. Entrambe le società trarranno ampi benefici dall'operazione: Severstal potrà far leva su una consolidata presenza europea e su una gamma di acciai lunghi altamente complementare coi propri prodotti, mentre la Lucchini preserverà la sua integrità e beneficerà di una partnership con un gruppo siderurgico di portata mondiale e finanziariamente solido. L'investimento nella Lucchini rientra nella strategia di espansione internazionale di Severstal, nell'ambito della quale il gruppo russo ha recentemente acquisito Rouge Industries, il quinto produttore integrato di acciaio negli Stati Uniti. Vadim Makhov, Vice Direttore Generale della Severstal, ha commentato: "Siamo molto lieti di questo accordo, che rappresenta uno sviluppo importante nella nostra strategia di internazionalizzazione ed una tappa fondamentale per la nostra crescita in Europa. L'ampia gamma di prodotti della Lucchini, specialmente nel settore degli acciai speciali, sarà in grado di integrare la nostra offerta e ci consentirà di espandere sensibilmente la nostra presenza sul mercato europeo. Siamo inoltre entusiasti di intraprendere una partnership con la famiglia Lucchini, uno dei nomi più prestigiosi del panorama industriale italiano, che si è guadagnata una solida reputazione di imprenditorialità nel settore siderurgico attraverso oltre 50 anni di dedizione all'azienda che ha fondato". Giuseppe Lucchini, Presidente della Lucchini, ha commentato: "Sono molto orgoglioso che la nostra azienda e il nome Lucchini vengano da oggi associati ad un protagonista dinamico della scena mondiale dell'acciaio quale Severstal. Sia come Presidente della Lucchini, sia come rappresentante della famiglia sono convinto che questa operazione sarà molto positiva e permetterà alla società di competere con successo ancora maggiore nel mercato siderurgico oggi una fase crescente di concentrazione. Forti di una ritrovata stabilità economica, abbiamo aderito a questa proposta, affinché la nostra azienda, con il contributo di Severstal, possa continuare a competere con efficacia e a giocare un ruolo importante nel mercato Europeo degli acciai lunghi speciali". Consulenti finanziari di Severstal e Lucchini sono stati rispettivamente Citigroup e Lazard, mentre i consulenti legali sono stati Delfino Wilkie Farr Gallagher per Severstal e Grimaldi e Associati, Io Studio Legale Tracanella e Mcdermott Will Emery Carnelutti per Lucchini e la Famiglia Lucchini. Marsh e stato consulente ambientale per Severstal.  
   
   
CHI È ALEXEY ALEXANDROVICH MORDASHEV? A CHI È STATA VENDUTA LUCCHINI?  
 
Milano, 17 febbraio 2005 - Grande movimento negli ultimi giorni sul portale www.Whoswho-sutter.com  che presenta Who’s Who In Italy, Who’s Who In Russia e Who’s Who In Spain. Oltre 12.000 navigatori hanno consultato la biografia di Alexey Alexandrovich Mordashev, protagonista russo dell’acquisizione della Lucchini, e il profilo del Gruppo Severstal.  
   
   
SIMPOSIO UE-RUSSIA SULLA COOPERAZIONE BIOTECNOLOGICA  
 
Bruxelles, 17 febbraio 2005 - Nell'ambito del congresso internazionale di Mosca, dal 14 al 16 marzo si svolgerà un simposio Ue-russia sulla cooperazione scientifica e tecnologica nel campo delle biotecnologie. La manifestazione intende essere una piattaforma di discussione sulla collaborazione Ue-russia nell'ambito del Sesto programma quadro (6Pq). In parallelo si svolgerà un evento di mediazione che offrirà agli scienziati europei e russi l'opportunità di studiare in dettaglio le proposte da presentare in risposta al quarto bando per progetti su 'qualità e sicurezza alimentare' del 6Pq. Il simposio è sostenuto dalla Commissione europea, in collaborazione con il governo russo, il punto di contatto nazionale russo (Ncp), e Intas. Per ulteriori dettagli: http://www.Fp6-food.ru/symposium/index.html  
   
   
CONGRESSO INTERNAZIONALE SU NANOTECNOLOGIE ED ECONOMIA  
 
Bruxelles, 17 febbraio 2005 - Il 20 e 21 aprile si svolgerà a Dublino il World Nanoeconomic Congress. La manifestazione affronterà una serie di temi, tra cui: infrastrutture accademica e industriale in Irlanda e loro sostegno allo sviluppo commerciale delle nanotecnologie nell'industria, futuro delle nanotecnologie nell'industria e tendenze europee nel settore, sicurezza e tossicità delle nanotecnologie, impatto delle nanotecnologie sullo sviluppo delle altre industrie a base tecnologica. Tra gli oratori figurano personaggi di spicco delle più importanti aziende internazionali e del mondo accademico. Per ulteriori dettagli: http://www.World-nano.com  
   
   
FARA: CALO ORDINATIVI INDUSTRIALI 2000-2004 MENO 7,9%  
 
Roma, 17 febbraio 2005 - «Il Ministro Siniscalco ha dichiarato che i recenti dati sulla stasi dell’economia italiana resi noti dall’Istat, sono deludenti ed inaspettati. Purtroppo – afferma il Presidente dell’Eurispes Gian Maria Fara – essi non sono affatto inaspettati per l’Eurispes, che ne aveva già anticipato l’andamento già nei mesi passati e soprattutto con il Rapporto Italia 2005 presentato a fine gennaio, quando era stata pubblicata una analisi di lungo periodo sul trend della produzione industriale italiana. Il calo della produzione industriale – prosegue Fara – è generalizzato (l’indice generale degli ordinativi totali segna, nel periodo 2000-2004, una flessione di 7,9 punti) ed ha investito sia i settori a basso come quelli ad alto valore aggiunto: nel dettaglio, si sono registrati sensibili diminuzioni nei settori pelli e calzature (-15,6 punti), apparecchi elettrici e di precisione (-20,7), mezzi di trasporto (-22,6), mobili (-6,3). Il dato più allarmante è quello dell’andamento della produzione industriale che, destagionalizzato, e cioè confrontato a pari numero di giornate lavorative, mostra un calo dello 0,4%. Si tratta di dati ancora provvisori che potranno essere corretti ai primi di marzo, ma risulta chiaro che l’economa italiana è ferma e anche la maglia nera all’interno dell’Europa, dove gli altri grandi Paesi, anche quelli in difficoltà come la Francia e Germania, hanno comunque mostrato una crescita del reddito intorno al 2%, e comunque migliore di quella dell’anno passato. La perdita di competitività del nostro sistema è sicuramente la causa della recessione che ha colpito l’Italia, alla quale va aggiunto il crollo dei consumi seguito alla perdita del potere di acquisto dei ceti medi. La piccola e media impresa che per anni ha rappresentato il settore trainante della nostra economia e quello che negli anni precedenti aveva saputo resistere ed assorbire gli effetti della recessione, non sembra oggi – conlude il Presidente dell’Eurispes – più in grado di continuare a sopportare gli effetti del crescere della pressione internazionale, aggravato dall’assenza di un progetto industriale a livello di sistema Paese».  
   
   
USURA E RACKET: PROPOSTE DELLE ASSOCIAZIONI ANTIUSURA ED ANTIRACKET PER LA PREVENZIONE E IL CONTRASTO  
 
Roma, 17 febbraio 2005 - La Giunta Esecutiva del Forum permanente delle associazioni antiracket e antiusura, presieduta dal Prof. Giovanni Conso, si è riunita presso il Cnel per una valutazione sulle misure di contrasto messe in atto nei confronti dei gravissimi e crescenti fenomeni dell’usura e del racket sull’insieme delle attività economiche, produttive di pubblici esercizi e dei servizi del terziario. La giunta ha preso atto che purtroppo le piccole imprese, nerbo dell’economia italiana, tante famiglie e singole persone sono sottoposte ad intimidazione e violenza da parte dei singoli malavitosi e della criminalità organizzata. Sempre più il racket e l’usura opprimono l’economia e le attività produttive del Paese e sempre più necessaria è diventata l’azione del volontariato, delle associazioni e dello Stato a sostegno delle aziende, delle persone e delle famiglie nella denuncia di tali violenze. Tale azione, tuttavia, risulta inadeguata e frenata dalla complessità delle procedure amministrative e giudiziarie previste dall’attuale normativa. La Giunta ha, quindi, affermato all’unanimità l’urgenza di interventi normativi che finanzino adeguatamente le azioni di contrasto e di solidarietà previste dalle leggi 108/96 e 44/99. Ritiene altresì necessaria che venga accolta la proposta del Comitato di solidarietà per le vittime dell’estorsione di trasferire la somma di 20 milioni di Euro dal Fondo di solidarietà art.14, al Fondo di prevenzione art.15 della legge 108/96 al fine di dare maggior forza alle azioni di tutela e di prevenzione anche svolgendo attività di diffusione, tra le categorie più esposte al rischio, degli strumenti necessari per la difesa da tale reato che si realizza proprio attraverso la loro conoscenza.La Giunta ha infine effettuato una approfondita discussione sulla proposta di legge, presentata dall’On.cirielli, già approvata dalla Camera ed ora in discussione al Senato, concernente modifiche al codice penale in materia di attenuanti generiche, prescrizioni etc. A tal proposito chiede che i reati di usura ed estorsione vengano sottratti all’istituto della prescrizione rilevando come l’applicazione di essa favorisca il proliferare di tale fenomeno malavitoso vanificando lo sforzo finora fatto dallo Stato e dalle Associazioni per far emergere tale crimine  
   
   
GOVERNO D'IMPRESA: L'OSSERVATORIO LIUC E OUTLOOKSOFT SVELA LA 'RICETTA ITALIANA' IN MATERIA DI CORPORATE GOVERNANCE CRESCE NELLE AZIENDE ITALIANE LA SENSIBILITÀ NEI CONFRONTI DEI SISTEMI INFORMATIVI, FONDAMENTALI  
 
Milano, 17 febbraio 2005 – Come funzionano le imprese italiane? Quali misure sono adottate per garantirne una gestione 'trasparente'? Come vengono regolati i delicati equilibri tra dirigenti, amministratori, azionisti? Outlooksoft, azienda leader nel settore del Business Performance Management e l'Università Carlo Cattaneo – Liuc di Castellanza presentano i risultati emersi dal Bpm Lab, Osservatorio sulle pratiche manageriali delle imprese italiane, focalizzato, in questo secondo appuntamento, sulla Corporate Governance: un tema di grande attualità, sulla scia degli scandali finanziari che, in questi ultimi anni, hanno colpito il nostro paese. "Circa il 90% delle imprese italiane partecipanti all'Osservatorio sembra avere le idee ben chiare sul ruolo della Corporate Governance, definendola un'opportunità per dare trasparenza alla gestione aziendale oltre che per governare la complessità dei rapporti tra stakeholders". Questo il commento del Prof. Alberto Bubbio docente della Liuc che, insieme al Prof. Massimo Solbiati, ha guidato un'indagine che ha coinvolto un centinaio di aziende quotate e non, di diverse dimensioni e operanti in differenti settori. Un campione rappresentativo dell'attuale panorama economico italiano dove spiccano i nomi di aziende come Aem Torino, Albacom, Autogrill, Autostade, Banca Popolare di Lodi, E.biscom, Ferrovie Nord Milano, Jolly Hotels, Lamberti, Lindt & Sprüngli, Liquigas, Merloni Elettrodomestici, Mondadori, Montepaschi Vita, Océ Italia, Poste Italiane, Sammontana, Scavolini, Ssb, Toro Assicurazioni, Zanussi Elettromeccanica, Wind. Corporate Governance: un'occasione o un ostacolo? La maggioranza delle imprese italiane sembra non avere dubbi sulla risposta. Alcune aziende la definiscono di importanza strategica per l'efficace funzionamento dell'impresa, nonché per garantirne la crescita. Risultati soddisfacenti più negli intenti, nascondono non poche zone d'ombra. L'analisi dei dati ha evidenziato infatti come la Corporate Governance in Italia sia adottata in molti casi più per dovere, che per vera cultura manageriale. "Gli organi di governace sembrano a volte funzionare più per rispondere ad obblighi normativi che per maturità del management", commenta Bubbio. "Inoltre non sempre i meccanismi operativi, impiegati per migliorare i processi decisionali e per monitorare le performance aziendali sembrano essere impostati per garantire un'efficace ed efficiente gestione delle dinamiche aziendali". A quanto emerge dalla ricerca il management italiano soffre ancora di carenze culturali in materia di governo d'impresa e soprattutto sembra non aver imparato dalle esperienze negative. "Un dato particolarmente allarmante emerso dalla ricerca riguarda ad esempio le aziende quotate in Borsa", continua il Prof. Bubbio. "Solo il 48% del campione ritiene che adottando sistemi di controllo diversi si sarebbero potuti evitare gli scandali finanziari che hanno recentemente colpito il nostro paese". Un risultato estremamente interessante e allo stesso tempo inaspettato riguarda il tema 'cruciale' dei sistemi informativi. Da quanto emerso dalla ricerca le aziende non quotate sembrano essere più sensibili su questo argomento. "L'efficacia e l'efficienza dei sistemi informativi viene riconosciuta in misura maggiore dalle imprese non quotate", continua il Prof. Bubbio. "Il 75% di queste li ritiene fondamentali per l'attuazione della Corporate Governance, contro un 57% per le società quotate". Sull'importanza dei sistemi informativi per implementare meccanismi di governo d'impresa corretti concorda Federico Della Casa, General Manager di Outlooksoft Italia. "L'efficacia e l'efficienza dei sistemi informativi sono un requisito fondamentale per gestire la complessità aziendale. In quest'ottica i sistemi di Business Performance Management (Bpm) consentono di migliorare notevolmente i processi decisionali e monitorare in modo continuativo ed in tempo reale le performance aziendale, fornendo una fotografia costantemente aggiornata in merito all'andamento del business". Analizzando nello specifico i meccanismi che regolano la Corporate Governance delle imprese italiane, l'osservatorio rivela dati interessanti. Come vengono governate le aziende italiane in concreto? Come viene garantita la trasparenza dell'assetto di governo? Per quanto riguarda il funzionamento del consiglio di amministrazione, i dati emersi dall'Osservatorio evidenziano come la figura dei consiglieri indipendenti, di gran moda in questi ultimi tempi, sia presente in quasi tutte le aziende quotate intervistate (87% dei casi). Nelle società non quotate la loro presenza scende al 40%. I comitati di controllo, organi garanti della trasparenza, giocano un ruolo strategico nelle società quotate, presenti nel 83% delle aziende interpellate, mentre il 72% delle società non quotate dichiara di esserne totalmente sprovvisto. In riferimento al documento di budget, questo viene discusso dal Cda nel 70% delle aziende quotate, dato che scende al 49% per le società non quotate. Corporate Governance: quale futuro? "In materia di Corporate Governance in Italia c'è ancora molta strada da fare anche se le prospettive sono positive", conclude il Prof. Bubbio. "Se da un lato la governance può essere spinta dalle leggi e dai codici di autoregolamentazione, è necessario sviluppare una cultura manageriale che si manifesti in comportamenti concreti, attraverso l'adozione di strumenti e tecniche atte a favorirne un'efficace applicazione". Www.liuc.it  www.Outlooksoft.com  
   
   
CON IL PROGETTO SIAM DELL’ENEA OTTO AREE INDUSTRIALI ITALIANE DIVENTERANNO SOSTENIBILI  
 
Roma, 17 Febbraio, 2005 - Con il Progetto Siam (Modello di Area Industriale Sostenibile), frutto della collaborazione tra l’Enea e altri 19 Partners, è stato messo a punto un progetto di sistema con le seguenti finalità: ridurre l’impatto ambientale derivato dalla presenza di aree industriali, favorire lo sviluppo di tecnologie pulite, apportare benefici al contesto territoriale in termini ambientali e socio-economici. Il Progetto prende in considerazione 8 aree industriali identificate in varie regioni italiane, e precisamente: due aree nel Lazio (Frosinone - Ferentino e Rieti), due aree nel Veneto (Padova e Rovigo), una in Abruzzo (Chieti), una in Puglia (Bari - Molfetta), una in Toscana (Prato),una in Piemonte (Biella - Mongrando). Siam, che ha durata triennale e si concluderà a fine 2007, ha ottenuto un finanziamento europeo nell’ambito del Programma Life-ambiente 2004, per un importo di Euro 1.233.000 circa, il massimo previsto, a fronte di un costo complessivo di circa 2.500.000 Euro. Per la sua realizzazione, l’Enea coordinerà i Partner del Progetto attraverso un Accordo Consortile, sottoscritto oggi. I Partner sono: Igeam; Crf -Cooperativa Ricerca Finalizzata; Conser – Consorzio Servizi Primo Macrolotto Industriale di Prato; Servizi Alle Imprese; Ecologica; Consorzio Zip – Consorzio Zona Industriale e Porto Fluviale di Padova; Parco Scientifico Palmer – Parco Scientifico e Tecnologico del Lazio Meridionale; I3 – Iniziative Immobiliari Industriali; Asi Frosinone – Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Frosinone; Asi Rieti – Consorzio per il Nucleo di Industrializzazione di Rieti-cittàducale; Cism – Consorzio Innovazione e Sviluppo Maiella; Comune di Mongrando (Bi); Comune di Ferentino (Fr); Comune di Padova; Comune di Molfetta (Ba); Provincia di Frosinone; Provincia di Rovigo; Università di Padova; Università di Cassino. Il modello di area industriale sostenibile previsto dal Progetto Siam persegue l’applicazione integrata dei tre strumenti di politica ambientale rilasciati dall’Unione Europea: la Valutazione Ambientale Strategica (Vas), il Sistema Comunitario Ecogestionale e di Audit (Emas) e la Contabilità Ambientale ed il Libero Accesso all’Informazione sull’Ambiente. La trasformazione di queste aree industriali secondo un modello di sviluppo sostenibile, avrà positive ricadute non solo per l’impiego di tecnologie innovative, ma anche per l’impegno in rinnovati rapporti di collaborazione tra i soggetti imprenditoriali, cittadini e autorità locali.  
   
   
DESIGN, MA ANCHE COMMERCIO: BRASILE E ITALIA SEMPRE PIU’ VICINE  
 
Milano, 17 febbraio 2005 - Cresce la collaborazione tra il Brasile e l’Italia. A cominciare dall’ interscambio commerciale che nei primi sei mesi del 2004 ha superato i 2 miliardi e 160 milioni di euro, quasi il 13% del totale europeo, che pone il nostro Paese al terzo posto tra i 25, dopo Germania (23,1%) e Olanda (13,3%). In crescita rispetto al 2003 l’import (+26%), stabile l’export (-0,1%). Oltre 5.460 le imprese nazionali impegnate. Di italiano arrivano in Brasile soprattutto macchine e apparecchi industriali (12,6%), veicoli su strada (12%) ma anche prodotti medicinali (5%). Mentre dal Brasile arrivano in Italia in particolare minerali metalliferi (14%), cuoio (11%), ma anche semi e frutta (10%) e caffè, cacao (6%). Tra le province italiane che preferiscono il Brasile ci sono Milano (15%), Torino (10,5%), Taranto (7%) e Vicenza (6,5%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat, Eurostat nei primi sei mesi del 2004 in confronto con lo stesso periodo del 2003 e su dati Registro Imprese a ottobre 2004. Il design milanese arriva a San Paolo. Grazie all’accordo tra Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per l’internazionalizzazione, che ha sede anche a San Paolo, e l’Istituto Europeo di Design (Ied), si inaugura oggi la nuova scuola dello Ied in Brasile. Con un’offerta didattica di 4 possibili indirizzi formativi: moda, design, arti visive e comunicazione; corsi triennali post-diploma, corsi di aggiornamento e formazione permanente, corsi di formazione avanzata e Master post-laurea. Con l’obiettivo di annullare il gap esistente tra formazione e lavoro, fondamentale nella strategia educativa Ied sarà la partecipazione delle imprese all’intero processo didattico. L’accordo Camera di commercio – Ied. Nel primo anno di avvio Promos ha affiancato Ied nello sviluppo di importanti rapporti istituzionali che hanno permesso all’Istituto Europeo di Design di inserirsi e consolidare la propria posizione nel contesto delle istituzioni locali ed italiane in loco; è stato inoltre di supporto all’organizzazione di missioni ed incontri istituzionali e d’affari con operatori locali; di supporto all’analisi del mercato brasiliano dei corsi di formazione di design e promozione dei corsi proposti dallo Ied; alla ricerca di informazioni tecnico-specialistiche e alla selezione di eventuali potenziali partner per la creazione della scuola Ied. Il Desk a San Paolo della Camera di commercio di Milano: l’antenna di San Paolo è ospitata dalla Camera di commercio Italo Brasiliana, sita in Avenida Paulista 2073 – 24° andar – Horsa Ii – Conjunto Nacional – San Paolo 01311-940 (+55.11.3179.0129). “Il design italiano - ha dichiarato Bruno Ermolli, presidente di Promos, azienda speciale della Camera di commercio di Milano per le attività internazionali - rappresenta un elemento di eccellenza che porta le nostre imprese ad essere conosciute in tutto il mondo. Si tratta infatti di un settore sempre più importante e riconosciuto a livello internazionale, capace di coniugare creatività, innovazione e tecnologia, in una realtà competitiva. Uno strumento che unifica e che può contribuire sempre di più a rafforzare i rapporti economici ma anche culturali con un Paese importante come il Brasile, grazie all’azione comune della Camera di commercio e dell’Istituito Europeo di design”. Interscambio Italia – Brasile (prime 10 province italiane). Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat – I sem. 2004 e 2003
province 2003 I sem. 2004 I sem. tot. Interscambio quota per provincia 2004 % su tot Italia Variazione percentuale 2003-2004
import export import export I sem. 2004 import export I sem. 2004 import export
Milano 114.002.715 156.275.482 148.631.226 173.054.410 321.685.636 10,9% 21,5% 14,8% 30,4% 10,7%
Torino 108.900.528 144.139.954 90.032.817 136.627.227 226.660.044 6,6% 17,0% 10,5% -17,3% -5,2%
Taranto 80.660.988 443.125 149.093.943 37.158 149.131.101 10,9% 0,0% 6,9% 84,8% -91,6%
Vicenza 134.252.178 28.709.285 107.432.503 33.184.509 140.617.012 7,9% 4,1% 6,5% -20,0% 15,6%
Ravenna 43.957.141 1.645.234 114.555.578 2.503.290 117.058.868 8,4% 0,3% 5,4% 160,6% 52,2%
Roma 78.123.035 8.760.077 96.005.829 13.850.719 109.856.548 7,0% 1,7% 5,1% 22,9% 58,1%
Genova 42.545.826 4.881.221 55.102.453 4.551.994 59.654.447 4,0% 0,6% 2,8% 29,5% -6,7%
Bergamo 18.992.890 27.872.122 22.212.359 37.423.730 59.636.089 1,6% 4,6% 2,7% 17,0% 34,3%
Bologna 9.461.385 26.835.938 20.662.192 22.819.912 43.482.104 1,5% 2,8% 2,0% 118,4% -15,0%
Varese 11.123.598 23.849.511 15.135.096 24.101.016 39.236.112 1,1% 3,0% 1,8% 36,1% 1,1%
Tot. Italia 1.081.671.629 805.920.654 1.364.100.622 804.863.461 2.168.964.083 100,0% 100,0% 100,0% 26,1% -0,1%
Interscambio Italia – Brasile nei primi 6 mesi del 2004
province 2004 I sem. tot. Interscambio % su tot Italia Variaz. % I sem. 03-04
import export I sem. 2004 I sem. 2004 import export
Milano 148.631.226 173.054.410 321.685.636 14,8% 30,4% 10,7%
Torino 90.032.817 136.627.227 226.660.044 10,5% -17,3% -5,2%
Taranto 149.093.943 37.158 149.131.101 6,9% 84,8% -91,6%
Vicenza 107.432.503 33.184.509 140.617.012 6,5% -20,0% 15,6%
Ravenna 114.555.578 2.503.290 117.058.868 5,4% 160,6% 52,2%
Roma 96.005.829 13.850.719 109.856.548 5,1% 22,9% 58,1%
Genova 55.102.453 4.551.994 59.654.447 2,8% 29,5% -6,7%
Bergamo 22.212.359 37.423.730 59.636.089 2,7% 17,0% 34,3%
Bologna 20.662.192 22.819.912 43.482.104 2,0% 118,4% -15,0%
Varese 15.135.096 24.101.016 39.236.112 1,8% 36,1% 1,1%
Verona 21.771.846 17.167.704 38.939.550 1,8% 7,3% 24,3%
Brescia 17.234.081 19.833.366 37.067.447 1,7% -0,4% -17,0%
Ancona 31.476.759 4.541.700 36.018.459 1,7% 19,8% 8,0%
Bari 25.602.428 6.481.818 32.084.246 1,5% 34,1% 5,2%
Modena 9.702.749 20.925.022 30.627.771 1,4% 37,4% 17,9%
Livorno 28.475.194 2.076.639 30.551.833 1,4% -9,6% -79,2%
Lucca 26.374.582 3.767.837 30.142.419 1,4% 43,8% -10,3%
Mantova 23.535.520 3.490.406 27.025.926 1,2% 402,7% -17,0%
Como 12.865.443 10.914.591 23.780.034 1,1% 56,5% -5,6%
Treviso 13.948.950 9.554.401 23.503.351 1,1% 14,9% 3,8%
Padova 10.350.944 12.693.517 23.044.461 1,1% -14,9% -6,5%
Cuneo 14.650.553 7.854.702 22.505.255 1,0% -9,1% -5,8%
Reggio Emilia 11.027.300 10.979.971 22.007.271 1,0% 32,6% -12,7%
Firenze 5.278.266 15.764.273 21.042.539 1,0% -15,1% -42,4%
Napoli 17.099.874 3.755.623 20.855.497 1,0% 3,3% 9,3%
Trento 17.950.070 1.920.616 19.870.686 0,9% 48,4% -1,0%
Brindisi 17.977.660 234.193 18.211.853 0,8% 13214,8% -47,6%
Alessandria 10.936.712 7.259.932 18.196.644 0,8% -22,0% -42,8%
Massa Carrara 9.356.469 7.703.532 17.060.001 0,8% 6,3% 81,0%
Trieste 14.968.314 1.438.867 16.407.181 0,8% 79,1% -47,2%
Udine 3.198.111 12.425.265 15.623.376 0,7% -66,2% -59,6%
Novara 9.786.704 5.623.513 15.410.217 0,7% 11,4% 44,0%
Siracusa 649 15.386.150 15.386.799 0,7% -98,1% 186,7%
Parma 5.402.148 9.452.220 14.854.368 0,7% 19,4% 19,0%
Pisa 7.097.514 5.940.852 13.038.366 0,6% -42,2% 14,6%
Latina 7.157.634 5.375.144 12.532.778 0,6% 84,3% 40,8%
Pavia 1.103.099 11.370.901 12.474.000 0,6% -22,6% 4,5%
Savona 9.899.023 1.850.057 11.749.080 0,5% 1573,4% -33,9%
Sondrio 10.259.401 959.480 11.218.881 0,5% 53,6% 87,9%
Perugia 7.881.234 3.246.329 11.127.563 0,5% 131,4% 83,8%
Ferrara 2.709.079 7.828.690 10.537.769 0,5% -1,3% 13,8%
Frosinone 7.941.766 2.470.862 10.412.628 0,5% 19,9% 30,5%
Lecco 4.358.257 5.790.966 10.149.223 0,5% 343,9% 8,0%
Foggia 550.963 9.068.700 9.619.663 0,4% 55,1% 85,6%
Cremona 7.349.283 2.248.730 9.598.013 0,4% 57,2% -31,0%
Chieti 1.392.953 8.025.059 9.418.012 0,4% 353,4% 138,2%
Belluno 714.846 8.699.025 9.413.871 0,4% 29,9% 35,4%
Rovigo 8.461.536 877.381 9.338.917 0,4% 87,5% -12,8%
Salerno 6.965.018 1.844.038 8.809.056 0,4% -14,1% -35,3%
Bolzano 6.718.273 1.871.265 8.589.538 0,4% 35,0% -3,5%
Matera 8.136.635 119.217 8.255.852 0,4% -9,6% -2,5%
Verbania 7.391.862 489.527 7.881.389 0,4% 29,3% -4,7%
Messina 6.112.489 1.487.170 7.599.659 0,4% 3005,9% -40,3%
Piacenza 4.963.793 2.606.899 7.570.692 0,3% 81,2% -37,7%
Vercelli 4.116.854 3.372.464 7.489.318 0,3% 6,7% 32,1%
Pordenone 3.637.233 3.644.982 7.282.215 0,3% -9,0% -32,4%
Siena 447.225 6.798.832 7.246.057 0,3% 105,4% -14,1%
Venezia 3.861.384 2.340.204 6.201.588 0,3% -52,5% -69,5%
Pistoia 4.103.422 1.870.837 5.974.259 0,3% -9,2% -45,9%
La Spezia 4.432.824 997.416 5.430.240 0,3% 124,6% 29,7%
Caserta 1.337.866 4.037.507 5.375.373 0,2% -28,3% -20,2%
Forlì Cesena 2.457.872 2.895.016 5.352.888 0,2% -35,2% 35,2%
Ascoli Piceno 3.061.806 2.028.679 5.090.485 0,2% -17,1% -33,3%
Catania 1.785.021 3.278.332 5.063.353 0,2% 129,6% 102,5%
Prato 2.118.651 2.676.303 4.794.954 0,2% -50,8% 39,0%
Potenza 2.856.384 1.822.843 4.679.227 0,2% -31,9% 16,2%
Teramo 1.040.907 3.558.861 4.599.768 0,2% 60,9% 99,6%
Aosta 1.222.870 3.172.526 4.395.396 0,2% 26,3% 136,6%
Oristano 4.088.791 165.746 4.254.537 0,2% 1801,0% 29,8%
Avellino 3.088.857 1.053.974 4.142.831 0,2% 130,5% 48,2%
Pescara 3.135.482 743.880 3.879.362 0,2% 105,8% -37,1%
Palermo 2.989.757 512.577 3.502.334 0,2% 60,4% 281,3%
Pesaro Urbino 680.995 2.814.028 3.495.023 0,2% 109,4% 4,1%
Crotone 3.180.270 56.332 3.236.602 0,1% 126,0% -28,9%
Asti 161.247 2.689.416 2.850.663 0,1% -35,5% 1,0%
Arezzo 585.494 2.196.014 2.781.508 0,1% 102,5% 19,7%
Gorizia 1.951.873 560.665 2.512.538 0,1% -11,3% 354,2%
Cagliari 1.398.006 1.023.035 2.421.041 0,1% 523,0% -75,5%
Biella 1.028.931 1.336.994 2.365.925 0,1% -51,7% 80,0%
Macerata 1.165.100 1.087.463 2.252.563 0,1% -10,1% 210,7%
Terni 1.860.260 329.990 2.190.250 0,1% -20,1% -6,7%
Lecce 860.684 1.282.501 2.143.185 0,1% -60,0% -27,8%
Lodi 45.563 1.461.274 1.506.837 0,1% 39,8% 296,0%
Reggio Calabria 1.100.666 13.337 1.114.003 0,1% -44,8% -47,3%
Ragusa 1.081.849 9.566 1.091.415 0,1% -61,2% nr
Rimini 103.799 894.259 998.058 0,0% -73,6% -53,7%
Cosenza 809.254 122.888 932.142 0,0% 44,5% 281,7%
Agrigento 906.686 1.392 908.078 0,0% 800,1% -85,5%
L'aquila 406.589 224.240 630.829 0,0% 2,1% -90,8%
Nuoro 118.160 415.237 533.397 0,0% 58,6% 19,4%
Trapani 401.709 121.135 522.844 0,0% 11,8% 32,1%
Grosseto 204.911 184.492 389.403 0,0% -43,9% 129,4%
Isernia 110.352 266.563 376.915 0,0% 43,7% 148,2%
Rieti 0 368.582 368.582 0,0% -100,0% -32,3%
Campobasso- 129.514 185.085 314.599 0,0% -79,7% 30,6%
Catanzaro 257.610 33.057 290.667 0,0% -8,6% 96,8%
Viterbo 34.762 177.163 211.925 0,0% 96,6% -64,4%
Sassari 102.553 99.710 202.263 0,0% 115,5% 771,5%
Benevento 19.799 123.999 143.798 0,0% 7,7% 104,3%
Imperia 35.020 41.730 76.750 0,0% -72,1% -32,6%
Enna 4.129 20.496 24.625 0,0% nr 311,0%
Vibo Valentia 0 0 0 0,0% -100,0% -100,0%
Caltanissetta 0 0 0 0,0% -100,0% -100,0%
altro 571.651 181.724 753.375 0,0% -6,9% -85,0%
Tot. Italia 1.364.100.622 804.863.461 2.168.964.083 100,0% 26,1% -0,1%
Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati Istat – I semestre 2004 – 2003. Valori in euro. L’italia in Europa nell’interscambio con il Brasile <
 
   
   
FONDAZIONE DELLE PROFESSIONI E CARIVE: UNA CONVENZIONE PER LO SVILUPPO DELLA PROVINCIA  
 
Venezia, 17 febbraio 2005 - Fondazione delle Professioni della provincia di Venezia e Cassa di Risparmio di Venezia assieme per rilanciare l’economia della provincia. Lo strumento è un accordo sottoscritto tra le due realtà, che arriva dopo una approfondita analisi di scelte strategiche di investimento nel territorio e rilancia l’impegno di Carive-gruppo Sanpaolo e della Fondazione nel promuovere iniziative di crescita e sviluppo per l’area. La Fondazione delle Professioni, costituita per iniziativa del Comitato Unitario Permanente dei professionisti veneziani, riunisce in un unico soggetto di rappresentanza Ordini e Collegi per un totale di oltre 14mila associati. Carive, per parte sua, costituisce da sempre un importante attore nella crescita economica della città e nello sviluppo del territorio ed è tuttora - con 150 filiali - l’istituto bancario maggiormente radicato nella provincia di Venezia. “L’obiettivo principale è quello di soddisfare le specifiche esigenze di ciascun segmento di clientela, attraverso strutture di consulenza specialistica differenziata e dedicata – sottolinea Massimo Mazzega, direttore generale di Carive -. In tale contesto si inquadra la particolare attenzione che la banca rivolge al mondo delle libere professioni, anche quale partner principale nell’accompagnamento della crescita economica del territorio, con un’offerta completa di servizi e prodotti finanziari e, perché no, di idee e di cultura dell’innovazione. Considero quindi di assoluta rilevanza strategica la collaborazione, già validamente sperimentata con i singoli ordini professionali, che persegue e rafforza gli obiettivi comuni di eccellenza nella gestione delle relazioni con il mercato, con la clientela e con le istituzioni”. “Crediamo di poter dare il nostro contributo per una crescita sostenibile della provincia - spiega Alessandro Grinfan, presidente della Fondazione -. Grazie alla partnership di Carive metteremo in atto una serie di strategie per il rilancio di cultura e servizi, puntando decisamente sull’innovazione. I professionisti stanno facendo squadra e vogliono proporsi come partner forte nel rilancio del Veneziano, attraverso tavoli di lavoro e analisi specifiche sui progetti in essere”. La Fondazione organizzerà convegni e incontri di studio, con il fine di informare i professionisti veneziani sulle linee di tendenza generali delle prossime riforme legislative, raccogliendo da loro istanze, valutazioni e suggerimenti. È pertanto previsto un tavolo di lavoro progettuale, in sinergia con Carive, orientato all’approfondimento di tematiche economico-finanziarie di comune interesse. E i risultati verranno divulgati in una serie di convegni, utili a fornire un esaustivo panorama dello stato di salute provinciale.  
   
   
ASSEGNAZIONE PREMIO “ETHIC AND INSURANCE AWARD”  
 
Bologna, 17 febbraio 2005 - Mercoledì 2 marzo 2005 a Bologna nella storica cornice della Sala dei Cento del Palazzo di Residenza, in Via Farini 22 (Carisbo S.p.a. – Gruppo Imi San Paolo), alle h. 19.00 verrà conferito il premio “Ethic And Insurance Award”. Il Premio, assegnato congiuntamente da Uea (Unione Europea Assicuratori) e Assicur@expo, è un’onorificenza rivolta a chi, anche da dietro le quinte, tenendo saldi i rapporti con le istituzioni, il mercato e le associazioni dei consumatori, ha offerto il proprio immancabile contributo etico e professionale per una più matura percezione dell’universo assicurativo e a chi persevera ormai da anni, senza sosta, in una proficua e indispensabile attività di ricerca, sviluppo e formazione di quello stesso universo. Saranno insigniti del premio, anche come esempio tengibile di impegno nel sociale: L’irsa – Istituo per la Ricerca e lo Sviluppo delle Assicurazioni; Il Cineas – Consorzio Universitario per l’Ingegneria nelle Assicurazioni; Giacomo Carbonari – Responsabile Servizio Rapporti con i Consumatori – Ania; Domenico Fumagalli – Direttore Generale Sna; Carlo Fumagalli – Segretario Unapass; Giacomo Longoni – Direttore Uea; Vittorio Zenith – Agente Generale Ras; Settimio Aiello – Agente Generale Lloyd Adriatico; Filippo Gariglio – Agente Generale Reale Mutua; Piero Natile – Agente Generale Fondiaria – Sai.  
   
   
NUOVO CODICE ETICO PER ELAN INTERNATIONAL UN INSIEME DI LINEE GUIDA DI CARATTERE MORALE, APPROVATO DAL NETWORK INTERNAZIONALE INAC, PONE LE AZIENDE ALLA RICERCA DI PERSONALE ALTAMENTE QUALIFICATO E GLI ASPIRANTI CANDIDATI SU DI UN PIANO DI PARI DIGNITÀ  
 
Milano, 17 febbraio 2005 - Diventa operativo il Codice Etico approvato nel novembre 2004 al Congresso Internazionale di Hong Kong dalle società di executive search che aderiscono al network internazionale Inac (International Network Associated Consultants). A garantire l’effettiva applicazione delle linee guida del codice sarà un Comitato di Garanzia presieduto da Clive Mieville e composto da Gerry Pearson (Inghilterra), Salvador Elizaga (Messico) e Giuseppe Cristoferi, partner di Elan International, una tra le maggiori società italiane di executive search, con sede a Milano. Discrezione, riservatezza e alta professionalità sono caratteristiche essenziali per chiunque intrattenga rapporti di lavoro consulenziale con società di tutti i settori. Particolari che diventano tanto più importanti quando costituiscono la caratteristica distintiva di una società impegnata nella ricerca e selezione di figure professionali per aziende alla ricerca di personale altamente specializzato. Elan International, società di executive research con sede a Milano, parte integrante di Inac, è tra le promotrici del codice, nella convinzione che il rispetto nei confronti del proprio interlocutore sia un preciso obbligo morale. Il Codice Etico di Inac pone gli interlocutori (clienti e candidati) su un piano di pari dignità, meritevoli cioè dell’identica attenzione e cura professionale. Oltre alle rigorose norme che sanciscono l’assoluta riservatezza sia delle informazioni che riguardano le società clienti sia di quelle inerenti il candidato, fa testo la valutazione obiettiva del candidato le cui capacità sono misurate solo ed esclusivamente con il metro della preparazione professionale. Elan si impegna, facendo del codice etico una sorta di Magna Charta dei diritti dei propri interlocutori, a proporre un’intervista completa, precisa e oggettiva per creare un profilo professionale del candidato che possa essere recepito con massima chiarezza dall’azienda richiedente. Il candidato sarà seguito in tutti i necessari passi sino al momento dell’assunzione, garantito dall’assoluta riservatezza sul suo profilo professionale e sui dati personali. Allo stesso modo l’azienda cliente è informata, passo dopo passo, sull’evoluzione della ricerca richiesta attraverso l’elaborazione di specifici rapporti. “Noi consideriamo che tutte le persone, in momenti diversi della loro vita, possano trovarsi volta per volta nelle posizioni di cliente o di candidato e quindi preferiamo far comprendere subito ai nostri interlocutori che trattiamo tutti nello stesso modo, con uguale dignità. Noi facciamo del nostro codice etico un punto di forza, dal momento che ci presentiamo alle società e ai candidati assumendoci spontaneamente e volontariamente degli obblighi per riconoscere i loro diritti” afferma Giuseppe Cristoferi, partner di Elan International.  
   
   
CARRIERE & PROFESSIONI- NUOVE OPPORTUNITÀ PER AZIENDE E MANAGER ITALIANI THE AMROP HEVER GROUP SI ALLEA CON L’AMERICANA BATTALIA WINSTON INTERNATIONAL  
 
Milano, 17 febbraio 2005 - The Amrop Hever Group cresce. Il primo network specializzato al mondo nell’executive search, in termini di presenza geografica, ha siglato un accordo con la società statunitense Battalia Winston International, fondata 40 anni fa e classificata come una delle 15 più grandi realtà del mercato di riferimento negli Usa. Nel 2005, la combinazione dei rispettivi mercati porterà ad un fatturato totale stimato in 140 milioni di Usd (circa € 107 milioni), circa 10 milioni di dollari in più rispetto al 2004. Questa unione rappresenta per Amrop la più importante partnership dopo la fusione con Hever (dall’omonimo Castello nel Kent) nel 2002. Da un lato rinforza la presenza di The Amrop Hever Group nell’importante mercato Usa e dall’altro moltiplica ulteriormente le opportunità per il mercato italiano e globale. The Amrop Hever Group è rappresentata in Italia da D&g The Amrop Hever Group, con uffici a Milano e Roma. Il network ha la sua sede principale a Bruxelles, da dove coordina le attività delle 51 aziende associate di tutto il pianeta. La presenza nel mondo è capillare: 230 consulenti che lavorano in 82 città di 51 Paesi. Battalia Winston International ha uffici a New York, New Jersey, Boston, Chicago, Los Angeles e nella Silicon Valley. Grazie alla condivisione del business, delle strategie e delle modalità operative con le altre società del gruppo, D&g The Amrop Hever Group è in grado di offrire servizi di livello internazionale. Servizi come la ricerca e l’individuazione di manager ed executive e come la valutazione dei dirigenti di un’organizzazione. Servizi che vengono gestiti da consulenti-partner ed esperti di alto profilo, i quali operano con una specializzazione per settore industriale: finanza, consumer e retail, automotive, farmaceutica e health care, information technology e telecomunicazioni. Tra i diversi comparti, c’è interazione sia per le attività legate all’executive search di un cliente con sedi e filiali in tutto il mondo, sia per le ricerche limitate ad uno specifico Paese, o per quelle di respiro internazionale, come la ricerca commissionata nel 2004 da Wosm, World Organization of the Scout Movement. La selezione, molti ricorderanno, riguardava il ruolo di Segretario generale dello scoutismo mondiale e portò alla nomina di Eduardo Missoni, docente della Bocconi di Milano e nipote dello stilista, selezionato fra 114 candidati dal consulente di D&g Pierpaolo Dalzocchio. “Portiamo ai nostri clienti un’ottica davvero globale - ha detto Luis Conde, Group Chairman - con un taglio concorrenziale in termini di slancio imprenditoriale, di profonda esperienza locale e di coscienza di possedere una qualità superiore. In Battalia Winston International abbiamo trovato un partner consolidato da molti anni e altamente professionale, con un’invidiabile reputazione negli Usa. “Oggi su cento richieste che ci pervengono da imprese – dice Luigi Mancioppi, partner e amministratore delegato di D&g The Amrop Hever Group – la metà proviene da aziende straniere, di queste circa il 20% da organizzazioni statunitensi, includendo anche le loro filiali in Europa. Il resto da Europa, Giappone, Estremo Oriente”. Questi dati sottolineano appunto la dimensione mondiale del Gruppo che si propone quindi quale interlocutore unico per le imprese multinazionali e come partner di riferimento sia per le aziende italiane che desiderano andare all’estero e sono alla ricerca di validi manager locali, sia di organizzazioni internazionali già presenti o in fase di start up nel nostro Paese e interessate a una dirigenza italiana. “In questo quadro – aggiunge Mancioppi – il mercato Usa risulta fondamentale, anche perché se si mira a sottoscrivere un contratto quadro di valore globale con un’azienda americana è là che bisogna farlo, quindi è là che bisogna essere presenti in modo efficiente e capillare. La nuova partnership con Battalia Winston International completa e rafforza quindi l’offerta di The Amrop Hever Group. Da questa operazione ci aspettiamo positive ricadute anche in Italia, con una crescita di almeno il 50% di richieste da parte di aziende statunitensi”. Commentando l’accordo, Luis Dale Winston, Chairwoman and Ceo di Battalia Winston International, ha detto: "Una carica di energia viene a tutti noi di Battalia Winston dalla espansione della nostra presenza globale e dall’unirci ad un’organizzazione i cui partners impersonificano le più forti società indipendenti nei rispettivi Paesi. Questo ci mette in grado di fornire ai nostri clienti lo stesso servizio e la stessa qualità, ma su base globale."  
   
   
PROGETTO CITTA' APRE LA NUOVA FIERA DI MILANO, III EDIZIONE 30 MARZO - 2 APRILE 2005, NUOVO POLO DI FIERA MILANO (RHO-PERO)  
 
Milano, 17 febbraio 2005 - Si svolgerà da mercoledì 30 marzo a sabato 2 aprile, con due giorni di anticipo sulle date prefissate, la terza edizione di Progetto Città, la mostra dell'architettura, dell'urbanistica, delle tecnologie e dei servizi per lo sviluppo del territorio che apre ufficialmente il calendario espositivo della nuovo polo fieristico milanese di Rho-pero. Anticipare la manifestazione è stato un provvedimento necessario per evitare che la concomitanza delle elezioni amministrative, recentemente fissate dal Consiglio dei Ministri nella giornata di domenica 3 aprile, limitasse sensibilmente l'affluenza di visitatori alla rassegna. La doppia inaugurazione - di Progetto Città e del Nuovo Polo Fieristico Milanese -, alla presenza delle più alte cariche istituzionali italiane e dei rappresentanti della stampa internazionale, sarà un evento mediatico senza precedenti che proietterà Milano tra le più moderne e progressiste città mondiali Si fatica a rintracciare le vestigia del passato industriale - l'area su cui sorge la nuova fiera è quella dell'ex raffineria Agip di Rho - Pero in prossimità di Milano - nei 530.000 metri quadri di strutture espositive, servizi, aree verdi, parcheggi, centri conferenze che il genio architettonico di Massimiliano Fuksas ha trasformato in una delle fiere più grandi ed avanzate d'Europa. Con un'opera imponente che consacra Milano capitale indiscussa dello scambio economico e culturale ed una manifestazione dedicata allo sviluppo del territorio si apre una felice stagione di rinascimento urbano. L'area dismessa di Rho - Pero, restituita alla modernità dagli architetti Massimiliano Fuksas e Mario Bellini - quest'ultimo ha progettato la vasta area dei parcheggi con 20.000 posti auto - diventa la "cattedrale della nuova società", uno spazio che al di là della sua importante funzione economica è "luogo dell'incontro, dello scambio di idee, di relazioni e di opportunità" Una grande copertura trasparente, già nota ai media come "vela", modifica gli spazi ed è continuità di visione. Il centro servizi, gli uffici, l'area congressuale, sono fulcro del sistema: transizione dall'ingresso d'onore all'asse centrale. Ai lati, i padiglioni, con le grandi facciate in metallo riflettente (oltre 200 metri per i padiglioni biplanari), rimandano la vita e le immagini del percorso. In un momento di poche "visioni" che guardano al futuro - commenta Massimiliano Fuksas - questo progetto mi sembra far parte del panorama europeo più dinamico. Fatta la nuova fiera, sarà la gente a darle un'anima. E la prima anima sarà quella di Progetto Città. La manifestazione, giunta alla terza edizione, è una riflessione globale sullo sviluppo del territorio. Con i saloni tematici dedicati a mobilità ed infrastrutture, impiantistica sportiva, piscine e fitness, arredo urbano, verde pubblico e public utilities e con l'expo biennale delle tecnologie e della mobilità alternativa, Progetto Citta' propone soluzioni avanzate per una felice integrazione dei diversi aspetti della vita metropolitana. In concomitanza con la terza edizione di progetto Città si svolgerà Expo Italia Real Estate, la prima fiera italiana del Real Estate che raggruppa tutte le società, le città, gli enti locali, le istituzioni, le banche, le associazioni e gli operatori che si occupano di sviluppo immobiliare e di gestione del territorio e delle città. Con la nuova fiera di Milano e le proposte qualificate di Progetto Città, l'Italia propone al mondo un moderno "sistema urbano". Www.progettocitta.it  
   
   
TRASPORTO AEREO: L’EUROPA RAFFORZA I DIRITTI DEI PASSEGGERI  
 
Bruxelles, 17 febbraio 2005 - A partire da 17 febbraio i cittadini che viaggiano in aereo hanno maggiori diritti. Grazie a un nuovo regolamento, che deve essere applicato in tutti gli Stati membri, i passeggeri del trasporto aereo usufruiscono di una maggiore protezione in caso di negato imbarco, cancellazione del volo o ritardo prolungato. Jacques Barrot, vicepresidente della Commissione europea e responsabile dei trasporti, ha sottolineato: «L’aumento del numero di passeggeri del trasporto aereo deve accompagnarsi a un'adeguata protezione dei loro diritti. Per i cittadini questo è un esempio concreto dei vantaggi che l’Unione europea apporta alla vita quotidiana. La competitività e la concorrenza nel settore aereo vanno di pari passo con la garanzia dei diritti dei passeggeri». Nonostante gli sforzi del settore, talvolta i passeggeri incontrano difficoltà a far valere i loro diritti in caso di inconvenienti durante i viaggi in aereo. Per esempio, nel 2004 oltre cinque milioni di bagagli sono stati smarriti o danneggiati dalle compagnie aeree, mentre 250 000 viaggiatori si sono visti negare l’imbarco nel 2002. Il nuovo regolamento che entra in vigore domani, migliora sensibilmente la protezione dei diritti dei passeggeri aerei nell’Unione e dovrebbe contribuire a una drastica riduzione dei casi di negato imbarco per i quali le compagnie aeree dovranno versare compensazioni dissuasive (250 euro per le tratte aeree pari o inferiori a 1 500 km, 400 euro per quelle comprese fra 1 500 e 3 500 km e 600 euro per quelle superiori a 3 500 km). I passeggeri potranno ottenere un risarcimento anche per la cancellazione tardiva del volo e riceveranno assistenza in caso di ritardi prolungati. Non è previsto alcun risarcimento se la compagnia aerea può dimostrare che la cancellazione è dovuta a circostanze straordinarie inevitabili. Il regolamento si applica a tutti i voli delle compagnie europee, compresi i charter, da e verso gli aeroporti europei e a tutti i voli provenienti dall’Unione europea. La Commissione è convinta che l’applicazione di questi nuovi diritti migliorerà sensibilmente la qualità dei servizi offerti dalle compagnie aeree alla clientela. La competitività delle compagnie ne risulterà rafforzata. Per far valere efficacemente i propri diritti, i passeggeri devono essere adeguatamente informati. La Commissione europea ha quindi deciso di avviare una campagna di informazione negli aeroporti e nelle agenzie di viaggio dell’Unione europea. Anche le compagnie aeree hanno l’obbligo di informare i passeggeri sui loro diritti. Il nuovo regolamento prevede inoltre che ogni Stato membro istituisca un organismo indipendente incaricato di trattare le denunce dei passeggeri e le eventuali controversie con le compagnie, evitando così di ricorrere a lunghi e costosi procedimenti giudiziari. Attualmente soltanto 15 Stati hanno istituito questo organismo: la Commissione adirà la Corte di giustizia contro gli altri Stati membri che non ottempereranno a tale obbligo. La Commissione è inoltre pronta a fornire assistenza e consulenza ai passeggeri i cui diritti non sono rispettati. Negli ultimi tre anni la Commissione ha ricevuto ed esaminato oltre 2 000 denunce. Per maggiori informazioni e documentazione (dépliant, poster, regolamenti, ecc.) consultare il sito web della Dg Tren: http://europa.Eu.int/comm/transport/air/rights/info_en.htm  
   
   
ARGUMENTAIRE QUESTIONS / RÉPONSES DROITS DES PASSAGERS AÉRIENS À PARTIR DU 17 FÉVRIER 2005  
 

1. Quelles sont les principales améliorations du nouveau règlement qui entre en vigueur le 17 février 2005 ? Le nouveau règlement (Ce) n° 261/2004 établissant des règles communes en matière d'indemnisation et d'assistance des passagers en cas de refus d'embarquement et d'annulation ou de retard important d'un vol, entrera en vigueur le 17 février 2005. Ce règlement remplace un ancien règlement de 1991 qui donnait des droits aux passagers uniquement en cas de refus d’embarquement. D’une part, le nouveau règlement a augmenté les droits des passagers en cas de refus d’embarquement, et d’autre part, a reconnu pour la première fois des droits en faveur du passager en cas d’annulation ou de retards importants. Voici quelques exemples des améliorations apportées : 1. Les montants des indemnisations à verser aux passagers par les compagnies aériennes en cas de refus d’embarquement sont considérablement augmentés et passent de: a. De 150 € à 250 € sur des trajets jusqu’à 1500 km, b. De 150 € à 400 € pour les trajets entre 1500 km et 3500 km. C. De 300 € à 600 € pour les trajets supérieurs à 3500 km. Cette indemnisation peut être diminuée de moitié si le passager n’est pas retardé, respectivement, de plus de 2, 3, ou 4 heures.
2. Les droits des passagers sont étendus aux cas d’annulation: droit à la même indemnisation qu’en cas de surréservation, dans certaines conditions, ainsi qu’à une assistance (repas, logement si l’alternatif proposé est le jour suivant) et à la possibilité du remboursement ou de ré-acheminement vers la destination finale selon le choix du passager. Un transporteur aérien n’est pas tenu de verser l’indemnisation s’il est en mesure de prouver que l’annulation est due à des circonstances extraordinaires qui n’auraient pas pu être évitées.
3. En cas de retards importants, la compagnie doit proposer des repas, des rafraîchissements, éventuellement un séjour à l’hôtel, et des moyens de communication. Si le retard dépasse 5 heures, elle doit proposer de rembourser le billet (avec, le cas échéant, un vol gratuit vers votre point de départ).
4. Le nouveau règlement a maintenant un champ d’application plus large. Les droits couvrent tous les types de vol des compagnies européennes, charter, régulier, ou domestique, en partance d’un aéroport de l’Union (y compris les départements français d’outre-mer), ou en partance d’un aéroport situé en dehors de l’Union et à destination d’un aéroport de l’Union, lorsque le vol est assuré par une compagnie de l’Union et le passager n’a pas reçu de compensation dans le pays tiers. Comme dans le règlement précédant, et toujours dans le cadre du champ d’application du texte législatif, ces droits s’appliquent à toutes les compagnies aériennes, y compris les compagnies dénommées « low costs ».
5. Les passagers pourront désormais s’adresser, si nécessaire, à des organismes nationaux de contrôle spécialement habilités à traiter leurs plaintes et leurs différends avec les compagnies aériennes. Cette procédure sera moins longue et coûteuse par rapport à une procédure judiciaire. 2. Est-il vrai qu’un recours a été déposé devant la juridiction européenne contre la validité de ce règlement ? En conséquence l’application de ce règlement serait-elle suspendue ? En effet, un juge national britannique a posé une question préjudicielle à la Cour de Justice sur la légalité de ce règlement dans le cadre d’une procédure nationale suite à un recours présenté par certaines associations de compagnies aériennes (Iata, l’association de « low carriers » et une association d’assureurs). La Cour de Justice devrait, en principe, se prononcer cette année. Entre-temps, le règlement reste entièrement valable car la Cour n’a pas suivi la demande de ces compagnies visant à suspendre les effets du règlement.. 3. L’apparition de ces nouveaux droits ne provoquera-t-elle pas une forte augmentation des coûts des compagnies aériennes ? Une meilleure protection des droits des passagers contribuera à améliorer l’image du transport aérien et tout particulièrement de certaines compagnies. La qualité du service fait partie de la compétitivité et la concurrence qui vont de pair avec la garantie des droits des passagers. En particulier, les droits contenus dans ce règlement aideront à réduire fortement les problèmes occasionnés aux passagers par la pratique du refus d’embarquement, de l’annulation ou des retards importants, qui donnent une mauvaise image aux compagnies elles-mêmes. 4. Suis-je protégé si je vole avec une compagnie aérienne non communautaire ? Oui, mais uniquement si le vol (charter ou régulier) avec cette compagnie aérienne non communautaire part d’un aéroport de l’Union. 5. Pourquoi le passager n’est-il pas couvert quand il se trouve en dehors de l’Union ? Les droits de ce règlement couvrent tous les types de vol des compagnies européennes, charter ou régulier, même les vols en partance d’un aéroport situé à l’étranger, quand ce vol est à destination de l’Union ainsi que le vol assuré par une compagnie ayant une licence délivrée dans l’Union, à moins que ces passagers ne bénéficient d’un système de prestations ou d’une indemnisation et d’une assistance dans ce pays tiers (comme c’est le cas aux Etats-unis par exemple). Le règlement ne peut pas couvrir les vols des compagnies non communautaires au départ d’un aéroport situé en dehors de l’Union (même à destination d’un aéroport situé d’un Etat membre) car ceci serait une clause extraterritoriale, étendant des droits et créant des obligations pour des compagnies non communautaires, au-delà des frontières de l’Union.
6. Suis-je protégé si mon billet a été émis dans le cadre d’un programme de fidélisation ou d’autres programmes commerciaux ? Oui, les droits du règlement sont entièrement applicables aux passagers volant par exemple avec des programmes types « frequent flyer ». Toutefois, ces droits ne s’appliqueront pas aux passagers qui voyagent gratuitement ou à un tarif réduit non accessible au grand public.
7. Suis-je aussi protégé si j’utilise des services par hélicoptère ? Ce règlement ne s’applique qu’aux passagers des avions motorisés à ailes fixes.
8. Suis-je protégé en cas de circonstances extraordinaires ? Oui, les passagers ont toujours le droit à être assistés et à être informés, même en cas de circonstances exceptionnelles, et peuvent par conséquence jouir des droits contenus dans le règlement, à l’exception du droit à être indemnisé en cas d’annulation. Dans ce cas, il appartient au transporteur aérien de prouver que l’annulation est due à des circonstances extraordinaires qui n’auraient pas pu être évitées même si toutes les mesures raisonnables avaient été prises. Par exemple, des alertes de sécurité ou une grève imprévue sont des circonstances qu’une compagnie ne peut pas éviter.
9. En cas d’annulation d’un vol par force majeure, comment puis-je contrôler qu’il s’agit effectivement d’une circonstance extraordinaire qui n’aurait pas pu être évitée même si toutes les mesures raisonnables avaient été prises ? Selon le règlement, la compagnie doit prouver qu’il s’agit effectivement d’une telle circonstance exceptionnelle. Le passager peut toujours en demander la preuve. Si le passager n’est pas satisfait par cette information, il peut saisir l’organisme désigné par l’Etat membre. Le but de ce règlement est aussi de donner des moyens de recours aux passagers face aux arguments que les compagnies utilisent parfois pour justifier les annulations.
10. Oui, mais pour être concret, est-ce que le brouillard pourrait constituer une circonstance exceptionnelle qui pourrait être alléguée pour ne pas payer l’indemnisation en cas d’annulation? Le brouillard ou les autres conditions météorologiques comme la pluie, une tempête, la neige, etc, ne constituent que dans de rares cas, des circonstances exceptionnelles. En effet, afin de pouvoir arguer de la dérogation pour « circonstances exceptionnelles », la compagnie aérienne doit d’abord montrer qu’elle a pris toutes les mesures raisonnables pour éviter les problèmes causés au passager suite à ces conditions météorologiques. Or, le développement technologique actuel permet à un avion dans la presque totalité des cas de décoller ou d’atterrir dans les circonstances météorologiques les plus difficiles. Il est invraisemblable que les compagnies aériennes continuent à faire comme dans le passé un usage abusif de cette dérogation en l’alléguant en toute circonstance.
11. Il est tout de même incroyable que, même en cas de véritables circonstances extraordinaires , les passagers aient toujours des droits en cas d’annulation ou de longs retards. Comment peut-on justifier une telle disposition ? L’existence de droits en faveur du passager, même dans des circonstances exceptionnelles, reflète l’objectif déclaré du règlement qui est la protection du consommateur. Il est normal que les compagnies aériennes qui ont vendu un service aux passagers leur offrent une assistance en cas de retard ou d’annulation, sous forme de rafraîchissement, possibilité de faire des appels téléphoniques, ou même un hébergement si le passager est contraint à prendre un hôtel pour une nuit supplémentaire. Le règlement offre un niveau élevé de protection des passagers qui constituent la partie faible. Ils ont déjà payé entièrement leur contrat de transport et sont susceptibles de subir des difficultés et des désagréments importants parfois loin de chez eux, échoués dans un aéroport, à plusieurs kilomètres de la ville la plus proche, éventuellement sans leurs bagages et sans être en mesure, souvent dans un langue étrangère, de pourvoir eux-mêmes à leurs besoins fondamentaux.
12. Dans le cas où le problème ou le désagrément n’est pas de la responsabilité de la compagnie (par exemple retards ou annulations dus à la mauvaise gestion du trafic aérien, équipement non prévu par l’aéroport, etc.), pourquoi la compagnie aérienne doit-elle être responsable vis-à-vis du passager ? L’objectif du règlement est d’offrir un niveau de protection élevé au passager. La compagnie aérienne sera obligée, dans ces cas, d’octroyer au passager les droits prévus par le règlement. La compagnie aérienne ayant connu l’annulation ou le retard pourra toujours demander réparation pour les dommages aux tiers responsables du problème conformément aux lois pertinentes applicables.
13. Est-ce que ce règlement reconnaît aussi des droits en cas de problèmes avec les bagages, en cas de blessures ou décès à la suite d’un accident ? Le règlement qui entre en vigueur le 17 février 2005 ne couvre pas ces aspects. Toutefois, une autre législation communautaire reconnaît des droits pour les passagers en cas de problèmes avec les bagages et en cas de blessures ou décès à la suite d’un accident. Les passagers d’une compagnie aérienne communautaire seront bien protégés quelle que soit leur destination et quel que soit le vol emprunté, qu’il s’agisse d’un vol international ou domestique. La législation internationale reconnaît aussi certains autres droits qui peuvent s’appliquer aux passagers des compagnies non communautaires. En particulier, en cas de dommage ou perte des bagages, la responsabilité d’une compagnie aérienne est plafonnée à 1000 Dts (1 Dts= 1.18 € le 30.09.2004).
14. Que puis-je faire si la compagnie me refuse mes droits ? Vous devez adresser une plainte aux autorités nationales désignées par chaque Etat membre. Pour connaître le nom et l’adresse de celles-ci, vous pouvez appeler au numéro gratuit : 00800 67891011, ou envoyez un courriel à l’adresse suivante : mail@europe-direct.Cec.eu.int  La liste des autorités est aussi disponible sur internet : http://europa.Eu.int/comm/transport/air/rights/doc/2005_01_31_national_enforcement_bodies_en.pdf  15. Certains Etats membres n’ont pas encore désigné les organismes pour l’examen des plaintes. Que puis-je faire alors? En effet, malgré les demandes répétées de la Commission, douze d’Etats membres n’ont pas encore communiqué les donnés de ces organismes, laissant le passager sans protection. Pour les Etats membres qui n’auront pas désigné les organismes, la Commission utilisera tous les moyens, y compris les procédures d’infraction, pour les obliger à appliquer les dispositions adoptées. Dans ces cas, les passagers pourront adresser leurs plaintes auprès d’un tribunal. Entre-temps, les passagers peuvent aussi informer de leur plainte la Direction générale de l’énergie et des transports de la Commission européenne, B-1049 Bruxelles (télécopieur : (32-2) 2999 1015, courriel: tren-aprights@cec.Eu.int ).
16. Dans le cadre de ce règlement, les personnes à mobilité réduite ou les enfants reçoivent-ils un traitement particulier ? Oui. Les personnes à mobilité réduite et les enfants non accompagnés doivent être couverts par ces droits de façon prioritaire. Les personnes non-voyantes et malvoyantes doivent recevoir de la part des compagnies aériennes une information concernant leurs droits dans un format accessible.
17. L’annulation, le refus d’embarquement ou un retard important d’un vol ont provoqué chez un passager des dommages au-delà de l’indemnisation ou du remboursement reconnus dans le cadre de ce règlement : peut-il demander une indemnisation complémentaire ? Les droits reconnus dans le règlement ne s’opposent pas à la possibilité pour un passager ou une personne tierce de réclamer une indemnisation complémentaire ou la réparation des dommages (sauf pour les passagers qui ont volontairement renoncé à leur réservation suite à un refus d’embarquement), et cela conformément au droit national applicable. L’indemnisation accordée en vertu du règlement peut néanmoins être déduite d’une telle indemnisation octroyée pour compenser des dommages.
18. Les droits reconnus par ce règlement peuvent-ils être limités ou levés, notamment par une dérogation ou une mesure restrictive figurant dans le contrat de transport ? Non. Cette clause serait nulle. Si toutefois ces dérogations s’appliquaient, le passager pourrait toujours s’adresser pour une indemnisation complémentaire auprès des tribunaux ou des organismes compétents.
19. En cas de problèmes, qui va m’informer de mes droits ? Tout d’abord, tout transporteur aérien doit afficher un avis dans la zone d’enregistrement annonçant qu’en cas de problèmes vous pouvez recevoir un texte énonçant vos droits. De plus, en cas de refus d’embarquement, annulation ou retard d’au mois deux heures, les compagnies sont tenues de fournir aux passagers une notice écrite reprenant leurs droits. Enfin, la Commission européenne a lancé une campagne d’information et de promotion des droits de passagers dans les aéroports, les agences de voyage et auprès des compagnies aériennes au moyen d’affiches et de dépliants. Par ailleurs, le site de la Direction générale de l’énergie et des transports de la Commission européenne contient des informations pertinentes pour le passager : http://europa.Eu.int/comm/transport/air/rights/info_en.htm

 

 
   
   
DA OGGI IL NUOVO REGOLAMENTO COMUNITARIO SU NEGATO IMBARCO, CANCELLAZIONE E RITARDO AEREO IL PUNTO DI VISTA DI ALBERTO CORTI, DIRETTORE GENERALE ASTOI  
 
Milano, 17 febbraio 2005 - Il regolamento comunitario 261/2004 in materia di compensazione ed assistenza ai passeggeri in caso di negato imbarco, di cancellazione del volo o di ritardo prolungato abroga oggi la precedente disciplina dell’overbooking espressa dal regolamento comunitario 295/1991 ed introduce interessanti novita’ in tema di protezione del viaggiatore. ‘Innanzitutto’ rileva Alberto Corti, direttore generale Astoi, ‘le nuove norme si estendono non solo al caso di negato imbarco, al vero e proprio overbooking aereo, ma anche alla cancellazione ed al ritardo prolungato, ampliando sensibilmente la tutela del viaggiatore, anche con un incremento della compensazione pecuniaria prevista per le prime due fattispecie’.’Ma la differenza piu’ significativa’ commenta il direttore generale dell’associazione ‘risiede pero’ nella piena equiparazione tra voli di linea e voli charter, anche inclusi in pacchetti turistici tutto compreso, gia’ disciplinati dalla Direttiva Comunitaria 90/314 e dal d.Lgs. 111/95 in Italia’. ‘Con questo nuovo impianto normativo, sollecitato ed espressamente richiesto da Astoi in sede di lavori preparatori del regolamento’ prosegue Alberto Corti ‘si supera una dicotomia obsoleta e si individuano obblighi e responsabilita’ anche dei vettori charter, coinvolgendoli, oltre che nel risarcimento, anche nell’assistenza all’utenza coinvolta nel disagio’. ‘Finalmente quest’area di intervento’ conclude Corti ‘non sara’ piu’ prerogativa esclusiva dei tour operator’.  
   
   
L’ENAC DISTRIBUIRÀ OGGI 55.000 COPIE DELLA NUOVA CARTA DEI DIRITTI DEL PASSEGGERO IN 34 AEROPORTI ITALIANI - ENTRA IN VIGORE IL REGOLAMENTO COMUNITARIO – L’ENAC È L’ORGANISMO RESPONSABILE DELL’APPLICAZIONE IN ITALIA  
 
Roma, 17 febbraio 2005 - Oggi , in concomitanza con l’entrata in vigore del Regolamento 261/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’Unione Europea in materia di compensazione ed assistenza agli utenti nei casi di negato imbarco, cancellazione del volo o ritardo prolungato, l’Ente Nazionale per l'Aviazione Civile organizza l’annuale “Giornata dei Diritti del Passeggero” con la distribuzione, nel corso della giornata, di 55.000 copie della nuova Carta dei Diritti del Passeggero in 34 aeroporti nazionali e con l’affissione nelle aerostazioni di 400 poster con i testi della carta stessa. L’enac, infatti, è stato designato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ai sensi dell’art. 16 del Regolamento, quale organismo responsabile dell’attuazione in ambito nazionale delle disposizioni oggetto della normativa. La nuova edizione della Carta riporta i contenuti del Regolamento. Da domani, infatti, i passeggeri che utilizzano il mezzo aereo avranno tutele più ampie che si sostanziano, tra l’altro, in ü incremento dell’ammontare della compensazione pecuniaria dovuta dai vettori in caso di negato imbarco per sovraprenotazione; ü introduzione di forme di compensazione ed assistenza a favore del passeggero in caso di cancellazione del volo e lunghi ritardi; ü estensione di tali tutele anche ai passeggeri dei voli charter e dei voli domestici. Con una diffusione capillare dei contenuti del Regolamento e, più in generale, dei diritti degli utenti, l’Enac intende evidenziare la centralità del passeggero nell’economia del sistema del trasporto aereo, nonché la necessità, quale autorità per l’aviazione civile, di fornire sempre ai cittadini comunicazioni immediate, trasparenti ed utili. La nuova edizione della Carta, la quinta, oltre ad essere un pratico compendio che raccoglie in un testo unico ed in formato tascabile la normativa vigente sulle forme di tutela rivendicabili oggi dal viaggiatore in caso di disservizi, si è arricchita di vari contenuti. Ai fini di fornire ai cittadini informazioni sempre più ampie ed esaustive, l’Enac ha inserito in questa quinta edizione anche informazioni relative a: ü il sistema dei controlli per la sicurezza del trasporto aereo; ü l’aggiornamento dell’elenco dei Paesi che aderiscono alla Convenzione di Montreal del 1999; ü i principali codici identificativi di tasse e corrispettivi riportati sul biglietto aereo; ü vari suggerimenti pratici; ü i recapiti aggiornati dell’Enac. L’enac, infatti, sempre più orientato verso il ruolo di autorità unica del trasporto aereo con gli obiettivi di promuovere lo sviluppo del settore, di vigilare sulla sicurezza del volo e degli aeroporti, di garantire la tutela di diritti del passeggero ed il rispetto degli standard di qualità dei servizi resi agli utenti, si pone come punto di riferimento dei cittadini che necessitano di informazioni sul settore. Dall’agosto del 2004, ovvero dall’attivazione del Numero Verde 800 898 121, numero gratuito attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 08:00 alle 20:00, l’Enac ha ricevuto e risposto ad oltre 50.000 telefonate. Funzionari dell’Enac si sono avvicendati e continueranno a farlo per fornire ai cittadini informazioni immediate principalmente sulla sicurezza del volo, sulle compagnie aeree, sui diritti, sulle attività dell’Enac e su altri quesiti in merito al funzionamento del sistema. Oltre a tali riscontri telefonici, la pagina del Numero Verde sulla home page del sito dell’Ente (www.Enac-italia.it), ha ricevuto negli ultimi mesi oltre 6.000 contatti, mentre superano quota 36.000 i visitatori che nel corso degli ultimi due anni si sono collegati direttamente con la pagina della Carta dei Diritti del Passeggero. Sempre in relazione all’entrata in vigore del Regolamento Ue, l’Enac, in qualità di referente responsabile dell’applicazione delle nuove disposizioni in Italia, parteciperà al workshop sull’argomento promosso dalla Commissione per i Trasporti ed il Turismo del Parlamento Europeo che si svolgerà domani presso l’Aeroporto di Verona.  
   
   
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELL’ENAC DELIBERA SU GESTIONI AEROPORTUALI QUARANTENNALI  
 
Roma, 17 febbraio 2005 - Il Consiglio di Amministrazione dell’Ente Nazionale per l'Aviazione Civile riunito ieri ha deliberato la convenzione di durata quarantennale per la gestione dell’Aeroporto di Catania di cui aveva già approvato il Piano strategico economico e finanziario nella precedente riunione. Contestualmente, il Consiglio ha deliberato gli atti aggiuntivi delle concessioni di Olbia, Bologna e Cagliari, passaggio reso necessario per una messa a punto tecnica dei testi per effetto della legge 265 del 2004 di riordino del settore dell’aviazione civile. Per il 1° marzo p.V., inoltre, il Consiglio di Amministrazione conta di completare l’iter valutativo propedeutico alla stipula della concessioni per quaranta anni alle società di gestione degli aeroporti di Palermo e di Pisa.  
   
   
IL DIRETTORE GENERALE DELL’ENAC DISPONE VERIFICA SUL MANCATO FUNZIONAMENTO DELLE COMUNICAZIONI OBBLIGATORIE SUI DUE INCONVENIENTI DI FIUMICINO E MALPENSA  
 
Roma, 17 febbraio 2005 - Il Direttore Generale dell’Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, Com.te Silvano Manera, in relazione ai due inconvenienti segnalati oggi da organi di stampa ed accaduti nell’aeroporto di Roma Fiumicino (8 febbraio u.S.) e di Milano Malpensa (14 febbraio u.S.), ha costituito una commissione di inchiesta amministrativa incaricata di verificare nel più breve tempo possibile le cause che hanno comportato il non rispetto degli obblighi di informazione sugli eventi di sicurezza nei confronti dell’Enac, così come sancito dalla normativa vigente, e di valutare le necessarie azioni correttive. Il Direttore Generale riferirà sul mancato funzionamento del sistema di riporto obbligatorio al prossimo Consiglio di Amministrazione dell’Enac fissato per il 1° marzo p.V..  
   
   
IL PRESIDENTE DELL’ENAC CONVOCA RIUNIONE IL 25 FEBBRAIO CON ASSAEROPORTI, ASSAEREO ED ENAV PER L’ISTITUZIONE DI UN TAVOLO TECNICO PERMANENTE SULLE PROBLEMATICHE DEL TRASPORTO AEREO  
 
Roma, 17 febbraio 2005 - Il Presidente L’ente Nazionale per l'Aviazione Civile, On. Prof. Vito Riggio, rende noto di aver disposto la convocazione di una riunione per il prossimo 25 febbraio, alle ore 10:00, presso la sede centrale dell’Enac, con i vertici di Assaeroporti, di Assaereo e di Enav. Oggetto della riunione è l’Istituzione di un “tavolo tecnico” su problematiche del trasporto aereo che metta a confronto in modo permanente tutti i soggetti del settore in un’ottica di dialogo continuo finalizzato al confronto in termini operativi sul funzionamento del sistema. Il tavolo si prefigge l’ottimizzazione dei rapporti tra tutte le componenti del settore. L’incontro, inoltre, sarà l’occasione per una analisi delle problematiche legate all’applicazione della normativa vigente basata sulla correttezza dei rapporti tra le varie organizzazioni del settore in un regime di liberalizzazione dei servizi aeroportuali, alla regolarità dei corrispettivi dovuti dalle compagnie aeree nei confronti delle società di gestione e tra altri soggetti del settore, nonché al riscontro del mantenimento di elevati standard di qualità dei servizi resi agli utenti. Alla riunione parteciperanno, oltre al Presidente, al Direttore Generale dell’Enac, Com.te Silvano Manera, ed al Vice Direttore Generale, Ing. Salvatore Sciacchiatano, anche il Capo Dipartimento Navigazione Marittima e Aerea del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Dott. Silvio Di Virgilio, ed il Direttore Generale della Navigazione Aerea del Dipartimento Navigazione Marittima e Aerea, Dott. Mario Gerardo Pelosi.  
   
   
DELTA AIR LINES VOLA CON L’ALTA MODA PRESENTATE A NEW YORK LE NUOVE DIVISE CREATE DA RICHARD TYLER  
 
Milano, 17 febbraio 2005 - Richard Tyler, il noto stilista di Los Angeles apprezzato per gli eleganti abiti da sera e l’impeccabile sartoria, ha presentato, in occasione della settimana della moda di New York, le nuove divise disegnate esclusivamente per il personale Delta Air Lines. La collezione di alta moda firmata Richard Tyler, i cui capi in passato hanno sfilato indossati da celebrità come Jamie Lee Curtis, Marcia Cross, Felicity Huffman, Rachel Griffiths, Catherine Zeta Jones, Pierce Brosnan, Sarah Jessica Parker, Heather Locklear e Faith Hill, è stata presentata insieme alle nuove divise create per Delta: un abbinamento unico nel settore della moda, che unisce stile, eleganza e praticità. Le nuove divise, raffinate e confezionate con grande cura, verranno indossate da oltre 20.000 dipendenti Delta in tutto il mondo all’inizio del 2006. Il nuovo look del personale fa parte del piano trasformazione strategica della compagnia, volto a creare un’immagine unica del marchio Delta nel mercato. “La straordinaria visione di Richard Tyler e la cura per il dettaglio hanno portato a disegnare divise che si inseriscono perfettamente nella strategia di trasformazione del prodotto e dell’immagine Delta” afferma Paul Matsen, Chief Marketing Officer di Delta. “Il personale che lavora a contatto con il pubblico è ambasciatore del nome Delta e, con la nuova sofisticata divisa, comunica sicurezza e professionalità. Le nuove divise rappresentano, per i passeggeri Delta, il nostro impegno ad offrire un servizio di qualità ed un’esperienza di viaggio di classe”. Il personale Delta che presta servizio negli aeroporti, nelle Crown Room Club lounges, nelle biglietterie e a bordo degli aeromobili indosserà i diversi modelli creati da Richard Tyler. Con l’utilizzo di colori forti come il blu notte, il rosso, l’oro, Tyler si distacca completamente dalle precedenti uniformi in grigio chiaro. Il guardaroba comprende capi di maglieria e soprabiti adatti ad ogni stagione e per ogni tipo di funzione lavorativa. Inoltre, Richard Tyler presenterà a breve una linea coordinata di accessori, come calzature e valigie, che il personale Delta potrà scegliere di acquistare. “Poter creare una divisa che renda il personale orgoglioso di indossarla e che al tempo stesso rifletta la grande storia di Delta e il suo impegno nell’offrire un servizio di qualità è stata una straordinaria opportunità” spiega Tyler. “Mi ha permesso di sconfinare dagli abituali limiti della moda e di ricreare un’eleganza ed uno stile senza tempo”.  
   
   
AMS FORNISCE UN SIMULATORE DEL CONTROLLO DEL TRAFFICO ALL’AERONAUTICA MILITARE ITALIANA  
 
Roma, 17 febbraio 2005 - Ams, in qualità di mandataria di un Raggruppamento Temporaneo di Imprese con Vitrociset Spa, si è aggiudicata una commessa per la fornitura all’Aeronautica Militare Italiana di un Sistema di Simulazione del Controllo del Traffico Aereo per l’addestramento del personale della Forza Armata. Il Simulatore, costituito dalle componenti Atc (Air Traffic Control) e Tower/ground, realizza un ambiente idoneo per l’addestramento di allievi controllori di torre/avvicinamento e allievi controllori di “ground”, sia per il traffico aereo civile che militare. Il sistema è basato sull’architettura integrata Satcas-2000, che supporta i sistemi Ams di pianificazione, controllo e simulazione, ed è strutturato sulle seguenti componenti applicative principali: simulazione Acc/app/gca (Area Control Center/approach center/Ground Control Approach), simulazione di Aerodromo, gestione della esercitazione, server di simulazione (Radar, Fdp-flight Data Processor, Torre 3D, Tca-traffic Conflict Alert). Le postazioni di lavoro del controllore (Cwps - Controller Working Position) del simulatore hanno la stessa interfaccia uomo-macchina (Hmi - Human Machine Interface) delle postazioni di lavoro dei sistemi appartenenti alla famiglia Satcas-2000, da tempo attivi nei siti operativi dell’Aeronautica Militare Italiana. Per questo motivo l’addestramento metterà gli allievi controllori in grado di acquisire le procedure Atc e di operare nei siti operativi senza soluzione di continuità. Ams fornisce sistemi completi di tipo Atm (Air Traffic Management – Gestione del traffico aereo), che spaziano da sistemi di gestione in rotta/avvicinamento e di superficie aeroportuale, a sistemi di sorveglianza gate-to-gate, con la relativa famiglia di radar primari e secondari Atc (Air Traffic Control – Controllo del traffico aereo), supporti alla navigazione e all’atterraggio, sistemi radar meteorologici e sistemi Cns/atm di nuova generazione, come ad esempio sistemi di augmentation satellitare per la navigazione, Ads e Cpdlc.  
   
   
VERSO UNA PATENTE DI GUIDA EUROPEA  
 
Bruxelles 17 febbraio 2005 - Sostituire 110 tipi di patenti nazionali con un modello unico europeo, di plastica, ostacolare il cosiddetto turismo delle patenti e altri tipi di frode, agevolare gli spostamenti dei conducenti all'interno dell'Unione e accrescere la sicurezza stradale. Sono questi i principali obiettivi della nuova direttiva sulla patente di guida europea che la Plenaria è chiamata ad esaminare in prima lettura della procedura di codecisione. Nell'adottare a larga maggioranza la relazione di Mathieu Grosch (Ppe/de, Be), la commissione per i trasporti del Parlamento europeo, pur accogliendo con favore l'iniziativa dell'Esecutivo, presenta ben 83 emendamenti che hanno l'obiettivo, in particolare, di garantire un miglior equilibrio tra la necessità di un'introduzione rapida della nuova patente e l'esigenza di tener conto delle diverse tradizioni nazionali riguardo al suo rilascio. Altre modifiche riguardano il rafforzamento delle misure antifrode, il modello di patente stesso, talune disposizioni e definizioni relative alle diverse categorie di veicoli, nonché i requisiti minimi degli esaminatori di guida. Più in particolare, mentre la proposta della Commissione non fissava alcuna data per l'introduzione della nuova patente, i deputati chiedono invece agli Stati membri di sostituire le patenti di carta con quelle plastificate - in formato carta di credito - entro dieci anni dall'entrata in vigore della direttiva. Passati altri dieci anni, poi, anche le patenti plastificate attualmente esistenti dovranno essere rimpiazzate e diventerà obbligatorio un modello standard europeo. La sostituzione delle patenti, precisano tuttavia i deputati, non deve portare alla perdita o alla restrizione dei diritti acquisiti relativi all'abilitazione alla guida di veicoli di categorie diverse. Inoltre, nell'accogliere con favore la proposta secondo cui gli Stati membri possono applicare un microprocessore alle patenti come misura antifrode supplementare, i deputati intendono consentire alle autorità nazionali di immagazzinarvi altre informazioni, ove lo ritenessero necessario e a condizione che le pertinenti disposizioni in materia di protezione dei dati siano rispettate. Sempre per combattere le frodi e facilitare i controlli la Commissione esige che in ogni Stato membro vi sia un solo punto di contatto nazionale incaricato di fornire le informazioni sulle patenti che diventerebbe così parte di una rete europea delle patenti di guida. Tale rete, in particolare, dovrà servire a garantire che ogni conducente possieda una sola patente e, a tale proposito, i deputati rafforzano le disposizioni volte a combattere il turismo delle patenti imponendo agli Stati membri di rifiutarne il rilascio a chi risulta esserne già titolare in un altro paese. I deputati, inoltre, intendono imporre agli Stati membri (non solo darne loro la facoltà) di rifiutare il rilascio di una patente a una persona cui siano state applicate misure di restrizione, sospensione o ritiro delle patente in un altro Stato membro, rendendo così obbligatorio il reciproco riconoscimento delle sanzioni. A proposito di sanzioni, giova sottolineare che i deputati hanno introdotto un emendamento che consente agli Stati membri di applicare sistemi di calcolo delle infrazioni stradali (patente a punti), precisando tuttavia che tali metodi limitativi del periodo di validità del documento devono essere «efficaci, dissuasivi, proporzionati e modulati secondo la categoria di conducente professionista o provato». Con tale precisazione, si intende tutelare i conducenti professionisti dalla perdita del posto di lavoro qualora si vedessero ritirare la patente per infrazioni commesse come conducenti privati. Un aspetto della direttiva piuttosto controverso è stato quello relativo ai controlli medici e al rinnovo delle patenti dei conducenti di oltre 65 anni. In merito a quest'ultimo aspetto, la Commissione proponeva di limitare a cinque anni la validità delle patenti rilasciate agli over 65, tuttavia i deputati hanno giudicato che una tale restrizione generale non fosse giustificata ed hanno pertanto soppresso tale disposizione. Per quanto riguarda, invece, i controlli medici, ogni Stato membro avrà la possibilità di limitare in alcuni casi la validità della patente, per esempio in presenza di talune malattie. I conducenti dipendenti dall'insulina, così, dovrebbero essere in possesso di un'autorizzazione medica.  
   
   
DDL AUTOTRASPORTO: CONFINDUSTRIA, OK DELLA CAMERA E' PASSO IMPORTANTE IL VICEPRESIDENTE MARCEGAGLIA: "APPROVARE I DECRETI DELEGATI ENTRO I TEMPI PREVISTI"  
 
Roma, 17 febbraio 2005 – "L'approvazione definitiva della legge delega per la liberalizzazione dell'autotrasporto è un fatto di assoluta rilevanza per l'economia italiana e la competitività del sistema-paese, anche per le importanti prospettive che si aprono per il rilancio della logistica e lo sviluppo imprenditoriale di questo fondamentale settore". Così il vicepresidente Confindustria per impresa e territorio Emma Marcegaglia in merito al via libera definitivo della Camera al Ddl delega sull'autotrasporto. "Dobbiamo dare atto al Governo - continua Marcegaglia - e in particolar modo al Sottosegretario ai Trasporti Paolo Uggè, di aver tenuto fede agli impegni presi e va riconosciuto al Parlamento il merito di aver approvato, con grande senso di responsabilità, una legge così importante". "Essenziale per questo risultato è stato il grande spirito di collaborazione tra tutte le categorie coinvolte, committenti e vettori, che hanno trovato nella Consulta Generale per l'Autotrasporto, presieduta proprio dal Sottosegretario Uggé, un ambito di aperto e positivo confronto, che ha dato piena adesione alla proposta legislativa del Governo. Finalmente l'Italia può ora confrontarsi con gli altri paesi industriali europei, nei quali la libertà contrattuale è alla base dei rapporti tra committente e vettore, a cominciare dai prezzi dei servizi offerti". "Confindustria auspica – conclude il vicepresidente Confindustria - che si possa proficuamente provvedere alla elaborazione e all'approvazione dei decreti delegati entro i tempi previsti, ma anche che, nello spirito della legge delega appena approvata, già si possa più estesamente diffondere la collaborazione tra utenti e vettori di autotrasporto, secondo le logiche comuni delle imprese industriali".  
   
   
IL 2004 CHIUDE I BATTENTI SARDEGNA: AUMENTO DEL TRAFFICO DEL 18% CORSICA: PER LA PRIMA VOLTA OLTRE IL 50% DEL MERCATO SAVONA  
 
Porto Vado, 17 febbraio 2005 - Alla Borsa internazionale del Turismo Corsica Ferries Sardinia Ferries sarà presente con uno stand completamente rinnovato per sottolineare gli importanti traguardi raggiunti nel corso del 2004. La Compagnia che ha saputo tradurre al meglio i cambiamenti del mercato e le reali esigenze dei propri utenti, giunge alla leadership del traffico marittimo sulla Corsica con una quota di mercato del 54% e 1.798.842 passeggeri trasportati nel 2004 (+7.78%), seguita dall’operatore pubblico Francese (quota di mercato 29%) e dal concorrente operatore privato italiano (10%) – fonte: Observatoire Régional des Transports de la Corse (Ortc) -. Dai porti italiani Corsica Ferries Sardinia Ferries ha raggiunto la quota di mercato del 67.98% relativo al traffico sulla Corsica. La Sardegna è l’altro motivo di orgoglio della Compagnia che ha registrato un aumento di traffico passeggeri del 17.77% con una programmazione di viaggi superiore del 6.20% rispetto il 2003 (sulla sola linea Livorno-golfo Aranci l’aumento di traffico è stato di oltre il 35%), raggiungendo 2.631.074 passeggeri trasportati nel 2004 da/per la Sardegna e la Corsica su 5.668 viaggi. Questo risultato è stato ottenuto grazie all’ottimale gestione delle fast cruise ferry Mega Express e a scelte commerciali concentrate su un’offerta di corse capillare e a tariffe eque, accompagnate da puntualità nelle partenze e qualità nel servizio garantito tutto l’anno. “Per il 2005 prevediamo di migliorare ulteriormente la gestione delle frequenze per aumentare il nostro posizionamento sul mercato su tutte le linee – commenta Euan Lonmon, Amministratore Delegato di Corsica Ferries Sardinia Ferries – a cominciare dalla Sardegna dove abbiamo programmato il 4% in più di viaggi”.  
   
   
PROTOCOLLO DI KYOTO: GIÀ ACCREDITATE 162 SOCIETÀ SPECIALIZZATE NELL'OFFERTA E REALIZZAZIONE DI PROGETTI DI EFFICIENZA ENERGETICA PREVISTI RISPARMI ENERGETICI PER 2,9 MILIONI DI TONNELLATE EQUIVALENTI DI PETROLIO ALL'ANNO ENTRO IL 2009  
 
Milano, 16 febbraio 2005 - L'autorità per l'energia elettrica e il gas ha pubblicato sul proprio sito internet (www.Autorita.energia.it ) l'elenco, aggiornato ad oggi, delle società che sono state accreditate come "società di servizi energetici". Si tratta di società che offrono servizi energetici integrati ai consumatori finali come, per esempio, la progettazione, realizzazione e successiva gestione di interventi per il conseguimento di risparmi energetici negli usi finali, incluso il finanziamento parziale o totale degli interventi stessi attraverso la stipula di diverse forme contrattuali. L'accreditamento da parte dell'Autorità, avviato lo scorso novembre 2004, consente a queste società di richiedere la certificazione dei risparmi energetici ottenuti attraverso progetti realizzati presso i consumatori finali e dà loro diritto, in caso di esito positivo delle verifiche, alla successiva emissione dei "titoli di efficienza energetica" (o "certificati bianchi"). Il rilascio dei titoli di efficienza energetica viene effettuato dal Gestore del mercato elettrico dietro apposita richiesta dell'Autorità, successivamente alla verifica da parte di quest'ultima che i risparmi energetici sono stati conseguiti tramite progetti realizzati conformemente a quanto previsto dai decreti ministeriali 20 luglio 2004 e dalle Linee guida emanate dall'Autorità. Le disposizioni delle Linee guida, valide anche per i progetti realizzati dai distributori di energia elettrica e di gas naturale, sono orientate a garantire che i titoli di efficienza energetica vengano emessi solo a fronte del conseguimento effettivo di risparmi energetici di cui beneficiano i consumatori. Le Linee guida, inoltre, impongono sia ai distributori che alle società di servizi energetici di offrire e realizzare progetti di risparmio energetico presso i consumatori finali, fornendo informazioni complete e corrette ai (potenziali) clienti partecipanti sui costi e sui benefici economici associati agli interventi proposti, nonché condizioni non discriminatorie di partecipazione ai progetti. Ad oggi hanno ottenuto l'accreditamento 162 società, distribuite su tutto il territorio nazionale. In ogni regione risulta infatti presente almeno una società che offre servizi nel settore del risparmio energetico e che risponde ai requisiti fissati dall'Autorità. Le società di servizi energetici risultano distribuite per il 55% nelle regioni del Nord, per il 25% in quelle del Centro e per il 20% in quelle del Sud e nelle isole. I titoli di efficienza energetica ottenuti dalle società di servizi energetici potranno essere venduti ai distributori soggetti agli obblighi di risparmio energetico fissati dall'Autorità in attuazione di quanto stabilito dai decreti ministeriali 20 luglio 2004, obblighi in vigore dal 1 gennaio di quest'anno. La vendita potrà avvenire nella sede del mercato dei titoli in corso di organizzazione da parte del Gestore del mercato elettrico, o attraverso contratti "bilaterali". Queste società rappresentano dunque una parte consistente della capacità di offerta di progetti di risparmio energetico esistente nel nostro paese. Oltre a vendere titoli di efficienza energetica ai distributori, esse potranno collaborare con i distributori stessi alla realizzazione di progetti di risparmio energetico presso i consumatori finali. Il processo di accreditamento delle società di servizi energetici, il cui elenco sarà aggiornato periodicamente, si attiva attraverso il sito internet http://www.Autorita.energia.it/ee/index.htm L'attuazione dei decreti ministeriali 20 luglio 2004 consentirà di conseguire, alla fine del primo quinquennio di applicazione (2005-2009) un risparmio di energia pari a 2,9 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) all'anno, valore equivalente all'incremento annuo dei consumi nazionali di energia registrato nel periodo 1999-2001. Il conseguimento di questi obiettivi consentirà di contenere il tasso di crescita della domanda di energia a parità di servizi energetici goduti dai consumatori, contribuendo al conseguimento degli obiettivi nazionali di riduzione delle emissioni di gas di serra previsti per l'Italia dal Protocollo di Kyoto.  
   
   
AMG ENERGIA DI PALERMO E NETA IMPEGNATI NELLA TELEGESTIONE DEI MISURATORI  
 
Milano, 17 Febbraio 2005 – Amg, l’azienda servizi energetici di Palermo, e Neta, la società del gruppo Engineering leader in Italia nel mercato Energy&utility, hanno siglato un accordo per la realizzazione e commercializzazione di Cartesio, un sistema di telemisura e telecontrollo dei contatori. Il sistema, ideato e promosso dall’ing. Salvatore Cascino, Vice Presidente dell’Amg Palermo, ed elaborato da Amg, è composto da un’Unità Periferica di Trasmissione (“Upt”), unità intelligente, sistemata a valle del contatore, in grado di acquisire informazioni ed eseguire comandi, la cui realizzazione è stata affidata alle società specializzate Microtech e Sae System di Palermo, che hanno partecipato sin dall’inizio alla sperimentazione, e da un modulo software realizzato da Neta (integrato con la sua suite applicativa) che consente di controllare e guidare le funzioni della “Upt”. Il sistema permette di realizzare non solo le funzioni tipiche della telelettura (via Gsm o doppino telefonico) ma anche una vera e propria gestione remota del contatore, con vantaggi per il cliente che potrà disporre immediatamente dei servizi Amg anche nel campo dell’uso “sicuro” del metano. Cartesio unisce, quindi, ai vantaggi di un sistema di telelettura (riduzione dei costi di lettura, sicurezza dei dati ottenuti, controllo guasti, possibilità di tariffazione per fasce orarie, risparmio sugli interventi, ecc.) quelli di un sistema di domotica avanzato: sicurezza dell’impianto per controllo fughe ed anomali funzionamenti, risparmi per il cliente nelle polizze di assicurazione, possibilità di estensione del telecontrollo ad altre apparecchiature. “Realizzare e sperimentare un sistema come Cartesio è da anni un nostro obiettivo primario”, ha dichiarato Antonino Caronia, Presidente di Amg Palermo. “Abbiamo fortemente voluto Cartesio, affiancandoci a Neta, nostro partner informatico da anni, nella realizzazione di questo progetto; siamo certi dei grandi vantaggi che Cartesio può portare non solo alla nostra azienda, che ha già iniziato ad utilizzarlo, ma a tutte le aziende di erogazione gas e acqua, e ringrazio tutti i nostri collaboratori aziendali, la ditta Sae System di Palermo e la Microtech di Palermo che hanno realizzato la “Upt”. “Siamo stati ben felici di investire insieme ad Amg nella realizzazione e sperimentazione di Cartesio”, ha aggiunto Stefano Mobili, Direttore Marketing di Neta. “Cartesio è un sistema veramente appetibile per una Utility, perché in pratica si ripaga in tempi brevissimi, non solo per quelli che sono i cosiddetti benefici immateriali, di immagine, qualità ed efficienza, ma anche perché permette una effettiva e dimostrata riduzione dei costi, con un ritorno degli investimenti elevato.  
   
   
SANZIONI PIÙ SEVERE PER CHI INQUINA IL MARE  
 
Bruxelles, 17 febbraio 2005 - Qualsiasi scarico illecito in mare da parte di una nave va considerato come un reato che comporta sanzioni, anche penali, a carico di chiunque risulti responsabile dell'inquinamento delle acque europee. E' quanto raccomanda alla Plenaria la commissione per i trasporti del Parlamento con l'adozione della relazione di Corien Wortmann-kool (Ppe/de, Nl), in seconda lettura della procedura di codecisione. I deputati, infatti, reintroducono la nozione di «reato» (a carattere penale) al posto del termine «violazione», preferito dal Consiglio nella posizione comune, per sottolineare la gravità di tali azioni e il rigore delle sanzioni da infliggere a chi inquina i mari europei «intenzionalmente, temerariamente o per negligenza grave». Sanzioni che per le persone fisiche possono arrivare, in alcuni casi, fino a pene detentive ma «nel rispetto del diritto internazionale applicabile». Nessun soggetto è risparmiato, di fatto le sanzioni potranno colpire tutta la catena logistica: l'armatore, il proprietario del carico trasportato, la società di classificazione della nave e anche le autorità portuali. Secondo i deputati, infatti, in ragione delle loro decisioni, queste ultime possono provocare o aggravare un inquinamento ambientale, per esempio negando l'accesso al porto di una nave in difficoltà. Le sanzioni alle persone fisiche e giuridiche, precisa la raccomandazione, possono comportare l'applicazione di ammende e la confisca dei proventi derivanti dai reati e, ove opportuno, l'interdizione temporanea o permanente dall'esercizio di attività commerciali, il controllo giudiziario, la liquidazione giudiziaria e l'esclusione dal godimento di aiuti e sovvenzioni pubblici. Ritenendo, poi, che un servizio europeo di Guardia costiera potrebbe avere un ruolo essenziale nella lotta contro l'inquinamento provocato dalle navi, i deputati invitano la Commissione a realizzare uno studio di fattibilità sulla creazione di un tale Corpo. Infine, per garantire che gli scarichi illegali di sostanze inquinanti siano rintracciati in tempo e per consentire un'applicazione corretta della direttiva, i deputati auspicano rafforzare il ruolo dell'Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima. In tale ottica, precisano pertanto che essa deve assistere gli Stati membri negli sforzi tesi a depistare gli scarichi illeciti garantendo una sorveglianza e un monitoraggio satellitare.  
   
   
IL COBAT “TORNA” SUI BANCHI DI SCUOLA, CON LEGAMBIENTE E IL NEWSPAPERGAME  
 
Milano, 17 febbraio 2005 - Il Cobat, Consorzio Obbligatorio Batterie Esauste, e Legambiente lanciano una nuova proposta di educazione per le scuole italiane, “Compatibilmente”. Il progetto, Compatibilmente, nasce dall’esigenza di creare una coscienza ambientale operativa ascoltando il parere dei ragazzi e sensibilizzandoli sulle tematiche di fondamentale importanza per la salvaguardia dell’ambiente: dal corretto recupero dei rifiuti pericolosi (come le batterie esauste di tutti i mezzi di trasporto), al risparmio di risorse ed energia e, più in generale, alle corrette pratiche per perseguire un concreto e quotidiano sviluppo sostenibile. A presentare “Compatibilmente” sono stati, il direttore generale del Cobat, l’ing. Paolo Sormani e il Responsabile nazionale di Legambiente scuola e formazione, Vittorio Cogliati Dezza, nel corso della conferenza stampa di presentazione del “Newspapergame”, tenutasi presso la sede de Il Tempo a Roma, e alla quale hanno partecipato esponenti del Governo, il Presidente della Federazione degli Editori, il Presidente e il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa, il Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti. Inoltre, autorità del mondo politico nazionale e delle Amministrazioni locali, della scuola, dell’informazione e dell’imprenditoria. “Compatibilmente” si colloca, infatti, all’interno del progetto scuola, cui partecipa anche il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio “Newspapergame 2005”: un’iniziativa rivolta al mondo della scuola, che attraverso un “gioco giornalistico” trasformerà migliaia di studenti “in cronisti d’assalto“. I giovani reporter racconteranno la realtà dal loro punto di vista, scrivendo articoli, titoli, scattando e scegliendo fotografie, disegnando vignette: proprio come fa una vera redazione. Cobat e Legambiente, con “Compatibilmente”, forniranno alle scuole gli strumenti per interpretare e raccontare nel modo più corretto e consapevole i fatti e le storie che hanno a che vedere con lo sviluppo sostenibile. Le pagine realizzate autonomamente da ciascuna scuola, attraverso un apposito software editoriale, saranno pubblicate da sei importanti testate quotidiane: Il Secolo Xix, Il Tempo, La Gazzetta del Mezzogiorno, La Stampa, Il Giornale di Sardegna e La Sicilia.  
   
   
IMPIANTI DI BIODEPURAZIONE DELLE ACQUE REFLUE  
 
Milano, 17 febbraio 2005 - Dal 16 al 20 maggio si svolgerà a Milano una conferenza sugl'impianti di biodepurazione delle acque reflue. Tra gli temi trattati: principi di biodepurazione delle acque reflue; nitrificazione e denitrificazione; biofiltri; rischi biologici; biofiltrazione dell'aria; controllo microbiologico delle schiume e dei rigonfiamenti; trattamento combinato biochimico delle acque reflue. Per ulteriori dettagli: Ivana Marin: E-mail: Ivana.marin@fast.mi.it  Tel: +39 02 77 790 305  
   
   
COME PRESENTARSI ALLE AZIENDE  
 
Torino, 17 febbraio 2005 - Mercoledì 23 febbraio 2005, alle ore 15.30 presso l’Aula 3 (piano terra) della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Torino, in C.so Unione Sovietica 218 bis, si terrà il seminario: “Come presentarsi alle aziende” Gli obiettivi principali del seminario, legato propedeuticamente a Job Meeting Torino in programma il 24 febbraio, sempre presso la Facoltà di Economia, sono: favorire la conoscenza dei più diffusi strumenti per la ricerca del lavoro; presentare il punto di vista, le aspettative e le politiche adottate dalle aziende che ricercano neolaureati; illustrare le caratteristiche dei nuovi corsi di laurea, anche nel confronto con le lauree del vecchio ordinamento. Gli interventi saranno a cura di: Ufficio Job Placement – Facoltà di Economia, Università degli Studi di Torino Cesop Communication L’ingresso è gratuito ed è rivolto a laureandi e laureati di tutti i corsi di laurea. Ufficio Job Placement tel. +39.011.670.6007- 6177 e-mail: jobpll@econ.Unito.it